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Emissione 306 del 06.06.11 (CD in uscita il 27.06.11)
JARRE JEAN-MICHEL
ESSENTIALS & RARITIES
DREYFUS
3460503628724
FDM 46050 362872
2 CD BOX
2011
ELETTRONICA
Jean Michel Jarre presenta il suo nuovo progetto discografico, un box di due cd intitolato
“Essentials and Rarities” e pubblicato dall’etichetta francese Dreyfus Music. Il primo album di
questo box ripercorre la carriera di Jarre proponendo le sue registrazioni più rappresentative
realizzate per la Dreyfus Music; il secondo album contiene invece una serie di registrazioni
inedite, realizzate prima della pubblicazione di Oxygene (1976), l’album di maggior successo
di
Jarre.
“Essentials. Questo album è dedicato al mio caro amico Francis Dreyfus, produttore e
presidente fondatore di Francis Dreyfus Music, scomparso nel 2010. Ho voluto rendergli
omaggio raccogliendo alcuni brani dei miei album che sono stati pubblicati sulla sua etichetta
tra il 1976, anno di pubblicazione di Oxygene, e il 2001, anno di pubblicazione di Sessions
2000. La scelta dei brani è un ricordo personale dei grandi momenti vissuti insieme in studio,
in viaggio o in occasione dei miei concerti in qualche parte del mondo; queste tracce
rappresentano il nostro speciale percorso musicale e di amicizia. La mia musica non
sarebbe probabilmente stata la stessa senza la presenza di Francis, o di sua moglie Helene,
al
mio
fianco
in
questi
anni.
Rarities. Raccolti per la prima volta, Rarities propone una selezione di pezzi che ho
composto prima del successo di Oxygene. All'età di 14/15 anni, quando ho iniziato a suonare
in una band, mi sono appassionato molto rapidamente alla trasformazione dei suoni di
chitarra, organo e flauto, manipolando, variando tono, aggiungendo distorsioni, registrando a
ritroso, creando effetti di eco e cose del genere, su un piccolo registratore Grundig che mi
era stato dato da mio nonno, André Jarre. Quando sono entrato nel GRM (Gruppo di Ricerca
Musicale), mi sono reso conto che ciò che intuitivamente volevo ottenere era in realtà una
rivoluzione iniziata anni prima da un compositore e ingegnere acustico francese, Pierre
Schaeffer. Schaeffer ha sviluppato un genere di musica d'avanguardia noto come Musica
Concreta, considerando la musica non solo in termini di note e solfeggio tradizionale, ma in
termini di suoni; è stato il mio maestro per tre anni. Influenzato anche dai miei primi studi
sull’armonia classica, ero interessato a creare ponti tra musica concreta, elettronica, classica
e pop fondendo suoni sperimentali e melodia. La selezione dei brani in Rarities mostra alcuni
esempi
del
mio
lavoro
durante
questo
periodo.”
Jean Michel Jarre
CD1
1.
Souvenir
Of
China
2.
Oxygene
2
3.Arpegiateur
4.Oxygene
4
5.Equinoxe
4
6.Calypso
2
7.
Zoolook
8.
Magnetic
Fields
1
9.
Magnetic
Fields
2
10.
Equinoxe
5
11.
Industrial
Revolution
2
12.
Rendez
Vous
4
13.
Gloria,
Lonely
Boy
14.
Oxygene
6
15. Space Of Freedom (March 23)
CD2
1. Happiness Is a Sad Song (1968)
2.
Hypnose
(1970)
3.
Erosmachine
(1969)
4.
La
Cage
(1969)
5. Chanson des granges brûlées/Song of
The
Burnt
Barns
(1973)
6.
Windswept
Canyon
(1970)
7. The Abominable Snowman (1970)
8.
Deserted
Palace
(1970)
9. Le pays de Rose/Roseland (1973)
10. Rain Forest Rap Session (1971)
11.
Black
Bird
(1972)
12.
Music
Box
Concerto
(1971)
13.Iraqi
Hitch-Hiker
(1971)
14. Les granges brûlées / The Burnt
Barns
(1973)
15. La Cage (Vitalic RMX 2010)
16. Erosmachine (Vitalic RMX 2010)
MARCOTULLI RITA
VARIAZIONI SU TEMA
Grande pianista tra le più stimate della scena jazz internazionale, RIta Marcotulli presenta un
nuovo progetto in trio con il sassofonista argentino Javier Girotto e con il maestro indiscusso
dell'accordeon Luciano Biondini nel suo nuovo album intitolato “Variazioni sul Tema”.
L’album, prodotto dall’etichetta Sard Music, propone musiche tratte e ispirate dalle
composizioni di Rita Marcotulli per il cinema e rielaborate da un trio. Un territorio, quella della
musica per il cinema, sulla quale l’artista romana si muove da anni con straordinaria
passione, come dimostrano gli importanti riconoscimenti, tra tutti il Ciak d’oro e il Nastro
d’argento, ricevuti di recente per la sua colonna sonora del film Basilicata coast to coast
diretto da Rocco Papaleo e per l’ultimo lavoro dedicato al cinema francese di Francois
Truffaut.
SARD MUSIC
8015948303313
SARDCD 0016
DIGIPACK
2011
JAZZ
1.
2.
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11.
12.
