4°GIORNO 3 ottobre giovedì PRIMA COLAZIONE IN HOTEL. GIORNATA GUIDATA ALLA SCOPERTA DI PRAGA. PRANZO IN RISTORANTE.. NEL POMERIGGIO PROSEGUIMENTO DELLA VISITA E TEMPO LIBERO A DISPOSIZIONE DEL GRUPPO. CELEBRAZIONE DELLA S. MESSA ALLA CHIESA DEL BAMBIN GESÙ. RIENTRO IN HOTEL PER CENA. IN SERATA GITA IN BATTELLO SULLA MOLDAVA AL TERMINE RIENTRO IN HOTEL PER IL PERNOTTAMENTO La chiesa di Maria Vergine Vittoriosa nel Piccolo Quartiere Al primo sguardo suscita nel visitatore una sensazione di sobrietà, austerità. I suoi interni, però, nascondono un tesoro ammirato da milioni di persone in tutto il pianeta. Alla deliziosa statuetta conosciuta nel mondo come “Gesù Bambino di Praga”, ogni giorno rendono omaggio centinaia di fedeli cattolici. Vengono a chiedere un aiuto in caso di malattie, a pregare per la pace, alcuni si rivolgono a lui perché desiderano avere un bambino, altri ritornano per ringraziarlo per il desiderio esaudito. Pregando nella chiesa del Gesù Bambino di Praga, tutti i nostri desideri segreti si avvereranno! Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno La statuetta di cera, alla quale vengono attribuiti poteri miracolosi, proviene dalla Spagna. La leggenda narra che la fece realizzare un certo frate a cui Gesù apparve come bambino. A Praga il Gesù Bambino fu portato da Maria Manrique de Lara, duchessa spagnola che sposò un nobile signore boemo. Sua figlia, dopo che rimase vedova, regalò la statuetta al monastero dei Carmelitani scalzi presso la chiesa di Maria Vergine Vittoriosa. La statuetta del Bambino di Praga stupisce per le sue dimensioni. Nonostante sia alta soli 45 centimetri, la sua importanza va oltre il territorio nazionale della Repubblica ceca. In modo più assoluto viene venerata soprattutto nei paesi dell'Europa meridionale, in America Latina, ma anche nelle Filippine, dove quattrocento anni fa ebbe un ruolo importante nella loro unificazione. Una copia del Bambino di Praga, regalata ai missionari locali, aiutò a realizzare un idolo comune che contribuì a raggiungere l’obiettivo desiderato. PARTENZA ALLE ORE 9 ACCOMPAGNATI DALLA GUIDA PER IL QUARTIERE EBRAICO. Fondato nel 1478, il cimitero ebraico di Praga è stato per oltre 300 anni l'unico luogo dove gli ebrei di Praga potevano seppellire i loro morti. Le dimensioni attuali sono all'incirca quelle medievali e nel tempo si è sopperito alla mancanza di spazio sovrapponendo le tombe. La densità di lapidi, tardogotiche, rinascimentali, barocche, l'una quasi contro l'altra, il silenzio del luogo e la scarsa illuminazione (le lapidi sono quasi tutte all'ombra) creano un'effetto unico con un'aura spettrale. Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno Oggi si contano circa 12.000 lapidi, ma si ritiene che vi siano sepolti oltre 100.000 ebrei, l'ultima è quella di Moses Beck del 1787, più antica è quella di Avigdor Kara del 1439. Tra i luoghi più importanti del cimitero: il sarcofago di Jehuda Liwa Ben Becalel, detto Rabbi Low (1520-1609) che è in assoluto la tomba più visitata, visto che secondo la leggenda lasciando biglietti o sassi sulla sua lapide si avverano i nostri più ardenti desideri. La tomba di Hendela Bassevi, una delle più imponenti di tutto il cimitero, fatta costruire per la moglie del primo ebreo praghese elevato al rango nobiliare; ed infine la collinetta Nephele dove venivano sepolti i bambini che non superavano l'anno di età. Dal cimitero si può