Voci di Corridoio settimanale musicale Anno III Numero XLIII MUSICA SESSUOLOGO LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO Montolivo a pag. SOLDI MARCE SI FA LE DOMANDE E SI DA LE RISPOSTE 6 3 maggio 2007 FINANZA&MERCATI Diana a pag. 11 Marce a pag. 13 Cari collegiali, compagni di un’esperienza indimenticabile, è arrivato maggio e so che molti di noi sono a rischio nel mantenere il posto in collegio per via dei crediti accumulati per la riconferma del posto. È a chi attualmente sta in questa condizione che mi rivolgo. Se gli esami di giugno e luglio saranno i momenti decisivi, lo è altrettanto questo mese di maggio per prepararli. Vero è che così messo il calendario accademico risulta ancora più dura: dobbiamo studiare di più proprio nel mese in cui tutto fiorisce, non solo botanicamente parlando. Solo facendo riferimento al collegio ci saranno i vari tornei sportivi, quello di scacchi, la preparazione del summer -party e chissà quant’altro. Ma così è, che ci piaccia o meno dobbiamo rinunciare alle mille tentazioni primaverili e trovare la forza e la “Non possiamo voglia di metterci con la testa rischiare, qui si sui libri più che in altri momenti. Non possiamo rischia- parla di cose serie. re, qui si parla di cose serie. Si parla di restare Si parla di restare o lasciare o lasciare quest’oasi gioiosa dove ci quest’oasi gioiosa troviamo a trascorrere i nostri anni universitari. Restare qui dove ci troviamo a è l’obiettivo superiore e noi trascorrere i nostri tutti lo sappiamo bene. Se ne- anni universitari.” cessario facciamola qualche rinuncia ma non diamoci per vinti: l’impegno viene sempre premiato e poi si sa, la fortuna aiuta gli audaci. Facciamo tutti gli sforzi che dobbiamo fare e se fino ad oggi abbiamo sonnecchiato è ora il momento di essere più svegli che mai. Siamo una collegialità e in quanto tale siamo tutti disposti a dare una mano a chi è più in difficoltà, abbiamo questa risorsa: in collegio molti ci possono dare un consiglio, un aiuto, un suggerimento. Non esitiamo a chiederlo, soprattutto voi, matricole: se per tutti questi mesi ci avete sopportato nelle nostre vessazioni ora siate lesti a chiedere: quel poco più di esperienza che abbiamo la mettiamo volentieri a disposizione. Penso che questo sia il pensiero di tutti coloro che nel collegio non vedono solo la matricola, i tornei e il giornalino. Comincia il mese decisivo, non lasciamolo trascorrere senza fare tutto ciò che ci è possibile o potrebbe essere un grande problema. Scrivendo questa lettera aperta molti mi daranno del presuntuoso: ci tengo a precisare che non ho alcuna intenzione di ergermi al di sopra di nessuno. Quello che dico viene da un fratello alla pari di tutti, come qui dentro siamo. Non vuol essere una paternale, vuol essere uno sprono a dare il massimo per essere ancora tutti insieme il prossimo anno. Idem Velle. Pampa MUSICA&MAGIA Tre pere e a casa, good bye Manchester United continua a pag 16 Ed è ancora una volta che le matricole del piano, in preda al cazzeggio più totale decidono di esplorare questo vario paese.. tocca a Roma. L’occasione è quella del primo maggio, festa dei lavoratori e mega concertone in piazza S. Giovanni, come lasciarsela scappare.. Cristian, Leo , Andrea, e la nuova comparsa Giorgio Tosatti più un esterno non possono rinunciare e lunedì sera si parte, con il mitico Berlingo di Giorgio. Viaggio tranquillo, arrivo a Roma alle sette di mattino direttamente in Vaticano grazie alle indicazione del democristiano Leo che non perde l’occasione di camminare in ginocchio fin dentro la basilica di S. Pietro. L’attesa del concerto si consuma tra una breve visita della città imperiale è un obbligato riposo al sole su un praticello antistante a circo massimo. Verso mezzo giorno ci indirizziamo verso la piazza del concerto già colma di gente e dopo un paio di orette iniziano a scaldare l’atmosfera i Vegas e XXXXXXX . I primo famosi ad esibirsi sono stati i Nomadi, e alla canzone Vagabondo il pubblico è esploso. Si sono Susseguiti sul palco Africa Unite, Banda Bardò, Le Vibrazioni, Carmen Consoli, il padre del Rock mondiale Chuck Berry. Mal il bello è arrivato quando i Modena City Ramblers sono saliti sul palco, tutto il pubblico ha iniziato a scatenarsi cantando ogni loro canzone. Gli Aprè la Classe non sono stati da meno, seguiti dai Tiromancino. La giornata però è stata faticosa e le gambe non reggevano più e così decidemmo di tornare alla macchina per riposare dato che ci attendeva un viaggio di sei ore per tornare a Pavia. I posti letto, ricavati dall’ampio spazio concessoci dal mitico Berlingo permise ad Andrea di dormire nel bagagliaio, a Cristian sui sedili posteriori, a Giorgio di incastrarsi tra i sedili anteriori; Leo nel prato davanti a noi. Svegliatici nelle peggiori condizioni possibili, rimettiamo in ordine la macchina (altro che pick-up di GIOCO INTERATTIVO Chuck Norris!!!) e partiamo alla volta del Nostro amato IL CASTELLO DELLA TETTONAGRATIS Collegio. Bentornato, Lupo Solitario. Hai bisogno di una borsa di studio, ma siccome ti sei Ciò che è accaduto laureato sotto condizione la borsa non te la danno. Hai durante il viaggio è bisogno allora di andare da Gaetano Leonardelli un’altra storia, ma visto che non ce la (presidente ISU, nda) e chiedergli ricordiamo: alla prosa) di darti i soldi sima avventura delle b) di cambiare il bando matricole del piano! Credi sarà possibile parlargli? Segue a pag.14 Giorgio Tosatti e Cristian Borserio 2 Storia Fraccarotta Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 LA CORALE FRACCARO: UN PO’ DI STORIA Il coro del Fraccaro nasce quattro anni fa d a u n a “scommessa” del tenore picchiatore Giacomo De Barbieri. Quella di formare un coro all’interno di un collegio come il nostro è un impresa durissima. Gente con esperienza nel campo pari a zero e un gran baccano durante le sessioni di prove. Il risultato non è malaccio e i fraccarotti ci pigliano gusto. L’anno seguente arrivano forze nuove e voci più rodate. Il repertorio si amplia di qualche brano e la qualità del collettivo aumenta. Le prove sono sempre un vero casino, ma il coro trasmette davvero belle sensazioni e durante l’annuale esibizione del pranzo degli ex fa notare a tutti i propri progressi. Il Fraccaro ha ufficialmente una corale che se la gioca tutta con quella più blasonata del Valla. Terzo anno di attività: l’anno del boom!! Il coro si impegna duramente. Ancora due nuovi brani e tra questi una vera di seguito, secondo soltanto a “ballando il liscio con l’orchestra italiana di Raul Casadei” (l’album più venduto di tutti i tempi). Ma arriviamo a oggi . La corale si impegna duramente nel periodo pre natalizio, si esibisce durante il concerto di natale e stupisce ancora. Brani del più classico repertorio natalizio e dall’impeccabile esecuzione. Il coro non sbaglia un colpo... poi lo stallo. Dopo le vacanze ce la prendiamo anche noi una vacanza, un pò troppo lunga per la verità. Arivano le vacanze di Pasqua e noi siamo ancora in vacanza. Arriva il primo maggio e finalmente ci risvegliamo dal topore, ma ci accorgiamo che il gruppo del Deba, quelli dell’appartamento non ci sono. Causa di forza maggiore, danno