Mangiar sano e con gusto a scuola LA DIETA AL NIDO NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA A cura della Dietista Dott.ssa Giuseppina De Gregorio 1 Mangiar sano e con gusto a scuola INDICE INTRODUZIONE 3 EDUCAZIONE ALIMENTARE E RISTORAZIONE SCOLASTICA 4 Quale ruolo ha oggi la mensa scolastica 5 Che cosa è cambiato rispetto al passato 5 Come vengono scelti gli alimenti nelle scuole 6 Quante calorie dovrebbe contenere un pasto completo? 6 Sono previsti menu “speciali” per casi specifici? 6 Quali sono le linee-guida per un’educazione alimentare scolastica? 7 Quali sono gli obiettivi dell’intervento educativo nelle scuole? 7 IL PASTO A SCUOLA Aspetti nutrizionali e qualitativi 9 9 CRITERI PER LA REALIZZAZIONE DI UN MENU’ TIPO 11 LA SICUREZZA IN NUTRIENTI 12 IL FABBISOGNO ENERGETICO 13 IL FABBISOGNO PROTEICO 14 IL FABBISOGNO LIPIDICO 15 IL FABBISOGNO GLUCIDICO 16 FIBRA ALIMENTARE 17 FABBISOGNO IN VITAMINE E SALI MINERALI 17 LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE 20 CONTROLLARE IL PESO E MANTENERSI ATTIVI 20 QUANTI GRASSI, QUALI GRASSI 20 PIU’ CEREALI, LEGUMI, ORTAGGI E FRUTTA 21 ZUCCHERI E DOLCI: COME E QUANTI 21 2 Mangiar sano e con gusto a scuola IL SALE MEGLIO NON ECCEDERE 21 COME E PERCHE’ VARIARE 22 LA NUOVA PIRAMIDE ALIMENTARE 23 CONSIGLI ALIMENTARI PER LE SCUOLE MATERNE, ELEMENTARI E MEDIE 24 CONSUMO SETTIMANALE DEGLI ALIMENTI 26 METODI DI PREPARAZIONE E COTTURA DEGLI ALIMENTI 30 LE DIECI REGOLE DA SEGUIRE PER I GENITORI 33 CARATTERISTICHE DEL MENU’ 34 Allegati: Modulo richiesta dieta speciale per motivi sanitari Modulo richiesta dieta speciale per motivi etico-religioso 47 48 Bibliografia 49 A cura della dietista Dott.ssa Giuseppina De Gregorio 3 Mangiar sano e con gusto a scuola INTRODUZIONE Obiettivo generale di questo documento è quello di fornire all’Amministrazioni Comunale di Francavilla al Mare e a tutti coloro che hanno la responsabilità della gestione della Ristorazione Scolastica, orientamenti e criteri metodologici per l’elaborazione dei menu . Secondo quanto indicato in queste Linee Guida ciascuno potrà definire l'articolazione del menu tenendo conto delle specifiche realtà gestionali ed operative, nel rispetto comunque sia degli aspetti inerenti la qualità e la quantità degli alimenti proposti, che di quanto indicato in merito alla frequenza degli stessi. Questo documento, si inserisce in una strategia più complessiva di cultura della salute e di promozione di sane abitudini alimentari che rappresentano un fondamentale fattore di prevenzione nei confronti delle patologie cronico- degenerative favorite da una scorretta alimentazione. 4 Mangiar sano e con gusto a scuola EDUCAZIONE ALIMENTARE E RISTORAZIONE SCOLASTICA La scuola, rappresenta sotto molti aspetti, un’occasione privilegiata da cui possono svilupparsi strategie educative tese a potenziare un corretto approccio nei confronti dell’alimentazione. In particolare “il pasto in mensa” può contribuire a rafforzare efficacemente il messaggio educativo poiché, oltre a proporre menu corretti ed equilibrati, può diventare opportunità di educazione al gusto, intesa come attenzione al cibo in tutte le sue componenti organolettiche ed al modo in cui queste concorrono nella percezione e nell'apprezzamento del piatto; rappresenta anche un momento di incontro e di relazione dove il confort dell’ambiente e la qualità del cibo hanno la loro importanza. La ristorazione scolastica oltre alle sue peculiarità nutrizionali, educative e relazionali, rappresenta un sistema complesso dove devono essere attuate procedure e strategie atte a garantire la sicurezza igienica del pasto servito. ciò rappresenta il prerequisito a cui si collegano tutti gli altri aspetti. Di conseguenza comportamenti igienicamente corretti, attente valutazioni sulla qualità delle materie prime impiegate e sui fornitori, adeguate modalità di conservazione degli alimenti, buone prassi igieniche di preparazione, manipolazione, cottura e somministrazione concorrono, con una accurata manutenzione e pulizia di spazi ed attrezzature, a determinare la qualità finale del pasto. Il pasto a scuola non può comunque rappresentare un’occasione isolata di educazione nutrizionale, ma deve essere inserito in un progetto didattico complessivo, che aiuti il ragazzo ad acquisire consapevolezza delle proprie scelte alimentari e, al tempo stesso, favorisca l’acquisizione di sane abitudini alimentari e di modelli di comportamento che potranno essere trasferiti anche in famiglia. Quale ruolo ha oggi la mensa scolastica Già dalla scuola materna, e soprattutto in quella elementare, si possono attuare le prime tappe dell’educazione alimentare, attraverso i risvolti educativo-preventivi della mensa scolastica. Il momento di socializzazione, offerto dal mangiare insieme ai compagni e agli insegnanti, porta ad acquisire nuove e