Canidapresa 4-2009
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I mastini:
lupi travestiti
o cani-orso?
(
Due cinofili svedesi
sostengono che,
mentre graioidi e
lupoidi sarebbero
discendenti
rispettivamente
dell’antenato dello
sciacallo e del lupo,
i molossoidi
avrebbero avuto
un’origine
completamente
diversa e
sarebbero epigoni
del cane orso
(daphoenodonte).
Ma è plausibile
cercare un’origine
differenziata
tra i diversi gruppi
tipologici canini?
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I
n un precedente articolo sull'origine dei mastini avevo
liquidato un po' sbrigativamente, squalificandola come
“pseudoscienza”, la teoria eterodossa di due cinofili svedesi,
tali Von Mosczinsky e J. Edbladh.
Ora vorrei riesaminarla più dettagliatamente per vedere se esiste qualche possibilità di riabilitarla alla luce di un'indagine più
accurata.
In sintesi quello che sostengono
i due ricercatori svedesi è questo: com'è possibile che, con la
conoscenza di genetica di 3000
anni fa, i Sumeri e gli Assiri avessero potuto selezionare e allevare, partendo da un ceppo presumibilmente lupoide, dei molossi
così specializzati come quelli raffigurati nei bassorilievi esposti al
British Museum di Londra (fig 12-3)? Veri e propri “dogge”
caratterizzati da pelo raso, struttura muscolare ipertrofica, testa
brachicefola con muso raccorciato (relativamente!) e aspetto
leonino o ursino?
Effettivamente la cosa è un po'
strana se si assume l'ipotesi che
tutte le razze e i relativi ceppi
(molossoide, lupoide, ecc.) abbiano una derivazione monofiletica
dal canis lupus.
Cosa sostengono invece i due
ricercatori svedesi?
Secondo loro esistono tre ceppi
fondamentali di pre-canidi preistorici all'origine delle diverse
razze o raggruppamenti.
L'antenato dello sciacallo che
avrebbe generato i graioidi
(sight hounds) specializzati successivamente nella caccia a vista
e caratterizzati da struttura
somatica dolicomorfa con torace
stretto, arti lunghi e teste e
muso allungati.
Il canis lupus (lupo selvatico) che
costituirebbe la base genetica di
tutti i lupoidi e cioè dei cani
moderni di tipo spitz, contraddistinti da struttura corporea un
po' più massiccia (meso-dolicomorfa), pelo medio o lungo,
muso e cranio più “importanti”
rispetto ai primi. E infine, i
molossoidi (dogge) che invece
avrebbero tutt'altra origine,
essendo gli epigoni di quel caneorso che loro identificano nella
forma preistorica del daphoenodonte. Questi ultimi avrebbero
ereditato dal presunto antenato
la conformazione massiccia con
arti brevi (brachimorfismo), la
testa brachicefala con muso raccorciato (relativamente!), nonché il pelo corto o raso.
La loro teoria, indubbiamente
suggestiva, non è basata esclusivamente su rilevamenti fenotipologici, ma altresì viene supportata da considerazioni di
ordine comportamentale e psicologico.
Come mai infatti, - sostengono , i molossoidi sono in genere animali individualisti, poco inclini
alla collaborazione del branco?
Riposta. Perché discendono
appunto da questo preistorico
cane-orso che predava in maniera solitaria confidando sulla sua
potenza e sulla forza delle
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mascelle piuttosto che sulla cooperazione del
gruppo.
Oppure, perché motivo i tipici “dogge” non
hanno per niente sviluppata la mimica di branco
che prevede la sottomissione al più forte (dominante) e la conseguente ritualizzazione del
morso? La risposta è sempre collegata al fatto che,
come i felini e gli ursidi solitari, l'altro individuo
della stessa specie è visto come un competitore
per cui viene o può venire predato. Questo è, a
mio parere, un dato molto importante perché, se
vogliamo, la discriminante fondamentale tra
lupoidi e molossoidi, a livello comportamentale,
può essere tutta sintetizzata in questo teorema:
1) Il lupoide ritualizza il morso con i conspecifici e
consequenzialmente è adatto alla vita di gruppo.
