L`Arte dell`Arco e Federico Guglielmo

Notiziario Sound and Music - Aprile 2004
CPO777037
Il Vivaldi di Dresda
L’Arte dell’Arco e Federico Guglielmo esordiscono nel catalogo CPO
con le Quattro Stagioni nella versione di Dresda.
pag. 3
Hyperion: Il secondo episodio della serie
dedicata a Monteverdi
pag. 7
Esce per Testament il terzo cofanetto
dedicato a Guido Cantelli
pag. 12
Classic Records ristampa due capolavori
della Mercury Living Presence
Novità - Aprile 2004
Tutta la serie «The Romantic Violin Concerto»:
In questo numero
Hyperion
CPO
Arion-Pierre Verany
BBC Legends
Testament
Urania
LSO
ASV
Gaudeamus
Black Box
E Lucevan Le Stelle
Pentatone
Et’cetera
Symphonia
Pneuma
2
4
6
6
7
8
9
9
10
10
10
10
11
11
12
THE ROMANTIC VIOLIN CONCERTO VOL. 4
MIECZYSLAW KARLOWICZ (1876-1909)
CONCERTO PER VIOLINO E ORCHESTRA IN LA MAGGIORE OP. 8
MORITZ MOSZKOWSKI (1854-1925)
BALLATA IN SOL MINORE OP. 16 N. 1;
CONCERTO PER VIOLINO E ORCHESTRA IN DO MAGGIORE OP. 30
Tasmin Little, violino
BBC Scottish Symphony Orchestra
Martyn Brabbins, direttore
CDA67389
0 0345 71 1 73894
L’intervista
a Federico Guglielmo
LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
INTEGRALE DELLE OPERE PER TRIO CON PIANOFORTE VOL. 4
12
12
13
14
14
14
14
4
di Giovanni Tasso
Promemoria
Urania
CHARLES VILLIERS STANFORD (1852-1924)
Suite per violino e orchestra op. 32; Concerto
per violino e orchestra op. 74
Anthony Marwood, violino
BBC Scottish Symphony Orchestra
Martyn Brabbins, direttore
CDA67208
JENÕ HUBAY (1858-1937)
Concerto per violino e orchestra n. 3 op. 99;
Concerto per violino e orchestra n. 4 op. 101
«All’antica»; Variations sur un thème hongrois op. 72
Hagai Shaham, violino
BBC Scottish Symphony Orchestra
Martyn Brabbins, direttore
CDA67367
Novità Audiophile
Speakers Corner
Classic Records
OMR
Naim
Velut Luna
Turtle Records
JVC XRCD
CAMILLE SAINT-SAËNS (1835-1921)
Concerto per violino e orchestra n. 1 op. 20;
Concerto per violino e orchestra n. 2 op. 58;
Concerto per violino e orchestra n. 3 op. 61
Philippe Graffin, violino
BBC Scottish Symphony Orchestra
Martyn Brabbins, direttore
CDA67074
9
Florestan Trio
CDA67393
L’opera al centro del quarto volume della fortunata
collana «The Romantic Violin Concerto» è il Concerto
per violino e orchestra in do maggiore di Moritz Moszkowski, un lavoro intriso di un romanticismo viscerale che richiede al solista un eccezionale livello
di virtuosismo. Negli ultimi anni un crescente numero di registrazioni – molte delle quali apparse nel catalogo Hyperion – hanno contribuito a nobilitare la
fama di questo compositore, fino a qualche tempo
fa ritenuto poco più che un superficiale miniaturista.
La sua Ballata in sol minoredimostra chiaramente
come nelle sue mani anche un brano di ridotte dimensioni possa raggiungere inauditi livelli di pirotecnico virtuosismo.
Mieczyslaw Karlowicz avrebbe sicuramente potuto
aspirare a una fama e a un successo ben maggiori
se non fosse stato messo in secondo piano fin dai
primi anni della sua attività dalle personalità carismatiche dei suoi contemporanei. Le opere di Karlowicz giunte sino ai giorni nostri collocano il compositore polacco nel solco del neo romanticismo più
innovativo – un movimento che vantava tra i propri
alfieri Wagner e Richard Strauss – e oggi la sua fama
è legata quasi esclusivamente a una raccolta di poemi sinfonici composti nei suoi ultimi anni di vita. Il
Concerto per violino e orchestra in la maggiore risale allo stesso periodo. In quest’opera Karlowicz mette alla frusta il solista utilizzando tutti i mezzi tecnici
ed espressivi del violino per quanto – come accade
anche nel caso del Concerto di Moszkowski – il suo
virtuosismo non sia mai fine a se stesso.
Come nei tre precedenti volumi Martyn Brabbins dirige la BBC Scottish Symphony Orchestra accompagnando questa volta Tasmin Little, artista che con oltre venti incisioni discografiche e innumerevoli concerti eseguiti in ogni parte del mondo può essere
considerata tra le più autorevoli violiniste del panorama internazionale. Questo disco segna il suo debutto per la Hyperion.
2
0 0345 71 1 73931
All’inizio del 1792 il ventunenne Beethoven si trasferì a Vienna con l’intenzione di studiare composizione con Franz Joseph Haydn per poi cercare
fortuna come compositore-interprete. Poco dopo il
suo arrivo, Beethoven entrò in contatto con il principe Karl von Lichnowsky, nella cui dimora si tenevano regolarmente serate musicali, durante le
quali il compositore di Bonn stupiva l’uditorio con
brillanti improvvisazioni pianistiche. Fu proprio
nel corso di uno di questi ritrovi che Beethoven
presentò le prime opere del suo periodo viennese,
i tre trii con pianoforte che aveva fatto pubblicare
come opus 1 nell’agosto 1795 grazie a una sottoscrizione dei suoi nobili estimatori. In questa circostanza anche Haydn – fresco reduce del suo secondo trionfale soggiorno londinese – ebbe modo
di esprimere la sua sincera approvazione per i trii
in mi bemolle maggiore e sol maggiore che vengono interpretati in questo disco da un Florestan
Trio in forma smagliante.
Con la sua opera 1 Beethoven si era prefisso l’obiettivo di mettere a rumore l’ambiente musicale,
Novità - Aprile 2004
un intento che lo aveva spinto a fare precedere la
pubblicazione da un minuzioso lavoro di revisione. Inoltre l’organico comprendente un violino, un
violoncello e un pianoforte era molto popolare
presso i dilettanti viennesi un fatto che, oltre a garantire elevati guadagni, poteva consacrare
Beethoven tra i maggiori virtuosi di pianoforte.
Sotto il profilo formale questi lavori sono strutturati in quattro movimenti – al contrario della musica
da camera con pianoforte coeva, che di regola
presentava solo tre tempi – configurandosi come
vere e proprie sinfonie per tre strumenti. Il terzo
trio op. 1 verrà pubblicato con il quarto e ultimo
volume dell’integrale, la cui uscita è prevista per
gli ultimi mesi dell’anno.
imponente Litania di Loreto. Il terzo lavoro che
vede protagonista il Coro del King’s Consort è il
mottetto a cinque voci Exultent coeli, una breve
opera dal carattere brillante e gioioso composta
nel 1629.
Un cast di eccellenti cantanti – comprendenti i soprani Carolyn Sampson e Rebecca Outram, i tenori
Rogers Covey-Crump, Charles Daniels e James Gilchrist e il basso Peter Harvey – è invece protagonista delle altre opere in programma, i duetti Venite,
siccientes, Ego dormio, Cantate Domino e O beatae viae e i brani solistici Currite populi e Laudate
Dominum. L’uscita del terzo volume è prevista per
i prossimi mesi.
INTEGRALE DELLE OPERE SACRE VOL.
I TRII CON PIANOFORTE DI BEETHOVEN
SU HYPERION:
INTEGRALE DELLE OPERE PRE TRIO CON PIANOFORTE VOL. 1
Trio in re maggiore op. 70 n. 1 («Degli spiriti»);
Trio in mi bemolle maggiore Op. 70 n. 2;
Allegretto in si bemolle maggiore WoO39
Florestan Trio
CDA67327
1
Dixit Dominus Primo; Confitebor Primo; Beatus
Vir I; Laudate Pueri Primo; Laudate dominum
omnes gentes; Christe redemptor omnium; Magnificat Primo; Messa à 4 voci (1597)
Solisti, Choir of The King’s Consort, Robert King
CDA67428 (CD)
CDASA67428 (SACD)
AA.VV.
ANTICHE ARIE E DANZE
Paul O’Dette, liuti; Rogers Covey-Crump, tenore
ORPHEUS WITH HIS LUTE
INTEGRALE DELLE OPERE PER TRIO CON PIANOFORTE VOL. 2
Trio in si bemolle maggiore op. 97 («Arciduca»); Allegretto in mi bemolle maggiore Hess
48; Variazioni su «Ich bin der Schneider Kakadu» op. 121a
Florestan Trio
CDA67369
CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643)
INTEGRALE DELLE OPERE SACRE VOL. 2
Carolyn Sampson, Rebecca Outram, Rogers
Covey-Crump, Charles Daniels, James Gilchrist, Peter Harvey, Choir of The King’s Consort;
The King’s Consort; Robert King, direttore
CDA67438 (CD)
0 0345 71 1 74389
CDASA67438 (SACD)
0 0345 71 5 74387
Disponibile sia su CD standard sia su SACD ibrido
multicanale, il secondo volume dell’ambiziosa integrale della produzione sacra di Claudio Monteverdi varata dal King’s Consort di Robert King è incentrato su una serie di opere tratte dalla raccolta
Messa a quattro voci e salmi pubblicata postuma
nel 1650. Tra di esse spiccano una messa di eccezionale valore artistico (si tratta di una delle tre sole messe rimasteci del grande maestro cremonese;
quella composta nel 1597 è stata presentata nel
primo volume) e della splendida intonazione della
Il ricchissimo programma racchiude
numerosi lavori di
alto livello artistico e costituisce il
mezzo ideale per
scoprire gli autentici tesori di questo repertorio.
