30 e 31 Luglio Pandora Rock Festival con il meglio della Musica

Teatro delle Rocce
30 e 31 Luglio Pandora Rock Festival con il meglio della Musica...
Ultimo aggiornamento mercoledì 28 luglio 2010
Inizia venerdì 30 luglio Pandora Rock Festival ecco in ordine i gruppi che saliranno sul palco del Teatro delle Rocce:
30 e 31 Luglio PANDORA Rock Festival.
Il meglio della musica elettronica e underground nello splendido scenario del Teatro delle Rocce. Da sempre, per seguire
le nuove tendenze e capire la musica di domani, è necessario uscire dagli angusti limiti della musica commerciale. Il
Festival di Pandora a Gavorrano è il Festival di chi anticipa la moda, di chi cerca in giro per il Villaggio Globale quelle
voci e quei suoni che l’industria non ha ancora reso uniformi e spesso noiosi. A partire da quest’anno Pandora offre uno
spaccato di ciò che altrove ha già una grande fama e seguito ed in Italia stenta ad arrivare – come certa musica elettronica
italiana, osannata all’estero e sconosciuta da noi, proprio perché boicottata dalle majors. Il tutto in una cornice di luoghi,
odori e sapori della Maremma – un Festival omaggio per i residenti del comune di Gavorrano ( tutti potranno entrare
gratuitamente). Pandora on the Rocks è un’occasione per ballare, per gustare i sapori della nostra Terra, per conoscere
nuove direzioni, per far vedere a tutti di cosa sia capace l’anima d’artista imprigionata da secoli dal fascino delle Colline
Metallifere.
La due giorni è così divisa:
30 Luglio: A TOYS ORCHESTRA / MY AWESORE MIXTAPE / PIET MONDRIAN
31 Luglio: UOCHI TOKI / GIORGIO CANALI E ROSSO FUOCO / ZEN CIRCUS
A TOYS ORCHESTRA 30.07
Il primo nucleo di A Toys Orchestra nasce nell'estate del 1998;nel
giugno del 2001 pubblicano il loro primo album dal titolo “JOB”
(Fridge). Nel 2003 partecipano e vincono MusicalBox-notturno musicale,
festival ospitato nell'ambito della famosa rassegna Frequenze Disturbate
di Urbino, venendo subito notati dai più attenti e lungimiranti addetti
ai lavori in campo musicale. Nell'autunno del 2003 la band lascia la
Fridge per passare alla Urtovox, iniziando a lavorare concretamente
all’album successivo dal titolo Cuckoo Boohoo che viene pubblicato da
Urtovox a metà Ottobre del 2004 e viene acclamato all’unanimità come uno
dei dischi più belli della stagione 2005/2006 ottenendo una assai
lusinghiera rassegna stampa grazie anche al fortunato clip relativo al
brano “PETER PAN SYNDROME” ,scritto e diretto da Fabio Luongo, che oltre
a rientrare nella programmazione di Tutte le emittenti televisive viene
selezionato dalla giuria del prestigioso Premio Fandango aggiudicandosi
ben due premi come:
-Miglior videoclip originale (premio speciale Musica! di Repubblica)
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-Migliore fotografia (premio Fandango: "Video Clipped the radio star)
Inoltre II clip viene inserito tra i primi 10 clip del 2004 nella
classifica di fine anno stilata da Musica di Repubblica , vince il
premio MEI clip estate 2005 assegnato nell’ambito del prestigioso
Capalbio film festival, e viene selezionato alla Mostra internazionale
di cortometraggio di Montecatini ed alla rassegna di cortometraggi
O’CURT indetta dalla mediateca di S.Sofia di Napoli. Una fitta serie di
recensioni, interviste, passaggi televisivi e radiofonici sostenuta da
una incessante e qualificata attività concertistica nei migliori rock
club e festival italiani (oltre 160 date nella stagione 2005/2006) fanno
degli …A Toys Orchestra una speranza indiscussa dell’attuale panorama
musicale italiano ,pronti a sostenere il confronto con il mercato
europeo ed internazionale. Il nuovo album in uscita il 19/03/2007 dal
titolo “Technicolor Dreams”, realizzato in collaborazione con DUSTIN
O’HALLORAN (DEVICS) alla produzione artistica rappresenta un ulteriore
crescita per la giovane band campana che li porta a vincere il premio
PIMI assegnato a Faenza in occasione del meeting degli indipendenti
quale migliore album del 2007 a seguito anche dell’unanime accoglienza
da parte di tutta la stampa che non si risparmia a tesserne le lodi con
ampi articoli anche sui maggiori quotidiani nazionali e sulla stampa non
specializzata. Nel settembre del 2007 la band riceve il prestigioso
