Cortina Astronomica anno 2011 DUE ECLISSI DI SOLE MOLTO SOFFERTE di Giulia Iafrate e Marco Migliardi Dopo Austria, Zimbabwe, Sud Africa ed Egitto potevano i soci dell’Associazione Astronomica Cortina lasciarsi scappare le eclissi totali di Sole dell’agosto 2008 e, soprattutto, quella del luglio 2009, la più lunga del secolo? Risposta esatta: no! E allora eccoci qua a raccontare i bellissimi viaggi in Russia e Cina, che ci hanno permesso di assistere, in ambienti e circostanze assai differenti, ad altre due spettacolari, e al tempo stesso inquietanti eclissi. Qualche curiosità sulle eclissi Vi siete mai chiesti quanto fortunati siamo ad abitare sulla Terra? Dal nostro pianeta possiamo vedere le eclissi totali di Sole per una fortuita coincidenza: la Luna e il Sole hanno lo stesso diametro apparente in cielo, circa mezzo grado. Attenzione: diametro apparente! Il Sole è molto più grande della Luna, ma anche molto più lontano: è questa combinazione di dimensioni e distanza dalla Terra dei due oggetti che fa sì che essi si possano nascondere a vicenda durante le eclissi. Qualcuno potrebbe chiedersi: “perché la Luna deve essere proprio di quelle dimensioni e a quella distanza? Se fosse più grande o più vicina coprirebbe ugualmente il Sole, no?”. La risposta è sì, però una Luna di dimensioni apparenti più grandi del Sole ci nasconderebbe anche i vari fenomeni osservabili sul bordo del Sole, per esempio le protuberanze, e la corona. Avremmo lo stesso un’eclisse totale di Sole, ma lo spettacolo sarebbe meno entusiasmante. Ma… potremmo osservare eclissi di Sole da altri pianeti del Sistema Solare? Vediamo. Durante un’eclisse di Sole la Luna si posiziona tra noi e il Sole; condizione necessaria per un’eclisse di Sole è quindi che il pianeta da cui si osserva abbia un satellite: questo già esclude Mercurio e Venere. Le lune di Marte sono troppo piccole: i marziani non possono osservare eclissi totali ma solo eclissi parziali o transiti. I quattro pianeti giganti (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) sono invece più fortunati: da lì il Sole è abbastanza distante e le loro lune hanno le dimensioni giuste. I satelliti di Giove sono particolarmente adatti allo scopo, poiché orbitano sullo stesso piano del Sole: le sonde riprendono spesso immagini dell’ombra dei satelliti di Giove proiettata sul pianeta. Quindi da Giove e dagli altri pianeti gassosi si vedono le eclissi di Sole? La risposta è sì, però… c’è un piccolo problema: si tratta appunto di pianeti gassosi, che non permettono la vita in quanto privi di un suolo solido su cui la vita possa svilupparsi. Da questi pianeti si vedono le eclissi, ma non c’è nessuno e mai ci sarà nessuno a guardarle. Nel Sistema Solare noi “terrestri” siamo gli unici a poter godere del meraviglioso spettacolo delle eclissi totali di Sole! L’eclisse Siberiana di Giulia Iafrate L’eclisse totale di Sole del 1 agosto 2008 è stata visibile da uno stretto corridoio che ha attraversato metà del nostro pianeta. Il percorso dell’ombra della Luna è iniziato in Canada e si è esteso attraverso la Groenlandia, l’artico, la Russia, la Mongolia e la Cina. L’eclisse parziale è stata visibile lungo una fascia più ampia, che ha incluso il nord-est degli Stati Uniti d’America, la maggior parte dell’Europa e l’Asia. Inizialmente avevamo pensato di osservare l’eclisse dalle steppe della Mongolia, attraversando in fuoristrada i territori conquistati quasi 1000 anni fa dal mitico Gengis Khan. Dopo i primi mesi di accurata pianificazione ci siamo però scontrati con alcune difficoltà logistiche, dovute alla ridotta ricettività turistica della Mongolia e alla lontananza da qualsiasi forma www.cortinastelle.it 10 Cortina Astronomica anno 2011 di civiltà del luogo che avevamo scelto quale il più adatto, astronomicamente parlando, per l’osservazione dell’eclisse. Così, forse un po’ a malincuore, abbiamo optato per una meta più turistica e facilmente accessibile: la Siberia. Abbiamo scelto una località