1.5 Cenni sulle tipologie figurative , narrative , simboliche negli anime Come abbiamo visto precedentemente in Giappone il ritardo industriale e tecnologico rispetto all'Occidente non permise per molti anni il raggiungimento di un adeguato livello tecnico nell' animazione, che nacque pressochè "da zero", senza grosse influenze esterne.Per questi motivi risulta necessario tenere ben presenti alcuni parametri di valutazione che distinguono gli anime dalle altre produzioni animate: -Le vicissitudini all' origine dell'animazione giapponese; -L'individuazione di diversi tipi di pubblico da parte dell' industria del disegno animato giapponese rispetto al pubblico del cartoon statunitense ,prevalentemente composto da bambini e ragazzi . -La suddivisione degli anime in molti generi fin dai primi anni dello sviluppo dell'animazione destinata alla televisione, rispetto ai pochi generi del cartoon americano; -L' introduzione negli anime di una regia fortemente diversificata rispetto a quella "teatrale"dei cartoons Usa e l' inserimento nei prodotti animati giapponesi di linguaggi narrativi mutuati dal cinema live. Cercheremo quindi d'ora in poi di tracciare un rapido itinerario per evidenziare le particolari caratteristiche linguistiche e figurative degli anime . Grandi occhi e design dei personaggi A livello figurativo ,visionando un anime il primo elemento che risulta subito evidente riguarda il modo con cui gli autori giapponesi disegnano gli occhi dei loro personaggi:enormi, "quasi invadenti".In Italia ciò è stato accreditato ad una strategia di mercato in quanto questi prodotti ideati per un pubblico occidentale per il quale questa tipologia di occhi risultava più familiare;in secondo luogo, si sono attribuiti gli "occhioni"ad un presunto senso di inferiorità dei giapponesi verso gli occidentali, non volendo quindi rappresentarsi in queste produzioni con i propri caratteri fisici. Come è risultato chiaro negli ultimi anni entrambe queste supposizioni sono prive di qualsiasi fondamento. Infatti, l'uso di grandi occhi deriva innanzitutto dai primi manga, disegnati con un pennello unico ed in cui quindi gli occhi venivano graficizzati come grandi per non "pasticciare"con l' inchiostro;ed inoltre ne fu Tezuka il promotore in Giappone, grande amante di Walt Disney. La principale funzione di tale tipologia figurativa è strettamente collegata al sentimento62 che in un dato momento si vuole esprimere.Ad esempio, i personaggi più sensibili hanno occhi più grandi di quelli insensibili(vd Sasami ,in Tenchi Muyō che sembra preoccuparsi dei sentimenti di tutti ha occhi enormi .) Per quanto riguarda il character design spesso i personaggi degli anime vengono rappresentati attraverso tipologie agli antipodi tra loro.Infatti, spesso i personaggi positivi sono belli, alti, ben proporzionati, gentili;quelli negativi possono essere sia slanciati che grotteschi, sia belli che brutti, ma sempre imponenti, le loro espressioni sono sempre coperte da un velo di perfidia e le voci minacciose, oscillanti tra lo stridulo ed il cavernoso. Infine i personaggi "comici" sono spesso demenziali, tarchiati e bizzarri.Vediamo un esempio: in Atlas Ufo robot, il protagonista Actarus è un eroe elevato a potenza: forte,bello, nobile, generoso, umile e pacifista; i tre comprimari, in minor misura e con le loro individualità , possiedono tutte le stesse caratteristiche di Actarus; gli antagonisti alieni (re Vega, Gandal, Zuril..)hanno le terribili doti dei "cattivi":dalla bruttezza e magrezza, ai colori "innaturali"per un terrestre, dai valori devianti dalla comune morale (amore per la guerra, per la morte, il suicidio bellico..)alle voci sgradevoli e paurose soprattutto all' ascolto di un bambino.) Cenni sulle tecniche di ripresa Rispetto ai cartoons americani, lo si è già accennato