ALL'INTERNO STAGIONE GIOVENTÙ MUSICALE Ridotto del Teatro Gentile CALENDARIO GMI THE DANISH STRING QUARTET DUO ROSSINI-PIVA VIVIANA LASARACINA pag. pag. pag. pag. 2 3 4 5 CORO VOX NOVA CORO SANTA CECILIA CONCERTO DI CAPODANNO pag. 6 pag. 8 pag. 9 STAGIONE SINFONICA 2011-2012 Programma intera stagione pagg. 10-11 ORCHESTRA RUSSA pagg. 12-13 Ottobre 2011 ORCHESTRA MARCHIGIANA con UTO UGHI pagg. 14-15 ANNO XXXV - N. 1 ACCADEMIA DEI MUSICI pag. 16 informatore della Gioventù Musicale d’Italia - Sezione di Fabriano Dir. Resp.: Giancarlo Teatini - Autorizz. Trib. di Ancona n. 14 del 12-10-1974 - Spedizione in abbonamento postale –70% - Filiale di Ancona Red.: Via Martiri di Marzabotto n. 9 - 60044 Fabriano - Stampa: Arti Grafiche "Gentile" soc. coop. a r. l. - Via B. Croce, 16 - Fabriano - disegno di Ac Inizia la 40ª stagione della GMI tra novità e Concerti importanti Mancini lascia il testimone “Il Concerto” al Prof. Signori Care amiche e cari amici, in occasione dell’inizio della Stagione di Musica da Camera 2011-2012 il sottoscritto passa il testimone ad un giovane e validissimo nuovo responsabile della sezione di Fabriano: il prof. Alberto Signori. Siamo tutti a conoscenza della cultura musicale e dell’entusiasmo che il nostro Alberto, anche in passato, ha profuso in tutte le manifestazioni musicali nelle quali si è impegnato e si impegna. La giovane età, ma soprttutto l’esperienza in campo della musica “seria” che il prof. Signori rappresenta è una certezza che lascia la nostra Sezione nelle migliori mani. Vorrei ricordare a tutti che quella che inizierà a novembre sarà, per Fabriano, la 40ª Stagione di Concerti della Gioventù Musicale d’Italia e, con l’occasione vorrei ringraziare tutti gli amici che per 40 anni (ed ancora per tanti altri anni) hanno fatto sì che la nostra Sezione sia stata e sia tuttora uno dei fiori all’occhiello della Federazione Gioventù Musicale d’Italia a livello nazionale. Questi cinque anni passati insieme sono stati per me un’esperienza bellissima, indimenticabile e che mi ha arricchito umanamente e culturalmente. Non faremo mai mancare tutto il nostro (mio e vostro) appoggio e la nostra partecipazione all’impegno che il prof. Signori è pronto sin da ora a portare avanti. Buoni ascolti e grazie a tutti di cuore! Sergio Mancini Gli abbonamenti alla Stagione della Gioventù Musicale dovranno essere ritirati alla biglietteria del Teatro nei giorni della Campagna Abbonamenti per la Stagione Sinfonica. Ricordo un certo fermento in casa; ero davvero molto piccolo, ma ho ancora ben nitida la sensazione: ciò che sarebbe successo di lì a poco, “il Concerto”, sarebbe stato un che di speciale, anche se non capivo bene di cosa si trattasse. Qualche anno dopo mi divenne un po’ più chiaro: mio padre, assieme ai suoi migliori amici, aveva fatto nascere a Fabriano una stagione di musica da camera, come nelle grandi città, e per di più di alto livello artistico. Un piccolo gruppo di uomini e donne intelligenti e colti era riuscito, con volontà e determinazione, ottenendo fondi, organizzando l’ospitalità per gli artisti, incontrando più volte i dirigenti della sede centrale di Milano a fondare una sezione che avrebbe portato nella nostra città stelle come Severino Gazzelloni, Claudia Antonelli, Narciso Yepes, i Solisti Veneti.... e ogni volta che stavano per arrivare i musicisti c’ era quella sorta di elettricità allegra, quelle telefonate, quell’agitazione, le donne che organizzavano la cena per gli ospiti, gli uomini che ragionavano sul modulo della siae, e questa cosa (Continua a pagina 2) 2 Ottobre 2011 “Il Concerto” DALLA PRIMA importantissima (forse meravigliosa?) che, finalmente, una sera succedeva: “il Concerto”. Nonostante le mie accorate richieste non mi si permetteva di andare, e io fantasticavo su cosa avrebbero fatto quegli ospiti che parlavano lingue strane assieme ai miei genitori e ai loro amici. Un’altra di quelle cose misteriose del mondo dei grandi, in ogni caso importanti. Oggi, dopo quarant’anni, delle oltre ottanta sedi della Gioventù Musicale Italiana ne rimangono solo diciotto. Una è quella di Fabriano. Al di là delle amare riflessioni inevitabili, voglio dire che il merito è di quei pochi uomini e donne che tutti conoscete, che hanno tenuto duro, e che continuano, nonostante tutto il degrado e l’imbarbarimento che ci circonda, a resistere convinti che tra duecento anni Chopin, Bach e Debussy faranno ancora piangere chi li saprà ascoltare, mentre il Grande Fratello, questi ultimi vent’anni di televisione commerciale e tanta altra paccottiglia finiranno in un’enorme pattumiera per sempre. Quando queste stesse persone mi hanno chiesto di assumere la presidenza, alcuni mesi fa, pur onorato della proposta ho chiesto un po’ di tempo per pensarci, vista la frenetica vita che conduco e il pochissimo tempo che ho a disposizione. Ma quasi subito ho cominciato a risentire nelle orecchie quella parola, a rivivere quell’atmosfera di entusiasmo misto ad un po’ di ansia che c’era a casa ogni volta che stava per succedere... ...