Tim Robbìns «Sonosalvo solo grazie alteatro» L'attore si racconta dal Festival dei 2 mondi di Spoleto: «New York era un città diversa, sono cresciuto in mezzo alla criminalità» un ragazzone alto più di un metro e 90 Tim Robbins. Bello e disinvolto, da giorni se ne va in giro per Spoleto in shorts e canotta. Con lui una schiera di musicisti, attori, e tante tante valigie. Lì dentro c'è tutto il loro mondo, fatto di musica, arte, passione, condiviso in parte con il pubblico di Spoleto, dove ancora fino a domani è in corso la 59esima edizione del Festival dei 2 mondi. La star di quest'anno è proprio lui, Tim Robbins, stella del cinema (premio Oscar per l'interpretazione nel film di Clint Eastwood Mystic River e regista e autore, tra l'altro, di Dead Man Walking - Condannato a morte) con un grande amore per la musica e il teatro, che a Spoleto si traducono in tre eventi: un concerto con la sua band, uno spettacolo tratto da 1984 di George Orwell e Harlequino: on the freedom, da lui scritto e diretto, in scena ancora oggi (ore 15) e domani (ore 11) al Teatro San Nicolò. «È la mia seconda volta a Sooleto e la terza in Italia - ci E MEDIA racconta l'attore americano - . E un onore per me tornare quest'anno con due spettacoli teatrali e un concerto. Quando progetto uno spettacolo, lo faccio pensando a una struttura leggera che possa viaggiare. I nostri lavori viaggiano in valigie assieme alla compagnia, è una sfida a ridurre all'osso, i costumi, l'attrezzeria. Per il resto ci adattiamo a quello che troviamo su piazza. Qui a Spoleto ci troviamo benissimo, l'accoglienza della gente, la bellezza del luogo, tutti noi ci sentiamo a nostro agio. Prima di arrivare qui quest'anno siamo stati a un festival a Sibiu in Romania, lo scorso anno a Lione e in Spagna; il teatro di Actors' Gang è legato alla tradizione europea. Per sviluppare la mia idea di teatro è stato fondamentale l'incontro con il Theatre du Soleil e Arianne Mnouchkine e uno dei suoi attori, Georges Bigot, che ha collaborato a lungo con noi». Francesca De Sanctis Parliamo di musica. Il concerto di Tim Robbins & Friends è stato uno dei primi eventi del Festival: l'abbiamo vista cantare e suonare con la chitarra brani suoi, per noi è stata una gran bella sorpresa vederla in queste nuova veste... quando ha iniziato ad amare la musica? «Mio padre era un musicista e un attore. La musica ha sempre fatto parte della mia vita. Mia madre era una cantante, mio fratello David è un musicista (sue sono le naggi della Commedia dell'Arte. Sei o sette anni fa ha debuttato uno spettacolo dal titolo Break the whip e parte del processo creativo di quello spettacolo consisteva nel selezionare i caratteri della Commedia dell'Arte italiana, metterli in un vascello che attraversava l'Atlantico e raggiungeva l'America all'inizio del XVII secolo, ovvero all'epoca dei primi insediamenti, con la fondazione di Jamestown, segnata da eventi cruenti, addirittura episodi di cannibalismo. Dall'esperienza di quello spettacolo mi è rimasta la voglia di approfondire la conoscenza della musiche di Harlequino) e mio figlio Miles ha una sua Commedia dell'Arte. Mi sono concentrato sui primi otband. Entrambi hanno suonato con me a Spoleto qualtanta anni della Commedia dell'Arte, di cui non esiste che giorno fa. Ho iniziato a suonare molto presto e non nulla di scritto, non ci sono testi, né canovacci ma sono ho mai smesso, ma la mia carriera ha preso altre strade. solo stati ritrovati dei contratti per gli attori. E questo Sono tornato a dedicarmici con più costanza negli ultimi certamente conferma che molta parte consisteva nelanni, e qualche anno fa con il produttore musicale Hai l'improvvisazione. Ma ero curioso di capire di cosa parWilner abbiamo realizzato un disco delle mie canzoni lassero: quali potevano essere gli argomenti trattati nelle