Conosci ciò che mangi? 1 52 Nutrirsi? Cosa significa…...............................................................................................................3 I nutrienti.......................................................................................................................................... 5 Gli zuccheri...................................................................................................................................... 6 I grassi.............................................................................................................................................. 7 Le proteine....................................................................................................................................... 8 Il Calcio........................................................................................................................................ 9 IL FERRO.................................................................................................................................. 11 LO IODIO.................................................................................................................................. 13 L’ACQUA......................................................................................................................................16 LA FIBRA......................................................................................................................................16 GLI INTEGRATORI ALIMENTARI........................................................................................... 17 ALCUNI ALIMENTI PREVENGONO LE MALATTIE…......................................................... 18 L’organismo ed il suo metabolismo............................................................................................... 20 Composizione corporea..................................................................................................................25 Misure Antropometriche................................................................................................................ 26 PESO.......................................................................................................................................... 26 STATURA................................................................................................................................. 27 PLICHE......................................................................................................................................27 CIRCONFERENZE................................................................................................................... 27 LE CURVE DI CRESCITA...........................................................................................................28 LA DIETA..................................................................................................................................... 30 La Dieta Mediterranea....................................................................................................................32 Tempio Dieta Mediterranea....................................................................................................... 34 Le linee guida nutrizionali nel MONDO....................................................................................... 38 GLOSSARIO ESSENZIALE.........................................................................................................50 2 52 Nutrirsi? Cosa significa… Una sana alimentazione è necessaria per mantenere il nostro corpo in buona salute. Mangiare bene significa scegliere tra i diversi alimenti quelli che forniscono l’energia e i molti principi nutritivi necessari; per questo è utile conoscere cosa essi contengono. I cibi forniscono l’energia di cui abbiamo bisogno per svolgere tutte le attività metaboliche, promuovendo anche i normali processi di difesa dell’organismo. Le attività metaboliche comprendono tutte le trasformazioni delle sostanze necessarie all’organismo, finalizzate all’ottenimento di composti più semplici (trasformazioni cataboliche, che forniscono energia) o più complessi (trasformazioni anaboliche che richiedono energia). Gli elementi contengono variamente uno o più elementi, che l’organismo separa nel processo di digestione e che rappresentano le componenti fondamentali della nostra dieta. Ogni nutriente svolge un compito specifico e necessario al nostro corpo dalla nascita e per tutta la vita, anche se in quantità diverse. I nutrienti una volta digeriti, vengono assorbiti dall’organismo e utilizzati per la costruzione o per la ricostruzione plastica dei tessuti, per il mantenimento costante della temperatura corporea e per le reazioni di difesa dell’organismo contro gli agenti patogeni. Purtroppo nessuno alimento, da solo, fornisce tutti i nutrienti e le sostanze necessarie a soddisfare le esigenze suddette; si è quindi costretti a variare gli alimenti, pasto dopo pasto, giorno dopo giorno, ed a dosare le quantità per non incorrere nell’eccesso di energia. Un eccessivo apporto alimentare fornisce una grande quantità di energia, che dovrebbe essere necessariamente bilanciata da un aumento di attività fisica; in caso contrario, le eccedenze verranno messe in “magazzino” sotto forma di grasso; Il grasso rappresenta comunque una riserva di energia, ma in quantità esagerata, può diventare un fardello che carica di lavoro l’organismo e che, a lungo andare, risulta dannoso, promuovendo la genesi di molte patologie, tra cui, per citare le più frequenti, il diabete mellito e l’arteriosclerosi. 3 52 Viceversa, se l’apporto alimentare è insufficiente, si determinano deficienze organiche, sia per la mancanza di energia, pericolosa in certi momenti della vita (ad esempio quando si è malati!), sia per la mancanza di sostanze necessarie per tutti i processi organici che avvengono nell’organismo. Come si comprende l’alimentazione, che molti dimenticano essere una vera è propria esigenza fisiologica ( e non solo il piacere della gola!), ha le sue regole, che devono, di volta in volta, combinarsi con le richieste e con le esigenze del singolo individuo. Ovviamente, nulla toglie che tali regole non possano “sposarsi” con il piacere di gustare con le molteplici risorse che ci offre la natura. Un’automobile alimentata con il combustibile “ giusto” e la cui manutenzione venga effettuata secondo le regole del costruttore, avrà vita e prestazioni più durature! Per analogia, il nostro corpo necessita delle stesse attenzioni. Il rifornimento è dato dai nutrienti, che rappresentano il combustibile da “ bruciare” per fornire energia e compier lavoro. Allo stesso tempo esso dovrà anche contenere tutti gli elementi capaci di garantire la massima efficienza funzionale in modo tale che l’organismo possa fornire la migliore prestazione e la massima durata nel tempo! 4 52 I nutrienti Come abbiamo già detto, gli alimenti contengono uno o più nutrienti che, oltre ad essere fonte di energia devono fornire sostanze utilizzate per la formazione, la riparazione dei tessuti e la regolazione delle reazioni metaboliche. Cominciamo quindi col presentarli nella loro tradizionale classificazione per poi spiegarne, in dettaglio, le proprietà nutrizionali. I nutrienti si dividono in : • macronutrienti costituiti dagli zuccheri, dai grassi e dalle proteine; tutte sostanze capaci di fornire energia; • micronutrienti che raccolgono le vitamine ed i Sali minerali, ma che non forniscono energia. • altre componenti come l’acqua e la fibra, che giocano ruoli troppo importanti nella nostra alimentazione quotidiana, per essere trascurati. Vedremo più avanti come ciascuno abbia una specifica funzione, che assolve da solo o in combinazione con altri, E’ quindi ovvio che, per rispondere a tutte le esigenze organiche, bisogna assumere gli alimenti che contengono macro e micronutrienti in maniera variata rispettando le giuste quantità tali da non cadere nell’eccesso energetico o nell’aumento spropositato di vitamine o minerali che possono causare problemi di vario genere all’organismo. Ecco quindi, che l’assunzione di nutrienti, energetici e non, dovrà sempre essere equilibrata! 