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N. Prot. 9/2013
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PENNA JAZZ: (poesie di Franco Leo e Siria Dark)
IL SONNO DEL MUSICISTA di F. Asio e S. Glavina
LA MUSICA DEL SONNO di Luisa D.
Album in vetrina:
Hypnodia e Insomnia (Sandro Glavina Prog Project)
Antonio Fiorillo in concerto al Teatro delle
Ombre
La Musica delle nostre vacanze (diario di S.
Glavina e D. Kundera) INCLUDE RECENSIONI SU
CONCERTI DI: Godalni Kvartet Tartini, Igor Lumpert
trio, Dixie Sok Band, Siddharta, Backyard jazz
orchestra, Lucrezia Losurdo & Sunday Band, Rythm
and Blues Band, Jimmy Joe Band, S.I.P. Band
INTRODUZIONE
Eccoci qua. Come avevamo promesso, al rientro dalle vacanze, Eventi Jazz è di nuovo con Voi. Sperando che
pure Voi abbiate trascorso delle buone vacanze ed abbiate recuperato le Vostre energie attraverso momenti
di riposo e di buon sonno ristoratore…avrete modo di vedere che questa newsletter è in parte
“monotematica” (speriamo non monotona) perché siamo andati a trattare il tema del sonno. Questa modalità
ci riporta a qualche anno fa quando, con successo, sperimentammo alcune newsletter a tema. Dunque qui
del sonno abbiamo scritto ed anche la foto di copertina (splendida realizzazione di Pietro di una immagine
notturna) è a tema. Speriamo che nel leggere la newsletter la Vostra attenzione sia mantenuta viva e non
vi…addormentiate. Ma se ciò dovesse accadere….Allora buon sonno e sogni d’oro !
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Stasera... (poesia di francoleo)
N. Prot. 9/2013
Pagina 2 di 14
Dormire, forse sognare
(di Siria Dark)
E mi ritrovo in un punto morto.
Immobile.
Un giorno come tanti,
sovrapponibile ai giorni passati.
Con la sensazione di voler fare.
Con i brividi che corrono lungo la schiena
e stuzzicano lo stomaco.
Ma è soffocata, dal non potermi muovere.
Immobile.
Mi piacerebbe, ancora una volta,
poter assaporare l'aria.
Mi piacerebbe, ancora una volta, poter volare.
E' eccitante, poter vagare nella notte.
Elemento principale del mio essere.
Questo mi piacerebbe.
Ma sono immobile.
Allora mi gusto quello che ho.
E viaggiare col vento.
Farsi trasportare all'infinito...
E giocare col tempo.
Dove vince chi è più impertinente.
Con tutta questa magia,
ne prendo solo un po’.
Mi servirà nei momenti,
In cui sei con me...
Stesse immagini, stesse emozioni
le solite obbligate interazioni.
La mia voce ha detto le solite cose
a chi distrattamente ha ascoltato.
Ho raccontato del mio passato
ho raccontato del mio presente
io sola in mezzo alla gente
che vive distratta, che vive latente.
Ma stanotte dormirò
e forse liberamente sognerò.
Sognerò un mondo migliore
ed al battere delle ore
se dovessi risvegliarmi d’improvviso
non ci saranno lacrime sul viso
sapendo che i sogni, senza viltà
sono ben distanti dalla realtà.
Dormire e sognare
sognare e dormire
questo è il distacco dalle cose reali
dal tempo annoiato,
dal tempo violentato
dal tempo malato
lontano dalla veglia sofferente.
E la gente che in sogno mi appare
sembra più buona, più accogliente
distante dal mondo indifferente.
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N. Prot. 9/2013
Pagina 3 di 14
Un terzo della nostra vita la trascorriamo dormendo… La qualità e la
quantità del sonno influisce sulla qualità del tempo di vita in cui siamo
svegli… Le abitudini di vita influiscono sulla qualità e la quantità del nostro
sonno.
elaborato a cura di F. Asio e S. Glavina
Vogliamo ricordare due grandi musicisti del passato scomparsi prematuramente che, tra i tanti
loro problemi, soffrivano di insonnia. Charlie Parker e Jimi Hendrix. Non sorprende il fatto che
fossero insonni. Entrambi conducevano una vita estremamente sregolata. Hendrix faceva uso di
droghe, era depresso, i suoi rapporti con gli altri erano molto conflittuali. Parker fu vittima degli
eccessi, lo smodato uso di alcol, eroina e cibo. Probabilmente la sofferenza esistenziale contribuì
a far emergere la loro vena artistica, ma anche la loro fragilità. Ci sono stati altri musicisti ad
andare incontro ad un triste destino a causa di una vita sregolata. Per fortuna, la “vita
spericolata” non è la scelta per la maggior parte dei musicisti.
Tuttavia, molti musicisti professionisti, nell’esercitare la loro professione, hanno dei rischi
correlati, se consideriamo i problemi legati al bisogno di sonno. Ad esempio, i musicisti che
affrontano dei tour, vanno incontro a situazioni stressanti. Cambiare ogni notte stanza d’albergo
e materasso, mangiare in locali diversi, cenare ad ore tarde e non sempre seguendo una
alimentazione adeguata. Esibirsi in un concerto (spesso in ore serali/notturne) significa spendere
anche molta energia fisica. Qualcuno magari poi festeggia il suo successo, oppure si consola con
una buona bevuta. Insomma, senza voler troppo generalizzare, in certi casi, le condizioni di vita
sregolata ci sono.