“Il Concerto”... Il Concerto è veramente un momento straordinario. Forse davvero bellezza e cultura possono salvarci, forse davvero dopo che il cervello e le orecchie dei nostri giovani sono stati narcotizzati dobbiamo rimboccarci le maniche tutti insieme e cercare di spendere, ognuno come può, le nostre energie per quelle cose che siamo sicuri essere fondamentali. Ecco il perchè della mia adesione e di queste righe di saluto; un abbraccio affettuoso a tutti, cari amici soci, alcuni di voi li vedo seduti a fianco a me da quando avevo nove anni. Al Concerto, naturalmente. Alberto Signori STAGIONE GIOVENTÙ MUSICALE D’ITALIA SEDE LOCALE DI FABRIANO 2011-2012 26 NOVEMBRE 2011 THE DANISH STRING QUARTET 4 FEBBRAIO 2012 JULIAN STECKEL, violoncello I PREMIO CONCORSO INTERNAZIONALE DI LONDRA 2009 I PREMIO CONCORSO INTERNAZIONALE ARD DI MONACO 2010 3 DICEMBRE 2011 ELENA PIVA, arpa FEDERICO ROSSINI, flauto 11 FEBBRAIO 2012 HARRIET LANGLEY, violino 17 DICEMBRE 2011 VIVIANA LASARACINA, pianoforte Dana Protopopescu, pianoforte 21 GENNAIO 2012 MAMI HAGIWARA, pianoforte I PREMIO CONCORSO INTERNAZIONALE DI GINEVRA 2010 Paul Rivinius, pianoforte I PREMIO CONCORSO INTERNAZIONALE POSTACCHINI DI FERMO 2010 25 FEBBRAIO 2012 MARTA MARINELLI, arpa 3 MARZO 2012 BIOGROOVE DUO, duo di percussioni 3 Ottobre 2011 Sabato 26 novembre ore 17 - Ridotto del Teatro The Danish String Quartet I PREMIO CONCORSO INTERNAZIONALE PER QUARTETTO D’ARCHI DI LONDRA 2009 Rune Tonsgaard Sørensen, violino Frederik Øland, violino Asbjorn Nørgard, viola Frederik Sjölin, violoncello Il Danish String Quartet, ha debuttato al Festival estivo di Copenhagen nel 2002. In brevissimo tempo la formazione si è fatta notare per la grande abilità tecnica e il modo affascinante di proporsi, tanto da essere ritenuta la miglior promessa nel mondo della musica classica danese. Dopo aver ottenuto il Primo Premio nel 2004 al Concorso di Musica da Camera “Danish Radio P2”, il Quartetto ha ricevuto inviti dalla più prestigiose società musicali danesi e internazionali. Molteplici sono state da allora le partecipazioni del Danish String Quartet a prestigiosi Concorsi Internazionali nei quali ha sempre ottenuto il Primo Premio: Vagn Holmboe String Quartet Competition e Charles Henne International Chamber Music Competition in Olanda, Trondheim International String Quartet Competition in Norvegia nel 2005, dove ha ricevuto anche il premio del pubblico. Nel 2006 il quartetto è stato nominato “Artist in Residence” della Radio Danese e in questa veste ha avuto la possibilità di suonare assieme alla Radio Sinfonietta e alla DR Symphony Orchestra opere di Elgar e Thommesen. I loro CD dedicati ai quartetti e al quintetto di Carl Nielsen per l’etichetta Dacapo, realizzati nel 2007 e 2008, sono stati accolti da entusiastici giudizi da parte della critica discografica. Il gruppo ha avuto in Tim Frederiksen, un fondamentale insegnante e mentore all’Accademia Reale della Musica di Copenhagen, ma altrettanto determinanti per la formazione del Quartetto sono stati gli insegnamenti ricevuti da Paul Katz del Cleveland Quartet, dai componenti dei quartetti Emerson e di Tokyo, da Jan - Erik Gustafson e Levon Chilingirian. Nell’aprile 2009 il Quartetto ha ricevuto il primo premio al prestigioso Concorso Internazionale di Londra, che ha segnato tra l’altro l’avvio della carriera per alcuni dei migliori quartetti oggi in attività: l’Hagen, il Takacs e il Wihan, per ricordarne solo alcuni. La gioia che emana dal modo di suonare del Danish String Quartet, la freschezza e il grande impatto che le interpretazioni di questi ragazzi sanno esercitare sul pubblico, sono i tratti distintivi di questa formazione. Il New York Times, dopo il loro debutto americano, ha scritto che “non si può immaginare un modo di interpretare più coinvolgente”. The New York Times, Anthony Tommasini, Aprile 2006. “Piacevolissima è la qualità e il controllo del suono del Danish Quartet. Il risultato: una luce molto interessante e inedita su un grande sinfonista”. Dallas Morning News, Lawson Taitte Carl Nielsen, i quartetti per archi e il quintetto. Gramophon Editor’s Choice Vol.1 Carl Nilsen Quartetti per archi Op. 5 e Op. 14. “Carl Nielsen poteva trovare migliori esecutori? Questi giovani Danesi hanno fissato con le loro interpretazioni nuovi punti di riferimento”. CARL NIELSEN (1865 - 1931) Ved en Ung Kunsters Baare (Andante lamentoso) TRADIZIONALE Scandinavian Folk Tune Suite (Arr. da The Danish String Quartet) FELIX MENDELSSOHNBARTHOLDY (1809 - 1847) Quartetto in fa minore op.80 n.7 Allegro vivace assai Allegro assai Adagio Finale (Allegro Molto) ___________________________________________________________________________ DMITRIJ SCIOSTAKOVIC (1906 - 1975) Quartetto in la maggiore op.68 n. 2 Overture: Moderato con moto Recitative and Romance: Adagio Waltz: Allegro Theme with Variations: Adagio 4 Ottobre 2011 Sabato 3 dicembre ore 17 - Ridotto del Teatro Federico Rossini, flauto Elena Piva, arpa Elena Piva si è diplomata in Arpa al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze nel 1992 con il massimo dei voti e la lode. Ha seguito i corsi di perfezionamento tenuti da importanti maestri ed è stata premiata in diversi Concorsi Nazionali ed Internazionali sia come solista che in formazioni cameristiche. E’ stata Prima Arpa dell’Orchestra Giovanile Italiana dal ’94 al ’97 e dal 2000 al 2007 è stata Prima Arpa dell’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”, con la quale collabora tuttora, e dove ha suonato con importanti maestri, tra i quali i Riccardo Chailly, George