SUPPLEMENTO ONLINE DI
GRATIS
A S EXTRA
supplemento
del numero
AS
numero 143
A UDIOPHILE SOUND
cover story
Nik Lee & The Jingle Fellas
La storia di una registrazione
raccontata dai musicisti
e dall’ingegnere del suono
AS EXTRA
consigli e altri articoli sull
fate click per andare direttamente all’articolo
 Cover Story / AS EXTRA 143
> Marco Lincetto e
The Jingle Fellas 12 click
 Marco Lincetto parla dell’arte di registrare
e il gruppo delle loro esperienze in studio
AS
numero 143
in edicola!
 Cover Story / Artisti click
I membri del gruppo, Nik Lee & The Jingle Fellas,
protagonisti del nostro CD AUD 143, parlano
delle loro esperienze in sala di registrazione > 22
 Nastri click
Pierre Bolduc parla dei nastri
a bobina 2 tracce/19cms
della Mercury > 34
 ASCOLTO STREAMING
Guida all’ascolto del CD allegato al n. 143 di
‘Audiophile sound’ con esempi musicali
da ascoltare in streaming...
> 29 click
> 42
a nostra rivista online
 Vinile click
The Vinyl Collection
Pierre Bolduc parla, fra l’altro, di
una caratteristica intrinseca al vinile:
il rumore di fondo > 36
>
sommario...
 I Dischi per un’ isola deserta
 Consigli pratici click
AJ van den Hul consiglia
gli audiofili a riguardo
ai bracci e testine, fra l’altro > 40
 Angolo tecnico click
I diodi nelle rete elettriche
non lineari, parte 3 > 45
 Consigli pratici click
Metodo di correzione acustica:
Storia e dispositivi specifici per le
sale di ascolto, parte 4 > 47
Erich Leinsdorf
Massimo Pastore
Bob Dylan
Ernest Ansermet
 Il Blog di Pierre click
Il rapporto tra piante e audio:
Odio e amore... > 49
DISCHI PER UN’ISOLA DESERTA
 CD classico click
Erich Leinsdorf: The
Leinsdorf Sessions
su Sheffield Lab > 51
 CD non classico click
Massimo Pastore:
Alone Together
su Velut Luna > 55
 LP non classico click
Bob Dylan: Another Side
of Bob Dylan su
Mobile Fidelity > 57
 SACD classico click
De Falla: Il cappello a tre punte
su Esoteric > 58
> 53
DISCHI PER
UN’ISOLA DESERTA
La tua lunga sofferente moglie
ti ha abbandonato su un'isola
deserta. Ma ha avuto pietà di te:
ti ha lasciato una copia
dell'Inferno di Dante e un lusso...
l'impianto hi fi che non vuol più
vedere in casa.
Per tenerti compagnia:
500 incisioni che i critici di AS
ti spediranno regolarmente.
AUDIOPHILE sound con CD allegato
è in edicola
& in vendita online :
(in versione cartacea con CD fisico &
in versione digitale con CD download)
www.audiofileshop.com
[percorso: > ‘audiophile sound’ > ‘come comprare AS’] oppure CLICCATE IN BASSO
CLICK
PER ANDARE
ALL’ONLINE
SHOP
numero 143
con
CD allegato
REALSOUND
AUDIOPHILE sound
PER COMPRARE
Audiophile sound
n. 143
con CD allegato
versioni
fisico o digitale
CLICCA QUI
PER PRENOTARE
Audiophile sound
PRESSO IL
TUO EDICOLANTE
PER ABBONAMENTI
Audiophile sound
CLICCA QUI
senza obbligo
di pagamento
anticipato
Basta comunciarci l’indirizzo dell’edicolante:
[email protected]
A S EXTRA
SUPPLEMENTO DI
AUDIOPHILE SOUND DI
NUMERO 143
numero corrente
in edicola:
IL SUPPLEMENTO DI
A UDIOPHILE SOUND
n.143
G R AT U I T A & I N T E R AT T I V A
ESCE OGNI MESE CONTEMPORANEAMENTE A
A UDIOPHILE SOUND
C ONTENUTI
- articoli, commenti, interviste che completano i contenuti
pubblicati su Audiophile Sound
- in più: recensioni, incontri, consigli pratici, dischi ‘da isola deserta’
C ONTENUTI MULTIMEDIALI
- AS EXTRA è interattiva: quindi, collegamenti e link per accedere
a ulteriori informazioni, video, brani musicali, ecc.
E' FA CILE LEGGERE AS EXTRA:
LE PAROLE/C OMMANDO>>>
- CLICK : un ‘click’ nel ‘sommario’vi porterà all’articolo desiderato
CLICK : un click’ negli articoli vi farà accedere ai contenuti
multimediali
- > SOMMARIO in fondo ad ogni pagina: cliccandoci sopra
ritornerai automaticamente al sommario.


pagina
attiva
- extra
in alto della pagina indica che ci sono dei
contenuti multimediale sulla pagina: per accedere ai contenuti
multimediale basta cliccare sul link interattivo che si trova nel
box grigio nella parte sinistra inferiore della pagina e indicato
con la parole CLICCA QUI
- me ssaggio pr omo zionale: le pagine con sfondo verde sono
messaggi promozionali; CLICCA QUI indica che la pagina è interattiva
indica che una pagina publicitaria è interattiva: basta
cliccare sopra per accedere alle informazioni multimediali
BENVENUTI
A EXTRA !
Audiophile
sound
n. 143
per anteprima
AS 143 &
CD allegato

CLICK
in fo p age
> SOMMARIO
!
DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA
DML AUDIO
web: www.dmlaudio.it mail: [email protected] tel: 0541 623905
Stiamo facendo
le spedizioni dei
primi 2 titoli
della
collana...
C
THE
VINYL
ristampe audiophile - vinile vergine
C
ollection
- 180 gr - a cura di Pierre Bolduc
Abbiamo ancora
delle copie
disponibili
Per ordinare:
tel: 089 72 64 43
cell: 392 85 06 715
online: CLICCA QUI
AUDIOPHILEsound: e
è FA CILE :
basterà fare un CLICK sul link
che ti verrà spedito per email
è VE
ti arriverà
dell’edizione c
NUMERO CORRENTE edizione digitale
op zione 1
DOWNLOAD, rivista in pdf
& CD in download CD res
a solo 5,90 euro
CLICCA QUI
op zione 2
DOWNLOAD, di solo rivista
in pdf (senza CD)
a solo 3,90 euro
CLICCA QUI
PER ABBONAMENTI E NUMERO CORRENTE IN VERSIONE DIGITA
www.audiofileshop.com email [email protected] tel 3928
edizioni d i g i t a l i
EL OCE :
à a casa prima
cartacea in edicola
è C ONVENIENTE :
perché costa
molto meno
ABBONAMENTO edizione digitale
op zione 1
OFFERTA
SPECIALE!!
ABBONAMENTO ANNUALE
10 12 NUMERI della rivista
con CD AUDIOPHILE
ogni mese riceverai:
in DOWNLOAD 1 rivista in
pdf & 1 CD in download
CD res
a solo 39 euro
op zione 2
ABBONAMENTO ANNUALE
10 12 NUMERI della rivista
senza CD
ogni mese riceverai:
in DOWNLOAD 1 rivista in
pdf
a solo 24 euro
CLICCA QUI PER COMPRARE UN ABBONAMENT O
4
ALE:
8506715
ABBONARSI conviene...
Il CD allegato
al numero 137
di
Audiophile sound
ancora disponibile:
www.audiofileshop.com
tel 089 72 64 43
Recording Tosca in the Salle Wagram, Paris, December 1964
Photo: Robert Doisneau/Gamma-Rapho/Getty Images
extra cover story
Marco Lincetto
Audiophile sound celebra i 20 anni di
Velut Luna assieme a Marco Lincetto
con una serie di interviste
pubblicate su
Audiophile sound
numero 143
e su queste pagine
di AS EXTRA.
Inoltre, vi
segnaliamo
che il CD allegato
marco lincetto
ad Audiophile sound
n. 143 è dedicato
alla Velut Luna
12 extra
> SOMMARIO
extra cover story
MARCO LINCETTO
e la storia di una registrazione...
Marco Lincetto parla della registrazione di ‘Stop at the Devil’s Crossroads’
con Nik Lee & The Jingle Fellas che abbiamo abbinato al numero 143 di
Audiophile sound... ma parla anche del suo lavoro in studio di registrazione
in generale.
PIERRE BOLDUC
uoi descrivermi l'ambiente nel quale è stata realizzata la
preoccuparmi di compensare ‘errori’ e/o distorsioni causate dal-
registrazione?
l'ambiente stesso e posso concentrarmi nella scelta dei microfo-
P
Si tratta della sala principale dello studio MagisterArea di
ni migliori, posizionati nel modo migliore per la Musica e gli strumenti.
registrazioni. In realtà è una bellissima sala appositamente
Che tipo di immagine sonora hai provato a ricreare?
progettata e costruita per garantire un'acustica analoga a
Quella che normalmente i musicisti hanno quando si trovano su
quella di un piccolo Auditorium, caratterizzata da un riverbero
un palcoscenico per i loro concerti dal vivo, anche se in registra-
naturale di circa 1,8 secondi, con una timbrica molto equilibra-
zione erano posizionati in modo completamente differente.
ta, che non favorisce nessuna gamma di frequenze in particolare: è a pianta irregolare (nessuna parete parallela, neppure
In che risoluzione è stata fatta l'incisione?
il soffitto che infatti ha un'altezza variabile fra i 4,5 ed i 7
88.2kHz/24bit, che è poi la risoluzione che uso nella maggior
metri) e misura 130 mq.
parte dei casi e che userò fino a che si continueranno a produrre CD standard (infatti consente la migliore decimazione possi-
In che senso l'ambiente ha influenzato il tuo set up microfonico?
bile vs. il formato 44.1/16 del CD).
Nel senso che in un ambiente perfetto come questo non devo
La tecnica digitale è molto evoluta dalla sua nascita all'inizio
degli anni Ottanta. Usi time delay devices per esempio per diminuire i problemi di fase. E se sì, come funziona?
Certamente uso il time delay. E devo dirti che lo uso DA SEMPRE, fin dalla mia prima registrazione multitraccia digitale.
Questo escamotage è indispensabile quando si usano più di due
microfoni, per allineare in fase i segnali catturati da ogni singolo microfono che per definizione, percepisce il suono con tempi
di arrivo differenti da ciascun altro. Questa tecnica consente di
eliminare pressoché totalmente il fastidioso problema del filtraggio cosiddetto ‘a pettine’, ovvero anomale alterazioni della risposta in frequenza causate da altrettanto anomale somme o sottrazioni in determinate frequenze della banda audio.
Come fai il monitoring? Chiaramente lo fai sul posto ma lo fai di
nuovo sul tuo impianto di riferimento nello tuo studio?
Si tratta di due monitoring molto differenti, nell'ambito di una
registrazione multitraccia e multimicrofonica. Premetto che
quando registro in studio uso sempre i monitor, a differenza di
quando registro in Teatro, dove invece uso solo cuffie. In studio
infatti dispongo di una regia acusticamente bilanciata che mi
consente di utilizzare monitor perfettamente equilibrati in
ambiente.
> SOMMARIO
extra
13
marco lincetto
Preganziol, dove da molti anni realizzo la maggior parte delle
cover story
Il monitor in fase di registrazione è finalizzato soprattutto all'ottimizzazione delle
singole tracce, ovvero verificare la timbrica e la dinamica corretta dei singoli strumenti. E poi, ma solo per comodità
d'ascolto, un primo balance generale a
livello di immagine sonora. Il missaggio
vero e proprio avviene in sede di post produzione, nel mio impianto di riferimento,
notoriamente composto da monitor amplificati Genelec 1037 + subwoofer Genelec
7070 (vedere foto)
Monitor amplificato Genelec 1037
e Subwoofer Genelec 7070
Quali sono i vantaggi nell’uso di cuffie
invece di diffusori?
In realtà non c'è nessun reale vantaggio nell'uso della cuffia, mentre è sempre presente il rischio che in cuffia tutto appaia ‘bello’
mentre in realtà si nascondono seri problemi, soprattutto nella
riproduzione dell'ambiente. Mi spiego: con le cuffie, in realtà, tutti
gli ambienti sembrano belli, hanno una loro plausibilità, proprio perché la cuffia non interagisce con l'ambiente di casa nostra, come
fanno i diffusori... Ecco quindi che invece bisogna stare sempre
molto attenti a evitare che all'interno della registrazione, del missaggio finale, sia presente ‘troppo’ segnale di ambiente, perché inevitabilmente questo aumenterebbe il rischio di incompatibilità con
marco lincetto
l'ambiente domestico in cui la registrazione verrà riprodotta.
Insomma... io da un disco voglio ascoltare la Musica, prevalentemente, e NON l'ambiente in cui è stata registrata, il quale non ha
nessuna importanza, se non quella funzionale alla migliore resa
della Musica stessa. Io detesto quelle registrazioni, ad esempio,
realizzate in grandi chiese con, tipo, 6 secondi di riverbero, in cui
ascolti principalmente... la Chiesa!!!! ...e solo molto dopo la
Musica...
Sì, sì, sono d'accordissimo. Le chiese sono adatte ai cori prima di
tutto e certamente non alla registrazione di complessi orchestrali.
Che tipo di compressione viene usata? Sulla batteria?
Il discorso compressione è delicato... La compressione è spesso
necessaria, ma deve essere usata con molta discrezione, solo per
compensare i naturali limiti del mezzo tecnico di ripresa e/o i limiti
intrinseci quando c'è di mezzo la batteria, che è un ‘non-strumento’, un elemento anomalo in qualsiasi formazione acustica non
amplificata. E infatti, dal vivo, quando c'è una batteria in gioco,
Andrea Polato
14 extra
> SOMMARIO
marco lincetto
cover story
Giorgio Beberi
tutto gli altri strumenti sono quasi sempre amplificati.
migliore resa della Musica e non sono quindi protagonisti SOPRA la
Nella fase di ripresa, comunque, io tendo ad usare una piccola com-
Musica...
pressione analogica pre-conversione, soprattutto su batteria e voce.
Mentre in sede di mastering, spesso utilizzo un piccolo ‘appoggio,
Che convertitori AD ti hanno più colpiti? Hai provato i dCS?
nell'ordine dei 2 / 3 db di compressione generale.
I dCS sono belle macchine che ho usato qualche volta. Ma il mio
Quali luoghi di registrazioni ti hanno più dato soddisfazione? E
cuore va senza dubbio ai Prism Sound, di cui utilizzo regolarmente
perché?
il mitico AD2 Dream e poi il multicanale ADA-8XR. Molto bello anche
Principalmente il mio studio di Preganziol, che è stato fondato nel
il Lynx Aurora 16 ed il Lawry Gold.
