n.114 APRILE/MAGGIO 2012 rotopalco STAGIONE CHE VA, FESTIVAL CHE VIENE Direttore responsabile Eduardo Sammartino Redazione Emilia Romagna Teatro Caterina Guerra, Sara Guerra, Silvia Pacciarini, Marisa Tucci Redazione Fondazione Teatro Comunale di Modena Lorena Loschi, Alessandro Roveri Impaginazione e stampa Edicta Teatro Storchi Largo Garibaldi, 15 - 41124 Modena Tel. (059) 2136011 - Fax (059) 234.979 email: [email protected] http://www.emiliaromagnateatro.com Capossela, Hiromi, Katia&Marielle Labèque, Nyman e i DeProducers: al Teatro Comunale Luciano Pavarotti grandi interpreti per la nuova edizione del festival l’Altro Suono In copertina Mariti, foto Jan Versweyveld B6300312 IL VENTAGLIO, IL PRINCIPE DI HOMBURG E BABILONIA TEATRI CONCLUDONO LA STAGIONE DEI TEATRI STORCHI E DELLE PASSIONI. DAL 24 MAGGIO A MODENA, CARPI, VIGNOLA E CASTELFRANCO L’OTTAVA EDIZIONE DI VIE SCENA CONTEMPORANEA FESTIVAL Teatro Storchi – pubblicazione bimestrale – Largo Garibaldi, 15 – 41124 Modena Poste Italiane s.p.a. – spedizione in abbonamento postale 70% Iscrizione Tribubale di Modena n. 1158/1993. stampato su STAGIONE 2011/2012 CALENDARIO APRILE/MAGGIO TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Martedì 27 marzo ore 20.30 Venerdì 30 marzo ore 20,30 Domenica 1 aprile ore 15.30 AIDA Musica di Giuseppe Verdi FOYER DEL TEATRO STORCHI sabato 5 maggio ore 17.30 Conversando di Teatro Incontro con la compagnia de Il principe di Homburg TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Mercoledì 4 aprile ore 21.00 BALLETTO TEATRO DI TORINO Paradiso I TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Domenica 6 maggio ore 21.00 EIFMAN BALLET Red Giselle TEATRO STORCHI dal 12 al 14 aprile ore 21.00 13 aprile ore 15.00 15 aprile ore 15.30 IL VENTAGLIO di Carlo Goldoni regia DAMIANO MICHIELETTO TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Mercoledì 8 maggio ore 21.00 KATIA & MARIELLE LABÈQUE 50 Years of Minimalism | MIX 1 FOYER DEL TEATRO STORCHI sabato 14 aprile ore 17.30 Conversando di Teatro Incontro con la compagnia de Il ventaglio TEATRO DELLE PASSIONI dal 12 al 14 aprile ore 21.00 Babilonia Teatri THE END di Valeria Raimondi, Enrico Castellani TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Domenica 15 aprile ore 21.00 SYLVIE GUILLEM Ek/Forsythe/Kylián 6000 miles away TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Giovedì 19 aprile ore 21.00 VINICIO CAPOSSELA Speciale per l’Altro Suono 2012 TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Sabato 21 aprile ore 21.00 BALLET BLACK A New Beginning, Pendulum Da Gamba, Shift, Orpheus TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Giovedì 26 aprile ore 21.00 HIROMI: THE TRIO PROJECT Voice TEATRO STORCHI dal 3 al 5 maggio ore 21.00 - 6 maggio ore 15.30 IL PRINCIPE DI HOMBURG di Heinrich von Kleist traduzione e regia CESARE LIEVI 2 TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Sabato 12, domenica 13 maggio ore 21.00 BALLETTO DI BASILEA Traviata - un balletto TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Martedì 15 maggio ore 21.00 MICHAEL NYMAN Piano solo The Piano Sings TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Mercoledì 16 maggio ore 21.00 Prefestival di ALLEGROMOSSO TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Sabato 19 maggio ore 21.00 DePRODUCERS “Planetario” musica per conferenze spaziali LUOGHI VARI dal 24 maggio al 2 giugno VIE SCENA CONTEMPORANEA FESTIVAL Ottava edizione TEATRO STORCHI 24 e 25 maggio ore 21.00 MARITI di John Cassavetes regia IVO VAN HOVE TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI 26 maggio ore 21.00 - 27 maggio ore 15.30 DIVINA COMMEDIA di Dante Alighieri regia EIMUNTAS NEKROŠIUS il ventaglio, foto digital ink – rovigo IL 12,VENTAGLIO 13, 14 APRILE ORE 21 13 APRILE ORE 15.00 15 APRILE ORE 15.30 TEATRO STORCHI di Carlo Goldoni regia DAMIANO MICHIELETTO scene Paolo Fantin costumi Carla Teti disegno luci Alessandro Carletti con Alessandro Albertin, Silvio Barbiero, Daniele Bonaiuti, Katiuscia Bonato, Giulia Briata, Nicola Ciaffoni, Emanuele Fortunati, Matteo Fresch, Manuela Massimi, Giuseppe Nitti, Silvia Paoli, Pierdomenico Simone TEATRO STABILE DEL VENETO, TEATRI E UMANESIMO LATINO s.p.a. con la distribuzione di ARTEVEN Circuito Teatrale Regionale Storchi Classico 1,2,3,4; Invito a Teatro A, B, C, D È un Goldoni innovativo e dirompente quello che Damiano Michieletto, le cui esperienze registiche appartengono sia alla prosa sia alla lirica, propone con il suo allestimento de Il ventaglio. Un gruppo di giovani attori si muove sullo sfondo di una scena spoglia, moderna e colorata, occupata quasi integralmente da una lavagna sul cui sfondo bianco giganteggia la scritta purpurea “Amore”. Qui gli attori scriveranno con pennarelli variopinti alcune citazioni del testo e disegneranno gli intricati rapporti d’amore che caratterizzano questa commedia leggera, frizzante e dai toni erotici, come la descrive lo stesso Goldoni: “Ho fatto una commedia di molte scene brevi, frizzanti, animate da una perpetua azione, da un movimento continuo. Vi vorrà una quantità grande di prove, vi vorrà pazienza e fatica ma vuò vedere se mi riesce di far colpo con questo metodo nuovo”. Michieletto dirige con mano sicura la sarabanda di colpi di scena, liti e seduzioni che coinvolgono in un vortice sentimentale uomini e donne, nobili e plebei. Ad innescare l’intreccio è un oggetto di poco conto, un ventaglio appunto. Impegnata in una conversazione con l’amato Evaristo, Candida lascia cadere in pegno d’amore il suo ventaglio che si infrange in mille pezzi. Evaristo allora compra alla giovane un ventaglio nuovo ed incarica la contadina Giannina di consegnarlo all’amata. L’oggetto passerà di mano in mano dando vita ad una girandola vorticosa di equivoci e fraintendimenti fino ad arrivare a comandare, provocare e sfidare gli stessi personaggi. Il ventaglio assumerà nel corso della rappresentazione un ruolo fondamentale tanto da poter essere paragonato a una freccia scoccata dall’arco di Cherubino o a un Puck di Shakespeare che contagerà tutti i personaggi con la sua follia, come afferma lo stesso Michieletto: “Tutti vengono coinvolti nella vicenda del ventaglio, diventano violenti, accecati per amore, folli di gelosia, ridicoli nelle loro smanie, impugnano pistole e coltelli, si minacciano… e tutto per un niente, per un piccolo ventaglio che non vale neanche due lire. Ma in realtà si tratta dell'amore: l’amore non ha prezzo e per amore si sono sempre fatte le più immense follie…”. Il ritmo incalzante del concatenarsi delle invenzioni sceniche, dei litigi, delle seduzioni e dei colpi di scena sono sostenuti dalla colonna sonora che si avvale, fra le altre, delle musiche di Lou Reed, il tutto in un crescendo serrato e coinvolgente che dona vita ad uno spettacolo dove il corpo si esprime in tutta la sua potente energia. Il testo di Goldoni, afferma Michieletto, offre la possibilità di “lavorare con gli attori mettendo l’accento su una recitazione fisica, per inventare personaggi che invece, nella scrittura, sono ritratti molto rapidamente. […] Questo testo è una storia d’amore sospesa nel tempo e nello spazio: non è collocata da Goldoni in uno spazio preciso e non ci sono elementi sociali che forzano i personaggi in una determinata cornice storica. Tutto questo mi affascina perché lascia libera l’immaginazione, degli interpreti prima e dello spettatore poi”. CONVERSANDO DI TEATRO FOYER DEL TEATRO STORCHI LARGO GARIBALDI 15, MODENA sabato 14 aprile 2012 ore 17.30 Incontro con la Compagnia de IL VENTAGLIO - Ingresso libero - 3 TEATRO DELLE PASSIONI di Valeria Raimondi, Enrico Castellani collaborazione artistica Vincenzo Todesco scene Babilonia Teatri/Gianni Volpe/Luca Scotton/Ilaria Dalle Donne luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton costumi Babilonia Teatri/Franca Piccoli con Valeria Raimondi e con Enrico Castellani, Ettore Castellani, Ilaria Dalle Donne, Luca Scotton BABILONIA TEATRI BABILONIA TEATRI, CRT CENTRO DI RICERCA PER IL TEATRO in collaborazione con OPERAESTATE FESTIVAL VENETO E SANTARCANGELO 40 con il sostegno di VIVA OPERA CIRCUS Vincitore del premio Ubu 2011 come “migliore novità italiana/ricerca drammaturgica”, The End è uno spettacolo che conferma l’impegno sociale della compagnia e l’intento di rompere gli schemi più tradizionali del linguaggio scenico teatrale. Sola in scena Valeria Raimondi declama una sorta di aspro e violento rap sulla morte e sulla dignità nella sofferenza e nella vecchiaia, veri e propri tabù nella nostra società, come afferma la stessa compagnia: “Oggi la morte non esiste. Non se ne parla. Non la si affronta, né la si nomina. È un tabù. La morte viene occultata, nascosta. La consideriamo come qualcosa che non fa parte della vita. […] Oggi invecchiare, come ammalarsi non è consentito. Il mito dell’eterna giovinezza dilaga. Ci stiamo trasformando in un mondo di Dorian Gray. Vecchi e malati vivono separati dal resto della popolazione. Le parti deboli, d’intralcio o pericolose hanno un luogo a loro deputato in cui stare. […] Ci guardiamo e proviamo a fotografarci. A interrogarci sulle ragioni che ci portano a vivere la morte come un corpo estraneo. Violento. Traumatico. Un evento con cui non convivere e non riconciliarci. Di sicuro vedere un corpo morto per la prima volta a vent’anni è diverso da averlo sempre visto. Vedere un animale morire. Ucciderlo. È diverso da trovarlo sezionato e confezionato. Incontrare la morte quotidianamente oggi è un eccezione. Ma la regola continua a volerci mortali. […] Il modo in cui viene affrontata e trattata la morte oggi è profondamente bruciante e carico di contraddizioni. È una combustione lenta e sotterranea, forse per questo più dolorosa e non cicatrizzabile.” Valeria Raimondi, incongruamente vestita di lustrini, allestisce un macabro presepe sulle note di Ennio Morricone su una ribalta quasi del tutto vuota: appende un crocefisso alla fune, issa ai suoi lati, invece dei ladroni, le teste di un bue e di un asino squartati ed infine aggiunge una cometa di lustrini disegnando così un vero e proprio presepe vivente dai tratti macabri. L’attrice si presenta come una feroce Pizia con le stimmate che impugna una pistola e rivendica in una litania martellante il diritto individuale a scegliere, nei limiti del possibile, la propria morte con l’urlo “Voglio il mio boia / voglio affittarlo / prenotarlo / comprarlo ora”. Durezza e forti suggestioni per smascherare la rimozione della morte, la paura, la solitudine e la regressione che imperversano nella nostra società. Forti momenti da seguire con il fiato sospeso mentre paure universali che ogni uomo condivide con l’altro silenziosamente emergono alla superficie e rompono il silenzio in sala nell’urlo: “non mi vedrete con le mutande piene de merda / nuotare nel mio stesso piso / non mi farò lavare da una troia che non sa la mia lingua / non vedrò la vostra faccia di culo una volta al mese / non offrirò lo spettacolo del mio cervello che marcisce / non aspetterò che mi si formino le piaghe sul culo / non mi farò ficcare in bocca le vostre pastiglie di cui non so pronunciare il nome / non guarderò la tv parcheggiato in un salone / non sarete tenuti al pellegrinaggio delle visite / non voglio un prete che non conosco che mi racconterà e vi consolerà…” Sulla musica dei Doors si finisce con un vero e proprio coup de théâtre, una vera e propria sfida che lascia il pubblico con il fiato sospeso. 