corrette abitudini alimentari che, passando attraverso l’imitazione di modelli vissuti come corretti, permangono nel comportamento del bambino e possono diventare una guida per i genitori. Anche in queste fasce d’età, le famiglie vivono comunque con disagio e difficoltà l’alimentazione dei figli; perciò ad ogni operatore scolastico competente, secondo il proprio ruolo, è richiesto il massimo della professionalità e sensibilità, al fine di creare un ambiente sicuro e sereno e stabilire con il bambino e i genitori un rapporto affettivo e di fiducia. L'attenzione verso temi come l’alimentazione e l’educazione sanitaria stimolano la collaborazione degli operatori scolastici e delle famiglie per la formazione di un atteggiamento più attento ai consumi alimentari e al ruolo educativo del pasto in mensa con un fine comune: il benessere dei bambini. Che cosa è cambiato rispetto al passato Una ventina d’anni fa, la mensa non godeva di buona reputazione poiché era legata al concetto di “tempo pieno” inteso come luogo di custodia, di “parcheggio” dei bambini con genitori impegnati in attività lavorative. Oggi la mensa, oltre all’aspetto nutrizionale, è considerata, e deve esserlo a tutti gli effetti, un servizio educativo per l’infanzia all’interno di un contesto il più possibile sereno, in cui è necessario adeguarsi all’appetito e alle necessità di ogni singolo bimbo, nel rispetto degli orari e di alcune regole di base. 5 Mangiar sano e con gusto a scuola In particolare durante lo svezzamento, che modifica le abitudini del lattante, è di prioritaria importanza non fissare schemi troppo rigidi per numero, quantità e orario di somministrazione dei pasti, purché vengano soddisfatti i veri bisogni nutrizionali. Di fronte al rifiuto di alcuni cibi va mantenuto un comportamento sereno e non costrittivo, tornando a proporre in tempi successivi questi alimenti senza insistenza e preoccupazione. Tale atteggiamento positivo permetterà di superare con successo questa fase dell’alimentazione infantile. I bambini si avvicinano al cibo in modo naturale, non si aspettano valori nutritivi, ma piacere e gratificazione: perciò i menu devono essere equilibrati, anche in termini d’interazione tra colore, sapore, consistenza, volume e immagine del cibo nel piatto. Il pranzo deve rappresentare una sapiente combinazione tra la dietetica e la gastronomia: deve proporre, quindi, alimenti notoriamente non graditi con l’ausilio di ricette appetibili, nel rispetto dell’apporto calorico e nutrizionale all’interno della giornata alimentare. Come vengono scelti gli alimenti nelle scuole La scelta degli alimenti deve essere effettuata tra prodotti di qualità in base all’andamento stagionale e alla regione geografica, con idonea variazione e alternanza, per introdurre tutti i principi nutritivi esistenti in natura, con un soddisfacente rapporto qualità/prezzo, evitando di assumere oltre i limiti quelle sostanze nocive naturalmente contenute nei cibi. Nella formulazione dei menu vanno rispettate le raccomandazioni nutrizionali italiane, con la fissazione di standard calorici e di nutrienti dei pasti, l’utilizzo di tutti i gruppi di alimenti per garantire la presenza di proteine sia di origine animale che vegetale, di grassi saturi e polinsaturi, di zuccheri a lento assorbimento ma anche di zuccheri a utilizzo immediato, nonché di sali minerali, vitamine e fibre. Il concetto di apporto alimentare deve considerare le abitudini dietetiche di ciascuno, che spesso sono scorrette: si rende così necessario aumentare gli apporti di alcuni alimenti considerati protettivi, promotori di salute, e limitare quello di altri che aumentano i fattori di rischio per alcuni tipi di patologie. In linea generale è bene evitare il consumo di dolci, dando più importanza all’assunzione di frutta di stagione e di una giusta quantità di acqua. Quante calorie dovrebbe contenere un pasto completo? I valori calorici del pasto devono essere compresi tra le 500 e le 700 calorie per i bambini della scuola materna, e tra le 800 e le 1000 per quelli della scuola elementare, in funzione della regola che fissa per il pranzo un introito pari al 35-40 per cento del totale calorico giornaliero. Spesso nel menu scolastico viene superato il limite proteico consigliato del 15 per cento delle calorie totali; i genitori devono essere informati di questo, per regolarsi sulla quantità di calorie da offrire nei pasti rimanenti. Per ovviare a tale problema è consigliabile talvolta utilizzare un piatto unico che rispecchi le varie tradizioni regionali e che permetta di rispettare l’equilibrio dei nutrienti (per esempio, cereali con legumi, pasta o riso con pesce, sformati di verdura con formaggi e/o uova e/o carne). Il programma dietetico deve prevedere un menu di base articolato su quattro settimane, differenziato per fasce di età secondo i