1 r Qint Φ Schiusa ( E ) = ε 0 r Φ Schiusa ( B ) = 0 r r dΦ S ( B ) C ( E ) = − dt r r dΦ S ( E ) ) C ( B ) = µ o ( I + ε 0 dt 2 grandezza definizione Forza di Coulomb Interazione elettrostatica tra cariche puntiformi Campo elettrico Rapporto tra forza elettrica agente su una carica di prova q e la carica di prova stessa. E’ funzione del punto e dipende dalle caratteristiche della sorgente Unità di misura formula r QQ F = k 12 2 r 1 k= 4πε 0 ε r r r F E= q N Casi particolari: generato da una carica puntiforme: r Q E =k 2 r r Qr E=k 3r r N V , C m generato da un piano infnito r E = σ 2ε 0 ε r U ( P) = L PP 0 Caso particolare: Energia potenziale elettrostatica Lavoro compiuto dalla forza elettrostatica per portare una carica q dal punto in cui si trova al punto P0 scelto come riferimento energia di una carica q soggetta all’azione di una carica puntiforme Q: U =k J energia di una carica q soggetta all’azione di una carica puntiforme Q con il riferimento scelto all’infinito: U =k V = Potenziale elettrostatico Qq Qq −k r r0 Qq r U q Caso particolare: Rapporto tra energia potenziale di una carica di prova q e la carica di prova stessa Potenziale di una carica puntiforme Q: P al punto P0 scelto come riferimento Potenziale di una carica puntiforme Q con il riferimento all’infinito: Q Q V = k −k r r0 Lavoro del campo elettrico da V =k Q r J , V C 3 C= Capacità elettrica di un conduttore Q V Costante di proporzionalità tra carica Q e il potenziale V C , F V Caso particolare: Capacità di una sfera di raggio R: C = 4πε 0 ε r R 2 Q C= ∆V Costante di proporzionalità tra carica Q e la differenza di potenziale tra le armature Caso particolare: Capacità di un condensatore piano con armature di area S distanti d: C= C , F V Sε 0 ε r d W = Ltotale N 1 W = ∑ ε 0 ε r Ei2 τi i =1 2 Casi particolari: Energia elettrostatica Lavoro necessario a creare una data configurazione di cariche Energia elettrostatica di un sistema costituito da N cariche puntiformi: Qi Q j 1 N W = k ∑ 2 i , j =1( i ≠ j ) rij J Energia elettrostatica di un condensatore 1 1 Q2 2 W = Q∆V = C∆V = 2 2 2C Teorema o proprietà Enunciato Il campo elettrostatico generato da N sorgenti in un punto è la somma vettoriale dei campi che ciascuna sorgente genererebbe nel punto se fossa da sola. Formula M r N r Qr E = ∑ Ei = ∑ k 3i ri ri i =1 i =1 nel continuo r dQ r E = ∫k 3 r r Q Principio di sovrapposizione degli effetti N V = ∑ Vi i =1 Il potenziale elettrostatico prodotto da N sorgenti in un punto è la somma algebrica dei potenziali che ciascuna sorgente produrrebbe nel punto se fosse da sola. Nel continuo V = ∫k Q dQ r 4 r r V = ∑ Ei ⋅ ∆ri i =1 r r V ( P ) = ∫ E ⋅ dr N Legame campo potenziale Il potenziale in un punto P è il lavoro del campo da P al punto P0 scelto come riferimento Conseguenze immediate: il campo è perpendicolare alle superfici equipotenziali il campo va da potenziali maggiori a potenziali minori Teorema di Gauss nel vuoto (1° equazione di Maxwell) Il flusso del campo elettrostatico nel vuoto, attraverso una superficie chiusa è la somma delle cariche interne fratto la costante dielettrica del vuoto Teorema di Coulomb Immediatamente fuori da un conduttore in equilibrio elettrostatico, nel vuoto, il campo è perpendicolare alla superficie e di modulo pari al rapporto tra la densità superficiale di carica e la costante dielettrica del vuoto 3° equazione di Maxwell nel caso stazionario Il campo elettrostatico è conservativo, in particolare il lavoro su un qualunque percorso chiuso è nullo. Condensatori in serie: il reciproco della capacità equivalente è la somma dei reciproci delle singole capacità Condensatori in parallelo: la capacità equivalente è la somma delle singole capacità 2) 3) 4) 5) 6) 7) Nel caso semplice monodimensionale E x = −V ' ( x) r Q Φ Schiusa ( E ) = int erna ε0 r σ r E= n ε0 σ E= ε0 r C(E) = 0 r r E ∫ ⋅ dr = 0 1 1 1 = + + ... Ceq C1 C 2 Caso particolare N condensatori identici con capacità C C N Ceq = C1 + C 2 + ... Ceq = Capacità equivalenti 1) PP0 Caso particolare N condensatori identici con capacità C Ceq = NC Dai la definizione di capacità elettrica di un condensatore. Scrivi l’espressione della capacità di un condensatore piano nel vuoto e spiega come varia quando si inserisce un dielettrico tra le armature. Dai la definizione di campo elettrostatico, specificando l’unità di misura. Spiega cosa sono le linee di campo e in che senso danno informazioni sul campo. Spiega cos’è l’energia elettrostatica di un sistema di cariche e scrivine l’espressione per un condensatore con carica Q, posto ad una differenza di potenziale ∆V. Ricava l’espressione dell’energia elettrostatica in funzione del campo elettrico. Illustra e dimostra le proprietà di conduttore in equilibrio elettrostatico Dai la definizione di potenziale elettrostatico e specifica in che modo è legato al campo elettrico. Enuncia il teorema di Gauss e spiega perché le cariche interne non danno contributo al flusso. Spiega cosa si intende per collegamenti tra condensatori in serie e in parallelo. Scrivi e dimostra le espressioni della capacità equivalente. 5 8) Descrivi il campo elettrico generato da un piano infinito carico uniformemente. ….. ESERCIZI 1 e 2: campo elettrico generato da una carica puntiforme: potenziale elettrostatico generato da una carica puntiforme: principio di sovrapposizione degli effetti 1) Quattro cariche identiche di valore +Q sono disposte ai vertici di un quadrato di lato L. Determina il campo elettrico ed il potenziale da esse generato: a) al centro del quadrato b) nel punto medio di un lato del quadrato 2) Due cariche +Q e –Q sono poste a distanza 2d. Determina il campo elettrico ed il potenziale da esse generato in un generico punto P dell’asse del segmento congiungente le due cariche, in funzione della distanza x dal segmento. Rappresenta in un riferimento cartesiano l’andamento delle due funzioni ottenute +Q • •+Q +Q • •+Q P x +Q • -Q • ESERCIZI 3 e 4: Definizione di flusso di un campo vettoriale Teorema di Gauss per il campo elettrico 3) Una sfera di raggio R è carica con carica +Q uniformemente distribuita nel volume. Determina il campo elettrico da essa generato in funzione della distanza dal centro. Rappresenta in un riferimento cartesiano il grafico della funzione ottenuta. 4) Una cilindro infinito di raggio R è carico uniformemente con densità superficiale -σ. Determina il campo elettrico da essa generato in funzione della distanza dall’asse. Rappresenta in un riferimento cartesiano il grafico della funzione ottenuta. ESERCIZIO 5: Campo generato da un piano infinito Linee di campo Principio di sovrapposizione degli effetti Legame tra campo elettrico e potenziale elettrostatico +2σ +σ 5) Considera i tre piani infiniti in figura. Determina in funzione della posizione il campo elettrico da essi generato e riporta l’andamento in un sistema di riferimento cartesiano. Ponendo come punto di riferimento per il potenziale il punto O, determina il potenziale elettrostatico in funzione della posizione e rappresenta la funzione ottenuta in un riferimento cartesiano. d 2d O ESERCIZIO 6: Campo e potenziale in un condensatore Forza elettrica 2° principio della dinamica 6) Un condensatore ha armature quadrate di lato L poste a distanza D (con D<<L). Determina il campo elettrico al suo interno quando tra le armature c’è una differenza di potenziale ∆V e rappresentane le linee di campo. Considera ora un elettrone che entra all’interno del condensatore con una velocità orizzontale (come riportato in figura), trascurando la forza peso determina la traiettoria descritta. Determina inoltre la minima velocità affinché la carica ++++++++++++++++ e----------------------- −σ 6 riesca ad uscire dal condensatore senza urtare contro le armature (in funzione dei dati forniti e della massa e carica dell’elettrone). Cosa cambia se nel condensatore si inserisce un protone? ESERCIZIO 7: Potenziale in una distribuzione di carica Energia potenziale di una carica elettrica Principio di conservazione dell’energia 7) Un anello di raggio R è carico uniformemente con una carica +Q. Ad una distanza 2R dal centro dell’anello, perpendicolarmente al piano si trova una carica positiva +q di massa m. Determina quanto deve valere la velocità v0 con la quale la carica viene lanciata verso l’anello affinché riesca ad oltrepassarlo. Che tipo di moto descriverà la carica ? 