4 the end, foto sara castiglioni e marco caselli nirmal THE END 12, 13, 14 APRILE ORE 21 sylvie guillem, foto lesley leslie-spinks SYLVIE GUILLEM Ek/Forsythe/Kylián Domenica 15 aprile ore 21 - prima italiana TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI 6000 miles away Una produzione Sadler’s Wells London / Sylvie Guillem Rearray Coreografia William Forsythe • Musica David Morrow 27’52” Coreografia Jiří Kylián • Musica Dirk Haubrich Bye Coreografia Mats Ek • Musica Ludwig van Beethoven Coprodotto da Dansens Hus Stockholm Coproduzione Holland Dance Festival, Les Nuits de Fourvière/Département du Rhône Athens Festival, e Esplanade - Theatres on the Bay Con il sostegno di ROLEX sylvie guillem, foto gilles tapie L’inizio della carriera di Sylvie Guillem è puro talento fisico, ma è stato il teatro ad averla sedotta e a farne la grande étoile della sua generazione. Nata a Parigi, ha iniziato come ginnasta con ambizioni olimpiche; a 11 anni, dopo aver frequentato la scuola del Ballet de l’Opéra de Paris, ha cambiato idea. A 16 anni è entrata nel Balletto dell’Opéra di Parigi. Rudolf Nureyev, nominato direttore artistico della Compagnia, le ha assegnato un piccolo ruolo in Raymonda, la sua prima produzione con la Compagnia. In seguito le affida altri ruoli, per diversificare il repertorio. Nel dicembre 1984, a 19 anni (e cinque giorni dopo essere stata nominata prima ballerina), Nureyev la nomina étoile. Negli anni successivi numerosi coreografi ospiti le hanno dedicato le loro creazioni: France Danse e In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe; Mouvements Rythmes Etudes e Arépo di Maurice Béjart; GV10 di Carole Armitage; l’assolo del Magnificat di John Neumeier; Le Martyre de St Sébastian, di Robert Wilson; In Memory of… di Jerome Robbins. La Guillem ha interpretato il ruolo principale del programma Antony Tudor della Compagnia, di Song of the Earth di MacMillan, delle coreografie di Balanchine, Béjart e Lifar. Ha interpretato anche i grandi classici: Nureyev, nel 1986, ha creato appositamente per lei il ruolo di Cenerentola a Hollywood. Nel 1988 Sylvie Guillem lascia l’Opéra per trasferirsi a Londra come étoile ospite al Royal Ballet. Con questa Compagnia ha interpretato - oltre ai classici - Birthday Offering, Cenerentola, Marguerite et Armand e A Month in the Country di Ashton, Romeo e Giulietta, Manon, Il Principe delle Pagode e Winter Dreams di MacMillan e The Concert di Robbins, Carmen di Mats Ek; Herman Schmerman, Steptext e il nuovo Firsttext di Forsythe; Other Dances di Robbins; La Luna di Béjart; il Grand Pas Classique di Victor Gsovsky. Viaggiando in tutto il mondo e danzando con molte Compagnie ha avuto la possibilità di ampliare il suo repertorio, includendo La Fontana di Bakchisarai di Rostislav Zakharov per il Kirov Ballet e Fall River Legend di Agnes de Mille con l’American Ballet Theatre. Béjart ha creato altri tre balletti per lei (tra i quali Sissi Impératrice) e l’ha resa interprete di due delle sue coreografie più famose Boléro e Sacre du Printemps. Mats Ek ha firmato con lei due balletti, Wet Woman e Smoke. Nel 1998 ha messo in scena una sua versione del classico Giselle, recuperando la logica del racconto e inserendolo in un’ambientazione più plausibile. Il balletto è stato interpretato dalla Compagnia finlandese a Helsinki e a Parigi, per poi essere presentato dal Corpo di Ballo del Teatro alla Scala a Milano, al Met di New York, al Covent Garden, a Los Angeles e in alcune tournée in Italia e in Spagna. Dal 2003 ha iniziato a collaborare con i ballerini Michael Nunn e William Trevitt e con il coreografo Russell Maliphant per una creazione, intitolata poi Broken Fall, che ha debuttato al Covent Garden Opera House in un programma misto con il Royal Ballet. Con il secondo programma, PUSH, il coreografo canadese ha presentato due nuove coreografie: un altro assolo per lei e Push, un passo a due per Sylvie Guillem e Russell Maliphant. Questo programma è stato presentato per due stagioni al Sadler’s Wells registrando il tutto esaurito e ha iniziato una tournèe internazionale. Da Sylvie Guillem di John Percival info e un video dello spettacolo su www.teatrocomunalemodena.it 5 TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI ballet black, foto bill cooper BALLET BLACK Sabato 21 aprile ore 21 - prima italiana Direzione artistica Cassa Pancho A New Beginning Coreografia Denzil Bailey • Musica Celloman Pendulum Coreografia Martin Lawrance • Musica Steve Reich Da Gamba Coreografia Henri Oguike • Musica Johann Sebastian Bach Shift Coreografia Antonia Franceschi • Musica Zoë Martlew Orpheus Coreografia Will Tuckett • Musica Igor Stravinsky Il programma che presenta Ballet Black è una selezione di lavori provenienti dal repertorio della compagnia, a cui segue, in chiusura, Orpheus. Basato sul mito classico di Orfeo e il suo viaggio negli inferi, sulla partitura musicale di Stravinksy, questo nuovo lavoro è il primo balletto del Ballet Black ad avere una chiave narrativa ed è stato commissionato per celebrare i 10 anni di vita della compagnia. Fondato nel 2001 da Cassa Pancho, Ballet Black è una compagnia di danza moderna supportata dalla Royal Opera House. Composta da ballerini internazionali di discendenza africana e asiatica, recentemente ha vinto il Critics’ Circle National Dance Award (Dance Europe Outstanding Company). Il repertorio di Ballet Black comprende lavori classici e contemporanei, creati da coreografi come Liam Scarlett, Shobana Jeyasingh, Martin Lawrance, Will Tuckett e Richard Alston. La compagnia ha preso parte a varie performance in prestigiosi teatri, fra i quali il Linbury Studio Theatre e il Clore Studio Upstairs al Royal Opera House, Hackney Empire, Cambridge Arts Theatre, Wyvern Theatre, Swindon e a vari festival (Bath International Dance Festival, Move It al Kensington Olympia e Latitude, Suffolk). Cassa Pancho, direttore artistico e fondatore del Ballet Black, ha discendenze inglesi e di Trinidad. Ha studiato alla Royal Academy of Dance. Nel 2002, ha fondato la Ballet Black School a Shepherd's Bush e, nel 2004, il BB Associate Programme, che attualmente ha oltre 200 membri. La compagnia ha sede presso Royal Opera House, Covent Garden, Londra. anteprime video su www.teatrocomunalemodena.it SAVARIA SYMPHONY ORCHESTRA Giovedì 3 maggio ore 21 TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Franz Erkel: Hunyadi László Ouverture Wolfgang Amadeus Mozart: Concerto n. 21 in do maggiore K. 467 Franz Liszt: Rapsodia ungherese n. 2 Zoltán Kodály: Galanta dances Franz Liszt: Les preludes Tamás Vásáry, nato a Debrecen, in Ungheria, ha studiato con due dei più noti compositori ungheresi del secolo scorso: Ernst von Dohnányi e Zoltán Kodály. Nel 1956 ha lasciato l'Ungheria e nel 1961 ha debuttato a Londra e New York iniziando una brillante carriera come pianista e direttore d’orchestra. Si è esibito in tutto il mondo come solista e con le maggiori orchestre, e le sue numerose registrazioni per Deutsche Grammophon comprendono musiche di Liszt, Chopin, Debussy e Rachmaninov, oltre a sette incisioni di musica di Brahms con i Berliner Philharmoniker. Nel 1991 ha diretto la London Symphony Orchestra in un'incisione per ASV di opere di Liszt ottenendo il Grand Prix du Disque. Fondata nell’Ottocento, la Savaria Symphony Orchestra è diventata una delle istituzioni musicali più rappresentative della cultura musicale ungherese. 6 tamás vásáry Tamás Vásáry direttore e solista il principe di homburg, foto flávio martins dos santos IL PRINCIPE DI HOMBURG 3, 4, 5 MAGGIO ORE 21.00 6 MAGGIO ORE 15.30 TEATRO STORCHI di Heinrich von Kleist traduzione e regia CESARE LIEVI drammaturgia Peter Iden scene Josef Frommwieser costumi Marina Luxardo disegno luci Gigi Saccomandi con Stefano Santospago, Ludovica Modugno, Maria Alberta Navello, Emanuele Carucci Viterbi, Lorenzo Gleijeses, Graziano Piazza, Fabiano Fantini, Sergio Marcherpa, Andrea Collavino, Paolo Fagiolo TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE, CSS TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FVG Storchi Classico 1, 2, 3, 4 CONVERSANDO DI TEATRO FOYER DEL TEATRO STORCHI LARGO GARIBALDI 15, MODENA sabato 5 maggio 2012 ore 17.30 Cesare Lievi porta in scena l’ultimo dramma scritto da Heinrich von Kleist, Il principe di Homburg, in occasione del bicentenario dalla morte del geniale drammaturgo tedesco. Grande, tragica ed enigmatica la figura di Heinrich von Kleist - militare fallito, studente indisciplinato, saggista visionario e geniale, scrittore e drammaturgo pronto a bruciare i suoi capolavori - che nel 1811 pose tragicamente fine alla sua vita gettandosi nelle acque del lago Wansee insieme all’amore della sua vita Henriette Vogel. La regia di Cesare Lievi restituisce tutta l’eleganza neoclassica, la forza evocativa e suggestiva del testo de Il principe di Homburg, una toccante favola sui grandi temi del dovere e della morale ambientata in tempi di guerra: la notte prima di una decisiva battaglia a Fehrbellin contro gli Svedesi, Friedrich di Homburg, in pieno sonnambulismo, viene trovato dagli abitanti della corte in giardino mentre intreccia una corona di alloro. Quello che sembra un segno e una promessa di gloria si svelerà essere soltanto una beffa organizzata dal suo sovrano, l’Elettore, e dai suoi compagni che si prendono gioco del suo sonnambulismo. Per canzonarlo ulteriormente, nel mezzo del sogno l'Elettore toglie la corona dalle mani del principe conducendolo dalla nipote Natalia, di cui il giovane di Homburg è follemente innamorato. Sempre in pieno sonnambulismo, il