L`attore si racconta dal Festival dei 2 mondi di Spoleto: «New York

Tim Robbìns
«Sonosalvo
solo grazie
alteatro»
L'attore si racconta dal Festival dei 2 mondi
di Spoleto: «New York era un città diversa,
sono cresciuto in mezzo alla criminalità»
un ragazzone alto più di un metro e 90
Tim Robbins. Bello e disinvolto, da giorni
se ne va in giro per Spoleto in shorts e
canotta. Con lui una schiera di musicisti,
attori, e tante tante valigie. Lì dentro c'è
tutto il loro mondo, fatto di musica, arte,
passione, condiviso in parte con il pubblico di Spoleto,
dove ancora fino a domani è in corso la 59esima edizione del Festival dei 2 mondi. La star di quest'anno è
proprio lui, Tim Robbins, stella del cinema (premio Oscar per l'interpretazione nel film di Clint Eastwood
Mystic River e regista e autore, tra l'altro, di Dead Man
Walking - Condannato a morte) con un grande amore
per la musica e il teatro, che a Spoleto si traducono in
tre eventi: un concerto con la sua band, uno spettacolo
tratto da 1984 di George Orwell e Harlequino: on the
freedom, da lui scritto e diretto, in scena ancora oggi
(ore 15) e domani (ore 11) al Teatro San Nicolò.
«È la mia seconda volta a Sooleto e la terza in Italia - ci
E
MEDIA
racconta l'attore americano - . E un
onore per me tornare quest'anno con
due spettacoli teatrali e un concerto.
Quando progetto uno spettacolo, lo
faccio pensando a una struttura leggera che possa viaggiare. I nostri lavori viaggiano in valigie assieme alla compagnia, è una sfida a ridurre all'osso,
i costumi, l'attrezzeria. Per il resto ci adattiamo a quello
che troviamo su piazza. Qui a Spoleto ci troviamo benissimo, l'accoglienza della gente, la bellezza del luogo, tutti
noi ci sentiamo a nostro agio. Prima di arrivare qui quest'anno siamo stati a un festival a Sibiu in Romania, lo
scorso anno a Lione e in Spagna; il teatro di Actors' Gang
è legato alla tradizione europea. Per sviluppare la mia
idea di teatro è stato fondamentale l'incontro con il
Theatre du Soleil e Arianne Mnouchkine e uno dei suoi
attori, Georges Bigot, che ha collaborato a lungo con
noi».
Francesca
De Sanctis
Parliamo di musica. Il concerto di Tim Robbins &
Friends è stato uno dei primi eventi del Festival: l'abbiamo vista cantare e suonare con la chitarra brani
suoi, per noi è stata una gran bella sorpresa vederla
in queste nuova veste... quando ha iniziato ad amare
la musica?
«Mio padre era un musicista e un attore. La musica ha
sempre fatto parte della mia vita. Mia madre era una
cantante, mio fratello David è un musicista (sue sono le
naggi della Commedia dell'Arte. Sei o sette anni fa ha
debuttato uno spettacolo dal titolo Break the whip e parte
del processo creativo di quello spettacolo consisteva nel
selezionare i caratteri della Commedia dell'Arte italiana,
metterli in un vascello che attraversava l'Atlantico e raggiungeva l'America all'inizio del XVII secolo, ovvero all'epoca dei primi insediamenti, con la fondazione di Jamestown, segnata da eventi cruenti, addirittura episodi
di cannibalismo. Dall'esperienza di quello spettacolo mi
è rimasta la voglia di approfondire la conoscenza della
musiche di Harlequino) e mio figlio Miles ha una sua
Commedia dell'Arte. Mi sono concentrato sui primi otband. Entrambi hanno suonato con me a Spoleto qualtanta anni della Commedia dell'Arte, di cui non esiste
che giorno fa. Ho iniziato a suonare molto presto e non
nulla di scritto, non ci sono testi, né canovacci ma sono
ho mai smesso, ma la mia carriera ha preso altre strade.
solo stati ritrovati dei contratti per gli attori. E questo
Sono tornato a dedicarmici con più costanza negli ultimi
certamente conferma che molta parte consisteva nelanni, e qualche anno fa con il produttore musicale Hai
l'improvvisazione. Ma ero curioso di capire di cosa parWilner abbiamo realizzato un disco delle mie canzoni
lassero: quali potevano essere gli argomenti trattati nelle
eseguite dai Rogues con cui appena possibile non perrappresentazioni all'epoca? Nel 1530, di che cosa si parladiamo occasione per esibirci dal vivo».