eseguite dai Rogues con cui appena possibile non perrappresentazioni all'epoca? Nel 1530, di che cosa si parladiamo occasione per esibirci dal vivo». va nelle strade? Cosa attirava l'attenzione del pubbliConsiderando le sue grandi passioni (il cinema, il co? Le mie ricerche mi hanno portato a scoprire che c'era teatro, la musica), cerco di immaginare com'era da un fenomeno nuovo che era iniziato alla fine del XV seragazzino... Che infanzia ha avuto? colo, la tratta degli schiavi dall'Africa. Nel 1530 quando la «Sono cresciuto nel Village degli anni'60/70. New York Commedia dell'Arte fa la sua comparsa ci sono già cenera una città molto diversa da quella di adesso e nel mio tomila schiavi africani in Europa. Ma chi erano e chi li quartiere c'erano bande di giovani e un'alta criminalità. possedeva? Così ho cominciato a scrivere di una compaCredo che sia stata la fascinazione del teatro a salvarmi gnia di attori della Commedia dell'Arte che irrompe duda prendere una cattiva strada. Le mie sorelle lavoravano rante una conferenza e c'è il confronto tra gli accademici a uno spettacolo tratto dal Piccolo Principe. Avevo 14 anni da una parte e questi giovani attori che ne mettono in e non avevo mai fatto teatro. È stata una rivelazione». questione l'origine. Non so dove stia la verità, ma so coQuindi il teatro è entrato nella sua vita molti anni fa me gli artisti e gli attori lavorano, e che essere un attore in e ancora oggi continua ad avere un ruolo molto imdiverse epoche voleva dire esporsi a grandi rischi, fino a portante. Con la sua compagnia, The Actor's Gang, metter a repentaglio la propria vita, per raccontare le stonata nel 1984, che tipo di lavoro porta avanti? rie che si aveva l'urgenza di raccontare, ma non sempre «Il primo spettacolo della compagnia è del 1982, il nucleo ben accette ai governanti. Se non abbiamo traccia scritta originale era formato da studenti della UCLA, appassiodei primi ottantott'anni perché gli scritti sono andati dinati di musica punk e rock e il teatro ci interessava per la strutti o bruciati dalla censura, si è trovato il resoconto di sua matrice sociale. Così cominciammo a rivolgerci al un processo di un duca che volle mettere a morte tre teatro europeo, ai classici, Cechov, Ibsen, Shakespeare, attori per il contenuto del loro spettacolo. Sono molto Brecht... Come modelli avevamo Peter Brook, Grotowski, curioso di sperimentare la risposta del pubblico italiaArianne Mnouchkine, ma subivamo anche l'influenza no... Ne ho discusso con Dario Fo e mi ha incoraggiadei Sex Pistols e dei Clash, e volevamo portare quella to». stessa energia nei nostri spettacoli, sul palcoscenico delSi sente più artista facendo cinema o teatro? l'università. Il nostro primo spettacolo è stato Ubu Roi, e «Ritorno sempre al teatro come a una sorgente di enerl'accoglienza che ha avuto ci ha incoraggiato a continua- gia. È una forma di sopravvivenza, di antidoto a Holre». lywood, è il mio modo di restare con i piedi per terra. Il Qui a Spoleto abbiamo visto "1984", una saga del posuccesso a Hollywood ti costringe a una forma di supertere rivisitata che tira in ballo la guerra in Iraq e il ficialità che a lungo andare può essere molto rischiosa Grande Fratello, e proprio in questi giorni "Harlequi- per il proprio equilibrio non solo come artista ma come no: on the freedom", rivisitazione della Commedia persona. Ci si trova a dover scendere a compromessi, andell'arte. Da dove nasce il suo interesse per questa che artistici, soprattutto negli ultimi tempi. Il teatro mi forma artistica nata all'inizio del Cinquecento? consente di tornare alla fonte della mia creatività, di es«La mia fascinazione per la Commedia dell'Arte ha radici sere autonomo e di creare ciò che sento la necessità di lontane. Negli anni '80 ho seguito un workshop di Georcreare». ges Bigot