Rapporto di audit

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RAPPORTO DI AUDIT
Ex ARTICOLO 4 PARAGRAFO 6 del
REGOLAMENTO CE 882/2004
per il “Settore Anagrafi Zootecniche – Anagrafe dei
Suini
REGIONE PUGLIA
04 /06 – 11 - 2015
Pag:10
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ORGANIZZAZIONE OGGETTO DELL’AUDIT:
Area Politiche per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità – Servizio
Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione – Ufficio di Sanità veterinaria -
DATA DELL’AUDIT:
dallo 04 allo 06 novembre 2015.
OBIETTIVO DELL’AUDIT:
1 - Verifica e valutazione del sistema di controllo regionale nella gestione dell’Anagrafe
Zootecnica dei suini (BDN) ai fini della gestione della sanità animale, della tracciabilità degli
animali e dei loro prodotti e dell’utilizzo dei dati registrati ai fini dell’alimentazione di altri
sistemi di rendicontazione nazionali ed internazionali.
2 - Verifica della conformità alla normativa comunitaria e nazionale di settore ed alla normativa
di carattere orizzontale attraverso esame delle disposizioni previste; verifica della completezza
delle registrazioni nei sistemi informativi specifici; verifica della coerenza delle attività svolte e
dei risultati ottenuti con le disposizioni previste; verifica dell’efficacia delle disposizioni previste
e della loro idoneità a raggiungere gli obiettivi prefissati
BASE LEGALE:
Articolo 4, paragrafo 6, del Regolamento CE 882/2004
Direttiva 2008/71 CE
Decreto legislativo del 26 ottobre 2010 n. 200
Decisione 2003/99 CE sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici
Decreto legislativo del 4 aprile 2006 n. 191
Decisione 2009/712
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CAMPO DELL’AUDIT:
Localizzazioni fisiche:
1. Sede del Servizio Veterinario regionale a Bari;
2. Sedi del: Servizio Veterinario - Azienda Sanitaria Locale di Bari Nord – distretto di Altamura,
Azienda Sanitaria Locale di Foggia – distretto di Troia.
3. Allevamenti suinicoli individuati dal GdA con la collaborazione del Servizio Veterinario
Regionale,
per la ASL BA nord: allevamento da “ingrasso” cod az: 004BA214,
- sempre nella ASL di Bari nord si è scelto di visitare un OSA (macello n. reg.: 2829M), al
solo fine di valutare, per la parte di competenza del Servizio veterinario ufficiale
responsabile sul macello, l’implementazione dell’apposita sezione della BDN dei suini
per quanto riguarda la registrazione dei prelievi e relativi esiti dell’esame trichinoscopico.
Per la ASL di Foggia, si è convenuto di visitare un allevamento “semibrado” il cod. az:023FG023,
poiché n tale Provincia la realtà dell’allevamento suinicolo “semibrado” è diffusa.
La selezione delle strutture è avvenuta congiuntamente tra auditor e servizio veterinario
regionale, considerando sia i dati presenti nei S.I. (Sistemi Informativi ) che le informazioni
trasmesse dall’ Assessorato.
RAPPRESENTANTI DELL’ORGANIZZAZIONE PARTECIPANTI ALL’AUDIT:
Riunione di apertura giorno 04 presso gli uffici del Servizio Veterinario regionale:
Il Responsabile del Servizio Veterinario regionale dott. O. Mongelli,
il referente regionale per la Sanità Animale dott P. Milillo,
il referente regionale per la Sicurezza degli alimenti dott P. Pinto.
Presenti per il territorio solo i Servizi Veterinari interessati dall’audit ed 1 rappresentante dell’IZS
di Puglia e Basilicata sezione di Foggia.
ORGANIZZAZIONE RESPONSABILE DELLA CONDUZIONE DELL’AUDIT :
Ministero della Salute -DGSAF – Ufficio II :
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COMPONENTI IL GRUPPO DI AUDIT :
dott.ssa M.G. Falcone (capo team,)
ing. D. Palma (esperto BDN) del CSN C/o IZS di Abruzzo e Molise.
CRITERI DELL’AUDIT:
Politica: documenti forniti dalla Regione: PRIC, piano regionale relativo al settore (si veda elenco
riportato al punto successivo).