2004; e poi alcune grandi sale da concerto internazionali, come ad
esempio l'Auditorium Nazionale di Madrid, l'Auditorium di Milano
Pensi che l'editing sta diventando un incoraggiamento per la medio-
(quello in cui suona l'Orchestra Verdi), il Teatro Bibiena a Mantova,
crità? Quando uno pensa a 200-300 tagli per l’incisione di un brano,
l'Auditorium Pollini di Padova, la Grande Sala dell'Istituto di Cultura
è difficile non arrivare alla conclusione che l'attitudine del musicista
Italiana a Budapest (dove ha inciso spesso anche lo staff della
non potrebbe essere altro che ‘se c'è un problema si correggerà in
Philips diretto da Erdo Groot). E il motivo è semplice e l'ho già spie-
post-production’. Allora perché dare il meglio di sé? O peggio anco-
gato all'inizio: perché tutti questi luoghi sono caratterizzati da
ra, perché arrivare super preparato!
un'acustica assolutamente equilibrata, neutra, funzionale alla
Sono abbastanza d'accordo con te: principalmente, oggi, l'editing è
> SOMMARIO
extra
15
cover story
in questa pagina:
Microfoni valvolari Riber R12
Gramophone, il ‘leader mondiale’ delle riviste del settore musicale, leggo delle recensioni di una tale banalità che 25 anni fa
non sarebbero mai stato pubblicate.
Ma torniamo per un momento al bilanciamento di un complesso musicale. Karajan diceva che il meglio posto nella sala era
il podio del direttore d'orchestra. Nell'intervista con te che
abbiamo pubblicato su Audiophile Sound di questo mese
(numero 143 CLICCA QUI), ci dici che la fotografia sonora
che stai provando di riprodurre è quella che ha il direttore d'orchestra dirigendo proprio l'orchestra. Registrando con questo
approccio un gruppo piccolo fatto da un ensemble di solisti,
come un gruppo jazz per esempio, non c'è una tendenza a
concentrare troppo sui solisti con il risultato che manca la visione globale dell'ensemble? In tante incisioni del genere trovo
che l'insieme manca: è un assemblage di ‘voci’ individuali dove
il messaggio musicale globale passa al secondo piano.
Io non credo... o meglio... questo non accade nelle MIE regiil refugium pecatorum dei mediocri, che sono sempre di più. E
spesso rappresenta una vera e propria truffa nei confronti dell'ascoltatore. Infatti io, quando produco un disco per Velut Luna,
pongo dei limiti molto stretti all'utilizzo di editing correttivo, molto
marco lincetto
stretti.
Tuttavia c'è anche l'editing ‘buono’: questo capita quando si è alle
prese con musicisti straordinari che si pongono l'obiettivo di superare su disco i limiti dell'esecuzione live. Mi spiego. Il disco è, giustamente, qualcosa di differente da un concerto, in cui spesso il
grande musicista, cerca di consegnare ai posteri un'interpretazione
che trascenda i limiti umani. Ecco quindi che si prende dei rischi virtuosistici che non potrebbe prendere dal vivo e questo può portarlo a commettere qualche piccolo errore, meramente tecnico, che
l'editing però può superere consentendo di avere su disco il 120%
delle sue possibilità, ovvero, appunto, qualcosa di trascendentale.
Se però, ribadisco, nella maggior parte dei casi l'editing serve a
coprire l'impreparazione o l'incapacità del musicista, allora io non ci
sto... Mi è capitato più di una volta di annullare una produzione per
manifesta incapacità di uno o più musicisti...
Hai fatto bene. Il problema è anche esaggerato da tanti critici che
non sanno più distinguire una grande interpretazione da una routine: leggo troppo recensioni che investono di gloria esecuzioni che
sono OK al livello tecnico ma che dicono un bel niente: boring,
boring, boring. Sai quanto volte mi telefonono critici che mi dicono
che hanno avuto 110 lode in musicologia all'università e che questo, assieme alla loro ‘passione’ per la classica, li hanno dato la
‘voglia’ di scrivere recensioni per noi? A questo punto li chiedo se
conoscono le interpretazioni di Toscanini e 19 su 20 volto non è il
caso. Vuol dire che non conoscono la discografia. E, credermi, le
cose stanno peggiorando, e anche nel mondo anglo-sassone: su
16 extra
> SOMMARIO
strazioni... (risata). A parte gli scherzi: il rischio che tu segnali
c'è se la registrazione è fatta male... E capita spesso in quei casi in
cui, soprattutto nella musica pop, si registrano i singoli musicisti
uno alla volta, in momenti differenti.
Questo aiuta certamente a creare un interpretazione organica
(risata)
Ma anche in questo caso, se il produttore è attento e ha un PROGETTO e un piano sonoro ben preciso in testa, questo non accade.
E qui è fondamentale la cultura del produttore, che è il vero ‘regi-
cover story
sta’ di tutto il disco, quello che ha il controllo del timone di una
In incisioni digitali moderne si sente quasi mai l'articolazione delle
barca molto complessa da far navigare bene. Certo, oggi, soprattut-
viole per esempio o quella dei violoncelli come sezione distinta da
to nel mondo della musica pop, questo non accade e ci si ritrova
quella dei contrabassi. Ma insieme gli archi bassi e le viole costitui-
così a combattere con i tristi fenomeni della loudness war, ad esem-
scono più della metà degli archi e circa il 30% di un’orchestra sin-
pio -ricordo che la loudness war, ovvero la moda di comprimere il
fonica! Perché?
suono in sede di mastering a livelli parossistici, è strettamente lega-
Io non sono molto d'accordo con te, in questo caso... Parlando di
ta a cattive riprese e cattivi missaggi ed è quindi necessaria per
grandi orchestre, io credo che il problema di oggi non sia tanto da
schiacciare, e quindi uniformare, suoni che differentemente risulte-
parte dei tecnici del suono, ma da parte delle orchestre stesse e
rebbero molto scollegati e disconnessi fra loro.
delle loro interpretazioni. Fino a tutti gli anni '60 c'era una grande
differenza di approccio al suono da parte delle grandi orchestre.
Come ci dicevamo nell'intervista su Audiophile sound n. 143 c'è una
Non a caso si parlava delle scuola russa, piuttosto che della scuola
marcata mancanza di cultura musicale non solo da parte degli
americana, o tedesca, o inglese... E queste orchestre erano perlo-
audiofili ma soprattutto da parte degli esponenti del settore, nego-
più composte da musicisti russi, o americani, o tedeschi, o inglesi...
zianti, distributori, importatori. Pensi che la loro influenza negativa,
Oggi invece c'è una grande circolazione di musicisti a livello mon-
prima di tutto nella ricerca del bel suono - che ha niente a che fare
diale, che implica che ciascuna orchestra sia composta da musicisti
con il vero suono riprodotto - abbia contributo alla produzione di
provenienti dalle scuole più differenti, facendo così perdere quella
incisioni sempre più uguali, noiose, senza carattere?
‘caratterizzazione’ che rendeva interessante il suono. La multietnici-
Nel classico penso alle grandi incisioni della Decca dell'era analogi-
tà in questo caso ‘non fa bene’. Inoltre i musicisti di oggi sono spes-
ca. Con mezzi inferiori a quelli a disposizioni oggi sono riusciti a
so molto preparati tecnicamente, ma piuttosto privi di quella ‘cultu-
ricreare fotografie sonore vivi, tattili, materiche. Trovo la maggior
ra generale’ e quella ‘cultura regionale’ che rendeva grandi le orche-
parte delle incisioni di oggi noiose, dove l'attenzione viene concen-
stre del passato. Infine c'è il problema dei cinesi e dei coreani...
parole, tutto grande cassa... ma a scapito della riproduzione del dia-
Mah... non sarei d’accordo con questo...
logo costante tra le diverse sezioni orchestrali; nelle vecchie, e
Questi peraltro simpatici e volenterosi ragazzi hanno clamorosa-
migliori, registrazioni l'orchestra veniva riprodotto come una massa
mente invaso le grandi orchestre occidentali, snaturandole comple-
sonora omogena capace di andare da ppp a fff e da fff a ppp, punto.
tamente, senza in realtà apportare nulla di realmente interessante.
> SOMMARIO
extra
19
marco lincetto
trata soprattutto sulla riproduzione della gamma dinamica; in altre
#%''&$&'%&
& $$%!&&'%!''!#'"&&'"&&$&''
cover story
Scusami Pierre, io non sono certo razzista, ma sono molto conser-
e una eccellente registrazione digitale ad alta risoluzione di oggi non
vatore e mi piace apprezzare le... ‘differenze’!
ha nulla da invidiare a una grande registrazione del passato.
Chiudo su un argomento sul quale non siamo del tutto d'accordo. Ti
Mi baso su questo che ho ascoltato.
faccio queste domande perché credo sia importante che una rivista
Il problema è che oggi è sempre più difficile avere una GRANDE
contribuisce ad alimentare i dibattitti e direi anche in modo intelli-
registrazione: si è perso, come dire, il know how...
gente, senza avviare polemiche, ma sulla base di dati ed esperienze personali valide.
Su questo sono d'accordo e per me spiega in grande parte perché
Avendo seguito il mastering degli LP della DeAgostini, Classica in
certi dischi dell'era analogica rimangono affascinanti ancora oggi, e
vinile 33 giri, e oggi quelli della nostra nuova collana, The Vinyl
Collection, ho avuto l'occasione di fare una sessantina di confronti
tra il vinile e il master digitale. Tutti questi ultimi sono - almeno per
quanto riguarda quelli della nostra Collection - recenti digitalizzazioni in alta risoluzione fatte dagli Abbey Road Studios dei stessi master
approvati dagli artisti. Il vinile, anche se meno dinamico e di conseguenza anche meno corretto in termine di fedeltà timbrica, almeno
con l'impianto che abbiamo a Salerno e a Londra, si rivela più veloce nella riproduzione delle microdinamiche. Ammetto che abbiamo un impianto fuori classe, ma alla fine parliamo sempre delle
potenzialità di un supporto contro un altro. Ho parlato di questo
anche con il defunto presidente della dCS ed era d'accordo con
questa conclusione.
Prima, sei d'accordo con questo? Secondo, pensi che la digitalizzazione sempre più potente potrà un giorno rendere l'analogico totalmente obsoleto? O pensi che si potrebbe trattare di come il bilanciamento microfonico delle vecchie incisioni analogiche è stato fatto,
in generale abbastanza ravvicinato? È un argomento complesso ma
per me molto interessante.
No, non sono d'accordo. Il vinile è a tutti gli effetti superato già oggi
per me, anche se non sei d'accordo, su alcuni piani superiori al
meglio del digitale. Ma questa è un'opinione mia.
E poi, un po' in tutto il mondo, ma in Italia in particolare, a partire
dagli anni '80, sono comparsi alcuni guru d'accatto, gente mediocre
ma molto furba e abile con le parole, che hanno creato tutta una
serie di falsi miti per sostenere la loro incapacità e impreparazione
e hanno creato negli audiofili tutta una serie di convinzioni sbagliate che hanno letteralmente massacrato questo nostro mondo. E
questa gente continua ancora oggi, impeterrita, a fare danni.
Guarda... potrei fare nomi e cognomi, ma tanto abbiamo capito tutti
a chi mi riferisco... sia per quanto riguarda la parte tecnico/produttiva, sia per quanto riguarda certi sedicenti giornalisti di settore...
quelli che hanno scritto degli “archi liquidi”... che tutti sappiamo che
Purtroppo sì. Tutti gli audiofili dovrebbero avere l'esperienza d'ascolto che uno ha sul podio del direttore d'orchestra… l'energia che esce
delle sezioni dei violini è spesso quasi violente. Su questo discorso
chiudiamo qui. Ti ringrazio dell'intervista e ti auguro a te e alla Velut
Luna un altro vent’anni di successi. Pierre Bolduc
> SOMMARIO
extra
21
marco lincetto
gli archi sono “liquidi” solo nelle loro teste di ignoranti...
extra cover story
THE JINGLE FELLAS
Intervista con i vari membri del gruppo
PIERRE BOLDUC
I musicisti parlano con Pierre Bolduc
delle loro esperienze individuali nella fase di
registrazione, sia live sia in studio
the jingle fellas
22 extra
> SOMMARIO
extra cover story
econdo voi quali sono le differenze fra il suonare insieme
S
studio) avere la testa libera da problemi tecnici e di esecuzione e
durante un concerto e fra il suonare durante una registrazione
permettersi quindi di suonare e comunicare con gli altri musicisti. La
in studio? Intendo in termine di gioco di ensemble, di feedback
differenza principale in studio è che il brano viene eseguito più volte e
tra di voi?
si può riascoltarne l'esecuzione, decidere di tenere o variare alcuni ele-
Stefano Nicli - voce/chitarre: Tanti eventi e diverse variabili
menti, mantenendo l'approccio fresco dell'improvvisazione.
interagiscono creando l'insieme musicale. Il fatto di registrare tutto
Marco Pisoni - sax tenore: Sono due situazioni completamente
in presa diretta ti consente di mantenere parecchie caratteristiche
diverse e dipende anche da live a live. In un live in teatro o in situa-
del live ma con più concentrazione su ciò che si sta eseguendo. Con
zioni ‘serie’ si può in parte ricreare l'atmosfera dello studio, quella
questo non intendo che davanti a un
dove la concentrazione è massima, i suoni
pubblico si suona peggio o meno con-
sono puliti, equilibrati, per un maggiore inter-
centrtati, ma si è perfettamente consa-
play, giochi di dinamiche emozionali. Nei live
‘da palco’ si vive un maggior coinvolgimento
emotivo dato dal pubblico, dal volume, da un
maggior spessore sonoro, da un gioco maggiore di sguardi tra i musicisti che regala un altro
tipo di interplay.
pevoli che l'errore (sempre nei limiti)
durante un concerto non influenza in
maniera definitiva il risultato finale dell'esibizione.
Christian - tromba: Sono due situazioni diverse. Sicuramente in una seduta di registrazione la tensione è maggio-
Il fatto che la batteria, per esempio, stia suo-
re. È una tensione positiva che ti dà
nando in un angolo, un po' separata fisicamen-
modo di essere ancora più concentrato
te dal resto del gruppo, influenza l'esperienza
sulla musica, di ascoltare più attenta-
del live, dove tutti gli altri sono insieme?
mente ogni sfumatura del suono,
il colore e la dinamica di ogni singolo strumento che sta suonando
in quel momento e ti permette
così di trovare una perfetta simbiosi con gli altri musicisti e raggiungere insieme un equilibrio
perfetto, indispensabile per raggiungere al meglio l'emozionalità
di quel brano. Nella situazione
live di un palco non è sempre
facile trovare i presupposti che ti
permettano una realtà sonora
cosi confortevole come in uno
studio di registrazione.
PoLa - drums: Dipende molto
dal tipo di ascolto, l'esperienza in
studio e lo stile di musica che si
sta
eseguendo/suonando/regi-
strando.
Personalmente,
per
quanto riguarda l'interplay, è
molto importante (sia live che in
> SOMMARIO
extra
23
the jingle fellas
I musicisti sono protagonisti del CD abbinato ad
Audiophile sound n. 143. Qui parlano con Pierre Bolduc
delle loro esperienze individuali nella fase di registrazione,
sia live sia in studio
cover story
the jingle fellas
Stefano: Senz'altro, suonare distanti in sala d'incisione e non come
strazione perché mi sembra di aver sbagliato/sporcato qualcosa
durante il live influenza l'esecuzione ma non credo che si vada a
durante l'esecuzione, ma poi in fase di ascolto mi accorgo che quel
perdere spontaneità e naturalezza.