5 52 Gli zuccheri Gli zuccheri si dividono in carboidrati semplici, carboidrati complessi e fibre. Il glucosio, il fruttosio e il galattosio sono zuccheri semplici presenti nella frutta, nel miele, nei dolciumi e in misura minore nel latte e negli ortaggi. Il saccarosio in particolare, è proprio lo zucchero comune, semolato e raffinato, che troviamo in commercio. Gli zuccheri complessi si trovano invece nei cereali e nei legumi. Essi sono grandi e complesse molecole, chiamate polisaccaridi e amidi, e si trovano nel pane, nella pasta, nel riso, nelle patate, nelle barbabietole e nei corn-flakes. Gli zuccheri semplici hanno un sapore dolce, particolarmente appetibile che rappresentano una fonte di energia di circa 4 Kcal per grammo, immediatamente fruibile perché passano rapidamente nel sangue e nelle cellule. Proprio per questa loro immediata disponibilità ebbene limitarne il consumo sostituendoli con zuccheri complessi (amidi) che forniscono la stessa energia in maniera più graduale e prolungata nel tempo, al fine di coprire gli intervalli tra i pasti. Gli zuccheri sono il carburante preferito dal cervello pertanto, è consigliabile distribuirne l’assunzione nell’arco della giornata cominciando con una prima colazione che ne contenga in quantità sufficiente tenendo conto che almeno metà delle calorie di una dieta dovrebbe derivare dagli zuccheri, nella proporzione di ¼ semplici e 4/5 complessi. Tuttavia, pure essendo i carboidrati i nutrienti più abbondanti prescritti in una dieta e pure essendo molto graditi al palato, ciò non deve indurre ad una loro eccessiva assunzione perché, specie in un individuo pigro, si trasformano facilmente in grassi. 6 52 I grassi I grassi (o lipidi) sono sostanze visibili o invisibili. I grassi visibili sono gli oli d’oliva e di semi, il burro, le margarine, lo strutto, mentre quelli invisibili si nascondono in diversi alimenti, come formaggi, salumi, dolci, carni, ecc. I lipidi alimentari più importanti sono gli acidi grassi e i loro derivati, perché sono componenti essenziali delle membrane cellulari e delle guaine mieliniche che rivestono i fasci nervosi, e pertanto servono per la costruzione e la riparazione di tali tessuti. Inoltre alcuni di essi servono per l’assorbimento delle vitamine liposolubili, e sono un formidabile combustibile all’occorrenza. I grassi sono una grande fonte di energia poiché un solo grammo fornisce 9 Kcal . In una dieta giornaliera equilibrata se ne dovrebbero assumere pochi grammi affinché non forniscano più del 30% delle calorie totali previste! Assunti in eccesso, gli acidi grassi si accumulano nel tessuto adiposo e, oltre che alterare l’aspetto fisico, minacciano subdolamente la salute! Troppo grasso fa male al cuore e alle arterie, anche se gli effetti deleteri non si vedono che ad una certa età. Le fonti dei lipidi alimentari sono sia di origine animale che vegetale. Di origine animale ricordiamo il burro, il latte, i formaggi e le carni di maiale, di agnello, di pollo, di pesce, ecc. La maggior parte dei grassi che si trovano in questi alimenti appartengono ai cosiddetti “grassi saturi”, che si presentano solidi a temperatura ambiente. Viceversa, “i grassi insaturi”, chiamati tali perché sono costituiti da doppi legami tra gli atomi, sono presenti in alimenti vegetali quali, noci, nocciole, mandorle, i già citati oli d’oliva e di semi, fluidi a temperatura ambiente. Contrariamente a quanto ci si aspetta, i legami doppi dei grassi insaturi tendono a spezzarsi più facilmente di quelli singoli presenti nei “grassi saturi”. 7 52 Le proteine Le proteine sono sostanze fondamentali. Basilari per la materia che costituisce il nostro organismo. Sono macromolecole, costituite da un elevato numero di piccole molecole chiamate aminoacidi, che rappresentano i “mattoni” dei tessuti e degli organi del corpo. Ci sono 20 diversi aminoacidi usati dal corpo umano, che si combinano in molteplici modi, per formare le proteine necessarie alle diverse funzioni. Tra essi, 8 vengono definiti “essenziali (AA)” perché non sono sintetizzabili dall’organismo. Quest’ultimi si trovano soprattutto nelle proteine animali, nelle carni, nel latte, nel pesce e nelle uova, mentre sono poco presenti nei vegetali. Pertanto una dieta completamente vegetariana non assicurerebbe l’apporto di aminoacidi essenziali. Le proteine possono anche essere utilizzate per fornire energia (forniscono 4Kcal/g) ma poiché sono impegnate soprattutto nei processi di accrescimento, il loro utilizzo come combustibile viene evitato, in genere, dal nostro organismo, che ricorre in modo prioritario alle scorte energetiche, prima degli zuccheri, e poi dei grassi. A tal proposito, la dieta dei ragazzi e dei bambini deve presentare un apporto energetico adeguato (30%in grassi e 50-55% in zuccheri) per risparmiare le proteine ed utilizzarle al meglio. Un adeguato apporto proteico giornaliero per gli adolescenti, non dovrebbe superare la quantità di 1 grammo per chilo di peso corporeo, arrivando a quantità leggermente superiori (1.5 grammi/Kg peso corporeo) per chi pratica sport agonistici. Non è utile oltrepassare queste quantità, poiché dal loro metabolismo si producono composti che in eccesso porterebbero ad un superlavoro renale, e perché l’eccesso, sempre, si trasforma in grassi di deposito. 8 52 I Sali Minerali I Sali minerali sono nutrienti essenziali, non energetici, che partecipano attivamente alla regolazione di molte funzioni fisiologiche entrando nella costituzione dei tessuti corporei. Rappresentano il 4% del nostro peso corporeo e svolgono funzioni importanti, quali ad esempio il trasporto dell’ossigeno alle cellule, la contrazione muscolare per il movimento, il funzionamento del sistema cerebrale. Nello scheletro e nei denti sono presenti in alta concentrazione. Una dieta equilibrata e corretta è sufficiente a coprire ala quantità di minerale di cui abbiamo bisogno. I più importanti minerali sono il calcio,il ferro, lo iodio, il fosforo,il sodio, il potassio il magnesio, lo zinco. Il Calcio E’ il minerale più abbondante dell’organismo umano. Nell’adulto è presente nella misura di circa 1200 grammi, in quantità predominante nello scheletro e nei denti, mentre solo una piccola quantità, circa l’1%, si trova nei tessuti molli e nei liquidi extracellulari. Ovviamente, il calcio nelle ossa svolge un ruolo strutturale. Il fabbisogno medio giornaliero dell’uomo adulto risulta essere di 820 milligrammi al giorno. Nei primi 10 anni di vita la quota media di calcio necessaria per l’accrescimento, deve aumentare da 70 a 150 milligrammi giornalieri, e deve essere aumentato di ben 400 milligrammi nelle donne in stato di gravidanza, nella fase i allattamento, e nella menopausa, do ve si ha una perdita di massa scheletrica. D’altro canto, nella prima infanzia,nell’adolescenza e nella gravidanza la percentuale di assorbimento del calcio alimentare risulta più elevata alla condizione fisiologica dell’adulto ed il suo apporto,di norma, è dato per circa il 70% dal latte e dai suoi derivati. Una deficienza alimentare di calcio durante l’accrescimento può determinare una densità ossea minore rispetto ai valori normali,comportando la precoce insorgenza di patologie tipiche dell’età avanzata, quali l’osteopenia e l’osteoporosi. Tuttavia, il deficit è facilmente colmabile con l’assunzione giornaliera di almeno tre bicchieri di latte e, nei casi di intolleranza a quest’ultimo sono disponibili in commercio prodotti privi di lattosio ma ugualmente 9 52 ricchi di calcio. Inoltre, non sono da dimenticare le acque calciche con più di 150 mg di calcio per litro che, se consumate regolarmente, possono rappresentare una fonte altrettanto valida di questo minerale. DOSE GIORNALIERA DI CALCIO (Raccomandata) Categoria Età (anni) Ca (mg) Bambini 1-6 800 7-10 1000 Maschi e Femmine 11-17 1200 18-29 1000 CIBI RICCHI DI CALCIO (Valori in mg per 100g di prodotto) Formaggi Mg Grana/parmigiano 1160-1340 Gruviera 1050 Pecorino 1160 Gorgonzola 610 Crescenza 560 Mozzarella 400 Formaggi freschi 270-430 Pesce Latterini Baccalà Sgombri in salamoia Alici Calamari Polpo Gamberi Mg 888 220 180 140 140 140 110 Latte e derivati Yogurt magro Latte magro Latte parzialmente scremato Latte intero Yogurt intero Mg 150 122 120 