n° 21 dicembre 2015 THE ORPHAN BRIGADE SOUNDTRACK TO A GHOST STORY Omar Sosa, Joo Kraus, Gustavo Ovalles Ottmar Liebert - Gaia Cuatro Ellis Hooks - Marceo Parker Tribute to Ted Hawkins - KREG VIESSELMAN IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm Designed by Freepik.com News R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Gaia Cuatro SONGWRITER JAZZ Kaze Il piccolo fenomeno Gaia Cuatro da vita finalmente all’attesissimo quarto lavoro che celebra il decimo anno del loro fortunato sodalizio. E’ una realtà che ha ormai conquistato mezzo mondo. La loro musica carica di suggestioni ha una gradevolezza ed una intensità tale da arrivare dritta al cuore come raramente accade. Ascoltare un loro concerto o un loro disco è una esperienza irresistibile. L’unione di due culture apparentemente agli antipodi, quella argentina e quella giapponese, da qui origine ad un mix sensazionale dove la passione, il calore ed il ritmo argentino si fondono magistralmente con la raffinatezza e l’eleganza della tradizione musicale del SolLevante. Il risultato è da lasciare senza fiato. Anche in “Kaze” abbiamo la straordinaria partecipazione di Paolo Fresu e del noto quartetto d’archi dei Solis string. I loro dischi sono diventati un fenomeno “cult” nell’ambiente audiofilo per la purezza timbrica e la qualità di registrazione Anche quest’ultimo disco non tradirà le aspettative dei palati più esigenti. AAVV Cold Bitter Tears. Songs of Ted Hawkins Il primo tributo a questo artista, Ted Hawkins, dagli esordi come artista di strada sulla celebre Venice Beach alla consacrazione come leggenda americana, sino al meritato, seppur tardo, riconoscimento nel resto del mondo. Ora uno straorinario cast di artisti internazionali rende omaggio a questa vera e propria icona del cantautorato americano attraverso la propria personalissima interpretazione. Tra le quattordici tracce di “Cold Bitter Tears - Songs Of Ted Hawkins” troviamo impegnati, tra gli altri, James McMurtry, Kasey Chambers, Tim Easton, Mary Gauthier, Jon Dee Graham, Sunny Sweeney, Randy Weeks, Tina-Michelle Hawkins Fowler, Elizabeth Hawkins, Gurf Morlix, Danny Barnes, The Damnations, Ramsay Midwood, ShinyRibs e Steve James. Ciliegina sulla torta è la bonus track “A Great New Year”, una demo originale di Ted Hawkins mai pubblicata fino ad ora. Di sicuro uno dei migliori tributi che potrete ascoltare quest’anno. Ellis Hooks SONGWRITER BLUES Needle in a Haystack 1 Lo avevamo lasciato nel 2007 con Another Saturday Morning ma ora, per fortuna, l’attesa è terminata : Ellis Hooks è tornato con “Needle In A Haystack” e per noi è un evento. Prodotto da Jon Tiven (Robert Plant, Nick Lowe, Wilson Pickett, Arthur Alexander, B.B. King per intenderci) e con testi scritti a sei mani dove oltre a Ellis e Jon troviamo Stephen Kalinich (Beach Boys e Brian Wilson) non possiamo negare che le attese per questo nuovo album sono veramente alte. Con questo nuovo lavoro “Needle In A Haystack” che rispetto agli esordi risente anche di un mix di sonorità southern tanto che negli anni Hooks ha aperto più volte i concerti per gli Allman Brothers e i Lynyrd Skynyrd. All’attento pubblico italiano sicuramente non saranno passate inosservate le apparizioni del nostro al Porretta soul festival che hanno sempre lasciato il segno Infine permetteteci di segnalare all’interno dell’album anche un piccolo cameo di Dylan LeBlanc. Feat. Jon Tiven (Guitar, Tenor Saxophone, Keyboards, Background vocals) – Stephen Kalinich ( Background Vocals) - Sally Tiven (Bass) – Todd Snare – Drums Special Guest Steve Cropper , Dylan LeBlanc, Muss Gillum. Stacie Collins Roll The Dice Esuberante, energica, anzi, vulcanica e sempre imprevedibile. Stacie Collins è una mina vagante, ma in senso buono: è molto apprezzata da Dan Baird, Warner E. Hodges e Jason Ringerberg dei Jason And The Scorchers. “Roll The Dice”, sua ultima fatica discografica, è un album esuberante, che si espande nel vasto terreno della musica Roots attraverso l’immancabile suono dell’armonica e tocca le corde di ogni ascoltatore col suo cocktail di rock, blues e Americana. Accanto a Stacie troviamo il marito (e bassista) Al Collins, Dan Baird e Audley Freed alle chitarre e Brad Pemberton alla batteria: con una band così, la musica non può che farsi energia pura. N U O V E U S C I T E ALOOS PP A Kreg Viesselman A R I E P I L O G O ROCK To The Mountain “White soul music for modern times.” Potrebbe essere definita così la musica di Kreg Viesselman, americano "adottato" artisticamente dalla Norvegia. Cresciuto alla scuola di Ray LaMontagne, con un ottimo seguito di fans in Olanda, Germania e Italia, le canzoni di Viesselman viaggiano nel sottile confine che separa i grandi del soul (Curtis Mayfield, Marvin Gaye ma anche Van Morrison) dai maestri del folk come Dylan, Tim Buckley o Tim Hardin. Chitarre acustiche e pianoforte come si faceva negli anni Settanta, ma con una voce calda e "nera" davvero senza tempo. Un disco nato dagli appunti dello stesso Viesselman, a cui la chitarra ha fornito il perfetto accompagnamento. Annotazioni e note si mescolano in “To The Mountain”, un album più vario rispetto a quelli a cui Kreg ci ha abituati, dove troviamo anche brani più up-tempo e ritmati. Accanto a Greg, trascinante compositore, troviao la consueta live band, formata da Anne Lise Frøkedal, Sondre Meisfjord, Øystein Hvamen Rasmussen, Ingrid Berge e Bård Ingbrightsen, mentre danno il loro contributo Kjartan Kristiansen alla chitarra ritmica, Mari Persen al violino e Peter O Toole dei Hot House Flowers al Bouzouki. Omar Sosa, Joo Kraus, Gustavo Ovalles JAZZ JOG Un trio stellare, tre anime per un progetto tanto innovativo quanto bello. È così che l’acclamato pianista Omar Sosa ha chiamato al suo fianco altre due autorevoli figure del panorama jazz contemporaneo, come il trombettista tedesco Joo Kraus e il percussionista venezuelano Gustavo Ovalles, per intrecciare l’assodata tradizione jazzistica e la sperimentazione di suoni elettronici che fa di questo disco un pezzo unico nel suo genere. “Jog” riprende l’essenza della filosofia jazzistica e totalmente free di Omar Sosa. Una esperienza collettiva dove la musica scorre veloce e piacevole sulla base dell’improvvisazione, Joo Kraus e Gustavo Ovalles apportano il loro tocco personale, condensando il loro background musicale dentro un disco di grande musica, dove il jazz viene perfettamente contaminato da effetti elettronici e brani rap di Joo Kraus. Ottmar Liebert F U N K Y- J A Z Z G U I TA R Waiting n Swan La carriera ed i successi di Ottmar Liebert sono largamente riconosciuti da tutti, ma questo straordinario autore non si limita alla propria arte e in “Waiting n Swan” ci offre qualcosa di totalmente innovativo. In un complesso mix sonoro, il talento di Liebert esplora le radici di Reggae, Tango, Flamenco e Salsa, si avvale dell’inaspettato accompagnamento di un set di strumenti, come fisarmonica, tromba e percussioni. I brani (classici di Liebert e Bob Marley) scorrono fluidi e legati insieme dalla rhythm section per un disco che pieno di talento e bellezza. Maceo Parker Roots Revisited (The Bremen Concert) Conosciuto soprattutto per la sua considerevole influenza sulla musica di uno dei padre del soul/funk, James Brown, di cui è stato sassofonista. Questa registrazione risale a Novembre del 1990 durante il tour di “Roots Revisited” davanti ad un giovane pubblico che voleva sentire quel mix di jazz, R&B e funk. Feat. Fred Wesley, Pee Wee Ellis, Larry Goldings, Rodney Jones e Bill Stewart. Superba la qualità audio! 2 I grandi ch i t a r r i s t i IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Ry Cooder & All Stars WORLD Buena Vista Social Club VINILE 180gr Da anni fuori catalogo torna la versione in vinile con copertina apribile del classico assoluto della musica Cubana. Sotto la direzione di Ry Cooder si sono ritrovati i grandi della musica cubana: Compay Segundo, Ruben Gonzales, Ibrahim Ferrer, Omara Portuondo, Pyo Leyva, Cachaito, Eliades ochoa etc. Più di otto milioni e mezzo di copie vendute a livello mondiale. 2 LP Anna Granata JAZZ Re-Edith Conosciuta come cantante colta e popolare, ha collaborato per molti anni con Riccardo Tesi, con Les Anarchistes, fondato il gruppo Elianto, arrivata ad un momento importante della sua vita, Anna Granata ha iniziato un nuovo percorso, sempre dedicato alla sua ricerca sulla vocalità, che intraprende da sempre, sperimentando nuove sonorità. “Re-Edith” è un lavoro ancora più profondo, un lavoro su una donna, non solo sulle sue canzoni indimenticabili. Quest’album è nato grazie alle poesie di Edith Piaf, ottenuto da un delicato e accurato lavoro di cancellazione parziale delle parole di ogni singola epistola, al fine di comporre un nuovo scritto attraverso un esercizio di sintesi poetica. Feat. Anna Granata (voice, sample machine), Marco Monfardini (electron ics), Gianluca Sibaldi (cellos score, piano, sound design) e Damiano Puliti (cellos). Ella Fitzgerald JAZZ Live at Chautauqua (Vol. 1) La data: l’11 luglio 1968, la location: il Chautauqua Institution Amphitheater di New York. La protagonista: una straordinaria Ella Fitzgerald, la first lady della canzone. Uno spettacolo unico, una grande lezione di improvvisazione e interpretazione, accompagnata dal bravissimo Tee Carson Trio (Tee Carson al piano, Keter Betts al basso e Joe Harris alla batteria). Un programma al contempo delicato, emozionante e vivace, che si snoda tra vecchi classici, come 'The Object Of My Affection' (1934), per la prima volta su disco nella versione di Ella, ma anche brani che sarebbero diventati classici a loro volta. Una parte fondamentale: il pubblico di quella sera, straordinario, emozionato, adorante e infervorato dalla gioia e dalla sensibilità di Ella, protagonista assoluta di questa serata. Buona la qualità audio!! Wayne Horvitz JAZZ Some Places are Forever Afternoon (11 PLACES FOR RICHARD HUGO) Il nuovo progetto del compositore/produttore e tastierista Wayne Horvitz celebra l’opera del poeta Richard Hugo (1923-1982) insieme a una serie di musicisti di tutto rispetto, come Ron Miles alla cornetta, Sara Shoenbeck al fagotto, Peggy Lee al violoncello, Tim Young alla chitarra, Keith Lowe al basso e Eric Eagle alla batteria. Le dodici composizioni strumentali del disco riprendono i poemi di Hugo, i cui poemi si ritrovano all’interno del booklet, mentre la produzione Audiophile rende l’esperienza uditiva ancora più straordinaria. 4 RIEPILOGO NUOVE USCITE Kirk Knuffke JAZZ Little Cross Feat. Hamid Drake. Kirk si è trasferito nella Grande Mela dieci anni fa e da allora è cresciuto artisticamente e si è ritagliato un posto di tutto rispetto nella scena newyorkese, fino ad essere universalmente riconosciuto come stella nascente del panorama trombettistico contemporaneo dalla prestigiosa rivista americana Downbeat. In questo suo sesto album come band leader troviamo una scelta di brani particolari, legati alla spiritualità della morte, accompagnato in maniera magnifica da Jamie Saft all’organo B-3 e Hamid Drake alla batteria. Rich Perry Organique T TRACKLIS Oh, Lovely Appearance of Death City Called Heaven China Town Suite Little Cross Elephant Boat Farmer Alfalfa Poem Blues For Fred July Hymn (To Don Cherry) Donald's Wake T TRACKLIS Toys I Didn't Know What Time It Was JAZZ Afternoon In Paris Arrivato al ventiduesimo album in carriera, il tenor sax Perry sperimenta ancora la formazione dei propri ensemble. In questo caso ci troviamo davanti a un trio in cui compare, accanto al suo sax tenore e alla batteria del compagno di lunga data Jeff Hirshfield, l’organo Hammond B-3 di Gary Versace. Si apre, così, tra standard e sperimentazioni, un nuovo capitolo della improvvisazione jazz. Chris Byars Sextet JAZZ Two Fives A metà strada tra lo studio del repertorio jazz e lo sviluppo di proprie composizioni: nella sua ultima uscite “Two Fives” Chris Byars combina brani originali e il risultato delle sue ricerche sui grandi classici. Insieme a Chris al sax alto, troviamo il clarinetto di Stefano Doglioni, il trombone di John Mosca, la chitarra di Pasquale Grasso, il basso di Ari Roland e la batteria di Stefan Shatz. Vic Juris JAZZ Blue 5 Per casa Steeplechase, l’ultima uscita di uno dei più grandi chitarristi jazz, sulla scena da oltre quarant’anni. Il suono fluido della chitarra Vic Juris sembra nato proprio per le ballate che compongono questo disco, tra cover e la track-title “Blue”. La sua firma si rileva inconfondibile lungo tutto album, tra un indiscusso ingegno e grande rispetto per la tradizione. Accompagnano Juris (chitarra) Jay Anderson al basso e Adam Nussbaum alla batteria. Without a Song Thad's Pad Dance of the Infidels T TRACKLIS Little India Taxi Bird Express Hello Pork Pie Hat Berk-Bop Danny Boy Seabreeze Soultrane Lady Linda Crazeology T TRACKLIS Lonely Woman What’s Goin’ On Uglu Beauty