MILANO EXPO 2015 STILI DI VITA, ALIMENTAZIONE & SALUTE ORALE. Stili di vita e di alimentazione come fattori di rischio per la salute orale e salute orale come fattore determinante della qualità di vita . DAL PIATTO ALLA BOCCA per un corretto stile alimentare IVO PULCINI STILI DI VITA, ALIMENTAZIONE & SALUTE ORALE. Stili di vita e di alimentazione come fattori di rischio per la salute orale e salute orale come fattore determinante della qualità di vita . IL PIATTO… PER LA SALUTE E IL PALATO BISOGNA MANGIARE PER VIVERE… NON VIVERE PER MANGIARE! STILI DI VITA, ALIMENTAZIONE & SALUTE ORALE. Stili di vita e di alimentazione come fattori di rischio per la salute orale e salute orale come fattore determinante della qualità di vita . LA BOCCA… PER COMUNICARE (MAGARI GUARDANDOSI NEGLI OCCHI) VADO A MANGIARE NONNA! VADO A MANGIARE, NONNA! LA BOCCA… PER BACIARE! IL BACIO… COME NUTRIMENTO. Il bimbo, nell’attaccarsi al seno materno, riceve nello stesso gesto nutrimento e affetto. In psicologia questo meccanismo viene chiamato la pretesa orale e, in modo inconscio, viene riproposto nella vita da adulto. Quindi, spesso mangiamo non per colmare le necessità del corpo, ma per riempire un vuoto d’affetto, che il cibo non solo non riempirà, ma per sovralimentazione, verranno creati ulteriori disagi emotivi. E’ fondamentale mangiare cosciente, riconoscere e distinguere la vera fame (fame del corpo) dalla fame psicologica (fame dell’anima). LA BOCCA…PER SORRIDERE! IL SORRISO APRE LE PORTE DEL PARADISO!Per sorridere solo 19 muscoli del viso. Per arrabbiarsi ne occorrono 64. Cari colleghi, vi saluto con la Lettera di San Paolo Apostolo ai Dentisti: ”Carissimi!” L’odontoiatra quale sentinella/vedetta della “ salute del cavo orale e del ben-essere dell’intero organismo”: “Prima digestio fit in ore!”, come recita l’antica locuzione latina del Regimen Sanitatis Salernitanum. E non dimentichiamo che il dentista cura anche… IL SORRISO! Solo così “castigat ridendo morbos!” Costa meno dell’elettricità e dà più luce Robin Williams in PATCH ADAMS esalta la clownterapia o terapia col sorriso Fonte: Fanpage.it Il sorriso fa bene, soprattutto a tavola! Rabelais lo usava come anestetico. Ecco pronta “La Dieta Calibrata” in romanesco! Er medico je disse: “Innanzitutto, si tu vo’ fà la dieta calibrata, bisogna che rinunci a’ la “pappata” e mantenghi lo stommico all’asciutto! Pranza co’ trenta grammi de prosciutto, du’ alice e quattro foje d’inzalata! E cena co’ ‘no spicchio de frittata, ‘na mezza mozzarella e mezzo frutto!” E er sor Checco, che pesava sur quintale, in pochi mesi, ormai me ne convinco, ha fatto ‘na calata eccezionale. Farà quaranta chili, e dico troppo, si carcoli che dieci so’ de zinco e n’ antri venticinque so’ de pioppo. Mangiare lentamente e masticare bene (“prima digestio fit in ore” potrebbe rendere bene l’idea: con più tempo possibile!). I denti devono essere costantemente controllati (igiene dentale), come vanno consigliati cibi che non facilitino la formazione della placca batterica e della carie e quindi non debbono modificare eccessivamente la flora batterica orale, come i cibi acidi e alcuni frutti (ananas, mele, fragole). E, se si eccede, con i cibi che creano la deposizione di sali di calcio e di fosfati, la placca verrà trasformata in tartaro. Dal dentista più spesso! Cibi Alcalinizzanti e Acidificanti Alcalinizzanti: vitamine, minerali, oligoelementi in frutta dolce (cruda e non frullata), verdura cruda (spinaci, indivia, rape rosse), patate, prezzemolo, lenticchie, sale marino, the verde, tofu, mandorle e noci (frutta secca), miele, fibre, aglio, cipolla, ananas, pompelmo, uovo di quaglia, acqua alcalina e anche il sorriso.. Acidificanti: lieviti, zuccheri raffinati, aspartame, antibiotici, antiasmatici, sale, birra, cacao, carne, pesce, farine elaborate, latte e derivati, gelato, melograno, orzo, nocciole, pomodori, bibite gassate. Favoriscono: la demineralizzazione dello smalto dei denti, gengiviti, carie, piorrea, placca batterica e cellule tumorali. Arrabbiarsi fa acidificare il sangue. Alimenti e bevande acide possono demineralizzare lo smalto dentale (erosione). Tenerli poco in bocca. Bibite gassate (ph 2.6), succo di agrumi (ph 3.3), pera (4.1), banana (5.1), uova (6.6), confettura e yogurt di fragole (3.2), carota cruda (5.5) e formaggi (6.1). Latte:neutro (7.0) I cibi con elevato contenuto di calcio contrastano l’erosione. Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei! Forse bisogna aggiungere: “Dimmi come mangi e cosa bevi e ti dirò chi sei!”. E ancora:”Mangia quando hai fame e bevi anche quando non hai sete!”. L’impasto del cibo con la saliva è un momento fondamentale della masticazione. La secrezione delle ghiandole salivari è stimolata sia dalla presenza del cibo nella cavità orale, sia da stimoli olfattivi e visivi o psichici, come il fenomeno dell’acquolina in bocca. La saliva è ricca di ptialina, enzima che scinde gli amidi. Un errore comune è intingere i biscotti nel latte e poi deglutirli. Ma qui dovremmo soffermarci sulla digestione….. Pubblicazioni di Ivo Pulcini Da anni l’alimentazione” è diventata cultura, l’alimento oggetto di ricerca, di raffinate creazioni, di dotte dissertazioni. Una corretta educazione alimentare, associata ad una sana attività fisica, deve essere promossa fin dall’infanzia da parte degli educatori e operatori sanitari, affinché la cultura della salute entri sempre di più a far parte della vita di ognuno di noi. L’eccesso di peso non è soltanto un problema estetico, ma un importante fattore di rischio, non solo cardiovascolare, ma di molte malattie, come diabete, ipertensione e dislipidemie. Intanto l’obesità è emergenza mondiale. Tutte le istituzioni devono essere coinvolte per la prevenzione: politiche, sanitarie e industriali. La spesa a carico del Sistema Sanitario Nazionale è elevatissima (secondo i dati ministeriali oltre il 6% dei costi nazionali riguardano l’assistenza sanitaria agli obesi). E’ impressionante e inaccettabile l’impatto nei bambini, sempre più in sovrappeso e troppo spesso obesi, maggiormente recettivi ai messaggi commerciali piuttosto che a quelli educativi. L’allattamento materno è fondamentale, soprattutto nei primi sei mesi di vita. Nei primi due anni è necessario un maggior controllo del peso, visto che in questo periodo della vita gli adipociti aumentano il loro volume del 50% e il loro numero può triplicarsi e rimanere per tutta la vita. Ci sono domande frequenti. Esiste un esercizio per dimagrire? Certo! Basta muovere la testa da destra a sinistra e da sinistra a destra quando ci offrono dolci, specie se morbidi, o cibi troppo calorici! E il massaggio fa dimagrire? Certo che sì: fa dimagrire…il massaggiatore! Qualità e Quantità La QUALITA’ o bilanciamento è uguale per tutti e si ottiene, almeno nei paesi più ricchi, con la varietà dei cibi che vengono utilizzati. L’Italia è leader in Europa per la qualità del cibo con 261 prodotti: Dop (denominazione di origine protetta 161); Igp (a indicazione di origine protetta 103) e Stg (specialità tradizionali garantite 2). La QUANTITA’è più selettiva e dipende da molteplici fattori, come: l’età, il sesso, il microclima e il tipo di attività, che può variare anche in base alla frequenza, durata e intensità. Quindi il “carburante elettivo” va previsto e introdotto quotidianamente in rapporto alle maggiori richieste di energia, determinate dall’aumento del lavoro muscolare. Malgrado nascano come funghi nuovi piatti (ricordo il detto: “Dio ha fatto il cibo e il diavolo i cuochi”) e soprattutto nuove diete, spesso bizzarre e talora figlie di disinformazione, non sempre in buona fede, resta sempre valida e salutare la nostra buona dieta mediterranea. Se in dieci anni vantiamo un boom di centenari, specialmente in Sardegna (oltre che a Okinawa), e comunque una vita più lunga e in discreta salute, lo dobbiamo, oltre alle basse concentrazioni nel sangue di ormone della crescita (IGF-1), anche alla dieta mediterranea, ricca anche di antiossidanti contro i radicali liberi, come ad esempio: licopene, resveratrolo, capsaicina… Il peperoncino, che non è un parente del pepe o del peperone, ma un ortaggio (solanacea), della famiglia delle patate e dei pomodori, fa vivere di più e meglio La Piramide Alimentare Alimentazione bilanciata significa introdurre ogni giorno una buona varietà di alimenti, secondo una collaudata piramide alimentare per essere certi di assumere tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno: glucidi, lipidi, proteine, vitamine, minerali, fibre, phytochemicals (polifenoli, antocianine, carotenoidi e