Geothermal Resource Capabilities in the volcanic area of Campi

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Società Italiana di Fisica – XCVIII Congresso Nazionale
Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia
Tavola Rotonda ‘’I Vulcani Italiani e i loro Segreti’’
Napoli 21 Settembre 2012
Monitoraggio
dei
Vulcani in Campania
Marcello Martini
INGV – Osservatorio Vesuviano
Un territorio ad elevato rischio vulcanico
Vesuvio :
> 600.000 residenti
Caldera dei Campi Flegrei:
> 300.000 residenti
(elaborazione
G. Vilardo
INGV-Osservatoro Vesuviano)
Il Rischio Vulcanico
R = P*V*E
Diminuire i seguenti fattori:
Pericolosità P: Probabilità dell’accadimento di un fenomeno pericoloso.
Vulnerabilità V: Probabilità che si verifichi un livello di danno su elementi
esposti a seguito dell’occorrenza dell’evento pericoloso.
Esposizione E: Determinazione qualitativa e quantitativa degli elementi
esposti.
Pericolosità Vulcanica
Fenomeni ed Aree Esposte
Fanghi
Ceneri
Flussi
Portici (NA) - Epitaffio ad ammonizione futura dei
pericoli del vulcano, posto subito dopo l’eruzione del
Vesuvio del 1631 dal Vicerè Emanuele Fonseca
Conte di Monterey
Piano di Emergenza Vesuvio 2001 –Livelli di Allerta
Il Monitoraggio Vulcanico
Attività Sismica (Reti sismiche ed array sismici)
Deformazione del suolo (Sistemi GPS,
Reti
Clinometriche, Mareografi, Interferometria SAR)
Variazione geochimiche (Analisi
dei gas emessi dalle
fumarole e misure dei flussi di CO2 ed SO2 )
Variazioni termiche
Osservazioni Satellitari)
(Telecamere IR, Termocoppie,
Il Centro di Monitoraggio Vulcanico
dell’Osservatorio Vesuviano - INGV
Presidiato h24 - Linea telefonica diretta con la sala di emergenza (SSI)
del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile (Roma).
Epicentri eventi sismici dal 2000
Sorgente Sismica
Determinazione dei meccanismi VLP
Problema diretto
Variazione della sorgente VLP durante
l’eruzione del 27/2/2007 di Stromboli
INGV –OV Rete GPS
Quota in metri
Mappa della deformazione cumulativa da dati satellitari InSAR
TerraSAR-X - Periodo 15/12/2009-19/03/2012
C.Minet et al., Proceedings IGARSS 2012
Modelli della sorgente di
deformazione ai Campi Flegrei
1995-2000
2000-2002
2006-2007
Variazioni Geochimiche ai Campi Flegrei dal 2000
•Incremento della componente magmatica
dei gas emessi alle fumarole
•Incremento dell’attività dell’area Pisciarelli
Muon radiography of volcanoes
Muon
telescope
Quasi-horizontal
muons from cosmic
rays
 Detect quasi-horizontal muons having traversed the
volcano
 Determine the muon absorption as a function of direction
 Construct an “image” (in projective geometry)
of the average rock density
Coll. INFN - INGV – Univ. of Napoli and Firenze
• Stromboli with nuclear emulsion technique
• Vesuvius and …. with new electronic detector: MU-RAY
project
Esperimento INFN Envirad-RaThiS
Il radon come geoindicatore
Olibano
Po21
8
Po21
4
Po21
6
Po21
8
Monte
S.Angelo
Po21
8
Po21
6
Po21
4
Po21
8
Spettri alfa dei discendenti del
radon e del toron misurati in
due punti vicini della stessa
area.
La messa a punto di una metodologia di
monitoraggio basata sull’uso del radon
è l’obiettivo di un progetto portato avanti
da ricercatori dell’INFN e dell’ INGV-OV
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