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Ga o-cr e cli
An XIII. Num. 99
Fuori Stato aumento spese postali.
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Uffizio — Lungarno Mediceo1.
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Centesimi 10 il numero -- Arretrato 20.
1
robbneozt000 Giovedì o Domenica.
POLZTICO
UFFiC1ALE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE
PARTE NON UFFICIALE
T> I I C>
Il Sindaco di Pisa
Vista la deliberazione della Giunta Municipale del di 28 novembre decorso.
Visto il processo verbale di deserzione
dell'incanto data in 7 corrente
Visto l'art. SS, del Regolaineeto per la
contabilità, dello Stato;
Plewna è caduta in potere dti Russi.
Mentre attendiamo i particolari di questo
importante avvenimento s:amo persuasi che
esso è per avere una grande intincalza sul
termine della guerra presente.
-
— La situazione in Francia si mantiene
&empie grave e piena di minacce:
Un ultimo tentativo di Andiffret-l'asquir, per
Rende noto:
indurre il maresciallo Mah-Mahon a ripighaNel giorno 15 decembre corrnte alle ore 11 re le trattative con Dufaure per la formaantimeridiane, in una Sala del Palazzo comu- zione di un Ministero parlamentare , non è
nale ed alla presenza del sottoscritto, si pro- riuscito. Il Maresciallo ha dichiarato al suo
cederà per mezzo d'incanto al offerte segrete, interlocutore che la sua decisione era già
all'accolto dei lavori qui appresso descritti a presa, e non può più trattarsi di transazione nè
forma del quaderao d' oneri del dì 27 no- di conciliazione. 11 nuovo Ministero sarà di
pura destra, e sarà forse presieduto dal sig.
vembre decorso e cioè:
Del servizio della nettezza ed annaffia- Ba,tbie, il quale ha per primo paragrafo
tura della città e sobborghi pel triennio dal- del suo programma politico lo scioglimento
della Camera di Versailles. Il maresciallo
1. gennaio 1878 al 31 decembre 1880 in
Mac-Mahon ha detto ad Audltfeet Pasquier
base al prezzo di L. 12820.
L'incanto sarà aperto sul:a somma come che il Senato non approverà questo scioglisopra iudicata, e aggiudicazione si farà mento egli si ritirerà piuttosto che ripreusotto l' osservanza delle condizieni tutte dere le trattative con Dufaure.
Al punto però in cui sono giunte le cose
contenute nel relativo quaderno d' oneri
anche ciechi vedono che il Maresciallo non
ostensibil.) in questa Segreteria. può più assolutamente ritirarsi. Egli ha sopra di
I conmrenti ad'incanto, per esservi ammessi, dovranno prima della sua apertu- se tutta la responsabilità di ciò che è avvenuto dal 16 maggio in poi. Il pensiero, &dunra presentare i cons,uuti certificati di moralità e e giustificare di avere depositato nel- que, di ritirarsi è così assurdo che non può
la Cassa comunale a garanzia dell' esatto certamente essere sui serio entrato nel suo
adempimento delle condizioni cui viene su- cervello.
Ma e se il Senato non approva lo sciobordinato l'accolto la somma di L. 2000.
glimento?
Nell' aggiudicazione si osserveranno tutte
Il linguaggio dell'odierna Union o
le formalità volute dal vigente regolamento
clericale, organo del conte di Chambord —
sulla contabilità generale dello Stato.
Lo spese di registro: scritte, bolli cc., merita di essere sentito.
« Il maresciallo Mac-Mallon — è detto io
sono a carico dell' agginaieatario.
quell'articolo
— potè strappare ai st.natori
Palazzo
municipale
a,
dal
Pii
legittimisti il voto sullo scioglimento, che
Li 8 dicembre 1877.
segui l'atto del 16 maggio, e cla abbandonò
il paese ad una ridicola e folle impresa.
Il Sindaco
Ma un secondo scioglimento operato colla
A. T .SIMONELLI.
medesima imprevidenza, ed a profitto dei
medesimi uomini, che si trovano ancora nel
-
•
-
-
.A533.-,21611...
,==.313,113.1~
od,
APPENDICE
FIASSEG ri'í!A MUSICALE
DI GIOVAN BATTISTA. PERGOLESI
E DEL SUO .53 31 A.
-
(Continuazione — vedi numero 9S)
È noto come appena uscito in luce questo Stabat esso fu oggetto di molte critiche per parte di uomini autorevolissimi
nelle musicali discipline; fra i quali vuolsi
ricordare per primo l' illustre Padre Giovan Battista Martini di Bologna. Egli trovò che lo stile dello Stabat non era costantemente religioso, che troppo spesso
vi si udivano cose meglio convenienti alla
scena che al santuario, e specialmente vi
si udivano ?notivi di genere giocoso, come
quelli, cui maggiormente doveva inclinare
l'autore della Serva .Padrana.
Ora che dobbiamo pensar noi di questa critica così concepita? Dobbiamo accettarla, e unirci col P. Martini e con molti
ancora dei biografi dell' illustre Pergolesi
nel dire che quello Stabat non è vera e
propria musica sacra; o dobbiamo respingerlo affibbiando così, come alcuni hanno
fatto, la taccia di pedante all'insigne mae-
•
Annunzi commerciali o avvisi particolari ceut. 25
per linea o spazio di linea. lnserzióni
corpo del g,iortialo lire una por linea o N paxio
corrispondente: dopo la firma del gemito
centesimi 60 per linea o spazio corrispondente.