Fare il musicista, non necessariamente professionista, richiede dinamismo, creatività, energia.
Per mantenere alti i livelli di dinamismo e creatività, per recuperare l’energia, per mantenere alta
l’efficienza psicofisica c’è bisogno di un buon sonno ristoratore. Il sonno è uno stato naturale
tranquillizzante e ristrutturante che garantisce la salute fisica. Il sonno è caratterizzato da una
abbassamento del livello di coscienza e dalla riduzione della funzionalità biologica ed è
indispensabile alla sopravvivenza dell’organismo ed all’equilibrio psichico dell’uomo. Durante il
sonno, poiché si è in posizione distesa, si alleggerisce la pressione sui dischi intervertebrali, sui
fianchi, le ginocchia, le caviglie. I muscoli si distendono, si ristabilisce la circolazione sanguigna,
la funzione cardiorespiratoria è rallentata. Il riposo durante la notte non serve semplicemente a
distendere le membra ed a rallentare il funzionamento degli organi. E’ anche un momento
necessario a consentire lo smaltimento dei metaboliti elaborati dai tessuti proprio quando la loro
produzione risulta diminuita per effetto dell’inattività. Al contrario, l’insonnia od una cattiva
qualità del sonno, porta ad un aumento dell’eccitabilità nervosa, ad un sovraccarico fisico
crescente che determina fatica e disordine generale dove sono assolutamente compromessi i
tempi e le potenzialità di recupero della forza fisica. Un terzo della nostra vita la trascorriamo
dormendo… La qualità e la quantità del sonno influisce sulla qualità del tempo di vita in cui siamo
svegli… Le abitudini di vita influiscono sulla qualità e la quantità del nostro sonno.
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Pagina 4 di 14
Il musicista ha bisogno del giusto riposo, deve poter dormire bene e non deve correre il rischio di
diventare un insonne.
Come “funziona” il sonno ?
Il ritmo sonno-veglia (bioritmo) è regolato e sincronizzato dall’alternanza ciclica luce/oscurità.
L’ormone Melatonina, sintetizzato nella ghiandola pineale cerebrale assolve il meccanismo di
sonno-veglia, in quanto con la riduzione della luce, la produzione di tale ormone aumenta.
Normalmente il sonno segue dei cicli di circa due ore, dove si alternano fasi di sonno profondo a
fasi di sonno superficiale. Ciò significa che in una notte dove si dorme per otto ore, si verifica in
media quattro volte il passaggio dal sopore al sonno leggero, al medio, al profondo e quindi alla
fase del sonno caratterizzata dai sogni. Nell’ultimo ciclo, esaurita la fase del sonno-sogno, segue
il sopore ed infine alla veglia. Un ciclo del sonno è suddiviso in 5 stadi. I primi quattro stadi
determinano un passaggio progressivo dal sonno leggero al sonno profondo e sono tutti e
quattro classificati come sonno NON REM o sonno ortodosso; il quinto stadio, quello dei sogni, è
detto REM o sonno paradosso. La denominazione “REM” deriva dall’inglese: Rapid Eye
Movement (e non da un famosa rock band) cioè movimenti rapidi degli occhi, poiché in questa
fase avviene questo fenomeno.
Ma l’insonnia cos’è ?
Qui ci viene in aiuto il sito www.morfeodormiresano.it che vi invitiamo a consultare.
Contrariamente a quanto molti sono indotti a credere, l’insonnia, che impedisce il corretto riposo
notturno, non è solo il ritardato addormentamento (cioè l’insonnia iniziale), ma anche
l’anticipazione del risveglio (insonnia terminale) o l’interruzione del sonno nel corso della notte
(insonnia centrale). Leggendo nel sito, scoprirete che oltre a queste insonnie che alterano la
durata del sonno, ve ne sono altre, di tipo qualitativo, che ne alterano il potere ristoratore.
Avrete modo di apprendere che le insonnie che durano fino ad una settimana (transitorie o
occasionali) e le insonnie a breve termine (da una a tre settimane) sono in genere dovute a
cattiva igiene del sonno, a situazioni ambientali sfavorevoli, a temporanee condizioni di stress, ad
alterazioni temporanee del ritmo sonno-veglia, mentre le insonnie a lungo termine o croniche,
che hanno una durata superiore alle tre settimane, generalmente dipendono dalla presenza di
alcune malattie, da disturbi crono-biologici endogeni, dall’uso di sostanze tossiche, eccitanti,
oppure da terapie farmacologiche. Non fatevi però da soli la diagnosi…se avete problemi con la
vostra quantità e qualità del sonno andate dal vostro medico.
Le regole per un buon sonno
Ecco, queste sono le cose che ciascuno può facilmente imparare e mettere in pratica. Vale quindi
il concetto che “prevenire è meglio che curare”. Le regole che potete incontrare nei vari lavori
scientifici sono suppergiù le stesse e le trovate ben descritte in tanti siti affidabili. Oltre al sito
precedentemente segnalato, potete consultare il decalogo stilato dalla Wasm (World Association
of Sleep Medicine) con i consigli per imparare l’igiene del sonno e dormire tranquilli ogni notte (il
tutto è bene spiegato, in modo divulgativo) http://www.huffingtonpost.it/2013/03/14/giornatamondiale-del-sonno-10-consigli-per-dormire-bene-foto_n_2875593.html Le regole del sonno
sono ben presentate anche nel sito http://www.ok-salute.it/benessere-fitness/10_g_insonniaabc.shtml (l’abc per dormire bene). Se avete tempo (da non “rubare” alle ore di sonno) ed
interesse per l’argomento, non vi sarà difficile effettuare altre ricerche nel web.