invito a partecipare al più grosso evento live organizzato da RAI RADIO 1
che insieme alla programmazione del singolo “powder on the words” su
tutte reti RAI ed alla programmazione del clip ad esso dedicato sulle
emittenti specializzate, anticipa la distribuzione e la promozione
europea ed inglese (by CARGO) dell’album,accolto con il medesimo
entusiasmo dalla stampa estera al punto che ben due brani tratti da
technicolor dreams vengono selezionati a distanza di poche settimane
come singoli della settimana sulla BBC radio 2 in UK. Tantissimi i loro
live (oltre 150 nell’arco del 2007 e 2008 che sfociano in un tour
europeo di ben 15 date) sempre più affollati da un pubblico adorante ed
appassionato destinato a crescere concerto dopo concerto grazie ad un
passaparola costante supportato dai principali social network
musicali.Non è quindi un caso che gli Afterhours vogliano che la band
partecipi al progetto/compilation “Il Paese è Reale” con il brano
inedito “What You said”, che porterà i toys nuovamente negli studi rai
per un concerto che li vedrà insieme agli afterhours ,alla collega
d’etichetta Beatrice Antolini ed ad altri illustri musicisti quali Paolo
Benvegnù e Roberto Angelini nuovamente sul palco degli studi rai di via
Asiago Roma. Degno di nota l’inserimento di ben tre brani tratti da
“Technicolor Dreams” nella colonna sonora del nuovo film di Jess
Manafort dal titolo “The Beautiful Ordinary” uscito in tutte le sale
cinematografiche americane nel 2008 ,di altri due brani nella fiction
televisiva “I Liceali” prodotta e trasmessa da RTI//Canale 5 in prima
serata nel novembre di quest’anno e di un ulteriore brano (invisibile)
nel film d’esordio di Edoardo Leo “18 anni dopo” di prossima
distribuzione cinematografica.
LINE UP:
EnzoMoretto(Voce,chitarre,piano,synth),IlariaD'Angelis(voce,synth,piano,chitarra,basso)RaffaeleBenevento
(basso,chitarre)Andrea Perillo (Batteria)
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DISCOGRAFIA:
2001 Fridge records- ”JOB”
2004 URTOVOX rec “CUCKOO BOOHOO”
2007 URTOVOX rec “TECHNICOLOR DREAMS”
2010 URTOVOX rec “MIDNIGHT TALKS
MY AWESORE MIXTAPE 30.07
La storia dei My Awesome Mixtape comincia come quella di tanti altri
gruppi: in cameretta. È lì che, sul finire del 2006, Maolo, Checco e
Bebo, tre ragazzi giovanissimi – “regaz”, in bolognese – cominciano a
comporre musica senza prendersi troppo sul serio. Giocando,
letteralmente, con i loro generi preferiti, finendo per dar vita ad un
originale mix di indie rock, hip hop e musica elettronica (del tipo che
fa muovere il piedino e dondolare la testa). In pochissimi mesi, le
prime canzoni del gruppo finiscono per generare un piccolo caso: ovunque
si parla di loro come della big thing italiana del futuro. In quel
momento, uscire dalla cameretta e provare a misurarsi con il “mondo dei
grandi” diventa necessario. Dopo diversi cambi di line-up, formazioni
calcistiche ed esperimenti in solitaria, i My Awesome Mixtape
consolidano il loro assetto a cinque elementi (Maolo Torreggiani, Andrea
Mancin, Andrea Sologni, Alessandro Scagliarini e Federico Spadoni). Il
primo album, dal titolo My Lonely and Sad Waterloo, viene pubblicato, in
coproduzione tra le etichette italiane My Honey Records e I Dischi
dell'Amico Immaginario, l'8 settembre 2007. A quel punto il gruppo ha
già calcato i palchi di mezza penisola e tenta per la prima volta, con
successo, di varcare i confini nazionali ed esportare la propria musica
in Europa. Alla fine del 2008, il “Neverending tour” dei My Awesome
Mixtape avrà collezionato ben 158 concerti ed arricchito le bacheche del
gruppo con la targa MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) per la
miglior live band del 2007/2008. Ma non finisce qui: la partecipazione
ad una compilation targata Mercedes-Benz, l'apparizione come special
guest nel video “corale” di La nuova musica italiana (Linea77), e le
ristampe di My Lonely And Sad Waterloo in Germania (Rewika Records) e in
Giappone (P-Vine Records), cominciano a preparare la strada ad un nuovo
album previsto per l'autunno del 2009. How Could a Village Turn Into a
Town uscirà in Italia per 42 Records (Gatto Ciliegia Contro Il Grande
Freddo, Kobenhavn Store, Fake P...) e in Germania per Rewika Records.
