Differenziazione orizzontale e curve di domanda

Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Corso di studi CLEA
Anno accademico 2012/13
Struttura di mercato e concorrenza
Ornella Wanda Maietta
[email protected]
Sommario
1. Tipi di strutture di mercato
2. Oligopolio con prodotti omogenei
3. Mercati con un’impresa dominante
4. Oligopolio con prodotti differenziati
orizzontalmente
2
Una tassonomia delle strutture di mercato
Due dimensioni fondamentali
1. Numero di imprese
2. Grado di differenziazione dei prodotti
3
Oligopolio con prodotti omogenei
Ipotesi
• Molti compratori e pochi venditori.
• Ogni impresa fronteggia una curva di domanda inclinata
negativamente .
4
Oligopolio di Cournot
• Le imprese scelgono la quantità prodotta: ogni
impresa fissa il suo output considerando come dati gli
output dei concorrenti, al fine di massimizzare i profitti.
• Prodotti omogenei
• Le imprese agiscono simultaneamente: le imprese
prendono le loro decisioni contemporaneamente, senza
aver precedentemente osservato la decisione dei
concorrenti.
• Le imprese agiscono non-cooperativamente: fissano le
loro strategie in modo indipendente, senza colludere.
5
Domanda residuale
Le aspettative dell’impresa i circa l’output dell’impresa
concorrente determina la sua domanda residuale.
La domanda residuale rappresenta la relazione tra il
prezzo di mercato e l’output di un’impresa, quando le
imprese rivali mantengono fissa la loro produzione.
La domanda residuale dell’impresa i è la domanda di
mercato meno la domanda soddisfatta dalle altre imprese
nel mercato: Q1 = Q - Q2
6
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
Questi grafici analizzano le scelte di Samsung,
in base a quanto avrà deciso il suo rivale LG,
con prodotti omogenei
7
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
Se la funzione inversa di domanda del mercato DM
è
P = 100 – Q
e il costo marginale (uguale per le due imprese) è
MC = 10 …
8
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
quando Samsung si
aspetta che LG produrrà
50 unità
la curva di domanda residuale che
fronteggia Samsung è la curva di
domanda totale del mercato DM traslata
a sinistra di 50 unità
9
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
ovvero alla curva D50
10
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
Se, ad esempio, Samsung
decidesse di produrre 30 unità
11
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
la quantità totale offerta sul
mercato sarebbe 80 unità
(le 50 di LG più le 30 di Samsung)
12
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
e il prezzo di mercato sarebbe
P = 100 – Q =
= 100 – (50+30) = €20
13
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
Per individuare la quantità che
produce Samsung
per massimizzare i profitti
quando LG produce 50 unità
14
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
bisogna dapprima individuare la curva
del ricavo marginale MR50 relativa alla
curva di domanda residuale D50 (su cui
Samsung agisce come monopolista)
15
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
e trovare il punto in
corrispondenza del quale MR50
uguaglia il costo marginale MC
dal quale si deduce che la
quantità che massimizza il
profitto di Samsung è 20 unità
La quantità Q = 20 rappresenta
la migliore risposta di Samsung
quando LG produce 50 unità.
16
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
Il prezzo di mercato sarà
P = 100 – Q =
= 100 – (50+20) = €30
17
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
Se invece Samsung si
aspetta che LG produrrà
20 unità
18
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
la curva di domanda residuale D20 di Samsung
è la curva di domanda totale del mercato DM
traslata a sinistra di 20 unità
19
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
e la relativa curva del
ricavo marginale è MR20
20
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
La quantità Q = 35 rappresenta
la migliore risposta di Samsung
quando LG produce 20 unità
La quantità che
massimizza il profitto
di Samsung è 35
21
Determinazione del prezzo e massimizzazione dei profitti
nel modello di Cournot
Il prezzo di mercato è
P = 100 – (20+35) = €45
22
Massimizzazione del profitto
Ogni impresa agisce come un monopolista sulla base
della curva di domanda residuale, uguagliando MR e MC.
MR = P + Q1(P/Q) = MC
Il punto per il quale il ricavo marginale (residuale)
eguaglia il costo marginale fornisce la miglior risposta
dell’impresa i alle azioni delle imprese rivali.
Per ogni possibile livello di output del rivale, possiamo
determinare la miglior risposta dell’impresa i. L’insieme
di tutti questi punti costituisce la funzione di reazione
dell’impresa i.
