L’IMMAGINE RADIOLOGICA L’IMMAGINE RADIOLOGICA - Tecniche e Metodiche in radiodiagnostica. Contrasto naturale e mezzi di contrasto artificiali - La Radiografia - La Fluoroscopia - La Tomografia o Stratigrafia - Le altre tecniche radiologiche - Immagine analogica e immagine digitale. La radiologia digitale - Le procedure angiografiche - Le apparecchiature radiologiche 1. TECNICHE Radiografia RADIOLOGIA - tele-/plesio-radiografia - rad. ad ingrandimento diretto - radiografia mirata - seriografia - stratigrafia - radiografia digitale - (schermografia, chimografia) Fluoroscopia o Radioscopia - intensificazione di brillanza fluoroscopia digitale roentgencine. e spot-grafia video-registrazione angiografia digitale sottrattiva Ecografia - A-mode e B-mode - duplex scan - eco-color-Doppler Tomografia Computerizzata - scanografia, TC dinamica, tomodensitometria TC quantitativa (QCT) TC spirale (volumetrica) Risonanza Magnetica - RM dei flussi e liquidi - spettroscopia RM - RM funzionale Mineralometria Ossea Comp. - a fotone singolo e doppio - densitometria con US RADIOLOGIA 2. METODICHE Esame radiografico diretto - aria/scheletro/parti molli Contrastografie artificiali - contrastografie opache (Ba, I) - sospensioni - idrosolubili - liposolubili - contrastografie trasparenti (aria,CO2) - contrastografie miste - in cavità anatomiche - in visceri cavi, - in cavità virtuali - in spazi cellulari lassi, - opacizzazione di secreti - opacizzazione di liquidi organici - opacizzazione del sangue - opacizzazione della linfa, - opacizzazione tissutale selettiva PROPRIETA’ FONDAMENTALI DEI RAGGI X • Sono invisibili e si propagano nello spazio in tutte le direzioni con decorso rettilineo, alla velocità di 300.000 km/sec • Attraversano la materia subendo un’attenuazione tanto maggiore quanto più elevati sono lo spessore, la densità ed il numero atomico della materia attraversata • Impressionano le pellicole radiografiche • Provocano la fluorescenza di alcune sostanze (platinocianuro di Bario) • Nell’attraversamento della materia provocano fenomeni di eccitazione e ionizzazione La radiografia è una tecnica che sfrutta contemporaneamente due delle proprietà fondamentali dei Raggi X: - quella di attraversare la materia (biologica) - quella di impressionare le pellicole radiografiche I Raggi X sono in grado di attraversare i tessuti corporei subendo, punto a punto, un’attenuazione legata allo spessore, alla densità ed al numero atomico delle strutture incontrate. Il fascio di fotoni “emergente” da una regione corporea esposta ai Raggi X possiede la proprietà di impressionare una pellicola fotografica, trasferendo su questa, punto a punto, il proprio contenuto di informazione (immagine latente). La pellicola “impressionata” contiene l’immagine latente di interesse diagnostico, che può essere successivamente trasformata in immagine reale con procedimenti analoghi a quelli di una comune pellicola fotografica. La pellicola radiografica è costituita da un supporto trasparente di acetato di cellulosa o poliestere, ricoperto su entrambe le facce da una emulsione sensibile (gelatina contenente cristalli di bromuro di Argento). Struttura di una pellicola radiografica I fotoni X che raggiungono la pellicola riducono il bromuro d’argento liberando Argento metallico, responsabile dell’annerimento della pellicola radiografica al termine del ciclo di sviluppo. • La scarsa attenuazione del fascio di Raggi X (per attraversamento ad esempio dei tessuti polmonari) si traduce in un forte annerimento del radiogramma. • Viceversa la marcata attenuazione del fascio radiogeno (dovuta ad esempio all’attraversamento di strutture scheletriche) determina un ridotto (o assente) annerimento del radiogramma. LINGUAGGIO RADIOLOGICO Nero = radiotrasparente Bianco = radiopaco Il fascio di raggi X generato dal tubo radiogeno ed utilizzato ai fini diagnostici può essere schematicamente rappresentato come un cono con apice puntiforme (fuoco) in corrispondenza dell’anodo e con base in corrispondenza dell’oggetto in esame. Nella loro propagazione i Raggi X obbediscono alla Legge della Dispersione quadratica delle radiazioni, ovvero l’entità del flusso fotonico diminuisce in misura direttamente proporzionale al quadrato della distanza percorsa. Ai fini della qualità dell’immagine radiografica sono di fondamentale importanza i rapporti di reciproca distanza fra i tre elementi del sistema e cioè tra la sorgente del fascio di Raggi X, l’oggetto da esaminare e la pellicola radiografica. I rapporti di ingrandimento delle diverse strutture anatomiche e delle loro lesioni dipendono da Posizione rispetto al piano della immagine Posizione rispetto alla sorgente della radiazione Posizione relativa e rapporto con la proiezione DIVERSI TIPI DI SFUMATURA DELL’IMMAGINE RADIOLOGICA • da dimensione della macchia focale • da movimento • da radiazioni diffuse Gli schermi di rinforzo, formati da un supporto trasparente ricoperto