Pretre, Riccardo Muti, Valerij Gergiev e Luciano Berio. Con la stessa Orchestra ha inciso per Deutsche Grammophon, per BMG e Decca ed ha partecipato a varie tournée in Europa, Giappone, Italia e Spagna. Come solista con l’Orchestra ha eseguito le “Danze Sacre e Profane” di Debussy e il Concerto di Mozart per Flauto, Arpa e Orchestra. Ha collaborato come prima Arpa con importanti Orchestre tra le quali l’Orchestra del Teatro Alla Scala, l’Orchestra Filarmonica della Scala (con la quale ha partecipato alla Tournée negli Stati Uniti con Riccardo Chailly e a quella in Asia con Myung Wung Chung), l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra dell’Ente Lirico di Cagliari, l’Orchestra del Teatro “V. Bellini” di Catania, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, l’Orchestra Sinfonica di Roma, l’Orchestra Filarmonica Veneta “G. F. Malipiero”, l’Orchestra “G. Cantelli” di Milano, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero, come solista e in formazioni cameristiche, eseguendo anche brani in prima esecuzione assoluta. Federico Rossini, nato nel 1991, si è diplomato con il massimo dei voti in flauto a 14 anni con Adalberto Borioli presso il Conservatorio di Milano; ha seguito Masterclass con Peter Lukas Graf (“Syrinx”, presso il Conservatorio di Milano), con Michele Marasco (tecniche esecutive della musica contemporanea, presso il Conservatorio di Milano e Corso di Perfezionamento a Camerino); con Andrea Oliva (“Altrospazio”, Milano); con Philippe Bernold presso l’Académie International d’Eté de Nice (agosto 2009, allievo effettivo); con Marco Zoni. Si è perfezionato in Conservatorio con Gabriele Gallotta e per cinque anni con Bruno Cavallo. Contemporaneamente sta frequentando l’università “Bocconi” di Milano, con brillanti risultati. Ha vinto i Concorsi per giovanissimi talenti della Regione Lombardia (“Musica è gioia”, Milano, 2003, Primo assoluto con 100/100) e della Gioventù Musicale d’Italia (“Musica in luce”); dopo il diploma ha vinto il concorso “Pia Tebaldini” (Brescia, 2007, primo assoluto di categoria con 100/100 e vincitore del Concorso), il Concorso Internazionale di Interpretazione flautistica di Ovada (I assoluto, 2007), TIM (sezione fiati di Como, Diploma d’onore, 2008), il concorso Krakamp (II premio, categoria D); la sezione Musica da camera del Concorso Città di Maccagno (100/ 100 e vincitore del concorso, in duo con Irene Veneziano, pf); il Concorso Nazionale della Gioventù Musicale d’Italia (marzo 2011). Ha suonato come solista fin da piccolo a Milano e in provincia, al Parco Novisad (Modena, 2004), al Teatro dal Verme (Milano 2005), alla rassegna Poesiarte (Milano, 5 Ottobre 2011 2006), alla Triennale di Milano (2006), al Centro Devadatta (Milano, 2007), nel Centro Congressi della Provincia di Milano; al Palazzo Consiliare di Camerino (2007), all’Auditorium Gaber di Milano (31/11/2008), alla Villa Balladoro di Povegliano Veneto; al Blue Note (a 17 anni in duo con Andrea Griminelli); alla Fondazione Exodus; allo Spazio Teatro 89 di Milano; al Castello Sforzesco di Milano in occasione del festival MITO Settembremusica (2009); nella Sala Musica “Gianandrea Ludovici” di Carrara (30/ 09/2009); al Teatro di via Dante di Castellanza (VA); e diverse volte nella Sala Puccini del Conservatorio di Milano. Ha registrato le musiche di scena per “La barca dei comici” di Stefano de Luca da Goldoni (Produzione Piccolo Teatro di Milano, 2006/ 2007); ha suonato da solista con l’orchestra da Camera “Costanti- nescu” in quanto vincitore del concorso flautistico di Ovada. E’ stato primo flauto dell’Or- chestra del Conservatorio di Milano, formata dai migliori allievi dell’Istituto. GABRIEL FAURE’ (1845 - 1924) Berceuse op. 16 per flauto e arpa JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750) Sonata BWV 1020 in sol min. Allegro Adagio Allegro MICHAEL AMOROSI (1918 - 2001) Two medieval dances BERNARD ANDRES (1941) Algues, 7 pièces JACQUES IBERT (1890 - 1962) Entr’acte per flauto e arpa NINO ROTA (1911 - 1979) Sonata per flauto e arpa Allegro molto moderato Andante sostenuto Allegro festoso Sabato 17 dicembre ore 17 - Ridotto del Teatro Viviana Lasaracina, pianoforte SERGEJ RACHMANINOV 6 Momenti Musicali op. 16 (1873 - 1943) n. 1: Andantino in si bemolle maggiore n. 2: Allegretto in mi bemolle minore n. 3: Andante cantabile in si minore n. 4: Presto in mi minore n. 5: Adagio sostenuto in re bemolle maggiore n. 6: Maestoso in do maggiore CLAUDE DEBUSSY (1862 - 1918) VINCITRICE AUDIZIONI NAZIONALI GMI 2011 Viviana Lasaracina, nata nel 1988, inizia lo studio del pianoforte all’età di 6 anni, si diploma a 18 con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale presso il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli sotto la guida del M° Images I Libro: Reflets dans l’eau Hommage à Rameau Mouvement ______________________________________________________________________________ ALEKSANDER SKRJABIN Sonata op. 23 n. 3 in fa diesis minore (1872 - 1915) Drammatico Allegretto Andante Presto con fuoco 6 Ottobre 2011 Benedetto Lupo frequentando parallelamente corsi di perfezionamento con L. Berman, V. Balzani, E. Virsaladze, P. De Maria, F. Scala, R. Risaliti, A. Jasinski, S. Perticaroli, M. Somma, A. Lonquich. Ha vinto il primo premio assoluto in numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali (quali il “Città di Cesenatico”, il “Marco Bramanti” di Forte dei Marmi, il TIM - Torneo Internazionale della Musica 2006) e numerose borse di studio come quella della società Umanitaria di Milano (2004), quella del MIUR - Ministero Istruzione Università e Ricerca (2004) e quella della Yamaha Music Foundation of Europe (2008). Nel 2007 vince la Rassegna riservata ai Migliori diplomati d’Italia di Castrocaro Terme. Nello stesso anno si aggiudica il 2° posto alla XXIV edizione del prestigioso concorso piani- stico nazionale “Premio Venezia” suonando nella Sala Grande del Teatro La Fenice. Finalista nella 57ma edizione del Concorso Pianistico Internazionale “F. Busoni di Bolzano” (2008) e selezionata al “Gina Bachauer International Artists Piano Competition” di Salt Lake City, USA (2010), nel 2009 vince il Terzo Premio ed il Premio per la migliore esecuzione della Musica Spagnola al concorso “Ciudad de Ferrol” (Spagna) e nel 2011, vince le Audizioni indette dalla Gioventù Musicale d’Italia a Milano e vince il Terzo Premio ed il Premio del Pubblico al 53mo Concorso Internazionale “Ciudad de Jaèn” (Spagna). Viviana è stata invitata a suonare in importanti stagioni concertistiche e teatri in Italia e all’estero tra i quali: Teatro Dal Verme e Sala Verdi di Milano (Società dei Concerti), Sala Verdi di Torino, Teatro Bibiena di Mantova per il Mantova Musica Festival, Teatro Argentina di Roma, Teatro Verdi di Salerno, Amici della Musica di Padova e Taranto, Ridotto del Teatro Verdi di Trieste per l’Associazione Chamber Music, Teatro Politeama di Lecce per la Camerata Musicale Salentina, a Saarbruken in Germania, Auditorio de Congresos di Zaragoza, Teatro Jofre di Ferrol e Nuevo Teatro Infanta Leonor di Jaèn in Spagna, Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo in Austria, Salle Cortot di Parigi (Francia). Ha inoltre suonato con l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto e con l’Orchestra Ciudad de Granada. Frequenta il Biennio di Pianoforte al Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli sotto la guida del M° Benedetto Lupo. Domenica 18 dicembre ore 21.15 - Cattedrale Basilica di San Venanzio Concerto di Natale del Coro Polifonico Vox Nova Costituitosi nel 1994, il Coro Polifonico Vox Nova è nato con l’intento di divulgare la polifonia e la musica vocale in genere, e di farla apprezzare anche dai giovani, che raramente si accostano a questo genere di musica. Il repertorio del coro abbraccia tutti i principali periodi di produzione musicale, con particolare attenzione alla letteratura corale del nostro secolo. Per l’intensa attività svolta, per la varietà e l’originalità dei programmi, il “Vox Nova” ha vinto il “Premio A.R.Co.M. 1997” assegnato annual- mente al coro di recente formazione che più si sia distinto per il complesso dell’attività e per la crescita costante. Ha organizzato conferenze su temi inerenti il repertorio eseguito (“La poesia medievale, i Carmina Burana”, “Il canto gregoriano: la musica e l’anima”, “Sabba e streghe: aspetti pittorici, antropologici e magici”, “Domenico Bartolucci: un musicista solitario e la polifonia contemporanea”, “La polifonia sacra tra liturgia e concerto”, “Rinalda Pavoni grande voce fabrianese”). Ha partecipato alla registrazione in studio e all’esecuzione sul palcoscenico del noto musical “Sweet Charity”, per la regia di Sidney Higgins, novità italiana che ha toccato vari teatri marchigiani, tra cui il “Lauro Rossi” di Macerata. Ha preso parte a diverse rassegne di canto corale in Italia e all’estero, e svolge regolarmente attività di scambio con cori italiani e di paesi stranieri. Ha effettuato tournée in Polonia, nell’ambito di uno scambio tra la Regione Marche e il Voivodato di Konin, in Bulgaria, Germania, Francia, Lussemburgo, Norvegia e Ungheria. La corale si è dedicata spesso anche al repertorio sinfonico-corale, eseguendo il “Magnificat” di Bach, la “Missa Jubilaei” di Bartolucci, la “Messa dell’Incoronazione” di Mozart ed altre importanti composizioni collaborando con orchestre quali l’Accademia strumentale umbra, gli Accademici di S. Rocco e l’Orchestra Sinfonica di Pesaro. Si è avvalso di solisti di grande prestigio internazionale come il soprano Cinzia Forte, il mezzosoprano Sonia Prina e il baritono Andrea Concetti. Il “Vox Nova” è cappella musicale ufficiale della Chiesa di S. Benedetto ed è diretto dal fabrianese Alberto Signori. 7 Ottobre 2011 Corale Polifonica Malatestiana La Corale Polifonica Malatestiana di Cesena nasce nel novembre del 1978. Il suo repertorio spazia dalla polifonia classica alla contemporanea sacra e profana, a cappella e concertata, fino a quella popolare nella sua espressione etnica ed aulica. Per più di trent’anni (che rappresentano senza dubbio un tempo significativo per un’associazione partita dal grande entusiasmo di pochissimi amici per il canto corale), ha partecipato a numerosi appuntamenti tesi a sottolineare anche la precisa volontà di crescita nel costruttivo confronto con realtà consimili, momenti che sono testimonianze non tanto di mete raggiunte, quanto piuttosto di punti di partenza per una evoluzione artistica e musicale che ha sempre mantenuto e mantiene tuttora il carattere di una ricerca inesauribile. In questa precisa prospettiva si colloca la