Circuiti del II ordine •Contengono due elementi dinamici •Il loro comportamento è rappresentato da un’equazione differenziale del II ordine. Equazioni di stato Casi patologici 1 Circuito RLC serie autonomo i R v(0+)=v(0-)=V0 i(0+)=i(0-)=I0 L C di + +v =0 Ri L dt i = C dv dt v di R 1 =− i− v dt L L dv 1 = i dt C eqni di stato di d 2i dv R +L 2 + = 0; dt dt dt d 2i di i L 2 +R + =0 dt dt C 1 d 2i R di + + i=0 2 dt L dt LC Occorre conoscere 2 c.i.: i (0) = I 0 , RI 0 + L di + V0 = 0 dt t =0 di 1 = − (RI 0 + V0 ) dt t =0 L di (0) =? dt 2 R 1 λ + λ+ =0 L LC 2 Equazione caratteristica 2 λ1, 2 R 1 R =− ± − 2L 2 L LC λ1, 2 = −α ± α 2 − ω02 Frequenza libere o naturali [ ] R −1 Fattore di smorzamento α = s 2L ω0 = 1 Pulsazione di risonanza LC 1 d 2i R di + + i=0 2 dt L dt LC d 2i di 2 + 2 α + ω 0i = 0 2 dt dt 1. α > ω 0 Caso sovrasmorzato 2. α = ω0 Caso di smorzamento critico 3. α < ω0 Caso sottosmorzato 4. α = 0 Caso senza smorzamento 3 1. α > ω 0 R > 2L 1 LC Caso sovrasmorzato 4L C> 2 R λ1, 2 ∈ ℜ − Radici reali negative e distinte i (t ) = A1e λ1t + A2 e λ2t → 0 al crescere di t i (t ) = e − t − e −3t i (t ) e −t − e −3t Risposta sovrasmorzata La risposta è la somma di 2 esponenziali, ciascuna con la sua costante di tempo 4 2. α = ω0 R = 2L 1 LC Caso di smorzamento critico 4L C= 2 R R Radici reali λ1 = λ2 = −α = −ω0 = − e 2 L coincidenti i (t ) = A1e −αt + A2 e −αt = A3e −αt Non può essere la soluzione 2 c.i. ma una sola costante!!! con A3 = A1 + A2 d 2i R di i d 2i di 2 0 2 i=0 α α + + = → + + 2 2 dt L dt LC dt dt d di di + αi + α + α i = 0 dt dt dt di df + αf = 0 → f = Ae λt Posto f = + αi → dt dt di d −αt −αt −αt di −αt ( + e αi = A1 Ae = + αi e e i ) = A1 dt dt dt e −αt i = A1t + A2 5 i = ( A1t + A2 )e −αt i (t ) = (t + 1)e −3t e −3 t i (t ) te −3t Risposta criticamente smorzata 6 2. α < ω0 Caso sottosmorzato R < 2L 1 LC ωd = ω − α 2 0 4L C< 2 R λ1, 2 = −α ± − (ω02 − α 2 ) = −α ± jωd Radici complesse coniugate Frequenza naturale smorzata 2 { } i (t ) = A1e (−α + jωd )t + A1*e (−α − jωd )t = 2ℜe A1e jφ e (−α + jωd )t = { } 2ℜe A1e (−α + j (ωd +φ ))t = Ae −αt cos(ωd t + φ ) = = e −αt [cos(ωd t )A cos(φ ) − sen(ωd t )Asen(φ )] = = e −αt [B1 cos(ωd t ) + B2 sen(ωd t )] Risposta oscillatoria smorzata esponenzialmente τ=1/α T=2π/ωd 7 i (t ) = e −αt [B1 cos(ωd t ) + B2 sen(ωd t )] = Ae −αt cos(ωd t + φ ) i (t ) = e − t / 4 ⋅ cos (3t ) B2 A = B1 + B2 ; φ = −atan