Tereza My love The Wrong Blues All The Things You Are Slow Hot Wind Blue I Wish I Knew Remembering The Rain RIEPILOGO NUOVE USCITE Stephen Riley & Peter Zak JAZZ Haunted Heart Stephen Riley si è guadagnato, grazie ai suoi inconfondibili e fantasiosi fraseggi, un nutrito seguito di appassionati di jazz e ottimi riscontri dalla critica. Ora, in questa sua ultima fatica discografica lo vediamo impegnato nel fornirci un intrigante programma ricco di straordinarie performance insieme al suo pianista preferito, Peter Zak. Tra gli undici brani del disco troviamo “You Do Something To Me” di Cole Porter, la track title “Haunted Heart” di Howard Diez e “Moment’s Notice” di John Coltrane. T TRACKLIS Isfahan You Do Something to Me Prisoner of Love Punjab The Intimacy of the Blues Haunted Heart After You've Gone Moment's Notice There's a Small Hotel Alice in Wonderland Pennies from Heaven Dave Scott Quintet Brooklyn Aura T TRACKLIS JAZZ Prologue 2 Dave Scott ha all’attivo una stupenda carriera costellata di premi e riconoscimenti, durante la quale trova il tempo e la passione per dedicarsi all’attività compositiva e all’improvvisazione. In “Brooklyn Aura”, il trombettista Scott è accompagnato con un programma che consta di sei composizioni da Rich Perry al sax tenore, Jacob Sacks al piano, John Hebert al basso e Satoshi Takeishi alla batteria. Persistence Non Adherence Eccentricities Brooklyn Aura 11th Street Obstruction Marcus Printup Sextet JAZZ Young Bloods Il trombettista Marcus Printup ha scelto, per la formazione del proprio sestetto, una bella selezione di giovani artisti, freschi e recenti vincitori di premi. In “Young Bloods” lo scopo di Printup è quello di passare il testimone alla nuova generazione di jazzisti, in questo caso splendidamente rappresentata dai bravi Patrick Bartley al sax alto, Coleman Highes al trombone, Allyn Johnson al piano, Dezron Douglas al basso e Ulysses Owens alla batteria. Stanley Cowell Trio JAZZ Reminiscent Sin dal suo ritiro dalla professione di insegnante e direttore del dipartimento jazz presso la prestigiosa Rutgers University, il pianista e compositore Stanley Cowell è sempre più attivo sulla scena musicale con concerti e registrazioni. Nel suo nuovo “Reminescent” Cowell propone un vasto e vario programma dedicato al Natale, accompagnato dai bravissimi Jay Anderson al basso e Billy Drummond alla batteria. T TRACKLIS En Route The Bishop My Foolish Heart Young Bloods How Great Thou Art In Your Own Sweet Way Au Privave Greasy T TRACKLIS Intermezzo Re-Confirmed A Child Is Born A Xmas Suite Peace Midnight Diversion Hear With Me Time Reminiscent Sweet Song 6 JAZZ-VOCAL R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Carol Welsman Alone Together La sei volte nominata ai Juno Award Carol Welsman lancia il proprio “AloneTogether”, che mette in vetrina il swing ritmico del piano, il coinvolgente suono della sua voce e un lirismo unico. Accolto dalla critica internazionale con molto calore (International Review of Music), “AloneTogether” è un disco destinato a gettare solide basi per l’ascesa di Carol Welsman nel panorama mondiale del vocal jazz. Feat. Rufus Reid (bass), Lewis Nash (drums), Wallace Roney (trumpet), Jay Azzolina (guitar in 4 brani) e Steven Kroon (percussion in 1 brano). Linda McRae F O L K C E LT I C O SONGWRITER JAZZ Shadows Trails 7 Linda McRae ha lo straordinario potere, attraverso le proprie canzoni, di spezzarci il cuore e di rimettere tutto a posto con il brano successivo. Con passione Linda ci racconta storie di vita e di amori sbagliati nel suo ultimo “Shadow Trails”, dove l’accompagna una line-up degna di nota: Steve Dawson alla chitarra, Steve O’Connor on keyboards, John Dymond al basso, Gary Craig alla batteria, Fats Kaplin al violino, Ray Bonneville all’armonica e alle voci le guest stars Keri Latimer, Geoffrey Kelly, Gurf Morlix e M.C. Hansen. Digipack edition! T TRACKLIS Can You Hear Me Calling Charlie Parr Long Shadow Trail Why Can't Waylon When Love Is A Game My Man Double Star Flowers Of Appalachia Jesus Or Jail Sidewalk Princess Singing River Hannah Amy Helm Didn’t It Rain Amy Helm ha respirato musica fin dalla nascita. I suoi genitori sono il leggendario Levon Helm, leader e batterista di The Band e la cantante Libby Titus. Questo concentrato di esperienze e contato diretto con la musica confluisce nel suo spettacolare disco d’esordio, “Didn’t it Rain”, la cui produzione esecutiva è proprio di Levon Helm, scomparso nel 2012, che ha partecipato alla session. Completa la formazione uno straordinario cast di musicisti: Bill Payne dei Little Feat, Larry Campbell (per anni chitarrista di Bob Dylan e di Levon Helm), Chris Masterson (Steve Earle band), John Medesky e Allison Moore. Il risultato è un disco pieno di groove che spazia dal genere Americana al Soul e il rithm’n’blues. La voce di Amy è profonda ed espressiva, la sua scrittura matura e tagliente e a questo si aggiunge un sound pieno di dinamica che alterna momenti epici a ballate acustiche di grande impatto emotivo. Karen Matheson Urram Largamente riconosciuta come voce coinvolgente del super gruppo celtico del Capercaillie, la carriera di Karen inizia in giovane età con performance locali nei villaggi ma ora vanta numerosi tour internazionali. “Urram” è una lettera d’amore dedicata alle origini della propria famiglia: ballate, canti, canzoni d’amore e poemi senza tempo della tradizione gaelica che evocano i personaggi e le atmosfere delle isole Ebridi. Le sonorità del disco sono coinvolgenti, ma allo stesso tempo contemporanee e impreziosite da alcune partecipazioni internazionali (gli archi dei Mr Mcfall's Chamber, Innes White e Sorren MacLean alle chitarre e l’amico di lunga data Donald Shaw al piano), alcuni solo apparentemente poco inerenti alla musica celtica, come quella di Seiko Keita al kora, Soumik Datta al Sarod. SONGWRITER SONGWRITER SONGWRITER R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Lucie Thorne Everything Sings Tonight “Everything Sings Tonight”, così gioioso, dolce, ma anche profondo e acuto, è già diventato un punto di riferimento per la carriera della cantautrice australiana Lucie Thorne, artista già famosa per i suoi testi spiccatamente poetici e intensi. Insieme al collaboratore di lunga data, il leggendario batterista Hamish Stuart, Lucie è riuscita a mettere insieme un album davvero ispirato, che spazia attraverso una vasta gamma sonora e vede la partecipazione di artisti come Bo Ramsey, Chris Abrahams, Dave Symes, Chris Parkinson, Pieta Brown, Greg Brown e il padre di Lucie, Tim Thorne. Amanda Pearcy An Offering Amanda Pearcy è rimasta saldamente legata alla propria terra, il sud-est del Texas, una regione che risente delle influenze multiculturali del golfo del Messico, ma anche dall’Acadiana della Louisiana, che fanno della sua musica uno straordinario mix di suoni e musiche. “An Offering” è la sua nuova uscita, la terza sotto la guida del produttore Tim Lorsch, un disco che si pone l’obiettivo di continuare sulla scia dell’apprezzatissimo “Royal Street”, ma in una fase transitoria ella vita dell’autrice, che indaga le tematiche della libertà e della sicurezza in se stessi. Martha Bean When Shadows Return to the Sea CRS ha deciso di dare un taglio più ufficiale alla bellissima autoproduzione di Martha Bean, dal titolo evocativo di “When Shadows Return To The Sea”. Le musiche enigmatiche di Martha, come come i suoi pezzi elettrizzanti, catapulteranno l’ascoltatore in una miriade di storie e situazioni. Registrato presso il Yellow Bean Studio, il disco comprende nella sua line up anche Joe Manger alla batteria/percussioni, Adam Ellis al basso elettrico, Joel Evans alla tastiera Wurlitzer, Rob Rosa al violino, Mirka Katariina alla viola, John Bean al violoncello e Jez Burns agli altri strumenti. Kai Strauss I Go By Feel BLUES T TRACKLIS Ribbons and Bows Every Now and Then Ode to Billie Joe Pawn Shop Gun Pallet On the Floor An Offering Birds On a Wire Comfort the Soul of a Man Teach Me to Be Selfish Lover A Little Bit More Mellow Joy An Offering (Reprise) “I Go By Feel” è molto più di un disco: è un simposio di artisti, dove ogni musicista apporta il proprio, grandissimo contributo. Troviamo infatti un mix di ingredienti perfetti, come la verve di Mike Wheeler, le influenze Chicago blues con Tommie Harris (ex batterista di Luther Allison), lo stile piccante di Tony Vega, il potente sassofono di Sax Gordon e il numero uno dell’armonica in Olanda, Big Pete Van Der Pluijm. Con “I Go By Feel” si può proprio dire che il blues è in ottime mani. Ottimo chitarrista!! T TRACKLIS A Fool Way Too Long Drinkin' Woman Luther's Blues Gotta Wake Up Knocking on Your Door Back and Forth Midnight Shift Soul Fixin' Man Ain't Gonna Ramble No More Money is the Name of the Game I Take My Time I'm Leaving You Early in the Morning 8 RIEPILOGO NUOVE USCITE Howelldevine BLUES Modern Sounds of Ancient Juju Gli HowellDevine suonano la propria musica con uno spirito originale e vero, che risuona, penetrante e coinvolgente, in questo nuovo disco, “Modern Sounds Of Ancient Juju”, che segue l’acclamato “Jumps, Boogies & Wobbles”. Joshua Howell (armonica e chitarra), Pete Devine (percussioni e batteria), e Joe Kyle Jr (contrabbasso) rievocano con energia e forza i leggendari juke joints anni Trenta e Quaranta del Mississippi. Le Liner notes a cura della leggenda del Blues Charlie Musselwhite sono la ciliegina sulla torta per un disco letteralmente esplosivo che catapulterà gli ascoltatori, attraverso i suoi undici brani nella mitica atmosfera del grande fiume americano. T TRACKLIS Can't Be Satisfied It Won't Be Long Now She Brought Life Back to the Dead Let You Go Sweet to Mama Woogie Man House in the Field Shake 'Em On Down It's Too Late Brother Rollin' in Her Arms Railroad Stomp Smoky Babe BLUES Way Back in the Country Blues Ritroviamo in questa nuova uscita di casa Arhoolie uno dei più grandi artisti blues mai esistiti, Smoky Babe, chitarrista straordinario e icona vera della musica. Il materiale su questo disco viene dai nastri ritrovati a casa del musicologo Harry Oster dopo la sua morte, una notevole mole di materiale e registrazioni altrimenti perdute, sbobinate dallo staff di casa Arhoolie e raccolte nel bellissimo “Way Back In The Country Blues”. Liner notes a cura di Adam Machado. Leadfoot Rivet BLUES Southern Echoes Un disco straordinario dopo l’altro, Leadfoot Rivet sta aggiungendo pezzi straordinari alla propria già splendente carriera. Il suo nuovo “Southern Echoes” è un vibrante tributo alla musica blues, soul e roots senza mai scadere nel vintage e senza sembrare una copia slavata dei suoi stessi maestri. I brani rimangono ancorati a una visione moderna dei nostri tempi, mentre la voce di Rivet risuona potente ed emozionante, a metà strada tra il songwriter e il poeta. A coronarlo di un disco già straordinario troviamo due special guest: il chitarrista texano Anson Funderburgh, l’organista Slim Batteux e Stephane Avellandea (Anna Popovic) alla batteria. Bo Weavil & Band BLUES A Son of Pride 9 Mathieu Fromont è un polistrimentista e produttore poliedrico che ha alle spalle una carriera ventennale e si è ritagliato un posto di tutto rispetto nel panorama blues contemporaneo. Che sia con la sua band originaria, i Bo Weavil trio, o con il suo nuovo gruppo, Fromont rimane sempre un chitarrista affascinante, sempre in cerca di nuove idee e spunti innovativi. Ora esce con “A Son Of Pride”, che lo impegna insieme alla sua attuale band con il supremo fine di registrate il miglio blues francese del momento. Un bianco dalla voce nera, un bianco dalla voce soul!! Un po’ retrò ma originale! T TRACKLIS I'm Just an Animal A Time in the Wilderness I'm Gonna Crack Keep on Runnin' Can’t Sleep at Night I'm a Groove Maker Are You Like Me Stop Buggin’ It's Such a Beautiful Day A New Revolution AMERICANA R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Jason Boland & The Stragglers Squelch Da casa Thirty Tigers presentiamo questo nuovo lavoro della band texana, il decimo da quando hanno iniziato, segna un punto di arrivo invidiabile. Quello di essere ancora on the road, abbastanza famosi da suonare più di 150 date ogni anno, pur facendo della musica country (texana), senza mai uscire dai binari di un suono decisamente non commerciale. Violino e steel guitar protagonisti, assieme alle chitarre elettriche, per una band (non dimentichiamo che sono dell'Oklahoma, dell'ondata Red Dirt ), in grado di offrire ancora molto, in termini di buona musica, anzi vera musica. AMERICANA The Turnpike Troubadours Same Terzo album per questa strabiliante band dell’Oklahoma, che ha scelto un titolo omonimo per questo disco che contiene 12 canzoni in puro stile Turnpike Troubadours: un grintoso mix di roots rock, folk e country grezzo suonati con passione e impegno. La band ha messo nel disco tutta l’energia che l’ha resa famosa nelle sue memorabili performance dal vivo, troviamo così brani come “The Mercury” e “Bossier City”, che sprigionano un rock duro e rancoroso, stemperato dalle più melodiche “Down Here”, “How Do You Fall Out Of Love” e “A Little Song”. Il cuore dei Turnpike Troubadours rimane un cantautorato sincero, che è valso loro un nutrito ed appassionato seguito di fan con oltre 200.000 copie vendute nel mondo. Una band che si sta facendo notare grazie al vigore del proprio suono, unito a buone dosi compositive. Lee Konitz & Stefano Bollani JAZZ Suite For Paolo ATTESE R ISTA MPE! Per la prestigiosa serie Philology “Lee Konitz in Italy”, questo gigante del sax alto e padre di un “cool jazz” rivisitato oltre che di un timbro inconfondibile, incontra un gigante della scena jazz italiana: l’affermato pianista-arrangiatore e compositore Stefano Bollani, in cui si cimentano in duetti con brani originali dei due artisti! Ristampa dell’album del 2002 Lowlands ROCK The Bootleg Series Vol. 2 I Lowlands in questi ultimi sette anni di attività si sono fatti conoscere in tutto il territorio nazionale proponendo musica originale, con un proprio sound che trae origine dai grandi del cantautorato mondiale come Bob Dylan, Tom Waits, Bruce Springsteen, Steve Earle, Townes Van Zandt e Woody Gutrie. Dopo l’ottimo Love etc… uscito qualche mese fa e prima di una pausa per incidere il nuovo album Edward Abbiati and Co ci lasciano con questa The Boootleg Series Vol. 2, testimonianza del live che si è tenuto il 5 Aprile a Milano e che vede i nostri rileggere i loro “cavalli” di battaglia dal vivo in versione acustica e quasi intima con l’accompagnamento di una sezione fiati di alto livello. Cd sicuramente imperdibile per i fans e possibilità di conoscere una band che ha molto da dire per chi ancora non li conosce. 