va nelle strade? Cosa attirava l'attenzione del pubbliConsiderando le sue grandi passioni (il cinema, il
co? Le mie ricerche mi hanno portato a scoprire che c'era
teatro, la musica), cerco di immaginare com'era da
un fenomeno nuovo che era iniziato alla fine del XV seragazzino... Che infanzia ha avuto?
colo, la tratta degli schiavi dall'Africa. Nel 1530 quando la
«Sono cresciuto nel Village degli anni'60/70. New York
Commedia dell'Arte fa la sua comparsa ci sono già cenera una città molto diversa da quella di adesso e nel mio
tomila schiavi africani in Europa. Ma chi erano e chi li
quartiere c'erano bande di giovani e un'alta criminalità.
possedeva? Così ho cominciato a scrivere di una compaCredo che sia stata la fascinazione del teatro a salvarmi
gnia di attori della Commedia dell'Arte che irrompe duda prendere una cattiva strada. Le mie sorelle lavoravano rante una conferenza e c'è il confronto tra gli accademici
a uno spettacolo tratto dal Piccolo Principe. Avevo 14 anni da una parte e questi giovani attori che ne mettono in
e non avevo mai fatto teatro. È stata una rivelazione».
questione l'origine. Non so dove stia la verità, ma so coQuindi il teatro è entrato nella sua vita molti anni fa
me gli artisti e gli attori lavorano, e che essere un attore in
e ancora oggi continua ad avere un ruolo molto imdiverse epoche voleva dire esporsi a grandi rischi, fino a
portante. Con la sua compagnia, The Actor's Gang,
metter a repentaglio la propria vita, per raccontare le stonata nel 1984, che tipo di lavoro porta avanti?
rie che si aveva l'urgenza di raccontare, ma non sempre
«Il primo spettacolo della compagnia è del 1982, il nucleo ben accette ai governanti. Se non abbiamo traccia scritta
originale era formato da studenti della UCLA, appassiodei primi ottantott'anni perché gli scritti sono andati dinati di musica punk e rock e il teatro ci interessava per la
strutti o bruciati dalla censura, si è trovato il resoconto di
sua matrice sociale. Così cominciammo a rivolgerci al
un processo di un duca che volle mettere a morte tre
teatro europeo, ai classici, Cechov, Ibsen, Shakespeare,
attori per il contenuto del loro spettacolo. Sono molto
Brecht... Come modelli avevamo Peter Brook, Grotowski,
curioso di sperimentare la risposta del pubblico italiaArianne Mnouchkine, ma subivamo anche l'influenza
no... Ne ho discusso con Dario Fo e mi ha incoraggiadei Sex Pistols e dei Clash, e volevamo portare quella
to».
stessa energia nei nostri spettacoli, sul palcoscenico delSi sente più artista facendo cinema o teatro?
l'università. Il nostro primo spettacolo è stato Ubu Roi, e «Ritorno sempre al teatro come a una sorgente di enerl'accoglienza che ha avuto ci ha incoraggiato a continua- gia. È una forma di sopravvivenza, di antidoto a Holre».
lywood, è il mio modo di restare con i piedi per terra. Il
Qui a Spoleto abbiamo visto "1984", una saga del posuccesso a Hollywood ti costringe a una forma di supertere rivisitata che tira in ballo la guerra in Iraq e il
ficialità che a lungo andare può essere molto rischiosa
Grande Fratello, e proprio in questi giorni "Harlequi- per il proprio equilibrio non solo come artista ma come
no: on the freedom", rivisitazione della Commedia persona. Ci si trova a dover scendere a compromessi, andell'arte. Da dove nasce il suo interesse per questa che artistici, soprattutto negli ultimi tempi. Il teatro mi
forma artistica nata all'inizio del Cinquecento?
consente di tornare alla fonte della mia creatività, di es«La mia fascinazione per la Commedia dell'Arte ha radici sere autonomo e di creare ciò che sento la necessità di
lontane. Negli anni '80 ho seguito un workshop di Georcreare».
ges Bigot del Theatre du Soleil sulla maschera. E abbiaChe progetti ha per il futuro?
mo portato quegli insegnamenti nei nostri spettacoli e li
«Sto lavorando con la compagnia a un nuovo spettacolo
abbiamo usati anche nel lavoro che svolgiamo nelle carintitolato Refugees. L'America è nata grazie ai rifugiati,
ceri. I detenuti sono incentivati ad esprimersi attraverso
all'immigrazione, noi siamo tutti rifugiati. Trovo che l'Il'uso delle maschere, a impersonare Arlecchino, Pantalotalia
stia dimostrandosi capace di rispondere con umanine, il capitano o gli amanti. Ma fino all'anno scorso non
tà
all'arrivo
di tanti rifugiati sulle coste dal Mediterraavevamo mai messo in scena uno spettacolo con i personeo».
