SUPPLEMENTO ONLINE DI GRATIS A S EXTRA supplemento del numero AS numero 143 A UDIOPHILE SOUND cover story Nik Lee & The Jingle Fellas La storia di una registrazione raccontata dai musicisti e dall’ingegnere del suono AS EXTRA consigli e altri articoli sull fate click per andare direttamente all’articolo Cover Story / AS EXTRA 143 > Marco Lincetto e The Jingle Fellas 12 click Marco Lincetto parla dell’arte di registrare e il gruppo delle loro esperienze in studio AS numero 143 in edicola! Cover Story / Artisti click I membri del gruppo, Nik Lee & The Jingle Fellas, protagonisti del nostro CD AUD 143, parlano delle loro esperienze in sala di registrazione > 22 Nastri click Pierre Bolduc parla dei nastri a bobina 2 tracce/19cms della Mercury > 34 ASCOLTO STREAMING Guida all’ascolto del CD allegato al n. 143 di ‘Audiophile sound’ con esempi musicali da ascoltare in streaming... > 29 click > 42 a nostra rivista online Vinile click The Vinyl Collection Pierre Bolduc parla, fra l’altro, di una caratteristica intrinseca al vinile: il rumore di fondo > 36 > sommario... I Dischi per un’ isola deserta Consigli pratici click AJ van den Hul consiglia gli audiofili a riguardo ai bracci e testine, fra l’altro > 40 Angolo tecnico click I diodi nelle rete elettriche non lineari, parte 3 > 45 Consigli pratici click Metodo di correzione acustica: Storia e dispositivi specifici per le sale di ascolto, parte 4 > 47 Erich Leinsdorf Massimo Pastore Bob Dylan Ernest Ansermet Il Blog di Pierre click Il rapporto tra piante e audio: Odio e amore... > 49 DISCHI PER UN’ISOLA DESERTA CD classico click Erich Leinsdorf: The Leinsdorf Sessions su Sheffield Lab > 51 CD non classico click Massimo Pastore: Alone Together su Velut Luna > 55 LP non classico click Bob Dylan: Another Side of Bob Dylan su Mobile Fidelity > 57 SACD classico click De Falla: Il cappello a tre punte su Esoteric > 58 > 53 DISCHI PER UN’ISOLA DESERTA La tua lunga sofferente moglie ti ha abbandonato su un'isola deserta. Ma ha avuto pietà di te: ti ha lasciato una copia dell'Inferno di Dante e un lusso... l'impianto hi fi che non vuol più vedere in casa. Per tenerti compagnia: 500 incisioni che i critici di AS ti spediranno regolarmente. 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E' FA CILE LEGGERE AS EXTRA: LE PAROLE/C OMMANDO>>> - CLICK : un ‘click’ nel ‘sommario’vi porterà all’articolo desiderato CLICK : un click’ negli articoli vi farà accedere ai contenuti multimediali - > SOMMARIO in fondo ad ogni pagina: cliccandoci sopra ritornerai automaticamente al sommario. pagina attiva - extra in alto della pagina indica che ci sono dei contenuti multimediale sulla pagina: per accedere ai contenuti multimediale basta cliccare sul link interattivo che si trova nel box grigio nella parte sinistra inferiore della pagina e indicato con la parole CLICCA QUI - me ssaggio pr omo zionale: le pagine con sfondo verde sono messaggi promozionali; CLICCA QUI indica che la pagina è interattiva indica che una pagina publicitaria è interattiva: basta cliccare sopra per accedere alle informazioni multimediali BENVENUTI A EXTRA ! Audiophile sound n. 143 per anteprima AS 143 & CD allegato CLICK in fo p age > SOMMARIO ! DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA DML AUDIO web: www.dmlaudio.it mail: [email protected] tel: 0541 623905 Stiamo facendo le spedizioni dei primi 2 titoli della collana... C THE VINYL ristampe audiophile - vinile vergine C ollection - 180 gr - a cura di Pierre Bolduc Abbiamo ancora delle copie disponibili Per ordinare: tel: 089 72 64 43 cell: 392 85 06 715 online: CLICCA QUI AUDIOPHILEsound: e è FA CILE : basterà fare un CLICK sul link che ti verrà spedito per email è VE ti arriverà dell’edizione c NUMERO CORRENTE edizione digitale op zione 1 DOWNLOAD, rivista in pdf & CD in download CD res a solo 5,90 euro CLICCA QUI op zione 2 DOWNLOAD, di solo rivista in pdf (senza CD) a solo 3,90 euro CLICCA QUI PER ABBONAMENTI E NUMERO CORRENTE IN VERSIONE DIGITA www.audiofileshop.com email [email protected] tel 3928 edizioni d i g i t a l i EL OCE : à a casa prima cartacea in edicola è C ONVENIENTE : perché costa molto meno ABBONAMENTO edizione digitale op zione 1 OFFERTA SPECIALE!! 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Marco Lincetto parla della registrazione di ‘Stop at the Devil’s Crossroads’ con Nik Lee & The Jingle Fellas che abbiamo abbinato al numero 143 di Audiophile sound... ma parla anche del suo lavoro in studio di registrazione in generale. PIERRE BOLDUC uoi descrivermi l'ambiente nel quale è stata realizzata la preoccuparmi di compensare ‘errori’ e/o distorsioni causate dal- registrazione? l'ambiente stesso e posso concentrarmi nella scelta dei microfo- P Si tratta della sala principale dello studio MagisterArea di ni migliori, posizionati nel modo migliore per la Musica e gli strumenti. registrazioni. In realtà è una bellissima sala appositamente Che tipo di immagine sonora hai provato a ricreare? progettata e costruita per garantire un'acustica analoga a Quella che normalmente i musicisti hanno quando si trovano su quella di un piccolo Auditorium, caratterizzata da un riverbero un palcoscenico per i loro concerti dal vivo, anche se in registra- naturale di circa 1,8 secondi, con una timbrica molto equilibra- zione erano posizionati in modo completamente differente. ta, che non favorisce nessuna gamma di frequenze in particolare: è a pianta irregolare (nessuna parete parallela, neppure In che risoluzione è stata fatta l'incisione? il soffitto che infatti ha un'altezza variabile fra i 4,5 ed i 7 88.2kHz/24bit, che è poi la risoluzione che uso nella maggior metri) e misura 130 mq. parte dei casi e che userò fino a che si continueranno a produrre CD standard (infatti consente la migliore decimazione possi- In che senso l'ambiente ha influenzato il tuo set up microfonico? bile vs. il formato 44.1/16 del CD). Nel senso che in un ambiente perfetto come questo non devo La tecnica digitale è molto evoluta dalla sua nascita all'inizio degli anni Ottanta. Usi time delay devices per esempio per diminuire i problemi di fase. E se sì, come funziona? Certamente uso il time delay. E devo dirti che lo uso DA SEMPRE, fin dalla mia prima registrazione multitraccia digitale. Questo escamotage è indispensabile quando si usano più di due microfoni, per allineare in fase i segnali catturati da ogni singolo microfono che per definizione, percepisce il suono con tempi di arrivo differenti da ciascun altro. Questa tecnica consente di eliminare pressoché totalmente il fastidioso problema del filtraggio cosiddetto ‘a pettine’, ovvero anomale alterazioni della risposta in frequenza causate da altrettanto anomale somme o sottrazioni in determinate frequenze della banda audio. Come fai il monitoring? Chiaramente lo fai sul posto ma lo fai di nuovo sul tuo impianto di riferimento nello tuo studio? Si tratta di due monitoring molto differenti, nell'ambito di una registrazione multitraccia e multimicrofonica. Premetto che quando registro in studio uso sempre i monitor, a differenza di quando registro in Teatro, dove invece uso solo cuffie. In studio infatti dispongo di una regia acusticamente bilanciata che mi consente di utilizzare monitor perfettamente equilibrati in ambiente. > SOMMARIO extra 13 marco lincetto Preganziol, dove da molti anni realizzo la maggior parte delle cover story Il monitor in fase di registrazione è finalizzato soprattutto all'ottimizzazione delle singole tracce, ovvero verificare la timbrica e la dinamica corretta dei singoli strumenti. E poi, ma solo per comodità d'ascolto, un primo balance generale a livello di immagine sonora. Il missaggio vero e proprio avviene in sede di post produzione, nel mio impianto di riferimento, notoriamente composto da monitor amplificati Genelec 1037 + subwoofer Genelec 7070 (vedere foto) Monitor amplificato Genelec 1037 e Subwoofer Genelec 7070 Quali sono i vantaggi nell’uso di cuffie invece di diffusori? In realtà non c'è nessun reale vantaggio nell'uso della cuffia, mentre è sempre presente il rischio che in cuffia tutto appaia ‘bello’ mentre in realtà si nascondono seri problemi, soprattutto nella riproduzione dell'ambiente. Mi spiego: con le cuffie, in realtà, tutti gli ambienti sembrano belli, hanno una loro plausibilità, proprio perché la cuffia non interagisce con l'ambiente di casa nostra, come fanno i diffusori... Ecco quindi che invece bisogna stare sempre molto attenti a evitare che all'interno della registrazione, del missaggio finale, sia presente ‘troppo’ segnale di ambiente, perché inevitabilmente questo aumenterebbe il rischio di incompatibilità con marco lincetto l'ambiente domestico in cui la registrazione verrà riprodotta. Insomma... io da un disco voglio ascoltare la Musica, prevalentemente, e NON l'ambiente in cui è stata registrata, il quale non ha nessuna importanza, se non quella funzionale alla migliore resa della Musica stessa. Io detesto quelle registrazioni, ad esempio, realizzate in grandi chiese con, tipo, 6 secondi di riverbero, in cui ascolti principalmente... la Chiesa!!!! ...e solo molto dopo la Musica... Sì, sì, sono d'accordissimo. Le chiese sono adatte ai cori prima di tutto e certamente non alla registrazione di complessi orchestrali. Che tipo di compressione viene usata? Sulla batteria? Il discorso compressione è delicato... La compressione è spesso necessaria, ma deve essere usata con molta discrezione, solo per compensare i naturali limiti del mezzo tecnico di ripresa e/o i limiti intrinseci quando c'è di mezzo la batteria, che è un ‘non-strumento’, un elemento anomalo in qualsiasi formazione acustica non amplificata. E infatti, dal vivo, quando c'è una batteria in gioco, Andrea Polato 14 extra > SOMMARIO marco lincetto cover story Giorgio Beberi tutto gli altri strumenti sono quasi sempre amplificati. migliore resa della Musica e non sono quindi protagonisti SOPRA la Nella fase di ripresa, comunque, io tendo ad usare una piccola com- Musica... pressione analogica pre-conversione, soprattutto su batteria e voce. Mentre in sede di mastering, spesso utilizzo un piccolo ‘appoggio, Che convertitori AD ti hanno più colpiti? Hai provato i dCS? nell'ordine dei 2 / 3 db di compressione generale. I dCS sono belle macchine che ho usato qualche volta. Ma il mio Quali luoghi di registrazioni ti hanno più dato soddisfazione? E cuore va senza dubbio ai Prism Sound, di cui utilizzo regolarmente perché? il mitico AD2 Dream e poi il multicanale ADA-8XR. Molto bello anche Principalmente il mio studio di Preganziol, che è stato fondato nel il Lynx Aurora 16 ed il Lawry Gold. 2004; e poi alcune grandi sale da concerto internazionali, come ad esempio l'Auditorium Nazionale di Madrid, l'Auditorium di Milano Pensi che l'editing sta diventando un incoraggiamento per la medio- (quello in cui suona l'Orchestra Verdi), il Teatro Bibiena a Mantova, crità? Quando uno pensa a 200-300 tagli per l’incisione di un brano, l'Auditorium Pollini di Padova, la Grande Sala dell'Istituto di Cultura è difficile non arrivare alla conclusione che l'attitudine del musicista Italiana a Budapest (dove ha inciso spesso anche lo staff della non potrebbe essere altro che ‘se c'è un problema si correggerà in Philips diretto da Erdo Groot). E il motivo è semplice e l'ho già spie- post-production’. Allora perché dare il meglio di sé? O peggio anco- gato all'inizio: perché tutti questi luoghi sono caratterizzati da ra, perché arrivare super preparato! un'acustica assolutamente equilibrata, neutra, funzionale alla Sono abbastanza d'accordo con te: principalmente, oggi, l'editing è > SOMMARIO extra 15 cover story in questa pagina: Microfoni valvolari Riber R12 Gramophone, il ‘leader mondiale’ delle riviste del settore musicale, leggo delle recensioni di una tale banalità che 25 anni fa non sarebbero mai stato pubblicate. Ma torniamo per un momento al bilanciamento di un complesso musicale. Karajan diceva che il meglio posto nella sala era il podio del direttore d'orchestra. Nell'intervista con te che abbiamo pubblicato su Audiophile Sound di questo mese (numero 143 CLICCA QUI), ci dici che la fotografia sonora che stai provando di riprodurre è quella che ha il direttore d'orchestra dirigendo proprio l'orchestra. Registrando con questo approccio un gruppo piccolo fatto da un ensemble di solisti, come un gruppo jazz per esempio, non c'è una tendenza a concentrare troppo sui solisti con il risultato che manca la visione globale dell'ensemble? In tante incisioni del genere trovo che l'insieme manca: è un assemblage di ‘voci’ individuali dove il messaggio musicale globale passa al secondo piano. Io non credo... o meglio... questo non accade nelle MIE regiil refugium pecatorum dei mediocri, che sono sempre di più. E spesso rappresenta una vera e propria truffa nei confronti dell'ascoltatore. Infatti io, quando produco un disco per Velut Luna, pongo dei limiti molto stretti all'utilizzo di editing correttivo, molto marco lincetto stretti. Tuttavia c'è anche l'editing ‘buono’: questo capita quando si è alle prese con musicisti straordinari che si pongono l'obiettivo di superare su disco i limiti dell'esecuzione live. Mi spiego. Il disco è, giustamente, qualcosa di differente da un concerto, in cui spesso il grande musicista, cerca di consegnare ai posteri un'interpretazione che trascenda i limiti umani. Ecco quindi che si prende dei rischi virtuosistici che non potrebbe prendere dal vivo e questo può portarlo a commettere qualche piccolo errore, meramente tecnico, che l'editing però può superere consentendo di avere su disco il 120% delle sue possibilità, ovvero, appunto, qualcosa di trascendentale. Se però, ribadisco, nella maggior parte dei casi l'editing serve a coprire