Notiziario Sound and Music - Aprile 2004 CPO777037 Il Vivaldi di Dresda L’Arte dell’Arco e Federico Guglielmo esordiscono nel catalogo CPO con le Quattro Stagioni nella versione di Dresda. pag. 3 Hyperion: Il secondo episodio della serie dedicata a Monteverdi pag. 7 Esce per Testament il terzo cofanetto dedicato a Guido Cantelli pag. 12 Classic Records ristampa due capolavori della Mercury Living Presence Novità - Aprile 2004 Tutta la serie «The Romantic Violin Concerto»: In questo numero Hyperion CPO Arion-Pierre Verany BBC Legends Testament Urania LSO ASV Gaudeamus Black Box E Lucevan Le Stelle Pentatone Et’cetera Symphonia Pneuma 2 4 6 6 7 8 9 9 10 10 10 10 11 11 12 THE ROMANTIC VIOLIN CONCERTO VOL. 4 MIECZYSLAW KARLOWICZ (1876-1909) CONCERTO PER VIOLINO E ORCHESTRA IN LA MAGGIORE OP. 8 MORITZ MOSZKOWSKI (1854-1925) BALLATA IN SOL MINORE OP. 16 N. 1; CONCERTO PER VIOLINO E ORCHESTRA IN DO MAGGIORE OP. 30 Tasmin Little, violino BBC Scottish Symphony Orchestra Martyn Brabbins, direttore CDA67389 0 0345 71 1 73894 L’intervista a Federico Guglielmo LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827) INTEGRALE DELLE OPERE PER TRIO CON PIANOFORTE VOL. 4 12 12 13 14 14 14 14 4 di Giovanni Tasso Promemoria Urania CHARLES VILLIERS STANFORD (1852-1924) Suite per violino e orchestra op. 32; Concerto per violino e orchestra op. 74 Anthony Marwood, violino BBC Scottish Symphony Orchestra Martyn Brabbins, direttore CDA67208 JENÕ HUBAY (1858-1937) Concerto per violino e orchestra n. 3 op. 99; Concerto per violino e orchestra n. 4 op. 101 «All’antica»; Variations sur un thème hongrois op. 72 Hagai Shaham, violino BBC Scottish Symphony Orchestra Martyn Brabbins, direttore CDA67367 Novità Audiophile Speakers Corner Classic Records OMR Naim Velut Luna Turtle Records JVC XRCD CAMILLE SAINT-SAËNS (1835-1921) Concerto per violino e orchestra n. 1 op. 20; Concerto per violino e orchestra n. 2 op. 58; Concerto per violino e orchestra n. 3 op. 61 Philippe Graffin, violino BBC Scottish Symphony Orchestra Martyn Brabbins, direttore CDA67074 9 Florestan Trio CDA67393 L’opera al centro del quarto volume della fortunata collana «The Romantic Violin Concerto» è il Concerto per violino e orchestra in do maggiore di Moritz Moszkowski, un lavoro intriso di un romanticismo viscerale che richiede al solista un eccezionale livello di virtuosismo. Negli ultimi anni un crescente numero di registrazioni – molte delle quali apparse nel catalogo Hyperion – hanno contribuito a nobilitare la fama di questo compositore, fino a qualche tempo fa ritenuto poco più che un superficiale miniaturista. La sua Ballata in sol minoredimostra chiaramente come nelle sue mani anche un brano di ridotte dimensioni possa raggiungere inauditi livelli di pirotecnico virtuosismo. Mieczyslaw Karlowicz avrebbe sicuramente potuto aspirare a una fama e a un successo ben maggiori se non fosse stato messo in secondo piano fin dai primi anni della sua attività dalle personalità carismatiche dei suoi contemporanei. Le opere di Karlowicz giunte sino ai giorni nostri collocano il compositore polacco nel solco del neo romanticismo più innovativo – un movimento che vantava tra i propri alfieri Wagner e Richard Strauss – e oggi la sua fama è legata quasi esclusivamente a una raccolta di poemi sinfonici composti nei suoi ultimi anni di vita. Il Concerto per violino e orchestra in la maggiore risale allo stesso periodo. In quest’opera Karlowicz mette alla frusta il solista utilizzando tutti i mezzi tecnici ed espressivi del violino per quanto – come accade anche nel caso del Concerto di Moszkowski – il suo virtuosismo non sia mai fine a se stesso. Come nei tre precedenti volumi Martyn Brabbins dirige la BBC Scottish Symphony Orchestra accompagnando questa volta Tasmin Little, artista che con oltre venti incisioni discografiche e innumerevoli concerti eseguiti in ogni parte del mondo può essere considerata tra le più autorevoli violiniste del panorama internazionale. Questo disco segna il suo debutto per la Hyperion. 2 0 0345 71 1 73931 All’inizio del 1792 il ventunenne Beethoven si trasferì a Vienna con l’intenzione di studiare composizione con Franz Joseph Haydn per poi cercare fortuna come compositore-interprete. Poco dopo il suo arrivo, Beethoven entrò in contatto con il principe Karl von Lichnowsky, nella cui dimora si tenevano regolarmente serate musicali, durante le quali il compositore di Bonn stupiva l’uditorio con brillanti improvvisazioni pianistiche. Fu proprio nel corso di uno di questi ritrovi che Beethoven presentò le prime opere del suo periodo viennese, i tre trii con pianoforte che aveva fatto pubblicare come opus 1 nell’agosto 1795 grazie a una sottoscrizione dei suoi nobili estimatori. In questa circostanza anche Haydn – fresco reduce del suo secondo trionfale soggiorno londinese – ebbe modo di esprimere la sua sincera approvazione per i trii in mi bemolle maggiore e sol maggiore che vengono interpretati in questo disco da un Florestan Trio in forma smagliante. Con la sua opera 1 Beethoven si era prefisso l’obiettivo di mettere a rumore l’ambiente musicale, Novità - Aprile 2004 un intento che lo aveva spinto a fare precedere la pubblicazione da un minuzioso lavoro di revisione. Inoltre l’organico comprendente un violino, un violoncello e un pianoforte era molto popolare presso i dilettanti viennesi un fatto che, oltre a garantire elevati guadagni, poteva consacrare Beethoven tra i maggiori virtuosi di pianoforte. Sotto il profilo formale questi lavori sono strutturati in quattro movimenti – al contrario della musica da camera con pianoforte coeva, che di regola presentava solo tre tempi – configurandosi come vere e proprie sinfonie per tre strumenti. Il terzo trio op. 1 verrà pubblicato con il quarto e ultimo volume dell’integrale, la cui uscita è prevista per gli ultimi mesi dell’anno. imponente Litania di Loreto. Il terzo lavoro che vede protagonista il Coro del King’s Consort è il mottetto a cinque voci Exultent coeli, una breve opera dal carattere brillante e gioioso composta nel 1629. Un cast di eccellenti cantanti – comprendenti i soprani Carolyn Sampson e Rebecca Outram, i tenori Rogers Covey-Crump, Charles Daniels e James Gilchrist e il basso Peter Harvey – è invece protagonista delle altre opere in programma, i duetti Venite, siccientes, Ego dormio, Cantate Domino e O beatae viae e i brani solistici Currite populi e Laudate Dominum. L’uscita del terzo volume è prevista per i prossimi mesi. INTEGRALE DELLE OPERE SACRE VOL. I TRII CON PIANOFORTE DI BEETHOVEN SU HYPERION: INTEGRALE DELLE OPERE PRE TRIO CON PIANOFORTE VOL. 1 Trio in re maggiore op. 70 n. 1 («Degli spiriti»); Trio in mi bemolle maggiore Op. 70 n. 2; Allegretto in si bemolle maggiore WoO39 Florestan Trio CDA67327 1 Dixit Dominus Primo; Confitebor Primo; Beatus Vir I; Laudate Pueri Primo; Laudate dominum omnes gentes; Christe redemptor omnium; Magnificat Primo; Messa à 4 voci (1597) Solisti, Choir of The King’s Consort, Robert King CDA67428 (CD) CDASA67428 (SACD) AA.VV. ANTICHE ARIE E DANZE Paul O’Dette, liuti; Rogers Covey-Crump, tenore ORPHEUS WITH HIS LUTE INTEGRALE DELLE OPERE PER TRIO CON PIANOFORTE VOL. 2 Trio in si bemolle maggiore op. 97 («Arciduca»); Allegretto in mi bemolle maggiore Hess 48; Variazioni su «Ich bin der Schneider Kakadu» op. 121a Florestan Trio CDA67369 CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643) INTEGRALE DELLE OPERE SACRE VOL. 2 Carolyn Sampson, Rebecca Outram, Rogers Covey-Crump, Charles Daniels, James Gilchrist, Peter Harvey, Choir of The King’s Consort; The King’s Consort; Robert King, direttore CDA67438 (CD) 0 0345 71 1 74389 CDASA67438 (SACD) 0 0345 71 5 74387 Disponibile sia su CD standard sia su SACD ibrido multicanale, il secondo volume dell’ambiziosa integrale della produzione sacra di Claudio Monteverdi varata dal King’s Consort di Robert King è incentrato su una serie di opere tratte dalla raccolta Messa a quattro voci e salmi pubblicata postuma nel 1650. Tra di esse spiccano una messa di eccezionale valore artistico (si tratta di una delle tre sole messe rimasteci del grande maestro cremonese; quella composta nel 1597 è stata presentata nel primo volume) e della splendida intonazione della Il ricchissimo programma racchiude numerosi lavori di alto livello artistico e costituisce il mezzo ideale per scoprire gli autentici tesori di questo repertorio. Ascoltando questo disco vi sembrerà di trovarvi seduti nella platea della prestigiosa Wigmore Hall di Londra per una favolosa serata in cui tutti i maggiori specialisti del genere si trovano di fronte a un pianoforte dividendo per qualche minuto il palcoscenico con i loro colleghi. Un ascolto davvero coinvolgente. MUSICA PER SHAKESPEARE DA HENRY PURCELL A