n° 21
dicembre 2015
THE ORPHAN BRIGADE
SOUNDTRACK TO A GHOST STORY
Omar Sosa, Joo Kraus, Gustavo Ovalles
Ottmar Liebert - Gaia Cuatro
Ellis Hooks - Marceo Parker
Tribute to Ted Hawkins - KREG VIESSELMAN
IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
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News
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Gaia Cuatro
SONGWRITER
JAZZ
Kaze
Il piccolo fenomeno Gaia Cuatro da vita finalmente all’attesissimo quarto lavoro che celebra il decimo anno
del loro fortunato sodalizio. E’ una realtà che ha ormai conquistato mezzo mondo. La loro musica carica
di suggestioni ha una gradevolezza ed una intensità tale da arrivare dritta al cuore come raramente
accade. Ascoltare un loro concerto o un loro disco è una esperienza irresistibile. L’unione di due culture
apparentemente agli antipodi, quella argentina e quella giapponese, da qui origine ad un mix
sensazionale dove la passione, il calore ed il ritmo argentino si fondono magistralmente con la
raffinatezza e l’eleganza della tradizione musicale del SolLevante. Il risultato è da lasciare senza fiato.
Anche in “Kaze” abbiamo la straordinaria partecipazione di Paolo Fresu e del noto quartetto d’archi dei
Solis string. I loro dischi sono diventati un fenomeno “cult” nell’ambiente audiofilo per la purezza timbrica
e la qualità di registrazione Anche quest’ultimo disco non tradirà le aspettative dei palati più esigenti.
AAVV
Cold Bitter Tears. Songs of Ted Hawkins
Il primo tributo a questo artista, Ted Hawkins, dagli esordi come artista di strada sulla celebre Venice Beach
alla consacrazione come leggenda americana, sino al meritato, seppur tardo, riconoscimento nel resto del
mondo. Ora uno straorinario cast di artisti internazionali rende omaggio a questa vera e propria icona del
cantautorato americano attraverso la propria personalissima interpretazione. Tra le quattordici tracce di
“Cold Bitter Tears - Songs Of Ted Hawkins” troviamo impegnati, tra gli altri, James McMurtry, Kasey
Chambers, Tim Easton, Mary Gauthier, Jon Dee Graham, Sunny Sweeney, Randy Weeks, Tina-Michelle
Hawkins Fowler, Elizabeth Hawkins, Gurf Morlix, Danny Barnes, The Damnations, Ramsay Midwood,
ShinyRibs e Steve James. Ciliegina sulla torta è la bonus track “A Great New Year”, una demo originale di
Ted Hawkins mai pubblicata fino ad ora. Di sicuro uno dei migliori tributi che potrete ascoltare quest’anno.
Ellis Hooks
SONGWRITER
BLUES
Needle in a Haystack
1
Lo avevamo lasciato nel 2007 con Another Saturday Morning ma ora, per fortuna, l’attesa è terminata : Ellis
Hooks è tornato con “Needle In A Haystack” e per noi è un evento. Prodotto da Jon Tiven (Robert Plant, Nick
Lowe, Wilson Pickett, Arthur Alexander, B.B. King per intenderci) e con testi scritti a sei mani dove oltre a
Ellis e Jon troviamo Stephen Kalinich (Beach Boys e Brian Wilson) non possiamo negare che le attese per
questo nuovo album sono veramente alte. Con questo nuovo lavoro “Needle In A Haystack” che rispetto agli
esordi risente anche di un mix di sonorità southern tanto che negli anni Hooks ha aperto più volte i concerti
per gli Allman Brothers e i Lynyrd Skynyrd. All’attento pubblico italiano sicuramente non saranno passate
inosservate le apparizioni del nostro al Porretta soul festival che hanno sempre lasciato il segno Infine
permetteteci di segnalare all’interno dell’album anche un piccolo cameo di Dylan LeBlanc. Feat. Jon Tiven
(Guitar, Tenor Saxophone, Keyboards, Background vocals) – Stephen Kalinich ( Background Vocals) - Sally
Tiven (Bass) – Todd Snare – Drums Special Guest Steve Cropper , Dylan LeBlanc, Muss Gillum.
Stacie Collins
Roll The Dice
Esuberante, energica, anzi, vulcanica e sempre imprevedibile. Stacie Collins è una mina vagante, ma
in senso buono: è molto apprezzata da Dan Baird, Warner E. Hodges e Jason Ringerberg dei Jason
And The Scorchers. “Roll The Dice”, sua ultima fatica discografica, è un album esuberante, che si
espande nel vasto terreno della musica Roots attraverso l’immancabile suono dell’armonica e tocca
le corde di ogni ascoltatore col suo cocktail di rock, blues e Americana. Accanto a Stacie troviamo il
marito (e bassista) Al Collins, Dan Baird e Audley Freed alle chitarre e Brad Pemberton alla batteria:
con una band così, la musica non può che farsi energia pura.
N U O V E
U S C I T E
ALOOS
PP
A
Kreg Viesselman
A
R I E P I L O G O
ROCK
To The Mountain
“White soul music for modern times.” Potrebbe essere definita così la musica di Kreg Viesselman, americano
"adottato" artisticamente dalla Norvegia. Cresciuto alla scuola di Ray LaMontagne, con un ottimo seguito di
fans in Olanda, Germania e Italia, le canzoni di Viesselman viaggiano nel sottile confine che separa i grandi
del soul (Curtis Mayfield, Marvin Gaye ma anche Van Morrison) dai maestri del folk come Dylan, Tim Buckley
o Tim Hardin. Chitarre acustiche e pianoforte come si faceva negli anni Settanta, ma con una voce calda e
"nera" davvero senza tempo. Un disco nato dagli appunti dello stesso Viesselman, a cui la chitarra ha fornito
il perfetto accompagnamento. Annotazioni e note si mescolano in “To The Mountain”, un album più vario
rispetto a quelli a cui Kreg ci ha abituati, dove troviamo anche brani più up-tempo e ritmati. Accanto a Greg,
trascinante compositore, troviao la consueta live band, formata da Anne Lise Frøkedal, Sondre Meisfjord,
Øystein Hvamen Rasmussen, Ingrid Berge e Bård Ingbrightsen, mentre danno il loro contributo Kjartan
Kristiansen alla chitarra ritmica, Mari Persen al violino e Peter O Toole dei Hot House Flowers al Bouzouki.
Omar Sosa, Joo Kraus,
Gustavo Ovalles
JAZZ
JOG
Un trio stellare, tre anime per un progetto tanto innovativo quanto bello. È così che l’acclamato pianista Omar
Sosa ha chiamato al suo fianco altre due autorevoli figure del panorama jazz contemporaneo, come il
trombettista tedesco Joo Kraus e il percussionista venezuelano Gustavo Ovalles, per intrecciare l’assodata
tradizione jazzistica e la sperimentazione di suoni elettronici che fa di questo disco un pezzo unico nel suo
genere. “Jog” riprende l’essenza della filosofia jazzistica e totalmente free di Omar Sosa. Una esperienza
collettiva dove la musica scorre veloce e piacevole sulla base dell’improvvisazione, Joo Kraus e Gustavo
Ovalles apportano il loro tocco personale, condensando il loro background musicale dentro un disco di
grande musica, dove il jazz viene perfettamente contaminato da effetti elettronici e brani rap di Joo Kraus.
Ottmar Liebert
F U N K Y- J A Z Z
G U I TA R
Waiting n Swan
La carriera ed i successi di Ottmar Liebert sono largamente riconosciuti da tutti, ma questo
straordinario autore non si limita alla propria arte e in “Waiting n Swan” ci offre qualcosa di totalmente
innovativo. In un complesso mix sonoro, il talento di Liebert esplora le radici di Reggae, Tango,
Flamenco e Salsa, si avvale dell’inaspettato accompagnamento di un set di strumenti, come
fisarmonica, tromba e percussioni. I brani (classici di Liebert e Bob Marley) scorrono fluidi e legati
insieme dalla rhythm section per un disco che pieno di talento e bellezza.
Maceo Parker
Roots Revisited
(The Bremen Concert)
Conosciuto soprattutto per la sua considerevole influenza sulla musica di uno dei padre del soul/funk,
James Brown, di cui è stato sassofonista. Questa registrazione risale a Novembre del 1990 durante
il tour di “Roots Revisited” davanti ad un giovane pubblico che voleva sentire quel mix di jazz, R&B e
funk. Feat. Fred Wesley, Pee Wee Ellis, Larry Goldings, Rodney Jones e Bill Stewart. Superba la qualità
audio!
2
I grandi
ch i t a r r i s t i
IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Ry Cooder & All Stars
WORLD
Buena Vista Social Club
VINILE
180gr
Da anni fuori catalogo torna la versione in vinile con copertina apribile del classico assoluto della
musica Cubana. Sotto la direzione di Ry Cooder si sono ritrovati i grandi della musica cubana: Compay
Segundo, Ruben Gonzales, Ibrahim Ferrer, Omara Portuondo, Pyo Leyva, Cachaito, Eliades ochoa etc.
Più di otto milioni e mezzo di copie vendute a livello mondiale. 2 LP
Anna Granata
JAZZ
Re-Edith
Conosciuta come cantante colta e popolare, ha collaborato per molti anni con Riccardo Tesi, con Les
Anarchistes, fondato il gruppo Elianto, arrivata ad un momento importante della sua vita, Anna
Granata ha iniziato un nuovo percorso, sempre dedicato alla sua ricerca sulla vocalità, che
intraprende da sempre, sperimentando nuove sonorità. “Re-Edith” è un lavoro ancora più profondo,
un lavoro su una donna, non solo sulle sue canzoni indimenticabili. Quest’album è nato grazie alle
poesie di Edith Piaf, ottenuto da un delicato e accurato lavoro di cancellazione parziale delle parole
di ogni singola epistola, al fine di comporre un nuovo scritto attraverso un esercizio di sintesi poetica.
Feat. Anna Granata (voice, sample machine), Marco Monfardini (electron ics), Gianluca Sibaldi (cellos
score, piano, sound design) e Damiano Puliti (cellos).
Ella Fitzgerald
JAZZ
Live at Chautauqua (Vol. 1)
La data: l’11 luglio 1968, la location: il Chautauqua Institution Amphitheater di New York. La
protagonista: una straordinaria Ella Fitzgerald, la first lady della canzone. Uno spettacolo unico, una
grande lezione di improvvisazione e interpretazione, accompagnata dal bravissimo Tee Carson Trio
(Tee Carson al piano, Keter Betts al basso e Joe Harris alla batteria). Un programma al contempo
delicato, emozionante e vivace, che si snoda tra vecchi classici, come 'The Object Of My Affection'
(1934), per la prima volta su disco nella versione di Ella, ma anche brani che sarebbero diventati
classici a loro volta. Una parte fondamentale: il pubblico di quella sera, straordinario, emozionato,
adorante e infervorato dalla gioia e dalla sensibilità di Ella, protagonista assoluta di questa serata.
Buona la qualità audio!!
Wayne Horvitz
JAZZ
Some Places
are Forever Afternoon
(11 PLACES FOR RICHARD HUGO) Il nuovo progetto del compositore/produttore e tastierista Wayne
Horvitz celebra l’opera del poeta Richard Hugo (1923-1982) insieme a una serie di musicisti di tutto
rispetto, come Ron Miles alla cornetta, Sara Shoenbeck al fagotto, Peggy Lee al violoncello, Tim Young
alla chitarra, Keith Lowe al basso e Eric Eagle alla batteria. Le dodici composizioni strumentali del
disco riprendono i poemi di Hugo, i cui poemi si ritrovano all’interno del booklet, mentre la
produzione Audiophile rende l’esperienza uditiva ancora più straordinaria.
4
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Kirk Knuffke
JAZZ
Little Cross
Feat. Hamid Drake. Kirk si è trasferito nella Grande Mela dieci anni fa e
da allora è cresciuto artisticamente e si è ritagliato un posto di tutto
rispetto nella scena newyorkese, fino ad essere universalmente
riconosciuto come stella nascente del panorama trombettistico
contemporaneo dalla prestigiosa rivista americana Downbeat. In questo
suo sesto album come band leader troviamo una scelta di brani
particolari, legati alla spiritualità della morte, accompagnato in maniera
magnifica da Jamie Saft all’organo B-3 e Hamid Drake alla batteria.
Rich Perry
Organique
T
TRACKLIS
Oh, Lovely Appearance of
Death
City Called Heaven
China Town Suite
Little Cross
Elephant Boat
Farmer Alfalfa
Poem
Blues For Fred
July Hymn (To Don Cherry)
Donald's Wake
T
TRACKLIS
Toys
I Didn't Know What Time
It Was
JAZZ
Afternoon In Paris
Arrivato al ventiduesimo album in carriera, il tenor sax Perry sperimenta
ancora la formazione dei propri ensemble. In questo caso ci troviamo
davanti a un trio in cui compare, accanto al suo sax tenore e alla batteria
del compagno di lunga data Jeff Hirshfield, l’organo Hammond B-3 di
Gary Versace. Si apre, così, tra standard e sperimentazioni, un nuovo
capitolo della improvvisazione jazz.
Chris Byars Sextet
JAZZ
Two Fives
A metà strada tra lo studio del repertorio jazz e lo sviluppo di proprie
composizioni: nella sua ultima uscite “Two Fives” Chris Byars combina
brani originali e il risultato delle sue ricerche sui grandi classici. Insieme
a Chris al sax alto, troviamo il clarinetto di Stefano Doglioni, il trombone
di John Mosca, la chitarra di Pasquale Grasso, il basso di Ari Roland e la
batteria di Stefan Shatz.
Vic Juris
JAZZ
Blue
5
Per casa Steeplechase, l’ultima uscita di uno dei più grandi chitarristi
jazz, sulla scena da oltre quarant’anni. Il suono fluido della chitarra Vic
Juris sembra nato proprio per le ballate che compongono questo disco,
tra cover e la track-title “Blue”. La sua firma si rileva inconfondibile lungo
tutto album, tra un indiscusso ingegno e grande rispetto per la
tradizione. Accompagnano Juris (chitarra) Jay Anderson al basso e Adam
Nussbaum alla batteria.