Dicevamo dunque che le regole di “igiene del sonno” sono suppergiù le stesse, ovunque le
leggiate. Le regole della “regolarità” come l’andare a dormire ogni sera e alzarsi ogni mattina
alla stessa ora, l’alzarsi dal letto anche se ci si sveglia prima che suoni la sveglia, l’andare a letto
solo quando si è assonnati (no, ciò non significa che siccome state componendo, non siete
assonnati ed allora dovete stare svegli tutta la notte) sono molto importanti per acquisire un
“giusto ritmo”. Alla sera è opportuno dedicarsi ad attività rilassanti (ascoltare musica tranquilla
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anziché praticare musica o scervellarsi su di uno spartito). Vietato portarsi il “lavoro” a letto, il
letto è fatto per dormire (o anche per fare sesso che al sonno non guasta, anzi) e non per
comporre musica.
La stanza da letto, deve essere attrezzata in funzione del sonno. Per il colore delle pareti sono da
preferire i toni tenui del verde e dell’azzurro (secondo gli esperti di cromoterapia la tinta che più
favorisce il sonno è il blu, in tutti i toni dall’oltremare all’azzurro). E’ importante spegnere ogni
luce e abbassare la serranda quando si va a dormire, perché anche se gli occhi sono chiusi la
luce è in grado di disturbare il sonno anche semplicemente entrando in contatto con la pelle.
L’ambiente deve essere ben climatizzato con una temperatura ricompresa tra i 16 ed i 18 gradi
poiché una stanza troppo calda o troppo fredda obbliga il corpo a lavorare per adattarsi. Un’ora
prima di coricarsi è’ importante aerare l’ambiente. La stanza da letto deve essere collocata nella
“zona notte” e possibilmente insonorizzata con materiali naturali. Nella stanza da letto è bene
evitare la presenza di piante e fiori che consumano ossigeno. E’ consigliabile attrezzare la stanza
da letto con un umidificatore a freddo che ha anche la funzione di ridurre la presenza di
pulviscolo nell’aria. La stanza da letto non dovrebbe contenere la TV o altri apparecchi che
emettono radiazioni elettromagnetiche le quali interferiscono negativamente sull’organismo e sul
sonno. Se per alcuni la TV (non eccitatevi troppo guardando un concerto heavy metal) o la radio
sono “strumenti irrinunciabili” per favorire il sonno, bisognerebbe allora prendere degli
accorgimenti ai fini di schermare al massimo questi apparecchi e di programmarli comunque
all’autospegnimento, per evitare che rimangano accesi anche dopo che ci si è addormentati. Il
letto dovrebbe essere costruito in materiali naturali senza parti metalliche; il materasso non deve
essere né troppo duro né troppo soffice (preferire i materassi in lattice che si adeguano ad una
giusta distribuzione della pressione del peso corporeo). Il materasso migliore è quello di media
rigidità perché asseconda le curve fisiologiche della spina dorsale e permette sonni ristoratori
anche a chi soffre di lombalgia. I giacigli troppo duri o al contrario troppo morbidi possono
causare un irrigidimento della muscolatura vertebrale e, dunque, dolore al risveglio. I guanciali
troppo alti vanno eliminati poiché si dorme meglio su quelli piatti. Lenzuola, federe, coperte ed
indumenti (puliti) dovrebbero essere fatti di materiali naturali e non sintetici per favorire una
buona traspirazione e sarebbe utile preferire delle tinte rilassanti color pastello. Dormire da soli o
con altre persone, in un letto singolo o condiviso è un fatto che dipende dalla nostra cultura, dal
nostro status, dalle nostre scelte soggettive. Al di là di queste implicazioni, gli esperti del sonno
consigliano di dormire da soli.
Un bagno caldo prima di andare a letto può creare un effetto rilassante.
Cosa fare poi durante il giorno ? Una sana attività fisica come anche semplicemente fare una
passeggiata di 40 minuti a ritmo sostenuto e alla luce del sole è già un buon traguardo. Non
state quindi tutto il giorno chiusi nel vostro stanzino, nella vostra cantina ad esercitarvi con lo
strumento (reale o virtuale che sia). L’esposizione alla luce solare promuove la naturale
produzione di melatonina che è un «ingrediente» assolutamente necessario per il buon sonno. Il
movimento, l’attività fisica va invece interrotta almeno 2 o 3 ore prima di coricarsi. E questo può
essere un bel problema per chi deve esibirsi in qualche trascinante concerto serale. Durante il
giorno si dovrebbe evitare di fare “pisolini”, perché questi influiscono negativamente sul sonno
della notte.
Alimenti e bevande, abitudini alimentari, sono in relazione con il sonno.
La giusta regola è quella di andare a letto con lo stomaco non troppo pieno o non troppo vuoto.
