Numero 43 - Collegio Plinio Fraccaro

Voci di Corridoio
settimanale musicale
Anno III
Numero XLIII
MUSICA
SESSUOLOGO
LA MUSICA CHE MI
GIRA INTORNO
Montolivo a pag.
SOLDI
MARCE SI FA LE DOMANDE E SI DA LE RISPOSTE
6
3 maggio 2007
FINANZA&MERCATI
Diana a pag. 11
Marce a pag. 13
Cari collegiali,
compagni di un’esperienza indimenticabile, è arrivato
maggio e so che molti di noi sono a rischio nel mantenere il posto in collegio per via dei crediti accumulati
per la riconferma del posto. È a chi attualmente sta in
questa condizione che mi rivolgo. Se gli esami di giugno e luglio saranno i momenti decisivi, lo è altrettanto
questo mese di maggio per prepararli. Vero è che così
messo il calendario accademico risulta ancora più dura: dobbiamo studiare di più proprio nel mese in cui
tutto fiorisce, non solo botanicamente parlando. Solo
facendo riferimento al collegio ci saranno i vari tornei
sportivi, quello di scacchi, la preparazione del summer
-party e chissà quant’altro. Ma così è, che ci piaccia o
meno dobbiamo rinunciare alle mille tentazioni primaverili e trovare la forza e la
“Non possiamo
voglia di metterci con la testa
rischiare,
qui si
sui libri più che in altri momenti. Non possiamo rischia- parla di cose serie.
re, qui si parla di cose serie. Si parla di restare
Si parla di restare o lasciare
o lasciare
quest’oasi gioiosa dove ci
quest’oasi gioiosa
troviamo a trascorrere i nostri
anni universitari. Restare qui dove ci troviamo a
è l’obiettivo superiore e noi trascorrere i nostri
tutti lo sappiamo bene. Se ne- anni universitari.”
cessario facciamola qualche
rinuncia ma non diamoci per vinti: l’impegno viene
sempre premiato e poi si sa, la fortuna aiuta gli audaci.
Facciamo tutti gli sforzi che dobbiamo fare e se fino ad
oggi abbiamo sonnecchiato è ora il momento di essere
più svegli che mai.
Siamo una collegialità e in quanto tale siamo tutti disposti a dare una mano a chi è più in difficoltà, abbiamo questa risorsa: in collegio molti ci possono dare un
consiglio, un aiuto, un suggerimento. Non esitiamo a
chiederlo, soprattutto voi, matricole: se per tutti questi
mesi ci avete sopportato nelle nostre vessazioni ora
siate lesti a chiedere: quel poco più di esperienza che
abbiamo la mettiamo volentieri a disposizione. Penso
che questo sia il pensiero di tutti coloro che nel collegio non vedono solo la matricola, i tornei e il giornalino. Comincia il mese decisivo, non lasciamolo trascorrere senza fare tutto ciò che ci è possibile o potrebbe
essere un grande problema.
Scrivendo questa lettera aperta molti mi daranno del
presuntuoso: ci tengo a precisare che non ho alcuna
intenzione di ergermi al di sopra di nessuno. Quello
che dico viene da un fratello alla pari di tutti, come qui
dentro siamo. Non vuol essere una paternale, vuol essere uno sprono a dare il massimo per essere ancora
tutti insieme il prossimo anno. Idem Velle.
Pampa
MUSICA&MAGIA
Tre pere e a casa, good bye Manchester United
continua a pag 16
Ed è ancora una volta che
le matricole del piano, in
preda al cazzeggio più totale decidono di esplorare
questo vario paese.. tocca
a Roma. L’occasione è
quella del primo maggio,
festa dei lavoratori e mega
concertone in piazza S.
Giovanni, come lasciarsela
scappare.. Cristian, Leo ,
Andrea, e la nuova comparsa Giorgio Tosatti più
un esterno non possono
rinunciare e lunedì sera si
parte, con il mitico Berlingo
di Giorgio.
Viaggio tranquillo, arrivo a Roma alle sette di mattino direttamente in Vaticano
grazie alle indicazione del democristiano Leo che non perde l’occasione di
camminare in ginocchio fin dentro la basilica di S. Pietro. L’attesa del concerto si consuma tra una breve visita della città imperiale è un obbligato riposo al
sole su un praticello antistante a circo massimo. Verso mezzo giorno ci indirizziamo verso la piazza del concerto già colma di gente e dopo un paio di
orette iniziano a scaldare l’atmosfera i Vegas e XXXXXXX . I primo famosi ad
esibirsi sono stati i Nomadi, e alla canzone Vagabondo il pubblico è esploso.
Si sono Susseguiti sul palco Africa Unite, Banda Bardò, Le Vibrazioni, Carmen Consoli, il padre del Rock mondiale Chuck Berry. Mal il bello è arrivato
quando i Modena City Ramblers sono saliti sul palco, tutto il pubblico ha iniziato a scatenarsi cantando ogni loro canzone. Gli Aprè la Classe non sono
stati da meno, seguiti dai Tiromancino. La giornata però è stata faticosa e le
gambe non reggevano più e così decidemmo di tornare alla macchina per
riposare dato che ci attendeva un viaggio di sei ore per tornare a Pavia.
I posti letto, ricavati dall’ampio spazio concessoci dal mitico Berlingo permise
ad Andrea di dormire nel bagagliaio, a Cristian sui sedili posteriori, a Giorgio
di incastrarsi tra i sedili anteriori; Leo nel prato davanti a noi.
Svegliatici nelle peggiori condizioni possibili, rimettiamo in ordine la macchina
(altro che pick-up di
GIOCO INTERATTIVO
Chuck Norris!!!) e
partiamo alla volta
del Nostro amato
IL CASTELLO DELLA TETTONAGRATIS
Collegio.
Bentornato, Lupo Solitario.
Hai bisogno di una borsa di studio, ma siccome ti sei Ciò che è accaduto
laureato sotto condizione la borsa non te la danno. Hai durante il viaggio è
bisogno allora di andare da Gaetano Leonardelli un’altra storia, ma
visto che non ce la
(presidente ISU, nda) e chiedergli
ricordiamo: alla prosa) di darti i soldi
sima avventura delle
b) di cambiare il bando
matricole del piano!
Credi sarà possibile parlargli?
Segue a pag.14 Giorgio Tosatti e Cristian
Borserio
2
Storia Fraccarotta
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
LA CORALE FRACCARO: UN PO’ DI STORIA
Il coro del Fraccaro nasce quattro anni fa
d a
u n a
“scommessa” del
tenore picchiatore
Giacomo De Barbieri. Quella di
formare un coro
all’interno di un
collegio come il
nostro è un impresa
durissima.
Gente con esperienza nel campo
pari a zero e un
gran baccano durante le sessioni
di prove. Il risultato non è malaccio
e i fraccarotti ci
pigliano
gusto.
L’anno seguente
arrivano
forze
nuove e voci più
rodate. Il repertorio si amplia di qualche
brano e la qualità del collettivo aumenta. Le
prove sono sempre un vero casino, ma il
coro trasmette davvero belle sensazioni e
durante l’annuale esibizione del pranzo degli ex fa notare a tutti i propri progressi. Il
Fraccaro ha ufficialmente una corale che se
la gioca tutta con quella più blasonata del
Valla. Terzo anno di attività: l’anno del boom!! Il coro si impegna duramente. Ancora
due nuovi brani e tra questi una vera di seguito, secondo soltanto a “ballando
il liscio con l’orchestra italiana di
Raul Casadei” (l’album più venduto
di tutti i tempi). Ma arriviamo a oggi .
La corale si impegna duramente nel
periodo pre natalizio, si esibisce durante il concerto di natale e stupisce
ancora. Brani del più classico repertorio natalizio e dall’impeccabile esecuzione. Il coro non sbaglia un colpo... poi lo stallo. Dopo le vacanze
ce la prendiamo anche noi una vacanza, un pò troppo lunga per la verità. Arivano le vacanze di Pasqua e
noi siamo ancora in vacanza. Arriva
il primo maggio e finalmente ci risvegliamo dal topore, ma ci accorgiamo
che il gruppo del Deba, quelli
dell’appartamento non ci sono. Causa di forza maggiore, danno forfait.
Siamo in dieci. Orbo, un bel casino.
Il rettore si aspetta l’esibizione e noi
siamo in alto mare. Allora partiamo a
chicca destinata a rimanere negli an- razzo. Prove tutti i giorni e elementi di
nali del collegio: l’inno del Plinio Frac- rincalzo d’emergenza. Ce la faranno i
caro armonizzato a quattro voci dal nostri eroi in una striminzita settimana a
maestro Luca Pedeferri. In più lo stes- preparare quello che un pò tutti si aso coro autoproduce un cd con i mi- spettano da loro? Forza Fraccarotti! Se
gliori pezzi del repertorio. E’ il delirio! ci troveremo in difficoltà basterà far parL’anno perfetto! L’album in questione, tire il Tozz con “Giù nella Valle...”
Elia
“Bimbe Belle” raggiunge la vetta delle
vendite in Italia, vince sei dischi d’oro
e rimane in classifica per 57 settimane
Voci di Corridoio
Fondato nel 2005
Direttore responsabile:
Lanza Valeriano
Vicedirettori:
Ferrari Elia,
Ferrari Giovanni
Art Director:
Mason Giovanni
Pagina musicale:
Pellegrin Simone
Soprano della corale:
Delle Donne Cesario
Tiratura: 55
Finito di stampare alle 14 del
3/05
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
Squadra A: I Furbi
Valeriano docet SEMPRE
3
SE I COMPOSITORI GIOCASSERO
A CALCIO..
Squadra B: Gli Sfigati
Gioacchino Rossini (portiere): a
37 anni si ritira
dall'attività carico di soldi...
PRATICO
Franz Joseph
Haydn (terzino
destro): tenta la
libera professione, ma in pratica si fa sempre
mantenere dai
conti Esteràzy...
