apicale si è differenziata come le cellule parietali, le cellule spermatogene subiscono bensì ancora un certo numero di divisioni avanti di dare gli spermatidi, però ciascuna divisione porta ad un rimpiccolì mento del volume cellulare. Queste divisioni, simultanee nelle cellule di una massula, sembrano essere in numero su per giù eguale nelle diverse massule : ne viene di conseguenza che le massule centrali, che si sono partite con un certo numero di cellule, forniscono un gran numero di spermatidi, in quanto che le cellule aumentano notevolmente in numero fin dalle prime divisioni dopo la differenziazione della cellula apicale (fig. 9), mentre le massule apicali, che si sono partite con una sola cellula, forniscono un numero di spermatidi assai minore. F i g - '3Accrescimento dello spermatangio dallo stadio della fig. 8 fino alla formazione degli spermatidi ( x 95). Questa seconda fase dello sviluppo dello spermatangio è dunque caratterizzata da una progressiva suddivisione delle cellule spermatogene in un numero sempre maggiore di elementi ; essa porta alla rapida diminuzione sia del citoplasma come del volume del nucleo e del nucleolo'di ciascuna cellula, finché non prendono origine gli spermatidi (fig. 10), rappresentati da piccole cellule rotondeggianti, che constano essenzialmente di un nucleo, in cui non si può vedere traccia sicura di nucleolo, circondato da una esigua quantità di citoplasma. Negli spermatangi che contengono gli spermatidi sparisce la suddivisione in massule del tessuto interno, che torna ad essere come un tutto unico, costituito da un reticolato di lamelle mediane, nel cui interno si trova il corpo dello spermatidio; fra questo e la parete vi è un grande spazio apparentemente vuoto (fig. 10).