10 Andrea Andreoli Don't Give Up Don't Give up è il primo disco solista di Andrea Andreoli. Musicista richiestissimo nel panorama Jazz e non solo. Attualmente in tour con Malika Ayane. I brani sono composizioni originali del trombonista bergamasco, eccetto uno standard, e si rifanno alle sonorità jazz Newyorkesi, mantenendo un solido legame con la tradizione. Lo swing e il be-bop si fondono con i tempi dispari, i poliritmi e la musica accademica. Il disco trae forte ispirazione dai trombonisti contemporanei come Robin Eubanks, Marshall Gilkes e Michael Dease. Musicisti: Andrea Andreoli – Trombone Alessandro Bottachiari – Tromba Antonio Vivenzio – Pianoforte Sandro Massazza – Contrabbasso Vittorio Marinoni - Batteria IRD International Record Distribution www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm 11 Chicco Gussoni I am I am è il primo album solista di Chicco Gussoni, chitarrista session man fra i più richiesti nel panorama musicale italiano. Numerose le sue Collaborazioni con l'orchestra del festival di Sanremo. Numerose le tournée, con i più grandi cantautori ed interpreti del panorama Pop Rock Italiano ed internazionale. Attualmente impegnato nel tour Italiano di Nek. Dieci brani, da lui prodotti ,arrangiati e scritti in cui tutte le influenze musicali che lo hanno formato trovano il giusto spazio. Affiancato da ospiti e amici di eccezione quali Michael Landau, Tony Levin, Filippo Nek Neviani,Josh Smith che hanno accettato di collaborare per la raffinata qualità del progetto. Musicisti: Chicco Gussoni - Guitar Michael Landau - Guitar Josh Smith - Guitar Tony Levin - Bass Filippo Nek Neviani - Bass Lorenzo Poli - Bass Paolo Costa - Bass Pino di Pietro - Pianoforte, Fender Rhodes,Hammond Giovanni Boscariol - Hammond Marco Orsi : drums Luciano Galloni : Drums R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Archie Fisher FOLK A Silent Song Casa Greentrax propone “A Silent Song”, una leggenda della musica folk scozzese, attivo sin dai tempi del ‘Folk Revival’. Archie Fisher esce con un nuovo disco, che contiene composizioni, scritte da Fisher durante la sua lunga e importante carriera, ma anche brani di altri autori e un paio di canzoni della tradizione scozzese, accompagnato egregiamente da Luna Skye al violoncello, Linda Richards ai cori, Philip Mazure alla chitarra, Isaac Alderson al flauto, Rob Norris e Joel Sayles al basso. Archie canta con uno stile inconfondibile e unico, allo stesso modo lo troviamo impegnato alla chitarra, il suo strumento principale. Dodici brani per un viaggio alla scoperta delle coinvolgenti armonie del folk scozzese! Gordon Gunn FOLK Wick to Wickman Nuovo album per uno dei migliori violinisti scozzesi, membro della band di successo Session A9, ed è anche considerato come un grande compositore di talento. In “Wick To Wickman” lo accompagnano: Brian McAlpine (tastiere), Phil Anderson (chitarra), Marc Clement (chitarra), David Robertson (percussioni), Tim Edey (Melodeon) e Marc Duff (fischietti). Un suono ricco ed emozionante! Ross Munro FOLK Twisted Tradition A diciassette anni suonava già le cornamusa nella Royal Scots Dragoon Guards, avendo un ruolo importante nell’album Spirit Of The Glen per la Decca. Da li inizia la sua carriera da multi-strumentista, e in questo nuovo album Ross suona la maggior parte degli strumenti mettendo in mostra le sue incredibili abilità. Feat. iain McKinna (basso, batteria e chitarra), Kirsty Anderson (voce in un brano). Luke Daniels FOLK Tribute to William Hannah Splendido tributo a William Hannah (1891 – 1961) maestro dell’organo a bocca, dando il suo contributo nella prima guerra mondiale nella banda scozzese e che ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della fisarmonica moderna. Feat. Luke Daniels (organetto), Neil Ewart (violino), Ian Carr (chitarra) e John Paul Gandy (pianoforte). Registrato presso il Royal Conservatoire Scozia. Meraviglioso omaggio. T TRACKLIS Woodlea Mount Money, Stories, Fame. Stuff Ardessie Fleur de Mandragore Atlantic Forest Set The Osmosis Reel Set Rob of the Strath Philip and Marina Anderson of Springlands Shop Street Wick to Wickham T TRACKLIS Gravel Path Roo Joey Gone But Not Forgotten The Dark Island The Mist Covered Mountains Lexie The Misses MacMillan Celtic Cottage The Piper Funky Paddy The Sleeping Tune High Road to Itchiness Cuimhneachan. T TRACKLIS Eightsome Reels Jigs Inverness Gathering Waltzes Schottische Highlands/Reels Dashing White Sergeant Waltzes Reels Boston Two-Step Strathspeys Waltzes 12 RIEPILOGO NUOVE USCITE Angela Lewis Brown ROCK-ROOTS BLUES Set Me Free In un panorama musicale spesso sovraffollato, capita che qualche talento dinamico risalti tra gli altri. È il caso di Angela Lewis Brown che, con la sua ampia scala vocale e canzoni originali e fresche, difende il blues nel confusionario Ventunesimo secolo. La fusione di una voce old school e una moderna sensibilità blues danno vita a una esplosione di pura energia e creatività, a metà strada tra il rispetto per la tradizione e un generale senso di innovazione. Brani capaci di accompagnare l’ascoltatore attraverso un viaggio emozionale e riflessivo sui temi dell’amore e della vita. Bella voce potente!! The Rosellys The Granary Sessions Rebecca e Simon Rosellys sono da anni parte integrante dello scenario roots inglese, i loro show e gli album in duo hanno guadagnato loro il plauso di appassionati e colleghi. Ora escono finalmente con un disco in cui collaborano con un’intera band: “The Granary Session” è stato registrato presso l’omonimo studio, sotto la guida di Alex Elton Wall, già leader degli affermati Redlands Palonimo Company. I brani affrontano temi molto cari al genere country: l’amore, il valore della perdita, le storie di una vita on the road. “The Granary Session” è un disco ispirato di una band fresca, in puro stile country roots. JAZZ-VOCAL AMERICANA Don Gallardo 13 Hickory Don Gallardo è un cantautore del nord della California, trasferitosi a Nashville dal 2007, che si pone a metà strada tra il songwriting anni Settanta e brani di gusto più moderno e contemporaneo. Questo mix fa di Don Gallardo un autore poliedrico che allo stesso tempo associa testi profondi e un caldo e unico stile vocale che lo rende trasversale rispetto ai diversi generi. Le tredici tracce di “Hickory” arrivano per casa Cluhouse dopo tre album Full lenght, un live e un EP a cui si aggiungono diverse collaborazioni televisive (Jolene”, “The Vampire Diaries” e “Nashville”). Frances Ruffelle I Saw Yeh Yeh Frances Ruffelle arriva dal mondo dei musical, prima in patria, per poi sbarcare direttamente a Broadway. “I Say Yeh Yeh” è un disco nato dall’incontro con la produttrice Gwineth Herbert, con cui Frances condivide la passione la musica tra gli anni Sessanta e Settanta. La traccia originaria è “Le Brasier”, scritta originariamente in inglese, ma diventata molto popolare con la reinterpretazione francese di Etienne Daho. Tra gli altri brani invece troviamo una versione inglese di “À Quoi Ça Sert?”, di Françoise Hardy, un arrangiamento di Yeh Yeh, di Georgie Fame, fuso con “Ça Pourrait Changer” di Brigitte Bardot e altri famosi brani francesi. T TRACKLIS Blues Blues Lovin Set Me Free Summer Nights Feelin Good About Me Hopeless Better Man I Ice Cold Tears That's You I'll Be There T TRACKLIS A Thousand Miles Not That Old (But I'm Not Eighteen) Maryland Asheville 1784 Made a Choice Red, White and Blue James' Song It's Not Me It's You Number One Rose Tinted Glasses Memories of You and Me T TRACKLIS Down In The Valley Diamonds & Gold Carousel Midnight Sounds Banks of the Mississippi When the World Wakes Up Ophelia, We Cry (Ode to Levon Helm) The North Dakota Blues A Cup of Rain Angel on the Dance Floor This Time Will We Ever Get It Right Pearls T TRACKLIS L'un vers l'autre Paris Summer La foule Bang Bang À quoi ça sert (Take the Mercedes Benz) Yeh, Yeh / Ça pourrait changer Non, je ne regrette rien Paris Is a Lonely Town / Lonely Night In Paris Hymne à l'amour Le brasier On My Own RIEPILOGO NUOVE USCITE Dr. Feelgood ROCK Gettin’ Their Kicks at the BBC with Wilko Johnson 1973-1975 Un imperdibile doppio CD per una collezione di pezzi che manderà in visibilio allo stesso modo sia i vecchi fan, sia i neofiti di questa leggendaria band. Le 42 tracce (di cui otto su CD per la prima volta) ripercorrono le sette apparizioni radiofoniche della storica line up dei Dr. Feelgood, da Radio One Show del leggendario Bob Harris al rock show The Old Whistle Test di Whispering Bob, passando per la trasmissione di Alan Black, In concert. Il booklet, a cura dei componenti sopravvissuti della band Wilko Johnson, John B. Sparks e The Big Figure, ripercorre la bellissima esperienza che ha portato la band ad esibirsi nella radio più potente del mondo. Con 8 brani inediti!!! 2 cd. The Lloyd Ryan Big Band JAZZ-VOCAL JAZZ Drivin’ Force La carriera del batterista Lloyd Ryan attraversa quasi quattro decadi ricca di collaborazioni importanti (Ken Mackintosh, Tony Christie, Cilla Black, Brotherhood of Man e The Platters). Ryan è anche uno dei pochi batteristi inglesi che ha lavorato con il leggendario Buddy Rich. “Drivin’ Force” non è solo un disco, ma la realizzazione dell’ambizione di tutta una vita: realizzare un album con una “big-band” e introdurre a questo genere alle nuove generazioni. Caro Josee Summer’s Ease A tre anni dal ritorno sulle scene la bravissima Caro Josèe celebra un’attitudine nuova, che sa di easy listening e jazz, dove le capacità di songwriter e vocalist di Caro Josee si esprimono al meglio in questa carrellata di stili e influenze. Troviamo, così, reminescenze vellutate e melanconiche in “Mr. Django”, il mood dei film in bianco e nero degli anni ’50, temi tangheri, parodie di sonorità anni ’70 come in “Louboutins”, ma anche la modernità che la proietta direttamente ai giorni nostri. Al fianco di Caro troviamo Patrick Pagels, impegnato sia come autore di parte dei brani, sia come produttore del disco. Feat. Martin Scheffler (electric guitar), Gerold Donker (double bass) e Tammo Bergmann (drums) Simone Prattico Brooklyn Sessions T TRACKLIS Cycles Double Blues JAZZ On Green Dolphin Street Il romano Simone Prattico è largamente noto per il suo approccio trasversale e aperto verso ogni genere e si attesta tra i batteristi più richiesti della scena musicale contemporanea. La sua musica si divide tra jazz, world music e pop italiano/francese. In “Brooklyn Sessions” troviamo Prattico impegnato in composizioni originali, ma anche nella interpretazione di brani altrui, come i classici di John Coltrane, Sara Vaughan e Herbie Hancock. A vida nao e assim Herbert Hutchinson Maiden Voyage Piccolino See ya 14 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Luigi Martinale Trio JAZZ Face The Music Luigi Martinale ha ormai alle spalle una notevole carriera che lo ha visto protagonista accanto a pesi massimi della scena internazionale. Questo disco rappresenta l’esordio in casa Abeat con la formula che forse più lo ha rappresentato negli ultimi anni: quella del piano trio. Ha voluto accanto, per questa nuova realizzazione discografica, uno dei suoi storici collaboratori, Paolo Franciscone alla batteria, ed il contrabbassista americano Reuben Rogers, sulla cresta dell’onda in questi ultimi anni per le notevoli ed apprezzatissime doti nonché sideman già al fianco di artisti quali Wynton Marsalis, Roy Hargrove, Joshua Redman, Marcus Roberts, Nicholas Payton, Mulgrew Miller, Jackie McLean, Charles Lloyd and Dianne Reeves e molti altri. Le caratteristiche principali di Martinale si possono riassumere in un tocco elegante, in una linguaggio moderno ed allo stesso tempo ispirato alla migliore tradizione afroamericana, una vena compositiva eccellente che gli hanno fruttato un successo considerevole all’estero, soprattutto in Giappone e dove ha effettuato alcune tournèè. Il disco, di grande suadenza e piacevolezza, propone un repertorio di brani originali ed alcune riletture di standards: Ask Me Now e Walkin Bud di T. Monk, It could happen to you di Van Heusem e For all we Know di Coots. Emanuele Cisi Feat. Eric Reed JAZZ Clear Days, Windy Nights Il sassofonista Emanuele Cisi, da anni al top della scena mondiale. Un suono invidiato da tutti, un approccio energico, una profonda conoscenza della tradizione. Al suo fianco uno dei pianisti più celebrati negli ultimi anni, l’americano Eric Scott Reed, già al fianco di Wynton Marsalis, Quincy Jones, Patti Labelle… L’intesa tra i due è magistrale e danno vita insieme ad una delle più smaglianti recenti registrazioni discografiche con protagonisti assoluti lo swing, una grande intensità espressiva, nonchè un interplay straordinario supportato dalla solidissima ritmica dell’australiano Adam Pache e Vincenzo Florio al contrabbasso. Imperdibile! Stefano Sernagiotto Quartet JAZZ Push and Pull Sassofonista tenore dal suono inconfondibile e potente, presenta il suo nuovo disco “Push And Pull” in quartetto con Martino Vercesi alla chitarra, Marco Vaggi al contrabbasso e Tony Arco alla batteria. Composizioni originali si alternano a brani riarrangiati di grandi jazzisti. “Push and Pull” è per l’autore un riferimento preciso al linguaggio musicale del disco, dove dinamiche, giochi ritmici, ritardi e riprese, esprimono emozioni ed energia pura, nella migliore tradizione Hard Bop. Dotato di un suono caldo e materico, Sernagiotto si ispira da sempre a due mostri sacri quali Sonny Rollins e John Coltrane. Matteo Rebulla 4tet JAZZ Forced Perspectives 15 Il progetto “Matteo Rebulla Quartet” è nato nell'estate 2013 dall'incontro dei musicisti Francesco Bianchi (sax contralto), Simone Daclon (pianoforte), Marco Vaggi (contrabbasso) e Matteo Rebulla (batteria). Come repertorio ha le composizioni originali del batterista, profondamente legate alla tradizione jazzistica del post-bop, genere tutt’ora in voga, nato agli inizi degli anni '60 dalle influenze dell'hard bop e che ha avuto una prolifica espansione nei quarant’anni seguenti. Forti sono anche le influenze melodiche del bebop e degli standards e le influenze ritmiche delle tradizioni brasiliana e cubana, con qualche elemento di jazz contemporaneo come l’utilizzo dei tempi dispari. R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E AAVV BLUES A Blues Christmas Casa Alligator ci propone un vinile per celebrare il Natale versione Chicago-blues. In questo LP troviamo 12 brani di artisti che hanno consolidato questo “marchio”: Koko Taylor, Lil’Ed & the Blues Imperials, Shemekia Copeland, Holmes Brothers, Katie Webster, Charlie musselwhite, Little Charlie, Michael Burks, Marcia Ball, Roomful Of Blues, Tinsley Ellis ed infine Elvin Bishop! Il Natale sotto l’albero di Chicago!! T TRACKLIS Merry, Merry Christmas I'm Your Santa Stay a Little Longer, Santa Back Door Santa Deck the Halls With Boogie Woogie Silent Night Santa Claus Christmas Snow Christmas Fais Do Do Santa Claus, Do You Ever Get the Blues? Santa Claus Wants Some Lovin' The Little Drummer Boy Sergio Armaroli Axis Quartet JAZZ Vacancy in the Park L’Axis Quartet è guidato dal vibrafonista e compositore Sergio Armaroli, questo progetto si inserisce all’interno di una dimensione post-ideologica del linguaggio del jazz praticando una libertà di stili, modelli e strutture sia attraverso l’improvvisazione che attraverso la scrittura e sviluppando tecniche ed un pensiero compositivo che, attingendo dalla lingua viva della cultura afro-americana e della musica “colta” occidentale, si esprime in una pratica caratterizzata da nomadismo e da un distacco, a volte ironico, lucidamente disilluso. Feat. Claudio Guida (saxs), Marcello Testa (contrabbasso) e Nicola Stranieri (batteria). Luigi Blasioli JAZZ Sensory Emotions Nuovo progetto discografico del contrabbassista e compositore abruzzese Luigi Blasioli che vanta prestigiose collaborazioni con artisti come Gustavo Ortega, Max Ionata, Michael Rosen, Massimo Manzi, Marco Tamburini e molti altri ancora, conducendo un’intensa attività concertistica e discografica. Nel corso degli anni ha studiato e si è perfezionato con Moriconi (Mina), Gianfranco Gullotto, Pirozzi, e De Leonardis (Equipe ’84), Pino Saracini (Tiziano Ferro, Gemelli Diversi). “Il disco nasce da una maturazione interiore e dalla ricerca di emozioni introspettive che mi hanno guidato attraverso immagini, storie e cose che ho vissuto”, sottolinea Blasioli. “Mi sono inspirato ad autori importanti dello scenario del jazz moderno, come Esbjörn Svensson Trio e Lars Danielsson”… Feat. Pierpaolo Tolloso (sax), Cristian Caprarese (piano), Francesco Santopinto (drums) + in un brano Fabrizio Mandolini (tenor sax) e Marco Tamburini (trumpet). JAZZ Forthyto Radio Interference Nuovo album del chitarrista e compositore pugliese Vito Quaranta (Forthyto), affiancato dal contrabbassista Giorgio Vendola e dal batterista Mimmo Campanale con tre ospiti in alcuni brani: Antonello Salis (fisarmonica), Luca Aquino (tromba) e Arup Kanti Das (tabla). Radio Interference è un lavoro di totale riscrittura di brani che hanno interferito nella sfera non solo musicale ma emozionale dell’artista. Un percorso nella memoria di brani che hanno un valore inevitabilmente musicale, ma altresì segnate da un legame fortemente personale, non a caso condiviso con musicisti con i quali l’intesa è anche di carattere squisitamente umano come Antonello Salis. Il fisarmonicista sardo è presente in tre brani che regalano momenti di grande lirismo sia nella quasi operistica “Prism” di Keith Jarrett, che in “Last Train Home” di Pat Metheny, dal connotato fortemente west coast, per i quali, sono state scritte liriche originali, concludendo con “Lucignolo” di collodiana memoria, di Fiorenzo Carpi, dal sapore squisitamente folk. Luca Aquino presta il suo “fiato” in altri due brani; la rarefatta versione di “How far can you Fly?” di Luca Flores, anch’essa a sua volta correlata da liriche originali, e la metropolitana “Esteem” di Steve Lacy, qui come dedica aperta all’uomo comune. Le tabla di Arup Kanti Das tessono le loro ritmiche in una mantrica versione di “Caravan” di Juan Tizol cosi come nella poliritmica ritualità di “Four Sticks” presa in prestito dai Led Zeppelin. 16 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Mike Zito BLUES Keep Coming Back A soli 44 anni Mike Zito può già dire, guardandosi indietro, di aver vissuto molto intensamente, tra collaborazioni straordinarie, e una vita on the road. “Keep Coming Back” è il ritorno alla vera essenza di Zito, dopo il controverso abbandono della Royal Southern Brotherhood, un ritorno al blues, al rock and roll e al divertimento che si prova mettendo al centro la musica e le canzoni. Registrato ai Dockside Studios in Louisiana, il disco vede Trina Shoemaker alla produzione, David Farrell come ingegnere del suono, mentre alla strumentazione troviamo la lineup dei The Wheel, ovvero Jimmy Carpenter al sax e voci, Scot Sutherland al basso, Rob Lee alla batteria e Lewis Stephens alle tastiere. Tra i dodici brani dell’album troviamo sette canzoni originali uscite dalla penna di Mike, tre scritte insieme a Anders Osborne e due belle cover, omaggi a giganti della musica come i CCR e Bob Seger. Un disco di ottima musica che indaga tuta la gamma delle emozioni umane, ma dove è l’amore per il blues e il rock a fare la differenza. Heather Crosse JAZZ-FUNK BLUES Groovin’ at The Crosse Roads Vi ricordate il recente album Girls With Guitars? Heather era una delle tre chitarriste raffigurate in copertina. La migliore, assieme alla nostrana Eliana Cargnelutti. Rock Blues elettrico, di scuola Ruf. Forse un po’ grossolano ma indubbiamente efficace. Heather ci aggiunge del soul, con un tocco molto personale, visto che, fin da giovane, è stata una fan dei dischi della Motown. Notevole! Are Generations Un promotore di Parigi ha volute celebrare il grande organista Jimmy Smith invitando a suonare uno dei più grandi sassofonisti ancora in circolazione, Fred Wesley. In quel frangente Wesley ha incontrato due musicisti che potrebbero essere suoi nipoti: il batterista inglese Tony Match e la nuova star dell’organo Hammond, l’italiano Leonardo Corradi. Dopo quest’incontro scatta la scintilla ed i tre decidono di continuare a suonare insieme organizzando diverse date europee. Da qui nasce questo splendido lavoro dal vivo con brani di Montgomery, Jimmy Smith, Lee Morgan, Duke Ellington e dello stesso Wesly. Una splendida data europea dello scorso anno, quasi sessanta minuti di grande musica! Blessings JAZZ My Man Called Me Why Does a Woman Need a Bass Guitar Rockin' Chair Clarksdale Shuffle Hurryin' up to Relax Walkin' in Their Shoes Damn Your Eyes Steppin' up Strong Bad Boy Kiss Call on Me You Don't Move Me No More Fred Wesley, Leonardo Corradi, Tony Match Antonio Hart 17 T TRACKLIS Antonio Hart ha collaborato con alcuni tra i più grandi jazzisti sulla scena mondiale e la sua tecnica e la sua bravura lo dimostrano. E, come il proprio maestro Dizzy Gillespie, tiene saldamente un piede nella tradizione e uno proteso verso nuove sperimentazioni. Per questo la sua musica di “Blessings” è un omaggio sincero, portato avanti insieme a Bobby Floyd allo’organo, Yotam Silberstein alla chitarra e Steve Williams alla batteria. Hart e i suoi evocano, senza scadere nel banale, la musica dei grandi degli anni Sessanta e Settanta, riuscendo sempre ad essere innovativi. T TRACKLIS Rock Candy Down and Up Mo Dak A Hole in the Flute Speak Low The End of a Love Affair I Can't Help It Shiney Stockings Last Train to Overbrook Like My Own RIEPILOGO NUOVE USCITE Salvatore Accardo CLASSICA Astor Piazzolla Adios Nonino Dirige l’orchestra di violini ed archi Salvatore Accardo al piano in un brano Laura Manzini. Sette brani del grande Piazzolla registrati al Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma. LP 180gr Enzo Pietropaoli Yatra vol. 3 Ultimo album edito per la Via Veneto riproposto in vinile 180 gr. Feat. Fulvio Sigurtà, Julian Mazzariello e Alessandro Paternesi. Altissima la qualità di registrazione!! LP 180 gr. Fausto Mesolella G U I TA R Canto Stefano (45 rpm) VINILE 180gr 45 GIRI LIMITED EDITION Molto speciale l’uscita del terzo singolo “Tulipani” in tiratura limitata (196 copie) sempre su etichetta Fonè. Il 7 pollici riporta sul lato B un’altra traccia dell’album “Canto Stefano”: “Quello Che Non Vogliono”, poesia che Stefano Benni aveva composto in origine per Fabrizio De Andrè e che ha “ceduto” all’amico Fausto per questo nuovo album! 45 rpm! Vinile vergine, cover di cartone rigido. Matt Dibble & Fabio Zambelli SONGWRITER JAZZ Spring “Spring” e’ un album di “chamber jazz” o jazz da camera che presenta un linguaggio musicale sviluppato in diversi anni di lavoro dai due esucutori/compositori, rispettivamente Matt Dibble al clarinetto e Fabio Zambelli alla chitarra. Improvvisazioni libere con una straordinaria presenza melodica e brani composti in stile corale. Temi e frasi musicali che si rincorrono durante più di un ora di musica, talvolta meticolosamente scritti ed altre liberamente improvvisati come evidenziato nei titoli delle composizioni. Matt e Fabio si sono conusciuti nel 2001 a Londra, durante i loro studi di jazz performance e composizione presso il conservatorio “Guildhall school of music and drama”. Hanno suonato insieme nella GSMD jazz band repertori di jazz classico e contemporaneo, e con cui hanno vinto il premio BBC come migliore orchestra jazz Britannica. Giorgio Cordini Piccole Storie Nuova collaborazione musicale di Marino Severini (Gang), questa volta nell’album dal titolo “Piccole Storie” di Giorgio Cordini. Dopo una lunga carriera di chitarrista e polistrumentista accanto a grandi personaggi della canzone italiana come Fabrizio De André e Massimo Ranieri, Mauro Pagani e Roberto Vecchioni e dopo un’intensa attività di ricerca e scrittura durata diversi anni, Giorgio Cordini ha messo a frutto l’esperienza maturata al loro fianco, realizzando musiche e arrangiamenti di nove canzoni, di cui otto inedite, e cimentandosi nella duplice veste di strumentista e cantante. Le canzoni sono dedicate al ricordo di episodi che hanno segnato la vita di persone coinvolte loro malgrado in vicende di guerra. “Mordere i sassi” è il titolo del brano a cui ha preso parte anche Marino Severini. 