THOMAS AUGUSTINE ARNE Catherine Bott, soprano; Rachel Brown, flauto; The Parley of Instruments; Peter Holman, direttore CDA67450 0 0345 71 1 745 01 Il cinquantesimo volume della collana «The English Orpheus» ci propone un’intrigante odissea nel mondo fatato di Shakespeare offrendoci un ricco programma di opere in gran parte inedite di alcuni dei compositori più singnificativi del Settecento inglese come Henry Purcell, Jeremiah Clarke, John Weldon, John Eccles, Thomas Chilcot, Maurice Greene, Robert Woodcock, Richard Leveridge, Willem de Fesch, John Christopher Smith e Thomas Augustine Arne, autore quest’ultimo del celeberrimo inno Rule Britannia. Con questo sorprendente disco il soprano Catherine Bott, la flautista Rachel Brown e l’ensemble di strumenti originali The Parley of Instruments diretto da Peter Holman proseguono con impegno e assoluta dedizione l’esplorazione di questo affascinante repertorio avviata un paio di anni fa con «Hark! Hark! The lark» (CDA66836) passando dalle atmosfere tenebrose del Tito Andronico all’impalpabile incanto del Sogno di una notte di mezza estate e ridando corpo e sostanza alla grande tradizione che a partire dal XVIII secolo vede l’immortale teatro di Shakespeare appaiato alla musica dei musicisti suoi conterranei. CDH55146 (medio prezzo) 0 0345 71 1 5 1 465 «Questa incisione presenta nella loro veste originaria i lavori per liuto, le arie vocali e le danze che in seguito Ottorino Respighi prese come base per le sue tre suites orchestrali Antiche arie e danze per liuto. Un disco veramente delizioso» (Gramophone). LILI BOULANGER (1893-1918) CLAIRIÈRES DANS LE CIEL Martyn Hill, tenore; Andrew Ball, pianoforte New London Chamber Choir, James Wood, direttore CDH55153 (medio prezzo) 0 0345 71 1 5 1 5 33 A TREASURY OF ENGLISH SONGS Interpreti vari CDAHYP30 (basso prezzo) 0 0345 71 1 00302 I brani presentati in questo disco sono stati selezionati dal catalogo Hyperion per offrire una panoramica del canto da camera inglese del XX secolo. 3 «Si tratta di uno dei più importanti cicli di mélodies composti in Francia nel primo quarto del XX secolo» (Fanfare) «Il profondo fascino di questa musica viene reso dagli interpreti con profonda sensibilità. Caldamente raccomandato» (Classic CD) «Indispensabile» (CD Review) «Un miracolo di bellezza» (Diapason). Novità - Aprile 2004 FRYDERYK CHOPIN (1810-1849) CONCERTO PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 1 E N.2 Nikolai Demidenko, pianoforte; The Philharmonia Heinrich Schiff, direttore CDH55180 (medio prezzo) 0 0345 71 1 5 1 809 «Questo disco si distingue per la sua classe raffinata. Una interpretazione chopiniana davvero notevole» (CD Review) «Demidenko ci propone i due concerti di Chopin […] in letture pervase da uno straordinario lirismo e supportate da un’orchestra dallo slancio ideale» (CD Compact, Spagna). cpo ANTONIO VIVALDI (1678-1741) LE QUATTRO STAGIONI (VERSIONE DI DRESDA CON STRUMENTI A FIATO) GIOVANNI ANTONIO GUIDO (ca 1660 - dopo il 1728) SCHERZI ARMONICI SOPRA LE QUATTRO STAGIONI DELL’ANNO L’Arte dell’Arco Federico Guglielmo, violino solista e direttore CPO777037 SACD (alto prezzo) 0 761 203 703722 L’attesissimo disco d’esordio per la CPO dell’ensemble L’Arte dell’Arco di Federico Guglielmo propone una prelibata raffinatezza vivaldiana, la versione con strumenti a fiato delle celeberrime L’INTERVISTA a Federico Guglielmo di Giovanni Tasso Per quanto molti siano ancora convinti del contrario, molte delle prescrizioni e dei dettami che irrigidiscono la prassi filologica sono in netto contrasto con lo stile esecutivo del Sei-Settecento. Questo fatto appare particolarmente evidente nella strumentazione e nelle dimensioni degli organici chiamati a eseguire le opere barocche: per esempio siamo arrivati al punto di eseguire il Messiah di Händel con un’orchestra a parti reali mentre all’epoca ci si regolava con assoluta libertà e discrezione. Sulla scorta di questa considerazione va accolta con grande interesse e favore la ‘nuova’ versione delle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi eseguita da Federico Guglielmo e dall’ensemble L’Arte dell’Arco con l’ausilio di una consistente formazione di strumenti a fiato a fianco dei consueti archi. Per approfondire questo stimolante argomento ho posto alcune Stagioni. Questa ‘rivisitazione’ dei primi quattro concerti del Cimento dell’armonia e dell’inventione si riferisce esplicitamente all’ambiente musicale della corte di Dresda, dove all’epoca era attiva un’orchestra famosa a livello continentale proprio per lo straordinario virtuosismo dei suoi strumentisti a fiato; inoltre a Dresda operava anche Johann Georg Pisendel, violinista che intratteneva stretti rapporti con il Prete Rosso e di cui la CPO ha presentato il mese scorso una scelta di sonate per violino eseguite da Anton Steck e Christian Rieger (CPO982, medio prezzo). FRANZ LEHÁR (1870-1948) DER STERNGUCKER Operetta in tre atti Lothar Odinius, Claudia Rohrbach, Hanna Dóra Sturludóttir, Robert Wörle, Markus Köhler, Deutsche Kammerakademie Neuss Johannes Goritzki, direttore. CPO872 (2 SACD alto prezzo) 0 761 203 987221 La scelta di aggiungere strumenti a fiato è perfettamente in linea con le ‘licenze’ esecutive in vigore nel XVIII secolo e contribuisce a esaltare la scrittura vivaldiana con una baluginante tavolozza sonora, che esprime al meglio i colori ora brillanti ora più dimessi delle quattro stagioni dell’anno. Il programma del disco è completato dagli Scherzi armonici sopra le Quattro Stagioni dell’Anno di Giovanni Antonio Guido, fascinose opere di sapore francesizzante derivate dal modello vivaldiano. Di questi lavori Federico Guglielmo e l’ensemble L’Arte dell’Arco ci offrono una lettura elettrizzante, di grande energia e di stupefacente inventiva, consentendoci di riscoprire aspetti pressoché inediti di opere per il resto conosciutissime. «Da ogni battuta di questa partitura emerge la figura di un musicista dotato di una cultura molto raffinata e senza dubbio si tratta dell’operetta più bella e coinvolgente che Lehár abbia scritto fino a questo momento. In primo luogo presenta una struttura musicale costruita con estrema cura senza trascurare qualche tocco originale, basata su un’orchestrazione ricca di magnifiche sfumature strumentali e con una condotta delle voci – ove possibile dai tratti polifonici – molto elaborata da cui si percepisce distintamente la mano del grande maestro». Con questa recensione pubblicata nel gennaio 1916 – in piena prima guerra mondiale – la stampa viennese accolse entusiasticamente l’operetta Der Sterngucker (traducibile in italiano come ‘l’uomo che contempla le stelle’). Tuttavia, nonostante l’elevata qualità della sua invenzione melodica, Der Sterngucker è stata subito messa in secondo piano dagli altri capolavori di Lehár quali La vedova allegra, La danza delle libellule e Il paese del sorriso e solo ora la CPO la restituisce al grande pubblico con un’edizione sontuosa disponibile in SACD multicanale (ma comunque ascoltabile su qualsiasi lettore CD). Johannes Goritzki – già protagonista un paio di anni fa della bellissima Frühling – dirige con piglio la Deutsche Kammerakademie di Neuss mentre tra gli interpreti spiccano Lothar Odinius nel ruolo principale, Claudia Rohrbach nei panni della sorella Kitty, Robert Wörle in quelli del Barone von Rainer e Hanna Dóra Sturludóttir in quelli della fidanzata Lilly. domande al celebre violinista padovano. – Maestro Guglielmo, quando ha iniziato a pensare a questa ‘versione di Dresda’ del capolavoro più conosciuto di Vivaldi cosa si proponeva di fare? «Ho iniziato a pensare a una ricostruzione delle Stagioni vivaldiane ‘à la manière’ di Dresda qualche tempo fa, quando ho iniziato a eseguire in maniera abbastanza sistematica i Concerti per molti stromenti del Prete Rosso. Verificando le fonti tedesche pensavo con curiosità a che tipo di impatto avrebbe potuto avere il colore delle Quattro Stagioni se applicato alle potenzialità di un ensemble virtuosissimo come era l’orchestra di Dresda della prima metà del XVIII secolo». – In che rapporto si pone la vostra rilettura con le numerose versioni discografiche esistenti? «Le decine di edizioni già presenti in catalogo rappresentano una base di confronto imprescindibile. Le bellissime edizioni apparse negli ultimi anni hanno creato un confronto serrato che dovrebbe stimolare a trovare nuovi linguaggi e forme di espressione, coniugando il rispetto e la fedeltà agli ideali compositivi originari. Tuttavia questo non accade sempre e, per questo motivo, talvolta si sono ascoltate interpretazioni troppo ‘colorate’ ed effettistiche. Mi auguro che questa edizione venga accolta con favore e che gli ascoltatori possano percepire il nostro tentativo di ritagliarci