Il nuovo direttore: Lanza Valeriano
MANTENUTO
Muzio Clementi
(terzino sinistro): compone, è un eccelso didatta, fa l'editore e costruisce pianoforti a Londra... ECLETTICO
Claude Debussy (mediano destro): vince il Prix
de Rome alla facciazza di Ravel... IMPRESSIONANTE
Georg Friedrich Haendel (libero): rischia, insieme a Bach, di sposare l'orrenda figlia dell'organista Buxtehude, ma riesce a scappare in Inghilterra, dove raggiunge
fama e notorietà... MONDANO
Felix Mendelssohn (mediano sinistro): muore
giovane, ma è l'unico tra i romantici ad avere
una vita agiata e serena... EBREO
Antonio Vivaldi (ala destra): è un prete, si, ma
passa tutta la vita a insegnare alle fanciulle
dell'Ospedale della Pietà di Venezia... SPORCACCIONE
Domenico Scarlatti (mezzapunta destra): emigra in Spagna per insegnare tutta la vita alla
bella e giovane Maria Barbara, Infante della
casa reale... MANDRILLONE
Johann Sebastian Bach (centravanti): due mogli per venti figli, se non segna lui... PROLIFICO
Johannes Brahms (mezzapunta sinistra): consola affettuosamente la povera (e bella) moglie
di Schumann, dopo la malattia del marito... AMICONE
Franz Liszt (ala sinistra): dopo una vita di relazioni sentimentali, spesso adulterine, va in
“crisi mistica” e riceve gli ordini minori...
SANT'AGOSTINO
Giovan Battista Pergolesi (allenatore): fa quasi
scoppiare la guerra civile in Francia, quasi
vent'anni dopo essere morto... MITICO
Robert Schumann (portiere): schizofrenico (crede di
essere tre persone in una: Florestano, Eusebio e Maestro Raro), fonda la fantomatica Lega dei Seguaci di
Davide, tenta la carriera di concertista ma si sfascia
una mano per eccessivo studio.Mentre viene internato in manicomio dopo aver tentato il suicidio gettandosi nel Reno, la moglie Clara se la spassa col suo
migliore amico, J.Brahms... PAZZO
Arnold Schoemberg (terzino destro): basta ascoltare
qualche suo brano per aggiungerlo alla squadra...
DODECAFONICO
Vincenzo Bellini (terzino sinistro): muore a trentaquattro anni... LONGEVO
Modest Mussorgski (mediano destro): l'abolizione della servitù della gleba in Russia del 1861 lo manda in
rovina. Rifugiatosi nell'alcool avrà la postuma soddisfazione di vedersi manipolare praticamente tutta la
sua
opera dal collega Rimski-Korsakov... PEDEFERRI
Maurice Ravel (libero): nonostante gli infiniti tentativi, non è mai riuscito a vincere il Prix de Rome. Inoltre sta sulle scatole alla mia ragazza... INTERISTA
Anton Webern (mediano sinistro): viene ucciso accidentalmente da un soldato americano a pochi mesi
dalla fine della seconda guerra mondiale... ARCHIMEDE
Wolfgang Amadeus Mozart (ala destra): si scrive da
solo la messa per il suo funerale...e non riesce neanche a terminarla! SREGOLATO
Frédéric Chopin (mezzapunta destra): cagionevole di
salute, instaura una lunga relazione amorosa con una
donna che si fa chiamare George Sand... EQUIVOCO
Ludwig van Beethoven (centravanti): dal padre alcolizzato riceve la passione per i superalcolici, gli venne
affidato un nipote che gli creò esclusivamente guai
con la giustizia; inoltre, ovviamente, fu colpito da
grave sordità... PATETICO
Giovanni Battista Lulli (mezzapunta sinistra): fa il bello e il cattivo tempo nella Francia musicale del Re Sole, è ricco e famoso, ma riesce ad ammazzarsi piantandosi il bastone da direttore d'orchestra nel piede
dirigendo un Te Deum, con conseguente cancrena...
IDIOTA
Piotr Ilic Ciaikovski (ala sinistra): omosessuale, si
ammazza bevendo acqua contaminata col colera...
MASOCHISTA
Franz Schubert (allenatore): una vita nell'ombra, in
ristrettezze economiche, costretto a suonare sui pianoforti degli amici dal momento che non poteva permettersi di averne uno tutto per sè. Non appena i
suoi conoscenti gli organizzano un concerto pubblico
per renderlo famoso, muore a soli trentun anni... IL
RE DEGLI SFIGATI
Valeriano
Lanza
4
Pagina culturale1
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
LETTERATURA E MUSICA
Uno degli aspetti più pregevoli dell'arte è
quello di permettere a chi ne sente il desiderio,di trovare
nuove possibilità,
nuovi argomenti,
comunicazioni di
tematiche che si
collegano più o
meno
direttamente ad altre,
ciò può indubbiamente
fornirci
tutta una serie di
stimoli e portarci
a scoprire cose
che prima ci erano
addirittura
sconosciute. E' il
caso della musica...o meglio...in
alcuni casi particolari... la musica che
ascoltiamo in camera o sull'automobile
può condurci allo scoprire nuove dimensioni, nuove storie, nuove tensioni, nuove
strategie, nuove realtà. Alcune volte può
anche indurci a vedere un film o a leggere un libro!
Avevo 15 anni. Venni a sapere dell'esistenza di un certo Jack Kerouac e del
suo capolavoro”Sulla Strada” grazie alle
canzoni dei Doors. Nelle numerose interviste, Jim Morrison, citava speso le sue
letture preferite e io, da autentico fan curioso volevo constatare quali e come
erano le cose passate sotto gli occhi di
Jim un trentennio prima che io nascessi...
Tra l'altro, grazie ai Beatles ho scoperto
la Musica Classica e Magritte (autore
della ”Mela Verde” icona della casa discografica Apple), grazie a Jimi Hendrix,
che aveva discendenze Cherokee, mi
sono informato un po' sugli indiani d'America...grazie a Fabrizio De André ho
scoperto tante cose, dalla musica medievale e rinascimentale...a Brassens, ai
vangeli Apocrifi, a Leonard Cohen...a...beh se mi mettessi ad elencare
tutto, forse ad Agosto sarei ancora qui a
scrivere...
In questo breve articolo vi voglio parlare
di una canzone che fa parte dell'album
“Non al denaro, non all'amore né al cielo”, che De André scrisse ispirandosi liberamente a Spoon River, un classico della
letteratura americana.
L'Antologia di Spoon River, è il capolavoro del poeta statunitense Edgar Lee Masters (1869-1950) che allinea in versi
quasi ritmati le microstorie degli abitanti
di una piccola città provinciale del Midwest. In realtà si tratta delle voci incro-
ciate dei morti che “dormono sulla collina”
e che che finalmente, da morti, possono
liberarsi da ogni finzione e
costrizione terrena per liberare i propri pensieri, i propri
desideri, le proprie verità.
I personaggi di Spoon River
sono l'emblema di tutti gli esseri umani che durante la vita
sono stati costretti a pensare
il falso o a non essere sinceri.
Nella morte invece, tutti riescono ad esprimersi con estrema sincerità perchè non
hanno più da temere niente
né da aspettarsi niente. Sono
morti ma parlano così come
da vivi non sono mai stati capaci di fare.
un pò 'l'alta tensione' di alcune tragiche
e talvolta crude immagini o tematiche.
Per quanto riguarda la frase “un giudice e una carogna di sicuro perchè ha il
cuore troppo vicino al buco del culo ”De
André sostenne che aveva scelto di
utilizzare parole quasi brutali per farla
emblema della cattiveria della gente: il
giudice diventa una carogna perchè la
gente lo fa diventare una carogna; è un
parto della carogneria generale.
La canzone presenta un ordine cronologico ben definito e sembra quasi di
poter vedere scorrere tutta una vita in
poche rime. L'ultima strofa è un po' il
marchio di fabbrica di Fabrizio...un
messaggio che è una sorta di sfida e
allo stesso tempo di preghiera, una
beffa e allo stesso tempo un timore nei
confronti di un dio che a volte è troppo
Nel 1971 De André propone una sua rivisistanco e a volte troppo occupato ma
tazione di questo 'nascosto' capolavoro
non cessa mai di essere presente nella
letterario. In Italia le vicende della pubblicamente di ogni uomo.
zione di quest'opera sono piuttosto singolari. In pieno regime fascista la letteratura Non al denaro, non all'amore ne al cieanglosassone non era vista certo di buon lo è un disco ben suonato, non troppo
occhio e nel caso di Masters che si dichia- lungo e molto piacevole. Le canzoni
rava libertario, possiamo immaginare quan- sembrano quasi allineate, tutte legate
ta poca disponibilità ci fosse da parte delle da un filo conduttore. Una sorta di film
autorità ad avallarne la pubblicazione. La o di viaggio. Per mezzo di una impoprima edizione nel nostro paese porta la nente prefazione, come una porta,
data 1943. Lo stratagemma utilizzato per ('dormono sulla collina'), si entra e ci si
superare il vaglio della censura fu quello di incammina...si assiste agli eventi e si
intitolare il volume “Antologia di S. River”, arriva da qualche parte. Le musiche
giocando sull'equivoco che ci si riferisce a presentano da un lato le caratteristiche
un vago e improbabile San River, portatrice delle canzoni popolari con l'uso di strumenti tradizionali come flauto, mandolidi sacri valori della cristianità.
no o fisarmonica talvolta in un ambito di
Le canzoni di 'Non al Denaro, non all'amorock moderno che rasenta addiritura la
re, né al cielo' rappresentano una ad una
psichedelia ('un ottico'). Dall'atro vi sotutta una serie di personaggi dalle caratterino strutture armoniche che rimandano
stiche e dalle storie diverse che si rivelano
alla musica classica. Un vero e proprio
all'ascoltatore come se desiderassero conconcept album. Merita di essere ascolfessarsi. I titoli delle canzoni coincidono
tato, magari con in mano il volume di
con 'le funzioni' che ognuno di quei persopoesie di Masters...
naggi aveva in vita. Vi propongo a questo
Tante cose si potrebbero ancora dire.
punto un confronto tra poesia e canzone:
Sarebbe riduttivo però continuare in
In seguito potete leggere tre diverse equesto senso. Non intendo imboccare
spressioni letterarie che hanno in comune
la noiosa direzione della 'critica' . Salo stesso soggetto.
rebbe noioso per voi continuare a legLa prima poesia è l' originale facente parte gere i miei pensieri e le mie consideradell'antologia scritta appunto da Masters a zioni. Adesso tocca alle vostre idee e ai
cui De André si ispirò, la seconda è la tra- vostri gusti. L'arte esiste anche per
duzione in italiano, opera dell'illustre ameri- questo. Nell'arte non esiste il giusto o
canista Fernanda Pivano. Infine, la canzo- lo sbagliato ma il bello e il brutto.
ne 'Un Giudice' che è appunto la rivisitazioE finirà con un flauto spezzato e con un
ne di De André dell'omonima poesia.
ridere rauco
Rispetto a quello di Masters, il vocabolario
e ...ricordi tanti...e nemmeno un rimdi De André presenta quel classico tocco di
pianto
amara ironia che accompagna larga parte
Claudio Giraudi
delle sue canzoni e ha l'effetto di allentare
Pagina culturale2
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
Judge Selah Lively
Il Giudice Selah Lively
(Edgar Lee Masters-Spoon River Anthology-1915)
(traduzione a cura di F.Pivano)
Suppose you just stood five feet two,
And had worked your way as a grocery clerk,
Studying law by candle light
Until you became an attorney at law?