119 111 10 52 Ortaggi e Verdure Cicoria Radicchio verde Indivia Broccoletti Carciofi Spinaci Cavolo verde Mg 150 110 93 90 80 70 60 Altri Cioccolato al latte Biscotti al latte Gelato al latte 1 uovo Acque calciche (1litro) mg 262 160 104 50 150 IL FERRO E’ il costituente fondamentale dell’emoglobina e come tale svolge funzione di trasporto di ossigeno attraverso il sangue ai tessuti. Il contenuto di ferro nell’organismo è di circa 3-4 grammi; la carenza di 11 52 questo minerale è responsabile dell’anemia sideropenica con sintomi come l’astenia, il pallore, la tachicardia, l’estrema affaticabilità e la difficoltà di concentrazione. Nei bambini di età compresa tra i sette e i dieci anni il fabbisogno giornaliero è di 11 mg, mentre negli adulti è di circa 9mg. Le raccomandazioni quantitative di questo minerale tengono conto anche del maggior fabbisogno, dovuto sia a stati fisiologici, come gravidanza, mestruazioni, etc, sia a casi patologici che comportano emorragie come l’ulcera gastrica o i traumi. A parte questi casi, il fabbisogno aumenta nella fase di crescita per costituire le riserve. A tal proposito presentiamo una tabella dei fabbisogni medi in ragione della crescita corporea per maschi e femmine ed in particolari condizioni: Categoria Bambini Maschi Femmine Maschi Femmine Gestanti Nutrici Età 1-3 4-10 11-17 11-17 18-29 18-29 Fe (mg) 7 9 12 12-17 10 18 30* 18 *L’apporto di ferro in gravidanza è tale da non poter essere facilmente coperto con una alimentazione equilibrata, per cui si consiglia una supplementazione. Alimenti ricchi di ferro sono le carni rosse, i vegetali a foglia verde ed i legumi, anche se i primi offrono una migliore biodisponibilità alimentare, ossia una migliore e favorevole condizione di assorbimento da parte dell’organismo, soprattutto se associati ad introduzione di vitamina C, contenuta in particolare negli agrumi. 12 52 LO IODIO Questo minerale esplica una funzione specifica nell’assicurare e nel regolare l’attività degli ormoni tiroidei, in particolare l’ormone tireostimolante (TSH), fondamentali durante la crescita e nella formazione di diversi organi ed apparati. Una carenza di Iodio causa la formazione del “gozzo”: aumento del volume della tiroide, dovuto all’eccessiva secrezione del TSH nel tentativo di compensare la carenza degli altri ormoni tiroidei. Viceversa, l’eccessivo apporto può essere responsabile di diversi disturbi. Per tali ragioni, esso deve essere comunque assunto nelle giuste quantità dagli alimenti. L’alimento più ricco di Iodio è il pesce. Tuttavia l’organismo se ne approvvigiona più facilmente dall’acqua , che ne contiene quantità proporzionali a quelle esistenti nell’ambiente. Nel nostro paese vi sono particolari zone che presentano concentrazioni bassissime di questo minerale, tanto che la popolazione residente presenta un’alta frequenza di gozzo. Oggi, per sopperire a tale carenza, in alcune regioni è pratica comune arricchire il semplice “sale da cucina” con questo minerale. Il fabbisogno normale è di circa 150 μg, ma esso può variare in particolari condizioni, come viene riportato nella seguenti condizioni. Categoria Bambini Maschi/Femmine Gestanti Nutrici Età 1-3 4-6 7-10 11 in poi Iodio (µg) 70 90 120 150 175* 200** *Per compensare la quota di iodio secreta nel latte **Importante per lo sviluppo fetale 13 52 LE VITAMINE Le vitamine sono sostanze organiche diverse tra loro sia per la struttura chimica che per le funzioni svolte nell’organismo. Sono sostanze che l’organismo non è in grado di produrre autonomamente in quantità sufficiente al proprio bisogno, e che invece sono contenute in buone quantità nella frutta e negli ortaggi ma anche in alimenti di origine animale. Gli alimenti le contengono sia in forma di provitamine, sia in forma già attiva. Generalmente esse vengono indicate con le lettere dell’alfabeto. Si suddividono in vitamine liposolubili, ossia solubili nei grassi (le vitamine A, D, E, K) e vitamine idrosolubili, ossia solubili in acqua (C, vitamine del gruppo B, etc). La loro azione è quella di attivare e/o regolare molteplici processi che avvengono nelle cellule del nostro corpo. Esse sono quindi sostanze indispensabili ed importanti per mantenere l’organismo in salute a tutte le età. In pratica devono essre sempre disponibili anche se in piccole ed opportune quantità. La loro carenza ( ipovitaminosi) è responsabile di varie malattie ( da ricordare lo scorbuto) ma anche il loro eccesso ( ipervitaminosi) porta a varie condizioni patologiche. Per riassumere le raccogliamo in Tabella VITAMINE Dove si trovano A cosa servono 14 52 Vit A Vit D Vit E Vit K Vit C Fegato, uova, latte, Crescita e mantenimento ortaggi gialli e verdi di epiteli, ossa e denti. Adattamento della visione alla luce crepuscolare Rosso d’uovo, latte Aiuta a fissare il calcio nelle ossa Cereali integrali, Antiossidante grano, oli vegetali,vegetali a foglia verde, noci Vegetali a foglia Importante per la verde, cavoli, latte. coagulazione del sangue Fragole, peperoni, patate agrumi, Antiossidante. Mantiene pomodori, integrità tessuto connettivo e dei vasi sanguigni Vitamine del Carni, latte, uova, Formazione di ormoni. complesso B molluschi, cereali, Trasformazione nutrienti funghi, vegetali in energia. Vedremo più avanti che alcuni modelli alimentari raccomandano quantità rilevanti di frutta e ortaggi, al fine di fornire maggiori quantità di vitamine e Sali minerali. 15 52 L’ACQUA L’acqua è il principale costituente del nostro corpo e corrisponde a circa il 60-70% del peso corporeo nell’età adulta: un bambino è più idratato di una adulto; un adulto è più idratato di una anziano. L’acqua nel nostro organismo ha diverse funzioni: • Trasporta le sostanze nutritive ed allontana i prodotti di rifiuto; • Partecipa ai processi di regolazione termica • Costituisce il mezzo in cui avvengono tutte le reazioni metaboliche E’ molto importante mantenere costante l’equilibrio tra l’acqua che introduciamo con le bevande e con gli alimenti, e quella che eliminiamo attraverso le urine ed il sudore (bilancio idrico). LA FIBRA La fibra alimentare non è un nutriente calorico poiché, anche se costituita in gran parte da carboidrati complessi, quali la pectina, la cellulosa e la lignina, questi non vengono “metabolizzati” dal nostro organismo. Tuttavia la fibra assolve il compito di regolare diverse funzioni fisiologiche del tratto gastrointestinale. La cellulosa e la lignina, insolubili in acqua, ritardano lo svuotamento gastrico e sostengono la motilità intestinale facilitando l’evacuazione delle feci , mentre le fibre solubili come le pectine formano un “gel che trattiene” i nutrienti come gli zuccheri ed i grassi, regolando il loro assorbimento. In tal modo contribuiscono al controllo della glicemia e della colesterolemia. Nell’adulto, per mantenere la motilità intestinale, sono sufficienti mediamente 25-30 grammi di fibra al giorno. Nei casi di assorbimento intestinale ridotto, le quantità devono essere necessariamente più basse. Per gli adolescenti, le quantità giornaliere di fibra prescrivibili sono generalmente più basse e per i ragazzi fino all’età di 10 anni la quota minima prescritta in grammi può essere determinata dal valore della rispettiva età più 5. 