Si dovrebbe mangiare a orari regolari ed evitare pasti in prossimità del sonno. I cibi ricchi di
carboidrati aiutano la secrezione degli ormoni del sonno. Il sonno è favorito anche
dall’assunzione di verdure, insalate, cipolla, yogurt, banane, mele, fichi, cachi, datteri. Tre noci al
giorno fanno bene al sonno. Sono ricche di triptofano, l'aminoacido che entra nella sintesi della
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N. Prot. 9/2013
Pagina 6 di 14
serotonina, sostanza importante per indurre e mantenere il sonno. Vanno bene anche lupini o
pistacchi. Mangiare invece cibi troppo elaborati, ricchi di grassi e proteine, impegnano
l’organismo in una digestione troppo laboriosa. Il cacao è un eccitante. La caffeina va bandita.
L’assunzione di alcol anche. L’alcol può indurre sonnolenza, ma anche il rischio di svegliarsi nel
bel mezzo della notte e determinare difficoltà a riaddormentarsi. Un infuso invece a base di
passiflora svolge un'azione calmante e blandamente sedativa. Se assunto verso sera, può
favorire il sonno perché agisce sul metabolismo delle benzodiazepine endogene, mediatori del
sistema nervoso. Un bicchiere di latte tiepido prima di dormire favorisce il sonno in quanto è
ricco di triptofano, l'aminoacido precursore della serotonina, che è uno dei neurotrasmettitori
fondamentali del ciclo sonno-veglia.
E il fumo ? La nicotina ha effetti negativi sui ritmi del sonno. Alcuni studi hanno dimostrato che
la quantità di sonno profondo e sonno onirico diminuiscono se il sangue contiene nicotina.
Rimedi farmacologici per dormire ?
Questo è un bel problema, perché c’è una diffusa convinzione che si può fare tutto in
“autoterapia” e che l’assunzione di farmaci per dormire, quando il sonno non è dei migliori, sia
una buona e costante soluzione. Invece non è così ! I farmaci vanno presi, per un breve
periodo e nella giusta dose solo se prescritti dal medico che avrà opportunamente valutato il
caso. Quindi, non “suonate” alla porta del vostro vicino per mendicare qualche pillola miracolosa,
a meno che il vostro vicino… non sia il vostro medico curante. Ma se il vostro vicino non fosse il
vostro medico…diffidate dall’accettare qualche pillolina generosamente offerta…potrebbe essere
volutamente letale ! Ricordatevi che il vostro vicino vi odia perché è arcistufo di perdere il sonno
a causa delle vostre…esercitazioni musicali !!
A cura di Luisa D., musicoterapeuta
La musica riveste un ruolo importante, quale possibile “strumento” per l’induzione del
sonno. Tra i tanti poteri della musica c’è naturalmente quello di rilassare l’ascoltatore,
predisponendolo a attività meditative, nonché al sonno vero e proprio. Il ruolo della
musica, in questo senso, è sin dall’antichità noto. Attraverso l’uso dei suoni derivati dagli
strumenti più semplici, come tamburi, flauti, corde e la capacità di agire musicalmente
attraverso la variazione del ritmo, della velocità e dell’intensità dei suoni, l’uomo ha
affinato la propria esperienza, ed ha saputo orientare l’azione musicale anche alla
funzione induttiva del sonno. Vanno ricordati, ad esempio, i membranofoni che, se
percossi dolcemente e ritmicamente, riescono ad evocare il battito del cuore,
riconducendo la dimensione dell’uomo all’esperienza dello stadio di vita fetale, in cui
permanentemente è presente l’ascolto del battito del cuore materno, dagli effetti ipnotici
e rassicuranti. L’uso dei membranofoni trova ampia diffusione nei riti sciamanici e tribali
che sono rivolti anche a favorire l’addormentamento. Il suono del flauto, evocando il
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canto degli uccelli, predispone l’uomo ad una dimensione di contatto con la natura,
rilassante ed ipnoinducente. Non solo il suono, ma anche le vibrazioni prodotte dagli
strumenti possono conciliare il sonno. Infatti, le vibrazioni prodotte da strumenti come
pianoforte e percussioni, possono essere percepite, oltre che dall’orecchio anche dal
sistema scheletrico e da tutto il corpo, come una sorta di “massaggio” rilassante.
La Ninna Nanna
Alla pari degli strumenti fabbricati dall’uomo, anche lo strumento “voce” ha fatto un suo
percorso di affinamento. La musica che da questo strumento deriva, vale a dire il canto,
trova una specifica finalità nel favorire l’addormentamento, in particolare attraverso
l’esecuzione di ninna-nanne. La ninna-nanna è un genere di cantilena che serve a far
addormentare i bambini, di cui si hanno esempi presso tutti i popoli della terra. Si tratta
di un componimento breve, di vario metro, concettualmente assai povero e privo di nessi
logici. Il ritmo è monotono e cadenzato quasi ad accompagnare il moto della culla. E’ un
breve componimento melodico il cui movimento è moderato, generalmente in 2/4. Per
quanto di uso universale, la ninna nanna differisce da popolo a popolo e da grado a
grado di cultura. Presso i primitivi consiste nella ripetizione di poche frasi, presso i popoli
civili prende talvolta vita e sostanza dalla poesia. I versi delle ninna nanne tendono a
suscitare visioni tenere ed affettuose, immagini di paesi beati, di giardini d’incanto, di
felicità di fate e angeli recanti il dolcissimo sonno. Esempi assai noti di ninna nanne sono
le composizioni di W.A. Mozart, F. Chopin e J. Brahms.
