StaGIoNE cHE Va, FEStIVal cHE VIENE - produzioni ert

n.114
APRILE/MAGGIO
2012
rotopalco
STAGIONE CHE VA, FESTIVAL CHE VIENE
Direttore responsabile
Eduardo Sammartino
Redazione Emilia Romagna Teatro
Caterina Guerra, Sara Guerra, Silvia Pacciarini, Marisa Tucci
Redazione Fondazione Teatro Comunale di Modena
Lorena Loschi, Alessandro Roveri
Impaginazione e stampa Edicta
Teatro Storchi
Largo Garibaldi, 15 - 41124 Modena
Tel. (059) 2136011 - Fax (059) 234.979
email: [email protected]
http://www.emiliaromagnateatro.com
Capossela, Hiromi, Katia&Marielle Labèque,
Nyman e i DeProducers: al Teatro Comunale
Luciano Pavarotti grandi interpreti per la nuova edizione
del festival l’Altro Suono
In copertina Mariti, foto Jan Versweyveld
B6300312
IL VENTAGLIO, IL PRINCIPE DI HOMBURG E BABILONIA
TEATRI CONCLUDONO LA STAGIONE DEI TEATRI STORCHI E
DELLE PASSIONI. DAL 24 MAGGIO A MODENA,
CARPI, VIGNOLA E CASTELFRANCO L’OTTAVA EDIZIONE
DI VIE SCENA CONTEMPORANEA FESTIVAL
Teatro Storchi – pubblicazione bimestrale – Largo Garibaldi, 15 – 41124 Modena
Poste Italiane s.p.a. – spedizione in abbonamento postale 70%
Iscrizione Tribubale di Modena n. 1158/1993.
stampato su
STAGIONE 2011/2012 CALENDARIO APRILE/MAGGIO
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Martedì 27 marzo ore 20.30
Venerdì 30 marzo ore 20,30
Domenica 1 aprile ore 15.30
AIDA
Musica di Giuseppe Verdi
FOYER DEL TEATRO STORCHI
sabato 5 maggio ore 17.30
Conversando di Teatro
Incontro con la compagnia de
Il principe di Homburg
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Mercoledì 4 aprile ore 21.00
BALLETTO TEATRO DI TORINO
Paradiso I
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Domenica 6 maggio ore 21.00
EIFMAN BALLET
Red Giselle
TEATRO STORCHI
dal 12 al 14 aprile ore 21.00
13 aprile ore 15.00
15 aprile ore 15.30
IL VENTAGLIO
di Carlo Goldoni
regia DAMIANO MICHIELETTO
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Mercoledì 8 maggio ore 21.00
KATIA & MARIELLE LABÈQUE
50 Years of Minimalism | MIX 1
FOYER DEL TEATRO STORCHI
sabato 14 aprile ore 17.30
Conversando di Teatro
Incontro con la compagnia de
Il ventaglio
TEATRO DELLE PASSIONI
dal 12 al 14 aprile ore 21.00
Babilonia Teatri
THE END
di Valeria Raimondi, Enrico Castellani
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Domenica 15 aprile ore 21.00
SYLVIE GUILLEM
Ek/Forsythe/Kylián
6000 miles away
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Giovedì 19 aprile ore 21.00
VINICIO CAPOSSELA
Speciale per l’Altro Suono 2012
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Sabato 21 aprile ore 21.00
BALLET BLACK
A New Beginning, Pendulum
Da Gamba, Shift, Orpheus
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Giovedì 26 aprile ore 21.00
HIROMI: THE TRIO PROJECT
Voice
TEATRO STORCHI
dal 3 al 5 maggio ore 21.00 - 6 maggio ore 15.30
IL PRINCIPE DI HOMBURG
di Heinrich von Kleist
traduzione e regia CESARE LIEVI
2
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Sabato 12, domenica 13 maggio ore 21.00
BALLETTO DI BASILEA
Traviata - un balletto
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Martedì 15 maggio ore 21.00
MICHAEL NYMAN Piano solo
The Piano Sings
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Mercoledì 16 maggio ore 21.00
Prefestival di
ALLEGROMOSSO
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Sabato 19 maggio ore 21.00
DePRODUCERS
“Planetario”
musica per conferenze spaziali
LUOGHI VARI
dal 24 maggio al 2 giugno
VIE SCENA CONTEMPORANEA
FESTIVAL
Ottava edizione
TEATRO STORCHI
24 e 25 maggio ore 21.00
MARITI
di John Cassavetes
regia IVO VAN HOVE
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
26 maggio ore 21.00 - 27 maggio ore 15.30
DIVINA COMMEDIA
di Dante Alighieri
regia EIMUNTAS NEKROŠIUS
il ventaglio, foto digital ink – rovigo
IL 12,VENTAGLIO
13, 14 APRILE ORE 21
13 APRILE ORE 15.00
15 APRILE ORE 15.30
TEATRO STORCHI
di Carlo Goldoni
regia DAMIANO MICHIELETTO
scene Paolo Fantin
costumi Carla Teti
disegno luci Alessandro Carletti
con Alessandro Albertin, Silvio Barbiero, Daniele Bonaiuti, Katiuscia Bonato,
Giulia Briata, Nicola Ciaffoni, Emanuele Fortunati, Matteo Fresch, Manuela Massimi,
Giuseppe Nitti, Silvia Paoli, Pierdomenico Simone
TEATRO STABILE DEL VENETO, TEATRI E UMANESIMO LATINO s.p.a.
con la distribuzione di ARTEVEN Circuito Teatrale Regionale
Storchi Classico 1,2,3,4; Invito a Teatro A, B, C, D
È un Goldoni innovativo e dirompente quello che Damiano Michieletto, le cui
esperienze registiche appartengono sia alla prosa sia alla lirica, propone con il
suo allestimento de Il ventaglio. Un gruppo di giovani attori si muove sullo sfondo
di una scena spoglia, moderna e colorata, occupata quasi integralmente da una
lavagna sul cui sfondo bianco giganteggia la scritta purpurea “Amore”. Qui gli attori
scriveranno con pennarelli variopinti alcune citazioni del testo e disegneranno gli
intricati rapporti d’amore che caratterizzano questa commedia leggera, frizzante
e dai toni erotici, come la descrive lo stesso Goldoni: “Ho fatto una commedia di
molte scene brevi, frizzanti, animate da una perpetua azione, da un movimento
continuo. Vi vorrà una quantità grande di prove, vi vorrà pazienza e fatica ma vuò
vedere se mi riesce di far colpo con questo metodo nuovo”.
Michieletto dirige con mano sicura la sarabanda di colpi di scena, liti e seduzioni
che coinvolgono in un vortice sentimentale uomini e donne, nobili e plebei. Ad
innescare l’intreccio è un oggetto di poco conto, un ventaglio appunto. Impegnata
in una conversazione con l’amato Evaristo, Candida lascia cadere in pegno d’amore
il suo ventaglio che si infrange in mille pezzi. Evaristo allora compra alla giovane
un ventaglio nuovo ed incarica la contadina Giannina di consegnarlo all’amata.
L’oggetto passerà di mano in mano dando vita ad una girandola vorticosa di
equivoci e fraintendimenti fino ad arrivare a comandare, provocare e sfidare gli
stessi personaggi.
Il ventaglio assumerà nel corso della rappresentazione un ruolo fondamentale
tanto da poter essere paragonato a una freccia scoccata dall’arco di Cherubino o
a un Puck di Shakespeare che contagerà tutti i personaggi con la sua follia, come
afferma lo stesso Michieletto: “Tutti vengono coinvolti nella vicenda del ventaglio,
diventano violenti, accecati per amore, folli di gelosia, ridicoli nelle loro smanie,
impugnano pistole e coltelli, si minacciano… e tutto per un niente, per un piccolo
ventaglio che non vale neanche due lire. Ma in realtà si tratta dell'amore: l’amore
non ha prezzo e per amore si sono sempre fatte le più immense follie…”.
Il ritmo incalzante del concatenarsi delle invenzioni sceniche, dei litigi, delle
seduzioni e dei colpi di scena sono sostenuti dalla colonna sonora che si avvale, fra
le altre, delle musiche di Lou Reed, il tutto in un crescendo serrato e coinvolgente
che dona vita ad uno spettacolo dove il corpo si esprime in tutta la sua potente
energia.
Il testo di Goldoni, afferma Michieletto, offre la possibilità di “lavorare con gli attori
mettendo l’accento su una recitazione fisica, per inventare personaggi che invece,
nella scrittura, sono ritratti molto rapidamente. […] Questo testo è una storia
d’amore sospesa nel tempo e nello spazio: non è collocata da Goldoni in uno spazio
preciso e non ci sono elementi sociali che forzano i personaggi in una determinata
cornice storica. Tutto questo mi affascina perché lascia libera l’immaginazione,
degli interpreti prima e dello spettatore poi”.
CONVERSANDO DI TEATRO
FOYER DEL TEATRO STORCHI
LARGO GARIBALDI 15, MODENA
sabato 14 aprile 2012 ore 17.30
Incontro con
la Compagnia de
IL VENTAGLIO
- Ingresso libero -
3
TEATRO DELLE PASSIONI
di Valeria Raimondi, Enrico Castellani
collaborazione artistica Vincenzo Todesco
scene Babilonia Teatri/Gianni Volpe/Luca Scotton/Ilaria Dalle Donne
luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton
costumi Babilonia Teatri/Franca Piccoli
con Valeria Raimondi
e con Enrico Castellani, Ettore Castellani, Ilaria Dalle Donne, Luca Scotton
BABILONIA TEATRI
BABILONIA TEATRI, CRT CENTRO DI RICERCA PER IL TEATRO
in collaborazione con OPERAESTATE FESTIVAL VENETO E SANTARCANGELO 40
con il sostegno di VIVA OPERA CIRCUS
Vincitore del premio Ubu 2011 come “migliore novità italiana/ricerca
drammaturgica”, The End è uno spettacolo che conferma l’impegno sociale
della compagnia e l’intento di rompere gli schemi più tradizionali del linguaggio
scenico teatrale.
Sola in scena Valeria Raimondi declama una sorta di aspro e violento rap sulla
morte e sulla dignità nella sofferenza e nella vecchiaia, veri e propri tabù nella
nostra società, come afferma la stessa compagnia: “Oggi la morte non esiste.
Non se ne parla. Non la si affronta, né la si nomina. È un tabù. La morte viene
occultata, nascosta. La consideriamo come qualcosa che non fa parte della
vita. […] Oggi invecchiare, come ammalarsi non è consentito. Il mito dell’eterna
giovinezza dilaga. Ci stiamo trasformando in un mondo di Dorian Gray. Vecchi
e malati vivono separati dal resto della popolazione. Le parti deboli, d’intralcio
o pericolose hanno un luogo a loro deputato in cui stare. […] Ci guardiamo e
proviamo a fotografarci. A interrogarci sulle ragioni che ci portano a vivere la
morte come un corpo estraneo. Violento. Traumatico. Un evento con cui non
convivere e non riconciliarci. Di sicuro vedere un corpo morto per la prima
volta a vent’anni è diverso da averlo sempre visto. Vedere un animale morire.
Ucciderlo. È diverso da trovarlo sezionato e confezionato. Incontrare la morte
quotidianamente oggi è un eccezione. Ma la regola continua a volerci mortali.
[…] Il modo in cui viene affrontata e trattata la morte oggi è profondamente
bruciante e carico di contraddizioni. È una combustione lenta e sotterranea,
forse per questo più dolorosa e non cicatrizzabile.”
Valeria Raimondi, incongruamente vestita di lustrini, allestisce un macabro
presepe sulle note di Ennio Morricone su una ribalta quasi del tutto vuota:
appende un crocefisso alla fune, issa ai suoi lati, invece dei ladroni, le teste
di un bue e di un asino squartati ed infine aggiunge una cometa di lustrini
disegnando così un vero e proprio presepe vivente dai tratti macabri.