L'essenza
dell'essere
due
ubriaconi
L'amore
fugge
La
vanità
Il
piccolo
Principe
Nothing
lasts
for
long
I
danzatori
delle
stelle
Vanità
apparente
Bambini
nel
tempo
Interludio
Nel
mare
color
del
vino
Variazioni
su
tema
I
TUCCI LORENZO
TRANETY
ALBORE
4560312310137
Lorenzo Tucci, batterista di origine abruzzese, ma romano di adozione, negli anni ha
collaborato con numerosi artisti tra cui Phil Woods, Tony Scott, Ronnie Cuber, George
Garzone, Mark Turner, Emmanuel Bex, Kirk Lightsey, George Cables, Massimo Urbani,
Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Flavio Boltro, Giovanni Tommaso, Maurizio
Giammarco, Stefano Di Battista, Dado Moroni, Salvatore Bonafede, Rosario Giuliani. Tucci
inoltre è stato uno dei fondatori dell’High Five Quintet, considerato da critica e pubblico una
delle migliori formazioni jazz degli ultimi anni. In questo suo nuovo lavoro intitolato “Tranety”
Tucci continua la sua ricerca sulle possibilità espressive offerte da un trio, riunendo attorno a
sé due personalità forti e di spicco del panorama italiano: il batterista Claudio Filippini e il
bassista Luca Bulgarelli. Ancora una volta, come era stato per DruMonk, Tucci sente il
dovere di rendere omaggio a uno dei protagonisti dell’epoca d’oro del jazz, questa volta
dedicando la sua attenzione a John Coltrane. Dal repertorio del grande sassofonista, il trio
ripesca pagine più o meno note a cui si affiancano tre brani originali: “Hope” e “Solstice” di
1.
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9.
10.
Moment's
Afro
Wise
Ivre
A
Lonnie's
Cousin
After
The
Notice
Blue
Hope
Equinox
Solstice
One
Paris
Lament
Mary
Rain
ALBCD 013
JEWEL BOX
2011
JAZZ
Tucci e la struggente “Ivre a Paris” di Filippini. Con un’intesa impeccabile e un interplay
rodato, il trio si muove con disinvoltura sia nel repertorio classico che nei brani originali. I
ruoli sono paritetici e questo spira fortemente la poetica del leader.
CARNOVALE DARIO
EXIT FOR THREE
ALBORE
4560312310120
ALBCD 012
JEWEL BOX
2010
JAZZ
Dario Carnovale inizia a suonare la batteria all’età di tre anni e il pianoforte a cinque anni.
Precocemente si applica allo studio della composizione accademica al conservatorio di
Palermo Vincenzo Bellini sotto la guida del Maestro Alberto Giraldi studiando parallelamente,
sempre in conservatorio, il pianoforte. Nel 2004 perfeziona i suoi studi classici con la pianista
Irene Inzerillo, allieva di Franco Scala, Lazar Berman, Eva Gornostaeva etc. Nel 2007 ha
rappresentato l’italia al meeting internazionale della J.A.S.I diretta da Dave Liebman a
seguito della prestigiosa borsa di studio internazionale vinta a Siena jazz l’anno prima. Nel
2008, Dario Carnovale ha dato vita al progetto “EXIT FOR THREE” con uno dei migliori
bassisti della scena internazionale, Yuri Goloubev, e Luca Colussi alla batteria. L’album
omonimo, pubblicato dall’etichetta giapponese Albore Records ha già riscosso un grande
successo in Giappone. In questo lavoro Dario Carnovale propone 13 brani che portano quasi
tutti la sua firma (fanno eccezione “No, It Isn't” e “Eventual Thought”, entrambi nati dall’estro
di Yuri Goloubev). Composizioni originali che oltre a mostrare il talento di Carnovale,
mettono in luce la sua personale concezione estetica e la sua ricchezza espressiva. Con
questo debutto internazionale Dario Carnovale si propone a pieno diritto come uno dei
prossimi protagonisti del pianismo italiano.
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12.
13.
No,
It
Exit
For
Praga
Praga
Eventual
Flores
-
Gerico
Flores
Isn't
Aforisma
Three
Cafarnao
Prkfv
Tony
Sud
Nord
Navi
Thought
Revisited
MAZZARI MICHELANGELO
MONKEYS' STATION
“Monkeys' Station” è il nuovo lavoro dal respiro internazionale di Michelangelo Mazzari,
giovane pianista nato a Bologna e ora residente a Berlino, che negli ultimi anni ha saputo
ritagliarsi uno spazio importante nella scena jazz italiana ed europea. In questo suo nuovo
album Michelangelo Mazzari è accompagnato dal contrabbassista americano Micah
Brashear e dal battista tedesco Uwe Breunig. Un progetto multinazionale dunque, in cui
confluiscono diversi approcci musicali che, partendo dal jazz, propongono nuove possibilità
espressive. Una miscela musicale che ben rappresenta il crogiolo culturale della nostra vita
contemporanea. Il tutto condito con omaggi retrò e rispetto della grande tradizione musicale
afro-americana.
ALBORE
4560312310090
ALBCD 009
JEWEL BOX
1.
Hackers
Shaker
2.
Monkeys'
Station
3.
Berlin
Promenade
4.
A
Zonzo
5. Micah’s Dream / Bass Intro
6.
Dindi
7.
Inner
Voice
/
Drums
Intro
8. You Stepped Out Of A Dream
9. Window Of Redemption / Piano Intro
10.
Soul
Affair
2010
JAZZ
NUEVO TANGO ENSAMBLE
D'IMPULSO
JAZZHAUS RECORDS
4260075860459
JHR 045
DIGIPACK
2011
WORLD MUSIC
Il Nuevo Tango Ensamble (Pasquale Stafano al piano, Gianni Iorio al bandoneon e
Alessandro Terlizzi al basso), nasce nel 1999. Partendo da un'ammirazione profonda per la
musica argentina, il trio nel tempo ha costruito una sua identità ben riconoscibile, in cui
confluiscono la lezione del nuevo tango, una sensibilità melodica tutta italiana e una
concezione autenticamente jazzistica della performance. La musica del grande compositore
argentino Astor Piazzolla, che aveva sangue pugliese come i tre musicisti, è stata dunque
assimilata, metabolizzata e distillata in una nuova sintesi, tra il tango nuevo e il jazz che i tre
musicisti hanno sempre amato, tra la riconoscibile e orgogliosa italianità delle loro melodie e
l'improvvisazione che fa di ogni loro concerto un evento irripetibile. “D’Impulso” è il nuovo
album del Nuevo Tango Ensamble e rappresenta un nuovo passo avanti nel percorso di
crescita musicale del trio. L’album, prodotto dall’etichetta Jazzhaus Records, vede il gruppo
affinare ulteriormente la propria concezione musicale che, pur rimanendo saldamente ancora
alla tradizione, si spinge sempre più alla ricerca di nuove strade e nuove soluzioni stilistiche.
