Luglio 2015: sole e vitamina D

Daniele Segnini
Luglio 2015: sole e vitamina D
Luglio 2015: sole e vitamina D. Estate: la prima cosa che ci viene in mente è il sole, la nostra stella che con la sua
energia permette tutta la vita. Le piante non possono vivere senza la luce solare, ma anche per gli animali il sole è
fondamentale.
Per la nostra specie il sole significa soprattutto vitamina D, termine con il quale definiamo 5 pro-ormoni liposolubili
(indicati come D1, D2, D3, D4 e D5); se ci esponiamo al sole in modo corretto, la nostra pelle produce circa l’80%
del suo fabbisogno, mentre il restante 20% della vitamina ci arriva con l’alimentazione (in realtà, la vitamina D
ottenuta dall'esposizione solare o attraverso la dieta è inattiva e deve subire due reazioni per attivarsi)
La funzione principale della vitamina D è quello di facilitare l'assorbimento del calcio a livello intestinale: se manca la
vitamina D non si riesce ad assorbirne una quantità sufficiente con ripercussioni nelle ossa. La carenza di vitamina D ha
portato soprattutto nel passato al rachitismo, malattia caratteristica dell'infanzia, in cui l'osso poco mineralizzato si
deformava. Oggi - per fortuna - il rachitismo è molto raro. Alle nostre latitudini, una persona sana che nella bella stagione
passa ogni giorno almeno un'ora all'aria aperta, con un po' di pelle scoperta non deve preoccuparsi. Quello di cui
dovremmo preoccuparci è, piuttosto, l’eccesso di esposizione al sole nelle fasce orarie centrali; il nostro corpo ha
bisogno del sole, ma troppo sole non fa bene. Già a poche ore dall'esposizione possiamo vedere il classico arrossamento
della pelle, l’eritema solare, che può diventare un’ustione anche grave. Per questo, in particolare per i
bambini e per le persone di pelle chiara, conviene utilizzare prodotti di protezione, crema solari e spray, che aumentano
sensibilmente le nostre difese contro i raggi ultravioletti (UV). Troppo sole è pericoloso anche per i nostri occhi che vanno
protetti con occhiali da sole, lenti a contatto dotate di filtro UV e cappelli. Ricordiamo, infine, che con esposizioni
eccessive al sole i raggi UV accelerano l’invecchiamento della pelle, che perde elasticità e vede la comparsa di
molte macchie. Alcune ricerche scientifiche hanno messo in evidenza l'aumento dei tumori della pelle.
Il cibo è la seconda fonte di vitamina D: una porzione di 150 grammi di pesci grassi - come aringhe, sgombri, salmone,
sardine – ci permette di coprire il fabbisogno giornaliero e ci garantisce grassi di ottima qualità, come la frutta secca
e l’olio e di oliva.
Esporsi al sole è un’esperienza assai piacevole per la maggior parte delle persone, poiché il nostro cervello
rilascia endorfine, sostanze oppioidi che danno un profondo benessere mentale. Altrettanto importante è l’azione
della luce solare sulla qualità del sonno, attraverso la melatonina. Molti studi stanno dimostrando che in un’ampia
gamma di patologie è possibile sfruttare il sole come una terapia. Da molto tempo si utilizza l’elioterapia –
l’azione terapeutica del sole - in alcune forme di tubercolosi, in diverse malattie della pelle e nella psoriasi, nei
soggetti asmatici e in chi soffre di dolori artritici; con le opportune precauzioni il sole ci protegge dai melanomi, sterilizza il
nostro corpo e aumenta le nostre difese immunitarie; da alcuni anni si studia il possibile ruolo protettivo della vitamina D
nei confronti della depressione, del cancro e delle malattie autoimmuni come la sclerosi multipla; in definitiva, con le
opportune precauzioni, il sole ci fa bene.
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