uno spazio ‘originale’ nell’assoluto rispetto… dell’originale!». – Quale funzione svolgono gli strumenti a fiato nella vostra edizione delle Stagioni? «Abbiamo cercato di non sottolineare troppo l’aspetto coloristi- co, lavorando piuttosto sulle sezioni strumentali in rapporto con la scrittura e la tessitura dei quattro concerti. In questo modo mi sembra che siano stati raggiunti obiettivi abbastanza sorprendenti oltre che – mi auguro! – convincenti sotto l’aspetto musicologico». – Nel vostro disco eseguite anche gli Scherzi armonici sopra le Quattro Stagioni dell’Anno di Giovanni Antonio Guido. Per quale motivo avete scelto di abbinare un lavoro così inedito ai capolavori vivaldiani? «È stata una decisione assolutamente spontanea, in quanto gli Scherzi armonici di Guido rappresentano molto bene l’immagine del vivaldismo nella cultura europea, in questo caso francese. Pur non citando direttamente Vivaldi, la musica di Guido si ispira decisamente alle Quattro Stagioni nel rapporto versi/musica e nell’individuazione degli affetti e degli effetti. Certo, manca la straordinaria forza suggestiva delle composizioni del Prete Rosso ma si tratta comunque di un utile riferimento per inquadrare il contesto in cui veniva fruita, recepita e apprezzata la musica di Vivaldi». – Per concludere, quali sono i vostri futuri progetti con la CPO? «Con la CPO abbiamo messo in piedi numerosi progetti che attualmente si trovano ancora in fase di definizione. Sicuramente ci dedicheremo ancora a Vivaldi, eseguendo alcune opere inedite e altre estremamente note. Inoltre daremo una certa attenzione ad altri virtuosi del violino italiani e ci concederemo una piacevole incursione nel repertorio famosissimo e strainciso di Georg Friedrich Händel». 4 Novità - Aprile 2004 FRANZ LEHÁR SU CPO: TATJANA Opera in tre atti Rundfunkchor Berlin, Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin; Michail Jurowski, direttore CPO762 (2 CD) FRÜHLING Operetta in un atto Deutsche Kammerakademie Neuss Johannes Goritzki, direttore CPO727 SUITES, DANZE E INTERMEZZI DA OPERETTE Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin Michail Jurowski, direttore CPO761 sono rimaste pressoché sconosciute anche ai maggiori specialisti del repertorio barocco. Nel loro insieme si tratta di concerti che abbinano a una estrema piacevolezza un notevole interesse musicologico, in quanto denotano una scrittura impregnata da una straordinaria cantabilità molto lontana dallo stile scopertamente virtuosistico che caratterizza la maggior parte dei quasi contemporanei concerti vivaldiani e già presaga dell’espressione più aperta ed elaborata che sarà propria del concerto classico, lasciando nel contempo trasparire l’affascinante immagine di un Telemann molto intimo e spontaneo. Protagonista di questa edizione integrale è la violinista australiana Elizabeth Wallfisch, che sfodera una prestazione maiuscola per arguzia e vitalità venendo accompagnata da una Orfeo Barockorchester tonica e in forma smagliante. OPERE SINFONICHE CHRISTIAN SINDING (1856-1941) SINFONIA N. 3 OP. 121. SINFONIA N. 4 «INVERNO E PRIMAVERA» NDR Radiophilharmonie David Porcelijn, direttore NDR Radiophilharmonie Klauspeter Seibel, direttore CPO423 Sonata in fa maggiore; Sonata in re minore; Fantasia in si bemolle maggiore Wolf Harden CPO715 CPO596 (alto prezzo) 0 761 203 95 9624 LIEDER VOL. 1 Heidi Wolf, Gabriele Rossmanith, Iris Vermillion, Jürgen Sacher, Cord Garben CPO432 LIEDER VOL. 2 Brigitte Lindner, Christian Elsner, Cord Garben CPO349 LEHÁR DIRIGE LEHÁR: IL CONCERTO DI SAARBRÜCKEN DEL 1939 Margret Pfahl, Marcel Wittrich, Orchester des Reichssenders Saarbrücken, Franz Lehár CPO781 JOSEPH JOACHIM RAFF (1822-1882) INTEGRALE DELLE OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE VOL. 3 Ingolf Turban, violino Jascha Nemtsov, pianoforte CPO769 (medio prezzo) 0 761 203 976928 Il terzo e ultimo volume dell’integrale delle opere per violino e pianoforte di Joseph Joachim Raff propone una serie di lavori poco conosciuti del maestro riconosciuto del Romanticismo svizzero. Il primo, Aus der Schweiz, un affresco bucolico intitolato dallo stesso autore ‘Fantasia in forma di egloga’ e dedicato al grande violinista Joseph Joachim, rappresenta un omaggio alla patria di Raff ed è intriso dalle stesse suggestioni pastorali e naturalistiche non esenti da una arcana vena di mistero che pervadono la sua opera più famosa, la Quarta Sinfonia Im Walde. Segue la Sonata n. 3 op. 128, un’opera di ampie dimensioni composta durante la piena maturità dell’autore, in cui si possono ravvisare tratti spiccatamente originali e già orientati verso il futuro. Il programma è brillantemente completato dalle Sonatilles op. 99, brevi brani di carattere dalle movenze piuttosto curiose, e dal Duetto op. 63 n. 1 basato su temi tratti dall’Olandese volante di Richard Wagner. Anche in questo caso il violinista Ingolf Turban e il pianista Jascha Nemtsov sfoggiano una assoluta padronanza tecnica e un’accesa espressività capaci di ridare vita alla scrittura poetica e fantasiosa del maestro svizzero. JOACHIM RAFF SU CPO: INTEGRALE DELLE OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE VOL. 1 Ingolf Turban, Jascha Nemtsov CPO767 GEORG PHILIPP TELEMANN (1681-1763) INTEGRALE DEI CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA VOL. 1 L’Orfeo Barockorchester Elizabeth Wallfisch, violino solista e direttore CPO900 (alto prezzo) 0 761 203 990023 Per tutto il corso della sua lunga vita Georg Philipp Telemann si applicò allo studio di ogni genere di strumento, un fatto che ebbe una grande influenza su tutta la sua sterminata produzione, ma quello cui dedicò più tempo ed energie fu senza dubbio il violino. Per questo strumento scrisse una ventina di concerti solistici, opere che fino a questo momento Con questo secondo volume la CPO porta a termine l’integrale delle sinfonie di Christian Sinding, compositore norvegese di grande talento la cui fama è stata oggi oscurata dalla più idiomatica produzione del connazionale Edvard Grieg. Nonostante questo, il magniloquente stile di Sinding possiede caratteristiche di notevole fascino e profondamente legate alle atmosfere dei maggiori esponenti del tardo romanticismo tedesco e in particolare a Richard Wagner, la cui scrittura venne reinventata da Sinding in maniera molto personale con l’aggiunta di alcuni elementi provenienti dal patrimonio popolare norvegese. L’aspetto più interessante delle due sinfonie di Sinding presentate in questo disco sta proprio nel riuscitissimo mix che fa coesistere l’epica retorica wagneriana con arcane suggestioni nordiche dai connotati potentemente evocativi e che le colloca legittimamente tra i più interessanti poemi sinfonici dei primi anni del Novecento. Si tratta quindi dell’occasione più propizia per scoprire un compositore atipico e lontano dagli schemi tracciati dai suoi quasi contemporanei Jean Sibelius e Carl Nielsen, paladini di una rigorosa ispirazione scandinava. Particolarmente riuscita l’interpretazione della NDR Radiophilharmonie diretta da David Porcelijn, che riesce a ricreare con scabra incisività il mondo interiore di Sinding. CHRISTIAN SINDING SU CPO: 1E2 NDR Radiophilharmonie, Thomas Dausgaard CPO502 SINFONIE N. 5 INTEGRALE DELLE OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE VOL. 2 Ingolf Turban, Jascha Nemtsov CPO768 TRII CON PIANOFORTE N. 1E4 Trio Opus 8 CPO616 TRII CON PIANOFORTE N. 2E3 Trio Opus 8 CPO800 JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO VOL. 15 Gerhard Weinberger, organo CPO777018 (basso prezzo) 0 761 203 701 827 Georg Weinberger prosegue la sua splendida integrale della produzione organistica di Johann Sebastian Bach con un programma interamente dedicato alle trascrizioni e alle rielaborazioni di opere orchestrali. In programma figurano i Concerti BWV 592, 593 e 596 – tratti il primo da un concerto per violino e orchestra di Johann Ernst di Sassonia-Weimar e il secondo e il terzo dai concerti n. 8 e 11 dell’op. 3 di Antonio Vivaldi, raccolta passata alla storia con il titolo l’Estro armonico – l’Aria in fa maggiore BWV 587 basata sul quarto movimento Novità - Aprile 2004 de L’Impériale delle Nations di François Couperin, i sei Schübler-Chorale BWV 645-650 e la versione organistica del Ricercar dell’Offerta musicale BWV 1079. La sua produzione conta quattro libri di Pièces de clavecin che gli meritarono una vasta fama e le lodi di alcuni importanti esponenti dell’estabilishment parigino, tra cui Jean-Jacques Rousseau. Tuttavia, nonostante questi prestigiosi riconoscimenti, Duphly morì in miseria il 15 luglio 1789, il giorno successivo alla presa della Bastiglia. Il secondo dei tre volumi dell’integrale della sua opera varata dalla Arion contiene il secondo libro dei Pièces