‘difetto’ che io reputavo importante, visto nel contesto collettivo
Christian: Il fatto di essere tutti insieme su un palco e vedersi,
dell'esecuzione sparisce. Io credo che questo dipenda dalla diffe-
piuttosto che sentirsi solo in cuffia, è certamente più stimolante. Si
renza di percezione che abbiamo quando suoniamo e contempora-
riesce a cogliere meglio l'energia che gli altri musicisti sprigionano
neamente ascoltiamo gli altri musicisti e quando poi dall'esterno
suonando e quindi uno si sente maggiormente coinvolto, si suona
ascoltiamo il ‘tutto’ insieme.
con più libertà, inoltre scambiarsi dei segnali anche solo con cenni di
sguardi risulta più facile e l'intesa è piu immediata, il suono più puro.
Fine a che punto riconoscete il vostro proprio timbro a traverso la
Marco P: Certo il vedersi influisce tanto nell'esecuzione, sia per
registrazione?
una questione di gioco di sguardi, di comunicazione tra i musicisti,
Stefano: Personalmente riconosco il mio timbro in tutto e per
che per una questione di vicinanza ‘fisica’, nel senso che siamo pro-
tutto. Forse nella registrazione il suono mi risulta un po' più scuro
prio uno accanto all'altro, e non solo percepisci il suono che produ-
rispetto a una situazione live ma nell'insieme riconosco e sento ciò
ce il musicista accanto, ma lo puoi vivere in tutte le sue accezioni.
che più mi soddisfa e mi si addice.
Il non avere le cuffie porta a sentire tutto più vero a livello di suoni
Christian: Ogni volta che mi ascolto in una registrazione, il suono
con sfumature positive e negative….
della mia tromba lo percepisco diverso. Credo sia una cosa comu-
PoLa: La qualità dell'esecuzione, live o studio che sia, dipende
ne a molti musicisti, perché suonando lo strumento la percezione
direttamente da come ogni singolo musicista riesce a sentire gli altri
del timbro si ha da dietro di esso e mentre lo suoni non viene coin-
elementi. Tanti live, nonostante la vicinanza dei membri del gruppo,
volto solamente il senso dell'udito; in una registrazione, invece, il
sono influenzati negativamente dal suono e dall'ambiente nel quale si
microfono è davanti e quando ascolti stai più attento a sentirne la
suona, mentre in studio spesso si riesce ad avere un buon ascolto che
qualità del timbro.
permette di immergersi nell'esecuzione. Se un palco ‘suona’ bene e c'è
Marco P: Per un fiato le sensazioni penso siano diverse: normal-
una buona energia tra i musicisti, il fatto di essere a contatto permet-
mente sono abituato a sentire il suono della stanza più quello inter-
te di comunicare meglio l'intenzione e favorisce l'interplay.
no. Quando ti registri senti delle sfumature diverse proprio perché
Giorgio Beberi - sax baritono: Premesso che suonare in studio
manca il suono che vibra nel tuo corpo. Ma queste sono cose
è ovviamente diverso dal live (!) credo che in certi casi non poter
appunto da fiatisti… sì, il suono comunque si riconosce anche nella
vedere un collega musicista, ti possa stimolare a concentrarsi di più
registrazione. Ovvio…
su quello che lui sta suonando piuttosto che sulla fisicità che espri-
PoLa: I suoni della batteria in studio vengono spesso filtrati da
me in quel momento mentre sta suonando con te. Inoltre, certe
equalizzatori, compressori, stoppati per evitare troppe armoniche e
volte, almeno questo capita a me, forse anche dovuto dalla concen-
il timbro ‘originale’ viene perso. Nonostante questo riconosco il mio
trazione del momento esecutivo, mi verrebbe da ‘stoppare’ la regi-
tocco e stile, anche per il processo creativo che ha portato a suo-
24 extra
> SOMMARIO
cover story
nare in un determinato modo.
dinamiche…
Giorgio: Per me è sempre una sorpresa
PoLa: Dal Master al CD non ci dovrebbe
ascoltare il mio suono, o anche quello della
essere una perdita né dal punto di vista
sezione fiati, piuttosto che di tutto l'insieme.
musicale né di qualità audio. Spesso succe-
Ricollegandomi a ciò che ha detto Marco, per
de che nella fase di missaggio si sbilancino
noi fiati il nostro suono che ascoltiamo viene
le dinamiche tra gli strumenti, e quindi alcu-
principalmente percepito attraverso le vibra-
ni elementi di arrangiamento vengano persi
zioni che si trasmettono dallo strumento
o modificati.
attraverso l'imboccatura e i denti alla nostra
Giorgio: Non sono un fonico, ma credo che
scatola cranica. Nello stesso modo anche i
dal master al CD avvenga una sorta di com-
volumi dei singoli strumenti hanno una pro-
pattazione di livellamento che aiuta il pro-
porzione diversa; se per esempio in un pas-
getto a essere più omogeneo all'ascolto.
saggio mi sembra di suonare troppo forte,
Questo risultato dipende ovviamente dal-
poi in ascolto si scoprono dei risultati diversi.
l'impianto audio che verrà poi usato in fase
Con l'esperienza e la pratica si riesce a bilan-
di ascolto; a tal proposito credo che sia ine-
ciare e ‘correggere’ questi sbilanciamenti; in
vitabile fare delle scelte su chi sarà l'ascol-
questo senso è molto importante che il tec-
tatore ideale a cui si rivolge...
nico che sta registrando ti dia anche degli
ascolti in cuffia buoni e attendibili, anche
E dal CD al mp3?
nella disposizione in sala dei singoli esecuto-
Stefano: Sicuramente compressione e
ri e importantissima.
dinamica!
tanto vinile… le differenze ci sono e non ho
passaggio dal master al CD?
un grande impianto audio, anzi… sento
Stefano: Secondo me niente!
tutto più compresso con meno armonici…
Marco P: Sarebbe bello che il CD finale non risentisse di nulla… ma
ma penso dipenda anche dalla qualità dell'mp3.
la realtà è che il master è una sorta di lineamento-omogeneità e
PoLa: Dal CD al mp3 c'è una perdita di qualità audio, dipendente
compressione dei suoni, quindi probabilmente ne risentiranno le
dal livello di compressione del mp3
> SOMMARIO
extra
25
the jingle fellas
Marco P: Io personalmente ascolto anche
Cosa si perde dal punto di vista musicale nel
cover story
Giorgio: Nell'mp3 si perdono per forza
ascoltarci dal vivo.
delle ‘cose’ è una questione di dati che
Marco P: Dipende dalla registrazione. Se la
vanno persi nel file a vantaggio dello
registrazione è fatta in presa diretta senza
spazio di memoria sul mezzo di riprodu-
tagli e editing come la nostra, le differenze
zione (iPod, telefonino, autoradio...).
sono minime. Qui si riesce a cogliere l'esecu-
Però per un utilizzo ‘al volo’ di una musi-
zione integrale, un'esecuzione spontanea e
ca, anche a fini di studio o di ascolto
viva anche se con qualche sbavatura. Ma
veloce, credo che sia utile.
tutto questo rende il disco più vero, fluido e
pieno di emozioni.
the jingle fellas
Secondo voi in che senso la registrazio-
PoLa: Se la registrazione è fatta ad hoc, non
ne è meno fedele dell'evento originale?
vi sono problemi di fedeltà rispetto l'evento
Stefano: L'evento originale è sempre
originale.
più fedele alla registrazione in quanto ci
Giorgio: Se la registrazione è fatta bene non
si trova a interagire con diversi elementi
è meno fedele, anzi! Può aiutare l'ascoltatore
musicali.
a essere messo in condizione di poter ascol-
Christian: Credo proprio che la diffe-
tare e apprezzare dei particolari che altrimen-
renza maggiore sta nel fatto che nel live
ti non
vengono coinvolti tutti i sensi. Nella
esempio: sto ascoltando un concerto di
maggior parte dei casi in un disco si rie-
un’orchestra e io mi trovo in mezzo al pubbli-
scono a sentire gli strumenti più definiti
co, magari anche in un posto non proprio
e chiari e quindi la costruzione sonora
ideale, in questo caso non potrò mai sentire
totale può risultare più appagante
tutti i particolari e le sfumature che ascolta il
all'orecchio, ma l'emozionalità di una
direttore dell'orchestra in quel momento. La
musica suonata live, anche se magari
cosa è ancora più marcata nel caso di un
meno calibrata che in un disco, è molto
concerto rock nell'ambito di un grosso
più viva. Consiglierei a tutti di comprare il
evento per ovvie ragioni dovute all’amplifi-
disco, ma più caldamente di venire ad
cazione... Pierre Bolduc
26 extra
> SOMMARIO
potrebbero essere colti. Faccio un
CD allegato AS 143
nuova rubrica!!
guida all’ascolto ‘musicale’
CD ALLEGATO AD AS 143
Stop at the Devil’s
Crossroad
su Velut Luna
CD allegato: velut luna
Per conoscere meglio questo disco,
in questa nuova rubrica potete leggere
la guida all’a sc olt o e ascoltare degli
esempi musicali, che sono stati
segnalati con l’icona
sq
Per la versione dell’articolo con gli esempi musicali CLICCATE QUI:
Questo link
vi porterà alla pagina interattiva con testo ed esempi musicali da ascoltare...
sq
S
top at the Devil's Crossroad è caratterizzato da un inizio scop-
duce la questione del blues metropolit ano, con una rilettura condi-
piettante: una bella rilettura di Shake It, Brake It, classico del
ta di fiati soul. L'attenzione è sul dialogo serrato fra voce solist
repertorio di Charley Patton; uno dei p
chitarra e fiati
adri putativi del
a,
s q00.53 - 02.05, che ci permette di porre attenzio-
Mississipi Delta Blues. Si tratta di un brano, presumibilmente com-
ne al dettaglio e alla naturalezza con la quale i vari strumenti pos-
posto attorno agli anni venti o trenta. La versione di Nik Lee and the
sono dialogare, senza alcuna forzatura.
Jingle Fellas spinge sullo shuffle, con tanto di fiati e una bella chi-
La traccia numero 3, Sportin' Life Blues, tradisce ancora una volt a
tarra slide a guidare la traccia, che attorno ai 2:30s q02.23 - 02.51
l'amore, da parte di Nik Lee and the Jingle Fellas, per il soul blues
dà il meglio di sé in un assolo intenso ed evocativo. Sin dall'inizio
e per il repertorio claptoniano. Il brano è un classico, che venne
dell'album è possibile apprezzare l'ottima articolazione della sezio-
portato all'attenzione del grande pubblico da Clapton, con una ruvi-
ne ritmica (contrabbasso e batteria), viva, dinamica e pulsante per
da versione, che vedeva come ospite il grande J.J. Cale. Anche in
tutto lo scorrere del brano.
questo caso, il testo ha un incipit molto intrigante e descrittivo: “I'm
New York City Blues, traccia numero 2, è forse più not a nella ver-
tired of runnin’ around/Think I will marry and settle down/This ole
sione pubblicata dagli Yardbirds nel 1965, negli anni in cui Eric
sportin’ life/It is a mean life, and it's killin me”. Come avrete capito,
Clapton rivestiva il ruolo di chit arrista solista. La rilettura di questo
non stiamo parlando di un'iscrizione al golf club o delle tristemente
classico del blues urbano, tradisce una cert a ascendenza rock di
note partite di calcetto scapoli contro ammogliati, ma di ben altra
Nik Lee e i suoi, sia nell'arrangiamento dei fiati, che nella ritmica,
‘vita sportiva’…
ma soprattutto nel delinearsi della voce e della chit arra. Si tratta di
La traccia è attribuita a Brownie McGhee, bluesman longevo origi-
un pezzo travolgente, con qualche bpm in meno rispetto alla già
nario del Tennessee, famoso per la sua collaborazione di lunga
citata versione degli Yardbirds. Il testo, ruot a attorno all' incipit: “If
data con Sonny Terry; altro padre putativo del genere, con inclina-
you've ever been to New York City/ You know what I'm talking
zione folk. S tefano Nicli, Giorgio Beberi al sax baritono, Marco
about”. Come tutti i blues, la dichiarazione d'intenti delle liriche
Pisoni al sax tenore, Christian S tanchina alla tromba e gli altri, ci
avviene entro le prime due linee di testo, che anticip ano (e spesso
regalano una cover molto elettrica, dove la dinamica esercit
descrivono a grandi linee) il contenuto che verrà esposto nel brano.
ruolo predominante, attraverso continui dialoghi fra batteria e chi-
Sebbene la storia sia a base di sesso e di morte violent
tarra, spezzati da vamp di fiati.
a, suona
a un
Apprezzabile, attorno ai 3:30 e
come un monito a chi si avventuri nei meandri di NewYork, special-
seguenti
mente per coloro che non siano avvezzi alla violenza urbana. Una
nissimi e fortissimi.
scelta ottimale, da parte di Nik Lee and the Jingle Fellas, che intro-
Early Morning Blues, traccia numero 4, è uno dei classici di Blind
28 extra
> SOMMARIO
s q03.18 - 03.44 il rapporto solo/tutti e la forbice fra pia-
Blake, l'indiscusso re della chit arra ragtime. Il blues in questione fu
Nella successiva They're Red Hot, Stefano Nicli esordisce con un
composto a metà degli anni venti. La versione Nik Lee and the
brano dominato dalla sua voce e dall'ukulele, oltre che dall'armoni-
Jingle Fellas trasport a il brano nella modernità, con fiati soul jazz
ca di Pandolfi. Una rilettura piacevole e curiosa, che in parte stravol-
s q00.30 - 01.10, che si incastrano attraverso trame delicate con
ge (pur sempre rispettosamente) il brano originale di Robert
gustose svisate di chit arre. La dinamica è molto pronunciat a, ma è
Johnson, inciso nel 1936. Lo strumming preciso e accurato di Nicli
anche la traccia migliore per concentrarsi sul soundst
sull'ukulele non porta la canzone in questione troppo lontano dai lidi
age, che si
rivela in tutta la sua naturalezza. La band ha una bella collocazione
blues. Nella parte solista
spaziale e una pronunciat a profondità di campo. Del ragtime della
te tutta la cura nella ripresa, e tutt a la completezza della dinamica,
versione originale rimane poco in quest a versione, se non un certo
soprattutto quando rientra l'armonica di Pandolfi.
incedere e una vaga configurazione ritmica. Il lavoro dei musicisti
Nella traccia 8, Shake That Thing, rientrano i Nik Lee and the Jingle
trentini, in quest'occasione, sembra rivolgersi a trovare un ponte
Fellas al gran completo. Si tratt a di una traccia fortemente ritmica,
s q01.16 - 01.59, si apprezza pienamen-
possibile fra le loro forti influenze jazz e le radici della musica afro-
dominata dal groove di contrabbasso di Marco S tagni, che si distin-
americana stessa, molto forti nella versione originale di Blind Blake.
gue per articolazione e profondità. Il brano proviene dal repertorio di
Il primo giro di boa dell'album, arriva con la traccia 5,
Hey Hey
Papa Charlie Jackson, una figura molto import ante per il blues del
Daddy Blues. Si tratta, ancora una volta, di un brano di Blind Blake:
sud. Nicli e i suoi elaborano una versione ricca di soul e di jazz, con
un ragtime eseguito da S tefano Nicli con la chit arra acustica e da
i fiati in grande spolvero
Marco Pandolfi all'armonica, nella veste di ospite. Una bella inter-
nale il gusto per il genere ballabile. Da segnalare, nella traccia, il
pretazione, che si colloca nel solco della tradizione, pur senza esse-
contrasto fra il solo di Nicli alla chit arra elettrica, le p arti in sezione
re pedissequamente filologica. Dal punto di vist a tecnico, sottoline-
dei fiati e i passaggi incalzanti della batteria di Andrea Polato.
iamo il dett aglio e l'imp atto degli strumenti acustici
s q00.51
-
01.32. Il soundst age, si fa più raccolto e si stringe attorno ai due
s q01.30 - 01.45, che recupera dall'origi-
Good Morning Blues, invece, si presenta sempre come un blues ballabile, ma la versione di Nik Lee and the Jingle Fellas conferisce una
musicisti, offrendoci un panorama d'ascolto realmente suggestivo.
grinta elettrica
L'impatto acustico prosegue anche nella traccia seguente, la nume-
Leadbelly. Un altro esempio di poesia e di minimalismo letterario
ro 6, Make Me Down A Pallet On Your Floor, una traccia che vede
tipico del blues, lo possiamo trovare proprio nelle p arole di questo
nuovamente Nicli e Pandolfi dialogare. Questa volta la chitarra è suo-
brano: “When I got up this mornin’ the blues was walkin around my
s q00.50
- 01.38
al classico intramont abile di
nata con la slide, ma il dett aglio mantiene tutta la sua precisione. Il
bed”. Quando il blues è un qualcosa di imp alpabile, di vivo, vit ale,
soundstage è sempre raccolto e l'interplay dei due musicisti è ben
ma anche misterioso, cap ace di esistere di vit a propria. Non è il
restituito dalla dinamica. Il brano è un
musicista che crea il blues, ma è soltanto l'interprete di qualcosa che
traditional, secondo alcuni
risalente ai primi anni del '900, anche se le versioni più conosciute
è nell'aria che lo circonda. La presente rilettura non int acca il fasci-
(e passate alla storia) sono q uelle di Mississipi John Hurt, Jerry Roll
no dell'originale, ma ne accresce l'aura di mistero, con st
Morton e Big Bill Bronzy. Una traccia toccante, che ci riporta diretta-
improvvisi, chitarra elettrica e una forte anima jazz.
mente al cuore della musica blues delle origini
Con Catfish Blues le cose si tingono di hard, nel senso musicale del
s q00.11 - 00.32.