B1 B1 = A cos(φ ); B2 = − Asen(φ ) 2 2 Caso senza smorzamento 4. α = 0 λ1, 2 = ± − (ω02 ) = ± jω0 = ± jωd i (t ) = [B1 cos(ω0t ) + B2 sen(ω0t )] = A cos(ω0t + φ ) 8 R α =− = 0 ⇒ R = 0 → circuito LC senza perditesolo in teoria 2L i C v L i (t ) = A cos(ω0t + φ ) di v(t ) = − L = LAω0 sen(ω0t + φ ) dt 1 2 1 2 1 2 1 2 Li + Cv = LA cos 2 (ω0t + φ ) + CL2 A2ω0 sen 2 (ω0t + φ ) = 2 2 2 2 1 1 1 = LA2 cos 2 (ω0t + φ ) + LA2 sen 2 (ω0t + φ ) = LA2 cos 2 (ω0t + φ ) + sen 2 (ω0t + φ ) = 2 2 2 1 2 LA = costante 2 w(t ) = [ ] L’energia del circuito non dipende dal tempo: quando l’energia nel condensatore aumenta, l’energia nell’induttore diminuisce 9 e viceversa Smorzamento: graduale perdita dell’energia immagazzinata, dovuta alla presenza di resistori. Il fattore di smorzamento α determina la rapidità con la quale la risposta si smorza. R=0 α=0 circuito LC con ω0=1/LC; α<ω0 risposta oscillatoria Circuito senza perdite R≠0 risposta smorzata, sovrasmorzata, criticamente smorzata, sottosmorzata Oscillazioni: dovute allo scambio continuo di energia tra induttori e condensatori La risposta sovrasmorzata e quella criticamente smorzata sono simili. La risposta sovrasmorzata ha la massima velocità di decadimento e non ha oscillazioni La risposta criticamente smorzata ha la minima velocità di decadimento 10 Circuito RLC parallelo autonomo i I0 R LKC L C v t v 1 dv + ∫ vdt + C =0 R L −∞ dt 1 1 λ + λ+ =0 RC LC 2 V0 Occorre conoscere 2 c.i.: v(0) = V0 , V0 dv + I0 + C =0 R dt t =0 d 2v v 1 dv + + =0 dt 2 RC dt LC dv 1 (V0 + RI 0 ) =− dt t =0 RC dv(0) =? dt 2 λ1, 2 = − 1 1 1 ± − 2 RC 2 RC LC λ1, 2 = −α ± α 2 − ω02 α= 1 ; ω0 = 2 RC 1 LC 11 1. α > ω 0 Caso sovrasmorzato 1 > 2 RC L > 4 R 2C λ1, 2 ∈ ℜ − 1 LC i (t ) = A1e λ1t + A2 e λ2t → 0 al crescere di t 2. α = ω0 Caso con smorzamento critico 1 = 2 RC L = 4 R 2C λ1 = λ2 1 LC i (t ) = ( A1 + A2t )e −αt al crescere di t 12 3. α < ω 0 Caso sottosmorzato 1 < 2 RC L < 4 R 2C λ1, 2 ∈ −α ± jωd 1 LC 2 ω d = ω0 − α 2 v(t ) = e −αt ( A1 cos(ωd t ) + A2 sen(ωd t )) 13 Risposta al gradino di un circuito RLC serie t=0 R i Per t>0 L Vs d 2v Vs 1 dv v + + = dt 2 RC dt LC LC v(t ) = vtransitoria + vregime C v sovrasmorzata vtrans (t ) = A1e λ1t + A2 e λ2t a smorzamento critico vtrans (t ) = ( A1 + A2t )e −αt vtrans (t ) = e −αt ( A1 cos(ωd t ) + A2 sen(ωd t )) sottosmorzata vreg = v(∞ ) = Vs A1 e A2 dv si determinano dalle c.i. v(0), dt t =0 14 Risposta al gradino di un circuito RLC parallelo t=0 i I0 Is R Per t>0 L C v d 2i i Is 1 di + + = dt 2 RC dt LC LC i (t ) = itransitoria + iregime sovrasmorzata itrans (t ) = A1e λ1t + A2 e λ2t a smorzamento critico itrans (t ) = ( A1 + A2t )e −αt itrans (t ) = e −αt ( A1 cos(ωd t ) + A2 sen(ωd t )) sottosmorzata ireg = i (∞ ) = I s A1 e A2 di si determinano dalle c.i. i (0), dt t =0 15 Equazioni di stato dx = Ax + Bu dt y = Cx + Du dx1 u1 y1 dt dx ; A(n × n ) u = ; B(n × k ); y = ; C(h × n ); = dt dxn uk yh dt D(h × k ); x è il vettore di stato, A è la matrice di stato, u è il vettore di ingresso, y è il vettore di uscita. Il vettore di uscita y è in ogni istante combinazione lineare del vettore di ingresso e dello stato nello stesso istante. 16 La relazione ingresso-uscita n n −1 d y d y dy an + a n −1 n −1 + ..... a 1 + a0 y = n dt dt dt Ingresso e uscita m m −1 d u d u du scalari = bm + b + ..... b + b u n −1 1 0 m m −1 h=k=1 dt dt dt y = Cx + Du ( ) ( ) ( ) → y 0 + = Cx 0 + + Du 0 + dy dx du du =C +D = CAx + CBu + D → dt dt dt dt du dy + + → = CAx 0 + CBu 0 + D dt 0+ dt 0+ ( ) ( ) 17 Equazioni differenziali ordinarie Condizioni per u(t) •identicamente nullo per t<t0 con t0 al finito •in ogni istante deve assumere valori reali •in ogni istante deve essere specificato in modo non ambiguo Hp: noto u(t) per t>t0 noti y(t) e le sue n-1 derivate in t=t0+ y (t ) = yoa (t ) + y p (t ) per t > t 0 an λn + an −1λn −1 + .... + a0 = 0 eq. caratteristica a) radici reali distinte λ1 , λ2 ,......, λn yoa (t ) = C1e λ1t + C2 e λ2t + ... + Cn e λnt b) se si hanno k radici reali coincidenti, i corrispondenti termini sono : ( yoa (t ) = e λk t C + C1t + ... + Ck −1t k −1 ) 18 c) se si hanno M coppie uguali di radici complesse coniugate λ = a ± jb, i corrispondenti termini sono : [( ) ( ) yoa (t ) = e at A1 + A2t + ... + AM t M −1 cos(bt ) + B1 + B2t + ... + BM t M −1 sin(bt ) per una coppia di radici complesse coniugate a ± jb yoa (t ) = e at [A cos(bt ) + B sin(bt )] per radici immaginarie pure ± jb yoa (t ) = [ A cos(bt ) + B sin(bt )] 19 ] FREQUENZE LIBERE sono le radici dell’equazione caratteristica hanno le dimensioni dell’inverso di un tempo sono indipendenti dall’ingresso (si pone u(t)=0), per questo prendono il nome di libere il loro inverso 1/ λ=τ sono le costanti di tempo se tutte le λ sono a parte reale negativa, dopo un tempo sufficientemente lungo