L’attrice si presenta come una feroce Pizia con le stimmate che impugna una
pistola e rivendica in una litania martellante il diritto individuale a scegliere,
nei limiti del possibile, la propria morte con l’urlo “Voglio il mio boia / voglio
affittarlo / prenotarlo / comprarlo ora”.
Durezza e forti suggestioni per smascherare la rimozione della morte, la paura,
la solitudine e la regressione che imperversano nella nostra società. Forti
momenti da seguire con il fiato sospeso mentre paure universali che ogni uomo
condivide con l’altro silenziosamente emergono alla superficie e rompono il
silenzio in sala nell’urlo: “non mi vedrete con le mutande piene de merda /
nuotare nel mio stesso piso / non mi farò lavare da una troia che non sa la
mia lingua / non vedrò la vostra faccia di culo una volta al mese / non offrirò lo
spettacolo del mio cervello che marcisce / non aspetterò che mi si formino le
piaghe sul culo / non mi farò ficcare in bocca le vostre pastiglie di cui non so
pronunciare il nome / non guarderò la tv parcheggiato in un salone / non sarete
tenuti al pellegrinaggio delle visite / non voglio un prete che non conosco che
mi racconterà e vi consolerà…”
Sulla musica dei Doors si finisce con un vero e proprio coup de théâtre, una
vera e propria sfida che lascia il pubblico con il fiato sospeso.
4
the end, foto sara castiglioni e marco caselli nirmal
THE END
12, 13, 14 APRILE ORE 21
sylvie guillem, foto lesley leslie-spinks
SYLVIE GUILLEM
Ek/Forsythe/Kylián
Domenica 15 aprile ore 21 - prima italiana
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
6000 miles away
Una produzione Sadler’s Wells London / Sylvie Guillem
Rearray
Coreografia William Forsythe • Musica David Morrow
27’52”
Coreografia Jiří Kylián • Musica Dirk Haubrich
Bye
Coreografia Mats Ek • Musica Ludwig van Beethoven
Coprodotto da Dansens Hus Stockholm
Coproduzione
Holland Dance Festival, Les Nuits de Fourvière/Département du Rhône
Athens Festival, e Esplanade - Theatres on the Bay
Con il sostegno di ROLEX
sylvie guillem, foto gilles tapie
L’inizio della carriera di Sylvie Guillem è puro talento fisico, ma è stato il teatro ad
averla sedotta e a farne la grande étoile della sua generazione. Nata a Parigi, ha
iniziato come ginnasta con ambizioni olimpiche; a 11 anni, dopo aver frequentato
la scuola del Ballet de l’Opéra de Paris, ha cambiato idea. A 16 anni è entrata
nel Balletto dell’Opéra di Parigi. Rudolf Nureyev, nominato direttore artistico della
Compagnia, le ha assegnato un piccolo ruolo in Raymonda, la sua prima produzione
con la Compagnia. In seguito le affida altri ruoli, per diversificare il repertorio. Nel
dicembre 1984, a 19 anni (e cinque giorni dopo essere stata nominata prima ballerina),
Nureyev la nomina étoile. Negli anni successivi numerosi coreografi ospiti le hanno
dedicato le loro creazioni: France Danse e In the Middle, Somewhat Elevated di
William Forsythe; Mouvements Rythmes Etudes e Arépo di Maurice Béjart; GV10
di Carole Armitage; l’assolo del Magnificat di John Neumeier; Le Martyre de St
Sébastian, di Robert Wilson; In Memory of… di Jerome Robbins. La Guillem ha
interpretato il ruolo principale del programma Antony Tudor della Compagnia, di
Song of the Earth di MacMillan, delle coreografie di Balanchine, Béjart e Lifar. Ha
interpretato anche i grandi classici: Nureyev, nel 1986, ha creato appositamente
per lei il ruolo di Cenerentola a Hollywood. Nel 1988 Sylvie Guillem lascia l’Opéra
per trasferirsi a Londra come étoile ospite al Royal Ballet. Con questa Compagnia
ha interpretato - oltre ai classici - Birthday Offering, Cenerentola, Marguerite et
Armand e A Month in the Country di Ashton, Romeo e Giulietta, Manon, Il Principe
delle Pagode e Winter Dreams di MacMillan e The Concert di Robbins, Carmen
di Mats Ek; Herman Schmerman, Steptext e il nuovo Firsttext di Forsythe; Other
Dances di Robbins; La Luna di Béjart; il Grand Pas Classique di Victor Gsovsky.
Viaggiando in tutto il mondo e danzando con molte Compagnie ha avuto la
possibilità di ampliare il suo repertorio, includendo La Fontana di Bakchisarai di
Rostislav Zakharov per il Kirov Ballet e Fall River Legend di Agnes de Mille con
l’American Ballet Theatre. Béjart ha creato altri tre balletti per lei (tra i quali Sissi
Impératrice) e l’ha resa interprete di due delle sue coreografie più famose Boléro e
Sacre du Printemps. Mats Ek ha firmato con lei due balletti, Wet Woman e Smoke.
Nel 1998 ha messo in scena una sua versione del classico Giselle, recuperando
la logica del racconto e inserendolo in un’ambientazione più plausibile. Il balletto è
stato interpretato dalla Compagnia finlandese a Helsinki e a Parigi, per poi essere
presentato dal Corpo di Ballo del Teatro alla Scala a Milano, al Met di New York, al
Covent Garden, a Los Angeles e in alcune tournée in Italia e in Spagna.
Dal 2003 ha iniziato a collaborare con i ballerini Michael Nunn e William Trevitt
e con il coreografo Russell Maliphant per una creazione, intitolata poi Broken
Fall, che ha debuttato al Covent Garden Opera House in un programma misto
con il Royal Ballet. Con il secondo programma, PUSH, il coreografo canadese ha
presentato due nuove coreografie: un altro assolo per lei e Push, un passo a due
per Sylvie Guillem e Russell Maliphant. Questo programma è stato presentato per
due stagioni al Sadler’s Wells registrando il tutto esaurito e ha iniziato una tournèe
internazionale.
Da Sylvie Guillem di John Percival
info e un video dello spettacolo su www.teatrocomunalemodena.it
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TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
ballet black, foto bill cooper
BALLET BLACK
Sabato 21 aprile ore 21 - prima italiana
Direzione artistica Cassa Pancho
A New Beginning
Coreografia Denzil Bailey • Musica Celloman
Pendulum
Coreografia Martin Lawrance • Musica Steve Reich
Da Gamba
Coreografia Henri Oguike • Musica Johann Sebastian Bach
Shift
Coreografia Antonia Franceschi • Musica Zoë Martlew
Orpheus
Coreografia Will Tuckett • Musica Igor Stravinsky
Il programma che presenta Ballet Black è una selezione di lavori provenienti
dal repertorio della compagnia, a cui segue, in chiusura, Orpheus. Basato sul
mito classico di Orfeo e il suo viaggio negli inferi, sulla partitura musicale di
Stravinksy, questo nuovo lavoro è il primo balletto del Ballet Black ad avere una
chiave narrativa ed è stato commissionato per celebrare i 10 anni di vita della
compagnia.
Fondato nel 2001 da Cassa Pancho, Ballet Black è una compagnia di danza
moderna supportata dalla Royal Opera House. Composta da ballerini internazionali di discendenza africana e asiatica, recentemente ha vinto il Critics’ Circle National Dance Award (Dance Europe Outstanding Company). Il repertorio
di Ballet Black comprende lavori classici e contemporanei, creati da coreografi
come Liam Scarlett, Shobana Jeyasingh, Martin Lawrance, Will Tuckett e Richard Alston.
La compagnia ha preso parte a varie performance in prestigiosi teatri, fra i quali il
Linbury Studio Theatre e il Clore Studio Upstairs al Royal Opera House, Hackney
Empire, Cambridge Arts Theatre, Wyvern Theatre, Swindon e a vari festival (Bath
International Dance Festival, Move It al Kensington Olympia e Latitude, Suffolk).
Cassa Pancho, direttore artistico e fondatore del Ballet Black, ha discendenze
inglesi e di Trinidad. Ha studiato alla Royal Academy of Dance. Nel 2002, ha
fondato la Ballet Black School a Shepherd's Bush e, nel 2004, il BB Associate
Programme, che attualmente ha oltre 200 membri. La compagnia ha sede presso
Royal Opera House, Covent Garden, Londra.
anteprime video su www.teatrocomunalemodena.it
SAVARIA SYMPHONY ORCHESTRA
Giovedì 3 maggio ore 21
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Franz Erkel: Hunyadi László Ouverture
Wolfgang Amadeus Mozart: Concerto n. 21 in do maggiore K. 467
Franz Liszt: Rapsodia ungherese n. 2
Zoltán Kodály: Galanta dances
Franz Liszt: Les preludes
Tamás Vásáry, nato a Debrecen, in Ungheria, ha studiato con due dei più noti
compositori ungheresi del secolo scorso: Ernst von Dohnányi e Zoltán Kodály.
Nel 1956 ha lasciato l'Ungheria e nel 1961 ha debuttato a Londra e New York
iniziando una brillante carriera come pianista e direttore d’orchestra. Si è esibito
in tutto il mondo come solista e con le maggiori orchestre, e le sue numerose
registrazioni per Deutsche Grammophon comprendono musiche di Liszt,
Chopin, Debussy e Rachmaninov, oltre a sette incisioni di musica di Brahms con
i Berliner Philharmoniker. Nel 1991 ha diretto la London Symphony Orchestra in
un'incisione per ASV di opere di Liszt ottenendo il Grand Prix du Disque. Fondata
nell’Ottocento, la Savaria Symphony Orchestra è diventata una delle istituzioni
musicali più rappresentative della cultura musicale ungherese.
6
tamás vásáry
Tamás Vásáry direttore e solista
il principe di homburg, foto flávio martins dos santos
IL PRINCIPE
DI HOMBURG
3, 4, 5 MAGGIO ORE 21.00
6 MAGGIO ORE 15.30
TEATRO STORCHI
di Heinrich von Kleist
traduzione e regia CESARE LIEVI
drammaturgia Peter Iden
scene Josef Frommwieser
costumi Marina Luxardo
disegno luci Gigi Saccomandi
con Stefano Santospago, Ludovica Modugno, Maria Alberta Navello, Emanuele
Carucci Viterbi, Lorenzo Gleijeses, Graziano Piazza, Fabiano Fantini,
Sergio Marcherpa, Andrea Collavino, Paolo Fagiolo
TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE, CSS TEATRO STABILE
DI INNOVAZIONE DEL FVG
Storchi Classico 1, 2, 3, 4
CONVERSANDO DI TEATRO
FOYER DEL TEATRO STORCHI
LARGO GARIBALDI 15, MODENA
sabato 5 maggio 2012 ore 17.30
Cesare Lievi porta in scena l’ultimo dramma scritto da Heinrich von Kleist, Il
principe di Homburg, in occasione del bicentenario dalla morte del geniale
drammaturgo tedesco. Grande, tragica ed enigmatica la figura di Heinrich von
Kleist - militare fallito, studente indisciplinato, saggista visionario e geniale,
scrittore e drammaturgo pronto a bruciare i suoi capolavori - che nel 1811 pose
tragicamente fine alla sua vita gettandosi nelle acque del lago Wansee insieme
all’amore della sua vita Henriette Vogel.
La regia di Cesare Lievi restituisce tutta l’eleganza neoclassica, la forza evocativa
e suggestiva del testo de Il principe di Homburg, una toccante favola sui grandi
temi del dovere e della morale ambientata in tempi di guerra: la notte prima di
una decisiva battaglia a Fehrbellin contro gli Svedesi, Friedrich di Homburg, in
pieno sonnambulismo, viene trovato dagli abitanti della corte in giardino mentre
intreccia una corona di alloro. Quello che sembra un segno e una promessa
di gloria si svelerà essere soltanto una beffa organizzata dal suo sovrano,
l’Elettore, e dai suoi compagni che si prendono gioco del suo sonnambulismo.