de clavecin, scritto da Duphly nel 1748 e dedicato a Madame Victoire, figlia del re di Francia Luigi XV. La lettura attenta e precisa di Jean-Patrice Brosse esalta pienamente l’eleganza e il lirismo di queste delicate miniature, offrendoci un ascolto appassionante e ricco di spunti interessanti. G.F. HANDEL SEMELE Come sempre Weinberger si esibisce su un organo storico: nel caso specifico si tratta dell’organo costruito da Zacharias Hildebrandt per la Chiesa di San Venceslao di Naumburg e accuratamente restaurato nel 2000, uno strumento di cui nel 1748 il genero di Bach Johann Christoph Altnickol scrisse: «Chi ha visto e ascoltato quest’organo non può che provarne grande ammirazione». Anche in questo caso Weinberger si conferma interprete sensibile e particolarmente attento nella resa delle infinite sfumature della complessa scrittura bachiana. Coro e Orchestra Opera Fuoco, David Stern, direttore Direzione artistica Jay Bernfeld Danielle de Niese, soprano; Paul Agnew, tenore Guillemette Laurens, soprano PV704021/2 CARL PHILIPP EMANUEL BACH LE SEI SONATE PER ORGANO Erik Feller, organo ARN68642 Erik Feller da un seguito alle sue incisioni dedicate a J.S. Bach (l’integrale delle Partite) e a quella dedicata a Neukomm con questo CD dedicato a Carl Philipp Emanuel Bach del quale esegue le Sei Sonate per organo su uno strumento storico tedesco. Una versione di prima grandezza. 3 325 487 04021 7 ANNIE FISCHER ESEGUE SCHUMANN KINDERSZENEN OP. 15. KREISLERIANA OP. 16. IN DO MAGGIORE OP. 17 Annie Fischer, pianoforte BBCL4141 JACQUES DUPHLY (1715-1789) PIÈCES DE CLAVECIN VOL. 2 Jean-Patrice Brosse, clavicembalo PV704023 (alto prezzo) 3 325 487 040231 Nato a Rouen nel 1712, Jacques Duphly fu uno degli ultimi grandi maestri di quella scuola cembalistica francese che per oltre un secolo aveva dominato il gusto europeo grazie alla sua scrittura elaborata e di straordinaria raffinatezza. Dopo avere ricoperto l’incarico di organista presso le chiese di Saint-Eloi e di Notre-Dame-de-la-Ronde di Rouen (dove veniva talvolta sostituito dalla sorella Marie-Anne), Duphly tentò l’avventura parigina dove – non trovando nessun posto stabile – si dedicò soprattutto all’insegnamento. 3 325 480 686429 Semele rappresenta da sempre un’anomalia nell’ambito della produzione di Georg Friedrich Händel. Infatti non si tratta di una vera e propria opera, non possedendone né la struttura né la scrittura spiccatamente virtuosistica, e nemmeno di un oratorio, essendo basata su una vicenda mitologica e non su una storia biblica. Probabilmente questa atipicità è la causa della scarsa frequentazione di questo ampio lavoro, tuttavia Semele costituisce a un tempo la chiave ineludibile per comprendere l’evoluzione stilistica dell’ultima fase creativa del genio di Halle e il capostipite di un genere di concezione completamente nuova. Oltre a questi aspetti rivoluzionari, Semele anche contiene molta musica di straordinaria qualità che ne rende l’ascolto particolarmente godibile. David Stern, figlio del grande violinista Isaac, si accosta a questo ampio affresco mitologico con incredibile vitalità, potendo contare sull’apporto di una elettrizzante Opera Fuoco, un ensemble corale e strumentale filologico che conta tra le proprie fila alcuni dei più prestigiosi strumentisti del panorama barocco. Nel ruolo eponimo si mette in grande evidenza Danielle de Niese, soprano ancora molto giovane ma dalla carriera già in vertiginosa ascesa, che per l’occasione è affiancata da due autentici specialisti del repertorio händeliano come il tenore Paul Agnew e il soprano Guillemette Laurens. Inoltre, essendo anche l’unica edizione filologica attualmente disponibile in discografia, questo cofanetto doppio costituisce un autentico must non solo per i patiti händeliani ma per tutti gli appassionati di rarità settecentesche. 6 FANTASIA 0 68491 1 41 41 27 Registrazioni stereo effettuate il 24 febbraio 1971 presso la Concert Hall della BBC Broadcasting House (Fantasia) e l’8 aprile 1986 presso i BBC Studios di Londra (Kinderszenen e Kreisleriana). Nata nel 1914, Annie Fischer frequentò la prestigiosa Accademia di Budapest dove si mise subito in grande evidenza, venendo definita dal suo compagno Georg Solti – il futuro grande direttore – «una delle interpreti più musicali che abbia mai incontrato». La sua carriera da fanciulla prodigio la portò a esibirsi a otto anni nel Primo Concerto di Ludwig van Beethoven debuttando dodicenne a Zurigo con i concerti di Robert Schumann e di Wolfgang Amadeus Mozart. Nel 1930 la vittoria nel prestigioso Premio Liszt le aprì le porte di una carriera che la consacrò tra le più interessanti e originali interpreti del Novecento. Annie Fischer è passata alla storia anche per la sua maniacale ricerca di una assoluta spontaneità, una caratteristica che la spinse sempre a preferire l’irripetibilità dell’esecuzione dal vivo alle registrazioni realizzate in studio. In ossequio a questo principio, Annie Fischer non diede Novità - Aprile 2004 mai l’autorizzazione all’uscita del suo ciclo di sonate beethoveniane inciso per la Hungaroton – in assoluto una delle edizioni più interessanti dell’intera discografia – che venne pubblicata solo nel 1995, dopo la morte della grande interprete ungherese. La Fischer incise le tre opere di Schumann presentate in questo disco anche per la EMI ma, rispetto a queste ultime riprese in studio, le interpretazioni live di questa nuova uscita della BBC Legends possiedono una vitalità, una poesia e una spontaneità incomparabilmente maggiori. Inoltre questo titolo della BBC Legends assume un significato ancora maggiore per via dell’irreperibilità della versione EMI, che si protrae da ormai dieci anni. Symphony Orchestra diretta con grande incisività da un ispirato Jascha Horenstein si colloca ai vertici della discografia. Di straordinario interesse sono anche le Variazioni su un tema originale in do minore WoO 80 e la Sonata in do minore di Franz Schubert, mai apparse in precedenza in incisioni commerciali. Titoli disponibili dello stesso artista: LISZT CONCERTI PER PIANO N.1 E N.2 BBCL4089 LISZT A LISZT RECITAL TESTAMENT TES1133 JOHN OGDON ESEGUE BEETHOVEN E SCHUBERT John Ogdon, pianoforte, BBC Northern Symphony Orchestra Jascha Horenstein, direttore. BBCL4142 0 68491 1 41 4226 gnato dalla Filarmonica di Leningrado diretta dallo stesso Rozhdestvensky in una esecuzione del Festival di Edimburgo del 1960. Va notato che questa versione del concerto di Shostakovich era già apparsa in una precedente uscita BBC Legends oggi andata fuori catalogo; la versione presentata in quest’ultimo disco è stata nuovamente rimasterizzata, offrendo un suono ancora più coinvolgente e naturale. MENDELSSOHN GUIDO CANTELLI CONCERTI PER PIANO N.1 E N.2 TES1288 THE NBC BROAD CAST CONCERTS NBC Symphony Orchestra; G. Cantelli, direttore RACHMANINOV: ETUDES-TABLEAUX BUSONI: OPERE PER PIANO TES1295 TES1336 (4 CD alto prezzo) 0 749677 1 33627 MSTISLAV ROSTROPOVICH ESEGUE CIAIKOVSKY E SHOSTAKOVICH SINFONIA N. 4 IN FA MINORE OP. 36 CONCERTO PER VIOLONCELLO E ORCHESTRA N. 1 IN MI BEMOLLE MAGGIORE OP. 107 Mstislav Rostropovich, violoncello Orchestra Filarmonica di Leningrado Gennadi Rozhdestvenskij, direttore BBCL4143 Beethoven: Piano Concerto No.5 Op.73 “Emperor; 32 Variations on a Theme in C minor** Schubert: Piano Sonata in C minor, D958** Registrazioni stereo/mono effettuate il 21 gennaio 1969 presso la Festhalle Viersen (Concerto) e il 23 gennaio 1972 presso i BBC Studios di Londra (Variazioni e Sonata). Dopo essersi diplomato al Royal Manchester College of Music, John Ogdon prese attivamente parte al Manchester New Music Group, dedicandosi con assiduità al repertorio contemporaneo ed eseguendo in prima mondiale diversi lavori di Alexander Goehr e di Peter Maxwell Davies. Ogdon fece il suo debutto londinese nel 1958 agli Henry Wood Proms eseguendo il Concerto di Ferruccio Busoni e riscuotendo uno straordinario successo. L’anno seguente il suo esordio solistico confermò il grande talento di Ogdon, mettendone in evidenza le eccezionali doti tecniche e la sua fantasiosa visione introspettiva. Nel 1961 Ogdon si aggiudicò il Premio Liszt e nel 1962 si classificò al primo posto nel prestigioso Premio Ciaikovsky di Mosca ex-aequo con il giovane Vladimir Ashkenazy. Nel 1973 la sua luminosa carriera venne però bruscamente interrotta da un devastante esaurimento nervoso che venne superato solo verso la metà degli anni Ottanta. Scomparso nel 1989, il pianista britannico viene oggi ricordato soprattutto per il suo costante apostolato a favore della musica contemporanea e per le sue monumentali interpretazioni dei maggiori capolavori di Béla Bartók, Franz Liszt, Sergei Rachmaninov, Aleksander Skrjabin e Dmitri Shostakovich. Per quanto le