del Theatre du Soleil sulla maschera. E abbiaChe progetti ha per il futuro? mo portato quegli insegnamenti nei nostri spettacoli e li «Sto lavorando con la compagnia a un nuovo spettacolo abbiamo usati anche nel lavoro che svolgiamo nelle carintitolato Refugees. L'America è nata grazie ai rifugiati, ceri. I detenuti sono incentivati ad esprimersi attraverso all'immigrazione, noi siamo tutti rifugiati. Trovo che l'Il'uso delle maschere, a impersonare Arlecchino, Pantalotalia stia dimostrandosi capace di rispondere con umanine, il capitano o gli amanti. Ma fino all'anno scorso non tà all'arrivo di tanti rifugiati sulle coste dal Mediterraavevamo mai messo in scena uno spettacolo con i personeo». MEDIA MEDIA Tim Robbins. L'attore americano protagonista al Festival dei 2 mondi di Spoleto, in alto con la sua chitarra; qui a fianco una scena del suo spettacolo Tlarlequino: on the freedom". FOTO: CONTRASTO MEDIA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA Guédiguian e Rossi Stuart presidenti di giuria Il regista francese Robert Guédiguian (fiSartUS et Jeaii.netie. La ville est tranquille, LesttejgestiU Kiunmncljaro) e l'attore e regista italiano Kim Rossi Smart (I.e chiavi rii rasa. Romanzo criminale. Anche libero va licnrt. sono state scelti come Presidenti ili due Giurie della 7ò/a Radar Mostra del Cinema di Venezia, rispetti v amen Le per la sezione Orizzonti e per il Premio Venezia Opera ['rima 'Luigi De Laurcntiis» - Leone del Futuro. Presidente della Giuria del Concorso Venezia 73 - come già annunciato - è il regista Sani Mende s. Sensibile alla Cultura Tim Robbins «Sono salvo solo grazie al teatro» L'attore si racconta dal Festival dei 2 mondi di Spoleto: «New York era un città diversa, sono cresciuto in mezzo alla criminalità» E un ragazzone alto più di un metro e 90 Tim Robbins. Bello e disinvolto, da giorni se ne va in giro per Spoleto in shorts e canotta. Con Itti una schiera di musicisti, attori, e tante tante valigie. Li dentro c'è tutto il loro mondo, fatro di musica, arte, passione, condiviso in parte con il pubblico di Spoleto, dove ancora lino a domani è In corso la S9esima edizione del Festival dei 2 mondi. La star di quest'anno è proprio Ini, Tim Robbins, stella del cinema [premio Cascar peT l'interpretazione nel film di Glint Fastwood Mystic Biver e regista e autore, tra l'altro, di Dead Man Wtrìkiiig - Condannato a mone) con un grande amore per la musica e il teatro, che a Spoleto si traducono in tre eventi: un concerta con la sua band, Lina spettacolo tratto da IV84 di George Orwell e Harìequwo: on the freedam, da lui scritto e diretto, in scena ancora oggi lore 1S1 e domani [ore ti) al Teatro San Nicolò. "i. la mia seconda volta a Spoleto e la terza In Italia - ci racconta l'anore americano - . È un Francesca onore per me tornare quest'anno con De Sauctis due spettacoli teatrali e un concerto. Quando progetto mio spettacolo, lo faccio pensando a una struttura leggera che possa viaggiare. 1 nostri lavori viaggiano in valigie assieme alla compagnia, e una sfida a ridurre all'osso, ì costumi, l'attrezzeria. Ter il resto ci adattiamo a quello che troviamo su piazza. Qui a SpoleLo ci troviamo benissimo, l'accoglienza della sente, la bellezza del luogo, tutti noi ci sentiamo a noslro agio. Prima di arrivare qui quest'anno siamo stati a un festival a Sibili in Romania, lo scorso armo a Lione e in Spagna: il teatro di Actors' Gang è legato alla tradizione europea. Per sviluppare la mia idea di teatro è stato tondamenrale rincontro con il Thcarre du So lei 1 e Arianne Mnouehkine e imo dei suoi arroti, Georges Rigot, che ha collaborato a lungo con musiche di Harletjiuno) e mio figlio Miles ha una sua band. Entrambi hanno suonato con me a Spoleto qualche giorno la. Ho inizialo a suonale molto presto e non ho mai smesso, ma la mia carriera