La musicoterapia
La musicoterapia si basa essenzialmente sugli effetti benefici che possono derivare dal
suono degli strumenti e dal canto, ma anche da suoni naturali come il canto degli uccelli,
gli scrosci d’acqua, le onde di mare calmo, il vento e si fonda su basi molto naturali. La
musicoterapia si divide grossolanamente in due grandi aspetti che sono la musicoterapia
agita (posizione attiva: il suonare, il cantare) e la musicoterapia d’ascolto. Può essere
singola o di gruppo a seconda degli obiettivi. Favorire il sonno, vincere il più possibile
l’insonnia rientra nelle più comuni prassi d’intervento musicoterapico. L’ascolto di un
brano musicale piacevole riesce a stimolare l’emisfero destro del cervello, collegato alle
emozioni, e a provocare uno stato di rilassamento dovuto al rallentamento di tutte le
funzioni fisiologiche. L’americano Jeffrey Thompson, medico, insegnante di psicoacustica
presso l’Istituto di Scienze Umane di Encinitas in California e compositore è uno dei
massimi esperti di musicoterapia nel mondo, il quale si è dedicato in particolar modo allo
studio degli effetti della musica sul sonno. Le sue composizioni, a partire dai primi anni
’80, sono bastate su sonorità elettroniche carezzevoli che “accordano” le onde cerebrali
sulle frequenze alfa, theta e delta ovvero rispettivamente quelle del rilassamento e sonno
leggero, quelle dei sogni e quelle del sonno profondo. In 26 paesi del mondo, le sue
composizioni vengono utilizzate da psicologi, insegnanti ed altre professioni a finalità
terapeutica. Dagli studiosi di musicoterapia viene fornita una particolare indicazione
relativa agli effetti ipnoinducenti prodotti dai brani di Frederic Chopin, in particolare i
Notturni, opera 9 numeri 1 e 3; opera 15 numero 22; opera 27 numero 2; opera 32
numero 1; opera 62 numero 1.
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Pagina 8 di 14
In genere, hanno una valenza rilassante ed ipnoinduttrice i suoni tendenzialmente acuti
(se non intensi e ben armonizzati) mentre i suoni gravi prolungati possono indurre
inquietudine ed uno stato di irritabilità.
Ma infine va detto che non esiste una rigida regola e se la musica da voi gradita,
qualunque essa sia, ha il potere di farvi addormentare, non indugiate ad ascoltarla.
HYPNODIA e INSOMNIA Morfeo Irae (2009-2010)
Sandro Glavina Progressive – O’Strigheta Records
01)
02)
03)
04)
05)
06)
07)
08)
09)
10)
11)
IL FARO, STANZA DEL SONNO (3:40)
MORFEO IRAE (3:36)
THE DANCE OF THE INVISBLE MAN IN THE DREAM (3:33)
ERSTWHILE: SOGNANDO IL PASSATO (4:46)
LA FABBRICA DELLE ILLUSIONI (3:27)
SEA BIRD IN THE DREAM (3:20)
HYPNODIA E INSOMNIA (4:39)
LA NUOVA DANZA DEI FENOMENI (5:42)
BEHIND THE SCENES (4:30)
WHEN THE ANIMALS MARK TIME: CONTANDO LE PECORE (4:44)
STRADE INCROCIATE - AL RISVEGLIO (4:22)
Album di “vecchia” data che risale a quattro anni fa, ma perfettamente in tema con…il
tema del sonno ! La matrice dell’opera-concept album interamente strumentale realizzata
da Sandro Glavina è traducibile in poche righe. "Un guardiano del faro nella sua stanza
del sonno è trasportato dai sogni e dagli incubi della quotidiana solitudine nel corso della
notte, sino al divernir del giorno... ". Insomma, la musica si muove tra sogni ed incubi,
da momenti onirici, meditativi realizzati con rilassanti arpeggi di chitarra ed uso dei pads,
ad esplosioni marcatamente rock progressive di non poco fascino. Come sempre il synth
è in primo piano e cavalca perfettamente il senso dell’opera, or con cupi toni, or con
eterei timbri. Ascoltare l’opera in questione è molto emozionante e tutto ciò riporta a
precedenti esperienze sul tema. Infatti, già nel 1993 Sandro aveva realizzato l’opera
“Incubo e Hypnos” gelosamente registrata e conservata su di una audiocassetta. Sandro
aveva composto ed eseguito la musica, aveva composto i testi ed affidato le parti a vari
cantanti. Poi, nel 2004 Sandro aveva prodotto, tra le sue prime opere con l’uso del Music
Maker, l’album “Ipnofonia” (musica adatta a favorire il rilassamento e il sonno, il cui CD
(prodotto per conto della Cnai) è stato distribuito nei corsi di formazione su “L’igiene del
sonno”. Va ricordato pure l’album “Pianissimo” realizzato per conto dell’Istituto di
discipline bionaturali Arkai e attualmente trovate alcune tracce musicali nel sito
www.sandro-glavina.magix.net/website (recensione in EJ 6/2011). Allora, a conti fatti,
Sandro è l’uomo dei sogni ? Beh..si può sicuramente affermare che Sandro è l’uomo (e
musicalmente anche l’ombra) del sonno, in quanto, nel 2003 ha scritto una brillante tesi
sul…Sonno. Ora… a fronte dell’ampio consenso che ho qui tributato a “Hypnodia e
Insommnia Morfeo Irae” spero di aver stimolato Sandro a pubblicare l’opera (11 brani
totali) nella Magix.Info Community perché veramente la Community ha bisogno di
accogliere opere di questo calibro ! (F. Asio).