clorofilla) e acqua (e aggiungerei anche il dolce liquore di Bacco, secondo le quantità raccomandate). Non dobbiamo limitarci a cosa, quanto e quando dobbiamo mangiare, ma anche quando, quanto e cosa dobbiamo bere. Il nostro corpo è composto in gran parte di acqua, che è la madre e la matrice della vita. Epicuro, agli allievi che gli chiedevano quando era più salutare mangiare, se la cavò con una celebre battuta: “Se sei ricco quando vuoi, se sei povero quando puoi”! Oggi raccomandiamo almeno cinque pasti al giorno. La piramide alimentare ha contribuito a fare chiarezza in un settore che da sempre è preda della disinformazione, non sempre in buona fede, e delle più bizzarre mode dietetiche, spesso dannose e controproducenti. Il Vino: un brindisi alla tradizione! 1 g di alcol = 7 Kcal; (però: “un repas sans vin…”) 2 bicchieri al giorno per la donna = 30 g e 4 per l’uomo L’alimentazione attrae da sempre… Se vuò star sano osserva questa norma: Non mangiar senza voglia e cena leve; Mastica bene e quel che tu riceve Sia ben cotto e di semplice forma. Chi medicina piglia mal s’informa, Guarti dall’ira e fuggi l’aria greve; Sul dritto sta quando da mensa leve; Di mezzogiorno fa che tu non dorma. El vin temperato, poco e spesso Non for di pasti, né a stomaco voto; Non aspettar, né indugiare il cesso. Se fai esercizio sia di piccolo moto. Col ventre resuppino e il capo depresso Non star, e star coperto ben di notte. El capo posa e tien la mente lieta, Fuggi lussuria e attienti alla dieta. Di mezzogiorno fa che tu non dorma?!... Pro e Contro Siesta? Pennichella postprandiale? Power nap o riposino fast? E’ di 15 minuti la durata del pisolino trendy con il quale anche gli amanti di Morfeo sembrano aver trovato il modo di ricaricare le batterie e restare lucidi più a lungo. “Chi medicina piglia…”: ASA a basso dosaggio sembra proteggere dal rischio oncologico. SONNO: APPETITO = OBESITA’: PRESTAZIONE La batteria scarica di un cellulare fa spesso emergere la nomofobia (una sorta di ludopatia collettiva); l’organismo scarico fa emergere il bisogno di sonno qualitativo, più che quantitativo. Dormire poco vuol dire diminuire la tolleranza al glucosio e favorire l’obesità e il diabete tipo 2, con apnee notturne (24% uomini e 9% donne). Stressiamo l’ipotalamo che non riesce a lavorare per la termoregolazione e gli ormoni (cortisolo e Gh), a ristorare l’attività mnemonica e soprattutto si invertono i valori degli ormoni (leptina bassa e grelina elevata che stimola l’appetito). Un’ora prima di mezzanotte vale più di tre ore dopo. Importanza dello Sport: il movimento deve restare l’ultima festa della vita! Per un campo sportivo in più, ci sarà un drogato in meno, una cella carceraria vuota e un letto di ospedale libero. Silvano Silvji. Per dimagrire non montarti una palestra in casa: smonta la cucina! Valore Educativo Universale dello Sport Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport può creare speranza dove prima c'era la disperazione. È più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione. Nelson Mandela LA PREPARAZIONE NUTRIZIONALE PER LA VITA, COME X LE COMPETIZIONI SPORTIVE • CONDIZIONE OTTIMALE di IDRATAZIONE: almeno 2 litri di acqua • COSTITUZIONE di ADEGUATE RISERVE MUSCOLARI ED EPATICHE di GLICOGENO (per un totale di 600 g) • PREVENZIONE DELL’IPOGLICEMIA (calma insulinemica) • RIDURRE AL MASSIMO OGNI CONDIZIONE di «DISAGIO» GASTROINTESTINALE: tempo di permanenza dei cibi nello stomaco ACQUA E CARBOIDRATI L’acqua è un composto chimico, di formula molecolare :H2O, in cui i due atomi di Idrogeno sono legati all’atomo di Ossigeno, con legame covalente. E secondo Ippocrate: l’invecchiamento è una lenta disidratazione. Ci sono molte varietà di acque con proprietà diverse. Leggere o “pesanti” come l’acqua di Roma… Dottore, dottore: “E’ vero che se bevo molta acqua posso diventare bella? -Dipende…se è acqua di Lourdes, sì! L’acqua contenuta nel corpo umano, corrisponde approssimativamente ai 2/3 del Peso totale dell’organismo. L’idratazione, è una parte fondamentale dell’alimentazione. L’acqua infatti è un nutriente essenziale, perché la quantità prodotta con il Metabolismo, circa 350 ml./die non è sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero e alla termoregolazione. Il consumo dipende anche dal lavoro