Per canzonarlo ulteriormente, nel mezzo del sogno l'Elettore toglie la corona
dalle mani del principe conducendolo dalla nipote Natalia, di cui il giovane di
Homburg è follemente innamorato. Sempre in pieno sonnambulismo, il principe
si dichiara alla giovane che, ricambiando i suoi sentimenti, si lascia sfilare un
guanto in pegno d’amore.
Turbato dagli avvenimenti della notte precedente, e dal possedere il guanto
dell’amata, il mattino successivo Friedrich non presterà attenzione agli ordini
impartiti dall’Elettore, sì che al momento dello scontro disobbedirà anticipando
l’attacco. Proprio grazie a questa mossa il suo esercito vincerà la battaglia,
ma il principe di Homburg verrà lo stesso condannato a morte per la sua
disobbedienza. Disperandosi e implorando l’Elettore, tutto quello che riuscirà
ad ottenere sarà soltanto una tremenda grazia: provare la sua innocenza per
essere lasciato libero. Ma il Principe di Homburg non può. Sa che le sue leggi,
le stesse della disciplina e dell’Elettore, lo condannano. Per questo decide
di immolarsi e di costituire un esempio per l’esercito stesso. Solo all’ultimo
Friedrich verrà graziato: quello che crede essere il suo patibolo si svelerà, in un
geniale lieto fine, il suo matrimonio con l’amata Natalia.
Il dramma si regge su un equilibrio complesso fra un principio (la realtà), un
sentimento (la paura) e un codice (la giustizia) fino ad abbracciare i tre aspetti
centrali dell’essere umano che si muove e si divide con difficoltà fra natura
e cultura. Il principe di Homburg, nella traduzione e nell’adattamento dello
stesso regista Cesare Lievi, sfugge da ogni tentazione di retorica o di patetico
melodramma: la grandezza dei sentimenti prende corpo nella concretezza di una
recitazione corale e profonda facendo apparire questo allestimento come una
sorta di viaggio interiore dai tratti onirici, un rito di passaggio e di conoscenza
fino all’acquisizione di una faticosa saggezza. Per questi motivi Cesare Lievi
sceglie di far muovere i personaggi in uno spazio scenico sospeso ed irreale,
dove i costumi e le luci sottolineano l’atmosfera onirica di questa commedia in
grado di tradurre in arte scenica la profondità filosofica del pensiero di Kleist.
Incontro con
la Compagnia de
IL PRINCIPE DI HOMBURG
- Ingresso libero -
7
Mercoledì 16 maggio ore 21
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
AIdSM (Associazione Italiana delle Scuole di Musica)
tapiola youth symphony orchestra
Prefestival di ALLEGROMOSSO
XI Festival europeo delle Scuole di musica
Tapiola Youth Symphony Orchestra (Finlandia)
Jani Telaranta direttore
In collaborazione con EMU European Musicschool Union
Il concerto, che ospiterà l’orchestra giovanile finlandese della città di Espoo, è
un’importante anteprima dell’European Youth Music Festival- per la prima volta in
Italia - in programma dal 17 al 19 maggio in diversi comuni dell’Emilia Romagna.
Oltre 6000 strumentisti, dai 12 ai 25 anni, saranno riuniti per l’undicesima edizione
del Festival intitolata Allegro Mosso. La Tapiola Youth Symphony Orchestra è
formata da oltre settanta elementi scelti fra i più meritevoli dell’Espoo Music
Institute.
EIFMAN BALLET
San Pietroburgo
Domenica 6 maggio ore 21
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Red Giselle
Balletto in due atti
Tributo a Olga Spessivtseva
Coreografia Boris Eifman
Musiche Adolphe Adam, Georges Bizet
Piotr Ilic Ciaikovskij, Alfred Schnittke
Scene e costumi Vjaceslav Okunev
Luci Boris Eifman
8
foto nikolay krusser
A distanza di due anni Boris Eifman, punto di riferimento della danza russa
contemporanea e coreografo di fama internazionale, torna a Modena dopo
l’applaudita Anna Karenina. In questa occasione l’artista porta in scena un altro
capolavoro estratto dal suo ampio repertorio di oltre quaranta balletti, che hanno
contrassegnato un punto di rottura con il rigido accademismo russo. I ballerini
della sua Compagnia rievocano in Red Giselle l’esistenza travagliata di un mito
del balletto classico: la ballerina russa Olga Spessivtseva, memorabile Giselle di
tutti i tempi. Red Giselle ha aperto, nel 1997, le porte al riconoscimento in patria
da parte del Teatro Bolshoi e al successo mondiale del coreografo russo, che ha
portato le proprie creazioni coreutiche in numerosi paesi, da quelli europei agli
Stati Uniti, dal Canada alla Cina.
balletto di basilea
BALLETTO DI BASILEA
Sabato 12 maggio ore 21
Domenica 13 maggio ore 21 - prima italiana
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Traviata - un balletto
Coreografia Richard Wherlock
Musiche Francis Poulenc, Camille Saint-Saëns
Eric Satie, Dmitrij Sciostakovic, autori vari
Coreografia/Messa in scena Richard Wherlock
Drammaturgia Hans Kaspar Hort, Bettina Fischer
Scenografia Bruce French
Costumi Helena Medeiros
Luci Jordan Tuinman / Remco Zwinkels
Partner del Balletto di Basilea
BLKB Basellandschaftliche Kantonalbank
Con il sostegno di
Pro Helvetia Fondazione svizzera per la Cultura
Richard Wherlock ha creato una personale versione danzata di Traviata
ispirandosi al personaggio femminile dell’opera di Verdi e al testo originale di
Alexandre Dumas figlio. Il coreografo tuttavia non utilizza la musica di Verdi,
ma ricorre ad altri compositori, come Camille Saint-Saëns, Francis Poulenc e
Sciostakovic, per ricreare un universo permeato di gusto francese attraverso
uno sguardo di stampo contemporaneo lontano dalle direttrici romantiche
ottocentesche.
Il Balletto di Basilea è una Compagnia di oltre venti danzatori di provenienza
internazionale, con un repertorio che spazia dal neoclassico al contemporaneo
con brani di William Forsythe, Martino Müller, Cathy Marston, Hans van Manen,
Jorma Elo, Nacho Duato, Patrick Delcroix e Jiří Kylián.
Richard Wherlock dal 2001 è direttore artistico e coreografo principale della
compagnia, con la quale ha presentato circa trenta nuovi titoli fra cui Peer
Gynt, Le Sacre du Printemps, Romeo e Giulietta, Lo schiaccianoci, Il lago dei
cigni, Carmen e, nel gennaio 2011, Giselle. Traviata ha debuttato a Basilea nel
2008. Come ospite ha firmato coreografie per numerose compagnie, fra le quali
English Dance Theatre, Ballet National de Nancy et de Lorraine, Ballet National
de Marseille, Ballet de l'Opéra de Nice, Ballett der Deutschen Oper am Rhein
Düsseldorf e Les Etoiles de l'Opéra National de Paris.
9
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VIE SCENA CONTEMPORANEA FESTIVAL
Per anni apripista delle Stagioni Teatrali nei teatri ERT, VIE Scena Contemporanea Festival per la prima volta
sarà invece una grande festa prima della chiusura estiva delle sale. L’ottava edizione lascia infatti il consueto
periodo autunnale e si propone nella versione tardo primaverile, dal 24 maggio al 2 giugno.
Anche quest’anno il Festival, organizzato da ERT e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, si
snoderà tra Modena, Carpi, Vignola, Castelfranco Emilia e Rubiera. VIE intende porsi ancora una volta
come un appuntamento imprescindibile della scena teatrale contemporanea, offrendo spazio sia alle nuove
creazioni di alcune fra le eccellenze del panorama teatrale contemporaneo mondiale che a quelle di giovani
artisti della scena contemporanea.
Fra i grandi nomi che daranno vita e che apriranno questa ottava edizione, due sono ospiti anche della Stagione del Teatro Storchi, e sono infatti Ivo van Hove regista dell’adattamento teatrale del film Mariti di John
Cassavetes, e Eimuntas Nekrošius che firmerà una versione visionaria della Divina Commedia.
Dopo il grande successo riscosso al Festival d’Avignone, Pascal Rambert, regista e direttore del Théâtre de
Gennevilliers, metterà in scena a Modena Clôture de l’amour, un suo testo interpretato da due straordinari
interpreti, Stanislas Nordey e Audrey Bonet. Alla domanda “chi amiamo quando amiamo?” Pascal Rambert
non dà nessuna risposta, si aggira semplicemente nelle possibilità. Lui inizia a parlare, lei ascolta e risponde
con un lungo monologo. Due persone che cercano le ragioni del proprio disamore, che riscrivono assieme
alcuni ricordi abbellendoli prima di distruggere il tutto con qualche frase assassina. La versione originale
francese, apre la strada alla prossima produzione ERT dell’adattamento italiano dell’opera che, sempre diretto da Rambert, debutterà l’autunno prossimo.
Estremamente scenici, onirici e visionari, il gruppo francese L’Eolienne porterà in scena L’iceberg, spettacolo di nuovo circo che nasce dall’incontro fra Florence Caillon, coreografo e musicista, e Denis Robert,
scrittore e giornalista. Attraverso il movimento, l’immagine e il suono, le arti circensi si ibridano e si fondono
al linguaggio del corpo che traduce le sue vibrazioni in parole che esprimono l’instabilità delle relazioni
umane in questo mondo caotico di oggi.
Tornano a Modena Jonathan Burrows e Matteo Fargion, coppia di performer il cui percorso artistico è da
anni oggetto dell’attenzione di VIE, con Counting to the One Hundred, capitolo finale della trilogia iniziata
con Cheap Lecture e The Cow piece che il pubblico di VIE ha avuto modo di apprezzare due anni fa. Counting to the One Hundred conferma la ricerca artistica di questo duo, capace di tradurre la sequenza dei brani
recitati in una inarrestabile cascata di pensieri tanto assurdi quanto comici.
Cesare Ronconi mette in scena la prima parte del suo nuovo progetto, La trilogia della gioia, O tu reale, scontrosa felicità: a Mariangela Gualtieri è affidata la collaborazione drammaturgica, e Muna Mussie è
l’artista associato alla creazione della prima parte di questo nuovo progetto firmato Teatro Valdoca.
Antonio Latella e Danio Manfredini tornano a VIE, già ospiti della scorsa edizione, per presentare rispettivamente gli ultimi tre movimenti di Francamente me ne infischio, liberamente ispirati a Via col vento di Margaret
Mitchell, e il debutto dell’Amleto shakespeariano.
All’interno di VIE quest’anno verrà ospitata la seconda edizione di “Un colpo”, progetto della Regione EmiliaRomagna dedicato agli artisti e alle Compagnie emiliano-romagnole, che quest’anno vedrà protagonisti
Barokthegreat, Gli Incauti, Menoventi e Orthographe.
Il programma completo sarà consultabile on line dalla seconda settimana di aprile all’indirizzo
www.viefestivalmodena.com
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TEATRO STORCHI
di John Cassavetes
regia IVO VAN HOVE
drammaturgia Thibaud Delpeut
traduzione Gerardjan Rijnders
scene e luci Jan Versweyveld
costumi An D’Huys
video design Tal Yarden
con Barry Atsma, Roeland Fernhout, Hans Kesting, Alwin Pulinckx, Halina Reijn
THÉÂTRE NATIONAL DE BRETAGNE/RENNES
PROGRAMMA CULTURA DELL’UNIONE EUROPEA NELL’AMBITO DEL PROGETTO
PROSPERO
PRIMA NAZIONALE
spettacolo in olandese con sottotitoli in italiano
Storchi Classico 1,2
Realizzato nell’ambito del progetto Prospero, accordo di cooperazione culturale
europeo sostenuto da sei istituzioni teatrali tra cui Emilia Romagna Teatro, Mariti
per la regia di Ivo van Hove propone la versione teatrale dell’omonimo e celebre
film di John Cassavetes di cui furono protagonisti insieme allo stesso Cassavetes
due celebri attori recentemente scomparsi, Ben Gazzarra e Peter Falk. La trama
è apparentemente semplice: tre amici Gus (Barry Atsma), Harry (Hans Kesting) e
Archie (Roeland Fernhout) si ritrovano dopo anni al funerale di un loro caro e vecchio
amico e decidono, per elaborare il lutto, di trascorrere assieme quattro giorni a
Londra. I tre si lasciano alle spalle la famiglia, le mogli e ogni sorta di responsabilità
decidendo di interrompere la routine della vita quotidiana, dando sfogo alle fantasie
della giovinezza e dedicandosi soltanto al bere, al gioco d’azzardo e alle donne.