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Nella precedente newsletter 8/2013 avevamo recensito l’album “Explorer” di Antonio
Fiorillo. Antonio ha poi sottoscritto il “contratto” con il Teatro delle Ombre che ha
garantito sino al 7 febbraio del 2014 la presenza-live di Antonio. Il concerto, con tanto di
presentazione, diviso in tre essenziali parti è istantaneamente accessibile dal presente
link http://luomoelombra.magix.net/album#/tutti-gli-album/!/oa/6870419/
Vere atmosfere da concerto dal vivo, il percorso include tutti i brani dell’album Explorer,
nella stessa sequenza dell’album. Come sempre l’accesso al concerto è del tutto gratuito
e il concerto è facilmente scaricabile senza condizioni.
Va infine segnalato che il Teatro delle Ombre ha già superato i 1000 accessi, obiettivo
perseguito sin dal 2012, arrivando a oltre 1100 ascolti. Ci sembra che il progetto vada a
gonfie vele. (Diana Kundera)
Cosa vi diciamo di solito ? “Andate in vacanza e cogliete l’occasione di ascoltare qualche buon
concerto”. Bene, le nostre ferie le abbiamo trascorse la maggior parte all’estero, poi gli ultimi
giorni di relax “in casa”. Nel verde della Slovenia nord orientale, praticamente al confine con
l’Ungheria, ci siamo rilassati a Moravske Toplice, centro termale. Tra benefiche immersioni nelle
“acque nere”, giochi acquatici e anche molte escursioni nei dintorni, il tempo per ascoltare
musica non è mancato.
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Il primo appuntamento è stato con il Godalni Kvartet Tartini che si è esibito nella chiesa
evangelica di Moravske Toplice l’undici luglio. I musicisti, di gran calibro, hanno magistralmente
eseguito soprattutto le musiche di Mozart. Concerto di gran beneficio quindi per il corpo e per la
mente in quanto i musicoterapeuti sostengono che la musica può influenzare l'organismo
modificando lo stato emotivo, fisico e mentale. Tale fenomeno viene denominato "effetto
Mozart".
Se avete voglia di “conoscere” il Godalni Kvartet Tartini visitate il loro ben strutturato sito
http://www.tartiniquartet.com/slo/slo.htm
IGOR LUMPERT – RENATO CHICCO – ANDJELKO STUPAR (JAZZ TRIO)
Dopo la terapia a suon di Mozart, la nostra attenzione è stata per il jazz. Il 13 luglio, alla terrazza
dell’hotel Livada Prestige (confinante con il nostro hotel Ajda) era di scena nientemeno
che…Igor Lumpert !! (chi non conosce Igor Lumpert, per favore dia uno sguardo al suo
curriculum ! http://www.igorlumpert.com/EN/biography.html ) Il programma presentava una
formazione del trio che in realtà è stata poi tutt’altro, ma non per questo meno incisiva. Ci siamo
dati fretta nel guadagnare un tavolo in ottima posizione, con il timore che ci sarebbe stata una
notevole quantità di pubblico ed invece solamente una quarantina di persone, noi compresi,
hanno presenziato al concerto. Chi non c’era non sa cosa si è perso !! D’altronde essere in cosi
pochi ha creato un clima assolutamente intimo che, ad un certo punto, ci ha dato l’emozione di
avere un trio jazz di gran levatura tutto per noi. Ecco, qui è venuta fuori la grande
professionalità, l’entusiasmo e la passione dei musicisti che hanno offerto il loro impegno anche
di fronte ad un pubblico scarso, ma forse anche i musicisti hanno saputo cogliere il clima della
serata affrontandolo in modo assolutamente friendly. Tra i tanti pezzi firmati dai grandi maestri
del jazz che il trio ha interpretato ci è molto piaciuta l’esecuzione di “The shadow of you smile”
(J. Mandel) dove Igor ha dato voce al sax con delicata raffinatezza. Apprezzabilissimo, per tutto il
concerto, il tocco magico di Renato Chicco (organo) e assolutamente coinvolgenti i creativi e
sostenuti assoli di batteria di Andjelko Stupar. Impossibile non dormire serenamente dopo aver
ascoltato un concerto così magico.
Dixie Šok Band
Terzo appuntamento il 19 luglio al Vivat Hotel di Moravske Toplice con una formazione
assolutamente brillante: la Dixie Šok Band. Gran musica e gran divertimento, ottime
performances e grande capacità narrativa del clarinettista che, tra le tante cose, ha raccontato
come molti anni fa, l’aereo su cui viaggiava Louis Armstrong (atteso per un concerto a Lubiana)
per cause tecniche dovette atterrare a Zagabria. Armstrong fu costretto a raggiungere Lubiana
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con l’automobile (percorrendo le strade fatiscenti di quel tempo). Vi giunse alle due di notte ma il
concerto lo fece egualmente e con gran successo in quanto tutto il pubblico era rimasto
pazientemente ad attenderlo. Tra i tanti pezzi sapientemente modulati in stile Dixie abbiamo
apprezzato la squisita esecuzione del William Tell, che per Vostra fortuna è ascoltabile anche su
http://www.youtube.com/watch?v=c8UDqHOPVIE Pubblico non molto numeroso, ma
estremamente caldo ed entusiasta del concerto.
