Non sempre il bisturi salva il ginocchio, anzi a volte fa danni

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IL CAFFÈ
20 luglio 2014
QUANDO OPERARE
tra
parentesi
Forte dolore e gonfiore
Rigidità articolare e ridotta mobilità del ginocchio
BenEssere
In un terzo dei casi l’operazione
di artroprotesi non risponde a nessuna
indicazione scientifica. È inutile
Qualità della vita compromessa
LA GIUNTURA
Articolazione
deteriorata
del ginocchio;
a destra
un ginocchio
sano
Non sempre il bisturi
salva il ginocchio,
anzi a volte fa danni
ANTONINO MICHIENZI
L
a durata della vita sempre più lunga, gli acciacchi come l’artrosi e l’artrite - che si porta dietro la terza
età, il peso che tende a salire, la sempre maggiore tendenza alla sedentarietà.
Così l’articolazione del ginocchio, la più grande e una
delle più complesse del corpo umano, tende a deteriorarsi:
causa dolore, fa fatica a piegarsi arrivando a compromettere notevolmente la capacità di autonomia. Quando si arriva a un alto livello di gravità poco possono fare i farmaci e
la fisioterapia.
Negli ultimi anni, per fortuna, la chirurgia ha fatto passi
da gigante. Complice anche la disponibilità di protesi strutture meccaniche in grado di sostituire le parti funzionali del ginocchio - sempre più avveniristiche è oggi possibile recuperare quasi del tutto la mobilità.
E l’intervento di artroprotesi è diventato sempre più diffuso in tutto il mondo occidentale. Per esempio, si stima
che negli Stati Uniti un americano ogni 500 ogni anno si sottoponga a un intervento di protesi del ginocchio. Significa
qualcosa come 600 mila interventi l’anno: un’enormità.
L’intervento è tutto sommato semplice: un taglietto di
10 centimetri sul ginocchio attraverso cui non si asporta
l’articolazione, ma si rivestono le superfici articolari com-
Questo
amore
nostro
La lettera
A 50 anni non ho capito perché
alcuni uomini a letto sono un disastro
H
Difficoltà a svolgere le più comuni attività
o superato i cinquant’anni. Ho letto con interesse
l’articolo di domenica scorsa (13 luglio) dove una
lettrice le chiedeva se è solo la donna a dovere imparare le abilità erotiche e sessuali. Nella sua risposta lei ha
spiegato perché è la donna a dover effettuare più apprendimenti rispetto all’uomo e che
spesso le è capitato di favorire Scrivi a LINDA ROSSI
indirettamente progressi per
psicoterapeuta e sessuologa
il partner della paziente senza mai averlo visto. Mi è parso Posta: Linda Rossi – Il Caffè
Via Luini 19 - 6600 Locarno
che nella domanda di chi le
ha scritto ci fosse anche il de- E-mail:
siderio di capire come mai ci
[email protected]
sono uomini più bravi di altri
nell’arte amatoria. Andrei oltre dicendo che ci sono uomini che a letto sono meravigliosi mentre altri sono un disastro o quasi. Sarei molto interessata al suo parere su questo tema perché è una constatazione che ho fatto anch’io nel corso della mia vita relazionale e sessuale e non mi sono mai sentita di esprimere all’uomo in questione quello che non mi andava bene. Anche perché a volte era proprio tutto che non funzionava.
promesse. In pratica, la protesi sostituisce
la cartilagine consumata e favorisce la ripresa dei movimenti e la scomparsa del dolore. Il
paziente rimane in ospedale per non più di quattro-cinque
giorni e già il giorno dell’intervento, con cautela, può cominciare a muovere il ginocchio. Dopo alcuni mesi di riabilitazione recupera quasi del tutto il movimento. Sembra
dunque la soluzione perfetta: poco invasiva, veloce, poco
A volte basta prospettare
ai pazienti altre soluzioni, non
invasive, come perdere peso
rischiosa ed efficace.