principe si dichiara alla giovane che, ricambiando i suoi sentimenti, si lascia sfilare un guanto in pegno d’amore. Turbato dagli avvenimenti della notte precedente, e dal possedere il guanto dell’amata, il mattino successivo Friedrich non presterà attenzione agli ordini impartiti dall’Elettore, sì che al momento dello scontro disobbedirà anticipando l’attacco. Proprio grazie a questa mossa il suo esercito vincerà la battaglia, ma il principe di Homburg verrà lo stesso condannato a morte per la sua disobbedienza. Disperandosi e implorando l’Elettore, tutto quello che riuscirà ad ottenere sarà soltanto una tremenda grazia: provare la sua innocenza per essere lasciato libero. Ma il Principe di Homburg non può. Sa che le sue leggi, le stesse della disciplina e dell’Elettore, lo condannano. Per questo decide di immolarsi e di costituire un esempio per l’esercito stesso. Solo all’ultimo Friedrich verrà graziato: quello che crede essere il suo patibolo si svelerà, in un geniale lieto fine, il suo matrimonio con l’amata Natalia. Il dramma si regge su un equilibrio complesso fra un principio (la realtà), un sentimento (la paura) e un codice (la giustizia) fino ad abbracciare i tre aspetti centrali dell’essere umano che si muove e si divide con difficoltà fra natura e cultura. Il principe di Homburg, nella traduzione e nell’adattamento dello stesso regista Cesare Lievi, sfugge da ogni tentazione di retorica o di patetico melodramma: la grandezza dei sentimenti prende corpo nella concretezza di una recitazione corale e profonda facendo apparire questo allestimento come una sorta di viaggio interiore dai tratti onirici, un rito di passaggio e di conoscenza fino all’acquisizione di una faticosa saggezza. Per questi motivi Cesare Lievi sceglie di far muovere i personaggi in uno spazio scenico sospeso ed irreale, dove i costumi e le luci sottolineano l’atmosfera onirica di questa commedia in grado di tradurre in arte scenica la profondità filosofica del pensiero di Kleist. Incontro con la Compagnia de IL PRINCIPE DI HOMBURG - Ingresso libero - 7 Mercoledì 16 maggio ore 21 TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI REGIONE EMILIA-ROMAGNA AIdSM (Associazione Italiana delle Scuole di Musica) tapiola youth symphony orchestra Prefestival di ALLEGROMOSSO XI Festival europeo delle Scuole di musica Tapiola Youth Symphony Orchestra (Finlandia) Jani Telaranta direttore In collaborazione con EMU European Musicschool Union Il concerto, che ospiterà l’orchestra giovanile finlandese della città di Espoo, è un’importante anteprima dell’European Youth Music Festival- per la prima volta in Italia - in programma dal 17 al 19 maggio in diversi comuni dell’Emilia Romagna. Oltre 6000 strumentisti, dai 12 ai 25 anni, saranno riuniti per l’undicesima edizione del Festival intitolata Allegro Mosso. La Tapiola Youth Symphony Orchestra è formata da oltre settanta elementi scelti fra i più meritevoli dell’Espoo Music Institute. EIFMAN BALLET San Pietroburgo Domenica 6 maggio ore 21 TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Red Giselle Balletto in due atti Tributo a Olga Spessivtseva Coreografia Boris Eifman Musiche Adolphe Adam, Georges Bizet Piotr Ilic Ciaikovskij, Alfred Schnittke Scene e costumi Vjaceslav Okunev Luci Boris Eifman 8 foto nikolay krusser A distanza di due anni Boris Eifman, punto di riferimento della danza russa contemporanea e coreografo di fama internazionale, torna a Modena dopo l’applaudita Anna Karenina. In questa occasione l’artista porta in scena un altro capolavoro estratto dal suo ampio repertorio di oltre quaranta balletti, che hanno contrassegnato un punto di rottura con il rigido accademismo russo. I ballerini della sua Compagnia rievocano in Red Giselle l’esistenza travagliata di un mito del balletto classico: la ballerina russa Olga Spessivtseva, memorabile Giselle di tutti i tempi. Red Giselle ha aperto, nel 1997, le porte al riconoscimento in patria da parte del Teatro Bolshoi e al successo mondiale del coreografo russo, che ha portato le proprie creazioni coreutiche in numerosi paesi, da quelli europei agli Stati Uniti, dal Canada alla Cina. balletto di basilea BALLETTO DI BASILEA Sabato 12 maggio ore 21 Domenica 13 maggio ore 21 - prima italiana TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Traviata - un balletto Coreografia Richard Wherlock Musiche Francis Poulenc, Camille Saint-Saëns Eric Satie, Dmitrij Sciostakovic, autori vari Coreografia/Messa in scena Richard Wherlock Drammaturgia Hans Kaspar Hort, Bettina Fischer Scenografia Bruce French Costumi Helena Medeiros Luci Jordan Tuinman / Remco Zwinkels Partner del Balletto di Basilea BLKB Basellandschaftliche Kantonalbank Con il sostegno di Pro Helvetia Fondazione svizzera per la Cultura Richard Wherlock ha creato una personale versione danzata di Traviata ispirandosi al personaggio femminile dell’opera di Verdi e al testo originale di Alexandre Dumas figlio. Il coreografo tuttavia non utilizza la musica di Verdi, ma ricorre ad altri compositori, come Camille Saint-Saëns, Francis Poulenc e Sciostakovic, per ricreare un universo permeato di gusto francese attraverso uno sguardo di stampo contemporaneo lontano dalle direttrici romantiche ottocentesche. Il Balletto di Basilea è una Compagnia di oltre venti danzatori di provenienza internazionale, con un repertorio che spazia dal neoclassico al contemporaneo con brani di William Forsythe, Martino Müller, Cathy Marston, Hans van Manen, Jorma Elo, Nacho Duato, Patrick Delcroix e Jiří Kylián. Richard Wherlock dal 2001 è direttore artistico e coreografo principale della compagnia, con la quale ha presentato circa trenta nuovi titoli fra cui Peer Gynt, Le Sacre du Printemps, Romeo e Giulietta, Lo schiaccianoci, Il lago dei cigni, Carmen e, nel gennaio 2011, Giselle. Traviata ha debuttato a Basilea nel 2008. Come ospite ha firmato coreografie per numerose compagnie, fra le quali English Dance Theatre, Ballet National de Nancy et de Lorraine, Ballet National de Marseille, Ballet de l'Opéra de Nice, Ballett der Deutschen Oper am Rhein Düsseldorf e Les Etoiles de l'Opéra National de Paris. 9 10 VIE SCENA CONTEMPORANEA FESTIVAL Per anni apripista delle Stagioni Teatrali nei teatri ERT, VIE Scena Contemporanea Festival per la prima volta sarà invece una grande festa prima della chiusura estiva delle sale. L’ottava edizione lascia infatti il consueto periodo autunnale e si propone nella versione tardo primaverile, dal 24 maggio al 2 giugno. Anche quest’anno il Festival, organizzato da ERT e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, si snoderà tra Modena, Carpi, Vignola, Castelfranco Emilia e Rubiera. VIE intende porsi ancora una volta come un appuntamento imprescindibile della scena teatrale contemporanea, offrendo spazio sia alle nuove creazioni di alcune fra le eccellenze del panorama teatrale contemporaneo mondiale che a quelle di giovani artisti della scena contemporanea. Fra i grandi nomi che daranno vita e che apriranno questa ottava edizione, due sono ospiti anche della Stagione del Teatro Storchi, e sono infatti Ivo van Hove regista dell’adattamento teatrale del film Mariti di John Cassavetes, e Eimuntas Nekrošius che firmerà una versione visionaria della Divina Commedia. Dopo il grande successo riscosso al Festival d’Avignone, Pascal Rambert, regista e direttore del Théâtre de Gennevilliers, metterà in scena a Modena Clôture de l’amour, un suo testo interpretato da due straordinari interpreti, Stanislas Nordey e Audrey Bonet. Alla domanda “chi amiamo quando amiamo?” Pascal Rambert non dà nessuna risposta, si aggira semplicemente nelle possibilità. Lui inizia a parlare, lei ascolta e risponde con un lungo monologo. Due persone che cercano le ragioni del proprio disamore, che riscrivono assieme alcuni ricordi abbellendoli prima di distruggere il tutto con qualche frase assassina. La versione originale francese, apre la strada alla prossima produzione ERT dell’adattamento italiano dell’opera che, sempre diretto da Rambert, debutterà l’autunno prossimo. Estremamente scenici, onirici e visionari, il gruppo francese L’Eolienne porterà in scena L’iceberg, spettacolo di nuovo circo che nasce dall’incontro fra Florence Caillon, coreografo e musicista, e Denis Robert, scrittore e giornalista. Attraverso il movimento, l’immagine e il suono, le arti circensi si ibridano e si fondono al linguaggio del corpo che traduce le sue vibrazioni in parole che esprimono l’instabilità delle relazioni umane in questo mondo caotico di oggi. Tornano a Modena Jonathan Burrows e Matteo Fargion, coppia di performer il cui percorso artistico è da anni oggetto dell’attenzione di VIE, con Counting to the One Hundred, capitolo finale della trilogia iniziata con Cheap Lecture e The Cow piece che il pubblico di VIE ha avuto modo di apprezzare due anni fa. Counting to the One Hundred conferma la ricerca artistica di questo duo, capace di tradurre la sequenza dei brani recitati in una inarrestabile cascata di pensieri tanto assurdi quanto comici. Cesare Ronconi mette in scena la prima parte del suo nuovo progetto, La trilogia della gioia, O tu reale, scontrosa felicità: a Mariangela Gualtieri è affidata la collaborazione drammaturgica, e Muna Mussie è l’artista associato alla creazione della prima parte di questo nuovo progetto firmato Teatro Valdoca. Antonio Latella e Danio Manfredini tornano a VIE, già ospiti della scorsa edizione, per presentare rispettivamente gli ultimi tre movimenti di Francamente me ne infischio, liberamente ispirati a Via col vento di Margaret Mitchell, e il debutto dell’Amleto shakespeariano. All’interno di VIE quest’anno verrà ospitata la seconda edizione di “Un colpo”, progetto della Regione EmiliaRomagna dedicato agli artisti e alle Compagnie emiliano-romagnole, che quest’anno vedrà protagonisti Barokthegreat, Gli Incauti, Menoventi e Orthographe. Il programma completo sarà consultabile on line dalla seconda settimana di aprile all’indirizzo www.viefestivalmodena.com 11 TEATRO STORCHI di John Cassavetes regia IVO VAN HOVE drammaturgia Thibaud Delpeut traduzione Gerardjan Rijnders scene e luci Jan Versweyveld costumi An D’Huys video design Tal Yarden con Barry Atsma, Roeland Fernhout, Hans Kesting, Alwin Pulinckx, Halina Reijn THÉÂTRE NATIONAL DE BRETAGNE/RENNES PROGRAMMA CULTURA DELL’UNIONE EUROPEA NELL’AMBITO DEL PROGETTO PROSPERO PRIMA NAZIONALE spettacolo in olandese con sottotitoli in italiano Storchi Classico 1,2 Realizzato nell’ambito del progetto Prospero, accordo di cooperazione