fabbisogni, in una versione estiva e invernale, in cui le proposte devono supportare il compito educativo con piatti semplici, ma invitanti e appetibili, con 6 Mangiar sano e con gusto a scuola rotazione su cinque giorni e con possibilità di più scelte per i singoli piatti, al fine di avere il meno possibile ripetitività delle pietanze nell’arco dell’anno scolastico. Sono previsti menu “speciali” per casi specifici? È bene formulare schemi dietoterapeutici con menu “speciali” per bambini con patologie o preparare diete per casi specifici: vanno previste diete per bambini con allergie e/o intolleranze alimentari realmente documentate sia sul piano clinico che di laboratorio o strumentale: la dieta, in questo caso, deve essere di eliminazione, cioè basata sul principio dell’esclusione degli alimenti che con maggior frequenza causano sintomi avversi; nella malattia celiaca l’esclusione dalla dieta di glutine deve essere rigorosa, tanto da rendere necessario che gli utensili per la preparazione dei pasti siano o del tipo “usa e getta” o adibiti per il confezionamento solo di questo tipo di cibi, sensibilizzando gli operatori al problema attraverso corsi di formazione. Anche per questi bambini devono essere previsti almeno quattro schemi dietetici base, differenziati per fasce di età; è utile, in quanto richiesto spesso dai pediatri, l’inserimento nel programma alimentare di una dieta “leggera”, caratterizzata da un apporto più basso di grassi di origine animale. Questo tipo di dieta, che comunque non deve prevedere una restrizione calorica, è destinata a quei bambini che soffrono di stati di chetosi secondari a disordini alimentari. È opportuna inoltre una dieta povera di lattosio, seppure per un periodo di tempo limitato, per quei bambini che hanno sofferto di una recente enterite virale; vista la presenza e l’aumento di bambini di provenienza multietnica, nella formulazione delle tabelle dietetiche scolastiche è bene inserire menu per coloro che, per motivi culturali, etnici, religiosi, devono seguire le leggi proprie della cultura di appartenenza. L’alimentazione dei bambini di diverse etnie segue regole ben precise per cui è necessario prevedere la formulazione di schemi dietetici specifici. Per gli ebrei, per esempio, vanno eliminati gli alimenti vietati: maiale, crostacei, molluschi e pesce senza squame e pinne; per gli islamici e gli induisti vanno eliminate rispettivamente la carne di maiale e di manzo. Gli alimenti esclusi vanno naturalmente sostituiti con cibi dello stesso gruppo alimentare; per i bambini vegetariani vanno formulati menu a base di vari alimenti di origine vegetale, per non incorrere in carenze nutrizionali. Per poter attivare la dieta speciale deve essere presentata apposita domanda all’ufficio preposto da parte della famiglia, con allegato il prescritto certificato medico. Il modulo di richiesta della dieta speciale sarà disponibile presso lo stesso ufficio. Quali sono le linee-guida per un’educazione alimentare scolastica? La mensa scolastica deve essere organizzata in modo da trasmettere modelli di orientamento nutrizionale sia al bambino che alla famiglia. L’attività di educazione alimentare deve passare attraverso diversi tipi di proposte, che superino i limiti tradizionali dell’educazione sanitaria nella scuola. Il coinvolgimento delle famiglie e degli operatori è necessario per un ruolo educativo a più ampio raggio, in modo che i bambini possano vivere il momento della mensa scolastica come integrazione dell'interazione casa-scuola. L’elaborazione di materiale didattico redatto in un linguaggio il più possibile comprensibile supportato da disegni e figure, è utile per iniziare un percorso alimentare che possa interessare la famiglia. 7 Mangiar sano e con gusto a scuola Quali sono gli obiettivi dell’intervento educativo nelle scuole? Dare informazioni e consigli, chiarire dubbi e curiosità sull’alimentazione e la salute del bambino con l’aiuto delle linee-guida dell’istituto nazionale della nutrizione. Aiutare i genitori a sviluppare la coscienza critica per scelte alimentari equilibrate e varie, libere dalle “trappole“ della pubblicità, imparando a leggere le etichette. Informare genitori e insegnanti sulle motivazioni dei menu adottati. Fornire esempi di cena, colazione e merenda integrativi del pasto in mensa, per un’alimentazione equilibrata nell’ambito di una giornata, fornendo informazioni nutrizionali specifiche utilizzabili per la realizzazione dei pasti. Dare suggerimenti agli insegnanti per organizzare giornate di animazione “a tema” e far così conoscere gli alimenti attraverso un momento di festa. Dare consigli pratici ai genitori e agli insegnanti per la gestione delle feste di compleanno con alimenti idonei dal punto di vista nutrizionale e nello stesso tempo graditi ai bambini; in particolare vanno indicate alcune