18 Forse avrete già sentito questa storia. Un artista presenta il proprio lavoro a Michelangelo perché lo giudichi. Michelangelo studia i dipinti e poi afferma: “Sono splendidi. Ma dov’è la follia?”. Spesso mi trovo a pormi la stessa domanda, quando sento un nuovo CD. Okay, è fantastico… belle canzoni… buone capacità canore ecc. Ma… DOV’È LA FOLLIA?! Di questi tempi è raro sentire qualcosa che mi lasci davvero a bocca aperta. Quando mi capita, piango di gioia. Okay. Sto divagando. SOUNDTRACK TO A GHOST STORY Qualche mese fa ero in fila alla cassa del supermercato, dietro a un uomo che mi sembrava di avere già visto. In effetti era Jim Demain, il guru del sound mastering di Nashville. Conosco Jim piuttosto bene, avendoci collaborato di tanto in tanto. “Allora, a cosa stai lavorando” ho chiesto, aspettandomi che rispondesse: “Oh, lo sai, le solite cose”. Invece Jim si è illuminato e ha iniziato a raccontarmi di un suo progetto recente. “Caspita, è stato davvero fantastico” ha detto. “Questi tizi hanno scritto e inciso un album intero in una casa infestata!” Quando ha nominato il cantante, cantautore e produttore Neilson Hubbard, sono stata io a entusiasmarmi. “Oh mio dio, ho appena registrato alcune canzoni con Neilson!” Dopo di che, non ricordo più cos’altro ci siamo detti. Però, non appena risalita in macchina, ho scritto a Neilson che avevo incontrato Jim. In men che non si dica, Neilson e io ci siamo concessi una colazione tardiva in un piccolo ristorante di East Nashville. Con quei suoi modi dolcemente appassionati e alla mano, ha iniziato a parlarmi del progetto. Presenze spirituali e scrittura di canzoni? Apparizioni che spuntano inattese nelle fotografie? Avrei potuto ascoltarlo all’infinito. Più o meno un giorno dopo, mi sono ritrovata nella cassetta della posta un CD. Si intitolava THE ORPHAN BRIGADE: Soundtrack to a Ghost Story. Nel tardo pomeriggio ho iniziato ad ascoltarlo. A segnare l’atmosfera iniziale è un breve preludio per piano e slide guitar, seguito da un intervallo di silenzio, come se l’ago venisse sollevato da un disco per poi esservi posato di nuovo. Si procede con una marcia militare: niente di pesante. (L’album è fin troppo cool perché lo sia.) Un leggero beat di rullante, basso e chitarra ci invita a proseguire il viaggio e uno spigliato mandolino (suonato da Joshua Britt) trasmette il pensiero seducente che andrà tutto bene. Almeno per il momento. Mentre ascoltavo il primo verso di Pale Horse mi sono rimaste impresse alcune parole: “We’re known forever by the tracks we leave”. Restiamo per sempre nelle tracce che lasciamo. La canzone lo comunica con efficacia. Sono ben consapevole che questi pezzi sono stati ispirati da un tempo e un luogo. Nella fattispecie, la Guerra di secessione e le sue ripercussioni sulla vita degli abitanti di OCTAGON HALL, la casa al centro di una piantagione un’ottantina di chilometri a nord di Nashville, vicino a Franklin, nel Kentucky. La tragedia che si è dipanata in questo luogo è tangibile in ogni canzone. Ho cercato su Google “Octagon Hall”. Molti siti la definiscono “uno dei luoghi più terrificanti d’America”. Quindi chi mai vorrebbe andarci? Tanto meno per scriverci e inciderci un album. Dovevano essere dei pazzi! Mentre Pale Horse cresceva fino al ritornello stratosferico, mi sono pian piano persa nella musica. Una volta il defunto cantautore della Hall of Fame Doc Pomus ha detto che esistono solo due tipi di canzoni: quelle che hanno un’anima e quelle che non ce l’hanno. Okay. I pezzi di Orphan Brigade hanno un’anima. Ma hanno anche una disperazione sensuale che nasce, suppongo, dal periodo struggente che li ha ispirati. Il che ci porta a Trouble My Heart (Oh Harriet), un appassionato lamento che racconta l’ultima occasione per l’amore, interpretato alla perfezione dalla voce di Ben Glover (completata dai contributi vocali di Kim Richey e Heather Donegan). La sezione ritmica cresce rapidamente, culminando in una energica performance strumentale del mandolino (ancora di Joshua Britt) che ricorda le sferzate di una frusta e che non sfigurerebbe affatto in Sympathy for the Devil. E a chi serve un ritornello, quando si possono avere degli WHOOOH indiavolati messi proprio al punto giusto? E poi? Un valzer al banjo sugli orrori della guerra? Ma perché no? I’ve Seen the Elephant si apre proprio così, con un semplice giro di banjo. Ma poi, come la guerra, si intensifica, trasformandosi in qualcos’altro. L’irlandese Ben Glover offre di nuovo una performance vocale feroce, trascinante. Ma non prima che una buona dose di seducenti “la-la” e “ooh” (regalatici da Kim Richey, Gretchen Peters e Heather Donegan) elevi il tutto allo status di inno. A questo punto Orphan Brigade ha iniziato a ricordarmi The Dark Side of the Moon. Mi sono immaginata i Pink Floyd scrivere pezzi sorseggiando del Moonshine, il whiskey prodotto in casa negli Stati americani del Sud. Poi un’altra svolta. Stavolta in direzione di un’atmosfera più leggera. Don’t Take My Sweetheart Away è un revival giocoso dal fervore pentecostale che renderebbe orgoglioso Pops Staples. THE ORPHAN BRIGADE THE ORPHAN BRIGADE E infine ci è consentito di tirare un sospiro e inspirare la piacevole Last June Light. La ballata (cantata da Neilson Hubbard) racconta la storia di un bambino che vede il proprio mondo cambiargli attorno mentre si prepara per la guerra. Come naturale, sogna di diventare un giorno un soldato. Lo ammetto. Appartengo alla vecchia scuola. Credo che la sequenza dei pezzi sia importante in un album. Orphan Brigade da questo punto di vista è geniale. Consiglio di ascoltarlo dall’inizio alla fine come un’opera d’arte compiuta. Ma se proprio dovete scaricare un pezzo qua e là per il vostro iPod, può prestarsi anche a quello. Tanta è la bellezza delle canzoni. E parlando di belle canzoni, The Story You Tell Yourself (splendidamente interpretata da Kim Richey) mi ha commossa fino alle lacrime. Sembra nata per spezzarti il cuore. Con la sua tematica universale – l’idea che la nostra verità sia quella che ci raccontiamo – assesta un pugno nello stomaco. La nostra verità potrà forse non essere la Verità, ma è tutto ciò che abbiamo. È quello che ci raccontiamo per uccidere in nome dell’onore… o per essere felici nelle avversità. Ci libera, consentendoci di commettere qualsiasi atto tremendo (o d’amore) vogliamo compiere, a seconda della storia che ci raccontiamo. Non è necessario conoscere le storie che ci sono dietro, per godere delle canzoni di Orphan Brigade. I pezzi bastano a se stessi. Per esempio potrei ascoltare The Story You Tell Yourself mentre scorrono i titoli di coda del film American Sniper. We Were Marching on Christmas Day incarna perfettamente la tragedia beffarda di un gruppo di giovani che marciano verso la battaglia nel giorno che celebra la nascita del Principe della pace. Giovani i cui pensieri sono rivolti alla mortalità. Mentre me li immagino marciare attraverso il fango e la neve, mi viene in mente una citazione di Oscar Wilde: “Siamo tutti immersi nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle”. Quando è stata l’ultima volta che avete sentito una canzone fischiettata in un album? L’ultima traccia è proprio questo. Whistling Walk rappresenta Biancaneve e i sette nani, ma con un certo non so che in più. In superficie, il fischiettare sembra allegro. Ma gli “ooh” inquietanti e il suono attutito della tromba si fondono per creare un’atmosfera tanto celebrativa quanto tragica. Ovviamente c’è dietro una storia. (Non è forse sempre così?) Si narra che gli schiavi di Octagon Hall fossero costretti a fischiettare mentre trasportavano le provviste alla grande casa, in modo che i padroni sapessero che non stavano mangiando il cibo. Nel Sud delle leggi segregazioniste di Jim Crow in cui sono cresciuta, la schiavitù non veniva mai nominata. Ci veniva raccontato che la guerra aveva riguardato la concessione di poteri politici agli Stati, invece che al governo federale. Come osavano, quei maledetti yankee, privarci del nostro potere! Non importa che uno di quei “diritti” consentisse a un essere umano di possederne un altro. Come uno dei miei zii conservatori ha ammesso solo di recente: “La Guerra di secessione non ha riguardato altro che la schiavitù”. Su questa nota, si approda a Good Old Flag (cantata da Joshua Britt, originario del Kentucky), che presenta la fazione unionista della guerra. La canzone, una richiesta idealista di parità di diritti, si chiude con un appello a porre fine ai combattimenti per permettere che le ferite inizino a guarire. Lo sfinimento e la follia della guerra sembrano culminare in Cursed Be the Wanderer. La musica passa da un canto di marcia a una giga delirante con un violino infernale… o magari irlandese. Mi piace pensare che sia irlandese, perché la canzone successiva, Paddy’s Lamentation, è una ballata folk irlandese cantata da Ben Glover, originario proprio dell’isola. Paddy è un immigrato irlandese giunto in America per sfuggire alla fame e alla carestia che imperversano nella sua terra, solo per ritrovarsi invischiato in una guerra che con lui non ha nulla a che vedere. Una guerra in cui gli “infilano una pistola” tra le mani per farlo combattere per Lincoln. Il tormento della situazione di Paddy viene catturato alla perfezione dalla voce esausta di Glover e dall’accompagnamento di sola chitarra. I fantasmi possono cantare delle ninnenanne? Dopo aver ascoltato Goodnight Mary (nella splendida interpretazione di Nelson Hubbard e Kim Ritchey) scopriamo che è possibile. L’ultima traccia, The Orphans, è un inno alla memoria che rende un tributo alla Orphan Brigade, una brigata di soldati confederati del Kentucky che subì pesanti perdite durante la guerra. Il sentimento cui dà voce è universale. Dopo tutto, chi non vuole essere ricordato? È per questo che gli artisti danno vita alla propria arte. Una volta ho sentito qualcuno dire: “I grandi artisti hanno un cuore da orfani”. Per realizzare questo capolavoro, questi musicisti e cantautori si sono dovuti trasformare in quello che ambivano a creare: una brigata di orfani. Questo è un album da vivere. In cui perdersi. Forse per non fare più ritorno. MARSHALL CHAPMAN SOUNDTRACK TO A GHOST STORY R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Tracy Bonham SONGWRITER ROCK Wax & Gold A vent’anni dal singolo “Mother Mother” che l’ha portata alla fama internazionale, Tracy Bonham torna con un nuovo full-lenght album, il quinto in carriera. Per questa uscita Tracy ha respinto le attenzioni delle major per poi scegliere un’etichetta minore, la A Woody Hollow, che le ha lasciato lo spazio necessario per un cantautorato più maturo e preciso. Fernando Leave The Radio On Fernando Vicivonte, cantautore di Portland, Oregon, da oltre vent’anni calca le scene locali e nazionali americane mentre la sua voce evocativa è oggetto di lode da parte di molte riviste (Billboard, Magnet, Paste…) e stimati colleghi (Peter Buck, Don Dixon, Steve Wynn…). “Leave The Radio On” aggiunge un tassello importante nella carriera di Fernando e vede la collaborazione di una nutrita schiera di artisti, come Peter Buck, Scott McCaughey, M.Ward, Elliott Smith, Richmond Fontaine e i The Delines. Team Sleep AUDIOPHILE ROCK Woodstock Sessions Vol. 4 21 Da dieci anni il cantante dei Deftone, Chino Moreno, e i suoi Team Sleep non escono con un nuovo titolo. Questa raccolta, registrata live per la Woodstock Session comprende non solo reinterpretazioni dei vecchi brani della band, ma anche de nuovo materiale. Al disco ha collabora Gil Sharone (Marilyn Manson) alla batteria. T TRACKLIS Noonday Demon Luck Wax & Gold This Here's My Grandpa's Guitar Oh Mckenzie Silver Water Gonegonegone Black Tears From the Tree to the Hand to the Page Under the Ruby Moon Lovelovelovelovelove One of These Days T TRACKLIS Save Me The Dogs El Interior So Loud Friends and Enemies The Freak Kingdom Come Burned out Love White Trees In Their Heads Leave the Radio On T TRACKLIS Your Skull Is Red Formant Ever (Foreign Flag) No O.P. Princeton Review Blvd. Nights Death by Plane Live from the Stage AA VV Die Stereo Hörtest CD, Vol. VIII Un album edito in collaborazione con la prestigiosa rivista “Stereo”, che raccoglie al suo interno una collezione di quindici brani, rimasterizzati ad hoc per questa uscita da Stockfisch per testare la qualità degli impianti audio. Questi i musicisti: Dmitry Khakamov; Antonio Forcione & Sciubba, Rosa Lee Doug MacLeod, Carolin No; Paniagua, Gregorio & Atrium Musicae de Madrid; CC