culturale europeo sostenuto da sei istituzioni teatrali tra cui Emilia Romagna Teatro, Mariti per la regia di Ivo van Hove propone la versione teatrale dell’omonimo e celebre film di John Cassavetes di cui furono protagonisti insieme allo stesso Cassavetes due celebri attori recentemente scomparsi, Ben Gazzarra e Peter Falk. La trama è apparentemente semplice: tre amici Gus (Barry Atsma), Harry (Hans Kesting) e Archie (Roeland Fernhout) si ritrovano dopo anni al funerale di un loro caro e vecchio amico e decidono, per elaborare il lutto, di trascorrere assieme quattro giorni a Londra. I tre si lasciano alle spalle la famiglia, le mogli e ogni sorta di responsabilità decidendo di interrompere la routine della vita quotidiana, dando sfogo alle fantasie della giovinezza e dedicandosi soltanto al bere, al gioco d’azzardo e alle donne. Se due di loro superano la crisi, capiscono che il viaggio a Londra è stato solo un intermezzo, un modo per superare il lutto e decidono di tornare alla loro quotidianità, per il terzo questa fuga temporanea si farà definitiva trasformandosi in una vera e propria rottura con il passato. Apparentemente Mariti può sembrare una produzione ordinaria con una trama come tante altre, ma in realtà cela dietro di sé altri e profondi significati: “Vedevo Mariti come un film alla moda - dichiara van Hove - Tre uomini in crisi che assecondano le loro voglie e desideri bevendo, cantando, giocando d’azzardo e divertendosi con diverse donne. Durante tutto il film risuonava nella mia mente Burn to run come un motivetto, come i postumi di una sbronza che non migliorano, anzi peggiorano durante il film. Fuggite dalla vostra stessa vita! Vivete per sopravvivere! I tre uomini attraversano così i confini della loro vita quotidiana e poi arriva la disillusione. O, piuttosto, è questa la soluzione?” Ivo van Hove ha già dimostrato con diversi spettacoli premiati a livello internazionale come Opening Night o Faces la sua grande affinità e vicinanza alla sensibilità di John Cassavetes, ma Mariti è il film che più di tutti ha conquistato e appassionato il regista. In questo allestimento van Hove cerca di non tradire la grande capacità di John Cassavetes di catturare quei rari momenti di cinema vérité ottenuti grazie ad una lunga preparazione degli attori e alla scrittura della drammaturgia sulla base delle improvvisazioni degli attori stessi. Anche van Hove è affascinato dal comportamento umano e dall’evoluzione delle relazioni in diversi contesti. In questo senso Mariti può essere considerato una sorta di laboratorio sul comportamento umano: il regista si focalizza sulle cicatrici e sulle ferite dei suoi personaggi arrivando a colpire dove fa più male. La scena di Jan Versweyveld lo aiuta ad esplorare i labirinti interiori dei personaggi e a mostrare al pubblico alcuni dei lati più reconditi e nascosti della psiche degli stessi, senza mai arrivare però ad affrettati giudizi morali. In Mariti è infatti assente qualsiasi sfumatura negativa o giudizio morale riguardo al comportamento dei tre amici a Londra, in questo senso è evidente l’intento di van Hove di riprendere il messaggio originale del film: per lo stesso Cassavetes la famiglia e il matrimonio hanno un significato altissimo, ed è proprio in Mariti che emerge il calore umano di questo grande regista, attore e drammaturgo, come afferma lo stesso Ivo van Hove: “Cassavetes ci mostra che (l’avventura a Londra ndr) non costituisce la felicità con la F maiuscola. Al contrario, la vera felicità è fatta di piccole cose. Per me questa è un’importante lezione di vita. Se guardiamo indietro all’evoluzione dei personaggi, la storia può essere considerata, più che altro, una sorta di rito di passaggio”. 12 mariti, foto jan versweyveld MARITI 24 E 25 MAGGIO ORE 21 dante, rolandas kazlas DIVINA COMMEDIA 26 MAGGIO ORE 21 27 MAGGIO ORE 15.30 TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI di Dante Alighieri regia EIMUNTAS NEKROŠIUS scene Marius Nekrošius costumi Nadežda Gultiajeva musiche originali Andrius Mamontovas con Rolandas Kazlas, Vaidas Vilius, Darius Petrovskis, Simonas Dovidauskas, Marija Petravičiūté, Beata Tiškevič, Julija Šatkauskaité, Ieva Triškauskaité, Milda Noreikaité, Pijus Ganusauskas, Vygandas Vadeiša, Paulius Markevičius, Audronis Rūkas, Remigijus Vilkaitis virgilio, vaidas vilius MENO FORTAS in collaborazione con TEATRO PUBBLICO PUGLIESE, MINISTERO DELLA CULTURA LITUANO, ALDO MIGUEL GROMPONE, ROMA organizzazione internazionale ALDO MIGUEL GROMPONE spettacolo in lituano con sottotitoli in italiano Storchi Classico 3,4 eimuntas nekrošius Eimuntas Nekrošius, regista lituano di fama internazionale, pluripremiato in tutto il mondo e vincitore in Italia di quattro premi Ubu, si avvicina al testo-mito della nostra cultura studiandola come un’affascinante e preziosa miniera di immagini, un vero e proprio atto d’amore per il nostro Paese. Del capolavoro di Alighieri saranno messe in scena, per ora, le prime due parti, Inferno e Purgatorio. Nekrošius si è distinto per le sue scelte drammaturgiche di montaggio, il suo peculiare modo di concepire l’attore in tutta la sua potenzialità scenica, per il suo procedere per immagini, conferendo agli oggetti di scena e ai gesti una forte risonanza plastica e metaforica. Tutti questi elementi, uniti al fatto che spesso Nekrošius privilegia grandi classici per i suoi allestimenti quali Cechov, Gogol’, Goethe, Puškin solo per citarne alcuni, fa sì che il pubblico riesca ad oltrepassare la barriera linguistica per abbandonarsi all’immagine, al gesto, al paesaggio sonoro e al nucleo essenziale del testo sempre rintracciabile anche grazie all’ausilio di altre arti come la danza e la musica. Per la sua rappresentazione della Divina Commedia il regista pensa ad un viaggio d’amore, una storia d’amicizia: pochi e semplici gli elementi che caratterizzano sia l’adattamento teatrale del testo che la scena, dando vita ad un linguaggio teatrale di forte poesia e valenza metaforica. Lo stesso regista afferma in una delle sue rare concessioni: “La Divina Commedia è un lago profondo, una fonte inesauribile di sapienza e di poesia. Una tentazione forte, per me: il tentativo di rendere in linguaggio umano e teatrale questa creazione, uno scopo al limite dell’impossibile”. Questo allestimento vede in scena alcuni degli storici e straordinari attori della Compagnia Meno Fortas diretta da Nekrošius, accompagnati da giovanissimi e sorprendenti allievi della Scuola del maestro lituano. Gli attori entrano in scena da un fondale nero ed interpretano alcuni dei canti più celebri dell’Inferno e del Purgatorio su musiche che spaziano da Let it be dei Beatles fino a Bach: immancabile il primo canto che segna l’incontro di Dante con Virgilio che lo guiderà fino all’incontro con Beatrice nel Paradiso; l’incontro con le anime del Limbo fra cui grandi pensatori e poeti come Omero, Seneca e Ovidio che hanno vissuto prima di Cristo; il cerchio dei suicidi trasformati in alberi con le loro lettere che Dante si incarica di consegnare ai vivi. Come sa bene il pubblico di Modena che ha già avuto modo di apprezzare la fantasia e il talento visionario di Eimuntas Nekrošius in alcune produzioni di Emilia Romagna Teatro quali Faust (2006) e Anna Karenina (2008) - è nelle scene d’amore che il regista lituano riesce a dare il meglio di sé: Beatrice zampetta coi piedini sul cuore di Dante, Francesca trema di passione mentre Paolo è muto. Da poema di formazione la Divina Commedia diventa l’epopea di un eroe orgoglioso che riuscirà a ritrovare l’umiltà soltanto alla vista di sofferenze e punizioni esemplari: “È un’opera universale, non solo italiana” - precisa il regista - “Poeti e scrittori la citano, è base filosofica sostanziale per i giovani, un supporto per vivere”. Non mancano però anche scene di humor come la scenata di gelosia della moglie di Dante, Gemma, le timide avance del Maestro all’allievo o le spinte di Beatrice per farsi largo a salutare. Grazie agli oggetti di scena, creati, come la scenografia, dal figlio di Nekrošius, Marius, ogni personaggio viene caratterizzato in modo estremamente poetico, efficace e comunicativo: i post - it dei desideri appesi all’abito di Beatrice, lo sconveniente cappellone rosso del Papa, il lungo righello che costringe Paolo e Francesca alla lettura o le sigarette fumate con rabbia dal diavolo in un lungo cappotto. Un viaggio imperdibile nella fervente immaginazione di uno dei maestri della scena teatrale internazionale. 13 foto Stephannie Stoker - grafica Metello Orsini festival 2012 GIOVEDÌ 19 APRILE MARTEDÌ 15 MAGGIO ore 21 Vinicio Capossela Ballate nella balena Michael Nyman piano solo The Piano Sings Speciale per l’Altro Suono 2012 GIOVEDÌ 26 APRILE SABATO 19 MAGGIO ore 21 Hiromi: The Trio Project Voice Hiromi pianoforte Anthony Jackson basso Simon Phillips batteria ore 21 Prima italiana Katia & Marielle Labèque 50 Years of Minimalism | MIX 1 Katia Labèque pianoforte Marielle Labèque pianoforte Nicola Tescari tastiere David Chalmin chitarra elettrica Massimo Pupillo basso elettrico Raphaël Séguinier percussioni Una coproduzione di AngelicA, KML Fondazione Fondazione Teatro Comunale di Modena Fondazione Teatro Rossini Fondazione Teatro Comunale di Bologna Gli abbonamenti ai cinque concerti del festival l’Altro Suono 2012 sono in vendita dal 16 al 29 marzo per gli abbonati al festival l’Altro Suono 2011; dal 30 marzo anche per i nuovi abbonati. Abbonamenti da 30 a 75 euro; Studentcard da 14 a 19 euro. DeProducers Planetario Musica per conferenze spaziali Vittorio Cosma hammond, pianoforte, synth Gianni Maroccolo basso, electronics Riccardo Sinigallia chitarra, electronics, voce Max Casacci chitarra Fabio Peri voce narrante Dodo Nkishi batteria Peter Bottazzi scenografia Produzione International Music and Arts e Alchemi Factory in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Modena DENTRO LE NOTE Ingresso libero Aula Magna Rettorato Sede Centrale Via Università 4 - Modena all’Università MERCOLEDÌ 7 MARZO ore 18 AFRO-MBALAX MERCOLEDÌ 21 MARZO ore 18 MUSICA PER CONFERENZE SPAZIALI I Tamburi del Senegal Come è nato il progetto Planetario MERCOLEDÌ 14 MARZO ore 18 MÚSICA POPULAR BRASILEIRA MERCOLEDÌ 28 MARZO Samba, forrò, bossa nova... Workshop con John De Leo Trio Biglietteria del Teatro Comunale Luciano Pavarotti corso Canalgrande 85, Modena telefono 059 203 3010 - fax 059 203 3011 [email protected] ore 21 Prima assoluta featuring Anthony Jackson and Simon Phillips MARTEDÌ 8 MAGGIO ore 21 Prima italiana