MEDIA
MEDIA
Tim Robbins.
L'attore
americano
protagonista
al Festival
dei 2 mondi
di Spoleto,
in alto con la sua
chitarra;
qui a fianco una
scena del suo
spettacolo
Tlarlequino:
on the freedom".
FOTO: CONTRASTO
MEDIA
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
Guédiguian e Rossi Stuart presidenti di giuria
Il regista francese Robert Guédiguian
(fiSartUS et Jeaii.netie. La ville est
tranquille, LesttejgestiU Kiunmncljaro) e
l'attore e regista italiano Kim Rossi Smart
(I.e chiavi rii rasa. Romanzo criminale.
Anche libero va licnrt. sono state scelti
come Presidenti ili due Giurie della 7ò/a
Radar
Mostra del Cinema di Venezia,
rispetti v amen Le per la sezione Orizzonti e
per il Premio Venezia Opera ['rima 'Luigi
De Laurcntiis» - Leone del Futuro.
Presidente della Giuria del Concorso
Venezia 73 - come già annunciato - è il
regista Sani Mende s.
Sensibile alla Cultura
Tim Robbins
«Sono salvo
solo grazie
al teatro»
L'attore si racconta dal Festival dei 2 mondi
di Spoleto: «New York era un città diversa,
sono cresciuto in mezzo alla criminalità»
E
un ragazzone alto più di un metro e 90
Tim Robbins. Bello e disinvolto, da giorni
se ne va in giro per Spoleto in shorts e
canotta. Con Itti una schiera di musicisti,
attori, e tante tante valigie. Li dentro c'è
tutto il loro mondo, fatro di musica, arte,
passione, condiviso in parte con il pubblico di Spoleto,
dove ancora lino a domani è In corso la S9esima edizione del Festival dei 2 mondi. La star di quest'anno è
proprio Ini, Tim Robbins, stella del cinema [premio Cascar peT l'interpretazione nel film di Glint Fastwood
Mystic Biver e regista e autore, tra l'altro, di Dead Man
Wtrìkiiig - Condannato a mone) con un grande amore
per la musica e il teatro, che a Spoleto si traducono in
tre eventi: un concerta con la sua band, Lina spettacolo
tratto da IV84 di George Orwell e Harìequwo: on the
freedam, da lui scritto e diretto, in scena ancora oggi
lore 1S1 e domani [ore ti) al Teatro San Nicolò.
"i. la mia seconda volta a Spoleto e la terza In Italia - ci
racconta l'anore americano - . È un
Francesca
onore per me tornare quest'anno con
De Sauctis
due spettacoli teatrali e un concerto.
Quando progetto mio spettacolo, lo
faccio pensando a una struttura leggera che possa viaggiare. 1 nostri lavori viaggiano in valigie assieme alla compagnia, e una sfida a ridurre all'osso,
ì costumi, l'attrezzeria. Ter il resto ci adattiamo a quello
che troviamo su piazza. Qui a SpoleLo ci troviamo benissimo, l'accoglienza della sente, la bellezza del luogo, tutti
noi ci sentiamo a noslro agio. Prima di arrivare qui quest'anno siamo stati a un festival a Sibili in Romania, lo
scorso armo a Lione e in Spagna: il teatro di Actors' Gang
è legato alla tradizione europea. Per sviluppare la mia
idea di teatro è stato tondamenrale rincontro con il
Thcarre du So lei 1 e Arianne Mnouehkine e imo dei suoi
arroti, Georges Rigot, che ha collaborato a lungo con
musiche di Harletjiuno) e mio figlio Miles ha una sua
band. Entrambi hanno suonato con me a Spoleto qualche giorno la. Ho inizialo a suonale molto presto e non
ho mai smesso, ma la mia carriera ha preso altre strade.