ha preso altre strade. Sono tomaio a dedicarmi ci con più costanza negli ultimi anni, e qualche anno fa con il produttore musicale Hai Wilner abbiamo realizzato un disco delle mie canzoni eseguite dai Rogues con cui appena possìbile non perdiamo occasione per esibirci dal vivo». Parliamo di musica, il concerto dì Tim Robbins & Friends è siato uno del primi evenrJ del Festival: l'abbiamo vista cantare e suonare con la chitarra brani suoi, per noi è stata una gran bella sorpresa vederla in queste nuova veste... quando ha iniziato ad amare la musica? «.Mio padre era un musicista e un attore. La musica ha sempre tatto parte della mia vita. Mia madre era una cantante, mio fratello David è un musicista (sue sono le Qul a Spoleto abbiamo visto "1984". una saga del potere rivisitata che tira In ballo la guerra in Iraq e il Grande Fratello, e proprio in questi giorni "Harlequino: on the freedom", rivisitazione della Commedia dell'arte. Da dove nasce il suo interesse per questa forma artistica nata all'inizio del Cinquecento? «La mia fascinazione por la Commedia dell'Arte ha radi ci lontane. Negli anni "80 ho seguito un workshop di Georges Bigoi del Thealte dtl Soleil sulla maschera. E abbia- © Considerando le sue grandi passioni (il cinema, il teatro, la musica), cerco di immaginare com'era da ragazzino... Glie infanzia ha avuto? «Sono cresciuto nel village degli anni"60/70. New York era una città molto di versa da quella di adesso e nel mio quartiere c'erano bande di giovani e un'alta criminalità. Credo che sia stata la laseinazione de! teatro a salvarmi da prendere una cattiva strada. Le mìe sorelle lavoravano a uno spettacolo tratto dal Piccolo Principe. Avevo 14 anni e non avevo mai tatto teatro. È stata una rivelazione». Quindi il teatro è entrato nella sua vita molti anni fa e ancora oggi continua ad avere un ruolo molto importante. Con la sua compagnia. The Actor's Gang, nata nel 1984, che tipo di lavoro porta avand? «Il primo spettacolo della compagnia è del 1C)K2, il nucleo originale era formato da si udenti delia UCLA, appassionaLi di musica punk e rock e 11 teatro ci interessava per la sua matrice sociale. Cosi cominciammo a rivolgerci al teatro europeo, ai classici, Ceehov, Ibsen, Shakespeare, Brecht... Come model li avevamo Peter Brook, Grotowskl, Afi.ir i 'li i<l. ii.' tu i il • . • « i n i . . . . .- inli • ...i dei Sex Pistola e dei Clash, e volevamo portare quella stessa energia nei nostri spettacoli, sul palcoscenico dell'universirà. Il nostro primo spettacolo è stato Ubit Roi, e l'accoglienza che ha avuto ci ha Incoraggiato a cnntlnua- mo portato quegli insegnamenti nei nostri spettacoli e li abbiamo usati anche nel lavoro che svolgiamo nelle carceri. 1 detenuti sono incentivati ad esprimersi attraverso l'uso delle in a scliei e, a impersonare Arlecchino. Pantalone, il capitano o gli amanti. Ma fino all'anno scorso non avevamo ma! messo in scena uno spettacolo con 1 personaggi della Commedia dell'Arte.Sei o serre anni fa ha debutrata u no spettacolo dal tìtolo Break thewhip e parte del processo creativo di quello spettacolo consisteva nel selezionare ì caratteri della Commedia dell'Arte italiana, metterli in un vascello die attraversava l'Atlantico e raggiungeva l'America all'inizio del XVU secolo, ovvero all'epoca dei primi insediamenti, con la fondazione di ,Iamestown, segnata ila eventi ciuenti, addirittura episodi di cannibalismo. Dall'esperienza di quello spettacolo mi è rimasta la voglia ili approiondire la conoscenza della Commedia dell'Arte. Mi sono concentrato sui primi ottanta anni della Commedia dell'Arte, di cui non esiste nulla di scritto, non ci sono testi, né canovacci mn sono solo stati ritrovati dei contratti per gli attori. E questo certamente conferma che molta parte consisteva nell'improvvisazione. Ma ero curioso di capire