Non a caso questo è il loro primo album in cui non compaiono brani di Astor Piazzolla,
l’artista che maggiormente ha influenzato il gruppo fin dai suoi esordi. Se per il loro album
precedente, "Tango Mediterraneo", i Nuevo Tango Ensamble si erano avvalsi del talento del
clarinettista Gabriele Mirabassi, in questo nuovo lavoro li possiamo apprezzare in compagnia
di un altro grande protagonista della scena musicale italiana: il sassofonista Javier Girotto.
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D`Impulso
Tres
La
Luna
Angelica
El
Compadrito
Il
Fiume
In
Piena
Le
Lanterne
Di
Phuket
Giorni
Di
Marzo
El
Choclo
Candombe
Milonga
Bajo
NUEVO TANGO ENSAMBLE
TANGO MEDITERRANEO
JAZZHAUS RECORDS
4260075860183
JHR 018
DIGIPACK
2008
WORLD MUSIC
Nuevo Tango Ensamble è un gruppo musicale pugliese composto da Pasquale Stafano
(piano), Gianni Iorio (bandoneon) e Alessandro Terlizzi (contrabasso). L’album “Tango
Mediterraneo”, prodotto dall’etichetta tedesca Jazzhaus Records, presenta brani propri dallo
stile nuovo dato dalla fusione di generi musicali diversi. Tango tradizionale, ritmi argentini,
jazz, musica classica e cultura mediterranea sono gli ingredienti principali di questo lavoro
che esprime tutta l’essenza del gruppo pugliese. E’ la musica di “bassa estrazione”
tramandata dagli emigranti del sud Italia ed in particolare dai pugliesi che alla fine del 1800
hanno lasciato tutto per trasferirsi in Argentina in cerca di fortuna ad ispirare questo progetto,
proprio quella musica che, attraverso Astor Piazzolla, anch’egli di origini pugliesi, si è elevata
a genere musicale “colto” che fonde il moderno col tradizionale, il popolare col raffinato.
“Tango mediterraneo” è dunque un ponte immaginario tra la nostra cultura, le nostre
esperienze musicali attuali e le note che ci hanno tramandato i nostri cari emigranti in
Argentini. E’ il nostro tango, il nostro modo di fare musica, la nobile sintesi delle nostre
emozioni” – affermano Pasquale, Gianni e Alessandro. I nove brani di cui è composto
l’album sono impreziositi ed arricchiti dalla maestria di uno dei più grandi musicisti italiani, il
clarinettista Gabriele Mirabassi.
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9.
Il
Sole
della
Puglia
Milonguita
Il
Canto
del
Mare
El
Gran
Viaje
Terre
Lontane
Alma
de
Tango
Sagra
d'Estate
Escualo
Tanguedia
(live)
D'ERRICO FRANCESCO
A GLANCE
ITINERA
8015948303351
ITN 018
JEWEL BOX
2011
JAZZ
Se è vero che le Muse hanno come compito primario quello di suggerire agli umani il sapere,
il canto, ma sempre anche una vera e propria eloquenza persuasiva, non va altresì
dimenticato che tutti questi doni possono crescere solo là dove l’animo si sia fatto
sufficientemente ‘pacifico’ e, solo in quanto tale, capace di attingere i preziosi tesori che la
“memoria” riesce sempre misteriosamente a custodire. Insomma, la psyche non può essere
“agitata”; altrimenti l’essenziale verrà necessariamente confuso con quanto è in verità
destinato a far crescere solo il grande ammasso di detriti di cui è fatta per gran parte la storia
degli umani. Se questo è vero, è chiaro che la musica di Francesco D’Errico si dimostra
attenta e fedele sacerdotessa delle Muse. D’altronde, solo alle Muse la “musica” avrebbe
potuto rivolgersi, nella speranza di attingere anche solo un brandello di verità. Sì, perché la
verità si offre solo a chi sa ascoltare. E Francesco, Marco e Dario qui, in questo cd,
dimostrano di sapersi davvero ascoltare; con animo umile, e dunque mai inutilmente
presuntuoso. Affidati a quella ‘quieta’ disposizione cui – come sapeva molto bene già Hegel
– ogni movimento e ogni divenire sono in realtà già da sempre ‘destinati’. Perciò si
impegnano tutti e tre, i nostri musicisti (in ciò perfettamente fedeli alle nove Muse), in un
dialogo in virtù del quale ognuna delle loro anime giunge a riconoscere, riflessa in quelle
altrui, la quiete che, sola – come tutti e tre sanno molto bene, peraltro –, avrebbe potuto
renderli capaci di ospitare l’essenziale. Da cui una musica scarna, vietata alle ridondanze,
ma tesa e concentrata su “quel che resta”; evocativa quanto basta, cioè, per rievocare i
segreti di una memoria antica di cui le Muse sono sempre state amorevoli ‘protettrici’.
Insomma, le note parsimoniosamente centellinate dal fraseggio pianistico che caratterizza
tutte le tracce di questo cd, ci aiutano davvero a ‘ricordare’ il tempo in cui la scrittura non
aveva ancora costretto il ‘canto’ sublime della poesia alle proprie pietrificate simbologie. E
quindi a disegnare un futuro sempre ancora possibile, ben oltre il rumore indistinto di quello
che continua ad apparire come uno sterile e oltremodo consumato ‘presente’.
Massimo Donà
1.
Liebeslied
2. Some things to tell you
3.
A
bend
4.
Via
Broletto
24
5.
A
Glance
6.
Smile
7.
Places
8. I fall in love too easily
9.
Nato
Rapito
10.
Free
landscape
11.
