Emissione 306 del 06.06.11 (CD in uscita il 27.06.11) JARRE JEAN-MICHEL ESSENTIALS & RARITIES DREYFUS 3460503628724 FDM 46050 362872 2 CD BOX 2011 ELETTRONICA Jean Michel Jarre presenta il suo nuovo progetto discografico, un box di due cd intitolato “Essentials and Rarities” e pubblicato dall’etichetta francese Dreyfus Music. Il primo album di questo box ripercorre la carriera di Jarre proponendo le sue registrazioni più rappresentative realizzate per la Dreyfus Music; il secondo album contiene invece una serie di registrazioni inedite, realizzate prima della pubblicazione di Oxygene (1976), l’album di maggior successo di Jarre. “Essentials. Questo album è dedicato al mio caro amico Francis Dreyfus, produttore e presidente fondatore di Francis Dreyfus Music, scomparso nel 2010. Ho voluto rendergli omaggio raccogliendo alcuni brani dei miei album che sono stati pubblicati sulla sua etichetta tra il 1976, anno di pubblicazione di Oxygene, e il 2001, anno di pubblicazione di Sessions 2000. La scelta dei brani è un ricordo personale dei grandi momenti vissuti insieme in studio, in viaggio o in occasione dei miei concerti in qualche parte del mondo; queste tracce rappresentano il nostro speciale percorso musicale e di amicizia. La mia musica non sarebbe probabilmente stata la stessa senza la presenza di Francis, o di sua moglie Helene, al mio fianco in questi anni. Rarities. Raccolti per la prima volta, Rarities propone una selezione di pezzi che ho composto prima del successo di Oxygene. All'età di 14/15 anni, quando ho iniziato a suonare in una band, mi sono appassionato molto rapidamente alla trasformazione dei suoni di chitarra, organo e flauto, manipolando, variando tono, aggiungendo distorsioni, registrando a ritroso, creando effetti di eco e cose del genere, su un piccolo registratore Grundig che mi era stato dato da mio nonno, André Jarre. Quando sono entrato nel GRM (Gruppo di Ricerca Musicale), mi sono reso conto che ciò che intuitivamente volevo ottenere era in realtà una rivoluzione iniziata anni prima da un compositore e ingegnere acustico francese, Pierre Schaeffer. Schaeffer ha sviluppato un genere di musica d'avanguardia noto come Musica Concreta, considerando la musica non solo in termini di note e solfeggio tradizionale, ma in termini di suoni; è stato il mio maestro per tre anni. Influenzato anche dai miei primi studi sull’armonia classica, ero interessato a creare ponti tra musica concreta, elettronica, classica e pop fondendo suoni sperimentali e melodia. La selezione dei brani in Rarities mostra alcuni esempi del mio lavoro durante questo periodo.” Jean Michel Jarre CD1 1. Souvenir Of China 2. Oxygene 2 3.Arpegiateur 4.Oxygene 4 5.Equinoxe 4 6.Calypso 2 7. Zoolook 8. Magnetic Fields 1 9. Magnetic Fields 2 10. Equinoxe 5 11. Industrial Revolution 2 12. Rendez Vous 4 13. Gloria, Lonely Boy 14. Oxygene 6 15. Space Of Freedom (March 23) CD2 1. Happiness Is a Sad Song (1968) 2. Hypnose (1970) 3. Erosmachine (1969) 4. La Cage (1969) 5. Chanson des granges brûlées/Song of The Burnt Barns (1973) 6. Windswept Canyon (1970) 7. The Abominable Snowman (1970) 8. Deserted Palace (1970) 9. Le pays de Rose/Roseland (1973) 10. Rain Forest Rap Session (1971) 11. Black Bird (1972) 12. Music Box Concerto (1971) 13.Iraqi Hitch-Hiker (1971) 14. Les granges brûlées / The Burnt Barns (1973) 15. La Cage (Vitalic RMX 2010) 16. Erosmachine (Vitalic RMX 2010) MARCOTULLI RITA VARIAZIONI SU TEMA Grande pianista tra le più stimate della scena jazz internazionale, RIta Marcotulli presenta un nuovo progetto in trio con il sassofonista argentino Javier Girotto e con il maestro indiscusso dell'accordeon Luciano Biondini nel suo nuovo album intitolato “Variazioni sul Tema”. L’album, prodotto dall’etichetta Sard Music, propone musiche tratte e ispirate dalle composizioni di Rita Marcotulli per il cinema e rielaborate da un trio. Un territorio, quella della musica per il cinema, sulla quale l’artista romana si muove da anni con straordinaria passione, come dimostrano gli importanti riconoscimenti, tra tutti il Ciak d’oro e il Nastro d’argento, ricevuti di recente per la sua colonna sonora del film Basilicata coast to coast diretto da Rocco Papaleo e per l’ultimo lavoro dedicato al cinema francese di Francois Truffaut. SARD MUSIC 8015948303313 SARDCD 0016 DIGIPACK 2011 JAZZ 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. L'essenza dell'essere due ubriaconi L'amore fugge La vanità Il piccolo Principe Nothing lasts for long I danzatori delle stelle Vanità apparente Bambini nel tempo Interludio Nel mare color del vino Variazioni su tema I TUCCI LORENZO TRANETY ALBORE 4560312310137 Lorenzo Tucci, batterista di origine abruzzese, ma romano di adozione, negli anni ha collaborato con numerosi artisti tra cui Phil Woods, Tony Scott, Ronnie Cuber, George Garzone, Mark Turner, Emmanuel Bex, Kirk Lightsey, George Cables, Massimo Urbani, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Flavio Boltro, Giovanni Tommaso, Maurizio Giammarco, Stefano Di Battista, Dado