i termini Aeλt si attenuano e l’uscita del circuito segue l’ingresso. ℑm(λ) ℜe(λ) se ℜe{λi } < 0 ∀i se ∃i ∋ ℜe{λi } = 0 se ∃i ∋ ℜe{λi } > 0 se ℜe{λi } < 0 ∀i la risposta transitoria converge a zero dopo un certo tempo. Per t→∞ rimane la sola risposta di regime RETE ASSOLUTAMENTE STABILE RETE SEMPLICEMENTE STABILE RETE INSTABILE 20 Per il calcolo dell’integrale particolare non esiste un metodo generale. In casi particolari (ingresso polinomiale, cisoidale, etc.) il calcolo e’ agevole. Noto l’andamento dell’integrale si determinano i coefficienti imponendo il soddisfacimento della Relazione I/O y (t ) = yoa (t ) + y p (t ) Le costanti di integrazione Ai si determinano imponendo le condizioni iniziali y (0 + ), dy , dt 0+ d2y , • ••, 2 dt 0+ d n −1 y dt n −1 0+ SI POSSONO DETERMINARE LE CONDIZIONI INIZIALI NOTO LO STATO DEL CIRCUITO IN 0+ Ma come trovo lo stato in 0+?? 21 Stato in 0+ Casi patologici Ordine di un circuito 22 Proprietà La tensione ai morsetti di un condensatore è una funzione continua (in senso matematico) vC (t0− ) = vC (t0+ ) per ogni t0 Il condensatore si oppone i(t) a variazioni istantanee v(t) +∞ della tensione t t −∞ Analogamente La corrente nell’induttore è una funzione continua (in senso matematico) ( ) ( ) iL t0− = iL t0+ per ogni t0 23 Casi in cui la continuità sembra violata ( ) t=0 vC(t) 12 V R 12 V vC 0 − = 0 ( ) + La chiusura dell’interruttore impone vC 0 = 12 V La tensione sul condensatore sembra passare istantaneamente da 0 a 12 V. Ciò è dovuto al fatto che il circuito è un modello semplificato. Maglia CERete degenere t=0 vC (t) Modello più realistico con la resistenza dei fili e dell’interruttore chiuso. La tensione sul condensatore passa gradualmente da 0 a 12 V. Rete non degenere 24 ( ) iL 0 − ≠ 0 t=0 R L’ apertura dell’interruttore impone i(t) 12 V L ( ) iL 0 + = 0 La corrente sembra discontinua. Ciò è dovuto al fatto che non sempre un interruttore aperto è un circuito aperto. Per un breve intervallo dopo l’apertura si verifica una scarica elettrica. La tensione ai capi dell’interruttore provoca un’accelerazione degli ioni nell’aria che separa i contatti. Le collisioni con le molecole d’aria liberano altri ionicorrente scarica. Se p=1 atm Vscarica= 3kV/mm Perciò la corrente si annulla in un tempo molto breve rimanendo continua. 