2R +q ESERCIZI 8,9: Teorema di Gauss Proprietà dei conduttori Teorema di Colulomb 8) Una sfera conduttrice di raggio R1 carica con carica +Q si trova all’interno di un guscio sferico, anch’esso conduttore di raggi interno ed esterno rispettivamente pari a R2 e R3. Determina, in funzione della distanza dal centro, il campo elettrico generato da tale distribuzione e rappresenta la funzione trovata. Determina inoltre le cariche indotte sul guscio sferico. 9) Una sfera conduttrice di raggio R è carica con carica +Q, tramite un filo conduttore molto lungo, di capacità trascurabile viene collegata ad una sfera inizialmente scarica di raggio 2R. Dopo una fase transitoria si stabilisce l’equilibrio. Determina la carica presente su ciascuna delle due sfere e il campo elettrico in prossimità di ciascuna delle due sfere. ESERCIZIO 10: Teorema di Gauss Capacità di un condensatore 10) Un condensatore sferico si può pensare come costituito da due sfere concentriche di raggi rispettivamente a e b, cariche con cariche opposte. Determina la capacità, in funzione della geometria. ESERCIZI 11, 12: Definizione di capacità Collegamenti tra condensatori e capacità equivalenti 11) Tre condensatori di capacità rispettivamente C1=8 µF, C2=6 µF e C3=4 µF, sono collegati come in figura. C2 C1 A B C3 Calcola la capacità equivalente del sistema. Determina la carica presente su ciascun condensatore quando tra i punti A e B c’è una differenza di potenziale ∆V=12 V. 7 12) Tre condensatori di capacità rispettivamente C1=8 µF, C2=6 µF e C3=4 µF, sono collegati come in figura. C2 C 1 A B C3 Calcola la capacità equivalente del sistema. Determina la carica presente su ciascun condensatore quando tra i punti A e B c’è una differenza di potenziale ∆V=12 V. ESERCIZI 13, 14: Definizione di capacità Collegamenti tra condensatori e capacità equivalenti Polarizzazione e costante dielettrica relativa 13) Un condensatore piano ha armature di superficie S poste a distanza d ed è riempito per metà di dielettrico, come rappresentato in figura. Calcola la capacità elettrica del condensatore, sapendo che la costante dielettrica relativa del materiale inserito è εr. Specifica le caratteristiche dei due condensatori collegati in serie equivalenti al condensatore in figura. 14) Un condensatore piano ha armature di superficie S poste a distanza d ed è riempito per metà di dielettrico, come rappresentato in figura. Calcola la capacità elettrica del condensatore, sapendo che la costante dielettrica relativa del materiale inserito è εr.. Specifica le caratteristiche dei due condensatori collegati in parallelo equivalenti al condensatore in figura. 8 grandezza Intensità di corrente Resistenza elettrica definizione Rapporto tra la quantità di carica Q che attraversa una sezione in un intervallo di tempo infinitesimo ∆t e l’intervallo di tempo stesso Costante di proporzionalità tra differenza di potenziale ai capi di un resistore e intensità di corrente I = lim ∆t → 0 Forza elettromotrice ∆Q ∆t I = Q' Caso particolare: corrente stazionaria R= I= ∆Q ∆t ∆V I Caso particolare: conduttore di lunghezza l e sezione costante S: R=ρ Lavoro compiuto dal generatore per spostare una carica positiva unitaria dal polo positivo a quello negativo. Differenza di potenziale ai capi del generatore a circuito aperto. Lavoro del campo elettromotore Unità di misura formula C , A s V , Ω A l S fem = ∆Vgeneratore ideale fem = f 0 sin( ωt + α 0 ) f0 fem = Valore efficace 2 I = I 0 sin( ωt + α 0 ) I0 Valore efficace I = 2 V fem alternata Forza elettromotrice con andamento