regole per le feste in classe che, se frequenti, possono sovraccaricare di calorie, zuccheri e grassi l’alimentazione del bambino. Fornire nozioni sull'igiene in cucina, sulla conservazione casalinga degli alimenti, sulle modalità di cottura più idonee per i bambini. Mettere a conoscenza gli insegnanti della migliore gestione del pasto in mensa. L’insegnante diventa così una figura presente, ma non intrusiva, che si propone come modello comportamentale in grado di far acquisire regole e di favorire le relazioni sociali tra i bambini e gli adulti. Quali sono le regole che una mensa scolastica dovrebbe seguire? La chiave del successo per la realizzazione di un riuscito piano dietetico dipende soprattutto dalla qualità della mensa, con rapporti costi/beneficio ed efficienza/efficacia/qualità del servizio ottimali: Organizzazione del servizio. È necessaria la presenza di una figura professionale (Dietista) con compiti di supervisione interna (l’abbigliamento del personale, l’arredamento e la luminosità del locale, il livello di rumore dei refettori, la registrazione giornaliera del pasto, per esempio il numero dei pasti e il tipo di diete) con una coordinazione diretta tra il servizio di ristorazione appaltatore e la scuola. Formazione e aggiornamento professionale: programmare periodici corsi del personale addetto, in relazione al tipo di lavoro svolto. Autocontrollo e sistemi di qualità. Certificare la qualità dei prodotti alimentari utilizzati, la selezione dei possibili fornitori con richiesta di certificazioni attestanti la provenienza degli alimenti all’origine, il controllo della conservazione e della modalità di lavorazione in tutte le fasi operative, dal percorso delle derrate alla produzione del pasto, con l’identificazione delle zone di lavorazione, i tempi e le modalità di preparazione e di distribuzione del vitto. Igiene e profilassi. Consapevolezza del necessario controllo igienico per la prevenzione delle malattie trasmesse con gli alimenti, con periodici controlli microbiologici e analisi dei campioni prelevati e con verifica giornaliera da parte del personale competente, degli aspetti qualitativi, nutrizionali, organolettici nonché di appetibilità e accettabilità da parte degli utenti. Sicurezza tecnologica. Impianti e attrezzature regolarmente autorizzate, valutate in relazione all’effettiva funzionalità rispetto alla reale produzione e organizzazione del servizio. Servizio. Nel rispetto dei capitolati d’appalto con corretta applicazione delle diete con vitto normale e delle “diete speciali” secondo le fasce di età, la stagione e le diverse esigenze dietetiche, sulla base di grammature e porzioni proposte dalle tabelle dietetiche. 8 Mangiar sano e con gusto a scuola Verifica. Attenta valutazione degli eventuali certificati medici non specialistici, che richiedono una dieta speciale, per escludere che essa sia un pretesto per avallare il rifiuto di un particolare alimento non particolarmente gradito al bambino. Tecnica culinaria. Modalità di cottura e mondatura degli alimenti che permettano la perdita minima di elementi nutrizionali (a carico di vitamine, sali minerali e altri nutrienti) ed esperienza nella preparazione dei pasti. IL PASTO A SCUOLA I menu per la ristorazione scolastica devono essere variati, sia per assicurare gli apporti necessari di nutrienti che per vincere la monotonia che talvolta caratterizza, in ambito familiare, l'alimentazione dei ragazzi, ed essere, al tempo stesso, stimolo nel processo di apprendimento del gusto. L’accettabilità ed il gradimento dei piatti non dipende esclusivamente dalle sue caratteristiche organolettiche, ma anche da come questo viene proposto e dove viene consumato; piatti ben preparati, serviti con attenzione in un ambiente accogliente contribuiscono ad aumentare l'apprezzamento del pasto. Spesso i bambini rifiutano piatti che non fanno parte delle loro abitudini alimentari e gli insegnanti, presenti al momento del pasto, si trovano in difficoltà a proporre almeno l'assaggio che invece sarebbe utile per far crescere in loro la disponibilità a “testare” alimenti, magari sconosciuti. Non ci sono regole definite per affrontare questa situazione: in linea di massima, è opportuno essere più incisivi e determinati nei confronti di quanti rifiutano abitualmente di assaggiare alimenti nuovi, mentre non è utile insistere con quanti assaggiano tutto e che, solo occasionalmente, rifiutano un particolare cibo. In caso di rifiuto di cibi non facilmente accettati, come ad esempio pesce, uova, verdure, non è opportuno concedere “l’alternativa” in quanto tale richiesta vanificherebbe la funzione educativa del pasto. Questi alimenti, anche se consumati con difficoltà, non devono essere eliminati dai menu, ma piuttosto essere valorizzati ricercando e sperimentando ricette che li rendano più graditi. Per rendere