And then suppose through your diligence
And regular church attendance,
You became attorney for Thomas Rhodes,
Collecting notes and mortgages,
And representing all the widows
In the Probate Court? And through it all
They jeered at your size, and laughed at your clothes
And your polished boots? And then suppose
You became the County Judge?
And Jefferson Howard and Kinsey Keene,
And Harmon Whitney, and all the giants
Who had sneered at you, were forced to stand
Before the bar and say "Your Honor"-Well, don't you think it was natural
That I made it hard for them?
Immaginate di essere alto cinque piedi e due pollici
e di aver cominciato come garzone droghiere
finché, studiando legge di notte,
siete riuscito a diventar procuratore.
E immaginate che, a forza di zelo
e di frequenza in chiesa,
siate diventato l'uomo di Thomas Rhodes,
quello che raccoglieva obbligazioni ed ipoteche,
e rappresentava le vedove
davanti alla corte. E che nessuno smettesse
di burlarsi della vostra statura,
e deridervi per gli abiti e gli stivali lucidi.
Infine voi diventate il Giudice.
Ora Jefferson Howard e Kinsey Keene
e Harmon Whitney e tutti i pezzi grossi
che vi avevano schernito sono costretti a stare in piedi
davanti alla sbarra e pronunciare "Vostro Onore".
Be', non vi par naturale
che gliel'abbia fatta pagare?
Un giudice
(Fabrizio De André - dall'album “Non al denaro non all'amore né
al cielo”1971)
Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente,
o la curiosità
di una ragazza irriverente
che si avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:
vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti
della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù
la più indecente.
Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore troppo,
troppo vicino al buco del culo.
Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami.
diventai procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d’una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d’un tribunale,
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.
E allora la mia statura
non dispensò più il buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva "Vostro Onore",
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto...la statura di Dio
5
6
Montolivo parla..tutti zitti!
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
Curare una rubrica musicale per VdC ?! Ma sì... perché no? Facciamo almeno un tentativo. Ivano Fossati, ligure, classe 1951,
ha scritto nel 1983 “La musica che gira intorno”: una bella canzone, dura, risalente a un periodo in cui il cantautore - oggi ritenuto dei più completi e colti - non godeva ancora di particolare fama, ma con cui Fossati già puntava il dito contro la musica fatua ed inutile (“quella che non ha futuro”) che ieri come oggi imperava, collocandosi tra quegli artisti controcorrente disposti a
sfidare le frustrazioni che derivano da scelte radicali. Circa dieci anni dopo Mia Martini (interprete profondamente legata, non
solo artisticamente, a Ivano Fossati) intitolerà “La musica che mi gira intorno” il suo ultimo, ottimo album: un titolo quasi identico,
ma che ribaltava il concetto, per sottolineare invece la grandezza degli artisti che l'avevano accompagnata (e “attorniata”) nel
corso della sua carriera. E infatti la canzone di Fossati fu inclusa insieme a cover di molti altri cantautori, tra cui Vasco Rossi,
Fabrizio De André, Francesco De Gregori.
LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO
(...“MUSICA” PER LE MIE ORECCHIE)
Mi pareva un buon titolo. Ma a cui ho
dovuto comunque aggiungere una
parentesi, perché la musica “che mi
gira intorno” è in effetti molta più di
quella che poi prendo realmente in
considerazione.
Sono quarant'anni buoni che
storici del costume, cultori e idioti
qualunque
si
sprecano in ragionamenti
per
distinguere
la
musica di qualità
da quella di basso livello, commerciale; ma il
solo risultato a
cui giungono è di
commettere errori grossolani e contraddizioni. Ormai il giudizio più autentico ricade totalmente nel soggettivo, perché le parole stesse (“musica”,
“canzone”, “cantautore” etc.) hanno
trovato una diffusione talmente ampia
da svalutarne il significato. Io, ad esempio, mi dissocio da chi considera
altamente Caparezza e Cristicchi:
anzi, per me non sono neanche
“cantautori”, e nonostante che scrivano autonomamente ciò che cantano,
perché interpreto la parola in senso
molto stringente, con requisiti ulteriori. Questo per dire che - “per le mie
orecchie” - non è “musica” che un
gruppo si faccia conoscere battendo
manici di scopa e scuotendo, a ritmo,
scatole di fiammiferi (...è una storia
vera); oppure che un gruppo di 900
ragazzi belgi svegli gli abitanti di San
Martino Siccomario durante un rave;
o ancora, che il nuovo album di Laura
Pausini svetti in cima alle classifiche,
bissando con il 2° singolo il successo
di vendite del primo. E potrei andare
avanti per molto a descrivere fenomeni, definiti “musicali” comunemente, ma che io trascendo, quando penso alla “musica” come qualcosa che
mi accompagnerà in molti momenti
della vita, che può influenzare il no-
Rubrica musicale a cura di Giorgio Montolivo
stro modo di essere, o che può ricordare un
amore. I disgraziati lettori di questa rubrica
potranno forse scoprire qualcosa... riguardo
a ciò che è “musica per le mie orecchie”; ed
io sarò tanto più felice se arriveranno ad
apprezzare le mie scelte... e
magari persino a cercarmi per
chiedere dettagli, dare consigli, o consegnare lettere minatorie. Buona lettura.
Milano, venerdì 27 aprile, siamo in quattro da Genova: arriviamo al DatchForum di Assago con un anticipo tale da poter mettere su il palco... L'attesa, tra coda, ingresso e attesa
dell'inizio, è di cinque ore; ma
alla fine, alle 21:05, siamo lì in
prima fila, quasi al centro, ed
esce lui: Bob Dylan. Quello di “Blowing in
the wind”, di “Mister Tambourine Man”, di
“Just like a woman”, di “Forever young”...
canzoni che hanno sconvolto il mondo della
musica quarant'anni fa. E oggi è passato
così tanto tempo, la musica è cambiata così
tanto, che riesce difficile, prima ancora di
chiedersi se sia vivo e vegeto, immaginare
che questo personaggio esista nel presente,
in questa epoca. E invece lo spettacolo che
ci troviamo di fronte spezza ogni pregiudizio,
e ci cala di fronte una specie di idolo incorruttibile; perché questo è stato: un dio. Un
dio del rock. Accompagnato da un gruppo di
professionisti (tre chitarre elettriche, basso,
batteria e, all'occorrenza, un banjo), arrangiamenti dal rock'n'roll al rock picchiato, fino
all'acustico delle ballate; e un suono perfetto. Lui apre il concerto con cinque pezzi in
cui sta alla chitarra elettrica, abbracciandola
di nuovo dopo alcuni anni di sole tastiere,
alle quali comunque poi passa per il resto
del concerto, deliziando anche con momenti
di armonica. Non sta fermo un momento,
piega le ginocchia, fa passi di twist: è scatenato come lo è il suo pubblico - fatto sì di
nostalgici di quei meravigliosi anni '60/'70,
ma anche di tantissima gente della nostra
età, di cui abbiamo anche conosciuto qualcuno. Certamente uno degli aspetti più
“felici” di questo concerto è stato scoprire
l'approvazione unanime e trasversale di un
gruppo così eterogeneo. Probabile che
questo concerto abbia raggiunto livelli
straordinari anche perché Bob riceveva
tutto questo calore, anche se non ha detto
una parola più delle presentazioni della
band. Scaletta molto originale, perché oltre ai prevedibili pezzi dell'ultimo album,
compaiono brani, non sempre famosissimi, perduti nei meandri di una carriera semisecolare. Quando Dylan canta un pezzo
vecchio, ormai, si stenta a riconoscerlo: la
registrazione originale, fatta di chitarra e
voce, diventa il provino per un nuovo pezzo, in cui il testo rimane fermo, ma la voce
- roca, profondissima e ruggente - ci rimbalza sopra in modo imprevedibile, ma
sempre trascinante, seguita a ruota dalla
cascata di accordi del nuovo arrangiamento. I pezzi nuovi invece mantengono, rispetto all'album, anche l'arrangiamento
(salvo raffinati abbellimenti), e ogni strofa
diviene lo spazio per un'improvvisazione
spregiudicata. “Bob Dylan non ha più una
voce: è una voce”: l'ha detto De Gregori,
ed è esattamente l'impressione che chiunque, lì, ha ricevuto. Non si tratta più di
cantare le proprie canzoni in un modo piuttosto che in un altro; ma di entrare, con la
voce, a far parte “dell'orchestra”. E la sua
grandezza sta nel fatto che, ancora oggi, ti
manda l'adrenalina alle stelle rivisitando a
tutta forza una canzone d'altri tempi (come
“Desolation Row”, “Like a rolling stone” e
“All along the watchtower” che fanno urlare la folla); ma poi ti commuove con le parole, sublimi e baciate, di una ballata scritta l'altro ieri... Penzolavo dalle transenne
mentre ascoltavo “Nettie Moore”... e alcune frasi dovrò inserirle in una lettera che
prima o poi mi deciderò a scrivere... Bob
Dylan non ha mai abbandonato il vecchio
sogno di vivere on the road, e sono ormai
dieci anni che viaggia senza sosta: di stato
in stato, di concerto in concerto… tanto da
farlo chiamare “Never-ending tour”; ma
non mi sono stupito quando un caro amico
mi ha detto che è in questi mesi che ha
toccato l'apice di ogni sua interpretazione.
Basta registrazioni. E' nell'aria che, ogni
volta, la voce di quest'uomo straordinario
nasce e vive... blowing in the wind.
...ANTAGONISTA E ME NE COMPIACCIO...
Pampa ne fa di richieste strane. Diciamo
che a volte divento il suo “articolista a
tema”... e la cosa mi fa un sincero piacere, anche col
riscontro implicito di cui
mi autoripago.
