“Alla caccia di buchi neri” – Sexten/Sesto 13/7/2011 Vedere l’invisibile. L’ESA a caccia dei buchi neri nell’Universo Matteo Guainazzi European Space Astronomy Center Agenzia Spaziale Europea (ESA) Villafranca del Castillo, Spagna “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 www.esa.int! 20 stati membri Centri in tutta Europa e nel mondo Avviciniamoci al centro Noi siamo qui Nebulosa di Andromeda (M31) (courtesy of T.A.Rector and B.A.Wolpa/NOAO/AURA/NSF) La nostra Galassia dovrebbe apparire così ad un osservatore esterno www.outerspaceuniverse.com! “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Scala (circa 2000 volte la distanza Terra-Sole) Tempo (in anni) (Credit: ESO) Centro della Galassia (Gillessen et al. 2009) “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 www.giocomania.org! “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 “I quadrati dei tempi che i pianeti impiegano a percorrere le loro orbite sono proporzionali ai cubi delle loro distanze medie dal sole” (Credit: Wikipedia) Johannes von Kepler (1571-1630) Se assumiamo che le stelle ruotano intorno a “qualcosa”, possiamo determinare la massa di questo “qualcosa” grazia alla stessa legge che describe il moto dei pianeti attorno al sole { Velocità2 = G × M ÷ R G = una costante universale de la natura R = la distancia fra la stella e il “qualcosa” M = la massa del “qualcosa” “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 La “Terza Legge di Keplero” ci permette di ricavare la massa del punto sconosciuto attorno al quale le stelle sembtano muoversi • Mínima distanza: 17 ore-luce (3 volte la distanza Plutone-Sole) • Velocità: 5000 chilometri al secondo (km/s) • Periodo orbitale: 15.2 anni M = r v2 G-1 = (4.1±0.1)×106 Msole M = 4,100,000 volte la massa del sole = 8,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000 kg ... in uno spazio più piccolo del sistema solare! “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Una definizione semplice: un oggetto che possiede una massa tanto grande che nulla, nemmeno la luce può sfuggirgli. La velocità di fuga da un corpo di massa M (grammi) e raggio R (cm) è: Velocita di fuga ≅ 0.00036×√(M/R) Nel 1784 John Michell, filosofo e matematico inglese, scrisse una lettera al collega Henri Cavendish in cui descriveva stelle “così dense e pesanti che la velocità di fuga fosse uguale alla velocità della luce”: una dark star (“stella oscura”) Ma un buco nero non è un corpo solido: secondo la relatività di Einstein (che non credette in un primo momento all’esistenza dei buchi neri) è una deformazione dello spazio tempo “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Orizzonte degli eventi http://stronggravity.eu! Da qui non scappa nulla “Singolarità” “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Castle on the Mall, Washington D.C., Stati Uniti (Smithsonian Photo, Eric Long) Mettiamo un buco nero qui “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 (Smithsonian Photo, Eric Long) Castle on the Mall, Washington D.C., Stati Uniti “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Le altre galassie nell’universo sono troppo lontane perché si possa misurare la traiettoria della stelle nel loro centro. Però oggi pensiamo che tutte le galassie hanno un buco nero “supermassiccio” al centro. Come possiamo dirlo? “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 1. La materia è fatta di atomi. 2. Gli atomi contengono particelle di carica negativa (elettroni) e carica positiva (protoni) 3. Quando una particella carica cambia la sua energia emette un’onda elettromagnetica = Concetto fondemantale: la lunghezza d’onda determine l’energia (=colore) dell’onda: la luce rossa ha meno energia della luce blu. (Courtesy of NASA) “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Se una sorgente di luce si allontana, la radiazione ci sembrerà avere una energia minore (sarà più rossa) Se una sorgente di luce si avvicina, la radiazione ci sembrerà avere una energia maggiore (sarà più blu) (Venezia, Riva degli Schiavoni 1433) “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 (Miyoshi et al. 1995) NGC4258 M=(3±2)×109 MSole M=(3.3±0.3)×107 MSole “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Massa del buco nero (courtesy Un. Michigan) Massa della galassia “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Finora abbiamo solo dimostrato che i buchi neri esistono. Possiamo dire qualcosa sulle loro proprietà? Alla fin fine un buco nero è un oggetto molto semplice. Per caratterizzarlo completamente bastano: • la sua carica elettrica (siccome non abbiamo idea di come misurarla, assumiamo che sia nulla) • il suo momento angolare (in fisica classica è il prodotto della massa per la la velocità di rotazione) • la sua massa Vorremmo anche sapere quanti sono, da dove vengono, se sono evoluti dall’origine dell’Universo a oggi … “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Per “osservare” buchi neri nelle galassie, ESA usa due satelliti XMM-Newton – Raggi X INTEGRAL – Raggi γ 1. Perché raggi X/γ? 2. Perché satelliti? “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 (C (Courtesy M.Ollterdorf) “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 ⇓ I fenomeni più energetici dell’Universo “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Courtesy SOHO/ESA “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Tempo di osservazione Queste Galassie “attive” sono quelle che meglio ci permettono studiare i buchi neri “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Credit: NASA/CXC/A.Hobart “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 COSMOS survey (Courtesy prof. Gunther Hasinger, Hawaii Observatory) Lockman Hole survey Galassia attiva Galassia attiva Galassia attiva Galassia attiva Galassia activa Galassia attiva Galassia attivaGalassia attiva Galassia attiva “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 (Uttley et al. 1999) La radiazione X si raddoppia/dimezza in 1 minuto Questo ci dice che la radiazione X è emessa vicina all’orizzonte degli eventi “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 MAXIJ1659-152 (Credit: ESA) Stella nana rossa Buco nero di massa “solo” tre volte la massa del Sole “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 (Credit: Corrado Rustica) “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 (Courtesy M.Whittle, Un.Virginia)) Numero di galassie attive. Ci racconta la storia dell‘Universo fino ai suoi inizi = miliardi di anni “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 (Courtesy M.Whittle, Un.Virginia)) Numero di stelle che nascono ogni anno in un volume dato. Simile a quello dei buchi neri = miliardi di anni “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Abbiamo varie teorie su come si sono formati originariamente i buchi neri “pesanti” all’ origine dell’Universo ... (Volonteri 2012) ...ma non ancora osservazioni per verificarle: per la prossima generazione! “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 • SgrB2 è una sorgente X-γ scoperta da INTEGRAL • La sua emissione è la riflessione della radiazione che viene dal nucleo della nostra galassia … (Revnitzev et al. 2005) = sorgenti note prima di INTEGRAL • … però in uno stato un milione di volte più brillante di oggi, circa 100 anni fa • Nessun pericolo! Era ancora 1 milione di volte meno brillante del sole “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Telescopi ottici hanno scoperto un nuvola accelerata e stiracchiata dalla forza di attrazione del buco nero. Si prevede che raggiunga il punto più vicino .... (Gillessen et al., 2011) Niente panico: la luminosità aumenterà solo di circa 10 volte “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014 Credit: ESO/MPE/M.Schartmann “La ESA alla caccia di buchi neri” – La Fisica incontra la città – Università di Roma Tre – 2 aprile 2014