emmaus la mia strada - Don Luigi Lussignoli

Briciole di bontà di Don Luigi Lussignoli
EMMAUS: LA MIA STRADA
La sera di Pasqua
due uomini sono in cammino
da Gerusalemme a Emmaus.
Sono tristi.
Uno “straniero” li affianca.
Ascolta i loro discorsi e dice:
“Tardi di cuore nel credere.
Il Cristo doveva patire
per entrare nella gloria”.
Al villaggio
fa come se dovesse andare oltre.
Loro insistono:
“Resta con noi: si fa sera”.
Lui entra per rimanere.
A tavola
benedice il pane, lo spezza, lo distribuisce.
Poi scompare.
Quelli comprendono
e si dicono:
“Quando parlava, il cuore ci ardeva”.
Anch’io cammino sulla mia strada:
troppe volte per tornare a casa mia,
per ripiegarmi in me stesso,
deluso, triste, stanco.
Sulla mia strada mi sento solo:
non so vedere
chi cammina con me,
la vita nuova già iniziata.
Il Signore mi raggiunge,
sta al mio fianco,
mi scuote con il suo richiamo:
“Tardo di cuore nel credere”.
Mi parla
con le Sacre Scritture,
con la voce della Chiesa,
con il consiglio di chi mi ama.
Attende da me una preghiera:
“Resta con me, Signore: si fa sera”.
Se lo ascolto, mi rincuora.
Se gli apro, si fa mio ospite.
Se ceno con Lui, mi spezza il suo pane.
E mi dà forza e fiducia
per riprendere la mia strada.