In ogni caso il
Direttore
fa
richieste strane... “Mi servirebbe qualcosa sulla musica... ti va?” A
me? A me
che ho infettato Idro con
Masini, Napo
con il pianoforte di Amelié e Turker con
Nicolò Fabi... Qualcosa di musica a me.
Perfetto. Così sia... Di cosa parlarvi?
Beh... Pagliaccio di Ghiaccio, ovvio! E
Giulietta mi sopporta ancora!
Allora il RAP è un genere particolare,
molto particolare, che alla fine non conosco nemmeno così bene. Quindi non mi
cimenterò nemmeno a fare “il Savini”
della situazione, mi limiterò a raccontarvi
la mia impressione. Il Rap è testo allo
stato puro, è parola... veloce e in rima,
anche se non sempre. Per quanto mi
riguarda tutto nasce dai Sottotono. Era il
1997 e io iniziavo il Liceo. Un amico mi
passò un CD (SottoEffettoStono,1996):
rabbia, sfrontatezza e una certa nota di
arroganza. Come si sa a quell’età è facile “farsi prendere”. Insomma la musica
straniera mi è sempre piaciuta
“marginalmente”, perchè personalmente
punto al testo, all’emozione diretta che
un testo sa darti, e per quanto sappia
bene l’ingelse, non riesce ad essere così
diretto. Qualcuno mi ha fatto notare che
la musica si chiama così proprio per le
note strumentali che ci sono sotto... beh
la musica strumentale per me è la cornice di un quadro, è il vestito con cui si
presenta una bella ragazza... sottolineo
che questo è un punto di vista, mio e
personale. In ogni caso questo amore
incondizionato per il testo, mi porta ad
amare profondamente i grandi cantautori
italiani, su tutti De André, sempre sia
lodato. Però per ovvia “degenerazione umana”, mi porta al RAP. Ultimamente tutti i miei
amatissimi compagni di corridoio si sono
rassegnati a sorbirsi i
miei inifiti Mp3 sui
duelli tra rapper, mi
spiego: c’è una manifestazione, chiamata
2theBeat, che mette
in gara ogni anno,
faccia a faccia, i migliori rapper delle varie Crew (insieme di
rapper) italiane, che
partecipano con varie
rappresentanze. Insomma non sto a dilungarmi sulle storie
che ci sono dietro a
tutte le “battle”, vi spiegherò perchè a me
piacciono. Semplicemente perchè sono geniali. Nel senso che questi ragazzi, si rispondono (quasi sempre insultandosi) in rima
l’un con l’altro... trovando risposte sempre
originali e quasi sempre divertenti. Ok bisogna sottostare a principi come lo slang e la
volgarità, però per me vedere come questi
ragazzi trovano le parole e le rime giuste,
piace... e parecchio. C’è un rispetto per la
metrica e il ritmo niente male... ma sopratutto, come ripeto, c’è genialità personale. E
genialità pura, razionale, immediata e innegabile. Ora non voglio paragonare Esa AKA
Il Prez a Mozart, o Mistaman a Shakespeare, voglio solo dire che questi ragazzi hanno
un talento innegabile, una abilità e una bravura a destreggiarsi tra le rime e gli argomenti che, se non apprezzata, va quantomeno riconosciuta. Tende a piacere poco,
basti dire che in questo collegio il RAP vero
lo ascolta solo COMO, e ho detto tutto... ma
insomma... la relatività regna nella nostra
esistenza, e così ammetto che SI, mi piace
anche PAGLIACCIO DI GHIACCIO, che
inizia con queste parole (che ovviamente
dedico alle Nuovine che tanto se ne sono
innamorate): “Stupro mia nonna dentro un
bosco / Le metto nella vagina un poster di
Vasco / [...] / Antagonista e me ne compiaccio / Pagliaccio di ghiaccio / Lo so non ti
piaccio!”. Vogliatemi bene cmq.
Violenza
Semaforo verde: Montolivo.
Dalla sua intervista della settimana scorsa sono piovute
mail in redazione per conoscere questo tenero ragazzo dagli
occhi azzurri!
7
Ancora musica varia
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
Semaforo giallo: il coro. Avvisato solo 5 giorni prima dell'esibizione dovrà fare prove notturne per essere pronti entro
domenica. Dove? Citofonare
Cretì!
HIT PARADE
...di Manuel Vaglia
Velvet
Underground & Nico
Che grande album!
Forse il migliore.
Never Mind the Bollocks here's the
Sex Pistols
Rumore. Non so
cos'altro dire (nè
penso ci sia).
Back in black AC/DC
Belle chitarra, voce
e musica. Molto,
molto piacevole.
Appetite for Destruction - Guns n'
Roses
Per me l'ultimo album rock e l'ultimo
grande album rock.
Made in Japan - Deep Purple
è un live, e che live! IL
live!
Annuncio ritardo...
La redazione di vdc non ha potuto nulla contro le intemperie. Così quando
ieri internet ha abbandonato il nostro
amato collegio i fabfour non hanno
potuto inserire le foto e le news sul
giornalino! Pertanto siamo stati costretti a ritardare l’uscita della testata
di qualche ora per avere immagini fresche fresche da proporvi...
Semaforo rosso: Tony. La festa finisce dopo dieci minuti
per il bel siciliano. Per la tipa
che aveva sulle gambe e l'ha
visto sboccare invece non è
mai iniziata!
8
Sport?
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
IL DANCE DANCE CHE FA DIMAGRIRE
A scuola il videogame che fa dimagrire!!!!!
Che cosa? un videogame che sostituisce
l’educazione fisica nelle
scuole con tanto di valutazione.
Si,in america,è nata
questa nuova materia
con cui, secondo i grandi scienziati americani,
si dovrebbe dimagrire,bruciando le calorie, e
rendere più agile il cervello.
Si chiama dance dance
revolution ed è un videogame in cui si gioca ballando su una piattaforma
di plastica collegata ad
un video che da indicazione sulla direzione dei passi e intanto il
ritmo della musica aumenta. Bè è il classico
videogame che troviamo nelle comuni salagiochi.
Ormai gli obesi in America,come in tutto il
mondo sono in continuo aumento soprattutto nei ragazzi tra gli 11 e i 16 anni. In tutto il
mondo ci sono 127 milioni in soprappeso e
60 milioni obesi.
Quindi come si può capire ormai lo stile di
vita dell’uomo è molto sedentario e questo
porta ad una repulsione verso l’attività fisica
anche perché ormai viviamo nell’era della
tecnologia dove tutto è comodo e quindi
anche noi siamo comodi.
Questi cari americani
sperano che ballando
un’ora a settimana
con un comune videogiochi si possa perdere peso e soprattutto allenare il cervello.
Immaginate un povero bambino che non
sa ancora correre
perfettamente mettersi alla prova con questo
mostro.
Cosa può imparare?
Ad obbedire sistematicamente ad un
computer che gli dice dove andare e con
quale ritmo?
Secondo tutto ciò il bambino non appena
avrà terminato il suo normale processo di
apprendimento si muoverà solo se qualcuno gli da dei comandi.
Per non parlare poi del divertimento che
può offrire il Dance Dance.
Bisognerebbe chiedere ad un bambino
obeso che si sottopone a questa valutazione di educazione fisica se dopo un
quarto d’ora si sta ancora divertendo
sapendo che dovrà ancora ballare
per tre quarti d’ora.Oh è vero lui deve ballare perché deve dimagrire.
Per non parlare delle limitazioni di
carattere sociale che pone questo
videogiochi.In una normale ora di
educazione fisica si parla si scherza
ci si relaziona con gli altri in un modo
o nell’altro.
L’unico modo per poter relazionare
su questo gioco è parlare con te
stesso o con il computer che ti da
solo ordini.
Cosa avranno aquisito i bambini dopo la lezione di Dance Dance?
Questo non si sa,bisognerebbe chiederlo a loro e a tutti quelli che credono in ciò.
Eliminare l’educazione fisica e non
permettere ai ragazzi di potersi muovere liberamente in una palestra non
relazionarsi con gli altri,di farsi una
bella partita di basket o di calcio è
alquanto assurdo e impensabile.
In america sono entusiasti,beati loro,io personalmente no.
Ci sono bambini che giocano a calcio qui sotto il collegio. Loro si che
sono fortunati!
Stefano Tinelli
SCIFO “ATTAPIRATO”
Salve a tutti cari Fraccarotti, come sapete venerdì sera c’è stata la
festa di laurea in stile
hawaiano di Maldo e
Colucci. Non avendo
mezzi di locomozione a
disposizione per raggiungere la festa, il buon
Pasqualino Longobardi,
il pessimo italo Aurucci
ed il povero Sottoscritto
ci siamo messi in marcia e dopo appena 1
ora e mezzo di viaggio, dopo aver vagato
per le campagne Pavesi a mò di dislocatio,
siamo giunti all’agognata meta. Appena arrivati ,ovviamente, ci siamo avvicinati
all’affollatissimo tavolo della sangria dove
due loschi individui dall’accento siculo sostavano ininterrottamente da ore. Si trattava dei
due manager dei “piani alti” del collegio e
cioè Emanuele Diana e Antonino Scifo detto
Tony. Fin qui tutto normale mi direte….fin
qui appunto!! Con l’avanzare della festa e
l’incedere dei balli
scatenati, infatti il povero Scifo ha incominciato a dare segni di
cedimento fisico. In
realtà non era l’unico
a non passarsela proprio bene, infatti dai
bagni si intravedevano le sagome di alcune povere donzelle
portate a braccio dai
rispettivi ragazzi. Comunque era lui quello
messo peggio di tutti. Il fido aiutante Diana ,accortosi delle precarie condizioni del
collega, ha provveduto immediatamente a
trascinare il corpo esanime di Scifo in un
luogo un po’ più appartato. Qui, il povero
Scifo , mentre Uzzo ed il fratellino Uzzino
lo insultavano e deridevano ,ha trovato un
pò di conforto, prima di essere riaccompagnato mestamente in collegio. Nel trambusto delle operazioni di recupero e trasporto del corpo di Scifo, accade il fattac-
cio….viene smarrito Emanuele Diana
che verrà ritrovato solo 2 ore dopo in
mezzo alla campagna. Sarà Manzoni
a riaccompagnarlo in collegio, anche
se a dire il vero la sua idea originaria
era quella di lasciarlo lì, in quelle
stradine meta di scambisti omosessuali che avrebbero fatto buon uso
del povero Emanuele. Il giorno seguente il Sottoscritto e il Gabibbo
Salernitano Italo, ci siamo recati in
quel del “Paradiso”, per effettuare la
consegna del meritato “Tapiro D’Oro”
al prode Scifo , che , a dire il vero,
non si era ancora del tutto ripreso.