forfait. Siamo in dieci. Orbo, un bel casino. Il rettore si aspetta l’esibizione e noi siamo in alto mare. Allora partiamo a chicca destinata a rimanere negli an- razzo. Prove tutti i giorni e elementi di nali del collegio: l’inno del Plinio Frac- rincalzo d’emergenza. Ce la faranno i caro armonizzato a quattro voci dal nostri eroi in una striminzita settimana a maestro Luca Pedeferri. In più lo stes- preparare quello che un pò tutti si aso coro autoproduce un cd con i mi- spettano da loro? Forza Fraccarotti! Se gliori pezzi del repertorio. E’ il delirio! ci troveremo in difficoltà basterà far parL’anno perfetto! L’album in questione, tire il Tozz con “Giù nella Valle...” Elia “Bimbe Belle” raggiunge la vetta delle vendite in Italia, vince sei dischi d’oro e rimane in classifica per 57 settimane Voci di Corridoio Fondato nel 2005 Direttore responsabile: Lanza Valeriano Vicedirettori: Ferrari Elia, Ferrari Giovanni Art Director: Mason Giovanni Pagina musicale: Pellegrin Simone Soprano della corale: Delle Donne Cesario Tiratura: 55 Finito di stampare alle 14 del 3/05 Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 Squadra A: I Furbi Valeriano docet SEMPRE 3 SE I COMPOSITORI GIOCASSERO A CALCIO.. Squadra B: Gli Sfigati Gioacchino Rossini (portiere): a 37 anni si ritira dall'attività carico di soldi... PRATICO Franz Joseph Haydn (terzino destro): tenta la libera professione, ma in pratica si fa sempre mantenere dai conti Esteràzy... Il nuovo direttore: Lanza Valeriano MANTENUTO Muzio Clementi (terzino sinistro): compone, è un eccelso didatta, fa l'editore e costruisce pianoforti a Londra... ECLETTICO Claude Debussy (mediano destro): vince il Prix de Rome alla facciazza di Ravel... IMPRESSIONANTE Georg Friedrich Haendel (libero): rischia, insieme a Bach, di sposare l'orrenda figlia dell'organista Buxtehude, ma riesce a scappare in Inghilterra, dove raggiunge fama e notorietà... MONDANO Felix Mendelssohn (mediano sinistro): muore giovane, ma è l'unico tra i romantici ad avere una vita agiata e serena... EBREO Antonio Vivaldi (ala destra): è un prete, si, ma passa tutta la vita a insegnare alle fanciulle dell'Ospedale della Pietà di Venezia... SPORCACCIONE Domenico Scarlatti (mezzapunta destra): emigra in Spagna per insegnare tutta la vita alla bella e giovane Maria Barbara, Infante della casa reale... MANDRILLONE Johann Sebastian Bach (centravanti): due mogli per venti figli, se non segna lui... PROLIFICO Johannes Brahms (mezzapunta sinistra): consola affettuosamente la povera (e bella) moglie di Schumann, dopo la malattia del marito... AMICONE Franz Liszt (ala sinistra): dopo una vita di relazioni sentimentali, spesso adulterine, va in “crisi mistica” e riceve gli ordini minori... SANT'AGOSTINO Giovan Battista Pergolesi (allenatore): fa quasi scoppiare la guerra civile in Francia, quasi vent'anni dopo essere morto... MITICO Robert Schumann (portiere): schizofrenico (crede di essere tre persone in una: Florestano, Eusebio e Maestro Raro), fonda la fantomatica Lega dei Seguaci di Davide, tenta la carriera di concertista ma si sfascia una mano per eccessivo studio.Mentre viene internato in manicomio dopo aver tentato il suicidio gettandosi nel Reno, la moglie Clara se la spassa col suo migliore amico, J.Brahms... PAZZO Arnold Schoemberg (terzino destro): basta ascoltare qualche suo brano per aggiungerlo alla squadra... DODECAFONICO Vincenzo Bellini (terzino sinistro): muore a trentaquattro anni... LONGEVO Modest Mussorgski (mediano destro): l'abolizione della servitù della gleba in Russia del 1861 lo manda in rovina. Rifugiatosi nell'alcool avrà la postuma soddisfazione di vedersi manipolare praticamente tutta la sua opera dal collega Rimski-Korsakov... PEDEFERRI Maurice Ravel (libero): nonostante gli infiniti tentativi, non è mai riuscito a vincere il Prix de Rome. Inoltre sta sulle scatole alla mia ragazza... INTERISTA Anton Webern (mediano sinistro): viene ucciso accidentalmente da un soldato americano a pochi mesi dalla fine della seconda guerra mondiale... ARCHIMEDE Wolfgang Amadeus Mozart (ala destra): si scrive da solo la messa per il suo funerale...e non riesce neanche a terminarla! SREGOLATO Frédéric Chopin (mezzapunta destra): cagionevole di salute, instaura una lunga relazione amorosa con una donna che si fa chiamare George Sand... EQUIVOCO Ludwig van Beethoven (centravanti): dal padre alcolizzato riceve la passione per i superalcolici, gli venne affidato un nipote che gli creò esclusivamente guai con la giustizia; inoltre, ovviamente, fu colpito da grave sordità... PATETICO Giovanni Battista Lulli (mezzapunta sinistra): fa il bello e il cattivo tempo nella Francia musicale del Re Sole, è ricco e famoso, ma riesce ad ammazzarsi piantandosi il bastone da direttore d'orchestra nel piede dirigendo un Te Deum, con conseguente cancrena... IDIOTA Piotr Ilic Ciaikovski (ala sinistra): omosessuale, si ammazza bevendo acqua contaminata col colera... MASOCHISTA Franz Schubert (allenatore): una vita nell'ombra, in ristrettezze economiche, costretto a suonare sui pianoforti degli amici dal momento che non poteva permettersi di averne uno tutto per sè. Non appena i suoi conoscenti gli organizzano un concerto pubblico per renderlo famoso, muore a soli trentun anni... IL RE DEGLI SFIGATI Valeriano Lanza 4 Pagina culturale1 Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 LETTERATURA E MUSICA Uno degli aspetti più pregevoli dell'arte è quello di permettere a chi ne sente il desiderio,di trovare nuove possibilità, nuovi argomenti, comunicazioni di tematiche che si collegano più o meno direttamente ad altre, ciò può indubbiamente fornirci tutta una serie di stimoli e portarci a scoprire cose che prima ci erano addirittura sconosciute. E' il caso della musica...o meglio...in alcuni casi particolari... la musica che ascoltiamo in camera o sull'automobile può condurci allo scoprire nuove dimensioni, nuove storie, nuove tensioni, nuove strategie, nuove realtà. Alcune volte può anche indurci a vedere un film o a leggere un libro! Avevo 15 anni. Venni a sapere dell'esistenza di un certo Jack Kerouac e del suo capolavoro”Sulla Strada” grazie alle canzoni dei Doors. Nelle numerose interviste, Jim Morrison, citava speso le sue letture preferite e io, da autentico fan curioso volevo constatare quali e come erano le cose passate sotto gli occhi di Jim un trentennio prima che io nascessi... Tra l'altro, grazie ai Beatles ho scoperto la Musica Classica e Magritte (autore della ”Mela Verde” icona della casa discografica Apple), grazie a Jimi Hendrix, che aveva discendenze Cherokee, mi sono informato un po' sugli indiani d'America...grazie a Fabrizio De André ho scoperto tante cose, dalla musica medievale e rinascimentale...a Brassens, ai vangeli Apocrifi, a Leonard Cohen...a...beh se mi mettessi ad elencare tutto, forse ad Agosto sarei ancora qui a scrivere... In questo breve articolo vi voglio parlare di una canzone che fa parte dell'album “Non al denaro, non all'amore né al cielo”, che De André scrisse ispirandosi liberamente a Spoon River, un classico della letteratura americana. L'Antologia di Spoon River, è il capolavoro del poeta statunitense