25 Rete degenere: rete che contiene maglie di soli generatori di tensione e condensatori, o cocicli di soli generatori di corrente e induttori (casi patologici) TEOREMA In una rete non degenere LE VARIABILI DI STATO SONO MENO DISCONTINUE DELL’INGRESSO CONSEGUENZA: QUANDO SI APPLICA UN INGRESSO CHE HA NELL’ISTANTE INIZIALE UNA DISCONTINUITA’ DI Ia SPECIE, LE VARIABILI DI STATO SI CONSERVANO TRA 0- E 0+ SALVO PER I CASI IN CUI LA RETE E’ DEGENERE 26 Rete non degenere dx = Ax + Bu dt y = Cx + Du In molti casi le componenti di u presentano delle discontinuità all’istante t=0. Il vettore di stato è continuo o discontinuo? u (0 − ) ≠ u (0 + ) u(t) 0+ 0 +ε lim ε →0 ε ε u (t )dt = 0 ∫ε u (t )dt = lim ∫ ε 0− →0 0− t Integrando l’eqne di stato tra 0- e 0+ 0+ 0+ 0− 0− ∫ dx = ∫ (Ax + Bu )dt ( ) ( ) 0+ 0+ 0− 0− ( ) ( ) x 0 + − x 0 − = ∫ Axdt + ∫ Budt = 0 + 0 ⇒ x 0 + = x 0 − Lo stato di una rete non degenere è continuo anche se l’ingresso è discontinuo 27 vc1 ESEMPIO - MAGLIA CE ( ) C1 u(t) ( ) vc1 0 − = vc 2 0 − = 0 C2 vc2 vc1 + vc 2 = u R Non sono indipendenti vc 2 dvc1 dvc 2 − C1 + C2 =0 R dt dt vc 2 d (u − vc 2 ) dv − C1 + C2 c 2 = 0 R dt dt (C1 + C2 ) dvc 2 + vc 2 = C1 du R dt dt u (t ) = Eδ −1 (t ) Integrando l’eqne di stato tra 0- e 0+ 0+ 0+ 0+ vc 2 + − + − ( ) ( ) C + C dv + dt = C du → C + C v 0 − v 0 = C u 0 − u 0 1 2 c 2 1 1 2 c 2 c 2 1 ∫ ∫R ∫ 0− 0− 0− ( ) vc 2 0 + = ( ( ) ( )) ( ( ) ( )) ( ) C1 E ≠ vc 2 0 − C1 + C2 28 COCICLO LA ( ) L1 a(t) ( ) iL1 0 − = iL 2 0 − = 0 Non sono indipendenti L2 iL1 iL1 + iL 2 = a iL2 R a (t ) = Aδ −1 (t ) 0+ 0+ 0+ 0− 0− 0− diL1 di = L2 L 2 + RiL 2 dt dt d (a − iL 2 ) di = L2 L 2 + RiL 2 L1 dt dt (L1 + L2 ) diL 2 + RiL 2 = L1 da dt dt L1 + − + − ( ) ( ) L + L di + Ri dt = L da → L + L ( i ( 0 ) − i ( 0 ) ) = L ( a ( 0 ) − a ( 0 )) 1 2 c 2 L 2 1 1 2 L 2 L 2 1 ∫ ∫ ∫ ( ) iL 2 0 + = ( ) L1 A ≠ iL 2 0 − L1 + L2 29 Ordine di un circuito Sembrerebbe che esista una corrispondenza tra l’ordine del circuito ed il numero di componenti dinamici Es. : CIRCUITO DEL Iº ORDINE – VARIABILE DI STATO vc – EQ. DIFF. DEL Iº ORDINE Tuttavia il legame non e’ sempre uno a uno. Per stabilire l’ordine di un circuito occorre verificare il numero di condizioni iniziali (vc e iL) indipendenti che possiamo imporre all’istante t=0. In generale il numero di condizioni iniziali indipendenti coincide col numero di elementi dinamici, a meno che non esistano vincoli tra le vc oppure tra le iL dovuti alle leggi di Kirchhoff. Per i circuiti passivi