Coletti, Blues Company, Boel, Hanne, Heands On Strings, Lyn Stanley, Taylor, Diana Panton, Maurice Ravel. R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Fur For Fairies ROCK Fur For Fairies Susanne Kelly è un’artista di Seattle e cantante dei Fur For Fairies. Questo disco, prodotto dal marito Jeff Kelly, la sua voce, ingenua e non strutturata, si esprime al meglio e si fa strumento stesso e pennello per le sfumature vocali dei brani di questo album. Drunken Prayer BLUES I Intend to Comprehend The Devil & The Blues Al secolo Morgan Christopher Geer, questo artista si divide tra una carriera solista, la propria band e un tour come chitarrista dei Freakwater. “The Devil and The Blues” è il quarto album per Drunken Prayer, il terzo per la Fluff And Gravy Records: un disco di pura Americana. Bob Malone BLUES Mojo Deluxe Il perfetto mix tra blues, il più classico dei rock & roll e un pianoforte direttamente da New Orleans. È così che Bob Malone, con l’auto di un microfono, in piano e un wurlitzer vintage, ci canta senza paura della vita, accompagnando i propri testi con un groove unico, un rock coinvolgente, grazie anche alla collaborazione di una all star band: Stan Behrens (WAR), Tim Lefebvre (Tedeschi Trucks Band), Mike Baird (Journey, Bob Dylan, Joe Cocker), il produttore e chitarrista Bob DeMarco e Kenny Aronoff. The JC Smith Band BLUES Love Mechanic “Love Mechanic”, ultima fatica della pluripremiata JC Smith Band è un crogiolo di West Coast Swing, Chicago Blues, Back Alley, Country e Blues Funk, tra emozionanti reinterpretazioni (Little Walter, Eddie Boyd, ma anche Electric Flag) e brani originali. Ritroviamo la verve di questa band, famosa per dare il meglio di sé sul palco, con grande carisma e l’inconfondibile tocco di JC Smith. T TRACKLIS My Stolen Kiss Like the End of the World If I Kissed an Angel Gone with the Summer Toward the Dawn Sea of Cortez (A Bourbon Lament) Things I Never Said She Says No Long Way Down The Singer of Another Song The Lost Weekend (Autumn 1992) T TRACKLIS Hellraiser Machines What's Gonna Happen The Champagne of Tears Any Other Way Love Looks Like a Master Hand of God 597 Guerrero Street Echo of a Heavy Slamming Door Johnny Paycheck's Cocaine Captain and Tennille Unicorns T TRACKLIS Certain Distance Toxic Love Hard Times I'm Not Fine Paris Looking for the Blues Rage & Cigarettes She Moves Me Don't Threaten Me (with a Good Time) Watching over Me Chinese Algebra Can't Get There from Here T TRACKLIS Jump for Joy Cold Sweat Come On Home to Me Love Mechanic Ring Around the Tub Yonder Wall Bad, Bad Feeling Last Night Talk to Me Baby Rocket to the Moon Five Long Years Ain't No Stranger 22 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Anger Darol & Barbara Higbie JAZZ Live at Montreaux Una riedizione di un titolo della Whindham Hill Records con un nuovo package, un lavoro della premiata coppia formata dal violinista Darol Anger e la pianista Barbara Higbie, uniti da una chimica assoluta che traspira da tutti i loro lavori. Questo disco cattura un live durante il Montreux Jazz festival in 1984, con Mike Marshall al mandolino e chitarra acustica, Todd Phillips al basso e Andy Narell al pedal steel. Manring Michael ROCK_BLUES BLUEGRASS JAZZ Unusual Weather 23 Adventure Music annuncia la ristampa di un altro titolo Windham Hill Records rimasterizzato e rinnovato nel packaging. Il due volte disco di d’oro Michael Manring è largamente considerato il più importante bassista solista americano e ha collaborato con artisti del calibro di Alex Skolnick, Henry Kaiser, Thomas Dolby e John Gorka. In “Unusual Weather” riconoscerete il suo tratto musicale più distintivo, formato da melodie agrodolci e toni caldi. T TRACKLIS Egrets The Lights in the Sky Are Stars Daughter of Cups Egypt Brann St. Sonata In What Hour Pumpkin Time Tideline Duet Near Northern T TRACKLIS Welcoming Huge Moon Almost April Unusual Weather Sung to Sleep Thunder Tactics Longhair Mobile Homeward Not Even the Summer Sightings Big Feelings Thunder Tactics Reprise Manthing Jerry Garcia, Tony Rice e David Grisman The Pizza Tapes (Extra Large Edition) Nuova versione ampliata di 2 CD, tre ore di musica, una ventina di versioni inedite come le canzone che mostrano il work in progress delle varie sessioni, avvenute nel corso di due giorni, all'inizio degli anni novanta. Garcia e Rice, uniscono le forze con Grisman, per creare un omaggio alle tradizioni più profonde della musica americana, dal folk al country, al bluegrass, alla old time music. Ma non dimenticano Dylan ( Knockin' On Heaven's Door ) e danno la loro versione di classici senza tempo come Man of Constant Sorrow, The Long Black Veil e Shady Grove. Nuova versione, rispetto a quella edita nel 2010, con un packaging migliore e rimasterizzata da capo a piedi. 3 CD. Omar and the Howlers Live at the Opera House Austin, Texas, 30 Agosto 1987. Sul palco dell’ Opera House Omar Kent Dykes e gli Howlers nella loro formazione classica: Eric Scortia all’Hammond B-3, Gene Brandon alla batteria e Bruce Jones al basso. Una forza incredibile ha investito il pubblico durante quel leggendario spettacolo che ritroviamo in questa uscita per la Big Guitar Music. 11 esplosivi brani inediti dal vivo!! T TRACKLIS Mississippi Hoo Doo Man Don't You Know You Ain't Foolin' Nobody Big Legs Dancing In the Canebrake Don't Rock Me the Wrong Way Lee Anne Same Old Grind Shadow Man Hard Times In the Land of Plenty Rock and Roll Ball SPECIALE LP e SACD 24 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E WORLD AAVV Amplificator Novissima Musica Brasileira: The Brazilian 10’s Generation Esce sia in formato CD che LP un progetto, “Amplificador”, che nasce nel 2012 da un’idea di Marcelo Monteiro, Eduardo Rodrigues, Mateus Campos e Ricardo Calazans con lo scopo di portare la bellezza della musica brasiliana al di fuori dei meri confini nazionali. “Amplificador” è una compilation che raccoglie le migliori proposte musicali brasiliane contemporanee, non mancano miriadi di influenze e interazioni musicali che vi introdurranno in un universo del tutto nuovo. CD o LP: Sean Khan WORLD Samba Para Florence / Things to Say Un LP che vede due brani del jazzista londinese Sean Khan, “Samba Para Florence” (side A) e “Things To Say” (Side B) remixati rispettivamente da Henry Wu e Ben Hauke. Nicola Conte Viagem Vol. 2 (Edizione limitata da 10’’) Il quarto volume di questa collana in cinque parti a cura dell’italiano Nicola Conte, che contiene alcune tra le gemme più rare del repertorio classico samba, jazz e bossanova. Il disco in edizione limitata 10” è stato pensato per i collezionisti di ogni generaizne e contiene, tra gli altri, brani di Assis, Castilho, Peranzetta, Vieira, Bradford, Mckay e Rozendo. Sean Khan WORLD Muriel Sean Khan ha sviluppato un profilo molto particolare che accosta le inflessioni del movimento beat con le influenze soul jazz, che fanno di questo autore un perno tra molti generi, dal classico, al free/latin jazz. Le stupende dodici composizioni presenti in “Mauriel" esprimono una totale bravura tecnica e si immergono nel soul grazie alla collaborazione di alcune vocalist di primo piano di questo genere, come l’icona brasiliana Sabrina Mahleros e Heidi Vogel della Cinematic Orchestra. A completamento dell’ensemble capitanata dall’alto sax di Khan troviamo il contrabbasso di Mike Edmonds e la batteria di Laurie Lowe. William Greco JAZZ Corale - Feat. Massimo Manzi 25 Esordio del pianista e compositore salentino William Greco che, nella realizzazione di questo primo lavoro discografico, ha cercato di modellare un percorso frutto della sintesi naturale di tutte le sue esperienze musicali, dalla musica classica al jazz. Ciò che pervade tutta l’opera è la Melodia non in un senso moderno e consumistico, ma nel più alto significato del termine. Da interprete classico, oltre che jazzista, il pianista salentino concepisce tutta la musica fortemente legata al canto: di conseguenza il fraseggio, la gestione delle linee melodiche, diventano dominanti anche nei passaggi più ostici e virtuosistici. L’improvvisazione è concepita priva di meccanismi e automatismi tecnici fini a se stessi. A questa concezione musicale è affine il titolo del disco: “Corale”, che è anche il titolo di una delle composizioni originali. Feat. Raffaele Casarano (sax), Marco Bardoscia (contrabbasso), Massimo Manzi (batteria) e Carla Casarano (voce in un brano). JAZZ- AUDIOP H I LE R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Simon Phillips T TRACKLIS Protocol III Narmada Imaginary Ways Phillips è uno dei più noti batteristi del momento nonché batterista dei Toto, il cui stile non solo riflette il suo talento tecnico, ma anche una distinta sensibilità artistica. Le otto tracce di “Protocol III” sono esempi di come Simon Philips sia stato influenzato nel tempo, mentre altrettanto distintivo è stato il labor lime in studio, insieme agi altri membri della band: Andy Timmons alla chitarra, Steve Weingart alle tastiere e Ernest Tibbs al basso. Digipack edition! AMERICANA John Worth Hannam Love Lives On Con undici nuove canzoni registrate in dodici mesi, “Love Lives On” è un disco contraddistinto dalla maturità artistica del suo autore, John Wort Hannam, che si è preso il tempo necessario per pensare e ripensare alle tracce, far sedimentare i pensieri e ottenere il meglio dalla propria arte. Il disco è impreziosito anche da collaborazioni illustri, dove figurano Kurt Ciesla e Brady Valgardson (Corb Lund Band), John MacArthur Ellis (Doc Walker), Adrian Dolan (The Bills/Ruth Moody), Bob Hamilton (Undertakin Daddies), Tyson Maiko (Gob), Geoff Hillhorst (Deep Dark Woods) e lo straordinario violinista della West Coast Daniel Lapp. Friend ‘N’Fellow JAZZ Catalyst Amrita Circle Seven You Can't but You Can Undercover T TRACKLIS Roll Roll Roll Over the Moon Labrador Love Lives On Chasing the Song Man of God Gonna See My Love Write Me Back In Heart For Sale Molly & Me Good Nite Nova Scotia VINILE About April 180gr Aprile, il mese che non promette nulla, ma che, al contrario, mette alla provala nostra pazienza e ci causa nuovi sorrisi, è il punto di partenza perfetto per il dodicesimo album dei Friend ’N’ Fellow. 12 brani di musica incantevole riconoscibili dalla bellissima voce di Costanze Friend, che tocca le nostre corde più intime e il perfetto accompagnamento della chitarra di Thomas Fellow: è questa la quintessenza di questo duo dalla carriera straordinaria. La loro musica nasce da due mani esperte che suonano una chitarra e una voce indimenticabile non è certamente classificabile in un solo genere, ma spazia ecletticamente tra l’intensità blues, la libertà del jazz e il timbro del soul. Grateful Dead Dick’s Pick Vol. 4 ROCK Outlaw 18 brani presi da quello che è probabilmente il più famoso set di concerti nella storia dei Grateful Dead: le date del 13 e 14 febbraio 1970 al Fillmore East di NYC. Il box (3 CD) include anche una rara versione live di “Mason’s Children”. T TRACKLIS Intro By Zacherle Turn On Your Love Light Casey Jones Alligator Dancing In the Streets Drums China Cat Sunflower Me & My Uncle I Know You Rider Not Fade Away High Time Mason's Children Dire Wolf Caution Dark Star Feedback That's It For the Other One We Bid You Goodnight 26 GREENTRAX RECORDINGS TONY MCMANUS - Mysterious Boundaries ARCHIE FISHER - A Silent Song ALEX HODGSON - The Brig Tae Nae Where JOHN BELLANY A Tribute In Music And Song To J. Bellany BARBARA DICKSON - To Each & Everyone BRIAN MCNEILL & FRIENDS The Falkirk Music Pot (2 CD) WILLIAN MACLEAN - Pibroch (2 CD) THE SCOTTISH DIASPORA The Music And the Song (2 CD) FRASER AND IAN BRUCE - Mrs. Bruce's Boys International Record Distribution www.ird.it • fb www.ird.it/mipiace.htm RIEPILOGO NUOVE USCITE Kira Skov JAZZ May Your Mind Explode a Blossom Tree Vocalist, musicista e compositrice dalla grande inventiva, Kira Skov è esplosa sulle scene mondiali nel 2002 con il suo “Kira and The Kindred Spirits”, ha continuato sulla scia di questo successo con il suo tributo a Billie Holiday “Memories Gone By” e il bellissimo “The Cabin Project” insieme a Marie Fisker. Ora, l’intensa collaborazione con il produttore inglese John Parish ha portato alla nascita di “May Your Mind Explode A Blossom Tree”, un disco che parla di amore, ma anche di odio, di pace come di guerra. Le canzoni di Kira, ispirate da grandi poeti come Walt Whitman, Charles Bukowsky e Dylan Thomas, ci accompagnano attraverso diversi gradi di conoscenza e coscienza, perfettamente interpretate dallaSkov ela sua band: il marito e bassista Nicolai Munch-Hansen, Oliver Hoiness alla chitarra e Simon Toldam alle tastiere. Harry Allen JAZZ Something About Jobim Le musiche di Antonio Carlos Jobim sono allo stesso tempo sofisticate e molto piacevoli da ascoltare. “Something About Jobim” nasce dalla collaborazione tra il produttore Rodolfo Stroeter