Edgar Lee Masters (1869-1950) che allinea in versi quasi ritmati le microstorie degli abitanti di una piccola città provinciale del Midwest. In realtà si tratta delle voci incro- ciate dei morti che “dormono sulla collina” e che che finalmente, da morti, possono liberarsi da ogni finzione e costrizione terrena per liberare i propri pensieri, i propri desideri, le proprie verità. I personaggi di Spoon River sono l'emblema di tutti gli esseri umani che durante la vita sono stati costretti a pensare il falso o a non essere sinceri. Nella morte invece, tutti riescono ad esprimersi con estrema sincerità perchè non hanno più da temere niente né da aspettarsi niente. Sono morti ma parlano così come da vivi non sono mai stati capaci di fare. un pò 'l'alta tensione' di alcune tragiche e talvolta crude immagini o tematiche. Per quanto riguarda la frase “un giudice e una carogna di sicuro perchè ha il cuore troppo vicino al buco del culo ”De André sostenne che aveva scelto di utilizzare parole quasi brutali per farla emblema della cattiveria della gente: il giudice diventa una carogna perchè la gente lo fa diventare una carogna; è un parto della carogneria generale. La canzone presenta un ordine cronologico ben definito e sembra quasi di poter vedere scorrere tutta una vita in poche rime. L'ultima strofa è un po' il marchio di fabbrica di Fabrizio...un messaggio che è una sorta di sfida e allo stesso tempo di preghiera, una beffa e allo stesso tempo un timore nei confronti di un dio che a volte è troppo Nel 1971 De André propone una sua rivisistanco e a volte troppo occupato ma tazione di questo 'nascosto' capolavoro non cessa mai di essere presente nella letterario. In Italia le vicende della pubblicamente di ogni uomo. zione di quest'opera sono piuttosto singolari. In pieno regime fascista la letteratura Non al denaro, non all'amore ne al cieanglosassone non era vista certo di buon lo è un disco ben suonato, non troppo occhio e nel caso di Masters che si dichia- lungo e molto piacevole. Le canzoni rava libertario, possiamo immaginare quan- sembrano quasi allineate, tutte legate ta poca disponibilità ci fosse da parte delle da un filo conduttore. Una sorta di film autorità ad avallarne la pubblicazione. La o di viaggio. Per mezzo di una impoprima edizione nel nostro paese porta la nente prefazione, come una porta, data 1943. Lo stratagemma utilizzato per ('dormono sulla collina'), si entra e ci si superare il vaglio della censura fu quello di incammina...si assiste agli eventi e si intitolare il volume “Antologia di S. River”, arriva da qualche parte. Le musiche giocando sull'equivoco che ci si riferisce a presentano da un lato le caratteristiche un vago e improbabile San River, portatrice delle canzoni popolari con l'uso di strumenti tradizionali come flauto, mandolidi sacri valori della cristianità. no o fisarmonica talvolta in un ambito di Le canzoni di 'Non al Denaro, non all'amorock moderno che rasenta addiritura la re, né al cielo' rappresentano una ad una psichedelia ('un ottico'). Dall'atro vi sotutta una serie di personaggi dalle caratterino strutture armoniche che rimandano stiche e dalle storie diverse che si rivelano alla musica classica. Un vero e proprio all'ascoltatore come se desiderassero conconcept album. Merita di essere ascolfessarsi. I titoli delle canzoni coincidono tato, magari con in mano il volume di con 'le funzioni' che ognuno di quei persopoesie di Masters... naggi aveva in vita. Vi propongo a questo Tante cose si potrebbero ancora dire. punto un confronto tra poesia e canzone: Sarebbe riduttivo però continuare in In seguito potete leggere tre diverse equesto senso. Non intendo imboccare spressioni letterarie che hanno in comune la noiosa direzione della 'critica' . Salo stesso soggetto. rebbe noioso per voi continuare a legLa prima poesia è l' originale facente parte gere i miei pensieri e le mie consideradell'antologia scritta appunto da Masters a zioni. Adesso tocca alle vostre idee e ai cui De André si ispirò, la seconda è la tra- vostri gusti. L'arte esiste anche per duzione in italiano, opera dell'illustre ameri- questo. Nell'arte non esiste il giusto o canista Fernanda Pivano. Infine, la canzo- lo sbagliato ma il bello e il brutto. ne 'Un Giudice' che è appunto la rivisitazioE finirà con un flauto spezzato e con un ne di De André dell'omonima poesia. ridere rauco Rispetto a quello di Masters, il vocabolario e ...ricordi tanti...e nemmeno un rimdi De André presenta quel classico tocco di pianto amara ironia che accompagna larga parte Claudio Giraudi delle sue canzoni e ha l'effetto di allentare Pagina culturale2 Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 Judge Selah Lively Il Giudice Selah Lively (Edgar Lee Masters-Spoon River Anthology-1915) (traduzione a cura di F.Pivano) Suppose you just stood five feet two, And had worked your way as a grocery clerk, Studying law by candle light Until you became an attorney at law? And then suppose through your diligence And regular church attendance, You became attorney for Thomas Rhodes, Collecting notes and mortgages, And representing all the widows In the Probate Court? And through it all They jeered at your size, and laughed at your clothes And your polished boots? And then suppose You became the County Judge? And Jefferson Howard and Kinsey Keene, And Harmon Whitney, and all the giants Who had sneered at you, were forced to stand Before the bar and say "Your Honor"-Well, don't you think it was natural That I made it hard for them? Immaginate di essere alto cinque piedi e due pollici e di aver cominciato come garzone droghiere finché, studiando legge di notte, siete riuscito a diventar procuratore. E immaginate che, a forza di zelo e di frequenza in chiesa, siate diventato l'uomo di Thomas Rhodes, quello che raccoglieva obbligazioni ed ipoteche, e rappresentava le vedove davanti alla corte. E che nessuno smettesse di burlarsi della vostra statura, e deridervi per gli abiti e gli stivali lucidi. Infine voi diventate il Giudice. Ora Jefferson Howard e Kinsey Keene e Harmon Whitney e tutti i pezzi grossi che vi avevano schernito sono costretti a stare in piedi davanti alla sbarra e pronunciare "Vostro Onore". Be', non vi par naturale che gliel'abbia fatta pagare? Un giudice (Fabrizio De André - dall'album “Non al denaro non all'amore né al cielo”1971) Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, ve lo rivelan gli occhi e le battute della gente, o la curiosità di una ragazza irriverente che si avvicina solo per un suo dubbio impertinente: vuole scoprir se è vero quanto si dice intorno ai nani, che siano i più forniti della virtù meno apparente, fra tutte le virtù la più indecente. Passano gli anni, i mesi, e se li conti anche i minuti, è triste trovarsi adulti senza essere cresciuti; la maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo fino a dire che un nano è una carogna di sicuro perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo. Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore che preparai gli esami. diventai procuratore per imboccar la strada che dalle panche d’una cattedrale porta alla sacrestia quindi alla cattedra d’un tribunale, giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male. E allora la mia statura non dispensò più il buonumore a chi alla sbarra in piedi mi diceva "Vostro Onore", e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell’ora dell’addio non conoscendo affatto...la statura di Dio 5 6 Montolivo parla..tutti zitti! Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 Curare una rubrica musicale per VdC ?! Ma sì... perché no? Facciamo almeno un tentativo. Ivano Fossati, ligure, classe 1951, ha scritto nel 1983 “La musica che gira intorno”: una bella canzone, dura, risalente a un periodo in cui il cantautore - oggi ritenuto dei più completi e colti - non godeva ancora di particolare fama, ma con cui Fossati già puntava il dito contro la musica fatua ed inutile (“quella che non ha futuro”) che ieri come oggi imperava, collocandosi tra quegli artisti controcorrente disposti a sfidare le frustrazioni che derivano da scelte radicali. Circa dieci anni dopo Mia Martini (interprete profondamente legata, non solo artisticamente, a Ivano Fossati) intitolerà “La musica che mi gira intorno” il suo ultimo, ottimo album: un titolo quasi identico, ma che ribaltava il concetto, per sottolineare invece la grandezza degli artisti che l'avevano accompagnata (e “attorniata”) nel corso della sua carriera. E infatti la canzone di Fossati fu inclusa insieme a cover di molti altri cantautori, tra cui Vasco Rossi, Fabrizio De André, Francesco De Gregori. LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO (...“MUSICA” PER LE MIE ORECCHIE) Mi pareva un buon titolo. Ma a cui ho dovuto comunque aggiungere una parentesi, perché la musica “che mi gira intorno” è in effetti molta più di quella che poi prendo realmente in considerazione. Sono quarant'anni buoni che storici del costume, cultori e idioti qualunque si sprecano in ragionamenti per distinguere la musica di qualità da quella di basso livello, commerciale; ma il solo risultato a cui giungono è di commettere errori grossolani e contraddizioni. Ormai il giudizio più autentico ricade totalmente nel soggettivo, perché le parole stesse (“musica”, “canzone”, “cantautore” etc.) hanno trovato una diffusione talmente ampia da svalutarne il significato. Io, ad esempio, mi dissocio da chi considera altamente Caparezza e Cristicchi: anzi, per me non sono neanche “cantautori”, e nonostante che scrivano autonomamente ciò che cantano, perché interpreto la parola in senso molto stringente, con requisiti ulteriori. Questo per dire che - “per le mie orecchie” - non è “musica” che un gruppo si faccia conoscere battendo manici di scopa e scuotendo, a ritmo, scatole di fiammiferi (...è una storia vera); oppure che un gruppo di 900 ragazzi belgi svegli gli abitanti di San Martino Siccomario durante un rave; o ancora, che il nuovo album di Laura Pausini svetti in cima alle classifiche, bissando con il 2° singolo il successo di vendite del primo. E potrei andare avanti per molto a descrivere fenomeni, definiti “musicali” comunemente, ma che io trascendo, quando penso alla “musica” come qualcosa che mi accompagnerà in molti momenti della vita, che può influenzare il no- Rubrica musicale a cura di Giorgio Montolivo stro modo di essere, o che può ricordare un amore. I disgraziati lettori di questa rubrica potranno forse scoprire qualcosa... riguardo a ciò che è “musica per le mie orecchie”; ed io sarò tanto più felice se arriveranno ad apprezzare le mie scelte... e magari persino a cercarmi per chiedere dettagli, dare consigli, o consegnare lettere minatorie. Buona lettura. Milano, venerdì 27 aprile, siamo in quattro da Genova: arriviamo al DatchForum di Assago con un anticipo tale da poter mettere su il palco... L'attesa, tra coda, ingresso e attesa dell'inizio, è di cinque ore; ma alla fine, alle 21:05, siamo lì in prima fila, quasi al centro, ed esce lui: Bob Dylan. Quello di “Blowing in the wind”, di “Mister Tambourine Man”, di “Just like a woman”, di “Forever young”... canzoni che hanno sconvolto il mondo della musica quarant'anni fa. E oggi è passato così tanto tempo, la musica è cambiata così tanto, che riesce difficile, prima ancora di chiedersi se sia vivo e vegeto, immaginare che questo personaggio esista nel presente, in questa epoca. E invece lo spettacolo che ci troviamo di fronte spezza ogni pregiudizio, e ci cala di fronte una specie di idolo incorruttibile; perché questo è stato: un dio. Un dio del rock. Accompagnato da un gruppo di professionisti (tre chitarre elettriche, basso, batteria e, all'occorrenza, un banjo), arrangiamenti dal rock'n'roll al rock picchiato, fino all'acustico delle ballate; e un suono perfetto. Lui apre il concerto con cinque pezzi in cui sta alla chitarra elettrica, abbracciandola di nuovo dopo alcuni anni di sole tastiere, alle quali comunque poi passa per il resto del concerto, deliziando anche con momenti di armonica. Non sta fermo un momento, piega le ginocchia, fa passi di twist: è scatenato come lo è il suo pubblico - fatto sì di nostalgici di quei meravigliosi anni '60/'70, ma anche di tantissima gente della nostra età, di cui abbiamo anche conosciuto qualcuno. Certamente uno degli aspetti più “felici” di questo concerto è stato scoprire l'approvazione unanime e trasversale di un gruppo così eterogeneo. Probabile che questo concerto abbia raggiunto livelli straordinari anche perché Bob riceveva tutto questo calore, anche se non ha detto una parola più delle presentazioni della band. Scaletta molto originale, perché oltre ai prevedibili pezzi dell'ultimo album, compaiono brani, non sempre famosissimi, perduti nei meandri di una carriera semisecolare. Quando Dylan canta un pezzo vecchio, ormai, si stenta a riconoscerlo: la registrazione originale, fatta di chitarra e voce, diventa il provino per un nuovo pezzo, in cui il testo rimane fermo, ma la voce - roca, profondissima e ruggente - ci rimbalza sopra in modo imprevedibile, ma sempre trascinante, seguita a ruota dalla cascata di accordi del nuovo arrangiamento. I pezzi nuovi invece mantengono, rispetto all'album, anche l'arrangiamento (salvo raffinati abbellimenti), e ogni strofa diviene lo spazio per un'improvvisazione spregiudicata. “Bob Dylan non ha più una voce: è una voce”: l'ha detto De Gregori, ed è esattamente l'impressione che chiunque, lì, ha ricevuto. Non si tratta più di cantare le proprie canzoni in un modo piuttosto che in un altro; ma di entrare, con la voce, a far parte “dell'orchestra”. E la sua grandezza sta nel fatto che, ancora oggi, ti manda l'adrenalina alle stelle rivisitando a tutta forza una canzone d'altri tempi (come “Desolation Row”, “Like a rolling stone” e “All along the watchtower” che fanno urlare la folla); ma poi ti commuove con le parole, sublimi e baciate, di una ballata scritta l'altro ieri... Penzolavo dalle transenne mentre ascoltavo “Nettie Moore”... e alcune frasi dovrò inserirle in una lettera che prima o poi mi deciderò a scrivere... Bob Dylan non ha mai abbandonato il vecchio sogno di vivere on the road, e sono ormai dieci anni che viaggia senza sosta: di stato in stato, di concerto in concerto… tanto da farlo chiamare “Never-ending tour”; ma non mi sono stupito quando un caro amico