incisioni beethoveniane di Ogdon siano piuttosto rare, questa edizione dell’Imperatore eseguita con una tonica BBC Northern 0 6841 1 4 1 4325 1 CD 1 : Rossini: Le Siège de Corinthe – Overture ; Bartók: Concerto for Orchestra - CD 2: Schubert: Symphony No.2 in B flat, D.12; Ghedini: Concerto dell’albatro (1943) - CD 3: Vivaldi: Concerto in A minor, Op.3 No.8 (RV.522); Brahms: Tragic Overture, Op.81; Debussy: Le martyre de saint Sébastien (fragments symphoniques); Stravinsky: Fireworks, Op.4; Mozart: Symphony No.29 in A, K.201/186°; Don Gillis: Prairie Sunset - CD 4 ; Mozart: Le nozze di Figaro – Overture; Mendelssohn: Symphony No.4 in A, Op.90 ‘Italian’; Ravel: Pavane pour une Infante défunte; La Valse. Ancora uno splendido cofanetto di 4 CD che la Testament dedica al compianto direttore italiano alle prese con l’orchestra che fu del grande Toscanini, la NBC Symphony Orchestra. I precedenti volumi sono il TES 1306 ed il TES 1317. Registrazioni stereo/mono realizzate il 9 settembre 1960 presso la Usher Hall di Edimburgo (Concerto) e il 9 settembre 1971 presso la Royal Albert Hall di Londra (Sinfonia). Questa registrazione ci presenta lo spettacolare incontro tra tre autentici fuoriclasse russi: la più autorevole tra le orchestre, la mitica Filarmonica di Leningrado, uno dei maggiori interpreti ciaikovskiani della nostra epoca, Gennadi Rozhdestvenskij, e il leggendario violoncellista Mstislav Rostropovich. La Quarta Sinfonia di Ciaikovsky eseguita nel 1971 ai London Proms rappresentò un evento epocale che contribuì ad allentare almeno in parte la pesante atmosfera da guerra fredda che si respirava in quegli anni. La sua valenza storica è ancora nitidamente percepibile nella magnifica lettura di Rozhdestvensky, valorizzata da un suono stereofonico di eccezionale brillantezza. La Quarta Sinfonia di Ciaikovsky è abbinata al Concerto per violoncello e orchestra n. 1 di Dmitri Shostakovich che vede protagonista il grande Mstislav Rostropovich accompa- 7 ERICH KLEIBER DIRIGE LA SINFONIA N° 6 E LA N° 4 DI TCHAIKOVSKY Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire TES1352 (2 CD al prezzo di 1) 0 749677 1 35 225 L’esecuzioni di queste due sinfonie di Tchaikovsky sono una cosa a parte rispetto alle altre registrazioni di grande respiro che fece per la Decca e per molti anni non furono disponibili in occidente. Novità - Aprile 2004 Le registrazioni delle grandi sinfonie e delle opere di Beethoven, Mozart e Strauss, formano la parte più importante del suo lascito discografico, ma le esecuzioni di questo disco ci offrono l’opportunità di ascoltare il grande direttore in opere di differente carattere. HANS KNAPPERTSBUSCH DIRIGE STRAUSS E WAGNER TES1338 0 749677 1 33825 L’inizio della carriera di Moura Lympany fu folgorante: all’età di soli otto anni si destreggiava già con estrema disinvoltura nel Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach, lasciando letteralmente stupefatte le suore del collegio in cui studiava con una superlativa interpretazione della Polacca in mi maggiore di Franz Liszt. Nella discografia della Lympany i Preludi di Sergei Rachmaninov occupano un ruolo centrale, rivelando in maniera molto evidente l’evoluzione del suo stile esecutivo. In questo interessante novità della Testament viene presentata la seconda delle tre incisioni della Lympany, realizzata all’inizio degli anni Cinquanta, nella quale gli accenti slavi vengono resi in maniera particolarmente espressiva, esaltandone la semplicità e l’immediatezza senza alcuna forzatura virtuosistica o agogica ma evidenziando una musicalità fuori dal comune. Una vera chicca per tutti gli appassionati di pianoforte. CARL SCHURICHT DIRIGE BEETHOVEN BEETHOVEN: SINFONIA N.9 Maria Stader, Katarina Marti Waldemar Kmentt, Heinz Rehfuss Orchestre National de France et Choeurs LISA DELA CASA LIEDER DI STRAUSS, WOLF, SCHUBERT, SCHUMANN, BRAHMS TES1341 URN919 Registrazioni dal vivo effettuate a New York e Los Angeles: 18/21 Novembre 1954 (Berlioz); 22 Febbraio 1953 (Vaughan Williams); 19 Giugno 1949 (Debussy). Chi avesse conosciuto queste registrazioni in precedenti versioni pubblicate negli anni scorsi noterà l’alta qualità delle nuove sorgenti sonore che hanno servito da punto di partenza per questa nuova edizione restaurata. Due dei lavori inclusi in questo CD non sono mai stati registrati in studio da Bruno Walter, ossia i brani di Vaughan Williams e Debussy. Al contrario, Berlioz Walter lo ha registrato su un vecchio 78 giri del 1939 e quell’antica incisione non può assolutamente competere con la qualità di questa elettrizzante versione, capace ancor oggi di sorprendere e far scuola. 8 025 726 1 1 91 97 RALPH KIRKPATRICK DOMENICO SCARLATTI: 55 SONATE PER CLAVICEMBALO 0 749677 1 341 29 URN4222 (2 CD) 8 025 726 042228 Registrazioni effettuate nel 1954 MOURA LYMPANY ESEGUE AL PIANO RACHMANINOV TES1349 0 749677 1 34921 Per quanto in Italia sia ancora relativamente poco conosciuta, la pianista inglese Moura Lympany ha incarnato un pianismo di grande incisività, che sapeva fare coesistere una straordinaria determinazione ad accenti molto aristocratici. Registrazione dal vivo effettuata a Montreux il 12 Settembre 1954 Siamo lieti di poter presentare per la prima volta questa stupenda edizione della Nona Sinfonia di Beethoven registrata da Carl Schuricht al Festival di Montreux al Théatre du Pavillon il 12 Settembre 1954. Si tratta di una versione di serrata drammaticità e insieme di intensa luminosità, tipica della personalità del tardo Schuricht. Assolutamente potente e naturale il suono dell’orchestra e delle voci. Dopo il periodo eroico di Wanda Landowska, superata la metà del ‘900, a imporre un nuovo standard filologico di approccio al grande repertorio clavicembalistico europeo del Sei-Settecento fu Ralph Kirkpatrick. Queste stupende registrazioni testimoniano, trasferite per la prima volta su 2 CD, il grande lavoro compiuto dal clavicembalista statunitense sull’opera e la figura di Domenico Scarlatti. 2 ore e 40 minuti di musica per la prima volta su CD. SVIATOSLAV RICHTER SUONA TCHAIKOVSKY Orchestra Filarmonica Ceca, diretta da Karel Ancerl URN4223 BRUNO WALTER New York Philharmonic Los Angeles Philharmonic URN257 8 025 726 2225 76 Berlioz: Sinfonia Fantastica; Vaughan William: Variazioni su un tema di Thomas Tallis; Debussy:Prelude A L’apres-Midi d’un Faune. 8 8 025 726 042235 Tchaikovsky: Piano Concerto No.1; Piano Sonata Op.37. Registrazioni effettuate a Praga e Mosca: Maggio 1954 (Concerto), 4 Dicembre 1954 (Sonata) Questo CD raccoglie forse i due massimi capolavori per Pianoforte di Tchaikovsky nell’interpretazione di Sviatoslav Richter. Il Concerto, Richter lo ha inciso diverse altre volte (1957,1959,1962,1968) e la Sonata ancora una volta nel 1956-57. Novità - Aprile 2004 PRO MEMORIA di Shostakovich rimane al vertice dell’interpretazione di quest’opera per impeto e coinvolgimento. JULES MASSENET WERTHER Charles Richard, Suzanne Juyol Roger Bourdin, Michel Roux Orchestre et Chœurs de l’Opéra Comique de Paris Georges Sebastian, direttore Urania DIMITRI MITROPOULOS SCRIABIN: IL POEMA DELL’ESTASI SHOSTAKOVICH: SINFONIA N.5 New York Philharmonic Orchestra URN242 (2 CD) URN908 8 025 726 222422 8 025 726 1 1 9081 Registrazione effettuate a Parigi nel 1953 Registrazioni effettuate a New York nel 1952 e 1953 Tuttavia queste versioni giovanili, di un Richter trentanovenne, possiedono l’indubbio fascino della novità interpretativa di quello che sarebbe diventato uno dei massimi pianisti del Novecento. BRAHMS SINFONIA N° 1 London Symphony Orchestra Bernard Haitink, direttore LSO045 8 22231 1 045 200 Due celeberrimi titoli della discografia di Mitropoulos,dopo anni di assenza dai mercati internazionali, tornano disponibili, con uno smagliante restauro, per tutti gli estimatori del grande direttore greco. A distanza di mezzo secolo la sua interpretazione della Quinta L’ultimo CD LSO dedicato alle Sinfonie N.3 e N.7 di Sibelius, presentato su queste pagine il mese scorso, sarà un Editor’s Coice di Giugno 2004 della prestigiosa rivista inglese Gramophone. È il nono premio su venti dischi di catalogo e addirittura il quarto consecutivo che la giovane etichetta inglese conquista. Inedita da decenni,questa preziosa registrazione appare per la prima volta su CD. Si tratta dell’unica versione del capolavoro di Massenet interamente realizzata da interpreti francesi e quindi,linguisticamente, ineccepibile. Aldilà di questo, i cantanti dell’Opéra di Parigi di cui si avvale questa edizione del 1953, sono realmente straordinari nonostante oggi il loro nome sia poco conosciuto. Assolutamente ottima la qualità sonora. CARL FRIEDRICH ABEL THE SIX FLUTE CONCERTOS, OP.6 Academy of St Martin in the Fields Edward Beckett, flauto e direzione Robert Aldwinckle, cembalo ASVDCA 1178 0 743625 1 1 7820 Di seguito la lista completa dei titoli che hanno conseguito l’ambito premio: BERLIOZ: La damntion de Faust - Colin Davis (LSO0008) Bernard Haitink da un seguito all’ acclamata registrazione delle Seconda Sinfonia di Bramhs, uscita nel gennaio di quest’anno, con la straordinaria lettura di questa Sinfonia N° 1 di Brahms. BERLIOZ: Harold en Italie - Colin Davis + Disco del Mese Concert reviews: BERLIOZ: Les Troyens – Colin Davis + Gramophone Award ‘Stavolta la London Symphony Orchestra ha sorpassato se stessa….ispirata dall’uomo sul podio Bernard Haitink… una eccezionale reinvenzione dell’opera .’ The Times (UK), 24 Maggio 2003 ‘Un’esecuzione di risplendente virtuosismo, nella quale ogni movimento ed ogni gesto erano parte di un eccetante viaggio….il direttore animava ogni movimento con una fiera.’ The Guardian (UK), 23 Maggio 2003 (LSO0040) BERLIOZ: Symphonie fantastique - Colin Davis (LSO0007) (LSO0008) BRAHMS: Sinfonia N. 2 / Double Concerto Bernard Haitink (LSO0043) ELGAR: Sinfonia N. 1 – Colin Davis (LSO0017) MAHLER: Sinfonia N. 6 – Mariss Jansons (LSO0038) SHOSTAKOVICH: Sinfonia N. 11 Mstislav Rostropovich + Disco del Mese (LSO0030) SIBELIUS: Sinfonie N. 3 e N.7 – Colin Davis (LSO0051) 9 Edward Beckett è considerato uno dei migliori flautisti del momento. Questi splendidi concerti di Abel non sono mai stati registrati prima e rappresentano una ghiotta novità per tutti gli amanti della musica per flauto. L’orchestra, l’Academy of St Martins in the Fields, è celebrata per le sue interpretazioni del repertorio dell’epoca di Abel. Novità - Aprile 2004 FRANCIS POULENC MUSICA DA CAMERA Conchord ASVDCA1170 black box 0 743625 1 1 7028 I.DONATI Trio for piano, oboe and bassoon (1926) -Sonata for flute and piano (1956) -Sonata for oboe and piano (1962) Sonata for clarinet and piano (1962) - Sextet for piano, flute, oboe, clarinet, bassoon and horn (1932-1939) - Un Joueur De Flute Berce Les Ruines for solo flute (1942)’. La deliziosamente eccentrica musica da camera di Poulenc comprende molte delle sue più popolari composizioni, specialmente le sue sonate per strumenti solisti. Il gruppo inglese Conchord comprende un certo numero di giovani musicisti che sono specializzati in questo repertorio da camera. LASSUS MISSA SURGENS PROPERA Cardinall’s Musick / Andrew Carwood ASVGAU310 0 743625 031 027 Originario della Fiandre e attivo presso la cappella cattolica di Monaco di Baviera, Orlando di Lasso fu uno dei massimi polifonisti del XVI secolo, ponendosi come validissimo contraltare della grande tradizione romana incarnata negli stessi anni da Giovanni Pierluigi da Palestrina. Lasso ha lasciato un’eredità impressionante comprendente cinquantotto messe da quattro a otto voci, 546 mottetti (tra cui alcuni di argomento profano) da due a dodici voci e ben 101 Magnificat. Inoltre, a differenza di Palestrina, Lasso si dedicò intensamente anche al repertorio profano, componendo persino alcune villanesche alla napoletana che dimostrano a un tempo lo spirito e l’ecletticità del grande maestro fiammingo. Questa incisione realizzata dall’ensemble Cardinall’s Musick di Andrew Carwood, uno dei complessi più autorevoli per quanto riguarda il repertorio sacro del Rinascimento, va ad arricchire una discografia particolarmente avara, evocando con la soffusa e sentita spiritualità della sua interpretazione un universo di ieratica sacralità. Particolarmente apprezzabile la trasparenza con cui i cantori inglesi – già messisi in evidenza in precedenti registrazioni pubblicate dalla ASV Gaudeamus dedicate a William Byrd – riescono a delineare i raffinati intrecci polifonici della scrittura di Lasso. ARVO PÄRT CANTAR LONTANO STABAT MATER SACRO & PROFANO; Marco Mencoboni, direttore Chamber Domaine, Stephen De Pledge, piano Choir of St Mary’s Cathedral, Edinburgh Matthew Owens, direttore BBM1071 EL012312 8 0295 82 1 231 45 0 6801 25 1 071 21 ‘ES SANG VOR LANGEN JAHREN for alto, violin and viola (1984) (text: Clemens V. Brentano); ‘STABAT MATER for soprano, alto, tenor, violin, viola and cello (1985)’; ‘MAGNIFICAT for choir a cappella (1989)’ ‘NUNC DIMITTIS for choir a cappella (2001)’; ‘MY HEART’S IN THE HIGHLANDS for countertenor and organ (2000); ‘ZWEI SONATINEN for piano Op.1 - No.1; ‘ZWEI SONATINEN for piano Op.1 No.2; ‘SPIEGEL IM SPIEGEL for violin and piano (1978)’ Pärt compose questo splendido Nunc Dimittis per il Coro della Cattedrale di St Mary a Edimburgo, che esegue l’opera su questo CD. Il compositore stesso lavorò con gli artisti ad Edimburgo e questa registrazione è l’eccezionale risultato di questa collaborazione. Le ‘Due Sonatine’ Opera 1 appartengono al periodo delle sue prime opere e di uno stile diverso, non quello che lo ha reso famoso, e ci ricordano Prokofiev e Shostakovich. Il disco Cantar lontano presenta, in prima esecuzione moderna, un estratto dei mottetti di Ignazio Donati tratti dal “Sacri Concentus” del 1612. Fu questo il primo libro dato alle stampe dal fantasioso compositore attivo a Pesaro ed il solo a contenere la oramai celebre “dichiaratione del cantar lontano”. Un disco non potrà mai restituire l’ effetto spaziale del cantar lontano, realizzabile solamente all’ interno di una chiesa con i cantanti disposti nello spazio; questa incisione presenta al pubblico moderno la bellezza delle prime composizioni del Donati. Abbiamo riunito tutti gli artisti coinvolti in questa produzione in un’ antica chiesa di Empoli, in provincia di Firenze. La scelta di questo luogo dalla sonorità incantevole, dove venne già registrato il cd O dulcissima Maria, dipende dalla presenza del superbo organo di Cesare Romani, che fa da sfondo, con il suo manto elegante e sontuoso a tutto il disco. Prodotta con la collaborazione della Regione Marche e della Provincia di Ancona, sponsor quest’ ultima dell’ omonimo festival, questa produzione vede la luce dopo anni di sperimentazione vocale su questa pratica vocale. BEETHOVEN (INTEGRALE) John Lill, piano PIANO SONATAS ASVRSB101 (10 CD a prezzo speciale) 0 6801 25 01 01 24 HANDEL CONCERTI PER ORGANO N° 14, 15, 16 (VOL. 4) Daniel Chorzempa, organo Concerto Amsterdam, JaapSchroder, direttore PENTA110 (SACD ibrido multicanale) 0 827949 01 1 061 Quarto volume della serie dedicata ai famosi Concerti per Organo di Handel che vedono come esecutore uno dei più grandi organisti di tutti i tempi, Daniel Chorzempa. 10 Novità - Aprile 2004 J.S.BACH L’ARTE DELLA FUGA Academy of St Martin in the Field, Sir N.Marriner PENTA140 (SACD ibrido multicanale) Il pianista australiano Roger Woodward è da molto tempo un esperto esecutore ed avvocato della musica per piano del grande compositore Takemitsu, ed è difficile immaginare un escutore più sensibile e più tecnicamente dotato di lui per eseguire la sua musica. 0 827949 01 4062 FRANK & PROKOFIEV SONATE PER VIOLINO Ruggiero Ricci, violino Martha Argerich, piano ETKTC1038 8 71 1 5 25 1 03801 Le royalties dei tre narratori vengono devolute interamente in beneficenza. Un disco indimenticabile con un cast di eccezione e un’orchestra di primissimo piano diretta da Kent Nagano Finalmente disponibile in versione Super Audio multicanale questa prestigiosa registrazione del 1974 della Philips, versione che è di riferimento per quest’opera immortale di Bach. La splendida registrazione quadrifonica della casa olandese è un perfetto punto di partenza per questa incredibile versione multicanale della Pentatone. ET‘CETERA J.S. BACH MUSICA PER LIUTO Yasunori Imamura, liuto barocco GERSHWIN ETKTC2501 (2 CD medio prezzo) 8 71 1 5 25 25 01 09 UN AMERICANO A PARIGI, RAPSODIA IN BLUE, ED ALTRI LAVORI Vesko Aschkenazy, violino; Ludmil Angelov, piano PENTA021 (SACD ibrido multicanale) 0 827949 0021 68 Questa raccolta comprende le Suite BWV 995, BWV 996, BWV 997, e BWV 1006°, il Preludio BWV 999, BWV 998, e la Fuga BWV 1000. I tempi di Imamura sono scelti con grande sensibilità e la sua tecnica è perfettamente a suo agio nel controllo delle difficoltà tecniche dei pezzi che esegue. CARLO TESSARINI CONTRASTO ARMONICO Compagnia de Musici Francesco Baroni, direttore SY03206 8 01 2783 032064 TAKEMITSU OPERE PER PIANO ETKTC1103 8 71 1 5 25 1 1 0304 PROKOFIEV PIERINO E IL LUPO Russian national Orchestra; Kent Nagano, dir. Narratori: Sophia Loren, Bill Clinton, Mikahail Gorbachev PENTA011 (SACD ibrido multicanale) 0 827949 001 1 61 Carlo Tessarini da Rimini fu una figura di rilievo ricca di tratti peculiari del primo settecento, già dalla metà degli anni 20 egli godette presso il pubblico e gli editori olandesi e inglesi di una fama paragonabile a quella raggiunta da Vivaldi e Albinoni, in taluni casi addirittura superandola. Il catalogo delle musiche di Carlo Tessarini comprende solo opere strumentali. Versione indimenticabile di una dei capolavori di Sergei prokofiev, che vede la partecipazione di due narratori di grande fama, Sophia Loren e l’ex presidente Russo Michail Gorbachev. Il SACD contiene anche il brano ‘Wolf Tracks’ di Jean-Pascal Beintus che vede come narratore l’ex presidente americano Bill Clinton. 