Registrato da Bruno Germano (Settlefish), il disco segna un ulteriore
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passo avanti nella crescita dei My Awesome Mixtape. Pensato, arrangiato e
suonato come un lavoro “di gruppo”, How Could a Village Turn Into a
Town affianca la freschezza compositiva degli esordi ad una rinnovata
maturità e consapevolezza nel plasmare la materia sonora. L'album sarà
anticipato, prima dell'estate, dall' EP Other Houses, pubblicato da 42
Records nel doppio formato digitale/cassetta colorata (per la tiratura
limitata di 150 copie numerate). L’EP sarà accompagnato da due video dal
vivo realizzati da Opificio Ciclope per la web tv musicale italiana
Pronti al peggio, e conterrà tre nuove canzoni del gruppo (due delle
quali non saranno reperibili altrove) e due remix realizzati da nomi
caldi della scena club italiana e non solo: Congorock e Peluche
(Dariella degli Amari e Matteo Lavagna dei Disco Drive).
Con una nuova line-up, ancora una volta a cinque ma privata
dell'elemento chitarristico (Maolo Torreggiani, Andrea Mancin, Andrea
Suriani, Alessandro Scagliarini, Federico Spadoni), i My Awesome Mixtape
si apprestano a intraprendere l'ennesimo tour europeo previsto per
settembre, in contemporanea con l'uscita dell'album.
PIET MONDRIAN 30.07
I Piet Mondrian nascono nel settembre 2006. Michele e Caterina, uniti da
una storia sentimentale, decidono di mettere a frutto il loro connubio
anche sul piano artistico. Il loro progetto si basa prevalentemente
sull'unire un certo stile alla cronica scarsità di mezzi a disposizione e
per questo si ispirano proprio al grande pittore astratto omonimo, che
all’inizio del XX secolo ebbe modo di rivoluzionare i concetti di
spazio, forma e bellezza, riprendendo il semplice accostamento di linee
rette e colori primari. Da allora la ricerca dei Piet Mondrian si è
mossa in questa direzione, con strofe elementari ma incisive e testi in
italiano (scritti da Michele) che parlano di cose semplici, della vita
di tutti i giorni. I due uniscono alla passione per la musica anche
quella per il video e la grafica, curando interamente la realizzazione
del loro primo demo omonimo (2007), con l'ausilio della loro
associazione, La Comunità degli Artisti Talvolta Emarginati. I Piet
Mondrian hanno esordito nel concorso Rockcontest 2006, organizzato da
Controradio, piazzandosi in semifinale e il loro brano “Vecchia Scuola”
viene inserito nella compilation del concorso. Hanno poi preso parte
alle eliminatorie del concorso per partecipare ad Italia Wave 2007. Si
sono autoprodotti il loro primo EP ufficiale Ci Diamo Allo Sperimentale?
uscito a settembre 2008.