Ascoltando questo
disco vi sembrerà
di trovarvi seduti
nella platea della prestigiosa Wigmore Hall di Londra
per una favolosa serata in cui tutti i maggiori specialisti del genere si trovano di fronte a un pianoforte
dividendo per qualche minuto il palcoscenico con i
loro colleghi. Un ascolto davvero coinvolgente.
MUSICA PER SHAKESPEARE DA HENRY PURCELL A THOMAS
AUGUSTINE ARNE
Catherine Bott, soprano; Rachel Brown, flauto;
The Parley of Instruments; Peter Holman, direttore
CDA67450
0 0345 71 1 745 01
Il cinquantesimo
volume della
collana «The English Orpheus» ci
propone un’intrigante odissea
nel mondo fatato
di Shakespeare
offrendoci un
ricco programma
di opere in gran
parte inedite di
alcuni dei compositori più singnificativi del Settecento inglese come Henry Purcell, Jeremiah
Clarke, John Weldon, John Eccles, Thomas Chilcot,
Maurice Greene, Robert Woodcock, Richard Leveridge, Willem de Fesch, John Christopher Smith e
Thomas Augustine Arne, autore quest’ultimo del
celeberrimo inno Rule Britannia. Con questo sorprendente disco il soprano Catherine Bott, la flautista Rachel Brown e l’ensemble di strumenti originali The Parley of Instruments diretto da Peter
Holman proseguono con impegno e assoluta dedizione l’esplorazione di questo affascinante repertorio avviata un paio di anni fa con «Hark! Hark! The
lark» (CDA66836) passando dalle atmosfere tenebrose del Tito Andronico all’impalpabile incanto
del Sogno di una notte di mezza estate e ridando
corpo e sostanza alla grande tradizione che a partire dal XVIII secolo vede l’immortale teatro di
Shakespeare appaiato alla musica dei musicisti
suoi conterranei.
CDH55146 (medio prezzo)
0 0345 71 1 5 1 465
«Questa incisione
presenta nella loro veste originaria
i lavori per liuto,
le arie vocali e le
danze che in seguito Ottorino Respighi prese come
base per le sue
tre suites orchestrali Antiche arie
e danze per liuto.
Un disco veramente delizioso» (Gramophone).
LILI BOULANGER (1893-1918)
CLAIRIÈRES DANS LE CIEL
Martyn Hill, tenore; Andrew Ball, pianoforte
New London Chamber Choir, James Wood, direttore
CDH55153 (medio prezzo)
0 0345 71 1 5 1 5 33
A TREASURY OF ENGLISH SONGS
Interpreti vari
CDAHYP30 (basso prezzo)
0 0345 71 1 00302
I brani presentati in questo disco sono stati selezionati dal catalogo Hyperion per offrire una panoramica del canto da camera inglese del XX secolo.
3
«Si tratta di uno dei più importanti cicli di mélodies
composti in Francia nel primo quarto del XX secolo»
(Fanfare) «Il profondo fascino di questa musica viene
reso dagli interpreti con profonda sensibilità. Caldamente raccomandato» (Classic CD) «Indispensabile»
(CD Review) «Un miracolo di bellezza» (Diapason).
Novità - Aprile 2004
FRYDERYK CHOPIN (1810-1849)
CONCERTO PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N.
1 E N.2
Nikolai Demidenko, pianoforte;
The Philharmonia
Heinrich Schiff, direttore
CDH55180 (medio prezzo)
0 0345 71 1 5 1 809
«Questo disco si
distingue per la
sua classe raffinata. Una interpretazione chopiniana davvero notevole» (CD Review)
«Demidenko ci
propone i due
concerti di Chopin […] in letture
pervase da uno
straordinario lirismo e supportate da un’orchestra
dallo slancio ideale» (CD Compact, Spagna).
cpo
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
LE QUATTRO STAGIONI (VERSIONE DI DRESDA CON STRUMENTI A FIATO)
GIOVANNI ANTONIO GUIDO (ca 1660 - dopo il 1728)
SCHERZI ARMONICI SOPRA LE QUATTRO STAGIONI DELL’ANNO
L’Arte dell’Arco
Federico Guglielmo, violino solista e direttore
CPO777037 SACD (alto prezzo)
0 761 203 703722
L’attesissimo disco d’esordio per la CPO dell’ensemble L’Arte dell’Arco di Federico Guglielmo
propone una prelibata raffinatezza vivaldiana, la
versione con strumenti a fiato delle celeberrime
L’INTERVISTA
a Federico Guglielmo
di Giovanni Tasso
Per quanto molti siano ancora convinti del contrario, molte
delle prescrizioni e dei dettami che irrigidiscono la prassi filologica sono in netto contrasto con lo stile esecutivo del Sei-Settecento. Questo fatto appare particolarmente evidente nella
strumentazione e nelle dimensioni degli organici chiamati a
eseguire le opere barocche: per esempio siamo arrivati al punto di eseguire il Messiah di Händel con un’orchestra a parti
reali mentre all’epoca ci si regolava con assoluta libertà e discrezione. Sulla scorta di questa considerazione va accolta con
grande interesse e favore la ‘nuova’ versione delle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi eseguita da Federico Guglielmo e dall’ensemble L’Arte dell’Arco con l’ausilio di una consistente formazione di strumenti a fiato a fianco dei consueti archi. Per
approfondire questo stimolante argomento ho posto alcune
Stagioni. Questa ‘rivisitazione’ dei primi quattro
concerti del Cimento dell’armonia e dell’inventione si riferisce esplicitamente all’ambiente musicale della corte di Dresda, dove all’epoca era attiva
un’orchestra famosa a livello continentale proprio
per lo straordinario virtuosismo dei suoi strumentisti a fiato; inoltre a Dresda operava anche
Johann Georg Pisendel, violinista che intratteneva
stretti rapporti con il Prete Rosso e di cui la CPO
ha presentato il mese scorso una scelta di sonate
per violino eseguite da Anton Steck e Christian
Rieger (CPO982, medio prezzo).
FRANZ LEHÁR (1870-1948)
DER STERNGUCKER Operetta in tre atti
Lothar Odinius, Claudia Rohrbach, Hanna Dóra Sturludóttir, Robert Wörle, Markus Köhler,
Deutsche Kammerakademie Neuss
Johannes Goritzki, direttore.
CPO872 (2 SACD alto prezzo)
0 761 203 987221
La scelta di aggiungere strumenti a fiato è perfettamente in linea con le ‘licenze’ esecutive in
vigore nel XVIII secolo e contribuisce a esaltare
la scrittura vivaldiana con una baluginante tavolozza sonora, che esprime al meglio i colori ora
brillanti ora più dimessi delle quattro stagioni
dell’anno.
Il programma del disco è completato dagli
Scherzi armonici sopra le Quattro Stagioni dell’Anno di Giovanni Antonio Guido, fascinose
opere di sapore francesizzante derivate dal modello vivaldiano. Di questi lavori Federico Guglielmo e l’ensemble L’Arte dell’Arco ci offrono
una lettura elettrizzante, di grande energia e di
stupefacente inventiva, consentendoci di riscoprire aspetti pressoché inediti di opere per il resto conosciutissime.
«Da ogni battuta
di questa partitura
emerge la figura
di un musicista
dotato di una cultura molto raffinata e senza dubbio
si tratta dell’operetta più bella e
coinvolgente che
Lehár abbia scritto
fino a questo momento. In primo luogo presenta una struttura musicale costruita con estrema cura senza trascurare
qualche tocco originale, basata su un’orchestrazione
ricca di magnifiche sfumature strumentali e con una
condotta delle voci – ove possibile dai tratti polifonici – molto elaborata da cui si percepisce distintamente la mano del grande maestro». Con questa recensione pubblicata nel gennaio 1916 – in piena prima guerra mondiale – la stampa viennese accolse
entusiasticamente l’operetta Der Sterngucker (traducibile in italiano come ‘l’uomo che contempla le
stelle’). Tuttavia, nonostante l’elevata qualità della
sua invenzione melodica, Der Sterngucker è stata subito messa in secondo piano dagli altri capolavori di
Lehár quali La vedova allegra, La danza delle libellule e Il paese del sorriso e solo ora la CPO la restituisce al grande pubblico con un’edizione sontuosa disponibile in SACD multicanale (ma comunque ascoltabile su qualsiasi lettore CD). Johannes Goritzki –
già protagonista un paio di anni fa della bellissima
Frühling – dirige con piglio la Deutsche Kammerakademie di Neuss mentre tra gli interpreti spiccano Lothar Odinius nel ruolo principale, Claudia
Rohrbach nei panni della sorella Kitty, Robert Wörle
in quelli del Barone von Rainer e Hanna Dóra Sturludóttir in quelli della fidanzata Lilly.
domande al celebre violinista padovano.
– Maestro Guglielmo, quando ha iniziato a pensare a questa
‘versione di Dresda’ del capolavoro più conosciuto di Vivaldi
cosa si proponeva di fare?
«Ho iniziato a pensare a una ricostruzione delle Stagioni vivaldiane ‘à la manière’ di Dresda qualche tempo fa, quando ho
iniziato a eseguire in maniera abbastanza sistematica i Concerti
per molti stromenti del Prete Rosso. Verificando le fonti tedesche pensavo con curiosità a che tipo di impatto avrebbe potuto avere il colore delle Quattro Stagioni se applicato alle potenzialità di un ensemble virtuosissimo come era l’orchestra di
Dresda della prima metà del XVIII secolo».
– In che rapporto si pone la vostra rilettura con le numerose
versioni discografiche esistenti?
«Le decine di edizioni già presenti in catalogo rappresentano
una base di confronto imprescindibile. Le bellissime edizioni
apparse negli ultimi anni hanno creato un confronto serrato
che dovrebbe stimolare a trovare nuovi linguaggi e forme di
espressione, coniugando il rispetto e la fedeltà agli ideali compositivi originari. Tuttavia questo non accade sempre e, per
questo motivo, talvolta si sono ascoltate interpretazioni troppo
‘colorate’ ed effettistiche. Mi auguro che questa edizione venga
accolta con favore e che gli ascoltatori possano percepire il
nostro tentativo di ritagliarci uno spazio ‘originale’ nell’assoluto
rispetto… dell’originale!».