11 Novità - Aprile 2004 Celebre è poi il suo metodo per violino Gramatica di Musica. Insegna il modo facile, e breve per bene imparare di sonare il Violino sù la parte , dedicato (Roma, 20 febbraio 1741) al marchese Angelo Gabrielli, ossia allo stesso «nobile patrizio romano» al quale Tartini dedicherà il proprio De’ principi dell’armonia musicale (Padova, 1767). Nei brani qui registrati, Tessarini, appare particolarmente abile nel foggiare efficaci e ben caratterizzati disegni melodici, ma anche nel tracciare nitidi itinerari armonici, prova di una peculiare sensibilità nei confronti di gerarchie tonali che, di lì a qualche decennio, avrebbero costituito la sostanza delle polarizzazioni di tipo classico. ovità AN udiophile EARTHA KITT That Bad Eartha Eartha Kidd, voce Henri René e la sua orchestra SC-LPM1183 (LP da 180 grammi) RACHMANINOV CONCERTO PER PIANO N°3, OP.30 Byron Yanis, piano London Symphony Orchestra; Antal Dorati, dir. SC-MER90283 (LP da 180 grammi) AA.VV. Al-son Mudeiar; Begoña Olavide, direttore PNE707 8 42835 3 07071 6 Begoña Olavide torna sulla scena inter nazionale, con questo nuovo disco Al-Son, e con il suo gruppo Mudeiar che festeggia con questa produzione i dieci anni di attività. Lungo tutto il medio-evo, cristiani, musulmani e ebrei convissero in Al-Andalus. Le loro rispettive culture convissero ma contemporaneamente svilupparono stili musicali diversi, sia per la musica religiosa ma anche quella tradizionale o di corte. Le canzoni raccolte in quest’album sono in gran parte canzoni popolari, molto conosciute e largamente condivise e ereditate dalla tradizione orale. Un disco che racconta bene il convivere delle culture, ed il loro influenzarsi reciproco. ALFONSO X ‘ IL SAGGIO’ CANTIGAS «LA VIDA DE MARIA» PNE610 (2 cd al prezzo di 1,5) 8 42835 3 061 01 1 Negli ultimi anni il Terzo Concerto per Piano di Rachmaninov ha conosciuto una sempre maggiore notorietà. La ragione potrebbe essere che il mercato è stato invaso di registrazioni di questo pezzo, molte delle quali hanno tentato di oscurare i suoi rivali con eccessivi effetti sonori, invece di conquistare l’ascoltatore con la trasparenza musicale. Come tutti sanno una registrazione di grande classe non ha bisogno solo di un grande solista, ma anche di una grande orchestra e di un grande direttore. Questa leggendaria registrazione del 1961 con il pianista Byron Yanis ed il direttore Antal Dorati ebbe ed ha ancora un enorme successo, cosa che è provata dal fatto che viene considerato un riferimento anche in questa epoca del dischetto argentato, Janis esegue la musica con controllata passione come un buon meccanico che si prende cura della macchina che gli è stata affidata. La sua esecuzione è precisa e lucida fino al più piccolo dettaglio. Dorati e la sua orchestra entrano gentilmente con grande precisione di tempi e permettono alla grandiosità e all’energia di questa partitura tardo romantica di spiegarsi verso di noi. E’ veramente una cosa straordinaria che questa grandiosa registrazione sia di nuovo disponibile per tutti gli amanti del suono Mercury, e non solo per i pochi collezionisti che potevano permettersi delle stampe originali. Stefano Rama nel suo libro ‘I dischi dell’età dell’Oro’ da il più alto punteggio a questa registrazione ed oltre a questo la registrazione è stata per anni tra le più desiderate da tutti i collezionisti del mondo. Un altro capolavoro Mercury finalmente di nuovo disponibile per tutti. 12 Diva, donna dei sogni o femme fatale ? Eartha Kitt è un po’ di tutto questo e certamente non aveva bisogno di preoccuparsi della sua immagine. Il suo straordinario talento si esplicitava nella danza, nel canto e nel suo fare spettacolo; Orson Welles la considerava la più eccitante donna del suo tempo. Questo album che presentiamo è il suo secondo, uscito nello stesso anno di quello del suo debutto, e senza dubbio dovrebbe essere considerato come il suo album più memorabile. Così come accadde con il primo, l’album catapultò Eartha nelle classifiche discografiche tra i “top five”e contiene i più importanti titoli della sua carriera come I Want to be Evil, My Eart Belongs to Daddy, e Under the Bridges Of Paris, che canta in due lingue. Quando ascoltate la sua intimistica versione di C’est si Bon, non crederete che state ascoltando una cantante americana. Ognuno di questi dodici brani è un successo assoluto, e rimpiangerete di non poterla ascoltare dal vivo. Un grande disco del passato e una grande voce di nuovo disponibili per tutti gli appassionati del suono analogico. HI-FI A LA ESPAÑOLA Eastman-Rochester “Pop” Orchestra Frederick Fennel, direttore CRESR90144 Novità - Aprile 2004 Questo è sicuramente il più raro e più desiderato tra tutti i titoli Mercury Living Presence. Frederick Fennel dirige magistralmente la Eastman-Rochester “Pops” Orchestra. Masterizzato con una catena di apparecchiature tecniche interamente a valvole da Bernie Grundman dal nastro master originale sotto la supervisione di Wilma Cozart Fine. Disponibile in questa versione a 200 grammi su vinile speciale QUIEX SV-P in edizione molto limitata. Riportiamo con il cortese permesso del suo autore, il dottor Stefano Rama, ciò che lui ha scritto alcuni anni orsono sul suo ormai famoso libro ‘I dischi dell’età dell’oro’: “Il titolo spiega il contenuto. E’ questo il Mercury più famoso, il più richiesto e quindi il più costoso. Anche il più bello ? E’ dubbio. Forse sì. E’ molto vivido e brillante, trascinante, pieno di energia sonora ora contenuta ora manifesta”. Certamente un titolo da non lasciarsi scappare assolutamente. Compratelo ora o piangerete domani! IGOR STRAVINSKY L’UCCELLO DI FUOCO London Symphony Orchestra, Antal Dorati, dir. CRESR90226 di Rodrigo, arrangiato qui da un maestro del genere, Don Sebesky. Anche Miles Davis nel suo album ‘Sketches of Spain’, considerato una pietra miliare tra le sue composizioni, trae ispirazione per il suo brano omonimo da questo lavoro del compositore spagnolo. La tromba di Chet nel brano che da il titolo all’album è una delle più belle cose che si possa ascoltare. Il booklet che accompagna il disco è stato scritto dal chitarrista Fareed Haque. Un SACD che vi farà cadere in trance. MUSSORGSKY QUADRI DI UN ESPOSIZION - UNA NOTTE SUL MONTE CALVO KHOVANSHCHINA Saint Louis Symphony Orchestra Leonard Slatkin, direttore Un disco assolutamente da non perdere. JIM HALL CONCIERTO Jim Hall, Ron Carter, Roland Hanna, Paul Desmond, Chet Baker MUSACD2012 0 821 797 201 261 MUSACD4004 (SACD Multicanale) 0 821 797 400466 La OMR ha scelto un altro dei tesori nascosti del catalogo americano VOX, Quadri di un’esposizione di Mussorgsky e la Khovanshchina. Questa storica registrazione di Leonard Slatkin che dirige la Saint Louis Symphony è una delle più belle registrazioni orchestrali dell’etichetta. L’intero spettro sonoro di questo capolavoro è finalmente svelato in tutta la sua grandiosità, in tutto il suo dettaglio e con un’immagine quasi palpabile. Un’esperienza che sino ad pochi mesi fa non veniva nemmeno immaginata, ecco cosa può produrre questa nuova tecnica di remastering sviluppata ed adottata dalla Mobile Fidelity. Il Super Audio Cd è multicanale. JOHN LENNON Un perenne desiderio per questa impressionante incisione ha animato ogni amante del vinile sin dalla sua uscita e sicuramente non a caso. Questo come il precedente album è uno dei migliori Mercury di tutti i tempi per il suo grandissimo suono , forse il migliore in assoluto tra tutti i Mercuri, e questa è un’opinione di tutti i più grandi critici e analogisti da molti anni a questa parte. Anche questo è un album decisamente impedibile e questa ristampa della Classic Records su vinile Quiex SV-P è decisamente grandiosa. Anche la ristampa della copertina meriterebbe un discorso a parte. Non possiamo aggiungere altro. NORA JONES FEELS LIKE HOME CRE84800 Questo album è il sensazionale seguito alla precedente fatica di Norah Jones “Come Away with me” (anch’esso disponibile su vinile stampato dalla Classic Records) e vede la stessa miscela di grandi canzoni pop con arrangiamenti jazz cantate da Norah con la sua voce sexy ed affascinante Il disco è stato prodotto dal leggendario Arif Mardin e la lacca è stata incisa dal mago Bernie Grundman dal nastro master analogico a due tracce, utilizzando la sua attrezzatura interamente a valvole.. Un grande nastro master che beneficia di un trattamento e di una stampa di prim’ordine per la