manuale di istruzioni

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STROBOSCOPIO BINT DGT 25M
MANUALE DI ISTRUZIONI
INDICE
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2 Caratteristiche tecniche
3 Avvertenze
4 Teoria di funzionamento
5 Descrizione comandi
7 Sincronizzazione
8 Istruzioni per l’uso
9 Funzione DIV
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CARATTERISTICHE TECNICHE
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PORTATA : 30 - 25.000 lampi/min (RPM ) / 0,5 - 416,7 Hz.
SINCRONIZZAZIONE LAMPEGGIO :
DA SEGNALI ESTERNI :
- Segnale elettrico con ampiezza > 1 V pp
- Sensore induttivo, microinterruttore (opzionali).
DA OSCILLATORE INTERNO :
Regolazione grossolana e fine della frequenza.
RISOLUZIONE : 1 RPM – 0,1 Hz.
DIVISORE FREQUENZA : /1 /2 /4 /8.
VISUALIZZAZIONE : Mediante display lcd dot matrix.
RITARDO : Regolabile da 50 microsecondi a 250 millisecondi circa.
TIPO DI LAMPADA : Allo xeno a luce bianca, a lunga durata.
GARANZIA
12 mesi su materiale e mano d’opera. La garanzia non si applica alle
lampade e decade in caso di manomissioni o uso improprio.
RESPONSABILITA’
La responsabilità della BINT è limitata a quanto stabilito dai termini
della garanzia. Non si riconoscono altre responsabilità per danni diretti
o indiretti derivanti dall’uso degli strumenti o delle loro parti.
Gli stroboscopi ed i loro accessori incorporano circuiti ad alta tensione
ed il loro impiego richiede la massima cura e consapevolezza.
L’utilizzatore si assume la responsabilità della sicurezza.
ENERGIA ALLA LAMPADA :
40 - 220 mWs/lampo (in funzione della frequenza di utilizzo).
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ALIMENTAZIONE : 220 Vac - 50/60 Hz.
DIMENSIONI : 160 x 140 x 230 mm.
PESO : 1,200 kg.
ACCESSORI (opzionali) Sensore induttivo, custodia.
L’apparecchio è compatibile alle norme di sicurezza elettriche e alla
direttiva EMC (marcatura CE).
Stroboscopio BINT modello DGT25M
Manuale di istruzioni 01/03
La BINT si riserva il diritto di modificare le caratteristiche tecniche ed estetiche dei
propri apparecchi senza preavviso.
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ISTRUZIONI PER L’USO - segue
- In parallelo al circuito divisore DIV, viene usato un circuito che controlla
automaticamente l’intensità luminosa : regolando opportunamente il
comando DIV si ottiene la divisione della frequenza e l’aumento della
luminosità su tre intensità, come indicato dalle soglie di intervento (vedi
pag.8).
- Le posizioni della funzione DIV consentono anche di ottimizzare la
regolazione del ritardo (phase-shifter) : regolando opportunamente il
comando DIV si ottiene una migliore e più facile regolazione della fase.
- La funzione DIV consente inoltre di ampliare la portata dello stroboscopio
oltre 100.000 giri/minuto.
Funzione DIV – Esempi di utilizzo
a) Oggetto in rotazione a 12.000 giri/min
- Con comando DIV su /1 il lampeggio è uguale alla frequenza di rotazione
e la luminosità è “normale”.
- Ponendo il comando DIV nella posizione /4 la lampada lampeggerà a
3.000 lampi/min e si otterrà una luminosità più elevata (“media”
luminosità).
- Ponendo il comando DIV nella posizione /8 la lampada lampeggerà a
1.500 lampi/min e si otterrà una luminosità ancora più elevata (“alta”
luminosità).
b) Oggetto in rotazione a 24.000 giri/min
- Con comando DIV su /1 il lampeggio è uguale alla frequenza di rotazione
e la luminosità è “normale”.
- Ponendo il comando DIV nella posizione /4 la lampada lampeggerà a
6.000 lampi/min e si otterrà una luminosità più elevata (“media”
luminosità).
c) Oggetto in rotazione a 80.000 giri/min
- Tale frequenza di rotazione è fuori dalla portata dell’apparecchio.
- Ponendo il comando DIV nella posizione /8 la lampada lampeggerà a
10.000 lampi/min, consentendo il fermo immagine.
- Il comando DIV è pertanto utile anche per estendere la portata dello
stroboscopio.
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AVVERTENZE
ð Sostituzione lampada allo xeno
Prima della sostituzione della lampada cortocircuitare i terminali
della lampada per scaricare i condensatori.
La lampada è molto fragile, si raccomanda di non applicare alcuna
forza tra vetro e terminali.
Maneggiare la lampada agendo sullo zoccolo, non toccare la
lampada.
La sostituzione va effettuata da personale competente, non si
risponde di rotture accidentali delle lampade.
Seguire le istruzioni fornite con la lampada di ricambio.