Rosa
Damascena
12.
Volano
le
vie
3.48
5.00
4.56
5.38
4.55
6.32
4.21
4.16
4.41
2.02
3.35
3.46
CITARELLA NANDO
MAGNA MATER [CD + DVD]
ALFAMUSIC
8032050011066
AFMCD 147
CD + DVD JEWEL BOX
Il
CD
Spesso molti di noi si ritrovano a viaggiare, pensare, sognare ad occhi aperti, estraniandosi
così dalla realtà quotidiana e risvegliando l’Ulisse recondito che è in noi, ci si scopre così a
cantare melodie antiche che pian piano salgono dal profondo, radicate da generazioni nei
punti più sensibili della nostra memoria (litanie, ninne nanne, serenate, ballate, romanze, a
stesa e a fronna), e ancora a ritrovare attraverso Danze (rituali e terapeutiche) oggi fuse in
tutta la liturgia popolare, il senso del viaggio infinito dell’uomo, alla ricerca dell’Equilibrio con
l’Universo. Ed è così che nella nostra memoria primordiale incontriamo tradizioni e culture di
provenienza, greco balcaniche, arabo-andaluse, franco-provenzali le cui sfumature si
ritrovano nella tradizione e nella musica del nostro centro-sud. Noi come Ulisse
approderemo a terre lontane, ritrovando quegli accenti, quei ritmi che così tramandati dai
viaggiatori del Mediterraneo (da tempo immemore) oggi uniscono le culture fiorite in esso.
Attraverso il Canto, la Danza, la Parola e il Gesto vogliamo guidarvi in questo mondo fatto di
tradizioni che da secoli ci appartengono e che spesso rifiutiamo di riconoscere, affidandole al
Vento
capriccioso
che
gonfia
le
vele
della
Memoria.
IL
DVD
1.
2.
3,
4.
La
E
Lu
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Numericarpinese
(5:43)
Sciò sciò e cuntraddansa (4:59)
Appresso
al
santo
(7:49)
Suite Lu Suli di Marinella (6:14)
canzone
di
Marinella
vui
durmiti
ancora
Suli
di
Marinella
A
San
Michè
(6:44)
Fronna ‘e mare “Suite” (8:01)
Serenata
(2:56)
Palummella zompa e vola (5:08)
Magna
Mater
(10:50)
Reveille
Toì
(4:23)
Bom Bom Naninella remix (4:29)
Turmiento
(4:01)
2011
WORLD MUSIC
Le voci, i suoni e i ritmi del Nostro Mare partendo dalla cultura Arabo-Andalusa della Siviglia
Porta d’Oriente attraversando l’Atlantico fino all’America-Latina, con l’arrivo degli Spagnoli,
approdano e si ritrovano infine nella Napoli Porta del Mediterraneo. In queste culture,
elementi Sacro-Rituali o semplicemente Popolari hanno un denominatore comune chiamato
Tamburo che, pur cambiando forma e suono tutto oggi ha ancora un ruolo fondamentale nel
Rito e nella Festa. NANDO CITARELLA (studioso e suonatore di questo strumento), insieme
ai Musici e Cantori dei Tamburi del Vesuvio hanno deciso di realizzare questo progetto video
musicale per festeggiare i trent’anni di attività e di ricerca in questo campo. Basandosi su
testi e musiche (sia tradizionali che di loro composizione) rielaborano l’incontro tra queste
forme Metrico-Ritmiche e Magico-Rituali, creando un Pastiche o “Divertimento in Musica”
che unisce (tra differenze e affinità) ancor di più le varie culture da noi citate.
INCUDINE MARIO
BEDDU GARIBALDI
FELMAY
8018550061039
FT 53
DIGIPACK
2011
WORLD MUSIC
L’Italia, dalle Alpi alla Sicilia, esiste solo da 150 anni e in occasione del suo anniversario,
Mario Incudine la celebra con una produzione dedicata all’eroe simbolo del Risorgimento:
Giuseppe Garibaldi. E lo fa andando a pescare nel vasto repertorio dei cantastorie della sua
Sicilia dove i testi raccontano le gesta, a volte positive ma anche negative, rimaste nella
memoria degli isolani. E’ un linguaggio semplice, diretto, schietto quello che si trova in
queste antiche canzoni e Mario Incudine lo ha rivestito con musiche nello stile tradizionale
delle varie province siciliane. Un’operazione riuscita che ci fa rivivere, in chiave moderna,
l’epopea dei padri fondatori e soprattutto quello spirito artistico unico che contraddistingue la
grande tradizione dei “cuntastorie” siciliani di cui Mario Incudine è degno erede.
«In Beddu Garibbardi la musica è al servizio della parola e, grazie all’uso degli strumenti
popolari e degli stilemi della poesia cantata dei “cuntastorie”, prova a restituire l’anima
originaria
di
questi
brani.»
Ambrogio Sparagna
TOMBESI ALESSANDRO
BARENE
E' uscito Barene, atteso disco di debutto del giovane arpista, polistrumentista e compositore
Alessandro Tombesi. Il titolo dell'album prende spunto dalle barene, gli isolotti sabbiosi della
laguna veneta, vaganti ed evanescenti che emergono dall’acqua con la bassa marea. Le
musiche della tradizione veneta e le composizioni tracciano un percorso emotivo in cui
compaiono echi di ninne nanne, ballate arcaiche, ritmi mediterranei, danze della montagna
che riportano ad un immaginario e affascinante paesaggio veneto in bilico tra le vette
dolomitiche e gli orizzonti lagunari. Il repertorio pesca a piene mani dalle musiche tradizionali
raccolte da Calicanto in trent'anni di ricerca e a queste si affiancano suggestive composizioni
del giovane arpista. L'arpa risulta essere lo strumento portante del disco che tuttavia lascia
ampi spazi ad interventi degli strumenti del gruppo Calicanto (voce, organetto, liuto
cantabile, banjo, salterio, contrabbasso, clarinetto, ocarina, cornamusa, armonium), dei
giovani collaboratori Francesco Rocco (chitarra classica, 12 corde ed elettrica, mandola),
1.