predecentemente, la regia degli anime è molto più diversificata nelle tecniche di ripresa. Infatti gli stessi Tezuka e Sakamoto , a causa della necessità di affrettarsi e risparmiare nella realizzazione dei primi episodi di "Tetsuwan Atomu"decisero di utilizzare escamotages registici tipici della cinematografia dal vero:continue variazioni di campo(da lungo a medio, da primo piano a dettaglio),zoomate, panoramiche ;successivamente utilizzarono espedienti narrativi più raffinati, come le narrazioni vocali fuoricampo, "l'io narrante"del protagonista,montaggi paralleli, flashback e flashforward63…Questo sistema da un lato prese le distanze dalla full animation 64disneyana(che si basa sulla sincronia fra visivo, sonoro e musicale),dall' altro, si basa su alcuni fondamentali principi dell' animazione 62 A.Levi Samurai from outer space :understanding Japanese animation ,Chicago,Open Court ,!996 Dall’ inglese flash=illuminazione improvvisa e fulminea ;back=indietro il flashback è quella particolare tecnica narrativa e cinematografica che permette la destabilizzazione della linearità dei tempi narrativi .Nel romanzo ‘900esco numerosi sono i flashback e i flashforward(flash nel futuro, in avanti)in quanto sentori del flusso di coscienza, indipendente da qualsiasi fissità e regolamentazione esterna. 63 classica come il multiplane -ovvero il posizionamento dei personaggi su vari livelli in modo da dare l' impressione della profondità-. I movimenti di camera, poi sono molto frequenti,specie negli anime d'azione;sono anche comuni ,in molti anime le scene in cui viene evidenziata la tridimensionalità-fisica e metaforica-di una situazione.Vediamo un esempio:due personaggi si trovano in automobile e discutono,sono ripresi di profilo, si trovano naturalmente a varie decine di centimetri di distanza l'uno dall' altro, e grazie al multiplane la ripresa ora mette a fuoco il volto in primo piano, mentre sta parlando, ora invece il viso sullo sfondo, proprio nel momento in cui comincia a ribattere. I registi giapponesi sono spesso grandi amanti e conoscitori del cinema d'azione occidentale, ( Alfred Hitchcock , Steven Spielberg, Luc Besson )e del cinema orientale(Kurosawa,John Woo…).Tale conoscenza così ampia permette loro di rendere nei loro serial -che si tratti di soap-opera o anime avventurosi..-un' enorme gamma di emozioni, stati d' animo e registri narrativi. Infatti , se ad esempio in un anime d'azione come Lupin III sono molto evidenti i richiami ai road-movies americani degli anni Sessanta e Settanta, in commedie romantiche come "Maison Ikkoku " le atmosfere dominanti durante le lunghe riprese paesaggistiche della periferia di Tōkyō, con sereni silenzi e i passaggi dei treni sulle rotaie sopraelevate i tramonti in riva ai canali in compagnia di un cane, le passeggiate metropolitane in mezzo alla folla di passanti, semafori, automobili e biciclette sono materiale filmico e stilistico dei registi nipponici, che hanno saputo infondere stati d'animo mesti, malinconici e sospiranti, autonomi da qualsiasi altra produzione cinematografica occidentale. Tempo e spazio Come abbiamo più volte ricordato,la necessità tutta giapponese di economizzare sui disegni comportò la frequente ripetizione dei medesimi fotogrammi nelle varie scene. Ciò comporta quindi un rallentamento dell'azione che si sta svolgendo ;prendiamo in considerazione una scena di sfida :gli occhi di due antagonisti che si fronteggiano minacciosamente , l'alternanza ripetuta degli sguardi,accompagnata o dal silenzio o da una musica drammatica ,procura un effetto di dilatazione o arresto temporale. 