collaborazione, iniziata nel 1998, con “l’Accademia Musicale San Rocco” di Gatteo ed in seguito, dopo la sua chiusura, con l’associazione “Gli Accademici di San Rocco”. Il rapporto artistico tra le due associazioni musicali annovera al suo attivo importanti esperienze musicali di notevole spessore, nonché la presenza in cartelloni e stagioni musicali prestigiose. Per conoscere il prezioso patrimonio della musica polifonica, la Corale ha affrontato partiture come la “Missa brevis” in sol maggiore KV 49 la “Messa dell’Incoronazione” e il “Requiem KV 626” di Wolfgang Amadeus Mozart, la Messa Sancti Bernardi von Offida “Heiligemesse” di Joseph Haydn, la “Messa in sol maggiore” di Schubert, il “Gloria” in re maggiore e il “Credo” di Antonio Vivaldi, lo “Stabat Mater” e il “Magnificat” di Gian Battista Pergolesi. Tutto ciò ha portato indubbiamente a modificare il modo di accostarsi alla musica ed ha consentito alla Corale di eseguire, fra l’altro, la Missa “Brevis” di Palestrina, la “Messa a 4” da Cappella di C. Monteverdi, il “Magnificat “ BWV 243 di J.S. Bach. Accanto all’attività concertistica la Corale Polifonica Malatestiana affianca oramai da anni una consolidata ed accreditata presenza sul piano della didattica per la cittadinanza e per il territorio, organiz- zando e promuovendo corsi di avviamento al canto corale ed alla cultura musicale in senso lato per bambini, ragazzi delle scuole superiori, dell’università e per adulti. CORO POLIFONICO VOX NOVA CONCERTO DI NATALE Antonin Dvorak MESSA IN RE MAGGIORE per soli, coro ed organo CORO POLIFONICO VOX NOVA CORALE POLIFONICA MALATESTIANA Direttore Antonio Cavuoto Ginevra Schiassi soprano Loretta Liberato contralto Roberto Iachini Virgili tenore Alessandro Battiato basso Marco Giovanardi organo Alberto Signori arpa Daniele Quaglia flauto Domenica 18 dicembre 2011 - ore 21.15 CATTEDRALE DI SAN VENANZIO M° ANTONIO CAVUOTO Il Maestro Antonio Cavuoto, già Direttore artistico e musicale dell’Accademia Musicale di San Rocco è oggi Direttore Artistico dell’Orchestra “Gli Accademici di San Rocco” e della “Corale Polifonica Malatestiana di Cesena”. Ha studiato fagotto presso il Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro sotto la guida di Libero Para e nuova composizione con Zosi e Razzi. Ha vinto il premio Filippini (1977). Dal 1985 è titolare della Cattedra di “Musica d’insieme per Strumenti a Fiato” del Conservatorio “Giovan Battista Martini” di Bologna. 8 Ottobre 2011 Giovedì 22 dicembre ore 21.15 Cattedrale di S. Venanzo Fabriano Concerto di Natale per Fabriano Giunto alla 4ª edizione, il “Concerto di Natale per Fabriano” ritorna il 22 dicembre alle ore 21,00 presso la Cattedrale di San Venanzio in Fabriano, grazie alla tenacia e alla sensibilità dello sponsor AIRFORCE, nella persona del sig. Urbano Urbani, promotore di questa ed altre manifestazioni culturali cittadine. Lo scopo sin dalla prima edizione è quello di raccogliere nella serata, fondi a favore della Caritas Diocesana per sostenere famiglie e soggetti in difficoltà economica. Il binomio AIRFORCE e Gruppo Corale Santa Cecilia di Fabriano, è sinonimo di qualità ne è testimonianza la massiccia presenza di pubblico delle scorse edizioni. Il concerto vede anche la presenza del piccolo coro Verdi Note del Gruppo Corale Santa Cecilia, che offrirà ai presenti i propri canti con la freschezza e la serenità dei bambini, diretti come sempre dalla Maestra Milly Balzano. Questa edizione si impreziosisce anche per la presenza dell’ Orchestra “Collegium Tiberinum” ed un quartetto di solisti da cui spicca la fabrianese nonché ex corista Beatrice Mezzanotte. Il programma chiaramente offrirà brani della tradizione natalizia, alcuni dei quali, arrangiati per orchestra dal valente Maestro Giorgio Spacca, e dal Maestro Marco Balzano. Del contemporaneo Carlo Pedini, tratto dal “Vespro di Santa Veronica”, i due cori proporranno il “Laudate Pueri” per coro doppio ed orchestra. Il programma si completa con le esecuzioni per coro, soli ed orchestra di J. S. Bach: la Cantata BWV 140 “Wachet auf ruft uns die stimme”, il corale Jesus bleibet meine Freude dalla Cantata BWV 147, Agnus Dei e Dona nobis pacem dalla Messa in si minore BWV 232. La direzione come sempre è affidata al Maestro Marcello Marini. Programma di J. S. Bach: Cantata BWV 140 “Wachet auf ruft uns die stimme”, il corale Jesus bleibet meine Freude dalla Cantata BWV 147, Agnus Dei e Dona nobis pacem dalla Messa in si minore BWV 232, alcuni canti della tradizione natalizia. Interpreti: Cristina Tirigalli - soprano Veronica Marinelli - soprano Beatrice Mezzanotte - contralto Daniele Bonacci - basso Gruppo Corale “Santa Cecilia” Coro di Voci Bianche “Le Verdi Note” (Milly Balzano - direttore) Sauro Argalia - organo Orchestra “Collegium Tiberinum” Marcello Marini - direttore 9 Ottobre 2011 Domenica 1° Gennaio 2012, ore 17 - Teatro Gentile Concerto lirico sinfonico di Capodanno In occasione del trentennale la scuola di musica Bartolomeo Barbarino di Fabriano propone alla città un evento musicale senza precedenti, il concerto lirico sinfonico di Capodanno, in collaborazione con artisti ed associazioni del territorio. La scuola Barbarino opera fin dal 1982 con l’ attività didattica in ambito musicale, ma anche facendosi promotrice e partner di numerosi