Se due di loro superano la crisi, capiscono che il viaggio a Londra è stato solo
un intermezzo, un modo per superare il lutto e decidono di tornare alla loro
quotidianità, per il terzo questa fuga temporanea si farà definitiva trasformandosi
in una vera e propria rottura con il passato. Apparentemente Mariti può sembrare
una produzione ordinaria con una trama come tante altre, ma in realtà cela dietro
di sé altri e profondi significati: “Vedevo Mariti come un film alla moda - dichiara
van Hove - Tre uomini in crisi che assecondano le loro voglie e desideri bevendo,
cantando, giocando d’azzardo e divertendosi con diverse donne. Durante tutto il
film risuonava nella mia mente Burn to run come un motivetto, come i postumi di
una sbronza che non migliorano, anzi peggiorano durante il film. Fuggite dalla vostra
stessa vita! Vivete per sopravvivere! I tre uomini attraversano così i confini della loro
vita quotidiana e poi arriva la disillusione. O, piuttosto, è questa la soluzione?”
Ivo van Hove ha già dimostrato con diversi spettacoli premiati a livello internazionale
come Opening Night o Faces la sua grande affinità e vicinanza alla sensibilità di
John Cassavetes, ma Mariti è il film che più di tutti ha conquistato e appassionato il
regista. In questo allestimento van Hove cerca di non tradire la grande capacità di
John Cassavetes di catturare quei rari momenti di cinema vérité ottenuti grazie ad
una lunga preparazione degli attori e alla scrittura della drammaturgia sulla base
delle improvvisazioni degli attori stessi.
Anche van Hove è affascinato dal comportamento umano e dall’evoluzione delle
relazioni in diversi contesti. In questo senso Mariti può essere considerato una
sorta di laboratorio sul comportamento umano: il regista si focalizza sulle cicatrici
e sulle ferite dei suoi personaggi arrivando a colpire dove fa più male. La scena di
Jan Versweyveld lo aiuta ad esplorare i labirinti interiori dei personaggi e a mostrare
al pubblico alcuni dei lati più reconditi e nascosti della psiche degli stessi, senza
mai arrivare però ad affrettati giudizi morali. In Mariti è infatti assente qualsiasi
sfumatura negativa o giudizio morale riguardo al comportamento dei tre amici a
Londra, in questo senso è evidente l’intento di van Hove di riprendere il messaggio
originale del film: per lo stesso Cassavetes la famiglia e il matrimonio hanno un
significato altissimo, ed è proprio in Mariti che emerge il calore umano di questo
grande regista, attore e drammaturgo, come afferma lo stesso Ivo van Hove:
“Cassavetes ci mostra che (l’avventura a Londra ndr) non costituisce la felicità con
la F maiuscola. Al contrario, la vera felicità è fatta di piccole cose. Per me questa è
un’importante lezione di vita. Se guardiamo indietro all’evoluzione dei personaggi,
la storia può essere considerata, più che altro, una sorta di rito di passaggio”.
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mariti, foto jan versweyveld
MARITI
24 E 25 MAGGIO ORE 21
dante, rolandas kazlas
DIVINA COMMEDIA
26 MAGGIO ORE 21
27 MAGGIO ORE 15.30
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
di Dante Alighieri
regia EIMUNTAS NEKROŠIUS
scene Marius Nekrošius
costumi Nadežda Gultiajeva
musiche originali Andrius Mamontovas
con Rolandas Kazlas, Vaidas Vilius, Darius Petrovskis, Simonas Dovidauskas,
Marija Petravičiūté, Beata Tiškevič, Julija Šatkauskaité, Ieva Triškauskaité, Milda
Noreikaité, Pijus Ganusauskas, Vygandas Vadeiša, Paulius Markevičius, Audronis
Rūkas, Remigijus Vilkaitis
virgilio, vaidas vilius
MENO FORTAS
in collaborazione con TEATRO PUBBLICO PUGLIESE, MINISTERO DELLA CULTURA
LITUANO, ALDO MIGUEL GROMPONE, ROMA
organizzazione internazionale ALDO MIGUEL GROMPONE
spettacolo in lituano con sottotitoli in italiano
Storchi Classico 3,4
eimuntas nekrošius
Eimuntas Nekrošius, regista lituano di fama internazionale, pluripremiato in tutto il
mondo e vincitore in Italia di quattro premi Ubu, si avvicina al testo-mito della nostra
cultura studiandola come un’affascinante e preziosa miniera di immagini, un vero e
proprio atto d’amore per il nostro Paese. Del capolavoro di Alighieri saranno messe
in scena, per ora, le prime due parti, Inferno e Purgatorio.
Nekrošius si è distinto per le sue scelte drammaturgiche di montaggio, il suo
peculiare modo di concepire l’attore in tutta la sua potenzialità scenica, per il
suo procedere per immagini, conferendo agli oggetti di scena e ai gesti una forte
risonanza plastica e metaforica. Tutti questi elementi, uniti al fatto che spesso
Nekrošius privilegia grandi classici per i suoi allestimenti quali Cechov, Gogol’,
Goethe, Puškin solo per citarne alcuni, fa sì che il pubblico riesca ad oltrepassare
la barriera linguistica per abbandonarsi all’immagine, al gesto, al paesaggio sonoro
e al nucleo essenziale del testo sempre rintracciabile anche grazie all’ausilio di altre
arti come la danza e la musica. Per la sua rappresentazione della Divina Commedia
il regista pensa ad un viaggio d’amore, una storia d’amicizia: pochi e semplici gli
elementi che caratterizzano sia l’adattamento teatrale del testo che la scena, dando
vita ad un linguaggio teatrale di forte poesia e valenza metaforica. Lo stesso regista
afferma in una delle sue rare concessioni: “La Divina Commedia è un lago profondo,
una fonte inesauribile di sapienza e di poesia. Una tentazione forte, per me: il
tentativo di rendere in linguaggio umano e teatrale questa creazione, uno scopo
al limite dell’impossibile”. Questo allestimento vede in scena alcuni degli storici e
straordinari attori della Compagnia Meno Fortas diretta da Nekrošius, accompagnati
da giovanissimi e sorprendenti allievi della Scuola del maestro lituano. Gli attori
entrano in scena da un fondale nero ed interpretano alcuni dei canti più celebri
dell’Inferno e del Purgatorio su musiche che spaziano da Let it be dei Beatles fino
a Bach: immancabile il primo canto che segna l’incontro di Dante con Virgilio che
lo guiderà fino all’incontro con Beatrice nel Paradiso; l’incontro con le anime del
Limbo fra cui grandi pensatori e poeti come Omero, Seneca e Ovidio che hanno
vissuto prima di Cristo; il cerchio dei suicidi trasformati in alberi con le loro lettere
che Dante si incarica di consegnare ai vivi. Come sa bene il pubblico di Modena che ha già avuto modo di apprezzare la fantasia e il talento visionario di Eimuntas
Nekrošius in alcune produzioni di Emilia Romagna Teatro quali Faust (2006) e Anna
Karenina (2008) - è nelle scene d’amore che il regista lituano riesce a dare il meglio
di sé: Beatrice zampetta coi piedini sul cuore di Dante, Francesca trema di passione
mentre Paolo è muto. Da poema di formazione la Divina Commedia diventa l’epopea
di un eroe orgoglioso che riuscirà a ritrovare l’umiltà soltanto alla vista di sofferenze
e punizioni esemplari: “È un’opera universale, non solo italiana” - precisa il regista
- “Poeti e scrittori la citano, è base filosofica sostanziale per i giovani, un supporto
per vivere”. Non mancano però anche scene di humor come la scenata di gelosia
della moglie di Dante, Gemma, le timide avance del Maestro all’allievo o le spinte
di Beatrice per farsi largo a salutare. Grazie agli oggetti di scena, creati, come la
scenografia, dal figlio di Nekrošius, Marius, ogni personaggio viene caratterizzato in
modo estremamente poetico, efficace e comunicativo: i post - it dei desideri appesi
all’abito di Beatrice, lo sconveniente cappellone rosso del Papa, il lungo righello che
costringe Paolo e Francesca alla lettura o le sigarette fumate con rabbia dal diavolo
in un lungo cappotto. Un viaggio imperdibile nella fervente immaginazione di uno
dei maestri della scena teatrale internazionale.
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foto Stephannie Stoker - grafica Metello Orsini
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festival 2012
GIOVEDÌ 19 APRILE
MARTEDÌ 15 MAGGIO
ore 21
Vinicio Capossela
Ballate nella balena
Michael Nyman piano solo
The Piano Sings
Speciale per l’Altro Suono 2012
GIOVEDÌ 26 APRILE
SABATO 19 MAGGIO
ore 21
Hiromi: The Trio
Project
Voice
Hiromi pianoforte
Anthony Jackson basso
Simon Phillips batteria
ore 21
Prima italiana
Katia & Marielle
Labèque
50 Years of Minimalism | MIX 1
Katia Labèque pianoforte
Marielle Labèque pianoforte
Nicola Tescari tastiere
David Chalmin chitarra elettrica
Massimo Pupillo basso elettrico
Raphaël Séguinier percussioni
Una coproduzione di AngelicA, KML Fondazione
Fondazione Teatro Comunale di Modena
Fondazione Teatro Rossini
Fondazione Teatro Comunale di Bologna
Gli abbonamenti ai cinque concerti del festival l’Altro Suono 2012
sono in vendita dal 16 al 29 marzo per gli abbonati al festival
l’Altro Suono 2011; dal 30 marzo anche per i nuovi abbonati.
Abbonamenti da 30 a 75 euro; Studentcard da 14 a 19 euro.

DeProducers
Planetario
Musica per conferenze spaziali
Vittorio Cosma hammond, pianoforte, synth
Gianni Maroccolo basso, electronics
Riccardo Sinigallia chitarra, electronics, voce
Max Casacci chitarra
Fabio Peri voce narrante
Dodo Nkishi batteria
Peter Bottazzi scenografia
Produzione International Music and Arts e Alchemi Factory
in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Modena
DENTRO
LE NOTE
Ingresso libero
Aula Magna Rettorato
Sede Centrale
Via Università 4 - Modena
all’Università
MERCOLEDÌ 7 MARZO
ore 18
AFRO-MBALAX
MERCOLEDÌ 21 MARZO
ore 18
MUSICA PER
CONFERENZE SPAZIALI
I Tamburi del Senegal
Come è nato il progetto Planetario
MERCOLEDÌ 14 MARZO ore 18
MÚSICA POPULAR
BRASILEIRA
MERCOLEDÌ 28 MARZO
Samba, forrò, bossa nova...
Workshop con John De Leo Trio
Biglietteria del Teatro Comunale Luciano Pavarotti
corso Canalgrande 85, Modena
telefono 059 203 3010 - fax 059 203 3011
[email protected]

ore 21
Prima assoluta
featuring Anthony Jackson and Simon Phillips
MARTEDÌ 8 MAGGIO
ore 21
Prima italiana
ore 18
SUONO E PAROLA
Acquisto telefonico abbonamenti e biglietti: 059 203 3010
Biglietti online: www.teatrocomunalemodena.it
La direzione si riserva di apportare ai programmi eventuali modifiche
che si rendessero necessarie per cause di forza maggiore.
festival 2012
L’attività concertistica del Teatro Comunale affianca, come di consueto, alla stagione di concerti classici il festival l’Altro
Suono, i cui appuntamenti attingono a tradizioni e repertori diversi, dal pop al jazz, alla musica contemporanea fino
a nuove forme di espressione musicale, assecondando una tendenza ormai assodata che ha visto progressivamente
dissolversi confini e barriere fra generi diversi.