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Le funzioni di reazione
In equilibrio nessuna impresa ha un
incentivo a deviare: ogni impresa
massimizza il profitto dato l’output
dell’impresa rivale
24
Cournot, monopolio e concorrenza perfetta
Un’industria perfettamente collusiva considera che
l’aumento dell’output di un’impresa riduce i profitti delle
altre imprese nell’industria.
Un’impresa alla Cournot
considera solo l’effetto di un aumento dell’output sui propri
profitti.
Quindi, le imprese alla Cournot producono di più rispetto
alle quantità di collusione (monopolio).
Inoltre, questo problema “peggiora" all’aumentare del
numero delle imprese perchè la quota di mercato della
singola impresa si riduce, e aumenta la divergenza fra il
guadagno privato
derivante
dall’espansione della
produzione e l’effetto distruttivo dei profitti dei rivali.
25
26
Cournot con N imprese
Cournot con N imprese
Oligopolio di Bertrand
• Le imprese fissano i prezzi
• Prodotti omogenei
• Simultaneità
• Non-cooperazione
• L’omogeneità implica che i consumatori acquisteranno dal
venditore che pratica il prezzo più basso.
• La domanda di ogni impresa dipende sia dal proprio prezzo
che da quello delle altre imprese:
•Un’impresa che fissa un prezzo più elevato di quello dei
rivali non vende nulla.
•Un’impresa che fissa un prezzo più basso di quello dei
rivali cattura l’intera domanda di mercato.
31
Equilibrio
Se assumiamo l’assenza di vincoli di capacità e che tutte le imprese
abbiano lo stesso costo medio e marginale costante e pari a c allora:
ogni impresa può aumentare i suoi profitti fissando un prezzo di
vendita leggermente più basso di quello del concorrente.
Ciò implica che l’unico equilibrio possibile è quello in cui ogni
impresa fissa un prezzo pari a c.
1. Le imprese fissano un prezzo pari al costo marginale
2. Le imprese conseguono profitti nulli
3. Il numero delle imprese è irrilevante ai fini del prezzo di mercato:
due imprese sono sufficienti per ottenere lo stesso risultato
dell’equilibrio di concorrenza perfetta.
In pratica, l’ipotesi di assenza di vincoli di capacità e quella di costo
medio e marginale costanti prendono il posto dell’ipotesi di libertà
32
d’entrata.
La concorrenza di prezzo di Bertrand
Prezzo di Samsung (euro per unità)
100
Curva di domanda di
Samsung
D
Se LG fissa un prezzo di €40
e lo stesso fa Samsung, le
due imprese si dividono
equamente il mercato
vendendo ciascuna 30 unità
di output
S
D
S
40
39
E
A
D
S
B
Se però Samsung
fissa un prezzo
…incrementando i
inferiore (39),
profitti in misura pari
conquista l’intero
all’area B - A. Quindi,
mercato e vende 61
un prezzo di €40
unità di output…
non può essere un
equilibrio di Bertrand
MC
10
0
30
60 61
Quantità (unità all’anno)
90
100
33
Equilibri di Cournot e Bertrand
L’equilibrio di Cournot con prodotti omogenei comporta
profitti positivi, mentre l’equilibrio di Bertrand comporta
profitti nulli. Perchè?
Nel modello di Cournot le funzioni di reazione sono inclinate
negativamente. In altre parole, più il rivale è aggressivo (in
termini di output), più la risposta dell’altra impresa è
passiva.
Nel modello di Bertrand le funzioni di reazione sono
inclinate positivamente. In altre parole, più il rivale è
aggressivo (in termini di prezzo), più la risposta dell’altra
impresa è aggressiva.
34
Oligopolio di Stackelberg
Che cosa accade se un’impresa sceglie la quantità prima
delle altre?
Si dica “leader” l’impresa che sceglie per prima e
“follower” l’altra impresa. Entrambe le imprese scelgono
le quantità una volta per sempre.
La seconda impresa si trova nella stessa situazione di
un’impresa alla Cournot: essa considera dato il livello di
output del leader e massimizza i profitti sulla base della
sua domanda residuale.
Il comportamento del follower può quindi
sintetizzato attraverso la sua funzione di reazione.
essere
35
Oligopolio di Stackelberg
36
Impresa dominante e frangia competitiva
37
Impresa dominante e frangia competitiva
Differenziazione del prodotto
• "Superiorità" (differenziazione verticale): dati due
prodotti, i consumatori considerano uno di essi migliore
rispetto all’altro.