MODALITÀ DI CONDUZIONE DELL’AUDIT:
Presentazione dell’organizzazione del Servizio Veterinario regionale e dei SSVV territoriali,
navigazione della BDN dei Suini con i colleghi delle ASL presenti
Presa visione delle indicazioni dettate al territorio circa i controlli inerenti la materia oggetto di
audit con “ l’Atto dirigenziale” del 16-06-2015 relativo alla programmazione regionale dei
controlli ufficiali in materia di sicurezza alimentare - Integrazione per l’anno 2015.
Valutazione dei documenti ricevuti dal Servizio veterinario regionale in occasione della riunione
di chiusura, elenco qui di seguito:
- convocazione della riunione e relativo verbale prodotto dallo “Assessorato Risorse
Agroalimentari, Agricoltura, Alimentazione, Riforma Fondiaria, Caccia e Pesca, Foreste”
avente come oggetto: Gruppo tecnico di lavoro sul sovrapopolamento dei cinghiali.
- Delibera DG. ASL di Bari n. 2424 del 17.12.2014 relativa alla “Presa d’atto dell’accordo tra
l’Azienda Locale della provincia di Bari ed il Parco Nazionale dell’Alta Murgia”
- la documentazione consegnata dalla ASL di Foggia (in parte in occasione della riunione di
chiusura dell’audit ed in parte inviata successivamente dal Serv. Veterinario regionale
tramite email):
 nota della Provincia di Foggia – settore Agricoltura, Caccia e Pesca – riportante la
richiesta di collaborazione ai servizi veterinari circa la formazione dei cacciatori.
 Parere Sanitario rilasciato dalla ASL Foggia centro, prot: 41/Vet.C/2011 del 04/02/2011
avente per oggetto: “Parere Sanitario per adibire due voliere a ricovero selvaggina.
Ditta: Di Pentima Giuseppina c/da Mezzanelle Lucera.”
 Autorizzazione sanitaria rilasciata dal Sindaco del Comune di Lucera (FG) prot: 6174
del 09/02/2011.
 N.2 Modelli IV attestanti la movimentazione di suini dal Parco Nazionale dell’Alta
Murgia all’allevamento cod: IT 028 FG 187 ,
 N.1 Modello IV attestante la movimentazione di suini in partenza dal cod. az.
IT028FG187 verso : “ AZIENDA AGRIT. VENATORIA ROVETA I LAMI S.N.C. via Di
Marciola, 17 Scandicci (FI)”
 Parere Sanitario per adibire due voliere a ricovero di selvaggina della Ditta: Di Pentima
Giuseppa C/da Mezzanelle Lucera. Prot: 41/Vet.C/2011 del 04/febbraio/2011.
 Autorizzazione Sanitaria – rilasciata dal Sindaco del Comune di Lucera, prot: 6174 del
9/febbraio/2011,
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

Documento rilasciato dalla ASL di Foggia – “Area C”, prot: U.0010445 del
02/febbraio/2015
Documento del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, prot:2015493 del 10/febbraio/2015
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SERVIZI, PROCESSI, ATTIVITÀ, PERSONALE, LUOGHI E AMBIENTI DI LAVORO,
DOCUMENTAZIONE E REGISTRAZIONI ESAMINATI e RELATIVE RISULTANZE:
Il responsabile del Servizio Veterinario regionale ha presentato l’organizzazione del servizio a
livello regionale e territoriale.
La Regione si è organizzata a livello territoriale, dal punto di vista della gestione della Sanità,
in “Macroaree” a valenza provinciale, tranne il Capoluogo che costituisce una macroarea a se’
stante detta “metropolitana”1
Per quanto riguarda l’organizzazione a livello regionale, è presente il responsabile, unico
dipendente a tempo indeterminato, e 3 veterinari assunti a tempo determinato, ognuno dei
quali è incaricato di gestire un’area della sanità pubblica veterinaria (“A” “B” “C”).
Stante l’esiguità del personale tecnico disponibile, il dottor Mongelli ha informato che a
livello regionale non è stato possibile emanare piani o disposizioni specifiche circa la gestione
delle anagrafi zootecniche, ma l’attività è limitata ad informare il territorio su tutte le eventuali
istruzioni inerenti l’argomento emanate dal Ministero.
Fino al 2015 il PRIC verteva principalmente sull’attività di controllo delle anagrafi inerenti gli
operatori del settore alimentare, solo a metà del 2015 è stato integrato con l’emanazione di un
“Atto Dirigenziale” che all’allegato “F” introduce espressamente la necessità della corretta
implementazione delle anagrafi zootecniche, chiarendo in premessa che la corretta tenuta delle
anagrafi è funzionale all’erogazione di aiuti comunitari nel settore agricolo e che data la
complessità dell’attività è necessario che le 3 aeree funzionali delle ASL operino in maniera
sinergica. Per quanto riguarda l’attività di formazione, sempre per la mancanza di personale a
livello regionale, il dottor Mongelli informa che non è stato possibile organizzare eventi
formativi ad hoc, in ogni caso tutto il comparto veterinario ha frequentato il corso per “Auditor”
organizzato dalla Regione.