gioia di tutti gli amanti dell’analogico. IMAGINE MFSL277 Questo SACD ibrido era la registrazione più richiesta durante l’ultimo Consumer Electronic Show di Las Vegas e poteva essere ascoltata in innumerevoli stanze allo Show. La ragione vi chiederete voi: il mastering della OMR. La registrazione originale era già considerata una delle migliori dell’etichetta CTI, ma questa remesterizzazione della OMR vi permette di vivere il concerto originale come se voi foste nella stessa stanza. Il modo di suonare di Jim Hall è tra le sue cose migliori, e il suo approccio pieno di gusto, con i suoi toni cristallini e fluidi sono insorpassati; pochi possono competere con la sua innata abilità di dare vita alla melodia. Registrato nel 1975 da Rudy Van Gelder questo ‘Concierto’ di Jim Hall è una delle più belle registrazioni jazz di tutti i tempi. Affiancano Hall, Ron Carter con il suo basso caldo e melodioso, Sir Ronald Hanna al piano, Paul Desmond con il suo lirico sax, l’indimenticabile tromba di Chet Baker ed un giovane Steve Gadd alla batteria. Gli strumenti di questo SACD sono riprodotti con un insorpassato realismo. I pezzi spaziano da brani di Cole Porter ‘You’d Be So Nice to Come Home To’ a brani originali di Hall ‘The Answer is Yes’ fino al romantico pezzo ‘Concierto’ , venti minuti che prendono spunto dal ‘Concerto de Aranjuez’ 13 (LP da 180 grammi) La Mobile Fidelity Sound Labs (conosciuta in tutto il mondo come OMR – Original Master Recordings) è tornata e si annunciano grandi momenti per tutti gli amanti del vinile. Continuando la serie più famosa del mondo di ristampe audiophile la MFSL torna con uno dei più grandi titoli di rock di tutti i tempi che non dovrebbe mancare in nessuna collezione: Imagine di John Lennon. Non crediamo ci sia bisogno di ricordare il significato storico di questo capolavoro, opera di una delle figure più influenti dell’intera storia del rock. Novità - Aprile 2004 Per la prima volta, Imagine, è riprodotto con una chiarezza mai udita prima. Remasterizzato dal nastro master originale di Yoko Ono, questo LP UltraAnalog GAIN 2™ ci restituisce dei bassi mai ascoltati prima, una spazialità degli strumenti ed una chiarezza della voce che finalmente rende giustizia alla vocalità di John Lennon. Un capolavoro che rinasce veramente a nuova vita e che crediamo diventerà un must per ogni serio amante dell’analogico. Dal mese prossimo sarà disponibile ancora anche la versione in CD Gold remasterizzata con il sistema Gain 2 (Great Ambient Information Network). naim Turtle Records YSAŸE MUSICA PER VIOLINO FRANZ LISZT VIA CRUCIS - HARMONIES POETIQUES ET RELIGIEUSES I Cantori di Santomio Stefano Da Ros, direttore Carlo Grante, pianoforte VLCD103 Sandrine Cantoreggi, violino Bruno Canino, piano TURTLESA015 8 01 9038 34865 9 8 71 3606 1 5 0001 1.CAPRICE d ’après l ’étude en forme de Valse de Camille Saint-Saëns op.5; 2.SONATE en fa mineur ‘au tombeau ’d ’après la sonate de Pietro Antonio Locatelli; 3.PAGANINI Variations op.posth. d’après le caprice nº 24 de Niccolo Paganini ((arranged by JacquesYsaÿe); 4.SALTARELLE CARNAVALESQUE op.11 posth.; 5.POÈME ÉLÉGIAQUE op.12; 6.RÊVE D ’ENFANT op.14; 7.‘DANS LE LOINTAIN ’tempo di Mazurka; 8.MAZURKA. CHARLIE HADEN & JOHN TAYLOR NIGHTFALL NACD077 7 975 371 07721 6 Questa piccola ma agguerrita etichetta inglese ancora una volta ha messo a segno il progetto di una registrazione con uno dei più conosciuti e più rispettati contrabbassisti del mondo, Charlie Haden. Ancora una volta la Naim rispetta la tradizione di affiancare, a questa leggenda del free-jazz, i più svariati artisti con cui Haden desideri suonare, e il pianista jazz inglese John Taylor era in cima alla lista di Charlie Haden. Famoso e rispettato come Charlie, John è probabilmente più conosciuto per le sue incisioni con l’etichetta tedesca ECM; egli ha fondato il suo trio Azimuth nei tardi anni ’70 con Norma Winstone e Kenny Wheeler. Attualmente John fa parte del quartetto di Wheeler e si esibisce in duo ed in quartetto con John Surman. Nightfall è un album di grande bellezza che beneficia della combinazione delle abili dita di John con l’abile tecnica slap di CharlieTutti i brani sono di John e Charlie ad eccezione di “My Love and I” una canzone d’amore di “Apache”ed di una composizione di William Walton. Al pari dei due titoli precedenti “None but the Lonely Heart (NACD 022) e “Capitol Session” (NACD 025) questo “Nightfall” promette di essere uno splendido album dello stesso calibro. La superba registrazione effettuata in California da Ken Christianson da un valore aggiunto non indifferente al CD che presto sarà disponibile anche su vinile da 180 grammi. Siamo al cospetto di due fra le più importanti composizioni a carattere religioso di Franz Liszt. Si tratta di momenti in cui l’autore desidera comunicare la spinta verso una ricerca spirituale quotidiana, nel tentativo di trovare una più intima risposta alle sue molteplici domande ed attese. Tutto questo lo porterà nel 1865 a ricevere gli ordini minori e a diventare abate. Lo stile compositivo in ogni caso mantiene alti gli aspetti virtuosistici e spettacolari per cui il grande compositore è noto, soprattutto per quanto riguarda la scrittura pianistica. Il pianoforte è infatti grande protagonista di questo doppio CD: nella Via Crucis accompagna il coro in un ruolo non certo secondario, mentre nelle Armonie Poetiche e Religiose è protagonista assoluto. Gli interpreti di questa produzione sono di altissimo livello e meritata fama internazionale: a partire dai Cantori di Santomio, formazione corale vicentina attiva da più di quindici anni e nota per la raffinatezza delle sue scelte interpretative, al direttore ospite Stefano Da Ros, vincitore di prestigiosi premi internazionali; per proseguire con Carlo Grante, notissimo pianista di statura internazionale, presente in varie stagioni concertistiche in Europa e negli Stati Uniti, nonchè conclamato specialista della musica di Liszt. La registrazione, infine, come sempre realizzata a livello di master originale in formato 24bit / 96kHz, effettuata nella magica acustica della Chiesa di S.Francesco a Schio in provincia di Vicenza, pone questa produzione, senza alcun dubbio, come riferimento assoluto per quanto riguarda questo repertorio specifico e non solo. Sandrine Cantoreggi è una virtuosa del violino che lavora ed insegna a Brussels. In questo suo album di debutto con la prestigiosa etichetta olandese Turtle esplora l’opera di un compositore belga relativamente poco conosciuto che fu anche un virtuoso di questo strumento. Ysaÿe iniziò a comporre all’età di dodici anni, prima piccoli pezzi, poi pezzi di stile e virtuosismo. All’età di diciotto anni compose le sue ‘Saltarelle Carnevalesque’ che dimostrano la sua innata abilità tecnica, acquisita grazie ai suoi maestri Vieuxtemps e Wienavski, compositore che ispirò anche le sue mazurchecomposizioni che godono di grande unità stilistica e di pensiero. Questa violinista emergente è perfettamente coadiuvata dal grande pianista italiano Bruno Canino. Poco c’è da dire riguardo alla registrazione che rientra negli standard di questa grande etichetta, in altre parole è a livelli di eccellenza. JVC TCHAIKOVSKY CAPRICCIO ITALIANO OP. 45 RIMSKY-KORSAKOV CAPRICCIO SPAGNOLO RCA Victor Symphony Orchestra Kiril Kondrashin, direttore JVCXR24013 XRCD24 0 693692 401 325 Kiril Kondrashin ebbe immediatamente un grande successo quando accompagnò Van Cliburn nel 14 Novità - Aprile 2004 1958 nella famosa registrazione della RCA del Primo Concerto per piano di Tchaikovsky. Nell’ottobre dello stesso anno la RCA registrò Kondrashin alla guida di un ensemble scelto tra i migliori musicisti di New York in esecuzioni di due dei più popolari e famosi pezzi orchestrali russi il Capriccio Italiano di Tchaikovsky e il Capriccio Spagnolo di Rimsky-Korsakov. Attraverso il suo esclusivo processo XRCD e utilizzando il nastro master originale a tre tracce, la JVC ha rivelato per la prima volta su CD tutto lo splendore e l’eccitazione di queste famose esecuzioni. KHACHATURIAN: MASQUERADE SUITE KABALEVSKY: THE COMEDIANS RCA Victor Symphony Orchestra Kiril Kondrashin, direttore JVCXR24014 0 693692 401 424 Nel 1958 Kiril Kondrashin fu il primo direttore sovietico a esibirsi negli Stati Uniti. Facendo seguito al grande successo del Primo Concerto per Piano di Tchaikovsky e basato sulle sue esecuzioni anche dei brani incisi su questo CD, Kondrashin è ora considerato da molti il più grande direttore d’orchestra russo. In questo CD dirige due grandi pezzi di musica russa. Entrambi I brani sono perfetti per essere eseguiti da una piccola orchestra. La grandezza della registrazione Rca è ulteriormente enfatizzata dalla splendida masterizzazione in XRCD a 24 bit della JVC. 15