più efficace l'introduzione di un nuovo alimento o di un nuovo piatto si può migliorarne la presentazione abbinandolo nel menu ad un cibo che sia più familiare o notoriamente gradito, riducendo così l'impatto della novità ed il rischio di “un possibile digiuno”. Aspetti nutrizionali e qualitativi Nella elaborazione di un menu scolastico le indicazioni nutrizionali di riferimento sono le Linee Guida per una sana alimentazione dell’ INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) Gli aspetti nutrizionali fondamentali da tenere in considerazione nella elaborazione del menu e nella preparazione del pasto, sono: Incentivare la presenza di verdura e frutta che svolgono una preziosa azione protettiva Variare il più possibile i contorni privilegiando verdure fresche di stagione o surgelate Alternare il più possibile la frutta fresca di stagione Preparare la macedonia solo con frutta fresca e non in scatola Incentivare la presenza di legumi Incentivare il consumo del pesce Nel caso in cui venga scelto di utilizzare cereali integrali questi devono essere di provenienza biologica Preferire, tra i condimenti, gli oli di origine vegetale, in particolare l’oliva Privilegiare l’utilizzo di erbe aromatiche per rendere più appetibili i piatti Limitare l’uso del sale e dei dadi e/o estratti per brodo contenenti glutammato 9 Mangiar sano e con gusto a scuola Preparare le minestre e i risotti utilizzando quando possibile, i brodi di verdura Tonno: si consiglia l’acquisto di tonno al naturale o in olio di oliva Pane: il pane comune potrà essere alternato con pane di tipo integrale o prodotto con farina di tipo 0,1,2. Nel caso in cui venga scelto pane integrale è opportuno che venga prodotto con farine di provenienza biologica. Estratto per brodo: si consiglia il prodotto di origine vegetale, da aggiungere sempre con moderazione e da utilizzare unicamente nella preparazione dei brodi per minestre e risotti Latte: è preferibile l’utilizzo di latte parzialmente scremato; se presente come ingrediente nelle ricette può essere indifferentemente fresco o UHT mentre per la merenda o lo spuntino è preferibile utilizzare latte fresco Yogurt: è preferibile l’utilizzo di yogurt intero anche alla frutta Per quanto riguarda gli aspetti igienici e di qualità, è necessario tener presente che: La sicurezza microbiologica degli alimenti aumenta con la durata e/o l’intensità del trattamento termico cui essi sono sottoposti, quindi i tempi di cottura devono essere tali da garantire una completa, anche se non eccessiva, cottura dell’alimento, specie per i prodotti come carne, pesce, pollame e uova Uova: si consiglia l’utilizzo di uova pastorizzate Per le verdure, se consumate cotte, è preferibile la cottura a vapore che preserva il loro valore nutrizionale. Nel caso di cottura in acqua, dovranno essere controllati sia il tempo di cottura, che deve essere il più breve possibile, che il quantitativo di acqua che deve essere limitato Per i condimenti è sempre preferibile l’utilizzo a crudo La qualità che si ottiene in un alimento cotto è sempre proporzionale a quella presente, nello stesso, da crudo 10 Mangiar sano e con gusto a scuola CRITERI PER LA REALIZZAZIONE DI UN MENU’ TIPO 11 Mangiar sano e con gusto a scuola LA SICUREZZA IN NUTRIENTI Raccomandazioni nutrizionali 12 Mangiar sano e con gusto a scuola IL FABBISOGNO ENERGETICO 13 Mangiar sano e con gusto a scuola IL FABBISOGNO PROTEICO 14 Mangiar sano e con gusto a scuola IL FABBISOGNO LIPIDICO 15 Mangiar sano e con gusto a scuola IL FABBISOGNO GLUCIDICO 16 Mangiar sano e con gusto a scuola FIBRA ALIMENTARE IL FABBISOGNO DI VITAMINE E SALI MINERALI 17 Mangiar sano e con gusto a scuola 18 Mangiar sano e con gusto a scuola 19 Mangiar sano e con gusto a scuola LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE CONTROLLARE IL PESO E MANTENERSI ATTIVI QUANTI GRASSI, QUALI GRASSI 20 Mangiar sano e con gusto a scuola PIU’ CEREALI, LEGUMI, ORTAGGI E FRUTTA ZUCCHERI E DOLCI: COME E QUANTI IL SALE MEGLIO NON ECCEDERE 21 Mangiar sano e con gusto a scuola COME E PERCHE’ VARIARE 22 Mangiar sano e con gusto a scuola LA NUOVA PIRAMIDE ALIMENTARE 23 Mangiar sano e con gusto a scuola CONSIGLI ALIMENTARI PER LE SCUOLE MATERNE, ELEMENTARI E MEDIE 24 Mangiar sano e con gusto a scuola GRAMMATURE PER LE MERENDE 25 Mangiar sano e con gusto a scuola CONSIGLI PER I GENITORI 26 Mangiar sano e con gusto a scuola FASCIA DI ETA’ 3-6 ANNI 27 Mangiar sano e con gusto a scuola FASCIA DI ETA’ 6-11 ANNI 28 Mangiar sano e con gusto a scuola FASCIA DI ETA’ 11-15 ANNI 29 Mangiar sano e con gusto a scuola METODI DI PREPARAZIONE E COTTURA DEGLI ALIMENTI 30 Mangiar sano e con gusto a scuola MISURE CASALINGHE 31 Mangiar sano e con gusto a scuola 32 Mangiar sano e con gusto a scuola LE DIECI REGOLE DA SEGUIRE PER I GENITORI: 1) Procurarsi copia del menu settimanale della ristorazione scolastica e tenerlo in buona vista. 