Aprirà il festival di quest’anno Vinicio Capossela (19 aprile), uno dei cantautori italiani più significativi dei nostri giorni,
con un progetto speciale per l’Altro Suono che prosegue il cammino dell’ultimo disco Marinai Profeti e Balene,
ispirato ai grandi libri di mare, da Omero a Melville a Conrad.
Il secondo concerto costituisce un appuntamento consueto per il Festival con i protagonisti del repertorio jazzistico,
in questo caso rappresentato dalla giapponese Hiromi (26 aprile), giovanissima pianista il cui talento è ormai di
risonanza mondiale.
Ai cinquant’anni di vita del Minimalismo, forse la più importante rivoluzione della musica contemporanea del
secondo Novecento, verrà reso omaggio con una produzione straordinaria in prima esecuzione italiana realizzata
in collaborazione con AngelicA di Bologna. Il concerto propone il più popolare duo pianistico classico, quello delle
sorelle Labèque (8 maggio), affiancato da un gruppo di musicisti contemporanei e alle prese con un programma che
ripercorre le fasi storiche di questa corrente musicale partita dagli Stati Uniti, con brani da Glenn Branca, fra i primi
sperimentatori, a Brian Eno, Philip Glass, Michael Nyman, Radiohead, Sonic Youth e altri.
Proprio Michael Nyman (15 maggio), che alla fine degli anni Sessanta fu il primo ad associare il temine ‘minimalismo’
alla musica, sarà protagonista di un concerto di piano solo. Lo spettacolo, dal titolo Piano Sings, è dedicato a una
personale rivisitazione delle sue musiche in forma di canzone e proseguirà il successo dell’omonimo album uscito nel
2005, presentando in anteprima un’uscita discografica prevista per l’autunno 2012.
Planetario (19 maggio) è un nuovo progetto in prima assoluta realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro
Comunale, nato dall’idea innovativa e coinvolgente di creare un connubio tra musica e scienza. Lo spettacolo unisce
infatti alla musica dei DeProducers - quattro dei più importanti musicisti e produttori della musica italiana (PFM,
Elio e le Storie Tese, Eugenio Finardi, Tiromancino, Litfiba, Marlene Kuntz, C.S.I...) - i racconti sui misteri del cosmo
dell’astrofisico Fabio Peri e una proiezione video delle stupefacenti immagini provenienti da alcuni dei maggiori
osservatori italiani.
tutto il programma con anteprime video su www.teatrocomunalemodena.it
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VINICIO CAPOSSELA
Giovedì 19 aprile ore 21
Ballate nella balena
Speciale per il festival l'Altro Suono 2012
Il concerto prosegue, attraverso un programma speciale creato per il festival
l’Altro Suono, lungo il cammino segnato dall’ultimo disco e dallo spettacolo
Marinai Profeti e Balene, ispirato ai grandi libri di mare, da Omero a Melville a
Conrad.
Progetti recenti
Il 25 gennaio 2010 esce in Inghilterra, per Nonesuch Records, la raccolta The
Story-Faced Man. In quell'occasione si tengono due concerti alla Union Chapel
di Londra. In marzo Capossela suona nelle principali città degli Stati Uniti e
Canada e a seguire in Portogallo e poi in Olanda, Spagna e Austria. Headliner al
concerto del Primo Maggio, ospita sul palco Enzo del Re, Ginevra de Marco e
Marc Ribot. Inizia a lavorare al nuovo progetto Marinai, profeti e balene che viene
registrato fra settembre e dicembre, con Taketo Gohara e Stefano Nanni. Insieme
ai musicisti del primo disco, Jimmy Villotti, Enrico Lazzarini, Giancarlo Bianchetti
e Antonio Marangolo, per celebrare i vent'anni di carriera tiene alcuni concerti in
locali di comprovato valore affettivo che culminano con un concerto a La Cigale
di Parigi il 14 febbraio 2011 con un concerto intitolato Niente più canzoni d'amore.
Nel 2011 tiene tre concerti antologici a Zurigo, alla Philharmonie di Colonia e
al Barbican di Londra. Il 17 marzo celebra il 150° anniversario dell'Unità d'Italia
con un concerto alla Transtienda di Buenos Aires. Ad aprile esce La nave sta
arrivando ep in allegato al mensile XL con quattro brani inediti e due anticipazioni
del nuovo album Marinai, profeti e balene. Dall'11 aprile va in onda su RadioRai2
una striscia quotidiana di 10 puntate in cui presenta il disco. Il 26 aprile esce
Marinai, profeti e balene.
Discografia
ALL’UNA E TRENTACINQUE CIRCA - 1990, CGD Eastwest
MODÌ - 1991, CGD Eastwest
CAMERA A SUD - 1994, CGD Eastwest
IL BALLO DI SAN VITO - 1996, CGD Eastwest
LIVEINVOLVO - 1998, CGD Eastwest
CANZONI A MANOVELLA - 2000, CGD Eastwest
L’INDISPENSABILE - 2003, CGD Eastwest
OVUNQUE PROTEGGI - 2006, Atlantic
NEL NIENTE SOTTO IL SOLE - GRAND TOUR - 2006, Atlantic
DA SOLO - 2008, Atlantic
SOLO SHOW ALIVE - 2009, Atlantic
THE STORY-FACED MAN - 2010, Nonesuch
MARINAI, PROFETI E BALENE - 2011, La Cùpa/Warner
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vinicio capossela, foto elettra dallimore mallaby
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
HIROMI: THE TRIO PROJECT
Featuring Anthony Jackson and Simon Phillips
hiromi, foto makoto hirose e sakiko nomura
Giovedì 26 aprile ore 21
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Voice
Hiromi pianoforte
Anthony Jackson basso
Simon Phillips batteria
Nata a Shizuoka, in Giappone, Hiromi è oggi fra i maggiori talenti del panorama
jazzistico internazionale. La giovane pianista si è diplomata nel 2003, avviandosi a
una brillante carriera che l’ha portata a esibirsi in tutto il mondo. Nel 2003 è uscito
anche il primo CD, Another Mind, seguito nel 2004 da Brain Spiral (2006) è un
intreccio di jazz, musica classica e pop mentre Beyond Standard, pubblicato nel
2008, rielabora standard della tradizione americana. Lo stesso anno è uscito Duet,
a fianco di Chick Corea, e Jazz in the Garden in formazione con lo Stanley Clarke
Trio e Lenny White. Del gennaio 2010 invece il suo disco di piano solo dal titolo
Place to be.
Voice è l’ultimo disco, uscito nel giugno 2011 per l’etichetta Telarc, il cui titolo
rimanda alla poetica centrale della musicista.
“Quando suono, mi rendo conto che la musica fa veramente trapelare le emozioni,”
dice Hiromi. “Ho chiamato quest’album Voice perché credo che la vera voce delle
persone si esprima attraverso le emozioni. Non è qualcosa che si dice. È qualcosa
che si sente con il cuore, che forse non si è ancora espresso con le parole e forse
non lo sarà mai. Ma è la vera voce. La musica strumentale è qualcosa di molto
simile a questo. Non ci sono parole o testi che la debbano accompagnare. È la vera
voce che non trasformiamo in parola, ma sentiamo che è davvero reale.”
Ogni singola traccia di Voice racconta una storia, dice Hiromi, che però si affretta
ad aggiungere che è una storia aperta, che lascia libero spazio all’interpretazione.
“Non parlo di una storia nel senso di romanzo,” dice la pianista. “Le persone
possono ascoltarle e decidere in che modo rispecchia la loro vita. Possono anche
solo immaginare qualsiasi cosa questa musica faccia immaginare. Questa è
la cosa più bella della musica che non ha parole. È un modo di usare la propria
immaginazione, trovare la propria voce all’interno della musica e viaggiare con
essa in qualsiasi posto sia capace di trasportarti.”
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50 Years of Minimalism | MIX 1
Martedì 8 maggio ore 21 - prima italiana
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Katia Labèque pianoforte
Marielle Labèque pianoforte
Nicola Tescari tastiere
David Chalmin chitarra elettrica
Massimo Pupillo basso elettrico
Raphaël Séguinier percussioni
Musiche di
Terry Riley, Erik Satie, William Duckworth, John Cage
Maurice Ravel, Colin McPhee, Tarquinio Merula (1595-1665; arr. Nicola Tescari)
La Monte Young, Terry Jennings, Steve Reich, James Tenney
Gavyn Bryars, Howard Skempton, Arvo Part, Brian Eno, Henry Flynt
Cornelius Cardew, Laurie Anderson, Philip Glass, COIL, Portishead
Michael Nyman, Aphex Twin, Glenn Branca, The Who, Radiohead
Sonic Youth, Massimo Pupillo, David Chalmin, Nicola Tescari, Raphaël Séguinier
Una coproduzione di AngelicA, KML Fondazione
Fondazione Teatro Comunale di Modena
Fondazione Teatro Rossini - Lugo Opera Festival
Fondazione Teatro Comunale di Bologna
Il Minimalismo compie 50 anni. Un serie di concerti curati nel 1961 da La Monte
Young nel loft di Yoko Ono, nel cuore della downtown newyorkese, portò per la
prima volta all’attenzione del pubblico questo nuovo, ipnotico universo musicale.
Katia e Marielle Labèque e un assortito gruppo di amici provenienti dalle frange
alternative del rock e della musica classica si riuniscono per celebrare la nascita
di questa rivoluzionaria corrente musicale e le sue molteplici influenze. Il concerto
presenta brani meno conosciuti di Steve Reich, Terry Riley e Philip Glass e si
immerge negli affascinanti esperimenti di La Monte Young. Esplora le gemme
cristalline dei musicisti europei Gavin Bryars, Arvo Part, Howard Skempton,
Cornelius Cardew, rivela alcuni dei suoi indisciplinati precursori: Erik Satie, John
Cage e Colin McPhee e si addentra nel mondo del post-minimalismo di Glenn
Branca. Nello spirito di quei primissimi concerti newyorkesi, si ascolteranno
improvvisazioni, arrangiamenti e nuovi brani ad opera dei fedeli collaboratori delle
sorelle Labèque. L’occasione non mancherà di far ascoltare anche la stupefacente
eredità che il Minimalismo ha lasciato al mondo del Rock, con brani di The Who,
Aphex Twin, Sonic Youth, Radiohead e Brian Eno.
Il duo pianistico Labèque ha da tempo raggiunto fama mondiale e i massimi
riconoscimenti musicali. Le sorelle Labèque si sono imposte all’attenzione del
grande pubblico non solo per il valore delle loro interpretazioni, ma anche grazie
all’originalità di un’attività artistica che le ha portate a espandere i propri confini
oltre la tradizione classica, e a istituire una casa discografica e una fondazione
KML dedicate allo sviluppo e alla diffusione del repertorio per due pianoforti
attraverso l’incontro con musicisti, artisti e scrittori.
Richieste dalle più prestigiose orchestre (Berliner Philharmoniker, Orchestre
Sinfoniche di Boston e Chicago, Cleveland Symphony, Leipzig Gewandhaus,
London Symphony, Philharmonia, Los Angeles Philharmonic, Filarmonica della
Scala, Philadelphia Orchestra, Bayerischer Rundfunk, Dresden Staatskapelle e
Wiener Philharmoniker), hanno collaborato con direttori quali Giovanni Antonini,
Semyon Bychkov, Gustavo Dudamel, Charles Dutoit, Sir John Eliot Gardiner,
Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Sir Simon Rattle, Esa Pekka
Salonen, Leonard Slatkin, Michael Tilson Thomas. Sono ospiti regolari dei più
importanti festival, da Berlino a Blossom, Hollywood Bowl, Ludwigsburg, Luzern,
Mozartwoche a Salisburgo, Mostly Mozart New York, Proms, Ravinia, Rheingau,
Ruhr, Schleswig-Holstein, Tanglewood, e Festival di Pasqua e di Pentecoste a
Salisburgo.