In riferimento alla gestione della comunicazione tra Servizio Veterinario Regionale e SSVV
territorialmente competenti, il dottor Mongelli, informa che la possibilità di organizzare riunioni,
dal punto di vista pratico è piuttosto complicata e pertanto non avviene in modo sistematico,
solitamente tali momenti di incontro sono limitati ad affrontare situazioni emergenziali o di
particolare gravità attraverso la convocazione dei responsabili dei servizi veterinari delle ASL.
Il dottor Mongelli precisa però che al fine di potenziare la comunicazione diretta con il
territorio ed anche con l’Autorità Centrale, è ormai pratica corrente l’utilizzo dello strumento
della “video conferenza”. Non sono però state mostrate evidenze dell’effettivo utilizzo di tale
strumento di comunicazione per aspetti inerenti l’oggetto del presente audit. 2
In riferimento alla dotazione tecnologica a livello regionale, il dottor Mongelli informa che il
personale veterinario è attrezzato adeguatamente per le postazioni fisse, ma non è dotato di
telefono cellulare, se non di un unico apparecchio dedicato alle “emergenze” che viene utilizzato
a turno dai colleghi.
Per quanto riguarda il territorio è stato riferito che tutti i veterinari sono attrezzati con
La Regione Puglia con nota prot. AOO_152/5528 dell’11 maggio 2016 ha chiaritoche:”….. ai sensi del Reg. regionale n.
13 del 2009 e ssmm e ii il Dipartimento di Prevenzione risulta suddiviso in macroaree così come di seguito elencate: il
territorio della ASL di Bari è diviso in 3 Aree Territoriali, quello di Lecce in n. 2, quello di Foggia in n. 2, mentre quello di
Taranto, Brindisi e BAT coincide con il territorio provinciale.”
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La Regione Puglia con nota prot. AOO_152/5528 dell’11 maggio 2016 ha precisato che:”Lo strumento della VDC è
unicamente utilizzato per gli incontri tra l’ACC e l’ACR. Si specifica che le comunicazioni tra ACR e ACL, avvengono
costantemente mediante la trasmissione di note o disposizioni e in caso di particolari esigenze e/o urgenze, anche tramite
l’organizzazione di incontri e riunioni.”
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apparecchi telefonici, postazioni internet ed auto di servizio.
Il numero di risorse umane dedicate al controllo ufficiale risulta così distribuito sul territorio
regionale: n. 250 veterinari assunti a tempo indeterminato; n. 100 circa, veterinari specialisti.
Dall’esame dei documenti forniti dal Servizio Veterinario regionale, si rende evidente, che la
programmazione regionale dell’attività di controllo (PRIC) ha come obiettivo principale la
sicurezza deli alimenti, solo nel 2015 è stato emanato un “Atto dirigenziale” che ha
esplicitamente fatto riferimento alla necessità di effettuare controlli anche per quanto riguarda
le Anagrafi Zootecniche.
04/11 pomeriggio:
L’audit è proseguito nel Distretto di Altamura (BA nord), dove il responsabile del servizio di
area A ha illustrato l’organizzazione del Distretto articolato in n.5 sedi che hanno giurisdizione
sull’ambito territoriale di n.15 Comuni. Nel distretto operano: per l’area “A” n.10 veterinari a
tempo indeterminato, n. 6 veterinari specialisti, nonché tecnici della prevenzione e personale
amministrativo.
Il Direttore ha precisato che non vi sono procedure documentate per la pianificazione delle
attività di controllo ufficiale nel distretto poiché a suo avviso la conoscenza del territorio e la
memoria della situazione sanitaria pregressa sono sufficienti a garantire un servizio efficiente.
In generale la dotazione di risorse per il controllo ufficiale è risultata adeguata infatti presso
tutte le sedi del Distretto i veterinari sono muniti di telefono di servizio, (tranne coloro che lo
hanno rifiutato), di pc ecc.., tranne quella di Ruvo di Puglia dove si registra una carenza di risorse
dovuta alla serie di furti subiti.