Moroni, Salvatore Bonafede, Rosario Giuliani. Tucci inoltre è stato uno dei fondatori dell’High Five Quintet, considerato da critica e pubblico una delle migliori formazioni jazz degli ultimi anni. In questo suo nuovo lavoro intitolato “Tranety” Tucci continua la sua ricerca sulle possibilità espressive offerte da un trio, riunendo attorno a sé due personalità forti e di spicco del panorama italiano: il batterista Claudio Filippini e il bassista Luca Bulgarelli. Ancora una volta, come era stato per DruMonk, Tucci sente il dovere di rendere omaggio a uno dei protagonisti dell’epoca d’oro del jazz, questa volta dedicando la sua attenzione a John Coltrane. Dal repertorio del grande sassofonista, il trio ripesca pagine più o meno note a cui si affiancano tre brani originali: “Hope” e “Solstice” di 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Moment's Afro Wise Ivre A Lonnie's Cousin After The Notice Blue Hope Equinox Solstice One Paris Lament Mary Rain ALBCD 013 JEWEL BOX 2011 JAZZ Tucci e la struggente “Ivre a Paris” di Filippini. Con un’intesa impeccabile e un interplay rodato, il trio si muove con disinvoltura sia nel repertorio classico che nei brani originali. I ruoli sono paritetici e questo spira fortemente la poetica del leader. CARNOVALE DARIO EXIT FOR THREE ALBORE 4560312310120 ALBCD 012 JEWEL BOX 2010 JAZZ Dario Carnovale inizia a suonare la batteria all’età di tre anni e il pianoforte a cinque anni. Precocemente si applica allo studio della composizione accademica al conservatorio di Palermo Vincenzo Bellini sotto la guida del Maestro Alberto Giraldi studiando parallelamente, sempre in conservatorio, il pianoforte. Nel 2004 perfeziona i suoi studi classici con la pianista Irene Inzerillo, allieva di Franco Scala, Lazar Berman, Eva Gornostaeva etc. Nel 2007 ha rappresentato l’italia al meeting internazionale della J.A.S.I diretta da Dave Liebman a seguito della prestigiosa borsa di studio internazionale vinta a Siena jazz l’anno prima. Nel 2008, Dario Carnovale ha dato vita al progetto “EXIT FOR THREE” con uno dei migliori bassisti della scena internazionale, Yuri Goloubev, e Luca Colussi alla batteria. L’album omonimo, pubblicato dall’etichetta giapponese Albore Records ha già riscosso un grande successo in Giappone. In questo lavoro Dario Carnovale propone 13 brani che portano quasi tutti la sua firma (fanno eccezione “No, It Isn't” e “Eventual Thought”, entrambi nati dall’estro di Yuri Goloubev). Composizioni originali che oltre a mostrare il talento di Carnovale, mettono in luce la sua personale concezione estetica e la sua ricchezza espressiva. Con questo debutto internazionale Dario Carnovale si propone a pieno diritto come uno dei prossimi protagonisti del pianismo italiano. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. No, It Exit For Praga Praga Eventual Flores - Gerico Flores Isn't Aforisma Three Cafarnao Prkfv Tony Sud Nord Navi Thought Revisited MAZZARI MICHELANGELO MONKEYS' STATION “Monkeys' Station” è il nuovo lavoro dal respiro internazionale di Michelangelo Mazzari, giovane pianista nato a Bologna e ora residente a Berlino, che negli ultimi anni ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nella scena jazz italiana ed europea. In questo suo nuovo album Michelangelo Mazzari è accompagnato dal contrabbassista americano Micah Brashear e dal battista tedesco Uwe Breunig. Un progetto multinazionale dunque, in cui confluiscono diversi approcci musicali che, partendo dal jazz, propongono nuove possibilità espressive. Una miscela musicale che ben rappresenta il crogiolo culturale della nostra vita contemporanea. Il tutto condito con omaggi retrò e rispetto della grande tradizione musicale afro-americana. ALBORE 4560312310090 ALBCD 009 JEWEL BOX 1. Hackers Shaker 2. Monkeys' Station 3. Berlin Promenade 4. A Zonzo 5. Micah’s Dream / Bass Intro 6. Dindi 7. Inner Voice / Drums Intro 8. You Stepped Out Of A Dream 9. Window Of Redemption / Piano Intro 10. Soul Affair 2010 JAZZ NUEVO TANGO ENSAMBLE D'IMPULSO JAZZHAUS RECORDS 4260075860459 JHR 045 DIGIPACK 2011 WORLD MUSIC Il Nuevo Tango Ensamble (Pasquale Stafano al piano, Gianni Iorio al bandoneon e Alessandro Terlizzi al basso), nasce nel 1999. Partendo da un'ammirazione profonda per la musica argentina, il trio nel tempo ha costruito una sua identità ben riconoscibile, in cui confluiscono la lezione del nuevo tango, una sensibilità melodica tutta italiana e una concezione autenticamente jazzistica della performance. La musica del grande compositore argentino Astor Piazzolla, che aveva sangue pugliese come i tre musicisti, è stata dunque assimilata, metabolizzata e distillata in una nuova sintesi, tra il tango nuevo e il jazz che i tre musicisti hanno sempre amato, tra la riconoscibile e orgogliosa italianità delle loro melodie e l'improvvisazione che fa di ogni loro concerto un evento irripetibile. “D’Impulso” è il nuovo album del Nuevo Tango Ensamble e rappresenta un nuovo passo avanti nel percorso di crescita musicale del trio. L’album, prodotto dall’etichetta Jazzhaus Records, vede il gruppo affinare ulteriormente la propria concezione musicale che, pur rimanendo saldamente ancora alla tradizione, si spinge sempre più alla ricerca di nuove strade e nuove soluzioni stilistiche. Non a caso questo è il loro primo album in cui non compaiono brani di Astor Piazzolla, l’artista che maggiormente ha influenzato il gruppo fin dai suoi esordi. Se per il loro album precedente, "Tango Mediterraneo", i Nuevo Tango Ensamble si erano avvalsi del talento del clarinettista Gabriele Mirabassi, in questo nuovo lavoro li possiamo apprezzare in compagnia di un altro grande protagonista della scena musicale italiana: il sassofonista Javier Girotto. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. D`Impulso Tres La Luna Angelica El Compadrito Il Fiume In Piena Le Lanterne Di Phuket Giorni Di Marzo El Choclo Candombe Milonga Bajo NUEVO TANGO ENSAMBLE TANGO MEDITERRANEO JAZZHAUS RECORDS 4260075860183 JHR 018 DIGIPACK 2008 WORLD MUSIC Nuevo Tango Ensamble è un gruppo musicale pugliese composto da Pasquale Stafano (piano), Gianni Iorio (bandoneon) e Alessandro Terlizzi (contrabasso). L’album “Tango Mediterraneo”, prodotto dall’etichetta tedesca Jazzhaus Records, presenta brani propri dallo stile nuovo dato dalla fusione di generi musicali diversi. Tango tradizionale, ritmi argentini, jazz, musica classica e cultura mediterranea sono gli ingredienti principali di questo lavoro che esprime tutta l’essenza del gruppo pugliese. E’ la musica di “bassa estrazione” tramandata dagli emigranti del sud Italia ed in particolare dai pugliesi che alla fine del 1800 hanno lasciato tutto per trasferirsi in Argentina in cerca di fortuna ad ispirare questo progetto, proprio quella musica che, attraverso Astor Piazzolla, anch’egli di origini pugliesi, si è elevata a genere musicale “colto” che fonde il moderno col tradizionale, il popolare col raffinato. “Tango mediterraneo” è dunque un ponte immaginario tra la nostra cultura, le nostre esperienze musicali attuali e le note che ci hanno tramandato i nostri cari emigranti in Argentini. E’ il nostro tango, il nostro modo di fare musica, la nobile sintesi delle nostre emozioni” – affermano Pasquale, Gianni e Alessandro. I nove brani di cui è composto l’album sono impreziositi ed arricchiti dalla maestria di uno dei più grandi musicisti italiani, il clarinettista Gabriele Mirabassi. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Il Sole della Puglia Milonguita Il Canto del Mare El Gran Viaje Terre Lontane Alma de Tango Sagra d'Estate Escualo Tanguedia (live) D'ERRICO FRANCESCO A GLANCE ITINERA 8015948303351 ITN 018 JEWEL BOX 2011 JAZZ Se è vero che le Muse hanno come compito primario quello di suggerire agli umani il sapere, il canto, ma sempre anche una vera e propria eloquenza persuasiva, non va altresì dimenticato che tutti questi doni possono crescere solo là dove l’animo si sia fatto sufficientemente ‘pacifico’ e, solo in quanto tale, capace di attingere i preziosi tesori che la “memoria” riesce sempre misteriosamente a custodire. Insomma, la psyche non può essere “agitata”; altrimenti l’essenziale verrà necessariamente confuso con quanto è in verità destinato a far crescere solo il grande ammasso di detriti di cui è fatta per gran parte la storia degli umani. Se questo è vero, è chiaro che la musica di Francesco D’Errico si dimostra attenta e fedele sacerdotessa delle Muse. D’altronde, solo alle Muse la “musica” avrebbe potuto rivolgersi, nella speranza di attingere anche solo un brandello di verità. Sì, perché la verità si offre solo a chi sa ascoltare. E Francesco, Marco e Dario qui, in questo cd, dimostrano di sapersi davvero ascoltare; con animo umile, e dunque mai inutilmente presuntuoso. Affidati a quella ‘quieta’ disposizione cui – come sapeva molto bene già Hegel – ogni movimento e ogni divenire sono in realtà già da sempre ‘destinati’. Perciò si impegnano tutti e tre, i nostri musicisti (in ciò perfettamente fedeli alle nove Muse), in un dialogo in virtù del quale ognuna delle loro anime giunge a riconoscere, riflessa in quelle altrui, la quiete che, sola – come tutti e tre sanno molto bene, peraltro –, avrebbe potuto renderli capaci di ospitare l’essenziale. Da cui una musica scarna, vietata alle ridondanze, ma tesa e concentrata su “quel che resta”; evocativa quanto basta, cioè, per rievocare i segreti di una memoria antica di cui le Muse sono sempre state amorevoli ‘protettrici’. Insomma, le note parsimoniosamente centellinate dal fraseggio pianistico che caratterizza tutte le tracce di questo cd, ci aiutano davvero a ‘ricordare’ il tempo in cui la scrittura non aveva ancora costretto il ‘canto’ sublime della poesia alle proprie pietrificate simbologie. E quindi a disegnare un futuro sempre ancora possibile, ben oltre il rumore indistinto di quello che continua ad apparire come uno sterile e oltremodo consumato ‘presente’. Massimo Donà 1. Liebeslied 2. Some things to tell you 3. A bend 4. Via Broletto 24 5. A Glance 6. Smile 7. Places 8. I fall in love too easily 9. Nato Rapito 10. Free