muscolare, dall’azione dinamico specifica dei nutrienti (3% grassi, 8% zuccheri e 16-20% proteine). Contrasta l’invecchiamento cellulare e della pelle (peggiorano col fumo e col sole), previene l’ernia del disco e patologie cardiovascolari, specialmente negli sportivi (pompa sodio-potassio). Il bilancio Idrico, dipende dal mantenimento dell’equilibrio tra volume in entrata e quello in uscita dall’organismo. Le principali funzioni dell’acqua sono: Trasporto di sostanze nutritive. Partecipazione a reazioni metaboliche. Regolazione della Temperatura Corporea. Previene l’ispessitio sanguinis in chi fa attività intensa e anche l’ernia discale. Mangiare quando si ha fame e bere anche se non si ha sete L’Equilibrio Idrico, è regolato dal Centro Ipotalamico della Sete, che regola la quantità di acqua da ingerire e dall’Ormone Antidiuretico (ADH), che aumenta il riassorbimento di acqua a livello renale. L’introduzione di liquidi e di alimenti durante l’attività fisica e sportiva, conduce senz’altro ad un miglioramento dello stato di salute e della Performance Atletica. Ovviamente vanno consigliate le bevande giuste e sconsigliate quelle gassate. Bere quindi è fondamentale, soprattutto nell’atleta, non solo per quanto anticipato, ma per evitare il temutissimo aumento della Temperatura, che può arrivare anche fino a 40° C. L’assunzione di acqua, ha il fondamentale compito di compensare le grosse perdite di Sudore, costituito da Acqua e Sali. 1 litro di sudore, contiene 1,5 gr. di Sali. Di questi, il 40% è rappresentato dal Sodio. Piccolo Promemoria sul contenuto di Sodio di alcuni Alimenti (Fonte INRAN) e quanto se ne dovrebbe assumere giornalmente. L’OMS, raccomanda di non assumere più di 2 gr. di Sodio al giorno, con la Dieta. 2 gr. di Sodio, sono contenuti in circa 5 gr. di Sale da Cucina (1 cucchiaino). Vediamo gli Alimenti: 300 gr. di pizza = 2 gr. di Sodio 50 gr. di Pane = 0,15 gr. di Sodio 20 gr. di biscotti dolci (2 – 4) = 0,04 gr. di Sodio. 50 gr. di Parmigiano = 0,3 gr. di Sodio. 50 gr. Prosciutto Crudo dolce = 1,29 gr. di Sodio. 100 gr. di Mozzarella = 0,20 gr. di Sodio. 50 gr. Prosciutto Cotto = 0,36 gr. di Sodio. Una Curiosità …. Chi suda di più: un uomo o una donna?? A parità di condizioni, la Donna tollera lo Stress Termico, quanto l’uomo!! La donna ha un maggior numero di ghiandole sudoripare per unità di superficie cutanea … La differenza fondamentale, sta nel fatto che la donna innesca la sudorazione, ad una temperatura cutanea e profonda, maggiore rispetto all’uomo.. Combattendo l’aumento della temperatura, con la “Vasodilatazione” a differenza dell’uomo, che utilizza maggiormente “L’Evaporazione”…. Fonti energetiche E’ sufficiente rispettare, come in tutte le diete bilanciate e armoniche, la giusta ripartizione tra i nutrienti essenziali e il loro rapporto percentuale. Glucidi (55-60% dell’introito giornaliero); Lipidi (25-30%); Proteine (12-15%); Vitamine, Minerali e Fibra, secondo le raccomandazioni valide per la popolazione generale (LARN). Ricordo che non esistono cibi buoni e cibi cattivi e che non è l’uso, ma l’abuso che causa malattie. Occorre conoscere il tempo di digestione dei vari alimenti per non appesantire l’apparato digerente, che sottrarrebbe preziose energie al cervello e ai muscoli. Importante il controllo della qualità dei cibi alla fonte e il numero dei pasti, piccoli e frequenti, nonché la loro preparazione in cucina. Fonti Energetiche Peso e Volume Ricordo che il corpo umano è composto per il 66% di acqua (il bambino 80-90%), 14-18% di proteine, 1520% di grassi (la donna 25-30%), 1% di carboidrati e 5% di minerali. La bilancia serve a poco se evitiamo la confusione tra peso e volume. E’ la densità che determina il peso. Se consideriamo l’acqua con densità 1000, il tessuto osseo e muscolare sta tra 1.500 e 1.800 e il grasso 900 (galleggia sull’acqua), comprendiamo come possiamo guadagnare peso avendo perso il volume. E al contrario possiamo aumentare il volume avendo perso peso. Peso e Volume Fabbisogno Calorico Il fabbisogno calorico giornaliero varia, in base anche al metabolismo basale, da circa 1.500-1.800 Kcal di un sedentario adulto a 2.000-2.200 Kcal di ragazzi e donne che fanno sport, 2.800-3.200 Kcal di sportivi e di chi svolge lavori manuali. Dipende anche dal tipo di sport, dall’ambiente, dal sesso, dall'età e dall'intensità e durata dello sforzo sostenuto. Rispettando la varietà degli alimenti aumenta anche la quantità di sali minerali e vitamine e fibre introdotte. Il più delle volte, quindi, non è necessario ricorrere agli integratori e tantomeno a farmaci prescritti o auto prescritti a cuor leggero, o semplici “aiutini” sollecitati talora dai genitori, come “ricostituenti” o addirittura con la pretesa di migliorare la prestazione. Mi piace ripetere:” Chi medicina piglia senza male, perde la salute e il capitale!”