Adriano Zuccatti OMBRE DELLA SERA Adriano Zuccatti, Ombre della sera Copyright© 2015 Edizioni del Faro Gruppo Editoriale Tangram Srl Via Verdi, 9/A – 38122 Trento www.edizionidelfaro.it – [email protected] Prima edizione: dicembre 2015 – Printed in EU ISBN 978-88-6537-438-2 OMBRE DELLA SERA Mattutina Buongiorno, primizia col solo freddo della pioggia e il cielo di neve. Un remoto giorno incontrai per caso l’amore: lo amai. Nulla mi poté impedire, nessuno mi seppe aiutare e sono caduto: come un uccello di pietra. 7 Come una fragola La tua bocca: come una fragola;· vorrei baciare la tua bocca quando spuntano le viole. Vorrei baciare la tua bocca con le mie labbra di seta; vorrei baciare la tua bocca: nella notte fonda, quando le stelle sono sulla brughiera; vorrei baciare la tua bocca: in un prato di margherite, col sole su di noi; vorrei baciare la tua bocca, adesso che la realtà dona amore. 8 Rosa rossa Si ama e si subisce: di pane. Quando si è innamorati si è ottusi: e intanto gli anni vanno. Mentre si pensa a quegli occhi grandi, enormi amati tanto dei giorni d’agosto. E, quando succede che l’amore al bello cede gli occhi dell’amore si spengono, la rosa rossa perde i suoi petali di seta. 9 Amore Quando pensieroso passeggio per la strada, un alito di vento mi sfiora la pelle: guardo il cielo. Cielo viola di ottobre. Guardo la terra: terra brulla di ottobre. Vedo me stesso in ogni uomo che incontro per la via. 10 Creato Canta una canzone, in mille note: ne uscirà un unico suono. Il tuo lamento, nel vento, lo udirà un ragazzo innamorato e si rivolgerà alla propria donna donando forza e dolcezza. Mentre canti sii più che puoi te stesso: ti accorgerai di essere vivo, ti accorgerai che vali molto. Quando troverai l’amore e sai già che io ti amo, non cercarmi più perché io amo la vita e amo te. 11 Canto d’amore Sto bene soltanto nel sentirne parlare di quel giorno d’agosto al mare: l’aria secca, il mare calmo e il cielo muto. Un giorno d’agosto vissuto al mare: la bottiglia vuota, il mio amico ubriaco e nessuno di noi si accorse che l’amore stava per tradire. Quei giorni d’agosto al mare l’amore era in noi e i nostri destini si spegnevano al calar del sole: addormentati in noi. Io e l’amore capivamo quei giorni d’agosto al mare. 12 Mano fredda Il sole scalda la casa in cui vivo. Penso a questo inverno che verrà, tocco con la mano questo muro caldo: di vita. 13 Sera Alla sera il fondo della valle è viola. Le grigie nubi sopra i tetti sono un po’ come i bambini, ammucchiati davanti alla scuola. Quando è sera, al mio paese è una casa con un focolare soltanto, è tutt’uno È sera al mio paese quando i bambini vanno a nanna. 14 Primavera Buongiorno, buongiorno buongiorno primavera: ti saluto di buon’ora perché tu sei tanto bella, sei graziosa, sei gentile, sei un’elegante giovinetta. Buongiorno anche alle tue creature. Tu non hai sventure, non ti concedi mai avventure. Tu: ti vesti di un abito di seta grigia e i giorni di festa ti ci metti anche un cappello di merletti. Buongiorno, buongiorno buongiorno a te primavera che sei tanto bella e così vezzosa. 15 A primavera Primavera, a te mi inchino e ti do la vita come fanno le piante di faggio che ti offrono i loro grandi rami. E quando tu mi strizzerai l’occhio io mi darò nuovamente alla tua grandiosa bellezza. 16 Cuoio Noi esseri spregevolmente parlanti, muti voluttuosi. Uccidiamo, impazziamo e poi discriminiamo: noi essere razzisti. Noi esseri: immondi, puerili, ma coscienti e coscienzievoli nei riguardi dell’amore. 17 Notte fredda Gennaio: la notte è vuota ed è come il nulla, un nulla in cui nessuno ascolta. In gennaio la notte è fredda: è come il pianto. 18 Temporale grosso Il cielo era tetro e buio e la gente scappava nelle case impaurita, io aspettavo per uscire e correre per la strada. Mi divertivo nell’essere diverso dagli altri e una sera stavo già correndo nel temporale quando il mio sorriso se lo portò via il vento. La mia pubertà se ne andò in cielo quel giorno col temporale grosso: quasi non riesco ancora a rendermene conto. Le mie ali ora portano vento e pioggia e fiero di volare oltrepasso l’arcobaleno amando i contadini della terra. 