Nel Piano di Audit era prevista la visita in una azienda suinicola da ingrasso, l’allevamento era
stato selezionato poiché presentava delle non conformità nella BDN. Ad un esame successivo
dell’allevamento effettuato nel sistema VETINFO presso la sede del Distretto, si è reso evidente
che le non conformità erano state corrette, per cui il “capo team” ha deciso di non procedere
alla visita in allevamento, e di intervistare il responsabile del Distretto che ha confermato la
successiva correzione nella BDN delle anomalie rilevate precedentemente, limitatamente al caso
in questione. Permangono tuttavia in BDN altre non conformità (il cui elenco viene inviato
mensilmente agli attori che operano in BDN, ognuno per la propria competenza, servizi
veterinari, operatori dei macelli, associazioni di categoria a partire dal 2006) relative agli
allevamenti ricadenti nel distretto.
Giorno 5/11, partenza per la ASL di Foggia – Distretto di TroiaAlla riunione di apertura il responsabile del Distretto area ” A” ha descritto l’organizzazione
del servizio come di seguito riportato : n. 14 veterinari, n. 1 specialista e n. 3 tecnici prevenzione.
Nell’Area “B” operano n. 16 veterinari a tempo indeterminato, n. 1 specialista e n. 5 tecnici
della prevenzione. Solo 6 dei 16 veterinari sono dotati della “smart card”, necessaria per
accedere alla BDN, ma solo 4 di questi hanno provveduto ad attivarla poiché responsabili di
altrettante strutture di macellazione. Tale evidenza attesta il mancato rispetto della disposizione
prevista nelle note: prot. DGSAF 1680-P-29/05/2014; DGSAF 11407 –P – 15/06/2012, DGSAF
10314 –P – 01/06/2012.
Presso ogni ufficio di riferimento sul territorio, un veterinario coadiuvato da un tecnico della
prevenzione o da un amministrativo opera in BDN.
Il responsabile del servizio ha riferito che procede regolarmente alla supervisione di tutta
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l’attività effettuata nella BDN attraverso l’interrogazione periodica del sistema, tuttavia tale
attività di supervisione dell’operato del proprio personale non è supportata da procedure
documentate così come previsto dall’articolo 8 (3) del Reg. 882/2004.
I colleghi si avvalgono del supporto per la gestione degli applicativi dell’anagrafe, del CSN,
che viene contattato per via telefonica.
Per quanto riguarda la formazione specifica, anche i veterinari della ASL di Foggia, hanno
seguito il “Corso per Auditor” organizzato dal Servizio veterinario regionale. Non risultano
essere stati organizzati eventi formativi mirati o che il personale abbia partecipato a corsi sulle
anagrafi zootecniche. Risulta invece che nell’ambito dell’attività formativa organizzata dal
“Settore Agricoltura, Caccia e Pesca” della Provincia, i Servizi Veterinari sono stati coinvolti dalla
Provincia di FG , in qualità di docenti al “Corso di Formazione in Materia di Igiene e Sanità della
Selvaggina Abbattuta – Reg. 853/2004/CE” 28/29 Ottobre 2014”, destinato ai cacciatori.
Nel Piano di Audit era prevista la visita in una azienda suinicola da ingrasso, con modalità di
allevamento semibrado, che alleva suini neri. L’allevamento era stato selezionato poiché
presentava delle non conformità in BDN, ad un esame effettuato successivamente nel sistema
VETINFO presso la sede del Distretto, si è reso evidente che le non conformità erano state
corrette, sia per l’allevamento in questione che per gli allevamenti ricadenti nel distretto di Troia,
per cui il “capo team” ha deciso di non procedere alla visita in allevamento e di proseguire
l’intervista del responsabile del Distretto. Per quanto riguarda l’implementazione dei sistemi
informativi di VETINFO, il direttore ha rappresentato che la ASL (macroarea) ha organizzato un
suo sistema informatico con funzione di raccolta dei dati inerenti tutte le attività sanitare,
veterinarie e di sanità umana, della macroarea; il sistema è denominato:” SICE” per gli aspetti
veterinari è in gran parte sovrapponibile a “VETINFO”, per cui Il direttore del servizio non
ritiene di utilizzare il sistema “SICE” per gli applicativi già disponibili in VETINFO, ma lo utilizza
per la registrazione dei controlli per BSE e West Nile. Il responsabile del SV regionale ignorava
che il sistema “SICE” fosse la duplicazione dei dati già presenti in VETINFO.