16 52 GLI INTEGRATORI ALIMENTARI L’osservanza delle corrette abitudini alimentari dovrebbe essere sufficiente per fornire la giusta quantità d’energia e i principi nutritivi all’organismo , anche quando esso è impegnato in una qualsiasi attività sportiva. Ciò vale anche per i giovani che praticano uno sport agonistico e si allenano di media 2-3 volte alla settimana, per una durata media di due ore. Attività fisiche di quest’entità non comportano quasi mai un fabbisogno energetico aggiuntivo né, tanto meno, particolari aggiustamenti della razione alimentare in nutrienti, energetici e non. A maggior ragione non vi è necessità di ricorrere a prodotti dietetici speciali, quali quelli pubblicizzati su riviste e giornali , come gli integratori per gli sportivi. Precise norme di legge vietano inoltre l’uso di alcuni prodotti (proteine, amminoacidi e creatina) nei ragazzi di età inferiore a 12 anni. Tuttavia, anche per ragazzi di età maggiore, l’uso di tali prodotti è deplorevole ed è sempre consigliabile interpellare il medico di fiducia prima dell’assunzione, piuttosto che affidarsi a persone che non hanno specifiche competenze in materia. Le “performance” sportive non si ottengono con l’assunzione di tali sostanze. Solo il giusto e naturale apporto nutrizionale, calibrato al dispendio energetico dell’atleta, assieme ad una mirata fase preparatoria, permette di migliorare e mantenere la prestazione. Tutt’al più, l’unica sostanza veramente consigliabile a chi pratica sport è l’acqua. L’attività fisica produce un aumento della temperatura corporea, al quale il corpo reagisce con un aumento della sudorazione al fine di dissipare l’eccesso termico. Il sudore è costituito principalmente da acqua; quindi è bene bere a sufficienza prima durante e dopo l’attività muscolare, per mantenere la giusta idratazione corporea, dato che la disidratazione influisce negativamente sia sulla prestazione sportiva che sulla salute 17 52 ALCUNI ALIMENTI PREVENGONO LE MALATTIE… Ormai da tempo vengono riconosciuti ad alimenti effetti preventivi nei confronti di alcune malattie. Infatti molti studi epidemiologici ci hanno confermato come un alto consumo di vegetali e frutta (alimenti ricchi di vitamine e fibre) esercita un’azione protettiva verso malattie cardiovascolari e tumori. In particolare i vegetali crudi e l’insalata hanno mostrato un potere protettivo nei confronti delle neoplasie del tratto digerente, della vescica e della prostata. In tutti questi studi, si può affermare che non vi è nessun tipo di cancro per cui non sia stata evidenziata una consistente azione protettiva esercitata dal consumo di frutta e vegetali; sebbene non siano ancora conosciuti i meccanismi d’azione con cui i carotenoidi, le vitamine A, C ed E, le fibre ed altri microalimenti procurano tale azione preventiva. Tuttavia questi sono alimenti che rientrano prioritariamente nella dieta mediterranea che, per tale ragione, viene oggi presentata come una dieta salutistica. Essa si basa su pietanze di origine vegetale quali cereali, pane e pasta integrali, legumi, verdure e ortaggi crudi, frutta fresca, integrati da modiche quantità di pesce e carne e derivati del latte. I grassi sono quasi tutti di origine vegetale e particolarmente rappresentati dall’olio d’oliva, mentre l’alcool è limitato al vino, meglio se rosso, assunto giornalmente in modiche quantità, sia dagli uomini che dalle donne. Oltretutto, la gradevolezza dei piatti tipici di tale regime dietetico viene enfatizzata dall’uso di erbe aromatiche, aglio, cipolla, prezzemolo,basilico, sedano, noce moscata, etc. che oltre a rendere gradevoli al palato le stesse pietanze, aggiungono microelementi da non sottovalutare. Il problema di tale dieta è che oggi non si adatta allo stile di vita moderno, dove spesso non si rispettano le pause e si consumano pasti veloci tra uno stress e l’altro! Tuttavia, il problema non è solo di tempo ma anche qualitativo: sempre più spesso vengono consumati alimenti a base di carne e ricchi di grassi animali saturi. Sarà alquanto arduo ristabilire le vecchie abitudini alimentari e orientare, specie i giovani, verso antichi sapori, antiche pietanze 18 52 proposte con piatti unici, a base di verdura, carboidrati complessi, frutta, pesce, ecc. Fondamentalmente la dieta mediterranea può essere vista come una vera e propria terapia nutrizionale e solo la consapevolezza che quest’ultima è quanto di meglio possa attuarsi, nel campo dell’alimentazione, potrà cambiare le attuali abitudini. ALCUNE RACCOMANDAZIONI PREVENZIONE DEI TUMORI DIETETICHE PER LA 1 . Ridurre l’assunzione di grassi, specialmente di origine animale. Preferire l’olio d’oliva. 2 . Prediligere prodotti naturali, coltivati ecologicamente con concimi naturali, senza pesticidi, poco manipolati Arricchire la dieta con frutta (in particolare agrumi) e/o verdura fresca contenente vitamine, Sali minerali ed antiossidanti Preferire alcuni cibi ricchi di fibre e possibilmente non raffinati 3 . 4 . 5 . 6 . 7 . Ridurre il consumo di alimenti conservati con additivi, sotto sale, olio, aceto, o affumicati e limitare l’uso del barbecue e delle fritture Moderare l’uso di bevande alcoliche, specie se a forte gradazione, e abituarsi al consumo di un bicchiere di vino rosso al giorno da consumarsi durante i pasti principali Evitare l’obesità dosando l’apporto energetico rispetto alla propria spesa energetica, all’età e al tipo di lavoro 19 52 L’organismo ed il suo metabolismo Gli organismi viventi sono sistemi aperti che crescono e continuamente rinnovano le proprie strutture e svolgono un grande numero di complesse funzioni. Per lo sviluppo, il ricambio di molecole e strutture e per le loro molteplici funzioni, gli organismi biologici necessitano di composti che fungano da mattoni e di energia. I nutrienti forniscono agli organismi viventi sia le molecole utili per i compiti strutturali, sia molecole utili a scopo energetico. Svolgono dunque due funzioni, sia “plastica” per alimentare la crescita e lo sviluppo sia “energetica” per sostenere le molteplici funzioni di cellule, tessuti e organi. I nutrienti arrivano alle cellule e da queste vengono utilizzati grazie al movimento dei liquidi corporei, composti da acqua presente sia all’interno delle cellule (liquidi intracellulari) che all’esterno (liquidi extracellulari). I nutrienti proteici hanno principalmente funzione plastica , quelli glucidici e lipidici esplicano fondamentalmente funzioni energetiche. I nutrienti dunque, derivanti dagli alimenti, entrano in processi di trasformazione con produzione di energia. Tutti i processi di trasformazione implicano una certa temperatura di esercizio ed una emissione di calore che l’acqua generalmente “accumula” quando è in eccesso e che al contrario “restituisce” quando è necessario. Così facendo l’acqua esercita un’ azione moderatrice della temperatura corporea, mantenendo il sistema biologico (l’organismo) alla temperatura di esercizio richiesta. Non a caso, quando i processi producono una gran quantità di calore, l’acqua è il mezzo dissipante, TANTO CHE VIENE ELIMINATA ASSIEME AL CALORE ed ai prodotti non riciclabili (sudore) E’ importante che tutti i nutrienti introdotti con la dieta vengano trasformati in energia da spendere, ovvero si abbia l’uguaglianza del bilancio energetico. Energia dovuta ai nutrienti assunti = Lavoro totale Gran parte dell’energia prodotto viene spesa per sostenere le funzioni degli organi interni ( cuore, cervello, etc.), per la produzione degli ormoni e per mantenere costante la temperatura corporea. Tutte 20 52 queste funzioni che avvengono continuamente ed in condizioni di riposo e senza interazioni esterne, rientrano nel cosiddetto “metabolismo basale” . Il metabolismo basale è definito come la spesa energetica di un individuo a completo riposo fisico e psico-sensoriale mentre è disteso su un lettino, sveglio da poco tempo (circa mezz’ora), in stato termoneutrale (22-26 °C), 12-14 ore dopo l’assunzione dell’ultimo pasto. Il termine basale suggerisce il concetto che l’energia spesa da un individuo in queste condizioni dovrebbe corrispondere alla sua minima spesa energetica. Il calore si misura considerando il contenuto termico dall’acqua e si esprime in “calorie”. una caloria corrisponde a 4,18 joule (unità di misura del lavoro). Le calorie assunte con gli alimenti (calorie esogene) devono essere bilanciate dalla quantità totale di energia spesa: in caso contrario, il peso corporeo subirà una variazione. In condizioni normali il metabolismo basale varia in relazione all’età (è maggiore negli individui in accrescimento), al sesso (è maggiore negli uomini), alla massa corporea (peso), alla statura ed in particolare alla massa magra. È quindi stimabile mediante opportune formule che implicano i suddetti fattori. Ad esempio per i bambini ed i ragazzi si utilizzano le due formule riportate in tabella. Al valore ottenuto si può rapportare l’assunzione quotidiana di calorie, cioè di nutrienti, al fine di mantenere il bilancio energetico. Il bilancio energetico si basa su due componenti: 1. la prima è “l’introduzione di alimenti”. Se questi sono in eccesso rispetto al loro utilizzo, si avrà una quota di energia che non entrerà nella