E
l'è
sta
el
vento
2.
Barene
3. Suggestioni di venti dal nord
4.
Caligo
5.
Aspettando
lalba
6.
Ad
amore
7.
Zephyros
8.
Ballo
del
curioso
accidente
9.
Routes
&
Rhodes
10.
Dam
dun
dai
11. Guarda la luna, Quadriglia, Ratapatà
FELMAY
8012980602725
CAL 16
DIGIPACK
2011
WORLD MUSIC
Alessandro Arcolin (batteria, percussioni), Elisabetta Borille (voce) e di Franco Silvestrin
(flauto traverso). Lo stile molto personale del disco riesce a fondere in modo organico la
tradizione antica del tema della follia di Spagna del brano “Ad amore”, con le sperimentazioni
ritmiche e timbriche di un brano come Routes & Rhodes che recupera l'affascinante suono
del piano vintage Fender Rhodes; la struggente ninna nanna chioggiotta Nana la nana con il
minimalismo di Dam dun dai. Si tratta di un disco estremamente ricco di spunti che per la
qualità sonora e le scelte artistiche non mancherà di stupire sia un pubblico di addetti ai
lavori
sia
gli
amanti
della
buona
musica.
Alessandro Tombesi nasce a Padova nel 1994 da una famiglia di musicisti e cresce
condividendo col padre, la madre e lo zio le vicende dello storico gruppo musicale Calicanto
e partecipando seppure in giovanissima età ad alcuni spettacoli di musica e animazione
teatrale. A nove anni inizia lo studio del clarinetto frequentando i corsi organizzati dalla
banda di Teolo.A dodici anni si appassiona all'arpa popolare e inizia a frequentare gli stages
di noti arpisti tra cui il bretone Myrdhin, il paraguaiano Lincoln Almada e gli italiani Vincenzo
Zitello ed Enrico Euron, sviluppando in breve tempo una tecnica e una musicalità particolari.
Dal 2009 collabora spesso con Calicanto partecipando, tra l'altro, al concerto “S-Confini
Mediterranei” con l'Orchestra Filarmonia Veneta e allo spettacolo “Labirintomare”
commissionato dal comune di Bourgoin-Jallieu e dall'associazione italo-francese INIS
(Lione). Nel 2010 fonda con il chitarrista Francesco Rocco e il percussionista Alessandro
Arcolin il trio Zephyros che debutta all'Isola di Capraia. Attualmente frequenta il corso di
composizione al Conservatorio di Musica “C. Pollini” e il Liceo Classico “C. Marchesi” a
Padova. Ha collaborato come arpista e compositore all'ultimo disco di Calicanto, Mosaico
uscito per i trent'anni del gruppo.
12.
13.
14.
15.
Fuochi
Il
Nana
sogno
a
Pellestrina
Vergolina
la
nana
di
Miguel
LIGURIANI
LIGURIANI - SUONI DAI MONDI LIGURI
FELMAY
0885016818227
FY 8182
DIGIPACK
2011
WORLD MUSIC
I LIGURIANI presentano uno spettacolo dove, attraverso la parola e i suoni, vengono
evocate le immagini e i sentimenti della cultura e della storia ligure. Salpando proprio dalla
lanterna di Genova, luogo di partenza e di agognato ritorno che per le genti liguri
rappresenta da sempre “casa”, un viaggio immaginario ci porta attraverso antiche istantanee
di Liguria che svelano usi, tradizioni e tematiche di questa gente, stretta tra monti scoscesi e
le onde del mare, chiusa per territorio e carattere, ma da sempre aperta al contatto con altri
popoli, visitati o giunti a visitarla proprio attraverso il mare. Il repertorio dei LIGURIANI è
quindi vario e diverso, come diverse sono le anime che lo influenzano e, partendo dalla
nostra terra, approda anche nei luoghi dove gli emigranti liguri si sono stabiliti. Le melodie
strettamente liguri vengono proposte insieme ad altre tipologie di brani legati alla tradizione
di zone limitrofe, quali le malinconiche Mazurche e le vivaci Monferrine del Piemonte, oppure
i languidi Walzer di luoghi culturalmente affini alla Liguria come la Francia. I musicisti
coinvolti nel progetto LIGURIANI sono importanti individualità nell’ambito della musica
tradizionale in Italia, con alle spalle numerose incisioni discografiche, radiofoniche e
televisive e tournée in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Scozia, Irlanda, Danimarca,
Finlandia, Spagna, Belgio, Olanda, Svizzera, Stati Uniti e Canada. I componenti sono Fabio
Rinaudo, cornamusa; Fabio Biale, violino, voce; Filippo Gambetta, organetto, mandolino;
Michel Balatti, flauto; Claudio De Angeli, chitarra, tutti nomi noti agli appassionati di musica
di tradizione italiana. Tra i tanti spettacoli tenuti dalla formazione da ricordare nel 2009 la
partecipazione alla III° edizione del Festival Folk Internazionale di Tolo d’Asturies, uno dei
più importanti appuntamenti con la musica tradizionale in Asturia. I Liguriani sono stati il
primo gruppo italiano ad essere invitato al Festival. I Liguriani collaborano inoltre da qualche
1.
Stamattina
si
va
all'assalto
(trad.)/Boghe (Michel Balatti) 03.04
2. Alessandrina in Re (trad.)/ Monferrine
(trad.)
05.55
3. Calissun (trad)/Piva di San Dalmazio
(Fabio
Rinaudo)
05.09
4. Dieci Anni e più d’Amore (Trad)/La
Freccia del Turchino (Filippo Gambetta)
03.58
5. Sutta a chi Tucca (testo G.B. Canepa/
musica trad.)/Severino (Fabio Biale)
05.36
6. Mauro Pirovano legge la poesia O
Pandoce di Martin Piaggio (1774-1843)
01.09
7. Perigordino di Paganini (Niccolò
Paganini 1782-1840)/Giga di Gilli (trad.)