Dopo classica e jazz, ecco che il 20 luglio abbiamo affrontato l’avventura rock. Quella dei
Siddharta presso le Terme 3000 di Moravske Toplice. Dalle intime terrazze del jazz, al “prato”
del rock ed al bagno di folla entusiasta nell’acclamare la rock band slovena. Non conoscevamo i
Siddharta. Il programma li catalogava “metal”. Noi però nell’ascoltarli abbiamo colto matrici
gothic-rock, hard-rock anche con aperture al prog. Non disperatevi perché non eravate a
Moravske Toplice assieme a noi. Potete leggere tutto ciò che riguarda i Siddharta (che esistono
dal 1995) sul loro sito http://www.siddharta.net/ e sicuramente trovare molta loro musica nel
web.
RITORNO A TRIESTE – Trieste Loves Jazz
Fine delle vacanze in Slovenia e rientro a Trieste. C’erano ancora alcuni giorni di ferie da
spendere e fortunatamente la musica a Trieste non mancava. C’era (e ancora c’è, al momento
che stiamo scrivendo) la rassegna TriesteLovesJazz. Certamente ci siamo persi alcuni concerti
importanti, ma l’occasione di poter ascoltare la genialità della Backyard Jazz Orchestra non ce
la siamo persa. Il 23 luglio, con molta sorpresa, abbiamo trovato la piazza Verdi gremitissima,
quasi non c’era dove sedere. Serata caldissima, siamo andati sprovvisti di macchina fotografica,
ma con gli zainetti pieni di bottiglie d’acqua minerale. Il jazz che abbiamo sentito invece non era
acqua minerale, ma qualcosa di coinvolgente ed amabilmente sperimentale. In senso positivo ci
è venuta l’idea che l’orchestra fosse adatta a collaborare con… LunarMan o anche con i Frasan
Galaglav. L’orchestra, costituita da una quindicina di elementi provenienti dalla Germania e da
Paesi dall’Europa dell’Est ha proposto i propri progetti musicali. Progetti di jazz magicamente
contaminato da matrici di musica balcanica, con aperture a spiragli free, fusion, jazz
contemporaneo o meglio, a nostro avviso, jazz e musica contemporanea. Lo testimoniano i
momenti esecutivi con “l’azione diretta sulle corde del pianoforte”, il contrabbasso suonato con
l’archetto così da produrre atmosfere sonore surreali e avanti di questo passo. Insomma ci è
difficile descrivere perfettamente quello che abbiamo ascoltato, preferiamo sottolineare che
quanto abbiamo ascoltato ci ha impressionato emotivamente. Alla fine del concerto non abbiamo
comprato i CD disponibili, ma solo per il fatto che la musica eseguita durante il concerto non è
ancora registrata e il CD sarà disponibile il prossimo anno. Se volete conoscere la Backyard Jazz
Orchestra ecco a voi il link del loro sito http://www.backyardjazzorchestra.com/ Nel web avrete
modo di ascoltare qualche loro esecuzione e se l’orchestra dovesse esibirsi dalle vostre parti non
perdete l’occasione di andare al loro concerto.
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MUSICA A SAN GIACOMO
Nell’ambito del Trieste Loves Jazz ci sarebbe stato anche il concerto di Franco Cerri da vedere, ma
per impegni “sociali” non siamo riusciti a seguirlo. Ecco allora che il rione in cui abitiamo… ci è venuto
incontro. Sì, perché una volta tanto, la musica l’abbiamo avuta sotto casa, allo spazio concerti della
biblioteca Quarantotti Gambini. Sempre per impegni sociali, il 26 luglio abbiamo disertato il concerto
del cantautore Stefano Schiraldi, ma nel pomeriggio ne abbiamo apprezzato le prove generali. Il 27
luglio però non siamo mancati all’appuntamento con Lucrezia Losurdo e la Sunday Band e, a
proseguire, con la Rythm and Blues Band.
Dal programma era possibile leggere che: “Lucrezia Losurdo è una giovane promessa, che ha già al
suo attivo un’incisione con Blue Serge; una voce duttile e affascinante che sfida, con successo, un
nuovo stile tra rhythm’n blues, canzone italiana e jazz” – “Bene !” ci siamo detti e difatti Lucrezia (che
ha il suo canale su YouTube http://www.youtube.com/user/luclos ) e la Sunday Band (Matteo
Verazzi al sax, Samuele Orlando alle tastiere, Saverio Gaglianese al basso e Gabriele Starini alla
batteria) non hanno tradito le nostre aspettative. Il link per la video-sintesi (14 minuti) del concerto è
http://www.youtube.com/watch?v=fQl3-SuG2b0 Lucrezia Losurdo ha ottenuto il pieno consenso del
pubblico presente che ha largamente applaudito, addirittura alcuni hanno fatto il tifo da “curva degli
ultrà”. Bravissimo anche Verazzi con gli exploit al sax, ma tutti bravi e ben integrati.