> SOMMARIO
extra
acchi
29
CD allegato: velut luna
CD allegato AS 143
CD allegato AS 143
termine. La chitarra di Nicli si fa spessa e distort a, mentre la batte-
Si tratta di un pre-war blues, che af fonda le proprie radici nel ragti-
ria e il basso lasciano vibrare tutta la loro anima blues rock. La trac-
me e nella cultura afro-americana delle origini. Lo sviluppo della
cia di Robert Petway risale al 1941 e fu di grande ispirazione per
cover si snoda attraverso un arrangiamento jazz soul della sezione
artisti come John Lee Hooker , BB King, Jimi Hendrix e Muddy
fiati
Waters, proprio per il suo forte impatto. Sul finire degli anni sessan-
sezione ritmica decisamente groovey . La versione di Nik Lee and
ta, Catfish Blues divenne una traccia molto amat a dai chit arristi
the Jingle Fellas è un ottimo esempio di contrasti dinamici fra
blues rock, anche per la cit azione che spinse W aters a comporre
soli/tutto e pianissimi/fortissimi. L'incisione rivela, infatti, un'ottima
Rollin' Stones, che tutti sappiamo dette l'idea a Keith Richards &
forbice dinamica, mentre il dettaglio rimane di ottima qualità a qual-
Co. per il nome. Sebbene il brano si presenti con un forte incedere
siasi livello di espressione dei singoli strumenti.
rock
Intensa e dai toni noir è la rilettura diBlack Dog Blues, un altro gran-
- 00.41, con momenti molti vicini al concetto di
- 01.57 , che dialogano con voce, chit arra e una
de classico di Blind Blake, dove torna l'armonica di Pandolfi. Il
il soundstage aperto e il bilanciamento equilibrato.
brano mette in evidenza ancora una volt a, l'estrazione jazzista dei
Affascinante rilettura quella di Weeping Willow Blues. Brano diffici-
fiati, mentre contrabbasso, chit arra e batteria
le, scritto da Pam Carter , ma portato al successo da Bessie Smith
tirano dritto con un tempo incalzante, che molto deve al white blues
nel 1924. La band si concentra su di un'interpret azione che abbina
degli anni d'oro. Una traccia dove la pressione sonora è sicuramente
un groove soul rock
maggiore e il soundst age è più af follato, ma che non mostra alcuna
s q02.42 - 03.43, una potente chitarra elettri-
s q01.20
- 01.52]
ca slide e dei fiati in odore di Stax/Motown, che non dispiacerebbe-
smagliatura rispetto a brani, almeno apparentemente più moderati.
ro ai Dap Kings di Sharon Jones. L'incedere sof ferto della versione
La chiusura di questo intrigante percorso, attraverso alcune delle
originale, sembra acquisire maggiore intensità in quest a versione,
molte anime del blues è af fidato ad un alternative t ake di Shake It,
dotata di un bilanciamento di alta scuola. Alti cristallini, zona media-
Break It, dove è la tromba con la sordina di Christian S tanchina a
na luminosa e bassi articolati, sono il cardino attorno al quale si
guidare il brano in chiave ragtime
dispone il profilo d'ascolto.
con la chit arra di Nicli. Un piccola perla conclusiva, una versione
È ancora una volta il jazz, e le sue connessioni infinite con il blues,
gioiosa e coinvolgente, che porta degnamente a conclusione il viag-
a far rivivere Walking My Troubles Away di Blind Boy Fuller, espo-
gio appassionante di questo Stop at the Devil's Crossroad. Simone
nente di spicco del piedmont blues, ovvero il blues della East Coast.
Bardazzi
s q00.20
- 00.34 , dialogando
numero 137 con
CD allegato
‘MARIA CALLAS’
ancora disponibile
ONLINE
> SOMMARIO
extra
31
CD allegato: velut luna
s q00.01
power trio delineato dai Cream, l'ascolto risulta ancora trasparente,
s q01.29
nastri a bobina
NASTRI A BOBINA
Nastri Commerciali
a due tracce / 19cms
Leggete anche l’articolo
di Pierre su
Audiophile sound
n. 143 CLICCA QUI
PIERRE BOLDUC
nastri a bobina
N
el numero 143 di Audiophile sound ho iniziato un discorso sui
nastri commerciali a due tracce/19cms che si possono comprare su Internet. Messi sul mercato tra 1955 e 1961 dalle principa-
le case discografiche dell'epoca furono realizzati quasi tutti da i master
originali. Anche se il mercato era piccolo e il costo al pubblico per ogni
bobina era molto alto per le ragioni che ho spiegato nell'articolo, la loro
qualità sonora non deve impedirci a presentare i titoli più appettibili per
gli audiofili.
Questo mese diamo uno sguardo ad alcuni dei titoli del famosissimo
catalogo Mercury Living Presence. Almeno una cinquantina di titoli 2
track/19cms furono pubblicati - forse di più - tutti su nastro acetate.
Questo vuol dire che sono molto fragili; non solo hanno una tendenza a
rompersi facilmente ma anche a ripiegarsi su se stessi. Il livello di tape
hiss (rumore del nastro nelle alte frequenze) tende anche a essere alto,
l
e
ma le performance, nonché la qualità del suono che uno riscontra nelle
grande incisioni di Paul Paray, Antal Dorati e Howard Hanson, per esempio, continuano a toglierci il fiato: anche oggi dopo più di mezzo secolo!
L'ultima volta che ho fatto sentire Fiesta in HiFi - un nastro registrato in
una maniera impressionante con una presenza data agli ottoni che vi
farà venire i brividi -, un audiofilo seduto davanti al nostro impianto a
Salerno si è alzato e si è inginochiato… (purtroppo spesso scene del
genere si verificano a Salerno…). L'impatto dei tromboni e della tuba li
ha fatto perdere la testa. Ho la versione in vinile della Speakers Corner,
anche l'edizione in poche copie duplicate su vinile senza inchiostro, ma
su uno Studer il nastro 2 track/19cms il vinile se lo mangia, tout court.
Un altro Mercury da non perdere è il nastro contenente la Suite Hary
Janos di Kodaly. Bellissima riproduzione delle percussioni. Anche se
registrata a Minneapolis da Dorati il suono non è asciutto come i CD; un
po' meno le edizioni in vinile. Il programma è piuttosto breve ma ne vale
la pena. Dorati studiò con il compositore e anche con Bartok al
Conservatoire di Budapest. Non solo conosceva quella partitura come
pochi altri (e questo vale ancora oggi!) ma sapeva dare vita alla composizione di Kodaly che, fra l’altro, descrive in musica un orologio musica-
34 extra
> SOMMARIO
viennese, uno starnuto (nel racconto, quando una persona fa uno starnuto, significa che sta mentendo); e la finale marcia trionfale è presentata
non solo in maniera maestosa ma anche con il giusto umore. Nella Suite di
Kodaly temi facilmente riconoscibili appaiono uno dopo l'altro e tutta la partitura esulta colori timbrici affascinanti: un capolavoro da conoscere.
extra
  pagina attiva
nastri a bobina
Ugualmente di grande impatto è il nastro dedicato al Concerto in F di George
Gershwin suonato dal pianista Eugene List e accompagnato da Howard
Hansen alla testa della Eastman Rochester Orchestra. Il rapporto
pianoforte/orchestra è ideale: lo strumento fa parte dell'orchestra, non lo domina e neanche viene dominato da lei. Percussioni e ottoni sono catturati dai
microfoni con grande realismo, come d'altronde quasi tutte le incisioni realizzate da questo complesso.
Un altro gruppo inciso molto bene dalla Mercury è la Eastman -Symponic Wind
Ensemble diretto da Frederick Fennell: provate March Time, ancora una volta
ottoni catturati miracolosamente. Fennell registrò anche vari brani di musica per
banda: da scegliere sono le incisioni dell'inizio degli anni Sessanta che sono
meno nasali di quelle dei primi anni della stereofonia.
Il catalogo Mercury di non classica è piuttosto banale: quasi tutta musica easyliving degli anni Cinquanta. Ma per noi audiofili ci sono alcuni nastri che brillano per le loro colorissime timbriche; in particolare penso ad alcuni titoli che raggruppanno vari genere musicali, dal jazz, soul, classica a genere più leggeri.
Non sono stati ripresi con la microfonia di Robert Fine usata per la classica
(solo tre microfoni collegati a un registratore a tre track), ma con numerosi
microfoni collegati a mixer dall'inizio dell'era analogica. Attenzione, non parlo
dei mixer a 48 tracce degli anni Settanta, ma mixer con un numero di tracce più
ridotto e così meno dannoso per la coerenza del suono. Penso a Miracle in
nastri a bobina
Sound. Per chi è interessato alle percussioni vi raccomando Percussion in HiFi
suonato da David Carroll and His Orchestra. Questa registrazione esulta le timbriche dei più svariati strumenti a percussione (tra i 130 diversi strumenti catturati contiamo il vibraphone, la marimba, lo xylophone, i chimes, vibes, drums e
pianoforte ) e fu realizzata dal grande Bill Putnam con i sui microfoni a valvole
Telefunken U 47.
Un altro nastro che offre percussioni ma con un gusto decisamente sudamericano è Havana In Hi-Fi. Fu inciso negli Capitol Studios a New York: il complesso orchestrale comprende fiati, tromboni, trombe, un rhythm section al completo, viole, violoncelli, violini e marimba. Fra i microfoni utilizzati per riprodurre le
varie sezioni e strumenti, da notare: tre RCA 44BX - uno per i fiati, uno perle
ltrombe e uno per i tromboni; tre microfoni Electrovoice 666 - uno collocato
sopra il pianoforte, uno per il contarabbasso e uno per la chitarra; due microfoni RCA 77-D per le viole e per i violoncelli e un Telefunken U47 sospeso sopra
gli archi. Il registratore adoperato era un Ampex 300.
I nastri elencati di seguito possono essere comprati su Internet. Assicuratevi
che i venditori sono di fiducia. Per chi vuol avere le duplicazioni nostre sottolineamo che tutti i titoli menzionati sono disponibili a un prezzo di 68 Euro incluso iva. E le nostre copie originali, ve lo garantisco, sono perfertte, e così saranno le vostre copie. Grazie. Pierre Bolduc
Titoli del catalogo reel to reel 2 track/19cms Mercury Living Presence:
FIESTA IN HIFI, MAS5-28
KODAYY, HARY JANOS SUITE, MDS5-1
MARCH TIME, MWS5-29
HAVANA IN HI-FI, MDS2-2
PERCUSSION IN HI-FI, MDS2-37
A MIRACLE IN SOUND, DEMS-2
Questi titoli sono disponibili
duplicati su i nostri nastri
Audiophile Reel-to-Reel Publications
al prezzo di 68 euro + IVA.
IVA.
Per informazioni, telefonate Pierre Bolduc:
tel: 089 72 64 43 / cell 039 392 85 06 715
 pagina attiva
CLICCA QUI per ascoltare la versione LP di
Percussion in Hi Fi con David Carroll & Orchestra
> SOMMARIO
extra
35
vinile
The Vinyl
Collection
Una collana di ristampe
LP audiophile a cura di
Pierre Bolduc
Qui, Pierre parla di una caratteristica
che è intreseca al vinile:
il rumore di fondo...
Per chi ha acquistato la Collection, segnaliamo che
questo articolo fa parte dell’aggiornamento n. 2 inviati
a tutti gli acquirenti
copertina del fascicolo allegato all’uscita LP TVC 001
I PRIMI DUE VINILI
prossimi titoli in uscita, i n. 3 e n. 4 (TVC 003 e TVC 004) che avrà luogo
entro la fine del mese.
vinile
opo aver spedito centinaia di LP delle due prime uscite (TVC
D
Per quanto riguarda il rumore, le cose sono più complicate. Il rumore di
001 e TVC 002) sono felice di poter scrivere che abbiamo avuto
fondo relativo all'ascolto di un LP è creato essenzialmente da tre fonti:
solo una mezza dozzina di lamentele: alcune relative a p acchi
(1) il fruscio del nastro, (2) il rumore del vinile e (3) il rumore delle elet-
arrivati distrutti dal corriere e le rimanenti a riguardo un rumore di fondo
troniche, e tra questi, prima di tutto, dal pre phono. Un nastro analogico
un po' più elevato rispetto ai dischi della De Agostini (la collana Classica
è rumoroso; e più vecchio il master più rumoroso sarà; e c'è niente da
in vinile 33 giri, sempre curata da me).
fare perché fa parte del suo DNA. A quello si aggiunge il rumore del vini-
Sono molto contento che tra le poche lamentele non c'è ne st ata nem-
le che risulta dalla frizione della puntina che viaggia nei solchi del disco.
meno una a riguardo dei dischi ondulanti; una vittoria dato i problemi
Anche se abbiamo eletto di usare solo LP di vinile vergine (il costo è più
avuti da parte di molti acquirenti di LP distribuiti in edicola. Per quanto
elevato che il vinile ‘normale’), solo i vinili giapponesi sono più silenzio-
riguarda i p acchi, ho ricevuto molti complimenti per l'imballaggio.
si di quelli usati nell'Ovest. Ma il costo è p
Chiaramente non è possibile spedire centinaia e centinaia di p
acchi
quello pagato per quelli di The Vinyl Collection. Come gli americani dico-
senza incontrare qualche problema... Comunque, per chi ha avuto pro-
no “there's no free lunch". La terza fonte di rumore ha a che fare con le
blemi, dei nuovi esemplari saranno aggiunti alla spedizione dei due
elettroniche, specialmente quelle a valvole, ma quest'ultima fonte dipen-
copertina del fascicolo allegato all’uscita LP TVC 002
azzesco: almeno tre volte
de dai circuiti e dell'alimentazione ed è fuori dal mio controllo.