1
-
19,1'ki-
••••••
•■■••••■•••■•■• •■••.■
GIORNALE
PARTE UFFICIALE 0.111~W.
••••.' e •
ANNUNZI E INSERZIONI
14.10 anno — 5 semestre, — 2, 50 trimestre
efe„,e,
• 1 ' ' • •• ••1 4. * . ' .. ... . ........
13 Dicembre 1877
ABBUONAMENTI NEL REGNO
I pagamenti non sono validi se non fatti
contro ricevuta firmata dal Direttore proprietario
c/e2 Giornale Avv. G.:.etano Frediani.
''
stro del Gluck, del Mattei e di quanti migliori musicisti ebbe il secolo xvin ?
Io credo che volendo usar piena giustizia, e volendo anche esser fedeli a quel
principio, che gli uomini sì nel pensare
che nelP operare sérvon sempre ai tempi
in che vivono, io credo che prima di determinarci ad accogliere o a rifiutare assolutamente la critica sopradetta, sia mestieri considerare le condizioni speciali del
tempo, in cui essa fu proferita.
La scienza dell'armonia, ognuu lo sa,
fu portata in Italia sul principio del secolo xvi da due stranieri Villaert e Gou:
dimel, il primo dei quali si fissò a Venezia e a Roma il secondo, fondandovi due
scuole che precedettero tutte le altre, che
via via si vennero formando a Firenze, a
Bologna e a Napali. Delle due poi, cioè
della veneziana e della romana, quella che
prima si elevò a grande altezza fu certo
la romana.
Imperocchè se lo Zarlino discepolo del
Villaert fu benemerito della scienza del
coutrappunto, e colle sue Modulationes VI
Vocum diè saggio di valentia nella composizione, è per altro indubita.to che la
scuola veneziana acquistò grande influen za
soltanto allora che Claudio Monteverele,
l'ardito e sapiente novatore, ebbe pubblicato i 5 libri de' suoi madrigali ( 1604).
dietro scena dell' Eliseo, segnerebbe una
teppa fatale, por la quale la demenza poiitica conduce al suicidio.
« 1 senatori legittitnisti hanno il dovere
imperioso di nua cedere ad una politica di
tatsi calcoli, di pensieri undeggianti e di
intrighi
Malgrado però queste minacce, si può
essere sicuri che i legittimisti ci penseranno
due Voitt) prima al mettere, con un voto
contrario nella quistiona dello scioglimento
it Maresciallo in una posizione senza uscita.
Essi hanno approvato il primo scioglimento, e
sono anch'essi più o meno complici della politica
del 16 maggio o degli atti che al essa seguirono e la commUtarono. n'tima eira
bisognerà bene che cedauo e segnano il
Marestiallo nei suoi atti ulteriori.
Premi per il Congresso medico
di Pisa dei 1878.
La Deputazione provinciale di Torino
con nobile e generosa iniziativa mise a
disposizione del Congresso medico tenutosi l'anno decorso in quella città, due
medaglie d'oro di lire 500 ciascuna da
conferirsi nel Congresso di Pisa agli autori di due memorie, l'una intorno ai
Itientewiti e l'altra sugli Esposti.
Pubblichiamo oggi di buon grado i due
temi e le norme per il concorso, iniziando così sotto ottimi auspici tutte le notizie che daremo successivamente sul futuro Congresso, che nutriamo fiducia riuscirà degno della città che accolse con
tanto onore nel 1839 gli sceuziati italiani.
I. TEma (Medaglia d'ora di Lire 500).
1. 0 Della necessità degli asili poi pazzi
criminosi in Italia, e del modo onde iniziarne la istituzione con vantaggio morale
ed economico della nazione.
Non si assume responsaldlita elle per lo
assoeiazioni fatte ull'uffizlo del iornalo. •
2.. Della più opportuna suddivisione
dei malati nei manicomi allo scopo igienico e curatici.
II. TEMA ( Medaglia d'oro di Lire 500)
Che cosa intendasi comunemente sotto
la generica denominazione Esposti. Breve
cenno storico sulla cnmlizione degli esposti. Stato presente degli esposti in Italia
e riforme che si desiderano. Mortalità degli esposti assistiti dagli ospizi comparata alla mortalità generale degli infanti
del regno. Riformo da apportarsi all'assistenza degli esposti, sotto il rapporto
sanitario, economico e morale.
Norme per il
concorso.
1. 0 Tutti i medici italiani possono
concorrere a questi premi con scritti in
lingua italiana da presentarsi alla Facoltà
medico-chirurgica della Università di Pisa
tre mesi prima della riunione del Congresso che si terrà in questa città n el
1878, cioè no a più tardi del 15 giugno 1878;
2.( Ciascun lavoro dovrà essere C011&assegnato da un motto, il quale sarà
ripetuto sopra una scheda suggellata, contenente il nome e il domicilio dell'autore,
3. 0 Due Commissioni speciali, una poi
premio sui /1/cnteeatti, l'altra per quello
sugli &sposti, saranno nominate dalla
Fucoltà suddetta o con membri eletti nel
suo seno o con seenziati competenti scelti
fuori di essa, secondo essa giudicherà più
conveniente. Queste due Commissioni giudicheranno quali sieno le memorie meritevoli di premio e quali degne di menzione onorevole;
11:U=r5252:11110151.4,511MAI2C=r"
La qual riforma appartiene piuttosto al
secolo xvn che al precedente.