Ora, però, c’è qualcuno che comincia a chiedersi se tutti questi benefici dell’intervento non abbiano portato a un
suo abuso e se non si sia ceduto alla tendenza di effettuarlo
anche in quei casi in cui è inefficace o in cui si potrebbe optare per altre strade meno invasive prima di mettere il paziente sotto i ferri.
Per questo, un gruppo di ricercatori della Virginia
Commonwealth University di Richmond (Usa), si è messo
a fare i conti andando a vedere quanti degli interventi di
protesi del ginocchio fossero conformi alle indicazioni
scientifiche. Lo ha fatto analizzando le cartelle cliniche di
175 pazienti, un campione troppo piccolo per trarre conclusioni definitive, ma sufficiente a fotografare una tendenza.
Ebbene, dallo studio, pubblicato sulla rivista Arthritis &
Rheumatology, è emerso che soltanto 34 per cento degli interventi era appropriato (era cioè il trattamento giusto per
quel tipo di paziente), il 22 per cento degli interventi si è dimostrato inefficace (valeva la pena provarci, ma è stato inutile), mentre il 34 per cento era completamente inappropriato: non andava cioè proprio fatto e occorreva prospettare al paziente altre opzioni, per esempio di perdere peso.
Il problema non è da tecnici. Effettuare interventi non
necessari non è di certo un bene per il paziente, che si sottopone ai rischi della chirurgia (bassi in questo caso) senza
però ottenerne in cambio alcun beneficio. Ma non è un bene nemmeno per i servizi sanitari alle prese con popolazioni sempre più anziane e quindi maggiormente soggette ai
problemi articolari e relative spese. Negli Stati Uniti, per
esempio, negli ultimi 15 anni gli interventi di protesi del ginocchio sono cresciuti del 162%. E con essi, i costi che a
lungo andare rischiano di diventare insostenibili.
La risposta di Linda Rossi
Ecco che cosa rende i maschi
degli amanti unici e favolosi
L
a sua richiesta mi permette di
sostenere che anche il maschio deve effettuare le sue acquisizioni in campo sessuale, a livello fisiologico e psicologico. Una
prima importante acquisizione è
quella di riuscire a prolungare la
sua salita eccitatoria per il tempo
desiderato, potendo quindi decidere il momento della sua scarica orgastica. Per il giovane è normale arrivare rapidamente al finale, poiché
l’eccitazione è una tensione (tensione sessuale) che richiede di essere
scaricata. Questo funziona fin
quando vive la sessualità individuale. Ma quando si appresta a vivere la
sessualità relazionale, è bene che
sappia come far durare la sua eccitazione durante la penetrazione (almeno cinque minuti) alfine di permettere alla donna di raggiungere
l’orgasmo.
Un altro apprendimento è quello di riuscire a erotizzare i preliminari dove porta il suo tocco sul corpo della donna per permetterle di
far crescere l’eccitazione facilitando
la penetrazione grazie alla lubrificazione. Molte donne si lamentano
del boicottaggio maschile sui preliminari, quindi mi ritrovo spesso a
sollecitare i signori uomini, giovani
e meno giovani, a non trascurare
questa fase (andando anche oltre la
zona genitale) e a farsela piacere
grazie alla reazione che riscontrano
nella donna, come fosse un applauso al loro gesto.
Certo, la donna deve essere sufficientemente trasparente nella sua
espressione di piacere. Questo permette all’uomo di capire se quella
zona del corpo è più sensibile ed eccitabile di un’altra: come in un dialogo corporeo che comunica all’uno e all’altro quello che provoca
sensazioni e piacere. Ci sono altri
aspetti che l’uomo deve imparare.
Mi riferisco all’arte della seduzione
che alcuni uomini sono incapaci di
usare fin dal momento della conquista della donna che li attira,
mentre altri nella fase iniziale hanno saputo ricorrervi con successo,
ma poi vi hanno rinunciato appena
sicuri che la donna fosse caduta
nella loro rete o l’hanno dimenticata con il passare del tempo.
Ecco di che pasta sono fatti gli
amanti favolosi, mentre gli altri
mancano di uno o più apprendimenti che però possono sempre acquisire: la sessualità è un processo
di sviluppo che può sempre migliorarsi.
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