line up
michele baldini - voce, chitarre, arrangiamenti elettronici, kazoo,
armonica
caterina polidori - voce, batteria, basi elettroniche, pc, tastiera,
percussioni
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Rassegna Stampa: "Dovete ascoltarli. Fanno dischi preziosi" - Friction
"Piet Mondrian sono tra le cose migliori che ci sia capitato di
ascoltare quest'anno; punto." - Indie-eye "Che bello ascoltare qualcosa
di fuori dai clichès imperanti e modaioli in voga di questi tempi." Troublezine "Da sostenere" - Kathodik "Ep non consigliato, essenziale" Mescalina "Un disco in apparenza senza pretese, ma che costituisce una
sorpresa davvero piacevole per chi ascolta." - Extra! Music Magazine
"Uno sguardo disincantato, ironico ma velato di amarezza, sulla
difficoltà del fare musica, soprattutto se 'fuori dagli schemi'." Losingtoday "E' il disco del quale credevamo di non avere bisogno e
invece ci mancava da morire." - Music Club
UOCHI TOKI 31.07
Data Nascita: 1999 come Lazebiose, 2001 come Uochi Toki - Area di
provenienza: Milano, Alessandria, Voghera, Tortona, Pavia Area di
residenza: Saludecio (Rn).
Membri: Matteo Palma (Napo, voce), Riccardo Gamondi (Rico, basi)
Genere: Rap cinico e tagliente su basi elettroniche grezze e d'impatto
Dischi all'attivo: 6, 2001 lazebiose "scusate, secondo voi il
dentifricio...?" (autoprodotto), 2003 uochi toki vocapatch (burp ent.),
2005 uochi toki - uochi toki (burp ent.), 2006 uochi toki - laze biose
(burp ent.), 2007 uochi toki + eterea (post bong band) - la chiave del
20 (wallace rec), 2009 uochi toki - libro audio (la tempesta rec).
Tutti i dischi sono stati prodotti al Fiscerprais studio (Al). Live:
hanno suonato la stessa sera sullo stesso palco di Caparezza, Bugo,
Frankie-hi nrg, Fabri Fibra, Mondo Marcio, Hormonauts, Red warms farm
ecc. Hanno compiuto nel 2003 un tour in Germania assieme alla band
“conterranea” Inferior sourgez sound (ora Opus Dei), solitamente sono in
2 sul palco (voce e campionatore) e le frequenze basse risultano spesso
eccessive. Collaborazioni: Bugo, Altro, Useless wooden toys, Jealousy
Party e Meccanico del suono (aka Fele; il loro artista noise preferito
nonché amico di vecchia data) Cosa fanno nella realtà: Matteo Palma
disegna sotto lo pseudonimo di Lapisniger, macina le olive ed ha un
master in cucina da caserma. Riccardo Gamondi registra gruppi che reputa
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interessanti nel suo studio ( Fiscerprais segue dal vivo gli OvO ( 7
tour Europei ) ed organizza (con l'aiuto di Napo) eventi come il
Rapascid festival (Luglio 2007 e Luglio 2008) e La Gara Delle Batterie
Elettroniche (11 edizioni all'attivo in varie localià d'Italia –
Saludecio, Rn – Mestre, Ve – Parma).
GIORGIO CANALI E ROSSO FUOCO 31.07
Non ci dovrebbe essere bisogno di spendere troppe parole per spiegare
chi è Giorgio Canali. Musicista, produttore, autore, stretto
collaboratore di numerosi gruppi italiani e stranieri...amato
trasversalmente da generazioni diverse. Chitarrista dei CCCP Fedeli alla
linea, poi diventati CSI, Consorzio Suonatori Indipendenti e
successivamente PGR, Giorgio Canali ha dato il via alla sua carriera
solista, supportato dalla sua band Rossofuoco, nel 1998 con l’album Che
Fine Ha Fatto Lazlotòz (pubblicato in Italia da Sonica e distribuito in
Francia con il titolo di 1000 Vietnam), seguito nel 2002 da Rossofuoco
(uscito per Gammapop). Entrambi i dischi contengono canzoni scritte in
italiano e in francese. Il terzo album è invece Giorgio Canali &
Rossofuoco (il cui titolo originario è però rappresentato dalla freccia
disegnata in copertina), uscito nel 2004 per La Tempesta. Nel 2007 è la
volta di Tutti Contro Tutti, sempre per La Tempesta, che contiene tra
gli altri anche la versione italiana di un brano in francese già
presente nel primo disco. L’intensa attività di produttore – tra i
dischi più famosi da lui prodotti l’omonimo esordio dei Verdena (1999),
Sguardo Contemporaneo di Bugo (2006) e Canzoni da Spiaggia Deturpata di
Le Luci della Centrale Elettrica (2008) – l’ha portato a collaborare con
un numero impressionante di artisti tra cui ricordiamo Marlene Kuntz,
Noir Désir, Litfiba, Timoria, PFM, Yo Yo Mundi, Tre Allegri Ragazzi
Morti, Virginiana Miller, Ulan Bator, the Zen Circus e Le Luci Della
Centrale Elettrica.