Ma al contrario nella seconda metà del
cinquecento la scuola romana si levò altissima col gran Pier Luigi e con Giovan
Maria Nauini entrambi discepoli dello straniero Goudimel. Di qui accadde che la
scuola di Roma diventasse famosa prima
che le altre nascessero o fossero del pari
venute in grido; di qui accadde che ivi da
ogni parte d' Italia (ed anche quando a
Napoli si erano aperti due conservatorii)
convenissero i giovani desiderosi di apprendere l'arte dei suoni. Troviamo infatti
che il Carissimi, cui tanto deve la scienza
della composizicne, recossi da Venezia a
Roma, ove tenne la direzione di una cappella; e son discepoli del Carissimi lo Scarlatti, il Bassani, il Cesti e il Bononcini.
Lo Scarlatti stesso (1659-1725) ricoprì per
più anni l'ufficio di maestro di cappella
a Roma. E dell'esser egli seguace e animiratore della scuola dei Palestriva, dei
Nauiui e degli Allegri non diè prova nelle
sue composizioni chiesastiche ? 11 Fetis lo
dice chiaro, lo Scarlatti unisce all' arditezza della fantasia, un vasto sapere e la
purezza dello stile romano.
Collo Scarlatti però la scuola napoletana non aveva ancor preso un suo peculiare carattere e, a dir così, una fisouo-
mia sua propria; ed egli può esserne chiamato piuttosto il precursore che il fondatore. Quest' ultimo vanto spetta invece
ai successori dello Scarlatti, al Durante
cioè, al Leo ed al Feo. Ebbene tutti e tre
questi maestri ricevettero la loro musicale
educazione a Roma. Il Durante (1693-1755)
dopo essere stato scolare dello Scarlatti
nel Conservatorio di Sant' Onofrio a Napoli andò a Roma, ove apprese dal Petroni il cauto e da Bernardo Pasquiui
l'armonia; e il Leo (1694-1745) e il Feo
(1699-1750) del pari ;Ancor giovinetti vi
si trasferirono, e furon discepoli del Pitoni maestro di molta fama. Or quando si
pensa che il Durante ebbe ad allievi il
Pergolesi, il Duni, il Vinci, il Sacehini, il
Gugliehni e il Paisiello; ed il Leo ebbe
scolari 1' &Duelli e il Piccini, coi quali si
viene alla fine &l secolo XVIII o priueipj del nostro; qual meraviglia se la scuula
romana restò in grande venerazione per
quasi tre secoli interi; qual meraviglia so
i capolavori dell' arte romana .1,neo nei
secolo diciottesimo erano stimeti i veri, i
soli modelli del comporre per chiesa ?
Ma, si dirà, la scuola napoletana nella
musica sacra non ebbe, dunque carattere
diverso dalla scuola romana? Sì certo, rispondo; la scuola napoletana intese a conciliare il carattere maestoso dello stile di
4• 0 Le relazioni delle due commissioni
saranno lette, e la proclamazione del premio sarà fatta in un'adunanza generale
nel prossime congresso di Pisa della Associazione medica italiana;
5•° Se tra i lavori presentati al concorso ve ne abbia uno giudicato meritevole del premio, sarà aperta la scheda relativa.
Le memorie non premiate potranno
essere ritirate entro tre mesi dalla pubblicata notificazione del giudizio, per richiesta dei loro autori;
6.0 L'autore della memoria premiata
deve acconsentire che la prima pubblicazione di essa possa farsi dall'Associazione
medica quando ciò sia richiesto dalle
Conimissio»i aggiudicatrici entro un semestre dalla notificazione suacceunata,
7•0 L'autore del lavoro premiato conserva la proprietà letteraria del medesimo.
Premio del municipio di Torino per
il Congresso medico di Pisa del 1878,
Anche la Giunta Municipale della generosa Torino per dare una duratura dimostrazione di benevolenza e di stima ai
medici italiani colà convenuti al Congresso
del 1876, decretava un premio di una
niedeglia del valore di lire mille (lire 1000)
a quel medico italiano che meglio risponderà al seguente tema: Dimostrare con
fatti nostrani e con esempi tratti dalle
altre nazioni, quale sia il tipo ideale di
medicina che più si avvicini alla perfezione per cliniche generali e speciaE; per
molteplici laboratori di fisiologia, di chimica, di fisica, di istologia normale e patologica, per anfiteatri e laboratori di
anatomia, per mwei di anatomia normale
e patologia, d'istologia, di embriologia, di
materia medica, per sale nelle quali si
conservino completi armamentarii di chirurgia o raccolte di congegni di ortopedia,
per ricchezza di tutti quei comodi e vantaggi che vengono dalla luce, dall'aria,
dall'esposizione ».
.
ffissaneerasesessonnem~~ma-tamar
Norme per il concorso al premio
( lire 1000).
1.° Tutti i mediei italiani possono concorrere con lavori scritti in lingua italiana da presentarsi al Municipio di Torino
non più tardi del 15 marzo 1878.
2. 0 Ciascun lavoro dovrà essere contrassegnato da un motto ripetuto in una
solida suggellata contenente anche il nome, e il domicilio dell'autore.
3.0 Una commissione speciale nominata dalla facoltà medico-chirurgica dell'università di Torino giudicherà quale
sia meritevole di premio, e quale di una
menzione onorevole.
4. 0 La suddetta commissione manderà
al Presidente del Congresso medico di
Pisa del 1878 il suo rapporto, il quale
verrà letto in una pubblica seduta del
Congresso stesso, e sarà proclamato il
nome del vincitore.