64 ” Animazione a tutto tondo”(dall’ inglese full=pieno, totale;animation=animazione) Nel filone calcistico l'esempio di Captain Tsubasa risulta tra i più emblematici:i giocatori si muovono in campi sterminati ,la palla quasi mai finisce fuori dal terreno di gioco , i calci di rigore e di punizione sono rarissimi.Sono invece frequenti le sfide tra i protagonisti ,dialoghi tra gli stessi, del tutto inverosimili in una vera partita di calcio.Quel che colpisce di più nell' ambito di questa dinamica è però la telecronaca delle partite , del tutto improbabile(il telecronista , infatti si sofferma su tutti i particolari del gioco,sulle sfide individuali tra i campioni..) .Con queste modalità narrative ,appare chiaro che una singola partita possa durare anche cinque , dieci o quindici puntate :durante l' incontro non solo si assiste alle azioni del presente, ma è possibile che un giocatore , proprio mentre sta correndo verso la porta avversaria , ripensi al suo passato , allungando quindi i tempi della puntata. Metafore visive Come abbiamo detto più volte l' anime ha ripreso molti elementi dal manga a cui si è ispirato, non solo dal punto di vista contenutistico ma anche formale. Non è infatti raro che scene dinamiche di un anime siano arricchite dalle cosiddette linee cinetiche o linee di movimento , tipiche del codice visuale del fumetto.Le linee cinetiche sono una metafora visiva ,una stilizzazione del movimento attraverso linee vettoriali che indicano la direzione , velocità dell' oggetto al quale sono associate:ad esempio un' astronave ripresa in primo piano , che stia muovendo verso la cinepresa , è spesso arricchita da linee cinetiche prospettiche , che seguono il punto di fuga ;una palla da baseball appena lanciata è accompagnata da fitte linee cinetiche oppure da un fascio di luce che indica l' enorme potenza con cui la sfera è stata scagliata. In particolare il fascio di luce è una soluzione grafica che rende conto dell' attenzione giapponese all' estremo:si tratta chiaramente di un evento impossibile, ma proprio in questo consiste una metefora visiva, ad enfatizzare, a rendere iperbolico un gesto. Gli stessi fondali negli anime possono assumere una valenza espressiva:spesso le battaglie fra un eroe robotico e il mostro di turno si svolgono sullo sfondo di scenari improbabili , dai colori vividi ed innaturali , che danno un valore espressionista alla scena,volto a determinare con più efficacia nello spettatore uno stato d'animo di tensione adatto al pathos della battaglia.Possono essere sia rilassanti e dolci (sfondi floreali o stellati ) come negli shōjo anime ed umoristici; oppure oppressivi in corrispondenza di situazioni drammatiche (vd Lady Oscar:fondali cupi,pieni di fulmini, colori violacei…). Famosi al riguardo sono anche alcuni espedienti grafici che esaltano la scena in atto e le caratteristiche dei personaggi:i riflessi stellati negli occhi dei protagonisti che indicano determinazione, fierezza, pericolosità ;nei denti , invece un' idea di bellezza aggressiva o di presunzione(vd Mendo in "Urusei Yatsura");le fiamme che ardono negli occhi di due personaggi che si sfidano(soprattutto negli anime sportivi:Mila contro Kaori..). Il suono 65 L' elemento sonoro nel cinema d' animazione giapponese è molto importante e può essere distinto principalmente in tre categorie:musiche, rumori, voci.per quanto riguarda le musiche bisogna tener conto sia di quelle interne all' anime (background musics)che quelle di apertura e chiusura(le sigle);entrambe molto varie nei generi e stili (pop, rock, blues, composizioni sinfoniche..).Per decenni , infatti il mercato discografico giapponese ha fatto affari d' oro attraverso cd contenenti le colonne sonore degli anime più amati( e non solo :in Giappone ,altre produzioni televisive come i "drama"godono dello stesso trattamento ;celebre al momento è il caso del drama Beautiful Life in cui la sigla di chiusura cantata dal gruppo rock B'z è stato a lungo ai vertici delle hit- parade nipponiche , grazie anche al successo