nei pressi della città di Barnaul, a sud di Novosibirsk, da cui il Sole è stato completamente oscurato per oltre 2 minuti, completando il viaggio verso Mosca e San Pietroburgo. Diario di viaggio Il gruppo, composto da 24 appassionati provenienti da varie parti d’Italia, è partito la mattina del 30 luglio da Venezia e, fatti i conti con alcune ore di fuso orario, è arrivato a Mosca nel primo pomeriggio. Il giorno successivo è stato dedicato alla visita di Mosca, la capitale: piazza Rossa, vista della città dalla Collina dei Passeri, la Moscowa e visita al Cremlino, centro del potere dal XII secolo, datazione del primo nucleo della cittadella fortificata, cattedrale di San Basilio e tomba di Lenin. L’hotel in cui eravamo alloggiati, il “Cosmos”, era dedicato all’esplorazione spaziale e dalle sue camere abbiamo potuto ammirare, oltre all’imponente torre televisiva, il curioso monumento alle imprese spaziali. Ed eccoci al 1 agosto. Giunti a Barnaul, giovane e allegra cittadina della Siberia centrale, tutti pensiamo esclusivamente all’eclisse e alle condizioni meteo non proprio entusiasmanti. Siamo venuti fin quassù in Siberia per vedere l’eclisse, mica possiamo farci fregare da qualche nuvoletta. Appena arrivati in hotel consultiamo i vari bollettini meteo, ci colleghiamo ad Internet, chiediamo informazioni locali e interpelliamo chi è rimasto a prestare supporto Il gruppo al gran completo in attesa di ammirare il grande fenomeno celeste. in piedi da sinistra: Daniela Giovagnoli, Roberta Da Val, Alessandro Dimai, Maria Cleofe Cardinali, Oretta Dadiè, Angela Patri, Serena Gradari, Laura Pignaton, Andrea Berzuini, Ambra Mazza (la nostra guida italiana), Natascha (la nostra guida di Barnaul) seduti da sinistra: Alfonso Pocchiesa, Guerrino Anastasi, Marco Dimai, Umberto Cattaneo, Michele Baldini, Luigi Matarazzi, Daniele Cipollina, Giulia Iafrate, Stefano Ottani, Mauro Pierucci, Dino Abate, Maria Elisabetta Vaccario, Giampaolo Liberti, Claudia Cattaneo. A destra il “logo” della spedizione. www.cortinastelle.it 11 Cortina Astronomica anno 2011 dall’Italia. Dopo poco capiamo che per avere le maggiori probabilità di sereno dobbiamo muoverci verso nord. Il giorno dopo avremmo comunque dovuto percorrere alcune centinaia di chilometri in bus per raggiungere l’aeroporto di Kemerovo, in quanto da Barnaul non c’era posto sui voli per Mosca. Noleggiamo una corriera e partiamo subito, senza una meta precisa, semplicemente inseguendo il sereno. Un paio di ore prima dell’inizio dell’eclisse troviamo un posto che pare fare al caso nostro: alcuni campi e prati a bordo strada. Decidiamo di fermarci. Siamo a Cherepanovo (53° 56’ 31,78” N; 83° 26’ 21,71” E), sperduti in Siberia al confine tra la regione degli Altai e quella di Novosibirsk. A osservare l’eclisse da Barnaul c’è mezza Europa, quassù ci siamo solo noi. Prepariamo e attrezziamo il nostro sito osservativo con gli strumenti e le macchine fotografiche, pronti al grande evento. Le www.cortinastelle.it nubi continuano a farci visita. L’eclisse è annuvolata, ma niente di particolarmente grave, riusciamo comunque a scorgere la nostra stella e le varie fasi del fenomeno. L’eclissi è iniziata alle 17:44 locali (9:44 UT) ed è finita alle 19:48 (11:48 UT), la totalità, della durata di 2 minuti e 15 secondi, si è estesa dalle 18:46:56 alle 18:49:10. Scattiamo foto, per la famosa sequenza sono importanti anche i momenti iniziali, ci confrontiamo, osserviamo il paesaggio, la Luna copre sempre di più il Sole, manca poco… silenzio… arriva il buio… ed ecco la totalità! C’è chi si gode questi due magici minuti contemplando lo spettacolo e chi si concentra a immortalarlo con foto e video. Tutti siamo incantati davanti a questo evento, assistere a un’eclisse totale di Sole è un’esperienza indimenticabile. Il cielo è buio, ma tutto intorno, lungo l’orizzonte, si vede il chiarore, come un magnifico tramonto a 360°. In cielo ci sono il Sole 12 Cortina Astronomica anno 2011 nascosto dalla