sinusoidale Intensità di corrente alternata Intensità di corrente con andamento sinusoidale Impedenza Costante di proporzionalità tra differenza di potenziale e intensità di corrente in un circuito alternato, studiato con la notazione complessa 1 Z = R + i ωL − ωC Ω Reattanza Coefficiente immaginario dell’impedenza 1 X = ωL − ωC Ω Teorema o proprietà Enunciato Formula V A 9 1° legge di Ohm 2° legge di Ohm 1° legge di Kirkhhoff 2° legge di Kirkhhoff Potenza dissipata per effetto Joule Potenza erogata dal generatore Resistenze equivalenti In un conduttore attraversato da corrente, differenza di potenziale ai capi e intensità di corrente sono direttamente proporzionali. La costante di proporzionalità si chiama capacità elettrica e dipende dal conduttore. In un conduttore rettilineo a sezione costante la resistenza è direttamente proporzionale alla lunghezza e inversamente alla sezione, la costante di proporzionalità dipende dal materiale e dalla temperatura. La somma delle intensità di correnti entranti in un nodo è uguale alla somma di quelle uscenti. Considerando positive le intensità di corrente entrante e negative quelle uscenti, la somma algebrica delle intensità di correnti di un nodo è nulla In una maglia la somma algebrica delle differenze di potenziale è nulla. Un conduttore attraversato da corrente si scalda, la potenza dissipata è il prodotto tra la differenza di potenziale ai capi e l’intensità di corrente. Un generatore di forza elettromotrice fem, che fa circolare una corrente di intensità I, eroga una potenza data dal prodotto tra fem e I Resistori in serie: la resistenza equivalente è la somma delle singole resistenze ∆V = RI R=ρ l S N =0 ∑ Ii i =1 nodo N =0 ∑ ∆Vi i = 1 maglia PJoule = ∆VI ∆V 2 = RI = R 2 P = fem ⋅ I Req = R1 + R2 + ... Caso particolare N resistori identici con resistenza R Req = NR Resistori in parallelo: il reciproco della resistenza equivalente è la somma dei reciproci delle singole resistenze 1 1 1 = + + ... Req R1 R2 Caso particolare N resistori identici con resistenza R Req = La differenza di potenziale (complessa ∆V = ∆V0 e i ( ωt +α oV ) ) ai capi di un Legge di Ohm generalizzata per i circuiti RLC in corrente alternata in notazione complessa circuito in corrente alternata è direttamente proporzionale all’intensità di corrente (complessa R N ∆V = ZI Passando alle ampiezze a alle fasi: ∆V0 = I 0 1 R + ωL − ωC 2 2 I = I 0 e i ( ωt +α 0 I ) ). tan ∆α = tan( αV − α I ) = ωL − R 1 ωC 10 Pulsazione di risonanze Pulsazione che deve avere un circuito RLC per comportarsi come circuito puramente resistivo, con massima intensità e sfasamento nullo ω= 1 LC 1) Dai la definizione di intensità di corrente. 2) Dai la definizione di resistenza elettrica, spiega da cosa dipende la resistenza elettrico di un conduttore a sezione costante. 3) Illustra il modello classico di conduzione e specifica 4) Enuncia la seconda legge di Ohm. Da cosa dipende la resistività elettrica? Giustifica la tua risposta alla luce del modello classico di conduzione. 5) Enuncia le leggi di Kirchhoff, specificando cosa sono i nodi e le maglie di un circuito. 6) Considera i seguenti simboli: indica quali elementi di un circuito rappresentano, specifica qual è la grandezza fisica che li caratterizza con la relativa unità di misura e come è legata alla differenza di potenziale agli estremi dell’elemento stesso. 7) Descrivi l’effetto Joule. Scrivi e dimostra l’espressione della potenza dissipata. Commenta le seguenti affermazioni, specificando se sono vere o false: a) L’energia dissipata in un resistore per effetto Joule è direttamente proporzionale all’intensità di corrente che circola nel resistore b) La potenza dissipata per effetto Joule è direttamente proporzionale al tempo di funzionamento del resistore. 8) Spiega cosa si intende con collegamento in serie e in parallelo per i condensatori. Scrivi e dimostra le espressioni delle capacità equivalenti. 