ð Gli Stroboscopi ed i loro accessori incorporano circuiti ad alta
tensione : il loro impiego richiede la massima cura e consapevolezza. L’utilizzatore si assume la responsabilità della sicurezza
ð All’interno dello stroboscopio è presente alta tensione che può
rimanere per qualche tempo a livello pericoloso anche dopo lo
spegnimento dell’apparecchio. Pertanto prima di accedere
eventualmente alle parti interne dello strumento occorre attendere
almeno 10 minuti.
Porre estrema attenzione nell’eventuale sostituzione della lampada
allo xeno (cortocircuitare i terminali prima della sostituzione).
ð Il lampeggio della lampada stroboscopica può essere dannoso. Non
guardare direttamente il bagliore e non fare esperimenti usando gli
occhi propri o quelli degli altri.
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E’ bene ricordare che la durata della lampada lampeggiatrice allo
xeno è in funzione dell’intensità luminosa dei lampeggi e dalla
frequenza degli stessi. Una elevata cadenza dei bagliori e l’alta
energia luminosa limitano la durata della lampada.
Si consiglia di effettuare le osservazione usando sottomultipli di lampi
(funzione DIV). Si otterrà una migliore visione degli oggetti in esame,
evitando un eccessivo consumo della lampada lampeggiatrice.
Consultare il capitolo “FUNZIONE DI DIVISIONE DEL LAMPEGGIO”
a pag.9.
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ISTRUZIONI PER L’USO - segue
SINCRONIZZAZIONE DA OSCILLATORE INTERNO
TEORIA DI FUNZIONAMENTO
La parola Stroboscopio deriva dal greco ed è costituita da due parole :
“Strobo” e “Scopio”.
“Strobo” deriva da “Strobos”, il girare intorno turbinosamente.
“Scopio” deriva da “Skopeo”, l’osservare.
Lo Stroboscopio è pertanto un osservatore di oggetti in moto.
Il principio di funzionamento degli Stroboscopi si basa sull’emissione di
lampi di luce molto intensi con frequenza di ripetizione variabile.
Sincronizzando la frequenza del lampeggio al movimento dell’oggetto in
osservazione si ottiene un’immagine apparentemente ferma del fenomeno
osservato.
Con gli Stroboscopi è quindi possibile “fermare” l’immagine di qualsiasi
particolare meccanico in rotazione o in movimento periodico, per
analizzarne il moto e controllarne la dinamica.
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- Porre il commutatore RANGE nelle posizioni LOW, MED o HIGH.
- Il comando DELAY non agisce.
- Regolare la frequenza di lampeggio tramite le manopole
FREQUENCY COARSE e FINE sino ad ottenere un’immagine “ferma”
dell’oggetto osservato.
- Leggere sul visualizzatore LCD la frequenza di lampeggio in RPM o Hz.
- Utilizzare la funzione DIV per ottimizzare la luminosità.
- Alla presa TTL OUT è presente un segnale proporzionale alla
frequenza di lampeggio.
- Quando la frequenza di ripetizione del movimento in osservazione è
ignota, per essere certi di essere sulla frequenza fondamentale e non su
qualche armonica, iniziare le misure dalla massima frequenza e quindi
diminuire lentamente la frequenza sino ad ottenere una sola immagine.
Ad ottenere ciò occorre avere un solo punto di riferimento sull’oggetto
osservato.
FUNZIONE DIVISIONE DEL LAMPEGGIO (DIV)
- Questa funzione divide automaticamente la frequenza di lampeggio
per un fattore di divisione /1 /2 /4 /8, creando dei Sottomultipli di Lampi.
- Il principio dei Sottomultipli di Lampi si basa sul fatto che è possibile il
fermo immagine non solo alla frequenza reale di movimento, ma anche
alle frequenze sottostanti, appunto i Sottomultipli di Lampi.
- La funzione DIV controlla automaticamente l’intensità luminosa del
lampeggio, e consente di esaminare fenomeni veloci a frequenze di
lampeggio più basse, con una maggiore luminosità ed un minore
consumo della lampada allo xeno.
- L’uso della funzione DIV migliora l’osservazione di fenomeni ad alta
velocità, ottimizzando l’intensità luminosa e la regolazione del ritardo in
funzione della frequenza di lampeggio.
- La funzione DIV agisce sia con segnali esterni, sia con oscillatore interno
Segue
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DESCRIZIONE COMANDI – segue
SINCRONIZZAZIONE DA SEGNALI ESTERNI
La sincronizzazione del lampeggio da segnali esterni avviene
automaticamente quando viene inserito lo spinotto jack stereo da
3,5mm nella presa EXT TRIGGER.
Applicando alla presa EXT TRIGGER un segnale esterno si otterranno dei
lampeggi proporzionali al segnale di ingresso.
Pulsante RPM/Hz
Per la selezione della visualizzazione digitale in RPM o in Hz.
Presa EXT TRIGGER
Presa per il collegamento dei segnali esterni di sincronizzazione.
Accetta uno spinotto jack stereo da 3,5mm.
Per i collegamenti riferirsi al capitolo SINCRONIZZAZIONE a pag.7.