di cosa parlassero: quali potevano essere gli argomenti trattati nelle rappresentazioni all'epoca? Nei IS8Q, di che cosa si parlava nelle strade? Cosa attirava l'attenzione del pubblico? Le mie ricerche mi hanno portato a scoprire che c'era un fenomeno nuovo che era iniziato alla fine del XV secolo, la tratta degli schiavi il all'Africa. Nel 1530 quando la Commedia dell'Arte fa la sua comparsaci sono già centomila schiavi africani in Europa. Ma chi erano e chi li possedeva? Così ho cominciato a scrivere di mia compagnia di attori della Commedia dell'Arte che irrompe duranteuna conferenza e e e il confronto tra gli accademici da una parte e questi giovani attori che ne mettono in l'Unità Sabato,9 Luglio2016 MEDIA questione l'origine. Non so dove stia la verità, ma so come gli artisti e gli attori lavorano, e che essere tm attore in diverse epoche voleva dire esporsi a grandi rischi, tino a metter a repentaglio !a propria vita, per raccontare le stori e che sì aveva l'urgenza di raccontare, ma non sempre ben accette ai governanti. Se non abbiamo traccia scritta dei primi ottanioit'anni perché gli scritti sono andari dismitrio bruciati dalla censura, si è trovato il resoconto di un processo di un duca che voile mettere a morte tre attori per il contenuta del loro spettacolo. Sono molto curioso di sperimentare la risposta del pubblico italiano... Ne ho discusso con Dario Fo e mi ha incoraggiasi sente più artista tacendo cinema o teatro? «Ritorno sempre al teatro come a una sorgente di energia. È una forma di sopravvivenza, di antidoto a Hollywood, è 11 mio modo di restare con I piedi per terra. 11 successo a Hollywoix! Li costi inge a Lina forma di superficialità che a lungo andare può essere mollo rischiosa per il proprio equilibrio non soio come artista ma come persona. Ci si rrovaa dover scendere a compromessi, anche artistici, soprattutto negli ultimi tempi. 11 teatro mi consente di tornare alla Ionie della ima creatività, di essere autonomo e di creare ciò che sento la necessità di creare». Che progetti ha per il futuro? «Sto lavorando con la compagnia a un nuovo spettacolo intitolato Refitgees. L'America è nata grazie ai rifugiati, all'irumigrazione. noi slamo tutti rifugiati. Trovo che l'Italia stia dimostrandosi capace di rispondere con umanità all'arrivo di tanti rifugiati sulle coste dal Mediterraneo». ANTEPRIMA GITTONI FILM FESTIVAL *® Tim Robbins, attore, regista, sceneggiatore e musicista statunitense, è nato il 16 ottobre 1958 Lino Banfi festeggia i suoi 80 anni nell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma Lino Banfi ha scello di fewie^giarei suoi otiant'anrri insieme allo staff di Aura e del G : 11'J ni Fìhn Festival , 1iH'i.isi.iedLilel.'L-LÌÌLiti-ici.iLiLiJiibi[ioiJesiiuiiJiLiiiia. nella sede del Gialliccio. L'ano re. in ratti, sarà l'ospite d'ecce7Ìonedeiraiueiii,iiii:iLiiticialedella46esima etiizione del Giffoni(lS-24 lugli ni diesitiene,come dutradiziutie, all'ospedale Bambino Gesù, Lunediallc ore U.ìO Banfi incori reta il seyrem rio generale della Fondazione Bambino Gesù Orilus Francesco Aval Ione, ii direi, toiv Sci t ni ilicodell'Ophc hiininMailapimla. il diien^ie saiiirnni^Ui^iiiiiliiiii.i Raponi, il vice direnine dei Gittoni T-s; peri enee Manlio Castagna il piesidenicdc! Cilìoìii RsperiencBPiero Rhialdi, la presidente Aiti'a Alfonsina Novellino. NamL Apre il Festival il film di Hayao .Viiyazald "La città Le vie del cinema" portano a Narni Al via lunedì la ventiduesimo edizione del Festival diretto da Montatelo e Crespi TJalunedi, fino al Ki luglio. Narni ospiterà la ventiduesima adizione di "Le vie del cinema". Rassegna di cinema restauralo diretta da Giuliani; Montai do e Albeno Crespi e organizzata per uiiziativa del Comune di Namì. Tanti film proiettati ogni sera, a partire dalle 21 sul grande schermo allestito