spesa energetica e che verrà perciò immagazzinata 21 52 nei depositi adiposi sotto forma di grasso, innescando una patologia che non si modifica spontaneamente e che si esprime con l’obesità; 2. la seconda componente è “l’attività fisica”, cioè il complesso delle contrazioni muscolari che producono movimento. Questa componente aumenta la spesa di energia e questo è importante perché si può adattare l’assunzione giornaliera di alimenti all’entità dell’attività fisica, anch’essa misurabile. A tale riguardo nell’infanzia e nell’adolescenza, dove la crescita richiede una maggiorazione dell’energia introdotta con la dieta, è importante che non si instauri uno stile di vita sedentario per contrastare il non utilizzo delle eccedenze caloriche introdotte. Si può pertanto esprimere il concetto di BILANCIO ENERGETICO nel seguente modo: Bilancio energetico = Energia introdotta – Energia spesa con gli alimenti Lo sviluppo di una condizione di adiposità presuppone uno sbilanciamento anche minimo, ma protratto nel tempo, della quota calorica introdotta giornalmente rispetto al fabbisogno. Un’attività fisica moderata e costante durante la settimana è in grado di correggere l’eventuale squilibrio. L’insieme di cellule che partecipa al metabolismo costituisce la “massa cellulare attiva”, anche se ciascun tessuto contribuisce in maniera diversa a tale attività in ragione del grado di idratazione. Il tessuto muscolare risulta il più attivo ed il più idratato, il tessuto osseo un pò meno e il tessuto adiposo di riserva, il meno attivo. D’altro canto, un tessuto può essere attivo solo se contiene l’acqua che risulta componente indispensabile per gli scambi cellulari. In definitiva, la spesa energetica è dovuta alla cosiddetta “massa magra”,costituita del tessuto muscolare scheletrico, dal tessuto osseo, dal grasso essenziale e dagli organi interni. La crescita dell’individuo, dalla nascita all’età adulta, è accompagnata da una riduzione dall’acqua libera corporea e dal suo inglobamento nelle cellule dei tessuti in espansione. Alla nascita questa massa grassa è più piccola, e solo il cervello è relativamente più grande, ma la massa magra è destinata a crescere di pari passo con il peso corporeo. Infatti, nella 22 52 crescita di ogni cucciolo aumenta la componente muscolare e aumentano gli organi interni, come il cuore e il fegato. Nel bambino, a differenza dei cuccioli di altri mammiferi, questi cambiamenti si svolgono in un più lungo arco di tempo. Il risultato finale della crescita è un individuo adulto, auspicabilmente sano, di un certo peso proporzionato all’altezza, con delle differenze nella composizione corporea fra i due sessi che si instaurano fin dall’adolescenza. Se facessimo riferimento a due individui, uno di sesso maschile ed uno femminile, ambedue sani, con peso normale e di media statura, si avrebbero le differenze di composizione corporea mostrate in tabella. Maschi % 45 15 3 12 25 Distretto corporeo Muscolo Osso Grasso essenziale Massa grassa Altro Femmine % 35 12 12 25 25 La quota di spesa energetica che viene impegnata nell’attività fisica varia a seconda che un individuo sia sedentario oppure sia più o meno impegnato in attività sportive. Tale quota nei bambini risulta essere modesta perché non svolgono rilevanti attività fisiche. Pertanto, essi sono particolarmente a rischio di sviluppare condizioni di adiposità determinate da un bilancio energetico positivo. Risulta quindi necessario intervenire sull’educazione alimentare e il potenziamento delle attività ludiche, incluso lo sport. Fattori ambientali come l’inattività e la disponibilità di alimenti molto calorici aumentano la tendenza ad immagazzinare grassi favorendo l’instaurarsi del soprappeso che manifestandosi a questa età spesso influenza il peso da adulti. 23 52 INTERVALLI DEI FABBISOGNI ENERGETICI PER BAMBINI E ADOLESCENTI (L.A.R.N.,revisione 1996) Età 5.5 6.5 7.5 8.5 9.5 10.5 11.5 12.5 13.5 14.5 Maschi 1401-2027 1529-2226 1596-2378 1643-2504 1680-2645 1907-2213 1991-2340 2086-2479 2230-2687 2274-2791 Femmine 1310-1932 1375-2038 1424-2161 1419-2264 1410-2401 1666-1924 1737-2046 1816-2175 1878-2219 1862-2294 24 52 Composizione corporea Il corpo umano è costituito da due compartimenti: massa magra e masa grassa. La massa magra è composta da glicogeno e minerali, proteine e acqua totale (cioè sia extra che intra cellulare). La massa grassa è composta da lipidi. La percentuale di massa grassa e massa magra è misurabile con particolari metodiche. Nell’adolescenza lo sviluppo della massa magra nei ragazzi si accompagna ad una riduzione del grasso corporeo totale, mentre nelle ragazze lo sviluppo delle due masse è contemporaneo. In questo periodo risulta importante definire il fabbisogno energetico individuale nei due sessi tenendo conto delle ampie oscillazioni della velocità e del ritmo di crescita. La seguente semplice identità spiega sinteticamente la composizione corporea in relazione al peso. Peso corporeo = massa grassa + massa magra I cambiamenti della composizione corporea sono sempre influenzati dallo stile di vita, dall’alimentazione e dall’attività fisica, oltre che dal metabolismo. Quest’ ultimo, nell’età evolutiva ha un impatto diverso poiché prevale la fase costruttiva su quella demolitivi. L’alimentazione generalmente influenza la composizione corporea, nel senso che l’energia, fornita dall’assunzione dei nutrienti in eccesso o in difetto, può modificare la percentuale di massa grassa. La seguente tabella permette di avere un riferimento per una classificazione in base alle percentuali di massa grassa rispetto al peso corporeo, per ragazzi di età inferiore ai 19 anni, tenendo conto del sesso. 25 52 Misure Antropometriche L’antropometria (letteralmente “misurazione dell’uomo”) è una tecnica che prevede la determinazione di grandezze quali peso, altezza, pliche adipose sottocutanee e circonferenze, utili alla valutazione della composizione corporea. In particolare, il rilevamento delle misure antropometriche permette di fornire indicazioni sulla taglia corporea e sullo sviluppo scheletrico e dei tessuti molli. Due dati antropometrici fondamentali sono il peso e l’altezza poiché a partire da essi è calcolato il BMI (peso /altezza al cubo). PESO Il valore del peso corporeo da solo non fornisce indicazioni sulla composizione corporea poiché attraverso di esso non è possibile discriminare la quota dovuta a massa muscolare, acqua o massa grassa. Nei bambini permette di valutare l’entità dell’accrescimento e può essere anche utilizzato come un indice di immediata valutazione dello stato nutrizionale, in quanto si modifica velocemente per squilibri alimentari. 26 52 STATURA La statura o altezza in piedi è ritenuta un indicatore della taglia corporea e della lunghezza scheletrica. Se misurata in relazione all’età può essere utilizzata come indicatore dello stato nutrizionale di un gruppo. PLICHE Nell’uomo il tessuto adiposo sottocutaneo rappresenta circa la metà di tutto il tessuto adiposo corporeo variando a seconda dell’età e del sesso. La misura di alcune pliche cutanee permette di caratterizzare la distribuzione del tessuto adiposo in siti particolari e dare indicazioni sullo stato nutrizionale ed energetico. Lo strumento utilizzato in questo caso è il plicometro. La misura si legge in millimetri. CIRCONFERENZE Le circonferenze esprimono le dimensioni trasversali dei vari segmenti corporei e rappresentano indici dello stato nutrizionale, della crescita e della distribuzione della massa grassa. I punti di rilevamento utilizzati per queste misure sono stati quelli raccomandati dall’Ufficio Europeo dell’OMS. I segmenti corporei più misurati sono vita e fianchi. 