• "Sostituibilità" (differenziazione orizzontale): dati due
prodotti, alcuni consumatori considerano un prodotto come
un sostituto imperfetto dell’altro, e quindi acquisteranno il
primo anche se il suo prezzo dovesse essere maggiore.
39
Differenziazione orizzontale e curve di domanda
In questo grafico
la differenziazione orizzontale
è debole
40
Differenziazione orizzontale e curve di domanda
Un incremento di prezzo
da €30 a €35
41
Differenziazione orizzontale e curve di domanda
fa ridurre notevolmente
la domanda
(da 40 a 20 unità)
42
Differenziazione orizzontale e curve di domanda
Inoltre, una riduzione del prezzo
da parte dei concorrenti
43
Differenziazione orizzontale e curve di domanda
Quando la differenziazione orizzontale è debole,
la quantità domandata è molto sensibile
alle variazioni del prezzo dell’impresa
e alle variazioni del prezzo dei concorrenti.
fa spostare considerevolmente
verso sinistra la curva di domanda
44
Differenziazione orizzontale e curve di domanda
In questo grafico
la differenziazione orizzontale
è più forte
45
Differenziazione orizzontale e curve di domanda
Un incremento di prezzo
da €30 a €35
46
Differenziazione orizzontale e curve di domanda
fa ridurre di poco
la domanda (da 40 a 38
unità)
47
Differenziazione orizzontale e curve di domanda
Inoltre, una riduzione del prezzo
da parte dei concorrenti
48
Differenziazione orizzontale e curve di domanda
Quando la differenziazione orizzontale è forte,
la quantità domandata è poco sensibile
alle variazioni del prezzo dell’impresa
e alle variazioni del prezzo dei concorrenti.
causa solo un piccolo
spostamento della curva di
domanda
49
Concorrenza alla Bertrand - Differenziazione
•
•
•
•
Le imprese fissano i prezzi
Prodotti differenziati
Simultaneità
Non-cooperazione
La differenziazione implica che la riduzione del
prezzo al di sotto di quello dei rivali non consente di
catturare l’intero mercato, e che aumentando il
prezzo non si perde l’intera domanda
50
Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati orizzontalmente
Coca-Cola compete con Pepsi, e deve
determinare il prezzo che massimizza il
proprio profitto
51
Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati orizzontalmente
Se il prezzo di
Pepsi è $8
52
Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati orizzontalmente
la curva di domanda
di Coca-Cola è D8
e la curva del ricavo
marginale è MR8
53
Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati orizzontalmente
Se il costo marginale di
Coca-Cola è 5
54
Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati orizzontalmente
Coca-Cola massimizza il
profitto producendo 30
milioni di unità
55
Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati orizzontalmente
che saranno vendute al
prezzo unitario di $12.50
56
Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati orizzontalmente
la curva di domanda di Coca-Cola è
D12 (più alta in virtù del prezzo più
alto del concorrente)
e la curva del ricavo
marginale è MR12
Se invece il prezzo
di Pepsi è $12
57
Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati orizzontalmente
Se il costo marginale
di Coca-Cola è 5
58
Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati orizzontalmente
Coca-Cola massimizza il
profitto producendo 34
milioni di unità
59
Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati orizzontalmente
che saranno vendute al
prezzo unitario di $13.50
(più alto del precedente)
60
61
Equilibrio
In equilibrio i profitti sono positivi dato che entrambi i prezzi
sono superiori ai costi marginali!
Anche se non vi sono vincoli di capacità, e i costi marginali
sono costanti, un’impresa non può catturare l’intero mercato
riducendo il prezzo.
Ciò riduce gli incentivi alla riduzione del prezzo.
Solo se il numero delle imprese tende ad infinito il prezzo
tende al costo marginale.
Se le imprese non sono identiche, i prezzi di equilibrio non
sono uguali.
Le funzioni di reazione sono inclinate positivamente:
"aggressione => aggressione"
62
Concorrenza monopolistica
Struttura di mercato:
• Numerosi acquirenti
• Numerosi venditori
• Libertà di entrata e uscita
• Differenziazione del prodotto (orizzontale)
Quando le imprese vendono prodotti differenziati
orizzontalmente, ognuna di esse fronteggia una curva di
domanda del proprio prodotto inclinata negativamente in
quanto una piccola variazione del prezzo non comporta che
TUTTI i compratori cambino fornitore.