della soap).Inoltre,in Giappone si è assistito e si assiste ad un fenomeno alquanto straordinario:le idols virtuali(aidoru). La prima, come si è già detto precedentemente, è stata Creamy Mami, protagonista dell' omonimo anime di magia le cui canzoni sono spesso più conosciute e vendute rispetto a quelle di altre cantanti "in carne ed ossa",dando vita ad un business senza uguali in tutto il mondo.Attraverso le musiche utilizzate si può anche capire il background di quel determinato momento ed il senso che si vuole dare ad esso. Ad esempio, laddove in un prodotto di animazione occidentale(in particolare americano)si userebbe un' intera orchestra, gli autori giapponesi preferirebbero un singolo shamisen66(strumento a corda usato ad es. dalle geisha67), per sottolineare un 65 La funzione chiave del sonoro è quella di unificare il flusso delle immagini ,nell’ attutire quell’ effetto di brusca rottura sempre implicito in ogni stacco[…]La musica esprime la sua partecipazione all’ emozione della scena assumendone direttamente il ritmo,il tono attraverso codici universalmente riconosciuti come quelli della gioia, della tristezza,della frenesia, del sentimento..[…]Gianni Rondolino ,Dario Tomasi Manuale del film Utet 1996 66 Lo shamisen è uno strumento a tre corde,simile ad un mandolino ma dall’ asta più lunga.Nel XVII sec.d.C,quando il Giappone entrò in un lungo periodo di isolamento (sekoku=Paese chiuso ) ,si sviluppò momento erotico, prima di qualsiasi contatto;o in situazioni di particolare tensione e drammaticità negli anime vengono preferiti suoni cupi e martellanti ottenuti attraverso strumenti a percussione(tamburi, …). Per quanto riguarda i rumori , in generale non ci sono grosse considerazioni da fare;fanno però eccezione dei rumori tipici degli anime robotici e di fantascienza :dei suoni che spaziano dall' esplosione dei veicoli nemici al sibilo delle pistole laser , dal tintinnio delle spade ai sofisticati stridii durante le trasformazioni delle astronavi in robot. Negli anime vi è generalmente un buon equilibrio fra il parlato , il sonoro , il musicale ed il visivo :ciascuna delle quattro dimensioni non spadroneggia sull' altra ed è votata alla complementarietà con gli altri elementi . Infine , occorre rilevare che i doppiaggi originali degli anime abbondano , ovviamente, degli stilemi vocali e fonetici della lingua giapponese.Si tratta, infatti di una lingua estremamente ricca e complessa , che anche a livello parlato presenta non poche difficoltà , in quanto spesso una singola sillaba può avere molte accezioni a seconda del contesto.Nell' animazione il doppiaggio giapponese segue ovviamente tutte le strutture sintattiche e le tonalità della lingua di origine , dove abbondano le esclamazioni, il parlato ad alta voce , i toni estremamente delicati e dai timbri esili dei personaggi femminili. Festività e simbolismo La distanza tra Giappone ed Occidente è ravvisabile anche attraverso un differente gusto estetico e simbolico che fanno degli anime prodotti esclusivamente nipponici. una musica della gente comune,rappresentata dallo shamisen e dal koto(strumento a 13 corde ,associate a tasti).Lo shamisen è usato per accompagnare i joruri ,brani musicali che pongono l’accento sulla lirica più che sulla melodia ,ed i nagauta ,brani musicali incentrati soprattutto sulla melodia.Lo shamisen è oggi talvolta usato per accompagnare canzoni folcloristiche. 