Luna e la bellissima corona solare, a dir la verità non molto estesa in quanto eravamo nel periodo di minimo dell’attività solare, alcune stelle e tre pianeti: Saturno, Venere e Mercurio.Si vedono anche alcune piccole protuberanze, la fine della totalità si avvicina, appare il cosiddetto anello di diamante e scompare l’oscurità. La magia dell’eclisse è finita, ma sul campo rimangono 24 astrofili felicissimi per quello che hanno appena avuto la fortuna di ammirare! Continuiamo con le foto, il paesaggio merita e la fase parziale dura ancora un bel po’. Alla sera ci rimettiamo in viaggio e, commentando l’evento dall’interno della corriera che ci sta portando a Kemerovo, quasi non ci accorgiamo dello spettacolo che c’è fuori. Siamo sperduti in mezzo alla Siberia, lungo un strada tortuosa su e giù per le montagne, lontano da qualsiasi fonte di luce: appena puntiamo gli occhi al cielo ci accorgiamo della sua limpidezza, riesco a vedere nitidi a occhio nudo M31 e M13, un sogno. Dobbiamo continuare il viaggio, non abbiamo tempo per fermarci a fare foto: l’aereo non aspetta. Il giorno successivo è stato dedicato al trasferimento a San Pietroburgo, e poi due giorni per visitare la città. Abbiamo visto la fortezza sulla Neva costruita nel 1703 da Pietro il Grande, l’imponente Ermitage, simbolo culturale della più bella città della Russia, la cattedrale di St. Isacco e le più famose residenze degli Zar, dove si trova, immersa nel verde, la splendida reggia di Caterina. Poi la visita al meraviglioso Parco di Petrodvortes, noto per le sue mille fontane e giochi d’acqua, per terminare il nostro viaggio con una cena caratteristica russa accompagnata da musica folkroristica. La splendida e grandissima Piazza Rossa a Mosca, una delle mete del viaggio turistico in Russia (foto Alessandro Dimai) Sopra: immagine di gruppo ripresa durante la totalità; a sinistra del Sole si vedono Mercurio e Venere. (foto AAC) www.cortinastelle.it 13 Cortina Astronomica anno 2011 Un’eclisse fortemente voluta di Marco Migliardi “Chongqing è un importante porto fluviale della regione del Sichuan, nonché un rinomato centro industriale posto nel punto di incontro tra lo Yangtze e lo Jailing. Nel luogo della confluenza, su una collina, si estende il nucleo storico, mentre il resto della città moderna si estende sulla piana dei due fiumi…” …leggevo queste note dalla mia guida mentre attendevamo l’imbarco, in clamoroso ritardo, del volo ShanghaiChongqing delle 21,30. Fino a poche ore prima ignoravamo l’esistenza di questo enorme centro nel cuore della Cina (la più estesa e popolosa municipalità con status di provincia della Repubblica Popolare Cinese, circa 32.355.000 abitanti, secondo Wikipedia) ed ora, quasi all’improvviso, si era trasformato nell’Eldorado dei nostri sogni: lì avremmo dovuto assistere, il giorno dopo, all’eclisse di Sole che ci aveva portati fino in Cina. Grazie al ritardo del nostro volo stavo assaporando i primi momenti di vero relax di un’intensa e convulsa giornata, iniziata, all’alba, con la visione spettrale di una Shanghai piovosa e avvolta dalle spire di una perturbazione che non lasciava speranze. Le affannate ricerche in Internet di bollettini meteo affidabili confermavano le nostre più fosche previsioni e le difficili telefonate ai vari centri informativi erano ancora più lapidarie: per vedere l’eclisse bisognava spostarsi verso ovest, fuori dalla perturbazione, a Wuhan o forse, meglio ancora, a Chongqing, quasi 2000 Km. a ovest di Shanghai! Naturalmente bisognava partire subito, senza perdere tempo, visto che in pochi minuti i biglietti aerei per Wuhan erano spariti letteralmente sotto i nostri occhi intenti a fare la prenotazione online. La nostra agenzia di viaggio cinese si impegnava allora ad organizzarci su due piedi la trasferta nel Sichuan, voli, hotel e bus in loco per tutto il nostro gruppo, una venticinquina di persone circa, ma occorreva pagare in anticipo e soprattutto in contanti. Non auguro al mio peggior