mi ha detto che è in questi mesi che ha toccato l'apice di ogni sua interpretazione. Basta registrazioni. E' nell'aria che, ogni volta, la voce di quest'uomo straordinario nasce e vive... blowing in the wind. ...ANTAGONISTA E ME NE COMPIACCIO... Pampa ne fa di richieste strane. Diciamo che a volte divento il suo “articolista a tema”... e la cosa mi fa un sincero piacere, anche col riscontro implicito di cui mi autoripago. In ogni caso il Direttore fa richieste strane... “Mi servirebbe qualcosa sulla musica... ti va?” A me? A me che ho infettato Idro con Masini, Napo con il pianoforte di Amelié e Turker con Nicolò Fabi... Qualcosa di musica a me. Perfetto. Così sia... Di cosa parlarvi? Beh... Pagliaccio di Ghiaccio, ovvio! E Giulietta mi sopporta ancora! Allora il RAP è un genere particolare, molto particolare, che alla fine non conosco nemmeno così bene. Quindi non mi cimenterò nemmeno a fare “il Savini” della situazione, mi limiterò a raccontarvi la mia impressione. Il Rap è testo allo stato puro, è parola... veloce e in rima, anche se non sempre. Per quanto mi riguarda tutto nasce dai Sottotono. Era il 1997 e io iniziavo il Liceo. Un amico mi passò un CD (SottoEffettoStono,1996): rabbia, sfrontatezza e una certa nota di arroganza. Come si sa a quell’età è facile “farsi prendere”. Insomma la musica straniera mi è sempre piaciuta “marginalmente”, perchè personalmente punto al testo, all’emozione diretta che un testo sa darti, e per quanto sappia bene l’ingelse, non riesce ad essere così diretto. Qualcuno mi ha fatto notare che la musica si chiama così proprio per le note strumentali che ci sono sotto... beh la musica strumentale per me è la cornice di un quadro, è il vestito con cui si presenta una bella ragazza... sottolineo che questo è un punto di vista, mio e personale. In ogni caso questo amore incondizionato per il testo, mi porta ad amare profondamente i grandi cantautori italiani, su tutti De André, sempre sia lodato. Però per ovvia “degenerazione umana”, mi porta al RAP. Ultimamente tutti i miei amatissimi compagni di corridoio si sono rassegnati a sorbirsi i miei inifiti Mp3 sui duelli tra rapper, mi spiego: c’è una manifestazione, chiamata 2theBeat, che mette in gara ogni anno, faccia a faccia, i migliori rapper delle varie Crew (insieme di rapper) italiane, che partecipano con varie rappresentanze. Insomma non sto a dilungarmi sulle storie che ci sono dietro a tutte le “battle”, vi spiegherò perchè a me piacciono. Semplicemente perchè sono geniali. Nel senso che questi ragazzi, si rispondono (quasi sempre insultandosi) in rima l’un con l’altro... trovando risposte sempre originali e quasi sempre divertenti. Ok bisogna sottostare a principi come lo slang e la volgarità, però per me vedere come questi ragazzi trovano le parole e le rime giuste, piace... e parecchio. C’è un rispetto per la metrica e il ritmo niente male... ma sopratutto, come ripeto, c’è genialità personale. E genialità pura, razionale, immediata e innegabile. Ora non voglio paragonare Esa AKA Il Prez a Mozart, o Mistaman a Shakespeare, voglio solo dire che questi ragazzi hanno un talento innegabile, una abilità e una bravura a destreggiarsi tra le rime e gli argomenti che, se non apprezzata, va quantomeno riconosciuta. Tende a piacere poco, basti dire che in questo collegio il RAP vero lo ascolta solo COMO, e ho detto tutto... ma insomma... la relatività regna nella nostra esistenza, e così ammetto che SI, mi piace anche PAGLIACCIO DI GHIACCIO, che inizia con queste parole (che ovviamente dedico alle Nuovine che tanto se ne sono innamorate): “Stupro mia nonna dentro un bosco / Le metto nella vagina un poster di Vasco / [...] / Antagonista e me ne compiaccio / Pagliaccio di ghiaccio / Lo so non ti piaccio!”. Vogliatemi bene cmq. Violenza Semaforo verde: Montolivo. Dalla sua intervista della settimana scorsa sono piovute mail in redazione per conoscere questo tenero ragazzo dagli occhi azzurri! 7 Ancora musica varia Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 Semaforo giallo: il coro. Avvisato solo 5 giorni prima dell'esibizione dovrà fare prove notturne per essere pronti entro domenica. Dove? Citofonare Cretì! HIT PARADE ...di Manuel Vaglia Velvet Underground & Nico Che grande album! Forse il migliore. Never Mind the Bollocks here's the Sex Pistols Rumore. Non so cos'altro dire (nè penso ci sia). Back in black AC/DC Belle chitarra, voce e musica. Molto, molto piacevole. Appetite for Destruction - Guns n' Roses Per me l'ultimo album rock e l'ultimo grande album rock. Made in Japan - Deep Purple è un live, e che live! IL live! Annuncio ritardo... La redazione di vdc non ha potuto nulla contro le intemperie. Così quando ieri internet ha abbandonato il nostro amato collegio i fabfour non hanno potuto inserire le foto e le news sul giornalino! Pertanto siamo stati costretti a ritardare l’uscita della testata di qualche ora per avere immagini fresche fresche da proporvi... Semaforo rosso: Tony. La festa finisce dopo dieci minuti per il bel siciliano. Per la tipa che aveva sulle gambe e l'ha visto sboccare invece non è mai iniziata! 8 Sport? Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 IL DANCE DANCE CHE FA DIMAGRIRE A scuola il videogame che fa dimagrire!!!!! Che cosa? un videogame che sostituisce l’educazione fisica nelle scuole con tanto di valutazione. Si,in america,è nata questa nuova materia con cui, secondo i grandi scienziati americani, si dovrebbe dimagrire,bruciando le calorie, e rendere più agile il cervello. Si chiama dance dance revolution ed è un videogame in cui si gioca ballando su una piattaforma di plastica collegata ad un video che da indicazione sulla direzione dei passi e intanto il ritmo della musica aumenta. Bè è il classico videogame che troviamo nelle comuni salagiochi. Ormai gli obesi in America,come in tutto il mondo sono in continuo aumento soprattutto nei ragazzi tra gli 11 e i 16 anni. In tutto il mondo ci sono 127 milioni in soprappeso e 60 milioni obesi. Quindi come si può capire ormai lo stile di vita dell’uomo è molto sedentario e questo porta ad una repulsione verso l’attività fisica anche perché ormai viviamo nell’era della tecnologia dove tutto è comodo e quindi anche noi siamo comodi. Questi cari americani sperano che ballando un’ora a settimana con un comune videogiochi si possa perdere peso e soprattutto allenare il cervello. Immaginate un povero bambino che non sa ancora correre perfettamente mettersi alla prova con questo mostro. Cosa può imparare? Ad obbedire sistematicamente ad un computer che gli dice dove andare e con quale ritmo? Secondo tutto ciò il bambino non appena avrà terminato il suo normale processo di apprendimento si muoverà solo se qualcuno gli da dei comandi. Per non parlare poi del divertimento che può offrire il Dance Dance. Bisognerebbe chiedere ad un bambino obeso che si sottopone a questa valutazione di educazione fisica se dopo un quarto d’ora si sta ancora divertendo sapendo che dovrà ancora ballare per tre quarti d’ora.Oh è vero lui deve ballare perché deve dimagrire. Per non parlare delle limitazioni di carattere sociale che pone questo videogiochi.In una normale ora di educazione