ore 18 SUONO E PAROLA Acquisto telefonico abbonamenti e biglietti: 059 203 3010 Biglietti online: www.teatrocomunalemodena.it La direzione si riserva di apportare ai programmi eventuali modifiche che si rendessero necessarie per cause di forza maggiore. festival 2012 L’attività concertistica del Teatro Comunale affianca, come di consueto, alla stagione di concerti classici il festival l’Altro Suono, i cui appuntamenti attingono a tradizioni e repertori diversi, dal pop al jazz, alla musica contemporanea fino a nuove forme di espressione musicale, assecondando una tendenza ormai assodata che ha visto progressivamente dissolversi confini e barriere fra generi diversi. Aprirà il festival di quest’anno Vinicio Capossela (19 aprile), uno dei cantautori italiani più significativi dei nostri giorni, con un progetto speciale per l’Altro Suono che prosegue il cammino dell’ultimo disco Marinai Profeti e Balene, ispirato ai grandi libri di mare, da Omero a Melville a Conrad. Il secondo concerto costituisce un appuntamento consueto per il Festival con i protagonisti del repertorio jazzistico, in questo caso rappresentato dalla giapponese Hiromi (26 aprile), giovanissima pianista il cui talento è ormai di risonanza mondiale. Ai cinquant’anni di vita del Minimalismo, forse la più importante rivoluzione della musica contemporanea del secondo Novecento, verrà reso omaggio con una produzione straordinaria in prima esecuzione italiana realizzata in collaborazione con AngelicA di Bologna. Il concerto propone il più popolare duo pianistico classico, quello delle sorelle Labèque (8 maggio), affiancato da un gruppo di musicisti contemporanei e alle prese con un programma che ripercorre le fasi storiche di questa corrente musicale partita dagli Stati Uniti, con brani da Glenn Branca, fra i primi sperimentatori, a Brian Eno, Philip Glass, Michael Nyman, Radiohead, Sonic Youth e altri. Proprio Michael Nyman (15 maggio), che alla fine degli anni Sessanta fu il primo ad associare il temine ‘minimalismo’ alla musica, sarà protagonista di un concerto di piano solo. Lo spettacolo, dal titolo Piano Sings, è dedicato a una personale rivisitazione delle sue musiche in forma di canzone e proseguirà il successo dell’omonimo album uscito nel 2005, presentando in anteprima un’uscita discografica prevista per l’autunno 2012. Planetario (19 maggio) è un nuovo progetto in prima assoluta realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale, nato dall’idea innovativa e coinvolgente di creare un connubio tra musica e scienza. Lo spettacolo unisce infatti alla musica dei DeProducers - quattro dei più importanti musicisti e produttori della musica italiana (PFM, Elio e le Storie Tese, Eugenio Finardi, Tiromancino, Litfiba, Marlene Kuntz, C.S.I...) - i racconti sui misteri del cosmo dell’astrofisico Fabio Peri e una proiezione video delle stupefacenti immagini provenienti da alcuni dei maggiori osservatori italiani. tutto il programma con anteprime video su www.teatrocomunalemodena.it 15 VINICIO CAPOSSELA Giovedì 19 aprile ore 21 Ballate nella balena Speciale per il festival l'Altro Suono 2012 Il concerto prosegue, attraverso un programma speciale creato per il festival l’Altro Suono, lungo il cammino segnato dall’ultimo disco e dallo spettacolo Marinai Profeti e Balene, ispirato ai grandi libri di mare, da Omero a Melville a Conrad. Progetti recenti Il 25 gennaio 2010 esce in Inghilterra, per Nonesuch Records, la raccolta The Story-Faced Man. In quell'occasione si tengono due concerti alla Union Chapel di Londra. In marzo Capossela suona nelle principali città degli Stati Uniti e Canada e a seguire in Portogallo e poi in Olanda, Spagna e Austria. Headliner al concerto del Primo Maggio, ospita sul palco Enzo del Re, Ginevra de Marco e Marc Ribot. Inizia a lavorare al nuovo progetto Marinai, profeti e balene che viene registrato fra settembre e dicembre, con Taketo Gohara e Stefano Nanni. Insieme ai musicisti del primo disco, Jimmy Villotti, Enrico Lazzarini, Giancarlo Bianchetti e Antonio Marangolo, per celebrare i vent'anni di carriera tiene alcuni concerti in locali di comprovato valore affettivo che culminano con un concerto a La Cigale di Parigi il 14 febbraio 2011 con un concerto intitolato Niente più canzoni d'amore. Nel 2011 tiene tre concerti antologici a Zurigo, alla Philharmonie di Colonia e al Barbican di Londra. Il 17 marzo celebra il 150° anniversario dell'Unità d'Italia con un concerto alla Transtienda di Buenos Aires. Ad aprile esce La nave sta arrivando ep in allegato al mensile XL con quattro brani inediti e due anticipazioni del nuovo album Marinai, profeti e balene. Dall'11 aprile va in onda su RadioRai2 una striscia quotidiana di 10 puntate in cui presenta il disco. Il 26 aprile esce Marinai, profeti e balene. Discografia ALL’UNA E TRENTACINQUE CIRCA - 1990, CGD Eastwest MODÌ - 1991, CGD Eastwest CAMERA A SUD - 1994, CGD Eastwest IL BALLO DI SAN VITO - 1996, CGD Eastwest LIVEINVOLVO - 1998, CGD Eastwest CANZONI A MANOVELLA - 2000, CGD Eastwest L’INDISPENSABILE - 2003, CGD Eastwest OVUNQUE PROTEGGI - 2006, Atlantic NEL NIENTE SOTTO IL SOLE - GRAND TOUR - 2006, Atlantic DA SOLO - 2008, Atlantic SOLO SHOW ALIVE - 2009, Atlantic THE STORY-FACED MAN - 2010, Nonesuch MARINAI, PROFETI E BALENE - 2011, La Cùpa/Warner 16 vinicio capossela, foto elettra dallimore mallaby TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI HIROMI: THE TRIO PROJECT Featuring Anthony Jackson and Simon Phillips hiromi, foto makoto hirose e sakiko nomura Giovedì 26 aprile ore 21 TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Voice Hiromi pianoforte Anthony Jackson basso Simon Phillips batteria Nata a Shizuoka, in Giappone, Hiromi è oggi fra i maggiori talenti del panorama jazzistico internazionale. La giovane pianista si è diplomata nel 2003, avviandosi a una brillante carriera che l’ha portata a esibirsi in tutto il mondo. Nel 2003 è uscito anche il primo CD, Another Mind, seguito nel 2004 da Brain Spiral (2006) è un intreccio di jazz, musica classica e pop mentre Beyond Standard, pubblicato nel 2008, rielabora standard della tradizione americana. Lo stesso anno è uscito Duet, a fianco di Chick Corea, e Jazz in the Garden in formazione con lo Stanley Clarke Trio e Lenny White. Del gennaio 2010 invece il suo disco di piano solo dal titolo Place to be. Voice è l’ultimo disco, uscito nel giugno 2011 per l’etichetta Telarc, il cui titolo rimanda alla poetica centrale della musicista. “Quando suono, mi rendo conto che la musica fa veramente trapelare le emozioni,” dice Hiromi. “Ho chiamato quest’album Voice perché credo che la vera voce delle persone si esprima attraverso le emozioni. Non è qualcosa che si dice. È qualcosa che si sente con il cuore, che forse non si è ancora espresso con le parole e forse non lo sarà mai. Ma è la vera voce. La musica strumentale è qualcosa di molto simile a questo. Non ci sono parole o testi che la debbano accompagnare. È la vera voce che non trasformiamo in parola, ma sentiamo che è davvero reale.” Ogni singola traccia di Voice racconta una storia, dice Hiromi, che però si affretta ad aggiungere che è una storia aperta, che lascia libero spazio all’interpretazione. “Non parlo di una storia nel senso di romanzo,” dice la pianista. “Le persone possono ascoltarle e decidere in che modo rispecchia la loro vita. Possono anche solo immaginare qualsiasi cosa questa musica faccia immaginare. Questa è la cosa più bella della musica che non ha parole. È un modo di usare la propria immaginazione, trovare la propria voce all’interno della musica e viaggiare con essa in qualsiasi posto sia capace di trasportarti.” 17 50 Years of Minimalism | MIX 1 Martedì 8 maggio ore 21 - prima italiana TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Katia Labèque pianoforte Marielle Labèque pianoforte Nicola Tescari tastiere David Chalmin chitarra elettrica Massimo Pupillo basso elettrico Raphaël Séguinier percussioni Musiche di Terry Riley, Erik Satie, William Duckworth, John Cage Maurice Ravel, Colin McPhee, Tarquinio Merula (1595-1665; arr. Nicola Tescari) La Monte Young, Terry Jennings, Steve Reich, James Tenney Gavyn Bryars, Howard Skempton, Arvo Part, Brian Eno, Henry Flynt Cornelius Cardew, Laurie Anderson, Philip Glass, COIL, Portishead Michael Nyman, Aphex Twin, Glenn Branca, The Who, Radiohead Sonic Youth, Massimo Pupillo, David Chalmin, Nicola Tescari, Raphaël Séguinier Una coproduzione di AngelicA, KML Fondazione Fondazione Teatro Comunale di Modena Fondazione Teatro Rossini - Lugo Opera Festival Fondazione Teatro Comunale di Bologna Il Minimalismo compie 50 anni. Un serie di concerti curati nel 1961 da La Monte Young nel loft di Yoko Ono, nel cuore della downtown newyorkese, portò per la prima volta all’attenzione del pubblico questo nuovo, ipnotico universo musicale. Katia e Marielle Labèque e un assortito gruppo di amici provenienti dalle frange alternative del rock e della musica classica si riuniscono per celebrare la nascita di questa rivoluzionaria corrente musicale e le sue molteplici influenze. Il concerto presenta brani meno conosciuti di Steve Reich, Terry Riley e Philip Glass e si immerge negli affascinanti esperimenti di La Monte Young. Esplora le gemme cristalline dei musicisti europei Gavin Bryars, Arvo Part, Howard Skempton, Cornelius Cardew, rivela alcuni dei suoi indisciplinati precursori: Erik Satie, John Cage e Colin McPhee e si addentra nel mondo del post-minimalismo di Glenn Branca. Nello spirito di quei primissimi concerti newyorkesi, si ascolteranno improvvisazioni, arrangiamenti e nuovi brani ad opera dei fedeli collaboratori delle sorelle Labèque. L’occasione non mancherà di far ascoltare anche la stupefacente eredità che il Minimalismo ha lasciato al mondo del Rock, con brani di The Who, Aphex Twin, Sonic Youth, Radiohead e Brian Eno. Il duo pianistico Labèque ha da tempo raggiunto fama mondiale e i massimi riconoscimenti musicali. Le sorelle Labèque si sono imposte all’attenzione del grande pubblico non solo per il valore delle loro interpretazioni, ma anche grazie all’originalità di un’attività artistica che le ha portate a espandere i propri confini oltre la tradizione classica, e a istituire una casa discografica e una fondazione KML dedicate allo sviluppo e alla diffusione del repertorio per due pianoforti attraverso l’incontro con musicisti, artisti e scrittori. Richieste dalle più prestigiose orchestre (Berliner Philharmoniker, Orchestre Sinfoniche di Boston e Chicago, Cleveland Symphony, Leipzig Gewandhaus, London Symphony, Philharmonia, Los Angeles Philharmonic, Filarmonica della Scala, Philadelphia Orchestra, Bayerischer Rundfunk, Dresden Staatskapelle e Wiener Philharmoniker), hanno collaborato con direttori quali Giovanni Antonini, Semyon Bychkov, Gustavo Dudamel, Charles Dutoit, Sir John Eliot Gardiner, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Sir Simon Rattle, Esa Pekka Salonen, Leonard Slatkin, Michael Tilson Thomas. Sono ospiti regolari dei più importanti festival, da Berlino a Blossom, Hollywood Bowl, Ludwigsburg, Luzern, Mozartwoche a Salisburgo, Mostly Mozart New York, Proms, Ravinia, Rheingau, Ruhr, Schleswig-Holstein, Tanglewood, e Festival di Pasqua e di Pentecoste a Salisburgo. 