2) Chiedere agli operatori scolastici se il proprio figlio consuma tutto il pasto a scuola. In caso negativo incoraggiare a farlo ma evitare i “bis” 3) Programmare il menu settimanale della famiglia tenendo conto di quanto i bambini hanno già consumato a scuola, per raggiungere le frequenze di consumo raccomandate (vedi sopra) 4) Offrire sempre al bambino lo spuntino o la merenda a metà mattina e metà pomeriggio, evitando però quelli ad elevato tenore calorico che rischiano di ridurre l’appetito al pasto successivo 5) Per assicurare al bambino energia per tutta la sua giornata scolastica sono sufficienti una buona colazione al mattino (sempre indispensabile), ed un frutto a metà mattina 6) Molti bambini sono abitudinari e resistenti alle novità: se un nuovo alimento non è gradito non bisogna scoraggiarsi, ma continuare a riproporlo in momenti successivi 7) Utilizzare creatività e fantasia per la preparazione e la cottura di pesce, legumi e verdure: su libri e Internet (come il sito dell’OGP www.osservatorio.granapadano.it) si possono trovare ricette gustose a basso tenore di grassi, formulate appositamente per i bambini 8) Non insistere nel chiedere variazioni al menu scolastico di vostro figlio per semplici questioni di gusto o pseudo intolleranze; dover cucinare piatti diversi per una stessa classe non permette agli addetti alla mensa di dedicare la cura necessaria alla preparazione e presentazione ottimale degli stessi 9) Abituare i bambini a consumare cibi poco salati, tenendo presente che il sodio è presente anche nelle bibite e negli spuntini confezionati 10) Per aiutare i ragazzini a consumare frutta e verdura proporre loro frullati, centrifugati e spremute, a colazione e merenda. 33 Mangiar sano e con gusto a scuola CARATTERISTICHE DEL MENU’ Il menu giornaliero è così articolato: un primo piatto un secondo piatto un contorno pane bianco e/o integrale frutta fresca di stagione (o periodicamente un dolce o uno yogurt) Sono previsti tre menu per le diverse fasce di età: simili qualitativamente, differenziati quantitativamente. autunnale, da settembre a dicembre invernale, da gennaio a fine marzo primaverile/estivo, da aprile fino al termine dell'anno scolastico I menu prevedono pietanze diverse per ogni giorno della settimana, con una rotazione di quattro settimane ed inoltre per assicurare maggiore varietà ai piccoli utenti, gli stessi, potranno essere ulteriormente trasformati scambiando i giorni. Dal 1998 sono stati introdotti nel menu frutta, verdura e legumi secchi. La frutta e le verdure fresche variano secondo la stagione. Una volta alla settimana è prevista la banana. Il Servizio di Ristorazione si impegna costantemente a far rispettare i menu previsti, anche se può accadere eccezionalmente che, per motivi tecnici legati alle cucine scolastiche, vengano preparate pietanze diverse da quelle programmate. 34 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ PRIMAVERILE I SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Fusilli al pesto MARTEDI’ PRIMO Risotto primavera MERCOLEDI’ PRIMO Paglia e fieno al ragù GIOVEDI’ PRIMO Gnocchi al pomodoro e basilico VENERDI’ PRIMO Gramigna con i ceci SECONDO CONTORNO FRUTTA Tonno all’olio di oliva Insalata variopinta Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Arrosto di maiale al forno Patate in insalata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Prosciutto cotto Insalata verde Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Insalata caprese Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Cotoletta di pollo al forno Spinaci al limone Frutta di stagione 35 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ PRIMAVERILE II SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Brodo vegetale con pastina o riso MARTEDI’ PRIMO SECONDO CONTORNO FRUTTA Manzo in pizzaiola Purè di patate Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Finocchi in insalata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Arrosto di tacchino al forno Carote grattugiate al limone Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Sformato di patate e prosciutto Insalata verde Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Formaggio fresco Fagiolini all’olio Frutta di stagione Cavatappi pomodoro Anelli di totano dorati e basilico MERCOLEDI’ PRIMO Casareccia all’olio e parmigiano GIOVEDI’ PRIMO Conchigliette con piselli VENERDI’ PRIMO Penne al pomodoro e basilico 36 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ PRIMAVERILE III SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Farfalle al pomodoro e basilico MARTEDI’ PRIMO Mezzi festonati al ragù MERCOLEDI’ PRIMO Gnocchetti sardi e fagioli GIOVEDI’ PRIMO Fusilli al pomodoro e basilico VENERDI’ PRIMO Minestrone con pasta o riso SECONDO CONTORNO FRUTTA Frittata con zucchine Finocchi