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katia & marielle labèque, foto umberto nicoletti
KATIA & MARIELLE LABÈQUE
michael nyman, foto perou 2002
MICHAEL NYMAN piano solo
The Piano Sings
Martedì 15 maggio ore 21 - prima italiana
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Brani in anteprima dal nuovo album
e un video inedito
The Piano Sings
Michael Nyman è una figura centrale del panorama musicale contemporaneo. Attivo
come critico musicale, oltre che come musicista, direttore d'orchestra, librettista e
pianista, a lui viene attribuito per primo l'uso del termine 'Minimalismo' associato
alla musica, con il quale, alla fine degli anni Sessanta, definì sul nascere quella che
sarebbe diventata la grande rivoluzione dell'ultima generazione di compositori.
"Tutta la mia musica nasce dal pianoforte - ha dichiarato l'autore - dunque mi
interessava la possibilità di tornare in qualche modo alla sua origine. Da qui il
desiderio di creare un album personale come compositore/esecutore, che ho
deliberatamente concentrato sulle tante musiche scritte in forma di canzone,
come recita il titolo dell’album”. Il concerto per l’Altro Suono presenta, a molti anni
di distanza, la seconda tappa di Piano Sings che anticiperà l’uscita discografica
prevista ad autunno 2012.
Michael Nyman
foto francesco guidicini
Tra i più amati e innovativi compositori inglesi, Michael Nyman ha scritto opere,
colonne sonore, concerti per quartetti d’archi e orchestre.
Nyman segna il proprio percorso nel mondo della musica a partire dalla fine degli
anni Sessanta, quando conia il termine Minimalismo e, poco più che ventenne,
si vede assegnata la prima commissione: la stesura del libretto per l’opera di
Birtwistle Down By The Greenwood Side.
Nel 1976 fonda il proprio ensemble, la Campiello Band (ora Michael Nyman Band)
che da allora è il laboratorio in cui nascono le sue opere sperimentali e innovative.
Da oltre trent’anni gode di una brillante fama come compositore di colonne sonore,
ruolo per cui è principalmente conosciuto dal grande pubblico.
Tra le più celebri colonne sonore composte da Nyman si annoverano una dozzina
di film di Peter Greenaway, come I misteri del giardino di Compton House e Il
cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante; Fine di una storia di Neil Jordan; alcune
pellicole di Michael Winterbottom, tra cui Wonderland e Tristram Shandy: A Cock
and A Bull Story; Gattaca e Lezioni di Piano, il film del ’93 di Jane Campion, della
cui colonna sonora sono state vendute oltre tre milioni di copie. Nel ’99 ha inoltre
scritto la musica per L’insaziabile (di Antonia Bird) a quattro mani con l’amico
Damon Albarn.
Numerosi i lavori scritti per la Michael Nyman Band, per orchestre sinfoniche, cori
e quartetti d’archi. Ha inoltre scritto alcune opere, quali The Man Who Mistook His
Wife For a Hat (1986) e Facing Goya (2000) e composto musica per balletto per
alcuni dei più affermati coreografi del mondo.
Nel 2008 ha pubblicato Sublime, un’elegante raccolta di fotografie da lui stesso
realizzate. La sua prima mostra, Videofile, in cui le immagini sono esposte accanto
a una serie di cortometraggi, è stata allestita al De la Warr Pavillion all’inizio del
2009.
In tour con la Michael Nyman Band ha eseguito le musiche dal vivo del film muto
del 1929 L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov e ha poi registrato il
disco Vertov Sounds con le sonorizzazioni degli altri due principali film del regista:
A Sixth Part of the World and The Eleventh Year.
Ha realizzato il film NyMan with a Movie Camera, presentato al Torino Film Festival, al
Toronto International Film Festival nel settembre 2010, nel Regno Unito al Barbican
Centre di Londra e New York al Museum of Modern Art nel maggio 2011.
Con la Michael Nyman Band continua a portare in concerto il ciclo di canzoni The
Glare realizzato in collaborazione con il cantante pop David McAlmont, una delle
voci più apprezzate nel Regno Unito.
Il prolifico compositore e pianista inglese ha appena vinto il “The Ivors Classical
Music Award”. Con la Michael Nyman Band ha realizzato il progetto Celan Songs,
una suite di canzoni basate sulle poesie di Paul Celan, inserite in un programma
che include estratti di musiche da film di Nyman relative ad Auschwitz.
Il 2012 vede la riedizione speciale del disco Michael Nyman, che celebra il trentesimo
anniversario del primo disco della Michael Nyman Band.
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DePRODUCERS
Sabato 19 maggio ore 21 - prima assoluta
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
Vittorio Cosma pianoforte, hammond, synth, chitarra
Gianni Maroccolo basso, electronics
Riccardo Sinigallia chitarra, electronics, voce
Max Casacci chitarre
Fabio Peri voce recitante
Dodo 'Nkishi batteria
Regia Peter Bottazzi e Vittorio Cosma
Consulenza alla regia Renzo Martinelli
Sound Engineer Fabrizio Romagnoli
Scenografia Peter Bottazzi
Video Marino Capitanio
Produzione International Music and Arts e Alchemi Factory
in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Modena
Planetario
DeProducers è una sorta di collettivo musicale formato da Vittorio Cosma, Gianni
Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci - ovvero quattro dei più importanti
musicisti e produttori della musica italiana (PFM, Elio e le Storie Tese, Eugenio
Finardi, Tiromancino, Litfiba, Marlene Kuntz, C.S.I.…) - nato dall’idea innovativa
e coinvolgente di creare un connubio tra musica e scienza. Il progetto si propone
di musicare dal vivo conferenze scientifiche raccontate in maniera rigorosa ma
accessibile. Planetario è il primo capitolo di questa “collana”, e unisce composizioni
originali eseguite dal vivo alla conferenza spaziale dell’astrofisico e direttore del
Planetario di Milano Fabio Peri, supportato dalla proiezione video delle stupefacenti
immagini provenienti da alcuni dei maggiori osservatori italiani. L’astrofisico
illustrerà le meraviglie del cosmo e il mistero della sua nascita, le costellazioni e la
loro mitologia, il rapporto tra l’Uomo e l’Infinito, il tutto veicolato da un’incredibile
capacità di coinvolgere il pubblico con un linguaggio semplice e accessibile. Lo
spettacolo accompagnerà l’uscita discografica per l’etichetta SONY prevista a
maggio 2012.
Chi sono i DeProducers?
Vittorio Cosma è sulla scena musicale italiana da oltre vent’anni, ha collezionato
svariati dischi d’oro collaborando con artisti quali Ivano Fossati, Pino Daniele,
Teresa De Sio, Fabrizio De Andrè, Enrico Ruggeri, Roberto Vecchioni, Fiorella
Mannoia, Mauro Pagani ed Eugenio Finardi. Gianni Maroccolo negli anni ’80, fonda
i LITFIBA con Pelù, Renzulli, Aiazzi e Ringo De Palma, poi collabora con band
come CCCP, Timoria e Marlene Kuntz, e con grandi cantautori italiani del calibro
di Franco Battiato, Lorenzo Cherubini, e Carmen Consoli. Riccardo Sinigallia
ha collaborato in qualità di autore e arrangiatore per Niccolò Fabi, Max Gazzè
e Tiromancino. Max Casacci nel ’96 è chitarrista, produttore artistico, autore e
compositore nei Subsonica, insieme a Samuel e Boosta che tra il 1997 e il 2007
seguono un’escalation fatta di 5 album, concerti in tutta Italia e all’estero, premi,
copertine di riviste e dischi di platino che li porta a essere una delle più importanti
band italiane di sempre.
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deproducers, foto lorenza daverio
Planetario
musica per conferenze spaziali
Gli spettacoli nei teatri di Emilia Romagna Teatro Fondazione
TEATRO BONCI - Cesena
1 aprile 2012 - ore 21.00
Scuola di Ballo
dell’ACCADEMIA TEATRO
ALLA SCALA
diretta da Frédéric Olivieri
La Bayadère/
Larmes blanches/
Evening Songs
in collaborazione
con Aterdanza
11 aprile 2012 - ore 21.00
LUKAS GENIUSAS
pianoforte
12 - 14 aprile 2012 ore 21.00
15 aprile 2012 ore 15.30
TROVARSI
di Luigi Pirandello
adattamento e regia
Enzo Vetrano
e Stefano Randisi
con Mascia Musy,
Angelo Campolo,
Ester Cucinotti,
Antonio Lo Presti,
Giovanni Moschella,
Monia Alfieri,
Marika Pugliatti,
Luca Fiorino
20 e 21 aprile 2012 - ore 21.00
22 aprile 2012 - ore 15.30 e 21.00
SERVO DI SCENA
di Ronald Harwood
con Franco Branciaroli,
Tommaso Cardarelli
e con (in o. a.) Lisa Galantini,
Melania Giglio, Daniele Griggio,
Giorgio Lanza,
Valentina Violo
regia di Franco Branciaroli
24 aprile 2012 - ore 21.00
QUARTETTO DI CREMONA
Cristiano Gualco violino,
Paolo Andreoli violino,
Simone Gramaglia viola,
Giovanni Scaglione violoncello
sabato 28 aprile 2012 - ore
21.00
BALLETTO DELL'ESPERIA
Corpi d’anima
direzione artistica
Paolo Mohovich
Serata Godani/ Mohovich
in collaborazione con Aterdanza
Chiesa del Santo Spirito:
12 - 17 maggio 2012
(escluso lunedì 14) ore 21.00
fuori abbonamento
18 - 23 maggio 2012
(escluso lunedì 21) ore 21.00
Teatro Valdoca
O TU REALE, SCONTROSA
FELICITÀ
prima parte della Trilogia
della gioia
direzione e drammaturgia del
progetto "Trilogia della gioia"
Cesare Ronconi
con la collaborazione drammaturgica di Mariangela Gualtieri
artista associato alla creazione
della prima parte Muna Mussie
TEATRO ASIOLI - Correggio (RE)
3 aprile 2012 - ore 21.00
KARAMAZOV
liberamente tratto da “I fratelli
Karamazov” di F. Dostoevskij
testo e regia César Brie
con César Brie, Mia Fabbri,
Daniele Cavone Felicioni,
Gabriele Ciavarra,
Clelia Cicero, Manuela De Meo,
Giacomo Ferraù,
Vincenzo Occhionero, Pietro
Traldi, Adalgisa Vavassori
TEATRO TESTONI
Casalecchio di Reno (BO)
21 aprile 2012 - ore 21.00
DON GIOVANNI
A CENAR TECO
drammaturgia
Antonio Latella
e Linda Dalisi
regia Antonio Latella
con Cateria Carpio,
Daniele Fior, Giovanni Franzoni,
Massimiliano Loizzi,
Candida Nieri, Maurizio Rippa,
Valentina Vacca
26 - 28 aprile 2012 - ore 21.00
KARAMAZOV
TEATRO DADA’
Castelfranco Emilia (MO)
11 aprile 2012 - ore 21.00
TROVARSI
Teatro Walter Mac Mazzieri
Pavullo nel Frignano (MO)
3 aprile 2012 - ore 21.00
CAN CAN
di Cole Porter
adattamento e regia
Corrado Abbati
con la Compagnia di Operette
Corrado Abbati
TEATRO FABBRI - Vignola (MO)
1 aprile 2012 - ore 21.00
LA COMMEDIA DI ORLANDO
liberamente tratto da Orlando
di Virginia Woolf
regia e drammaturgia
Emanuela Giordano
con Isabella Ragonese,
Sarah Biacchi
e con Claudia Gusmano,
Laura Rovetti, Peppe Bisogno
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TEATRO GIOVANI
Gli affari del Signor Ui ovvero “Come ho imparato a capire la Crisi…”
Il 24 aprile, a partire dalle ore 19.00, La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brecht torna in scena al Teatro Storchi, in una
veste ancor più “fresca e grottesca” rispetto all’allestimento per la regia di Claudio Longhi, con protagonista Umberto Orsini,
visto all’inizio dell’attuale stagione. Verrà infatti rappresentato l’esito mirabolante, roboante e, ça va sans dire, “irresistibile”
del laboratorio drammaturgico-performativo, guidato da alcuni membri della compagnia dell’Arturo Ui, che ha visto otto
gruppi di studenti degli Istituti Medi Superiori del modenese impegnati a riscrivere e re-interpretare alcune scene salienti
della farsa storica del drammaturgo di Augusta. A monte, come un piccolo faro per tutto il lavoro, uno dei più importanti
motti brechtiani - quasi un “marchio di fabbrica” - secondo cui il buon teatro, oltre che "di divertimento", ha da essere
pure "di insegnamento". Così le vicende di Ui e Roma, di Dogsborough, Giri, Givola e dei coniugi Dullfeet, saltando dalla
Chicago (e dalla Berlino) degli anni Venti a epoche e luoghi via via noti o immaginari, in cui la stessa parodia brechtiana degli
irresistibili cavoli verrà ulteriormente mascherata o travestita, secondo le evocazioni sprigionate dalla fantasia creativa dei
ragazzi, da luciferina vicenda infernale, da bizzarra resa dei conti in salsa western, oppure da spaccato di vita di un’industria
di calzature… serviranno a ricordarci nuovamente come, mutatis mutandis, certe dinamiche violente del potere e della
corruzione possano rimanere inalterate nel tempo e nello spazio, toccando la vita di ognuno di noi coi propri terribili effetti.