Sono tomaio a dedicarmi ci con più costanza negli ultimi
anni, e qualche anno fa con il produttore musicale Hai
Wilner abbiamo realizzato un disco delle mie canzoni
eseguite dai Rogues con cui appena possìbile non perdiamo occasione per esibirci dal vivo».
Parliamo di musica, il concerto dì Tim Robbins &
Friends è siato uno del primi evenrJ del Festival: l'abbiamo vista cantare e suonare con la chitarra brani
suoi, per noi è stata una gran bella sorpresa vederla
in queste nuova veste... quando ha iniziato ad amare
la musica?
«.Mio padre era un musicista e un attore. La musica ha
sempre tatto parte della mia vita. Mia madre era una
cantante, mio fratello David è un musicista (sue sono le
Qul a Spoleto abbiamo visto "1984". una saga del potere rivisitata che tira In ballo la guerra in Iraq e il
Grande Fratello, e proprio in questi giorni "Harlequino: on the freedom", rivisitazione della Commedia
dell'arte. Da dove nasce il suo interesse per questa
forma artistica nata all'inizio del Cinquecento?
«La mia fascinazione por la Commedia dell'Arte ha radi ci
lontane. Negli anni "80 ho seguito un workshop di Georges Bigoi del Thealte dtl Soleil sulla maschera. E abbia-
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Considerando le sue grandi passioni (il cinema, il
teatro, la musica), cerco di immaginare com'era da
ragazzino... Glie infanzia ha avuto?
«Sono cresciuto nel village degli anni"60/70. New York
era una città molto di versa da quella di adesso e nel mio
quartiere c'erano bande di giovani e un'alta criminalità.
Credo che sia stata la laseinazione de! teatro a salvarmi
da prendere una cattiva strada. Le mìe sorelle lavoravano
a uno spettacolo tratto dal Piccolo Principe. Avevo 14 anni
e non avevo mai tatto teatro. È stata una rivelazione».
Quindi il teatro è entrato nella sua vita molti anni fa
e ancora oggi continua ad avere un ruolo molto importante. Con la sua compagnia. The Actor's Gang,
nata nel 1984, che tipo di lavoro porta avand?
«Il primo spettacolo della compagnia è del 1C)K2, il nucleo
originale era formato da si udenti delia UCLA, appassionaLi di musica punk e rock e 11 teatro ci interessava per la
sua matrice sociale. Cosi cominciammo a rivolgerci al
teatro europeo, ai classici, Ceehov, Ibsen, Shakespeare,
Brecht... Come model li avevamo Peter Brook, Grotowskl,
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mo portato quegli insegnamenti nei nostri spettacoli e li
abbiamo usati anche nel lavoro che svolgiamo nelle carceri. 1 detenuti sono incentivati ad esprimersi attraverso
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avevamo ma! messo in scena uno spettacolo con 1 personaggi della Commedia dell'Arte.Sei o serre anni fa ha
debutrata u no spettacolo dal tìtolo Break thewhip e parte
del processo creativo di quello spettacolo consisteva nel
selezionare ì caratteri della Commedia dell'Arte italiana,
metterli in un vascello die attraversava l'Atlantico e raggiungeva l'America all'inizio del XVU secolo, ovvero all'epoca dei primi insediamenti, con la fondazione di ,Iamestown, segnata ila eventi ciuenti, addirittura episodi
di cannibalismo. Dall'esperienza di quello spettacolo mi
è rimasta la voglia ili approiondire la conoscenza della
Commedia dell'Arte. Mi sono concentrato sui primi ottanta anni della Commedia dell'Arte, di cui non esiste
nulla di scritto, non ci sono testi, né canovacci mn sono
solo stati ritrovati dei contratti per gli attori. E questo
certamente conferma che molta parte consisteva nell'improvvisazione. Ma ero curioso di capire di cosa parlassero: quali potevano essere gli argomenti trattati nelle
rappresentazioni all'epoca? Nei IS8Q, di che cosa si parlava nelle strade? Cosa attirava l'attenzione del pubblico? Le mie ricerche mi hanno portato a scoprire che c'era
un fenomeno nuovo che era iniziato alla fine del XV secolo, la tratta degli schiavi il all'Africa. Nel 1530 quando la
Commedia dell'Arte fa la sua comparsaci sono già centomila schiavi africani in Europa. Ma chi erano e chi li
possedeva? Così ho cominciato a scrivere di mia compagnia di attori della Commedia dell'Arte che irrompe duranteuna conferenza e e e il confronto tra gli accademici
da una parte e questi giovani attori che ne mettono in
l'Unità
Sabato,9 Luglio2016
MEDIA
questione l'origine. Non so dove stia la verità, ma so come gli artisti e gli attori lavorano, e che essere tm attore in
diverse epoche voleva dire esporsi a grandi rischi, tino a
metter a repentaglio !a propria vita, per raccontare le stori e che sì aveva l'urgenza di raccontare, ma non sempre
ben accette ai governanti. Se non abbiamo traccia scritta
dei primi ottanioit'anni perché gli scritti sono andari dismitrio bruciati dalla censura, si è trovato il resoconto di
un processo di un duca che voile mettere a morte tre
attori per il contenuta del loro spettacolo. Sono molto
curioso di sperimentare la risposta del pubblico italiano... Ne ho discusso con Dario Fo e mi ha incoraggiasi sente più artista tacendo cinema o teatro?
