4^ scheda
“I vostri pastori devono essere nei vostri cuori e nelle vostre preghiere”. (La Madonna a Mjrjana )
Padre Mario
Padre Mario Calaresu, sacerdote gesuita e padre spirituale di molte anime, viveva a Cagliari, nella casa dei
Padri Gesuiti, in via Ospedale. Lo si poteva incontrare ogni giorno nella chiesa di San Michele Arcangelo,
dove celebrava e confessava.
Il Signore lo ha chiamato a se il 19 aprile del 2006, a novantuno anni, nel sesto giorno della novena a Gesù
Misericordioso. Proprio nel giorno in cui Gesù chiede a Suor Faustina Kowalska e a chi prega la novena:
Oggi conduciMi le anime miti e umili e le anime dei bambini e immergile nella Mia misericordia. «Queste
anime sono le più simili al Mio cuore. Esse Mi hanno sostenuto nell’amaro travaglio dell'agonia. «Li ho
visti come gli angeli della terra che avrebbero vigilato presso i Miei altari. «Su di loro riverso le Mie grazie
a pieni torrenti. Solo un’anima umile è capace di accogliere la Mia grazia; alle anime umili concedo la
Mia piena fiducia».
Padre Mario era veramente un’anima umile e mite e parlando con lui si sentiva subito la mitezza e l’amore
del Cuore di Gesù che tanto amava e di cui diffondeva continuamente la devozione, regalando immagini e
libretti di preghiera.
E’ stato un grande apostolo della Divina Misericordia. Ha vissuto molti anni della sua santa vita nel
confessionale, dispensando la Misericordia di Dio.
Con quale amore ha guidato le anime a lui affidate. Tutte le anime erano care al suo cuore. Si è fatto “tutto a
tutti”. Quel prete novantenne, dall’aria trasognata, magrissimo e con l’andare affaticato, era molto più
affascinante di un giovane aitante. Da lui sprizzava la gioia del paradiso. Tante volte ho pensato che lo
vedesse già quando, estasiato, volgeva lo sguardo al cielo.
“Vieni figlia cara!” così mi accoglieva sempre. Quando a un mese dalla sua dipartita ebbi modo di
incontrarlo mi comunicò una gioia tanto grande che ancora mi porto nel cuore. Il suo consiglio è stato come
un testamento: “ Figlia cara, la vita è una corsa al tempo, un combattimento. Quando, dopo avercela messa
tutta, non sei soddisfatta del tempo dedicato alla preghiera, prega così: Gesù Giuseppe e Maria, vi dono il
cuore e l’anima mia.” Quale gioia più bella, quale pace più grande cara figlia, se sai che il tuo cuore è in
mano a loro! Sii sempre serena quindi”
Il suo canto, alla fine di ogni santa messa era:”Andrò a vederla un di in cielo patria mia, andrò a veder
Maria, mia gioia e mio amor” La cantava come se vedesse la Madonna e a Lei dicesse:
“andrò prima o poi in cielo e aspetto con ansia di vederti”.
Grazie carissimo Padre Mario, grazie per avermi presa a cuore, con tutte le mie debolezze e fragilità, difetti e
miserie, per trenta lunghi anni. La nostra storia è iniziata in un pianerottolo di scale e, grazie alle tue
preghiere e alla tua santità, il mio cammino è andato avanti senza sosta,
Sento ancora le tue mani nodose e magre che ti lasciavi baciare con la semplicità dei santi e che levavi in una
affettuosa benedizione ogni volta che ti incontravo.
Sento che ancora mi benedici e mi congedi con il tuo sorriso e il tuo saluto “Vai in pace figlia cara”. Sento
ancora le tue preghiere, come le ho sentite ogni volta che mi hai detto “pregherò per te”. Quando tu hai
pregato per me, il Signore è stato sempre generoso e mi ha concesso le grazie per le quali intercedevi.
Sento più che mai la tua protezione, anche se mi manchi tanto. Tu hai saputo comunicare l’amore di Dio che
traboccava dal tuo cuore. Quando si fa una simile esperienza è difficile staccarsi. Però sono sicura che dal
cielo farai ancora in modo che arrivi a me e a tante anime quell’amore e quella gioia inconfondibili: L’amore
di Gesù e della Madonna, che fanno desiderare tanto il paradiso.
Proteggici caro padre Mario, come hai fatto in vita, come un padre buono. Benedicici ancora come facevi
ogni volta che ci vedevi. Incoraggia i giovani, aiutali a fare un cammino di santità, con costanza, con slancio,
senza paura di lottare. Chiedi per loro la protezione di San Michele Arcangelo, come facevi in vita,
indicando la statua che domina l’altare maggiore della bella chiesa che tu dirigevi con tanto amore. Intercedi
perché anche loro, come me e come tanti altri, possano avere una guida spirituale santa come lo fosti tu.
Carissimo Padre Mario, grazie per essere stato un testimone fedele dell’amore di Dio, per aver riconciliato
molte persone con Dio e con la Chiesa. Grazie alla tua santità, molti di coloro che dicevano di credere in Dio
ma di non credere nei preti, hanno avuto e hanno nuova fiducia nei sacerdoti.
Sono sicura che ancora intercederai per la Chiesa e per i sacerdoti in questi tempi difficili.
Ringraziamo tanto il Signore per averti avuto come padre spirituale, per averti amato e per averti ora in cielo.