Without a Song
Thad's Pad
Dance of the Infidels
T
TRACKLIS
Little India
Taxi Bird
Express
Hello Pork Pie Hat
Berk-Bop
Danny Boy
Seabreeze
Soultrane
Lady Linda
Crazeology
T
TRACKLIS
Lonely Woman
What’s Goin’ On
Uglu Beauty
Tereza My love
The Wrong Blues
All The Things You Are
Slow Hot Wind
Blue
I Wish I Knew
Remembering The Rain
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Stephen Riley
& Peter Zak
JAZZ
Haunted Heart
Stephen Riley si è guadagnato, grazie ai suoi inconfondibili e fantasiosi
fraseggi, un nutrito seguito di appassionati di jazz e ottimi riscontri dalla
critica. Ora, in questa sua ultima fatica discografica lo vediamo impegnato
nel fornirci un intrigante programma ricco di straordinarie performance
insieme al suo pianista preferito, Peter Zak. Tra gli undici brani del disco
troviamo “You Do Something To Me” di Cole Porter, la track title “Haunted
Heart” di Howard Diez e “Moment’s Notice” di John Coltrane.
T
TRACKLIS
Isfahan
You Do Something to Me
Prisoner of Love
Punjab
The Intimacy of the Blues
Haunted Heart
After You've Gone
Moment's Notice
There's a Small Hotel
Alice in Wonderland
Pennies from Heaven
Dave Scott Quintet
Brooklyn Aura
T
TRACKLIS
JAZZ
Prologue 2
Dave Scott ha all’attivo una stupenda carriera costellata di premi e
riconoscimenti, durante la quale trova il tempo e la passione per
dedicarsi all’attività compositiva e all’improvvisazione. In “Brooklyn
Aura”, il trombettista Scott è accompagnato con un programma che
consta di sei composizioni da Rich Perry al sax tenore, Jacob Sacks al
piano, John Hebert al basso e Satoshi Takeishi alla batteria.
Persistence
Non Adherence
Eccentricities
Brooklyn Aura
11th Street Obstruction
Marcus Printup Sextet
JAZZ
Young Bloods
Il trombettista Marcus Printup ha scelto, per la formazione del proprio
sestetto, una bella selezione di giovani artisti, freschi e recenti vincitori di
premi. In “Young Bloods” lo scopo di Printup è quello di passare il
testimone alla nuova generazione di jazzisti, in questo caso
splendidamente rappresentata dai bravi Patrick Bartley al sax alto,
Coleman Highes al trombone, Allyn Johnson al piano, Dezron Douglas al
basso e Ulysses Owens alla batteria.
Stanley Cowell Trio
JAZZ
Reminiscent
Sin dal suo ritiro dalla professione di insegnante e direttore del
dipartimento jazz presso la prestigiosa Rutgers University, il pianista e
compositore Stanley Cowell è sempre più attivo sulla scena musicale con
concerti e registrazioni. Nel suo nuovo “Reminescent” Cowell propone un
vasto e vario programma dedicato al Natale, accompagnato dai
bravissimi Jay Anderson al basso e Billy Drummond alla batteria.
T
TRACKLIS
En Route
The Bishop
My Foolish Heart
Young Bloods
How Great Thou Art
In Your Own Sweet Way
Au Privave
Greasy
T
TRACKLIS
Intermezzo
Re-Confirmed
A Child Is Born
A Xmas Suite
Peace
Midnight Diversion
Hear With Me
Time
Reminiscent
Sweet Song
6
JAZZ-VOCAL
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Carol Welsman
Alone Together
La sei volte nominata ai Juno Award Carol Welsman lancia il proprio “AloneTogether”, che mette in
vetrina il swing ritmico del piano, il coinvolgente suono della sua voce e un lirismo unico. Accolto dalla
critica internazionale con molto calore (International Review of Music), “AloneTogether” è un disco
destinato a gettare solide basi per l’ascesa di Carol Welsman nel panorama mondiale del vocal jazz.
Feat. Rufus Reid (bass), Lewis Nash (drums), Wallace Roney (trumpet), Jay Azzolina (guitar in 4
brani) e Steven Kroon (percussion in 1 brano).
Linda McRae
F O L K C E LT I C O
SONGWRITER
JAZZ
Shadows Trails
7
Linda McRae ha lo straordinario potere, attraverso le proprie canzoni, di
spezzarci il cuore e di rimettere tutto a posto con il brano successivo.
Con passione Linda ci racconta storie di vita e di amori sbagliati nel suo
ultimo “Shadow Trails”, dove l’accompagna una line-up degna di nota:
Steve Dawson alla chitarra, Steve O’Connor on keyboards, John Dymond
al basso, Gary Craig alla batteria, Fats Kaplin al violino, Ray Bonneville
all’armonica e alle voci le guest stars Keri Latimer, Geoffrey Kelly, Gurf
Morlix e M.C. Hansen. Digipack edition!
T
TRACKLIS
Can You Hear Me Calling
Charlie Parr
Long Shadow Trail
Why Can't Waylon
When Love Is A Game
My Man
Double Star
Flowers Of Appalachia
Jesus Or Jail
Sidewalk Princess
Singing River
Hannah
Amy Helm
Didn’t It Rain
Amy Helm ha respirato musica fin dalla nascita. I suoi genitori sono il leggendario Levon Helm, leader
e batterista di The Band e la cantante Libby Titus. Questo concentrato di esperienze e contato diretto
con la musica confluisce nel suo spettacolare disco d’esordio, “Didn’t it Rain”, la cui produzione
esecutiva è proprio di Levon Helm, scomparso nel 2012, che ha partecipato alla session. Completa la
formazione uno straordinario cast di musicisti: Bill Payne dei Little Feat, Larry Campbell (per anni
chitarrista di Bob Dylan e di Levon Helm), Chris Masterson (Steve Earle band), John Medesky e Allison
Moore. Il risultato è un disco pieno di groove che spazia dal genere Americana al Soul e il rithm’n’blues.
La voce di Amy è profonda ed espressiva, la sua scrittura matura e tagliente e a questo si aggiunge
un sound pieno di dinamica che alterna momenti epici a ballate acustiche di grande impatto emotivo.
Karen Matheson
Urram
Largamente riconosciuta come voce coinvolgente del super gruppo celtico del Capercaillie, la carriera
di Karen inizia in giovane età con performance locali nei villaggi ma ora vanta numerosi tour
internazionali. “Urram” è una lettera d’amore dedicata alle origini della propria famiglia: ballate, canti,
canzoni d’amore e poemi senza tempo della tradizione gaelica che evocano i personaggi e le
atmosfere delle isole Ebridi. Le sonorità del disco sono coinvolgenti, ma allo stesso tempo
contemporanee e impreziosite da alcune partecipazioni internazionali (gli archi dei Mr Mcfall's
Chamber, Innes White e Sorren MacLean alle chitarre e l’amico di lunga data Donald Shaw al piano),
alcuni solo apparentemente poco inerenti alla musica celtica, come quella di Seiko Keita al kora,
Soumik Datta al Sarod.
SONGWRITER
SONGWRITER
SONGWRITER
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Lucie Thorne
Everything Sings Tonight
“Everything Sings Tonight”, così gioioso, dolce, ma anche profondo e acuto, è già diventato un punto
di riferimento per la carriera della cantautrice australiana Lucie Thorne, artista già famosa per i suoi
testi spiccatamente poetici e intensi. Insieme al collaboratore di lunga data, il leggendario batterista
Hamish Stuart, Lucie è riuscita a mettere insieme un album davvero ispirato, che spazia attraverso
una vasta gamma sonora e vede la partecipazione di artisti come Bo Ramsey, Chris Abrahams, Dave
Symes, Chris Parkinson, Pieta Brown, Greg Brown e il padre di Lucie, Tim Thorne.
Amanda Pearcy
An Offering
Amanda Pearcy è rimasta saldamente legata alla propria terra, il sud-est
del Texas, una regione che risente delle influenze multiculturali del golfo
del Messico, ma anche dall’Acadiana della Louisiana, che fanno della sua
musica uno straordinario mix di suoni e musiche. “An Offering” è la sua
nuova uscita, la terza sotto la guida del produttore Tim Lorsch, un disco
che si pone l’obiettivo di continuare sulla scia dell’apprezzatissimo
“Royal Street”, ma in una fase transitoria ella vita dell’autrice, che indaga
le tematiche della libertà e della sicurezza in se stessi.
Martha Bean
When Shadows Return to the Sea
CRS ha deciso di dare un taglio più ufficiale alla bellissima autoproduzione di Martha Bean, dal titolo
evocativo di “When Shadows Return To The Sea”. Le musiche enigmatiche di Martha, come come i
suoi pezzi elettrizzanti, catapulteranno l’ascoltatore in una miriade di storie e situazioni. Registrato
presso il Yellow Bean Studio, il disco comprende nella sua line up anche Joe Manger alla
batteria/percussioni, Adam Ellis al basso elettrico, Joel Evans alla tastiera Wurlitzer, Rob Rosa al
violino, Mirka Katariina alla viola, John Bean al violoncello e Jez Burns agli altri strumenti.
Kai Strauss
I Go By Feel
BLUES
T
TRACKLIS
Ribbons and Bows
Every Now and Then
Ode to Billie Joe
Pawn Shop Gun
Pallet On the Floor
An Offering
Birds On a Wire
Comfort the Soul of a Man
Teach Me to Be
Selfish Lover
A Little Bit More
Mellow Joy
An Offering (Reprise)
“I Go By Feel” è molto più di un disco: è un simposio di artisti, dove ogni
musicista apporta il proprio, grandissimo contributo. Troviamo infatti un
mix di ingredienti perfetti, come la verve di Mike Wheeler, le influenze
Chicago blues con Tommie Harris (ex batterista di Luther Allison), lo stile
piccante di Tony Vega, il potente sassofono di Sax Gordon e il numero
uno dell’armonica in Olanda, Big Pete Van Der Pluijm. Con “I Go By Feel”
si può proprio dire che il blues è in ottime mani. Ottimo chitarrista!!
T
TRACKLIS
A Fool Way Too Long
Drinkin' Woman
Luther's Blues
Gotta Wake Up
Knocking on Your Door
Back and Forth
Midnight Shift
Soul Fixin' Man
Ain't Gonna Ramble No More
Money is the Name of the
Game
I Take My Time
I'm Leaving You
Early in the Morning
8
RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
Howelldevine
BLUES
Modern Sounds of Ancient Juju
Gli HowellDevine suonano la propria musica con uno spirito originale e vero,
che risuona, penetrante e coinvolgente, in questo nuovo disco, “Modern
Sounds Of Ancient Juju”, che segue l’acclamato “Jumps, Boogies & Wobbles”.
Joshua Howell (armonica e chitarra), Pete Devine (percussioni e batteria), e
Joe Kyle Jr (contrabbasso) rievocano con energia e forza i leggendari juke
joints anni Trenta e Quaranta del Mississippi. Le Liner notes a cura della
leggenda del Blues Charlie Musselwhite sono la ciliegina sulla torta per un
disco letteralmente esplosivo che catapulterà gli ascoltatori, attraverso i suoi
undici brani nella mitica atmosfera del grande fiume americano.
T
TRACKLIS
Can't Be Satisfied
It Won't Be Long Now
She Brought Life Back to
the Dead
Let You Go
Sweet to Mama
Woogie Man
House in the Field
Shake 'Em On Down
It's Too Late Brother
Rollin' in Her Arms
Railroad Stomp
Smoky Babe
BLUES
Way Back in the Country Blues
Ritroviamo in questa nuova uscita di casa Arhoolie uno dei più grandi artisti blues mai esistiti, Smoky
Babe, chitarrista straordinario e icona vera della musica. Il materiale su questo disco viene dai nastri
ritrovati a casa del musicologo Harry Oster dopo la sua morte, una notevole mole di materiale e
registrazioni altrimenti perdute, sbobinate dallo staff di casa Arhoolie e raccolte nel bellissimo “Way
Back In The Country Blues”. Liner notes a cura di Adam Machado.
Leadfoot Rivet
BLUES
Southern Echoes
Un disco straordinario dopo l’altro, Leadfoot Rivet sta aggiungendo pezzi straordinari alla propria già
splendente carriera. Il suo nuovo “Southern Echoes” è un vibrante tributo alla musica blues, soul e
roots senza mai scadere nel vintage e senza sembrare una copia slavata dei suoi stessi maestri. I
brani rimangono ancorati a una visione moderna dei nostri tempi, mentre la voce di Rivet risuona
potente ed emozionante, a metà strada tra il songwriter e il poeta. A coronarlo di un disco già
straordinario troviamo due special guest: il chitarrista texano Anson Funderburgh, l’organista Slim
Batteux e Stephane Avellandea (Anna Popovic) alla batteria.
Bo Weavil & Band
BLUES
A Son of Pride
9
Mathieu Fromont è un polistrimentista e produttore poliedrico che ha alle
spalle una carriera ventennale e si è ritagliato un posto di tutto rispetto
nel panorama blues contemporaneo. Che sia con la sua band originaria,
i Bo Weavil trio, o con il suo nuovo gruppo, Fromont rimane sempre un
chitarrista affascinante, sempre in cerca di nuove idee e spunti innovativi.
Ora esce con “A Son Of Pride”, che lo impegna insieme alla sua attuale
band con il supremo fine di registrate il miglio blues francese del
momento. Un bianco dalla voce nera, un bianco dalla voce soul!! Un po’
retrò ma originale!
T
TRACKLIS
I'm Just an Animal
A Time in the Wilderness
I'm Gonna Crack
Keep on Runnin'
Can’t Sleep at Night
I'm a Groove Maker
Are You Like Me
Stop Buggin’
It's Such a Beautiful Day
A New Revolution
AMERICANA
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Jason Boland
& The Stragglers
Squelch
Da casa Thirty Tigers presentiamo questo nuovo lavoro della band texana, il decimo da quando
hanno iniziato, segna un punto di arrivo invidiabile. Quello di essere ancora on the road, abbastanza
famosi da suonare più di 150 date ogni anno, pur facendo della musica country (texana), senza mai
uscire dai binari di un suono decisamente non commerciale. Violino e steel guitar protagonisti,
assieme alle chitarre elettriche, per una band (non dimentichiamo che sono dell'Oklahoma,
dell'ondata Red Dirt ), in grado di offrire ancora molto, in termini di buona musica, anzi vera musica.