5. 0 Le memorie non premiate potranne ritirarsi entro tre ineei dall'aggiudicazione del premio, dietro richiesta dei respettivi autori.
6.° L'autore della memoria premiata,
acconsentirà che questa sia pubblicata
dall'associazione 'medica italiana entro un
semestre, quando ciò venga proposto dalla
commissione esaminatrice.
L'autore del lavoro premiato ne conserva la proprietà letteraria.
(Dal Comm. Clinico).
C IR, C3) N
12 dicembre.
—13 a nostra notizia che nei giorni festivi e nel locale delle Scuole Tecniche, il
signor Raffaello Campani, darà gratuitamente un corso di Lezioni di Chimica applicata alle arti e all' industria.
Domenica 16 dicembre comincerà la prima lezione a ore 10 e mezzo ant.
— Da molto tempo il signor Emilio Malcontenti proprietario della bottega di barbiere e perrucchiere posta via san Frediano,
con lodevole attività e coraggio fa tutto
Questa e le altre due batteghe dei signori
Buoncristiani e Bianchi poste nel Lungarno
Regio erano già senza dubbio sufficenti per
contentare il gusto dei difficili amatori della
moda e della eleganza.
Ma il signor Emilio Malcontenti oltre ad
avere alcuni mesi sono ingrandito il locale
aggiungendo alla stanza di lavoro, una sala
di aspetto, m, biliata e ornata con squisito
lusso, e destinata aneha alla, lettura dei
giornali, ha ora fatti eseguire ad ain'oelue
le stanze nuovi. lavori di abbellimento che
meritano proprio elogio da chi prende cura
di tutto ciò che reca vantangio alla nostra
città ed incremento alle arti.
I lavori di abbellimento consistono nell'avere a 'ornato le due porte principal di ingresso di due magnifiche mostre costruite
in noce dal legnajelo Giuseppe Braccini di
Orzignano, con rara precisione, o intagliate da
Luigi Corona di Pisa con gusto tale da fermare
l'attenzione di chi le vede. — Anche la
verniciatura delle medesime merita di essere
encomiata e ci dicens che è stata fatta da
un modesto, artista pure di P.sa (ma che
prova di essere abilissimo) certo Anacleto
Minuti , conosciuto col soprannome La
Vecchia ».
Persona intelligente ci assicura che il lavoro non poteva sotto ogni rapporto esser
meglio ideato ed eseguito.
Alla porta della sala d'a9etto una bella
veti ma, annunzia, col fatto, a chi si ferma
come la b•ttega. del Malcontenti non lasc;a
niente a desiderare non solo per articoli di
profumerie delle migliori case nostrali
estere, ma anche per oggetti di nuovita e
curiosità per toilette da uomo e da signore.
Un beavo di cuore al sign )r Malcontenti
che sniza badare a spese e sacrifizi ò uno
di quelli che da l' esempio di gdista amtizione per l' arte che esercita e che nello
stese() tempo aiuta gli altri artisti della
città nostra a farsi conoscere e trovare guadagno.
Siamo pregati da A. Ririnlelli a ringraziare il sig. Luigi Bottari per una estrazione
del Tenia felicemente operata in questi giorni.
Un rimedio a buon mercato.
Ognun sa quanto d'ordinario le infreddature, le bronchitidi ed altre affezioni congedf76
=SiZI:USE2CC21.111
Palestriva col sentimento più delicato delle
bellezze dell'arte. La qual tendenza i compositori napoletani meglio che da altra
fonte traevano dalla loro natura medesima,
più iuchinevole alla dolcezza, al patetico
e alla grazia. Con quegli intendimenti insegnò il Durante, onde avvenne che dopo
lui nella musica chiesastica si fè strada
il sentimento drammatico e con esso tutto
il corredo di forme più variate, più aggraziate, più eleganti, che non si rinvengono,
per esempio, nelle opere dello Scarlatti.
Fu in questo sorgere della scuola napoletana che visse il Pergolesi, avendo a
contemporanei lo stesso Durante, il Marcello, l' Hasse, il Porpora, il Duni, il Leo,
il Feo e il Martini. Egli era giovane ardente e caldo favoreggiatore dei sistemi,
che circa un secolo innanzi erano stati
introdotti da quel potentissimo ingegno,
che fu Claudio Monteverde. I quali sistemi se erano stati accolti nella riforma
lodrammatica fiorentina iniziata da Peri,
Cacciui e dallo stesso Mouteverde; e successivamente abbracciati dalla scuola teatrale di Napoli, non si erano ancora applicati alla musica religiosa, come quella
che continuava ad informarsi sui grandi
esemplari dell'antichità.
Il Pergolesi diè mano aduuque alla riforma, e compose lo Stabat.
il possibile per renderla sempre più elegante,
e meglio fornita.
Questo inimitabile modello non assomiglia ad alcuni dei lavori, che in quel genere l'eriga composti anteriormente. La
melodia vi è trattata con più largo magistero; essa ha una pieghevolezza, una
leggiadria, un processo di svolgimento, un
fare ampio e disinvolto, e, direi quasi, una
rotondità che negli scrittori antichi non
'reggiamo; e l'armonia elaboratissima vien
guidata per nuove vie a nuovi e stupendi
effetti. Non è più quel procedimento lento,
grave, compassato e rigido della scuola
romana con quella sua serenità imperturbabile; è la musica nuova dai pittoreschi
contrasti, dai contorni gentili, dalle immagini svariate e dagli arditissimi voli.