Ci sono due opzioni a riguardo il problema relativo al fruscio del nastro
e il rumore del vinile: lasciarlo o provare a ridurlo. Per quello che riguarda il nastro, è quasi impossibile abbattere il livello di fruscio senza creare problemi nella riproduzione corrett a delle armoniche. Meglio evit are
le equalizzazioni fatte, per esempio, nella produzione dei CD: sappiamo
come suonano. Ma ci sarebbe un'altra strada da seguire che in teoria
potrebbero rendere l'LP meno rumoroso: comprimere la dinamica. Ma è
un’operazione cosmetico che risolve il problema solo superficialmente
e che crea allo stesso tempo t anti altri problemi per una corrett a riproduzione dell'incisione. Il costo da pagare è piuttosto elevato.
Infatti, il metodo prediletto di t anti produttori per rendere l'LP più silenzioso è di comprimere la dinamica. Mi spiego meglio.
La resa dinamica è la dif ferenza misurata in db tra il suono meno forte
e quello più forte incisi nel caso nostro su un disco; in altre parole, la differenza di volume tra un passaggio musicale appena udibile e quello più
forte. Se la dinamica è povera, vuol dire che tra pppp e f f f f ci sarà poco
differenza di volume; più grande è la dinamica, più basso sono i volumi
36 extra
di musica suonati in pianissimo e più forte i passaggi musicali volumino-
> SOMMARIO
vinile
si. Comprimendo il segnale, i passaggi pppp sono riprodotti a un volume
più elevato e così coprono molto di più il fruscio del master e il rumore
del vinile. Tanti produttori fanno esatt amente questo e il risult ato sono
dischi più silenziosi con le caratteristiche di un suono più compresso.
L'evidenza: riduzione di dinamica, colori timbrici imp
alliditi, immagine
stereofonica meno definita e una resa del dettaglio impoverita. Abbiamo
deciso di comprimere il meno possibile e così i livellipppp possono essere sotto la soglia del rumore del disco. Ma si tratta di poca roba e vi assicuro che i risultati ne valgano la pena. È una scelt a mia perché cerco di
riprodurre il più lineare possibile il master messo a disposizione nostra
dagli Abbey Road Studios di Londra.
I NUMERI TVC 003 E TVC 004: DMM INVECE DI LACCHE
Per la produzione del terzo e del quarto volume della Collection il trasferimento dei file digitali in alta risoluzione non è st ata fatta su lacche ma
su rame, grazie al processo Direct Met al Mastering. L'uso del processo
DMM fu suggerito dalla Pallas e prima di tutto perché le durate dei due
LP sono molto lunghe, specialmente l'LP
di Mendelssohn/Schumann
(TVC 004) che contiene circa 28 minuti di
musica per lato. Questo ha creato problemi di sep arazione stereofonica
pressione dato la lunghezza dei due programmi musicali.
DMM è stato inventato dagli ingegneri tedeschi dalla Teldec verso la fine
dell'era analogica. Invece di trasferire il nastro su un disco di acet
ato,
secondo Wikepedia, “con il processo DMM l'audio viene inciso dirett a-
copertina del fascicolo allegato all’uscita LP TVC 003
mente nel met allo (rame) utilizzando un sistema port ante ad alt a frequenza e delle p articolari puntine in diamante, vibranti a più di 40kHz,
per facilitare l'incisione. Ciò consente un miglioramento della precisione
nei solchi prodotti, con un conseguente miglioramento della resa sonora
> SOMMARIO
extra
37
vinile
abbastanza importanti, in più di necessitare per forza una pesante com-
da evitare
poteva avere a che fare con gli impianti usati e/o il lavoro del cutting
engineer. Invece, ho trovato i risult ati molto più convincenti quanto ho
ascoltato i test pressing delle nostre due prossime uscite (TVC 003 e
004) rimasterizzati in DMM dalla Pallas in Germania. Ho riascoltato i test
pressing della De Agostini fatti con il processo DMM e li ho confront ato
con i due nuovi test pressing TVC 003 e TVC 004 della Collection: per
me non c'è dubbio che questi due LP
DMM sono più piacevoli nella
gamma alta e mostrano una gamma dinamica più grande in confronto ai
DMM della De Agostini - anche se il confronto non era molto corretto
metodologicamente perché si trattava di incisioni diverse.
Ma il discorso rimane accademico: perché dato la lunghezza dei programmi musicali la scelta del DMM era quasi obbligatoria.
DMM O LACCHE:
UN CONFRONTO CHE POTRETE FARE
IN MANIERA DEL TUTTO OBBIETTIVA
La cosa interessante per voi è che potrete presto fare il confronto tra
DMM e lacche e farmi sapere quale remastering preferite!
copertina e label (in basso) dell’LP TVC 004
Questo perché il primo LP , Philharmonia Promenade Concert (TVC
(in particolare con una riduzione del rumore di fondo e maggiore risposta alle alte frequenze)”. Tutto vero questo e ho potuto verificarlo quando per i primi cinque LP della collana che ho curato per la De Agostini
ho fatto fare due set di test pressing, uno realizzato con lacche e l'altro
con il processo DMM. La rigidità del rame minimizza al massimo il così
vinile
detto ‘groove wall bounce-back effects’ che succede nelle lacche: ovvero la tendenza delle modulazioni create dalla testa di incisione sulle lacche di non rimanere intatti dato la superficie non molto dura dell'acetate.
Chiaramente non è il caso con il rame, un materiale duro, che fa che una
volta incisi, i solchi si deformano molto meno con
il tempo e questo soprattutto con le modulazioni delle altre frequenze
che sono sottili e molto ravvicinate le une delle altre. Risult a un miglioramento dei transienti specialmente nelle alte frequenze e così anche
l'immagine stereofonica ne guadagna in definizione come pure la timbrica che ne esce più corretta.
Allora, se è così, perché la DMM non viene utilizzato universalmente?
Una ragione è di natura economica: semplicemente cost
a di più.
Secondo, ci sono rimasti pochissimi tornio di incisione Neumann modificati per accomodare il processo DMM. Terzo, gli LP trasferiti dalle tradizionali lacche hanno spesso un suono più caldo di quelli trasferiti su
rame. Ma caldo vuol dire più corretto? La rispost a è no. Il livello meno
preciso della riproduzione delle alte frequenze aiuta a creare un
suono più soft, più dolce, anche più scuro e
per forza più colorato. Come detto, il fatto che la lacca è
soft fa sì che i solchi non mantengono la loro configurazione originali come create subito dopo il passaggio
001), è stato registrato allo stesso tempo della terza uscita, Ballet Music
from the Operas (TVC 003). Dal 20 al 24 settembre del 1960 Karajan e
la Philharmonia Orchestra incisero non solo i due LP sopramenzionati
ma anche la Quinta Sinfonia di Sibelius: in solo quattro giorni! Ecco i
brani e date di registrazione:
Kingsway Hall:
20 Settembre: Quinta Sinfonia di Sibelius
21 Settembre: Aida, Ballet Music; Suppé: Leichte Kavallerie; Waldteufel:
Waltz, Les Patineurs; Sibelius: Quinta Sinfonia
22 Settembre: Borodin: Prince Igor - Polovtsian Dances; Dance
of the Maidens
Settembre 22-23: Ponchielli: La gioconda (Danza delle Ore); Wagner:
Tannhauser - Venusberg Music
Settembre 23: Sibelius: Quinta Sinfonia; Mussorgsky: Khovantschina Danza delle schiave persiane; Chabrier: Joyeuse Marche; Weinberger:
Schwanda the Bagpiper - Polka; Waldteufel: Waltz, Les patineurs;
Offenbach: Orphée aux enfers - ouverture; Chabrier: Espana
EMI Studio N. 1, Abbey Road:
Settembre 24: Chabrier:
Tritsch-Tratsch Polka, Unter Donner und
Blitz;J. Strauss: Radetsky March.
Avrete notato che i brani furono
registrati in due luoghi diversi:
nella Kingsway Hall di Londra e
dalla testina di incisione e questo fa che nella
nello Studio n.1 di
gamma alta il suono è meno definito e può dare l'im-
re come l'acustica delle due
me l'esperienza d'ascolto si avvicina più a quella del
sale hanno modificato le foto-
live dove il suono è meno enfatizzato in alto. Su un
vicino a quella del master.
Non ho scelto il DMM per i dischi della De Agostini perché
non mi è piaciuto anche se suonavano più corretti. Questo
38 extra
> SOMMARIO
Abbey
Road, Londra. Provate a capi-
pressione che manchi un po' d'aria in alto. Secondo
front end analogico ben equilibrato la timbrica è più
Espana; J. S trauss II:
grafie sonore delle due incisioni.
Vi do due indizi: l' ariosità e la timbrica.
vinile
LA VOSTRA PARTECIPAZIONE
È FONDAMENTALE: PER DUE MOTIVI
Aspetto allora i vostri commenti. Potremmo fare i numeri TVVC
005 e TVC 006 con DMM se la silenziosità dei due prossimi
vinili (cioè 003 e 004) vi convince che le caratteristiche sonore
ottenute tramite DMM ne valgono la pena. O possiamo usare le
lacche tradizionali.
Vorremmo avere il vostro p arere anche su un'altra decisione
che ho preso. Quando abbiamo annunciato che la Pallas in
Germania avrebbe fatto la duplicazione, era perché ci avevano
dato una data di consegna a circa 6 settimane dopo l'approvazione dei test pressing (questo a fine dicembre). Poi a gennaio
ci hanno detto tra 3 e 4 mesi! Come volevamo assolut amente
duplicare gli LP in Germania abbiamo fatto fare i primi due
numeri da Celebrate sempre in Deut schland… ma i prossimi
due LP saranno duplicati invece alla Pallas. Vediamo i risultati.
Per il momento sono felice dei risult ati che la Celebrate ci ha
dato: copertine ben st ampate, etichette perfette, dischi non
ondulanti, e superficie silenziose. Ma quelle della Pallas saranno ancora più silenziose?
Vedremo. E vorrei avere un
feedback da parte vostra. V edo
tutta questa operazione non come un'operazione commerciale
copertina del fascicolo allegato all’uscita LP TVC 005
fatto che sovvenzioniamo il 50% del costo del corriere) ma
vostri due speaker è molto sottovalut ata.
come un'attività culturale. Così vorrei coinvolgervi nella decisione. Per
Mi auguro che The Vinyl Collection possa fare capire un po' meglio come
me questi sei LP - e spero presto un'altra serie di sei - è anche un
i vinili vengono realizzati e farvi scoprire le grande interpret azioni e inci-
veicolo per fare capire meglio i vari processi di produzione del
sioni dell'era analogica. Pierre Bolduc
vinile. Purtroppo il mondo audiofilo è troppo ossessionato dai
componenti per la riproduzione di musica mentre l'import
anza
del supporto nella ricreazione finale del suono che esce dai
Per qualsiasi informazione:
tel: PIERRE BOLDUC 089 72 64 43 / cell 392 85 06 715
> SOMMARIO
extra
39
vinile
(credetemi, guadagniamo poco dato il prezzo così basso e il
consigli pratici
AJ VAN DEN HUL
risponde
alle domande
degli
audiofili...
consigli: aj van den hul
Van den Hul risponde
ad altre domande,
fra cui:
‘Il VTA è passato da 15
fino a più di 22 gradi.
Cos’è accaduto?’
EMT con un "15" nel numero di modello e la famosa serie V15 di
(per leggere le domande già pubblicate
Shure. Più tardi arrivarono le unità a 20 gradi, come le
in altri numeri di AS EXTRA, rivolgetevi
Dynavector e le Ortofon delle serie 20. Il vantaggio delle testine
a 20 gradi sta nella leva più corta e il maggiore spazio tra la testina e il disco. Un leva più corta automaticamente implica una fre-
ai nn. 136 in poi)
quenza di risonanza meccanica più elevata e una migliore risposta all'impulso. Inoltre, la risposta in frequenza del crosstalk [dia-
omanda: Negli anni, il VTA [Vertical Tracking Angle -
D
fonia, ndt] è più lineare fino a 20 kHz.
Angolo di Tracciamento Verticale, ndt] è cambiato
da 15 gradi passando dai 20, fino ai 22 gradi o più.
Cos'è accaduto?
Ma la domanda è sempre la stessa: il disco che ho tra le mani
VdH: L'angolo di tracciamento verticale è l'angolo tra il disco
gradi. Dopo il 1970, praticamente tutti i dischi sono stati tagliati a
orizzontale e la linea che unisce l'apice dello stilo nel solco e il
20 gradi e qualche incisore giapponese si è spinto a 22 gradi o
punto di sospensione dentro la testina all'altro capo della leva.
più. Il consiglio è quindi quello di regolare l'altezza del braccio e
Se il solco è stato inciso, ad esempio, a 15 gradi nella lacca, è
di ricercare dell'ascolto la più ampia spazialità possibile. Questo
necessario tracciarlo allo stesso valore: 15 gradi. Altrimenti, inve-
è il criterio rispetto al quale fare la messa a punto.
ce di seguire la forma di un'onda sinusoidale registrata (tagliata)
Ciò che accade è che modificando il VTA si sente cambiare il
a 15 gradi, lo stilo subisce una inclinazione in avanti o indietro
che genera distorsione armonica
supplementare - come si vede in
Van den Hul
Distributore per l’Italia
dei prodotti Van den Hul
un oscilloscopio. Ma… qualunque
sia il disco non è mai possibile rilevare il corretto VCA (Vertical
Cutting Angle) [Angolo di Taglio
MPI Italia
Verticale, ndt]. Quindi in molti casi
www.mpielectronic.com
CLICK
è una pura congettura.
40 extra
Tipiche testine a 15 gradi sono, ad
esempio, tutte quelle della serie
> SOMMARIO
ha un VCA a 15 gradi o 20 gradi?
Fino a circa il 1963, tutti i dischi erano del tipo con VCA a 15
parametro più critico, modificando l'altezza del supporto del
braccio. Sarebbe bello se tu potessi ristabilire l'altezza del braccio alla stessa posizione quando riproduci nuovamente lo stesso
disco. Molti fabbricanti di bracci non si preoccupano di questo,
ma fortunatamente l'inglese SME è ben nota per il suo interesse
nella regolazione del braccio e del VTA.
Se non hai idea di come affrontare questo argomento, alza sempre un pochino il braccio da dietro: facendo così aumenti già di
poco il VTA. In molti casi questo funziona e il risultato sonoro è
sempre migliore.
consigli pratici
“...Fino a circa il 1963, tutti i dischi erano
del tipo con VCA a 15 gradi. Dopo il 1970,
praticamente tutti i dischi sono stati
tagliati a 20 gradi e qualche incisore
giapponese si è spinto a 22 gradi o più.