AMERICANA
The Turnpike Troubadours
Same
Terzo album per questa strabiliante band dell’Oklahoma, che ha scelto un titolo omonimo per questo
disco che contiene 12 canzoni in puro stile Turnpike Troubadours: un grintoso mix di roots rock, folk
e country grezzo suonati con passione e impegno. La band ha messo nel disco tutta l’energia che l’ha
resa famosa nelle sue memorabili performance dal vivo, troviamo così brani come “The Mercury” e
“Bossier City”, che sprigionano un rock duro e rancoroso, stemperato dalle più melodiche “Down
Here”, “How Do You Fall Out Of Love” e “A Little Song”. Il cuore dei Turnpike Troubadours rimane un
cantautorato sincero, che è valso loro un nutrito ed appassionato seguito di fan con oltre 200.000
copie vendute nel mondo. Una band che si sta facendo notare grazie al vigore del proprio suono,
unito a buone dosi compositive.
Lee Konitz
& Stefano Bollani
JAZZ
Suite For Paolo
ATTESE
R ISTA MPE!
Per la prestigiosa serie Philology “Lee Konitz in Italy”, questo gigante del sax alto e padre di un “cool
jazz” rivisitato oltre che di un timbro inconfondibile, incontra un gigante della scena jazz italiana:
l’affermato pianista-arrangiatore e compositore Stefano Bollani, in cui si cimentano in duetti con
brani originali dei due artisti! Ristampa dell’album del 2002
Lowlands
ROCK
The Bootleg Series Vol. 2
I Lowlands in questi ultimi sette anni di attività si sono fatti conoscere in tutto il territorio nazionale
proponendo musica originale, con un proprio sound che trae origine dai grandi del cantautorato
mondiale come Bob Dylan, Tom Waits, Bruce Springsteen, Steve Earle, Townes Van Zandt e Woody
Gutrie. Dopo l’ottimo Love etc… uscito qualche mese fa e prima di una pausa per incidere il nuovo
album Edward Abbiati and Co ci lasciano con questa The Boootleg Series Vol. 2, testimonianza del live
che si è tenuto il 5 Aprile a Milano e che vede i nostri rileggere i loro “cavalli” di battaglia dal vivo in
versione acustica e quasi intima con l’accompagnamento di una sezione fiati di alto livello. Cd
sicuramente imperdibile per i fans e possibilità di conoscere una band che ha molto da dire per chi
ancora non li conosce.
10
Andrea Andreoli
Don't Give Up
Don't Give up è il primo disco solista di Andrea
Andreoli. Musicista richiestissimo nel panorama
Jazz e non solo. Attualmente in tour con Malika
Ayane.
I brani sono composizioni originali del trombonista
bergamasco, eccetto uno standard, e si rifanno
alle sonorità jazz Newyorkesi, mantenendo un
solido legame con la tradizione.
Lo swing e il be-bop si fondono con i tempi
dispari, i poliritmi e la musica accademica.
Il disco trae forte ispirazione dai trombonisti
contemporanei come Robin Eubanks, Marshall
Gilkes e Michael Dease.
Musicisti:
Andrea Andreoli – Trombone
Alessandro Bottachiari – Tromba
Antonio Vivenzio – Pianoforte
Sandro Massazza – Contrabbasso
Vittorio Marinoni - Batteria
IRD International Record Distribution
www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
11
Chicco Gussoni
I am
I am è il primo album solista di Chicco Gussoni,
chitarrista session man fra i più richiesti nel panorama
musicale italiano. Numerose le sue Collaborazioni con
l'orchestra del festival di Sanremo. Numerose le
tournée, con i più grandi cantautori ed interpreti del
panorama Pop Rock Italiano ed internazionale.
Attualmente impegnato nel tour Italiano di Nek.
Dieci brani, da lui prodotti ,arrangiati e scritti in cui
tutte le influenze musicali che lo hanno formato trovano
il giusto spazio. Affiancato da ospiti e amici di eccezione
quali Michael Landau, Tony Levin, Filippo Nek
Neviani,Josh Smith che hanno accettato di collaborare
per la raffinata qualità del progetto.
Musicisti:
Chicco Gussoni - Guitar
Michael Landau - Guitar
Josh Smith - Guitar
Tony Levin - Bass
Filippo Nek Neviani - Bass
Lorenzo Poli - Bass
Paolo Costa - Bass
Pino di Pietro - Pianoforte, Fender Rhodes,Hammond
Giovanni Boscariol - Hammond
Marco Orsi : drums
Luciano Galloni : Drums
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Archie Fisher
FOLK
A Silent Song
Casa Greentrax propone “A Silent Song”, una leggenda della musica folk scozzese, attivo sin dai
tempi del ‘Folk Revival’. Archie Fisher esce con un nuovo disco, che contiene composizioni, scritte da
Fisher durante la sua lunga e importante carriera, ma anche brani di altri autori e un paio di canzoni
della tradizione scozzese, accompagnato egregiamente da Luna Skye al violoncello, Linda Richards
ai cori, Philip Mazure alla chitarra, Isaac Alderson al flauto, Rob Norris e Joel Sayles al basso. Archie
canta con uno stile inconfondibile e unico, allo stesso modo lo troviamo impegnato alla chitarra, il suo
strumento principale. Dodici brani per un viaggio alla scoperta delle coinvolgenti armonie del folk
scozzese!
Gordon Gunn
FOLK
Wick to Wickman
Nuovo album per uno dei migliori violinisti scozzesi, membro della band
di successo Session A9, ed è anche considerato come un grande
compositore di talento. In “Wick To Wickman” lo accompagnano: Brian
McAlpine (tastiere), Phil Anderson (chitarra), Marc Clement (chitarra),
David Robertson (percussioni), Tim Edey (Melodeon) e Marc Duff
(fischietti). Un suono ricco ed emozionante!
Ross Munro
FOLK
Twisted Tradition
A diciassette anni suonava già le cornamusa nella Royal Scots Dragoon
Guards, avendo un ruolo importante nell’album Spirit Of The Glen per la
Decca. Da li inizia la sua carriera da multi-strumentista, e in questo nuovo
album Ross suona la maggior parte degli strumenti mettendo in mostra
le sue incredibili abilità. Feat. iain McKinna (basso, batteria e chitarra),
Kirsty Anderson (voce in un brano).
Luke Daniels
FOLK
Tribute to William Hannah
Splendido tributo a William Hannah (1891 – 1961) maestro dell’organo
a bocca, dando il suo contributo nella prima guerra mondiale nella banda
scozzese e che ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della
fisarmonica moderna. Feat. Luke Daniels (organetto), Neil Ewart
(violino), Ian Carr (chitarra) e John Paul Gandy (pianoforte). Registrato
presso il Royal Conservatoire Scozia. Meraviglioso omaggio.
T
TRACKLIS
Woodlea Mount
Money, Stories, Fame. Stuff
Ardessie
Fleur de Mandragore
Atlantic Forest Set
The Osmosis Reel Set
Rob of the Strath
Philip and Marina Anderson
of Springlands
Shop Street
Wick to Wickham
T
TRACKLIS
Gravel Path
Roo Joey
Gone But Not Forgotten
The Dark Island
The Mist Covered Mountains
Lexie
The Misses MacMillan
Celtic Cottage
The Piper
Funky Paddy
The Sleeping Tune
High Road to Itchiness
Cuimhneachan.
T
TRACKLIS
Eightsome Reels
Jigs
Inverness Gathering
Waltzes
Schottische
Highlands/Reels
Dashing White Sergeant
Waltzes
Reels
Boston Two-Step
Strathspeys
Waltzes
12
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Angela Lewis Brown
ROCK-ROOTS
BLUES
Set Me Free
In un panorama musicale spesso sovraffollato, capita che qualche talento
dinamico risalti tra gli altri. È il caso di Angela Lewis Brown che, con la sua
ampia scala vocale e canzoni originali e fresche, difende il blues nel
confusionario Ventunesimo secolo. La fusione di una voce old school e
una moderna sensibilità blues danno vita a una esplosione di pura
energia e creatività, a metà strada tra il rispetto per la tradizione e un
generale senso di innovazione. Brani capaci di accompagnare
l’ascoltatore attraverso un viaggio emozionale e riflessivo sui temi
dell’amore e della vita. Bella voce potente!!
The Rosellys
The Granary Sessions
Rebecca e Simon Rosellys sono da anni parte integrante dello scenario
roots inglese, i loro show e gli album in duo hanno guadagnato loro il
plauso di appassionati e colleghi. Ora escono finalmente con un disco in
cui collaborano con un’intera band: “The Granary Session” è stato
registrato presso l’omonimo studio, sotto la guida di Alex Elton Wall, già
leader degli affermati Redlands Palonimo Company. I brani affrontano
temi molto cari al genere country: l’amore, il valore della perdita, le storie
di una vita on the road. “The Granary Session” è un disco ispirato di una
band fresca, in puro stile country roots.
JAZZ-VOCAL
AMERICANA
Don Gallardo
13
Hickory
Don Gallardo è un cantautore del nord della California, trasferitosi a
Nashville dal 2007, che si pone a metà strada tra il songwriting anni
Settanta e brani di gusto più moderno e contemporaneo. Questo mix fa
di Don Gallardo un autore poliedrico che allo stesso tempo associa testi
profondi e un caldo e unico stile vocale che lo rende trasversale rispetto
ai diversi generi. Le tredici tracce di “Hickory” arrivano per casa
Cluhouse dopo tre album Full lenght, un live e un EP a cui si aggiungono
diverse collaborazioni televisive (Jolene”, “The Vampire Diaries” e
“Nashville”).
Frances Ruffelle
I Saw Yeh Yeh
Frances Ruffelle arriva dal mondo dei musical, prima in patria, per poi
sbarcare direttamente a Broadway. “I Say Yeh Yeh” è un disco nato
dall’incontro con la produttrice Gwineth Herbert, con cui Frances
condivide la passione la musica tra gli anni Sessanta e Settanta. La traccia
originaria è “Le Brasier”, scritta originariamente in inglese, ma diventata
molto popolare con la reinterpretazione francese di Etienne Daho. Tra gli
altri brani invece troviamo una versione inglese di “À Quoi Ça Sert?”, di
Françoise Hardy, un arrangiamento di Yeh Yeh, di Georgie Fame, fuso con
“Ça Pourrait Changer” di Brigitte Bardot e altri famosi brani francesi.
T
TRACKLIS
Blues Blues Lovin
Set Me Free
Summer Nights
Feelin Good About Me
Hopeless
Better Man
I
Ice Cold Tears
That's You
I'll Be There
T
TRACKLIS
A Thousand Miles
Not That Old (But I'm Not
Eighteen)
Maryland
Asheville 1784
Made a Choice
Red, White and Blue
James' Song
It's Not Me It's You
Number One
Rose Tinted Glasses
Memories of You and Me
T
TRACKLIS
Down In The Valley
Diamonds & Gold
Carousel
Midnight Sounds
Banks of the Mississippi
When the World Wakes Up
Ophelia, We Cry (Ode to
Levon Helm)
The North Dakota Blues
A Cup of Rain
Angel on the Dance Floor
This Time
Will We Ever Get It Right
Pearls
T
TRACKLIS
L'un vers l'autre
Paris Summer
La foule
Bang Bang
À quoi ça sert (Take the
Mercedes Benz)
Yeh, Yeh / Ça pourrait
changer
Non, je ne regrette rien
Paris Is a Lonely Town /
Lonely Night In Paris
Hymne à l'amour
Le brasier
On My Own
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Dr. Feelgood
ROCK
Gettin’ Their Kicks at the BBC
with Wilko Johnson 1973-1975
Un imperdibile doppio CD per una collezione di pezzi che manderà in visibilio allo stesso modo sia i
vecchi fan, sia i neofiti di questa leggendaria band. Le 42 tracce (di cui otto su CD per la prima volta)
ripercorrono le sette apparizioni radiofoniche della storica line up dei Dr. Feelgood, da Radio One
Show del leggendario Bob Harris al rock show The Old Whistle Test di Whispering Bob, passando per
la trasmissione di Alan Black, In concert. Il booklet, a cura dei componenti sopravvissuti della band
Wilko Johnson, John B. Sparks e The Big Figure, ripercorre la bellissima esperienza che ha portato la
band ad esibirsi nella radio più potente del mondo. Con 8 brani inediti!!! 2 cd.
The Lloyd Ryan Big Band
JAZZ-VOCAL
JAZZ
Drivin’ Force
La carriera del batterista Lloyd Ryan attraversa quasi quattro decadi ricca di collaborazioni importanti
(Ken Mackintosh, Tony Christie, Cilla Black, Brotherhood of Man e The Platters). Ryan è anche uno
dei pochi batteristi inglesi che ha lavorato con il leggendario Buddy Rich. “Drivin’ Force” non è solo
un disco, ma la realizzazione dell’ambizione di tutta una vita: realizzare un album con una “big-band”
e introdurre a questo genere alle nuove generazioni.
Caro Josee
Summer’s Ease
A tre anni dal ritorno sulle scene la bravissima Caro Josèe celebra un’attitudine nuova, che sa di easy
listening e jazz, dove le capacità di songwriter e vocalist di Caro Josee si esprimono al meglio in
questa carrellata di stili e influenze. Troviamo, così, reminescenze vellutate e melanconiche in “Mr.
Django”, il mood dei film in bianco e nero degli anni ’50, temi tangheri, parodie di sonorità anni ’70
come in “Louboutins”, ma anche la modernità che la proietta direttamente ai giorni nostri. Al fianco
di Caro troviamo Patrick Pagels, impegnato sia come autore di parte dei brani, sia come produttore
del disco. Feat. Martin Scheffler (electric guitar), Gerold Donker (double bass) e Tammo Bergmann
(drums)
Simone Prattico
Brooklyn Sessions
T
TRACKLIS
Cycles
Double Blues
JAZZ
On Green Dolphin Street
Il romano Simone Prattico è largamente noto per il suo approccio
trasversale e aperto verso ogni genere e si attesta tra i batteristi più
richiesti della scena musicale contemporanea. La sua musica si divide tra
jazz, world music e pop italiano/francese. In “Brooklyn Sessions”
troviamo Prattico impegnato in composizioni originali, ma anche nella
interpretazione di brani altrui, come i classici di John Coltrane, Sara
Vaughan e Herbie Hancock.