– Quale funzione svolgono gli strumenti a fiato nella vostra
edizione delle Stagioni?
«Abbiamo cercato di non sottolineare troppo l’aspetto coloristi-
co, lavorando piuttosto sulle sezioni strumentali in rapporto
con la scrittura e la tessitura dei quattro concerti. In questo
modo mi sembra che siano stati raggiunti obiettivi abbastanza
sorprendenti oltre che – mi auguro! – convincenti sotto l’aspetto musicologico».
– Nel vostro disco eseguite anche gli Scherzi armonici sopra le
Quattro Stagioni dell’Anno di Giovanni Antonio Guido. Per
quale motivo avete scelto di abbinare un lavoro così inedito ai
capolavori vivaldiani?
«È stata una decisione assolutamente spontanea, in quanto gli
Scherzi armonici di Guido rappresentano molto bene l’immagine del vivaldismo nella cultura europea, in questo caso francese. Pur non citando direttamente Vivaldi, la musica di Guido
si ispira decisamente alle Quattro Stagioni nel rapporto versi/musica e nell’individuazione degli affetti e degli effetti. Certo, manca la straordinaria forza suggestiva delle composizioni
del Prete Rosso ma si tratta comunque di un utile riferimento
per inquadrare il contesto in cui veniva fruita, recepita e apprezzata la musica di Vivaldi».
– Per concludere, quali sono i vostri futuri progetti con la
CPO?
«Con la CPO abbiamo messo in piedi numerosi progetti che attualmente si trovano ancora in fase di definizione. Sicuramente
ci dedicheremo ancora a Vivaldi, eseguendo alcune opere inedite e altre estremamente note. Inoltre daremo una certa attenzione ad altri virtuosi del violino italiani e ci concederemo una
piacevole incursione nel repertorio famosissimo e strainciso di
Georg Friedrich Händel».
4
Novità - Aprile 2004
FRANZ LEHÁR SU CPO:
TATJANA
Opera in tre atti
Rundfunkchor Berlin, Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin; Michail Jurowski, direttore
CPO762 (2 CD)
FRÜHLING
Operetta in un atto
Deutsche Kammerakademie Neuss
Johannes Goritzki, direttore
CPO727
SUITES, DANZE E INTERMEZZI DA OPERETTE
Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin
Michail Jurowski, direttore
CPO761
sono rimaste pressoché sconosciute anche ai maggiori specialisti del repertorio barocco. Nel loro insieme si tratta di concerti che abbinano a una estrema
piacevolezza un notevole interesse musicologico, in
quanto denotano una scrittura impregnata da una
straordinaria cantabilità molto lontana dallo stile scopertamente virtuosistico che caratterizza la maggior
parte dei quasi contemporanei concerti vivaldiani e
già presaga dell’espressione più aperta ed elaborata
che sarà propria del concerto classico, lasciando nel
contempo trasparire l’affascinante immagine di un
Telemann molto intimo e spontaneo. Protagonista di
questa edizione integrale è la violinista australiana
Elizabeth Wallfisch, che sfodera una prestazione
maiuscola per arguzia e vitalità venendo accompagnata da una Orfeo Barockorchester tonica e in forma smagliante.
OPERE SINFONICHE
CHRISTIAN SINDING (1856-1941)
SINFONIA N. 3 OP. 121. SINFONIA N. 4 «INVERNO E PRIMAVERA»
NDR Radiophilharmonie
David Porcelijn, direttore
NDR Radiophilharmonie
Klauspeter Seibel, direttore
CPO423
Sonata in fa maggiore; Sonata in re minore;
Fantasia in si bemolle maggiore
Wolf Harden
CPO715
CPO596 (alto prezzo)
0 761 203 95 9624
LIEDER VOL.
1
Heidi Wolf, Gabriele Rossmanith, Iris Vermillion, Jürgen Sacher, Cord Garben
CPO432
LIEDER VOL.
2
Brigitte Lindner, Christian Elsner, Cord Garben
CPO349
LEHÁR DIRIGE LEHÁR: IL CONCERTO DI SAARBRÜCKEN DEL 1939
Margret Pfahl, Marcel Wittrich, Orchester des
Reichssenders Saarbrücken, Franz Lehár
CPO781
JOSEPH JOACHIM RAFF (1822-1882)
INTEGRALE DELLE OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE VOL. 3
Ingolf Turban, violino
Jascha Nemtsov, pianoforte
CPO769 (medio prezzo)
0 761 203 976928
Il terzo e ultimo
volume dell’integrale delle opere
per violino e pianoforte di Joseph
Joachim Raff propone una serie di
lavori poco conosciuti del maestro
riconosciuto del
Romanticismo
svizzero. Il primo,
Aus der Schweiz, un affresco bucolico intitolato
dallo stesso autore ‘Fantasia in forma di egloga’ e
dedicato al grande violinista Joseph Joachim, rappresenta un omaggio alla patria di Raff ed è intriso
dalle stesse suggestioni pastorali e naturalistiche
non esenti da una arcana vena di mistero che pervadono la sua opera più famosa, la Quarta Sinfonia
Im Walde. Segue la Sonata n. 3 op. 128, un’opera
di ampie dimensioni composta durante la piena
maturità dell’autore, in cui si possono ravvisare
tratti spiccatamente originali e già orientati verso il
futuro. Il programma è brillantemente completato
dalle Sonatilles op. 99, brevi brani di carattere dalle
movenze piuttosto curiose, e dal Duetto op. 63 n. 1
basato su temi tratti dall’Olandese volante di Richard Wagner. Anche in questo caso il violinista Ingolf Turban e il pianista Jascha Nemtsov sfoggiano
una assoluta padronanza tecnica e un’accesa
espressività capaci di ridare vita alla scrittura poetica e fantasiosa del maestro svizzero.
JOACHIM RAFF SU CPO:
INTEGRALE DELLE OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE VOL. 1
Ingolf Turban, Jascha Nemtsov
CPO767
GEORG PHILIPP TELEMANN (1681-1763)
INTEGRALE DEI CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA VOL. 1
L’Orfeo Barockorchester
Elizabeth Wallfisch, violino solista e direttore
CPO900 (alto prezzo)
0 761 203 990023
Per tutto il corso della sua lunga vita Georg Philipp
Telemann si applicò allo studio di ogni genere di
strumento, un fatto che ebbe una grande influenza
su tutta la sua sterminata produzione, ma quello
cui dedicò più tempo ed energie fu senza dubbio il
violino. Per questo strumento scrisse una ventina di
concerti solistici, opere che fino a questo momento
Con questo secondo volume la CPO porta a termine
l’integrale delle sinfonie di Christian Sinding, compositore norvegese di grande talento la cui fama è stata
oggi oscurata dalla più idiomatica produzione del
connazionale Edvard Grieg. Nonostante questo, il
magniloquente stile di Sinding possiede caratteristiche di notevole fascino e profondamente legate alle
atmosfere dei maggiori esponenti del tardo romanticismo tedesco e in particolare a Richard Wagner, la
cui scrittura venne reinventata da Sinding in maniera
molto personale con l’aggiunta di alcuni elementi
provenienti dal patrimonio popolare norvegese. L’aspetto più interessante delle due sinfonie di Sinding
presentate in questo disco sta proprio nel riuscitissimo mix che fa coesistere l’epica retorica wagneriana
con arcane suggestioni nordiche dai connotati potentemente evocativi e che le colloca legittimamente tra
i più interessanti poemi sinfonici dei primi anni del
Novecento. Si tratta quindi dell’occasione più propizia per scoprire un compositore atipico e lontano dagli schemi tracciati dai suoi quasi contemporanei
Jean Sibelius e Carl Nielsen, paladini di una rigorosa
ispirazione scandinava. Particolarmente riuscita l’interpretazione della NDR Radiophilharmonie diretta
da David Porcelijn, che riesce a ricreare con scabra
incisività il mondo interiore di Sinding.
CHRISTIAN SINDING SU CPO:
1E2
NDR Radiophilharmonie, Thomas Dausgaard
CPO502
SINFONIE N.
5
INTEGRALE DELLE OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE VOL. 2
Ingolf Turban, Jascha Nemtsov
CPO768
TRII CON PIANOFORTE N.
1E4
Trio Opus 8
CPO616
TRII CON PIANOFORTE N.
2E3
Trio Opus 8
CPO800
JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750)
INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO VOL. 15
Gerhard Weinberger, organo
CPO777018 (basso prezzo)
0 761 203 701 827
Georg Weinberger prosegue la sua splendida integrale della produzione organistica di Johann Sebastian Bach con un programma interamente dedicato alle trascrizioni e alle rielaborazioni di opere orchestrali. In programma figurano i Concerti BWV
592, 593 e 596 – tratti il primo da un concerto per
violino e orchestra di Johann Ernst di Sassonia-Weimar e il secondo e il terzo dai concerti n. 8 e 11
dell’op. 3 di Antonio Vivaldi, raccolta passata alla
storia con il titolo l’Estro armonico – l’Aria in fa
maggiore BWV 587 basata sul quarto movimento
Novità - Aprile 2004
de L’Impériale delle Nations di François Couperin, i
sei Schübler-Chorale BWV 645-650 e la versione organistica del Ricercar dell’Offerta musicale BWV 1079.
La sua produzione conta quattro libri di Pièces de
clavecin che gli meritarono una vasta fama e le lodi di alcuni importanti esponenti dell’estabilishment parigino, tra cui Jean-Jacques Rousseau. Tuttavia, nonostante questi prestigiosi riconoscimenti,
Duphly morì in miseria il 15 luglio 1789, il giorno
successivo alla presa della Bastiglia. Il secondo dei
tre volumi dell’integrale della sua opera varata dalla Arion contiene il secondo libro dei Pièces de clavecin, scritto da Duphly nel 1748 e dedicato a Madame Victoire, figlia del re di Francia Luigi XV. La
lettura attenta e precisa di Jean-Patrice Brosse esalta pienamente l’eleganza e il lirismo di queste delicate miniature, offrendoci un ascolto appassionante
e ricco di spunti interessanti.