l'impreparazione o l'incapacità del musicista, allora io non ci sto... Mi è capitato più di una volta di annullare una produzione per manifesta incapacità di uno o più musicisti... Hai fatto bene. Il problema è anche esaggerato da tanti critici che non sanno più distinguire una grande interpretazione da una routine: leggo troppo recensioni che investono di gloria esecuzioni che sono OK al livello tecnico ma che dicono un bel niente: boring, boring, boring. Sai quanto volte mi telefonono critici che mi dicono che hanno avuto 110 lode in musicologia all'università e che questo, assieme alla loro ‘passione’ per la classica, li hanno dato la ‘voglia’ di scrivere recensioni per noi? A questo punto li chiedo se conoscono le interpretazioni di Toscanini e 19 su 20 volto non è il caso. Vuol dire che non conoscono la discografia. E, credermi, le cose stanno peggiorando, e anche nel mondo anglo-sassone: su 16 extra > SOMMARIO strazioni... (risata). A parte gli scherzi: il rischio che tu segnali c'è se la registrazione è fatta male... E capita spesso in quei casi in cui, soprattutto nella musica pop, si registrano i singoli musicisti uno alla volta, in momenti differenti. Questo aiuta certamente a creare un interpretazione organica (risata) Ma anche in questo caso, se il produttore è attento e ha un PROGETTO e un piano sonoro ben preciso in testa, questo non accade. E qui è fondamentale la cultura del produttore, che è il vero ‘regi- cover story sta’ di tutto il disco, quello che ha il controllo del timone di una In incisioni digitali moderne si sente quasi mai l'articolazione delle barca molto complessa da far navigare bene. Certo, oggi, soprattut- viole per esempio o quella dei violoncelli come sezione distinta da to nel mondo della musica pop, questo non accade e ci si ritrova quella dei contrabassi. Ma insieme gli archi bassi e le viole costitui- così a combattere con i tristi fenomeni della loudness war, ad esem- scono più della metà degli archi e circa il 30% di un’orchestra sin- pio -ricordo che la loudness war, ovvero la moda di comprimere il fonica! Perché? suono in sede di mastering a livelli parossistici, è strettamente lega- Io non sono molto d'accordo con te, in questo caso... Parlando di ta a cattive riprese e cattivi missaggi ed è quindi necessaria per grandi orchestre, io credo che il problema di oggi non sia tanto da schiacciare, e quindi uniformare, suoni che differentemente risulte- parte dei tecnici del suono, ma da parte delle orchestre stesse e rebbero molto scollegati e disconnessi fra loro. delle loro interpretazioni. Fino a tutti gli anni '60 c'era una grande differenza di approccio al suono da parte delle grandi orchestre. Come ci dicevamo nell'intervista su Audiophile sound n. 143 c'è una Non a caso si parlava delle scuola russa, piuttosto che della scuola marcata mancanza di cultura musicale non solo da parte degli americana, o tedesca, o inglese... E queste orchestre erano perlo- audiofili ma soprattutto da parte degli esponenti del settore, nego- più composte da musicisti russi, o americani, o tedeschi, o inglesi... zianti, distributori, importatori. Pensi che la loro influenza negativa, Oggi invece c'è una grande circolazione di musicisti a livello mon- prima di tutto nella ricerca del bel suono - che ha niente a che fare diale, che implica che ciascuna orchestra sia composta da musicisti con il vero suono riprodotto - abbia contributo alla produzione di provenienti dalle scuole più differenti, facendo così perdere quella incisioni sempre più uguali, noiose, senza carattere? ‘caratterizzazione’ che rendeva interessante il suono. La multietnici- Nel classico penso alle grandi incisioni della Decca dell'era analogi- tà in questo caso ‘non fa bene’. Inoltre i musicisti di oggi sono spes- ca. Con mezzi inferiori a quelli a disposizioni oggi sono riusciti a so molto preparati tecnicamente, ma piuttosto privi di quella ‘cultu- ricreare fotografie sonore vivi, tattili, materiche. Trovo la maggior ra generale’ e quella ‘cultura regionale’ che rendeva grandi le orche- parte delle incisioni di oggi noiose, dove l'attenzione viene concen- stre del passato. Infine c'è il problema dei cinesi e dei coreani... parole, tutto grande cassa... ma a scapito della riproduzione del dia- Mah... non sarei d’accordo con questo... logo costante tra le diverse sezioni orchestrali; nelle vecchie, e Questi peraltro simpatici e volenterosi ragazzi hanno clamorosa- migliori, registrazioni l'orchestra veniva riprodotto come una massa mente invaso le grandi orchestre occidentali, snaturandole comple- sonora omogena capace di andare da ppp a fff e da fff a ppp, punto. tamente, senza in realtà apportare nulla di realmente interessante. > SOMMARIO extra 19 marco lincetto trata soprattutto sulla riproduzione della gamma dinamica; in altre #%''&$&'%& & $$%!&&'%!''!#'"&&'"&&$&'' cover story Scusami Pierre, io non sono certo razzista, ma sono molto conser- e una eccellente registrazione digitale ad alta risoluzione di oggi non vatore e mi piace apprezzare le... ‘differenze’! ha nulla da invidiare a una grande registrazione del passato. Chiudo su un argomento sul quale non siamo del tutto d'accordo. Ti Mi baso su questo che ho ascoltato. faccio queste domande perché credo sia importante che una rivista Il problema è che oggi è sempre più difficile avere una GRANDE contribuisce ad alimentare i dibattitti e direi anche in modo intelli- registrazione: si è perso, come dire, il know how... gente, senza avviare polemiche, ma sulla base di dati ed esperienze personali valide. Su questo sono d'accordo e per me spiega in grande parte perché Avendo seguito il mastering degli LP della DeAgostini, Classica in certi dischi dell'era analogica rimangono affascinanti ancora oggi, e vinile 33 giri, e oggi quelli della nostra nuova collana, The Vinyl Collection, ho avuto l'occasione di fare una sessantina di confronti tra il vinile e il master digitale. Tutti questi ultimi sono - almeno per quanto riguarda quelli della nostra Collection - recenti digitalizzazioni in alta risoluzione fatte dagli Abbey Road Studios dei stessi master approvati dagli artisti. Il vinile, anche se meno dinamico e di conseguenza anche meno corretto in termine di fedeltà timbrica, almeno con l'impianto che abbiamo a Salerno e a Londra, si rivela più veloce nella riproduzione delle microdinamiche. Ammetto che abbiamo un impianto fuori classe, ma alla fine parliamo sempre delle potenzialità di un supporto contro un altro. Ho parlato di questo anche con il defunto presidente della dCS ed era d'accordo con questa conclusione. Prima, sei d'accordo con questo? Secondo, pensi che la digitalizzazione sempre più potente potrà un giorno rendere l'analogico totalmente obsoleto? O pensi che si potrebbe trattare di come il bilanciamento microfonico delle vecchie incisioni analogiche è stato fatto, in generale abbastanza ravvicinato? È un argomento complesso ma per me molto interessante. No, non sono d'accordo. Il vinile è a tutti gli effetti superato già oggi per me, anche se non sei d'accordo, su alcuni piani superiori al meglio del digitale. Ma questa è un'opinione mia. E poi, un po' in tutto il mondo, ma in Italia in particolare, a partire dagli anni '80, sono comparsi alcuni guru d'accatto, gente mediocre ma molto furba e abile con le parole, che hanno creato tutta una serie di falsi miti per sostenere la loro incapacità e impreparazione e hanno creato negli audiofili tutta una serie di convinzioni sbagliate che hanno letteralmente massacrato questo nostro mondo. E questa gente continua ancora oggi, impeterrita, a fare danni. Guarda... potrei fare nomi e cognomi, ma tanto abbiamo capito tutti a chi mi riferisco... sia per quanto riguarda la parte tecnico/produttiva, sia per quanto riguarda certi sedicenti giornalisti di settore... quelli che hanno scritto degli “archi liquidi”... che tutti sappiamo che Purtroppo sì. Tutti gli audiofili dovrebbero avere l'esperienza d'ascolto che uno ha sul podio del direttore d'orchestra… l'energia che esce delle sezioni dei violini è spesso quasi violente. Su questo discorso chiudiamo qui. Ti ringrazio dell'intervista e ti auguro a te e alla Velut Luna un altro vent’anni di successi. Pierre Bolduc > SOMMARIO extra 21 marco lincetto gli archi sono “liquidi” solo nelle loro teste di ignoranti... extra cover story THE JINGLE FELLAS Intervista con i vari membri del gruppo PIERRE BOLDUC I musicisti parlano con Pierre Bolduc delle loro esperienze individuali nella fase di registrazione, sia live sia in studio the jingle fellas 22 extra > SOMMARIO extra cover story econdo voi quali sono le differenze fra il suonare insieme S studio) avere la testa libera da problemi tecnici e di esecuzione e durante un concerto e fra il suonare durante una registrazione permettersi quindi di suonare e comunicare con gli altri musicisti. La in studio? Intendo in termine di gioco di ensemble, di feedback differenza principale in studio è che il brano viene eseguito più volte e tra di voi? si può riascoltarne l'esecuzione, decidere di tenere o variare alcuni ele- Stefano Nicli - voce/chitarre: Tanti eventi e diverse variabili menti, mantenendo l'approccio fresco dell'improvvisazione. interagiscono creando l'insieme musicale. Il fatto di registrare tutto Marco Pisoni - sax tenore: Sono due situazioni completamente in presa diretta ti consente di mantenere parecchie caratteristiche diverse e dipende anche da live a live. In un live in teatro o in situa- del live ma con più concentrazione su ciò che si sta eseguendo. Con zioni ‘serie’ si può in parte ricreare l'atmosfera dello studio, quella questo non intendo che davanti a un dove la concentrazione è massima, i suoni pubblico si suona peggio o meno con- sono puliti, equilibrati, per un maggiore inter- centrtati, ma si è perfettamente consa- play, giochi di dinamiche emozionali. Nei live ‘da palco’ si vive un maggior coinvolgimento emotivo dato dal pubblico, dal volume, da un maggior spessore sonoro, da un gioco maggiore di sguardi tra i musicisti che regala un altro tipo di interplay. pevoli che l'errore (sempre nei limiti) durante un concerto non influenza in maniera definitiva il risultato finale dell'esibizione. Christian - tromba: Sono due situazioni diverse. Sicuramente in una seduta di registrazione la tensione è maggio- Il fatto che la batteria, per esempio, stia suo- re. È una tensione positiva che ti dà nando in un angolo, un po' separata fisicamen- modo di essere ancora più concentrato te dal resto del gruppo, influenza l'esperienza sulla musica, di ascoltare più attenta- del live, dove tutti gli altri sono insieme? mente ogni sfumatura del suono, il colore e la dinamica di ogni singolo strumento che sta suonando in quel momento e ti permette così di trovare una perfetta simbiosi con gli altri musicisti e raggiungere insieme un equilibrio perfetto, indispensabile per raggiungere al meglio l'emozionalità di quel brano. Nella situazione live di un palco non è sempre facile trovare i presupposti che ti permettano una realtà sonora cosi confortevole come in uno studio di registrazione. PoLa - drums: Dipende molto dal tipo di ascolto, l'esperienza in studio e lo stile di musica che si sta eseguendo/suonando/regi- strando. Personalmente, per quanto riguarda l'interplay, è molto importante (sia live che in > SOMMARIO extra 23 the jingle fellas I musicisti sono protagonisti del CD abbinato ad Audiophile sound n. 143. Qui parlano con Pierre Bolduc delle loro esperienze individuali nella fase di registrazione, sia live sia in studio cover story the jingle fellas Stefano: Senz'altro, suonare distanti in sala d'incisione e non come strazione perché mi sembra di aver sbagliato/sporcato qualcosa durante il live influenza l'esecuzione ma non credo che si vada a durante l'esecuzione, ma poi in fase di ascolto mi accorgo che quel perdere spontaneità e naturalezza. ‘difetto’ che io reputavo importante, visto nel contesto collettivo Christian: Il fatto di essere tutti insieme su un palco e vedersi, dell'esecuzione sparisce. Io credo che questo dipenda dalla diffe- piuttosto che sentirsi solo in cuffia, è certamente più stimolante. Si renza di percezione che abbiamo quando suoniamo e contempora- riesce a cogliere meglio l'energia che gli altri musicisti sprigionano neamente ascoltiamo gli altri musicisti e quando poi dall'esterno suonando e quindi uno si sente maggiormente coinvolto, si suona ascoltiamo il ‘tutto’ insieme. con più libertà, inoltre scambiarsi dei segnali anche solo con cenni di sguardi risulta più facile e l'intesa è piu immediata, il suono più puro. Fine a che punto riconoscete il vostro proprio timbro a traverso la Marco P: Certo il vedersi influisce tanto nell'esecuzione, sia per registrazione? una questione di gioco di sguardi, di comunicazione tra i musicisti, Stefano: Personalmente riconosco il mio timbro in tutto e per che per una questione di vicinanza ‘fisica’, nel senso che siamo pro- tutto. Forse nella registrazione il suono mi risulta un po' più scuro prio uno accanto all'altro, e non solo percepisci il suono che produ- rispetto a una situazione live ma nell'insieme riconosco e sento ciò ce il musicista accanto, ma lo puoi vivere in tutte le sue accezioni. che più mi soddisfa e mi si addice. Il non avere le cuffie porta a sentire tutto più vero a livello di suoni Christian: Ogni volta che mi ascolto in una registrazione, il suono con sfumature positive e negative…. della mia tromba lo percepisco diverso. Credo sia una cosa comu- PoLa: La qualità dell'esecuzione, live o studio che sia, dipende ne a molti musicisti, perché suonando lo strumento la percezione direttamente da come ogni singolo musicista riesce a sentire gli altri del timbro si ha da dietro di esso e