A vida nao e assim
Herbert Hutchinson
Maiden Voyage
Piccolino
See ya
14
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N U O V E
U S C I T E
Luigi Martinale Trio
JAZZ
Face The Music
Luigi Martinale ha ormai alle spalle una notevole carriera che lo ha visto protagonista accanto a pesi massimi
della scena internazionale. Questo disco rappresenta l’esordio in casa Abeat con la formula che forse più lo ha
rappresentato negli ultimi anni: quella del piano trio. Ha voluto accanto, per questa nuova realizzazione
discografica, uno dei suoi storici collaboratori, Paolo Franciscone alla batteria, ed il contrabbassista americano
Reuben Rogers, sulla cresta dell’onda in questi ultimi anni per le notevoli ed apprezzatissime doti nonché
sideman già al fianco di artisti quali Wynton Marsalis, Roy Hargrove, Joshua Redman, Marcus Roberts, Nicholas
Payton, Mulgrew Miller, Jackie McLean, Charles Lloyd and Dianne Reeves e molti altri. Le caratteristiche
principali di Martinale si possono riassumere in un tocco elegante, in una linguaggio moderno ed allo stesso
tempo ispirato alla migliore tradizione afroamericana, una vena compositiva eccellente che gli hanno fruttato
un successo considerevole all’estero, soprattutto in Giappone e dove ha effettuato alcune tournèè. Il disco, di
grande suadenza e piacevolezza, propone un repertorio di brani originali ed alcune riletture di standards: Ask
Me Now e Walkin Bud di T. Monk, It could happen to you di Van Heusem e For all we Know di Coots.
Emanuele Cisi
Feat. Eric Reed
JAZZ
Clear Days, Windy Nights
Il sassofonista Emanuele Cisi, da anni al top della scena mondiale. Un suono invidiato da tutti, un
approccio energico, una profonda conoscenza della tradizione. Al suo fianco uno dei pianisti più
celebrati negli ultimi anni, l’americano Eric Scott Reed, già al fianco di Wynton Marsalis, Quincy Jones,
Patti Labelle… L’intesa tra i due è magistrale e danno vita insieme ad una delle più smaglianti recenti registrazioni discografiche con protagonisti assoluti lo swing, una grande intensità
espressiva, nonchè un interplay straordinario supportato dalla solidissima ritmica dell’australiano
Adam Pache e Vincenzo Florio al contrabbasso. Imperdibile!
Stefano Sernagiotto
Quartet
JAZZ
Push and Pull
Sassofonista tenore dal suono inconfondibile e potente, presenta il suo nuovo disco “Push And Pull”
in quartetto con Martino Vercesi alla chitarra, Marco Vaggi al contrabbasso e Tony Arco alla batteria. Composizioni originali si alternano a brani riarrangiati di grandi jazzisti. “Push and Pull” è per l’autore
un riferimento preciso al linguaggio musicale del disco, dove dinamiche, giochi ritmici, ritardi e
riprese, esprimono emozioni ed energia pura, nella migliore tradizione Hard Bop. Dotato di un suono
caldo e materico, Sernagiotto si ispira da sempre a due mostri sacri quali Sonny Rollins e John
Coltrane. Matteo Rebulla 4tet
JAZZ
Forced Perspectives
15
Il progetto “Matteo Rebulla Quartet” è nato nell'estate 2013 dall'incontro dei musicisti Francesco
Bianchi (sax contralto), Simone Daclon (pianoforte), Marco Vaggi (contrabbasso) e Matteo Rebulla
(batteria). Come repertorio ha le composizioni originali del batterista, profondamente legate alla
tradizione jazzistica del post-bop, genere tutt’ora in voga, nato agli inizi degli anni '60 dalle influenze
dell'hard bop e che ha avuto una prolifica espansione nei quarant’anni seguenti. Forti sono anche le
influenze melodiche del bebop e degli standards e le influenze ritmiche delle tradizioni brasiliana e
cubana, con qualche elemento di jazz contemporaneo come l’utilizzo dei tempi dispari.
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AAVV
BLUES
A Blues Christmas
Casa Alligator ci propone un vinile per celebrare il Natale versione
Chicago-blues. In questo LP troviamo 12 brani di artisti che hanno
consolidato questo “marchio”: Koko Taylor, Lil’Ed & the Blues Imperials,
Shemekia Copeland, Holmes Brothers, Katie Webster, Charlie
musselwhite, Little Charlie, Michael Burks, Marcia Ball, Roomful Of Blues,
Tinsley Ellis ed infine Elvin Bishop! Il Natale sotto l’albero di Chicago!!
T
TRACKLIS
Merry, Merry Christmas
I'm Your Santa
Stay a Little Longer, Santa
Back Door Santa
Deck the Halls With Boogie
Woogie
Silent Night
Santa Claus
Christmas Snow
Christmas Fais Do Do
Santa Claus, Do You Ever
Get the Blues?
Santa Claus Wants Some Lovin'
The Little Drummer Boy
Sergio Armaroli Axis
Quartet
JAZZ
Vacancy in the Park
L’Axis Quartet è guidato dal vibrafonista e compositore Sergio Armaroli, questo progetto si inserisce
all’interno di una dimensione post-ideologica del linguaggio del jazz praticando una libertà di stili, modelli
e strutture sia attraverso l’improvvisazione che attraverso la scrittura e sviluppando tecniche ed un
pensiero compositivo che, attingendo dalla lingua viva della cultura afro-americana e della musica “colta”
occidentale, si esprime in una pratica caratterizzata da nomadismo e da un distacco, a volte ironico,
lucidamente disilluso. Feat. Claudio Guida (saxs), Marcello Testa (contrabbasso) e Nicola Stranieri
(batteria).
Luigi Blasioli
JAZZ
Sensory Emotions
Nuovo progetto discografico del contrabbassista e compositore abruzzese Luigi Blasioli che vanta
prestigiose collaborazioni con artisti come Gustavo Ortega, Max Ionata, Michael Rosen, Massimo Manzi,
Marco Tamburini e molti altri ancora, conducendo un’intensa attività concertistica e discografica. Nel
corso degli anni ha studiato e si è perfezionato con Moriconi (Mina), Gianfranco Gullotto, Pirozzi, e De
Leonardis (Equipe ’84), Pino Saracini (Tiziano Ferro, Gemelli Diversi). “Il disco nasce da una
maturazione interiore e dalla ricerca di emozioni introspettive che mi hanno guidato attraverso
immagini, storie e cose che ho vissuto”, sottolinea Blasioli. “Mi sono inspirato ad autori importanti dello
scenario del jazz moderno, come Esbjörn Svensson Trio e Lars Danielsson”… Feat. Pierpaolo Tolloso
(sax), Cristian Caprarese (piano), Francesco Santopinto (drums) + in un brano Fabrizio Mandolini
(tenor sax) e Marco Tamburini (trumpet).
JAZZ
Forthyto
Radio Interference
Nuovo album del chitarrista e compositore pugliese Vito Quaranta (Forthyto), affiancato dal contrabbassista
Giorgio Vendola e dal batterista Mimmo Campanale con tre ospiti in alcuni brani: Antonello Salis
(fisarmonica), Luca Aquino (tromba) e Arup Kanti Das (tabla). Radio Interference è un lavoro di totale
riscrittura di brani che hanno interferito nella sfera non solo musicale ma emozionale dell’artista. Un
percorso nella memoria di brani che hanno un valore inevitabilmente musicale, ma altresì segnate da un
legame fortemente personale, non a caso condiviso con musicisti con i quali l’intesa è anche di carattere
squisitamente umano come Antonello Salis. Il fisarmonicista sardo è presente in tre brani che regalano
momenti di grande lirismo sia nella quasi operistica “Prism” di Keith Jarrett, che in “Last Train Home” di Pat
Metheny, dal connotato fortemente west coast, per i quali, sono state scritte liriche originali, concludendo con
“Lucignolo” di collodiana memoria, di Fiorenzo Carpi, dal sapore squisitamente folk. Luca Aquino presta il
suo “fiato” in altri due brani; la rarefatta versione di “How far can you Fly?” di Luca Flores, anch’essa a sua
volta correlata da liriche originali, e la metropolitana “Esteem” di Steve Lacy, qui come dedica aperta
all’uomo comune. Le tabla di Arup Kanti Das tessono le loro ritmiche in una mantrica versione di “Caravan”
di Juan Tizol cosi come nella poliritmica ritualità di “Four Sticks” presa in prestito dai Led Zeppelin.
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Mike Zito
BLUES
Keep Coming Back
A soli 44 anni Mike Zito può già dire, guardandosi indietro, di aver vissuto molto intensamente, tra
collaborazioni straordinarie, e una vita on the road. “Keep Coming Back” è il ritorno alla vera essenza di Zito,
dopo il controverso abbandono della Royal Southern Brotherhood, un ritorno al blues, al rock and roll e al
divertimento che si prova mettendo al centro la musica e le canzoni. Registrato ai Dockside Studios in
Louisiana, il disco vede Trina Shoemaker alla produzione, David Farrell come ingegnere del suono, mentre
alla strumentazione troviamo la lineup dei The Wheel, ovvero Jimmy Carpenter al sax e voci, Scot Sutherland
al basso, Rob Lee alla batteria e Lewis Stephens alle tastiere. Tra i dodici brani dell’album troviamo sette
canzoni originali uscite dalla penna di Mike, tre scritte insieme a Anders Osborne e due belle cover, omaggi
a giganti della musica come i CCR e Bob Seger. Un disco di ottima musica che indaga tuta la gamma delle
emozioni umane, ma dove è l’amore per il blues e il rock a fare la differenza.
Heather Crosse
JAZZ-FUNK
BLUES
Groovin’ at The Crosse Roads
Vi ricordate il recente album Girls With Guitars? Heather era una delle tre
chitarriste raffigurate in copertina. La migliore, assieme alla nostrana
Eliana Cargnelutti. Rock Blues elettrico, di scuola Ruf. Forse un po’
grossolano ma indubbiamente efficace. Heather ci aggiunge del soul, con
un tocco molto personale, visto che, fin da giovane, è stata una fan dei
dischi della Motown. Notevole!
Are Generations
Un promotore di Parigi ha volute celebrare il grande organista Jimmy Smith invitando a suonare uno dei
più grandi sassofonisti ancora in circolazione, Fred Wesley. In quel frangente Wesley ha incontrato due
musicisti che potrebbero essere suoi nipoti: il batterista inglese Tony Match e la nuova star dell’organo
Hammond, l’italiano Leonardo Corradi. Dopo quest’incontro scatta la scintilla ed i tre decidono di
continuare a suonare insieme organizzando diverse date europee. Da qui nasce questo splendido lavoro
dal vivo con brani di Montgomery, Jimmy Smith, Lee Morgan, Duke Ellington e dello stesso Wesly. Una
splendida data europea dello scorso anno, quasi sessanta minuti di grande musica!
Blessings
JAZZ
My Man Called Me
Why Does a Woman Need a
Bass Guitar
Rockin' Chair
Clarksdale Shuffle
Hurryin' up to Relax
Walkin' in Their Shoes
Damn Your Eyes
Steppin' up Strong
Bad Boy Kiss
Call on Me
You Don't Move Me No
More
Fred Wesley, Leonardo
Corradi, Tony Match
Antonio Hart
17
T
TRACKLIS
Antonio Hart ha collaborato con alcuni tra i più grandi jazzisti sulla scena
mondiale e la sua tecnica e la sua bravura lo dimostrano. E, come il
proprio maestro Dizzy Gillespie, tiene saldamente un piede nella
tradizione e uno proteso verso nuove sperimentazioni. Per questo la sua
musica di “Blessings” è un omaggio sincero, portato avanti insieme a
Bobby Floyd allo’organo, Yotam Silberstein alla chitarra e Steve Williams
alla batteria. Hart e i suoi evocano, senza scadere nel banale, la musica
dei grandi degli anni Sessanta e Settanta, riuscendo sempre ad essere
innovativi.
T
TRACKLIS
Rock Candy
Down and Up
Mo Dak
A Hole in the Flute
Speak Low
The End of a Love Affair
I Can't Help It
Shiney Stockings
Last Train to Overbrook
Like My Own
RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
Salvatore Accardo
CLASSICA
Astor Piazzolla Adios Nonino
Dirige l’orchestra di violini ed archi Salvatore Accardo al piano
in un brano Laura Manzini. Sette brani del grande Piazzolla
registrati al Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma.
LP 180gr
Enzo Pietropaoli
Yatra vol. 3
Ultimo album edito per la Via Veneto riproposto in vinile 180
gr. Feat. Fulvio Sigurtà, Julian Mazzariello e Alessandro
Paternesi. Altissima la qualità di registrazione!! LP 180 gr.
Fausto Mesolella
G U I TA R
Canto Stefano (45 rpm)
VINILE
180gr
45 GIRI LIMITED EDITION
Molto speciale l’uscita del terzo singolo “Tulipani” in tiratura limitata (196 copie) sempre su etichetta
Fonè. Il 7 pollici riporta sul lato B un’altra traccia dell’album “Canto Stefano”: “Quello Che Non
Vogliono”, poesia che Stefano Benni aveva composto in origine per Fabrizio De Andrè e che ha
“ceduto” all’amico Fausto per questo nuovo album! 45 rpm! Vinile vergine, cover di cartone rigido.
Matt Dibble
& Fabio Zambelli
SONGWRITER
JAZZ
Spring
“Spring” e’ un album di “chamber jazz” o jazz da camera che presenta un linguaggio musicale sviluppato in
diversi anni di lavoro dai due esucutori/compositori, rispettivamente Matt Dibble al clarinetto e Fabio Zambelli
alla chitarra. Improvvisazioni libere con una straordinaria presenza melodica e brani composti in stile corale.
Temi e frasi musicali che si rincorrono durante più di un ora di musica, talvolta meticolosamente scritti ed altre
liberamente improvvisati come evidenziato nei titoli delle composizioni. Matt e Fabio si sono conusciuti nel
2001 a Londra, durante i loro studi di jazz performance e composizione presso il conservatorio “Guildhall
school of music and drama”. Hanno suonato insieme nella GSMD jazz band repertori di jazz classico e
contemporaneo, e con cui hanno vinto il premio BBC come migliore orchestra jazz Britannica.
Giorgio Cordini
Piccole Storie
Nuova collaborazione musicale di Marino Severini (Gang), questa volta nell’album dal titolo “Piccole
Storie” di Giorgio Cordini. Dopo una lunga carriera di chitarrista e polistrumentista accanto a grandi
personaggi della canzone italiana come Fabrizio De André e Massimo Ranieri, Mauro Pagani e
Roberto Vecchioni e dopo un’intensa attività di ricerca e scrittura durata diversi anni, Giorgio Cordini
ha messo a frutto l’esperienza maturata al loro fianco, realizzando musiche e arrangiamenti di nove
canzoni, di cui otto inedite, e cimentandosi nella duplice veste di strumentista e cantante. Le canzoni
sono dedicate al ricordo di episodi che hanno segnato la vita di persone coinvolte loro malgrado in
vicende di guerra. “Mordere i sassi” è il titolo del brano a cui ha preso parte anche Marino Severini.