G.F. HANDEL
SEMELE
Come sempre Weinberger si esibisce su un organo
storico: nel caso specifico si tratta dell’organo costruito da Zacharias Hildebrandt per la Chiesa di
San Venceslao di Naumburg e accuratamente restaurato nel 2000, uno strumento di cui nel 1748 il
genero di Bach Johann Christoph Altnickol scrisse:
«Chi ha visto e ascoltato quest’organo non può che
provarne grande ammirazione». Anche in questo
caso Weinberger si conferma interprete sensibile e
particolarmente attento nella resa delle infinite sfumature della complessa scrittura bachiana.
Coro e Orchestra Opera Fuoco, David Stern, direttore
Direzione artistica Jay Bernfeld
Danielle de Niese, soprano; Paul Agnew, tenore
Guillemette Laurens, soprano
PV704021/2
CARL PHILIPP EMANUEL BACH
LE SEI SONATE PER ORGANO
Erik Feller, organo
ARN68642
Erik Feller da un
seguito alle sue
incisioni dedicate
a J.S. Bach (l’integrale delle Partite) e a quella dedicata
a
Neukomm con
questo CD dedicato a Carl Philipp Emanuel Bach del quale esegue le Sei Sonate per organo su uno strumento storico tedesco. Una versione di prima grandezza.
3 325 487 04021 7
ANNIE FISCHER ESEGUE SCHUMANN
KINDERSZENEN OP. 15. KREISLERIANA OP. 16.
IN DO MAGGIORE OP. 17
Annie Fischer, pianoforte
BBCL4141
JACQUES DUPHLY (1715-1789)
PIÈCES DE CLAVECIN VOL. 2
Jean-Patrice Brosse, clavicembalo
PV704023 (alto prezzo)
3 325 487 040231
Nato a Rouen nel 1712, Jacques Duphly fu uno degli ultimi grandi maestri di quella scuola cembalistica francese che per oltre un secolo aveva dominato
il gusto europeo grazie alla sua scrittura elaborata e
di straordinaria raffinatezza. Dopo avere ricoperto
l’incarico di organista presso le chiese di Saint-Eloi
e di Notre-Dame-de-la-Ronde di Rouen (dove veniva talvolta sostituito dalla sorella Marie-Anne),
Duphly tentò l’avventura parigina dove – non trovando nessun posto stabile – si dedicò soprattutto
all’insegnamento.
3 325 480 686429
Semele rappresenta da sempre un’anomalia nell’ambito della produzione di Georg Friedrich
Händel. Infatti non si tratta di una vera e propria
opera, non possedendone né la struttura né la
scrittura spiccatamente virtuosistica, e nemmeno
di un oratorio, essendo basata su una vicenda mitologica e non su una storia biblica. Probabilmente questa atipicità è la causa della scarsa frequentazione di questo ampio lavoro, tuttavia Semele
costituisce a un tempo la chiave ineludibile per
comprendere l’evoluzione stilistica dell’ultima fase creativa del genio di Halle e il capostipite di
un genere di concezione completamente nuova.
Oltre a questi aspetti rivoluzionari, Semele anche
contiene molta musica di straordinaria qualità che
ne rende l’ascolto particolarmente godibile. David
Stern, figlio del grande violinista Isaac, si accosta
a questo ampio affresco mitologico con incredibile vitalità, potendo contare sull’apporto di una
elettrizzante Opera Fuoco, un ensemble corale e
strumentale filologico che conta tra le proprie fila
alcuni dei più prestigiosi strumentisti del panorama barocco. Nel ruolo eponimo si mette in grande evidenza Danielle de Niese, soprano ancora
molto giovane ma dalla carriera già in vertiginosa
ascesa, che per l’occasione è affiancata da due
autentici specialisti del repertorio händeliano come il tenore Paul Agnew e il soprano Guillemette
Laurens. Inoltre, essendo anche l’unica edizione
filologica attualmente disponibile in discografia,
questo cofanetto doppio costituisce un autentico
must non solo per i patiti händeliani ma per tutti
gli appassionati di rarità settecentesche.
6
FANTASIA
0 68491 1 41 41 27
Registrazioni stereo effettuate il 24 febbraio 1971
presso la Concert Hall della BBC Broadcasting
House (Fantasia) e l’8 aprile 1986 presso i BBC Studios di Londra (Kinderszenen e Kreisleriana).
Nata nel 1914, Annie Fischer frequentò la prestigiosa Accademia di Budapest dove si mise subito in
grande evidenza, venendo definita dal suo compagno Georg Solti – il futuro grande direttore – «una
delle interpreti più musicali che abbia mai incontrato». La sua carriera da fanciulla prodigio la portò
a esibirsi a otto anni nel Primo Concerto di Ludwig
van Beethoven debuttando dodicenne a Zurigo
con i concerti di Robert Schumann e di Wolfgang
Amadeus Mozart. Nel 1930 la vittoria nel prestigioso Premio Liszt le aprì le porte di una carriera che
la consacrò tra le più interessanti e originali interpreti del Novecento. Annie Fischer è passata alla
storia anche per la sua maniacale ricerca di una assoluta spontaneità, una caratteristica che la spinse
sempre a preferire l’irripetibilità dell’esecuzione dal
vivo alle registrazioni realizzate in studio. In ossequio a questo principio, Annie Fischer non diede
Novità - Aprile 2004
mai l’autorizzazione all’uscita del suo ciclo di sonate beethoveniane inciso per la Hungaroton – in assoluto una delle edizioni più interessanti dell’intera
discografia – che venne pubblicata solo nel 1995,
dopo la morte della grande interprete ungherese.
La Fischer incise le tre opere di Schumann presentate in questo disco anche per la EMI ma, rispetto a
queste ultime riprese in studio, le interpretazioni live di questa nuova uscita della BBC Legends possiedono una vitalità, una poesia e una spontaneità
incomparabilmente maggiori. Inoltre questo titolo
della BBC Legends assume un significato ancora
maggiore per via dell’irreperibilità della versione
EMI, che si protrae da ormai dieci anni.
Symphony Orchestra diretta con grande incisività da
un ispirato Jascha Horenstein si colloca ai vertici della discografia. Di straordinario interesse sono anche
le Variazioni su un tema originale in do minore
WoO 80 e la Sonata in do minore di Franz Schubert,
mai apparse in precedenza in incisioni commerciali.
Titoli disponibili dello stesso artista:
LISZT
CONCERTI PER PIANO N.1 E N.2
BBCL4089
LISZT
A LISZT RECITAL
TESTAMENT
TES1133
JOHN OGDON ESEGUE BEETHOVEN E SCHUBERT
John Ogdon, pianoforte,
BBC Northern Symphony Orchestra
Jascha Horenstein, direttore.
BBCL4142
0 68491 1 41 4226
gnato dalla Filarmonica di Leningrado diretta dallo
stesso Rozhdestvensky in una esecuzione del Festival di Edimburgo del 1960. Va notato che questa
versione del concerto di Shostakovich era già apparsa in una precedente uscita BBC Legends oggi
andata fuori catalogo; la versione presentata in
quest’ultimo disco è stata nuovamente rimasterizzata, offrendo un suono ancora più coinvolgente e
naturale.
MENDELSSOHN
GUIDO CANTELLI
CONCERTI PER PIANO N.1 E N.2
TES1288
THE NBC BROAD CAST CONCERTS
NBC Symphony Orchestra; G. Cantelli, direttore
RACHMANINOV: ETUDES-TABLEAUX
BUSONI: OPERE PER PIANO
TES1295
TES1336 (4 CD alto prezzo)
0 749677 1 33627
MSTISLAV ROSTROPOVICH ESEGUE CIAIKOVSKY
E SHOSTAKOVICH
SINFONIA N. 4 IN FA MINORE OP. 36
CONCERTO PER VIOLONCELLO E ORCHESTRA N. 1 IN MI BEMOLLE MAGGIORE OP. 107
Mstislav Rostropovich, violoncello
Orchestra Filarmonica di Leningrado
Gennadi Rozhdestvenskij, direttore
BBCL4143
Beethoven: Piano Concerto No.5 Op.73 “Emperor; 32
Variations on a Theme in C minor**
Schubert: Piano Sonata in C minor, D958**
Registrazioni stereo/mono effettuate il 21 gennaio
1969 presso la Festhalle Viersen (Concerto) e il 23
gennaio 1972 presso i BBC Studios di Londra (Variazioni e Sonata).
Dopo essersi diplomato al Royal Manchester College
of Music, John Ogdon prese attivamente parte al
Manchester New Music Group, dedicandosi con assiduità al repertorio contemporaneo ed eseguendo in
prima mondiale diversi lavori di Alexander Goehr e
di Peter Maxwell Davies. Ogdon fece il suo debutto
londinese nel 1958 agli Henry Wood Proms eseguendo il Concerto di Ferruccio Busoni e riscuotendo uno
straordinario successo. L’anno seguente il suo esordio solistico confermò il grande talento di Ogdon,
mettendone in evidenza le eccezionali doti tecniche
e la sua fantasiosa visione introspettiva. Nel 1961 Ogdon si aggiudicò il Premio Liszt e nel 1962 si classificò al primo posto nel prestigioso Premio Ciaikovsky di Mosca ex-aequo con il giovane Vladimir
Ashkenazy. Nel 1973 la sua luminosa carriera venne
però bruscamente interrotta da un devastante esaurimento nervoso che venne superato solo verso la
metà degli anni Ottanta. Scomparso nel 1989, il pianista britannico viene oggi ricordato soprattutto per il
suo costante apostolato a favore della musica contemporanea e per le sue monumentali interpretazioni
dei maggiori capolavori di Béla Bartók, Franz Liszt,
Sergei Rachmaninov, Aleksander Skrjabin e Dmitri
Shostakovich. Per quanto le incisioni beethoveniane
di Ogdon siano piuttosto rare, questa edizione dell’Imperatore eseguita con una tonica BBC Northern
0 6841 1 4 1 4325 1
CD 1 : Rossini: Le Siège de Corinthe – Overture ; Bartók:
Concerto for Orchestra - CD 2: Schubert: Symphony No.2 in
B flat, D.12; Ghedini: Concerto dell’albatro (1943) - CD 3:
Vivaldi: Concerto in A minor, Op.3 No.8 (RV.522); Brahms:
Tragic Overture, Op.81; Debussy: Le martyre de saint Sébastien (fragments symphoniques); Stravinsky: Fireworks,
Op.4; Mozart: Symphony No.29 in A, K.201/186°; Don Gillis: Prairie Sunset - CD 4 ; Mozart: Le nozze di Figaro –
Overture; Mendelssohn: Symphony No.4 in A, Op.90 ‘Italian’; Ravel: Pavane pour une Infante défunte; La Valse.