Il consiglio è quindi quello di regolare
l'altezza del braccio e di ricercare dell'ascolto la più ampia spazialità possibile.
Questo è il criterio rispetto al quale fare
la messa a punto...”
AJ VAN DEN HUL
Lconsigli pratici: aj van den hul
D: Ho una testina con quattro fori per le viti: perché dovrei utilizzarli tutti e quattro per fissare la testina al porta-testina?
VdH: Quattro viti si comportano come quattro punte, quindi l'energia vibrazionale meccano-acustica del corpo della testina si trasferisce meglio al porta-testina. Non stringerle troppo forte: una
buona presa è sempre la cosa migliore, altrimenti potresti forzare
il filetto e non riusciresti più in alcun modo a fissarle. Una testina
non è un'automobile.
D: Ho un disco di test e nella spiegazione leggo che quando, con
la mia testina, traccio una sezione specifica, dovrei vedere sull'oscilloscopio delle onde quadre. Non posso credereci, perché
non vedo come una testina possa tracciare onde quadre.
Secondo me lo stilo slitterebbe via immediatamente e quindi la
testina si torcerebbe il doppio. Perché i produttori del disco di test
CBS fanno questo grave errore?
VdH: Caro amico analogico e americano, la storia è in qualche
modo differente da come appare a prima vista. Una testina phono
magnetica produce sempre un segnale d'uscita linearmente proporzionale in valore e direzione alla velocità di modulazione (la
velocità perpendicolare dello stilo); quando la velocità di modulazione è costante, anche la tensione d'uscita è automaticamente
costante.
Riferendoci all'uscita attesa, l'onda quadra, il significato è che ci
sono solo due livelli di segnale e (teoricamente) nulla nel mezzo:
il livello alto stabile e il livello baso stabile uniti da linee verticali.
Quindi nel disco abbiamo a che fare con variazioni di direzioni e
non di velocità. L'unica forma che si adatta a questa descrizione è
un triangolo costante. E questa è la curva che il tuo stilo può tracciare senza ‘slittare via raddoppiando’, o, come dicono i nostri
amici analogici indiani, ‘douben’.
Nella pratica sono coinvolti alcuni problemi minori, come, ad
esempio, l'oscillazione alla frequenza di risonanza della sospensione dell'incisore. L'incisore deve realizzare sulla lacca angoli
netti e rotondi alle estremità alte e basse dei lati dell'onda triangolare. Un'improvviso cambio di direzione (a velocità costante) crea
> SOMMARIO
extra
41
consigli pratici
oscillazioni meccaniche alla frequenza di risonanza. Questa onda
giare qualcosa, c'è un'altra soluzione:
sinusoidale modula il triangolo. Il risultato non è un triangolo netto,
2. Prendi del grasso duro per cuscinetti utilizzato normalmente per
ma qualcosa di instabile che sembra un triangolo. Controllando
le auto - o meglio per carri armati di tipo pesante - e mettilo sui
l'uscita della tua testina su un oscilloscopio vedrai quindi un'onda
cuscinetti orizzontale e verticale del braccio. Il trascurabile effetto
quadra modulata da un'onda sinusoidale. Mi auguro che ciò accada
negativo di questa soluzione è che il braccio riceverà un naturale
nelle tue analisi all'oscilloscopio.
smorzamento che potresti non gradire. Ma funziona. Non mettere
sabbietta per uccelli nel braccio: questo non modificherà il gioco dei
D: Sono un orgoglioso possessore di un braccio fatto a mano molto
suoi cuscinetti.
costoso, ma tutte le testine che possiedo hanno un serio problema:
consigli: aj van den hul
la distanza dei loro fori di montaggio è sempre troppo ampia rispetto al
D: Negli anni ho collezionato circa 5000 LP dei quali ne avrò ascol-
mio braccio. Ho scritto pressanti lettere di avvertimento ai costruttori di
tati, forse, circa 200. Cosa fare? Collezionarne altri o fermarsi ora?
testine e tutti mi hanno risposto che la distanza di mezzo pollice dei loro
VdH: Fintanto che potrai acquistare dischi, non fermarti, perché ci
fori è corretta. Come risolvere questo problema?
saranno sempre dei dischi migliori di quelli che ti piacciono tra quei
VdH: Sicuramente è il tuo braccio che ha una distanza dei fori di
200. Considera seriamente di vendere 1500 dischi dalla tua colle-
circa 1 mm più piccola dei raccomandati 12,7 mm, quindi il montag-
zione e di utilizzare quel denaro per acquistarne e selezionarne altri
gio della testina sarà sempre una perdita di tempo. O peggio: potre-
che ti piacciano veramente. Alla fine potresti averne circa 500 o più
sti danneggiare i fori di montaggio della testina. Per risolvere il pro-
e quei dischi saranno i tuoi amici per sempre. I buoni dischi conser-
blema non trapanare la testina, ma crea una fessura laterale ai due
veranno il loro valore. Quindi, se non è per l'ascolto, è per investimen-
buchi nel tuo braccio e sii un felice ascoltatore di dischi.
to. Ma non fermarti, altrimenti è come dire addio al tuo (nostro) hobby.
D: Ho comprato il mio braccio molti anni fa. Nel tempo si è creato
D: Ho ricevuto un braccio da un amico, ma il contrappeso è andato
dello spazio tra i cuscinetti del braccio, anche alla minima rotazione.
perso, così ho cercato in giro e ne ho trovato uno da un sistema, in
Come posso ridurre il gioco del cuscinetto?
cui mancava proprio il braccio. Ora ho un problema: il buco centra-
VdH: Puoi fare due cose:
le del contrappeso è un po' più grande del mio braccio. Si adatta,
1.Individua la vite di regolazione. Togli il sigillo e stringi le due viti di
ma c'è un po' di spazio tra la fine del braccio e il buco centrale.
regolazione verticale e orizzontale al punto che il braccio si possa
Questo spazio libero influenza la qualità sonora?
muovere ancora liberamente, ma senza gioco con il cuscinetto. Se
VdH: Sì, perché il peso agisce come un risuonatore meccanico e
questo sistema implica troppo lavoro, oppure hai paura di danneg-
produce un suono alla propria frequenza di risonanza. Questo
42 extra
> SOMMARIO
consigli pratici
suono modulerà il tracciamento della testina e produrrà una ‘colorazione del braccio’.
Il contrappeso deve essere fissato molto
bene alla fine del braccio e deve essere il
più vicino possibile ai cuscinetti per ridurre
il momento d'inerzia del braccio. Quindi
metti un po' di nastro di teflon intorno
all'estremità del braccio per ridurre lo spazio libero.
D: Sono un orgoglioso possessore si un
giradischi fatto in Scozia con un braccio di
fattura Scozzese su una base porta-braccio
realizzato in Scozia. Cosa posso fare per
migliorare il mio sistema?
VdH: Prima di tutto una precisazione: il tuo
giradischi viene dalla Scozia e il braccio dal
Giappone.
Il braccio è stato messo sul
porta-braccio in Scozia.
Ora i miglioramenti: sono sicuro che un
consigli van den hul
cambiamento alla rigidezza del cavo del
braccio possa produrre un buon ed economico miglioramento. Un cavo più flessibile
previene l'accoppiamento meccanico tra il
porta-braccio e il resto del sistema. Se
fosse un cavo bilanciato con la schermatura collegata solo al lato del preamplificatore
phono, faresti davvero un grande passo
avanti in qualità.
Un'altra modifica consiste nel mettere un
materiale smorzante sotto la basetta portabraccio. La basetta sospesa dal corpo del
sistema per smorzare l'energia che se ne
va in giro è una buona idea di per sé.
Ulteriore materiale smorzante al di sotto,
riduce le risonanze del braccio. Lo stesso
materiale può essere utilizzato all'interno
del piatto: questo aiuta anche a pulire il
suono.
Tutti gli interventi menzionati richiedono
una successiva regolazione del bilanciamento delle sospensioni del giradischi e del
porta-braccio, perché il materiale extra
aumenta il peso delle parti interessate. La
regolazione serve a mantenere tutte le parti
in posizione orizzontale. Ciò che aiuta sempre è separare il giradischi dall'ambiente
circostante, posizionandolo su uno spesso
piano di marmo sospeso sopra alcune
molle, sotto le quali è posizionato un altro
piano di marmo.
AJ van den Hul /
www.vandenhul.com
extra
43
angolo tecnico
I DIODI NELLE
RETI ELETTRICHE
NON LINEARI
PARTE 3
Leggete le parti 1 e 2 sui
numeri 141 e 142 di AS EXTRA,
sempre disponibili online
U
na delle reti sicuramete più note, laddove si faccia uso di
un componente non lineare come il diodo, è la combinazione diodo-capacità. Al lettore che ha seguito nei numeri
scorsi di AS EXTRA gli articoli sulle reti di livellamento e sugli aliin passato.
ideale, ovvero, che la sua tensione di soglia sia Vγ=0). Subito
La rete si presenta come in fig.1
dopo T/4 la tensione ‘Vi’ tendera a scendere (dato che risponde
ad una funzione sinusoidale).
Nel frattempo il diodo risulterà polarizzato inversamente e non
permetterà al condensatore di scaricarsi (ricordiamo che durante
la scarica di un condensatore la corrente presenta un senso
Fig. 1
inverso rispetto a quella di carica, cioè, dal condensatore si dirige
Se consideriamo che il segnale d'ingresso ‘Vi’ abbia un andamen-
verso il resto del circuito che lo stesso condensatore vede ai suoi
to sinusoidale, allora la tensione presente sul condensatore
capi).
sarebbe rappresentata da un segnale composto dalla sola parte
In via teorica, la tensione ai capi del condensatore rimarrà costan-
positiva di ‘Vi’ (fig.2), tutto ciò, se in parallelo al condensatore
te per tutto il tempo di funzionamento, così come è riportato in
risultasse collegato un carico resistivo (come di norma succede
fig.3)
negli alimentatori di tensione).
Fig. 2
Fig. 3
Questo tipo di rete viene identificato come ‘raddrizzatore di picco’.
Quando la tensione ‘Vi’ assume per la prima volta valori positivi,
tanto da permettere al diodo di condurre, la tensione ai capi del
condensatore comincerà a crescere sino ad assumere il suo valore massimo (coincidente con la tensione massima del segnale
d'ingresso). Tutto questo avviene sino al primo quarto di periodo.
Antonio Sese
Ingegnere e fondatore:
Horn Audio Amplifiers
www.hornamplifiers.com
CLICK
Se, invece, consideriamo che
Da questo momento in poi il diodo rimarrà interdetto perchè non
non vi sia alcun carico ai capi
si potrà più verificare la condizione di polarizzazione diretta. In
del condensatore, si verifica
questo modo il condensatore risulterà isolato dal resto del circui-
che nel primo ‘quarto’ di perio-
to e manterrà la sua carica costante. La tensione rimane perciò
do la tensione ai capi del con-
costante. La rete ha operato in modo tale da convertire la tensio-
densatore si porta al valore di
ne di un segnale sinusoidale in una tensione continua di valore
picco della semionda positiva
pari al valore di picco di quella sinusoidale. Continua... Antonio
(considerando che il diodo sia
Sese / Horn Audio Amplifiers
> SOMMARIO
extra
45
diodi non lineari - 3
mentatori, questa combinazione richiamerà alcuni concetti trattati
Modello GX 250MG
finalmente in Italia!
Per informazioni sulla linea di diffusori Fostex:
tel+39
i n d i r i z z o via Dal Lino, 23/2 - 40134 Bologna
347 2532215 [email protected] webartofmusic.it
consigli pratici
METODO DI
CORREZIONE
ACUSTICA
Storia e dispositivi
specifici per le sale
d'ascolto HiFi
PARTE 4
(6 PARTI IN TUTTO)
LEGGETE LA 1a, 2a, 3a PARTE IN
diffrazione studiati inizialmente in ottica da Schroeder, il quale ha applicato, dalla teoria dei numeri, il principio che una superficie con avvallamenti o scanalature opportunamente spaziati diffonde il suono in modo
efficace attraverso la creazione di ‘rumore pseudocasuale’.
AS EXTRA 140, 141, 142, SEMPRE ONLINE
Schroeder ipotizzò infatti che un'onda sonora, quando investe una
struttura a reticolo di fase, si diffonde in tutte le direzioni in modo pres-
M
fessionale, ben poca attenzione hanno destato presso gli
audiofili degli anni '70 e dei primi anni '80, forse in rapporto alla scarsa
qualità dei sistemi di riproduzione. Ma successivamente una tecnica di
trattamento acustico messa a punto dal dott. Geyser del Laboratorio
Tecnologico Californiano riuscì a suscitare qualche interesse nel movimento audiophile americano che nel frattempo, grazie alle riviste underground e a una nuova generazione di costruttori, si era emancipato.
Questa tecnica si chiama LE.DE. (Live End-Dead End) e consiste nel
soché costante poiché l'onda sonora incidente viene ‘rotta’ e ‘slittata’
nel tempo. Questi sfasamenti possono essere ottenuti con una serie di
scanalature le cui spaziature in larghezza e in profondità sono determinate in base a una sequenza di resti quadrici. La profondità massima
delle scanalature è data dalla massima lunghezza d'onda da diffondere; invece, la larghezza della scanalatura è circa metà della più corta
lunghezza d'onda da diffondere.
La RPG Diffusor System ha effettuato numerose applicazioni della teoria del resto quadrico, presentando sul mercato diversi pannelli che funzionano in base alle teorie di Schoeder: ai primi modelli QRD-4311 e
disporre i diffusori nella parte della stanza resa acusticamente assor-
1711 ne sono seguiti molti altri progettati per impieghi particolari. Più
bente, mentre l'ascoltatore siede nella parte riverberante della stanza.
Una mezza sala anecoica dalla parte dei diffusori, una mezza sala
completamente riflettente dal lato dell'ascoltatore. I materiali più frequentemente usati per trattare la parte della stanza dove stanno i diffu-
tardivamente sono stati introdotti sul mercato anche gli Abfusor, che
sori, sono i poliuretani espansi con vari tipi di forma e scolpitura, ma
possono essere usati anche materiali o accorgimenti d'altro tipo.
ficare opportunamente l'acustica del locale.
Secondo B. Cheney di The Audio Monitor (n.4/1983) “I risultati acustici
di un ambiente LE.DE. sono stupefacenti: attenua la riflessione precoce del suono vicino ai diffusori che inficia la localizzazione spaziale
blemi legati all'assorbimento delle basse frequenze ed alla diffusione
(stereofonica) delle sorgenti sonore… crea una caduta delle alte frequenze simile a quella di una buona sala da concerto… gli alti suona-
poste dentro altre strutture diffondenti. Vari elementi a resto quadrico di
no naturali e puliti, non sordi o taglienti… il guadagno in chiarezza e
definizione è enorme”.
Tuttavia anche questo tipo di approccio non è privo di manchevolezze:
di frequenze similmente ad un woofer, un midrange e un tweeter di un
non risolve il problema del controllo delle risonanze a bassa frequenza
e del trattamento selettivo delle riflessioni precoci. Inoltre da luogo ad
zione e negli auditorium ottenendo un discreto successo anche presso
un ambiente acustico ‘rigido’, privo della possibilità di modificare rapidamente la quantità di suono diffuso.