. Cibo come farmaco (veleno) La presenza di troppe diete “moda” dimostrano con quanta ignoranza e superficialità ci si avvicina alla “Dieta”. Il medico fa la diagnosi e prescrive la terapia ed è l’unica figura professionale autorizzata a fare un “atto medico”. Il cibo, nonché lo sport, sono come farmaci: l’eccesso è sempre dannoso. Se ci fidiamo solo della bilancia, rischiamo di fare errori. Infatti c’è una grande differenza tra peso e volume, tra massa magra e massa grassa. Anche per questo oltre l’anamnesi, le analisi e la visita clinica, occorre sapere attraverso il BMI, o uno strumento poco sofisticato come il cm. (circonferenza vita entro gli 88 cm. nella donna e i 102 cm. nell’uomo, con rischio cardiovascolare associato all’obesità elevato; ma già è considerato aumentato con valori di 80 cm. nella donna e 94 cm. nell’uomo!), ed altri esami strumentali, quali ad esempio l’impedenziometria, quale tipo di regime alimentare prescrivere e con quali rapporti percentuali. Ricordo che una sorta di cm veniva usato dai Galli e dagli Iberi, una cintura che misurava la circonferenza del corpo nelle varie età. Chi superava le misure, tranne la donne incinta, veniva vituperato e fustigato. I cibi sono costituiti da miscele di sostanze che possono favorire o ridurre l'assorbimento dei nutrienti essenziali, senza squilibrarne l'apporto complessivo; per questo l'assunzione di micro o macronutrienti in forma pura, sotto forma di pillole, rischia di creare interferenze e squilibri nella loro corretta assunzione. Alcuni esempi: un'assunzione, anche per brevi periodi, di 50 mg/die di zinco interferisce con il corretto metabolismo di ferro e rame, mentre il calcio può interferire con l'assunzione di ferro e zinco. Inoltre, gli alimenti contengono antiossidanti in forme chimiche diverse, mentre nelle pillole si trova una sola forma chimica, e anche questo può provocare interferenze nutrizionali. L’eccesso di proteine, a causa dell’ambiente acido, favorisce l’eliminazione del calcio, come l’eccesso di tè favorisce l’eliminazione del ferro ematico. Ricordo l’aneddoto su Edison… Mangiare per vivere… con i colori Se è vero che occorre dare colore alla propria vita, è altrettanto vero che bisogna dare colore anche alla tavola (una sorta di cromoterapia per un’alimentazione salutare!). E’ curioso che alcuni ristoranti siano colorati in blu, ma non strano. Infatti il blu sembra avere il potere di ridurre l’appetito, mentre altri colori vivaci, come il rosso, l’arancio e il giallo sembrano incoraggiare l’assunzione di cibo. E’ consigliata l’assunzione giornaliera di varie porzioni di verdura e frutta di colori diversi, ognuno dei quali esercita sul nostro organismo effetti diversi. L’arancione dona più serenità e allegria, ottimismo (giallo e rosso), stimola l’appetito. Tra i cibi consigliati: meloni, agrumi, albicocche, zucca e pesche. Le pesche, secondo alcuni studiosi, vanno bene da mezzanotte a mezzogiorno, mentre da mezzogiorno a mezzanotte sono da preferire: carote e mandarini. Il giallo ricorda il sole: calore ed energia: ottimismo e concentrazione. Il rosso vuol dire energia, passione, forza, sesso, successo. Pomodori, mirtilli, fragole, ravanelli, uva rossa, legumi e prugne. Il nero è il colore della fertilità, con simbologia erotica. Fichi, prugne, melanzane, more, olive nere, Il verde, colore riposante, si intona con la serenità e la freschezza: insalate, lattuga, cetriolo, rucola, asparagi, fagiolini, olive verdi e il verde scuro delle crocifere (verza, cavolfiori, cavolini di Bruxelles). Il bianco è il colore della pace, dell’onestà, della lucidità. Pensiamo al latte, alle farine, al pane, ai carboidrati. Tra i cibi bianchi, che predispongono all’equilibrio e alla tranquillità (anche per la