Durante l’intervista è emerso che:
1) il Servizio Veterinario territorialmente competente ha adottato già da molto tempo
l’identificazione dei suini neri mediante l’apposizione della marca auricolare, ma di tale
procedura non è stata data alcuna comunicazione, né al Servizio Veterinario Regionale né
al Ministero della salute in contrasto con quanto previsto dall’articolo 5 del DL.vo
200/2010.
2) Nel Comune di Lucera – Distretto di Troia, è presente un’azienda che è stata autorizzata,
dal Sindaco del comune, a seguito di parere sanitario, favorevole del Servizio Veterinario
territorialmente competente come ”ricovero temporaneo di selvaggina da piuma e da
pelo” e quindi idonea a detenere e ricevere suini provenienti dal parco nazionale dell’Alta
Murgia come evidenziato dai modelli IV presentati in corso di audit. Tale azienda risulta
invece essere registrata in BDN con il codice aziendale 028FG187 a cui fanno capo 1
allevamento familiare di suini (cinghiali), capacità capi n. 50, denominato “centro di
raccolta dal Parco” aperto in data 04/11/2014 e chiuso nella stessa data e 1 allevamento
aperto il 03/03/2006, ancora attivo, con orientamento produttivo “commercio al dettaglio”
di avicoli misti”. Nel sistema della BDN, non risulta essere stata registrata alcuna
movimentazione per entrambi gli allevamenti, né è presente il registro di stalla. Inoltre i
modelli IV di movimentazione dei suini provenienti dal Parco nazionale dell’Alta Murgia
esaminati evidenziano: 1) la compilazione degli stessi non in linea con DM del 16/05/2007
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(manca l’indicazione del codice aziendale dell’azienda di partenza, l’azienda di
destinazione IT028FG187 non risulta essere abilitata all’allevamento dei suini) 2) un
sistema di identificazione degli animali non conforme alla normativa vigente (art. 5 del
DL.vo 200/2010), poiché il contrassegno di identificazione degli animali riportato nel
modello IV non è stato notificato al Ministero della salute. Per quanto riguarda invece le
informazioni contenute nel modello IV n.13 del 11-8-2015 inerente la movimentazione in
uscita dall’allevamento codice aziendale 028FG187 verso una “azienda agrituristicavenatoria di Scandicci (FI)” si rappresenta che le informazioni registrate sul mod. IV circa
l’azienda di destino, non consentono di effettuarne l’identificazione e di conseguenza il
rintraccio della partita di suini movimentata nei sistemi informativi all’uopo dedicati.
Giorno 06/11 visita dell’OSA n. di riconoscimento: 2829M
Presenti: come da foglio di presenza agli atti dell’Ufficio.
L’oggetto della visita in un macello era quello di valutare la gestione dell’implementazione della
“apposita sezione della BDN”, con la registrazione da parte del veterinario Ufficiale, del prelievo
e relativo esito dell’esame trichinoscopico effettuato sulle carcasse dei suini macellati.
Il veterinario ufficiale responsabile del controllo del macello, presente alla visita del gruppo di
audit, ha informato di essere stato attrezzato della “smart card” solo da pochi giorni e quindi di
non essere ancora in grado di operare in BDN per quanto di sua competenza, al contrario il
personale interno al macello era perfettamente in grado inserire nel sistema i dati relativi alle
loro competenze, movimentazioni in ingresso, ma anche quelli relativi alla registrazione dei
controlli ufficiali.
A tal riguardo è stata anche evidenziata una carenza nella istruzione e formazione del
veterinario ufficiale sull’utilizzo della smart card.
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CONCLUSIONI:
Punti di forza: è apprezzabile da parte del Servizio veterinario regionale l’adozione del sistema
della videoconferenza, in tal modo si ottiene il miglioramento della comunicazione e la
riduzione delle assenze del personale dalla sede regionale, stante la loro esiguità numerica, pur
garantendo la partecipazione della Regione a riunioni e consultazioni. Tuttavia in corso di audit
non sono state presentate evidenze dell’utilizzo di tale tecnologia per discutere tematiche
inerenti l’Anagrafe Zootecnica dei suini
L’emanazione dell’Atto dirigenziale prot: 220 del 16/06/2015 “ programmazione regionale dei
controlli ufficiali in materia di sicurezza alimentare”, integrazione per l’anno 2015” dove nella
premessa e nell’all. “F” si introduce il concetto della implementazione della BDN da parte dei
servizi veterinari territorialmente competenti, e della loro attività di controllo sulla
implementazione della BDN da parte di altri attori.
La dotazione di risorse umane e strumentali per il controllo ufficiale sono risultate adeguate.