eventi, divenendo negli anni un punto di riferimento importante della vita culturale fabrianese. L’attività spazia da lezioni individuali compresi i corsi di formazione per banda in collaborazione con il Corpo Bandistico “Città di Fabriano” a laboratori collettivi come la consolidata Orchestra Giovanile e novità di quest’anno il laboratorio di musica di insieme per il genere leggero e jazz curato da nomi come Giordani Pietroni, Roberto Bisello e Ludovico Cipriani. Tutte queste attività sono possibili grazie al sostegno della Fondazione CARIFAC, pur nella difficoltà logistica di una sede inadeguata alle necessità in continuo aumento. Molti musicisti professionisti hanno iniziato lo studio della musica alla Barbarino, proseguendo poi la formazione nei Conservatori e Accademie, come moltissimi amatori hanno coltivato in tutti questi anni la passione per la musica in modo attivo e creativo. Il Concerto di Capodanno, realizzato con il patrocinio dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Fabriano e con il contributo dell’Airforce spa, vede la collaborazione e la partecipazione di tante realtà: il coro di voci bianche “Le verdi note” guidate dalla maestra Milly Balzano, il Gruppo corale “Santa Cecilia, il coro Vox Nova, il coro della Sacra Famiglia, il coro dei Giovani Fabrianesi guidati rispettivamente dai maestri Marcello Marini, Alberto Signori, Paolo De Vito, Emilio Procaccini e Paolo De Maria ed uniti per l’occasione nella compagine corale “E pluribus unum”. Tra i solisti si segnala la speciale partecipazione di due artisti fabrianesi, il celebre cantante Ezio Maria Tisi e la giovane Beatrice Mezzanotte, oltre alla soprano Alessandra Ceciarelli ed al tenore Alessandro Brustenghi. L’orchestra costituita da allievi e insegnanti della scuola Barbarino, oltre che da professori d’orchestra, vedrà la presenza di studenti portoghesi della Accademia de musica da Graça di Lisbona grazie al gemellaggio in corso con la Barbarino. Una grande festa musicale benaugurale per la città, dunque, che la scuola di musica vuole coronare donando parte dell’incasso della serata all’ Associazione Oncologica Fabrianese ONLUS. Realizzato con il contributo di Solisti: Soprano Alessandra Ceciarelli Mezzo Soprano Beatrice Mezzanotte Tenore Alessandro Brustenghi Basso Ezio Maria Tisi Maestro del Coro “Le verdi note”: Milly Balzano Maestri dei Cori: Paolo De Vito, Marcello Marini, Alberto Signori, Emilio Procaccini e Paolo De Maria. Parte dell’incasso sarà devoluto all’AOF Associazione Oncologica Fabrianese 10 Ottobre 2011 11 Ottobre 2011 Note al programma Anche la prossima Stagione Sinfonica che ci si accinge a seguire presenta, nel suo palinsesto, la consueta sequenza di appuntamenti artisticamente significativi. Si tratta della 18esima edizione, a testimonianza di una vitalità culturale ed organizzativa resa possibile dal fondamentale ruolo economico della FONDAZIONE CARIFAC e dal supporto del Comune di Fabriano. L’inaugurazione del 31 ottobre è appannaggio di un’orchestra russa, l’Accademica di Voronezh, città capoluogo dell’omonima regione sud-occidentale confinante con la punta nord-orientale dell’Ucraina. Tali riferimenti geografici, apparentemente in esubero, risultano in realtà utili per comprendere come non solo le aree di Mosca e San Pietroburgo abbiano generato grandi tradizioni musicali ma anche le regioni più periferiche e remote. è assolutamente naturale, perciò, che il programma sia interamente dedicato a pagine operistiche e ballettistiche dell’ottocento russo, culminanti con la Quarta Sinfonia di Ciaikovskij, segnata dall’epico incipit dei corni. L’8 dicembre, poi, inizia l’organica e stabile collaborazione con la Filarmonica Marchigiana che ha l’onore di ospitare, insieme al direttore Alessandro Cervo, il notissimo violinista italiano Uto Ughi, maestro dalla spiccata personalità artistica. In programma un caposaldo della letteratura violinistica come il Concerto op.61 di Beethoven insieme alla Sinfonia n.29 di Mozart e ad una elaborazione virtuosistica, realizzata da Fritz Kreisler, di pagine del compositore torinese settecentesco Gaetano Pugnani. Ad anno nuovo, il 22 gennaio ed il 10 febbraio, viene presentato un dittico di appuntamenti dal titolo “Suonoitaliano 1 e 2” realizzati, rispettivamente, da un solista-direttore e da un solista provenienti da realtà sinfoniche nazionali di assoluta caratura: il violoncellista Enrico Bronzi, collaboratore di Claudio Abbado nell’Orchestra Mozart di Bologna e l’oboista Francesco Di Rosa dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma. Nella prima occasione, accanto a un concerto di Boccherini e alla Serenata op. 48 di Ciaikovskij, viene presentato un lavoro,”Variazione sull’inquietudine” per violoncello ed orchestra, della compositrice romana Silvia Colasanti, insignita dal Presidente della Repubblica del prestigioso premio “Goffredo Petrassi” nonché docente di composizione presso il Conservatorio “G. Martini” di Bologna. Il secondo appuntamento, invece, contrappone al Concerto di Richard Strauss per oboe, maturato alla fine della carriera del maestro bavarese (e della seconda guerra mondiale) da un suo incontro con l’oboista-soldato americano John De Lancie, la Sinfonia in re maggiore di Luigi Cherubini, compositore italiano di nascita ma francese d’adozione che