salubrità), dobbiamo ricordare un cereale antico di 9.000 anni, alimento preferito dai faraoni e dai nobili romani: il FARRO e, in particolare, quello D.O.P. di Monteleone di Spoleto, del quale era cultrice una monaca benedettina di clausura: Santa Ildegarda di Bingen, (religiosa naturalista tedesca vissuta nel XII sec., fu coltissima studiò anche medicina, dichiarata dottore della Chiesa da Papa Benedetto XVI nel 2012) Il farro Cresce sopra i 700 mt s.l.m., ha il 16% di proteine, pochi carboidrati (quindi adatto ai diabetici), ipocalorico ( con 340 Kcal/100 g. va bene nelle diete dimagranti), ricco di fibre (7% e pertanto utile nella stipsi), ricco di Sali minerali e vitamine del gruppo B. Contiene glutine, come la segale e l’orzo, e quindi non è adatto per i celiaci. In questo caso saranno presenti i “markers” DQ2 e DQ8. Unico cereale che non reagisce al concime artificiale. Cuoce in tempi relativamente brevi e non necessita di ammollo preventivo. Si sposa con la patata di Leonessa. In conclusione, i principi nutritivi più sani ed equilibrati sono in assoluto quelli che l'organismo riceve dagli alimenti freschi, quindi è sufficiente un'alimentazione variata e ben bilanciata, in quantità giuste, per assicurarci tutti i nutrienti essenziali di cui abbiamo bisogno. CARBOIDRATI • SOSTANZE FORMATE DA CARBONIO ED ACQUA CON FORMULA MOLECOLARE (CH2O)n • SONO CONTENUTI PRINCIPALMENTE IN ALIMENTI di ORIGINE VEGETALE (CEREALI E DERIVATI, FRUTTA ECC..) • FORNISCONO CIRCA 4 KCAL PER GRAMMO di QUESTE CIRCA IL 10% VIENE UTILIZZATA PER I PROCESSI di DIGESTIONE E ASSORBIMENTO IN BASE ALLA LORO STRUTTURA SI DIVIDONO IN 4 GRUPPI MONOSACCARIDI DISACCARIDI OLIGOSACCARIDI POLISACCARIDI •GLUCOSIO •FRUTTOSIO •GALATTOSIO •MANNOSIO •SACCAROSIO •LATTOSIO •MALTOSIO •MALTODESTRINE •AMIDO •FIBRE •GLICOGENO COMPROMISSIONE DELLA PRESTAZIONE SPORTIVA CON L’ AUMENTARE DELL’ ESERCIZIO FISICO SI RIDUCE L’ ENERGIA FORNITA DAL GLICOGENO MUSCOLARE E PROPORZIONALMENTE AUMENTA QUELLA FORNITA DAL GLUCOSIO EMATICO E DAI LIPIDI QUANDO IL GLICOGENO MUSCOLARE E IL GLUCOSIO EMATICO DIVENTANO INSUFFICIENTI A GARANTIRE CIRCA IL 40% DELL’ ENERGIA TOTALE IL SENSO DI FATICA IMPORTANZA DELL’ ALIMENTAZIONE PRIMA, DURANTE E DOPO L’ IMPEGNO SPORTIVO ALIMENTAZIONE CHE PRECEDE L’ IMPEGNO SPORTIVO L’ ALIMENTAZIONE CHE PRECEDE L’ IMPEGNO SPORTIVO E’ FORTEMENTE INFLUENZATA DAL TIPO DI SPORT E DALLA SUA DURATA. IN PARTICOLAR MODO, NELLE DISCIPLINE DI LUNGA DURATA ( SUPERIORE AI 60 MINUTI) , LA PREPARAZIONE NUTRIZIONALE RAPPRESENTA UN FATTORE DI ASSOLUTA IMPORTANZA. L’OBIETTIVO CHE CI SI PREFIGGE CON L’ ALIMENTAZIONE, E’ QUELLO DI AUMENTARE QUANTO PIU’ POSSIBILE LE RISERVE MUSCOLARI ED EPATICHE DI GLICOGENO, FORNENDO AGLI ATLETI ELEVATE QUANTITA’ DI CARBOIDRATI. LE STRATEGIE NUTRIZIONALI DI «CARICO GLUCIDICO»,MOSTRANO I MAGGIORI BENEFICI, SOPRATTUTTO NEL CASO DI LAVORO SUBMASSIMALE E IN TUTTE QUELLE DISCIPLINE SPORTIVE (GIOCHI DI SQUADRA), CARATTERIZZATE DA ATTIVITA’ PROLUNGATE E INTERMITTENTI AD ALTA INTENSITA’ DI LAVORO (CALCIO, HOKEY, RUGBY ECC..) REGIMI DI SUPERCONPENSAZIONE GLUCIDICA NEL CASO DI ATTIVITA’ SPORTIVE PROLUNGATE, MA INFERIORI AD 1 ORA DI LAVORO, NON E’ PROBABILMENTE NECESSARIO INCREMENTARE LA QUOTA GLUCIDICA DELLA DIETA DEGLI ATLETI, PERCHE’ LA QUANTITA’ DI GLICOGENO NORMALMENTE PRESENTE NEI MUSCOLI, ANCHE SENZA IL CARICO GLUCIDICO NEI GIORNI PRECEDENTE LA COMPETIZIONE, SEREBBE SUFFICIENTE A COPRIRE LE RICHIESTE ENERGETICHE DELLA SESSIONE STESSA, SEMPRE CHE LA QUOTA DI CARBOIDRATI ABITUALMENTE CONSUMATA DALL’ ATLETA, NON SIA INFERIORE AL 55-60% DELL’ ETG. SCELTA DEGLI ALIMENTI • 80 % dell’ apporto di carboidrati deve essere realizzato attraverso generose razioni di carboidrati complessi (cereali e patate) • Per i legumi occorre fare un po’ di prudenza per evitare i possibili disagi gastrointestinali (gonfiore, flatulenza e rapido svuotamento intestinale) provocati dall’ incompleta digestione della fibre • Gli zuccheri semplici costituiranno una frazione percentuale relativamente modesta; circa il 20% dell’intera quota glucidica IN OGNI CASO IL PASTO PRE-GARA DOVRA’ ESSERE LEGGERO, CIOE’ FACILMENTE DIGERIBILE, NON MOLTO ABBONDANTE, POVERO DI FIBRA ALIMENTARE GREZZA INSOLUBILE CONSUMATO NON MENO DI 3-4 ORE DELL’INIZIO DELLA PRESTAZIONE CONSENTENDO LA SUA COMPLETA DIGESTIONE