landscape 11. Rosa Damascena 12. Volano le vie 3.48 5.00 4.56 5.38 4.55 6.32 4.21 4.16 4.41 2.02 3.35 3.46 CITARELLA NANDO MAGNA MATER [CD + DVD] ALFAMUSIC 8032050011066 AFMCD 147 CD + DVD JEWEL BOX Il CD Spesso molti di noi si ritrovano a viaggiare, pensare, sognare ad occhi aperti, estraniandosi così dalla realtà quotidiana e risvegliando l’Ulisse recondito che è in noi, ci si scopre così a cantare melodie antiche che pian piano salgono dal profondo, radicate da generazioni nei punti più sensibili della nostra memoria (litanie, ninne nanne, serenate, ballate, romanze, a stesa e a fronna), e ancora a ritrovare attraverso Danze (rituali e terapeutiche) oggi fuse in tutta la liturgia popolare, il senso del viaggio infinito dell’uomo, alla ricerca dell’Equilibrio con l’Universo. Ed è così che nella nostra memoria primordiale incontriamo tradizioni e culture di provenienza, greco balcaniche, arabo-andaluse, franco-provenzali le cui sfumature si ritrovano nella tradizione e nella musica del nostro centro-sud. Noi come Ulisse approderemo a terre lontane, ritrovando quegli accenti, quei ritmi che così tramandati dai viaggiatori del Mediterraneo (da tempo immemore) oggi uniscono le culture fiorite in esso. Attraverso il Canto, la Danza, la Parola e il Gesto vogliamo guidarvi in questo mondo fatto di tradizioni che da secoli ci appartengono e che spesso rifiutiamo di riconoscere, affidandole al Vento capriccioso che gonfia le vele della Memoria. IL DVD 1. 2. 3, 4. La E Lu 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Numericarpinese (5:43) Sciò sciò e cuntraddansa (4:59) Appresso al santo (7:49) Suite Lu Suli di Marinella (6:14) canzone di Marinella vui durmiti ancora Suli di Marinella A San Michè (6:44) Fronna ‘e mare “Suite” (8:01) Serenata (2:56) Palummella zompa e vola (5:08) Magna Mater (10:50) Reveille Toì (4:23) Bom Bom Naninella remix (4:29) Turmiento (4:01) 2011 WORLD MUSIC Le voci, i suoni e i ritmi del Nostro Mare partendo dalla cultura Arabo-Andalusa della Siviglia Porta d’Oriente attraversando l’Atlantico fino all’America-Latina, con l’arrivo degli Spagnoli, approdano e si ritrovano infine nella Napoli Porta del Mediterraneo. In queste culture, elementi Sacro-Rituali o semplicemente Popolari hanno un denominatore comune chiamato Tamburo che, pur cambiando forma e suono tutto oggi ha ancora un ruolo fondamentale nel Rito e nella Festa. NANDO CITARELLA (studioso e suonatore di questo strumento), insieme ai Musici e Cantori dei Tamburi del Vesuvio hanno deciso di realizzare questo progetto video musicale per festeggiare i trent’anni di attività e di ricerca in questo campo. Basandosi su testi e musiche (sia tradizionali che di loro composizione) rielaborano l’incontro tra queste forme Metrico-Ritmiche e Magico-Rituali, creando un Pastiche o “Divertimento in Musica” che unisce (tra differenze e affinità) ancor di più le varie culture da noi citate. INCUDINE MARIO BEDDU GARIBALDI FELMAY 8018550061039 FT 53 DIGIPACK 2011 WORLD MUSIC L’Italia, dalle Alpi alla Sicilia, esiste solo da 150 anni e in occasione del suo anniversario, Mario Incudine la celebra con una produzione dedicata all’eroe simbolo del Risorgimento: Giuseppe Garibaldi. E lo fa andando a pescare nel vasto repertorio dei cantastorie della sua Sicilia dove i testi raccontano le gesta, a volte positive ma anche negative, rimaste nella memoria degli isolani. E’ un linguaggio semplice, diretto, schietto quello che si trova in queste antiche canzoni e Mario Incudine lo ha rivestito con musiche nello stile tradizionale delle varie province siciliane. Un’operazione riuscita che ci fa rivivere, in chiave moderna, l’epopea dei padri fondatori e soprattutto quello spirito artistico unico che contraddistingue la grande tradizione dei “cuntastorie” siciliani di cui Mario Incudine è degno erede. «In Beddu Garibbardi la musica è al servizio della parola e, grazie all’uso degli strumenti popolari e degli stilemi della poesia cantata dei “cuntastorie”, prova a restituire l’anima originaria di questi brani.» Ambrogio Sparagna TOMBESI ALESSANDRO BARENE E' uscito Barene, atteso disco di debutto del giovane arpista, polistrumentista e compositore Alessandro Tombesi. Il titolo dell'album prende spunto dalle barene, gli isolotti sabbiosi della laguna veneta, vaganti ed evanescenti che emergono dall’acqua con la bassa marea. Le musiche della tradizione veneta e le composizioni tracciano un percorso emotivo in cui compaiono echi di ninne nanne, ballate arcaiche, ritmi mediterranei, danze della montagna che riportano ad un immaginario e affascinante paesaggio veneto in bilico tra le vette dolomitiche e gli orizzonti lagunari. Il repertorio pesca a piene mani dalle musiche tradizionali raccolte da Calicanto in trent'anni di ricerca e a queste si affiancano suggestive composizioni del giovane arpista. L'arpa risulta essere lo strumento portante del disco che tuttavia lascia ampi spazi ad interventi degli strumenti del gruppo Calicanto (voce, organetto, liuto cantabile, banjo, salterio, contrabbasso, clarinetto, ocarina, cornamusa, armonium), dei