mentre lo suoni non viene coin- elementi. Tanti live, nonostante la vicinanza dei membri del gruppo, volto solamente il senso dell'udito; in una registrazione, invece, il sono influenzati negativamente dal suono e dall'ambiente nel quale si microfono è davanti e quando ascolti stai più attento a sentirne la suona, mentre in studio spesso si riesce ad avere un buon ascolto che qualità del timbro. permette di immergersi nell'esecuzione. Se un palco ‘suona’ bene e c'è Marco P: Per un fiato le sensazioni penso siano diverse: normal- una buona energia tra i musicisti, il fatto di essere a contatto permet- mente sono abituato a sentire il suono della stanza più quello inter- te di comunicare meglio l'intenzione e favorisce l'interplay. no. Quando ti registri senti delle sfumature diverse proprio perché Giorgio Beberi - sax baritono: Premesso che suonare in studio manca il suono che vibra nel tuo corpo. Ma queste sono cose è ovviamente diverso dal live (!) credo che in certi casi non poter appunto da fiatisti… sì, il suono comunque si riconosce anche nella vedere un collega musicista, ti possa stimolare a concentrarsi di più registrazione. Ovvio… su quello che lui sta suonando piuttosto che sulla fisicità che espri- PoLa: I suoni della batteria in studio vengono spesso filtrati da me in quel momento mentre sta suonando con te. Inoltre, certe equalizzatori, compressori, stoppati per evitare troppe armoniche e volte, almeno questo capita a me, forse anche dovuto dalla concen- il timbro ‘originale’ viene perso. Nonostante questo riconosco il mio trazione del momento esecutivo, mi verrebbe da ‘stoppare’ la regi- tocco e stile, anche per il processo creativo che ha portato a suo- 24 extra > SOMMARIO cover story nare in un determinato modo. dinamiche… Giorgio: Per me è sempre una sorpresa PoLa: Dal Master al CD non ci dovrebbe ascoltare il mio suono, o anche quello della essere una perdita né dal punto di vista sezione fiati, piuttosto che di tutto l'insieme. musicale né di qualità audio. Spesso succe- Ricollegandomi a ciò che ha detto Marco, per de che nella fase di missaggio si sbilancino noi fiati il nostro suono che ascoltiamo viene le dinamiche tra gli strumenti, e quindi alcu- principalmente percepito attraverso le vibra- ni elementi di arrangiamento vengano persi zioni che si trasmettono dallo strumento o modificati. attraverso l'imboccatura e i denti alla nostra Giorgio: Non sono un fonico, ma credo che scatola cranica. Nello stesso modo anche i dal master al CD avvenga una sorta di com- volumi dei singoli strumenti hanno una pro- pattazione di livellamento che aiuta il pro- porzione diversa; se per esempio in un pas- getto a essere più omogeneo all'ascolto. saggio mi sembra di suonare troppo forte, Questo risultato dipende ovviamente dal- poi in ascolto si scoprono dei risultati diversi. l'impianto audio che verrà poi usato in fase Con l'esperienza e la pratica si riesce a bilan- di ascolto; a tal proposito credo che sia ine- ciare e ‘correggere’ questi sbilanciamenti; in vitabile fare delle scelte su chi sarà l'ascol- questo senso è molto importante che il tec- tatore ideale a cui si rivolge... nico che sta registrando ti dia anche degli ascolti in cuffia buoni e attendibili, anche E dal CD al mp3? nella disposizione in sala dei singoli esecuto- Stefano: Sicuramente compressione e ri e importantissima. dinamica! tanto vinile… le differenze ci sono e non ho passaggio dal master al CD? un grande impianto audio, anzi… sento Stefano: Secondo me niente! tutto più compresso con meno armonici… Marco P: Sarebbe bello che il CD finale non risentisse di nulla… ma ma penso dipenda anche dalla qualità dell'mp3. la realtà è che il master è una sorta di lineamento-omogeneità e PoLa: Dal CD al mp3 c'è una perdita di qualità audio, dipendente compressione dei suoni, quindi probabilmente ne risentiranno le dal livello di compressione del mp3 > SOMMARIO extra 25 the jingle fellas Marco P: Io personalmente ascolto anche Cosa si perde dal punto di vista musicale nel cover story Giorgio: Nell'mp3 si perdono per forza ascoltarci dal vivo. delle ‘cose’ è una questione di dati che Marco P: Dipende dalla registrazione. Se la vanno persi nel file a vantaggio dello registrazione è fatta in presa diretta senza spazio di memoria sul mezzo di riprodu- tagli e editing come la nostra, le differenze zione (iPod, telefonino, autoradio...). sono minime. Qui si riesce a cogliere l'esecu- Però per un utilizzo ‘al volo’ di una musi- zione integrale, un'esecuzione spontanea e ca, anche a fini di studio o di ascolto viva anche se con qualche sbavatura. Ma veloce, credo che sia utile. tutto questo rende il disco più vero, fluido e pieno di emozioni. the jingle fellas Secondo voi in che senso la registrazio- PoLa: Se la registrazione è fatta ad hoc, non ne è meno fedele dell'evento originale? vi sono problemi di fedeltà rispetto l'evento Stefano: L'evento originale è sempre originale. più fedele alla registrazione in quanto ci Giorgio: Se la registrazione è fatta bene non si trova a interagire con diversi elementi è meno fedele, anzi! Può aiutare l'ascoltatore musicali. a essere messo in condizione di poter ascol- Christian: Credo proprio che la diffe- tare e apprezzare dei particolari che altrimen- renza maggiore sta nel fatto che nel live ti non vengono coinvolti tutti i sensi. Nella esempio: sto ascoltando un concerto di maggior parte dei casi in un disco si rie- un’orchestra e io mi trovo in mezzo al pubbli- scono a sentire gli strumenti più definiti co, magari anche in un posto non proprio e chiari e quindi la costruzione sonora ideale, in questo caso non potrò mai sentire totale può risultare più appagante tutti i particolari e le sfumature che ascolta il all'orecchio, ma l'emozionalità di una direttore dell'orchestra in quel momento. La musica suonata live, anche se magari cosa è ancora più marcata nel caso di un meno calibrata che in un disco, è molto concerto rock nell'ambito di un grosso più viva. Consiglierei a tutti di comprare il evento per ovvie ragioni dovute all’amplifi- disco, ma più caldamente di venire ad cazione... Pierre Bolduc 26 extra > SOMMARIO potrebbero essere colti. Faccio un CD allegato AS 143 nuova rubrica!! guida all’ascolto ‘musicale’ CD ALLEGATO AD AS 143 Stop at the Devil’s Crossroad su Velut Luna CD allegato: velut luna Per conoscere meglio questo disco, in questa nuova rubrica potete leggere la guida all’a sc olt o e ascoltare degli esempi musicali, che sono stati segnalati con l’icona sq Per la versione dell’articolo con gli esempi musicali CLICCATE QUI: Questo link vi porterà alla pagina interattiva con testo ed esempi musicali da ascoltare... sq S top at the Devil's Crossroad è caratterizzato da un inizio scop- duce la questione del blues metropolit ano, con una rilettura condi- piettante: una bella rilettura di Shake It, Brake It, classico del ta di fiati soul. L'attenzione è sul dialogo serrato fra voce solist repertorio di Charley Patton; uno dei p chitarra e fiati adri putativi del a, s q00.53 - 02.05, che ci permette di porre attenzio- Mississipi Delta Blues. Si tratta di un brano, presumibilmente com- ne al dettaglio e alla naturalezza con la quale i vari strumenti pos- posto attorno agli anni venti o trenta. La versione di Nik Lee and the sono dialogare, senza alcuna forzatura. Jingle Fellas spinge sullo shuffle, con tanto di fiati e una bella chi- La traccia numero 3, Sportin' Life Blues, tradisce ancora una volt a tarra slide a guidare la traccia, che attorno ai 2:30s q02.23 - 02.51 l'amore, da parte di Nik Lee and the Jingle Fellas, per il soul blues dà il meglio di sé in un assolo intenso ed evocativo. Sin dall'inizio e per il repertorio claptoniano. Il brano è un classico, che venne dell'album è possibile apprezzare l'ottima articolazione della sezio- portato all'attenzione del grande pubblico da Clapton, con una ruvi- ne ritmica (contrabbasso e batteria), viva, dinamica e pulsante per da versione, che vedeva come ospite il grande J.J. Cale. Anche in tutto lo scorrere del brano. questo caso, il testo ha un incipit molto intrigante e descrittivo: “I'm New York City Blues, traccia numero 2, è forse più not a nella ver- tired of runnin’ around/Think I will marry and settle down/This ole sione pubblicata dagli Yardbirds nel 1965, negli anni in cui Eric sportin’ life/It is a mean life, and it's killin me”. Come avrete capito, Clapton rivestiva il ruolo di chit arrista solista. La rilettura di questo non stiamo parlando di un'iscrizione al golf club o delle tristemente classico del blues urbano, tradisce una cert a ascendenza rock di note partite di calcetto scapoli contro ammogliati, ma di ben altra Nik Lee e i suoi, sia nell'arrangiamento dei fiati, che nella ritmica, ‘vita sportiva’… ma soprattutto nel delinearsi della voce e della chit arra. Si tratta di La traccia è attribuita a Brownie McGhee, bluesman longevo origi- un pezzo travolgente, con qualche bpm in meno rispetto alla già nario del Tennessee, famoso per la sua collaborazione di lunga citata versione degli Yardbirds. Il testo, ruot a attorno all' incipit: “If data con Sonny Terry; altro padre putativo del genere, con inclina- you've ever been to New York City/ You know what I'm talking zione folk. S tefano Nicli, Giorgio Beberi al sax baritono, Marco about”. Come tutti i blues, la dichiarazione d'intenti delle liriche Pisoni al sax tenore, Christian S tanchina alla tromba e gli altri, ci avviene entro le prime due linee di testo, che anticip ano (e spesso regalano una cover molto elettrica, dove la dinamica esercit descrivono a grandi linee) il contenuto che verrà esposto nel brano. ruolo predominante, attraverso continui dialoghi fra batteria e chi- Sebbene la storia sia a base di sesso e di morte violent tarra, spezzati da vamp di fiati. a, suona a un Apprezzabile, attorno ai 3:30 e come un monito a chi si avventuri nei meandri di NewYork, special- seguenti mente per coloro che non siano avvezzi alla violenza urbana. Una nissimi e fortissimi. scelta ottimale, da parte di Nik Lee and the Jingle Fellas, che intro- Early Morning Blues, traccia numero 4, è uno dei classici di Blind 28 extra > SOMMARIO s q03.18 - 03.44 il rapporto solo/tutti e la forbice fra pia- Blake, l'indiscusso re della chit arra ragtime. Il blues in questione fu Nella successiva They're Red Hot, Stefano Nicli esordisce con un composto a metà degli anni venti. La versione Nik Lee and the brano dominato dalla sua voce e dall'ukulele, oltre che dall'armoni- Jingle Fellas trasport a il brano nella modernità, con fiati soul jazz ca di Pandolfi. Una rilettura piacevole e curiosa, che in parte stravol- s q00.30 - 01.10, che si incastrano attraverso trame delicate con ge (pur sempre rispettosamente) il brano originale di Robert gustose svisate di chit arre. La dinamica è molto pronunciat a, ma è Johnson, inciso nel 1936. Lo strumming preciso e accurato di Nicli anche la traccia migliore per concentrarsi sul soundst sull'ukulele non porta la canzone in questione troppo lontano dai lidi age, che si rivela in tutta la sua naturalezza. La band ha una bella collocazione blues. Nella parte solista spaziale e una pronunciat a profondità di campo. Del ragtime della te tutta la cura nella ripresa, e tutt a la completezza della dinamica, versione originale rimane poco in quest a versione, se non un certo soprattutto quando rientra l'armonica di Pandolfi. incedere e una vaga configurazione ritmica. Il lavoro dei musicisti Nella traccia 8, Shake That Thing, rientrano i Nik Lee and the Jingle trentini, in quest'occasione, sembra rivolgersi a trovare un ponte Fellas al gran completo. Si tratt a di una traccia fortemente ritmica, s q01.16 - 01.59, si apprezza pienamen- possibile fra le loro forti influenze jazz e le radici della musica afro- dominata dal groove di contrabbasso di Marco S tagni, che si distin- americana stessa, molto forti nella versione originale di Blind Blake. gue per articolazione e profondità. Il brano proviene dal repertorio di Il primo giro di boa dell'album, arriva con la traccia 5, Hey Hey Papa Charlie Jackson, una figura molto import ante per il blues del Daddy Blues. Si tratta, ancora una volta, di un brano di Blind Blake: sud. Nicli e i suoi elaborano una versione ricca di soul e di jazz, con un ragtime eseguito da S tefano Nicli con la chit arra acustica e da i fiati in grande spolvero Marco Pandolfi all'armonica, nella veste di ospite. Una bella inter- nale il gusto per il genere ballabile. Da segnalare, nella traccia, il pretazione, che si colloca nel solco della tradizione, pur senza esse- contrasto fra il solo di Nicli alla chit arra elettrica, le p arti in sezione re pedissequamente filologica. Dal punto di vist a tecnico, sottoline- dei fiati e i passaggi incalzanti della batteria di Andrea Polato. iamo il dett aglio e l'imp atto degli strumenti acustici s q00.51 - 01.32. Il soundst age, si fa più raccolto e si stringe attorno ai due s q01.30 - 01.45, che recupera dall'origi- Good Morning Blues, invece, si presenta sempre come un blues ballabile, ma la versione di Nik Lee and the Jingle Fellas conferisce una musicisti, offrendoci un panorama d'ascolto realmente suggestivo. grinta elettrica L'impatto acustico prosegue anche nella traccia seguente, la nume- Leadbelly. Un altro esempio di poesia e di minimalismo letterario ro 6, Make Me Down A Pallet On Your Floor, una traccia che vede tipico del blues, lo possiamo trovare proprio nelle p arole di questo nuovamente Nicli e Pandolfi dialogare. Questa volta la chitarra è suo- brano: “When I got up this mornin’ the blues was walkin around my s q00.50 - 01.38 al classico intramont abile di nata con la slide, ma il dett aglio mantiene tutta la sua precisione. Il bed”. Quando