da materiale fluorescente, hanno la funzione di emettere luminescenza al passaggio dei fotoni X, rinforzando l’effetto fotografico sull’emulsione sensibile delle pellicole fotografiche con cui sono a contatto. I moderni schermi di rinforzo, detti alle terre rare perché utilizzano sostanze quali il gadolinio, permettono di ridurre notevolmente le dosi di radiazioni, con evidente risparmio in termini di esposizione professionale, ambientale e di popolazione. strato protettivo strato fluorescente strato riflettente supporto strato isolante protettivo Elementi che costituiscono uno “schemo di rinforzo” IMMAGINE RADIOGRAFICA Fattori in gioco: - Raggi X - Strutture esaminate - Sistema di rilevazione - Sistema di analisi La pellicola radiografica è un vero e proprio “negativo fotografico”. L’interpretazione (o lettura) di un radiogramma con relativa refertazione è compito e responsabilità del medico radiologo. La radiografia è una tecnica ad alta risoluzione spaziale (numero di linee riconoscibili per millimetro) per ciò che riguarda strutture ad elevato contrasto naturale, come il tessuto polmonare o quello osseo. Il limite maggiore della radiografia rimane la scarsa risoluzione di contrasto, ovvero la incapacità di discriminare strutture contigue con modeste differenze di densità, come i tessuti parenchimali o i tessuti molli in genere, per cui si parla di “barriera del grigio”. La radiografia rappresenta l’indagine di primo livello per la capillare distribuzione delle apparecchiature sul territorio, per la relativa rapidità di esecuzione e per i costi di impianto e di esercizio inferiori rispetto alla altre metodiche. La stratigrafia (o tomografia) è una tecnica radiografica di secondo livello la cui esecuzione è mirata su una particolare area di interesse diagnostico. Scopo della stratigrafia è uno studio analitico delle strutture corporee che vengono sezionate in “strati” più o meno sottili (da cui il termine di tomografia dal greco “tomos”, strato). Principio della stratigrafia o tomografia Modificando il livello del fulcro e quindi il piano di pendolazione, è possibile ottenere diverse immagini (stratigrammi) della stessa regione in esame, con focalizzazione di una singola sezione corporea per volta. In tomografia lo spessore dello strato sarà tanto più sottile (e quindi più utile nella definizione del dettaglio anatomico), con l’aumentare dell’angolo di pendolazione del sistema tubo-cassetta. TECNICHE RADIOGRAFICHE SPECIALI - Teleradiografia - Plesioradiografia - Ingrandimento diretto - Schermografia - Roentgencinematografia - Xerografia La radioscopia è una tecnica che consente di osservare direttamente su uno schermo immagini di strutture corporee. LIMITI DELL’IMMAGINE RADIOSCOPICA - Immagine assai tenue che induce a una visione crepuscolare, con necessità di preadattamento dell’occhio al buio - Risoluzione bassa - Dose di radiazione elevata sia per il paziente che per il radiologo Intensificatore di brillanza o di luminosità Impianto radiologico telecomandato per radiografia e fluoroscopia digitale ESAME RADIOGRAFICO DEL TORACE (esame analogico) 1 2 3 4 Radiogrammi digitali: filtro per parenchima (1), interstizio (2), mediastino (3) e pleura (4) Principio della Radiologia Digitale Principio della radiografia digitale con i fosfori “a memoria” 9 mil. di pixel forniscono dati per 18 MB a 12 bit Risoluzione spaziale 3.5 LP/mm 2 43 x 43cm (matrice 3000 ) (143 micron) 1 misura 100 misure Miglioramento del rapporto segnale/rumore con l’aumento del numero di misure in radiografia e fluoroscopia digitale PRINCIPIO DELLA ANGIOGRAFIA DIGITALE SOTTRATTIVA a. acquisizione prima del contrasto (maschera) b. acquisizione dopo l’iniezione del contrasto c. sottrazione a - b Angiografia digitale sottrattiva dell’aorta addominale: stenosi della arteria renale sinistra IB tubo rx Arco con IB per esami angiografici e di radiologia interventiva Esecuzione della radiografia del torace Apparecchio mobile per esami radiografici e fluoroscopici in sala operatoria Tavolo troco-stratigrafico per esami radiografici “lenti” Apparecchio portatile per esami radiografici a letto del paziente Apparecchio radiologico per mammografia ESAME RADIOGRAFICO DIRETTO: aria vs scheletro vs parti molli MANO DI BAMBINO a. nuclei di accrescimento b. cartilagini di coniugazione ESAME RADIOGRAFICO DIRETTO DELL’ADDOME R: reni P: muscoli psoas Studio per os dell’apparato digerente CLISMA A DOPPIO CONTRASTO DEL COLON esame diretto cistografia opaca cistogr. trasparente ESAME RADIOLOGICO DIRETTO E CONTRASTOGRAFICO DELLA VESCICA BRONCOGRAFIA a) Sono impiegati in schermografia b) Sono schermi protettivi c) Sono schermi di piombo d) Sono schermi fluorescenti a) Migliora aumentando l’energia dei fotoni X b) E’ ingrandita impiegando gli schemi di rinforzo c) Migliora rimpicciolendo la sorgente di fotoni X d) Migliora ingrandendo la sorgente di fotoni X e) Migliora diminuendo l’energia dei fotoni X