la scrisse su commissione di Muzio Clementi per un concerto londinese. L’altro appuntamento con un’orchestra straniera è quello con la finlandese Vaasa City Orchestra, diretta per l’occasione dal decano dei maestri concertatori nazionali, l’ottan- tenne Jorma Panula. Oltre la Suite tratta dalle musiche di scena per “Pelleas et Melisande” del testimone dell’identità musicale finnica Jean Sibelius e un lavoro del coevo Toivo Kula, vengono eseguite, dal trentenne solista Samuli Peltonen, le celeberrime “Variazioni Rococò” di Ciaikovskij e, elemento di grande soddisfazione per la città, è presentato anche il “Concerto per archi” composto nel 2009 da Lorenzo Sbaffi, a testimonianza del grado di affermazione internazionale del musicista fabrianese. L’ultimo concerto proposto dalla Filarmonica Marchigiana presenta il Concerto per pianoforte di Schumann e la Serenata op. 11 di Brahms sotto la direzione dell’austriaco Jhoannes Wildner. Ma vale la pena di sottolineare che il solista è l’ormai “familiare” ventenne pianista russo Daniil Trifonov il quale, tra un’esecuzione e l’altra al Gentile, ha fatto ormai definitivamente carriera vincendo poi, nel giro di un mese, due tra i concorsi più importanti del mondo: il “Rubinstein” di Tel Aviv e il “Ciaikovskij” di Mosca con conseguente contratto discografico per la “Decca” e valanghe di recensioni entusiastiche sui giornali di mezzo mondo. Incastonata fra tante perle sinfoniche, ritorna pure la parentesi dedicata al tango, interpretato e ricreato questa volta dalla compagine “ Tango Spleen Orquesta” diretta dall’italoargentino Mariano Speranza. Non resta che attendere con motivata aspettativa l’inizio di un’ennesima stagione sinfonica ricca di musica e di cultura. Emilio Procaccini 12 Ottobre 2011 13 Ottobre 2011 Note al programma La struttura ormai consolidata della Stagione Sinfonica ha fatto dell’alternanza fra l’orchestra principale, la Filarmonica Marchigiana, e le compagini straniere un tratto costante e distintivo. E storicamente le orchestre dell’est europeo sono state, fra le non italiane, quelle prevalenti. È quindi assolutamente in linea con questa tradizione la presenza dell’Orchestra Accademica di Voronezh (Russia), che è stata chiamata ad inaugurare, il 31 ottobre, la stagione 2011-2012. I centri musicali più importanti dello stato più grande del mondo sono notoriamente Mosca e San Pietroburgo (ex Leningrado). Ma i conservatori di queste due città hanno formato generazioni di musicisti che si sono poi irradiati in tutto il territorio, prima imperiale e poi sovietico. Si sono quindi formate realtà culturali e di produzione musicale anche in aree periferiche come quella della regione (oblast) di Voronezh, situata nella parte sud-occidentale della Russia al confine con la punta nord-orientale dell’Ucraina. Il programma offre, coerentemente con questa premessa legata alla nazionalità, un condensato degli autori dell’ottocento russo che hanno assunto ruoli diversificati per funzione storica ed identità culturale. Glinka viene considerato, proprio con “Ruslan e Liudmila” (1842) di cui vengono proposte due pagine fra cui la celeberrima e travolgente ouverture, il padre dell’opera russa, epiteto questo reso però possibile da un fondamentale apprendistato in Italia e Germania. Borodin, invece, appartiene al cosiddetto gruppo dei cinque (insieme a Balakirev, Cui, Mussorgski e RomskijKorsakov) di cui condivide i postulati nazionalistici ed antieuropeisti. La sua opera “Principe Igor” (1869-1887), della quale pure viene eseguita la solare ouverture, è monopolizzata dalle sontuose pagine delle Danza Polovesiane del II atto. Dopo una breve puntata su Skriabin, con la sua postwagneriana e visionaria “Reverie” op. 24 (1898), che nel suo splendido soggetivismo apre ad inusitati esiti espressivi, il programma si incardina sulla figura di Ciaikovskij. Due pagine operistiche e ballettistiche, rispettivamente dall’“Eugenio Oneghin” e dal “Lago dei Cigni”, preparano poi il campo alla Sinfonia n. 4 (1878) che costitui- sce la seconda parte del concerto. L’intero lavoro è monopolizzato dal tema del “fato” esposto all’inizio con epica condotta dai corni e dalle trombe che annunciano, secondo le parole dello stesso autore, “Questo è il Fato, forza nefasta che impedisce al nostro slancio verso la felicità di raggiungere il suo scopo, che veglia gelosamente affinché il benessere e la tranquillità non siano totali e privi di impedimenti”. Ma da tale disperazione scaturisce un’architettura formale e tonale che scardina genialmente convenzioni e schemi ritenuti assodati. Emilio Procaccini 14 Ottobre 2011 15 Ottobre 2011 Note al programma L’Orchestra Filarmonica Marchigiana ha acquisito una posizione di riferimento, musicale ed organizzativo, a carattere nazionale. Ciò le permette sistematicamente di invitare, ricambiata, artisti di assoluta caratura. E’ il caso del notissimo violinista italiano Uto Ughi che, oltre un densissima attività concertistica, ha svolto e svolge un’importante ruolo di divulgatore dell’arte violinistica. Insieme al direttore Alessandro Cervo, egli stesso violinista di rilevo e quindi particolarmente adatto da concertatore ad assecondare la condotta solistica dello strumento ad arco, Ughi presenta il Concerto op.61 di Beethoven (1806). Chi, non conoscendo questo