18
Forse avrete già sentito questa storia. Un artista presenta il
proprio lavoro a Michelangelo perché lo giudichi. Michelangelo
studia i dipinti e poi afferma: “Sono splendidi. Ma dov’è la follia?”.
Spesso mi trovo a pormi la stessa domanda, quando sento un
nuovo CD. Okay, è fantastico… belle canzoni… buone capacità
canore ecc. Ma… DOV’È LA FOLLIA?! Di questi tempi è raro
sentire qualcosa che mi lasci davvero a bocca aperta. Quando mi
capita, piango di gioia. Okay. Sto divagando.
SOUNDTRACK TO A GHOST STORY
Qualche mese fa ero in fila alla cassa del supermercato, dietro a un
uomo che mi sembrava di avere già visto. In effetti era Jim
Demain, il guru del sound mastering di Nashville. Conosco Jim
piuttosto bene, avendoci collaborato di tanto in tanto.
“Allora, a cosa stai lavorando” ho chiesto, aspettandomi che
rispondesse: “Oh, lo sai, le solite cose”. Invece Jim si è illuminato
e ha iniziato a raccontarmi di un suo progetto recente. “Caspita, è
stato davvero fantastico” ha detto. “Questi tizi hanno scritto e
inciso un album intero in una casa infestata!” Quando ha nominato il cantante, cantautore e produttore
Neilson Hubbard, sono stata io a entusiasmarmi. “Oh mio dio, ho appena registrato alcune canzoni con
Neilson!” Dopo di che, non ricordo più cos’altro ci siamo detti. Però, non appena risalita in macchina, ho
scritto a Neilson che avevo incontrato Jim.
In men che non si dica, Neilson e io ci siamo concessi una colazione tardiva in un piccolo ristorante di
East Nashville. Con quei suoi modi dolcemente appassionati e alla mano, ha iniziato a parlarmi del
progetto. Presenze spirituali e scrittura di canzoni? Apparizioni che spuntano inattese nelle fotografie?
Avrei potuto ascoltarlo all’infinito.
Più o meno un giorno dopo, mi sono ritrovata nella cassetta della posta un CD. Si intitolava
THE ORPHAN BRIGADE: Soundtrack to a Ghost Story. Nel tardo pomeriggio ho iniziato ad ascoltarlo.
A segnare l’atmosfera iniziale è un breve preludio per piano e slide guitar, seguito da un intervallo di
silenzio, come se l’ago venisse sollevato da un disco per poi esservi posato di nuovo. Si procede con una
marcia militare: niente di pesante. (L’album è fin troppo cool perché lo sia.) Un leggero beat di rullante,
basso e chitarra ci invita a proseguire il viaggio e uno spigliato mandolino (suonato da Joshua Britt)
trasmette il pensiero seducente che andrà tutto bene. Almeno per il momento. Mentre ascoltavo il primo
verso di Pale Horse mi sono rimaste impresse alcune parole: “We’re known forever by the tracks we
leave”. Restiamo per sempre nelle tracce che lasciamo. La canzone lo comunica con efficacia.
Sono ben consapevole che questi pezzi sono stati ispirati da un tempo e un luogo. Nella fattispecie, la
Guerra di secessione e le sue ripercussioni sulla vita degli abitanti di OCTAGON HALL, la casa al centro
di una piantagione un’ottantina di chilometri a nord di Nashville, vicino a Franklin, nel Kentucky. La
tragedia che si è dipanata in questo luogo è tangibile in ogni canzone. Ho cercato su Google “Octagon
Hall”. Molti siti la definiscono “uno dei luoghi più terrificanti d’America”. Quindi chi mai vorrebbe
andarci? Tanto meno per scriverci e inciderci un album. Dovevano essere dei pazzi! Mentre Pale Horse
cresceva fino al ritornello stratosferico, mi sono pian piano persa nella musica.
Una volta il defunto cantautore della Hall of Fame Doc Pomus ha detto che esistono solo due
tipi di canzoni: quelle che hanno un’anima e quelle che non ce l’hanno. Okay. I pezzi di Orphan Brigade
hanno un’anima. Ma hanno anche una disperazione sensuale che nasce, suppongo, dal periodo struggente
che li ha ispirati. Il che ci porta a Trouble My Heart (Oh Harriet), un appassionato lamento che racconta
l’ultima occasione per l’amore, interpretato alla perfezione dalla voce di Ben Glover (completata dai
contributi vocali di Kim Richey e Heather Donegan). La sezione ritmica cresce rapidamente, culminando
in una energica performance strumentale del mandolino (ancora di Joshua Britt) che ricorda le sferzate
di una frusta e che non sfigurerebbe affatto in Sympathy for the Devil. E a chi serve un ritornello,
quando si possono avere degli WHOOOH indiavolati messi proprio al punto giusto? E poi? Un valzer al
banjo sugli orrori della guerra? Ma perché no? I’ve Seen the Elephant si apre proprio così, con un
semplice giro di banjo. Ma poi, come la guerra, si intensifica, trasformandosi in qualcos’altro. L’irlandese
Ben Glover offre di nuovo una performance vocale feroce, trascinante. Ma non prima che una buona
dose di seducenti “la-la” e “ooh” (regalatici da Kim Richey, Gretchen Peters e Heather Donegan) elevi il
tutto allo status di inno. A questo punto Orphan Brigade ha iniziato a ricordarmi The Dark Side of the
Moon. Mi sono immaginata i Pink Floyd scrivere pezzi sorseggiando del Moonshine, il whiskey prodotto
in casa negli Stati americani del Sud.
Poi un’altra svolta. Stavolta in direzione di un’atmosfera più leggera. Don’t Take My
Sweetheart Away è un revival giocoso dal fervore pentecostale che renderebbe orgoglioso Pops Staples.
THE ORPHAN BRIGADE
THE ORPHAN BRIGADE
E infine ci è consentito di tirare un sospiro e inspirare la piacevole Last June Light. La
ballata (cantata da Neilson Hubbard) racconta la storia di un bambino che vede il proprio mondo
cambiargli attorno mentre si prepara per la guerra. Come naturale, sogna di diventare un giorno un
soldato.
Lo ammetto. Appartengo alla vecchia scuola. Credo che la sequenza dei pezzi sia
importante in un album. Orphan Brigade da questo punto di vista è geniale. Consiglio di ascoltarlo
dall’inizio alla fine come un’opera d’arte compiuta. Ma se proprio dovete scaricare un pezzo qua e là
per il vostro iPod, può prestarsi anche a quello. Tanta è la bellezza delle canzoni.
E parlando di belle canzoni, The Story You Tell Yourself (splendidamente interpretata da Kim
Richey) mi ha commossa fino alle lacrime. Sembra nata per spezzarti il cuore. Con la sua tematica
universale – l’idea che la nostra verità sia quella che ci raccontiamo – assesta un pugno nello
stomaco. La nostra verità potrà forse non essere la Verità, ma è tutto ciò che abbiamo. È quello che
ci raccontiamo per uccidere in nome dell’onore… o per essere felici nelle avversità. Ci libera,
consentendoci di commettere qualsiasi atto tremendo (o d’amore) vogliamo compiere, a seconda
della storia che ci raccontiamo.
Non è necessario conoscere le storie che ci sono dietro, per godere delle canzoni di
Orphan Brigade. I pezzi bastano a se stessi. Per esempio potrei ascoltare The Story You Tell Yourself
mentre scorrono i titoli di coda del film American Sniper. We Were Marching on Christmas Day
incarna perfettamente la tragedia beffarda di un gruppo di giovani che marciano verso la battaglia
nel giorno che celebra la nascita del Principe della pace. Giovani i cui pensieri sono rivolti alla
mortalità. Mentre me li immagino marciare attraverso il fango e la neve, mi viene in mente una
citazione di Oscar Wilde: “Siamo tutti immersi nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle”.
Quando è stata l’ultima volta che avete sentito una canzone fischiettata in un album? L’ultima
traccia è proprio questo. Whistling Walk rappresenta Biancaneve e i sette nani, ma con un certo non
so che in più. In superficie, il fischiettare sembra allegro. Ma gli “ooh” inquietanti e il suono attutito
della tromba si fondono per creare un’atmosfera tanto celebrativa quanto tragica. Ovviamente c’è
dietro una storia. (Non è forse sempre così?) Si narra che gli schiavi di Octagon Hall fossero costretti
a fischiettare mentre trasportavano le provviste alla grande casa, in modo che i padroni sapessero
che non stavano mangiando il cibo.
Nel Sud delle leggi segregazioniste di Jim Crow in cui sono cresciuta, la schiavitù non
veniva mai nominata. Ci veniva raccontato che la guerra aveva riguardato la concessione di poteri
politici agli Stati, invece che al governo federale. Come osavano, quei maledetti yankee, privarci del
nostro potere! Non importa che uno di quei “diritti” consentisse a un essere umano di possederne un
altro. Come uno dei miei zii conservatori ha ammesso solo di recente: “La Guerra di secessione non
ha riguardato altro che la schiavitù”. Su questa nota, si approda a Good Old Flag (cantata da Joshua
Britt, originario del Kentucky), che presenta la fazione unionista della guerra. La canzone, una
richiesta idealista di parità di diritti, si chiude con un appello a porre fine ai combattimenti per
permettere che le ferite inizino a guarire.
Lo sfinimento e la follia della guerra sembrano culminare in Cursed Be the Wanderer. La
musica passa da un canto di marcia a una giga delirante con un violino infernale… o magari
irlandese. Mi piace pensare che sia irlandese, perché la canzone successiva, Paddy’s Lamentation, è
una ballata folk irlandese cantata da Ben Glover, originario proprio dell’isola. Paddy è un immigrato
irlandese giunto in America per sfuggire alla fame e alla carestia che imperversano nella sua terra,
solo per ritrovarsi invischiato in una guerra che con lui non ha nulla a che vedere. Una guerra in cui
gli “infilano una pistola” tra le mani per farlo combattere per Lincoln. Il tormento della situazione
di Paddy viene catturato alla perfezione dalla voce esausta di Glover e dall’accompagnamento di sola
chitarra. I fantasmi possono cantare delle ninnenanne? Dopo aver ascoltato Goodnight Mary (nella
splendida interpretazione di Nelson Hubbard e Kim Ritchey) scopriamo che è possibile. L’ultima
traccia, The Orphans, è un inno alla memoria che rende un tributo alla Orphan Brigade, una brigata
di soldati confederati del Kentucky che subì pesanti perdite durante la guerra. Il sentimento cui dà
voce è universale. Dopo tutto, chi non vuole essere ricordato? È per questo che gli artisti danno vita
alla propria arte. Una volta ho sentito qualcuno dire: “I grandi artisti hanno un cuore da orfani”. Per
realizzare questo capolavoro, questi musicisti e cantautori si sono dovuti trasformare in quello che
ambivano a creare: una brigata di orfani.
Questo è un album da vivere. In cui perdersi. Forse per non fare più ritorno.
MARSHALL CHAPMAN
SOUNDTRACK TO A GHOST STORY
R I E P I L O G O
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U S C I T E
Tracy Bonham
SONGWRITER
ROCK
Wax & Gold
A vent’anni dal singolo “Mother Mother” che l’ha portata alla fama
internazionale, Tracy Bonham torna con un nuovo full-lenght album, il
quinto in carriera. Per questa uscita Tracy ha respinto le attenzioni delle
major per poi scegliere un’etichetta minore, la A Woody Hollow, che le ha
lasciato lo spazio necessario per un cantautorato più maturo e preciso.
Fernando
Leave The Radio On
Fernando Vicivonte, cantautore di Portland, Oregon, da oltre vent’anni
calca le scene locali e nazionali americane mentre la sua voce evocativa è
oggetto di lode da parte di molte riviste (Billboard, Magnet, Paste…) e
stimati colleghi (Peter Buck, Don Dixon, Steve Wynn…). “Leave The Radio
On” aggiunge un tassello importante nella carriera di Fernando e vede la
collaborazione di una nutrita schiera di artisti, come Peter Buck, Scott
McCaughey, M.Ward, Elliott Smith, Richmond Fontaine e i The Delines.
Team Sleep
AUDIOPHILE
ROCK
Woodstock Sessions Vol. 4
21
Da dieci anni il cantante dei Deftone, Chino Moreno, e i suoi Team Sleep
non escono con un nuovo titolo. Questa raccolta, registrata live per la
Woodstock Session comprende non solo reinterpretazioni dei vecchi
brani della band, ma anche de nuovo materiale. Al disco ha collabora Gil
Sharone (Marilyn Manson) alla batteria.
T
TRACKLIS
Noonday Demon
Luck
Wax & Gold
This Here's My Grandpa's
Guitar
Oh Mckenzie Silver Water
Gonegonegone
Black Tears
From the Tree to the Hand
to the Page
Under the Ruby Moon
Lovelovelovelovelove
One of These Days
T
TRACKLIS
Save Me
The Dogs
El Interior
So Loud
Friends and Enemies
The Freak
Kingdom Come
Burned out Love
White Trees
In Their Heads
Leave the Radio On
T
TRACKLIS
Your Skull Is Red
Formant
Ever (Foreign Flag)
No
O.P.
Princeton Review
Blvd. Nights
Death by Plane
Live from the Stage
AA VV
Die Stereo Hörtest CD, Vol. VIII
Un album edito in collaborazione con la prestigiosa rivista “Stereo”, che raccoglie al suo interno una
collezione di quindici brani, rimasterizzati ad hoc per questa uscita da Stockfisch per testare la qualità
degli impianti audio. Questi i musicisti: Dmitry Khakamov; Antonio Forcione & Sciubba, Rosa Lee Doug MacLeod, Carolin No; Paniagua, Gregorio & Atrium Musicae de Madrid; CC Coletti, Blues
Company, Boel, Hanne, Heands On Strings, Lyn Stanley, Taylor, Diana Panton, Maurice Ravel.
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Fur For Fairies
ROCK
Fur For Fairies
Susanne Kelly è un’artista di Seattle e cantante dei Fur For Fairies.
Questo disco, prodotto dal marito Jeff Kelly, la sua voce, ingenua e non
strutturata, si esprime al meglio e si fa strumento stesso e pennello per
le sfumature vocali dei brani di questo album.