18 katia & marielle labèque, foto umberto nicoletti KATIA & MARIELLE LABÈQUE michael nyman, foto perou 2002 MICHAEL NYMAN piano solo The Piano Sings Martedì 15 maggio ore 21 - prima italiana TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Brani in anteprima dal nuovo album e un video inedito The Piano Sings Michael Nyman è una figura centrale del panorama musicale contemporaneo. Attivo come critico musicale, oltre che come musicista, direttore d'orchestra, librettista e pianista, a lui viene attribuito per primo l'uso del termine 'Minimalismo' associato alla musica, con il quale, alla fine degli anni Sessanta, definì sul nascere quella che sarebbe diventata la grande rivoluzione dell'ultima generazione di compositori. "Tutta la mia musica nasce dal pianoforte - ha dichiarato l'autore - dunque mi interessava la possibilità di tornare in qualche modo alla sua origine. Da qui il desiderio di creare un album personale come compositore/esecutore, che ho deliberatamente concentrato sulle tante musiche scritte in forma di canzone, come recita il titolo dell’album”. Il concerto per l’Altro Suono presenta, a molti anni di distanza, la seconda tappa di Piano Sings che anticiperà l’uscita discografica prevista ad autunno 2012. Michael Nyman foto francesco guidicini Tra i più amati e innovativi compositori inglesi, Michael Nyman ha scritto opere, colonne sonore, concerti per quartetti d’archi e orchestre. Nyman segna il proprio percorso nel mondo della musica a partire dalla fine degli anni Sessanta, quando conia il termine Minimalismo e, poco più che ventenne, si vede assegnata la prima commissione: la stesura del libretto per l’opera di Birtwistle Down By The Greenwood Side. Nel 1976 fonda il proprio ensemble, la Campiello Band (ora Michael Nyman Band) che da allora è il laboratorio in cui nascono le sue opere sperimentali e innovative. Da oltre trent’anni gode di una brillante fama come compositore di colonne sonore, ruolo per cui è principalmente conosciuto dal grande pubblico. Tra le più celebri colonne sonore composte da Nyman si annoverano una dozzina di film di Peter Greenaway, come I misteri del giardino di Compton House e Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante; Fine di una storia di Neil Jordan; alcune pellicole di Michael Winterbottom, tra cui Wonderland e Tristram Shandy: A Cock and A Bull Story; Gattaca e Lezioni di Piano, il film del ’93 di Jane Campion, della cui colonna sonora sono state vendute oltre tre milioni di copie. Nel ’99 ha inoltre scritto la musica per L’insaziabile (di Antonia Bird) a quattro mani con l’amico Damon Albarn. Numerosi i lavori scritti per la Michael Nyman Band, per orchestre sinfoniche, cori e quartetti d’archi. Ha inoltre scritto alcune opere, quali The Man Who Mistook His Wife For a Hat (1986) e Facing Goya (2000) e composto musica per balletto per alcuni dei più affermati coreografi del mondo. Nel 2008 ha pubblicato Sublime, un’elegante raccolta di fotografie da lui stesso realizzate. La sua prima mostra, Videofile, in cui le immagini sono esposte accanto a una serie di cortometraggi, è stata allestita al De la Warr Pavillion all’inizio del 2009. In tour con la Michael Nyman Band ha eseguito le musiche dal vivo del film muto del 1929 L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov e ha poi registrato il disco Vertov Sounds con le sonorizzazioni degli altri due principali film del regista: A Sixth Part of the World and The Eleventh Year. Ha realizzato il film NyMan with a Movie Camera, presentato al Torino Film Festival, al Toronto International Film Festival nel settembre 2010, nel Regno Unito al Barbican Centre di Londra e New York al Museum of Modern Art nel maggio 2011. Con la Michael Nyman Band continua a portare in concerto il ciclo di canzoni The Glare realizzato in collaborazione con il cantante pop David McAlmont, una delle voci più apprezzate nel Regno Unito. Il prolifico compositore e pianista inglese ha appena vinto il “The Ivors Classical Music Award”. Con la Michael Nyman Band ha realizzato il progetto Celan Songs, una suite di canzoni basate sulle poesie di Paul Celan, inserite in un programma che include estratti di musiche da film di Nyman relative ad Auschwitz. Il 2012 vede la riedizione speciale del disco Michael Nyman, che celebra il trentesimo anniversario del primo disco della Michael Nyman Band. 19 DePRODUCERS Sabato 19 maggio ore 21 - prima assoluta TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Vittorio Cosma pianoforte, hammond, synth, chitarra Gianni Maroccolo basso, electronics Riccardo Sinigallia chitarra, electronics, voce Max Casacci chitarre Fabio Peri voce recitante Dodo 'Nkishi batteria Regia Peter Bottazzi e Vittorio Cosma Consulenza alla regia Renzo Martinelli Sound Engineer Fabrizio Romagnoli Scenografia Peter Bottazzi Video Marino Capitanio Produzione International Music and Arts e Alchemi Factory in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Modena Planetario DeProducers è una sorta di collettivo musicale formato da Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci - ovvero quattro dei più importanti musicisti e produttori della musica italiana (PFM, Elio e le Storie Tese, Eugenio Finardi, Tiromancino, Litfiba, Marlene Kuntz, C.S.I.…) - nato dall’idea innovativa e coinvolgente di creare un connubio tra musica e scienza. Il progetto si propone di musicare dal vivo conferenze scientifiche raccontate in maniera rigorosa ma accessibile. Planetario è il primo capitolo di questa “collana”, e unisce composizioni originali eseguite dal vivo alla conferenza spaziale dell’astrofisico e direttore del Planetario di Milano Fabio Peri, supportato dalla proiezione video delle stupefacenti immagini provenienti da alcuni dei maggiori osservatori italiani. L’astrofisico illustrerà le meraviglie del cosmo e il mistero della sua nascita, le costellazioni e la loro mitologia, il rapporto tra l’Uomo e l’Infinito, il tutto veicolato da un’incredibile capacità di coinvolgere il pubblico con un linguaggio semplice e accessibile. Lo spettacolo accompagnerà l’uscita discografica per l’etichetta SONY prevista a maggio 2012. Chi sono i DeProducers? Vittorio Cosma è sulla scena musicale italiana da oltre vent’anni, ha collezionato svariati dischi d’oro collaborando con artisti quali Ivano Fossati, Pino Daniele, Teresa De Sio, Fabrizio De Andrè, Enrico Ruggeri, Roberto Vecchioni, Fiorella Mannoia, Mauro Pagani ed Eugenio Finardi. Gianni Maroccolo negli anni ’80, fonda i LITFIBA con Pelù, Renzulli, Aiazzi e Ringo De Palma, poi collabora con band come CCCP, Timoria e Marlene Kuntz, e con grandi cantautori italiani del calibro di Franco Battiato, Lorenzo Cherubini, e Carmen Consoli. Riccardo Sinigallia ha collaborato in qualità di autore e arrangiatore per Niccolò Fabi, Max Gazzè e Tiromancino. Max Casacci nel ’96 è chitarrista, produttore artistico, autore e compositore nei Subsonica, insieme a Samuel e Boosta che tra il 1997 e il 2007 seguono un’escalation fatta di 5 album, concerti in tutta Italia e all’estero, premi, copertine di riviste e dischi di platino che li porta a essere una delle più importanti band italiane di sempre. 20 deproducers, foto lorenza daverio Planetario musica per conferenze spaziali Gli spettacoli nei teatri di Emilia Romagna Teatro Fondazione TEATRO BONCI - Cesena 1 aprile 2012 - ore 21.00 Scuola di Ballo dell’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA diretta da Frédéric Olivieri La Bayadère/ Larmes blanches/ Evening Songs in collaborazione con Aterdanza 11 aprile 2012 - ore 21.00 LUKAS GENIUSAS pianoforte 12 - 14 aprile 2012 ore 21.00 15 aprile 2012 ore 15.30 TROVARSI di Luigi Pirandello adattamento e regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi con Mascia Musy, Angelo Campolo, Ester Cucinotti, Antonio Lo Presti, Giovanni Moschella, Monia Alfieri, Marika Pugliatti, Luca Fiorino 20 e 21 aprile 2012 - ore 21.00 22 aprile 2012 - ore 15.30 e 21.00 SERVO DI SCENA di Ronald Harwood con Franco Branciaroli, Tommaso Cardarelli e con (in o. a.) Lisa Galantini, Melania Giglio, Daniele Griggio, Giorgio Lanza, Valentina Violo regia di Franco Branciaroli 24 aprile 2012 - ore 21.00 QUARTETTO DI CREMONA Cristiano Gualco violino, Paolo Andreoli violino, Simone Gramaglia viola, Giovanni Scaglione violoncello sabato 28 aprile 2012 - ore 21.00 BALLETTO DELL'ESPERIA Corpi d’anima direzione artistica Paolo Mohovich Serata Godani/ Mohovich in collaborazione con Aterdanza Chiesa del Santo Spirito: 12 - 17 maggio 2012 (escluso lunedì 14) ore 21.00 fuori abbonamento 18 - 23 maggio 2012 (escluso lunedì 21) ore 21.00 Teatro Valdoca O TU REALE, SCONTROSA FELICITÀ prima parte della Trilogia della gioia direzione e drammaturgia del progetto "Trilogia della gioia" Cesare Ronconi con la collaborazione drammaturgica di Mariangela Gualtieri artista associato alla creazione della prima parte Muna Mussie TEATRO ASIOLI - Correggio (RE) 3 aprile 2012 - ore 21.00 KARAMAZOV liberamente tratto da “I fratelli Karamazov” di F. Dostoevskij testo e regia César Brie con César Brie, Mia Fabbri, Daniele Cavone Felicioni, Gabriele Ciavarra, Clelia Cicero, Manuela De Meo, Giacomo Ferraù, Vincenzo Occhionero, Pietro Traldi, Adalgisa Vavassori TEATRO TESTONI Casalecchio di Reno (BO) 21 aprile 2012 - ore 21.00 DON GIOVANNI A CENAR TECO drammaturgia Antonio Latella e Linda Dalisi regia Antonio Latella con Cateria Carpio, Daniele Fior, Giovanni Franzoni, Massimiliano Loizzi, Candida Nieri, Maurizio Rippa, Valentina Vacca 26 - 28 aprile 2012 - ore 21.00 KARAMAZOV TEATRO DADA’ Castelfranco Emilia (MO) 11 aprile 2012 - ore 21.00 TROVARSI Teatro Walter Mac Mazzieri Pavullo nel Frignano (MO) 3 aprile 2012 - ore 21.00 CAN CAN di Cole Porter adattamento e regia Corrado Abbati con la Compagnia di Operette Corrado