nemico questa sequenza di esperienze: prelevare dai bancomat l’equivalente di alcune migliaia di euro, con l’agitazione per il tempo che passa che rende più convulse le operazioni, i messaggi a video in soli caratteri cinesi, e i rotoli di yuan, vomitati dai bancomat presi d’assedio, che non sapevamo più dove mettere. Si pensi che la banconota cinese di maggior valore è di 100 renminbi, circa dieci euro! Dopo ore di drammatiche decisioni e convulsi preparativi riusciamo finalmente ad organizzare la nostra partenza, ma altri preziosi minuti vengono persi alla ricerca di un passaporto finito, chissà come, sotto un divano della hall del nostro hotel. Quando finalmente ci ritroviamo pronti per andare all’aeroporto è ormai troppo tardi per prendere il bus. Il traffico caotico della metropoli ci impedirebbe di sicuro di prendere il volo prenotato. Si decide allora di andare in aeroporto col nuovo treno super veloce, la cui stazione si trova però nei pressi del Bund, a mezzora di strada dal nostro hotel. Altre tensioni, altri taxi, altre corse sotto la pioggia e con i bagagli in mano per non farci sfuggire l’ultima possibilità. Alla fine, seduti comodamente nel treno super veloce, vedere il tachimetro digitale segnare i 301 km/h ci riempì di una soddisfazione veramente meritata. Ma purtroppo i problemi non erano ancora finiti. Arriviamo di corsa in aeroporto ma al terminal sbagliato e a piedi non avremmo fatto in tempo a raggiungere il terminal giusto visto che mancavano pochi minuti alla chiusura del check-in. Cerchiamo di bloccare alcuni taxi, ma non appena si rendono conto che chiediamo un trasporto di solo 1km, se ne fuggono veloci. Alla fine montiamo letteralmente dentro ad alcuni taxi proponendo agli autisti un pagamento per loro spropositato per un viaggio così breve: 30 renmimbi, circa 3 euro e con questo li convinciamo a partire. Un’ultima corsa affannosa per arrivare in tempo utile al check-in e poi… un’attesa di oltre 3 ore per il ritardo del volo! www.cortinastelle.it 14 Cortina Astronomica anno 2011 Spettacolare sequenza dell’eclisse cinese ripresa da Dawan, a nord di Chongqing, dove la totalità è durata quasi 5 minuti. (foto Daniele Cipollina) www.cortinastelle.it 15 Cortina Astronomica anno 2011 Arriviamo all’aeroporto di Chongqing che è già notte fonda e subito capiamo che le difficoltà non sono ancora finite. Il primo gruppo che era partito alcune ore prima di noi ci comunica che ha dovuto rivoluzionare il programma previsto dall’agenzia in quanto l’hotel prenotato si trovava a sud della città, mentre noi, all’alba, avremmo dovuto dirigerci verso nord per vedere l’eclisse. In pratica se avessimo accettato il piano predisposto saremmo arrivati in hotel giusto per cambiarci e rinfrescarci un po’ per poi ripartire subito dopo, senza neanche toccare il letto. Pertanto era stato avvistato per caso un albergo nei pressi dell’aeroporto ed era stato subito preso per tutto il gruppo. Mi immaginavo di trovare un hotel “China style”, diroccato e magari senza toilette, per non parlare dell’aria condizionata… in fin dei conti era stata una scelta obbligata e non si poteva andare troppo per il sottile. Ci ritrovammo invece nel migliore albergo mai incontrato in Cina: una hall enorme ed elegante, una camera che sembrava una suite, dotata di tutti i confort e arredata con design ultramoderno e raffinato. Il bagno, spaziosissimo, aveva una doccia multigetto che era divisa dalla zona notte da una parete di vetro: se dal letto si teneva aperta una tenda si poteva ammirare lo spettacolo del/la compagno/a sotto la doccia. Forti questi arredatori cinesi! Purtroppo questa meravigliosa stanza ci doveva ospitare solo per 3-4 ore, in quanto la partenza era prevista per le 5,30. Una vera levataccia, ma ad attenderci c’era l’eclisse più lunga del secolo, quindi nessun problema. Qualcuno potrà obiettare: ma se l’eclisse inizia, come da tabella, alle 8,23 e Chongqing già si trova nella fascia di totalità, non basta semplicemente