in insalata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Hamburger di vitello al forno Insalata verde Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Frutta di stagione Insalata caprese SECONDO CONTORNO FRUTTA Bastoncini di merluzzo al forno Carote joulien Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Spezzatino misto Patate Frutta di stagione 37 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ PRIMAVERILE IV SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Pipe al pomodoro e basilico MARTEDI’ PRIMO Sedanini al prosciutto cotto MERCOLEDI’ PRIMO Rotelle pomodoro e basilico GIOVEDI’ PRIMO Passato di verdura con pasta o riso VENERDI’ PRIMO Pennette alle zucchine SECONDO CONTORNO FRUTTA Polpettone di vitello al forno Piselli trifolati Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Uova strapazzate Fagiolini all’olio e limone Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Anelli di totano dorati Patatine fritte Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Scaloppina di pollo al limone Finocchi in insalata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Prosciutto crudo Insalata verde Frutta di stagione 38 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ AUTUNNALE I SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO SECONDO CONTORNO Riso alla parmigiana Polpettone di vitello al Carote grattugiate al forno limone MARTEDI’ PRIMO Galletti al pomodoro MERCOLEDI’ PRIMO Tagliatelle al ragù GIOVEDI’ PRIMO Fusilli al tonno e pomodoro VENERDI’ PRIMO Passato di verdura con pasta o riso FRUTTA Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Bocconcini di Boiano Patate al forno Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Rollé di tacchino Insalata verde Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Bastoncini di merluzzo al forno Spinaci al limone Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Frittatina con patate Finocchi in insalata Frutta di stagione 39 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ AUTUNNALE II SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Mezze zite gratinate MARTEDI’ PRIMO Penne al burro e parmigiano MERCOLEDI’ PRIMO Conchigliette con fagioli GIOVEDI’ PRIMO Riso al pomodoro VENERDI’ PRIMO Bricchetti con patate SECONDO CONTORNO FRUTTA Prosciutto crudo Fagiolini in insalata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Spezzatino misto con patate Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Formaggio tipo caciotta Insalata verde Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Cosce di pollo al forno Finocchi in insalata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Cotoletta del pescatore Insalata mista Frutta di stagione 40 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ AUTUNNALE III SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Casareccia al pomodoro MARTEDI’ PRIMO Minestrone con pasta o riso MERCOLEDI’ PRIMO Sedanini al prosciutto cotto GIOVEDI’ PRIMO Rombi con ceci VENERDI’ PRIMO Farfalle al ragù SECONDO CONTORNO FRUTTA Frittatina al parmigiano Spinaci all'olio e limone Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Arista agli aromi Insalata di finocchi Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Bastoncini di merluzzo al forno Carote al fiammifero Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Formaggio fresco Purè di patate Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Polpette al pomodoro Fagiolini lessi Frutta di stagione 41 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ AUTUNNALE IV SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Tubetti e piselli MARTEDI’ PRIMO Rigatoncini al forno MERCOLEDI’ PRIMO Gnocchetti sardi al pomodoro GIOVEDI’ PRIMO SECONDO CONTORNO FRUTTA Filetto di platessa impanato Carote e finocchi tagliati a fieno Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Insalata ricca con uovo sodo Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Cosce di pollo al forno Spinaci all’olio e limone Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Insalata mista Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Petto di tacchino al rosmarino Patate al forno Frutta di stagione Prosciutto cotto s.p. Quadretti in brodo vegetale VENERDI’ PRIMO Penne al pomodoro 42 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ INVERNALE I SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Pasta al pomodoro MARTEDI’ PRIMO Riso e fagioli MERCOLEDI’ PRIMO Pasta al pomodoro GIOVEDI’ PRIMO Minestrone con pasta VENERDI’ PRIMO Pasta all’olio e parmigiano SECONDO CONTORNO FRUTTA Hamburger di vitello al forno Indivia lessata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Frittata Insalata verde Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Filetto di merluzzo dorato Insalata di finocchi Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Scaloppina di tacchino al