Dopo la recente collaborazione con Le Luci Della Centrale Elettrica,
prima in veste di produttore del disco d’esordio e dopo a supportare il
progetto nelle numerose apparizioni dal vivo, Giorgio Canali è pronto
per l'uscita di un nuovo bellissimo album con il proprio gruppo, sempre
per la Tempesta. Sempre più caldo e intimo, ma ancora profondamente rock
come solo un guru del rock nostrano può fare, NOSTRA SIGNORA DELLA
DINAMITE conferma la vitalità di uno dei più originali autori del
panorama italiano, che sa coniugare, con immutata maestria, poesia e
impegno sociale, sguardo acuto sui nostri tempi e passione viscerale.
www.myspace.com/giorgiocanali
DISCOGRAFIA Giorgio Canali & Rossofuoco * Che Fine Ha Fatto Lazlotòz
(1998) * Rossofuoco (2002) * Giorgio Canali & Rossofuoco (2004) *
Tutti Contro Tutti (2007) * Nostra Signora Della Dinamite (2009)
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ZEN CIRCUS 31.07
Le tre realtà discografiche più creative ed di spicco del panorama
indipendente italiano formano un inedito dream team per il nuovo disco
degli Zen Circus.Ormai Appino, Ufo e Karim sono una certezza del Rock
indipendente Italiano, che da circa una decade contemporaneamente unisce
e divide il pubblico. Toscanacci, ma non diteglielo mai. Hanno
cominciato suonando per le strade un Folk-Punk che in Italia non si era
mai visto. Debitori agli esordi degli statunitensi Violent Femmes,
paragone costante che hanno combattuto negli anni facendo dischi sempre
diversi e finendo poi negli ultimi anni per suonarci assieme come membri
aggiunti e prendendo Brian Ritchie come quarto membro per scrivere un
disco a quattro mani che poi è l'ultima uscita: Villa Inferno. Di
quest'ultimo capitolo se ne è parlato non poco nel 2008. Un gruppo
Italiano che collabora con tre delle figure più seminali della storia
del rock mondiale (Violent femmes, Talking Heads, Pixies) non è cosa da
poco. Ma ciò nonostante gli Zen rimangono sempre nel limbo di una fama
nazionale che non è ancora major ma nemmeno più indie. Che sia la loro
salvezza? Al ritorno dal tour Australiano, dove sono stati headliner
insieme a gente come Nick Cave, quando tutti pensavano che l'estero li
avrebbe ammaliati e ce li avrebbe portati via loro scrivono: “Ci è
venuta una voglia matta di tornare in Italia, finire il disco nuovo
dedicato al questo paese morente che abbiamo girato in lungo e largo, in
ogni pertugio, villaggio, città.” Una realtà live devastante infatti
che veramente non si ferma mai. A dimostrarlo il tour di Villa Inferno:
l'ultima data è a Settembre 2009, che è contemporaneamente il mese di
uscita di questo nuovo capitolo Andate Tutti Affanculo il primo disco
tutto in Italiano, richiesto a gran voce da tutti coloro che in Figlio
di Puttana e Vent'Anni hanno trovato la nuova via per gli Zen del
futuro. Per gli Zen nazionalpopolari. E loro lo fanno, il disco in
Italiano, ma lo chiamano così. Ci prendono tutti per il culo? Può darsi
ma che male ci sarebbe? D'altronde lo dicono chiaramente: mai prendersi
troppo sul serio. Ma questo nuovo capitolo, quando lo ascolterete, lo
troverete dannatamente serio. Andate Tutti Affanculo è un disco
Italianissimo fatto da una band internazionale. E' la vera mediazione
fra il punk rock americano stralunato da cui provengono gli Zen e un
cantautorato nazionale che potremmo definire una mezza via fra il primo
Lucio Dalla, Piero Ciampi e Rino Gaetano. Ed il giovane De Andrè
innamorato di Brassens. Ed il Beat dei bei tempi andati. Insomma il
melting-pot continua; non ci saranno quattro lingue questa volta, ma la
capacità di mescolare influenze di alto livello con la proprio
personalità -al solito- regna sovrana. E collaborano di nuovo: nel disco
troverete la voce di Nada, le chitarre di Giorgio Canali (CSI, PGR,
Rossofuoco, Le Luci Della Centrale Elettrica) il sempiterno Brian Richie
e l'immaginario di Davide Toffolo (T.A.R.M.) il tutto inscatolato dal
Produttore Manuele “Max Stirner” Fusaroli che dagli studi NHQ di Ferrara
negli ultimi anni ha portato nelle nostre case, in silenzio, alcuni fra
i migliori dischi della scena indipendente Italiana, da Le Luci aka
Vasco Brondi, a Tre Allegri Ragazzi Morti, Giorgio Canali, Bugo e tanti
tanti altri. Insomma hanno suonato con tutti, ovunque: italiani e
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stranieri. Le loro storie sono fiabe disincantate, la loro biografia
sembra un libro sul Punk '77, i commenti su di loro sempre in bilico fra
amore ed odio. Tutti li conoscono ma molti se ne vegognano: Troppo
diretti? Troppo veri? Di certo non pagano dazio al rock italiano '90.