27 52 LE CURVE DI CRESCITA Le misure corporee, peso (kg) e statura (cm), possono dare immediate indicazioni sulla normalità della costituzione antropometrica di un soggetto, mediante un confronto effettuato con valori di riferimento. Esiste infatti, tra le persone di stessa età e sesso, una diversità costituzionale e genetica, che definisce un intervallo di valori, all’interno dei quali, si avrà la ragionevole probabilità di rientrare nella norma. Nel caso di soggetti in crescita, tali intervalli, risultano ancora più importanti, per una conferma di uno sviluppo fisiologico proporzionato. allo scopo presentiamo i grafici desunti dalle curve di crescita dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, opportunamente aggiornate mediante dati di un lavoro scientifico condotto dal Prof. De Lorenzo nel 1995. nei grafici è possibile osservare gli andamenti normali di peso e altezza di adolescenti, sia maschi che femmine, nel range d’età tra 5 e 17 anni. Nella fascia centrale giallo chiaro, è possibile osservare, l’intervallo di riferimento che comprende la media della popolazione per età mentre 28 52 nelle due fasce esterne si evidenziano i valori inferiori, (fasce giallo scuro) e superiori (fasce arancio). Se vogliamo conoscere i valori di riferimento di statura e peso di un soggetto in accrescimento, basterà seguire le linee di ciascun grafico e leggere i relativi valori sulla scala posta a sinistra. Ad esempio si dirà che una bimba di 10 anni ha una crescita ideale, se la sua altezza risulta compresa tra i 137 ed i 147cm e se il suo peso risulta compreso tra 31 e 42,5kg . Al contrario, se la statura della bimba, risultasse un po più bassa e compresa nella fascia giallo scuro (es. 125cm), la sua crescita, benché un pò al di sotto della media, risulterà comunque proporzionata, se il suo peso rientrerà nella fascia dello stesso colore (es. 27,531kg). Ciò in base alle proporzioni di crescita, dove ad un soggetto più basso, o più alto, dovrà corrispondere un peso rispettivamente più basso o più alto. Al contrario, se le fasce non corrisponderanno si evidenzierà una di sproporzione tra statura e peso. 29 52 LA DIETA Una dieta giusta dovrebbe avere tre caratteristiche. Dovrebbe essere EQUILIBRATA nel rispettare le opportune proporzioni tra i principi nutritivi calorici,BILANCIATA così da soddisfare il dispendio energetico ed ADEGUATA, in grado di fornire tutti gli elementi necessari. Gli alimenti devono fornire la quantità di calorie necessarie all’organismo, che come abbiamo già detto, variano da individuo ad individuo, in funzione dell’età, del peso, della statura, del sesso e dell’attività fisica che si svolge quotidianamente. Le calorie di una dieta equilibrata devono provenire da carboidrati, proteine e grassi secondo queste percentuali: il 55-60% carboidrati, il 12-15% proteine il 30% grassi. Tutto ciò distribuito,nell’arco di una giornata, in 5 pasti e secondo precise percentuali: 1. prima colazione 20-25% 2. primo spuntino 10% 3. pranzo 30-35% 4. secondo spuntino 10% 5. cena 30% l’adozione di una simile dieta è abbastanza complicata in quanto comporta il cambiamento di alcune abitudini e in qualche modo anche il proprio stile di vita. Tuttavia non bisogna disperare… il problema è fondamentalmente EDUCAZIONALE. Una volta conosciuto o stimato il proprio dispendio energetico sulla base del proprio stile di vita, si potranno scegliere le modalità di assunzione dei cibi le varietà alimentari con i diversi principi nutritivi, nel rispetto dei valori percentuali dei macronutrienti. Se la dieta viene formulata per un adolescente il problema si complica un po’ perché è necessario qualche aggiustamento al fine di ottimizzare 30 52 l’introito calorico. Questa affermazione è tanto più evidente se si considera la fase di crescita che va dall’infanzia alla pubertà, ossia tra i 6 e i 14 anni. I bambini necessitano di un adattamento continuo dei fabbisogni nutrizionali giornalieri in funzione dei cambiamenti propri del periodo evolutivo. Occorre distinguere anche la diversa modalità di accrescimento tra i sessi nella fascia di età compresa tra i 6 e i 10 anni e tra i 10 ed i 14 anni. Partendo dal presupposto che i bambini devono seguire una dieta qualitativamente sovrapponibile a quella degli adulti, anche se differente nelle quantità caloriche totali giornaliere, è indispensabile educarli a mangiare tutti gli alimenti senza preferenze. I loro pasti devono essere necessariamente frazionati, in modo da soddisfare le continue richieste energetiche durante tutto l’arco della giornata; così da garantire le qualità ottimali in ragione dei bisogni energetici, che vanno comunque associati ad una attività fisica costante al fine di evitare un eccessivo aumento del peso. Gli adolescenti crescono rapidamente, con un significativo aumento della statura ed un incremento del tessuto osseo e muscolare, che li espone a rischio di sviluppare carenze di calcio, di ferro e di folati. 31 52 La Dieta Mediterranea Introduciamo a questo punto la Dieta Mediterranea adottata nel nostro Paese, quale modello alimentare da assumere come riferimento. Il ruolo preventivo della dieta mediterranea è stato messo in evidenza dallo Studio Cooperativo Internazionale di Epidemiologia della Cardiopatia Coronarica, meglio noto come Seven Countries Study (Studio dei Sette Paesi). Nel 1957 sono state condotte le ricerche pilota a Nicotera (Calabria) e successivamente a Creta (Grecia ). Nel I958-1961 lo studio è stato esteso a sedici coorti di uomini di 40-59 anni di età residenti in centri abitati in Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, ex Jugoslavia, Olanda e Stati Uniti d’America. Innanzitutto va messo in evidenza l’appropriato bilancio tra apporto e dispendio energetico e ciò vale per tutte le età. I rapporti tra i macronutrienti energetici rispondono a quelli riconosciuti come adeguati, cioè 12-15% dell’energia totale da proteine, 25-30% da lipidi e la restante quota da carboidrati. L’energia da alcol etilico, fornito principalmente dal consumo di vino durante i pasti rientra nei valori accettabili: per l’uomo 2-3 bicchieri al giorno e per la donna 1-2 bicchieri. Le proteine sono ben ripartite tra proteine di origine animale e vegetale. I carboidrati sono rappresentati, come richiesto dal nostro organismo, prevalentemente da amido; essi sono forniti in gran parte da frumento (pane, pasta) e in quantità minore da altri cereali e da legumi secchi, mentre la quota di saccarosio, per il moderato consumo di zucchero come tale e di dolci, è decisamente bassa. I cereali e i legumi secchi hanno un ruolo equilibratore nella dieta grazie al loro potere saziante, all’elevato contenuto di carboidrati complessi, alla ricchezza in fibra, all’apporto di proteine, vitamine e minerali. Il ferro è in questi alimenti ben rappresentato. I lipidi, i prodotti della pesca e l’olio vergine di oliva sono i principali responsabili dell’apporto di acidi grassi essenziali e di acido oleico, assicurando, in parallelo ad un consumo ragionevolmente modesto di latte e derivati e di altri grassi di origine animale, i rapporti percentuali tra acidi grassi polinsaturi, saturi e monoinsaturi che i Comitati di esperti suggeriscono sull’energia totale giornaliera: 15% per l’acido oleico(presente nell’olio d’oliva) ed un altro 15% tra acidi grassi saturi e 32 52 polinsaturi. La quota di energia da acido oleico (monoinsaturo) nell’ambito degli acidi grassi rappresenta infatti nella Dieta Mediterranea la quota maggiore, che può anche superare il 15% dell’energia, ma sempre nel rispetto dell’adeguatezza energetica della dieta, l’energia da acidi grassi saturi risulta non superiore al 7% dell’energia totale, cosicchè il rapporto acidi grassi polinsaturi/saturi è di circa 1:1. D’altronde dai risultati epidemiologici del Seven Countries Study emerge che un elevato apporto di acido oleico è negativamente correlato con il colesterolo plasmatico e con la mortalità per coronaropatia. Nel contesto della quota di acidi grassi essenziali anche il rapporto ω-6/ω-3 è adeguato. E’ ben nota l’azione degli acidi grassi ω-3 di prevenzione e controllo non solo delle malattie cardiovascolari, ma di varie altre patologie, come cancro, artrite reumatoide, psoriasi, cataratta. Un abituale consumo di pesce, caratteristico della Dieta Mediterranea di Riferimento, permette il soddisfacimento del bisogno in acidi grassi ω-3. L’abbondanza di frutta e verdura, oltre all’apporto considerevole di nutrienti minerali e vitaminici, assicura, nell’ambito di quest’ultimi, quelli con attività antiossidante (acido ascorbico, αtocoferolo, retinolo, β-carotene). Inoltre la frutta e la verdura insieme all’olio vergine di oliva, al vino rosso, alle erbe aromatiche (origano, prezzemolo, rosmarino), all’aglio, alla