ASTRONOMIA: ECLISSE SOLE, SPETTACOLO 'ESCLUSIVO' TERRA/ANSA ROMA (ANSA) - ROMA, 29 mar - Una luce un po' smorzata: cosìl'eclisse di Sole siè annunciata in Italia, ma ovunque scuole e appassionati del cielo hanno aspettato con il naso in su che il disco scuro della Luna lentamente cominciasse a coprire quello luminoso del Sole. Il fenomeno in Italia è stato parziale, mentre in Africa settentrionale la luce del Sole è stata completamente cancellata ed è apparso il cielo stellato. Ma in ogni caso è stato un appuntamento da non perdere, tanto più che le eclissi totali di Sole sono fenomeni unici nel Sistema Solare, possibili solo grazie alla particolare posizione della Terra. L'eclisse totale di Sole è un fenomeno "esclusivo" della Terra, ha spiegato la responsabile della didattica dell'Unione Astrofili Italiani (UAI), Maria Antonietta Guerrieri, perché gli angoli dai quali si osservano Sole e Luna sono uguali e questa - ha aggiunto - è una condizione che non è possibile osservare da nessun altro luogo del Sistema Solare. Soltanto sulla Terra i due diametri coincidono". Da Giove, per esempio, sarebbe impossibile osservare un'eclisse di Sole perché le quattro lune maggiori di quel pianeta gigante sono così grandi da coprire completamente il disco solare. Nemmeno Marte vede mai delle eclissi di Sole perché le sue lune, Phobos e Deimos, sono troppo piccole per riuscire a coprire il Sole e l'eclisse si riduce al passaggio delle lune contro il disco solare, con un effetto simile al transito di Venere contro il Sole osservato nel 2004. Dalla Terra, invece, vedere un'eclisse di Sole non è rarissimo, tanto che dal 2000 ad oggi ne sono avvenute ben cinque, tre delle quali totali. Nel nuovo secolo il Sole ha cominciato a dare spettacolo il 21 giugno 2001, con un'eclisse totale ben visibile dallo Zambia; il 4 dicembre 2002 un'altra eclisse totale di Sole ha lasciato in ombra una fascia dell'Africa e dell'Australia meridionale. Quindi è stata la volta dell'eclisse anulare del 31 maggio 2003 e il 23 novembre 2003 un'altra eclisse totale è stata visibile soltanto dall'Antartide; il 3 ottobre 2005, infine, c'é stata un'altra eclisse visibile in Tunisia e Spagna. In Italia l'ultima eclisse totale di Sole è stata visibile ormai 45 anni fa, il 15 febbraio 1961, e alla prossima occasione mancano ben 75 anni, visto che la prossima eclisse totale di Sole è prevista il 3 settembre 2081. E' molto probabile che le eclissi siano destinate a diventare fenomeni sempre meno interessanti dal punto di vista scientifico, ma certamente continueranno ad affascinare e a offrire uno spettacolo sempre suggestivo. Un tempo, infatti, le eclissi erano le uniche occasioni per osservare la zona più esterna del Sole, chiamata corona solare, che da sempre ha attirato l'interesse degli astronomi per le sue caratteristiche, come l'altissima temperatura e la forte emissione di raggi X. "In generale l'interesse scientifico per le eclissi è un po' calato perché oggi è possibile osservare la corona solare anche quando l'eclisse non c'é", ha osservato l'astronomo Giuseppe Severino, dell'Osservatorio di Capodimonte-Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Oggi le missioni spaziali e strumenti chiamati coronagrafi permettono infatti di compiere osservazioni un tempo impossibili perché la luce del Sole, quasi un milione di volte più intensa rispetto a quella della corona, rendeva impossibile osservare la parte più esterna della nostra stella. "La stessa scoperta della corona solare - ha aggiunto Severino - era stata fatta durante un'eclisse. Ma oggi il sistema più efficace per studiare la corona solare è una missione spaziale che permetta di osservare la radiazione X emessa dalla zona più esterna del Sole e che sulla Terra è impossibile da rilevare perché viene assorbita dall'atmosfera". Ed è per mettere a punto un coronografo destinato alla missione europea Solar Orbiter che un gruppo di ricercatori italiani dell'INAF ha seguito oggi l'eclisse dal deserto libico.(ANSA).