1984 19 Soli Uscire una sera da un bar dove gli uomini e il vino sono signori, sentire quel freddo vento alle spalle mentre su un ponte sta per scendere la sera: vedere il lago di un verde scuro, di pelle, di mille canzoni di bimbi orgogliosi. D’un tratto girarsi e vedere il grottesco di un’onda d’immenso e d’amore, cercare nel fondo dell’anima quel mare di mille domande e vedersi chinare la fronte in fari di moto accecanti. Pensare all’amore perduto mettendosi a posto i capelli e sognare sommessi, nel pianto di tante emozioni. Sul lago, 4.6.1984 20 Di sera Di sera si torna a casa stanchi dopo avere vissuto la giornata, la luna in cielo è padrona: la notte è scura, quasi blu. Quando la porta è chiusa a chiave e il tepore si è impadronito di noi col sonno che ci addolora gli occhi, si pensa alla speranza: guardando la rosa sul comodino. Ciago, 11.6.1984 21 Pelle rosa La gioia di essere uomo e come un angelo prostrarsi alla gente dimenticando la donna e l’amore. Prendere nella mano robusta una pietra e gettarla nell’acqua, con rabbia: cadere poi sulla terra orgogliosa. Vedere lontano un’amica e subire la gioia dei sensi toccandosi la pelle rosa. Lago Santo, 13.6.1984 22 Poeti Alla sera i ragazzi sono innamorati, nel cielo non c’è luna né ci sono stelle. L’amore c’è ma la solitudine è compagna. I ragazzi sono gelosi della donna che amano come un cane è geloso del suo padrone: mordono come degli avvoltoi affamati di carne. I poeti nella sera, nei bar di paese, sono come angeli più o meno buoni: sono le sedie vuote dove i ragazzi siedono. Terlago (Pab), 23.6.1984 23 Ombre nella sera Le ombre nella sera sono ombre vere, ombre di gente stanca, viva. Le ombre nella sera sono di uomini stanchi: di uomini in cerca di calore. È vero come è vero Dio: le ombre nella sera sono di gente stanca. Gli angeli volano, timorosi e paurosi: non sanno che danno la vita. La notte rispetterà le antiche tradizioni dei padri, il tempo va leggero e la mattina sorprenderà. 26.6.1984 24 Amici di ieri Gli amici, che ieri erano cari, oggi forse non ti possono dare. È bello essere uomo in quei momenti. Quando il cielo diventa grigio e la pioggia fredda tocca la pelle, è bello guardare il grande cielo. Gli amici ti lasciano vivere quella pace. E quando si fa buio, lampi e tuoni sbizzarriscono nella valle. È ora di sedersi con gli amici, in casa dove il vino addolcirà i cuori. Canale, 2.7.1984 25 Lo specchio del desiderio Quando nei sedici anni, si è in mille desideri e l’amore è li come del marmo modellato, niente può fermare l’istinto naturale di toccare: gli angeli ti spingono nell’andare avanti e le stelle nel tempo che va ti faranno compagnia. E quando la luna donerà momenti di gioia: si vola, si vola come degli angeli veri senza dubbi e timori. L’amore sta in un letto enorme dove la pelle è più rosa delle rose del rosaio, con le lenzuola col colletto e l’armadio vecchio di secoli. L’uomo è vero quando è seduto con la sua abitudine davanti e l’amore vicino che gli fa le fusa: di sirena. Ciago, 6.7.1984 26 Re di cuori e cinque di picche Il vino non è buono questa sera il mio cuore è spento, ma è caro. La mia anima vaga: chissà dove. Il bicchiere di vino è a metà ma non ho voglia di bere più, il mio angelo non me lo permetterebbe. Gli amici vicini sono orgogliosi: l’amore è in me e ne sono contento. La candela dirige il gioco delle cose: le ombre sono vere come è vero Dio e anche se domani sarà un giorno diverso, l’aria che c’è questa sera ci sarà anche domani. 