Abbati TEATRO FABBRI - Vignola (MO) 1 aprile 2012 - ore 21.00 LA COMMEDIA DI ORLANDO liberamente tratto da Orlando di Virginia Woolf regia e drammaturgia Emanuela Giordano con Isabella Ragonese, Sarah Biacchi e con Claudia Gusmano, Laura Rovetti, Peppe Bisogno 21 TEATRO GIOVANI Gli affari del Signor Ui ovvero “Come ho imparato a capire la Crisi…” Il 24 aprile, a partire dalle ore 19.00, La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brecht torna in scena al Teatro Storchi, in una veste ancor più “fresca e grottesca” rispetto all’allestimento per la regia di Claudio Longhi, con protagonista Umberto Orsini, visto all’inizio dell’attuale stagione. Verrà infatti rappresentato l’esito mirabolante, roboante e, ça va sans dire, “irresistibile” del laboratorio drammaturgico-performativo, guidato da alcuni membri della compagnia dell’Arturo Ui, che ha visto otto gruppi di studenti degli Istituti Medi Superiori del modenese impegnati a riscrivere e re-interpretare alcune scene salienti della farsa storica del drammaturgo di Augusta. A monte, come un piccolo faro per tutto il lavoro, uno dei più importanti motti brechtiani - quasi un “marchio di fabbrica” - secondo cui il buon teatro, oltre che "di divertimento", ha da essere pure "di insegnamento". Così le vicende di Ui e Roma, di Dogsborough, Giri, Givola e dei coniugi Dullfeet, saltando dalla Chicago (e dalla Berlino) degli anni Venti a epoche e luoghi via via noti o immaginari, in cui la stessa parodia brechtiana degli irresistibili cavoli verrà ulteriormente mascherata o travestita, secondo le evocazioni sprigionate dalla fantasia creativa dei ragazzi, da luciferina vicenda infernale, da bizzarra resa dei conti in salsa western, oppure da spaccato di vita di un’industria di calzature… serviranno a ricordarci nuovamente come, mutatis mutandis, certe dinamiche violente del potere e della corruzione possano rimanere inalterate nel tempo e nello spazio, toccando la vita di ognuno di noi coi propri terribili effetti. Gli allievi dell’Istituto Tecnico Corni, del Liceo Classico Muratori, del Liceo delle Scienze Umane Sigonio, dell’Itas Selmi e dell’Istituto d’Arte Venturi di Modena, del Liceo Classico Pico di Mirandola e dell’Istituto Tecnico Baggi di Sassuolo si alterneranno sul palco dello Storchi per ripercorrere, a loro modo, l’analisi storica a suo tempo impostata da Brecht, dopo aver assemblato documenti, materiali teatrali e pagine letterarie capaci di ricostruire un quadro, problematico e affascinante, del complesso panorama culturale dell’Europa e dell’America al tempo della “grande depressione”. Il laboratorio Gli affari del Signor Ui, in bilico tra drammaturgia e messa in scena, ha infatti previsto, per ogni gruppo scolastico, l’iniziale rielaborazione testuale di un quadro de La resistibile ascesa di Arturo Ui, e in seguito, terminata quest’opera di montaggio drammaturgico, ha visto gli studenti farsi registi e attori allo stesso tempo per dare vita alla propria riscrittura… Un impegno teatrale totalizzante, dunque, vissuto dai partecipanti con un entusiasmo fortissimo e contagioso! Insomma, il 24 sera l’ultimo passo spetta a voi, gentile pubblico... Quello di unirvi ai ragazzi in veste di spettatori altrettanto fervidi e desiderosi, per godere assieme, sempre seguendo Brecht, della più dolce delle emozioni: conoscere come l’uomo possa essere utile all’uomo. Testo a cura di: Lino Guanciale, Giacomo Pedini Teatro in classe - Giovani critici a teatro Prosegue anche in questa stagione Teatro in classe, promosso da Emilia Romagna Teatro Fondazione e Il Resto del Carlino con il sostegno di Nordiconad. Il concorso di critica teatrale per aspiranti cronisti vede impegnate 13 classi delle Scuole Superiori di Modena e Provincia che, da novembre a maggio, recensiranno alcuni dei principali titoli in cartellone al Teatro Storchi e al Teatro delle Passioni. Ad ogni recensione si affiancherà, come ormai tradizione, anche la rubrica di approfondimento Noi tra palco e realtà, uno spazio di riflessione in cui parlare del presente partendo dagli spunti di attualità offerti dagli spettacoli. Una giuria di esperti giudicherà gli elaborati e premierà quelli ritenuti migliori nel corso di una serata conclusiva aperta al pubblico che si terrà al Teatro Storchi il 21 maggio alle ore 21: un’occasione per i ragazzi di confrontarsi con critici di professione e con alcuni dei protagonisti degli spettacoli recensiti. SERATA FINALE DEL CONCORSO TEATRO IN CLASSE 21 maggio ore 21.00 - Teatro Storchi - Premiazione miglior recensione e miglior rubrica - 22 EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE TEATRO STABILE PUBBLICO REGIONALE 19°EDIZIONE Teatro Storchi 16 Aprile ore 21.00 ITIS E. Fermi – Ultima Fermata Teatro Storchi 14 maggio ore 21.00 ITG G. Guarini Laboratorio teatrale NUOVO ARSENICO E VECCHIE RIFORME SIRENE Teatro Ermanno Fabbri, Vignola 20 Aprile, ore 21.00 Istituto d’Istruzione Superiore A. Paradisi di Vignola MISTERO BUFFO Teatro Storchi 30 Aprile ore 10.00 e 21.00 Liceo Classico San Carlo e Ipsia Corni ILIADE Teatro delle Passioni 5, 6 Maggio ore 21.00 Liceo Scientifico Wiligelmo Teatro Storchi 15 maggio ore 21.00 Liceo Linguistico F. Selmi DIE DREIGROSCHENOPER Teatro Storchi 4 giugno ore 21.00 ITC J. Barozzi THE PRIVATE WAR OF LACEY BELZONI Ingresso agli spettacoli € 7,00 Abbonamento attori € 3,00 SYNAPSIS Teatro Storchi 7 maggio ore 21.00 Liceo Linguistico F. Selmi FIGARO EST TOUJOURS VIVANT Teatro delle Passioni 9, 10 maggio ore 21.00 Liceo Classico e Linguistico A. Muratori ANGST Teatro Storchi 10 maggio ore 21.00 ITIS Corni – Compagnia Aspettativa Crediti DOPPIO SOGNO Teatro delle Passioni 11,12 maggio ore 21.00 Istituto Superiore d’Arte A. Venturi in collaborazione con Ludovico Van Teatro CITY OFF - LA CITTÀ DEI SOGNI Teatro Storchi 12 maggio ore 10.00 Liceo SPP, Liceo Musicale, Liceo delle Scienze Sociali e delle Scienze Umane C. Sigonio POWER KILLS EquoCentricO Rassegna di teatro ed eventi sull’eco-sostenibilità 13 maggio Ore 10.00 Teatro TeTe Convegno “Mondo equocentrico” Ore 15.00 Cortile Teatro TeTe Mercatino del baratto Ore 18.00 Ex Cinema Principe Inaugurazione mostra fotografica Scambi di sguardi 14 e 15 maggio ore 21.00 Teatro TeTe Sprecatti 16 e 17 maggio ore 21.00 Cortile Teatro TeTe Azioni teatrali sul nostro ambiente 18 maggio ore 21.00 Teatro TeTe Relitti Rieletti 19 maggio dalle ore 18.00 Cortile Teatro TeTe Nessun dorma: la notte bianca ecologica Mercatino del baratto by night Concerto aperitivo biologico Dj set e festa Teatro Tempio Progetto grafico Francesca Leonelli Istituto Superiore d’Arte A.Venturi Coordinamento Antonella Battilani DI CLASSE 2012 CANTIERE 2012: OCCASIONI DI CRESCITA PER GIOVANI ATTORI Anche quest’anno saranno due i percorsi di qualificazione e professionalizzazione dedicati da Emilia Romagna Teatro Fondazione ai giovani attori che iniziano a sperimentare il mestiere del palcoscenico. A dirigerli due registi della ‘generazione di mezzo’ che da anni collaborano con il teatro stabile regionale: Andrea De Rosa e Marco Plini. IL SIMPOSIO TEATRALE DI ANDREA DE ROSA Il giovane regista napoletano ha segnato la sua presenza nei nostri teatri con regie innovative e sorprendenti. Ricordiamo una stupefacente Elettra di Hofmannsthal in cui sofisticate tecnologie del suono filtravano le battute degli attori in scena e poi Molly Sweeny con le sue radicali domande sulla dialettica tra realtà e percezione, per giungere all’algida crepuscolarità de La tempesta shakespeariana dominata dal Prospero di Umberto Orsini. Per il Cantiere 2012 De Rosa ha elaborato, assieme al drammaturgo Federico Bellini, un progetto che impegnerà un ensemble di giovani attori nella esplorazione, con gli strumenti del teatro, di uno dei capisaldi del pensiero filosofico occidentale, Il Simposio di Platone. I giovani performer del Cantiere apriranno a ottobre la stagione del Teatro delle Passioni con uno spettacolo che sarà il risultato di questo intenso workshop di ‘metabolizzazione’ del testo filosofico. La sfida che le pagine lanciano agli interpreti è, per il regista, un invito al coinvolgimento che non può conoscere compromessi: “La potenza creatrice e insieme distruttiva di Eros è il tema di cui si discorre durante questo Simposio, al termine del quale nessuno dei convitati, tranne Socrate, è più se stesso”. DAL TESTO AL PROGETTO Marco Plini collabora ormai da molti anni con ERT, dapprima come assistente di Massimo Castri, poi come coordinatore di progetti formativi che lo hanno impegnato anche in scambi europei e nelle ultime stagioni come regista (porta la sua firma il coinvolgente e crudo teatrino della violenza sociale rappresentato in Freddo di Lars Norén, con una giovane compagnia di ex allievi). Per il Cantiere 2012 Plini dirigerà un percorso formativo/ produttivo che, partendo da un testo individuato Ifigenia in Aulide, accompagnerà i partecipanti lungo tutte le tappe che conducono alla realizzazione di un progetto complesso che non si esaurirà nel debutto di uno spettacolo ma che comprenderà anche momenti teatrali di accompagnamento e arricchimento alla visione del pubblico. La prima fase estiva di workshop, in Romagna, sarà finalizzata a creare una grammatica comune di lavoro e una drammaturgia profonda del testo mentre nel successivo stage i partecipanti saranno protagonisti della creazione di uno spettacolo e di specifici moduli di approfondimento tematico. I bandi di partecipazione saranno pubblicati sui siti www.emiliaromagnateatro.com e www.cantierearti.com info: [email protected] WORKSHOP SU MACBETH A CESENA PER I GIOVANI ATTORI DEL TNB Per tutto il mese di aprile gli allievi del terzo anno della scuola di teatro del Theatre National de Bretagne Rennes saranno ospiti presso la Societas Raffaello Sanzio per un workshop diretto da Chiara Guidi nell’ambito del progetto europeo Prospero sviluppato in Italia da Emilia Romagna Teatro Fondazione. Il laboratorio fa parte di un programma di scambi didattici per giovani artisti nel quale sono già stati coinvolti, oltre agli allievi del TNB, anche attori di ERT, del Conservatoire Royal de Liège (Belgio) e del Department of Acting dell’Università di Tampere (Finlandia). I giovani attori francesi incontreranno durante 24 la loro residenza alcune tra le principali realtà teatrali della Romagna (Teatro Valdoca, Ravenna Teatro) e parteciperanno agli eventi culturali della città. Nel mese di giugno la giovane compagnia di ERT impegnata nello spettacolo Karamazov sarà a Liège per un workshop con il