67 Letteralmente “colei che conosce le arti, le tecniche”,le geisha rappresentano uno dei punti focali dell’ antico Giappone del periodo Tokugawa(1603-1868).Infatti , lo sviluppo in quel periodo di quartieri di piacere e divertimento rese il ruolo delle geisha come intrattenitrici attraverso danze, canti,melodie molto importante.Il rapporto sessuale non era una prerogativa necessaria per la geisha ma poteva concedersi al cliente solo a patto di divenirne l’ amante o dietro alte somme di denaro.Le apprendiste geisha si chiamano maiko e l’apprendistato iniziava molto giovani.Oggi essere intrattenuti da una geisha è molto costoso e bisogna essere prima presentati .Le geisha sono organizzate in gruppi e sono riconosciute dal governo .All’ origine le geisha erano uomini chiamati hōkan o taikomochi ;al giorno d’oggi sono rimasti pochi gli uomini che scelgono questo mestiere. Al riguardo in molti anime sono celebri allusioni a festività shintoiste come il Kodomo no hi 68 , festività del 5 maggio in cui tutti i bambini maschi (in quanto le bambine festeggiano il 3 Marzo l'Hina matsuri69, o "festa delle bambole", quando le famiglie con bambine espongono una collezione di bambole che rappresentano l' antica corte imperiale) appendono banderuole a forma di carpa fuori dalle case come simbolo di forza, espongono bambole raffiguranti samurai ed armature all' interno delle case e celebrano mangiando speciali torte di riso. In anime come Maison Ikkoku e Ai shite night in cui è chiaramente riconoscibile la cultura nipponica che sta alla base, anche le festività del capodanno70 e di Tanabata sono chiaramente riconoscibili. L'arrivo dell' anno nuovo è chiamato in Giappone Oshōgatsu;quel giorno le famiglie si raccolgono a bere un tipo speciale di sakè che si crede assicuri una lunga vita .Si decora anche l' ingresso delle case per l' occasione :vengono appesi rami di pino e festoni di paglia, che simbolicamente impediscono l'accesso di tutto ciò che è impuro. Inoltre, ci si reca -indossando gli abiti tradizionali-al santuario più vicino per pregare affinchè il nuovo anno porti tanta fortuna e per scambiarsi gli auguri con amici e parenti. La festa di Tanabata 71 , celebrata il 7 Luglio , trae le sue origini da una leggenda popolare cinese che narra di un incontro romantico che avviene quel giorno tra due . 68 Il quinto giorno del quinto mese(5 Maggio),tutti i bambini maschi festeggiano appendendo fuori dalle loro case i koinobori(banderuole a forma di carpa)simbolo di forza.In Giappone il 5 maggio è divenuto festa nazionale nel 1948. 69 IL 3 Marzo (Hina matsuri=Festa delle bambole)le famiglie con bambine espongono bambole rappresentanti l’imperatore, l’imperatrice e la corte imperiale.Ci sonio due stili per sistemare le bambole che raffigurano l’ imperatore e l’imperatrice.Secondo lo stile di Kyōto l’imperatrice è posta alla sinistra dell’ imperatore (in base allo sguardo frontale dello spettatore);lo stile di Edo(Tōkyo) pone l’imperatore a sinistra .La bambola posta sul lato destro viene considerata superiore ,e fu quando una nobile di Edo divenne imperatrice, che iniziò lo stile di Edo.(Cfr The anime companion Berkeley 1999. ) 70 I giapponesi celebrano la fine di un anno e l’arrivo del nuovo con grande fervore.Le famiglie si raccolgono a bere un tipo speciale di sakè che si crede che assicuri una lunga vita ,mangiano una zuppa speciale contenente bocconcini di riso glutinato, nella speranza di cancellare dalla memoria i ricordi più amari dell’ anno passato.La gente decora l’ ingresso i . 70 I giapponesi celebrano la fine di un anno e l’arrivo del nuovo con grande fervore.Le famiglie si raccolgono a bere un tipo speciale di sakè che si crede che assicuri una lunga vita ,mangiano una zuppa speciale contenente bocconcini di riso glutinato, nella speranza di cancellare dalla memoria i ricordi più amari dell’ anno passato.La gente decora l’ ingresso delle case con rami di pino e festoni di paglia , che simbolicamente impediscono l’ accesso a tutto ciò che è impuro (non in senso morale ma materiale, stelle della Via Lattea :la stella Altair e la stella Vega.In questo giorno di festa la gente scrive frasi augurali su strisce di carta colorata che appende a rami di