Ancora uno splendido cofanetto di 4 CD che la Testament dedica al compianto direttore italiano alle
prese con l’orchestra che fu del grande Toscanini,
la NBC Symphony Orchestra. I precedenti volumi
sono il TES 1306 ed il TES 1317.
Registrazioni stereo/mono realizzate il 9 settembre
1960 presso la Usher Hall di Edimburgo (Concerto)
e il 9 settembre 1971 presso la Royal Albert Hall di
Londra (Sinfonia).
Questa registrazione ci presenta lo spettacolare incontro tra tre autentici fuoriclasse russi: la più autorevole tra le orchestre, la mitica Filarmonica di Leningrado, uno dei maggiori interpreti ciaikovskiani
della nostra epoca, Gennadi Rozhdestvenskij, e il
leggendario violoncellista Mstislav Rostropovich. La
Quarta Sinfonia di Ciaikovsky eseguita nel 1971 ai
London Proms rappresentò un evento epocale che
contribuì ad allentare almeno in parte la pesante
atmosfera da guerra fredda che si respirava in quegli anni. La sua valenza storica è ancora nitidamente percepibile nella magnifica lettura di Rozhdestvensky, valorizzata da un suono stereofonico di eccezionale brillantezza. La Quarta Sinfonia di
Ciaikovsky è abbinata al Concerto per violoncello e
orchestra n. 1 di Dmitri Shostakovich che vede protagonista il grande Mstislav Rostropovich accompa-
7
ERICH KLEIBER
DIRIGE LA SINFONIA N°
6 E LA N° 4 DI TCHAIKOVSKY
Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire
TES1352 (2 CD al prezzo di 1)
0 749677 1 35 225
L’esecuzioni di
queste due sinfonie di Tchaikovsky sono una cosa
a parte rispetto alle altre registrazioni di grande respiro che fece per la
Decca e per molti
anni non furono
disponibili
in
occidente.
Novità - Aprile 2004
Le registrazioni delle grandi sinfonie e delle opere
di Beethoven, Mozart e Strauss, formano la parte
più importante del suo lascito discografico, ma le
esecuzioni di questo disco ci offrono l’opportunità
di ascoltare il grande direttore in opere di differente carattere.
HANS KNAPPERTSBUSCH
DIRIGE STRAUSS E WAGNER
TES1338
0 749677 1 33825
L’inizio della carriera di Moura Lympany fu folgorante: all’età di soli otto anni si destreggiava già
con estrema disinvoltura nel Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach, lasciando letteralmente stupefatte le suore del collegio in cui studiava con una superlativa interpretazione della Polacca in mi maggiore di Franz Liszt. Nella discografia
della Lympany i Preludi di Sergei Rachmaninov occupano un ruolo centrale, rivelando in maniera
molto evidente l’evoluzione del suo stile esecutivo.
In questo interessante novità della Testament viene
presentata la seconda delle tre incisioni della Lympany, realizzata all’inizio degli anni Cinquanta, nella quale gli accenti slavi vengono resi in maniera
particolarmente espressiva, esaltandone la semplicità e l’immediatezza senza alcuna forzatura virtuosistica o agogica ma evidenziando una musicalità
fuori dal comune. Una vera chicca per tutti gli appassionati di pianoforte.
CARL SCHURICHT DIRIGE BEETHOVEN
BEETHOVEN: SINFONIA N.9
Maria Stader, Katarina Marti
Waldemar Kmentt, Heinz Rehfuss
Orchestre National de France et Choeurs
LISA DELA CASA
LIEDER DI STRAUSS, WOLF, SCHUBERT, SCHUMANN, BRAHMS
TES1341
URN919
Registrazioni dal vivo effettuate a New York e Los Angeles: 18/21 Novembre 1954 (Berlioz); 22 Febbraio 1953
(Vaughan Williams); 19 Giugno 1949 (Debussy).
Chi avesse conosciuto queste registrazioni in precedenti versioni pubblicate negli anni scorsi noterà
l’alta qualità delle nuove sorgenti sonore che hanno servito da punto di partenza per questa nuova
edizione restaurata. Due dei lavori inclusi in questo
CD non sono mai stati registrati in studio da Bruno
Walter, ossia i brani di Vaughan Williams e Debussy. Al contrario, Berlioz Walter lo ha registrato su
un vecchio 78 giri del 1939 e quell’antica incisione
non può assolutamente competere con la qualità di
questa elettrizzante versione, capace ancor oggi di
sorprendere e far scuola.
8 025 726 1 1 91 97
RALPH KIRKPATRICK
DOMENICO SCARLATTI: 55 SONATE PER CLAVICEMBALO
0 749677 1 341 29
URN4222 (2 CD)
8 025 726 042228
Registrazioni effettuate nel 1954
MOURA LYMPANY
ESEGUE AL PIANO RACHMANINOV
TES1349
0 749677 1 34921
Per quanto in Italia sia ancora relativamente poco
conosciuta, la pianista inglese Moura Lympany ha
incarnato un pianismo di grande
incisività, che sapeva fare coesistere una straordinaria determinazione ad accenti molto aristocratici.
Registrazione dal vivo effettuata a Montreux il 12
Settembre 1954
Siamo lieti di poter presentare per la prima volta
questa stupenda edizione della Nona Sinfonia di
Beethoven registrata da Carl Schuricht al Festival di
Montreux al Théatre du Pavillon il 12 Settembre
1954. Si tratta di una versione di serrata drammaticità e insieme di intensa luminosità, tipica della
personalità del tardo Schuricht.
Assolutamente potente e naturale il suono dell’orchestra e delle voci.
Dopo il periodo
eroico di Wanda
Landowska, superata la metà
del ‘900, a imporre un nuovo
standard filologico di approccio
al grande repertorio clavicembalistico europeo
del Sei-Settecento
fu Ralph Kirkpatrick. Queste stupende registrazioni testimoniano, trasferite per la prima volta su 2
CD, il grande lavoro compiuto dal clavicembalista
statunitense sull’opera e la figura di Domenico
Scarlatti. 2 ore e 40 minuti di musica per la prima
volta su CD.
SVIATOSLAV RICHTER SUONA TCHAIKOVSKY
Orchestra Filarmonica Ceca, diretta da Karel Ancerl
URN4223
BRUNO WALTER
New York Philharmonic
Los Angeles Philharmonic
URN257
8 025 726 2225 76
Berlioz: Sinfonia Fantastica; Vaughan William: Variazioni su un tema di Thomas Tallis; Debussy:Prelude A
L’apres-Midi d’un Faune.
8
8 025 726 042235
Tchaikovsky: Piano Concerto No.1; Piano Sonata
Op.37.
Registrazioni effettuate a Praga e Mosca: Maggio
1954 (Concerto), 4 Dicembre 1954 (Sonata)
Questo CD raccoglie forse i due massimi capolavori per Pianoforte di Tchaikovsky nell’interpretazione di Sviatoslav Richter. Il Concerto, Richter lo ha
inciso diverse altre volte (1957,1959,1962,1968) e la
Sonata ancora una volta nel 1956-57.
Novità - Aprile 2004
PRO MEMORIA
di Shostakovich rimane al vertice dell’interpretazione
di quest’opera per impeto e coinvolgimento.
JULES MASSENET
WERTHER
Charles Richard, Suzanne Juyol
Roger Bourdin, Michel Roux
Orchestre et Chœurs de l’Opéra Comique de Paris
Georges Sebastian, direttore
Urania
DIMITRI MITROPOULOS
SCRIABIN: IL POEMA DELL’ESTASI
SHOSTAKOVICH: SINFONIA N.5
New York Philharmonic Orchestra
URN242 (2 CD)
URN908
8 025 726 222422
8 025 726 1 1 9081
Registrazione effettuate a Parigi nel 1953
Registrazioni effettuate a New York nel 1952 e 1953
Tuttavia queste versioni giovanili, di un Richter
trentanovenne, possiedono l’indubbio fascino della
novità interpretativa di quello che sarebbe diventato uno dei massimi pianisti del Novecento.
BRAHMS
SINFONIA N° 1
London Symphony Orchestra
Bernard Haitink, direttore
LSO045
8 22231 1 045 200
Due celeberrimi titoli della discografia di Mitropoulos,dopo anni di assenza dai mercati internazionali,
tornano disponibili, con uno smagliante restauro, per
tutti gli estimatori del grande direttore greco. A distanza di mezzo secolo la sua interpretazione della Quinta
L’ultimo CD LSO dedicato alle Sinfonie N.3 e N.7
di Sibelius, presentato su queste pagine il mese
scorso, sarà un Editor’s Coice di Giugno 2004 della prestigiosa rivista inglese Gramophone. È il nono premio su venti dischi di catalogo e addirittura
il quarto consecutivo che la giovane etichetta inglese conquista.
Inedita da decenni,questa preziosa registrazione appare per la prima volta su CD. Si tratta dell’unica versione
del capolavoro di Massenet interamente realizzata da
interpreti francesi e quindi,linguisticamente, ineccepibile. Aldilà di questo, i cantanti dell’Opéra di Parigi di cui
si avvale questa edizione del 1953, sono realmente
straordinari nonostante oggi il loro nome sia poco conosciuto. Assolutamente ottima la qualità sonora.