giovani collaboratori Francesco Rocco (chitarra classica, 12 corde ed elettrica, mandola), 1. E l'è sta el vento 2. Barene 3. Suggestioni di venti dal nord 4. Caligo 5. Aspettando lalba 6. Ad amore 7. Zephyros 8. Ballo del curioso accidente 9. Routes & Rhodes 10. Dam dun dai 11. Guarda la luna, Quadriglia, Ratapatà FELMAY 8012980602725 CAL 16 DIGIPACK 2011 WORLD MUSIC Alessandro Arcolin (batteria, percussioni), Elisabetta Borille (voce) e di Franco Silvestrin (flauto traverso). Lo stile molto personale del disco riesce a fondere in modo organico la tradizione antica del tema della follia di Spagna del brano “Ad amore”, con le sperimentazioni ritmiche e timbriche di un brano come Routes & Rhodes che recupera l'affascinante suono del piano vintage Fender Rhodes; la struggente ninna nanna chioggiotta Nana la nana con il minimalismo di Dam dun dai. Si tratta di un disco estremamente ricco di spunti che per la qualità sonora e le scelte artistiche non mancherà di stupire sia un pubblico di addetti ai lavori sia gli amanti della buona musica. Alessandro Tombesi nasce a Padova nel 1994 da una famiglia di musicisti e cresce condividendo col padre, la madre e lo zio le vicende dello storico gruppo musicale Calicanto e partecipando seppure in giovanissima età ad alcuni spettacoli di musica e animazione teatrale. A nove anni inizia lo studio del clarinetto frequentando i corsi organizzati dalla banda di Teolo.A dodici anni si appassiona all'arpa popolare e inizia a frequentare gli stages di noti arpisti tra cui il bretone Myrdhin, il paraguaiano Lincoln Almada e gli italiani Vincenzo Zitello ed Enrico Euron, sviluppando in breve tempo una tecnica e una musicalità particolari. Dal 2009 collabora spesso con Calicanto partecipando, tra l'altro, al concerto “S-Confini Mediterranei” con l'Orchestra Filarmonia Veneta e allo spettacolo “Labirintomare” commissionato dal comune di Bourgoin-Jallieu e dall'associazione italo-francese INIS (Lione). Nel 2010 fonda con il chitarrista Francesco Rocco e il percussionista Alessandro Arcolin il trio Zephyros che debutta all'Isola di Capraia. Attualmente frequenta il corso di composizione al Conservatorio di Musica “C. Pollini” e il Liceo Classico “C. Marchesi” a Padova. Ha collaborato come arpista e compositore all'ultimo disco di Calicanto, Mosaico uscito per i trent'anni del gruppo. 12. 13. 14. 15. Fuochi Il Nana sogno a Pellestrina Vergolina la nana di Miguel LIGURIANI LIGURIANI - SUONI DAI MONDI LIGURI FELMAY 0885016818227 FY 8182 DIGIPACK 2011 WORLD MUSIC I LIGURIANI presentano uno spettacolo dove, attraverso la parola e i suoni, vengono evocate le immagini e i sentimenti della cultura e della storia ligure. Salpando proprio dalla lanterna di Genova, luogo di partenza e di agognato ritorno che per le genti liguri rappresenta da sempre “casa”, un viaggio immaginario ci porta attraverso antiche istantanee di Liguria che svelano usi, tradizioni e tematiche di questa gente, stretta tra monti scoscesi e le onde del mare, chiusa per territorio e carattere, ma da sempre aperta al contatto con altri popoli, visitati o giunti a visitarla proprio attraverso il mare. Il repertorio dei LIGURIANI è quindi vario e diverso, come diverse sono le anime che lo influenzano e, partendo dalla nostra terra, approda anche nei luoghi dove gli emigranti liguri si sono stabiliti. Le melodie strettamente liguri vengono proposte insieme ad altre tipologie di brani legati alla tradizione di zone limitrofe, quali le malinconiche Mazurche e le vivaci Monferrine del Piemonte, oppure i languidi Walzer di luoghi culturalmente affini alla Liguria come la Francia. I musicisti coinvolti nel progetto LIGURIANI sono importanti individualità nell’ambito della musica tradizionale in Italia, con alle spalle numerose incisioni discografiche, radiofoniche e televisive e tournée in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Scozia, Irlanda, Danimarca, Finlandia, Spagna, Belgio, Olanda, Svizzera, Stati Uniti e Canada. I componenti sono Fabio Rinaudo, cornamusa; Fabio Biale, violino, voce; Filippo Gambetta, organetto, mandolino; Michel Balatti, flauto; Claudio De Angeli, chitarra, tutti nomi noti agli appassionati di musica di tradizione italiana. Tra i tanti spettacoli tenuti dalla formazione da ricordare nel 2009 la partecipazione alla III° edizione del Festival Folk Internazionale di Tolo d’Asturies, uno dei più importanti appuntamenti con la musica tradizionale in Asturia. I Liguriani sono stati il primo gruppo italiano ad essere invitato al Festival. I Liguriani collaborano inoltre da qualche 1. Stamattina si va all'assalto (trad.)/Boghe (Michel Balatti) 03.04 2. Alessandrina in Re (trad.)/ Monferrine (trad.) 05.55 3. Calissun (trad)/Piva di San Dalmazio (Fabio Rinaudo) 05.09 4. Dieci Anni e più d’Amore (Trad)/La Freccia del Turchino (Filippo Gambetta) 03.58 5. Sutta a chi Tucca (testo G.B. Canepa/ musica trad.)