regista bulgaro Galin Stoev. STAGIONE 2012/2013 - INVITO Gli abbonati e tutto il pubblico di ERT, sono invitati all’incontro-aperitivo che si terrà Mercoledì 9 maggio alle ore 19.00 presso il Teatro Storchi di Modena. Nel corso dell’incontro Pietro Valenti, Direttore di Emilia Romagna Teatro Fondazione, illustrerà il programma della prossima stagione del Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni di Modena. Vi aspettiamo! INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA Biglietteria telefonica - tel. 059/2136021 Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Biglietteria Teatro Storchi Largo Garibaldi, 15 - Modena Orari: martedì ore 10/14 e 16.30/19.00, dal mercoledì al venerdì ore 10/14, sabato ore 10/13 e 16.30/19.00 Biglietteria Teatro delle Passioni Viale C. Sigonio, 382 - Modena Orari: apertura nei giorn i di spettacolo un’ora e mezzo prima della rappresentazione. Informazioni e vendita on-line: www.emiliaromagnateatro.com Vivaticket: Call center 89.24.24. Servizio a carattere sociale - Informativo di Seat Pagine Gialle. Costo da fisso € 0,026 al secondo più € 0,36 alla risposta (IVA incl.). Costo da mobile in funzione del gestore. Info e costi www.892424.it Il servizio è attivo e accessibile 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, su tutto il territorio nazionale. Punti vendita Vivaticket elenco: www.vivaticket.it ABBONAMENTI Gli abbonamenti sono in vendita unicamente presso la Biglietteria del Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni nei giorni e orari indicati e nelle sere di spettacolo. CARNET 7 con scelta di titolo, data di rappresentazione e del posto Dà diritto a 7 entrate a scelta su tutto il cartellone del Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni, compresa l’operetta. Il titolare sceglie gli spettacoli, il numero dei posti per ogni spettacolo e la data di rappresentazione. Non è nominativo, può quindi essere utilizzato da più persone per lo stesso spettacolo. Ad ogni spettacolo scelto al Teatro delle Passioni gli abbonati in platea avranno diritto a un biglietto omaggio per un accompagnatore. platea, balconata, palco intero € 135,00 ridotto € 105,00 I e II galleria intero € 85,00 ridotto € 85,00 QUATTROCARD 4 spettacoli con scelta della data di rappresentazione e del posto. Riservata a: giovani fino a 20 anni, possessori della Student Card rilasciata dall’Università di Modena e Reggio Emilia, titolari di Carta DOC. Posto unico € 40,00 Ridotto € 25,00 solo per i titolari StudentCard rilasciata dall’Università di Modena e Reggio Emilia L’abbonamento è nominativo e non può essere ceduto, né rimborsato, né utilizzato più volte per lo stesso spettacolo. MODALITÀ ASSEGNAZIONE POSTI PER GLI ABBONAMENTI Passioni, QuattroCard, Carnet 7, CartaTeatro Per l’assegnazione del posto e della data scelta, il titolare dovrà telefonare o recarsi in biglietteria. I biglietti prenotati dovranno essere ritirati o confermati telefonicamente entro il giorno precedente la rappresentazione scelta. Nel caso tale giorno coincidesse con il lunedì sarà aperta la Biglietteria del Teatro Storchi dalle ore 9.00 alle 13.00. La conferma telefonica può avvenire solamente comunicando il proprio codice di abbonamento. Biglietto sostitutivo in caso di smarrimento/dimenticanza di biglietto o abbonamento € 1,00 BIGLIETTI I biglietti possono essere prenotati anche telefonicamente al numero: 059 2136021. Entro i 10 giorni successivi (o il giorno successivo nel caso di prenotazioni effettuate nei 20 giorni antecedenti la rappresentazione) si dovrà provvedere al ritiro presso le biglietterie, oppure al pagamento tramite: bonifico, carta di credito, c/c postale. TEATRO STORCHI Platea balconata e palco intero € 25,00 ridotto 10% € 22,50 ridotto € 19,00 ridotto 30% € 17,50 I e II galleria intero € 15,00 ridotto 10% € 13,50 ridotto € 12,00 ridotto 30% € 10,50 POMERIDIANE GIORNI FERIALI PREZZO SPECIALE Posto unico € 11,00 TEATRO DELLE PASSIONI Intero € 11,00 ridotto 10% € 10,00 ridotto € 8,00 ridotto 30% € 7,50 POMERIDIANE GIORNI FERIALI PREZZO SPECIALE Posto unico € 8,00 TEATRO GIOVANI Teatro Storchi pomeridiana - serale € 11,00 Teatro delle Passioni € 8,00 Diritto di prevendita 8% con arrotondamento a € 0,50 LAST MINUTE: biglietti acquistati on line il giorno di spettacolo: 50% di riduzione sul prezzo intero. TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI per lo spettacolo LA DIVINA COMMEDIA Platea, palchi centrali e laterali di I e II ordine intero € 25,00 ridotto 10% € 22,50 ridotto € 19,00 ridotto 30% € 17,50 Palchi centrali e laterali di III e IV ordine, loggione intero € 15,00 ridotto 10% € 13,50 ridotto € 12,00 ridotto 30% € 10,50 RIDUZIONI Abbonamento o biglietto ridotto per: • gruppi di almeno 10 persone (cral aziendali, gruppi di amiciconoscenti, ecc.). Per accedere alle riduzioni e per maggiori informazioni contattare: [email protected], tel. 059/2136041 • giovani fino a 29 anni, anziani oltre i 60 anni • dipendenti Tetra Pak, associati e dipendenti CNA, Amici dei Teatri Modenesi. Sconto 10% sul prezzo del biglietto intero per: Associati CGIL, CISL, FAI, AbitCoop, ARCI, Soci Coop, Amici della Musica di Modena, Abbonati Teatro Comunale di Modena. Sconto del 30% sul prezzo del biglietto intero per: Tutti gli abbonati dei Teatri di Emilia Romagna Teatro Fondazione (Teatro Storchi e Passioni di Modena, Teatro Nuovo Mirandola, Teatro Asioli Correggio, Teatro della Regina Cattolica, Teatro Testoni Casalecchio di Reno, Teatro Mac Mazzieri Pavullo, Teatro Dadà Castelfranco Emilia, Teatro Ilva Ligabue Bagnolo in Piano, Teatro Ermanno Fabbri Vignola). Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla biglietteria del proprio teatro. 25 TEATRO COMUNALE lUCIANO PAVAROTTI festival ABBONAMENTI E BIGLIETTI Abbonamenti l’Altro Suono festival Gli abbonamenti ai cinque concerti del festival l’Altro Suono 2012 sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Comunale Luciano Pavarotti fino a giovedì 29 marzo per gli abbonati al festival 2011; da venerdì 30 marzo anche per i nuovi abbonati. Costo abbonamenti: da 30 a 75 euro Acquisto biglietti Da venerdì 6 aprile sono in vendita i biglietti per tutti i concerti del festival. Riduzioni su abbonamenti e biglietti Abbonamenti >Fino a 27 anni: riduzione del 50% >Da 65 anni in poi: riduzione del 30%. Presentare un documento di identità. >Possessori delle Membership card I am Individual e I am Prestige del MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna: riduzione del 10%. Presentare la Membership card. Biglietti >Fino a 18 anni: riduzione del 70%. >Da 19 a 27 anni: riduzione del 50% >Da 65 anni in poi: riduzione del 30%. Presentare un documento di identità. >Abbonati Teatro Storchi e Teatro delle Passioni: riduzione del 10%. Presentare la tessera di abbonamento. Abbonamenti e biglietti >Aderenti alle Associazioni ACLI, AICS, ARCI, ENDAS, FAI - Fondo Ambiente Italiano, TOURING CLUB ITALIANO: riduzione del 10%. Presentare la tessera dell’associazione. La riduzione del 10% può essere applicata, tramite convenzione, a organizzazioni sindacali, scuole, istituti musicali, università, istituzioni ed enti culturali, associazioni, circoli musicali e gruppi organizzati di almeno dieci persone. Per informazioni: telefono 059 203 3003. 26 A Teatro con la studentcard Gli studenti universitari iscritti a Modena e Reggio Emilia potranno usufruire, grazie allo sconto del Teatro Comunale e al finanziamento dell’Università di riduzioni superiori al 70% per l'acquisto di abbonamenti a l’Altro Suono festival 2012. Costo abbonamenti: da 14 a 19 euro Prezzi dei biglietti VINICIO CAPOSSELA: da 14 a 35 E HIROMI e MICHAEL NYMAN: da 8 a 20 E KATIA & MARIELLE LABÈQUE e DePRODUCERS: da 6 a 15 E Biglietteria del Teatro Comunale Luciano Pavarotti Corso Canalgrande 85 telefono 059 203 3010 - fax 059 203 3011 [email protected] Orari: martedì e sabato 10 - 19; mercoledì, giovedì e venerdì 16 - 19. In coincidenza degli spettacoli la biglietteria è aperta: nei giorni feriali fino alle 21; nei giorni festivi pomeridiani: dalle 11 alle 16; nei giorni festivi serali: dalle 16 alle 21. Acquisto telefonico abbonamenti e biglietti: 059 203 3010 Informazioni e biglietti online: www.teatrocomunalemodena.it www.vivaticket.it Teatro Comunale Luciano Pavarotti Via del Teatro, 8 - 41121 Modena; tel. 059 203 3020 fax 059 203 3021 [email protected] www.teatrocomunalemodena.it La direzione si riserva di apportare ai programmi eventuali modifiche che si rendessero necessarie per cause di forza maggiore. Vuole ricevere Rotopalco? Gentile Lettore, Rotopalco è la rivista che stampiamo da anni per fornire ai nostri spettatori tutte le informazioni utili sulla programmazione dei nostri teatri. La rivista è sempre disponibile gratuitamente presso tutti i nostri teatri e scaricabile in formato pdf dai siti della Fondazione Teatro Comunale di Modena e di Emilia Romagna Teatro agli indirizzi: www.teatrocomunalemodena.it - www.emiliaromagnateatro.com. Se desidera ricevere Rotopalco nella versione cartacea gratuitamente a casa, la preghiamo cortesemente di richiederlo attraverso uno di questi canali: - sito della Fondazione Teatro Comunale di Modena (www.teatrocomunalemodena.it alla voce Informazioni Rotopalco) sito di Emilia Romagna Teatro (www.emiliaromagnateatro.com alla voce Rotopalco) - modulo sottostante da compilare e riconsegnare alle biglietterie o al personale di sala del Teatro Comunale LucianoPavarotti, del Teatro Storchi o del Teatro delle Passioni. Cordiali saluti Fondazione Teatro Comunale di Modena Emilia Romagna Teatro Fondazione Alla Fondazione Teatro Comunale di Modena e a Emilia Romagna Teatro Fondazione Data: Desidero che Rotopalco venga spedito al mio indirizzo * SIG. * SIG.RA * NOME * COGNOME * INDIRIZZO * N° * CAP * CITTÀ TEL. ABITAZIONE CELL. E-MAIL: * È ABBONATO A UNO DEI TEATRI? * se sì specificare a quale/i: SÌ NO * È UNO SPETTATORE OCCASIONALE? SÌ NO * È UN OPERATORE DEL SETTORE? SÌ NO * MI INTERESSA ROTOPALCO PERCHÉ VOGLIO RICEVERE INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DI: Fondazione Teatro Comunale di Modena Emilia Romagna Teatro Fondazione (Teatro Storchi, Teatro delle Passioni) Entrambe * Campi obbligatori I Vs. dati sono acquisiti, conservati e trattati nel rispetto del D. Lgs 196/2003 e successive modifiche, esclusivamente ai fini della spedizione di Rotopalco. Il titolare dei dati potrà richiedere in qualsiasi momento la conferma dell'esistenza, la modifica o cancellazione dei propri dati come previsto dall'articolo 7. 27