CARL FRIEDRICH ABEL
THE SIX FLUTE CONCERTOS, OP.6
Academy of St Martin in the Fields
Edward Beckett, flauto e direzione
Robert Aldwinckle, cembalo
ASVDCA 1178
0 743625 1 1 7820
Di seguito la lista completa dei titoli
che hanno conseguito l’ambito premio:
BERLIOZ: La damntion de Faust - Colin Davis (LSO0008)
Bernard Haitink da un seguito all’ acclamata registrazione delle Seconda Sinfonia di Bramhs, uscita
nel gennaio di quest’anno, con la straordinaria lettura di questa Sinfonia N° 1 di Brahms.
BERLIOZ: Harold en Italie - Colin Davis
+ Disco del Mese
Concert reviews:
BERLIOZ: Les Troyens – Colin Davis
+ Gramophone Award
‘Stavolta la London Symphony Orchestra ha sorpassato se stessa….ispirata dall’uomo sul podio Bernard Haitink… una eccezionale reinvenzione dell’opera .’
The Times (UK), 24 Maggio 2003
‘Un’esecuzione di risplendente virtuosismo, nella
quale ogni movimento ed ogni gesto erano parte di
un eccetante viaggio….il direttore animava ogni
movimento con una fiera.’
The Guardian (UK), 23 Maggio 2003
(LSO0040)
BERLIOZ: Symphonie fantastique - Colin Davis (LSO0007)
(LSO0008)
BRAHMS: Sinfonia N. 2 / Double Concerto
Bernard Haitink
(LSO0043)
ELGAR: Sinfonia N. 1 – Colin Davis
(LSO0017)
MAHLER: Sinfonia N. 6 – Mariss Jansons
(LSO0038)
SHOSTAKOVICH: Sinfonia N. 11
Mstislav Rostropovich
+ Disco del Mese
(LSO0030)
SIBELIUS: Sinfonie N. 3 e N.7 – Colin Davis
(LSO0051)
9
Edward Beckett è considerato uno dei migliori
flautisti del momento. Questi splendidi concerti di
Abel non sono mai stati registrati prima e rappresentano una ghiotta novità per tutti gli amanti della
musica per flauto. L’orchestra, l’Academy of St Martins in the Fields, è celebrata per le sue interpretazioni del repertorio dell’epoca di Abel.
Novità - Aprile 2004
FRANCIS POULENC
MUSICA DA CAMERA
Conchord
ASVDCA1170
black box
0 743625 1 1 7028
I.DONATI
Trio for piano,
oboe and bassoon
(1926) -Sonata
for flute and piano (1956) -Sonata for oboe and
piano (1962) Sonata for clarinet and piano
(1962) - Sextet for
piano, flute, oboe,
clarinet, bassoon
and horn (1932-1939) - Un Joueur De Flute Berce
Les Ruines for solo flute (1942)’.
La deliziosamente eccentrica musica da camera di
Poulenc comprende molte delle sue più popolari
composizioni, specialmente le sue sonate per strumenti solisti. Il gruppo inglese Conchord comprende un certo numero di giovani musicisti che sono
specializzati in questo repertorio da camera.
LASSUS
MISSA SURGENS PROPERA
Cardinall’s Musick / Andrew Carwood
ASVGAU310
0 743625 031 027
Originario della
Fiandre e attivo
presso la cappella cattolica di
Monaco di Baviera, Orlando di
Lasso fu uno dei
massimi polifonisti del XVI secolo, ponendosi
come validissimo
contraltare della
grande tradizione romana incarnata negli stessi
anni da Giovanni Pierluigi da Palestrina. Lasso ha
lasciato un’eredità impressionante comprendente
cinquantotto messe da quattro a otto voci, 546
mottetti (tra cui alcuni di argomento profano) da
due a dodici voci e ben 101 Magnificat. Inoltre, a
differenza di Palestrina, Lasso si dedicò intensamente anche al repertorio profano, componendo
persino alcune villanesche alla napoletana che dimostrano a un tempo lo spirito e l’ecletticità del
grande maestro fiammingo. Questa incisione realizzata dall’ensemble Cardinall’s Musick di Andrew
Carwood, uno dei complessi più autorevoli per
quanto riguarda il repertorio sacro del Rinascimento, va ad arricchire una discografia particolarmente avara, evocando con la soffusa e sentita
spiritualità della sua interpretazione un universo
di ieratica sacralità. Particolarmente apprezzabile
la trasparenza con cui i cantori inglesi – già messisi in evidenza in precedenti registrazioni pubblicate dalla ASV Gaudeamus dedicate a William Byrd
– riescono a delineare i raffinati intrecci polifonici
della scrittura di Lasso.
ARVO PÄRT
CANTAR LONTANO
STABAT MATER
SACRO & PROFANO; Marco Mencoboni, direttore
Chamber Domaine, Stephen De Pledge, piano
Choir of St Mary’s Cathedral, Edinburgh
Matthew Owens, direttore
BBM1071
EL012312
8 0295 82 1 231 45
0 6801 25 1 071 21
‘ES SANG VOR LANGEN JAHREN for alto, violin and viola (1984)
(text: Clemens V. Brentano); ‘STABAT MATER for soprano, alto,
tenor, violin, viola and cello (1985)’; ‘MAGNIFICAT for choir a
cappella (1989)’
‘NUNC DIMITTIS for choir a cappella (2001)’; ‘MY HEART’S IN
THE HIGHLANDS for countertenor and organ (2000); ‘ZWEI SONATINEN for piano Op.1 - No.1; ‘ZWEI SONATINEN for piano
Op.1 No.2; ‘SPIEGEL IM SPIEGEL for violin and piano (1978)’
Pärt compose questo splendido Nunc Dimittis per
il Coro della Cattedrale di St Mary a Edimburgo,
che esegue l’opera su questo CD. Il compositore
stesso lavorò con gli artisti ad Edimburgo e questa
registrazione è l’eccezionale risultato di questa collaborazione. Le ‘Due Sonatine’ Opera 1 appartengono al periodo delle sue prime opere e di uno stile diverso, non quello che lo ha reso famoso, e ci
ricordano Prokofiev e Shostakovich.
Il disco Cantar lontano presenta, in prima esecuzione moderna, un estratto dei mottetti di Ignazio Donati tratti dal “Sacri Concentus” del 1612. Fu questo il primo libro dato alle stampe dal fantasioso
compositore attivo a Pesaro ed il solo a contenere
la oramai celebre “dichiaratione del cantar lontano”. Un disco non potrà mai restituire l’ effetto spaziale del cantar lontano, realizzabile solamente all’
interno di una chiesa con i cantanti disposti nello
spazio; questa incisione presenta al pubblico moderno la bellezza delle prime composizioni del Donati. Abbiamo riunito tutti gli artisti coinvolti in
questa produzione in un’ antica chiesa di Empoli,
in provincia di Firenze. La scelta di questo luogo
dalla sonorità incantevole, dove venne già registrato il cd O dulcissima Maria, dipende dalla presenza
del superbo organo di Cesare Romani, che fa da
sfondo, con il suo manto elegante e sontuoso a tutto il disco. Prodotta con la collaborazione della Regione Marche e della Provincia di Ancona, sponsor
quest’ ultima dell’ omonimo festival, questa produzione vede la luce dopo anni di sperimentazione
vocale su questa pratica vocale.
BEETHOVEN
(INTEGRALE)
John Lill, piano
PIANO SONATAS
ASVRSB101 (10 CD a prezzo speciale)
0 6801 25 01 01 24
HANDEL
CONCERTI PER ORGANO N°
14, 15, 16 (VOL. 4)
Daniel Chorzempa, organo
Concerto Amsterdam, JaapSchroder, direttore
PENTA110 (SACD ibrido multicanale)
0 827949 01 1 061
Quarto volume
della serie dedicata ai famosi
Concerti per Organo di Handel
che vedono come
esecutore uno dei
più grandi organisti di tutti i tempi,
Daniel Chorzempa.
10
Novità - Aprile 2004
J.S.BACH
L’ARTE DELLA FUGA
Academy of St Martin in the Field,
Sir N.Marriner
PENTA140 (SACD ibrido multicanale)
Il pianista australiano Roger Woodward è da molto
tempo un esperto esecutore ed avvocato della musica per piano del grande compositore Takemitsu,
ed è difficile immaginare un escutore più sensibile
e più tecnicamente dotato di lui per eseguire la sua
musica.
0 827949 01 4062
FRANK & PROKOFIEV
SONATE PER VIOLINO
Ruggiero Ricci, violino
Martha Argerich, piano
ETKTC1038
8 71 1 5 25 1 03801
Le royalties dei tre narratori vengono devolute interamente in beneficenza.
Un disco indimenticabile con un cast di eccezione
e un’orchestra di primissimo piano diretta da Kent
Nagano
Finalmente disponibile in versione Super Audio
multicanale questa prestigiosa registrazione del
1974 della Philips, versione che è di riferimento
per quest’opera immortale di Bach. La splendida
registrazione quadrifonica della casa olandese è
un perfetto punto di partenza per questa incredibile versione multicanale della Pentatone.
ET‘CETERA
J.S. BACH
MUSICA PER LIUTO
Yasunori Imamura, liuto barocco
GERSHWIN
ETKTC2501 (2 CD medio prezzo)
8 71 1 5 25 25 01 09
UN AMERICANO A PARIGI, RAPSODIA IN BLUE, ED ALTRI LAVORI
Vesko Aschkenazy, violino; Ludmil Angelov, piano
PENTA021 (SACD ibrido multicanale)
0 827949 0021 68
Questa raccolta
comprende le
Suite BWV 995,
BWV 996, BWV
997, e BWV
1006°, il Preludio
BWV 999, BWV
998, e la Fuga
BWV 1000. I tempi di Imamura sono scelti con
grande sensibilità
e la sua tecnica è perfettamente a suo agio nel controllo delle difficoltà tecniche dei pezzi che esegue.
CARLO TESSARINI
CONTRASTO ARMONICO
Compagnia de Musici
Francesco Baroni, direttore
SY03206
8 01 2783 032064
TAKEMITSU
OPERE PER PIANO
ETKTC1103
8 71 1 5 25 1 1 0304
PROKOFIEV
PIERINO E IL LUPO
Russian national Orchestra; Kent Nagano, dir.