Finisce qui la cronaca della disgraziata avventura capitata al povero Tony,
anche se credo che da qui alla fine
dell’anno di tapiri in collegio ne dovremo consegnare davvero tanti!
Fabrizio Erario foto: Aurucci
Pranzo degli ecs
Domenica avrà luogo nella mensa Fraccaro, quella di fronte alla biblioteca Dante Zanetti, sotto il corridoio Lazzaro Spallanzani
di fronte all’aula Porro sopra al cortile Teresiano davanti alla Torre dell’Orologio tra l’aula del ‘400 e il collegio Plinio Fraccaro...beh insomma in mensa, si terrà il consueto pranzo annuale degli ecs. Ricordate, le iscrizioni sono aperte fino a ieri quindi...affrettatevi!
Sfoghi e lettere
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
9
LO SFOGO
E’ orribile.
Sconcertante. Disgustoso.
In Italia in
questi
giorni, alcuni fanatici, stupidi,
nostalgici
di una ideologia ormai antica,
inutile,
quale è il comunismo, decidono di perseguitare un illustre personaggio della vita
ecclesiastica italiana: il presidente della
Cei (Comunità ecumenica italiana), nonché arcivescovo di Genova (non la matricola, ma la città ligure) Mons. Bagnasco.
Questi individui, fanno capo all’ala estrema dell’estrema sinistra: il Partito Comunista Combattente.
Se le critiche e le minacce fossero rivolte
alle sue parole, ai suoi
discorsi, al suo modo di
pensare, il tutto sarebbe
in
un
certo
senso
“comprensibile”. Ma le
minacce, gli insulti sono
rivolti alla persona di Bagnasco, al fatto che sia
arcivescovo, al fatto che
sia presidente della Cei.
Non è comprensibile che cinque stronzi,
nel 2007, possano compiere quelle stronzate commesse da terroristi italiani comunisti negli anni di Piombo del primo ventennio dalla nascita della Repubblica Italiana.
Questi idioti non hanno rispetto né di Bagnasco in quanto persona civile, né tanto
meno della tradizione e cultura italiana: la
Chiesa cattolica. Quindi, non hanno rispetto del popolo (parola a loro molto cara) italiano.
Non c’è più religione, penserà qualcuno.
Non è così. Infatti una religione per loro
esiste: il comunismo. Per loro è diventato
un modo di vivere,
pensare, la considerano religione.
Sono contento però,
del fatto che siano
stati emarginati dai
loro stessi compagni
di partiti simili che
hanno come simbolo la falce, il martello, la stellina e lo sfondo rosso, ma
che hanno un altro modo di pensare
lontano dalle idee comuniste, sono
invece: liberali, a favore del capitalismo e della proprietà privata, cattolici, e che in fondo senza quei simboli
non avrebbero i voti necessari per
sedersi in Parlamento perché, quei
ragazzini, quei novantenni e quei
finti acculturati voterebbero per un
altro partito: magari Di Pietro.
Cesario Delle Donne
Gentile Studente,
il Collegio Plinio Fraccaro, a seguito di una sempre maggior richiesta, sta organizzando il "III Torneo Universitario di Scacchi" riservato a studenti e personale universitario nelle serate del 17 e 18 maggio
pv. Presso il collegio Plinio Fraccaro. ( www.leduetorri.tk )
Non voglio in questa sede ripetere l’ipocrisia ovvia “sull’importanza
di partecipare”.
Negli scacchi, più che in ogni altro gioco al mondo, l’importante è
vincere.
Detto questo, posso assicurare chiunque pensa di essere troppo dilettante per partecipare al nostro torneo, che, almeno per quanto riguarda tutti i partecipanti interni del nostro circolo, nessuno risulta classificato in alcun tipo di graduatoria o categoria ufficiale, e che noi del circolo Le Due Torri possiamo certo vantare più la passione che
l’esperienza nella impegnativa disciplina degli scacchi.
Per entrare nel merito tecnico della formula con cui si giocheranno le partite del torneo, non c’è il rischio di venire
eliminati subito e non giocare più!
In un torneo come il nostro ci si classifica, vale a dire che, in base agli abbinamenti che un apposito software predisporrà al termine di ognuno degli otto turni previsti (facendo scontrare sempre giocatori che matureranno via via un
punteggio simile), ogni singolo giocatore disputerà le proprie otto partite previste. Quattro partite nella prima serata,
le restanti quattro nel secondo incontro del 18 maggio. Calcolando mezzora di tempo a partita, avendo ogni giocatore
a disposizione 15 minuti di riflessione a partita, la manifestazione dovrebbe esaurirsi in due ore e mezzo a serata. I
giocatori con il punteggio più alto si incontreranno laureando infine lo scacchista migliore; con analogo procedimento gli scacchisti con i punteggi più bassi andranno a delineare la parte bassa della classifica.
Ti aspettiamo e non dimenticare di pre-iscriverti qua:
www.leduetorri.tk
Plinio F.
10
Diario
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
APPUNTI DALLA PATAGONIA di Trinca - parte 1
CEPALB) tiriamo dritto al bivio ad Añelo.
La conferma arriva 80 km dopo... Retro
front e arriviamo infine al campo delle tende alle 22:30.
Domenica 11 marzo: Primo giorno di riposo. Mattina, partitone Italia – Argentina: 40. Pomeriggio: tutti e 5 (noi tre ragazzi più
le due ragazze, Francesca e Alessandra)
andiamo a Neuquen. Giriamo il mercatino,
qualche foto sui binari in disuso, un gelaIllustrazione 4: Il campo delto... Di ritorno passiamo ancora al CEPALB
per rifornirci d'acqua (avevamo una botte
le tende
Illustrazione 1: Dora e Raul Urrutia da 200 L nel baule). Naturalmente ci arriviamo alle 20:00 passate... Però conosce- mandi dal motore). Piove... Rischiamo
vamo la strada! Peccato avessimo poca che il canalone da percorrere per arriNel mio ultimo articolo vi narravo le mie benzina: siamo arrivati al distributore di vare al campo sia impraticabile. Dormiprime impressioni da un altro continen- Añelo (alle 22:55) con gli ultimi vapori resi- amo quindi a casa di una signora,
te... Era il 7 marzo. Qualcuno di voi si dui nel serbatoio. Notare: il distributore madre di una ragazza che l'anno paschiudeva alle 23:00;
sato aveva lafra Neuquen e Añelo
vorato al campo
c'era un solo distribudi scavi. La sitore (fuori Neuquen).
gnora inveisce
Cena alla Candelaria,
contro Calvo e i
ristorantino lì in paese.
cileni (in particoArriviamo ovviamente
lare
gli
a mezzanotte passata,
ingegneri).
troviamo un bagliore
Giovedì 15 marsinistro all'orizzonte,
zo:
dobbiamo
dietro casa di Raùl (il
montare
una
pastore)... sembra un
seconda tenda
pozzo in fiamme! Scogrande per i
priamo poi in seguito
velisti per caso.
che effettivamente era Illustrazione 5: Tramonto a Neuquen
Continua il brutIllustrazione 2: L'intervista con Roversi uno sfogo dei gasdotti,
to tempo. Meperò non faceva piacemorabili le nochiederà che cos'è successo in segui- re dormire con un potenziale incendio a stre interviste...
Roversi: “Guardando questa carta geoto... Eccovi accontentati (imposto que- 3km di distanza...
sto resoconto in formato diario perché Martedì 13 marzo: Attendiamo 7 ore l'arrivo logica, indicaci un punto dove possiaaltrimenti -considerando le foto- i pros- dei prof al CEPALB, dalle 9.30 fino alle
simi tre numeri di VdC saranno tutti 16:00. Nel frattempo, bel belli, subiamo un
cazziatone da parte di J. Calvo, il direttore
MIEI).
Giovedì 8 marzo: Io, Alessio e Riccardo del centro. Ovviamente, alle 11:30 ci comuaccompagniamo i prof (Andrea Di Giulio nicano che dobbiamo incominciare il lavoro
e Ausonio Ronchi) a Neuquen, dove il di rilevamento sui terreni intorno al centro
giorno dopo partiranno per le foreste da soli... E i miei stoici, ammirevoli compagni di sventura decidono
pietrificate
di partire senza mangiadel Sud per
re, data la difficile situaun intervista
zione. Io mi oppongo,
con i velisti
Illustrazione 6: Arriva la
gentilmente ma con ferper
caso.
mezza (leggi: mi son
Alessio
pioggia...
girati i 5 min.) Alla fine ci
compra un
invitano a mangiare al mo trovare dell'acqua.” Alessio: “Qui
chitarra acentro...
custica. Di
c'è il lago...”
Mercoledì 14 marzo: La Roversi: “Ma cosa volete fare da granritorno, causa il buio, la
nostra camioneta, il Je- di?” “Bho...”
nostra ignoep
Cherokee
(aka Il sereno torna solo quando Roversi e
ranza della
sdrucciola), muore sulla co. partono.
strada
ed
strada per Añelo (per Lunedì 19 marzo: Non riusciamo a ragun giro difortuna, vicini al paese giungere il pozzo 56, da cui dovevamo
Illustrazione 3: Il centro paleontologico
verso
e in discesa). Vani i ten- cominciare uno degli ultimi rilevamenti.
(siamo pas- CEPALB
tativi dei meccanici lo- Raggiungiamo quindi Ronchi (Di Giulio
sati dal cencali di rianimarlo (unico era già partito) allo scavo nuovo. Scattro paleonrisultato: lo scollega- tola, il Cevrolet fornitoci a ricambio del
tologico
mento del quadro co- Jeep, ha il 4x4 non funzionante... La
Diario
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
Illustrazione 7: Scattola senza il 4x4
mancanza, pur nota, “balza all'occhio” prepotentemente quando ci insabbiamo: spa-
11
Andes... Ma va bene così, dato che
liamo sabbia dalle 12:00 alle 14:30.