9) Spiega qual è la funzione di un generatore e dai la definizione di forza elettromotrice. Perché la differenza di potenziale ai capi di un generatore reale non è uguale alla forza elettromotrice ? 10) Descrivi il circuito di carica e scarica di un condensatore 11) Dai la definizione di impedenza di un circuito. 12) Enuncia la legge di Ohm per i circuiti in corrente alternata. Spiega il significato di tutti i termini. ESERCIZI 15, 16, 17: Prima legge di Ohm Collegamenti tra resistori e resistenze equivalenti R1 15) Tre resistori di resistenza rispettivamente R1=20 Ω, R2=15 Ω e R3=30 Ω, sono collegati come in figura. R2 A B Calcola la resistenza equivalente del sistema. Determina l’intensità di corrente che circola in ogni resistore sapendo che tra i punti A e B c’è una differenza di potenziale ∆V=12 V. R3 R1=10Ω R2=20 Ω B R4=15 Ω R3=10 Ω 16) Calcola l’intensità di corrente che circola in ogni ramo del circuito a fianco. fem=12 V 11 17) Determina la resistenza equivalente del circuito in figura. Determina l’intensità di corrente che circola nella resistenza di 5Ω. 2Ω 5Ω 12 V 3Ω 1Ω ESERCIZI 18, 19: Seconda legge di Ohm Collegamenti tra resistori e resistenze equivalenti 4Ω 8Ω 18) Un filo di rame di resistenza R=10 Ω viene diviso in tre parti uguali, tali parti vengono ricollegate tra loro in modo che gli estremi siano comuni. Quanto vale la resistenza del nuovo resistore? 19) Un filo d’argento e un filo di rame hanno la stessa resistenza elettrica e lo stesso volume. Trova il rapporto tra i loro raggi sapendo che le resistività dell’argento e del rame sono rispettivamente: ρAg= 1,6 ⋅ 10 −8 Ωm , ρCU= 1,7 ⋅ 10 −8 Ωm ESERCIZI 20: Forze elettromotrice Leggi di Kirkhhoff e risoluzione di un circuito R1 R2 fem4 fem1 fem2 20) Individua i rami del circuito a fianco. Applicando il metodo delle correnti di ramo scrivi le equazioni risolventi del circuito a sinistra. R5 R3 fem3 R6 R4 12 Unità di misura grandezza definizione formula Forza di Lorentz Forza agente su una carica q in r moto con velocità v in una regione in cui è presente un r r r F = qv ∧ B r campo magnetico B N r r r r r r F = qv ∧ B ; F = Il ∧ B Casi particolari: Campo generato da un filo infinito percorso da corrente di intensità I (Legge di Biot-Savart) Campo magnetico o vettore induzione magnetica Perturbazione dello spazio dovuta a sorgenti magnetiche, definibile attraverso un ago magnetico e una carica in moto o una corrente, secondo la forza di Lorentz o la 2° formula di Laplace B= µ0 I 2πr Campo generato da una spira di raggio R percorsa da corrente di intensità I in un punto dell’asse: µ 0 IR 2 B= 3 2 2 2( z + R ) 2 Ns , Cm Wb , m2 T Campo generato da un solenoide infinito con n spire per unità di lunghezza, attraversato da corrente di intensità I: B = µ 0 nI () Coefficiente di autoinduzione Costante di proporzionalità tra il flusso magnetico attraverso un circuito e l’intensità di corrente r ΦB L= I Caso particolare: Autoinduttanza di un solenoide di lunghezza l, sezione S e N spire µ 0µ r N 2 S L= l Coefficiente di mutuainduzione Costante di proporzionalità tra il flusso magnetico generato da un circuito 1 attraverso un circuito 2 e l’intensità di corrente che circola nel circuito 1 o viceversa r r Φ 2 ( B1 ) Φ 1 ( B2 ) M = = I1 I2 Momento magnetico di una spira Prodotto tra l’intensità di corrente e il vettore superficie della spira con verso del pollice quando la mano destra si chiude nel verso della corrente r r m = IS Energia magnetica Lavoro necessario a creare una Wb Tm 2 , A A Ωs; H Wb Tm 2 , A A Ωs; H Am 2 W = Ltotale J 13 data configurazione di correnti e quindi di campo magnetico N W =∑ i =1 1 Bi2 τi 2µ 0 µ r Casi particolari: Energia magnetica di un circuito di induttanza L percorso da corrente di intensità I W = 1 2 LI 2 Teorema o proprietà Enunciato Formula 1° Formula di Laplace Il campo magnetico generato da un circuito percorso da corrente di intensità I è la somma dei campi infinitesimi generati dai tratti di filo Nel continuo: r r N µ 0 li ∧ rri B=∑ I 3 ri i =1 