Verso le 22:00 è “esplosa” la Rythm and Blues Band di Cividale ed il pubblico è stato felicemente
colpito, con finale del concerto “in ballo”. Da tempo mancava a San Giacomo una allegra e
spensierata serata in musica, rione spesso invece disturbato nelle ore notturne da grida di ubriachi e
da scene da far west. Cavalcando Ottis Redding, James Brown, Aretha Franklin Blues Brothers
e…company, la RBB si è espressa in gran stile. Tutti bravissimi, dalla sezione fiati, alle voci (Luca
Roncadin e le tre cantanti), dalle tastiere (forse leggermente trascurate dal fonico), alla batteria, dal
basso, alla chitarra. Deliziatevi anche voi accedendo al sito ufficiale della Band con il link
http://www.rbband.net/La_Band.html dove troverete anche dei bei video.
ANCORA IN PIAZZA VERDI
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Ecco un appuntamento a cui non potevamo proprio mancare: il concerto della Jimmy Joe Band,
inserito nella prima serata (30 luglio) di “Made in Trieste”, rassegna inclusa nel Trieste Loves
Jazz, finalizzata a mettere in luce i talenti locali. Chi legge regolarmente Eventi Jazz e si aggiorna
regolarmente attraverso il sito, sa bene che la Jimmy Joe Band non è certo alle prime armi e
vanta un curriculum ricco di esperienze a livello nazionale ed anche internazionale. “Esplosivo mix
di blues e rock nel quale l'armonia della chitarra e della voce vengono sostenute dall'energico
ritmo della batteria e del basso”, si poteva leggere nel programma di presentazione. Non
volevamo certo arrivare all’ultimo momento, perché volevamo garantirci un posto in…prima fila.
L’arrivo in anticipo, ci ha consentito di avvicinare Jimmy Joe per consegnarli un cofanetto dei CD
di Eventi Jazz (va ricordato che la JJB era presente con il brano What’s left of my pride nella
Summer Compilation 2011 di Eventi Jazz), scambiare due chiacchiere ed augurare un buon
concerto. In breve tempo la piazza si è riempita di folla, di fan.
Siamo stati contenti di sedere in seconda fila, anche perché una volta tanto ci siamo portati la
macchina fotografica (la nostra macchinetta) così da non dover attingere a foto
precedentemente confezionate. Ovviamente non potevamo competere, per catturare le
immagini, con i “mostruosi cannoni” dei molti fotografi intervenuti che, con l’agilità di veri
acrobati, sinuosamente hanno serpeggiato sotto il palco per l’intero concerto, così da catturare le
immagini migliori. Ma tutto questo è il contorno… L’epicentro è stata la Jimmy Joe Band che,
brano dopo brano, nota dopo nota, ha fatto veramente tremare di emozione. Le “scosse” sono
state di una piacevolissima intensità… Sterle e Amodio hanno sostenuto magistralmente il ritmo,
le mani di Jimmy Joe sono volate come sempre nel… cielo della sua chitarra e la sua voce rock
blues è stata di massima espressività. Il pubblico era perfettamente consapevole della forza della
band e ha manifestato appieno l’entusiasmo. Meno male che non abbiamo perso questo concerto
! Dopo le eccelse interpretazioni dei capolavori di Dylan, Clapton, S.R. Vaughan, quasi alla fine è
arrivata la “scossa” che ci è cara nel cuore: What’s left of my pride. Il concerto è finito, il nostro
amore per la Jimmy Joe Band certamente no !
S.I.P. BAND
La serata è proseguita con il concerto della la S.I.P. Band che ha proposto una miscela di funky,
soul e rhytm'n' blues. La presenza scenica è stata da “sballo” anzi da… ballo perché in brevissimo
tempo molti spettatori hanno abbandonato le loro poltrone, non per andarsene, ma per
convergere sotto al palcoscenico e ballare, trascinati dalle ottime performance scaturite dalla
Band (dai repertori di Brown, Thomas, Wonder, Winehouse, pure Zucchero ecc.) Si può quindi
affermare che “Red Brown” e “Joy” oltre ad essere ottimi cantanti sono ottimi “animatori”.
Nonostante il supporto della nostra macchinetta fotografica ci è stato impossibile fotografare la
scena, perché i “ballerini” hanno coperto la visuale, ma anche gli esperti fotografi con i loro
cannoni hanno avuto difficoltà ad agire. Pazienza, però se avete voglia di vedere la Band in
azione cercatela su YouTube e in ogni caso, anche per conoscere i nomi dei musicisti, i progetti
della Band ecc. potete accedere al sito http://www.funkysip.com/ Balli e foto a parte…era la
musica che per noi contava e allora…bravi tutti, chi ha cantato e chi ha suonato e, tra coloro che
hanno suonato era inevitabile per noi non porre attenzione a chi “lavorava” alle tastiere. In
questo caso, Giovanni Vianelli, ha pienamente deliziato le nostre orecchie.
CONCLUSIONI
Il nostro diario delle vacanze in… musica si conclude qui. Ma non pensiate che i concerti a cui
siamo andati siano stati solo quelli che abbiamo qui raccontato. Però, tornando alla routine
lavorativa, non abbiamo più avuto tempo di scrivere. Del resto, era il diario delle vacanze… non
siamo mica giornalisti !
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La quarta ed ultima puntata di Magix in Italy verrà
pubblicata nella prossima Newsletter 10/2013. Intanto
facciamo un errata corrige riguardo Giovanni Tiddia.
La Regione di appartenenza non è la Lombardia bensì
il Piemonte.