9.7.1984 27 Festa al sole Dopo la pioggia fresca, di luglio quando un raggio di sole caldo ti è negli occhi bagnati di pianto, allora è giunto il momento di andare: è ora di lasciare la festa. Il sole ti è padre e padrone e nessuno ti può dire, oltre lui, la vita è fatta di questo. Ciago, 15.7.1984 28 Pianto I ragazzi a volte piangono, quando cala la sera ed è allora che il vero amore esplode. La luna cancellerà il giorno vissuto. Il sole illumina gli occhi addormentati, ed è caro sentire qualcuno che ti parla all’alba: dopo il sogno della notte. Siamo come le formiche: sulla terra, ognuno lavora per la vita e se qualcuno muore scoppia il pianto. L’amore d’altronde non si può raccontare e se qualcuno sta male la colpa è solo del pianto. Ciago, 21.7.1984 29 L’amore Nel giardino dell’Eden mi hai baciato, la notte era uguale al giorno e non c’era né sole né luna. I nostri occhi erano grandi, le nostre mani lavoravano sulla terra e l’amore era in noi. Nel silenzio si riposava ad occhi aperti e la nostra pelle era sempre vicina, nel bel giardino dell’Eden. Ma poi Dio ci scacciò ed io me ne andai, solo tu fosti benedetta. Ancora oggi sei amata. Io ho solo il ricordo di quel meraviglioso amore. Canale, 25.7.1984 30 Lacrima Spensierato amore, vecchio dolore non piangere: sii felice per quello che sei perché tu sei l’amore, un amore sensibile. Ti amavo e ti ero vicino nel buio ma si era troppo giovani per capire. Ti amo vecchio mio ricordo. Si stava troppo bene insieme e così i nostri cuori si svuotarono. Come le foglie secche in autunno. Ma se il tuo sguardo ora è lieto sarà bello ancora amarci. Ciago, 29.7.1984 31 Nel vento L’autunno ha bussato alle porte del paradiso ma gli angeli erano fuori nel vento da secoli: l’amicizia col divino azzurro è sempre vera. La musica al giorno d’oggi è scadente, questo è vero, ma le statue di marmo che non sanno parlare, indicheranno: nel tempo che va leggero e suadente. La voglia d’amore nei ragazzi è tanta e Dio illumina come la luce del giorno: il sole brucia l’erba e il contadino ne fa paglia. La voglia di vivere l’infinito è morte e essa è fredda, gelida: di ghiaccio; nel vento la pioggia continua a cadere indisturbata. 21.9.1984 32 Curiosa stella Nella notte la stella brilla ed è un’apparizione strana allo sprovvisto, seppur vera e vegeta da millenni. È bella come solo lei sa essere e nessuno può capire il suo splendore se lo sguardo non è abituato alla vista del chiaro. La luna nel cielo padroneggia la notte e le mille poesie che si raccontano di lei non potranno staccare quel pur breve filo che notti d’amore han saputo cucire. 15.10.1984 33 Vivo nel sole Vivo per amore, per il sole caldo del giorno. Vivo di luna, di stelle e di un tuo caro sorriso. Vivo il romantico il gioioso canto dei bimbi. Vivo con gli uccelli in volo, con i cani che abbaiano. Vivo col miagolare dei gatti e i frutti della terra. Vivo di vita con la luce del sole per un sorriso dolce al mattino. 31.10.1984 34 Inverno La vita è buia quando il sole non c’è e l’alba è di una chiarezza lattea, gli alberi sono tristemente spogli. Il giorno è freddo e la vita nei bar è in fermento. Nelle case, dove il fuoco arde di legna secca le mamme mangiano finalmente il dolce. Le ragazze nelle piazze e nei bar sono belle, quasi sirene agli occhi e la vita nei canti d’usignolo scorre placida. 4.11.1984 35 Gioia di vivere Nel sole gli innamorati non si contano e la luna risplende loro nelle notti in nude guance, dove si vola nel tempo. Le statue e le torri sono immobili e Dio vuole tutto questo per amore, quell’amore di sincerità e verità. Si vola come gli uccelli e la vita non sarebbe grande cosa se non ci fosse gioia di vivere. 5.11.1984 36 Mattutina Come una fragola Rosa rossa Amore Creato Canto d’amore Mano fredda Sera Primavera A primavera Cuoio Notte fredda Temporale grosso Soli Di sera Pelle rosa Poeti Ombre nella sera Amici di ieri Lo specchio del desiderio Re di cuori e cinque di picche Festa al sole Pianto L’amore Lacrima Nel vento Curiosa stella Vivo nel sole Inverno Gioia di vivere 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36