03.53
8. Il Tragico naufragio del vapore Sirio
(trad.)/Verso la Luce (Claudio De Angeli)
04.52
tempo con l’attore Mauro Pirovano (Premio Gilberto Govi 2008) portando in scena spettacoli
di successo come: “Vari(e)azioni Paganiniane” sulla vita di Niccolò Paganini, “Fischia il
Vento” spettacolo sulla II Guerra Mondiale e La Guerra di Giromino pièce teatrale sulla I
Guerra Mondiale scritta e diretta da Gian Carlo Ragni.
9.
Valse
du
Driveur
(Fabio
Rinaudo)/Jolanda (Fabio Rinaudo) 05.41
10. O Gorizia tu sei maledetta (trad.)/U
Garollu
(Fabio
Rinaudo)
04.33
11. Tiribi Taraba (Piero Parodi)/ A Figgia
de Pariggi (Fabio Rinaudo) 03.34
TERRAKOTA
WORLD MASSALA
FELMAY DIST.
8429006603053
OJO 005
DIGIPACK
2010
WORLD MUSIC
Se esiste un qualcosa che si chiama World Music, eccola! Nel loro quarto album in studio i
TERRAKOTA continuano a ignorare le frontiere per far incontrare musiche e musicisti di
tutto il mondo. Con l'aiuto di ospiti particolari gli ambasciatori del multiculturalismo
portoghese espandono ancora i loro orizzonti musicali: Rajasthan, Angola, India classica,
Cuba urbana e altro ancora. In World Massala, TERRAKOTA hanno usato un'ampia gamma
di colori per dipingere un mondo senza confini. Strumenti tradizionali come balafon, n’goni,
sitar, mbira, oud e sabar incontrano basso, batteria e chitarre elettriche per creare
un'originale fusione cosmopolita dove il rispetto per le culture tradizionali abbraccia il XXI
secolo. Siano mbalax, funana, samba, reggae, Afro-Cuba, gnawa, afrobeat, desert blues,
batuque, flamenco, maracatu, rap o chimurenga, i TERRAKOTA lo fanno proprio con facilità
nel loro World Massala. Aggiungetevi le danze spettacolari dell bella cantante angolana
Romi Anauel, e avrete una delle band più esplosive sula scena world di oggi. In questo loro
nuovo album i TERRAKOTA danno il benvenuto ad uno stuolo di ospiti da tutto il mondo. Nel
singolo World Massala, il gruppo ospita i musicisti gitani di Rajasthan Roots, le voci del
cantante dell'India del sud Mahesh Vinyakram e della star di Bollywood Vasundhara Das.
Nell'afrobeat Slow food Terrakota sono accompagnati da membri del gruppo portoghese
Cool Hipnoise. In Gripe económica dal rapper Cuban Kumar. E in in Raíz, TERRAKOTA
incontra il cantautore Paulo Flores, grande star della musica angola di oggi. In ogni album i
TERRAKOTA sono stati capaci di superarsi integrando sonorità sempre diverse, anche
questo album lo dimostra. Ancora una volta: questa è World Music.
1.
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10.
11.
World
Kay
I
Slow
Né
Pè
Chelo
Gripe
Na
Massala
Kay
Llegal
Am
Food
Djarabi
Tchon
Habibi
Economica
Ualelepo
Raiz
SEIVANE SUSANA
OS SONOS QUE VOLVEN
FELMAY DIST.
0804071001191
DL 61778
DIGIPACK
2011
WORLD MUSIC
Dal primo momento che i suoi occhi blu hanno visto una cornamusa per la prima volta, e
aveva tre anni, a quando ha cominciato la sua carriera professionale, a vent'anni, il sogno di
Susana SEIVANE è stato di suonare una musica che non si dimenticasse mai delle sue
radici galiziane. Melodie e canzoni della Galizia, in un modo o in un altro, hanno segnato la
sua vita e la sua crescita musicale. Ora, con questo lavoro, Susana trae profitto dalla sua
lunga esperienza di artista supportata dalla forza dei suoi molti concerti. Os soños que
volven è uno sguardo alla musica galiziana che ancora alimenta l'anima di Susana. Le
melodie, che riecheggiano quelle ascoltate da bambina, si fondono con l'autenticità della sua
voce e delle sue cornamuse, sostenute dagli arrangiamenti moderni e divertenti opera
dell'intero gruppo. L'album comprende 14 brani che rimandano a momenti e luoghi
particolarmente nella vita di Susana. Molti temi sono basati su brani tradizionali ma c'è anche
spazio per una canzone di Carlos Justo, un'altra di Julio Amado, e Nazario Gonzalez
“Moxenas", tre grandi compositori di gusto galiziano. Os Soños que Volven vede la luce dieci
anni dopo l'album d'esordio Susana Seivane. Da allora gli album successivi, Alma de Buxo e
Mares de Tempo hanno messo in luce l'evoluzione artistica di Susana che non ha mai
dimenticano le melodie della sua terra d'origine. Quelle melodie che accompagnavano i suoi
primi sogni e che oggi ci propone come solo lei sa fare: con le sue cornamuse e la sua voce.
1.
Foliada
do
Quinteiro
2.
Maruxa
3.
Dous
Mares
4.
Mazurcas
das
Rías
Baixas
5.
Que
Dirán
6.
Fox-Trot
7.
Reviravolta
8.
Para
Milladoiro
9.
A
Moxenas
10.
A
Coruña
11.
Foliada
de
Caión
12. Muiñeira do Graciano e A Fraga
13.
Pernas
Pra
riba
14.
Pasodoble
de
San
Roque
PEON MERCEDES
SOS
FELMAY DIST.