/Severino (Fabio Biale) 05.36 6. Mauro Pirovano legge la poesia O Pandoce di Martin Piaggio (1774-1843) 01.09 7. Perigordino di Paganini (Niccolò Paganini 1782-1840)/Giga di Gilli (trad.) 03.53 8. Il Tragico naufragio del vapore Sirio (trad.)/Verso la Luce (Claudio De Angeli) 04.52 tempo con l’attore Mauro Pirovano (Premio Gilberto Govi 2008) portando in scena spettacoli di successo come: “Vari(e)azioni Paganiniane” sulla vita di Niccolò Paganini, “Fischia il Vento” spettacolo sulla II Guerra Mondiale e La Guerra di Giromino pièce teatrale sulla I Guerra Mondiale scritta e diretta da Gian Carlo Ragni. 9. Valse du Driveur (Fabio Rinaudo)/Jolanda (Fabio Rinaudo) 05.41 10. O Gorizia tu sei maledetta (trad.)/U Garollu (Fabio Rinaudo) 04.33 11. Tiribi Taraba (Piero Parodi)/ A Figgia de Pariggi (Fabio Rinaudo) 03.34 TERRAKOTA WORLD MASSALA FELMAY DIST. 8429006603053 OJO 005 DIGIPACK 2010 WORLD MUSIC Se esiste un qualcosa che si chiama World Music, eccola! Nel loro quarto album in studio i TERRAKOTA continuano a ignorare le frontiere per far incontrare musiche e musicisti di tutto il mondo. Con l'aiuto di ospiti particolari gli ambasciatori del multiculturalismo portoghese espandono ancora i loro orizzonti musicali: Rajasthan, Angola, India classica, Cuba urbana e altro ancora. In World Massala, TERRAKOTA hanno usato un'ampia gamma di colori per dipingere un mondo senza confini. Strumenti tradizionali come balafon, n’goni, sitar, mbira, oud e sabar incontrano basso, batteria e chitarre elettriche per creare un'originale fusione cosmopolita dove il rispetto per le culture tradizionali abbraccia il XXI secolo. Siano mbalax, funana, samba, reggae, Afro-Cuba, gnawa, afrobeat, desert blues, batuque, flamenco, maracatu, rap o chimurenga, i TERRAKOTA lo fanno proprio con facilità nel loro World Massala. Aggiungetevi le danze spettacolari dell bella cantante angolana Romi Anauel, e avrete una delle band più esplosive sula scena world di oggi. In questo loro nuovo album i TERRAKOTA danno il benvenuto ad uno stuolo di ospiti da tutto il mondo. Nel singolo World Massala, il gruppo ospita i musicisti gitani di Rajasthan Roots, le voci del cantante dell'India del sud Mahesh Vinyakram e della star di Bollywood Vasundhara Das. Nell'afrobeat Slow food Terrakota sono accompagnati da membri del gruppo portoghese Cool Hipnoise. In Gripe económica dal rapper Cuban Kumar. E in in Raíz, TERRAKOTA incontra il cantautore Paulo Flores, grande star della musica angola di oggi. In ogni album i TERRAKOTA sono stati capaci di superarsi integrando sonorità sempre diverse, anche questo album lo dimostra. Ancora una volta: questa è World Music. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. World Kay I Slow Né Pè Chelo Gripe Na Massala Kay Llegal Am Food Djarabi Tchon Habibi Economica Ualelepo Raiz SEIVANE SUSANA OS SONOS QUE VOLVEN FELMAY DIST. 0804071001191 DL 61778 DIGIPACK 2011 WORLD MUSIC Dal primo momento che i suoi occhi blu hanno visto una cornamusa per la prima volta, e aveva tre anni, a quando ha cominciato la sua carriera professionale, a vent'anni, il sogno di Susana SEIVANE è stato di suonare una musica che non si dimenticasse mai delle sue radici galiziane. Melodie e canzoni della Galizia, in un modo o in un altro, hanno segnato la sua vita e la sua crescita musicale. Ora, con questo lavoro, Susana trae profitto dalla sua lunga esperienza di artista supportata dalla forza dei suoi molti concerti. Os soños que volven è uno sguardo alla musica galiziana che ancora alimenta l'anima di Susana. Le melodie, che riecheggiano quelle ascoltate da bambina, si fondono con l'autenticità della sua voce e delle sue cornamuse, sostenute dagli arrangiamenti moderni e divertenti opera dell'intero gruppo. L'album comprende 14 brani che rimandano a momenti e luoghi particolarmente nella vita di Susana. Molti temi sono basati su brani tradizionali ma c'è anche spazio per una canzone di Carlos Justo, un'altra di Julio Amado, e Nazario Gonzalez “Moxenas", tre grandi compositori di gusto galiziano. Os Soños que Volven vede la luce dieci anni dopo l'album d'esordio Susana Seivane. Da allora gli album successivi, Alma de Buxo e Mares de Tempo hanno messo in luce l'evoluzione artistica di Susana che non ha mai dimenticano le melodie della sua terra d'origine. Quelle melodie che accompagnavano i suoi primi sogni e che oggi ci propone come solo lei sa fare: con le sue cornamuse e la sua voce. 1. Foliada do Quinteiro 2. Maruxa 3. Dous Mares 4. Mazurcas das Rías Baixas 5. Que Dirán 6. Fox-Trot 7. Reviravolta 8. Para Milladoiro 9. A Moxenas 10. A Coruña 11. Foliada de Caión 12. Muiñeira do Graciano e A Fraga 13. Pernas Pra riba 14. Pasodoble de San Roque PEON MERCEDES SOS FELMAY DIST. 0804071001894 DF 10002048 CD BOX 2011 WORLD MUSIC Il quarto album dell'artista spagnola Mercedes PEÓN segna un punto di svolta nella sua carriera. Con i sui primi tre album Mercedes si è imposta come una delle più importanti artiste sulla scena Europea della World Music, vincendo premi in patria e all'estero. É stata nominata per i BBC Awards , National Culture Prize, “Galician of the Year, etc..., nel 2010 si è