quindi accedere alla Sinagoga PINKAS (Pinkasova synagòga), fondata nella seconda metà del XV secolo dall rabbino Pinkas e ampliata nel 1535 dal suo pronipote. A quest'epoca risale la volta a rete della sala in stile tardogotico. L'ala sud e il matroneo furono aggiunti all'inizio del XVII secolo. Durante i secoli l'edificio è stato più volte ricostruito e gli scavi hanno portato alla luce moltissime testimonianze della vita del ghetto durante il Medioevo, tra cui un bagno rituale. La sinagoga è oggi diventata un monumento agli Ebrei della Boemia e della Moravia uccisi dai nazisti, sui suoi muri all'interno sono scritti 77297 nomi, sono le vittime praghesi dell'olocausto. Simbolo di questo quartiere è la Sinagoga vecchia-nuova (Staronová synagòga). La visita alla sinagoga è un viaggio nella memoria, nella ricchezza culturale che la minoranza ebraica di Praga ha portato alla città. La sinagoga non è solo un luogo d'arte che custodisce preziosi tesori, ma un luogo mistico ricco di leggende e meravigliose storie. Costruita nel 1270 ed è attualmente la più antica d'Europa e uno dei primi edifici gotici di Praga. Nel Medioevo vivevano a Praga due gruppi ebraici distinti: gli ebrei di origine occidentale, insediati intorno alla Sinagoga Vecchia-Nuova, e quelli dell’Impero Bizantino, intorno alla Scuola Vecchia (Sinagoga Spagnola). Lentamente le due comunità si fusero e furono costrette a vivere per secoli in un ghetto, nell’attuale quartiere di Josefov, e a sottostare a leggi discriminatorie. Quando nel 1784 Giuseppe II abolì la discriminazione, molti ebrei lasciarono il ghetto che fu occupato dagli abitanti più poveri di Praga. Nel 1850 l’area entrò ufficialmente a far parte della città e alla fine del XIX secolo il quartiere fu risanato e attorno ai vecchi edifici furono costruite nuovi palazzi Art Nouveau. Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno VISITANDO IL PICCOLO MUSEO ANNESSO, ABBIAMO NOTATO MIGLIAIA E MIGLIAIA DI NOMI SCRITTI SULLE PARETI DELLE DIVERSE SALE. SONO I NOMI DELLE PERSONE UCCISE NEI DIVERSI CAMPI DI CONCENTRAMENTO DA PARTE DEI TEDESCHI DOPO L’OCCUPAZIONE DELLA NAZIONE CECOSLOVACCA. È LA VECCHIA SINAGOGA. Il suo orologio segna le ore da sinistra a destra secondo lo stile ebraico Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno LA LAPIDE DEL RABBINO CAPO Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno Ricordiamo la Staroměstské náměstí (Piazza della Città Vecchia): è la seconda piazza di Praga, che si trova proprio nella Città Vecchia. Oggi la piazza è uno dei luoghi turistici più importanti di Praga. Infatti su di essa si affacciano numerosi edifici importanti: la Chiesa di San Nicola, Palazzo Kinský, il Municipio della Città Vecchia con il suo famoso orologio astronomico, la Chiesa di Santa Maria di Týn. Oltre a questa serie di edifici, vi sono numerose case romaniche e gotiche, con suggestive decorazioni; la Casa alla campana di pietra è in stile rococò. Al centro della piazza si trova il monumento dedicato a Jan Hus, posto nella piazza in occasione del 500º anniversario della morte. Sui lati sud ed ovest si affacciano edifici in stile barocco, come la Casa all'ariete di pietra e la Casa Štorch, oltre a molte altre pittoresche case d'epoca DALLA MEDITAZIONE A COSA SCEGLIERE, AL CONTROLO DEL PIATTO Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno SUL PONTE SAN CARLO, A TOCCARE LA STATUA MIRACOLOSA DI SAN GIOVANNI