Martedì 20 marzo: Non riuscivamo a non avremmo visto niente comunque,
causa il maltempo.
raggiungere
il
pozzo 56 perché
in realtà dovevamo andare al 54
(era stata sbagliata l'ubicazione
sulla
mappa
GPS). Cambio e
di rotta e si riesce
finalmente a rilevare la zona. Purtroppo, causa i Illustrazione 8: Al fuoco!
ritardi (e l'impossibilità di muoverci in sei sulla macchina) salta la tappa
andina a Bariloche o S. Martin de las
FINANZA € MERCATI RUBRICA A CURA DI EMANUELE DIANA
Vorrei iniziare questo articolo chiedendo
umilmente scusa a tutti i lettori di VdC.
Quello che è appena passato è stato un
periodo non molto felice per chi vi scrive.
“Le mie toste giornate passavano così”:
lezioni tutti i giorni dalle 9 a,m alle 6 p.m,
seguite dalle immancabili riunioni spirituali
in palestra e poi fino a notte fonda a seguire i cicli azionari di parecchi investitori che,
dopo aver letto i miei articoli sul nostro settimanale, hanno ben pensato di rivolgersi a
me come loro consulente finanziario. La
svolta, però, stava per arrivare. Le lezioni
stavano volgendo al termine ed io già riuscivo ad intravedere quella lucina che mi
avrebbe condotto fuori dal tunnel. Una sera, inaspettatamente, mi arrivò una telefonata. Avevo come l’impressione di avere
già sentito quella voce altisonante, sicura
di sé, sprizzante potenza ad ogni sillaba.
Pensai subito ad uno scherzo, cosi nella
mia ignoranza pretesi che si qualificasse:
dalla sua bocca non uscì nessun nome, ma
il tizio si mise a contare fino ad infinito. Ci
riuscì facilmente, per ben due volte, non
potevo più dubitare: C. N.(non scriverò il
suo nome invano) mi aveva chiamato a
causa di alcuni problemi finanziari. Mentre
parlava aveva il cuore in mano, quello del
suo ex agente di borsa, non potevo rischiare. Per di più mi dice che la questione deve
essere coperta dal riserbo più assoluto.
Così studiato il fatto tramite avanzatissimi
modelli econometrici faccio il biglietto e
vado via con la scusa di tornare in Sicilia
per rivedere i miei cari per le vacanza di
Pasqua. L’appuntamento era fissato per le
15 del 9 aprile presso le isole Cayman, C.
voleva investire i suoi fantastrilioni in un
paradiso fiscale e voleva sapere da me se
le isole Cayman erano un posto sicuro ed
affidabile. Adesso, dopo le congratulazioni
di C. mi dedicherò a raccontarvi qualcosa
su questi posticini ameni (almeno dal punto
di vista finanziario). I paradisi fiscali altro
non sono che luoghi dove, a causa della
legislazione vigente in loco in materia
bancario-finanziaria, promettono altissimi tassi d’interesse sui depositi bancari
oltre che al massimo
riserbo sul titolare dei
conti stessi. In genere
si usa aprire dei conti
in codeste banche per
evadere il fisco. Il
meccanismo è semplicissimo: in Italia, ad
esempio, la legislazione tributaria prevede
che siano tassati tutti i
redditi
prodotti
all’interno del territorio
dello Stato, quindi un accorto miliardario,
per non pagare una fortuna in imposte
sul reddito derivanti dai suoi depositi
milionari che fruttano ogni anno un mare
di interessi, valuterà senz’aòtro l’ipotesi
di trasferire i suoi capitali in banche ubicate in questi posticini. Uno dei paradisi
fiscali più importanti e blasonati (si pensi
all’impenetrabile segreto bancario che
contraddistingue le sue banche ) è la
Svizzera, dove si dice anche Marce abbia un conto cifrato, aperto a nome di
Alfonso Rocca, la password per accedere al caveau neanche a dirlo è
“EsSeNdO”.....
Il venerabile C. invece voleva che io lo
consigliassi sul trasferire i suoi capitali
alle isole Cayman o altrove. Le isole tanto amate da C. sono un noto paradiso
fiscale off-shore, non sono una nazione
ma la legislazione dell’isola fa si che
esse nell’ultima metà del secolo siano
diventate una delle mete più ambite per i
capitali più “paffutelli” del globo, anche il
Rettore di un collegio pavese dal nome
altisonante vi avrebbe portato svariati
milioni di euro. Di solito legislazioni di
questo tipo vengono adottate da piccole
Nazioni o piccole realtà economiche
per il semplice motivo di accumulare
depositi in modo che maggiore è la
quota di essi maggiori sono le operazioni di impiego
che le stesse
banche possono
attuare. In questo modo si dovrebbe man forte allo sviluppo
economico ma
non sempre tale
condizione
è
rispettata. Personalmente ho
consigliato C.N.
di spostare i suoi risparmi in Inghilterra, in un paradiso fiscale off-shore
davvero curioso: esso infatti non è
un’isola, ma è una piattaforma usata
per l’atterraggio di elicotteri nella seconda guerra mondiale. Tale piattaforma fu acquistata qualche decennio
fa da un pazzo che ne chiese
l’indipendenza dal Regno Unito e che
per ottenerla non lesinò un bel conflitto a fuoco con l’esercito Britannico!
C.N a queste parole si illuminò. Volle
a tutti i costi che lo portassi su quella
famosa piattaforma per i suoi bisogni
finanziari, ma una volta arrivati abbassò la cerniera e urinò abbondantemente e, riuscendo a scrivere il suo
nome con questi mezzi poco ortodossi, ne pretese la legittima proprietà,
autoproclamandosi Re e mandando
semplicemente a fanculo il precedente regnante, lo invitò con cortese brutalità a non farsi mai più rivedere.
Quasi lacrime C. disse che mi era
grato per avergli aperto gli occhi su
alcune cose e che presto si sarebbe
sdebitato…
12
Sport
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
IL PUNTO SULLA STAGIONE DI VOLLEY
Ormai il torneo Intercollegiale di
Volley sta per entrare nella fase calda, e quindi dopo un periodo di assenza sulle pagine di VdC, mi sembra doveroso ricominciare a tenere
aggiornata la collegialità sulle vicende della nostra squadra.
Dopo la grigia prestazione di qualche
settimana fa contro il collegio Del
Maino,
vera
sorpresa
dell’intercollegiale, dove le assenze
della nostra compagine Piacentina si
è fatta notevolmente sentire e dove
l’unica nota positiva della partita e
stato l’ingresso di Strippy dopo
l’assenza per infortunio delle prime
giornate, mercoledì la formazione
fraccarotta tornerà in campo contro il
S.Agostino.
A differenza della scorsa stagione la
qualificazione non è ancora matematica, infatti i punti lasciati per strada Perellino, Juanita e Strippy si sono fatte
contro Ghislieri e Del Maino complica- sentire, ma la squadra spesso si è un po’
no la situazione, certo le assenze di troppo adagiata sugli allori.
Tirando le somme comunque niente di
troppo preoccupante, infatti ci basterebbe fare un solo punto contro il
S.Agostino per passare il turno, e con
una vittoria per 2-0 la qualificazione
come primi sarebbe matematica.
Nel girone B i conti sono ormai fatti:
passano Borromeo e Cardano, che in
caso di passaggio del turno sono sicuramente due avversari più che validi.
A questo punto bisogna solo concentrarsi per la partita di Mercoledì prossimo, dove, salvo sorprese dell’ultimo
momento, la compagine bianco-rossa
dovrebbe poter schierare la formazione migliore.
Colgo l’occasione per invitare tutta la
collegialità a tifare i vostri portacolori,
nella partita che deciderà il futuro della
squadra di volley del collegio.
Verby
VERSO LA FASE FINALE.
Settimana di riposo per Casa Plinio. Con i gironi terminati e una
sola gara da recuperare, l’unico risultato da segnalare è la vittoria
per 3-0 del Valla sul Ghislieri ottenuta nel match di Giovedì scorso.
Gli amaranto, ancora senza Randisi, sbagliano tantissimo e nn
riescono a mettere in eccessiva difficoltà un Ghislieri che gioca in
10 per la quasi totalità della partita a causa dei ritardi di vari giocatori. 1-0 alla fine del primo tempo; solo dopo lo scoccare della
mezz’ora della seconda frazione, a causa dell’inevitabile calo fisico, i ghislieriani cadono subendo altre 2 reti. Questa vittoria permette al Valla di mantenere il secondo posto e al Ghislieri di rimanere al quarto, in attesa del recupero cairoli-Gislieri. Solo con una
vittoria e più di 3 reti di scarto i gialloneri potrebbe regalarsi il secondo posto, definendo come nostra diretta rivale ai quarti di finale
il Valla. Questa differenza reti spodesterebbe il Ghislieri dalla sua
posizione, in favore di un Griziotti che potrebbe vedersi catapultato
alle fasi finali, traguardo non più semplice come ad inizio girone
visto l’ingenuo errore contro il Borromeo e la conseguente penalizzazione. Questi quindi gli accoppiamenti per i quarti:
- Martedì 08/05.
Golgi vs Ghislieri/Griziotti
Valla/cairoli vs Don Bosco
Vinci i biglietti per Atene!
- Giovedì 10/05
Fraccaro vs cairoli/Valla
Spallanzani vs Cardano
Yoda
Partecipa anche tu al nuovo concorso di vocidicorridoio.net per
aggiudicarti i due pass per Atene. Questa volta non ci sono
papi e sorteggi che tengano! Turker e Napo non ti strapperanno dalle mani la possibilità di partecipare all’avvenimento sportivo dell’anno (a parte il Derby di CountdownHill di polo, non
Carlo)! Per partecipare al concorso devi inviare alla redazione il
tuo pronostico della partita con i marcatori e se sarà esatto vincerai due biglietti per portare anche un’altra persona con te ad
assistere a questa indimenticabile match...e ricorda: Rivaldo
non gioca più nel Milan!!!
13
Sex & Chuck
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
RISPONDE IL SESSUOLOGO - a cura di Marce
Caro Sessuologo, vorrei mantenere
l’anonimato. Sono una ragazza di un
collegio di merito pavese, mora e di
Luino. Nonostante i miei ripetuti sforzi,
Mattia non vuole essere mio compagno di vita, e ciò mi rende molto triste.
Così per consolarmi, ho cercato affetto non da una persona ma bensì dal
migliore amico dell’uomo. Mi sono
recata al canile e ho preso un bastardo incrociato con un lupo, pensando
al nome l’unico che mi è venuto è
“Cazzo” ma dato che quando facevo
le prove di ordini uscivano frasi come:
“Su Cazzo vieni!”, “Cazzo giu!”,
“Cazzo non sporcarmi!”, ecc ecc...
lascio a voi intendere l’imbarazzo dei
miei genitori. Così ho optato per un
nomignolo inglese che lo ricorda.