e l’etichetta Stunt Records. Stroeter ha così avuto l’idea per questo progetto dopo aver ascoltato le meravigliose atmosfere sax di Harry Allen, il secondo passo è stato coinvolgere Joyce, fin da subito interessatissimi al progetto e coinvolti durante la due giorni di session presso il System Two Studio di Brooklyn. Bossanova, Jazz, ballate e samba si mischiano magistralmente attraverso un turbinio di suoni e armonia, dove la guida è affidata all’ottimo sax di Harry Allen, seguito da Helio Alves al piano, Rodolfo Stroeter al basso, Tytty Moreno alla batteria e la straordinaria Joyce alla voce (in tre brani) e alla chitarra. Mikkel Nordsø Band JAZZ Diving in the Space for 3 Decades Che sia in uno studio di Copenhagen, oppure sulle rive del Gange o in Mali o in Marocco, la reazione è la stessa: un viaggio in un universo irreale e magico. Mikkel è un autore e un interprete molto versatile che esplora con un approccio poetico tutte le possibilità che la chitarra gli permette. Ora celebra i trent’anni di un carriera che lo ha visto passare dal jazz, alla salsa, dal rock al blues. Nel turbinio di melodie di “Diving In The Space For 3 Decades” Nordsø è accompagnato dai bravi Peter Danstrup al basso, Jacob Andersen alle percussioni, Ole Theill alla batteria, Ben Besiakov al piano e direttamente da Cuba la giovanissima Eliel Lazo, suonatrice di conga e cantante. Non mancano neppure guest star come il leggendario sassofonista David Sanborn, il trombettista danese Palle Mikkelborg (Miles Davis) e il repper Al Agami. Diego Figueiredo BOSSA Broken Bossa Alcuni musicisti sono nati per fare questo mestiere. Diego Figueiredo, nato a San Paolo nel 1980, è dotato di una tecnica sublime, un raro talento che onora la tradizione del proprio Paese, senza essere, però, estraneo al mondo del jazz. Una carriera veloce, quella di Diego, che ha iniziato a suonare all’età di 4 anni e già a dodici si era costruito una certa reputazione locale. Ora, con alcuni album alle spalle, è largamente considerato uno dei più delicati e ispirati chitarristi contemporanei, pronto a conquistare l’universo del jazz: una vera stella nascente. In questo ultimo “Broken Bossa” lo vediamo impegnato in un squisito programma di composizioni originali, delicate e fresche allo stesso tempo. Lo accompagnano Steen Rasmussen al piano, Paolo Russo al bandoneón, Ruslan Vilensky al violoncello, Romolo Duarte al basso, Alfonso Correa alle percussioni, George Garzone al sax tenore, mentre la bravissima Cyrille Aimée presta la propria bella voce in alcune tracce. 28 RIEPILOGO NUOVE USCITE Ivo Perelman, Matthew Shipp JAZZ Callas Nonostante i 55 album all’attivo, probabilmente le creazioni al sax di Ivo Perelman non sono mai state così emozionanti. Con questo doppio CD dedicato alla memoria della divina Maria Callas, Perelman e l’immancabile Matthew Shipp aprono un nuovo capitolo della propria partnership artistica, andando oltre la mera improvvisazione e la già completa comprensione dell’altro. Il duo Shipp- Perelman va oltre tutto questo e, in un continuo e organico flusso di musica, ci propongono brillanti esempi di duetti piano-sax. Leandre, Delbecq, Houle JAZZ 14 Rue Paul Fort, Paris L’artiglieri pesante del nuovo panorama musicale, ovvero Joelle Leandre (basso), Benoite Delbecq (piano) and Francois Houle (clarinetto), si esibisce a Parigi in una casa privata davanti ad un pubblico molto selezionato. Situazioni oniriche e una musica misteriosa che non ha bisogno di essere “a tutto volume” per essere notata, così capita che ogni tanto un sogno sia interrotto da un turbinio di suoni per poi assopirsi ancora una volta. Actis Dato Quartet JAZZ Earth is the Place Il sedicesimo album di Carlo Actis Dato per la Leo Records con il suo quartetto regolare: Beppe Di Filippo al sax soprano e alto, Matteo Ravizza al basso, Daniele Bertone alla batteria e lo stesso Actis Dato al sax tenore e baritono. Nel programma di 11 brani troviamo una coriandolata di gioia, esuberanza, sole e divertimento, in cui fa la differenza la componente italiana del quartetto, imbattibile nel creare un’atmosfera di totale felicità. T TRACKLIS 14 Rue Paul Fort 1 14 Rue Paul Fort 2 14 Rue Paul Fort 3 14 Rue Paul Fort 4 14 Rue Paul Fort 5 14 Rue Paul Fort 6 14 Rue Paul Fort 7 T TRACKLIS Immigrati Gipsy Cembalon Correva L'anno Albània Himba Transiberiana Kèrala Nomàde I 20 Sosia Di Saddam Sole Crescente Shadows Ivo Perelman, Whit Dickey JAZZ Tenorhood 29 Cinque dei sei brani di questo album sono dedicati a Hank Mobley, Ben Webster, John Coltrane, Albert Ayler e Sonny Rollins. E a dispetto del titolo, “Tenorhood”, è un bellissimo solo di batteria. Ivo Perelman e Whit Dickey danno il meglio di sé quando non devono pensare prima a cosa faranno, in generale, alla session. La musica nasce spontaneamente dagli strumenti, senza alcuno sforzo, mentre musicisti stessi sono completamente presi dalla melodia. T TRACKLIS For Mobley For Webster For Coltrane Tenorhood For Ayler For Rollins RIEPILOGO NUOVE USCITE Ivo Perelman, Joe Morris, Mat Manieri JAZZ Counterpoint In questo trio set con Joe Morris alla chitarra e Mat Maneri alla viola, Ivo Perelman prende il posto del grande Joe Maneri. Come dice lo stesso Neil Tesser: "il Passionale, scatenato ed espressionista approccio di Perelman al sax tenore, così come le vivaci improvvisazioni, nascono così spontaneamente ad opera di uno dei più importanti sassofonisti del nostro tempo. Arrigo Cappelletti, Furio Di Castri, Bruce Ditmas JAZZ Homage to Paul Bley Terza uscita per Arrigo Cappelletti nel catalogo Leo Records. Semplicità e intensità spirituale sono il marchio di fabbrica di Cappelletti e anche in questo disco il trio (completato da Furio Di Castri al basso e Bruce Ditmas alla batteria) non sono tollerati manierismi ed esagerazioni che sviano la musica dalla sua essenza: la verità e l’esplorazione di se stessi. 10 delle 13 composizioni di questo “Homage To Paul Bley” sono di Arrigo, che, però, tiene molto all’equilibrio tra le parti della band. Andrea Buffa, Stefano Battaglia, Fiorenzo Bodrato, Dario Mazzucco JAZZ Pow-Bee “Pow-Bee” è dove l’inimitabile gusto melodico italiano incontra le tendenze contemporanee del jazz europeo. Nove tracce che spaziano dal pop al free jazz, dalla musica da camera al funk, dalle atmosfere del nord Europa al blues. Il quartetto, come si evince dalle parole dello stesso Andrea Buffa, è devoto alla rappresentazione sonora del continuo sforzo di vivere i propri sogni. SWQ; Sandra Weiss, Jonathan Moritz, Kenny Warren, Sean Ali, Carlo Costa JAZZ Ramble Il Sandra Weiss Quintet nasce dall’incontro, a New York, tra Sandra e alcuni musicisti americani. Una collaborazione fruttuosa condensata in questo disco, “Ramble”, un vero e proprio viaggio attraverso una moltitudine di suoni differenti e un universo musicale straordinario. Dimenticatevi i suoni convenzionali e immaginate gli strumenti classici del jazz, sax, tromba, basso e batteria, impegnati in qualcosa di nuovo. 30 International Record Distribution www.ird.it • fb www.ird.it/mipiace.htm 31 JAZZ-VOCAL JAZZ-VOCAL R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Carolina Bubbico Una Donna Secondo album per questa pianista, cantante, compositrice, musicista dalla formazione versatile proveniente da esperienze che la vedono al lavoro in veste di autrice, arrangiatrice e vocalist in più formazioni musicali. Esordisce nel 2013, a soli 23 anni, con l’album “Controvento”, interamente composto ed arrangiato da lei che ottiene un ottimo riscontro di pubblico e critica. La Bubbico accumula esperienze di scrittura e arrangiamento e numerose presenze su prestigiosi palcoscenici nazionali ed internazionali che culminano nella sua partecipazione al Festival di Sanremo 2015 in veste di arrangiatrice e direttrice d’orchestra. Forte delle esperienze maturate negli anni si rimette al lavoro scrivendo nuovi brani per il suo secondo album: 8 canzoni originali e la popolare “Superstition” di Stevie Wonder, arrangiate da lei. La sezione ritmica è affidata a due musicisti fuori classe, il bassista Luca Alemanno e il batterista Dario Congedo, suoi abituali compagni di viaggio. La musica si arricchisce e assume nuove forme con l’introduzione di sonorità elettroniche e R&B e convivendo con elementi sinfonici e con la forma canzone già esplorata nel primo album. Per la realizzazione del disco si avvale di una sezione d’archi incisa da Roberta Mazzotta (violini), Nico Ciricugno (viola) e Federico Musarò (violoncelli) e la sezione di fiati composta da Alessandro Dell’Anna (tromba), Emanuele Coluccia (sax), Gaetano Carrozzo (trombone). L’album completa la line up con la partecipazione della flautista Clara Calignano e del chitarrista Valerio Daniele, curatore del mastering dell’album e i prestigiosi featuring del sassofonista Raffaele Casarano e del chitarrista Luca Colombo. Prayan The Invitation Il nuovo album di questa cantante unica, Mariangela Bettanini, che sa sorprendere, una voce, una storia ed un’esperienza proiettata nel future, è intense, pulita, ruvida e dolce, diretta. “The Invitation” è un album ispirato a Rumi, il poeta Sufi dell’amore, uno sguardo all’Islam dall’Occidente! L’album si compone di 10 canzoni New Age in inglese ispirate dalle poesie del poeta persiano Rumi. I brani dell’album sono composti, suonati al pianoforte e cantati da un’artista che ci fa conoscere, per la prima volta e da una prospettiva europea, i versi di un grande poeta mussulmano, Rumi, in un contesto espressivo dunque diverso, occidentale. In due brani, il groove mediorientale delle percussioni di Marco Fadda. Al livello compositivo, la sequenza dei brani fluisce in un “continuum musicale” di tonalità e atmosfera che si potrebbe definire come una “suite”. BLUEGRASS Alison Brown The Song of the Banjo “The Song Of The Banjo”, album della bravissima Alison Brown, è il primo pubblicato dal 2009 e aggiunge un nuovo tassello all’esplorazione musicale che l’ha portata, nella sua carriera, a vincere anche un Grammy Awad. Per questa uscita Alison e il marito e co-produttore Garry West, hanno messo insieme un ensemble tanto particolare quanto stellare che comprende, tra gli altri, Amy Ray delle Indigo Girls, Emily Saliers, Keb’ Mo’, Colin Hay, il maestro dell’ukulele Jake Shimabukuro, il leggendario batterista Steve Gadd, il violinista Stuart Duncan, il talentuoso chitarrista John Doyle, il bassista Todd Phillips, il chitarrista Jim Oblon, Rob Ickes al dobro e infine i pianisti Will Barrow, Joe Davidian e John Jarvis. In questa versione della Compass Records si trova anche una bonus track dal titolo “What’s going on?” che la vede impegnata al fianco di Keb’ Mo’. Büdi Siebert & Friends WORLD Nepal - Acht Der Weg Hat Ein Ziel Un disco nato per aiutare gli abitanti del Nepal dopo il tragico terremoto dell’aprile del 2015, nel quale, oltre alle bellissime composizioni (originali e non) di Budi Siebert, troviamo anche un booklet che include le straordinarie fotografie dell’esploratore Dieter Glogowski. “Nepal - Acht Der Weg Hat Ein Ziel“ è la perfetta combinazione tra una buona azione e un’opera d’arte acustica e visiva. 