Non è la musica che cauta la maestà e
inflessibile giustizia divina; è la musica che
cauta l'amore, la carità, il perdono. Non
è la musica che ti scuote la fantasia, ti
conquide l'anima, e ti agghiaccia le vene;
ma è la miuica che intenerisce il cuore
e invita a piangere.
Lo Stabat Mater di Pergolesi segnò dunque un progresso nell'arte, intorno al quale naturalmente i dotti dell'epoca vollero
proferire il loro giudizio.
Or bene il P. Martini e quanti altri
erano allora ardenti seguaci e propagatori
della scuola Romana, non poterono accettare a occhi chiusi la riforma del Pergo-
neri siano tenaci e lunghe a guarirsi e che
quantità di decotti, di sciroppi e di medicamenti vi abbisognino per raggiungere lo
scopo. Di più, nessuno ignora che un' infreddatura trascurata finis3a spesso col degenerare in brenchitide quando non si trasformi
in tisi polmonare.
Numerosi esperimenti hanno provato che
il catrame di Norvegia, bsu puro e convenevolmente preparato, ha un' efficacia che potrebbe quasi dirsi meravigliosa per guarire
le malattie in parola. Il catrame non può
prendersi t LI quale è, a cagione del suo sapore ingrato e della sua natura viscosa. Un
farmacista di Parigi, il sig. UvA, ha ideato
di racchiuderlo in piccole capsule rotonde di
gelatina della grossezza di una pillola ordinaria. Niente di più facile ad inghiottirsi;
la capsula si dissolve el il catrame ag,ssee
rapidamente.
Due o tre capsule di catrame di Guyot,
prese al momento dei pasti, appartano un sollievo i apido o bastano il più delle volte a
gru:rire in poco tempo l'infreddatura più ostinata e la bronch:tide. Si può anche così giungere al arrestare el a guarire la tisi già
ben dichiarata; in questo caso il catrame impedisce la decomposizione dei tubercoli, e,
colla natura che aiuta la guarigione è più
rapida che non si avrebbe osato sperare.
Non si saprebbe abbastanza raccomandare
questo riniblio divenuto popolare, e ciò, tanto
per la sua efficacia che pel suo buon mercato. Infatti, ogni boccetta di capsule di catrame contiene 60 capsule e la cura non costa che pochi centesimi al giorno, e dispensa
dall' adoperare i decotti, le pastiglis e gli
sciroppi.
Per essere ben certi d'avere le vere capaule di catrame di Guyot, esigere sul cartellino apposto alla baccetta la firma Guyet,
stampata in tre colori. Queste capsule dal
resto si trovano uella maggior parte delle
farmai ie.
Deposito in Pisa nella FARMACIA GIUSEPPE PETR,I.
_A_ T 1U i
Il Concerto dato domenica scorsa nel
R. Teatro Nuovo dal celebra violinista
cav. Cammino Sivori, è a considerarsi come una vera festa dell'arte. Il Sivori, che
.~=~11112
lesi; anzi fu loro debito di maestri e di
critici rilevare le mende, che seco recava
il nuovo stile drammatico, affinchè i giovani si guardassero dalla imitazione del
medesimo come da un pericolo che gli
avrebbe agevolmente perduti. E siamo
giusti; ebbe torto il Martini e gli altri ?
Non credo. Lb Stabat di Pergolesi a noi
che viviamo in tempi, in cui nel santuario
spesso si odono musiche, non dirò teatrali, chè sarebbe far loro una lode immeritata, ma degne del trivio, deve sembrarci naturalmente castigatissimo, e qua
e colà anche troppo castigato. Ma nei tempi
in cui fu per la prima volta eseguito, circa
alla metà del se colo scorso, doveva e poteva sembrar lo stesso ? Mai no.
Imperciocchè allora, fondandosi la musica su speciali principj si avevano altresì
intorno alla medesima dei criteri speciali.
Ad esempio (lasciando da parte la melodia più o meno eletta) era legge d' arte
che ai compositori di musica chiesastica
non fossero leciti certi arbitri, certi ardimenti sia nella tonalità, sia nelle forme di strumentazione. La musica sacra
era allora tutt' altra cosa della musica
scenica. E chi scambierebbe infatti la
musica religiosa dello 'Scarlatti, del Durante, del Marcello e del Martini con la
musica teatrale dell' Hasse, del Guglielmi
e del Mozart?
Le forme della musica da chiesa (allora
pensavasi) devono intrinsecamente differenziarsi dalle forme della musica teatrale;
perchè la musica che si addice alla dipintura degli affetti mondani sconviene alla
espressione dei sentimenti religiosi, puramente spirituali; qua deve essere costante
serenità e compostezza di modi, là è non
pur lecito, ma necessario adoprare una
maggior varietà di coloriti, di immagini,
di andamenti; qua non devono udirsi quei
rapidi passaggi, quelle raffinatezze e quelli
abbellimenti, che là sono invece mezzi indispensabili di effetto.
Ora collo Stabat di Pergolesi fu fatto
il primo passo (non un salto, intendiamoci
bene) nella via di trarre la musica sacra
sullo stesso sentiero della musica teatrale.
E comunque la musica sacra sia uscita da
questa prova senza che sul suo manto sacerdotale apparisca macchia di sorta, tuttavia essa ha assunto un aspetto men severo, meno caratteristico e più mondano.
