"Dentro il libro": Una passeggiata musicale nella

"Dentro il libro": Una passeggiata musicale nella natura
Domenica 20 Gennaio 2013 17:25
Il Libro del Mese di Gennaio 2013 porta l'attenzione su un tema molto ampio e dibattuto,
soprattutto negli ultimi anni: l'
ambiente. Della natura e del
rapporto tra uomo e natura la musica si è sempre occupata, ma con un cambiamento
sostanziale nel corso dei secoli: se un tempo, infatti, gli autori traevano
ispirazione
dall'ambiente, oggi utilizzano la loro arte per lo più a scopo di
denuncia
, per testimoniare quanto di male sta facendo l'uomo nei suoi confronti. In questo viaggio nel
tempo e nello spazio, partendo da
"Walden, ovvero Vita nei boschi" di Toureau
, scopriamo
dieci brani
dei più diversi generi (dalla musica classica, al rock, al soul), che hanno tutti un comune
denominatore: la natura.
Come già accennato, in passato il ruolo della natura nella musica era puramente ispirativo. Uno
dei più grandi in questo senso, del periodo tardo barocco, è il veneziano Antonio Vivaldi (1678
- 1741). Molte sue opere nascono, infatti, dall'osservazione della natura e mirano ad imitare gli
animali ed i suoni dell'ambiente: basti pensare ai quattro concerti per violino noti come "Le
quattro stagioni", a "La pastorella", e ancora a "La tempesta di mare" e a "La notte". L'ascolto,
però, che vorrei proporvi è un altro, e fa parte – insieme a questi ultimi due - dell'
Opus 10
, una serie di sei concerti per flauto composti nel 1728. Si tratta de "
Il gardellino
" (conosciuto anche come "Il cardellino"): in questo concerto per flauto e archi, Vivaldi sfrutta l'
effetto imitativo
facendo cantare un flauto come un uccellino. Soprattutto nel primo tempo, sembra proprio di
vedere il cardellino saltare di ramo in ramo cinguettando, in un magnifico paesaggio primaverile!
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Un altro esempio illustre di atmosfere naturalistiche nella musica classica è senza ombra di
dubbio la VI Sinfonia ("Sinfonia Pastorale o Ricordi della vita campestre") di Ludwig van
Beethoven
(1770 – 1827). In antitesi rispetto a Vivaldi, l'intento del compositore
tedesco nel rievocare la vita campestre non ha nulla di descrittivo, ma anzi vuole – com'è
proprio del Romanticismo – suscitare emozioni e sensazioni (per evitare dubbi in proposito, egli
stesso inserì, nella parte del primo violino, l'annotazione <<
Mehr
Ausdruck der Empfindung als Mahlerei
>>, <<
Più un’espressione di sentimento che una rappresentazione pittorica
>>). Beethoven trascorreva molto tempo in campagna e vedeva il contatto con la natura come
un modo per raggiungere la pace. Le sue esperienze campestri confluirono in questa stupenda
sinfonia del 1808, composta di cinque movimenti, dove la musica evoca immagini di uomini in
mezzo alla natura ed allegri contadini, ma anche di animali nei pressi di un ruscello ed eventi
atmosferici, come un'imprevista tempesta, terminata la quale tutto il creato rende grazie al
Signore.
Facendo un salto in avanti nel tempo di quasi due secoli, arriviamo agli anni in cui l'ecologia
muove i suoi primi passi. "Walden, ovvero Vita nei boschi", nostro Libro del Mese di Gennaio
2013
, diventa, in qualche
modo, il manifesto letterario di quanti si schierano dalla parte dell'ambiente, contro quanti lo
deturpano in nome del progresso e del benessere. Nel 1971
Marvin Gaye
(1939 – 1984) incide, dal canto suo, quella che è considerata la
prima vera canzone ecologista
:"
Mercy mercy me
".
Nonostante il cantautore avesse iniziato la sua carriera già da dieci anni, è in quell'anno che si
impose al grande pubblico con il disco "What's Going On", uno dei più celebri album
soul
di tutti i tempi, in cui è contenuta anche "Mercy mercy me": un canto a Dio, in cui ci si chiede
"dove sono finiti i cieli blu", in un mondo in cui "il vento è veleno", "i pesci sono pieni di
mercurio", le radiazioni sono ovunque e "gli animali stanno morendo"? Ma soprattutto, ci si pone
una domanda sostanziale: "quanti abusi ancora dall'uomo lei [la Terra] può sopportare?".
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Una canzone che pare essere una risposta a quest'ultima domanda di Gaye è "Five Years" di
David Bowie
(1947), incisa nel 1972 e traccia di apertura dell'album "The Rise and Fall of Ziggy Stardust and
the Spiders from Mars". L'eccentrico cantante britannico, icona della musica
rock
, racconta in questo brano della scoperta che la Terra, e di conseguenza l'Uomo, hanno
solamente più cinque anni di vita...