bambù. Inoltre, sono spesso presenti festività minori in cui i personaggi indossano il kimono72 tradizionale e passeggiano per le multicolori bancarelle che in quelle occasioni espongono ogni tipo di prelibatezza e giochi per tutti. Negli anime , inoltre vengono rappresentati i grandi principi estetici della letteratura nipponica classica come il mono no aware73, quella particolare sensibilità estetica che lega l' individuo giapponese ai suoi luoghi natali.Al riguardo molti anime sono pervasi da una sottile malinconia legata al cadere dei petali dei fiori di ciliegio;gli stessi ciliegi in fiore aprono la stagione primaverile con la fioritura di nuovi amori(vd il primo incontro tra Anne e Shinobu in Haikarasan ga tōru, in cui la nostra protagonista si avvia in bicicletta lungo un viale di ciliegi in fiore prima di "scontrarsi" con il suo futuro innamorato) e la successiva sfioritura degli stessi anticipa o fa da sfondo a situazioni drammatiche in cui aleggia la morte.Alla fioritura dei ciliegi (in Giappone chiamati Sakura) che ricoprono una vasta area del Giappone viene dedicato un periodo chiamato hanami74(in genere Aprile/Maggio )in cui i giapponesi sono soliti fare pic-nic sotto gli stessi ed ammirare la varietà dei sakura no hana(fiori di ciliegio). come la sporcizia, il sangue..secondo lo Shintoismo).Inoltre ci si reca in visita ai santuari per pregare, affinchè il nuovo anno porti fortuna e per scambiarsi gli auguri con amici e parenti.In questo giorno i bambini giocano con il volano,le trottole,gli aquiloni,e gli sugoroku ,una versione giapponese del backgammon.I festeggiamenti durano tre giorni in cui tutte le aziende chiudono per l’ occasione. 71 Originata da una leggenda cinese in cui la stella di Vega viene separata dalla stella di Altair .In Giappone questa leggenda è stata mescolata con quella di Tanabatatsume ,fanciulla fluttuante del cielo. Tanabata viene celebrata il 7 Luglio con offerte alle stelle;vengono scritti desideri su listerelle di carte ed appese a rami di bambù . 72 Abito tradizionale giapponese.Il kimono per le donne è più complesso e colorato.Una versione più leggera del kimono è lo yukata ;la versione più pesante per i periodi freddi è il tanzen. 73 Il mono no aware è la particolare sensibilità che lega l’uomo alla consapevolezzadi essere un essere caduco destinato a perire.Nella letteratura tradizionale giapponese come il Genji monogatari(la storia di Genji)di Murasaki Shikibu scritto nel periodo Heian (794-1192) e negli anime la caducità dell’ uomo è spesso associato a livello delle immagini con la sfioritura dei ciliegi.(dal giapp.mono=cosa ,aware=malinconia,sensibilità). 74 Il termine hanami (lett.vedere i fiori)fa riferimento alla consuetudine dei giapponesi di fare escursioni e pic-nic in primavera per ammirare la fioritura dei ciliegi.Parchi adibiti alla coltivazione dei ciliegi come il parco di Ueno ospitano in questo periodo festività legate a questo evento stagionale. Produzioni cinematografiche dai contenuti ed i linguaggi più svariati, specchio di una società millenaria ed originale, strumento conoscitivo dei passaggi importanti nella vita umana: gli anime sono tutto questo anche se per anni in Occidente non sono stati sempre apprezzati e più spesso criticati relegandoli sotto l'etichettatura di "cartoni animati per bambini"; nonostante i pregiudizi gli anime sono stati e rimangono le produzioni animate più amate dai ragazzi italiani del passato e che continuano a godere di un grande successo tra le nuove generazioni. Nel capitolo successivo cercheremo di presentare la figura più importante del cinema d’animazione giapponese dopo Tezuka : Miyazaki Hayao,nelle cui opere troviamo sia lo spirito nipponico caratteristico di questo tipo di produzioni che un’ampia apertura verso ambienti e tradizioni occidentali.