cipolla, al peperoncino (ingredienti usati generosamente nella cucina mediterranea), offrono una quantità di composti fenolici con un spiccata azione antiossidante che difficilmente è possibile raggiungere con altri tipi di dieta. L’olio vergine di oliva contiene varie sostanze antiossidanti: pidrossifeniletanolo (tirosolo), 3-4-diidrossifeniletanolo (idrossitirosolo) e loro derivati idrolizzabili, tocoferoli, β-carotene, lignani. Frutta, verdure, pane scuro, pasta, cereali integrali, legumi secchi sono gli alimenti portatori di fibra alimentare, nella cui composizione rientrano vari componenti con caratteristiche fisico-chimiche diverse e quindi con diversi effetti fisiologici. Le pectine sono le maggiori responsabili dell’effetto ipocolesterolemizzante in quanto si legano al 33 52 colesterolo e acidi biliari. Il diminuito tempo di transito intestinale riduce l’entità del riassorbimento nell’intestino tenue. Molti studi epidemiologici hanno messo in evidenza una stretta associazione tra elevati consumi di frutta e verdura e riduzione del rischio di malattie coronariche. Infine la Dieta Mediterranea di riferimento include un’idonea ripartizione dell’energia e dei vari nutrienti tra i pasti durante la giornata. Tempio Dieta Mediterranea Per divulgare in modo semplice e incisivo il modello della Dieta Mediterranea è stato proposto il TEMPIO DELLA DIETA MEDITERRANEA SALUTARE (Fidanza F., 2002). Fonte Flaminio Fidanza © 2002 34 52 Nei primi due gradini alla base del tempio (il crepidoma) sono riportate due regole fondamentali di comportamento “lo stile di vita il più salutare possibile” ed “il dispendio energetico della stessa entità dell’ apporto energetico”. La figura sottostante rappresenta un esempio di quanto può accadere al nostro corpo seguendo tre diversi stili di vita e quando la spesa energetica non è uguale all’energia assunta con il cibo. Gli ultimi due esempi dimostrano comportamenti non sani e che non consentono di mantenere il giusto peso corporeo. 35 52 Il terzo gradino è riservato in gran parte all’olio vergine d’oliva, condimento di base della Dieta Mediterranea Salutare, ed in piccola parte al vino (rosso). Nelle colonne esterne, più grandi di quelle centrali, sono indicati con caratteri di differente grandezza, in rapporto alle differenti quantità da consumare, alcuni alimenti caratterizzanti la nostra Dieta Mediterranea Salutare. Le due colonne centrali sono riservate ai legumi ed al pesce, e ciò ne fa intuire subito l’importanza. Nelle metope, situate in alto sotto il timpano, sono indicati gli alimenti non caratterizzanti la nostra Dieta Mediterranea Salutare Lo spazio riservato a ciascuno di essi è molto minore rispetto allo spazio dove sono riportati gli alimenti caratterizzanti. Il latte e derivati hanno comunque spazio maggiore rispetto a carne, uova, dolciumi e zuccheri. Nel timpano sovrasta la parola MODERAZIONE che sottolinea l’importanza di non cadere in una dieta sbilanciata per difetto o per eccesso. Nel tempio si è preferito indicare gli alimenti con le parole, anziché con disegni, onde evitare l’eventuale influenza della soggettiva interpretazione del messaggio; il messaggio nutrizionale è presentato in modo non impositivo, semplice e chiaro. Con l'evolversi della società italiana ci sono stati notevoli cambiamenti nello stile di vita e nelle abitudini alimentari . Per poter valutare in maniera obiettiva i cambiamenti intervenuti nella dieta è stato elaborato ad opera di Alberti-Fidanza e altri un indice di adeguatezza 36 52 alla Dieta Mediterranea o Mediterranean Adequacy Index (MAI). Questo indice può essere facilmente ottenuto dividendo la somma delle percentuali di energia totale proveniente dai gruppi alimentari appartenenti alla Dieta Mediterranea (pane, cereali, legumi, patate, vegetali, frutta, pesce, vino rosso, olio d'oliva) per la somma delle percentuali di energia totale fornita dai gruppi alimentari non appartenenti alla Dieta Mediterranea (latte, formaggio, carne, uova, grassi animali e margarina, bevande dolci, biscotti/torte, zucchero). Va specificato che questo indice non può riferirsi ad una singola pietanza ma deve essere calcolato in relazione all'intero regime alimentare. Può essere pertanto definito da chi somministra la dieta. 37 52 Le linee guida nutrizionali nel MONDO Le abitudini alimentari cambiano a seconda delle diverse culture sulla base di una differente disponibilità degli alimenti, delle diverse preferenze e degli stili di vita. Paesi differenti hanno diverse rappresentazioni grafiche delle linee guida nutrizionali. PIRAMIDE ASIATICA Sono qui riportate rappresentazioni grafiche di Cina, Korea, Australia, Canada, Inghilterra, Germania, Svezia, Portogallo, Messico e Stati Uniti . 38 52 CINA KOREA Seguendo uno stile che rifletta le tradizioni culinarie del paese, le linee guida raffigurate con la pagoda raccomanda l’assunzione giornaliera di carboidrati ( che rappresentano la base della pagoda) e un consumo limitato di grassi. AUSTRALIA 39 52 Le linee guida per una sana alimentazione sono rappresentate da un piatto in cui sono raffigurati i cibi importanti per la salute. Gli alimenti fortemente raccomandati sono pane, cereali , legumi, frutta e verdura, rappresentati da una fetta più grande. Latte, formaggi, yogurt, carni, uova occupano uno spazio minore e si raccomanda di preferire le carni magre. CANADA Le linee guida sono rappresentate da un arcobaleno. Gli alimenti vengono suddivisi in quattro gruppi sulla base del gusto e del colore: Carboidrati Frutta e verdura Latte e derivati Carne e altri alimenti Gli alimenti da assumere con moderazione comprendono: olio, margarina, sciroppi, spezie, condimenti. Gran Bretagna 40 52 Le linee guida sono rappresentate da un cerchio suddiviso in cinque parti di colori e dimensioni differenti. La parte del cerchio più grande è rappresentata dai cereali, tuberi, frutta e verdura GERMANIA La Società Tedesca di Nutrizione ha diviso gli alimenti in sette gruppi. Ogni gruppo occupa uno spazio di dimensioni diverse all’interno del cerchio in base all’ importanza nella dieta di quegli alimenti. Svezia Portogallo 41 52 Come in Germania e Gran Bretagna anche in Svezia e Portogallo le linee guide sono rappresentate da un cerchio Messico Piatto della buona alimentazione 42 52 Stati Uniti Le nuove linee guida focalizzano l’attenzione sull’importanza di svolgere un’attività fisica adeguata. Si raccomanda di limitare il consumo di grassi saturi e si focalizza l’attenzione sul potenziale benefico dei grassi monoinsaturi. Si raccomanda inoltre il consumo di 3 bicchieri di latte a basso contenuto di grassi ogni giorno allo scopo di prevenire l’osteoporosi. 43 52 La piramide attività fisica L’attività fisica è una componente importante della spesa energetica perché previene l’accumulo di grasso e mantiene in condizioni ottimali di forma e salute. Con il termine di”attività fisica” si intende qualsiasi movimento corporeo che produce un innalzamento della spesa energetica al di sopra dei livelli di base. Più attività fisiche organizzate in un esercizio fanno invece parte dei vari sport. Poiché i comportamenti che si apprendono da piccoli si trasformano in abitudini “buone” o “cattive” nella vita adulta, è importante che i genitori incoraggino la pratica dell’attività nei loro ragazzi pensando ai benefici in termini di crescita e maturazione. In questo disegno si trovano le raccomandazioni su cosa fare per incrementare facilmente le attività fisiche di ogni giorno. Inoltre se nell’arco di una settimana ci si dedica alle attività fisiche estremamente onerose e con frequenze superiori a quanto indicato dal suddetto schema, si possono aumentare leggermente i consumi di calorie determinati in precedenza. 