farsi svegliare alle 7,30, fare una bella colazione, uscire dall’hotel e cominciare ad osservare il fenomeno celeste fin dai suoi primi istanti? No signori, troppo semplice. Non basta essere nella fascia di totalità, ma occorre essere al centro della stessa, per non perdersi nemmeno un secondo dell’eclisse. D’altronde, dopo aver fatto migliaia di chilometri per inseguirla a nessuno verrebbe in mente di tralasciare gli ultimi 30 miseri km che ci separano dal centro della fascia di totalità che ci permette di godere uno spettacolo lungo ben 5’10”, una quarantina di secondi in meno rispetto all’area precedentemente designata a sud di Shanghai, ma almeno qui con la certezza del cielo sereno. Saliamo quindi sul bus e prendiamo un’autostrada perfettamente deserta in direzione nord, con gli occhi sui navigatori satellitari pronti a fermarci non appena raggiunta la centralità della fascia d’osservazione, che si trova nei pressi del villaggetto di Dawan, poche case accostate ad una collina, in un’area forestale e montagnosa a una quarantina di chilometri a Nord di Chongqing. Appena usciti dall’autostrada il gruppo è costretto a dividersi: la terrazza privata dove ci viene suggerito di installarci è troppo piccola per 25 scatenati fotografi dotati di cavalletti e telescopi e quindi una buona metà di noi è costretta ad installare i propri strumenti su un’area pianeggiante accanto al casello autostradale, dal quale in 3 www.cortinastelle.it 16 Cortina Astronomica anno 2011 ore, non vedemmo transitare una sola autovettura. Ancora non avevamo terminato di sistemare le apparecchiature che subito, timidamente, si avvicinano alcuni abitanti del villaggio incuriositi dai nostri traffici. La prima ad avvicinarsi è una bambina di 10 anni che mi osserva mentre monto la Canon sul treppiede. “Ni jiao shen me?”, come ti chiami, le chiedo, facendo ricorso ad una delle tre frasi cinesi memorizzate in una settimana di viaggio, “Wang Jing Jing”, “Io, Marco”, “Malco?”, “No, no Malco, MaRco”, “Ok, Malco, Malco”. Va bene Wang Jing, non ti preoccupare. “Vuoi vedere il Sole?” le chiedo, facendomi tradurre la frase da Alice, la mia preziosissima guida personale, che non mi mollerà un minuto durante l’eclisse e che qualche giorno dopo ci accompagnerà nella nostra estensione a Guilin e Yangshuo. Non appena Wang Jing mette l’occhio all’oculare della Canon parte un’esclamazione di sorpresa “Wow! yue liang ba tian yang gei zhe zhu le”, Il Sole è coperto dalla Luna, e subito chiama un’altra bambina e suo nonno a vedere lo spettacolo. “Ni xi huan ri quan shi ma?”, Ti piace l’eclisse, chiede Alice, e i sorrisi e i gesti con le mani valgono più di mille risposte. Il nonno sembra invece meno entusiasta, anzi un po’ preoccupato e se ne esce con una frase che anche Alice sul momento non riesce a capire “Tian gou zai chi tai yang”, Il cane del cielo sta mangiando il Sole. In realtà si riferiva ad un’antica storia cinese in cui un cane divino che vive sulla Luna si divora il Sole. Finiamo di distribuire al sempre più affollato gruppo di cinesi i nostri occhialini e i nostri vetri oscurati da eclisse; Wang Jing riceve dalle mie mani gli occhiali in Astrosolar regalati da Coelum e non li molla più; solo per pochi momenti, sollecitata da Alice, li passa ai suoi amichetti per poi riprenderseli subito dopo. Intanto, nel solito caldo afoso che non ci lascerà mai durante tutto il viaggio cinese, l’eclisse continua ad avanzare in un cielo appena lievemente velato. Le notizie ricevute da Shanghai danno invece pioggia costante per tutta la mattinata, e tiriamo un sospiro di sollievo al pensiero che avremmo dovuto essere lì in quel momento. Qualche gioco con le ombre dell’eclisse proiettate su un muro bianco, continue osservazioni al binocolo e foto a raffica fino alle 9,30 quando l’oscurità si fa sempre più densa e solo un piccolissimo spicchio di Sole resta da coprire. A quel punto leviamo i filtri dagli obiettivi e riprendiamo un meraviglioso anello di