il blues è un qualcosa di imp alpabile, di vivo, vit ale, soundstage è sempre raccolto e l'interplay dei due musicisti è ben ma anche misterioso, cap ace di esistere di vit a propria. Non è il restituito dalla dinamica. Il brano è un musicista che crea il blues, ma è soltanto l'interprete di qualcosa che traditional, secondo alcuni risalente ai primi anni del '900, anche se le versioni più conosciute è nell'aria che lo circonda. La presente rilettura non int acca il fasci- (e passate alla storia) sono q uelle di Mississipi John Hurt, Jerry Roll no dell'originale, ma ne accresce l'aura di mistero, con st Morton e Big Bill Bronzy. Una traccia toccante, che ci riporta diretta- improvvisi, chitarra elettrica e una forte anima jazz. mente al cuore della musica blues delle origini Con Catfish Blues le cose si tingono di hard, nel senso musicale del s q00.11 - 00.32. > SOMMARIO extra acchi 29 CD allegato: velut luna CD allegato AS 143 CD allegato AS 143 termine. La chitarra di Nicli si fa spessa e distort a, mentre la batte- Si tratta di un pre-war blues, che af fonda le proprie radici nel ragti- ria e il basso lasciano vibrare tutta la loro anima blues rock. La trac- me e nella cultura afro-americana delle origini. Lo sviluppo della cia di Robert Petway risale al 1941 e fu di grande ispirazione per cover si snoda attraverso un arrangiamento jazz soul della sezione artisti come John Lee Hooker , BB King, Jimi Hendrix e Muddy fiati Waters, proprio per il suo forte impatto. Sul finire degli anni sessan- sezione ritmica decisamente groovey . La versione di Nik Lee and ta, Catfish Blues divenne una traccia molto amat a dai chit arristi the Jingle Fellas è un ottimo esempio di contrasti dinamici fra blues rock, anche per la cit azione che spinse W aters a comporre soli/tutto e pianissimi/fortissimi. L'incisione rivela, infatti, un'ottima Rollin' Stones, che tutti sappiamo dette l'idea a Keith Richards & forbice dinamica, mentre il dettaglio rimane di ottima qualità a qual- Co. per il nome. Sebbene il brano si presenti con un forte incedere siasi livello di espressione dei singoli strumenti. rock Intensa e dai toni noir è la rilettura diBlack Dog Blues, un altro gran- - 00.41, con momenti molti vicini al concetto di - 01.57 , che dialogano con voce, chit arra e una de classico di Blind Blake, dove torna l'armonica di Pandolfi. Il il soundstage aperto e il bilanciamento equilibrato. brano mette in evidenza ancora una volt a, l'estrazione jazzista dei Affascinante rilettura quella di Weeping Willow Blues. Brano diffici- fiati, mentre contrabbasso, chit arra e batteria le, scritto da Pam Carter , ma portato al successo da Bessie Smith tirano dritto con un tempo incalzante, che molto deve al white blues nel 1924. La band si concentra su di un'interpret azione che abbina degli anni d'oro. Una traccia dove la pressione sonora è sicuramente un groove soul rock maggiore e il soundst age è più af follato, ma che non mostra alcuna s q02.42 - 03.43, una potente chitarra elettri- s q01.20 - 01.52] ca slide e dei fiati in odore di Stax/Motown, che non dispiacerebbe- smagliatura rispetto a brani, almeno apparentemente più moderati. ro ai Dap Kings di Sharon Jones. L'incedere sof ferto della versione La chiusura di questo intrigante percorso, attraverso alcune delle originale, sembra acquisire maggiore intensità in quest a versione, molte anime del blues è af fidato ad un alternative t ake di Shake It, dotata di un bilanciamento di alta scuola. Alti cristallini, zona media- Break It, dove è la tromba con la sordina di Christian S tanchina a na luminosa e bassi articolati, sono il cardino attorno al quale si guidare il brano in chiave ragtime dispone il profilo d'ascolto. con la chit arra di Nicli. Un piccola perla conclusiva, una versione È ancora una volta il jazz, e le sue connessioni infinite con il blues, gioiosa e coinvolgente, che porta degnamente a conclusione il viag- a far rivivere Walking My Troubles Away di Blind Boy Fuller, espo- gio appassionante di questo Stop at the Devil's Crossroad. Simone nente di spicco del piedmont blues, ovvero il blues della East Coast. Bardazzi s q00.20 - 00.34 , dialogando numero 137 con CD allegato ‘MARIA CALLAS’ ancora disponibile ONLINE > SOMMARIO extra 31 CD allegato: velut luna s q00.01 power trio delineato dai Cream, l'ascolto risulta ancora trasparente, s q01.29 nastri a bobina NASTRI A BOBINA Nastri Commerciali a due tracce / 19cms Leggete anche l’articolo di Pierre su Audiophile sound n. 143 CLICCA QUI PIERRE BOLDUC nastri a bobina N el numero 143 di Audiophile sound ho iniziato un discorso sui nastri commerciali a due tracce/19cms che si possono comprare su Internet. Messi sul mercato tra 1955 e 1961 dalle principa- le case discografiche dell'epoca furono realizzati quasi tutti da i master originali. Anche se il mercato era piccolo e il costo al pubblico per ogni bobina era molto alto per le ragioni che ho spiegato nell'articolo, la loro qualità sonora non deve impedirci a presentare i titoli più appettibili per gli audiofili. Questo mese diamo uno sguardo ad alcuni dei titoli del famosissimo catalogo Mercury Living Presence. Almeno una cinquantina di titoli 2 track/19cms furono pubblicati - forse di più - tutti su nastro acetate. Questo vuol dire che sono molto fragili; non solo hanno una tendenza a rompersi facilmente ma anche a ripiegarsi su se stessi. Il livello di tape hiss (rumore del nastro nelle alte frequenze) tende anche a essere alto, l e ma le performance, nonché la qualità del suono che uno riscontra nelle grande incisioni di Paul Paray, Antal Dorati e Howard Hanson, per esempio, continuano a toglierci il fiato: anche oggi dopo più di mezzo secolo! L'ultima volta che ho fatto sentire Fiesta in HiFi - un nastro registrato in una maniera impressionante con una presenza data agli ottoni che vi farà venire i brividi -, un audiofilo seduto davanti al nostro impianto a Salerno si è alzato e si è inginochiato… (purtroppo spesso scene del genere si verificano a Salerno…). L'impatto dei tromboni e della tuba li ha fatto perdere la testa. Ho la versione in vinile della Speakers Corner, anche l'edizione in poche copie duplicate su vinile senza inchiostro, ma su uno Studer il nastro 2 track/19cms il vinile se lo mangia, tout court. Un altro Mercury da non perdere è il nastro contenente la Suite Hary Janos di Kodaly. Bellissima riproduzione delle percussioni. Anche se registrata a Minneapolis da Dorati il suono non è asciutto come i CD; un po' meno le edizioni in vinile. Il programma è piuttosto breve ma ne vale la pena. Dorati studiò con il compositore e anche con Bartok al Conservatoire di Budapest. Non solo conosceva quella partitura come pochi altri (e questo vale ancora oggi!) ma sapeva dare vita alla composizione di Kodaly che, fra l’altro, descrive in musica un orologio musica- 34 extra > SOMMARIO viennese, uno starnuto (nel racconto, quando una persona fa uno starnuto, significa che sta mentendo); e la finale marcia trionfale è presentata non solo in maniera maestosa ma anche con il giusto umore. Nella Suite di Kodaly temi facilmente riconoscibili appaiono uno dopo l'altro e tutta la partitura esulta colori timbrici affascinanti: un capolavoro da conoscere. extra pagina attiva nastri a bobina Ugualmente di grande impatto è il nastro dedicato al Concerto in F di George Gershwin suonato dal pianista Eugene List e accompagnato da Howard Hansen alla testa della Eastman Rochester Orchestra. Il rapporto pianoforte/orchestra è ideale: lo strumento fa parte dell'orchestra, non lo domina e neanche viene dominato da lei. Percussioni e ottoni sono catturati dai microfoni con grande realismo, come d'altronde quasi tutte le incisioni realizzate da questo complesso. Un altro gruppo inciso molto bene dalla Mercury è la Eastman -Symponic Wind Ensemble diretto da Frederick Fennell: provate March Time, ancora una volta ottoni catturati miracolosamente. Fennell registrò anche vari brani di musica per banda: da scegliere sono le incisioni dell'inizio degli anni Sessanta che sono meno nasali di quelle dei primi anni della stereofonia. Il catalogo Mercury di non classica è piuttosto banale: quasi tutta musica easyliving degli anni Cinquanta. Ma per noi audiofili ci sono alcuni nastri che brillano per le loro colorissime timbriche; in particolare penso ad alcuni titoli che raggruppanno vari genere musicali, dal jazz, soul, classica a genere più leggeri. Non sono stati ripresi con la microfonia di Robert Fine usata per la classica (solo tre microfoni collegati a un registratore a tre track), ma con numerosi microfoni collegati a mixer dall'inizio dell'era analogica. Attenzione, non parlo dei mixer a 48 tracce degli anni Settanta, ma mixer con un numero di tracce più ridotto e così meno dannoso per la coerenza del suono. Penso a Miracle in nastri a bobina Sound. Per chi è interessato alle percussioni vi raccomando Percussion in HiFi suonato da David Carroll and His Orchestra. Questa registrazione esulta le timbriche dei più svariati strumenti a percussione (tra i 130 diversi strumenti catturati contiamo il vibraphone, la marimba, lo xylophone, i chimes, vibes, drums e pianoforte ) e fu realizzata dal grande Bill Putnam con i sui microfoni a valvole Telefunken U 47. Un altro nastro che offre percussioni ma con un gusto decisamente sudamericano è Havana In Hi-Fi. Fu inciso negli Capitol Studios a New York: il complesso orchestrale comprende fiati, tromboni, trombe, un rhythm section al completo, viole, violoncelli, violini e marimba. Fra i microfoni utilizzati per riprodurre le varie sezioni e strumenti, da notare: tre RCA 44BX - uno per i fiati, uno perle ltrombe e uno per i tromboni; tre microfoni Electrovoice 666 - uno collocato sopra il pianoforte, uno per il contarabbasso e uno per la chitarra; due microfoni RCA 77-D per le viole e per i violoncelli e un Telefunken U47 sospeso sopra gli archi. Il registratore adoperato era un Ampex 300. I nastri elencati di seguito possono essere comprati su Internet. Assicuratevi che i venditori sono di fiducia. Per chi vuol avere le duplicazioni nostre sottolineamo che tutti i titoli menzionati sono disponibili a un prezzo di 68 Euro incluso iva. E le nostre copie originali, ve lo garantisco, sono perfertte, e così saranno le vostre copie. Grazie. Pierre Bolduc Titoli del catalogo reel to reel 2 track/19cms Mercury Living Presence: FIESTA IN HIFI, MAS5-28 KODAYY, HARY JANOS SUITE, MDS5-1 MARCH TIME, MWS5-29 HAVANA IN HI-FI, MDS2-2 PERCUSSION IN HI-FI, MDS2-37 A MIRACLE IN SOUND, DEMS-2 Questi titoli sono disponibili duplicati su i nostri nastri Audiophile Reel-to-Reel Publications al prezzo di 68 euro + IVA. IVA. Per informazioni, telefonate Pierre Bolduc: tel: 089 72 64 43 / cell 039 392 85 06 715 pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare la versione LP di Percussion in Hi Fi con David Carroll & Orchestra > SOMMARIO extra 35 vinile The Vinyl Collection Una collana di ristampe LP audiophile a cura di Pierre Bolduc Qui, Pierre parla di una caratteristica che è intreseca al vinile: il rumore di fondo... Per chi ha acquistato la Collection, segnaliamo che questo articolo fa parte dell’aggiornamento n. 2 inviati a tutti gli acquirenti copertina del fascicolo allegato all’uscita LP TVC 001 I PRIMI DUE VINILI prossimi titoli in uscita, i n. 3 e n. 4 (TVC 003 e TVC 004) che avrà luogo entro la fine del mese. vinile opo aver spedito centinaia di LP delle due prime uscite (TVC D Per quanto riguarda il rumore, le cose sono più complicate. Il rumore di 001 e TVC 002) sono felice di poter scrivere che abbiamo avuto fondo relativo all'ascolto di un LP è creato essenzialmente da tre fonti: solo una mezza dozzina di lamentele: alcune relative a p acchi (1) il fruscio del nastro, (2) il rumore del vinile e (3) il rumore delle elet- arrivati distrutti dal corriere e le rimanenti a riguardo un rumore di fondo troniche, e tra questi, prima di tutto, dal pre phono. Un nastro analogico un po' più elevato rispetto ai dischi della De Agostini (la collana Classica è rumoroso; e più vecchio il master più rumoroso sarà; e c'è niente da in vinile 33 giri, sempre curata da me). fare perché fa parte del suo DNA. A quello si aggiunge il rumore del vini- Sono molto contento che tra le poche lamentele non c'è ne st ata nem- le che risulta dalla frizione della puntina che viaggia nei solchi del disco. meno una a riguardo dei dischi ondulanti; una vittoria dato i problemi Anche se abbiamo eletto di usare solo LP di vinile vergine (il costo è più avuti da parte di molti acquirenti di LP distribuiti in edicola. Per quanto elevato che il vinile ‘normale’), solo i vinili giapponesi sono più silenzio- riguarda i p acchi, ho ricevuto molti complimenti per l'imballaggio. si di quelli usati nell'Ovest. Ma il costo è p Chiaramente non è possibile spedire centinaia e centinaia di p acchi quello pagato per quelli di The Vinyl Collection. Come gli americani dico- senza incontrare qualche problema... Comunque, per chi ha avuto pro- no “there's no free lunch". La terza fonte di rumore ha a che fare con le blemi, dei nuovi esemplari saranno aggiunti alla spedizione dei due elettroniche, specialmente quelle a valvole, ma quest'ultima fonte dipen- copertina del fascicolo allegato all’uscita LP TVC 002 azzesco: almeno tre volte de dai circuiti e dell'alimentazione ed è fuori dal mio controllo. Ci sono due opzioni a riguardo il problema relativo al fruscio del nastro e il rumore del vinile: lasciarlo o provare a ridurlo. Per quello che riguarda il nastro, è quasi impossibile abbattere il livello di fruscio senza creare problemi nella riproduzione corrett a delle armoniche. Meglio evit are le equalizzazioni fatte, per esempio, nella produzione dei CD: sappiamo come suonano. Ma ci sarebbe un'altra strada da seguire che in teoria potrebbero rendere l'LP meno rumoroso: comprimere la dinamica. Ma è un’operazione cosmetico che risolve il problema solo superficialmente e che crea allo stesso tempo t anti altri problemi per una corrett a riproduzione dell'incisione. Il costo da pagare è piuttosto elevato. Infatti, il metodo prediletto di t anti produttori per rendere l'LP più silenzioso è di comprimere la dinamica. Mi spiego meglio. La resa dinamica è la dif ferenza misurata in db tra il suono meno forte e quello più forte incisi nel caso nostro su un disco; in altre parole, la differenza di volume tra un passaggio musicale appena udibile e quello più forte. Se la dinamica è povera, vuol dire che tra pppp e f f f f ci sarà poco differenza di volume; più grande è la dinamica, più basso sono i volumi 36 extra di musica suonati in pianissimo e più forte i passaggi musicali volumino- > SOMMARIO vinile si. Comprimendo il segnale, i passaggi pppp sono riprodotti a un volume più elevato e così coprono molto di più il fruscio del master e il rumore del vinile. Tanti produttori fanno esatt amente questo e il risult ato sono dischi più silenziosi con le caratteristiche di un suono più compresso. L'evidenza: riduzione di dinamica, colori timbrici imp alliditi, immagine stereofonica meno definita e una resa del dettaglio impoverita. Abbiamo deciso di comprimere il meno possibile e così i livellipppp possono essere sotto la soglia del rumore del disco. Ma si tratta di poca roba e vi assicuro che i risultati ne valgano la pena. È una scelt a mia perché cerco di riprodurre il più lineare possibile il master messo a disposizione nostra dagli Abbey Road Studios di Londra. I NUMERI TVC 003 E TVC 004: DMM INVECE DI LACCHE Per la produzione del terzo e del quarto volume della Collection il trasferimento dei file digitali in alta risoluzione non è st ata fatta su lacche ma su rame, grazie al processo Direct Met al Mastering. L'uso del processo DMM fu suggerito dalla Pallas e prima di tutto perché le durate dei due LP sono molto lunghe, specialmente l'LP di Mendelssohn/Schumann (TVC 004) che contiene circa 28 minuti di musica per lato. Questo ha creato problemi di sep arazione stereofonica pressione dato la lunghezza dei due programmi musicali. DMM è stato inventato dagli ingegneri tedeschi dalla Teldec verso la fine dell'era analogica. Invece di trasferire il nastro su un disco di acet ato, secondo Wikepedia, “con il processo DMM l'audio viene inciso dirett a- copertina del fascicolo allegato all’uscita LP TVC 003 mente nel met allo (rame) utilizzando un sistema port ante ad alt a frequenza e delle p articolari puntine in diamante, vibranti a più di 40kHz, per facilitare l'incisione. Ciò consente un miglioramento della precisione nei solchi prodotti, con un conseguente miglioramento della resa sonora > SOMMARIO extra 37 vinile abbastanza importanti, in più di necessitare per forza una pesante com- da evitare poteva avere a che fare con gli impianti usati e/o il lavoro del cutting engineer. Invece, ho trovato i risult ati molto più convincenti quanto ho ascoltato i test pressing delle nostre due prossime uscite (TVC 003 e 004) rimasterizzati in DMM dalla Pallas in Germania. Ho riascoltato i test pressing della De Agostini fatti con il processo DMM e li ho confront ato con i due nuovi test pressing TVC 003 e TVC 004 della Collection: per me non c'è dubbio che questi due LP DMM sono più piacevoli nella gamma alta e mostrano una gamma dinamica più grande in confronto ai DMM della De Agostini - anche se il confronto non era molto corretto metodologicamente perché si trattava di incisioni diverse. Ma il discorso rimane accademico: perché dato la lunghezza dei programmi musicali la scelta del DMM era quasi obbligatoria. DMM O LACCHE: UN CONFRONTO CHE POTRETE FARE IN MANIERA DEL TUTTO OBBIETTIVA La cosa interessante per voi è che potrete presto fare il confronto tra DMM e lacche e farmi sapere quale remastering preferite! copertina e label (in basso) dell’LP TVC 004 Questo perché il primo LP , Philharmonia Promenade Concert (TVC (in particolare con una riduzione del rumore di fondo e maggiore risposta alle alte frequenze)”. Tutto vero questo e ho potuto verificarlo quando per i primi cinque LP della collana che ho curato per la De Agostini ho fatto fare due set di test pressing, uno realizzato con lacche e l'altro con il processo DMM. La rigidità del rame minimizza al massimo il così vinile detto ‘groove wall bounce-back effects’ che succede nelle lacche: ovvero la tendenza delle modulazioni create dalla testa di incisione sulle lacche di non rimanere intatti dato la superficie non molto dura dell'acetate. Chiaramente non è il caso con il rame, un materiale duro, che fa che una volta incisi, i solchi si deformano molto meno con il tempo e questo soprattutto con le modulazioni delle altre frequenze che sono sottili e molto ravvicinate le une delle altre. Risult a un miglioramento dei transienti specialmente nelle alte frequenze e così anche l'immagine stereofonica ne guadagna in definizione come pure la timbrica che ne esce più corretta. Allora, se è così, perché la DMM non viene utilizzato universalmente? Una ragione è di natura economica: semplicemente cost a di più. Secondo, ci sono rimasti pochissimi tornio di incisione Neumann modificati per accomodare il processo DMM. Terzo, gli LP trasferiti dalle tradizionali lacche hanno spesso un suono più caldo di quelli trasferiti su rame. Ma caldo vuol dire più corretto? La rispost a è no. Il livello meno preciso della riproduzione delle alte frequenze aiuta a creare un suono più soft, più dolce, anche più scuro e per forza più colorato. Come detto, il fatto che la lacca è soft fa sì che i solchi non mantengono la loro configurazione originali come create subito dopo il passaggio 001), è stato registrato allo stesso tempo della terza uscita, Ballet Music from the Operas (TVC 003). Dal 20 al 24 settembre del 1960 Karajan e la Philharmonia Orchestra incisero non solo i due LP sopramenzionati ma anche la Quinta Sinfonia di Sibelius: in solo quattro giorni! Ecco i brani e date di registrazione: Kingsway Hall: 20 Settembre: Quinta Sinfonia di Sibelius 21 Settembre: Aida, Ballet Music; Suppé: Leichte Kavallerie; Waldteufel: Waltz, Les Patineurs; Sibelius: Quinta Sinfonia 22 Settembre: Borodin: Prince Igor - Polovtsian Dances; Dance of the Maidens Settembre 22-23: Ponchielli: La gioconda (Danza delle Ore); Wagner: Tannhauser - Venusberg Music Settembre 23: Sibelius: Quinta Sinfonia; Mussorgsky: Khovantschina Danza delle schiave persiane; Chabrier: Joyeuse Marche; Weinberger: Schwanda the Bagpiper - Polka; Waldteufel: Waltz, Les patineurs; Offenbach: Orphée aux enfers - ouverture; Chabrier: Espana EMI Studio N. 1, Abbey Road: Settembre 24: Chabrier: Tritsch-Tratsch Polka, Unter Donner und Blitz;J. Strauss: Radetsky March. Avrete notato che i brani furono registrati in due luoghi diversi: nella Kingsway Hall di Londra e dalla testina di incisione e questo fa che nella nello Studio n.1 di gamma alta il suono è meno definito e può dare l'im- re come l'acustica delle due me l'esperienza d'ascolto si avvicina più a quella del sale hanno modificato le foto- live dove il suono è meno enfatizzato in alto. Su un vicino a quella del master. Non ho scelto il DMM per i dischi della De Agostini perché non mi è piaciuto anche se suonavano più corretti. Questo 38 extra > SOMMARIO Abbey Road, Londra. Provate a capi- pressione che manchi un po' d'aria in alto. Secondo front end analogico ben equilibrato la timbrica è più Espana; J. S trauss II: grafie sonore delle due incisioni. Vi do due indizi: l' ariosità e la timbrica. vinile LA VOSTRA PARTECIPAZIONE È FONDAMENTALE: PER DUE MOTIVI Aspetto allora i vostri commenti. Potremmo fare i numeri TVVC 005 e TVC 006 con DMM se la silenziosità dei due prossimi vinili (cioè 003 e 004) vi convince che le caratteristiche sonore ottenute tramite DMM ne valgono la pena. O possiamo usare le lacche tradizionali. Vorremmo avere il vostro p arere anche su un'altra decisione che ho preso. Quando abbiamo annunciato che la Pallas in Germania avrebbe fatto la duplicazione, era perché ci avevano dato una data di consegna a circa 6 settimane dopo l'approvazione dei test pressing (questo a fine dicembre). Poi a gennaio ci hanno detto tra 3 e 4 mesi! Come volevamo assolut amente duplicare gli LP in Germania abbiamo fatto fare i primi due numeri da Celebrate sempre in Deut schland… ma i prossimi due LP saranno duplicati invece alla Pallas. Vediamo i risultati. Per il momento sono felice dei risult ati che la Celebrate ci ha dato: copertine ben st ampate, etichette perfette, dischi non ondulanti, e superficie silenziose. Ma quelle della Pallas saranno ancora più silenziose? Vedremo. E vorrei avere un feedback da parte vostra. V edo tutta questa operazione non come un'operazione commerciale copertina del fascicolo allegato all’uscita LP TVC 005 fatto che sovvenzioniamo il 50% del costo del corriere) ma vostri due speaker è molto sottovalut ata. come un'attività culturale. Così vorrei coinvolgervi nella decisione. Per Mi auguro che The Vinyl Collection possa fare capire un po' meglio come me questi sei LP - e spero presto un'altra serie di sei - è anche un i vinili vengono realizzati e farvi scoprire le grande interpret azioni e inci- veicolo per fare capire meglio i vari processi di produzione del sioni dell'era analogica. Pierre Bolduc vinile. Purtroppo il mondo audiofilo è troppo ossessionato dai componenti per la riproduzione di musica mentre l'import anza del supporto nella ricreazione finale del suono che esce dai Per qualsiasi informazione: tel: PIERRE BOLDUC 089 72 64 43 / cell 392 85 06 715 > SOMMARIO extra 39 vinile (credetemi, guadagniamo poco dato il prezzo così basso e il consigli pratici AJ VAN DEN HUL risponde alle domande degli audiofili... consigli: aj van den hul Van den Hul risponde ad altre domande, fra cui: ‘Il VTA è passato da 15 fino a più di 22 gradi. Cos’è accaduto?’ EMT con un "15" nel numero di modello e la famosa serie V15 di (per leggere le domande già pubblicate Shure. Più tardi arrivarono le unità a 20 gradi, come le in altri numeri di AS EXTRA, rivolgetevi Dynavector e le Ortofon delle serie 20. Il vantaggio delle testine a 20 gradi sta nella leva più corta e il maggiore spazio tra la testina e il disco. Un leva più corta automaticamente implica una fre- ai nn. 136 in poi) quenza di risonanza meccanica più elevata e una migliore risposta all'impulso. Inoltre, la risposta in frequenza del crosstalk [dia- omanda: Negli anni, il VTA [Vertical Tracking Angle - D fonia, ndt] è più lineare fino a 20 kHz. Angolo di Tracciamento Verticale, ndt] è cambiato da 15 gradi passando dai 20, fino ai 22 gradi o più. Cos'è accaduto? Ma la domanda è sempre la stessa: il disco che ho tra le mani VdH: L'angolo di tracciamento verticale è l'angolo tra il disco gradi. Dopo il 1970, praticamente tutti i dischi sono stati tagliati a orizzontale e la linea che unisce l'apice dello stilo nel solco e il 20 gradi e qualche incisore giapponese si è spinto a 22 gradi o punto di sospensione dentro la testina all'altro capo della leva. più. Il consiglio è quindi quello di regolare l'altezza del braccio e Se il solco è stato inciso, ad esempio, a 15 gradi nella lacca, è di ricercare dell'ascolto la più ampia spazialità possibile. Questo necessario tracciarlo allo stesso valore: 15 gradi. Altrimenti, inve- è il criterio rispetto al quale fare la messa a punto. ce di seguire la forma di un'onda sinusoidale registrata (tagliata) Ciò che accade è che modificando il VTA si sente cambiare il a 15 gradi, lo stilo subisce una inclinazione in avanti o indietro che genera distorsione armonica supplementare - come si vede in Van den Hul Distributore per l’Italia dei prodotti Van den Hul un oscilloscopio. Ma… qualunque sia il disco non è mai possibile rilevare il corretto VCA (Vertical Cutting Angle) [Angolo di Taglio MPI Italia Verticale, ndt]. Quindi in molti casi www.mpielectronic.com CLICK è una pura congettura. 