Gli allievi dell’Istituto Tecnico Corni, del Liceo Classico Muratori, del Liceo delle Scienze Umane Sigonio, dell’Itas Selmi
e dell’Istituto d’Arte Venturi di Modena, del Liceo Classico Pico di Mirandola e dell’Istituto Tecnico Baggi di Sassuolo si
alterneranno sul palco dello Storchi per ripercorrere, a loro modo, l’analisi storica a suo tempo impostata da Brecht, dopo
aver assemblato documenti, materiali teatrali e pagine letterarie capaci di ricostruire un quadro, problematico e affascinante,
del complesso panorama culturale dell’Europa e dell’America al tempo della “grande depressione”.
Il laboratorio Gli affari del Signor Ui, in bilico tra drammaturgia e messa in scena, ha infatti previsto, per ogni gruppo scolastico,
l’iniziale rielaborazione testuale di un quadro de La resistibile ascesa di Arturo Ui, e in seguito, terminata quest’opera di
montaggio drammaturgico, ha visto gli studenti farsi registi e attori allo stesso tempo per dare vita alla propria riscrittura…
Un impegno teatrale totalizzante, dunque, vissuto dai partecipanti con un entusiasmo fortissimo e contagioso! Insomma,
il 24 sera l’ultimo passo spetta a voi, gentile pubblico... Quello di unirvi ai ragazzi in veste di spettatori altrettanto fervidi e
desiderosi, per godere assieme, sempre seguendo Brecht, della più dolce delle emozioni: conoscere come l’uomo possa
essere utile all’uomo.
Testo a cura di: Lino Guanciale, Giacomo Pedini
Teatro in classe - Giovani critici a teatro
Prosegue anche in questa stagione Teatro in classe, promosso da Emilia Romagna Teatro Fondazione e Il Resto del Carlino con
il sostegno di Nordiconad. Il concorso di critica teatrale per aspiranti cronisti vede impegnate 13 classi delle Scuole Superiori
di Modena e Provincia che, da novembre a maggio, recensiranno alcuni dei principali titoli in cartellone al Teatro Storchi e al
Teatro delle Passioni. Ad ogni recensione si affiancherà, come ormai tradizione, anche la rubrica di approfondimento Noi tra
palco e realtà, uno spazio di riflessione in cui parlare del presente partendo dagli spunti di attualità offerti dagli spettacoli.
Una giuria di esperti giudicherà gli elaborati e premierà quelli ritenuti migliori nel corso di una serata conclusiva aperta
al pubblico che si terrà al Teatro Storchi il 21 maggio alle ore 21: un’occasione per i ragazzi di confrontarsi con critici di
professione e con alcuni dei protagonisti degli spettacoli recensiti.
SERATA FINALE DEL CONCORSO TEATRO IN CLASSE
21 maggio ore 21.00 - Teatro Storchi
- Premiazione miglior recensione e miglior rubrica -
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EMILIA ROMAGNA
TEATRO FONDAZIONE
TEATRO STABILE
PUBBLICO REGIONALE
19°EDIZIONE
Teatro Storchi 16 Aprile ore 21.00
ITIS E. Fermi – Ultima Fermata
Teatro Storchi 14 maggio ore 21.00
ITG G. Guarini Laboratorio teatrale
NUOVO ARSENICO E VECCHIE RIFORME
SIRENE
Teatro Ermanno Fabbri, Vignola 20 Aprile, ore 21.00
Istituto d’Istruzione Superiore A. Paradisi di Vignola
MISTERO BUFFO
Teatro Storchi 30 Aprile ore 10.00 e 21.00
Liceo Classico San Carlo e Ipsia Corni
ILIADE
Teatro delle Passioni 5, 6 Maggio ore 21.00
Liceo Scientifico Wiligelmo
Teatro Storchi 15 maggio ore 21.00
Liceo Linguistico F. Selmi
DIE DREIGROSCHENOPER
Teatro Storchi 4 giugno ore 21.00
ITC J. Barozzi
THE PRIVATE WAR OF LACEY BELZONI
Ingresso agli spettacoli € 7,00 Abbonamento attori € 3,00
SYNAPSIS
Teatro Storchi 7 maggio ore 21.00
Liceo Linguistico F. Selmi
FIGARO EST TOUJOURS VIVANT
Teatro delle Passioni 9, 10 maggio ore 21.00
Liceo Classico e Linguistico A. Muratori
ANGST
Teatro Storchi 10 maggio ore 21.00
ITIS Corni – Compagnia Aspettativa Crediti
DOPPIO SOGNO
Teatro delle Passioni 11,12 maggio ore 21.00
Istituto Superiore d’Arte A. Venturi
in collaborazione con Ludovico Van Teatro
CITY OFF - LA CITTÀ DEI SOGNI
Teatro Storchi
12 maggio ore 10.00
Liceo SPP, Liceo Musicale, Liceo delle Scienze Sociali
e delle Scienze Umane C. Sigonio
POWER KILLS
EquoCentricO
Rassegna di teatro
ed eventi sull’eco-sostenibilità
13 maggio
Ore 10.00 Teatro TeTe Convegno “Mondo equocentrico”
Ore 15.00 Cortile Teatro TeTe Mercatino del baratto
Ore 18.00 Ex Cinema Principe
Inaugurazione mostra fotografica Scambi di sguardi
14 e 15 maggio ore 21.00 Teatro TeTe
Sprecatti
16 e 17 maggio ore 21.00 Cortile Teatro TeTe
Azioni teatrali sul nostro ambiente
18 maggio ore 21.00 Teatro TeTe
Relitti Rieletti
19 maggio dalle ore 18.00 Cortile Teatro TeTe
Nessun dorma: la notte bianca ecologica
Mercatino del baratto by night
Concerto aperitivo biologico
Dj set e festa Teatro Tempio
Progetto grafico Francesca Leonelli Istituto Superiore d’Arte A.Venturi Coordinamento Antonella Battilani
DI
CLASSE
2012
CANTIERE 2012: OCCASIONI DI CRESCITA PER GIOVANI ATTORI
Anche quest’anno saranno due i percorsi di qualificazione e professionalizzazione dedicati da Emilia Romagna Teatro
Fondazione ai giovani attori che iniziano a sperimentare il mestiere del palcoscenico. A dirigerli due registi della
‘generazione di mezzo’ che da anni collaborano con il teatro stabile regionale: Andrea De Rosa e Marco Plini.
IL SIMPOSIO TEATRALE DI ANDREA DE ROSA
Il giovane regista napoletano ha segnato la sua presenza
nei nostri teatri con regie innovative e sorprendenti.
Ricordiamo una stupefacente Elettra di Hofmannsthal in
cui sofisticate tecnologie del suono filtravano le battute
degli attori in scena e poi Molly Sweeny con le sue
radicali domande sulla dialettica tra realtà e percezione,
per giungere all’algida crepuscolarità de La tempesta
shakespeariana dominata dal Prospero di Umberto Orsini.
Per il Cantiere 2012 De Rosa ha elaborato, assieme al
drammaturgo Federico Bellini, un progetto che impegnerà
un ensemble di giovani attori nella esplorazione, con gli
strumenti del teatro, di uno dei capisaldi del pensiero
filosofico occidentale, Il Simposio di Platone. I giovani
performer del Cantiere apriranno a ottobre la stagione
del Teatro delle Passioni con uno spettacolo che sarà il
risultato di questo intenso workshop di ‘metabolizzazione’
del testo filosofico. La sfida che le pagine lanciano agli
interpreti è, per il regista, un invito al coinvolgimento che
non può conoscere compromessi: “La potenza creatrice
e insieme distruttiva di Eros è il tema di cui si discorre
durante questo Simposio, al termine del quale nessuno
dei convitati, tranne Socrate, è più se stesso”.
DAL TESTO AL PROGETTO
Marco Plini collabora ormai da molti anni con ERT, dapprima come assistente di Massimo Castri, poi come coordinatore di progetti formativi che lo hanno impegnato anche in scambi europei e nelle ultime stagioni come regista
(porta la sua firma il coinvolgente e crudo teatrino della
violenza sociale rappresentato in Freddo di Lars Norén,
con una giovane compagnia di ex allievi).
Per il Cantiere 2012 Plini dirigerà un percorso formativo/
produttivo che, partendo da un testo individuato Ifigenia
in Aulide, accompagnerà i partecipanti lungo tutte le tappe che conducono alla realizzazione di un progetto complesso che non si esaurirà nel debutto di uno spettacolo
ma che comprenderà anche momenti teatrali di accompagnamento e arricchimento alla visione del pubblico.
La prima fase estiva di workshop, in Romagna, sarà finalizzata a creare una grammatica comune di lavoro e una
drammaturgia profonda del testo mentre nel successivo
stage i partecipanti saranno protagonisti della creazione
di uno spettacolo e di specifici moduli di approfondimento tematico.
I bandi di partecipazione saranno pubblicati sui siti www.emiliaromagnateatro.com e www.cantierearti.com
info: [email protected]
WORKSHOP SU MACBETH A CESENA PER I
GIOVANI ATTORI DEL TNB
Per tutto il mese di aprile gli allievi del terzo anno della
scuola di teatro del Theatre National de Bretagne Rennes saranno ospiti presso la Societas Raffaello Sanzio
per un workshop diretto da Chiara Guidi nell’ambito del
progetto europeo Prospero sviluppato in Italia da Emilia
Romagna Teatro Fondazione. Il laboratorio fa parte di un
programma di scambi didattici per giovani artisti nel quale
sono già stati coinvolti, oltre agli allievi del TNB, anche
attori di ERT, del Conservatoire Royal de Liège (Belgio)
e del Department of Acting dell’Università di Tampere
(Finlandia). I giovani attori francesi incontreranno durante
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la loro residenza alcune tra le principali realtà teatrali
della Romagna (Teatro Valdoca, Ravenna Teatro) e
parteciperanno agli eventi culturali della città. Nel mese
di giugno la giovane compagnia di ERT impegnata nello
spettacolo Karamazov sarà a Liège per un workshop con
il regista bulgaro Galin Stoev.