Di qui la disapprovazione o critica per
parte di quei puristi, che in fatto di musica da chiesa credevau solo agli oracoli
del gran Pier Luigi e de'suoi seguaci.
(Continua).
a
v
E
V
lE
3
***
noti ha certo bisogno dei nostri encomi,
è a seuso di moltissimi critici non pure
italiani, ma auco stranieri, il principe dei
violinisti di Europa. Fra le lodi esagerate che oggi si fanno ad artisti d' ogni
maniera, non è certo da porre quella
altissima, che la stampa di tutti i paesi
ha tributato al Sivori chiamandolo Paganini redivivo. A voler soltanto accennare
i pregi, che adornano questo eminente
artista, sarebbe mestieri che ci dilungassimo assai, la qual cosa oggi non ci è
dal brevissimo spazio consentita.
Tuttavia diremo avere il Sivori intonazione perfettissima e pronta une() nei passaggi di grande difficoltà: ampia, spontanea, elegantissima l'arcata, i picchettati
gr - auiti, le smorsature nitide, delicate;
scintillanti i trilli, e insieme a questi
pregi che attengono alla parte tecnica
dell' arte, un fraseggiare proprio della
musica che eseguisce, i coloriti facili, studiati, e di grande efficacia.
Sorprendente per la esecuzione della
Preghiera del Mose sulla quarta corda
soltanto: sorprendente non meno nell'adagio che nell'allegro colle variazioni.
Il pubblico che assisteva numeroso, fece
al grande artista una festevole accoglienza,
per modo che dovette rispondere agli unanimi bis regalando al pubblico due pezzi,
che non erano nel Programma, uno dei
quali fu quel vero giojet'llo del Carneval
di Venezia.
E quello suonato dal Sivori fu proprio ri Carneval di Venezia di Pagauini
senza salti e senza cambiamenti. La esecuzione di questo pezzo fu mirabile, e
portentosa poi quella della difficilissima
variazione col trillo insistente; che la
maggior parte dei violinisti saltano a
piè pari.
È dovuta una parola di lode anche al
pianista Joseffy, che mostrò piena sicurezza di esecuzione non solo, ma arte
finissima nella riproduzione dei passaggi
di grazia e di sentimento.
Fu insomma un Concerto di quelli, che
si odono raramente, e che non si dimen-
ticano mai.
Giovedì sera 13, alle ore 8 precise il prof.
cav. E. ,5."vieher darà un altro Gran concerto Vocale e Strumentale nella sala ove
prima aveva sede la Società Buona Unione via Tavoleria.
Verrà ripetuto a richiesta generale lo
Stabat Mater capolavoro dell' immortale
Pergo!esi con 10 voci e acconipaguamento
di doppio quartetto e Piano obbligato.
Verrà anche eseguita a piena orchestra
la Gran Sinfonia Eroica il Trionfo di
David del celebre Zingarelli.
Il successo che il signor Svicher ha
avuto in Pisa nel suo primo :concerto ci
fa sicuri che un numeroso concorso non
potrà mancarli anche in questa circostanza.
Deliberò pure di versare nelle mani- del
Cassiere della Società Operaja di questa
città il residuo di cassa in lire 10,39, incaricando in pari tempo i sottoscritti di
rendere tutto quanto sopra di pubblica ragione.
I socii che volessero maggiori salarimenti potranno diligersi presso il sottoscritto
segretario.
Li 10 dicembre 1877.
Presidente --- AUGUSTO ACCONCI.
Cassiere
Lriat 001:mut.
Segretario
ERNESTO
-
-
La Società di Mutuo Soccorso fra gli scritturali di Pisa nella sua Adunanza del di
4 corrente, dopo udito il resoconto dl cassiere dal quale resulta che solo i signori
Acconci Augusto, Basetti Antonio, Bartorelli Napeleene, Benei Antonio, Biui David,
Cioni Eugenio, Cioppi Leone, Capitani Raffaello, Cadi Alessandro, Cristefani Quintilio,
Dani Vincenzo, Del Genovese Augusto, Falorni Luigi, Gentili Cesare, Gentilini Attilio,
Giusti Elbano, Gordini Luigi, Marrazziui
Serafino, Matteucci Santi, Mugnai Emilio,
Pisani Settimi°, Pozzolini Leopoldo, Rinaud
Ernesto, Rusignoli Virgilio, Saettoni Giovanni, Salvini Ugo, Tanganelli Teodolindo,
Tognini Andrea, Turini Egidio , Vannini
Antonio; hanno ragato la tassa di entratura
e co,i s opra 48 socii inscritti solo 30 sono
i paganti e dopo avere approvato il resoconto stesso:
Con,derando che il uumaro esiguo dei
suoi componenti ridotti a 27, stante tre dimissioni date, non era sufficiente per raggiungere il fine che la Società si era prefisso.
Considerando anche la deplorevolissima
negligenza mostrata dai socii col non interTenire ade Adunanze; deliberò di dichiarare
sciolta la società medesima.
Presidente del Tribunali
125. Ballori avv. Vincenzo e
Lappini avv. Silvano
L. 20.
126. Battelli avv. Ameni°
Marioni avv. Cesare
di. mutuo soccorso ed istruzione
fra gli Operai in Pisa.
Nota degli oggetti raccolti per la
Fiera di Beneficenza.
••••••■
(Continuazione
-
Vedi num. 97).