Drunken Prayer
BLUES
I Intend to Comprehend
The Devil & The Blues
Al secolo Morgan Christopher Geer, questo artista si divide tra una
carriera solista, la propria band e un tour come chitarrista dei
Freakwater. “The Devil and The Blues” è il quarto album per Drunken
Prayer, il terzo per la Fluff And Gravy Records: un disco di pura
Americana.
Bob Malone
BLUES
Mojo Deluxe
Il perfetto mix tra blues, il più classico dei rock & roll e un pianoforte
direttamente da New Orleans. È così che Bob Malone, con l’auto di un
microfono, in piano e un wurlitzer vintage, ci canta senza paura della vita,
accompagnando i propri testi con un groove unico, un rock coinvolgente,
grazie anche alla collaborazione di una all star band: Stan Behrens
(WAR), Tim Lefebvre (Tedeschi Trucks Band), Mike Baird (Journey, Bob
Dylan, Joe Cocker), il produttore e chitarrista Bob DeMarco e Kenny
Aronoff.
The JC Smith Band
BLUES
Love Mechanic
“Love Mechanic”, ultima fatica della pluripremiata JC Smith Band è un
crogiolo di West Coast Swing, Chicago Blues, Back Alley, Country e Blues
Funk, tra emozionanti reinterpretazioni (Little Walter, Eddie Boyd, ma
anche Electric Flag) e brani originali. Ritroviamo la verve di questa band,
famosa per dare il meglio di sé sul palco, con grande carisma e
l’inconfondibile tocco di JC Smith.
T
TRACKLIS
My Stolen Kiss
Like the End of the World
If I Kissed an Angel
Gone with the Summer
Toward the Dawn
Sea of Cortez (A Bourbon
Lament)
Things I Never Said
She Says No
Long Way Down
The Singer of Another Song
The Lost Weekend
(Autumn 1992)
T
TRACKLIS
Hellraiser
Machines
What's Gonna Happen
The Champagne of Tears
Any Other Way
Love Looks Like a Master
Hand of God
597 Guerrero Street
Echo of a Heavy Slamming
Door
Johnny Paycheck's Cocaine
Captain and Tennille
Unicorns
T
TRACKLIS
Certain Distance
Toxic Love
Hard Times
I'm Not Fine
Paris
Looking for the Blues
Rage & Cigarettes
She Moves Me
Don't Threaten Me (with a
Good Time)
Watching over Me
Chinese Algebra
Can't Get There from Here
T
TRACKLIS
Jump for Joy
Cold Sweat
Come On Home to Me
Love Mechanic
Ring Around the Tub
Yonder Wall
Bad, Bad Feeling
Last Night
Talk to Me Baby
Rocket to the Moon
Five Long Years
Ain't No Stranger
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Anger Darol
& Barbara Higbie
JAZZ
Live at Montreaux
Una riedizione di un titolo della Whindham Hill Records con un nuovo
package, un lavoro della premiata coppia formata dal violinista Darol
Anger e la pianista Barbara Higbie, uniti da una chimica assoluta che
traspira da tutti i loro lavori. Questo disco cattura un live durante il
Montreux Jazz festival in 1984, con Mike Marshall al mandolino e chitarra
acustica, Todd Phillips al basso e Andy Narell al pedal steel.
Manring Michael
ROCK_BLUES
BLUEGRASS
JAZZ
Unusual Weather
23
Adventure Music annuncia la ristampa di un altro titolo Windham Hill
Records rimasterizzato e rinnovato nel packaging. Il due volte disco di
d’oro Michael Manring è largamente considerato il più importante
bassista solista americano e ha collaborato con artisti del calibro di Alex
Skolnick, Henry Kaiser, Thomas Dolby e John Gorka. In “Unusual
Weather” riconoscerete il suo tratto musicale più distintivo, formato da
melodie agrodolci e toni caldi.
T
TRACKLIS
Egrets
The Lights in the Sky Are
Stars
Daughter of Cups
Egypt
Brann St. Sonata
In What Hour
Pumpkin Time
Tideline
Duet
Near Northern
T
TRACKLIS
Welcoming
Huge Moon
Almost April
Unusual Weather
Sung to Sleep
Thunder Tactics
Longhair Mobile
Homeward
Not Even the Summer
Sightings
Big Feelings
Thunder Tactics Reprise
Manthing
Jerry Garcia, Tony Rice
e David Grisman
The Pizza Tapes (Extra Large Edition)
Nuova versione ampliata di 2 CD, tre ore di musica, una ventina di versioni inedite come le canzone
che mostrano il work in progress delle varie sessioni, avvenute nel corso di due giorni, all'inizio degli
anni novanta. Garcia e Rice, uniscono le forze con Grisman, per creare un omaggio alle tradizioni più
profonde della musica americana, dal folk al country, al bluegrass, alla old time music. Ma non
dimenticano Dylan ( Knockin' On Heaven's Door ) e danno la loro versione di classici senza tempo
come Man of Constant Sorrow, The Long Black Veil e Shady Grove. Nuova versione, rispetto a quella
edita nel 2010, con un packaging migliore e rimasterizzata da capo a piedi. 3 CD.
Omar
and the Howlers
Live at the Opera House
Austin, Texas, 30 Agosto 1987. Sul palco dell’ Opera House Omar Kent
Dykes e gli Howlers nella loro formazione classica: Eric Scortia
all’Hammond B-3, Gene Brandon alla batteria e Bruce Jones al basso.
Una forza incredibile ha investito il pubblico durante quel leggendario
spettacolo che ritroviamo in questa uscita per la Big Guitar Music. 11
esplosivi brani inediti dal vivo!!
T
TRACKLIS
Mississippi Hoo Doo Man
Don't You Know
You Ain't Foolin' Nobody
Big Legs
Dancing In the Canebrake
Don't Rock Me the Wrong
Way
Lee Anne
Same Old Grind
Shadow Man
Hard Times In the Land
of Plenty
Rock and Roll Ball
SPECIALE
LP e SACD
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WORLD
AAVV
Amplificator
Novissima Musica Brasileira:
The Brazilian 10’s Generation
Esce sia in formato CD che LP un progetto, “Amplificador”, che nasce nel 2012 da un’idea di Marcelo
Monteiro, Eduardo Rodrigues, Mateus Campos e Ricardo Calazans con lo scopo di portare la bellezza
della musica brasiliana al di fuori dei meri confini nazionali. “Amplificador” è una compilation che
raccoglie le migliori proposte musicali brasiliane contemporanee, non mancano miriadi di influenze e
interazioni musicali che vi introdurranno in un universo del tutto nuovo. CD o LP:
Sean Khan
WORLD
Samba Para Florence / Things to Say
Un LP che vede due brani del jazzista londinese Sean Khan, “Samba
Para Florence” (side A) e “Things To Say” (Side B) remixati
rispettivamente da Henry Wu e Ben Hauke.
Nicola Conte
Viagem Vol. 2 (Edizione limitata da 10’’)
Il quarto volume di questa collana in cinque parti a cura dell’italiano
Nicola Conte, che contiene alcune tra le gemme più rare del repertorio
classico samba, jazz e bossanova. Il disco in edizione limitata 10” è stato pensato per i collezionisti di ogni
generaizne e contiene, tra gli altri, brani di Assis, Castilho, Peranzetta, Vieira, Bradford, Mckay e Rozendo.
Sean Khan
WORLD
Muriel
Sean Khan ha sviluppato un profilo molto particolare che accosta le inflessioni del movimento beat
con le influenze soul jazz, che fanno di questo autore un perno tra molti generi, dal classico, al
free/latin jazz. Le stupende dodici composizioni presenti in “Mauriel" esprimono una totale bravura
tecnica e si immergono nel soul grazie alla collaborazione di alcune vocalist di primo piano di questo
genere, come l’icona brasiliana Sabrina Mahleros e Heidi Vogel della Cinematic Orchestra. A
completamento dell’ensemble capitanata dall’alto sax di Khan troviamo il contrabbasso di Mike
Edmonds e la batteria di Laurie Lowe.
William Greco
JAZZ
Corale - Feat. Massimo Manzi
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Esordio del pianista e compositore salentino William Greco che, nella realizzazione di questo primo
lavoro discografico, ha cercato di modellare un percorso frutto della sintesi naturale di tutte le sue
esperienze musicali, dalla musica classica al jazz. Ciò che pervade tutta l’opera è la Melodia non in un
senso moderno e consumistico, ma nel più alto significato del termine. Da interprete classico, oltre
che jazzista, il pianista salentino concepisce tutta la musica fortemente legata al canto: di
conseguenza il fraseggio, la gestione delle linee melodiche, diventano dominanti anche nei passaggi
più ostici e virtuosistici. L’improvvisazione è concepita priva di meccanismi e automatismi tecnici fini a
se stessi. A questa concezione musicale è affine il titolo del disco: “Corale”, che è anche il titolo di una
delle composizioni originali. Feat. Raffaele Casarano (sax), Marco Bardoscia (contrabbasso),
Massimo Manzi (batteria) e Carla Casarano (voce in un brano).
JAZZ- AUDIOP H I LE
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Simon Phillips
T
TRACKLIS
Protocol III
Narmada
Imaginary Ways
Phillips è uno dei più noti batteristi del momento nonché batterista dei
Toto, il cui stile non solo riflette il suo talento tecnico, ma anche una
distinta sensibilità artistica. Le otto tracce di “Protocol III” sono esempi
di come Simon Philips sia stato influenzato nel tempo, mentre altrettanto
distintivo è stato il labor lime in studio, insieme agi altri membri della
band: Andy Timmons alla chitarra, Steve Weingart alle tastiere e Ernest
Tibbs al basso. Digipack edition!
AMERICANA
John Worth Hannam
Love Lives On
Con undici nuove canzoni registrate in dodici mesi, “Love Lives On” è un
disco contraddistinto dalla maturità artistica del suo autore, John Wort
Hannam, che si è preso il tempo necessario per pensare e ripensare alle
tracce, far sedimentare i pensieri e ottenere il meglio dalla propria arte.
Il disco è impreziosito anche da collaborazioni illustri, dove figurano Kurt
Ciesla e Brady Valgardson (Corb Lund Band), John MacArthur Ellis (Doc
Walker), Adrian Dolan (The Bills/Ruth Moody), Bob Hamilton (Undertakin
Daddies), Tyson Maiko (Gob), Geoff Hillhorst (Deep Dark Woods) e lo
straordinario violinista della West Coast Daniel Lapp.
Friend ‘N’Fellow
JAZZ
Catalyst
Amrita
Circle Seven
You Can't but You Can
Undercover
T
TRACKLIS
Roll Roll Roll
Over the Moon
Labrador
Love Lives On
Chasing the Song
Man of God
Gonna See My Love
Write Me Back In
Heart For Sale
Molly & Me
Good Nite Nova Scotia
VINILE
About April
180gr
Aprile, il mese che non promette nulla, ma che, al contrario, mette alla provala nostra pazienza e ci
causa nuovi sorrisi, è il punto di partenza perfetto per il dodicesimo album dei Friend ’N’ Fellow. 12
brani di musica incantevole riconoscibili dalla bellissima voce di Costanze Friend, che tocca le nostre
corde più intime e il perfetto accompagnamento della chitarra di Thomas Fellow: è questa la
quintessenza di questo duo dalla carriera straordinaria. La loro musica nasce da due mani esperte
che suonano una chitarra e una voce indimenticabile non è certamente classificabile in un solo
genere, ma spazia ecletticamente tra l’intensità blues, la libertà del jazz e il timbro del soul.
Grateful Dead
Dick’s Pick Vol. 4
ROCK
Outlaw
18 brani presi da quello che è probabilmente il
più famoso set di concerti nella storia dei
Grateful Dead: le date del 13 e 14 febbraio
1970 al Fillmore East di NYC. Il box (3 CD)
include anche una rara versione live di
“Mason’s Children”.
T
TRACKLIS
Intro By Zacherle
Turn On Your Love Light
Casey Jones
Alligator
Dancing In the Streets
Drums
China Cat Sunflower
Me & My Uncle
I Know You Rider
Not Fade Away
High Time
Mason's Children
Dire Wolf
Caution
Dark Star
Feedback
That's It For the Other One
We Bid You Goodnight
26
GREENTRAX
RECORDINGS
TONY MCMANUS - Mysterious Boundaries
ARCHIE FISHER - A Silent Song
ALEX HODGSON - The Brig Tae Nae Where
JOHN BELLANY
A Tribute In Music And Song To J. Bellany
BARBARA DICKSON - To Each & Everyone
BRIAN MCNEILL & FRIENDS
The Falkirk Music Pot (2 CD)
WILLIAN MACLEAN - Pibroch (2 CD)
THE SCOTTISH DIASPORA
The Music And the Song (2 CD)
FRASER AND IAN BRUCE - Mrs. Bruce's Boys
International Record Distribution
www.ird.it • fb www.ird.it/mipiace.htm
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Kira Skov
JAZZ
May Your Mind Explode a Blossom Tree
Vocalist, musicista e compositrice dalla grande inventiva, Kira Skov è esplosa sulle scene mondiali nel
2002 con il suo “Kira and The Kindred Spirits”, ha continuato sulla scia di questo successo con il suo
tributo a Billie Holiday “Memories Gone By” e il bellissimo “The Cabin Project” insieme a Marie Fisker.
Ora, l’intensa collaborazione con il produttore inglese John Parish ha portato alla nascita di “May
Your Mind Explode A Blossom Tree”, un disco che parla di amore, ma anche di odio, di pace come di
guerra. Le canzoni di Kira, ispirate da grandi poeti come Walt Whitman, Charles Bukowsky e Dylan
Thomas, ci accompagnano attraverso diversi gradi di conoscenza e coscienza, perfettamente
interpretate dallaSkov ela sua band: il marito e bassista Nicolai Munch-Hansen, Oliver Hoiness alla
chitarra e Simon Toldam alle tastiere.
Harry Allen
JAZZ
Something About Jobim
Le musiche di Antonio Carlos Jobim sono allo stesso tempo sofisticate e molto piacevoli da ascoltare.
“Something About Jobim” nasce dalla collaborazione tra il produttore Rodolfo Stroeter e l’etichetta
Stunt Records. Stroeter ha così avuto l’idea per questo progetto dopo aver ascoltato le meravigliose
atmosfere sax di Harry Allen, il secondo passo è stato coinvolgere Joyce, fin da subito
interessatissimi al progetto e coinvolti durante la due giorni di session presso il System Two Studio
di Brooklyn. Bossanova, Jazz, ballate e samba si mischiano magistralmente attraverso un turbinio di
suoni e armonia, dove la guida è affidata all’ottimo sax di Harry Allen, seguito da Helio Alves al piano,
Rodolfo Stroeter al basso, Tytty Moreno alla batteria e la straordinaria Joyce alla voce (in tre brani)
e alla chitarra.