32 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Vula Viel JAZZ Good is Good “Vula Viel” significa ciò che è buono è buono in Dagaare, la lingua parlata nel Ghana settentrionale, dove Bex Burch ha vissuto per tre anni. Ora questa espressione è diventata il nome di un gruppo che mette insieme alcuni tra i più interessanti talenti londinesi del momento, come Dan Nicholls (sintetizzatore e tastiere), George Crowley (sax) e i due batteristi Simon Roth and Dave De Rose. La loro musica intensamente ritmata risente molto dell’influenza africana, ma ben combinata ai suoni minimalisti dell’elettronica. “Good Is Good” è sicuramente un disco come mai ne avete ascoltati. T TRACKLIS Yes Yaa Yaa Takyen Korakora Lobi Gandayina Zine Dondone Zine Daa Bewa Bekone AMERICANA Clint Black On Purpose Il prolifico cantautore Clint Black è da tempo annoverato tra le stelle più luminose del panorama Country, ma il suo talento lo ha portato a trascendere la mera classificazione dei generi per arrivare ad essere uno tra gli artisti più di successo nell’industria musicale contemporanea. Black ha scritto, registrato e pubblicato più di cento canzoni, un punto di riferimento per la carriera di qualsiasi artista; un terzo di questi brani è addirittura entrato come singolo nelle classifiche country, mentre in carriera ha venduto nel mondo più di 20 milioni di dischi, un veterano della scena country. Sono più di dieci anni che il nostro non fa un disco nuovo. “On Purpose” ce lo riporta, con le sue classiche ballate ed il suo stile inimitabile, da vero country singer Mike Vernon BLUES Just a Little Bit Cos’hanno in commune Alexis Korner, John Mayall, Eric Clapton, Stevie Winwood, Spencer Davies, Rod Stewart, Ginger Baker, The Artwoods, Muddy Waters, Savoy Brown, Otis Spann, Christine McVie, Mick Taylor, Eddie Boyd, Dr.Feelgood, Freddie King, Climax Blues Band, Level 42, Roachford, The Hoax, Keith Richards, Ron Wood e Bo Diddley? Sono stati coinvolti in un modo o in un altro in album prodotti da Mike Vernon. “Just A Little Bit” è il personale omaggio di Mike al primitivo blues e Rock and Roll, un disco a cui collaborano Kansas City, Hot Little Mama, Money Honey, Shake Rattle And Roll, I'm Shakin' e molti altri… T TRACKLIS Kansas City All By Myself Just a Little Bit Seventh Son Hot Little Mama Black Night Money Honey When Things Go Wrong With You Bloodshot Eyes I'm Shakin' Please Send Me Someone to Love Keep Your Hands Off Her All Around the World Shake Rattle and Roll Sonny Terry BLUES His Best 21 Songs 33 Saunders Terrel, meglio conosciuto come Sonny Terry è stato indiscutibilmente uno dei più grandi armonicisti mai esistiti, che ha avuto il merito di portare lo stile blues Piedmont ad un pubblico più vasto. Casa Wolf records propone ora una bellissima raccolta antologica di ventuno brani registrati tra il 1938 e il 1946 in collaborazione con artisti mitici, come Brownie McGhee, Blind Boy Fuller, Washboard Sam e Woody Guthrie. Un album imperdibile sia per gli appassionati, ma fondamentale anche per conoscere il repertorio di un artista che ha fatto la storia della musica. IT FOLK IT FOLK IT FOLK IT FOLK IT FOLK I TA L I A N F O L K RIEPILOGO NUOVE USCITE Officina Zoè T TRACKLIS Mamma Sirena Sirene, pescatori, naviganti, esploratori e sognatori rievocano il Mediterraneo in un concept album sul mare. Canti d'atmosfera e pizziche da trance in gran parte inediti per l'ottavo disco dell'Officina Zoè, uno tra gli ensemble di musica popolare più amati e storici del Salento.Lo stile è quello inconfondibile degli Zoè, fedele alla tradizione ma calato nel presente, attento alle sottili influenze che nel corso del tempo hanno arricchito la cultura del Salento senza però mai perdere la rotta e il forte legame con la propria terra. Enza Pagliara Mare d'Otrantu mia Venti e burrasche Mamma sirena Li bellizzi Doi lampi La marina Fice lu ngegnu A Nuvaie Fici na nave Comu è bellu Bona Crianza Tra nuove interpretazioni di canti tradizionali e composizioni inedite ispirate agli stili tradizionali, “Bona Crianza” è un impasto ben misurato di pizziche fragorose e belle, melodiche ballate popolari a ritmo di valzer. Enza Pagliara è una delle voci più importanti della penisola salentina ed esponente chiave a livello internazionale delle tradizioni musicali del sud Italia. Il suo canto espressivo, pieno di passione e intimità, rende queste canzoni così significanti oggi come ieri. (2012) Officina Zoè Terra (Canti e Danze del Salento) Il classico della musica popolare salentina, contenente i canti più conosciuti interpretati dall'Officina Zoè, il primo gruppo locale a conquistare il mondo. Tra i dischi più rappresentativi e venduti, contiene i brani classici della tradizione, in un alternarsi tra momenti di pulsante energia vitale al ritmo del tamburello e della Pizzica e altri di dolce canto amoroso, e nenie che portano l’ascoltatore lontano nel tempo, in un Salento antico e intimista. (2004). Anna Cinzia Villani Ninnamorella Con Ninnamorella la cantante e tamburellista salentina esordisce da solista, dopo aver preso parte a gruppi come Canzoniere Grecanico Salentino, Aramirè, Ensemble Terra d'Otranto, Le Donne Belle, Nistanimera. “Ninnamorella” è un’idea, un concetto, un modo di vivere e di offrire la musica della penisola salentina. È un luogo, uno spazio ritagliato al tempo, in cui un passato non troppo lontano e un presente discreto e in ascolto s’incrociano continuamente. (2008) Admir Shkurtaj Feskin Nei giorni di tramontana, dal Salento adriatico si scorgono le montagne d'Albania. Una permanente sensazione di confine che alimenta il pensiero errante di questa terra. Capovolgendo la vista, da quelle montagne i pastori albanesi scrutano il riflesso (feksìn) dei vetri delle case costiere pugliesi, dove il sole si affaccia. Dopo il clamore di Mesimér (2012), il musicista di Tirana adottato dal Salento (già fisarmonicista dei Ghetonìa) rincontra la tradizione, questa volta tornando a guardare dall'altra parte del mare. Le arie popolari si rivelano straniate, un feksìn di luce tra avant jazz, piano preparato ed echi tradizionali. (2014) Dario Muci Mandatari Mandatari propone un viaggio acustico nei territori al confine tra musica polare e musiche contemporanee, in particolare jazz, attraverso composizioni originali e inediti arrangiamenti di alcuni canti della tradizione popolare salentina. Le calde sonorità mediterranee e salentine incontrano modelli musicali mutuati dalla modernità, mantenendo integra la natura sanguigna dei testi dialettali e delle struggenti melodie tradizionali. (2007). 34 MINOR MUSIC JAZZ, SOUL, FUNK, R & B, BLUES AND MORE… IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E JAZZ Goodman-Bordenave Quintet Inverted Forest Nulla di esaudiente è ancora stato scritto a proposito di Geoff Goodman, chitarrista dallo stile unico, un artista trasversale sempre intento all’esplorazione dell’ignoto. Per questo “Inverted Forest” al fianco di Geoff Goodman troviamo il perfetto sax di Matthieu Bordenave e, a completamento del quintetto, Gerhard Gschlößl al trombone, Andreas Kurz al basso e Bastian Jutte alla batteria. JAZZ Jens Düppe Quartet Anima Jans Duppe è un batterista, percussionista e compositore particolarmente famoso e attivo in Germania, soprattuo negli eventi live con il proprio gruppo jazz. Feat. Frederik Koster (trumpet), Lars Duppler (piano) e Christian Ramond (basso). RISTAMPE RISTAMPE RISTAMPE RISTAMPE RISTAMPE J A Z Z Thomas Ruckert Trio Parvaneh A dispetto della più classica delle formazioni (Thomas Ruckert al piano, Reza Askari al basso e Fabian Arends alla batteria), la musica del Thomas Ruckert Trio riesce ad essere innovativa rispetto alle aspettative più classiche. Ben E. King The Complete Atco/Atlantic Singles Vol. 1 1960-1966 Straordinario doppio CD che raccoglie i brani editi dal grande Ben E. King per le etichette Atco e Atlantic. La raccolta comprende cinquanta canzoni uscite tra il 1960 e il 1966, alcune delle quali mai apparse su CD. The Soulful Strings The Magic of Christmas Composta da membri delle etichette Chess e Cadet, la Soulful Strings è una band molto apprezzata dai collezionisti per il suo mix di Jazz, R&B e influenze esotiche. Ora er la prima volta in CD il loro album più apprezzato nelle classifiche internazionali: “The Magic Of Christmas”. Eydie Gormè An American Treasure Un vero tesoro americano, questa compilation di Eydie Gorme assemblata dal marito e partner artistico Steve Lawrence, la prima multi disco dedicata interamente a questa icona del pop americano. Registrazioni inedite e una selezione delle migliori canzoni di Eydie, che fanno di questo box un pezzo imperdibile per i fan. Box 3 cd con 10 bonus tracks!! Jay Dee Come on Love Una produzione Barry White per questo album di Jay Dee, arrangiato da Gene Page. Nella versione expanded edition ritroviamo entrambi i lati di “Strange Funky Games and Things” anche in versione strumentale. Note a cura di Gene Sculatti. Expanded version con 2 bonus tracks! The Beckies Same I Beckies, ultimo progetto significativo di Michael Brown che ha prodotto un solo titolo, un disco omonimo del 1976, ora ripresentato con note e testi di Jeremy Cargill. Un debutto in versione CD per questo bel titolo! 36 A T T E S E R I S T A M P E JAZZ Harry Belafonte At Carnegie Hall (The 1959 Historic Concert) Il “Re del calypso” catturato dal vivo a questo storico concerto del 1959 accompagnato dall’orchestra condotta da Robert Corman. 17 brani. Digipack edition!! JAZZ Warren Barker & His Orchestra Is In (Pop And TV Themes Go Jazz) Featuring West Coast All Stars) Noto compositore Americano molto noto per i suoi lavori nel cinema, radio e televisione. “Is In” racchiude 3 LP del 1959 + una bonus track. Feat. Don Fagerquist, Pete Candoli, Frank Rosolino, Ted Nash, Buddy Colette, Barney Kessel, Victor Feldman, Red Mitchell, Shelly Manne e molti Altri ancora. Digipack edition! JAZZ Joe Harnell His Piano and Orchestra Fly to me The Moon and the Bossa Nova Pops Pianista, compositore e arrangiatore americano che ha collaborato con I grandi nomi del passato. Ristampa di 2 Lp 1962 – 1963 che comprende l’album “More Bossa Nova Pops”. Digipack edition. JAZZ Enoch Light & His Orchestra Big Band Bossa Nova + Let’s Dance Bossa Nova 2 Lp del 1962 per questo violinista, direttore d’orchestra e ingegnere del suono. Feat. Urbie Green, Doc Severinsen, Bernie Glow, Mel Davis, Jimmy Maxwell, Irv Markowitz, Bobby Byrne, Bob Alexander e molti altri…. Digipack edition. JAZZ Warren Mike & His Brass Impact Orchestra Brass Impact + Explosive Brass Impact 2 lp in 1 cd per questo Direttore d’orchestra, trombettista e arrangiatore di Chicago. Ristampe di 2 Lp degli anni 1966 – 1968. Feat. Mel Davis, Bernie Glow, Ernie Royal, Bucky Pizzarelli, Jimmy Maxwell e molti Altri. Con 6 bonus tracks. Digipack edition. COLLECTION J A Z Z Martial Solal Universolal CD+DVD Una edizione particolare, che celebra il genio assoluto di Martial Solal attraverso una raccolta di dieci tra i suoi brani celebri e un DVD che testimonia un bellissimo concerto presso il Coolidge Auditorium di Washington nell’aprile del 2011. Solal non è stato solo un compositore di talento, ma anche un vero maestro che l’etichetta JMS, in concomitanza con il proprio quarantesimo anniversario, ha deciso di celebrare con questo progetto dal titolo evocativo: “Universolal”. JMS 40th Anniversary JMS compie quarant’anni e festeggia con una compilation antologica in tre CD dove troviamo i brani più rappresentativi di questo percorso artistico come etichetta. Un disco di grande musica per celebrare una straordinaria passione per il Jazz di quasi mezzo secolo. Con brani di Didier Lockwood, Louis Sclavis, Martial Solal, Trio Romano, UZEB, Michel Cusson & The Wild Unit, Alain Caron e molti altri. JAZZ David, Calvet, Kajdan 37 3CD On Off Un trio prezioso: il chitarrista Jean-Michel Kajdan, il bassista Laurent David e il batterista Jean-Christophe Calvet presentano il loro ultimo disco, “On Off”, ovvero un viaggio in dodici composizioni originali, alcune delle quali create addirittura in studio. L’alchimia unica che accomuna questi musicisti, talentuosi presi singolarmente e straordinari in questo ensemble, dove si alternano brani e improvvisazioni, sempre all’interno di una perfetta armonia tra le parti. A T T E S E R I S T A M P E JAZZ Sallie Blair Complete Albums and Singles 1957 - 1962 (Sexy Intimate And Swinging) Great singer-blues e cantante pre-rock che ha avuto il suo momento verso la fine degli anni ’50 incidendo per la Betlemme. 2 LP in 2 CD + 8 brani dei suoi singoli e una bonus track! JAZZ Jerome Richardson Complete 1957 - 1962 Recordings Multistrumentista americano dei vari sax (contralto, baritono) clarinetto, flauto. Ha suonato con musicisti del calibro di Mingus, Hampton, Thad Jones, Mel Lewis, Kenny Burrell… 4 LP in 2 CD Feat. Jimmy Cleveland, Hank Jones, Kenny Burrell, Cherlie Pership… JAZZ Gil Mellè The Blue Note Years 1952 - 1956 Sassofonista arrangiatore e compositore, questi due cd racchiudono 5 LP del periodo Blue Note. 4 LP 10” + 1 LP in 2 CD Feat. Urbie Green, Tal Farlow, Don Butterfield, Lou Mecca, Oscar Pettiford… JAZZ Larry Sonn The Sound of… and his All-Stars Band 4 LP in 2 CD + 8 bonus tracks!! Quattro album degli anni ’50 per questo célèbre trombettista scomparso di recente. Gli arrangiamenti sono curati da: Manny Albam, Al Cohn, Nat Pierce, Bob Brookmeyer e lo stesso Larry Sonn JAZZ Jackie Paris Sings the Lyrics of Ira Gershwin + The Song is Paris 2 LP in 1 CD datati 1960 – 1962 per questo cantante e chitarrista Americano. Feat. Joe Wilder, Charlie Shavers, Phil Bodner, Eddie Costa, Hal Mckusick, Barry Galbraith, Joe Benjamin, Hank Jones, Roy Haines… JAZZ Joe Gordon Last Session (Lookin’ Good) Feat. Jimmy Woods. Ristampa dell’album del 1961 con l’aggiunta di 5 bonus tracks per questo trombettista di colore. Feat. Jimmy Woods, Dick Whittington, Jimmy Bond, Milt Turner JAZZ JAZZ Teddy Edwards VINILE Sunset Eyes 180gr Ristampa in vinile dell’album del 1960, limited edition 500 copie. Feat. Joe Castro, Leroy Vinnegar, Billy Higgins, Ronnie Ball, Ben Tucker, Al Levitt. LP 180 gr. limited! Don Ellis Curtis Amy Ristampa in vinile dell’album del 1962, limited edition 500 copie. Feat. Paul Bley, Gary Peacock, Gene Stone, Nick Martinis. Limited 180 gr. LP Ristampa in vinile dell’album del 1962, limited edition 500 copie. Feat. Victor Feldman, Roy Brewster, Roy Ayers, John Houston, George Morrow e Tony Bazley. Essence Way Down 38 IRD International Record Distribution www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm JOHN PRINE