Approdando nel nostro Bel Paese, c'è una canzone di questo stesso anno che ha fatto storia: "
Ci vuole un fiore
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"
di Sergio Endrigo
(1933 - 2005), successo discografico a 45 giri divenuto ormai popolarissimo, che ha insegnato a
grandi e piccini ad amare e rispettare la natura. Fa parte dell'omonimo album in cui, con la
collaborazione di
Luis Bacalov
(che ha composto la colonna sonora, tra le altre, del film "Il postino"), il cantante musicò alcune
poesie per bambini scritte appositamente da
Gianni Rodari
.
Del 1974 è, invece, "Ad esempio a me piace il sud" di Rino Gaetano (1950 - 1981). Il
cantautore calabrese, trapiantato da piccolo a Roma, ha sempre avuto un rapporto molto stretto
con la sua terra d'origine; in ogni suo album è presente il richiamo al Sud: bastino, ad esempio,
"La ballata del meridionale trapiantato" (1967) e "Anche questo è Sud" (1979). In "Ad esempio a
me piace il Sud" il Meridione viene descritto attraverso i suoi paesaggi (<<
Ad esempio a me piace la strada col verde bruciato, magari sul tardi; macchie più scure senza
rugiada, coi fichi d’India e le spine dei cardi
>>) e gli uomini che tali paesaggi abitano (<<
Camminare con quel contadino (…), parlare dell’uva
>>).
Il prossimo brano è probabilmente la prima canzone ecologista del nostro Paese e, per una
volta, non veniamo troppo dopo i nostri cugini d'oltreoceano. Nel 1976 Pierangelo Bertoli (194
2 - 2002) in
"
Eppure soffia
"
, al pari di Marvin Gaye ma con ancora un po' di poesia in più, racconta che cosa stiamo
facendo al nostro pianeta: abbiamo inquinato le acque e il cielo, ci siamo fatti la guerra incuranti
delle conseguenze... ma l'immagine della Terra non è quella di vittima, come in "Mercy mercy
me", ma vittoriosa: Madre Natura si mostra sempre più forte delle atrocità dell'uomo, perché
continua a sopravvivere, pur modificandosi... e anche il vento continua a soffiare, sempre e
comunque. Questa canzone è stata, negli ultimi anni, "riscoperta" e riproposta da due noti nomi
della musica leggera italiana:
Luciano Ligabue
e
Luca Carboni
, che ne hanno fatto due versioni diversissime ed ugualmente belle, che rendono giustizia alla
poesia che questa canzone esprime e che quindi vi propongo, insieme alla versione originale di
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Bertoli.
E' il 1986 ed i REM incidono "Cuyahoga", contenuta nell'album "Lifes Rich Pageant". Una
nuotata nelle acque dell'Apalachee River associata ai fiumi di sangue versati dagli Indiani
d'America per mano dei "nostri padri" da un lato, dall'altro il fiume Ohio inquinato dagli scarichi
industriali. Un memorandum di ingiustizie - lo sterminio di una popolazione, l'inquinamento di un
pianeta – ed un invito a non chiudere gli occhi di fronte a ciò che accade e a "cominciare un
nuovo Paese".
Siamo giunti agli anni Novanta. Nel 1994 esce uno dei più bei cartoni animati Disney, "Il Re
Leone
",
con la colonna sonora composta da
Elton John
(musiche) e Tim Rice (testi). La canzone più celebre è
"
Circle of Life
"
, cantata da Carmen Twillie e poi riproposta in versione pop proprio da Elton John. La canzone
si apre con un canto tribale, che porta subito la mente alle savane africane, per diventare poi un
inno alla natura, al mondo e alla vita. Vita che va sempre avanti qualsiasi cosa succeda, e
coinvolge ogni essere nel "grande cerchio della vita", che ha un equilibrio delicato e per questo
da rispettarsi sempre. La versione italiana, "
Il cerchio della vita
", è stata cantata da
Ivana Spagna
.
Concludiamo in bellezza, con una canzone di Michael Jackson del 1995. Tra tutte le sue
canzoni "impegnate", spicca "
E
arth Song
", che affronta il tema dell'ambiente. Michael Jackson racconta della distruzione della Terra a
causa dell'uomo: alberi abbattuti, animali uccisi, la povertà e le guerre, l'inquinamento... e urla "
cosa abbiamo fatto al mondo
?!".
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Fonti:
Elvidio Surian, Manuale di storia della musica, voll. II-III, Rugginenti ed.
Le Garzantine Musica, Garzanti ed.
Enciclopedia del Rock, Fazi ed.
Wikipedia
(articolo a cura di Sergio Gelsomino)
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