4π r r r ∧r Id l µ B=∫ 0 4π r3 Caso particolare: La forza agente su un filo rettilineo percorso da corrente di intensità I, immerso in un campo 2° Formula di Laplace r magnetico uniforme B è il prodotto vettoriale tra r r Il e B ; se il filo non è rettilineo o il campo non è uniforme, la forza è la somma vettoriale delle forze infinitesime Caratteristiche del moto di una carica in un campo magnetico uniforme Teorema di Gauss Teorema della circuitazione di Ampère Momento meccanico Il moto di una carica in un campo magnetico uniforme è un moto uniforme: - rettilineo se la velocità è parallela al campo - circolare se la velocità è perpendicolare al campo - elicoidale in generale Il flusso del campo magnetico attraverso un superficie chiusa è nullo La circuitazione del campo magnetico è il prodotto tra la permeabilità magnetica e la somma algebrica delle intensità di correnti concatenate Una spira percorsa da corrente di intensità I, immersa in un campo magnetico subisce l’azione di forze magnetiche che producono un momento torcente dato dal prodotto vettoriale tra il momento magnetico della spira e il vettore induzione magnetica forza agente su un filo rettilineo immerso in un campo uniforme r r r F = Il ∧ B r N r r F = ∑ Ili ∧ Bi i =1 Nel continuo: r r r F = ∫ Idl ∧ B r r v⊥B R= Casi particolari: mv qB T = 2πm qB r r r v = v ⊥ + v // R= 2πmv // mv ⊥ P= qB qB r Φ Schiusa ( B ) = 0 r C ( B) = µ 0 I concatenate r r r M =m∧B 14 1) Scrivi l’espressione della forza a cui è soggetta una carica in un campo magnetico, specificando il significato di tutti i termini. Descrivi il moto di una carica che si muove in un campo magnetico uniforme con velocità perpendicolare al campo stesso, dimostra le relazioni quantitative scritte. 2) Dai la definizione di circuitazione di un campo vettoriale. Enuncia i teoremi relativi alla circuitazione del campo elettrostatico e magnetostatico. 3) Dai la definizione di circuitazione di un campo vettoriale, scrivine l’espressione specificando il significato di tutti i termini. Indica quali sono le unità di misura della circuitazione del campo elettrico e del campo magnetico. Enuncia i teoremi relativi alla circuitazione per il campo elettrico e magnetico, specificando in quali casi sono validi. 4) Scrivi l’espressione della forza di Lorentz specificando il significato di tutti i termini. Indica, fornendo un’esauriente motivazione, le caratteristiche del moto di una carica immersa in un campo magnetico. Specifica quali sono le possibili traiettorie descritte nel caso di campo uniforme. r 5) Scrivi l’espressione della forza a cui è soggetta una carica q in un campo elettrico E e r quella in un campo magnetico B (spiega il significato di tutti i termini) r r 6) Dai la definizione di campo elettrico E e di vettore induzione magnetica B , specificando per ciascuno almeno due unità di misura. 7) Spiega cosa sono le linee di campo di un generico campo vettoriale, specificando quali informazioni forniscono sul campo stesso. 8) Indica le caratteristiche delle linee di campo elettrico e magnetico. 9) Dai la definizione di coefficiente di mutua induzione. 10) Scrivi le possibili espressioni dell’energia magnetica e spiega di cosa si tratta. 11) Descrivi il possibile comportamento magnetico della materia, distinguendo tra materiali lineari e non lineari 12) Descrivi il ciclo di isteresi magnetica. 15 ESERCIZI 21: Legge di Biot-Savart Principio di sovrapposizione degli effetti 21) Quattro fili infiniti percorsi da correnti di intensità I sono disposti ai vertici di un quadrato di lato L, come in figura. Determina il campo magnetico da essi generato: a) al centro del quadrato b) nel punto medio di un lato del quadrato • • ⊗ ⊗ ESERCIZIO 22: Circuitazione di un campo vettoriale Teorema della circuitazione di Ampère 22) Un filo infinito di raggio R è percorso da corrente di intensità I uniformemente distribuita nella sua sezione. Determina il campo magnetico da essa generato in funzione della