STAGIONE 2012/2013 - INVITO
Gli abbonati e tutto il pubblico di ERT, sono invitati all’incontro-aperitivo
che si terrà Mercoledì 9 maggio
alle ore 19.00 presso il Teatro Storchi di Modena.
Nel corso dell’incontro Pietro Valenti, Direttore di Emilia Romagna Teatro Fondazione,
illustrerà il programma della prossima stagione del Teatro Storchi
e del Teatro delle Passioni di Modena.
Vi aspettiamo!
INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA
Biglietteria telefonica - tel. 059/2136021
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.
Biglietteria Teatro Storchi
Largo Garibaldi, 15 - Modena
Orari: martedì ore 10/14 e 16.30/19.00, dal mercoledì al venerdì ore
10/14, sabato ore 10/13 e 16.30/19.00
Biglietteria Teatro delle Passioni
Viale C. Sigonio, 382 - Modena
Orari: apertura nei giorn i di spettacolo un’ora e mezzo prima della
rappresentazione.
Informazioni e vendita on-line: www.emiliaromagnateatro.com
Vivaticket:
Call center 89.24.24. Servizio a carattere sociale - Informativo di Seat
Pagine Gialle. Costo da fisso € 0,026 al secondo più € 0,36 alla risposta (IVA
incl.). Costo da mobile in funzione del gestore. Info e costi www.892424.it
Il servizio è attivo e accessibile 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, su tutto
il territorio nazionale.
Punti vendita Vivaticket elenco: www.vivaticket.it
ABBONAMENTI
Gli abbonamenti sono in vendita unicamente presso la Biglietteria del
Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni nei giorni e orari indicati e
nelle sere di spettacolo.
CARNET 7
con scelta di titolo, data di rappresentazione e del posto
Dà diritto a 7 entrate a scelta su tutto il cartellone del Teatro Storchi
e del Teatro delle Passioni, compresa l’operetta. Il titolare sceglie
gli spettacoli, il numero dei posti per ogni spettacolo e la data di
rappresentazione. Non è nominativo, può quindi essere utilizzato da
più persone per lo stesso spettacolo.
Ad ogni spettacolo scelto al Teatro delle Passioni gli abbonati in platea
avranno diritto a un biglietto omaggio per un accompagnatore.
platea, balconata, palco intero € 135,00 ridotto € 105,00
I e II galleria intero € 85,00 ridotto € 85,00
QUATTROCARD
4 spettacoli con scelta della data di rappresentazione e del posto.
Riservata a: giovani fino a 20 anni, possessori della Student Card
rilasciata dall’Università di Modena e Reggio Emilia, titolari di Carta
DOC.
Posto unico € 40,00
Ridotto € 25,00 solo per i titolari StudentCard rilasciata dall’Università
di Modena e Reggio Emilia
L’abbonamento è nominativo e non può essere ceduto, né rimborsato,
né utilizzato più volte per lo stesso spettacolo.
MODALITÀ ASSEGNAZIONE POSTI PER GLI ABBONAMENTI
Passioni, QuattroCard, Carnet 7, CartaTeatro
Per l’assegnazione del posto e della data scelta, il titolare dovrà
telefonare o recarsi in biglietteria.
I biglietti prenotati dovranno essere ritirati o confermati telefonicamente
entro il giorno precedente la rappresentazione scelta.
Nel caso tale giorno coincidesse con il lunedì sarà aperta la Biglietteria
del Teatro Storchi dalle ore 9.00 alle 13.00.
La conferma telefonica può avvenire solamente comunicando il
proprio codice di abbonamento.
Biglietto sostitutivo in caso di smarrimento/dimenticanza di biglietto o
abbonamento € 1,00
BIGLIETTI
I biglietti possono essere prenotati anche telefonicamente al numero:
059 2136021. Entro i 10 giorni successivi (o il giorno successivo
nel caso di prenotazioni effettuate nei 20 giorni antecedenti la
rappresentazione) si dovrà provvedere al ritiro presso le biglietterie,
oppure al pagamento tramite: bonifico, carta di credito, c/c postale.
TEATRO STORCHI
Platea balconata e palco
intero € 25,00 ridotto 10% € 22,50 ridotto € 19,00 ridotto 30% € 17,50
I e II galleria
intero € 15,00 ridotto 10% € 13,50 ridotto € 12,00 ridotto 30% € 10,50
POMERIDIANE GIORNI FERIALI PREZZO SPECIALE
Posto unico € 11,00
TEATRO DELLE PASSIONI
Intero € 11,00 ridotto 10% € 10,00 ridotto € 8,00 ridotto 30% € 7,50
POMERIDIANE GIORNI FERIALI PREZZO SPECIALE
Posto unico € 8,00
TEATRO GIOVANI
Teatro Storchi pomeridiana - serale € 11,00 Teatro delle Passioni € 8,00
Diritto di prevendita 8% con arrotondamento a € 0,50
LAST MINUTE: biglietti acquistati on line il giorno di spettacolo:
50% di riduzione sul prezzo intero.
TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI
per lo spettacolo LA DIVINA COMMEDIA
Platea, palchi centrali e laterali di I e II ordine
intero € 25,00 ridotto 10% € 22,50 ridotto € 19,00 ridotto 30% € 17,50
Palchi centrali e laterali di III e IV ordine, loggione
intero € 15,00 ridotto 10% € 13,50 ridotto € 12,00 ridotto 30% € 10,50
RIDUZIONI
Abbonamento o biglietto ridotto per:
• gruppi di almeno 10 persone (cral aziendali, gruppi di amiciconoscenti, ecc.). Per accedere alle riduzioni e per maggiori
informazioni contattare: [email protected],
tel. 059/2136041
• giovani fino a 29 anni, anziani oltre i 60 anni
• dipendenti Tetra Pak, associati e dipendenti CNA, Amici dei Teatri
Modenesi.
Sconto 10% sul prezzo del biglietto intero per:
Associati CGIL, CISL, FAI, AbitCoop, ARCI, Soci Coop, Amici della
Musica di Modena, Abbonati Teatro Comunale di Modena.
Sconto del 30% sul prezzo del biglietto intero per:
Tutti gli abbonati dei Teatri di Emilia Romagna Teatro Fondazione (Teatro
Storchi e Passioni di Modena, Teatro Nuovo Mirandola, Teatro Asioli
Correggio, Teatro della Regina Cattolica, Teatro Testoni Casalecchio di
Reno, Teatro Mac Mazzieri Pavullo, Teatro Dadà Castelfranco Emilia,
Teatro Ilva Ligabue Bagnolo in Piano, Teatro Ermanno Fabbri Vignola). Per
informazioni e prenotazioni rivolgersi alla biglietteria del proprio teatro.
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TEATRO COMUNALE lUCIANO PAVAROTTI
festival
ABBONAMENTI E BIGLIETTI
Abbonamenti l’Altro Suono festival
Gli abbonamenti ai cinque concerti del festival l’Altro Suono 2012
sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Comunale Luciano
Pavarotti fino a giovedì 29 marzo per gli abbonati al festival 2011;
da venerdì 30 marzo anche per i nuovi abbonati.
Costo abbonamenti: da 30 a 75 euro
Acquisto biglietti
Da venerdì 6 aprile sono in vendita i biglietti per tutti i concerti del
festival.
Riduzioni su abbonamenti e biglietti
Abbonamenti
>Fino a 27 anni: riduzione del 50%
>Da 65 anni in poi: riduzione del 30%.
Presentare un documento di identità.
>Possessori delle Membership card I am Individual e I am Prestige
del MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna: riduzione del 10%.
Presentare la Membership card.
Biglietti
>Fino a 18 anni: riduzione del 70%.
>Da 19 a 27 anni: riduzione del 50%
>Da 65 anni in poi: riduzione del 30%.
Presentare un documento di identità.
>Abbonati Teatro Storchi e Teatro delle Passioni:
riduzione del 10%.
Presentare la tessera di abbonamento.
Abbonamenti e biglietti
>Aderenti alle Associazioni ACLI, AICS, ARCI,
ENDAS, FAI - Fondo Ambiente Italiano,
TOURING CLUB ITALIANO: riduzione del 10%.
Presentare la tessera dell’associazione.
La riduzione del 10% può essere applicata, tramite convenzione, a
organizzazioni sindacali, scuole, istituti musicali, università, istituzioni ed enti culturali, associazioni, circoli musicali e gruppi organizzati
di almeno dieci persone. Per informazioni: telefono 059 203 3003.
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A Teatro con la studentcard
Gli studenti universitari iscritti a Modena e Reggio Emilia potranno
usufruire, grazie allo sconto del Teatro Comunale e al finanziamento dell’Università di riduzioni superiori al 70% per l'acquisto di abbonamenti a l’Altro Suono festival 2012.
Costo abbonamenti: da 14 a 19 euro
Prezzi dei biglietti
VINICIO CAPOSSELA: da 14 a 35 E
HIROMI e MICHAEL NYMAN: da 8 a 20 E
KATIA & MARIELLE LABÈQUE e DePRODUCERS: da 6 a 15 E
Biglietteria del Teatro Comunale Luciano Pavarotti
Corso Canalgrande 85
telefono 059 203 3010 - fax 059 203 3011
[email protected]
Orari: martedì e sabato 10 - 19;
mercoledì, giovedì e venerdì 16 - 19.
In coincidenza degli spettacoli la biglietteria è aperta:
nei giorni feriali fino alle 21; nei giorni festivi pomeridiani:
dalle 11 alle 16; nei giorni festivi serali: dalle 16 alle 21.
Acquisto telefonico abbonamenti e biglietti:
059 203 3010
Informazioni e biglietti online:
www.teatrocomunalemodena.it
www.vivaticket.it
Teatro Comunale Luciano Pavarotti
Via del Teatro, 8 - 41121 Modena;
tel. 059 203 3020 fax 059 203 3021
[email protected]
www.teatrocomunalemodena.it
La direzione si riserva di apportare ai programmi eventuali modifiche che si rendessero necessarie per cause di forza maggiore.
Vuole ricevere Rotopalco?
Gentile Lettore,
Rotopalco è la rivista che stampiamo da anni per fornire ai nostri spettatori tutte le informazioni utili sulla
programmazione dei nostri teatri.
La rivista è sempre disponibile gratuitamente presso tutti i nostri teatri e scaricabile in formato pdf dai siti
della Fondazione Teatro Comunale di Modena e di Emilia Romagna Teatro agli indirizzi: www.teatrocomunalemodena.it - www.emiliaromagnateatro.com.
Se desidera ricevere Rotopalco nella versione cartacea gratuitamente a casa, la preghiamo cortesemente
di richiederlo attraverso uno di questi canali:
- sito della Fondazione Teatro Comunale di Modena (www.teatrocomunalemodena.it alla voce Informazioni
Rotopalco)
sito di Emilia Romagna Teatro (www.emiliaromagnateatro.com alla voce Rotopalco)
- modulo sottostante da compilare e riconsegnare alle biglietterie o al personale di sala del Teatro Comunale
LucianoPavarotti, del Teatro Storchi o del Teatro delle Passioni.
Cordiali saluti
Fondazione Teatro Comunale di Modena
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Alla Fondazione Teatro Comunale di Modena e a Emilia Romagna Teatro Fondazione
Data:
Desidero che Rotopalco venga spedito al mio indirizzo
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* se sì specificare a quale/i:
SÌ 
NO 
* È UNO SPETTATORE OCCASIONALE? SÌ 
NO 
* È UN OPERATORE DEL SETTORE? SÌ 
NO 
* MI INTERESSA ROTOPALCO PERCHÉ VOGLIO RICEVERE INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DI:
 Fondazione Teatro Comunale di Modena
 Emilia Romagna Teatro Fondazione (Teatro Storchi, Teatro delle Passioni)
 Entrambe
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di Rotopalco. Il titolare dei dati potrà richiedere in qualsiasi momento la conferma dell'esistenza, la modifica o cancellazione dei propri dati
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