l’ordine n del circuito è n=nD-nC-nL nD n. elementi dinamici nC n. di maglie CE contenenti soli capacitori e gen. di tensione nL n. di cocicli LA contenenti soli induttori e gen. di corrente 30 Noto : stato in 0 - : nullo ESEMPIO R1 v1 e(t) C1 C3 v3 e(t ) = f (t ) ⋅ δ −1 (t ) con f (0 + ) ≠ 0 C2 v2 Maglia C-E R2 e = v1 + v2 + v3 dv3 dv1 v1 + = C3 C1 dt dt R1 dv3 dv2 v2 C 2 dt + R = C3 dt 2 dv1 dv2 v1 de ( ) + + + = C C C C 2 3 3 1 dt dt R1 dt dv dv v de C3 1 + (C 2 + C3 ) 2 + 2 = C3 dt dt R2 dt Eq. di stato 31 ESEMPIO (Cnt) Integriamole tra 0 - e 0 + (C1 + C 2 )v1 (0 + ) + C3v2 (0 + ) = C3e(0 + ) C3v1 (0 + ) + (C 2 + C3 )v2 (0 + ) = C3e(0 + ) C 2 C3 + + ( 0 ) ( 0 ) = e v 1 C1C 2 + C1C3 + C 2C3 lo stato non si conserva C C 1 3 v2 (0 + ) = e( 0 + ) C1C 2 + C1C3 + C 2C3 Ricaviamo la relazione I/O C1C 2 + C1C3 + C 2 C3 d 2 v1 1 1 C1 + C3 dv1 1 + v1 = + + 2 C3 (C 2 + C3 ) dt R1C3 R2 C3 C 2 + C3 dt R1 R2 C3 (C 2 + C3 ) C2 d 2 e de + R2 (C 2 + C3 ) dt C 2 + C3 dt 2 1 n=m 32 Noto : stato in 0 - : nullo ESEMPIO R1 v1 e(t) C1 C3 v3 e(t ) = f (t ) ⋅ δ −1 (t ) con f (0 + ) ≠ 0 C2 v2 Maglia C-E R2 e = v1 + v2 + v3 dv3 dv1 v1 + = C3 C1 dt R1 dt dv3 dv2 v2 C 2 dt + R = C3 dt 2 dv1 dv2 v1 de ( ) + + + = C C C C 2 3 3 1 dt dt R1 dt dv dv v de C3 1 + (C 2 + C3 ) 2 + 2 = C3 dt dt R2 dt Eq. di stato 33 ESEMPIO (Cnt) Integriamole tra 0 - e 0 + (C1 + C 2 )v1 (0 + ) + C3v2 (0 + ) = C3e(0 + ) C3v1 (0 + ) + (C 2 + C3 )v2 (0 + ) = C3e(0 + ) C 2 C3 + + ( 0 ) ( 0 ) = e v 1 C1C 2 + C1C3 + C 2C3 lo stato non si conserva C C 1 3 v2 (0 + ) = e( 0 + ) C1C 2 + C1C3 + C 2C3 Ricaviamo la relazione I/O C1C 2 + C1C3 + C 2 C3 d 2 v1 1 1 C1 + C3 dv1 1 + v1 = + + 2 C3 (C 2 + C3 ) dt R1C3 R2 C3 C 2 + C3 dt R1 R2 C3 (C 2 + C3 ) C2 d 2 e de + R2 (C 2 + C3 ) dt C 2 + C3 dt 2 1 n=m 34 ESEMPIO vc a(t) Noto : stato in 0 - : nullo C i1 L1 R i2 a(t ) = f (t ) ⋅ δ −1 (t ) con f (0 + ) ≠ 0 a(t ) = i1 + i2 Le variabili di stato effettive L2 sono due Co-ciclo L-A di1 da di2 dt = dt − dt a(t ) = i1 + i2 di di di2 di2 1 1 ⇒ = + ⇒ = + L Ri L L Ri L 1 1 2 2 2 2 dt dt dt dt dv dv a(t ) = C c a (t ) = C c dt dt di2 di2 di2 da da ( ) + + = − = + L L Ri L L L Ri L 1 2 2 1 1 2 1 1 dt dt dt ⇒ dt dt ⊗ dv dv a(t ) = C c a(t ) = C c dt dt 35 Esempio (Cnt) Condizioni in 0 + : dalle ⊗ integrando fra 0 - e 0 + : L1 + ( L1 + L2 )i2 (0 ) = L1a(0 ) = L1 f (0 ) i2 (0 ) = f (0 + ) ⇒ L1 + L2 + 0 = Cvc (0 ) + ( 0 )=0 v c