DICK. Così le frasi “Su Dick vieni!”
ecc. sono accettate da tutti. Credi che
questo mio lapsus freudinano sia da
ricoleggare al rifiuto da parte del Mattia?
C.H.I.A.nuova
Diciamo che se è il Mattia che conosco ci hai solo guadagnato. Tra l’altro
l’incrocio con i lupi non porta mai
niente di buono. Per il nome diciamo
che va benissimo quello da te scelto,
ma l’unica controindicazione è di non
mettersi con un anglosassone. Buona
fortuna, salutami il caro DICK!
Ho il visto il Papa e mi sono innamorata di Lui! E’ un problema?
Avendo salutato Jos PERSONALMENTE posso capirne il fascino, ma credimi,
anche se non fosse il Papa, piuttosto
che stare con una bella come te, si farebbe prete! Pensa alla carriera clericale, non è un consiglio, è un ordine: per il
bene dell’umanità.
Carissimo Maestro, devo raccontare a
qualcuno questo increscioso fatto. Con
un mio fantastico compagno di collegio,
sono andato una mattina alla Santa
Messa tenuta dal Santo Padre in quel di
Pavia e non avendo il Pass, siamo dovuti rimanere fuori dai cancelli accalcati
come delle sardine. Così data la noia
della funzione, e il precario audio, ho
deciso di passare il tempo in un altro
modo. Pian piano ho allungato prima
una gamba, poi mezzo busto e poi il
braccio accostandolo al fondoschiena di
una favolosa ragazza davanti a me. E
fin qui, mi fa poco onore ma non è niente di eccessivo. E’ quello che è arrivato
dopo il problema: all’ “Andate in pace” la
folla si è dispersa e ho scoperto che la
mia mano non era appoggiata su quella
dolce pulzella, ma bensì su un settantenne deretano di una signora obesa
con il marito affianco che parlava un
dialetto non propiamente pavese. Avrei
voluto tagliarmi la mano o sciogliermela
nell’acido ma ancora peggio è il fatto
che lei si sia innamorata di me, giovane,
aitante e riccioluto. Come posso fare?
Scagnozzo Peloso e Metallaro
Ciellina ‘86
Caro Elia, essendo
presente a questa tua inconsapevole disfatta,
posso solo dirti che sembra una donna
ricca e quindi facci un pensierino. Ma il
marito oltre ad avere già scaraventato giu
dalla ringhiera un povero bambino, aveva
con se 1,5 cm di unghia al mignolo e una
lupara sempre carica. Occhio. Proporrei di
inscenare un incidente o un omicidio suicidio, conosco chi ti può aiutare: J.R. Castagnoli 3487067400.
Caro Sessuologo, sono Giulia, la donna
del Brì. Ho deciso di non venire più alle
partire del mio Amore, poichè quel pirla di
Violenza ogni volta insinua il mio stato interessante. Le prima due volte ho sorvolato, alla terza avevo un dubbio, alla quarta
ero presa male e dato che ho fracassato i
cocomeri a quell’angelo di Daniele tutta la
notte, alle 5 del mattino mi ha fatto fare un
lavaggio con la coca-cola... là! Me l’ha fatto fare perchè al suo paese non essendo
ancora arrivato il test il farmacia, usano
questo espediente. Il mio problema è che
preferei la Pepsi, come gusto personale.
Cosa ne pensi?
Giulia
Ma perchè no, una fanta, un crodino, due
salatini... se poi ci metti il ghiaccio e la
mente facciamo un Mohito. Mi pare che
voi non abbiate ben chiaro il concetto di
contraccezione. Potrei proporvi un metodo
da me inventato: consiglia al Brì di attuare
la posizione Huodinì e vedrai che questi
problemi non ce ne saranno, e poi usciamo tutti a fare un bel aperitivo!
WE LOVE CHUCK NORRIS
Chuck Norris può prenderti a schiaffi con le mani in tasca. Nudo.
Se Chuck Norris schiaccia "muto" sul telecomando mentre guarda
un film, gli attori fanno silenzio e iniziano a comunicare a gesti.
La gente comune gioca a "Chi vuol essere milionario". I milionari
giocano a "Chi vuol essere Chuck Norris".
Chuck Norris può far rimbalzare l’oceano su un sassolino
Chuck Norris ha folgorato Mike Bongiorno con 1000 watt prendendo alla lettera la parola “conduttore”.
Andrea Violetto
14
Game
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
Il castello della tettonagratis!
NB:tettona gratis andrebbe sostituito con paura, ma dicevano che così vende di più
1
Bentornato, Lupo Solitario.
Hai bisogno di una borsa di
studio, ma siccome ti sei laureato sotto condizione la borsa non te la danno. Hai bisogno allora di andare da Gaetano Leonardelli (presidente
ISU, nda) e chiedergli
a) di darti i soldi
b) di cambiare il bando
Credi sarà possibile parlargli?
Sì, vai al 55
No, vai al 2
2
No, infatti, perché allo sportello Isu sono iperaggressivi e
rispondono solo “è scritto così, noi ci atteniamo al bando,
per cambiarlo bisogna contattare il consiglio dei ministri”.
Decidi allora di provare ad
andare a trovare BabbaLeo al
collegio Cairoli, di cui è rettore.
Credi ti riceverà?
Sì, vai al 55
No, vai al 3
duatoria a maggio e pagare la prima rata a luglio insieme alla seconda e sì, di lavarti. Stupito
dalla scaltrezza di questi
RobinHood della Padania te ne torni all'ISU Pv
cercando di spiegargli
che basta fare una graduatoria a maggio. Arrivi
così ISUngard, deciso a
parlare col bianco stregone Sarumandelli. Credi di poterlo incontrare,
tu piccolo e insignificante mortale?
Sì, vai al 55
No, vai al 7
7
No, non esiste proprio di
incontrarsi col boss,
quindi ti fai dare l'indirizzo dell'ufficio della regione a Milano che se ne
occupa che almeno
chiediamo a loro.
Bravo lupo solitario, sei
riuscito ad arrivare fin qui! Da fine tattico quale sei, hai deciso
di colpire il tuo mortale nemico dall'alto. Non hai però fatto i
3
conti con “il palazzo dove niente è
No, infatti la segretaria del Cairoli ti chiederà perché vuoi parlar- -quel che sembra
gli, prende a cuore la questione, dice che chiederà al nostro -quel che deve essere
mitologico amico e che ci farà sapere.
-boh, dove niente è niente, ti sanno dire sempre di meno su
Credi che ti farà sapere poi?
sempre di più fino a saperti dire nulla di tutto.
Sì, vai al 55
Vai pure al capitolo 8
No, vai al 4
8
4
è prestissimo, e hai dormito pochissimo. Ma sai che dovrai più
No, quindi torni, ti dice che ah chiesto ma che il capo ha detto veloce di LORO. Non importa se sei in corso o fuori corso,
che no, non si può fare nulla, è il bando che è scritto così, lo fraccarotto o cairolotto o un simpatico coniglio bianmco col
dice la regione. Ti scarichi tutte le leggi regionali e statali relati- panciotto, comincia a correre!
ve cercando il comma nel quale si specificano tali bestialità, ma Tenti di entrare nell'edificio della Regione in via Cardano 11,
non si trova. Scarichi allora i bandi degli ISU più intelligenti ma ti dicono che pur se c'è scritto che apre alle nove fino alle
che non dicono proprio così ma che guardaunpo' sono della 9:30 sono tutti in pausa caffè. Va bene, aspetti. Finalmente
stessa regione, e vai all'ISU ma stavolta entrando da dietro che scocca l'ora fatidica e ti rechi con passo sicuro in portineria.
la tipa allo sportello non se ne può più. Credi che ascolteranno Chiedi dove si trovi la struttura parità e diritto allo studio. Credi
quel che hai da dire?
che lo sappiano?
Sì, vai al 55
Sì, vai al 55
No, vai al 5
No, vai al 9
5
No, ti dicono che negli altri ISU sono degli sventati al di fuori
della legalità ossignùr e che visto che conoscevamo il bando
potevamo andare anche nelle altre università allora.
Credi di poter parlare con dei tipi così?
Sì, vai al 55
No, vai al 6
9
No, non lo sanno, come potrebbero? Scoprirai poi che tale
struttura occupa solo 2 degli 8 piani che costituiscono l'edificio!
Becchi però un cartello che ti dice “vai al 4° piano”, e decidi di
ascoltarlo. Arrivato al 4° piano però non sai che minchia fare
quando vedi un punto informazioni tipo bidelleria.
Credi ti daranno informazioni in un punto informazioni?
Sì, vai al 55
No, vai al 10
6
No, allora vai all'ISU di Bergamo e gli chiedi come fanno a farla
in barba alla Regione. Sudi come un dannato perché l'ISU è in 10
città alta e tu no e tutto pezzato arrivi allo sportello a porre le No, che ingenuo, sei proprio un boccalone! perché non c'è
tue questioni,e ti rispondono che a loro è bastato fare una gra- nessuno, sono tutti alla macchinetta del caffè. Aspetti che va-
Game
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
dano a lavorare e pensi al
fenomeno
dell'infiltrazione dei terroni
nel
settore
pubblico lombardo, e speri
che
almeno
uno di questi
pausacaffè sia
il responsabile
del box info.
Purtroppo non
è così. C'è
poco da fare,
alle informazioni non ti
danno informazioni. Entri allora in un ufficio a caso e chiedi se sanno chi
è che si occupa del pagamento delle borse di studio.
Credi che lo sapranno?
Sì, vai al 55
No, vai all'11
15
Se no, vai al 56
16
Aspettando che torni ti prepari il discorsone e tutte le carte necessarie. Torna, e incredibile ma vero:
a) ti ascolta, nel senso più alto, aulico della parola
b) ti da ragione
c) dice che farà qualcosa!
Ti dice di spedirgli una mail con tutto ben riepilogato e di spedirla
anche all'ISU di Pavia, che sentirà per il da farsi.
Spedisci la mail.
Chi credi ti risponderà prima?
L'ISU Pv, vai al 58
Il tipo-in-gamba (ah, questa mi fa venire in mente la battuta : Gamba! -eh? - In Gamba! Ah ah ah, troppo forte), vai al 17
17
Il tipo ti risponde e conferma che se ne occuperà. È il 3 Aprile.