fisica si parla si scherza ci si relaziona con gli altri in un modo o nell’altro. L’unico modo per poter relazionare su questo gioco è parlare con te stesso o con il computer che ti da solo ordini. Cosa avranno aquisito i bambini dopo la lezione di Dance Dance? Questo non si sa,bisognerebbe chiederlo a loro e a tutti quelli che credono in ciò. Eliminare l’educazione fisica e non permettere ai ragazzi di potersi muovere liberamente in una palestra non relazionarsi con gli altri,di farsi una bella partita di basket o di calcio è alquanto assurdo e impensabile. In america sono entusiasti,beati loro,io personalmente no. Ci sono bambini che giocano a calcio qui sotto il collegio. Loro si che sono fortunati! Stefano Tinelli SCIFO “ATTAPIRATO” Salve a tutti cari Fraccarotti, come sapete venerdì sera c’è stata la festa di laurea in stile hawaiano di Maldo e Colucci. Non avendo mezzi di locomozione a disposizione per raggiungere la festa, il buon Pasqualino Longobardi, il pessimo italo Aurucci ed il povero Sottoscritto ci siamo messi in marcia e dopo appena 1 ora e mezzo di viaggio, dopo aver vagato per le campagne Pavesi a mò di dislocatio, siamo giunti all’agognata meta. Appena arrivati ,ovviamente, ci siamo avvicinati all’affollatissimo tavolo della sangria dove due loschi individui dall’accento siculo sostavano ininterrottamente da ore. Si trattava dei due manager dei “piani alti” del collegio e cioè Emanuele Diana e Antonino Scifo detto Tony. Fin qui tutto normale mi direte….fin qui appunto!! Con l’avanzare della festa e l’incedere dei balli scatenati, infatti il povero Scifo ha incominciato a dare segni di cedimento fisico. In realtà non era l’unico a non passarsela proprio bene, infatti dai bagni si intravedevano le sagome di alcune povere donzelle portate a braccio dai rispettivi ragazzi. Comunque era lui quello messo peggio di tutti. Il fido aiutante Diana ,accortosi delle precarie condizioni del collega, ha provveduto immediatamente a trascinare il corpo esanime di Scifo in un luogo un po’ più appartato. Qui, il povero Scifo , mentre Uzzo ed il fratellino Uzzino lo insultavano e deridevano ,ha trovato un pò di conforto, prima di essere riaccompagnato mestamente in collegio. Nel trambusto delle operazioni di recupero e trasporto del corpo di Scifo, accade il fattac- cio….viene smarrito Emanuele Diana che verrà ritrovato solo 2 ore dopo in mezzo alla campagna. Sarà Manzoni a riaccompagnarlo in collegio, anche se a dire il vero la sua idea originaria era quella di lasciarlo lì, in quelle stradine meta di scambisti omosessuali che avrebbero fatto buon uso del povero Emanuele. Il giorno seguente il Sottoscritto e il Gabibbo Salernitano Italo, ci siamo recati in quel del “Paradiso”, per effettuare la consegna del meritato “Tapiro D’Oro” al prode Scifo , che , a dire il vero, non si era ancora del tutto ripreso. Finisce qui la cronaca della disgraziata avventura capitata al povero Tony, anche se credo che da qui alla fine dell’anno di tapiri in collegio ne dovremo consegnare davvero tanti! Fabrizio Erario foto: Aurucci Pranzo degli ecs Domenica avrà luogo nella mensa Fraccaro, quella di fronte alla biblioteca Dante Zanetti, sotto il corridoio Lazzaro Spallanzani di fronte all’aula Porro sopra al cortile Teresiano davanti alla Torre dell’Orologio tra l’aula del ‘400 e il collegio Plinio Fraccaro...beh insomma in mensa, si terrà il consueto pranzo annuale degli ecs. Ricordate, le iscrizioni sono aperte fino a ieri quindi...affrettatevi! Sfoghi e lettere Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 9 LO SFOGO E’ orribile. Sconcertante. Disgustoso. In Italia in questi giorni, alcuni fanatici, stupidi, nostalgici di una ideologia ormai antica, inutile, quale è il comunismo, decidono di perseguitare un illustre personaggio della vita ecclesiastica italiana: il presidente della Cei (Comunità ecumenica italiana), nonché arcivescovo di Genova (non la matricola, ma la città ligure) Mons. Bagnasco. Questi individui, fanno capo all’ala estrema dell’estrema sinistra: il Partito Comunista Combattente. Se le critiche e le minacce fossero rivolte alle sue parole, ai suoi discorsi, al suo modo di pensare, il tutto sarebbe in un certo senso “comprensibile”. Ma le minacce, gli insulti sono rivolti alla persona di Bagnasco, al fatto che sia arcivescovo, al fatto che sia presidente della Cei. Non è comprensibile che cinque stronzi, nel 2007, possano compiere quelle stronzate commesse da terroristi italiani comunisti negli anni di Piombo del primo ventennio dalla nascita della Repubblica Italiana. Questi idioti non hanno rispetto né di Bagnasco in quanto persona civile, né tanto meno della tradizione e cultura italiana: la Chiesa cattolica. Quindi, non hanno rispetto del popolo (parola a loro molto cara) italiano. Non c’è più religione, penserà qualcuno. Non è così. Infatti una religione per loro esiste: il comunismo. Per loro è diventato un modo di vivere, pensare, la considerano religione. Sono contento però, del fatto che siano stati emarginati dai loro stessi compagni di partiti simili che hanno come simbolo la falce, il martello, la stellina e lo sfondo rosso, ma che hanno un altro modo di pensare lontano dalle idee comuniste, sono invece: liberali, a favore del capitalismo e della proprietà privata, cattolici, e che in fondo senza quei simboli non avrebbero i voti necessari per sedersi in Parlamento perché, quei ragazzini, quei novantenni e quei finti acculturati voterebbero per un altro partito: magari Di Pietro. Cesario Delle Donne Gentile Studente, il Collegio Plinio Fraccaro, a seguito di una sempre maggior richiesta, sta organizzando il "III Torneo Universitario di Scacchi" riservato a studenti e personale universitario nelle serate del 17 e 18 maggio pv. Presso il collegio Plinio Fraccaro. ( www.leduetorri.tk ) Non voglio in questa sede ripetere l’ipocrisia ovvia “sull’importanza di partecipare”. Negli scacchi, più che in ogni altro gioco al mondo, l’importante è vincere. Detto questo, posso assicurare chiunque pensa di essere troppo dilettante per partecipare al nostro torneo, che, almeno per quanto riguarda tutti i partecipanti interni del nostro circolo, nessuno risulta classificato in alcun tipo di graduatoria o categoria ufficiale, e che noi del circolo Le Due Torri possiamo certo vantare più la passione che l’esperienza nella impegnativa disciplina degli scacchi. Per entrare nel merito tecnico della formula con cui si giocheranno le partite del torneo, non c’è il rischio di venire eliminati subito e non giocare più! In un torneo come il nostro ci si classifica, vale a dire che, in base agli abbinamenti che un apposito software predisporrà al termine di ognuno degli otto turni previsti (facendo scontrare sempre giocatori che matureranno via via un punteggio simile), ogni singolo giocatore disputerà le proprie otto partite previste. Quattro partite nella prima serata, le restanti quattro nel secondo incontro del 18 maggio. Calcolando mezzora di tempo a partita, avendo ogni giocatore a disposizione 15 minuti di riflessione a partita, la manifestazione dovrebbe esaurirsi in due ore e mezzo a serata. I giocatori con il punteggio più alto