Punti di debolezza: è risultato evidente lo scollamento tra il Servizio veterinario regionale ed il
territorio, tale scollamento influisce negativamente sulla gestione delle attività sanitarie inerenti
le Anagrafi zootecniche.3
In particolare in corso di audit sono emerse le seguenti criticità:
1) La carenza di personale presso il Servizio Regionale che ha limitato l’espletamento del
proprio ruolo di indirizzo e coordinamento.
2) La carenza di procedure documentate a livello territoriale che ha avuto come diretta
conseguenza la mancanza di comportamenti uniformi da parte dei servizi veterinari
territorialmente competenti.
3) L’assenza di formazione “ad hoc” circa le anagrafi zootecniche che non ha consentito di
sensibilizzare maggiormente i veterinari territorialmente competenti sul ruolo
fondamentale delle anagrafi nella gestione della sanità animale, e della sicurezza
alimentare, oltre ad essere l’elemento di garanzia ai fini della gestione della
Condizionalità.
4) La non corretta identificazione dei suini e la inadeguata compilazione dei modelli IV per
la loro movimentazione da parte dei servizi veterinari della ASL di Foggia, in violazione
all’articolo 5 del DLvo n. 200 del 26/10/2010 e del DM 16/05/2007, non ha consentito di
assicurare la tracciabilità e rintracciabilità degli animali.
5) La carenza nella gestione dei sistemi informativi dedicati alle anagrafi zootecniche, infatti
la BDN è risultata non aggiornata, l’utilizzo delle smart card da parte dei servizi non è
ancora a regime ed il sistema di verifica dei dati presenti in BDN è risultato inefficace.
6) Sebbene la Regione si sia dotata di una procedura per la verifica dell’efficacia dei controlli
ufficiali (DD n.40 del 5/3/2014), nel corso dell’audit, l’attività di controllo ufficiale
verificata non si è dimostrata efficace nel raggiungere gli obiettivi prefissati di assicurare
la corretta identificazione deli animali e la tracciabilità delle movimentazioni degli stessi.
La Regione Puglia con nota prot. AOO_152/5528 dell’11 maggio 2016 ha considerato che:”….. l’ACR ha garantito la
trasmissione di note e altre comunicazioni all’ACL, nonché ha fornito strumenti di programmazione e verifica dei CU, pur
riconoscendo alcune criticità sulla gestione delle anagrafi zootecniche, si contesta un’affermazione così perentoria e si
chiede di voler esplicitare le evidenze che hanno determinato la formulazione di tale non conformità al quadro normativo
vigente” Nota degli auditor: La conclusione discende dalle evidenze raccolte nel corso delle interviste e dai documenti
visionati sia sul posto presso la ASL di Foggia del distretto di Troia, come riportato a pagina 8 del rapporto, sia ricevuti
successivamente.
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RACCOMANDAZIONI:
1) Assicurare un adeguato numero di personale presso il Servizio veterinario Regionale così
come previsto dall’articolo 4 paragrafo 2 lettera c) del Regolamento (CE) 882/2004
2) Rafforzare il coordinamento tra l’autorità competente regionale e quella locale così come
previsto dall’articolo 4 paragrafo 3 del Regolamento (CE) 882/20043
3) Garantire al personale addetto ai controlli ufficiali, una formazione adeguata che gli
consenta di espletare i propri compiti con competenza ed in modo coerente come
previsto dall’articolo 6 del Regolamento (CE) 882/2004
4) Disporre di procedure documentate per l’esecuzione dei controlli ufficiali come previsto
dall’articolo 8 (1) del Reg. (CE) 882/2004
5) Assicurare che l’identificazione e la movimentazione degli animali rispetti quanto previsto
dall’articolo 5 del DLvo n. 200 del 26/10/2010 e dal DM 16/05/2007
6) Garantire la corretta alimentazione e la costante verifica dei dati presenti nei sistemi
informativi dedicati alle anagrafi zootecniche secondo quanto previsto dal dlvo.n
200/2010 Allegato I.
7) Assicurare che sul territorio siano applicate le procedure documentate per la verifica
dell’efficacia dei controlli ufficiali così come previsto dall’articolo 8 (3) del Reg. (CE)
882/2004
FIRME DEI COMPONENTI IL GRUPPO DI AUDIT E DEL RESPONSABILE DEL GRUPPO AUDIT
Dott.ssa Maria Girolama Falcone* (team leader)
Ing. Diana Palma* (esperto CSN)
*Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’art.3 comma 2 del dlvo n. 39/1993
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