«Ritorno sempre al teatro come a una sorgente di energia. È una forma di sopravvivenza, di antidoto a Hollywood, è 11 mio modo di restare con I piedi per terra. 11
successo a Hollywoix! Li costi inge a Lina forma di superficialità che a lungo andare può essere mollo rischiosa
per il proprio equilibrio non soio come artista ma come
persona. Ci si rrovaa dover scendere a compromessi, anche artistici, soprattutto negli ultimi tempi. 11 teatro mi
consente di tornare alla Ionie della ima creatività, di essere autonomo e di creare ciò che sento la necessità di
creare».
Che progetti ha per il futuro?
«Sto lavorando con la compagnia a un nuovo spettacolo
intitolato Refitgees. L'America è nata grazie ai rifugiati,
all'irumigrazione. noi slamo tutti rifugiati. Trovo che l'Italia stia dimostrandosi capace di rispondere con umanità all'arrivo di tanti rifugiati sulle coste dal Mediterraneo».
ANTEPRIMA GITTONI FILM FESTIVAL
*®
Tim Robbins, attore, regista,
sceneggiatore e musicista
statunitense, è nato il 16
ottobre 1958
Lino Banfi festeggia i suoi 80 anni nell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma
Lino Banfi ha scello di fewie^giarei suoi otiant'anrri
insieme allo staff di Aura e del G : 11'J ni Fìhn Festival
,
1iH'i.isi.iedLilel.'L-LÌÌLiti-ici.iLiLiJiibi[ioiJesiiuiiJiLiiiia. nella
sede del Gialliccio. L'ano re. in ratti, sarà l'ospite
d'ecce7Ìonedeiraiueiii,iiii:iLiiticialedella46esima
etiizione del Giffoni(lS-24 lugli ni diesitiene,come
dutradiziutie, all'ospedale Bambino Gesù,
Lunediallc ore U.ìO Banfi incori reta il seyrem rio
generale della Fondazione Bambino Gesù Orilus
Francesco Aval Ione, ii direi, toiv Sci t ni ilicodell'Ophc
hiininMailapimla. il diien^ie saiiirnni^Ui^iiiiiliiiii.i
Raponi, il vice direnine dei Gittoni T-s; peri enee Manlio
Castagna il piesidenicdc! Cilìoìii RsperiencBPiero
Rhialdi, la presidente Aiti'a Alfonsina Novellino.
NamL Apre il Festival il film di Hayao .Viiyazald "La città
Le vie del cinema"
portano a Narni
Al via lunedì la ventiduesimo edizione
del Festival diretto da Montatelo e Crespi
TJalunedi, fino al Ki luglio. Narni ospiterà la ventiduesima adizione di "Le
vie del cinema". Rassegna di cinema
restauralo diretta da Giuliani; Montai do e Albeno Crespi e organizzata per uiiziativa
del Comune di Namì. Tanti film proiettati ogni
sera, a partire dalle 21 sul grande schermo allestito nel Parco del Pini di Numi Sedo, e presentati
da ospiti.