Il sistema di trattamento LE.DE. fu adottato da numerosi studi di regi-
Particolarmente adatti per il trattamento acustico degli spazi grandi,
strazione. Ha riscosso molta fama, ma scarsa applicazione presso le
sale d'ascolto degli audiofili.
coce.
Per poter osservare una buona attenzione da parte degli appassionati
del suono riprodotto in ambiente domestico alla soluzione delle problematiche di ordine acustico, è necessario arrivare alla seconda metà
stati progettati per l'utilizzo specifico nella sale d'ascolto domestiche e
degli anni ottanta e all'introduzione sul mercato di due nuove famiglie
di dispositivi acustici: gli RPG e i Tube Traps.
Leggete la PRIMA PARTE in AS EXTRA n. 140, LA SECONDA PARTE
Gli RPG o diffusori a resto quadrico, sfruttano il principio dei diffusori a
pre disponibili - GRATIS - online.
coniugano in una stessa unità, caratteristiche di diffusione e di assorbimento e i Trifusor che con i loro tre lati, uno che riflette, uno che assorbe, uno che diffonde, possono essere orientati a piacimento per modiTuttavia, a causa di limiti strutturali, i diffusori RPG non risolvono i prodelle frequenze più alte. Così, per aumentarne la larghezza di banda
effettiva, sono stati studiati i Diffrattali. Si tratta di strutture diffondenti
diversa dimensione si occupano ognuno di una ben determinata fascia
altoparlante, formando un sistema a larga banda.
Gli RPG hanno avuto larga eco e vasto impiego negli studi di registragli audiofili.
possono infatti trovare collocazione in ambienti domestici se di dimensioni generose, soprattutto per il trattamento dei punti di riflessione preNella prossima parte parleremo dei dispositivi che più di ogni altro sono
offrono la massima versatilità ed efficienza per le più alte aspettative
d'ascolto. Fabio Liberatore
IN AS EXTRA n. 141 e LA TERZA PARTE IN AS EXTRA n. 142, sem-
> SOMMARIO
extra
47
correzione acustica - 4
entre tutti i vari sistemi di trattamento acustico descritti nella
terza parte hanno trovato varia applicazione in ambiente pro-
blog di pierre
novità!!
Ogni mese Pierre Bolduc
pubblicherà le sue opinioni
su vari argomenti in un blog
accessibili a tutti sul sito di
Audiophile sound.
Qui, riportiamo una parte di
un articolo su “Le piante e il
mondo audiofilo”.
Per leggere tutto il testo
CLICCA QUI
da la musica rock. Secondo il ricercatore: “Le cinque suddette…
morirono a vista d'occhio una dopo l'altra dopo essere passate
attraverso stadi vegetativi anomali… alcune rimasero brulle allungandosi smoderatamente, altre denunciarono nanismo nelle foglie
sviluppando fiori verso la parte opposta alla fonte musicale (alto parlante), altre ancora si piegarono totalmente per allontanarsi il più
possibile dalla stessa fonte”.
LE PIANTE E IL MONDO AUDIOFILO: COME
MIGLIORARE L'ACUSTICA CON L'USO DELLE PIANTE
Le piante: amore e odio
tudi scientifici sulla relazione tra piante e audio è più che inte-
Invece le piante sottoposte alla musica di Bach “si comportarono in
maniera del tutto opposta: dimostrarono grande vitalità, crescendo
sane e rigogliose… anzi con la musica melodica e ritmo-melodica,
queste piante orientarano i loro fiori verso l'altoparlante piegando
pure i loro fusti per avvicinarvisi il più possibile, riuscendo persino
S
ad abbracciarlo!” In altre parole, non solo amore ma grande amore!
saranno una rivelazione per la maggior parte degli audiofili.
Bé Yamamura mi spiegava un giorno...
ressante: è affascinante. Non solo per il tipo di musica che le
piante ‘amano’… perché le piante amano alcuni generi musi-
cali e odiano altre, ma anche per le loro proprietà acustiche che
Le piante: sperimenti acustici
Studi canadesi sul comportamento di piante quando vengono esposte a contenuti musicali mi hanno fatto saltare di gioia. A loro non
piacciono la musica rock! Neanche a me; un mio difetto, lo so. Ma
Leggete tutto il blog di Pierre Bolduc sul sito
di Audiophile sound... CLICCA QUI
neppure le batterie di jazzisti; invece vanno pazzi per la musica
classica!!! Che a me piace ossessivamente tanto!
Sperimenti scientifici non lasciano alcuni dubbi su queste conclusioni. Cinque piante (mais, ravanello, filodendro, geranio e violetta africana), furono sottoposti a un ‘ascolto’ di quattro ore al giorno a varie
il sito di Audiophile sound
www.audiofilemusic.com
tipi di musica. L'esperienza si dimostrò micidiale per quanto riguar-
> SOMMARIO
extra
49
blog di pierre
IL BLOG DI
PIERRE BOLDUC
pagina
i
nt
e rat
tiva
  pagina attiva
dischi per un’isola deserta
Erich
Leinsdorf
LEINSDORF
SESSIONS
Sheffield Lab
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
'altro giorno stavo ascoltando L'Après-midi d'un faune (di
L
Debussy) diretto da Karajan in una vecchia registrazione DG:
avevo l'impressione di essere su una spiaggia di qualche isola
esotica tropicale, in un tardo pomeriggio caldo, rinfrescato da una
leggera brezza che dolcemente accarezzava la mia pelle. Con
Leinsdorf l'esperienza è meno fisica, la brezza è rinfrescante, fresca,
più stimolante che invitante. Mi piacciono entrambi questi approcci.
Leinsdorf offre un'ottima performance dei sei estratti da Romeo e
Giulietta: un po' pesante nella Gavotte ma altrove evocativa, soprat-
nata, in modo tale che solo un eroe potesse prenderla come sua
sposa. Sarebbe troppo lungo raccontare l'opera in modo approfondito qui, ma notiamo quanto sia
vero il suono degli 'uccelli' e di come la musica diventi atmosferica.
Leinsdorf è molto bravo a caratterizzare il canto degli uccellini e la
sua direzione orchestrale permette a ogni aspetto della partitura di
essere ascoltato in modo molto chiaro, il che è anche dovuto alla
qualità della registrazione.
Il Volume 2 ci offre ancora Wagner, con il preludio al primo atto di
Tristano e Isotta, e naturalmente la famosa “Cavalcata delle Valkirie”
tutto nell'introduzione, “Giulietta la ragazza”.
Nel pezzo di Wagner, Leinsdorf è al suo meglio. Il “Mormorio della
Foresta” è una versione da concerto messa insieme dal compositore in un momento particolare nel secondo atto del Sigfrido, una delle
quattro opere che compongono il cosiddetto
Discografia
SHEFFIELD / LEINSDORF
SESSIONS. VOL. 1.
CD Gold Sheffield Lab The Audiophile
Reference Series 10043-2-G.
(contenuto CD): Prokofiev / Debussy /
Wagner. Estratti da Romeo e Giulietta
/ L'Après-midi d'un faune / Il Mormorio
della Foresta.
SHEFFIELD / LEINSDORF
SESSIONS. VOL. 2.
CD Gold Sheffield Lab The Audiophile
Reference Series, 10043-2-G.
(contenuto CD): Stravinsky / Wagner.
Uccello di Fuoco / Preludio dal
Tristano e Isotta. Marcia funebre di
Sigfrido. La cavalcata delle Valkirie.
Prod. Eng. Remastering: D. Sax e
L. Mayorga
www.soundandmusic.com
CLICK
Anello del Nibelungo.
Quando Sigfrido si trova
sotto gli alberi ad ascoltare i suoni della natura,
cerca di imitare i loro
cinguetii al fine di comprendere il linguaggio
degli uccelli. Il pezzo si
apre con una sorta di
mormorio che aumenta,
a mano a mano che si
entra nella profondità
della foresta. Un uccellino speciale canta a
Sigfrido (con la voce di
un soprano, nell'opera
reale) ma nella versione
da concerto con il suono
dei legni. Un picchio gli
canta di una splendida
fanciulla che giace dietro un muro di fiamme, e
che era stata abbando-
 pagina attiva
CLICCA QUI per ascoltare
ascoltare l’ Idillio di Sigfrido di Wagner
Wagner
diretta
diretta da Erich Leinsdorf
> SOMMARIO
extra
51
1. CD CLASSICO: erich leinsdorf
CD CLASSICO
1
extra
dischi per un’isola deserta
richard wagner
audiofili che amano i crescendi dovrebbero
alla quale è stata data una rilettura ritmicamen-
ascoltare questo brano.
te vivace. Per quelli di voi che non hanno
Il Volume Secondo si conclude con la
familiarità con Wagner, il Preludio a
“Marcia funebre di Sigfrido”, un
Tristano è una buona introduzione al
estratto
mondo del suono di questo composito-
dall'ultimo
episodio
re. Fondamentalmente si tratta di un
dell'Anello, il Götterdämmerung.
crescendo molto lungo, che inizia
Qui la musica significa morte, e
dolcemente con i violoncelli che cre-
comincia quando il corpo di
scono, e praticamente finisce nei
Sigfrido è posto su una pira.
momenti finali dell'opera... circa cin-
Ascoltate le corde basse e i tim-
que ore più tardi nel cosiddetto
pani. L'orchestra sembra tratte-
Liebestod!
nere il respiro e improvvisamen-
Questa è musica che non ha una
te vi sono tremende esplosioni di
ottoni e timpani. Quasi spavento-
storia precisa abbinata ad essa,
come
ad
esempio
i
Quadri
se. Ancora una volta Leinsdorf
di
conduce eloquentemente e con
un'Esposizione. Wagner usava un
passione questa musica, e nuova-
metodo per comporre chiamato ‘sospen-
mente la
sione armonica’, con l'idea di creare ten-
1. CD classico: erich leinsdorf
qualità della registrazione aiuta nell'im-
sione musicale esponendo l'ascoltatore a
patto che le improvvise esplosioni improvvi-
una serie prolungata di culmini incompiuti, ispi-
se hanno sull'ascoltatore.
rando così desiderio e attesa da parte dell'ascoltatore per la risoluzione della musica o per il grande culmine finale. Nel preludio c'è questo culmine incredibilmente
Queste sono registrazioni di altissima qualità, a mio
avviso superiori ai dischi delle 'Moscow Sessions', che da
lungo e potente, che parte con un crescendo dei violoncelli, e alla
sempre hanno attirato più attenzione delle 'Leinsdorf Sessions'. Il
fine si ha la sensazione che non abbia ancora raggiunto il livello che
palcoscenico è più illuminato, il bilanciamento di registrazione è rav-
avrebbe dovuto... infatti la risoluzione finale continua a essere
vicinato, e modellato sull'immagine del suono Decca; in ogni area
rimandata. La musica ha una connotazione sessuale, ma ovvia-
dello spettro la risoluzione dei dettagli è eccezionale.
mente l'opera è molto più di ciò: si tratta del più grande fra gli amori
La risoluzione dinamica di prim'ordine della registrazione ha molto
negati, soddisfatto forse solo nella morte. Il primissimo accordo,
a che fare con la scena sonora dettagliata: la registrazione è viva-
cosiddetto ‘di Tristano’, ha un elemento di dissonanza in esso, e
ce, incisiva ma non limitata alle sole macro dinamiche; ogni piccolo
quando l'opera fu suonata per la prima volta nel 1865 fu ritenuto
spostamento dinamico è riprodotto in maniera convincente, il che in
molto innovativo, quasi disorientante; molti esperti identificano quel-
gran parte spiega perché l'immagine del suono sia così viva con
l'accordo come l'inizio della fine della tonalità. Non posso veramen-
una miriade di dettagli orchestrali.
te spiegarvi come
Non ho mai sentito gli LP originali, ma devono essere eccezionali.
il brano suona, dovreste spegnere le luci e lasciarvi andare con il
La superficie dei CD è dorata e questo certamente contribuisce alla
flusso emotivo della musica, che cresce e cresce.
qualità complessiva del suono, ma non credo che il rivestimento più
Di solito il preludio e i momenti finali dell'opera sono registrati insie-
costoso spieghi l'eccellenza sonora che invece si trova nelle due
me... in modo da evitare troppa frustrazione... ed è un peccato che
uscite: il bilanciamento della registrazione e la qualità della sala,
Leinsdorf abbia potuto registrare solo il Preludio e non il Liebestod,
uniti insieme per presentarci strumenti musicali in forma 'sgrassata',
che riunisce i due concetti insieme, Liebe (l'amore) e Tod (la morte).
strumenti acustici dipinti con i giusti colori tonali e velocità di emis-
In ogni caso Leinsdorf, noto wagneriano, ritma molto bene la musi-
sione spiegano molto di più l'eccellenza sonore di questi due dischi
ca e il culmine al preludio è costruito alla perfezione. Si trattava di
gold. Assolutamente consigliato. Pierre Bolduc
un nuovo linguaggio musicale, un prodotto del Romanticismo, e gli
ABBONAMENTO AD AUDIOPHILE SOUND
in edizione digitale
12 NUMERI CON CD
al prezzo speciale di
solo 39 euro
12 NUMERI SENZA CD
al prezzo speciale di
solo 24 euro
per abbonarti CLICCA QUI
52 extra
(($'%'&(&#'#'#%%
!"''&$ .&''&. (''%'($
CD NON CLASSICO
2
dischi per un’isola deserta
Massimo Pastore
ALONE
TOGETHER
VELUT LUNA
assimo Pastore, con la complicità del suo Art Percussion
M
marimba
Ensemble, affronta pagine complesse, per strumenti a per-
strumento comple-
cussione, scritte da compositori come Iannis Xenakis, Keiko
to, dai timpani alle
Abe, Takayoshi Yoshioka, John Beck e Askell Masson.
percussioni varie,
L'opera risulta, quindi, assai intrigante per chi mastica la musica con-
tutto contribuirà a
temporanea e apprezza la sperimentazione. L'ascolto è assai meno
mettere in crisi e
impegnativo di quanto ci si aspetterebbe, visti i compositori messi in
alla prova i vostri
ballo.In realtà, l'abilità di Pastore sembra stare proprio nella leggerez-
impianti.
za espressiva con la quale si accosta a questi spartiti, liberandoli dalla
dinamica, ambien-
rigidità accademica, che spesso
za realistica, soun-
Discografia
risulta priva della gioia del coin-
dstage naturale e
volgere l'ascoltatore. Pastore no.
sfumature
MASSIMO PAST
ORE.
PASTORE.
ALONE TOGETHER MUSIC FOR PERCUSSION.
CD Velut Luna CVLD195.
Stereo, Studio recording:
Auditorium Santa
Cecilia, Perugia, Giugno 2010,
Prod. Velut
Luna & Massimo Pastore;
Eng. Matteo Costa;
Mastering. Matteo Costa.
Pastore gioca sul coinvolgimento
lenti. Non ci sono
emozionale, facendo si che
numeri pirotecnici nel profilo d'ascolto di questo album, ma una reale
l'esecuzione si apra a chi voglia
eccellenza dei parametri codificati, che richiede un hardware efficace
ascoltare i brani senza sovra-
e a prova di bomba. Come dimostrazione varrebbe ascoltare Kim for
strutture mentali. Alla fine, pur
snare solo di Askell Masson oppure i pianissimi di marimba della trac-
trattandosi di partiture complica-
cia numero cinque. Simone Bardazzi
www.velutluna.it CLICK
come
Grande
eccel-
te, non viene mai
meno il senso del
divertimento e della
pura astrazione, raggiungendo il suo climax in Rebonds di
Xenakis e The Wave
for Marimba & four percussionista di Keiko Abe.