Presa TTL OUT : E’ presente un segnale 0-5V proporzionale alla
frequenza di lampeggio, per il collegamento di apparecchi esterni.
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I contatti dello spinotto sono i seguenti :
- Contatto di punta : INPUT (segnale di sincronizzazione).
- Contatto medio
: + (positivo 6V per alimentazione sensore).
- Contatto massa : - (negativo).
SINCRONIZZAZIONE DA SEGNALE ELETTRICO
Collegare il segnale elettrico ai contatti di MASSA e PUNTA, lasciando
libero il contatto MEDIO.
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SINCRONIZZAZIONE DA SENSORE INDUTTIVO
Collegare il negativo del sensore induttivo al contatto di MASSA,
ed il positivo del sensore induttivo ai contatti di PUNTA e MEDIO
dello spinotto collegati insieme.
SINCRONIZZAZIONE DA MICROINTERRUTTORE
Collegare un filo del microinterruttore al contatto di MASSA, e l’altro filo
del mirointerruttore ai contatti di PUNTA e MEDIO collegati insieme.
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DESCRIZIONE COMANDI
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ISTRUZIONI PER L’USO
L’apparecchio è dotato di circuito per la regolazione automatica della
luminosità in funzione della frequenza di lampeggio.
Sono state predisposte tre intensità luminose : normale, media e alta.
Le soglie di intervento sono impostate come segue :
- Luminosità ALTA
: fino a 1.700 lampi/min (rpm) circa.
- Luminosità MEDIA
: da 1.700 a 6.500 lampi/min(rpm) circa.
- Luminosità NORMALE : da 6.500 a 25.000 lampi/min (rpm) circa.
Per ottenere un’alta o media luminosità del lampeggio oltre i 6.500
lampi/min usare la funzione DIV (Funzione Divisione del Lampeggio).
Per maggiori informazioni sull’uso della funzione DIV riferirsi all’apposito
paragrafo a pag.9.
SINCRONIZZAZIONE DA SEGNALI ESTERNI
- La sincronizzazione da segnali esterni avviene automaticamente quando
viene inserito nella presa EXT TRIGGER lo spinotto jack fornito.
- Porre la manopola DELAY nella posizione “0”.
- Applicare il segnale di sincronizzazione alla presa EXT TRIGGER,
come indicato nel capitolo SINCRONIZZAZIONE a pag.7.
- Applicando un segnale esterno si otterranno dei lampeggi
proporzionali al segnale di ingresso.
- Puntare la lampada verso l’oggetto in esame e procedere
all’osservazione del fenomeno.
- Leggere sul visualizzatore LCD la frequenza di lampeggio in RPM
oppure in Hz.
- Utilizzare la funzione DIV per ottimizzare la luminosità in funzione alla
frequenza di lampeggio.
- Alla presa TTL OUT è presente un segnale proporzionale alla
frequenza di lampeggio.
REGOLAZIONE DEL RITARDO (PHASE-SHIFTER)
Il ritardo (phase-shifter) consente l’osservazione di fenomeni su un arco di
circa 360°. Regolare lentamente la manopola DELAY partendo dalla
posizione “0” : in tale posizione il ritardo è nullo, ruotando la manopola in
senso orario il ritardo aumenta.
Segue
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RANGE : commutatore rotativo a 4 posizioni
Per la selezione della portata con sincronizzazione del lampeggio da
oscillatore interno :
LOW : 285 - 1.760 lampi/minuto (rpm) /
4,75 - 29,33 Hz
MED : 1.280 - 7.950 lampi/minuto (rpm) /
21,33 - 132,5 Hz
HIGH : 4.120 - 25.000 lampi/minuto (rpm) /
68,7 - 416,7 Hz
Per sincronizzare il lampeggio con segnali esterni (ext trigger) riferirsi al
paragrafo “Sincronizzazione da segnali esterni” a pag. 7.
FREQUENCY FINE e COARSE : Per la regolazione della frequenza di
lampeggio generata dall’oscillatore interno :
COARSE : regolazione grossolana.
FINE
: regolazione fine.
Le manopole vanno ruotate sino a vedere fermo l’oggetto in osservazione.
DELAY : Per la regolazione del ritardo nell’accensione del lampo rispetto
al segnale di sincronizzazione (phase-shifter). Agisce solo su segnali
esterni, permette l’osservazione di fenomeni su un arco di quasi 360°.
Notare che quando si supera il punto di massimo intervento del ritardo si
ottiene una divisione del lampeggio. Iniziare sempre le osservazione
tenendo il comando DELAY nella posizione “0”.
DIV : Funzione di divisione automatica della frequenza di lampeggio.
- Fattore di divisione /1 /2 /4 /8.
- Agisce sia con segnali esterni, sia con oscillatore interno.
- L’uso della funzione DIV migliora l’osservazione di fenomeni ad alta
velocità, ottimizzando l’intensità luminosa e la regolazione del ritardo in
funzione della frequenza di lampeggio.
- Riferirsi al capitolo FUNZIONE DIVISIONE DEL LAMPEGGIO a pag. 9
per maggiori informazioni.
Segue
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