Narratori: Sophia Loren, Bill Clinton,
Mikahail Gorbachev
PENTA011 (SACD ibrido multicanale)
0 827949 001 1 61
Carlo Tessarini da Rimini fu una figura di rilievo
ricca di tratti peculiari del primo settecento, già
dalla metà degli anni 20 egli godette presso il
pubblico e gli editori olandesi e inglesi di una fama paragonabile a quella raggiunta da Vivaldi e
Albinoni, in taluni casi addirittura superandola.
Il catalogo delle musiche di Carlo Tessarini comprende solo opere strumentali.
Versione indimenticabile di una dei capolavori di
Sergei prokofiev, che vede la partecipazione di due
narratori di grande fama, Sophia Loren e l’ex presidente Russo Michail Gorbachev. Il SACD contiene
anche il brano ‘Wolf Tracks’ di Jean-Pascal Beintus
che vede come narratore l’ex presidente americano
Bill Clinton.
11
Novità - Aprile 2004
Celebre è poi il suo metodo per violino Gramatica di Musica. Insegna il modo facile, e breve
per bene imparare di sonare il Violino sù la parte , dedicato (Roma, 20 febbraio 1741) al marchese Angelo Gabrielli, ossia allo stesso «nobile
patrizio romano» al quale Tartini dedicherà il
proprio De’ principi dell’armonia musicale (Padova, 1767).
Nei brani qui registrati, Tessarini, appare particolarmente abile nel foggiare efficaci e ben caratterizzati disegni melodici, ma anche nel tracciare nitidi itinerari armonici, prova di una peculiare sensibilità nei confronti di gerarchie tonali
che, di lì a qualche decennio, avrebbero costituito la sostanza delle polarizzazioni di tipo classico.
ovità
AN
udiophile
EARTHA KITT
That Bad Eartha
Eartha Kidd, voce
Henri René e la sua orchestra
SC-LPM1183
(LP da 180 grammi)
RACHMANINOV
CONCERTO PER PIANO N°3, OP.30
Byron Yanis, piano
London Symphony Orchestra; Antal Dorati, dir.
SC-MER90283
(LP da 180 grammi)
AA.VV.
Al-son
Mudeiar; Begoña Olavide, direttore
PNE707
8 42835 3 07071 6
Begoña Olavide
torna sulla scena
inter nazionale,
con questo nuovo disco Al-Son,
e con il suo gruppo Mudeiar che
festeggia con
questa produzione i dieci anni di
attività. Lungo
tutto il medio-evo, cristiani, musulmani e ebrei
convissero in Al-Andalus. Le loro rispettive culture
convissero ma contemporaneamente svilupparono
stili musicali diversi, sia per la musica religiosa ma
anche quella tradizionale o di corte. Le canzoni
raccolte in quest’album sono in gran parte canzoni
popolari, molto conosciute e largamente condivise
e ereditate dalla tradizione orale. Un disco che racconta bene il convivere delle culture, ed il loro influenzarsi reciproco.
ALFONSO X ‘ IL SAGGIO’
CANTIGAS «LA VIDA DE MARIA»
PNE610 (2 cd al prezzo di 1,5)
8 42835 3 061 01 1
Negli ultimi anni il Terzo Concerto per Piano di
Rachmaninov ha conosciuto una sempre maggiore notorietà. La ragione potrebbe essere che il
mercato è stato invaso di registrazioni di questo
pezzo, molte delle quali hanno tentato di oscurare i suoi rivali con eccessivi effetti sonori, invece
di conquistare l’ascoltatore con la trasparenza
musicale. Come tutti sanno una registrazione di
grande classe non ha bisogno solo di un grande
solista, ma anche di una grande orchestra e di un
grande direttore. Questa leggendaria registrazione del 1961 con il pianista Byron Yanis ed il direttore Antal Dorati ebbe ed ha ancora un enorme successo, cosa che è provata dal fatto che
viene considerato un riferimento anche in questa
epoca del dischetto argentato, Janis esegue la
musica con controllata passione come un buon
meccanico che si prende cura della macchina
che gli è stata affidata. La sua esecuzione è precisa e lucida fino al più piccolo dettaglio. Dorati
e la sua orchestra entrano gentilmente con grande precisione di tempi e permettono alla grandiosità e all’energia di questa partitura tardo romantica di spiegarsi verso di noi. E’ veramente
una cosa straordinaria che questa grandiosa registrazione sia di nuovo disponibile per tutti gli
amanti del suono Mercury, e non solo per i pochi collezionisti che potevano permettersi delle
stampe originali.
Stefano Rama nel suo libro ‘I dischi dell’età dell’Oro’ da il più alto punteggio a questa registrazione ed oltre a questo la registrazione è stata
per anni tra le più desiderate da tutti i collezionisti del mondo.
Un altro capolavoro Mercury finalmente di nuovo disponibile per tutti.
12
Diva, donna dei sogni o femme fatale ? Eartha Kitt
è un po’ di tutto questo e certamente non aveva bisogno di preoccuparsi della sua immagine. Il suo
straordinario talento si esplicitava nella danza, nel
canto e nel suo fare spettacolo; Orson Welles la
considerava la più eccitante donna del suo tempo.
Questo album che presentiamo è il suo secondo,
uscito nello stesso anno di quello del suo debutto,
e senza dubbio dovrebbe essere considerato come
il suo album più memorabile. Così come accadde
con il primo, l’album catapultò Eartha nelle classifiche discografiche tra i “top five”e contiene i più
importanti titoli della sua carriera come I Want to
be Evil, My Eart Belongs to Daddy, e Under the
Bridges Of Paris, che canta in due lingue. Quando
ascoltate la sua intimistica versione di C’est si Bon,
non crederete che state ascoltando una cantante
americana. Ognuno di questi dodici brani è un successo assoluto, e rimpiangerete di non poterla
ascoltare dal vivo. Un grande disco del passato e
una grande voce di nuovo disponibili per tutti gli
appassionati del suono analogico.
HI-FI A LA ESPAÑOLA
Eastman-Rochester “Pop” Orchestra
Frederick Fennel, direttore
CRESR90144
Novità - Aprile 2004
Questo è sicuramente il più raro e più desiderato
tra tutti i titoli Mercury Living Presence. Frederick
Fennel dirige magistralmente la Eastman-Rochester
“Pops” Orchestra. Masterizzato con una catena di
apparecchiature tecniche interamente a valvole da
Bernie Grundman dal nastro master originale sotto
la supervisione di Wilma Cozart Fine. Disponibile
in questa versione a 200 grammi su vinile speciale
QUIEX SV-P in edizione molto limitata. Riportiamo
con il cortese permesso del suo autore, il dottor
Stefano Rama, ciò che lui ha scritto alcuni anni orsono sul suo ormai famoso libro ‘I dischi dell’età
dell’oro’: “Il titolo spiega il contenuto. E’ questo il
Mercury più famoso, il più richiesto e quindi il più
costoso. Anche il più bello ? E’ dubbio. Forse sì. E’
molto vivido e brillante, trascinante, pieno di energia sonora ora contenuta ora manifesta”.
Certamente un titolo da non lasciarsi scappare assolutamente. Compratelo ora o piangerete domani!
IGOR STRAVINSKY
L’UCCELLO DI FUOCO
London Symphony Orchestra, Antal Dorati, dir.
CRESR90226
di Rodrigo, arrangiato qui da un maestro del genere,
Don Sebesky. Anche Miles Davis nel suo album
‘Sketches of Spain’, considerato una pietra miliare tra
le sue composizioni, trae ispirazione per il suo brano
omonimo da questo lavoro del compositore spagnolo. La tromba di Chet nel brano che da il titolo all’album è una delle più belle cose che si possa ascoltare. Il booklet che accompagna il disco è stato scritto
dal chitarrista Fareed Haque. Un SACD che vi farà
cadere in trance.
MUSSORGSKY
QUADRI DI UN ESPOSIZION - UNA NOTTE SUL MONTE CALVO
KHOVANSHCHINA
Saint Louis Symphony Orchestra
Leonard Slatkin, direttore
Un disco assolutamente da non perdere.
JIM HALL
CONCIERTO
Jim Hall, Ron Carter, Roland Hanna,
Paul Desmond, Chet Baker
MUSACD2012
0 821 797 201 261
MUSACD4004 (SACD Multicanale)
0 821 797 400466
La OMR ha scelto
un altro dei tesori
nascosti del catalogo americano
VOX, Quadri di
un’esposizione di
Mussorgsky e la
Khovanshchina.
Questa storica registrazione di Leonard Slatkin che
dirige la Saint
Louis Symphony è una delle più belle registrazioni
orchestrali dell’etichetta. L’intero spettro sonoro di
questo capolavoro è finalmente svelato in tutta la sua
grandiosità, in tutto il suo dettaglio e con un’immagine quasi palpabile. Un’esperienza che sino ad pochi
mesi fa non veniva nemmeno immaginata, ecco cosa
può produrre questa nuova tecnica di remastering
sviluppata ed adottata dalla Mobile Fidelity. Il Super
Audio Cd è multicanale.
JOHN LENNON
Un perenne desiderio per questa impressionante incisione ha animato ogni amante del vinile sin dalla
sua uscita e sicuramente non a caso. Questo come il
precedente album è uno dei migliori Mercury di tutti
i tempi per il suo grandissimo suono , forse il migliore in assoluto tra tutti i Mercuri, e questa è un’opinione di tutti i più grandi critici e analogisti da molti anni a questa parte. Anche questo è un album decisamente impedibile e questa ristampa della Classic Records su vinile Quiex SV-P è decisamente grandiosa.
Anche la ristampa della copertina meriterebbe un
discorso a parte. Non possiamo aggiungere altro.
NORA JONES
FEELS LIKE HOME
CRE84800
Questo album è il sensazionale seguito alla precedente fatica di Norah Jones “Come Away with me”
(anch’esso disponibile su vinile stampato dalla Classic Records) e vede la stessa miscela di grandi canzoni pop con arrangiamenti jazz cantate da Norah con
la sua voce sexy ed affascinante
Il disco è stato prodotto dal leggendario Arif Mardin
e la lacca è stata incisa dal mago Bernie Grundman
dal nastro master analogico a due tracce, utilizzando
la sua attrezzatura interamente a valvole.. Un grande
nastro master che beneficia di un trattamento e di
una stampa di prim’ordine per la gioia di tutti gli
amanti dell’analogico.