Scordatevi quindi parole ricercate e citazionismi colti. Scordatevi
paure e dolcezza: nel circo zen trovate solo rabbia, odio, amore
disperato, voglia di vivere e morire. I Pagliacci ubriachi del
proletariato del duemila. Sì, quella parola dimenticata: Proletariato
aggiornato ai tempi di Internet. Rassegnatevi, questo paese forse troppo
piccolo o forse mai piccolo abbastanza per loro, piano piano comincia a
puzzare di Circo Zen. E non c'è solo il punk, l'energia vitale del rock
per necessità. C'è la poesia con gli occhi lucidi, le rive dei fiumi
che dividono, le città troppo ubriache di notte e troppo serie di
giorno. La sconfitta di un paese che prende a calci in faccia i propri
pregi. Concludiamo citandoli: “Non vi libererete tanto facilmente di
noi!”
PERCHÈ ANDATE TUTTI AFFANCULO? By Zen Circus
“Si può considerarlo un titolo puerile oppure volgare e di cattivo
gusto, certo siamo pronti a sentirci dire entrambe le cose. Ma non è
nulla di tutto questo e ci va di spiegarlo, un po' di tempo prima. Da
qualche anno ci ronzava in testa di fare un disco in Italiano, la
famigerata lingua madre. Come Zen Circus abbiamo giocato con l'Italiano
in varie occasioni, ma solo con l'ultimo “Villa Inferno” abbiamo messo a
fuoco quella che era l'idea di partenza di questo nuovo progetto: Come
un cerchio, i musicisti americani che ci avevano influenzato da appena
nati e che ci avevano anche perseguitato negli anni a seguire, sono
arrivati fra le nostre braccia come attratti da una calamita. Hanno
collaborato, ci hanno dato consigli, si sono affezionati ed emozionati
ed hanno chiuso questo cerchio con il disco che volevamo fare con dentro
quelli che ci hanno fatto iniziare. Punto e a capo. Ma non ci basta,
anzi lo consideriamo solo un punto di partenza. Forti di un motore
diesel che mai ha conosciuto la parola hype ma solo i faccia a faccia
dei quasi 500 concerti fatti in ogni remoto angolo di questo paese
meraviglioso (e non solo), ci prendiamo la libertà di mandare l'Italia
di oggi, i suoi rituali borghesi, le sue liturgie, le sue maschere
liberiste a quel paese. E' il nostro gioco serio, l'urlo più naturale
che c'è quando ci si trova accerchiati e non si riconosce più chi è
amico e chi nemico. Quando tutti pretendono rispetto, mancandolo
puntualmente. Quindi certo, affanculo la classe politica e quindi anche
le mafie, affanculo le religioni tutte, affanculo quelle bestie dei
leghisti, affanculo i suv, affanculo la maleducazione borghesotta,
affanculo l'educazione proto-cattolica, affanculo la televisione,
affanculo i paraculi e la classe dirigente tutta...ok...ma noi non siamo
certo Beppe Grillo, non è questo che ci interessa, o almeno non solo.