0804071001894
DF 10002048
CD BOX
2011
WORLD MUSIC
Il quarto album dell'artista spagnola Mercedes PEÓN segna un punto di svolta nella sua
carriera. Con i sui primi tre album Mercedes si è imposta come una delle più importanti
artiste sulla scena Europea della World Music, vincendo premi in patria e all'estero. É stata
nominata per i BBC Awards , National Culture Prize, “Galician of the Year, etc..., nel 2010 si
è esibita al Womex. Con questo suo nuovo album, Mercedes fa ancora un passo avanti
come compositrice, produttrice e cantante. La sua musica può oggi entrare nelle
programmazioni di festival come Sonar, Coachella o Boom Festival. Un concetto sofisticato
che sorprende, colpisce e allo stesso tempo comunica. Un intensità sonora che non è mai
aggressiva, un messaggio potente, una critica sociale, un pensiero costruttivo, positivo. Una
ricerca personale con risultati universali. …---… SÓS è il messaggio di richiesta d'aiuto nel
codice Morse utilizzato in mare, un messaggio che significa solitudine. Il richiamo di una
musica ricca di emozioni, sentimenti e richiesta di condivisione. Con tute le sue sfumature,
senza vergogna... l'elettrico trattato come acustico, l'acustico come elettrico. Mercedes
PEÓN, magica. Probabilmente la compositrice galiziana con maggior appeal internazionale.
Dopo aver esplorato a fondo la tradizione galiziana, per più di 15 anni, nel 2000 ha registrato
il suo primo album, Isué. Il suono del primo album era così energico e potente da fare di lei il
suo proprio marchio di fabbrica. PEÓN ha mescolato, sapientemente, la tradizione delle
cornamuse e percussioni con la sua voce potente come nessuno aveva fatto fino ad allora.
Lasciando uno spazio naturale per chitarre e elettronica. Nei suoi album successivi, Arjú
(2004) e Sihá (2007) ha creato una sua particolare atmosfera creativa, una combinazione di
tradizione galiziana, elettronica e rock in modo che fa sembrava naturale l'incontro di questi
1.
2.
3.
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9.
10.
São
Nana
Falar
Elas
Derorán
Paulo
Anacos
Babel
Desaparecer
meus
mellor
Máisdará
Ciumes
stili così diversi, facendo di questo il suo suono senza più frontiere. Con …---…SÓS,
Mercedes PEÓN si conferma artista globale all'avanguardia nella creazione artistica.
LARAS ENDAH
ENDAH LARAS & DEDEK GAMELAN ORCHESTRA
FELMAY
0885016817923
FY 8179
JEWEL BOX
2010
WORLD MUSIC
Una voce straordinaria. Sorprendente in ognuno degli stili che ci presenta. Un repertorio che
comprende un ampia tipologia di tradizioni vocali – dal Banyuwangi (Giava orientale) ai
classici delle aree del centro di Giava, da Sunda (Giava occidentale) all'ibrido kroncong postcoloniale, fino alle canzoni in solo di Endah. Questa giovane donna di Surakarta ha un
talento vocale (e teatrale) che pensiamo possa essere riconosciuto al di fuori del suo paese
natale. Degni di nota sono gli arrangiamenti e l'accompagnamento di gamelan di Dedek
Wahyudi, un musicista che ha saputo ritagliarsi una collocazione molto personale sulla
scena musicale giavanese. Endah Laras è nata a Surakarta (Giava centrale) il 3 Agosto,
1976. Figlia di un burattinaio (dhalang) ha manifestato il suo talento fin dalla giovane età.
Vince una gara di danza nel 1988, per poi dedicarsi allo studio del canto. Cresciuta a Jakarta
nel 1966 ha iniziato la sua carriera di cantante professionista. Ha lavorato con i più
importanti compositori giavanesi e registrato diversi album di musica commerciale. Nel 2009
è stata in tournee in Europa con lo spettacolo di wayang kulit (teatro delle ombre) Dewa Ruci
diretto da Ki Enthus Susmono, accompagnata dalla Dedek Gamelan Orchestra. In 2010 è
tornata in Europa per la versione teatrale del film di Garin Nugroho Opera Jawa con la
musica di Rahayu Supanggah, presentato in prima mondiale a International Gamelan
Festival di Amsterdam. Dedek Wahyudi è attivo da oltre 20 anni come compositore di musica
sia in stile tradizionale che contemporaneo. Ha al suo attivo molte collaborazione in contesti
di fusion culturale e ha partecipato a festival in Usa, Europa, Singapore, Corea, e
naturalmente in Indonesia. La sua particolare conoscenza della musica per danza lo ha
portato a collaborare con molti dei più importanti coreografi indonesiani.
1.Gandrung
Temenan
(solo)
2. Umbul-Umbul Blambangan
3.
Gelang
Alit
4.
Entog
Mulang
5.
Bawa
Cahya
Sumirat
6.
Bajing
Luncat
7.
Macapat
Dhandhangula
8.
Macapat
Sinom
9.
Ilir-Ilir
10.
Kroncong
Moritsko
11.
Kroncong
Kemayoran
12.
Lindri
(medley)
13.