si incontreranno laureando infine lo scacchista migliore; con analogo procedimento gli scacchisti con i punteggi più bassi andranno a delineare la parte bassa della classifica. Ti aspettiamo e non dimenticare di pre-iscriverti qua: www.leduetorri.tk Plinio F. 10 Diario Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 APPUNTI DALLA PATAGONIA di Trinca - parte 1 CEPALB) tiriamo dritto al bivio ad Añelo. La conferma arriva 80 km dopo... Retro front e arriviamo infine al campo delle tende alle 22:30. Domenica 11 marzo: Primo giorno di riposo. Mattina, partitone Italia – Argentina: 40. Pomeriggio: tutti e 5 (noi tre ragazzi più le due ragazze, Francesca e Alessandra) andiamo a Neuquen. Giriamo il mercatino, qualche foto sui binari in disuso, un gelaIllustrazione 4: Il campo delto... Di ritorno passiamo ancora al CEPALB per rifornirci d'acqua (avevamo una botte le tende Illustrazione 1: Dora e Raul Urrutia da 200 L nel baule). Naturalmente ci arriviamo alle 20:00 passate... Però conosce- mandi dal motore). Piove... Rischiamo vamo la strada! Peccato avessimo poca che il canalone da percorrere per arriNel mio ultimo articolo vi narravo le mie benzina: siamo arrivati al distributore di vare al campo sia impraticabile. Dormiprime impressioni da un altro continen- Añelo (alle 22:55) con gli ultimi vapori resi- amo quindi a casa di una signora, te... Era il 7 marzo. Qualcuno di voi si dui nel serbatoio. Notare: il distributore madre di una ragazza che l'anno paschiudeva alle 23:00; sato aveva lafra Neuquen e Añelo vorato al campo c'era un solo distribudi scavi. La sitore (fuori Neuquen). gnora inveisce Cena alla Candelaria, contro Calvo e i ristorantino lì in paese. cileni (in particoArriviamo ovviamente lare gli a mezzanotte passata, ingegneri). troviamo un bagliore Giovedì 15 marsinistro all'orizzonte, zo: dobbiamo dietro casa di Raùl (il montare una pastore)... sembra un seconda tenda pozzo in fiamme! Scogrande per i priamo poi in seguito velisti per caso. che effettivamente era Illustrazione 5: Tramonto a Neuquen Continua il brutIllustrazione 2: L'intervista con Roversi uno sfogo dei gasdotti, to tempo. Meperò non faceva piacemorabili le nochiederà che cos'è successo in segui- re dormire con un potenziale incendio a stre interviste... Roversi: “Guardando questa carta geoto... Eccovi accontentati (imposto que- 3km di distanza... sto resoconto in formato diario perché Martedì 13 marzo: Attendiamo 7 ore l'arrivo logica, indicaci un punto dove possiaaltrimenti -considerando le foto- i pros- dei prof al CEPALB, dalle 9.30 fino alle simi tre numeri di VdC saranno tutti 16:00. Nel frattempo, bel belli, subiamo un cazziatone da parte di J. Calvo, il direttore MIEI). Giovedì 8 marzo: Io, Alessio e Riccardo del centro. Ovviamente, alle 11:30 ci comuaccompagniamo i prof (Andrea Di Giulio nicano che dobbiamo incominciare il lavoro e Ausonio Ronchi) a Neuquen, dove il di rilevamento sui terreni intorno al centro giorno dopo partiranno per le foreste da soli... E i miei stoici, ammirevoli compagni di sventura decidono pietrificate di partire senza mangiadel Sud per re, data la difficile situaun intervista zione. Io mi oppongo, con i velisti Illustrazione 6: Arriva la gentilmente ma con ferper caso. mezza (leggi: mi son Alessio pioggia... girati i 5 min.) Alla fine ci compra un invitano a mangiare al mo trovare dell'acqua.” Alessio: “Qui chitarra acentro... custica. Di c'è il lago...” Mercoledì 14 marzo: La Roversi: “Ma cosa volete fare da granritorno, causa il buio, la nostra camioneta, il Je- di?” “Bho...” nostra ignoep Cherokee (aka Il sereno torna solo quando Roversi e ranza della sdrucciola), muore sulla co. partono. strada ed strada per Añelo (per Lunedì 19 marzo: Non riusciamo a ragun giro difortuna, vicini al paese giungere il pozzo 56, da cui dovevamo Illustrazione 3: Il centro paleontologico verso e in discesa). Vani i ten- cominciare uno degli ultimi rilevamenti. (siamo pas- CEPALB tativi dei meccanici lo- Raggiungiamo quindi Ronchi (Di Giulio sati dal cencali di rianimarlo (unico era già partito) allo scavo nuovo. Scattro paleonrisultato: lo scollega- tola, il Cevrolet fornitoci a ricambio del tologico mento del quadro co- Jeep, ha il 4x4 non funzionante... La Diario Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 Illustrazione 7: Scattola senza il 4x4 mancanza, pur nota, “balza all'occhio” prepotentemente quando ci insabbiamo: spa- 11 Andes... Ma va bene così, dato che liamo sabbia dalle 12:00 alle 14:30. Martedì 20 marzo: Non riuscivamo a non avremmo visto niente comunque, causa il maltempo. raggiungere il pozzo 56 perché in realtà dovevamo andare al 54 (era stata sbagliata l'ubicazione sulla mappa GPS). Cambio e di rotta e si riesce finalmente a rilevare la zona. Purtroppo, causa i Illustrazione 8: Al fuoco! ritardi (e l'impossibilità di muoverci in sei sulla macchina) salta la tappa andina a Bariloche o S. Martin de las FINANZA € MERCATI RUBRICA A CURA DI EMANUELE DIANA Vorrei iniziare questo articolo chiedendo umilmente scusa a tutti i lettori di VdC. Quello che è appena passato è stato un periodo non molto felice per chi vi scrive. “Le mie toste giornate passavano così”: lezioni tutti i giorni dalle 9 a,m alle 6 p.m, seguite dalle immancabili riunioni spirituali in palestra e poi fino a notte fonda a seguire i cicli azionari di parecchi investitori che, dopo aver letto i miei articoli sul nostro settimanale, hanno ben pensato di rivolgersi a me come loro consulente finanziario. La svolta, però, stava per arrivare. Le lezioni stavano volgendo al termine ed io già riuscivo ad intravedere quella lucina che mi avrebbe condotto fuori dal tunnel. Una sera, inaspettatamente, mi arrivò una telefonata. Avevo come l’impressione di avere già sentito quella voce altisonante, sicura di sé, sprizzante potenza ad ogni sillaba. Pensai subito ad uno scherzo, cosi nella mia ignoranza pretesi che si qualificasse: dalla sua bocca non uscì nessun nome, ma il tizio si mise a contare fino ad infinito. Ci riuscì facilmente, per ben due volte, non potevo più dubitare: C. N.(non scriverò il suo nome invano) mi aveva chiamato a causa di alcuni problemi finanziari. Mentre parlava aveva il cuore in mano, quello del suo ex agente di borsa, non potevo rischiare. Per di più mi dice che la questione deve essere coperta dal riserbo più assoluto. Così studiato il fatto tramite avanzatissimi modelli econometrici faccio il biglietto e vado via con la scusa di tornare in Sicilia per rivedere i miei cari per le vacanza di Pasqua. L’appuntamento era fissato per le 15 del 9 aprile presso le isole Cayman, C. voleva investire i suoi fantastrilioni in un paradiso fiscale e voleva sapere da me se le isole Cayman erano un posto sicuro ed affidabile. Adesso, dopo le congratulazioni di C. mi dedicherò a raccontarvi qualcosa su questi posticini ameni (almeno dal punto di vista finanziario). I paradisi fiscali altro non sono che luoghi dove, a causa della legislazione vigente in loco in materia bancario-finanziaria, promettono altissimi tassi d’interesse sui depositi bancari oltre che al massimo riserbo sul titolare dei conti stessi. In genere si usa aprire dei conti in codeste