diamanti, i grani di Baily e poi, per qualche istante, una serie di piccole protuberanze che vengono poi immediatamente coperte dall’ombra lunare. Ci accorgiamo subito che un’eclisse lunga comporta il lieve inconveniente di presentare un disco lunare sensibilmente più grande di quello solare che www.cortinastelle.it 17 Cortina Astronomica anno 2011 ci nasconde, quindi, le protuberanze più piccole, rendendo meno spettacolari le immagini fotografiche. Anche la corona solare, in parte coperta dal disco lunare e in parte forse cancellata dalla lieve foschia, ci è sembrata meno esaltante delle eclissi precedenti, ma questa minore luminosità ha reso ancora più buio il cielo, permettendoci di scorgere facilmente numerose stelle, oltre a Venere e a Giove le cui posizioni avevamo precedentemente studiato. La reazione dei nostri piccoli amici cinesi alla totalità è stata di enorme stupore. Soprattutto li colpiva il fatto di poter guardare il Sole senza occhiali “hao qi guai”, che strano, continuavano a ripetere, e poi con un’eccitazione evidente nelle loro voci urlavano verso i genitori: “Ian yang mei le”, il Sole non c’è più, il Sole non c’è più! Ma dopo 5 minuti il Sole è ritornato ad illuminare le colline intorno a noi, seguito dall’ormai abituale applauso che accompagna tutte le apparizioni della nostra stella dopo una eclisse, quasi a voler sottolineare la nostra soddisfazione per lo spettacolo offerto, ma anche un segno di gratitudine per il ritorno atteso del protagonista principale. Pochi minuti dopo il ritorno della luce, tutta la vasta e composita comunità cinese che ci aveva accompagnato in questa esperienza si è come volatilizzata, scomparsa nel breve scorrere di qualche minuto, probabilmente tutti richiamati al lavoro quotidiano nei campi che solo il diversivo di un’eclisse li aveva convinti ad abbandonare. Anche Wang Jing se ne è corsa via con i suoi amici e la mamma, ma poi ha come un ripensamento, si gira e torna alla mia postazione fotografica. Aspetta che finisca di scattare una foto e mi allunga gli occhialini di Coelum con cui aveva osservato l’eclisse. “Xiexiè, Malco”. Le sorrido e glieli lascio. Tienili pure quegli occhialini, Wang Jing, a ricordo di questo giorno speciale che probabilmente racconterai per anni ai tuoi amici e grazie a te per il tuo stupore e per la tua compagnia. “Xiexiè, Wang Jing”. “Xiexiè, Cina”. Prossime eclissi Assistere a un’eclissi totale di Sole è un’esperienza indimenticabile, sia per chi la vive per la prima volta, sia per chi, come alcuni di noi, è un cliente affezionato. Quali sono allora i prossimi appuntamenti? Chi ha un po’ di pazienza può aspettare il 3 settembre 2081, giorno in cui sarà possibile vedere un’eclissi totale di Sole comodamente da Cortina e dall’Italia. In tale occasione il Sole sarà oscurato per ben 5 minuti e 33 secondi: fantastico! Chi non vuole attendere così tanto dovrà invece programmare qualche viaggio, nei prossimi anni infatti non ci sono eclissi totali visibili dall’Italia o dall’Europa. La prima, il 13 novembre 2012, sarà visibile dall’Oceano Pacifico e dall’Australia; quella successiva, il 3 novembre 2013, sarà visibile dall’Oceano Atlantico e dall’Africa Equatoriale. Il percorso della prossima eclisse totale interessa l’Australia. ECLISSI ANULARI E TOTALI VISIBILI FINO AL 2017 DATA TIPO DURATA 20 maggio 2012 anulare 05m46s 13 novembre 2012 totale 04m02s 10 maggio 2013 anulare 06m03s 3 novembre 2013 ibrida 01m40s 20 marzo 2015 totale 02m47s 9 marzo 2016 totale 04m09s 1 settembre 2016 anulare 03m06s 26 febbraio 2017 anulare 00m44s 21 agosto 2017 totale 02m40s VISIBILITA’ Cina, Giappone, Pacifico, Nord America nord Australia, sud Pacifico nord Australia, isole Salomone, centro Pacifico Atlantico centrale, centro Africa nord Atlantico, isole Faeroer e Svalbard Sumatra, Borneo, Sulawesi, Pacifico Atlantico, centro Africa, Madagascar Pacifico, Cile, Argentina, Atlantico, Africa nord Pacifico, U.S.A., centro Atlantico www.cortinastelle.it 18