limone Purè di patate Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Sformato di spinaci e ricotta Insalata mista Frutta di stagione 43 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ INVERNALE II SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Minestra di lenticchie MARTEDI’ PRIMO Pasta al pomodoro MERCOLEDI’ PRIMO Risotto allo zafferano GIOVEDI’ PRIMO Chitarrina all’abruzzese VENERDI’ PRIMO Brodo vegetale con pastina SECONDO CONTORNO FRUTTA Bocconcini di Boiano Patatine fritte Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Polpettine in umido Cavolfiore saltato in padella Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Scaloppina di vitello agli aromi Lattuga in insalata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Prosciutto crudo Finocchi in insalata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Seppioline alla livornese con piselli Frutta di stagione 44 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ INVERNALE III SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Gnocchi di patate al ragù MARTEDI’ PRIMO Passato di verdura con pasta o riso MERCOLEDI’ PRIMO Pasta gratinata GIOVEDI’ PRIMO Orecchiette al pomodoro VENERDI’ PRIMO Risotto ai frutti di mare SECONDO CONTORNO FRUTTA Cotoletta di pollo al forno Insalata mista Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Filetto di sgombro alla pizzaiola Patate in insalata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Frittata con prosciutto Spinaci al burro Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Lonza al rosmarino Carote grattugiate al limone Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Formaggio tipo Asiago Patate al forno Frutta di stagione 45 Mangiar sano e con gusto a scuola MENU’ INVERNALE IV SETTIMANA LUNEDI’ PRIMO Stracciatella in brodo di carne MARTEDI’ PRIMO Pasta al pomodoro MERCOLEDI’ PRIMO Pasta e ceci al rosmarino GIOVEDI’ PRIMO Risotto al ragù VENERDI’ PRIMO Pasta al pomodoro SECONDO CONTORNO FRUTTA Prosciutto cotto Finocchi in insalata Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Arrosto di suino al latte Patatine fritte Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Petto di pollo in umido Insalata mista Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Frittata Spinaci all’olio e limone Frutta di stagione SECONDO CONTORNO FRUTTA Cuoricini di merluzzo pastellati Insalata verde Frutta di stagione 46 Mangiar sano e con gusto a scuola ISTITUZIONE PER LA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE DI FRANCAVILLA AL MARE RICHIESTA DIETA SPECIALE PER MOTIVI SANITARI Ilsottoscritto ___________________________________________________________________ abitante in via/piazza: _________________________ città: ______________________________ tel. abitazione n° _______________________ tel. cellulare n° ___________________________ M F genitore di : _______________________________________________________ frequentante la classe _______ sez. _____ della scuola ________________________________ per l’anno scolastico _________/_________ Presente in mensa nei giorni di: L M M G V CHIEDE l’erogazione per il proprio figlio di: (barrare la casella interessata) - dieta per allergia alimentare A tal fine si allega : Certificato del medico curante ed elenco degli alimenti da escludere dall’alimentazione - dieta per intolleranza alimentare A tal fine si allega : Certificato del medico curante ed elenco degli alimenti da escludere dall’alimentazione - dieta per malattie dismetaboliche A tal fine si allega : Certificato del medico curante ed elenco degli alimenti da escludere dall’alimentazione - dieta per malattie permanenti A tal fine si allega : Certificato del medico curante ed elenco degli alimenti da escludere dall’alimentazione ________________________ Firma 47 Mangiar sano e con gusto a scuola ISTITUZIONE PER LA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE DI FRANCAVILLA AL MARE RICHIESTA DIETA SPECIALE PER MOTIVI ETICO – RELIGIOSI Ilsottoscritto ___________________________________________________________________ abitante in via/piazza: _________________________ città: ______________________________ tel. abitazione n° _______________________ tel. cellulare n° ___________________________ M F genitore di : _______________________________________________________ frequentante la classe _______ sez. _____ della scuola ________________________________ per l’anno scolastico _________/_________ Presente in mensa nei giorni di: L M M G V CHIEDE l’erogazione per il proprio figlio di dieta per motivi etico – religiosi con l’esclusione dall’alimentazione di uno dei seguenti alimenti: - carne - carne di di maiale bovino ________________________ Firma 48 Mangiar sano e con gusto a scuola BIBLIOGRAFIA Linee guida per l’elaborazione del menu scolastico ASL Milano Linee guida per la ristorazione collettiva Regione Veneto 49