distanza dall’asse. Rappresenta in un riferimento cartesiano il grafico della funzione ottenuta. ESERCIZIO 23: Legge di Biot-Savart Campo generato da un solenoide infinito Principo di sovrapposizione degli effetti 23) Considera il filo infinito e il solenoide infinito rappresentati in figura. (il filo e l’asse del solenoide giacciono nel piano del foglio). Calcola il campo in modulo, direzione e verso in un generico punto del piano del foglio in funzione della posizione, sapendo che: nel filo circola una corrente di intensità I1, il solenoide ha raggio R, una densità di spire ned è attraversato da una corrente di intensità I2 in un verso arbitrario. 3R ESERCIZI 24, 25: II equazione di Laplace Momento magnetico e momento meccanico Campo generato da un solenoide r 24) Una spira triangolare di lato L è immersa in un campo magnetico B uniforme, come mostrato in figura. Determina la forza agente su ciascun tratto della spira quando la spira è percorsa da corrente di intensità I in senso orario e la forza risultante. Cosa cambia se si cambia verso alla corrente? 25) Considera un solenoide infinito percorso da corrente I1 con una densità di spire pari a n ed una spira quadrata di lato L posta al suo interno con il piano inclinato di un angolo α rispetto all’asse del solenoide. Determina le forze agenti su ciascun tratto della spira e il momento meccanico risultante. ESERCIZI 26, 27: Coefficiente di mutuainduzione 26) Un primo circuito è costituito da un filo infinitamente lungo, mentre un secondo circuito è costituito da una spira quadrata di lato l=1 mm. Calcolare il coefficiente di mutuainduzione nei due seguenti casi: a) filo e spira giacciono sullo stesso piano, la spia si trova a d=12 m dal filo; b) la spira giace su un piano perpendicolare al filo ed il suo centro si trova sul filo. 16 27) Considera due spire circolari di raggi rispettivamente a=1 cm e b=1 m, poste a distanza D=2 m come in figura. Determina il coefficiente di mutuainduzione. Teorema o proprietà Enunciato Formula femindotta Legge di FaradayNeumann-Lenz In un circuito attraversato da un flusso magnetico variabile nel tempo si genera una forza elettromotrice indotta pari al rapporto tra la variazione di flusso infinitesima e l’intervallo di tempo infinitesimo. La corrente indotta circola in verso tale da opporsi alla causa che l’ha generata femindotta r ∆Φ ( B ) = lim − ∆t ∆t → 0 r = −Φ ' ( B ) Casi particolari: forza elettromatrice autoindotta (con circuito rigido) femautoindotta = − LI ' forza elettromatrice mutuamente indotta (con sistema rigido) fem2 = − MI1 ' 1) Descrivi il fenomeno dell’autoinduzione, fornisci la definizione di autoinduttanza specificandone l’unità di misura ed indica l’espressione della forza elettromotrice autoindotta. 2) Illustra il fenomeno dell’induzione elettromagnetica ed enunciane le leggi. 3) Enuncia la legge dell’induzione di Faraday-Neumann e scrivine la corrispondente espressione. Illustra almeno un esperimento che ha permesso di formularla. 4) Enuncia la legge di Lenz, spiega in che senso rappresenta una conferma del principio di conservazione dell’energia e verificalo in modo quantitativo nel caso di spira estratta da una regione di campo magnetico uniforme. 5) Descrivi il fenomeno dell’autoinduzione. Scrivi e dimostra l’espressione dell’autoinduttanza di un solenoide. 6) Descrivi un circuito RL. Spiega cosa sono le extracorrenti di chiusura e apertura. r 7) Considera una spira quadrato di lato l che viene inserita con velocità V in una regione di campo r magnetico uniforme B posto perpendicolarmente al piano della spira. Determina l’espressione della fem indotta - utilizzando la legge di F.N.L. - utilizzando il campo elettromotore 17 ESERCIZI 28, 29, 30, 31: Legge di Faraday-Neumann-Lenz 1° legge di Ohm 28) Una spira quadrata di lato L ed una spira circolare di raggio a=100L sono complanari e con centri coincidenti. Nella spira quadrata circola una corrente variabile nel tempo secondo la legge I = I 0 ⋅ e − kt . Determina la corrente indotta nella spira circolare sapendo che la sua resistenza vale R. 29) Una spira quadrata di superficie S, induttanza trascurabile e resistenza R si trova in un campo di r induzione magnetica B uniforme e inclinato di un angolo α rispetto al piano della spira. L’intensità del campo varia nel tempo secondo la relazione: B = Bo − kt , dove k è una costante positiva. Per t=0 la corrente nella spira è nulla. Scrivi il problema di Cauchy relativo e calcola in funzione del tempo la corrente che circola nella spira. 