40 extra Tipiche testine a 15 gradi sono, ad esempio, tutte quelle della serie > SOMMARIO ha un VCA a 15 gradi o 20 gradi? Fino a circa il 1963, tutti i dischi erano del tipo con VCA a 15 parametro più critico, modificando l'altezza del supporto del braccio. Sarebbe bello se tu potessi ristabilire l'altezza del braccio alla stessa posizione quando riproduci nuovamente lo stesso disco. Molti fabbricanti di bracci non si preoccupano di questo, ma fortunatamente l'inglese SME è ben nota per il suo interesse nella regolazione del braccio e del VTA. Se non hai idea di come affrontare questo argomento, alza sempre un pochino il braccio da dietro: facendo così aumenti già di poco il VTA. In molti casi questo funziona e il risultato sonoro è sempre migliore. consigli pratici “...Fino a circa il 1963, tutti i dischi erano del tipo con VCA a 15 gradi. Dopo il 1970, praticamente tutti i dischi sono stati tagliati a 20 gradi e qualche incisore giapponese si è spinto a 22 gradi o più. Il consiglio è quindi quello di regolare l'altezza del braccio e di ricercare dell'ascolto la più ampia spazialità possibile. Questo è il criterio rispetto al quale fare la messa a punto...” AJ VAN DEN HUL Lconsigli pratici: aj van den hul D: Ho una testina con quattro fori per le viti: perché dovrei utilizzarli tutti e quattro per fissare la testina al porta-testina? VdH: Quattro viti si comportano come quattro punte, quindi l'energia vibrazionale meccano-acustica del corpo della testina si trasferisce meglio al porta-testina. Non stringerle troppo forte: una buona presa è sempre la cosa migliore, altrimenti potresti forzare il filetto e non riusciresti più in alcun modo a fissarle. Una testina non è un'automobile. D: Ho un disco di test e nella spiegazione leggo che quando, con la mia testina, traccio una sezione specifica, dovrei vedere sull'oscilloscopio delle onde quadre. Non posso credereci, perché non vedo come una testina possa tracciare onde quadre. Secondo me lo stilo slitterebbe via immediatamente e quindi la testina si torcerebbe il doppio. Perché i produttori del disco di test CBS fanno questo grave errore? VdH: Caro amico analogico e americano, la storia è in qualche modo differente da come appare a prima vista. Una testina phono magnetica produce sempre un segnale d'uscita linearmente proporzionale in valore e direzione alla velocità di modulazione (la velocità perpendicolare dello stilo); quando la velocità di modulazione è costante, anche la tensione d'uscita è automaticamente costante. Riferendoci all'uscita attesa, l'onda quadra, il significato è che ci sono solo due livelli di segnale e (teoricamente) nulla nel mezzo: il livello alto stabile e il livello baso stabile uniti da linee verticali. Quindi nel disco abbiamo a che fare con variazioni di direzioni e non di velocità. L'unica forma che si adatta a questa descrizione è un triangolo costante. E questa è la curva che il tuo stilo può tracciare senza ‘slittare via raddoppiando’, o, come dicono i nostri amici analogici indiani, ‘douben’. Nella pratica sono coinvolti alcuni problemi minori, come, ad esempio, l'oscillazione alla frequenza di risonanza della sospensione dell'incisore. L'incisore deve realizzare sulla lacca angoli netti e rotondi alle estremità alte e basse dei lati dell'onda triangolare. Un'improvviso cambio di direzione (a velocità costante) crea > SOMMARIO extra 41 consigli pratici oscillazioni meccaniche alla frequenza di risonanza. Questa onda giare qualcosa, c'è un'altra soluzione: sinusoidale modula il triangolo. Il risultato non è un triangolo netto, 2. Prendi del grasso duro per cuscinetti utilizzato normalmente per ma qualcosa di instabile che sembra un triangolo. Controllando le auto - o meglio per carri armati di tipo pesante - e mettilo sui l'uscita della tua testina su un oscilloscopio vedrai quindi un'onda cuscinetti orizzontale e verticale del braccio. Il trascurabile effetto quadra modulata da un'onda sinusoidale. Mi auguro che ciò accada negativo di questa soluzione è che il braccio riceverà un naturale nelle tue analisi all'oscilloscopio. smorzamento che potresti non gradire. Ma funziona. Non mettere sabbietta per uccelli nel braccio: questo non modificherà il gioco dei D: Sono un orgoglioso possessore di un braccio fatto a mano molto suoi cuscinetti. costoso, ma tutte le testine che possiedo hanno un serio problema: consigli: aj van den hul la distanza dei loro fori di montaggio è sempre troppo ampia rispetto al D: Negli anni ho collezionato circa 5000 LP dei quali ne avrò ascol- mio braccio. Ho scritto pressanti lettere di avvertimento ai costruttori di tati, forse, circa 200. Cosa fare? Collezionarne altri o fermarsi ora? testine e tutti mi hanno risposto che la distanza di mezzo pollice dei loro VdH: Fintanto che potrai acquistare dischi, non fermarti, perché ci fori è corretta. Come risolvere questo problema? saranno sempre dei dischi migliori di quelli che ti piacciono tra quei VdH: Sicuramente è il tuo braccio che ha una distanza dei fori di 200. Considera seriamente di vendere 1500 dischi dalla tua colle- circa 1 mm più piccola dei raccomandati 12,7 mm, quindi il montag- zione e di utilizzare quel denaro per acquistarne e selezionarne altri gio della testina sarà sempre una perdita di tempo. O peggio: potre- che ti piacciano veramente. Alla fine potresti averne circa 500 o più sti danneggiare i fori di montaggio della testina. Per risolvere il pro- e quei dischi saranno i tuoi amici per sempre. I buoni dischi conser- blema non trapanare la testina, ma crea una fessura laterale ai due veranno il loro valore. Quindi, se non è per l'ascolto, è per investimen- buchi nel tuo braccio e sii un felice ascoltatore di dischi. to. Ma non fermarti, altrimenti è come dire addio al tuo (nostro) hobby. D: Ho comprato il mio braccio molti anni fa. Nel tempo si è creato D: Ho ricevuto un braccio da un amico, ma il contrappeso è andato dello spazio tra i cuscinetti del braccio, anche alla minima rotazione. perso, così ho cercato in giro e ne ho trovato uno da un sistema, in Come posso ridurre il gioco del cuscinetto? cui mancava proprio il braccio. Ora ho un problema: il buco centra- VdH: Puoi fare due cose: le del contrappeso è un po' più grande del mio braccio. Si adatta, 1.Individua la vite di regolazione. Togli il sigillo e stringi le due viti di ma c'è un po' di spazio tra la fine del braccio e il buco centrale. regolazione verticale e orizzontale al punto che il braccio si possa Questo spazio libero influenza la qualità sonora? muovere ancora liberamente, ma senza gioco con il cuscinetto. Se VdH: Sì, perché il peso agisce come un risuonatore meccanico e questo sistema implica troppo lavoro, oppure hai paura di danneg- produce un suono alla propria frequenza di risonanza. Questo 42 extra > SOMMARIO consigli pratici suono modulerà il tracciamento della testina e produrrà una ‘colorazione del braccio’. Il contrappeso deve essere fissato molto bene alla fine del braccio e deve essere il più vicino possibile ai cuscinetti per ridurre il momento d'inerzia del braccio. Quindi metti un po' di nastro di teflon intorno all'estremità del braccio per ridurre lo spazio libero. D: Sono un orgoglioso possessore si un giradischi fatto in Scozia con un braccio di fattura Scozzese su una base porta-braccio realizzato in Scozia. Cosa posso fare per migliorare il mio sistema? VdH: Prima di tutto una precisazione: il tuo giradischi viene dalla Scozia e il braccio dal Giappone. Il braccio è stato messo sul porta-braccio in Scozia. Ora i miglioramenti: sono sicuro che un consigli van den hul cambiamento alla rigidezza del cavo del braccio possa produrre un buon ed economico miglioramento. Un cavo più flessibile previene l'accoppiamento meccanico tra il porta-braccio e il resto del sistema. Se fosse un cavo bilanciato con la schermatura collegata solo al lato del preamplificatore phono, faresti davvero un grande passo avanti in qualità. Un'altra modifica consiste nel mettere un materiale smorzante sotto la basetta portabraccio. La basetta sospesa dal corpo del sistema per smorzare l'energia che se ne va in giro è una buona idea di per sé. Ulteriore materiale smorzante al di sotto, riduce le risonanze del braccio. Lo stesso materiale può essere utilizzato all'interno del piatto: questo aiuta anche a pulire il suono. Tutti gli interventi menzionati richiedono una successiva regolazione del bilanciamento delle sospensioni del giradischi e del porta-braccio, perché il materiale extra aumenta il peso delle parti interessate. La regolazione serve a mantenere tutte le parti in posizione orizzontale. Ciò che aiuta sempre è separare il giradischi dall'ambiente circostante, posizionandolo su uno spesso piano di marmo sospeso sopra alcune molle, sotto le quali è posizionato un altro piano di marmo. AJ van den Hul / www.vandenhul.com extra 43 angolo tecnico I DIODI NELLE RETI ELETTRICHE NON LINEARI PARTE 3 Leggete le parti 1 e 2 sui numeri 141 e 142 di AS EXTRA, sempre disponibili online U na delle reti sicuramete più note, laddove si faccia uso di un componente non lineare come il diodo, è la combinazione diodo-capacità. Al lettore che ha seguito nei numeri scorsi di AS EXTRA gli articoli sulle reti di livellamento e sugli aliin passato. ideale, ovvero, che la sua tensione di soglia sia Vγ=0). Subito La rete si presenta come in fig.1 dopo T/4 la tensione ‘Vi’ tendera a scendere (dato che risponde ad una funzione sinusoidale). Nel frattempo il diodo risulterà polarizzato inversamente e non permetterà al condensatore di scaricarsi (ricordiamo che durante la scarica di un condensatore la corrente presenta un senso Fig. 1 inverso rispetto a quella di carica, cioè, dal condensatore si dirige Se consideriamo che il segnale d'ingresso ‘Vi’ abbia un andamen- verso il resto del circuito che lo stesso condensatore vede ai suoi to sinusoidale, allora la tensione presente sul condensatore capi). sarebbe rappresentata da un segnale composto dalla sola parte In via teorica, la tensione ai capi del condensatore rimarrà costan- positiva di ‘Vi’ (fig.2), tutto ciò, se in parallelo al condensatore te per tutto il tempo di funzionamento, così come è riportato in risultasse collegato un carico resistivo (come di norma succede fig.3) negli alimentatori di tensione). Fig. 2 Fig. 3 Questo tipo di rete viene identificato come ‘raddrizzatore di picco’. Quando la tensione ‘Vi’ assume per la prima volta valori positivi, tanto da permettere al diodo di condurre, la tensione ai capi del condensatore comincerà a crescere sino ad assumere il suo valore massimo (coincidente con la tensione massima del segnale d'ingresso). Tutto questo avviene sino al primo quarto di periodo. Antonio Sese Ingegnere e fondatore: Horn Audio Amplifiers www.hornamplifiers.com CLICK Se, invece, consideriamo che Da questo momento in poi il diodo rimarrà interdetto perchè non non vi sia alcun carico ai capi si potrà più verificare la condizione di polarizzazione diretta. In del condensatore, si verifica questo modo il condensatore risulterà isolato dal resto del circui- che nel primo ‘quarto’ di perio- to e manterrà la sua carica costante. La tensione rimane perciò do la tensione ai capi del con- costante. La rete ha operato in modo tale da convertire la tensio- densatore si porta al valore di ne di un segnale sinusoidale in una tensione continua di valore picco della semionda positiva pari al valore di picco di quella sinusoidale. Continua... Antonio (considerando che il diodo sia Sese / Horn Audio Amplifiers > SOMMARIO extra 45 diodi non lineari - 3 mentatori, questa combinazione richiamerà alcuni concetti trattati Modello GX 250MG finalmente in Italia! Per informazioni sulla linea di diffusori Fostex: tel+39 i n d i r i z z o via Dal Lino, 23/2 - 40134 Bologna 347 2532215 [email protected] webartofmusic.it consigli pratici METODO DI CORREZIONE ACUSTICA Storia e dispositivi specifici per le sale d'ascolto HiFi PARTE 4 (6 PARTI IN TUTTO) LEGGETE LA 1a, 2a, 3a PARTE IN diffrazione studiati inizialmente in ottica da Schroeder, il quale ha applicato, dalla teoria dei numeri, il principio che una superficie con avvallamenti o scanalature opportunamente spaziati diffonde il suono in modo efficace attraverso la creazione di ‘rumore pseudocasuale’. AS EXTRA 140, 141, 142, SEMPRE ONLINE Schroeder ipotizzò infatti che un'onda sonora, quando investe una struttura a reticolo di fase, si diffonde in tutte le direzioni in modo pres- M fessionale, ben poca attenzione hanno destato presso gli audiofili degli anni '70 e dei primi anni '80, forse in rapporto alla scarsa qualità dei sistemi di riproduzione. Ma successivamente una tecnica di trattamento acustico messa a punto dal dott. Geyser del Laboratorio Tecnologico Californiano riuscì a suscitare qualche interesse nel movimento audiophile americano che nel frattempo, grazie alle riviste underground e a una nuova generazione di costruttori, si era emancipato. Questa tecnica si chiama LE.DE. (Live End-Dead End) e consiste nel soché costante poiché l'onda sonora incidente viene ‘rotta’ e ‘slittata’ nel tempo. Questi sfasamenti possono essere ottenuti con una serie di scanalature le cui spaziature in larghezza e in profondità sono determinate in base a una sequenza di resti quadrici. La profondità massima delle scanalature è data dalla massima lunghezza d'onda da diffondere; invece, la larghezza della scanalatura è circa metà della più corta lunghezza d'onda da diffondere. La RPG Diffusor System ha effettuato numerose applicazioni della teoria del resto quadrico, presentando sul mercato diversi pannelli che funzionano in base alle teorie di Schoeder: ai primi modelli QRD-4311 e disporre i diffusori nella parte della stanza resa acusticamente assor- 1711 ne sono seguiti molti altri progettati per impieghi particolari. Più bente, mentre l'ascoltatore siede nella parte riverberante della stanza. Una mezza sala anecoica dalla parte dei diffusori, una mezza sala completamente riflettente dal lato dell'ascoltatore. I materiali più frequentemente usati per trattare la parte della stanza dove stanno i diffu- tardivamente sono stati introdotti sul mercato anche gli Abfusor, che sori, sono i poliuretani espansi con vari tipi di forma e scolpitura, ma possono essere usati anche materiali o accorgimenti d'altro tipo. ficare opportunamente l'acustica del locale. Secondo B. Cheney di The Audio Monitor (n.4/1983) “I risultati acustici di un ambiente LE.DE. sono stupefacenti: attenua la riflessione precoce del suono vicino ai diffusori che inficia la localizzazione spaziale blemi legati all'assorbimento delle basse frequenze ed alla diffusione (stereofonica) delle sorgenti sonore… crea una caduta delle alte frequenze simile a quella di una buona sala da concerto… gli alti suona- poste dentro altre strutture diffondenti. Vari elementi a resto quadrico di no naturali e puliti, non sordi o taglienti… il guadagno in chiarezza e definizione è enorme”. Tuttavia anche questo tipo di approccio non è privo di manchevolezze: di frequenze similmente ad un woofer, un midrange e un tweeter di un non risolve il problema del controllo delle risonanze a bassa frequenza e del trattamento selettivo delle riflessioni precoci. Inoltre da luogo ad zione e negli auditorium ottenendo un discreto successo anche presso un ambiente acustico ‘rigido’, privo della possibilità di modificare