Quest'anno il festival celebri! la.ciande stagione della commedia all'irai im la. I.'S giugno è slato
il centenario della nascita di Luigi Comcncini
mentre ii 23 dicembre WJ.YÌ tinello di Dino Risi,
f^te cosi da questi due grandi registi il programma di "Le vie del cinema", che proporrà alcuni
dei lorofilmmeno noti. Tra quésti, Equestodl lunedì mattina, filili che Comcncini .girò inCermania nel 1959. Per l'occasione fai loie Franco Longobardi presenterà unesLmllodelsuofilmrealizzato in collaborazione con la Cineteca Italiana di
Milano, Comenrini amore e fantasia, dedicato al doppriceji.i.
SeiiiprediCoiueneiiii,L<mf/(,ci«
dei wgni, del 1953.
Di Dino Risi sarà proposto invacrilicgìindi Veni:re, con Franca Valeri [anche sceneggiati ice.).
Sopliia Loren, Albeno Sordi,
Vittorio De Sica e PeppìnoDeHlippo.
Sempre nel segno della commedia. i|ues! amicironipienievxoseixiioL'tìntiiiuiBraticuletiite
di Mario Mouicelli.veechioamico del festival di Nami. che lo
proporrà, in chiusura: lo intradtuTanno il critico Steve Della Casa, autore del
Castoro Cinema su Monicelli, e il grande italianisl a Giulio Ferroni che collegherà il film alla glande tradizione della letteratura cavalleresca.
Ettore Scola sarà invece ricordato con La terrazza, lucidissima analisi della crisi della sinistra
storica, alla presenza di Giuliano Montaldo, collega e amico di Scola, e di Alberto Incrocci, figlio
dello sceneggiatore Ago.
Non mancherà, anche quest'anno, la proposta
delfilmintemazionale restaurato die per questa
D
Tim Robbins.
T "aitore
americano
protagonista
al Festival
dei 2 mondi
di Spoleto,
in alto con la sua
chitarra:
qui a fianco una
scena del suo
spettacolo
"Ilari equino:
on the freedom".
FOTO: CONTRASTO
ventiduesima edizione sarà: TM cinti incantata.
capolavoro del maestro giapponese del cinema
d'animazione, I lavilo MiyiiLZiiki scello per aprire
la niflnifestazione. Lo presenterà Andrea Occliil'In '.|' , i'.lUUi h ' n l -l'Il-u •••• IM-II I
l i i.l . ••
re della l.ticky Red.
Uopo il grande successo delle passate edizioni, inoltre, toma anche la rassegna di film per i
più piccoli che quesiannu proporle un nuovo ciclo difilitidella WaltDisney in versione re
ta. Ogni sera, al le 21..10. alfinlemo di un'ala del
l^rcodei Pini a Naini Scalo i pi il piccoli potrà
vedere sul grande schenno i classici Disney in
versione restaurata. Si parte lunedi 11 luglio con
La Carica dei 101 (1961) diretto da Wolfgang Reitherman. Hamilton Luske e Clyde Geronlnil.
Martedì 12 luglio sarii proposto Cenerentola
(1950) diretto da Wilfred Jackson, Hamilton Luskee Clyde Geloni ini. Mercoledì 13 luglio è la volta di // libro della giungla i 1%7'J diretto da Wolfgang Reitlterman. Giovedì 14
luglio sarà proposto Lu beliti eia
bestia (1991) diretto da Cary
Trousdale e Kirk Wise. Venerdì
15 luglio s,i iena la ["'iniezione di
Gli Aritogatti (1970) diretto da
Wolfgang Keìiherman. Sabato
lf) luglio il programma si chiude
con la proiezione di II re knne
1199-11 d ir etto da Roger Allers e
Rub Minkoff. Ogni sera, dalie
ore 20:00 nel parco dei Pini di
Marni Scalo, prima della proiezione del cartoon si svolgeranno attività ludiche per piccol ini
e legate a ciascun film delie serate.
Apre Miyazaki,
focus sulla
commedia
all'italiana con
omaggia
Contendili,
Monicelli, Scola
Infine, ogni sera si potrà degustare un menìt
ci tieni Biografi co legalo al film in proiezione nel
ristorante che sarà allestito nel Pareo dei Pini di
Narni Scalo e gestito dall'Associazione dei Conimerciantidi Narni Scalo. La oicinalocale incontra il cinema e lo reinrerpreta.lristorantiil Gattamelata. Osteria del Fondaco. La Rocca e il puh Tabard Inn proporranno cene complete, bevande
incluse a un costo di 13.00 Euro. Tutti prodotti a
i. ii iiometro zero.
l'Unità
Sabato. 9 Luglio 2016
MEDIA
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