Mikkel Nordsø Band
JAZZ
Diving in the Space for 3 Decades
Che sia in uno studio di Copenhagen, oppure sulle rive del Gange o in Mali o in Marocco, la reazione
è la stessa: un viaggio in un universo irreale e magico. Mikkel è un autore e un interprete molto
versatile che esplora con un approccio poetico tutte le possibilità che la chitarra gli permette. Ora
celebra i trent’anni di un carriera che lo ha visto passare dal jazz, alla salsa, dal rock al blues. Nel
turbinio di melodie di “Diving In The Space For 3 Decades” Nordsø è accompagnato dai bravi Peter
Danstrup al basso, Jacob Andersen alle percussioni, Ole Theill alla batteria, Ben Besiakov al piano e
direttamente da Cuba la giovanissima Eliel Lazo, suonatrice di conga e cantante. Non mancano
neppure guest star come il leggendario sassofonista David Sanborn, il trombettista danese Palle
Mikkelborg (Miles Davis) e il repper Al Agami.
Diego Figueiredo
BOSSA
Broken Bossa
Alcuni musicisti sono nati per fare questo mestiere. Diego Figueiredo, nato a San Paolo nel 1980, è
dotato di una tecnica sublime, un raro talento che onora la tradizione del proprio Paese, senza essere,
però, estraneo al mondo del jazz. Una carriera veloce, quella di Diego, che ha iniziato a suonare all’età
di 4 anni e già a dodici si era costruito una certa reputazione locale. Ora, con alcuni album alle spalle,
è largamente considerato uno dei più delicati e ispirati chitarristi contemporanei, pronto a conquistare
l’universo del jazz: una vera stella nascente. In questo ultimo “Broken Bossa” lo vediamo impegnato in
un squisito programma di composizioni originali, delicate e fresche allo stesso tempo. Lo accompagnano
Steen Rasmussen al piano, Paolo Russo al bandoneón, Ruslan Vilensky al violoncello, Romolo Duarte al
basso, Alfonso Correa alle percussioni, George Garzone al sax tenore, mentre la bravissima Cyrille Aimée
presta la propria bella voce in alcune tracce.
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RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
Ivo Perelman, Matthew Shipp
JAZZ
Callas
Nonostante i 55 album all’attivo, probabilmente le creazioni al sax di Ivo Perelman non sono mai state
così emozionanti. Con questo doppio CD dedicato alla memoria della divina Maria Callas, Perelman e
l’immancabile Matthew Shipp aprono un nuovo capitolo della propria partnership artistica, andando
oltre la mera improvvisazione e la già completa comprensione dell’altro. Il duo Shipp- Perelman va
oltre tutto questo e, in un continuo e organico flusso di musica, ci propongono brillanti esempi di
duetti piano-sax.
Leandre, Delbecq, Houle
JAZZ
14 Rue Paul Fort, Paris
L’artiglieri pesante del nuovo panorama musicale, ovvero Joelle Leandre
(basso), Benoite Delbecq (piano) and Francois Houle (clarinetto), si
esibisce a Parigi in una casa privata davanti ad un pubblico molto
selezionato. Situazioni oniriche e una musica misteriosa che non ha
bisogno di essere “a tutto volume” per essere notata, così capita che
ogni tanto un sogno sia interrotto da un turbinio di suoni per poi
assopirsi ancora una volta.
Actis Dato Quartet
JAZZ
Earth is the Place
Il sedicesimo album di Carlo Actis Dato per la Leo Records con il suo
quartetto regolare: Beppe Di Filippo al sax soprano e alto, Matteo
Ravizza al basso, Daniele Bertone alla batteria e lo stesso Actis Dato al
sax tenore e baritono. Nel programma di 11 brani troviamo una
coriandolata di gioia, esuberanza, sole e divertimento, in cui fa la
differenza la componente italiana del quartetto, imbattibile nel creare
un’atmosfera di totale felicità.
T
TRACKLIS
14 Rue Paul Fort 1
14 Rue Paul Fort 2
14 Rue Paul Fort 3
14 Rue Paul Fort 4
14 Rue Paul Fort 5
14 Rue Paul Fort 6
14 Rue Paul Fort 7
T
TRACKLIS
Immigrati
Gipsy Cembalon
Correva L'anno
Albània
Himba
Transiberiana
Kèrala
Nomàde
I 20 Sosia Di Saddam
Sole Crescente
Shadows
Ivo Perelman, Whit Dickey
JAZZ
Tenorhood
29
Cinque dei sei brani di questo album sono dedicati a Hank Mobley, Ben
Webster, John Coltrane, Albert Ayler e Sonny Rollins. E a dispetto del
titolo, “Tenorhood”, è un bellissimo solo di batteria. Ivo Perelman e Whit
Dickey danno il meglio di sé quando non devono pensare prima a cosa
faranno, in generale, alla session. La musica nasce spontaneamente
dagli strumenti, senza alcuno sforzo, mentre musicisti stessi sono
completamente presi dalla melodia.
T
TRACKLIS
For Mobley
For Webster
For Coltrane
Tenorhood
For Ayler
For Rollins
RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
Ivo Perelman,
Joe Morris, Mat Manieri
JAZZ
Counterpoint
In questo trio set con Joe Morris alla chitarra e Mat Maneri alla viola, Ivo Perelman prende il posto del
grande Joe Maneri. Come dice lo stesso Neil Tesser: "il Passionale, scatenato ed espressionista
approccio di Perelman al sax tenore, così come le vivaci improvvisazioni, nascono così
spontaneamente ad opera di uno dei più importanti sassofonisti del nostro tempo.
Arrigo Cappelletti,
Furio Di Castri, Bruce Ditmas
JAZZ
Homage to Paul Bley
Terza uscita per Arrigo Cappelletti nel catalogo Leo Records. Semplicità e intensità spirituale sono il
marchio di fabbrica di Cappelletti e anche in questo disco il trio (completato da Furio Di Castri al basso
e Bruce Ditmas alla batteria) non sono tollerati manierismi ed esagerazioni che sviano la musica dalla
sua essenza: la verità e l’esplorazione di se stessi. 10 delle 13 composizioni di questo “Homage To
Paul Bley” sono di Arrigo, che, però, tiene molto all’equilibrio tra le parti della band.
Andrea Buffa, Stefano
Battaglia, Fiorenzo Bodrato,
Dario Mazzucco
JAZZ
Pow-Bee
“Pow-Bee” è dove l’inimitabile gusto melodico italiano incontra le tendenze contemporanee del jazz
europeo. Nove tracce che spaziano dal pop al free jazz, dalla musica da camera al funk, dalle
atmosfere del nord Europa al blues. Il quartetto, come si evince dalle parole dello stesso Andrea
Buffa, è devoto alla rappresentazione sonora del continuo sforzo di vivere i propri sogni.
SWQ; Sandra Weiss,
Jonathan Moritz, Kenny Warren,
Sean Ali, Carlo Costa
JAZZ
Ramble
Il Sandra Weiss Quintet nasce dall’incontro, a New York, tra Sandra e alcuni musicisti americani. Una
collaborazione fruttuosa condensata in questo disco, “Ramble”, un vero e proprio viaggio attraverso
una moltitudine di suoni differenti e un universo musicale straordinario. Dimenticatevi i suoni
convenzionali e immaginate gli strumenti classici del jazz, sax, tromba, basso e batteria, impegnati in
qualcosa di nuovo.
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International Record Distribution
www.ird.it • fb www.ird.it/mipiace.htm
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JAZZ-VOCAL
JAZZ-VOCAL
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N U O V E
U S C I T E
Carolina Bubbico Una Donna
Secondo album per questa pianista, cantante, compositrice, musicista dalla formazione versatile proveniente da
esperienze che la vedono al lavoro in veste di autrice, arrangiatrice e vocalist in più formazioni musicali. Esordisce
nel 2013, a soli 23 anni, con l’album “Controvento”, interamente composto ed arrangiato da lei che ottiene un
ottimo riscontro di pubblico e critica. La Bubbico accumula esperienze di scrittura e arrangiamento e numerose
presenze su prestigiosi palcoscenici nazionali ed internazionali che culminano nella sua partecipazione al Festival
di Sanremo 2015 in veste di arrangiatrice e direttrice d’orchestra. Forte delle esperienze maturate negli anni si
rimette al lavoro scrivendo nuovi brani per il suo secondo album: 8 canzoni originali e la popolare “Superstition”
di Stevie Wonder, arrangiate da lei. La sezione ritmica è affidata a due musicisti fuori classe, il bassista Luca
Alemanno e il batterista Dario Congedo, suoi abituali compagni di viaggio. La musica si arricchisce e assume nuove
forme con l’introduzione di sonorità elettroniche e R&B e convivendo con elementi sinfonici e con la forma
canzone già esplorata nel primo album. Per la realizzazione del disco si avvale di una sezione d’archi incisa da
Roberta Mazzotta (violini), Nico Ciricugno (viola) e Federico Musarò (violoncelli) e la sezione di fiati composta da
Alessandro Dell’Anna (tromba), Emanuele Coluccia (sax), Gaetano Carrozzo (trombone). L’album completa la line
up con la partecipazione della flautista Clara Calignano e del chitarrista Valerio Daniele, curatore del mastering
dell’album e i prestigiosi featuring del sassofonista Raffaele Casarano e del chitarrista Luca Colombo.
Prayan
The Invitation
Il nuovo album di questa cantante unica, Mariangela Bettanini, che sa sorprendere, una voce, una
storia ed un’esperienza proiettata nel future, è intense, pulita, ruvida e dolce, diretta. “The Invitation”
è un album ispirato a Rumi, il poeta Sufi dell’amore, uno sguardo all’Islam dall’Occidente! L’album si
compone di 10 canzoni New Age in inglese ispirate dalle poesie del poeta persiano Rumi. I brani
dell’album sono composti, suonati al pianoforte e cantati da un’artista che ci fa conoscere, per la
prima volta e da una prospettiva europea, i versi di un grande poeta mussulmano, Rumi, in un
contesto espressivo dunque diverso, occidentale. In due brani, il groove mediorientale delle
percussioni di Marco Fadda. Al livello compositivo, la sequenza dei brani fluisce in un “continuum
musicale” di tonalità e atmosfera che si potrebbe definire come una “suite”.
BLUEGRASS
Alison Brown
The Song of the Banjo
“The Song Of The Banjo”, album della bravissima Alison Brown, è il primo pubblicato dal 2009 e
aggiunge un nuovo tassello all’esplorazione musicale che l’ha portata, nella sua carriera, a vincere
anche un Grammy Awad. Per questa uscita Alison e il marito e co-produttore Garry West, hanno
messo insieme un ensemble tanto particolare quanto stellare che comprende, tra gli altri, Amy Ray
delle Indigo Girls, Emily Saliers, Keb’ Mo’, Colin Hay, il maestro dell’ukulele Jake Shimabukuro, il
leggendario batterista Steve Gadd, il violinista Stuart Duncan, il talentuoso chitarrista John Doyle, il
bassista Todd Phillips, il chitarrista Jim Oblon, Rob Ickes al dobro e infine i pianisti Will Barrow, Joe
Davidian e John Jarvis. In questa versione della Compass Records si trova anche una bonus track dal
titolo “What’s going on?” che la vede impegnata al fianco di Keb’ Mo’.
Büdi Siebert & Friends
WORLD
Nepal - Acht Der Weg Hat Ein Ziel
Un disco nato per aiutare gli abitanti del Nepal dopo il tragico terremoto dell’aprile del 2015, nel
quale, oltre alle bellissime composizioni (originali e non) di Budi Siebert, troviamo anche un booklet
che include le straordinarie fotografie dell’esploratore Dieter Glogowski. “Nepal - Acht Der Weg Hat
Ein Ziel“ è la perfetta combinazione tra una buona azione e un’opera d’arte acustica e visiva.
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Vula Viel
JAZZ
Good is Good
“Vula Viel” significa ciò che è buono è buono in Dagaare, la lingua parlata
nel Ghana settentrionale, dove Bex Burch ha vissuto per tre anni. Ora
questa espressione è diventata il nome di un gruppo che mette insieme
alcuni tra i più interessanti talenti londinesi del momento, come Dan
Nicholls (sintetizzatore e tastiere), George Crowley (sax) e i due batteristi
Simon Roth and Dave De Rose. La loro musica intensamente ritmata
risente molto dell’influenza africana, ma ben combinata ai suoni
minimalisti dell’elettronica. “Good Is Good” è sicuramente un disco come
mai ne avete ascoltati.
T
TRACKLIS
Yes Yaa Yaa
Takyen Korakora
Lobi
Gandayina
Zine Dondone Zine Daa
Bewa
Bekone
AMERICANA
Clint Black
On Purpose
Il prolifico cantautore Clint Black è da tempo annoverato tra le stelle più luminose del panorama
Country, ma il suo talento lo ha portato a trascendere la mera classificazione dei generi per arrivare
ad essere uno tra gli artisti più di successo nell’industria musicale contemporanea. Black ha scritto,
registrato e pubblicato più di cento canzoni, un punto di riferimento per la carriera di qualsiasi artista;
un terzo di questi brani è addirittura entrato come singolo nelle classifiche country, mentre in carriera
ha venduto nel mondo più di 20 milioni di dischi, un veterano della scena country. Sono più di dieci
anni che il nostro non fa un disco nuovo. “On Purpose” ce lo riporta, con le sue classiche ballate ed
il suo stile inimitabile, da vero country singer
Mike Vernon
BLUES
Just a Little Bit
Cos’hanno in commune Alexis Korner, John Mayall, Eric Clapton, Stevie
Winwood, Spencer Davies, Rod Stewart, Ginger Baker, The Artwoods,
Muddy Waters, Savoy Brown, Otis Spann, Christine McVie, Mick Taylor,
Eddie Boyd, Dr.Feelgood, Freddie King, Climax Blues Band, Level 42,
Roachford, The Hoax, Keith Richards, Ron Wood e Bo Diddley? Sono stati
coinvolti in un modo o in un altro in album prodotti da Mike Vernon. “Just
A Little Bit” è il personale omaggio di Mike al primitivo blues e Rock and
Roll, un disco a cui collaborano Kansas City, Hot Little Mama, Money
Honey, Shake Rattle And Roll, I'm Shakin' e molti altri…
T
TRACKLIS
Kansas City
All By Myself
Just a Little Bit
Seventh Son
Hot Little Mama
Black Night
Money Honey
When Things Go Wrong With You
Bloodshot Eyes
I'm Shakin'
Please Send Me Someone
to Love
Keep Your Hands Off Her
All Around the World
Shake Rattle and Roll
Sonny Terry
BLUES
His Best 21 Songs
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Saunders Terrel, meglio conosciuto come Sonny Terry è stato indiscutibilmente uno dei più grandi
armonicisti mai esistiti, che ha avuto il merito di portare lo stile blues Piedmont ad un pubblico più
vasto. Casa Wolf records propone ora una bellissima raccolta antologica di ventuno brani registrati
tra il 1938 e il 1946 in collaborazione con artisti mitici, come Brownie McGhee, Blind Boy Fuller,
Washboard Sam e Woody Guthrie. Un album imperdibile sia per gli appassionati, ma fondamentale
anche per conoscere il repertorio di un artista che ha fatto la storia della musica.