rapidamente la quantità di suono diffuso. Il sistema di trattamento LE.DE. fu adottato da numerosi studi di regi- Particolarmente adatti per il trattamento acustico degli spazi grandi, strazione. Ha riscosso molta fama, ma scarsa applicazione presso le sale d'ascolto degli audiofili. coce. Per poter osservare una buona attenzione da parte degli appassionati del suono riprodotto in ambiente domestico alla soluzione delle problematiche di ordine acustico, è necessario arrivare alla seconda metà stati progettati per l'utilizzo specifico nella sale d'ascolto domestiche e degli anni ottanta e all'introduzione sul mercato di due nuove famiglie di dispositivi acustici: gli RPG e i Tube Traps. Leggete la PRIMA PARTE in AS EXTRA n. 140, LA SECONDA PARTE Gli RPG o diffusori a resto quadrico, sfruttano il principio dei diffusori a pre disponibili - GRATIS - online. coniugano in una stessa unità, caratteristiche di diffusione e di assorbimento e i Trifusor che con i loro tre lati, uno che riflette, uno che assorbe, uno che diffonde, possono essere orientati a piacimento per modiTuttavia, a causa di limiti strutturali, i diffusori RPG non risolvono i prodelle frequenze più alte. Così, per aumentarne la larghezza di banda effettiva, sono stati studiati i Diffrattali. Si tratta di strutture diffondenti diversa dimensione si occupano ognuno di una ben determinata fascia altoparlante, formando un sistema a larga banda. Gli RPG hanno avuto larga eco e vasto impiego negli studi di registragli audiofili. possono infatti trovare collocazione in ambienti domestici se di dimensioni generose, soprattutto per il trattamento dei punti di riflessione preNella prossima parte parleremo dei dispositivi che più di ogni altro sono offrono la massima versatilità ed efficienza per le più alte aspettative d'ascolto. Fabio Liberatore IN AS EXTRA n. 141 e LA TERZA PARTE IN AS EXTRA n. 142, sem- > SOMMARIO extra 47 correzione acustica - 4 entre tutti i vari sistemi di trattamento acustico descritti nella terza parte hanno trovato varia applicazione in ambiente pro- blog di pierre novità!! Ogni mese Pierre Bolduc pubblicherà le sue opinioni su vari argomenti in un blog accessibili a tutti sul sito di Audiophile sound. Qui, riportiamo una parte di un articolo su “Le piante e il mondo audiofilo”. Per leggere tutto il testo CLICCA QUI da la musica rock. Secondo il ricercatore: “Le cinque suddette… morirono a vista d'occhio una dopo l'altra dopo essere passate attraverso stadi vegetativi anomali… alcune rimasero brulle allungandosi smoderatamente, altre denunciarono nanismo nelle foglie sviluppando fiori verso la parte opposta alla fonte musicale (alto parlante), altre ancora si piegarono totalmente per allontanarsi il più possibile dalla stessa fonte”. LE PIANTE E IL MONDO AUDIOFILO: COME MIGLIORARE L'ACUSTICA CON L'USO DELLE PIANTE Le piante: amore e odio tudi scientifici sulla relazione tra piante e audio è più che inte- Invece le piante sottoposte alla musica di Bach “si comportarono in maniera del tutto opposta: dimostrarono grande vitalità, crescendo sane e rigogliose… anzi con la musica melodica e ritmo-melodica, queste piante orientarano i loro fiori verso l'altoparlante piegando pure i loro fusti per avvicinarvisi il più possibile, riuscendo persino S ad abbracciarlo!” In altre parole, non solo amore ma grande amore! saranno una rivelazione per la maggior parte degli audiofili. Bé Yamamura mi spiegava un giorno... ressante: è affascinante. Non solo per il tipo di musica che le piante ‘amano’… perché le piante amano alcuni generi musi- cali e odiano altre, ma anche per le loro proprietà acustiche che Le piante: sperimenti acustici Studi canadesi sul comportamento di piante quando vengono esposte a contenuti musicali mi hanno fatto saltare di gioia. A loro non piacciono la musica rock! Neanche a me; un mio difetto, lo so. Ma Leggete tutto il blog di Pierre Bolduc sul sito di Audiophile sound... CLICCA QUI neppure le batterie di jazzisti; invece vanno pazzi per la musica classica!!! Che a me piace ossessivamente tanto! Sperimenti scientifici non lasciano alcuni dubbi su queste conclusioni. Cinque piante (mais, ravanello, filodendro, geranio e violetta africana), furono sottoposti a un ‘ascolto’ di quattro ore al giorno a varie il sito di Audiophile sound www.audiofilemusic.com tipi di musica. L'esperienza si dimostrò micidiale per quanto riguar- > SOMMARIO extra 49 blog di pierre IL BLOG DI PIERRE BOLDUC pagina i nt e rat tiva pagina attiva dischi per un’isola deserta Erich Leinsdorf LEINSDORF SESSIONS Sheffield Lab 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! 'altro giorno stavo ascoltando L'Après-midi d'un faune (di L Debussy) diretto da Karajan in una vecchia registrazione DG: avevo l'impressione di essere su una spiaggia di qualche isola esotica tropicale, in un tardo pomeriggio caldo, rinfrescato da una leggera brezza che dolcemente accarezzava la mia pelle. Con Leinsdorf l'esperienza è meno fisica, la brezza è rinfrescante, fresca, più stimolante che invitante. Mi piacciono entrambi questi approcci. Leinsdorf offre un'ottima performance dei sei estratti da Romeo e Giulietta: un po' pesante nella Gavotte ma altrove evocativa, soprat- nata, in modo tale che solo un eroe potesse prenderla come sua sposa. Sarebbe troppo lungo raccontare l'opera in modo approfondito qui, ma notiamo quanto sia vero il suono degli 'uccelli' e di come la musica diventi atmosferica. Leinsdorf è molto bravo a caratterizzare il canto degli uccellini e la sua direzione orchestrale permette a ogni aspetto della partitura di essere ascoltato in modo molto chiaro, il che è anche dovuto alla qualità della registrazione. Il Volume 2 ci offre ancora Wagner, con il preludio al primo atto di Tristano e Isotta, e naturalmente la famosa “Cavalcata delle Valkirie” tutto nell'introduzione, “Giulietta la ragazza”. Nel pezzo di Wagner, Leinsdorf è al suo meglio. Il “Mormorio della Foresta” è una versione da concerto messa insieme dal compositore in un momento particolare nel secondo atto del Sigfrido, una delle quattro opere che compongono il cosiddetto Discografia SHEFFIELD / LEINSDORF SESSIONS. VOL. 1. CD Gold Sheffield Lab The Audiophile Reference Series 10043-2-G. (contenuto CD): Prokofiev / Debussy / Wagner. Estratti da Romeo e Giulietta / L'Après-midi d'un faune / Il Mormorio della Foresta. SHEFFIELD / LEINSDORF SESSIONS. VOL. 2. CD Gold Sheffield Lab The Audiophile Reference Series, 10043-2-G. (contenuto CD): Stravinsky / Wagner. Uccello di Fuoco / Preludio dal Tristano e Isotta. Marcia funebre di Sigfrido. La cavalcata delle Valkirie. Prod. Eng. Remastering: D. Sax e L. Mayorga www.soundandmusic.com CLICK Anello del Nibelungo. Quando Sigfrido si trova sotto gli alberi ad ascoltare i suoni della natura, cerca di imitare i loro cinguetii al fine di comprendere il linguaggio degli uccelli. Il pezzo si apre con una sorta di mormorio che aumenta, a mano a mano che si entra nella profondità della foresta. Un uccellino speciale canta a Sigfrido (con la voce di un soprano, nell'opera reale) ma nella versione da concerto con il suono dei legni. Un picchio gli canta di una splendida fanciulla che giace dietro un muro di fiamme, e che era stata abbando- pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare ascoltare l’ Idillio di Sigfrido di Wagner Wagner diretta diretta da Erich Leinsdorf > SOMMARIO extra 51 1. CD CLASSICO: erich leinsdorf CD CLASSICO 1 extra dischi per un’isola deserta richard wagner audiofili che amano i crescendi dovrebbero alla quale è stata data una rilettura ritmicamen- ascoltare questo brano. te vivace. Per quelli di voi che non hanno Il Volume Secondo si conclude con la familiarità con Wagner, il Preludio a “Marcia funebre di Sigfrido”, un Tristano è una buona introduzione al estratto mondo del suono di questo composito- dall'ultimo episodio re. Fondamentalmente si tratta di un dell'Anello, il Götterdämmerung. crescendo molto lungo, che inizia Qui la musica significa morte, e dolcemente con i violoncelli che cre- comincia quando il corpo di scono, e praticamente finisce nei Sigfrido è posto su una pira. momenti finali dell'opera... circa cin- Ascoltate le corde basse e i tim- que ore più tardi nel cosiddetto pani. L'orchestra sembra tratte- Liebestod! nere il respiro e improvvisamen- Questa è musica che non ha una te vi sono tremende esplosioni di ottoni e timpani. Quasi spavento- storia precisa abbinata ad essa, come ad esempio i Quadri se. Ancora una volta Leinsdorf di conduce eloquentemente e con un'Esposizione. Wagner usava un passione questa musica, e nuova- metodo per comporre chiamato ‘sospen- mente la sione armonica’, con l'idea di creare ten- 1. CD classico: erich leinsdorf qualità della registrazione aiuta nell'im- sione musicale esponendo l'ascoltatore a patto che le improvvise esplosioni improvvi- una serie prolungata di culmini incompiuti, ispi- se hanno sull'ascoltatore. rando così desiderio e attesa da parte dell'ascoltatore per la risoluzione della musica o per il grande culmine finale. Nel preludio c'è questo culmine incredibilmente Queste sono registrazioni di altissima qualità, a mio avviso superiori ai dischi delle 'Moscow Sessions', che da lungo e potente, che parte con un crescendo dei violoncelli, e alla sempre hanno attirato più attenzione delle 'Leinsdorf Sessions'. Il fine si ha la sensazione che non abbia ancora raggiunto il livello che palcoscenico è più illuminato, il bilanciamento di registrazione è rav- avrebbe dovuto... infatti la risoluzione finale continua a essere vicinato, e modellato sull'immagine del suono Decca; in ogni area rimandata. La musica ha una connotazione sessuale, ma ovvia- dello spettro la risoluzione dei dettagli è eccezionale. mente l'opera è molto più di ciò: si tratta del più grande fra gli amori La risoluzione dinamica di prim'ordine della registrazione ha molto negati, soddisfatto forse solo nella morte. Il primissimo accordo, a che fare con la scena sonora dettagliata: la registrazione è viva- cosiddetto ‘di Tristano’, ha un elemento di dissonanza in esso, e ce, incisiva ma non limitata alle sole macro dinamiche; ogni piccolo quando l'opera fu suonata per la prima volta nel 1865 fu ritenuto spostamento dinamico è riprodotto in maniera convincente, il che in molto innovativo, quasi disorientante; molti esperti identificano quel- gran parte spiega perché l'immagine del suono sia così viva con l'accordo come l'inizio della fine della tonalità. Non posso veramen- una miriade di dettagli orchestrali. te spiegarvi come Non ho mai sentito gli LP originali, ma devono essere eccezionali. il brano suona, dovreste spegnere le luci e lasciarvi andare con il La superficie dei CD è dorata e questo certamente contribuisce alla flusso emotivo della musica, che cresce e cresce. qualità complessiva del suono, ma non credo che il rivestimento più Di solito il preludio e i momenti finali dell'opera sono registrati insie- costoso spieghi l'eccellenza sonora che invece si trova nelle due me... in modo da evitare troppa frustrazione... ed è un peccato che uscite: il bilanciamento della registrazione e la qualità della sala, Leinsdorf abbia potuto registrare solo il Preludio e non il Liebestod, uniti insieme per presentarci strumenti musicali in forma 'sgrassata', che riunisce i due concetti insieme, Liebe (l'amore) e Tod (la morte). strumenti acustici dipinti con i giusti colori tonali e velocità di emis- In ogni caso Leinsdorf, noto wagneriano, ritma molto bene la musi- sione spiegano molto di più l'eccellenza sonore di questi due dischi ca e il culmine al preludio è costruito alla perfezione. Si trattava di gold. Assolutamente consigliato. Pierre Bolduc un nuovo linguaggio musicale, un prodotto del Romanticismo, e gli ABBONAMENTO AD AUDIOPHILE SOUND in edizione digitale 12 NUMERI CON CD al prezzo speciale di solo 39 euro 12 NUMERI SENZA CD al prezzo speciale di solo 24 euro per abbonarti CLICCA QUI 52 extra (($'%'&(&#'#'#%% !"''&$ .