nel Parco del Pini di Numi Sedo, e presentati da ospiti. Quest'anno il festival celebri! la.ciande stagione della commedia all'irai im la. I.'S giugno è slato il centenario della nascita di Luigi Comcncini mentre ii 23 dicembre WJ.YÌ tinello di Dino Risi, f^te cosi da questi due grandi registi il programma di "Le vie del cinema", che proporrà alcuni dei lorofilmmeno noti. Tra quésti, Equestodl lunedì mattina, filili che Comcncini .girò inCermania nel 1959. Per l'occasione fai loie Franco Longobardi presenterà unesLmllodelsuofilmrealizzato in collaborazione con la Cineteca Italiana di Milano, Comenrini amore e fantasia, dedicato al doppriceji.i. SeiiiprediCoiueneiiii,L<mf/(,ci« dei wgni, del 1953. Di Dino Risi sarà proposto invacrilicgìindi Veni:re, con Franca Valeri [anche sceneggiati ice.). Sopliia Loren, Albeno Sordi, Vittorio De Sica e PeppìnoDeHlippo. Sempre nel segno della commedia. i|ues! amicironipienievxoseixiioL'tìntiiiuiBraticuletiite di Mario Mouicelli.veechioamico del festival di Nami. che lo proporrà, in chiusura: lo intradtuTanno il critico Steve Della Casa, autore del Castoro Cinema su Monicelli, e il grande italianisl a Giulio Ferroni che collegherà il film alla glande tradizione della letteratura cavalleresca. Ettore Scola sarà invece ricordato con La terrazza, lucidissima analisi della crisi della sinistra storica, alla presenza di Giuliano Montaldo, collega e amico di Scola, e di Alberto Incrocci, figlio dello sceneggiatore Ago. Non mancherà, anche quest'anno, la proposta delfilmintemazionale restaurato die per questa D Tim Robbins. T "aitore americano protagonista al Festival dei 2 mondi di Spoleto, in alto con la sua chitarra: qui a fianco una scena del suo spettacolo "Ilari equino: on the freedom". FOTO: CONTRASTO ventiduesima edizione sarà: TM cinti incantata. capolavoro del maestro giapponese del cinema d'animazione, I lavilo MiyiiLZiiki scello per aprire la niflnifestazione. Lo presenterà Andrea Occliil'In '.|' , i'.lUUi h ' n l -l'Il-u •••• IM-II I l i i.l . •• re della l.ticky Red. Uopo il grande successo delle passate edizioni, inoltre, toma anche la rassegna di film per i più piccoli che quesiannu proporle un nuovo ciclo difilitidella WaltDisney in versione re ta. Ogni sera, al le 21..10. alfinlemo di un'ala del l^rcodei Pini a Naini Scalo i pi il piccoli potrà vedere sul grande schenno i classici Disney in versione restaurata. Si parte lunedi 11 luglio con La Carica dei 101 (1961) diretto da Wolfgang Reitherman. Hamilton Luske e Clyde Geronlnil. Martedì 12 luglio sarii proposto Cenerentola (1950) diretto da Wilfred Jackson, Hamilton Luskee Clyde Geloni ini. Mercoledì 13 luglio è la volta di // libro della giungla i 1%7'J diretto da Wolfgang Reitlterman. Giovedì 14 luglio sarà proposto Lu beliti eia bestia (1991) diretto da Cary Trousdale e Kirk Wise. Venerdì 15 luglio s,i iena la ["'iniezione di Gli Aritogatti (1970) diretto da Wolfgang Keìiherman. Sabato lf) luglio il programma si chiude con la proiezione di II re knne 1199-11 d ir etto da Roger Allers e Rub Minkoff. Ogni sera, dalie ore 20:00 nel parco dei Pini di Marni Scalo, prima della proiezione del cartoon si svolgeranno attività ludiche per piccol ini e legate a ciascun film delie serate. Apre Miyazaki, focus sulla commedia all'italiana con omaggia Contendili, Monicelli, Scola Infine, ogni sera si potrà degustare un menìt ci tieni Biografi co legalo al film in proiezione nel ristorante che sarà allestito nel Pareo dei Pini di Narni Scalo e gestito dall'Associazione dei Conimerciantidi Narni Scalo. La oicinalocale incontra il cinema e lo reinrerpreta.lristorantiil Gattamelata. Osteria del Fondaco. La Rocca e il puh Tabard Inn proporranno cene complete, bevande incluse a un costo di 13.00 Euro. Tutti prodotti a i. ii iiometro zero. l'Unità Sabato. 9 Luglio 2016 MEDIA ©