esibita al Womex. Con questo suo nuovo album, Mercedes fa ancora un passo avanti come compositrice, produttrice e cantante. La sua musica può oggi entrare nelle programmazioni di festival come Sonar, Coachella o Boom Festival. Un concetto sofisticato che sorprende, colpisce e allo stesso tempo comunica. Un intensità sonora che non è mai aggressiva, un messaggio potente, una critica sociale, un pensiero costruttivo, positivo. Una ricerca personale con risultati universali. …---… SÓS è il messaggio di richiesta d'aiuto nel codice Morse utilizzato in mare, un messaggio che significa solitudine. Il richiamo di una musica ricca di emozioni, sentimenti e richiesta di condivisione. Con tute le sue sfumature, senza vergogna... l'elettrico trattato come acustico, l'acustico come elettrico. Mercedes PEÓN, magica. Probabilmente la compositrice galiziana con maggior appeal internazionale. Dopo aver esplorato a fondo la tradizione galiziana, per più di 15 anni, nel 2000 ha registrato il suo primo album, Isué. Il suono del primo album era così energico e potente da fare di lei il suo proprio marchio di fabbrica. PEÓN ha mescolato, sapientemente, la tradizione delle cornamuse e percussioni con la sua voce potente come nessuno aveva fatto fino ad allora. Lasciando uno spazio naturale per chitarre e elettronica. Nei suoi album successivi, Arjú (2004) e Sihá (2007) ha creato una sua particolare atmosfera creativa, una combinazione di tradizione galiziana, elettronica e rock in modo che fa sembrava naturale l'incontro di questi 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. São Nana Falar Elas Derorán Paulo Anacos Babel Desaparecer meus mellor Máisdará Ciumes stili così diversi, facendo di questo il suo suono senza più frontiere. Con …---…SÓS, Mercedes PEÓN si conferma artista globale all'avanguardia nella creazione artistica. LARAS ENDAH ENDAH LARAS & DEDEK GAMELAN ORCHESTRA FELMAY 0885016817923 FY 8179 JEWEL BOX 2010 WORLD MUSIC Una voce straordinaria. Sorprendente in ognuno degli stili che ci presenta. Un repertorio che comprende un ampia tipologia di tradizioni vocali – dal Banyuwangi (Giava orientale) ai classici delle aree del centro di Giava, da Sunda (Giava occidentale) all'ibrido kroncong postcoloniale, fino alle canzoni in solo di Endah. Questa giovane donna di Surakarta ha un talento vocale (e teatrale) che pensiamo possa essere riconosciuto al di fuori del suo paese natale. Degni di nota sono gli arrangiamenti e l'accompagnamento di gamelan di Dedek Wahyudi, un musicista che ha saputo ritagliarsi una collocazione molto personale sulla scena musicale giavanese. Endah Laras è nata a Surakarta (Giava centrale) il 3 Agosto, 1976. Figlia di un burattinaio (dhalang) ha manifestato il suo talento fin dalla giovane età. Vince una gara di danza nel 1988, per poi dedicarsi allo studio del canto. Cresciuta a Jakarta nel 1966 ha iniziato la sua carriera di cantante professionista. Ha lavorato con i più importanti compositori giavanesi e registrato diversi album di musica commerciale. Nel 2009 è stata in tournee in Europa con lo spettacolo di wayang kulit (teatro delle ombre) Dewa Ruci diretto da Ki Enthus Susmono, accompagnata dalla Dedek Gamelan Orchestra. In 2010 è tornata in Europa per la versione teatrale del film di Garin Nugroho Opera Jawa con la musica di Rahayu Supanggah, presentato in prima mondiale a International Gamelan Festival di Amsterdam. Dedek Wahyudi è attivo da oltre 20 anni come compositore di musica sia in stile tradizionale che contemporaneo. Ha al suo attivo molte collaborazione in contesti di fusion culturale e ha partecipato a festival in Usa, Europa, Singapore, Corea, e naturalmente in Indonesia. La sua particolare conoscenza della musica per danza lo ha portato a collaborare con molti dei più importanti coreografi indonesiani. 1.Gandrung Temenan (solo) 2. Umbul-Umbul Blambangan 3. Gelang Alit 4. Entog Mulang 5. Bawa Cahya Sumirat 6. Bajing Luncat 7. Macapat Dhandhangula 8. Macapat Sinom 9. Ilir-Ilir 10. Kroncong Moritsko 11. Kroncong Kemayoran 12. Lindri (medley) 13. Isih Tresno (solo) 2:36 2:19 5:26 3:25 2:44 6:40 2:59 2:57 5:11 4:10 2:48 8:40 3:31 ASKAROV GOCHAG MUGHAM FELMAY 0885016818326 FY 8183 DIGIPACK 2011 WORLD MUSIC I Mughamat (plurale di mugham) sono l'eredità classica della culturale musicale dell'Azerbaijan, dichiarata dall'UNESCO nel 2003 «patrimonio dell'eredità culturale immateriale e orale del mondo». Ha conservato il linguaggio musicale arcaico fino ad oggi, distinguendosi per la sofisticatezza della carica emotiva. In alcuni, antichi, testi, è indicata come l'arte degli stati emotivi. L'idea artistica è, infatti, di esprimere i più sottili stati emotivi dell'uomo, nella loro grande diversità. L'arte del mughamat è inseparabile dalla poesia classica Azerbaijanae dall'Aruz, un antico sistema quantitativo di versificazione. I Mugham possono essere eseguiti come un ciclo vocale-strumentale o come singoli brani strumentali suonati su uno qualsiasi dei diversi strumenti tradizionali. La tradizione di suonare mugham come brani