&''&. (''%'($ CD NON CLASSICO 2 dischi per un’isola deserta Massimo Pastore ALONE TOGETHER VELUT LUNA assimo Pastore, con la complicità del suo Art Percussion M marimba Ensemble, affronta pagine complesse, per strumenti a per- strumento comple- cussione, scritte da compositori come Iannis Xenakis, Keiko to, dai timpani alle Abe, Takayoshi Yoshioka, John Beck e Askell Masson. percussioni varie, L'opera risulta, quindi, assai intrigante per chi mastica la musica con- tutto contribuirà a temporanea e apprezza la sperimentazione. L'ascolto è assai meno mettere in crisi e impegnativo di quanto ci si aspetterebbe, visti i compositori messi in alla prova i vostri ballo.In realtà, l'abilità di Pastore sembra stare proprio nella leggerez- impianti. za espressiva con la quale si accosta a questi spartiti, liberandoli dalla dinamica, ambien- rigidità accademica, che spesso za realistica, soun- Discografia risulta priva della gioia del coin- dstage naturale e volgere l'ascoltatore. Pastore no. sfumature MASSIMO PAST ORE. PASTORE. ALONE TOGETHER MUSIC FOR PERCUSSION. CD Velut Luna CVLD195. Stereo, Studio recording: Auditorium Santa Cecilia, Perugia, Giugno 2010, Prod. Velut Luna & Massimo Pastore; Eng. Matteo Costa; Mastering. Matteo Costa. Pastore gioca sul coinvolgimento lenti. Non ci sono emozionale, facendo si che numeri pirotecnici nel profilo d'ascolto di questo album, ma una reale l'esecuzione si apra a chi voglia eccellenza dei parametri codificati, che richiede un hardware efficace ascoltare i brani senza sovra- e a prova di bomba. Come dimostrazione varrebbe ascoltare Kim for strutture mentali. Alla fine, pur snare solo di Askell Masson oppure i pianissimi di marimba della trac- trattandosi di partiture complica- cia numero cinque. Simone Bardazzi www.velutluna.it CLICK come Grande eccel- te, non viene mai meno il senso del divertimento e della pura astrazione, raggiungendo il suo climax in Rebonds di Xenakis e The Wave for Marimba & four percussionista di Keiko Abe. Infatti, se state cercando un album di riferimento, per quanto riguarda le percussioni, l'avete trovato. A realizzarlo c' è la solita Velut Luna di Marco Lincetto, a registrarlo questa volta - c'è Matteo Costa, suo validissimo assistente. Le caratteristiche tecniche di questo lavoro, unitamente alle grandi capacità degli strumentisti coinvolti e l'eccellenza dei contenuti musicali, fanno di questo CD un'opera raffinata per intenditori, così come uno strumento di valutazione per gli audiofili. Dal rullante come strumento solista, alla complessità della > SOMMARIO extra 55 2. CD NON CLASSICO: MASSIMO PASTORE 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! LP 45 GIRI NON CLASSICO 3 dischi per un’isola deserta Bob Dylan ANOTHER SIDE OF BOB DYLAN MOBILE FIDELITY asciatosi il periodo folk, nel senso stretto del termine, alle spal- L Ritengo, che questa sia la riedizione definitiva (almeno per il le e arrivato al suo quarto album di studio in pochi anni, Bob momento) di questo lavoro di Dylan. Per quanto le recenti riedizio- Dylan affrontò la questione del proprio songwriting armato di ni in SACD fossero eccellenti, la presente versione si colloca una chitarra acustica, armonica voce, e pianoforte. L'impatto di quest'al- spanna sopra per definizione, impatto, drammaticità e spazialità del bum e le sue ricadute sul piano culturale sono molteplici. Difficile suono. Inoltre, finalmente, quest'edizione è tratta dai master origi- non pensare che i Beatles, i Byrds, gli Hollies e milioni di altri arti- nali e non da master di prima o successive generazioni. Proprio per sti non avrebbero potuto esistere (o comunque, non avrebbero suo- questo, finalmente, la separazione sui due canali stereofonici appa- nato come adesso li conosciamo) senza questo lavoro. re più definita e gli estremi superiori più nitidi. La cura con la quale Da Spanish Harlem Incident a Chimes of Freedom, da My Back è stata realizzata questa ristampa è quindi maniacale, ma di tale Pages ad Ain't Me Babe, tutto ci rimanda a un capolavoro abbonan- ossessione (se così la vogliamo chiamare) audiophile non traspare temente saccheggiato lungo tutta la storia della musica rock e non traccia, ben occultata da una musicalità senza precedenti. Se usas- solo. Tant'è, che senza Another side of... ci saremmo potuti perde- simo questa ristampa come pietra di paragone, la nostra vita diven- re anche un paio di dozzine di cantautori nostrani (e chissà che non terebbe di colpo più difficile. Simone Bardazzi saremmo stati meglio!). A poco meno di cinquant'anni dalla sua incisione, cosa rimane oggi di questo lavoro? In pratica tutto, ma più che altro continuano ad arrivare a noi, intatte, la sua Discografia BOB DYLAN. ANOTHER SIDE OF BOBDYLAN. LP Columbia/Mobile Fidelity Sound Lab MFSL 2-379. (2 LP). Analog. Stereo. Studio recording, Columbia Records Studio A, New York, 9 giugno 1964. Prod: Tom Wilson. Eng: Roy Halee, Fred Catero. Mastering: Krieg Wunderlich. www.soundandmusic.comCLICK CLICK grande semplicità e il suo profondo lirismo, la toccante vena poetica di Dylan e le raffinate strutture del suo songwriting. Un capolavoro immortale, presentato nella sua veste migliore. Con il repentino e inarrestabile successo di Dylan, l'autore fu messo sotto forte pressione per la realizzazione dell'album successivo. Anche per questo, Another Side of... fu inciso in un solo giorno, pressol'abituale Studio A della Columbia di New York e con il solo Tom Wilson nelle vesti di tecnico e produttore. La presente riedizione del Mobile Fidelity Sound Lab è stata realizzata su vinile dal peso di 180 grammi su due dischi da 12” a 45 giri. > SOMMARIO extra 57 3: LP NON CALSSICO: BOB DYLAN 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! CLICCA QUI PER L’ACQUISTO PER ACCEDERE ALL’ ELENCO AUDIO PLUS PIÙ COMPLETO DI OLTRE 600 PRODOTTI !!!!! CLICCA QUI tel: 0735 593 969 OPPURE mail: [email protected] dischi per un’isola deserta 4 SACD CLASSICO De Falla Il CAPPELLO A TRE PUNTE ESOTERIC 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! SACD classico: de falla uesta è una performance storica e molto famosa del Cappello Q cese, russa, del Ventesimo secolo, tedesca e austriaca. Molte di queste a tre punte di Manuel de Falla, con Ernest Ansermet che dirige registrazioni furono ben considerate nell'era dell'LP, essendo arricchite L'Orchestre de la Suisse Romande, ed è un gioiello nella coro- da una tecnologia di registrazione eccellente. na del catalogo Decca. Il balletto El sombrero de tres picos (Il cappello a tre punte), prese forma Nel processo di rimasterizzazione sono state utilizzate apparecchiature da un precedente atto chiamato Il governatore e la mugnaia dopo che Esoteric negli studi JVC in Giappone. Questa collaborazione fra Diaghilev vide l'originale, e fu eseguito la prima volta a Londra nel 1919 Esoteric e JVC ha brillantemente fatto rivivere le registrazioni originali. dai Balletti Russi di Diaghilev, con Ernest Ansermet che prese in conse- Lo strato CD utilizza la codifica JVC XR-CD. La produzione è stata rea- gna il testimone dopo la prima prova di Falla. La coreografia era di lizzata senza compromessi durante l'intero processo. È stato scelto il Massine e le scene di Pablo Picasso. È una storia semplice di un magi- master di qualità migliore e le migliori apparecchiature sono state utiliz- strato che cerca di sedurre la moglie fedele di un mugnaio, con nume- zate per entrambi gli strati SACD e CD. I convertitori Esoteric D-01 digi- rosi cambi di costume, che termina con il magistrato che ottiene la rivin- tale/analogico, il generatore di clock master G-0Rb Esoteric e cavi di cita, anche se non come aveva sperato. interconnessione e d'alimentazione Esoteric Mexcel sono stati utilizzati Impressioni sonore dello strato SACD stereo La qualità del suono è molto buona, anche se non ha la stessa atmosfera della versione di per questo remastering. Discografia Ernest Ansermet (11/11/1883 FALLA. IL CAPPELLO A TRE PUNTE. INTERLUDIO E DANZA SPAGNOLA DA ‘LA VIDA BREVE’. SACD ibrido Decca / Esoteric direttore Teresa Berganza (mezzo soprano), composizioni importanti della L'Orchestre prima metà del Ventesimo de la Suisse Romande, Ernest secolo. Egli è noto per aver Ansermet (direttore). fondato Reg: Victoria Hall, Ginevra, febbra- Svizzera Romanda nel 1919 io 1961.Prod: James Walker. Eng: e, come suo direttore musica- Roy Wallace. Prod: Motoaki le, la fece diventare una pre- Ohmachi (Esoteric), Tecnico di senza globale. Nel 1946 masterizzazione: Kazuie Sugimoto firmò un contratto in esclusi- (Centro Mastering JVC). va con l'etichetta Decca e wwww.soundandmusic.com fece una gran quantità di CLICK registrazioni di musica fran- 58 extra - 20/02/1969), un grande d'orchestra che lasciò il suo segno nella storia della musica classica, con le sue eccellenti e colorate direzioni dei Balletti Russi di Diaghilev, debuttò l'Orchestra > SOMMARIO molte della dischi per un’isola deserta extra pagina attiva Enrique Jorda con la London Symphony Orchestra sull'LP da 180 gr. Everest 35MM / Classic Records SDBR 3057 180. Mi piace però di più di quella di Josep Pons, con l'Orquesta Ciudad de Granada, su SACD Harmonia Mundi HMC 801606. La ricostruzione dell'immagine e della scena sonora sono eccellenti. Il basso è bello e solido, ma non così profondo, e non ha lo stesso peso o impatto della maggior parte delle bobine Decca / London o dei DVD 24/96 realizzati da HDTT a partire dagli storici nastri consumer Decca London che ho ascoltato. (Interessante! PB) Ciò che ho trovato notevole è stata la mancanza di fruscio del nastro e di artefatti analogici. Sembra anche che non vi sia alcuno sforzo o distorsione nei fortissimi, e questa è l'area in cui Esoteric ha fatto una vera magia. È davvero pulita e senza distorsioni, per essere una registrazione fatta nel 1961. Anche senza i bassi profondi, entrambe le percussioni basse e alte hanno avuto grande impatto, e le voci suonavano molto immediate e Per divertimento ho poi messo su un MP3 a 320 kbps del mio preferito sto fosse stato un SACD Telarc, so che avrebbe avuto facilmente il Cappello a tre punte (Jesus Lopez-Cobos che dirige la Cincinnati suono migliore, soprattutto perché gli MP3 anche al loro meglio in real- Symphony Orchestra, su Telarc) e anche se questo sembrerà molto tà non suonano reali; sono gli ultrasuoni del SACD che danno a molti di poco audiofilo da parte mia, mi piaceva di più il suo suono. È sorpren- loro quel maggiore realismo. Questo SACD Esoteric ha molto poco di dente come anche attraverso un MP3 risplenda la tecnica d'ingegneria questa sensazione di realismo dei migliori SACD. eccezionale Telarc! Peccato che la Universal abbia rinunciato agli SACD, dato che avrebbe- Sono rimasto scioccato oltre un anno e mezzo fa quando ho scoperto ro potuto iniziare con i master Decca dopo aver finito con i Mercury che mi piacevano alcuni MP3 dal bit rate più alto, anche se non potevo Living Presence. Penso che se la Universal avesse stampato i classici sopportare la stessa versione in CD, specialmente perché gli MP3 sono Decca su SACD avrebbero suonato meglio di quelli Esoteric, ma proba- ancora più bassi nella risoluzione. Ho ipotizzato che sia dovuto a ciò che bilmente non sarebbero stati così puliti e senza distorsioni. E natural- gli MP3 compressi gettano via. mente sarebbero stati messi in vendita a non più di 18,99 dollari negli John Curl, il famoso tecnico audio, mi ha detto che a suo parere le fre- Stati Uniti, contro i 59,99 degli Esoteric! quenze alte del CD, come artefatti della frequenza di campionamento a 44,1 kHz, influiscano negativamente sulle frequenze udibili da lì in giù, IMPRESSIONI SONORE DELLO STRATO e gli MP3 hanno molta poca risposta in frequenza sopra i 16kHz. Oltre XR-CD CONTRO QUELLO SACD ad alcuni dettagli a basso livello che l'MP3 getta via, vi sarebbero anche Lo strato CD che è un XR-CD suonava un po’ squadrato nei bassi e questi artefatti. aveva qualche stridore negli alti. Il basso era meglio definito e più reali- A parità di giudizio, gli SACD suonano drasticamente meglio, e se que- stico sullo strato SACD anche se non così profondo come sui nastri pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare ascoltare Ansermet dirigere l’Introduzione, parte parte 1a (Il Pomerggio) del ‘Cappello’ > SOMMARIO extra 59 SACD classico: de falla reali. dischi per un’isola deserta London/Decca da 19 cm/sec che ho sentito. E gli alti erano generalmente morbidi. CONSIDERAZIONI FINALI Lo strato CD aveva il fruscio del nastro abbastanza udibile, mentre lo Questa è una delle migliori performance del Cappello a tre punte di strato SACD non ne aveva quasi per niente; quest'ultimo aveva anche Falla, ma ahimè non proprio perfetta dal punto di vista sonoro, e trop- molta più atmosfera. po costosa. Se potete permettervela, questa è attualmente la migliore Ho notato in passato che il fruscio del nastro analogico è molto meno versione in SACD. Teresa Goodwin / www.positive-feedback.com un problema con il SACD che con il CD: è quasi come se il nastro sia incollato alla musica con il CD, ma in qualche modo è separato da esso nel SACD, pertanto meno evidente. (Dipende da come il remastering Un ringraziamento speciale a: Hiroshi Hizawa (Universal Music KK). viene fatto, PB) Lo strato ibrido stereo SACD/ CD è XRCD. DSD masterizzato da copie In cuffia segnali a basso livello possono essere ascoltati in alcuni punti digitali PCM 24 bit / 96 kHz dei nastri master originali realizzate esclu- sullo strato SACD, ma non quello CD. L'ascolto di entrambi gli strati CD sivamente da Decca per Esoteric. e SACD è un'ulteriore prova che il CD a strato singolo è un formato inutile e dovrebbe essere ritirato e sostituito con SACD ibridi. Gli SACD Nota: La Decca di solito non fornisce i propri nastri originali di registra- ibridi hanno uno strato CD per gli apparecchi a bassa risoluzione o zione ad altre società, pertanto Esoteric ha dovuto usare una copia del- quando la migliore qualità del suono non è necessaria. l'originale. Esoteric pensava che copie analogiche su nastro a bobina Una parola sui prezzi Il prezzo al pubblico suggerito da Esoteric Japan avrebbero creato problemi tipo maggiore fruscio, modulazione e com- per il mercato giapponese è di 3.300 Yen, che al tasso attuale equiva- pressione dinamica, ed è per questo che hanno usato copie digitali ad le a 36,27 dollari e, a differenza di altri SACD giapponesi, quelli Esoteric alta risoluzione 24 bit 96kHz come master. SACD classico: de falla NON sono disponibili per l'esportazione e possono solo essere spediti ad un indirizzo giapponese o acquistati in Giappone di persona. Non vedo alcun motivo per cui Esoteric USA debba fissare il prezzo al dettaglio USA a 59.99 dollari. Soprattutto perché i prodotti giapponesi sono più economici negli Stati Uniti che in Giappone, principalmente a causa del famoso credito di tassa giapponese sulle esportazioni. Per esempio la maggior parte degli SACD Exton sono venduti a 3.000 Yen che è pari a 32,97 dollari al cambio attuale, e possono essere ordinati in tutto il mondo dal Giappone. E una selezione di SACD importati negli Stati Uniti dal gruppo Allegro Media hanno un prezzo di 19,99 dollari, ovvero 1/3 del prezzo del SACD Esoteric negli USA. Eppure, in Giappone, la differenza di prezzo tra i due è solo di 3,30 dollari statunitensi. (il prezzo italiano di 55 euro è corretto dato che l’IVA le tasse d’importazione da caricare all’import price.) 60 extra > SOMMARIO Ansermet con Wilhelm Kempff