IMAGINE
MFSL277
Questo SACD ibrido era la registrazione più richiesta
durante l’ultimo Consumer Electronic Show di Las
Vegas e poteva essere ascoltata in innumerevoli stanze allo Show. La ragione vi chiederete voi: il mastering della OMR. La registrazione originale era già
considerata una delle migliori dell’etichetta CTI, ma
questa remesterizzazione della OMR vi permette di
vivere il concerto originale come se voi foste nella
stessa stanza. Il modo di suonare di Jim Hall è tra le
sue cose migliori, e il suo approccio pieno di gusto,
con i suoi toni cristallini e fluidi sono insorpassati;
pochi possono competere con la sua innata abilità di
dare vita alla melodia.
Registrato nel 1975 da Rudy Van Gelder questo ‘Concierto’ di Jim Hall è una delle più belle registrazioni
jazz di tutti i tempi. Affiancano Hall, Ron Carter con
il suo basso caldo e melodioso, Sir Ronald Hanna al
piano, Paul Desmond con il suo lirico sax, l’indimenticabile tromba di Chet Baker ed un giovane Steve
Gadd alla batteria. Gli strumenti di questo SACD sono riprodotti con un insorpassato realismo. I pezzi
spaziano da brani di Cole Porter ‘You’d Be So Nice to
Come Home To’ a brani originali di Hall ‘The Answer
is Yes’ fino al romantico pezzo ‘Concierto’ , venti minuti che prendono spunto dal ‘Concerto de Aranjuez’
13
(LP da 180 grammi)
La Mobile Fidelity Sound Labs (conosciuta in tutto il
mondo come OMR – Original Master Recordings) è
tornata e si annunciano grandi momenti per tutti gli
amanti del vinile. Continuando la serie più famosa del
mondo di ristampe audiophile la MFSL torna con uno
dei più grandi titoli di rock di tutti i tempi che non dovrebbe mancare in nessuna collezione: Imagine di
John Lennon. Non crediamo ci sia bisogno di ricordare il significato storico di questo capolavoro, opera di
una delle figure più influenti dell’intera storia del rock.
Novità - Aprile 2004
Per la prima volta, Imagine, è riprodotto con una
chiarezza mai udita prima. Remasterizzato dal nastro master originale di Yoko Ono, questo LP UltraAnalog GAIN 2™ ci restituisce dei bassi mai
ascoltati prima, una spazialità degli strumenti ed
una chiarezza della voce che finalmente rende giustizia alla vocalità di John Lennon. Un capolavoro
che rinasce veramente a nuova vita e che crediamo diventerà un must per ogni serio amante dell’analogico. Dal mese prossimo sarà disponibile
ancora anche la versione in CD Gold remasterizzata con il sistema Gain 2 (Great Ambient Information Network).
naim
Turtle Records
YSAŸE
MUSICA PER VIOLINO
FRANZ LISZT
VIA CRUCIS - HARMONIES POETIQUES ET RELIGIEUSES
I Cantori di Santomio
Stefano Da Ros, direttore
Carlo Grante, pianoforte
VLCD103
Sandrine Cantoreggi, violino
Bruno Canino, piano
TURTLESA015
8 01 9038 34865 9
8 71 3606 1 5 0001
1.CAPRICE d ’après l ’étude en forme de Valse de Camille Saint-Saëns op.5; 2.SONATE en fa mineur ‘au
tombeau ’d ’après la sonate de Pietro Antonio Locatelli; 3.PAGANINI Variations op.posth. d’après le caprice
nº 24 de Niccolo Paganini ((arranged by JacquesYsaÿe); 4.SALTARELLE CARNAVALESQUE op.11 posth.;
5.POÈME ÉLÉGIAQUE op.12; 6.RÊVE D ’ENFANT
op.14; 7.‘DANS LE LOINTAIN ’tempo di Mazurka;
8.MAZURKA.
CHARLIE HADEN & JOHN TAYLOR
NIGHTFALL
NACD077
7 975 371 07721 6
Questa piccola ma agguerrita etichetta inglese ancora una volta ha messo a segno il progetto di una
registrazione con uno dei più conosciuti e più rispettati contrabbassisti del mondo, Charlie Haden.
Ancora una volta la Naim rispetta la tradizione di
affiancare, a questa leggenda del free-jazz, i più
svariati artisti con cui Haden desideri suonare, e il
pianista jazz inglese John Taylor era in cima alla lista di Charlie Haden. Famoso e rispettato come
Charlie, John è probabilmente più conosciuto per
le sue incisioni con l’etichetta tedesca ECM; egli ha
fondato il suo trio Azimuth nei tardi anni ’70 con
Norma Winstone e Kenny Wheeler. Attualmente
John fa parte del quartetto di Wheeler e si esibisce
in duo ed in quartetto con John Surman. Nightfall
è un album di grande bellezza che beneficia della
combinazione delle abili dita di John con l’abile
tecnica slap di CharlieTutti i brani sono di John e
Charlie ad eccezione di “My Love and I” una canzone d’amore di “Apache”ed di una composizione
di William Walton. Al pari dei due titoli precedenti
“None but the Lonely Heart (NACD 022) e “Capitol
Session” (NACD 025) questo “Nightfall” promette
di essere uno splendido album dello stesso calibro.
La superba registrazione effettuata in California da
Ken Christianson da un valore aggiunto non indifferente al CD che presto sarà disponibile anche su
vinile da 180 grammi.
Siamo al cospetto di due fra le più importanti
composizioni a carattere religioso di Franz Liszt.
Si tratta di momenti in cui l’autore desidera comunicare la spinta verso una ricerca spirituale
quotidiana, nel tentativo di trovare una più intima risposta alle sue molteplici domande ed attese. Tutto questo lo porterà nel 1865 a ricevere
gli ordini minori e a diventare abate. Lo stile
compositivo in ogni caso mantiene alti gli
aspetti virtuosistici e spettacolari per cui il grande compositore è noto, soprattutto per quanto
riguarda la scrittura pianistica.
Il pianoforte è infatti grande protagonista di
questo doppio CD: nella Via Crucis accompagna il coro in un ruolo non certo secondario,
mentre nelle Armonie Poetiche e Religiose è
protagonista assoluto. Gli interpreti di questa
produzione sono di altissimo livello e meritata
fama internazionale: a partire dai Cantori di
Santomio, formazione corale vicentina attiva da
più di quindici anni e nota per la raffinatezza
delle sue scelte interpretative, al direttore ospite
Stefano Da Ros, vincitore di prestigiosi premi
internazionali; per proseguire con Carlo Grante,
notissimo pianista di statura internazionale, presente in varie stagioni concertistiche in Europa
e negli Stati Uniti, nonchè conclamato specialista della musica di Liszt. La registrazione, infine,
come sempre realizzata a livello di master originale in formato 24bit / 96kHz, effettuata nella
magica acustica della Chiesa di S.Francesco a
Schio in provincia di Vicenza, pone questa produzione, senza alcun dubbio, come riferimento
assoluto per quanto riguarda questo repertorio
specifico e non solo.
Sandrine Cantoreggi è una virtuosa del violino che
lavora ed insegna a Brussels. In questo suo album
di debutto con la prestigiosa etichetta olandese
Turtle esplora l’opera di un compositore belga relativamente poco conosciuto che fu anche un virtuoso di questo strumento. Ysaÿe iniziò a comporre all’età di dodici anni, prima piccoli pezzi, poi
pezzi di stile e virtuosismo. All’età di diciotto anni
compose le sue ‘Saltarelle Carnevalesque’ che dimostrano la sua innata abilità tecnica, acquisita
grazie ai suoi maestri Vieuxtemps e Wienavski,
compositore che ispirò anche le sue mazurchecomposizioni che godono di grande unità stilistica
e di pensiero. Questa violinista emergente è perfettamente coadiuvata dal grande pianista italiano
Bruno Canino. Poco c’è da dire riguardo alla registrazione che rientra negli standard di questa grande etichetta, in altre parole è a livelli di eccellenza.
JVC
TCHAIKOVSKY
CAPRICCIO ITALIANO OP. 45
RIMSKY-KORSAKOV
CAPRICCIO SPAGNOLO
RCA Victor Symphony Orchestra
Kiril Kondrashin, direttore
JVCXR24013 XRCD24
0 693692 401 325
Kiril Kondrashin ebbe immediatamente un grande
successo quando accompagnò Van Cliburn nel
14
Novità - Aprile 2004
1958 nella famosa registrazione della RCA del Primo Concerto per piano di Tchaikovsky. Nell’ottobre dello stesso anno la RCA registrò Kondrashin
alla guida di un ensemble scelto tra i migliori musicisti di New York in esecuzioni di due dei più
popolari e famosi pezzi orchestrali russi il Capriccio Italiano di Tchaikovsky e il Capriccio Spagnolo
di Rimsky-Korsakov.
Attraverso il suo esclusivo processo XRCD e utilizzando il nastro master originale a tre tracce, la JVC
ha rivelato per la prima volta su CD tutto lo splendore e l’eccitazione di queste famose esecuzioni.
KHACHATURIAN: MASQUERADE SUITE
KABALEVSKY: THE COMEDIANS
RCA Victor Symphony Orchestra
Kiril Kondrashin, direttore
JVCXR24014
0 693692 401 424
Nel 1958 Kiril Kondrashin fu il primo direttore sovietico a esibirsi negli Stati Uniti. Facendo seguito
al grande successo del Primo Concerto per Piano
di Tchaikovsky e basato sulle sue esecuzioni anche dei brani incisi su questo CD, Kondrashin è
ora considerato da molti il più grande direttore
d’orchestra russo. In questo CD dirige due grandi
pezzi di musica russa. Entrambi I brani sono perfetti per essere eseguiti da una piccola orchestra.
La grandezza della registrazione Rca è ulteriormente enfatizzata dalla splendida masterizzazione in
XRCD a 24 bit della JVC.
15