lavoro del maestro tedesco, si aspetta un uso del violino anche minimamente paragonabile o comunque prodromico alle esperienze virtuosistiche di autori successivi, rimarrà molto probabilmente deluso. La prima esecuzione non ebbe un gran successo e lo stesso Beethoven ne realizzò una versione posteriore con l’amato pianoforte al posto del violino. Ma per fortuna, i parametri per assegnare ad un lavoro musicale i connotati del valore artistico trascendono il puro dato dell’apparenza strumentale epidermica, soprattutto quando poi, tutt’attorno ed in profondità, si staglia un processo compositivo e formale a cui Beethoven assegnava l’essenza stessa del suo lavoro. Anche se la storiografia ufficiale non ha stabilizzato il termine di concerto sinfonico, le composizioni per strumento solistico beethoveniane sono costitutivamente ascrivibili a questa categoria per la dialettica serrata con cui le parti concertanti si intersecano con la scrittura orchestrale. La Sinfonia n.29 di Mozart (1774), invece, conferma la piena consapevolezza raggiunta dal compositore austriaco del proprio ruolo di musicista in carriera nel periodo salisburghese. Attraverso i quattro movimenti, (Allegro Moderato, Andante, Minuetto e Allegro con spirito), si percepisce, infatti, una consolidata maestria nella condotta delle trame contrappuntistiche assorbite e dissimulate in un sinfonismo fluente e brillante. In particolare il primo tema dell’Allegro Moderato iniziale, con la sua condotta ritmico-melodica reiterativa, trasmette una condi- zione di assoluta stabilità e sicurezza nella gestione dello sviluppo tematico nel contesto dell’ormai stabilizzata forma-sonata. La conclusione del concerto, infine, offre il ritorno sul palco del Maestro Ughi per una dimostrazione, appannaggio soltanto di chi è in grado di sostenerla, di virtuosismo stilistico. Il Preludio e Allegro del compositore settecentesco torinese Gaetano Pugnani nell’elaborazione di Fritz Kreisler (1875-1962), in deroga a qualsivoglia contestualizzazione filologica, rappresenta un cammeo di estetismo postromantico. Emilio Procaccini 16 Ottobre 2011 Accademia dei Musici, nuova realtà per Fabriano Ormai, dopo una lunga gestazione progettuale durata diversi mesi, L’Accademia dei Musici Museo del Pianoforte Storico, Master Class, Concerti e Laboratori di Restauro ed Accordatura - si insedia all’interno delle sicure mura del Complesso Monumentale San Benedetto, della Città. Fortemente voluta dal Maestro Paolo Devito, organista clavicembalista e musicologo, noto ed apprezzato musicista di Fabriano, l’Accademia dei Musici è approdata da noi, con la Collezione di Pianoforti Originali di proprietà di Claudio Veneri. Il pianista Claudio Veneri, concertista, ideatore e Docente al Conservatorio di Musica di Perugia della Cattedra di Pianoforte Storico, unica in Italia, proprio parlando con il suo amico Devito ha iniziato a proporre agli Amministratori del Comune il suo progetto. Costruire una collezione, di qualsiasi tipo essa sia, è sempre una autentica impresa, che nasconde grande perizia, moltissimo amore, una pazienza sconfi- nata ed anche un pizzico di follia... immaginate trattandosi di pianoforti! Solo il loro trasporto è affidato a mani esperte, la loro collocazione problematica per assolvere alle esigenze dell’occhio ma anche (e soprattutto!) a quelle dell’orecchio, oltre al problema della conservazione nel rispetto di rigide regole riguardanti l’umidità, la temperatura... insomma, un’impresa! A Fabriano, il Sindaco Roberto Sorci e l’intera Amministrazione Comunale hanno impostato tutta l’operazione con sensibilità culturale e lungimiranza, e quindi hanno colto nel segno mettendo un po’ tutti d’accordo assegnando all’Accademia i fantastici (e giustissimi!) spazi del San Benedetto proprio alla luce della grande qualità del progetto “Accademia dei Musici”, curato nella parte tecnica dal fratello del Maestro Veneri, Valerio Veneri, Architetto. Da questo connubio, musica, arte ed imprenditorialità stanno vedendo ciascuna la propria realizzazione: a breve la pubblicazione in rete del sito internet della Accademia e, già programmata, la prima uscita ufficiale dei Concerti di Accademia dei Musici prevista per il sabato 8 Ottobre, in occasione dell’inaugurazione del Museo delle Macchine da Stampa, con il “Trio Musica Figurata”, importante ensemble che suona la musica di Johann Sebastian Bach sugli strumenti originali... Altro momento denso di significati per Fabriano, le realtà cittadine già coinvolte che vanno dalla grafica di “Dedalo” ai trasporti specializzati “Romei”, alla collaborazione legale e commercialistica, fino alle proposte professionali fatte a 10 giovani fabrianesi, impegnati per lavori nuovi ed alternativi: Organizzazione dello Spettacolo, Guida concertistica alle visite del Museo, collaboratori al Laboratorio di Restauro di Pianoforti, Responsabili dei Beni Culturali e Gestione dei Musei. Con l’apertura del Museo, prevista entro il 2011, Accademia dei Musici si propone alla nostra Città con molte iniziative ed alcune sorprese, come il restauro dei 2 importanti pianoforti storici, veri “pezzi” da museo (uno è un Bösendorfer di metà ‘800!), di proprietà del Comune, nel pieno rispetto della musica e degli strumenti, oltre al rispetto del vero cuore di Fabriano: la sua “gente”!