Isih
Tresno
(solo)
2:36
2:19
5:26
3:25
2:44
6:40
2:59
2:57
5:11
4:10
2:48
8:40
3:31
ASKAROV GOCHAG
MUGHAM
FELMAY
0885016818326
FY 8183
DIGIPACK
2011
WORLD MUSIC
I Mughamat (plurale di mugham) sono l'eredità classica della culturale musicale
dell'Azerbaijan, dichiarata dall'UNESCO nel 2003 «patrimonio dell'eredità culturale
immateriale e orale del mondo». Ha conservato il linguaggio musicale arcaico fino ad oggi,
distinguendosi per la sofisticatezza della carica emotiva. In alcuni, antichi, testi, è indicata
come l'arte degli stati emotivi. L'idea artistica è, infatti, di esprimere i più sottili stati emotivi
dell'uomo, nella loro grande diversità. L'arte del mughamat è inseparabile dalla poesia
classica Azerbaijanae dall'Aruz, un antico sistema quantitativo di versificazione. I Mugham
possono essere eseguiti come un ciclo vocale-strumentale o come singoli brani strumentali
suonati su uno qualsiasi dei diversi strumenti tradizionali. La tradizione di suonare mugham
come brani esclusivamente strumentali è entrata nella pratica musicale solo all'inizio del XX
secolo. L'esecuzione dei Mugham richiede una formidabile memoria e un ottimo orechhio per
tenere a mente l'intero repertorio e una grande capacità improvvisativa che può essere
definita come compositiva. Molti degli esecutori sono infatti riconosciuti come autori di brani
tradizionali come Tasnif, Reng e Deramed. I mughams non sono oggi soggetti a nuove
creazioni, sono fissati nel tempo, ma non di meno all'esecutore è data la libertà di
improvvisare all'interno di schemi definiti da un certo modo e di un dato vocabolario
musicale. In base alla sue conoscenze, alla memoria musicale e ai limiti temporali fissati
1.
Dastgah
Zabul
Segah
36:10
2. Mugham Dilkesh and two folk dances
09:11
3. Mugham Bayati Shiraz and a tasnif
“Bir choban qizi” (A shepherdess) 06:42
4.
Mahur
22:
30
l'esecutore può ridurre o espandere le composizioni, dare caratteristiche emotive diverse alla
musica, adattare le linee melodiche alle proprie esigenze mantenendo inalterate la struttura
modale
e
le
formule
melodiche
stabilite.
GOCHAG ASKAROV, nato nel 1978, cantante e solista del gruppo Turan è conosciuto per la
bellezza della sua voce datata di un carica emotiva e di una potenza unici. La stampa
occidentale a tratti lo ha paragonato al grandissimo Nusrat Fateh Ali khan, figura leggendaria
nella vocalità sia in Oriente che in Occidente. GOCHAG ASKAROV si è esibito in concerti
negli Stati Uniti (2007), Gran Bretagna (2007, 2009), in edizioni del WOMAD in Gran
Bretagna (2009), in Australia e Nuova Zelanda (2010); la BBC gli ha dedicato una serie di
speciali del programma “World Routes” (2007, 2008, 2009), e lo stesso ha fatto la radio
nazionale australiana (ABC 2010). Dal suo viaggio in USA del 2007 il giornalista Thomas
Goltz ha ricavato il documentario Mugham in Montana visibile anche su www.youtube.com.
La sua discografia comprende due CVD registrati per il mercato occidentale (uno dall'ARC
Music nel 2008 e l'altro dall'australiana “Bird Walks Records” nel 2010). Potete trovare
maggiori informazioni sul suo sito www.qochaqesgerov.az.
GAMELAN OF CENTRAL JAVA
XV - RETURNING MINIMALISM: IN NEM
FELMAY
0885016818128
FY 8181
JEWEL BOX
2011
WORLD MUSIC
Dalle note di Daniel Patrick Quinn tratte dal libretto del CD: «Il 25 Ottobre 2009 all'ISI di
Surakarta otto dei migliori compositori e musicisti di Giava si trovano all'entrata dello studio
in attesa che finisca l'impressionante torrente d'acqua che cade dal cielo e torni la corrente
elettrica. E' il secondo giorno di registrazioni frutto dei sogni e delle email che ci eravamo
scambiati io e John Noise Manis. Il primo giorno era stato un successo – tre take erano state
salvate – la prima delle quali (Nem One) ha la magica qualità che a volte benedice l'inizio
delle sessioni di registrazione, quando i musicisti si sentono liberi di sperimentare, sapendo
di avere ancora tempo a disposizione per completare il loro compito. Erano stati utilizzati
rebab, suling, siter, e il più ampio campionario di timbri dell'intera registrazione. Ora speravo
che questa seconda giornata avrebbe permesso ai musicisti di esprimersi al meglio avendo
ormai acquisito famigliarità con l'idea complessiva del progetto. E questa seconda giornata si
è rivelata una grande occasione per la registrazione di musica minimalista per gamelan. Il
primo brano del secondo giorno, (Nem Four) resta il mio preferito. Sembra quasi che gli
inconvenienti dovuti al temporale e alla conseguente mancanza di corrente elettrica abbiano
dato una carica speciale ai musicisti. Guidati dalle frasi musicali di Pak Joko e all'incredibile
precisione del pulse di Pak Al. Il brano finale della sessione (Nem Seven) ha un pulse
irregolare, è il più ferocemente ritmico dell'intera serie di registrazioni. Dopo tutte le versioni
provate in qualche modo gli otto musicisti hanno trovato un nuovo livello di energia per
questo finale grandioso. É interessante sottolineare che senza il pulse queste registrazioni
potrebbero esser scambiate per brani originali per gamelan, senza alcuna relazione con
Terry Riley e la sua composizione In C. Questa è una delle ragioni per cui le registrazioni
sono intitolate In Nem, ‘nem’ è il nome giavanese della sesta nota, la nota in comune fra le
due scale slendro e pelog in molti gamelan, compreso quello utilizzato in questa occasione.
Questi brani devono essere intesi più come semi-improvvisazioni ispirate dal lavoro di Riley
con un pulse che il tentativo di una fedele interpretazione di In C. Ogni brano è divenuto una
composizione autonoma.»
Grazie dell’attenzione e cordiali saluti da EGEA Records & Distribution.
1. In Nem 'Seven' (phrases: Al Suwardi)
27:48
2.
silence
1:36
3. In Nem 'Four' (phrases: Joko
Purwanto)
21:24
4.
silence
1:36
5. In Nem 'One' (phrases: group
improvisation)
19:00
Silvia Valderrama
Ufficio Stampa - EGEA Music
C.so Mazzini, 12 - 12037 SALUZZO (CN)
Tel. +39 0175 217323
Fax. +39 0175 475154
E-Mail: [email protected]
Skype: silvia valderrama
http://www.egeamusic.com
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