Quindi troviamo sia quasi più importante, in questo preciso momento
storico, mandare Affanculo anche i poveri: chi si vergogna a farlo ha la
coda di paglia ed almeno una casa di proprietà -che in sé poi mica è un
difetto ma un culo immenso nel 2009- Noi però no e facenti parte sin da
bebè della categoria ci sentiamo a nostro perfetto agio nel mandare
affanculo tutto il proletariato moderno di questo paese: affanculo il
ricatto degli affetti, affanculo la voglia di diventare qualcuno,
affanculo le madri timorate e le loro preoccupazioni che rendono i figli
sterili e paurosi, affanculo i padri “che nella vita c'è da farsi il
mazzo”, affanculo i lavoratori che si incazzano per cento euro in meno e
non per le libertà civili o per omicidi di stato, affanculo agli stessi
lavoratori che spendono fior di quattrini per il calcio: affanculo ai
loro puzzolenti calzini bianchi di spugna da due euro che tengono fieri
sulla sedia buona a guardare il calcio su Sky mentre loro figlia non
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mangia più o magari pensa al suicidio, affanculo il tenere le cose bene,
ammodo, non usarle nemmeno che altrimenti si sciupano, affanculo i
pettegolezzi, le maldicenze, i “ma lo sai che?”, affanculo la mediocrità
ed i telefonini: ne abbiamo tutti a pacchi e non ce ne frega nulla se
costano quanto quello che ci trattengono in busta. Che poi non avete
niente da dirvi. Cosa dovete dirvi? Che ha vinto l'Inter? Che i giovani
sono tutti stronzi? Che stasera al cinema c'è Vacanze di Natale? Fare i
sacrifici per pagare l'Audi e trattarla meglio di vostro figlio che
giustamente si fa di cocaina dalla mattina alla sera perchè è figlio
del vostro stesso fallimento. Già, i figli: quelli cattivi sono sempre
gli altri. Che contano poco o nulla a meno che qualcosa non possa
capitare anche al vostro e allora giù con “I nostri poveri ragazzi!”.
Non avete mai capito che sono figli del mondo, figli di tutti, che li
cresce il mondo quanto voi e che le vostre paure saranno anche le loro,
che la vostra sudditanza al mediocre esploderà nella loro emotività.
Affanculo anche i trentenni, mai colpevoli dei loro stessi errori di
valutazione, sempre a dar colpa a destra e a manca, raramente
interessati o appassionati in quello che fanno. Che già vivono nel
passato e ti dicono “Facciamo una cena una volta!”. Come ragazzini a
prendere sbornie nei pub di fine millennio nel ricordo dei “vecchi
tempi” o fidanzati con una pietra al collo ma “è giunta l'ora di
crescere”, che vi mancano gli anni ottanta, i cartoni animati, la
rettore, colpo grosso, i puffi, Uan. Ormai accettiamo tutto, tutto
quello che si può accettare: a volte accettiamo cose che nemmeno sono
imposte, anzi le imponiamo noi ormai per primi perchè siamo noi che
teniamo in ostaggio la cultura, il libero pensiero, lo sguardo ubiquo
sul mondo, la bellezza, l'errore, la comunicazione, la convivenza
civile, il bene profondo della diversità. Certo va detto che siamo
musicisti, non una associazione sovversiva. Ed inoltre Toscani, quindi
fanatici dell'autoironia e dello scherno. Non ci interessa dare voce ad
un'ipotetica generazione x nè tantomento farci portavoce del giusto:
facciamo schifo anche noi, a modo nostro Ma è importante, ora, adesso,
che qualcuno esca dalle righe perchè le convenzioni hanno fallito. Lo
faremo in piccolo noi con questo disco, speriamo che vi piacerà. Il
resto è solo musica, che è quello che ci riesce meglio. Ci vediamo tutti
in giro per questo paese che sembra una scarpa”.
Grazie del Supporto Appino, Ufo & Karim.
Il Festival realizzato da Pandora in collaborazione con Locusta offre la possibilità di assistere alle performance di sei
formazioni di grande profilo del panorama musicale italiano e internazionale.
Ingresso: 1 giorno Intero € 16,00 Ridotto € 10,00
2 giorni Intero € 30,00 Ridotto € 18,00
Gratuito residenti Comune di Gavorrano.
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