Infatti, se state cercando un album di riferimento, per
quanto riguarda le percussioni, l'avete trovato. A realizzarlo c' è la solita Velut Luna di Marco Lincetto, a registrarlo questa volta - c'è Matteo Costa, suo validissimo assistente. Le caratteristiche tecniche di questo lavoro, unitamente alle grandi capacità degli strumentisti coinvolti e l'eccellenza dei contenuti musicali, fanno di questo CD un'opera
raffinata per intenditori, così come uno strumento di valutazione per gli audiofili.
Dal rullante come strumento solista, alla complessità della
> SOMMARIO
extra
55
2. CD NON CLASSICO: MASSIMO PASTORE
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45
non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico
/ CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
LP 45 GIRI NON CLASSICO
3
dischi per un’isola deserta
Bob
Dylan
ANOTHER SIDE
OF BOB DYLAN
MOBILE FIDELITY
asciatosi il periodo folk, nel senso stretto del termine, alle spal-
L
Ritengo, che questa sia la riedizione definitiva (almeno per il
le e arrivato al suo quarto album di studio in pochi anni, Bob
momento) di questo lavoro di Dylan. Per quanto le recenti riedizio-
Dylan affrontò la questione del proprio songwriting armato di
ni in SACD fossero eccellenti, la presente versione si colloca una
chitarra acustica, armonica voce, e pianoforte. L'impatto di quest'al-
spanna sopra per definizione, impatto, drammaticità e spazialità del
bum e le sue ricadute sul piano culturale sono molteplici. Difficile
suono. Inoltre, finalmente, quest'edizione è tratta dai master origi-
non pensare che i Beatles, i Byrds, gli Hollies e milioni di altri arti-
nali e non da master di prima o successive generazioni. Proprio per
sti non avrebbero potuto esistere (o comunque, non avrebbero suo-
questo, finalmente, la separazione sui due canali stereofonici appa-
nato come adesso li conosciamo) senza questo lavoro.
re più definita e gli estremi superiori più nitidi. La cura con la quale
Da Spanish Harlem Incident a Chimes of Freedom, da My Back
è stata realizzata questa ristampa è quindi maniacale, ma di tale
Pages ad Ain't Me Babe, tutto ci rimanda a un capolavoro abbonan-
ossessione (se così la vogliamo chiamare) audiophile non traspare
temente saccheggiato lungo tutta la storia della musica rock e non
traccia, ben occultata da una musicalità senza precedenti. Se usas-
solo. Tant'è, che senza Another side of... ci saremmo potuti perde-
simo questa ristampa come pietra di paragone, la nostra vita diven-
re anche un paio di dozzine di cantautori nostrani (e chissà che non
terebbe di colpo più difficile. Simone Bardazzi
saremmo stati meglio!).
A poco meno di cinquant'anni dalla sua incisione, cosa rimane oggi
di questo lavoro? In pratica tutto, ma più che altro continuano ad
arrivare a noi, intatte, la sua
Discografia
BOB DYLAN.
ANOTHER SIDE OF BOBDYLAN.
LP Columbia/Mobile Fidelity
Sound Lab MFSL 2-379. (2 LP).
Analog. Stereo. Studio recording,
Columbia Records Studio A, New
York, 9 giugno 1964.
Prod: Tom Wilson.
Eng: Roy Halee, Fred Catero.
Mastering: Krieg Wunderlich.
www.soundandmusic.comCLICK
CLICK
grande semplicità e il suo
profondo lirismo, la toccante
vena poetica di Dylan e le
raffinate strutture del suo
songwriting. Un capolavoro
immortale, presentato nella
sua veste migliore.
Con il repentino e inarrestabile successo di Dylan, l'autore fu messo sotto forte
pressione per la realizzazione dell'album successivo.
Anche per questo, Another
Side of... fu inciso in un solo
giorno,
pressol'abituale
Studio A della Columbia di New York e con il solo Tom Wilson nelle
vesti di tecnico e produttore. La presente riedizione del Mobile
Fidelity Sound Lab è stata realizzata su vinile dal peso di 180 grammi su due dischi da 12” a 45 giri.
> SOMMARIO
extra
57
3: LP NON CALSSICO: BOB DYLAN
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
CLICCA QUI
PER L’ACQUISTO
PER ACCEDERE ALL’ ELENCO AUDIO PLUS
PIÙ COMPLETO DI
OLTRE 600 PRODOTTI !!!!!
CLICCA QUI
tel: 0735 593 969
OPPURE
mail: [email protected]
dischi per un’isola deserta
4
SACD CLASSICO
De Falla
Il CAPPELLO
A TRE PUNTE
ESOTERIC
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45
non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
SACD classico: de falla
uesta è una performance storica e molto famosa del Cappello
Q
cese, russa, del Ventesimo secolo, tedesca e austriaca. Molte di queste
a tre punte di Manuel de Falla, con Ernest Ansermet che dirige
registrazioni furono ben considerate nell'era dell'LP, essendo arricchite
L'Orchestre de la Suisse Romande, ed è un gioiello nella coro-
da una tecnologia di registrazione eccellente.
na del catalogo Decca.
Il balletto El sombrero de tres picos (Il cappello a tre punte), prese forma
Nel processo di rimasterizzazione sono state utilizzate apparecchiature
da un precedente atto chiamato Il governatore e la mugnaia dopo che
Esoteric negli studi JVC in Giappone. Questa collaborazione fra
Diaghilev vide l'originale, e fu eseguito la prima volta a Londra nel 1919
Esoteric e JVC ha brillantemente fatto rivivere le registrazioni originali.
dai Balletti Russi di Diaghilev, con Ernest Ansermet che prese in conse-
Lo strato CD utilizza la codifica JVC XR-CD. La produzione è stata rea-
gna il testimone dopo la prima prova di Falla. La coreografia era di
lizzata senza compromessi durante l'intero processo. È stato scelto il
Massine e le scene di Pablo Picasso. È una storia semplice di un magi-
master di qualità migliore e le migliori apparecchiature sono state utiliz-
strato che cerca di sedurre la moglie fedele di un mugnaio, con nume-
zate per entrambi gli strati SACD e CD. I convertitori Esoteric D-01 digi-
rosi cambi di costume, che termina con il magistrato che ottiene la rivin-
tale/analogico, il generatore di clock master G-0Rb Esoteric e cavi di
cita, anche se non come aveva sperato.
interconnessione e d'alimentazione Esoteric Mexcel sono stati utilizzati
Impressioni sonore dello strato SACD stereo La qualità del suono è
molto buona, anche se non ha la stessa atmosfera della versione di
per questo remastering.
Discografia
Ernest Ansermet (11/11/1883
FALLA. IL CAPPELLO A TRE
PUNTE. INTERLUDIO E
DANZA SPAGNOLA DA ‘LA
VIDA BREVE’.
SACD ibrido Decca /
Esoteric
direttore
Teresa Berganza (mezzo soprano),
composizioni importanti della
L'Orchestre
prima metà del Ventesimo
de la Suisse Romande, Ernest
secolo. Egli è noto per aver
Ansermet (direttore).
fondato
Reg: Victoria Hall, Ginevra, febbra-
Svizzera Romanda nel 1919
io 1961.Prod: James Walker. Eng:
e, come suo direttore musica-
Roy Wallace. Prod: Motoaki
le, la fece diventare una pre-
Ohmachi (Esoteric), Tecnico di
senza globale. Nel 1946
masterizzazione: Kazuie Sugimoto
firmò un contratto in esclusi-
(Centro Mastering JVC).
va con l'etichetta Decca e
wwww.soundandmusic.com
fece una gran quantità di
CLICK
registrazioni di musica fran-
58 extra
- 20/02/1969), un grande
d'orchestra
che
lasciò il suo segno nella storia della musica classica, con
le sue eccellenti e colorate
direzioni dei Balletti Russi di
Diaghilev,
debuttò
l'Orchestra
> SOMMARIO
molte
della
dischi per un’isola deserta
extra   pagina attiva
Enrique Jorda con la London Symphony Orchestra sull'LP da 180 gr.
Everest 35MM / Classic Records SDBR 3057 180. Mi piace però di più
di quella di Josep Pons, con l'Orquesta Ciudad de Granada, su SACD
Harmonia Mundi HMC 801606.
La ricostruzione dell'immagine e della scena sonora sono eccellenti. Il
basso è bello e solido, ma non così profondo, e non ha lo stesso peso
o impatto della maggior parte delle bobine Decca / London o dei DVD
24/96 realizzati da HDTT a partire dagli storici nastri consumer Decca
London che ho ascoltato. (Interessante! PB) Ciò che ho trovato notevole è stata la mancanza di fruscio del nastro e di artefatti analogici.
Sembra anche che non vi sia alcuno sforzo o distorsione nei fortissimi,
e questa è l'area in cui Esoteric ha fatto una vera magia. È davvero pulita e senza distorsioni, per essere una registrazione fatta nel 1961.
Anche senza i bassi profondi, entrambe le percussioni basse e alte
hanno avuto grande impatto, e le voci suonavano molto immediate e
Per divertimento ho poi messo su un MP3 a 320 kbps del mio preferito
sto fosse stato un SACD Telarc, so che avrebbe avuto facilmente il
Cappello a tre punte (Jesus Lopez-Cobos che dirige la Cincinnati
suono migliore, soprattutto perché gli MP3 anche al loro meglio in real-
Symphony Orchestra, su Telarc) e anche se questo sembrerà molto
tà non suonano reali; sono gli ultrasuoni del SACD che danno a molti di
poco audiofilo da parte mia, mi piaceva di più il suo suono. È sorpren-
loro quel maggiore realismo. Questo SACD Esoteric ha molto poco di
dente come anche attraverso un MP3 risplenda la tecnica d'ingegneria
questa sensazione di realismo dei migliori SACD.
eccezionale Telarc!
Peccato che la Universal abbia rinunciato agli SACD, dato che avrebbe-
Sono rimasto scioccato oltre un anno e mezzo fa quando ho scoperto
ro potuto iniziare con i master Decca dopo aver finito con i Mercury
che mi piacevano alcuni MP3 dal bit rate più alto, anche se non potevo
Living Presence. Penso che se la Universal avesse stampato i classici
sopportare la stessa versione in CD, specialmente perché gli MP3 sono
Decca su SACD avrebbero suonato meglio di quelli Esoteric, ma proba-
ancora più bassi nella risoluzione. Ho ipotizzato che sia dovuto a ciò che
bilmente non sarebbero stati così puliti e senza distorsioni. E natural-
gli MP3 compressi gettano via.
mente sarebbero stati messi in vendita a non più di 18,99 dollari negli
John Curl, il famoso tecnico audio, mi ha detto che a suo parere le fre-
Stati Uniti, contro i 59,99 degli Esoteric!
quenze alte del CD, come artefatti della frequenza di campionamento a
44,1 kHz, influiscano negativamente sulle frequenze udibili da lì in giù,
IMPRESSIONI SONORE DELLO STRATO
e gli MP3 hanno molta poca risposta in frequenza sopra i 16kHz. Oltre
XR-CD CONTRO QUELLO SACD
ad alcuni dettagli a basso livello che l'MP3 getta via, vi sarebbero anche
Lo strato CD che è un XR-CD suonava un po’ squadrato nei bassi e
questi artefatti.
aveva qualche stridore negli alti. Il basso era meglio definito e più reali-
A parità di giudizio, gli SACD suonano drasticamente meglio, e se que-
stico sullo strato SACD anche se non così profondo come sui nastri
 pagina attiva
CLICCA QUI per ascoltare
ascoltare Ansermet dirigere
l’Introduzione, parte
parte 1a (Il Pomerggio) del ‘Cappello’
> SOMMARIO
extra
59
SACD classico: de falla
reali.
dischi per un’isola deserta
London/Decca da 19 cm/sec che ho sentito. E gli alti erano generalmente morbidi.
CONSIDERAZIONI FINALI
Lo strato CD aveva il fruscio del nastro abbastanza udibile, mentre lo
Questa è una delle migliori performance del Cappello a tre punte di
strato SACD non ne aveva quasi per niente; quest'ultimo aveva anche
Falla, ma ahimè non proprio perfetta dal punto di vista sonoro, e trop-
molta più atmosfera.
po costosa. Se potete permettervela, questa è attualmente la migliore
Ho notato in passato che il fruscio del nastro analogico è molto meno
versione in SACD. Teresa Goodwin / www.positive-feedback.com
un problema con il SACD che con il CD: è quasi come se il nastro sia
incollato alla musica con il CD, ma in qualche modo è separato da esso
nel SACD, pertanto meno evidente. (Dipende da come il remastering
Un ringraziamento speciale a: Hiroshi Hizawa (Universal Music KK).
viene fatto, PB)
Lo strato ibrido stereo SACD/ CD è XRCD. DSD masterizzato da copie
In cuffia segnali a basso livello possono essere ascoltati in alcuni punti
digitali PCM 24 bit / 96 kHz dei nastri master originali realizzate esclu-
sullo strato SACD, ma non quello CD. L'ascolto di entrambi gli strati CD
sivamente da Decca per Esoteric.
e SACD è un'ulteriore prova che il CD a strato singolo è un formato inutile e dovrebbe essere ritirato e sostituito con SACD ibridi. Gli SACD
Nota: La Decca di solito non fornisce i propri nastri originali di registra-
ibridi hanno uno strato CD per gli apparecchi a bassa risoluzione o
zione ad altre società, pertanto Esoteric ha dovuto usare una copia del-
quando la migliore qualità del suono non è necessaria.
l'originale. Esoteric pensava che copie analogiche su nastro a bobina
Una parola sui prezzi Il prezzo al pubblico suggerito da Esoteric Japan
avrebbero creato problemi tipo maggiore fruscio, modulazione e com-
per il mercato giapponese è di 3.300 Yen, che al tasso attuale equiva-
pressione dinamica, ed è per questo che hanno usato copie digitali ad
le a 36,27 dollari e, a differenza di altri SACD giapponesi, quelli Esoteric
alta risoluzione 24 bit 96kHz come master.
SACD classico: de falla
NON sono disponibili per l'esportazione e possono solo essere spediti
ad un indirizzo giapponese o acquistati in Giappone di persona.
Non vedo alcun motivo per cui Esoteric USA debba fissare il prezzo al
dettaglio USA a 59.99 dollari. Soprattutto perché i prodotti giapponesi
sono più economici negli Stati Uniti che in Giappone, principalmente a
causa del famoso credito di tassa giapponese sulle esportazioni.
Per esempio la maggior parte degli SACD Exton sono venduti a 3.000
Yen che è pari a 32,97 dollari al cambio attuale, e possono essere ordinati in tutto il mondo dal Giappone. E una selezione di SACD importati
negli Stati Uniti dal gruppo Allegro Media hanno un prezzo di 19,99 dollari, ovvero 1/3 del prezzo del SACD Esoteric negli USA. Eppure, in
Giappone, la differenza di prezzo tra i due è solo di 3,30 dollari statunitensi. (il prezzo italiano di 55 euro è corretto dato che l’IVA le tasse d’importazione da caricare all’import price.)
60 extra
> SOMMARIO
Ansermet con Wilhelm Kempff