Se credi che l'ISU risponderà entro 3 giorni, vai al 55
Se credi che l'ISU risponderà entro 7 giorni, vai al 55
Se credi che l'ISU risponderà entro 20 giorni, vai al 55
Se vuoi andare all'ISU e dire “io sono quello della mail, allora?!”
sei inutilmente polemico.
Se credi che l'ISU risponderà dopo 3 settimane, tira il dado della
fortuna finché non fai Sei, strozza di ori e vai al 18
11
No, non sanno nulla, perché dovrebbero saperlo, lavorano 18
alla struttura diritto allo studio, cosa ne sapranno mai di borse Pinone Coppone Angioletto il trio perfetto.
Ti risponde nientepopòdimeno che il Gran
di studio? Ti mandano quindi dal lumiVisir in persona. Credi che abbia accettato
nare del piano che forse “sa qualcole tue richieste?
sa”,. Credi che sappia qualcosa?
Se sì, vai al 60
Se sì, vai al 12
Se no, vai al 56
Se no, vai al 56
12
Sì, ti dice di andare al piano di sopra.
Con ormai nel anso l'odore della preda sali al piano di sopra addirittura
usando le scale per fare prima, e ti
imbatti in un altro punto informazioni,
stavolta con dentro un disabile e una
gnoccona.
A chi chiedi informazioni?
Alla gnoccona, vai al 57
Al disabile, vai al 13
13
Il disabile ti indica qualcosa che purtroppo non capisci, vai comunque nella direzione indicata ed entri in un ufficio con un nome invitante. Dentro ci
sono 2 tipi simpatici, gli spieghi il problema e ti danno persino ragione, ma non possono farci nulla.
Ti dicono di andare da questo o da quello.
Vuoi andare da questo, vai al 14
vuoi andare da quello, vai al 15
14
questo non c'è, vai al 15 da quello
15
Quello è al telefono, e vedendoti nel corridoio sembra prolungare apposta la telefonata. Poi entra una collega in ufficio, e
si mettono a discutere di qualcosa. Quand'ecco che vedi Questo entrare nel suo ufficio, e ti fiondi da lui. Sta però già uscendo, e dice di aspettarlo che torna.
Credi ti darà informazioni utili?
Se sì, vai al 16.
55
Illuso! Ora per punizione fai tre passi indietro (con tanti auguri!!!)
56
sei un inguaribile pessimista, chiedi a Gianni cos'è il profumo della vita
57
già, viene istintivo chiedere alla gnoccona,
ma purtroppo non sa niente anche se non è
bionda
58
Speravi, eh? Invece è sempre la stessa cosa: ILLUSO!
60
Il Gae anche detto erMutanda ti dice che hanno accolto tutte le
tue richieste, che ti pagheranno, che ti daranno da mangiare, che
cambieranno il bando, che cambieranno le proporzioni matricole –
anni superiori al primo e che un giorno tutto questo sarà tuo.
Quindi SE L'ANNO PROSSIMO TI LAUREI SOTTO CONDIZIONE
E PRENI LA BORSA, IL CIBO E UN POSTO CALDO PER DORMIRE RINGRAZIA GLI UNICI DUE STRONZI CHE TRA I CIRCA
1000 STUDENTI CHE OGNI ANNO SI TROVAVANO IN TUTTA
LA LOMBARDIA (ANCHE LE UNI DI MILANO E QUELLA DI
BRESCIA HANNO LO STESSO BANDO DI PAVIA) IN QUESTA
SITUAZIONE DA 6 ANNI A QUESTA PARTE SI SONO PRESI LA
BRIGA DI FAR NOTARE LA COSA AGLI ORGANI COMPETENTI
E DIRE “MOBBASTA PERO’”.
16
Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007
DOLCE STILNOVO
Cari collegiali/queridos colegas fraccarotti!
Orsù prestatemi orecchio; di
grandi gesta, di seduttori e di
poemi d'amore io canto, e
che'l mio dire sia grato ai virili
eroi! Presto fugge il tempo, e il
rasta s'incanutisce al volger
delle primavere, ma salda è la
memoria.
(nota: i nomi sono fittizi ma
potrebbero richiamarsi in forma marginale ad alcuna persona realmente
esistente. Nel qual caso, il fatto è
puramente casuale)
Già svaniva il secondo anno di noi
fraccarotta gioventù, e Natura madre
amorevole c'insegnava a preferire al
tepore delle stanze anonime l'ardimento guerriero del maschio maturo.
Errabondo per le nebbiose contrade
presso Ticinum, Don Cesario de las
Mujeres ardeva d'amore represso; al
fianco suo condivideva le sue brame
il fedel paggio Dario Panza de los
Marallanos, scudiero e compagno
d'avventure. Di sì gran desiderio animati, i baldi viandanti giunsero alle
porte di un rave: lussureggiava nel
frastuono orgiastico del Party fiera
messe di fiche, bagnata tutta da fiumi di alcol che da l'oblio. Scesero
dall'arcione e senza indugio si recarono
onore, e tosto abbandonati i pudori si
gettarono nella battaglia che da' gloria
agli eroi. Beccarono infatti un paio di
mie amiche della facoltà e non ci misero molto ad esprimere le loro voglie
spinti da baldanza pugnace. Il bello
Cesario, deposte le insegne regali, repente fe' mostra del suo nobile stile: e
pronta giunse alle donzelle la richiesta
di un pompino. Di fronte al loro disgusto, fu turbato il gentile Cesario; e presto replicò se casomai la leggiadra fanciulla alla di lui lingua volesse concedere la sua più intima Virtù. Di nuovo gli
toccò un rifiuto; ma più dell'onor potè il
digiuno e non accettava il Nostro la
fuga dalle sue brame implacate. Da
prode avvinse nella lotta una nuova
preda, e coll'ultima amorosa profferta la
tentava: nel suo umile cuore celava
l'animo di prostrarsi in sottomissione sì
MUSICA & MAGIA
Ricardo Izecson dos Santos Leite non
è un ragazzo come tutti gli altri. È
probabilmente il
più forte giocatore di calcio al
mondo in questo
momento e nella
partita di ieri sera
contro il Manchester United ha
portato la sua
squadra, il Milan,
alla terza finale di
Champions League in cinque anni. Certo non ce l’ha
portata da solo. Il Milan a San Siro ha
giocato forse la sua più bella partita
della stagione ed in questa magica serata ha brillato ancora la stella dell’asso
brasiliano. Kakà è oggi più che mai il
simbolo di questa squadra. Essa si affida a lui nei momenti più importanti ed è
sicura di non fallire. Il giocatore in questione ha segnato dieci goals nella presente edizione della ex coppa dei Campioni aggiudicandosi ancora prima del-
la finale il titolo di capocannoniere del
torneo. Ma il bello è che Kakà non è un
attaccante, bensì un centrocampista anche se racchiudere
il suo ruolo sotto un’etichetta
sembra quanto mai riduttivo.
Ricardino gioca a tutto campo
ed è in grado di recuperare palla a metàcampo, imbastire le
azioni d’attacco del suo team e
spesso segnare gol difficili. Basti pensare alle due perle regalateci nella semifinale di andata
all’Old Trafford durante la quale, mentre gli inglesi si divertivano osservando i numeri funambolici
di Cristiano Ronaldo, l’asso rossonero
tirava fuori prima un’accelerazione e
tiro ad incrociare e poi un incidente
nell’area inglese che lo lascia passare
più o meno indisturbato per andare a
segnare il secondo. Partita tanto bella
quanto incerta fino all’ultimo quando un
errore dei rossoneri ha concesso a Rooney di chiudere la partita a favore dei
Red Devils. Al ritorno occorreva ribaltare il risultato ed il risultato non lascia
ch'ella, ogni sua velleità abbandonata,
gli riempisse la bocca con gran copia
d'urina. “E, se tu o madama vorrai, io
d'ogni tua minzione sazierò la mia gola
assetata!”. Rimase la fanciulla di tal
profferta sì basita, che frettolosa reggendo le sottane marciò via. Sdegnato
l'eroe la accompagnava collo sguardo,
e così vagando tra pensieri sì ben casti
trovò il fedel scudiero a prove d'amore
accinto. S'ingegnava il servo a circuir
del Duca suo la prima preda, rivolte alla
bella mille occhiate ricolme di voglia. Ma
fuggì il suo sguardo la femminea creatura e
tosto di lui si dipartì, immemore già dei suoi
timidi ed educati inviti al ballo. Proposte,
peraltro, frutto certo di sua feconda fantasia
e d'irriducibil sua speme, dal momento che
Dario annebbiato dall'alcol già avea 'l vessillo suo virile ammainato, e già incespicando
perduto reprimeva i primi conati. Persa, dunque, la feroce tenzone, i prodi sconfitti ristettero, mosci sì nel lor sesso, ma non nell'orgoglio guerriero.
Ps: e fu così che dopo alcune divertenti scenette, che illustrano con chiarezza le vicende della figura di merda dei due turpi figuri
presentatisi alle mie amiche nonché del sottoscritto che glieli ha fatti conoscere, posso
felicemente concludere raccontando che
sono stato chiamato di lì a mezz'ora da
C****** perché portassi in camera M*********
che vomitava l'anima.
Yoghi
spazio ad equivoci: tre pere e tutti a casa. Il
primo goal lo segna lui, proprio musica&magia imbeccato da un colpo di testa
di Seedorf, che firma poi il secondo. Due
goals simili, calciati di potenza all’angolo
basso: Van der Sar li deve solo raccogliere. Kakà è questo: un trascinatore, un ragazzo di poco più di vent’anni che ha già
lasciato il segno nel calcio moderno e ha
davanti una carriera speriamo lunghissima.
A differenza del connazionale Ronaldinho
o di Cristiano Ronaldo, il suo è un gioco
senza fronzoli, pulito. Rarissime le veroniche, mai visti fare numeri inutili: quando
gioca ha il piglio del campione, di quello
che fa risultare tutto facile. E il nomignolo
di Pellegatti, musica e magia, riassume
proprio le sue qualità: giocate armoniche
come sviolinate ma anche invenzioni che
escono come conigli dal suo cilindro.
Ad Atene Kakà ci sarà e insieme a tutto il
Milan proverà a conquistare la Champions
League: sarebbe la settima per il Milan, ma
di questa coppa, una bella fetta sarà del
brasiliano più forte del momento.
Simone Pellegrin