IT FOLK
IT FOLK
IT FOLK
IT FOLK
IT FOLK
I TA L I A N F O L K
RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
Officina Zoè
T
TRACKLIS
Mamma Sirena
Sirene, pescatori, naviganti, esploratori e sognatori rievocano il
Mediterraneo in un concept album sul mare. Canti d'atmosfera e pizziche
da trance in gran parte inediti per l'ottavo disco dell'Officina Zoè, uno tra
gli ensemble di musica popolare più amati e storici del Salento.Lo stile è
quello inconfondibile degli Zoè, fedele alla tradizione ma calato nel
presente, attento alle sottili influenze che nel corso del tempo hanno
arricchito la cultura del Salento senza però mai perdere la rotta e il forte
legame con la propria terra.
Enza Pagliara
Mare d'Otrantu mia
Venti e burrasche
Mamma sirena
Li bellizzi
Doi lampi
La marina
Fice lu ngegnu
A Nuvaie
Fici na nave
Comu è bellu
Bona Crianza
Tra nuove interpretazioni di canti tradizionali e composizioni inedite ispirate agli stili tradizionali, “Bona Crianza” è un
impasto ben misurato di pizziche fragorose e belle, melodiche ballate popolari a ritmo di valzer. Enza Pagliara è una delle
voci più importanti della penisola salentina ed esponente chiave a livello internazionale delle tradizioni musicali del sud
Italia. Il suo canto espressivo, pieno di passione e intimità, rende queste canzoni così significanti oggi come ieri. (2012)
Officina Zoè
Terra (Canti e Danze del Salento)
Il classico della musica popolare salentina, contenente i canti più conosciuti interpretati dall'Officina Zoè, il primo gruppo
locale a conquistare il mondo. Tra i dischi più rappresentativi e venduti, contiene i brani classici della tradizione, in un
alternarsi tra momenti di pulsante energia vitale al ritmo del tamburello e della Pizzica e altri di dolce canto amoroso, e
nenie che portano l’ascoltatore lontano nel tempo, in un Salento antico e intimista. (2004).
Anna Cinzia Villani
Ninnamorella
Con Ninnamorella la cantante e tamburellista salentina esordisce da solista, dopo aver preso parte a gruppi come
Canzoniere Grecanico Salentino, Aramirè, Ensemble Terra d'Otranto, Le Donne Belle, Nistanimera. “Ninnamorella” è
un’idea, un concetto, un modo di vivere e di offrire la musica della penisola salentina. È un luogo, uno spazio ritagliato al
tempo, in cui un passato non troppo lontano e un presente discreto e in ascolto s’incrociano continuamente. (2008)
Admir Shkurtaj
Feskin
Nei giorni di tramontana, dal Salento adriatico si scorgono le montagne d'Albania. Una permanente sensazione di confine
che alimenta il pensiero errante di questa terra. Capovolgendo la vista, da quelle montagne i pastori albanesi scrutano il
riflesso (feksìn) dei vetri delle case costiere pugliesi, dove il sole si affaccia. Dopo il clamore di Mesimér (2012), il
musicista di Tirana adottato dal Salento (già fisarmonicista dei Ghetonìa) rincontra la tradizione, questa volta tornando a
guardare dall'altra parte del mare. Le arie popolari si rivelano straniate, un feksìn di luce tra avant jazz, piano preparato
ed echi tradizionali. (2014)
Dario Muci
Mandatari
Mandatari propone un viaggio acustico nei territori al confine tra musica polare e musiche contemporanee, in particolare
jazz, attraverso composizioni originali e inediti arrangiamenti di alcuni canti della tradizione popolare salentina. Le calde
sonorità mediterranee e salentine incontrano modelli musicali mutuati dalla modernità, mantenendo integra la natura
sanguigna dei testi dialettali e delle struggenti melodie tradizionali. (2007).
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MINOR MUSIC
JAZZ, SOUL, FUNK, R & B, BLUES AND MORE…
IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
JAZZ
Goodman-Bordenave Quintet
Inverted Forest
Nulla di esaudiente è ancora stato scritto a proposito di Geoff Goodman, chitarrista dallo stile unico, un artista trasversale sempre
intento all’esplorazione dell’ignoto. Per questo “Inverted Forest” al fianco di Geoff Goodman troviamo il perfetto sax di Matthieu
Bordenave e, a completamento del quintetto, Gerhard Gschlößl al trombone, Andreas Kurz al basso e Bastian Jutte alla batteria.
JAZZ
Jens Düppe Quartet
Anima
Jans Duppe è un batterista, percussionista e compositore particolarmente famoso e attivo in Germania, soprattuo negli eventi live
con il proprio gruppo jazz. Feat. Frederik Koster (trumpet), Lars Duppler (piano) e Christian Ramond (basso).
RISTAMPE RISTAMPE RISTAMPE RISTAMPE RISTAMPE J A Z Z
Thomas Ruckert Trio
Parvaneh
A dispetto della più classica delle formazioni (Thomas Ruckert al piano, Reza Askari al basso e Fabian Arends alla batteria), la musica
del Thomas Ruckert Trio riesce ad essere innovativa rispetto alle aspettative più classiche.
Ben E. King
The Complete Atco/Atlantic Singles Vol. 1
1960-1966 Straordinario doppio CD che raccoglie i brani editi dal grande Ben E. King per le etichette Atco
e Atlantic. La raccolta comprende cinquanta canzoni uscite tra il 1960 e il 1966, alcune delle quali mai apparse su CD.
The Soulful Strings
The Magic of Christmas
Composta da membri delle etichette Chess e Cadet, la Soulful Strings è una band molto apprezzata dai collezionisti per il suo mix di
Jazz, R&B e influenze esotiche. Ora er la prima volta in CD il loro album più apprezzato nelle classifiche internazionali: “The Magic
Of Christmas”.
Eydie Gormè
An American Treasure
Un vero tesoro americano, questa compilation di Eydie Gorme assemblata dal marito e partner artistico Steve Lawrence, la prima
multi disco dedicata interamente a questa icona del pop americano. Registrazioni inedite e una selezione delle migliori canzoni di
Eydie, che fanno di questo box un pezzo imperdibile per i fan. Box 3 cd con 10 bonus tracks!!
Jay Dee
Come on Love
Una produzione Barry White per questo album di Jay Dee, arrangiato da Gene Page. Nella versione expanded edition ritroviamo
entrambi i lati di “Strange Funky Games and Things” anche in versione strumentale. Note a cura di Gene Sculatti. Expanded version
con 2 bonus tracks!
The Beckies
Same
I Beckies, ultimo progetto significativo di Michael Brown che ha prodotto un solo titolo, un disco omonimo del 1976, ora ripresentato
con note e testi di Jeremy Cargill. Un debutto in versione CD per questo bel titolo!
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A T T E S E
R I S T A M P E
JAZZ
Harry Belafonte
At Carnegie Hall
(The 1959 Historic Concert) Il “Re del calypso” catturato dal vivo a questo storico concerto del 1959 accompagnato dall’orchestra
condotta da Robert Corman. 17 brani. Digipack edition!!
JAZZ
Warren Barker & His Orchestra
Is In
(Pop And TV Themes Go Jazz) Featuring West Coast All Stars) Noto compositore Americano molto noto per i suoi lavori nel cinema,
radio e televisione. “Is In” racchiude 3 LP del 1959 + una bonus track. Feat. Don Fagerquist, Pete Candoli, Frank Rosolino, Ted Nash,
Buddy Colette, Barney Kessel, Victor Feldman, Red Mitchell, Shelly Manne e molti Altri ancora. Digipack edition!
JAZZ
Joe Harnell His Piano and Orchestra
Fly to me The Moon and the Bossa Nova Pops
Pianista, compositore e arrangiatore americano che ha collaborato con I grandi nomi del passato. Ristampa di 2 Lp 1962 – 1963
che comprende l’album “More Bossa Nova Pops”. Digipack edition.
JAZZ
Enoch Light & His Orchestra
Big Band Bossa Nova + Let’s Dance Bossa Nova
2 Lp del 1962 per questo violinista, direttore d’orchestra e ingegnere del suono. Feat. Urbie Green, Doc Severinsen, Bernie Glow,
Mel Davis, Jimmy Maxwell, Irv Markowitz, Bobby Byrne, Bob Alexander e molti altri…. Digipack edition.
JAZZ
Warren Mike & His Brass Impact Orchestra
Brass Impact + Explosive Brass Impact
2 lp in 1 cd per questo Direttore d’orchestra, trombettista e arrangiatore di Chicago. Ristampe di 2 Lp degli anni 1966 – 1968. Feat.
Mel Davis, Bernie Glow, Ernie Royal, Bucky Pizzarelli, Jimmy Maxwell e molti Altri. Con 6 bonus tracks. Digipack edition.
COLLECTION J A Z Z
Martial Solal
Universolal
CD+DVD Una edizione particolare, che celebra il genio assoluto di Martial Solal attraverso una raccolta di
dieci tra i suoi brani celebri e un DVD che testimonia un bellissimo concerto presso il Coolidge Auditorium di
Washington nell’aprile del 2011. Solal non è stato solo un compositore di talento, ma anche un vero maestro che l’etichetta JMS, in
concomitanza con il proprio quarantesimo anniversario, ha deciso di celebrare con questo progetto dal titolo evocativo: “Universolal”.
JMS 40th Anniversary
JMS compie quarant’anni e festeggia con una compilation antologica in tre CD dove troviamo i brani più rappresentativi di questo
percorso artistico come etichetta. Un disco di grande musica per celebrare una straordinaria passione per il Jazz di quasi mezzo
secolo. Con brani di Didier Lockwood, Louis Sclavis, Martial Solal, Trio Romano, UZEB, Michel Cusson & The Wild Unit, Alain Caron e
molti altri.
JAZZ
David, Calvet, Kajdan
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3CD
On Off
Un trio prezioso: il chitarrista Jean-Michel Kajdan, il bassista Laurent David e il batterista Jean-Christophe Calvet presentano il loro
ultimo disco, “On Off”, ovvero un viaggio in dodici composizioni originali, alcune delle quali create addirittura in studio. L’alchimia
unica che accomuna questi musicisti, talentuosi presi singolarmente e straordinari in questo ensemble, dove si alternano brani e
improvvisazioni, sempre all’interno di una perfetta armonia tra le parti.
A T T E S E
R I S T A M P E
JAZZ
Sallie Blair
Complete Albums and Singles 1957 - 1962
(Sexy Intimate And Swinging) Great singer-blues e cantante pre-rock che ha avuto il suo momento verso la fine degli anni ’50
incidendo per la Betlemme. 2 LP in 2 CD + 8 brani dei suoi singoli e una bonus track!
JAZZ
Jerome Richardson
Complete 1957 - 1962 Recordings
Multistrumentista americano dei vari sax (contralto, baritono) clarinetto, flauto. Ha suonato con musicisti del calibro di Mingus,
Hampton, Thad Jones, Mel Lewis, Kenny Burrell… 4 LP in 2 CD Feat. Jimmy Cleveland, Hank Jones, Kenny Burrell, Cherlie Pership…
JAZZ
Gil Mellè
The Blue Note Years 1952 - 1956
Sassofonista arrangiatore e compositore, questi due cd racchiudono 5 LP del periodo Blue Note. 4 LP 10” + 1 LP in 2 CD Feat.
Urbie Green, Tal Farlow, Don Butterfield, Lou Mecca, Oscar Pettiford…
JAZZ
Larry Sonn
The Sound of… and his All-Stars Band
4 LP in 2 CD + 8 bonus tracks!! Quattro album degli anni ’50 per questo célèbre trombettista scomparso di recente. Gli
arrangiamenti sono curati da: Manny Albam, Al Cohn, Nat Pierce, Bob Brookmeyer e lo stesso Larry Sonn
JAZZ
Jackie Paris
Sings the Lyrics of Ira Gershwin + The Song is Paris
2 LP in 1 CD datati 1960 – 1962 per questo cantante e chitarrista Americano. Feat. Joe Wilder, Charlie Shavers, Phil Bodner, Eddie
Costa, Hal Mckusick, Barry Galbraith, Joe Benjamin, Hank Jones, Roy Haines…
JAZZ
Joe Gordon
Last Session (Lookin’ Good)
Feat. Jimmy Woods. Ristampa dell’album del 1961 con l’aggiunta di 5 bonus tracks per questo trombettista di colore. Feat. Jimmy
Woods, Dick Whittington, Jimmy Bond, Milt Turner
JAZZ
JAZZ
Teddy Edwards
VINILE
Sunset Eyes
180gr
Ristampa in vinile dell’album del 1960, limited edition 500 copie. Feat. Joe Castro, Leroy Vinnegar,
Billy Higgins, Ronnie Ball, Ben Tucker, Al Levitt. LP 180 gr. limited!
Don Ellis
Curtis Amy
Ristampa in vinile dell’album del 1962, limited
edition 500 copie. Feat. Paul Bley, Gary Peacock,
Gene Stone, Nick Martinis. Limited 180 gr. LP
Ristampa in vinile dell’album del 1962, limited edition
500 copie. Feat. Victor Feldman, Roy Brewster, Roy
Ayers, John Houston, George Morrow e Tony Bazley.
Essence
Way Down
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IRD International Record Distribution
www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
JOHN PRINE