Anno B – Epifania 6 gennaio 2012 “Alcuni Magi vennero da Oriente a Gerusalemme e dicevano: ‘Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo’”. Conosco i Magi, li conosco di persona, e sono certo che anche molti altri li hanno incontrati. Non mi riferisco a quelli giunti un tempo da Oriente a Gerusalemme, peraltro presentati nel Vangelo senza un nome proprio, (un invito – questo - a riconoscere molti altri, in quelle figure di autentici ricercatori di Dio). Mi riferisco a quelli, non pochi, che abitano nel nostro quartiere. Conosco, per nome, cognome ed amicizia, chi cerca il Signore scrutando la stella, cioè nei percorsi della sapienza umana indagata con profondità. Conosco chi rinnova l’incontro con Lui aprendo con cuore fedele ogni giorno le Sante Scritture e lasciandosi provocare dallo Spirito di cui sono traccia. Conosco chi si interroga sui segni della Sua presenza a partire dalla autenticità della gioia che ha in cuore, sapendo che – di gioia-, tra le tante possibili, ce n’è solo una “grandissima” che conduce infallibilmente alla sua Fonte. Conosco chi lo invoca nel silenzio dell’adorazione, della preghiera continua e della intercessione. Conosco chi lo cerca instancabilmente nell’esperienza del dono di sé, consegnando tempo ed energie ai più poveri, lieto di offrire loro oro, incenso e mirra, cioè il meglio di sé. Circa la presenza del Signore la nostra situazione è proprio come quella dei Magi del Vangelo: il Dio-con-noi è già presente – è nato! – la nostra ricerca, come la loro, è dedicata a “dove” incontrarlo davvero. Il cammino che compiono è una sorta di pellegrinaggio, le cui stazioni sono i luoghi del suo continuo manifestarsi: la stella, la Scrittura, la gioia, l’adorazione e il dono di sé. Il Vangelo parla anche di chi sa “dov’è colui che è nato, il re dei Giudei”, ma non lo cerca affatto, facendosi così alleato di chi lo vuole morto. Non cercarlo quando lo si sa o lo si intuisce presente è come toglierlo di mezzo, o consentire a che ciò avvenga. Oggi è il giorno del “grazie” detto a voce alta per questi Magi nostri contemporanei, che, silenziosi e appassionati, giorno dopo giorno, aprono le fila degli innumerevoli cercatori di Dio, attirati a sé dal Signore stesso nel suo continuo manifestarsi nell’umiltà della nostra natura umana. Nella loro ricerca vediamo, come in uno specchio, il volto desiderabile di Dio che in Gesù ci viene incontro. Non oso pensare cosa sarebbe il nostro quartiere, cosa sarebbero le nostre case senza questa folla di Magi, senza questa inesausta ricerca dei segni del Risorto. Grazie, dunque, a tutti coloro che sempre si rimettono in cammino. Una persona, tra le tante, desidero ricordare, che qualcuno – forse - ascriverebbe tra i cosiddetti “non credenti”. A lei ho chiesto se nei giorni prossimi alla Pasqua ci aiuta a riascoltare per intero, tutto d’un fiato, il racconto della passione, morte e risurrezione di Gesù secondo Marco; l’ho fatto con un po’ di titubanza, tramite una amica, nel timore di essere indiscreto. Mi ha risposto ringraziando a sua volta e dicendo che “è un onore poterci pensare e farlo”. E così se sentite qualcuno che, lamentandosi, dice che oggi non è più come un tempo e che si è spenta la ricerca di Dio, consigliategli con pazienza di guardare meglio, anzitutto dentro di sé, forse è lui che ha smesso di cercare o che – con troppa sufficienza – ritiene di avere già terminato il cammino. PREGHIERA DEI FEDELI Tu sei il Cristo, Tu sei il Figlio di Dio! Vieni Signore e la tua luce rivesta il tuo popolo in cammino: una comunità radiosa immagine del tuo Volto Vieni Signore e la tua croce, nuova stella, chiami a te tutte le genti della terra Vieni Signore e i nostri occhi si aprano stupiti alle meraviglie del tuo amore Vieni Signore e attorno a te radunati scompariranno ingiustizie e discriminazioni Vieni Signore e gli umili e i poveri saranno beati, ricchi e superbi avranno mani vuote per imparare a ricolmarle di te Vieni Signore e il tuo Spirito di sapienza e di intelligenza, di consiglio e di discernimento riempirà le nostre menti Vieni Signore e come Maria sapremo tenerti in grembo per il mondo perché sia fatta la tua volontà