115. Dell' Orno Marianua.
Un vaso di porcellana con fiori
Mazzoni Amelia - Un guancialino da spilli
Mazzoni Cesarina - Una pauierina da bi
glietti
Castaldo Antonietta - Una ventola per lume
N. N. - Una berretta da
camera
Teleua, Teresa - Un vassoio ricamato in lana
N. N. - Una rappa carneHo in cera
Mauetti Armando - Un cannone d'alabastro
Vitteman Ester - Un
lega tovaglioli di margherite
Chelozzi
Maria - Un bocchino di cristallo
Dell' Orno Olga - Un piatto frutto d' alabastro
Mauetti Augiolo - Una grande fotografia
Ciabatti Livia Una berretta
ricamata in oro
Bonetti Giustina piccolo vaso fiori
Frosini Giovanna Un pacco candele steariche
Dell' Orno
Maria - Due vasetti da fieri
Valleggi
Maria - Un vassoio di lana e seta
Seraui Amabilia - Una boccia di porcellana
Costa Adalcisa - Un lega-tovaglioli di
lana
Maivardi Antonietta - Una piletta
di maiorica
Marianelli Cesira - Due piccoli vasi da fiori
Mauetti Arnabilia Tre palle di cristallo lucide
Fabiaui Sofia - Un calamaro di porcellana.
116. Scatena Ferdinando socio operaio.
Un porta-stecchi e una scatolina porcellana.
117. Matteucci Florido socio operaio.
Una pettiniera di porcellana.
118. Malloggi Ada.
Un orologio da caminetto
Matteucci
Alaide - Uno scaldino
Bellani Dalia -Un
candeliere Matteucci Temisto - Uno scaldino
Malloggi Adolfo - Una scatola da
sapone e una pettiniera
Matteucci Rosa - LTn porta-stecchi e due piatti da frutta
Matteucci Leopoldo - Un urna d'alabastro
Spadini Agnese - Una scatola di
alabastro.
119. Cianchi Sofia.
Cianchi Trentanove Sofia -Vaso da fiori
Treutanove
di conchiglie con campana
Barbara - Guancialino di raso
Trentanove Maria - Panierino da lavoro in paJacolai Paolo - Due bottiglie di vino
glia
scelto
Gerard Assunta - Due campane di
Ortalli Augusto - Cinque ogcristallo
getti di alabastro più una statuina di maSassetti Carlotta - Vaso di criiolica
stallo
Busatti Nuuziata - Tabacchiera di
Mariani Giustina - Due vasetti
Corno
Carluzzi Emilia - Un panierino
maiolica
Billi Tertulliaua - Piccola
di maiolica
cornice di paglia
Del Moro Zaira guancialino di seta, uno stivalino ed un
panierino di maiolica, una bottega di barDel Moro Pagliaini Elena - Corbiere
Del Moro Aroia - Sciarpa
nice di paglia
Scalabrini Maria -Guancialino
di lana
di Olanda ed un vaso di porcellana
Valenti Ei silia Una panieriva di vetro
Valenti Isola - Due cornici di terra cotta.
120. Necherini nobil donna Antonietta.
Due vasi di porcellana dorati.
121. Ciancia' Sofia.
Altro vassoino con monete, donato da
Achille Moutanucci.
122. Masi sac. cav. Raimondo.
Lire cinque.
123. Gallaui Pietro e Giorgio.
-
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Giudici
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134. Billi Pilade.
Un astuccio contenente un paio pendenti argento dorato.
135. Padreddii Federigo.
F. P. - Lire due
E. P. - Lire due
E. P. Lire una.
136. Chiappa Filippo.
Due bottiglie di vino.
137. Cartoni ing. Luigi.
Una piletta di marmo.
138. Gatti Francesco.
Uno spillo carbonetto legato in oro,
uno detto argento dorato, un medaglione
d'argento.
139. Paolini Gaetano.
Un paesaggio in tela, un calamaio elegaute di legno iutarziato.
140. Bachini Giuseppe, socio operaio.
Una insalatiera.
141. Landi prof. cav. Pasquale.
Lire cinque.
142. Laudi Cesira.
Lire cinque.
143. Aghib Letizia.
Una elegante peschiera.
144. Modigliani Eurichetta.
Ruf. GiuDue bocce cristallo brate
De Noia Ester ditta - Due vasi da fiori
Forti Amalia - Un
Un lume da notte
calamaio con penna.
145. Bellini Giuseppina nata Pietri.
Un lume a petrolio con ventola.
146. Rosselli Emanuele.
Un tavolino da lavoro di giunco guarnito in seta rossa.
147. Bianchi Luisa ed avv.
Una coppa in cristallo di Boemia.
148. Pampaua Ines.
Una borsa in margherite.
149. Pecori Alaide e Giulia.
Un braccialetto di tartaruga ed un porta-orologio.
150. Gianniui Dionisia.
Gianuini Luigi - Lire 1
Lire una
Griannini Adele - Lire 1 ed un fiaschettino
coperto di lana.
151. Piccioli Luigi.
Numero 8 reggi-ferri per stirare della
valuta di L. 15, 50 ciascuno, e numero 10
tira-stivali della valuta ciascuno di L. 2.
152. Società. Operaja della Rotta.
Lampada Bornard, oliera completa.
153. Capecchi avv. Enrico.
Un porta fiammiferi di bronzo antiCapecchi Egilda - Due bottiglie per
co
acqua odorosa.
154. Yanzina Pietro.
Un cauestrino da lavoro per signore,
due candelieri, un porta-orologio, un calamaio.