NEPOMUCENO CI HANNO PROVATO IN TANTI. SI DICE CHE ESAUDISCE TUTTO CIÒ CHE GLI SI CHIEDE. OCCORRE PERÒ TOCCARE CONTEMPORANEAMENTE ALMENO DUE DELLE CINQUE STELLE. La sua costruzione, iniziata nel 1357, fu commissionata da Carlo IV, allora Re di Boemia e Imperatore del Sacro Romano Impero, all'architetto Petr Parléř, famoso anche per aver costruito la Cattedrale di San Vito ed il Castello di Praga, che la terminò nel 1402. A modello venne preso il ponte di pietra (Steinerne Brücke) di Ratisbona. Venne edificato per sostituire il Ponte di Giuditta (che fu il primo ponte in pietra ad essere costruito sul fiume nel 1170), spazzato via da una piena della Moldava nel 1342. Secondo una leggenda, si dice che all'atto di costruire il ponte, all'impasto della malta vennero aggiunti dei tuorli d'uovo, al fine di renderne più solida la struttura: Carlo IV chiese a tutti i villaggi del regno di contribuire alla costruzione, inviando un carro d'uova. Le due estremità del ponte furono fortificate attraverso la costruzione di due torri, e la protezione del ponte fu affidata all'ordine dei Crocigeri della Stella Rossa. In origine il ponte era chiamato semplicemente "ponte di pietra" (Kamenný most) o "ponte di Praga" (Pražský most), assumendo la denominazione attuale solo nel 1870. Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno Nel 1432 tre pilastri vennero danneggiati da una piena. Nel 1464, su ordine di Giorgio di Poděbrady, venne costruita (presumibilmente sulle vestigia di una torre romanica) una torre di fortificazione, la Staroměstská Věž, all'ingresso occidentale del ponte. Durante la Guerra dei trent'anni il ponte fu teatro di cruente battaglie, allorché le truppe svedesi assediavano la città dalla sponda occidentale della Moldava. A partire dal XVII secolo, per volere dei Gesuiti, sui suoi lati vennero sistemate delle statue barocche di santi, 30 in tutto (quelle che si possono ammirare attualmente sono però delle copie delle statue originali). STUATUA DI SANT’IVO GRUPPO DELLA PIETA’ STATUA DI S. BARBARA, S. MARGERITA E S. ELISABETTA Sul parapetto del ponte si trovano 30 statue e gruppi di statue, la maggior parte delle quali risalgono ad un periodo compreso tra il 1706 ed il 1714. Nel XIV secolo, qui venne collocata la prima croce ed entro il 1503 venne edificata anche la statua chiamata Bruncvík, della quale si è conservato solo il piedistallo che oggi si trova nel Lapidario del Museo Nazionale. Sul luogo originario c’è una copia del piedistallo ad opera di Ludvík Šimek, che ha creato anche la figura del cavaliere. La scultura più antica ad aver conservato sino ad oggi l’aspetto originario è la statua di San Giovanni Nepomuceno, risalente al 1683, mentre la più recente è il gruppo di statue dei Santi Cirillo e Metodio, qui collocato nel 1928. Le statue e i gruppi di statue che in seguito vennero distrutti dalle inondazioni o che furono danneggiati dagli agenti atmosferici (e quindi restaurati) furono sostituiti con copie ad opera di artisti contemporanei, mentre gli originali vennero portati al Lapidario del Museo Nazionale o nella sala Gorlice a Vyšehrad. La maggior parte delle statue è in pietra arenaria, solo la statua di San Filippo Benicius è in marmo e le statue della Santa Croce (il Calvario) e di San Giovanni Nepomuceno sono in bronzo. Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno San Giovanni Nepomuceno - autore Jan Brokof (1683); è la scultura più antica del ponte. Il modello di legno (che oggi si trova nella chiesa di San Giovanni a Skalka) fu intagliato da Jan Brokof secondo un modello di argilla dello scultore viennese Matthias Rauchmüller; si dice che, durante la creazione dell’opera, l’artista si sia convertito dal luteranesimo alla fede cattolica. Il progetto basato sul modello di legno fu elaborato dall’architetto Jean Baptiste Mathey; il barone M. B. Wunschwitz lo fece fondere in bronzo dal fonditore di campane di Norimberga J. W. Heroldt. Questa statua di San Giovanni Nepomuceno è diventata un importante modello iconografico secondo il quale sono state realizzate (e continuano ad essere realizzate) altre statue del santo sia da noi che in tutto il resto del mondo. La statua è completata da cinque stelle che circondano la testa del santo, da un rocchetto, da un crocifisso e dalla palma dei martiri. Si dice che le stelle siano apparse sulla superficie del fiume quando Giovanni Nepomuceno fu gettato in acqua. Simboleggiano le cinque lettere della parola latina “tacet”, che significa “tace”. Sul rilievo sinistro del piedistallo c’è la confessione della regina Sofia, a destra viene raffigurato il momento in cui Giovanni Nepomuceno fu gettato nella Moldava, mentre al centro c’è la scritta e lo stemma in bronzo del donatore. La statua è alta 2,5 metri, pesa 20 quintali ed è costata 7000 fiorini. La statua venne inaugurata nel 1683, in occasione del trecentesimo anniversario della morte di San Giovanni Nepomuceno. Questo, però, non corrisponde al vero, poiché il santo fu annegato nel 1393. Giovanni Nepomuceno era molto popolare tra i poveri; per lui, i Gesuiti mettevano in secondo piano persino il ricordo di Jan Hus e di Jan Žižka. Sul punto del parapetto del ponte dal quale il santo fu gettato in acqua (tra la statua di Giovanni Battista ed il gruppo di statue dei patroni boemi) venne posta una lastra in marmo sulla quale fu fissata una doppia croce arcivescovile in ottone, anche questa con cinque stelle. Si dice che, ponendo una mano sulla croce in modo che ciascun dito tocchi una stella, si avveri un desiderio segreto. La statua di Giovanni Nepomuceno poggia su un piedistallo di tre pezzi nel quale ci sono tre targhe in bronzo: la prima rappresenta la confessione della regina Sofia, quella di destra rappresenta il momento in cui il santo è stato gettato in acqua e in quella centrale viene indicato il nome latino del donatore della statua. Anche il rilievo sulla statua di San Giovanni Nepomuceno viene toccata dalla gente come portafortuna. Giovanni Nepomuceno era il vicario generale dell’arcivescovo di Praga, Jan di Jenštejn. Nel 1393, su ordine del re Venceslao IV, venne martirizzato perché si era rifiutato di sottomettersi alla volontà del sovrano e di tradire il segreto confessionale della regina Sofia. Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno È STATO LASCIATO DEL TEMPO LIBERO PER CURIOSARE NEI VARI NEGOZI, PER LE ULTIME SPESE NEI VARI MERCATINI. POI ABBIAMO VISITATO E PERCORSO LA PIAZZA PIÙ GRANDE DI PRAGA: PIAZZA VENCESLAO, MOLTO PIÙ BELLA DELL’ALTRA PIAZZA DELL’OROLOGIO NELLA CITTÀ VECCHIA. È SEGUITA POI LA CELEBRAZIONE DELLA SANTA MESSA NEL SANTUARIO DI GESÙ BAMBINO. POI RIENTRO ALL’ALBERGO. CENA ED USCITA PER UN VIAGGIO IN BATTELLO SULLA MOLDAVA. UNA BELLA SORPRESA è STATA LA VISITA DI DANIELE COMBI DI MOGGIO CHE LAVORA DA DIVERSI ANNI A PRAGA COME MAESTRO