Esempio: Ristoranti, commercio locale
63
Concorrenza monopolistica
Come nel modello di Bertrand con prodotti
differenziati, il mercato raggiunge un equilibrio quando
ogni impresa fissa un prezzo che costituisce la miglior
risposta all’insieme di prezzi fissati da tutte le altre
imprese operanti nel mercato (equilibrio di breve
periodo).
Ciò che differenzia la concorrenza monopolistica
dall’oligopolio è la libertà di entrata: se vi sono
opportunità di profitto, nuove imprese entreranno nel
mercato fino a quando tutte le imprese realizzeranno
un profitto economico nullo (equilibrio di lungo
periodo)
64
Equilibrio di breve e lungo periodo in concorrenza monopolistica
Prezzo (euro per
unità)
Nel breve periodo, l’impresa in
L’eventuale
concorrenza monopolistica
si presenza di profitti
di breve
Questo processo
continua
finunperiodo spinge altre
comporta
esattamente
come
imprese
ad entrare nel
quando
la curva
domanda
monopolista;
cioèdi produce
la
non
diventa
curva
quantità
pertangente
la quale alla
MRmercato,
= MC con conseguente
riduzione della domanda
del costo medio. In tale
situazione, l’impresa consegue,
infatti, un profitto nullo
43
MC
AC
20
MR
47
57
D
’
D
Quantità (unità al mese)
65
Equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica
Le caratteristiche dell’equilibrio di lungo periodo di
concorrenza monopolistica, in termini di
 margine P - MC,
 output prodotto,
 numero di imprese,
dipendono dall’elasticità delle curve di domanda
rispetto al prezzo.
66
Equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica
Quando la domanda è relativamente elastica
(i consumatori sono molto sensibili alle
differenze di prezzo)…
per ogni impresa
il margine P - MC
è piccolo
per ogni impresa
il volume di
produzione è
elevato
e di conseguenza
nel mercato vi sarà bisogno
di un numero relativamente
basso di imprese
67
Equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica
Quando invece la domanda è relativamente inelastica
(i consumatori sono poco sensibili alle differenze di
prezzo)
per ogni impresa
il margine P - MC
è grande
per ogni impresa
il volume di
produzione è ridotto
e di conseguenza
nel mercato vi sarà bisogno
di un numero relativamente
elevato di imprese
68
Il prezzo di equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica
Nel modello di concorrenza monopolistica di lungo periodo
(come pure in quello di Cournot), il prezzo di equilibrio si
riduce al crescere del numero di imprese operanti sul
mercato.
Ma non è detto che ciò accada sempre.
69
Il prezzo di equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica
In questo grafico,
il mercato di concorrenza
monopolistica è in equilibrio di
lungo periodo al prezzo di €50
70
Il prezzo di equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica
Si supponga ora che tutte le
imprese riescano a ridurre il loro
costo medio di produzione
71
Il prezzo di equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica
Al prezzo di €50 le imprese
ora godono di profitti
economici positivi
perché il costo medio è
diventato più basso del
prezzo
La presenza di profitti positivi
provoca l’ingresso di nuove imprese,
la qual cosa fa ridurre la domanda
per ogni impresa operante
per cui la curva AC si
sposta verso il basso in AC’
72
Il prezzo di equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica
ovvero fa spostare la curva
di domanda verso il basso
da D a D’
La curva D’ è più ripida della curva D per i seguenti motivi:
a) i nuovi entranti hanno sottratto alle imprese esistenti i clienti meno affezionati, lasciando
loro quelli più fedeli o più vicini (la cui domanda è perciò meno elastica rispetto al prezzo);
b) con un maggior numero di imprese, i consumatori possono trovare difficile confrontare
tutti i prodotti esistenti, e quindi diventano meno sensibili al prezzo nel momento della scelta
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Il prezzo di equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica
il prezzo risulta più alto
(€55 anziché €50),
anche se il numero di
imprese è aumentato e i
loro profitti sono nulli
Nel nuovo equilibrio di lungo
periodo (tangenza fra D’ e AC’)…
Nell’equilibrio di concorrenza monopolistica di lungo periodo,
al crescere del numero di imprese operanti sul mercato
il prezzo di equilibrio può sia diminuire sia aumentare.
74