155. Bianchi avv.
Sarghetti °liuto - Un porta ritratti, un
porta-fiammiferi di porcellana, un brac-
-
-
-
-
-
-
-
-
Una figura di porcellana con vasca di
cristallo in testa.
129. Faseetti Vincenzo, socio operaio.
Una tabacchiera di metallo ivargeutata.
130. Società dei Fornai di Pisa.
Lire 7, 50.
131. Barroccio Enrico e Roberto.
Un' 'piccolo tappeto.
132. Grassini cav. avv. Francesco.
Grassiui Loreuzino - Una
Lire dieci
Graspiccola cornice in legno intagliata
sini Adolfo Luca - 'dem.
133. Dotti Girolamo, ingegnere governativo.
Un lume a petrolio e due candelieri.
-
cialetto tartaruga, un vezzo con concilia
glie di Venezia, un paro gemelli, un putto
di alabastro con colla, una borsa da caccia, una ventola.
•■•
156. Trambusti Clarice.
Un velo da poltrona
Parducci kutoni° Lire una Bertinelli Bertinello Lire una
F. Sanminiatelli - Lire una
Nlasaart Giovanni - Lire una
B. Tratnbusti Una bottiglia cognac
Trambusti
Egidio - Lire una
N. N. - Un ventaglio
Trambusti Giuseppina -
piattino
frutta d'alabastro.
(Continua).
-
127. Rossi av.v. Placido e
Contrucci avv. Antonio
-
-
• •
-
128. Matteucci Aldobraudo.
ASSOCIAZIONE
*
-
Giudici
-
( Comunicazioni)
Due grandi vasi di porcellana a giardiuiera coloriti e dorati.
124. Moggi cav. avv. Moderato
** *
-
nomun \respons. provvisorio
SINDACO
di Montecatini di Val di Cecina
Rende noto essere aperto il concorso
per titoli al posto di Maestro elementare
del paese di Montecatini collo stipendio
di L. 660 pagabili in dodici rate mensili
posticipate.
I concorrenti dovranno unire alla relativa istanza in carta da bollo.
1. La fede di nascita;
2. Attestato medico di buona salute
abituale;
3. Diploma di magistero di grado
inferiore;
4. Certificato di moralità, con dichiarazione del fine cui viene rilasciato;
5. Fede di penalità di data recente.
Tali documenti, uni lamento alla istanza dovranno essere diretti all'uflizio comunale franchi di porto, non più tardi
del 31 dicembre corrente, ove trovasi
depositato il relativo quaderno d'oneri
per comodo di coloro che volessero prenderne visione.
Montecatini di Val di Cecina
Li 7 dicembre 1877.
Per il Sindaco
B. Mout.
DICHIARAZIONE.
i sottoscritti si sentono l'obbligo di pubblicamente testimoniare, che la Compagnia
contro i danni degli incendi denominata
« La Nation (francese) rappresentata in
Italia dal signor comnaend. P. M. Lautier,
liquidò all' amichevole un danno d' iucendio per L. 21,630.
La correutezza ed equità nella liquidazione compiuta senza questioni di sorta, la
massima puntualità nel pagamento eseguito a pronta cassa, gli hanno pienamente
convinti della bontà e solidità della Compagnia, ed agli amici e conoscenti la raccomandano sempre come una fra le buono
CO mpagnie.
RANIERI
Ri l' ARRELLI.
GIOVANNI SANNA Z Z ARI.
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Il sottoscritto Pietro lsnard di Nizza,
proprietario a Cascina (Provincia di Pisa,)
rende noto che facendo tutti i suoi acquisti in pronti contanti, dichiara per
tutti gli effetti di ragione che non rico-a
noscerii, alcun debito che venisse contrata
to in suo nome da chicchessia e per
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PIETRO ISNA III).
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le consorterie, le chiesuole, le ingiustizie in ogni campo dell'umana
attività e , senza accettazione di persone e di scuole, predilige quei
lavori, ne quali siano vivi nella forma e nella sostanza due grandi
amori, l'amore del nostro bel paese e della nostra bella letteratura.
La compilazione della Rivista Europea è fatta in modo da dare
una notizia piena ed esatta del movimento scientifico ed artistico
tanto nazionale che straniero. A ciò contribuisce specialmente una
Rassegna periodica di tutte le Riviste che compariscono in Italia e
di tutte le novità librarie.
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sua per il favore, di cui ebbe costanti prove fino ad oggi, fa rispettoso appello alla simpatia ed alla cooperazione degli Editori e dei
Pubblicisti perchè vogliano gli uni spedirle le nuove pubblicazioni
e gli altri dare notizia della Rivista aloro lettori, cooperando per
tal guisa alla diffusione della stessa ed à renderla utile al maggior
numero di persone.
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IX
La Rivista Europea è indipendente in tutte le cose, neutrale in
nessuna.
Non è organo di alcun partito, di alcuna setta, di alcun uomo.
Non è portabandiera di alcun sistema esclusivo, di alcuna scuola,
A
(;
ANNO
-
La Rivista Europea - Rivista Internazionale si occupa,di Letteratura generale italiana e straniera; di Storia, di Politica, di Economia sociale, di Statistica, di Commercio di Amministrazione, di Scienze filosofiche, morali, naturali, di Viaggi,
di Belle Arti, di Cronaca, e di pubblicazioni periodiche e non
periodiche italiane e straniere.
Deposito in Pisa al Negozio di
G. Baroni, via Rigattieri.
4
NUOVA. SEIR.I E.
•