E LA NORMALIZZAZIONE DEI PICCHI GLICEMICI E DELLA RISPOSTA INSULINICA ALTI LIVELLI DI INSULINA, CONSEGUENTI ALL’ ASSUNZIONE DI GLUCIDI SEMPLICI E PROTEINE POSSONO PRODURRE EFFETTI SFAVOREVOLI SULLA PRESTAZIONE DELL’ ATLETA ALIMENTI A MEDIO E BASSO INDICE GLICEMICO (non c’è ancora una reale conferma scientifica) RAZIONE DI ATTESA PER OVVIARE AL POSSIBILE RISCHIO DI IPOGLICEMIA E AUMENTO DELLA GLICOGENOLISI MUSCOLARE, NEI PRIMI 30-60 MINUTI PRIMA DELLA PRESTAZIONE SI CONSIGLIA UNA RAZIONE DI ATTESA SIA IDRICA PREVENIRE E CORREGGERE LA DISIDRATAZIONE CHE GLUCIDICA ULTERIORE QUOTA DI ENERGIA DI PRONTO IMPIEGO PER RISPARMIARE IL GLICOGENO MUSCOLARE BEVANDE ENERGETICHE A BASE DI MALTODESTRINE PARERI DISCORDANTI SULLO ZUCCHERO SEMPLICE DA UTILIZZARE SECONDO ALCUNI AUTORI NO GLUCOSIO E SACCAROSIO SECONDO ALTRI GLUCOSIO FAVORISCE IL SUO UTILIZZO MIGLIORANDO LA PRESTAZIONE AGONISTICA L’ ALIMENTAZIONE DURANTE L’ ATTIVITA’ SPORTIVA • Orientata alle discipline la cui durata (oltre le due ore) obbliga l'atleta a rifornirsi di liquidi e di carboidrati • Possono richiedere una cosiddetta "alimentazione percompetitiva" anche alcuni sport di squadra come il calcio, per la di fronteggiare la disidratazione e favorire la "ricarica" energetica dei gruppi muscolari impegnati e prevenire la deplezione del glicogeno muscolare ritardando in tal modo l'insorgere della fatica. • L'assunzione di carboidrati durante l'attività sportiva è orientata alla prevenzione dell'ipoglicemia. • Per ottimizzare l'idratazione e ridurre i rischi dovuti alla disidratazione e all'aumento della temperatura corporea interna (colpo di calore). . L’ ALIMENTAZIONE DURANTE L’ ATTIVITA’ SPORTIVA • E’ preferibile orientarsi su una razione percompetitiva liquida arricchita con zuccheri ed eventualmente Sali minerali. • Gli atleti delle discipline di lunga durata dovrebbero consumare ogni ora 30-60 g di carboidrati semplici, ad esempio glucosio, saccarosio o, meglio ancora, maltodestrine (Coyle, 1990), mentre è sconsigliabile il fruttosio per i possibili disturbi digestivi. • E’ bene ricordare che il rifornimento di carboidrati in corso di esercizio non induce la risintesi in gara del glicogeno muscolare, né evita l'insorgenza della fatica, ma favorisce il risparmio del glicogeno già immagazzinato nelle fibrocellule muscolari e ritarda l'insorgenza della fatica, consentendo così all'atleta di disporre di un ulteriore pool energetico da utilizzare nelle fasi finali della competizione o per eventuali accelerazioni dettate da esigenze tattiche o dalla planimetria del campo da gioco ALIMENTAZIONE DOPO LA PRESTAZIONE SPORTIVA La maggiore preoccupazione deve essere reintegrare, nel più breve tempo possibile, tanto le perdite idriche e saline determinate dalla sudorazione quanto le scorte di zuccheri (glicogeno muscolare ed epatico), consumate per sostenere l'impegno energetico. Qualunque tipo di bevanda (non alcolica) può essere utilizzata, ma sono preferibili quelle non gassate, zuccherine e leggermente alcaline, con l'aggiunta di modeste quantità di minerali Sono da consigliare gli integratori idrico-minerali che contengano anche zuccheri semplici (maltodestrine, glucosio, fruttosio, saccarosio), possibilmente in polvere da sciogliere in acqua in modo da poterne dosare la quantità di zuccheri a seconda delle necessità individuali, e favorire la risintesi, quanto più veloce possibile, delle scorte di glucidi. RAZIONE POST - GARA La risintesi del glicogeno muscolare e delle riserve glucidiche in genere rappresenta il più importante problema metabolico nella fase di recupero dopo uno sforzo fisico In condizioni normali, dopo un esercizio fisico intenso, sono necessarie circa 20 ore affinché le scorte di glicogeno muscolare siano ripristinate quasi completamente. Se l'apporto alimentare di carboidrati è insufficiente questo intervallo di tempo diventa ancora maggiore. Tabella - Tempi di recupero dopo un lavoro muscolare esaustivo Ripristino delle riserve di fosfageni (ATP e CP) Risintesi del glicogeno muscolare Risintesi del glicogeno epatico Eliminazione dell'ac.lattico dal sangue Eliminazione dell'ac.lattico dal muscolo da 2 a 5 minuti da 10 a 46 ore massimo 12-24 ore da 30 minuti a 1 ora da 1 a 2 ore RAZIONE POST - GARA Secondo Ivy (1988), la somministrazione di 1 g di glucosio