L1 L2 + + + + + ( 0 ) = f i1 (0 ) = a(0 ) − i2 (0 ) = f (0 ) 1 − L1 + L2 L1 + L2 + + + 36 Esempio (Cnt) Ingresso a gradino : a(t) = Aδ-1(t) dalle ⊗ si ha : di2 ( L1 + L2 ) + Ri2 = 0 ⇒ i2 p = 0 dt R ( L1 + L2 )λ + R = 0 ⇒ λ = − freq. libera L1 + L2 i2 (t ) = Ke λt i 2 (0 + ) = L1 L1 A = K ⇒ i2 (t ) = Ae L1 + L2 L1 + L2 1 vc (t ) = C − R t L1 + L2 t>0 t A A ⋅ dτ + vc (0 ) = t C + ∫ 0 + R t − L 1 i1 (t ) = a (t ) − i2 (t ) = A1 − Ae L1 + L2 L1 + L2 t >0 t>0 37 Esempio (Cnt) AL1/(L1+L2) vc(t) i2(t) A AL2/(L1+L2) 38 Esempio () Ingresso cosinusoidale : a(t) = A cos(ϖ 0t )δ-1(t) R λ=− L1 + L2 A a(t) i2 p (t ) = H cosϖ 0t + K sin ϖ 0t di2 p dt = ϖ 0 [− H sin ϖ 0t + K cosϖ 0t ] di2 da ( L1 + L2 ) + Ri2 = L1 dt dt ( L1 + L2 )ϖ 0 [− H sin ϖ 0t + K cosϖ 0t ] + R[H cosϖ 0t + K sin ϖ 0t ] = = L1 A(−ϖ 0 sin ϖ 0t ) eguagliando i termini in seno e coseno : -ϖ ( L + L ) H + RK = -ϖ L A 0 1 2 0 1 − ϖ 0 ( L1 + L2 ) K H= ϖ 0 ( L1 + L2 ) K + RH = 0 ⇒ R 39 Esempio (Cnt) − ϖ 0 L1 AR K = 2 ϖ 0 2 ( L1 + L2 ) 2 R + ϖ 0 2 ( L1 + L2 ) 2 + R K = −ϖ 0 L1 A ⇒ 2 ϖ R 0 L1 ( L1 + L2 ) A H = 2 2 2 ϖ ( ) R L L + + 0 1 2 i2 p = ϖ 0 L1 A 2 2 R + ϖ 0 ( L1 + L2 ) 2 [ϖ 0 ( L1 + L2 ) cosϖ 0t − R sin ϖ 0t ] i2 = Ne λt + i2 p i 2 (0 + ) = N + i 2 p ( 0 + ) ⇒ N = i 2 ( 0 + ) − i 2 p ( 0 + ) ⇒ N = L1 A − i 2 p (0 + ) ( L1 + L2 ) 2 L λt ϖ 0 L1 ( L1 + L2 ) 1 − 2 e + 2 2 ( L + L ) R + ϖ 0 ( L1 + L2 ) 1 2 i2 (t ) = A ϖ 0 L1 [ ] ϖ ( L + L ) cos ϖ t − R sin ϖ t 0 1 2 0 0 2 2 2 R + ϖ ( L + L ) 0 1 2 1 vc = vc (0 + ) + C t 1 a (τ ) dτ = C + ∫ 0 t ∫ 0+ A cos(ϖ 0τ )dτ = 1 A sin(ϖ 0 t ) ϖ 0C 40 Esempio (Cnt) A/ω0C vc t i2(0)- i2p(0) i2tras i2p i2p(0) t L1 + L 2 Per t >> i2 coincide con i2 p ⇒ regime sinusoidale R 41 Esempio (Cnt) Ingresso a rampa : a(t) = Btδ-1(t) La risposta alla rampa e'l'integrale della risposta al gradino : R R t − t − L L + L L + 1 2 i2 g L1e AL1e 1 2 = i2 g = ⇒ δ-1(t) ⇒ A Gradino : Aδ-1(t) ⇒ L1 + L2 L1 + L2 vcg 1 A = v t = t cg C A C t − R τ BL1 L1 + L2 λt i2 r = BL1 e L1 + L2 dτ = − e −1 L1 + L2 L1 + L2 R 0 Rampa : Btδ-1(t) ⇒ t B 1B 2 = ⋅ = v τ d τ t cr C 2C 0 i2r vcr [ ∫ ] ∫ BL1/R 42 Esempio (Cnt) u(t) Ingresso Triangolar e : per t < T Btδ-1(t) a(t) = per t > T 0 a(t) = Btδ-1(t) − B(t − T )δ-1(t − T) − BTδ-1(t − T) Gradino : δ-1(t) ⇒ i2 g = Rampa : tδ-1(t) ⇒ i2 r L1 e L1 + L2 − R t L1 + L2 BT T δ-1(t) R t − L1 1 − e L1 + L2 δ-1(t) = R i2 = Bi2 r − Bi2 r (t − T ) − BTi2 g (t − T ) 43