44 52 Ovviamente viene bruciata energia sia nelle attività ricreative che negli esercizi sportivi. Per dare un’idea del consumo diremo che: in 1 ora di sonno vengono bruciate 55kcal in 1 ora di lavori domestici 82 Kcal in 1 ora di giardinaggio 174Kcal in 1 ora di passeggiate 158Kcal in 1 ora di calcio 327Kcal Per i ragazzi le attività più idonee sono quelle aerobiche come il ciclismo, il nuoto, il pattinaggio e gli sport di squadra, che richiedono un impegno muscolare di media entità e che andrebbero praticate almeno 3-4 volte la settimana. L’indicazione di questo tipo di attività è motivata dal fatto che, per questa fascia di età, la spesa energetica non include attività fisiche pesanti, come invece può essere per gli adulti. Infatti, il disegno della piramide limita gli esercizi più onerosi come le arti marziali ed il canottaggio, e ammette con maggiore frequenza esercizi dall’impegno più modesto come il minigolf, la pesca sportiva e il bowling, incentivando attività più leggere come passeggiate e piccoli lavori domestici. Nel ristretto spazio superiore della piramide sono confinate “le non attività” ossia le abitudini sedentarie come guardare la TV o giocare al computer che, se troppo frequenti e mantenute a lungo, inducono uno stato di soprappeso. Più in basso sono rappresentati gli sport e le attività ricreative con le relative frequenze settimanali raccomandate. L’attività fisica, eseguita correttamente e nella giusta frequenza, permette di avere notevoli benefici: • Ottimizza la funzionalità cardiaca e respiratoria, • Mantiene efficiente la muscolatura e flessibili le articolazioni, • Stimola i fattori di crescita nei ragazzi, • Aiuta la coordinazione e la vigilanza, • Modifica gli stati di umore e l’ansietà, • Modula l’appetito, • Brucia energia e controlla l’aumento di peso. Le tabelle di seguito riportano il numero di giorni necessari e minimi per un’efficace attività motoria: 45 52 Quantità dell’attività motoria auspicabile per età ANNI 5 -7 8 - 11 12 - 14 15 - 18 19 - 20 Gg X 3x 3x 4x 6x 6x Settimane X 4x 4x 4x 4x 4x Mesi = 9 9 10 11 12 Tot. Gg / Annui 108 108 160 264 288 ANNI 5 -7 8 - 11 12 - 14 15 - 18 19 - 20 Gg X 3x 3x 4x 4x 3x Settimane X 4x 4x 4x 4x 4x (agonisti) Mesi = 9 9 10 10 10 Tot. Gg / Annui 108 108 160 160 120 (amatoriali) Quantità dell’attività motoria oraria (h) per età (agonisti) ANNI 5 -7 8 - 11 12 - 14 15 - 18 19 - 20 Gg X 3 3 4 6 x x x x 1.30 2.00 2.00 2.30 (amatoriali) h x Settim. 4.30 x 4 = 18 6 x 4 = 24 8 x 4 = 32 15 x 4 = 60 6 x 3.00 18 x 4 = 72 x Mesi = 9 9 10 11 12 Tot. h / Annue 162 216 320 660 864 ANNI 5 -7 8 - 11 12 - 14 15 - 18 19 - 20 Gg X 3 3 4 4 x x x x 1.30 2.00 2.00 2.00 h x Settim. 4.30 x 4 = 18 6 x 4 = 24 8 x 4 = 32 8 x 4 = 24 3 x 2.00 6 x4 = 24 x Mesi = 9 9 10 10 10 Tot. h / Annue 162 216 320 320 240 Facciamo un gioco…progettiamo la nostra dieta? 46 52 Adesso prova a farti una dieta giornaliera bilanciata!Dovrai contare prima il numero di porzioni, per ciascun gruppo di alimenti che ti spettano a seconda dell’età e del sesso Quindi…sulla base del numero di porzioni che ti spettano potrai scegliere, per ciascun gruppo di alimenti. Scegli tra quelli che più ti aggradano, rispettando le quantità o le grammatura previste…ma ricordati che devi variarli nell’ambito di ciascun gruppo alimentare sia giornalmente che settimanalmente. Attento! All’interno dei gruppi, generalmente ogni voce è una porzione anche se in alcuni casi quando trovi delle “o” dovrai optare per uno degli altri alimenti. Con la dieta, calcoliamo quanta fibra assumi… Bene! Segna con la matita il numero di volte che le varie porzioni di alimenti compaiono nella tua dieta giornaliera 47 52 Calcoliamo! Fai la somma del N° di porzioni alimentari di ciascun gruppo, tenendo presente che le porzioni di ogni alimento scelto sono definite nella legenda 48 52 riportata di seguito. Moltiplica la somma di ciascun gruppo per il relativo valore in g. Determina quindi il totale di tutti i valori e poi….leggi il responso! 49 52 GLOSSARIO ESSENZIALE Acidi grassi: molecole lineari caratterizzate dalla formula R-COOH dove R rappresenta una catena di atomi di carbonio e di idrogeno e dove il gruppo COOH (gruppo carbossilico) ne conferisce il carattere di acido. La grande famiglia degli acidi grassi si differenzia fondamentalmente per il gruppo R che può essere costituito da catene più o meno lunghe e può presentare doppi legami. L’organismo è in grado di sintetizzare quasi tutti gli acidi grassi ( ad eccezione di quelli “essenziali” come gli acidi linoleico e linolenico, che dovrebbero essere assunti mediante dieta). Acidi grassi saturi: sono generalmente i grassi di origine animale. Essi non contengono nella loro catena doppi legami, sono solidi a temperatura ambiente ed hanno un punto di fusione più alto rispetto agli acidi insaturi. Acidi grassi insaturi: questi acidi sono caratterizzati dalla presenza nella loro catena di uno o più doppi legami ( acidi monoinsaturi e polinsaturi), e sono prevalentemente contenuti negli oli vegetali. Essi sono liquidi a temperatura ambiente ed hanno un punto di fusione più basso. Anemia: si definisce anemia la presenza nel sangue di quantità di globuli rossi e di emoglobina in essi contenuta al di sotto dei valori normali. Può essere causata da diversi fattori, come carenza di ferro, di vitB12, di acido folico, da malattie di midollo, dalla distruzione eccessiva dei globuli rossi (emolisi, da difetti dell’emoglobina, da deficit di eritropoietina e dall’insufficienza renale cronica. Alcuni sintomi possono essere pallore della cute e delle mucose, stanchezza muscolare (astenia), cefalea, tachicardia e dispnea. Antiossidanti: sostanze in grado di contrastare il processo di ossidazione. Si distinguono in captatori di radicali liberi e decompositori dei perossidi. Sono essenzialmente i carotenoidi dei vegetali giallo50 52 arancione e i flavonoidi delle cipolle, broccoli, vino rosso, e del the verde e nero. Astenia: indebolimento generale con facile esauribilità muscolare allo sforzo. Emorragia: fuoriuscita del sangue dai vasi. Gozzo: ingrandimento localizzato o diffuso della tiroide con ipo o iper funzionalità della stessa. Il gozzo endemico, dovuto a ipotiroidismo, causato dall’insufficiente apporto di iodio necessario alla sintesi dell’ormone tiroideo. Menopausa: E’ il momento in cui le ovaie esauriscono la loro attività di produzione di follicoli, cui consegue l’arresto della capacità riproduttiva. Corrisponde alla fine delle mestruazioni. Mestruazioni: emorragie fisiologiche e periodiche dei genitali femminili causate dallo sfaldamento della mucosa uterina se l’uovo non viene fecondato. Ormone: Molecola proteica o lipidica, generalmente immessa in circolo in piccola quantità delle ghiandole endocrine in risposta a stimoli e diretta verso cellule bersaglio dove si attua la risposta adeguata (attivazione/inibizione). Radicali liberi: i processi metabolici formano delle sostanze intermedie (metaboliti intermedi) che, essendo molecole estremamente attive, possono risultare tossiche in quanto liberati dalle cellule come radicali liberi. Questi, se riversati nel torrente circolatorio possono combinarsi con l’LDL ed i trigliceridi, andando a danneggiare le pareti arteriose. Possono inoltre essere considerati agenti oncogeni se combinati con metaboliti ossidati e azotati (RONS), in quanto provocano una mutazione nel DNA della cellula bersaglio che induce carcinogenesi e può attivare proto-oncogeni o disattivare i geni soppressori del tumore. 51 52 Non meno importante è il fatto che i radicali liberi e altri pro-ossidanti inducono una “deregulation” nell’attivazione del sistema immunocompetente, con cronicizzazione della risposta infiammatoria. Tachicardia: ritmo cardiaco più rapido rispetto all’andamento consueto (per i bambini circa 80 battiti al minuto), dovuto a cause fisiologiche (paura, emozione, stress fisico, ecc), farmacologiche o patologiche (scompenso cardiaco, emorragie, ecc). La tachicardia può essere rivelata da sensazione soggettiva di palpitazioni. Ulcera gastrica: lesioni della mucosa dello stomaco che si localizza frequentemente nella zona di transizione tra la piccola curvatura e il piloro, dovuta ad uno squilibrio tra gli agenti protettivi (muco, prostaglandine, ecc)e quelli lesivi (helicobacter pilori, acido cloridrico, ecc). Unità ORAC:1 unità è uguale a 1 µM di equivalenti Trolox. L’ORAC è una metodica che permette di misurare la capacità di un alimento di agire come antiossidante. La capacità antiossidante di ogni singolo alimento è espressa in unità ORAC assumendo come standard di riferimento il Trolox. I nutrizionisti consigliano di assumere al giorno 5000 Unità ORAC. 52 52