per Kg di peso corporeo immediatamente dopo l'attività sportiva, nelle prime due ore, aumenta la sintesi di glicogeno con una velocità di 6 mmol/Kg/ora (7%), contro le 4 mmol/Kg/ora (4%) se la somministrazione inizia dopo due ore, dalla seconda alla quarta ora; qualora invece non si somministri alcun rifornimento glucidico la velocità è ancora minore (3.2 mmol/Kg/ora). L'importanza, dopo uno sforzo muscolare, di provvedere alla somministrazione di snack e/o integratori zuccherati (1.0-1.5 g/Kg di peso corporeo) quanto più rapidamente possibile. Subito dopo l'attività fisica il flusso di sangue verso i muscoli è ancora molto elevato. Le fibrocellule muscolari sarebbero più sensibili all'azione dell'insulina (favorisce la sintesi del glicogeno) e, pertanto, si realizzano le condizioni più idonee per un più rapido recupero delle scorte. Transgenici ma… molto comuni: patate, pomodori e mais Le patate, utilizzate nelle catene dei fast food è resa impermeabile ai grassi per friggerla I pomodori, maturano a “comando”, ritardando i danni dell’eccessiva maturazione Il mais, reso resistente alla piralide, suo principale parassita, è il prototipo di piante OGM resistenti agli attacchi dei parassiti Vantaggi e svantaggi della manipolazione genetica Vantaggi: maggior produttività a parità di superficie, maggior resistenza ad agenti inquinanti e parassiti e a condizioni climatiche avverse; miglior qualità e costi minori. Svantaggi: non sono ancora ben noti gli effetti indesiderati, rischio di estinzione di colture equivalenti naturali, impoverimento del terreno. Alcuni tipi di pasta con troppo glutine RAZIONE POST - GARA la velocità di risintesi del glicogeno muscolare dipende anche dalla qualità (Indice Glicemico) degli zuccheri utilizzati. Anche nella fase di recupero il glucosio e i suoi polimeri (maltodestrine) offrono dei benefici maggiori rispetto al fruttosio. Secondo le ricerche condotte da Coyle, il glucosio, il saccarosio e gli amidi sarebbero in grado di determinare una risintesi pari al 5-6% per ora, contro il 2% ottenuto con la somministrazione del fruttosio. Nella fase di recupero sarebbero da preferire, salvo diversa indicazione medica come in caso di diabete e/o ridotta tolleranza agli zuccheri, gli alimenti a più alto indice glicemico INDICAZIONI PRATICHE Gli studi condotti dimostrano che il recupero delle capacità prestative dopo un'attività fisica prolungata e/o prolungata-intermittente (giochi di squadra) è fortemente influenzata dalla possibilità di consumare elevate quantità di carboidrati, piuttosto che dall'apporto energetico in sé, realizzato aumentando la quota di proteine e di lipidi consumati Ruolo centrale, energetico, dei carboidrati nella alimentazione degli atleti, siano essi zuccheri semplici (razione di attesa, percompetitiva e di recupero immediatamente dopo lo sforzo) o complessi (alimentazione nei periodi di allenamento, nella settimana, nei giorni e nelle ore che precedono la gara; Bevande semplici (succhi di frutta, the, ecc.) o appositamente studiate (maltodestrine, minerali e sostanze alcalinizzanti) per prevenire e/o correggere le perdite idrico-minerali causate dalla profusa sudorazione, favorire l'eliminazione delle scorie metaboliche, ottimizzare la disponibilità del glicogeno e consentire in definitiva il più rapido recupero dell'efficienza atletica dopo gravosi sforzi fisici. Per concludere: Alcune curiosità Formaggio Grattugiato Spremuta di arancio Cappuccino Patate e verdura Inzuppare il cornetto o ciambellone nel latte… Riso nero dell’imperatore ricco di antiossidanti 10 volte il mirtillo Peperone 25 volte più rocco di vitamina C degli agrumi I grassi bruciano alla fiamma degli zuccheri Cura dei Denti per proteggerli da cibi acidi (erosione) Bere bevande acide (vino, spremute, bibite gassate) senza far sostare a lungo il liquido in bocca Non masticare troppo a lungo cibi acidi, specie frutta Sciacquare la bocca con acqua dopo pasto Aspettare un’ora prima di spazzolarsi i denti dopo assunzione di cibi o bevande acide Usare spazzolino adatto Usare denitrifico al fluoro e poco abrasivo. Oltre al fluoro utili dentifrici con idrossiapatite, licheni, bambù. Da esperienza: un precontatto o un cross-byte possono dare problemi a distanza (es. ginocchio e alluce) e/o al baricentro. Grazie!