Dossier Tecnologia per guardare i cieli Le stelle in mano Sembra una videocamera digitale ma conosce alla perfezione la volta celeste. Sa spiegarcene i segreti e ci guida per inquadrare le meraviglie del cosmo. Una scatola magica? No: un altro gioiello dell’elettronica. 30 CW143_30_31_sky.indd 30 molti di noi è sicuramente capitato di rimanere a bocca aperta alzando lo sguardo al cielo durante una notte particolarmente limpida. Certo, bisogna essere fuori città o in una zona buia, ma lo spettacolo di una stellata estiva, con la via lattea che attraversa tutta la volta celeste è davvero mozzafiato. La cosa fantastica è che lassù c’è molto più di quello che l’occhio nudo riesce a vedere. Anche senza telescopi, si possono vedere dettagli incredibili se si sa come cercarli. A Un problema di posizione Già, ma come facciamo a sapere cosa dobbiamo cercare e come? Se siamo al PC, basta scaricare da Internet uno dei tanti programmi di astronomia e avremo una mappa dettagliata del cielo in qualsiasi momento. Ma non è sempre comodo portarsi appresso un PC, anche se si tratta di un buon portatile, soprattutto se si è fuori città e se comunque siamo appassionati del cielo ma ancora ne sappiamo poco. Ecco allora un oggetto davvero rivoluzionario per chi vuole muovere i primi passi: una meraviglia elettronica che svolge, più o meno, le funzioni di un maestro “personale”. Paziente e infaticabile, b a s t a a c c e n d e r l o, schiacciare due tasti e inizia a guidarvi attraverso le meraviglie dello spazio. Quando l’ottica incontra l’elettronica Lo Skyscout, come molti degli oggetti elettronici semplici da usare, è molto complesso al suo interno. Include un piccolo telescopio, che serve per Il pannello di controllo dello Skyscout è molto semplice. In passato, gli astronomi passavano giorni chini su fogli di carta pieni di calcoli. Adesso bastano 3 pulsanti e uno schermo a cristalli liquidi per inquadrare quello che vogliamo. Computer Week n° 143 • 19 novembre 2007 6-11-2007 18:35:41 siamo e dell’orario. La bussola e la livella, entrambe controllate dal piccolo computer di bordo, servono invece per dire allo skyscout in che modo è tenuto in mano da chi lo regge. In pratica, basta puntare una stella, premere un pulsante e lo Skyscout ci dice cosa abbiamo inquadrato. Se invece vogliamo cercare qualcosa, tipo un pianeta o un ammasso stellare, allora basta selezionarlo dal menu che appare sul visore a cristalli liquidi e poi seguire le frecce luminose che possiamo vedere guardando direttamente nel piccolo telescopio incorporato. Il cielo è immutabile, ma mica poi tanto… Il vecchio proverbio che inneggia alla fissità delle stelle e al fatto che non cambino mai la loro posizione o il loro aspetto, non è poi così azzeccato. come la tradizione vorrebbe farci pensare. vedere meglio quelli che a occhio nudo sarebbero solo dei puntini o dei batuffolini, e una intricata sezione elettronica che vanta anche una bussola, un ricevitore satellitare gps (sì, come quello dei navigatori per auto), una livella e un centro di calcolo in grado di elaborare in ogni momento la posizione degli oggetti “interessanti” nella volta celeste. Il GPS gli serve per capire qual è la nostra esatta posizione sulla Terra e per sapere che ore sono. La posizione degli astri visibili, infatti, cambia di parecchio a seconda di dove Infatti avvengono costantemente nuovi eventi nello spazio e moltissimi di questi sono a portata di occhio, a patto di sapere dove rivolgere non solo lo sguardo ma anche qualche strumento adatto. Lo Skyscout, ovviamente, ci può dare una grossa mano in questo perché il suo archivio interno è aggiornabile via PC ed è addirittura possibile acquistare dei “tour guidati” che stanno su schede SD. In questo modo, sarebbe possibile seguire per esempio l’avvicinarsi di una cometa (un evento molto co- mune, quest’anno ne sono arrivate già 3 visibili a occhio nudo, e una molto luminosa sta arrivando proprio nei giorni in cui scriviamo) anche dalla città o da luoghi dove le luci non ci permettono di godere app i e n o d e l c i e l o. Davvero notevole! 왎 E se volessi vedere di più? o Skyscout è un dispositivo Ldavvero molto divertente e istruttivo ma non può certo Computer Week n° 143 • 19 novembre 2007 CW143_30_31_sky.indd 31 Riconosce 6000 oggetti nello spazio, è aggiornabile dal PC, basta premere due pulsanti per farsi guidare fino agli astri che vogliamo guardare e poi ci parla in italiano raccontandoci la storia, i miti e i dati che conosciamo su quanto abbiamo inquadrato. Cosa possiamo chiedere di più a un dispositivo che funziona con due pile stilo? sostituire un telescopio vero e proprio. Una volta che avremo imparato i rudimenti delle costellazioni e degli oggetti più famosi, infatti, se si accende la passione per l’astronomia arriva il momento di passare a qualcosa che permetta di vedere “meglio”. Purtroppo, i telescopi sono decisamente più complicati da usare dello skyscout e fino a qualche anno fa bisognava studiare per bene il cielo prima di riuscire a centrare gli oggetti. Adesso invece non è più così. I telescopi infatti possono essere piazzati su montature computerizzate in grado di centrare automaticamente i bersagli, lasciandoci solo il piacere di guardare. Una delle più avanzate in questo campo è la Vixen Sphinx. Ha un computer di controllo che mostra una mappa del cielo, esattamente come lo vediamo sopra la nostra testa. 31 6-11-2007 18:35:48