esclusivamente strumentali è entrata nella pratica musicale solo all'inizio del XX secolo. L'esecuzione dei Mugham richiede una formidabile memoria e un ottimo orechhio per tenere a mente l'intero repertorio e una grande capacità improvvisativa che può essere definita come compositiva. Molti degli esecutori sono infatti riconosciuti come autori di brani tradizionali come Tasnif, Reng e Deramed. I mughams non sono oggi soggetti a nuove creazioni, sono fissati nel tempo, ma non di meno all'esecutore è data la libertà di improvvisare all'interno di schemi definiti da un certo modo e di un dato vocabolario musicale. In base alla sue conoscenze, alla memoria musicale e ai limiti temporali fissati 1. Dastgah Zabul Segah 36:10 2. Mugham Dilkesh and two folk dances 09:11 3. Mugham Bayati Shiraz and a tasnif “Bir choban qizi” (A shepherdess) 06:42 4. Mahur 22: 30 l'esecutore può ridurre o espandere le composizioni, dare caratteristiche emotive diverse alla musica, adattare le linee melodiche alle proprie esigenze mantenendo inalterate la struttura modale e le formule melodiche stabilite. GOCHAG ASKAROV, nato nel 1978, cantante e solista del gruppo Turan è conosciuto per la bellezza della sua voce datata di un carica emotiva e di una potenza unici. La stampa occidentale a tratti lo ha paragonato al grandissimo Nusrat Fateh Ali khan, figura leggendaria nella vocalità sia in Oriente che in Occidente. GOCHAG ASKAROV si è esibito in concerti negli Stati Uniti (2007), Gran Bretagna (2007, 2009), in edizioni del WOMAD in Gran Bretagna (2009), in Australia e Nuova Zelanda (2010); la BBC gli ha dedicato una serie di speciali del programma “World Routes” (2007, 2008, 2009), e lo stesso ha fatto la radio nazionale australiana (ABC 2010). Dal suo viaggio in USA del 2007 il giornalista Thomas Goltz ha ricavato il documentario Mugham in Montana visibile anche su www.youtube.com. La sua discografia comprende due CVD registrati per il mercato occidentale (uno dall'ARC Music nel 2008 e l'altro dall'australiana “Bird Walks Records” nel 2010). Potete trovare maggiori informazioni sul suo sito www.qochaqesgerov.az. GAMELAN OF CENTRAL JAVA XV - RETURNING MINIMALISM: IN NEM FELMAY 0885016818128 FY 8181 JEWEL BOX 2011 WORLD MUSIC Dalle note di Daniel Patrick Quinn tratte dal libretto del CD: «Il 25 Ottobre 2009 all'ISI di Surakarta otto dei migliori compositori e musicisti di Giava si trovano all'entrata dello studio in attesa che finisca l'impressionante torrente d'acqua che cade dal cielo e torni la corrente elettrica. E' il secondo giorno di registrazioni frutto dei sogni e delle email che ci eravamo scambiati io e John Noise Manis. Il primo giorno era stato un successo – tre take erano state salvate – la prima delle quali (Nem One) ha la magica qualità che a volte benedice l'inizio delle sessioni di registrazione, quando i musicisti si sentono liberi di sperimentare, sapendo di avere ancora tempo a disposizione per completare il loro compito. Erano stati utilizzati rebab, suling, siter, e il più ampio campionario di timbri dell'intera registrazione. Ora speravo che questa seconda giornata avrebbe permesso ai musicisti di esprimersi al meglio avendo ormai acquisito famigliarità con l'idea complessiva del progetto. E questa seconda giornata si è rivelata una grande occasione per la registrazione di musica minimalista per gamelan. Il primo brano del secondo giorno, (Nem Four) resta il mio preferito. Sembra quasi che gli inconvenienti dovuti al temporale e alla conseguente mancanza di corrente elettrica abbiano dato una carica speciale ai musicisti. Guidati dalle frasi musicali di Pak Joko e all'incredibile precisione del pulse di Pak Al. Il brano finale della sessione (Nem Seven) ha un pulse irregolare, è il più ferocemente ritmico dell'intera serie di registrazioni. Dopo tutte le versioni provate in qualche modo gli otto musicisti hanno trovato un nuovo livello di energia per questo finale grandioso. É interessante sottolineare che senza il pulse queste registrazioni potrebbero esser scambiate per brani originali per gamelan, senza alcuna relazione con Terry Riley e la sua composizione In C. Questa è una delle ragioni per cui le registrazioni sono intitolate In Nem, ‘nem’ è il nome giavanese della sesta nota, la nota in comune fra le due scale slendro e pelog in molti gamelan, compreso quello utilizzato in questa occasione. Questi brani devono essere intesi più come semi-improvvisazioni ispirate dal lavoro di Riley con un pulse che il tentativo di una fedele interpretazione di In C. Ogni brano è divenuto una composizione autonoma.» Grazie dell’attenzione e cordiali saluti da EGEA Records & Distribution. 1. In Nem 'Seven' (phrases: Al Suwardi) 27:48 2. silence 1:36 3. In Nem 'Four' (phrases: Joko Purwanto) 21:24 4. silence 1:36 5. In Nem 'One' (phrases: group improvisation) 19:00 Silvia Valderrama Ufficio Stampa - EGEA Music C.so Mazzini, 12 - 12037 SALUZZO (CN) Tel. +39 0175 217323 Fax. +39 0175 475154 E-Mail: [email protected] Skype: silvia valderrama http://www.egeamusic.com