DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (IMAGING FITOPATOLOGICO) Processo attraverso il quale è possibile osservare un'area di un organismo vegetale non visibile dall'esterno Sono tecniche di DpI in campo biomedico endoscopia ecografia ecodoppler radiografia spettroscopia tomografia computerizzata imaging a risonanza magnetica fluoroscopia fluorangioscopia angiografia linfografia o linfangiografia sialografia mammografia tomografia ad emissione di positroni tomografia ad emissione di fotone singolo Endoscopia (dal greco ἔνδον èndon, "dentro, interno" e σϰοπή skopê, "osservazione") Metodo di esplorazione per visualizzare l'interno del corpo. Utilizza un endoscopio: un tubo ottico (o una sonda) munito di microcamere che trasmettono le immagini in uno schermo. Può essere utilizzata sia per la diagnostica, sia per l'esecuzione di interventi terapeutici (endoscopia operativa). Gli endoscopi si inseriscono quando è possibile per via naturale, di solito per via orale (es. gastroscopia). A volte invece è necessario un intervento per creare un'adeguata via d'accesso allo strumento (endoscopia chirurgica , es. artroscopia). Capsula endoscopica Endoscopio flessibile Strumentario per l'artroscopia dell'anca Ecografia (o ecotomografia) Sistema di indagine che si basa sul principio dell'emissione di eco e della trasmissione delle onde ultrasonore. Gli ultrasuoni utilizzati sono compresi tra 2 e 20 MHz: frequenze alte hanno maggiore potere risolutivo dell'immagine, ma penetrano meno in profondità. Queste onde sono generate da un cristallo piezoceramico inserito in una sonda mantenuta a contatto con la pelle del paziente con l'interposizione di un gel (che elimina l'aria tra sonda e cute, permettendo agli ultrasuoni di penetrare); la stessa sonda è in grado di raccogliere il segnale di ritorno, che viene opportunamente elaborato da un computer e presentato su un monitor. Ecografia L'hertz (Hz) è l'unità di misura della frequenza nel Sistema Internazionale. Un hertz significa “uno al secondo”: 50 Hz = cinquanta al secondo Ecografia doppler (ecodoppler) Studia la situazione anatomica e funzionale dei vasi sanguigni e del cuore. Con l'utilizzo dell'ecografia, indaga la morfologia delle pareti, la loro motilità, la presenza di formazioni endoluminali, la struttura della "placca ateromasica", mentre con il Doppler pulsato valuta, attraverso l'analisi spettrale e il grado di purezza del suono (ultrasuoni), la situazione dinamica del flusso sanguigno in quel punto e quindi si possono quantificare i vari gradi di stenosi/aneurismi/trombosi. Stenosi carotidea Flussimetro Eco-Doppler Radiografia Si basa sull'utilizzo dei raggi X e sull'effetto di frenamento dovuto all'interazione tra materia e radiazione. E’ l'indagine più antica e più frequentemente utilizzata per diagnosticare fratture in tutti i distretti dello scheletro umano. E’ utile anche nella diagnosi di alterazioni degenerative, come l'artrosi. Apparecchio radiografico Radiografia al torace Raggi X Radiazione elettromagnetica estremamente penetrante, caratterizzata da una lunghezza d'onda minore di quella della luce visibile, compresa tra circa 1 nm e 0,001 nm. Emessi da qualunque elemento chimico colpito da un fascio di elettroni ad alta energia, possono essere prodotti artificialmente bombardando un campione di metallo pesante (in genere tungsteno) con elettroni accelerati. Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) (dal greco tómos, "strato") Sfrutta radiazioni ionizzanti (raggi X) e consente di riprodurre sezioni (tomografia) corporee del paziente ed elaborazioni tridimensionali. L'acquisizione avviene in sequenza: il lettino si sposta, si ferma, avviene l'acquisizione di un numero di strati corrispondenti al numero di barrette di sensori, e cosi via. Apparecchio per TAC TAC cranica Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) Quando un fascio di raggi X attraversa il corpo viene variamente frenato dalle differenti strutture anatomiche, in funzione della loro densità. Con un apparecchio in grado di captare tali differenze è possibile ricostruire artificialmente un'immagine dettagliata della sezione attraversata. La TAC, a differenza della radiografia tradizionale, si avvale di un elaboratore che riesce a valutare anche le più lievi perdite di intensità del fascio differenziando strutture con modesta differenza di densità, anche in profondità. La fonte dei raggi X ruota attorno all'area da esaminare e raccoglie le immagini che poi vengono rielaborate da un computer. Tomografia a Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) E’ un esame che non si basa sull'emissione di raggi X, come nel caso delle radiografie e della TAC, bensì sull'utilizzo di campi magnetici. Consente di ottenere immagini sia del piano trasversale del corpo (come nella TAC), sia di piani orientati secondo altre angolazioni. Il paziente si distende su un lettino, e quindi vengono posizionate le bobine di superficie (caschi, fasce, piastre), a seconda della zona da esaminare. Il paziente viene quindi inserito all'interno della macchina che irradia il campo magnetico. E’ particolarmente adatta all'esame dei tessuti molli (muscoli, organi interni, vasi sanguigni, legamenti, sistema nervoso). Scanner per RMN Tomografia cranica Tomografia a Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) L'aggettivo nucleare è stato inizialmente utilizzato in contrapposizione alla fisica della radiologia convenzionale: il segnale di densità in RM è dato infatti dal nucleo atomico dell'elemento esaminato, mentre la densità radiografica è determinata dalle caratteristiche degli orbitali elettronici degli atomi colpiti dai raggi X. Tomografia a Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) Le informazioni date dalle immagini di RMN sono di natura diversa rispetto a quelle degli altri metodi di imaging; è possibile la discriminazione tra tessuti sulla base della loro composizione biochimica, inoltre si hanno immagini delle sezioni corporee su tre piani diversi (assiale, coronale, sagittale), il che però non le conferisce la tridimensionalità Imaging a risonanza magnetica di un cervello sano (a destra) e di un cervello affetto dal morbo di Alzheimer (a sinistra). Risonanza Magnetica Nucleare Tecnica di indagine sulla materia basata sulla misura della precessione (cambiamento della direzione dell'asse di rotazione di un corpo dello spin di protoni o di altri nuclei dotati di momento magnetico) quando sono sottoposti ad un campo magnetico.