2) Il molossoide non ritualizza il morso con i conspecifici e quindi è il cane da combattimento
per antonomasia.
Questo naturalmente generalizzando poiché in
realtà esistono molte “razze intermedie” che uniscono le caratteristiche comportamentali dei due
o di più gruppi canini.
Per esempio il mastino tibetano che secondo i
nostri non è più l'antenato, l'archetipo di tutti i
molossoidi, bensì uno dei più antichi incroci tra i
due ceppi (dogge e spitz) presentando esso
caratteristiche morfologiche e comportamentali
intermedie. Secondo loro dal mastino tibetano
avrebbero preso le mosse tutti i cani da pastore
e da montagna con tipologia lupoide o molossolupoide (dal pastore tedesco al ciarplaninaz ecc.)
mentre l'antenato di tutti i molossi puri (da loro
identificati nel mastino napoletano, mastiff e
dogue de bordeaux) sarebbe stato il molosso
assiro-babilonese secondo il seguente schema:
CINODICTIS (pre-canide)
DAPHOENODONTE (cane orso)
CANIS LUPUS
MOLOSSO PREISTORICO
CANIS LUPUS FAMILIARIS
(SPITZ)
DOGGE ASSIRO
PASTORI LUPOIDI
MASTINO
TIBETANO
MASTINI MODERNI
(napoletano, inglese, francese)
CANI DA MONTAGNA
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Invece dallo sciacallo (canis aureus) deriverebbero i graioidi (sight hounds) secondo lo schema:
SCIACALLO
OLD SIGHT HOUNDS
DOGGE
ALAUNT
BULLDOG
(con apporto di sangue molosso)
Fig. 1
Immagini di bassorilievi dei molossi assiri custoditi al
British Museum di Londra
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LEVRIERI
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E qui dissento visceralmente perché se c'è una
razza (o un gruppo di razze) che massimalizza le
specificità caratteriali dei molossoidi da combattimento (coraggio impavido, tempra, stoicismo e
mancanza di ritualizzazione del morso) questa o
queste sono proprio le bulldog breeds (dal pitbull
al majorchino). Anche se indiscutibilmente il sangue dell'alaunt è presente in esse e in maniera
preponderante. Perché sostengo questo?
Semplicemente per il fatto che tutta o quasi tutta
l'iconografia protostorica (assiro-babilonese) e
storica (romana-medievale-rinascimentale) testimonia che gli autentici molossi da presa arcaici
non ricalcavano la morfologia ipertipica e ipermorfica degli attuali mastini napoletano o inglese,
ma altresì erano sostanzialmente identici ai nostri
moderni pit bulldog o mastini leggeri (bandog).
Gli stessi “dogge” assiri così icasticamente rappresentanti nei bassorilievi del British Museum, possono essere apparentati più a un tosa giapponese o
a un boer boel piuttosto che a mastodontici
mastiff!
Ma torniamo al tema centrale dello scritto: è plausibile cercare un' origine differenziata tra i diversi
gruppi tipologici canini? In particolare i molossoidi potrebbero derivare da un antenato preistorico
non lupoide? Mentre sto scrivendo questo pezzo
improvvisamente e inaspettatamente si sente da
lontano l'acuta sirena di un'ambulanza.
Immediatamente El Negro e Tigre, i miei due perros da presa majorchini (molossi dunque) cominciano a ululare selvaggiamente ed emblematicamente quasi a contestare la teoria dei due esperti
svedesi. Il loro ululato cavernoso e profondo mi
mette i brividi in questa deliziosa e soleggiata
giornata di inizio maggio.
Mauro Salvador
Working Bulldog Research Center
Fig. 2
Cynodictis
(
I “dogge” assiri possono
essere apparentati più
a un tosa giapponese
o a un boer boel
piuttosto che a
mastodontici mastiff
Fig. 3
Daphoenodon
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