Gli esercizi della spalla L’esercitazioni della spalla, sono esercitazioni utili e complesse allo stesso tempo. Utili perché rinforzano un compartimento mobile e delicato; complesse perché si sviluppano sul piano sagittale da imparare a gestire. L’ esercitazioni le possiamo suddividere in: - Dinamiche Statiche Con manubri Con macchine fitness Con fluit boll Con bastoni Con palloni Con elastici Ovviamente esistono altre forme, ma secondo me queste sono le più utilizzate su ampia scala, dove con molta facilità si possono reperire ed utilizzare le attrezzature. Ogni esercitazione va suddivisa a seconda di cosa dobbiamo sviluppare: - - Spinte - Tirate al mento - Lento avanti - Lento dietro Massa muscolare Tono muscolare (forza) e prevenzione Forza esplosiva elastica Queste tipologie di esercizi si possono svolgere con elastici, fluit boll, bastoni ed altro. Le esercitazioni della spalla con attrezzature fitness sono: Ogni tipologia di esercizio bisogna eseguirlo da seduti o in piedi, ovviamente bisogna deciderlo a seconda del grado di consapevolezza ed esperienza del nostro atleta; in piedi lavorano anche i muscoli posturali e quelli interessati al mantenimento del “punto core”. - Alzate laterali - Alzate frontali L’importanza di questa tipologia di esercizi e cercare di essere i più precisi biomeccanicamente parlando, in modo tale da non utilizzare alcune muscolature che possono influenzare in maniera negativa l’escursione articolare da ricercare. Sappiamo bene che “isolare” totalmente le varie componenti muscolare è impossibile, ma ridurre la loro azione è indispensabile. ritorno ottimale del gesto dell’esercizio in fase di ricarica. A questo punto bisogna fare una piccola parentesi riguardanti il muscolo trapezio, esso dovrebbe essere sviluppato il meno possibile. La sua ipertrofia diminuisce l’azione dei muscoli della cuffia, con conseguente riduzione della mobilità articolare. In altre parole la leva braccio viene utilizzata correttamente, se vengono garantiti gli angoli di movimento, questo avviene attraverso la postura creando così l’isolamento muscolare, con i conseguenti aggiustamenti. Per esempio le tirate al mento sono esercitazioni dove il trapezio lavora come muscolo principale, quindi si può evitare di eseguirlo o eseguirlo con intensità e periodicità inferiore a tutte le altre tipologie. Lo stretching diventa importante anche per aiutare la giusta contrazione muscolare;una buona contrazione viene bilanciata dalla giusta capacità di rilassamento del muscolo antagonista. In più la normale ipertrofia muscolare non deve causare perdita dell’elasticità e fluidità della componente articolare. Per questo sia prima che dopo le esercitazioni bisogna concedersi 20” secondi di stretching. La tipologia delle esercitazioni variano a seconda della posizione in cui le eseguiamo, perché interagisce in modo più o meno intensa la forza di gravità, unica resistenza al movimento. La forza di gravità influisce anche su punto “core” che se stimolato, continua il lavoro dei muscoli posturali. La giusta postura permette una contrazione muscolare, specifica della spalla, di lavorare con più intensità e precisione. Durante le esercitazione della spalla i muscoli posturali del collo e del busto restano attivi e stabilizzano il movimento, garantendo il Marco Candalise