30) All’interno di un solenoide lungo 20 cm, composto da 1000 spire e attraversato da una corrente di intensità 3,0 A è disposta una seconda bobina di 50 spire circolari di raggio 5,0 cm. La bobina, posizionata inizialmente con il suo asse parallelo a quello del solenoide, viene messa in rotazione attorno ad un asse perpendicolare alle linee di forza del campo magnetico prodotto dal solenoide, con una frequenza di 100 giri/s. Determina la forza elettromotrice indotta nella bobina e rappresentala in funzione del tempo. 31) Una spira quadrata di lato a esce con velocità costante v da una regione di spazio in cui è r presente un campo magnetico B uniforme, diretto ortogonalmente al piano della spira. Assumendo pari ad R la resistenza della spira, determina: a) la forza elettromotrice indotta nella spira ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ b) la forza che è necessario applicare affinché l’estrazione avvenga a velocità costante v ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ ⊗r ⊗ ⊗ c) il lavoro fatto dalla forza applicata durante l’estrazione B d) l’energia dissipata per effetto Joule ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ e) la carica transitata complessivamente all’interno della spira ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ ⊗ durante l’estrazione. ESERCIZIO 32 Circuito RL 32) Dato un circuito RL con R=10 Ω, L=2 Ωs e fem=10 V, determinare l’intensità di corrente che circola dopo un tempo t=12 s dalla chiusura dell’interruttore grandezza Flusso di un campo r vettoriale v attraverso una superficie S definizione formula r r r Φ S ( v ) = ∫ v ⋅ dS Integrale del prodotto scalare tra campo e vettore superficie infinitesimo S Caso particolare di superficie piana e campo uniforme: r r r Φ S (v ) = v ⋅ S Unità di misura dipende dal campo 18 circuitazione di un campo vettoriale r v lungo un percorso γ Lavoro del campo lungo una linea chiusa, cioè integrale lungo la linea γ del prodotto scalare tra campo e spostamento infinitesimo 1° Equazione r r r C ( v ) = ∫ v ⋅ dr γ dipende dal campo r Q Φ Schiusa ( E ) = int erna ε0 Valida nel vuoto 2° Equazione 3° Equazione 4° Equazione 1) 2) 3) 4) r Φ Schiusa ( B ) = 0 r r C γ ( E ) = − Φ 'γ ( B) r C ( E Nel caso particolare di fenomeni stazionari diventa: γ ) = 0 r r C ( B) = µ 0 ( I concatenate + ε 0 Φ 'γ ( E )) Valida nel vuoto Nel caso particolare di fenomeni stazionari diventa: r C ( B) = µ 0 I concatenate Spiega cos’è la corrente di spostamento e per quale motivo è stata introdotta. Ricava la 3° equazione di Maxwell a partire alla legge di F-N-L . Illustra la questione della conservatività del campo elettrico. Spiega perché i campi magnetici possono generare campi elettrici e viceversa. ESERCIZIO 33-34 3°-4° equazione di Maxwell 33) Considera un campo magnetico uniforme diretto verticalmente, variabile nel tempo secondo la legge B = kt . Calcola la circuitazione del campo elettrico da esso generato: a) lungo un quadrato di lato L posto perpendicolarmente al campo, b) lungo una circonferenza di raggio R posto perpendicolarmente al campo 34) Considera un campo elettrico uniforme diretto verticalmente, variabile nel tempo secondo la legge E = kt . Calcola la corrente di spostamento che attraversa: a) un quadrato di lato L posto perpendicolarmente al campo, b) un cerchio di raggio R posto perpendicolarmente al campo c) una semisfera di raggio R posta come in figura