PASTICCIERE. DOPO LA CENA CI HA ACCOMPAGNATI ANCHE NEL VIAGGIO TURISTICO SUL BATTELLO. QUESTA PIAZZA È CONOSCIUTA ANCHE PERCHÉ È IL LUOGO DOVE IL 16 GENNAIO 1969 SI È DATO FUOCO JAN PALACH, UNO STUDENTE UNIVERSITARIO DI FILOSOFIA, IN SEGNO DI PROTESTA CONTRO L'OPPRESSIONE SOCIOCULTURALE PERPETRATA DALL'UNIONE SOVIETICA, DANDO INIZIO AL MOVIMENTO CONOSCIUTO COME PRIMAVERA DI PRAGA. DOPO DI LUI ALTRI 8 GIOVANI HANNO SEGUITO IL SUO ESEMPIO. QUESTA PIAZZA SI PUÒ DEFINIRE ANOMALA, IN EFFETTI SI TRATTA DI UN LARGO VIALE DI 750 M DI LUNGHEZZA ED UN'AREA TOTALE DI 45.000 M2, LUOGO ABITUDINARIO DI MANIFESTAZIONI PUBBLICHE, NONCHÉ DI DIMOSTRAZIONI DI POPOLO. SI TRATTA, AD ESEMPIO, DEL LUOGO DOVE IL 28 OTTOBRE 1918 VENNE DICHIARATA L'INDIPENDENZA DELLA CECOSLOVACCHIA DALL'IMPERO AUSTRO-UNGARICO. Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno PER LA SUA CONFORMAZIONE È NORMALMENTE CHIAMATA DAGLI ABITANTI DELLA CITTÀ PICCOLI CHAMPS-ÉLYSÉES PER LA SUA SOMIGLIANZA CON LA CELEBRE STRADA DI PARIGI. IL NOME DELLA PIAZZA È STATO PRESO DAL SANTO PROTETTORE DELLA REPUBBLICA CECA, SAN VENCESLAO APPUNTO, DI CUI UNA STATUA DI NOTEVOLI DIMENSIONI NE DOMINA UN LATO. SULLA PIAZZA SONO PRESENTI ATTUALMENTE ALCUNI MONUMENTI IMPORTANTI QUALI IL MUSEO NAZIONALE E IL GRAND HOTEL EUROPA. SU QUESTA STRADA MOLTI CASEGGIATI, DIVENUTI POI ALBERGHI O NEGOZI IMPORTANTI SONO STATI ACQUISTATI PER POCHISSIMO DENARO DOPO LA RIVOLTA CONTRO I SOVIETICI ANCHE DA CASE ITALIANE. LA STATUA EQUESTRE DI SAN VENCESLAO ALLA SOMMITÁ DELLA PIAZZA, DOVE VI È STATA COLLOCATA NEL 1912 È OPERA DI JOSEF VÁCLAV MYSLBEK. È IL PUNTO DI RITROVO PIÚ POPOLARE TRA I PRAGHESI - "AL CAVALLO" (U KONĚ) O "SOTTO LA CODA" (POD OCASEM). LA STATUA È UN MONUMENTO D'IMPORTANZA STORICA. UNA TARGA NELLE VICINANZE È DEDICATA ALLE VITTIME DEL COMUNISMO. CHIESA DI SAN NICOLA La chiesa di Maria Vergine Vittoriosa nel Quartiere Piccolo al primo sguardo suscita nel visitatore una sensazione di sobrietà, austerità. I suoi interni, però, nascondono un tesoro ammirato da milioni di persone in tutto il pianeta. Alla deliziosa statuetta conosciuta nel mondo come “Gesù Bambino di Praga”, ogni giorno rendono omaggio centinaia di fedeli cattolici. Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno La statuetta di cera, alla quale vengono attribuiti poteri miracolosi, proviene dalla Spagna. La leggenda narra che la fece realizzare un certo frate a cui Gesù apparve come bambino. A Praga il Gesù Bambino fu portato da Maria Manrique de Lara, duchessa spagnola che sposò un nobile signore boemo. Sua figlia, dopo che rimase vedova, regalò la statuetta al monastero dei Carmelitani scalzi presso la chiesa di Maria Vergine Vittoriosa. La statuetta del Bambino di Praga stupisce per le sue dimensioni. Nonostante sia alta soli 45 centimetri, la sua importanza va oltre il territorio nazionale della Repubblica ceca. In modo più assoluto viene venerata soprattutto nei paesi dell'Europa meridionale, in America Latina, ma anche nelle Filippine, dove quattrocento anni fa ebbe un ruolo importante nella loro unificazione. Una copia del Bambino di Praga, regalata ai missionari locali, aiutò a realizzare un idolo comune che contribuì a raggiungere l’obiettivo desiderato. NEL PELLEGRINAGGIO DI 10 ANNI FA, PADRE ANASTASUIO CI AVEVA DONATA UNA BELLISSIMA STATUETTA DI GESÙ BAMBINO VEENERATA A MOGGIO. Tour della Repubblica Ceca e dei suoi Monasteri – 4° Giorno