banche per evadere il fisco. Il meccanismo è semplicissimo: in Italia, ad esempio, la legislazione tributaria prevede che siano tassati tutti i redditi prodotti all’interno del territorio dello Stato, quindi un accorto miliardario, per non pagare una fortuna in imposte sul reddito derivanti dai suoi depositi milionari che fruttano ogni anno un mare di interessi, valuterà senz’aòtro l’ipotesi di trasferire i suoi capitali in banche ubicate in questi posticini. Uno dei paradisi fiscali più importanti e blasonati (si pensi all’impenetrabile segreto bancario che contraddistingue le sue banche ) è la Svizzera, dove si dice anche Marce abbia un conto cifrato, aperto a nome di Alfonso Rocca, la password per accedere al caveau neanche a dirlo è “EsSeNdO”..... Il venerabile C. invece voleva che io lo consigliassi sul trasferire i suoi capitali alle isole Cayman o altrove. Le isole tanto amate da C. sono un noto paradiso fiscale off-shore, non sono una nazione ma la legislazione dell’isola fa si che esse nell’ultima metà del secolo siano diventate una delle mete più ambite per i capitali più “paffutelli” del globo, anche il Rettore di un collegio pavese dal nome altisonante vi avrebbe portato svariati milioni di euro. Di solito legislazioni di questo tipo vengono adottate da piccole Nazioni o piccole realtà economiche per il semplice motivo di accumulare depositi in modo che maggiore è la quota di essi maggiori sono le operazioni di impiego che le stesse banche possono attuare. In questo modo si dovrebbe man forte allo sviluppo economico ma non sempre tale condizione è rispettata. Personalmente ho consigliato C.N. di spostare i suoi risparmi in Inghilterra, in un paradiso fiscale off-shore davvero curioso: esso infatti non è un’isola, ma è una piattaforma usata per l’atterraggio di elicotteri nella seconda guerra mondiale. Tale piattaforma fu acquistata qualche decennio fa da un pazzo che ne chiese l’indipendenza dal Regno Unito e che per ottenerla non lesinò un bel conflitto a fuoco con l’esercito Britannico! C.N a queste parole si illuminò. Volle a tutti i costi che lo portassi su quella famosa piattaforma per i suoi bisogni finanziari, ma una volta arrivati abbassò la cerniera e urinò abbondantemente e, riuscendo a scrivere il suo nome con questi mezzi poco ortodossi, ne pretese la legittima proprietà, autoproclamandosi Re e mandando semplicemente a fanculo il precedente regnante, lo invitò con cortese brutalità a non farsi mai più rivedere. Quasi lacrime C. disse che mi era grato per avergli aperto gli occhi su alcune cose e che presto si sarebbe sdebitato… 12 Sport Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 IL PUNTO SULLA STAGIONE DI VOLLEY Ormai il torneo Intercollegiale di Volley sta per entrare nella fase calda, e quindi dopo un periodo di assenza sulle pagine di VdC, mi sembra doveroso ricominciare a tenere aggiornata la collegialità sulle vicende della nostra squadra. Dopo la grigia prestazione di qualche settimana fa contro il collegio Del Maino, vera sorpresa dell’intercollegiale, dove le assenze della nostra compagine Piacentina si è fatta notevolmente sentire e dove l’unica nota positiva della partita e stato l’ingresso di Strippy dopo l’assenza per infortunio delle prime giornate, mercoledì la formazione fraccarotta tornerà in campo contro il S.Agostino. A differenza della scorsa stagione la qualificazione non è ancora matematica, infatti i punti lasciati per strada Perellino, Juanita e Strippy si sono fatte contro Ghislieri e Del Maino complica- sentire, ma la squadra spesso si è un po’ no la situazione, certo le assenze di troppo adagiata sugli allori. Tirando le somme comunque niente di troppo preoccupante, infatti ci basterebbe fare un solo punto contro il S.Agostino per passare il turno, e con una vittoria per 2-0 la qualificazione come primi sarebbe matematica. Nel girone B i conti sono ormai fatti: passano Borromeo e Cardano, che in caso di passaggio del turno sono sicuramente due avversari più che validi. A questo punto bisogna solo concentrarsi per la partita di Mercoledì prossimo, dove, salvo sorprese dell’ultimo momento, la compagine bianco-rossa dovrebbe poter schierare la formazione migliore. Colgo l’occasione per invitare tutta la collegialità a tifare i vostri portacolori, nella partita che deciderà il futuro della squadra di volley del collegio. Verby VERSO LA FASE FINALE. Settimana di riposo per Casa Plinio. Con i gironi terminati e una sola gara da recuperare, l’unico risultato da segnalare è la vittoria per 3-0 del Valla sul Ghislieri ottenuta nel match di Giovedì scorso. Gli amaranto, ancora senza Randisi, sbagliano tantissimo e nn riescono a mettere in eccessiva difficoltà un Ghislieri che gioca in 10 per la quasi totalità della partita a causa dei ritardi di vari giocatori. 1-0 alla fine del primo tempo; solo dopo lo scoccare della mezz’ora della seconda frazione, a causa dell’inevitabile calo fisico, i ghislieriani cadono subendo altre 2 reti. Questa vittoria permette al Valla di mantenere il secondo posto e al Ghislieri di rimanere al quarto, in attesa del recupero cairoli-Gislieri. Solo con una vittoria e più di 3 reti di scarto i gialloneri potrebbe regalarsi il secondo posto, definendo come nostra diretta rivale ai quarti di finale il Valla. Questa differenza reti spodesterebbe il Ghislieri dalla sua posizione, in favore di un Griziotti che potrebbe vedersi catapultato alle fasi finali, traguardo non più semplice come ad inizio girone visto l’ingenuo errore contro il Borromeo e la conseguente penalizzazione. Questi quindi gli accoppiamenti per i quarti: - Martedì 08/05. Golgi vs Ghislieri/Griziotti Valla/cairoli vs Don Bosco Vinci i biglietti per Atene! - Giovedì 10/05 Fraccaro vs cairoli/Valla Spallanzani vs Cardano Yoda Partecipa anche tu al nuovo concorso di vocidicorridoio.net per aggiudicarti i due pass per Atene. Questa volta non ci sono papi e sorteggi che tengano! Turker e Napo non ti strapperanno dalle mani la possibilità di partecipare all’avvenimento sportivo dell’anno (a parte il Derby di CountdownHill di polo, non Carlo)! Per partecipare al concorso devi inviare alla redazione il tuo pronostico della partita con i marcatori e se sarà esatto vincerai due biglietti per portare anche un’altra persona con te ad assistere a questa indimenticabile match...e ricorda: Rivaldo non gioca più nel Milan!!! 13 Sex & Chuck Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 RISPONDE IL SESSUOLOGO - a cura di Marce Caro Sessuologo, vorrei mantenere l’anonimato. Sono una ragazza di un collegio di merito pavese, mora e di Luino. Nonostante i miei ripetuti sforzi, Mattia non vuole essere mio compagno di vita, e ciò mi rende molto triste. Così per consolarmi, ho cercato affetto non da una persona ma bensì dal migliore amico dell’uomo. Mi sono recata al canile e ho preso un bastardo incrociato con un lupo, pensando al nome l’unico che mi è venuto è “Cazzo” ma dato che quando facevo le prove di ordini uscivano frasi come: “Su Cazzo vieni!”, “Cazzo giu!”, “Cazzo non sporcarmi!”, ecc ecc... lascio a voi intendere l’imbarazzo dei miei genitori. Così ho optato per un nomignolo inglese che lo ricorda. DICK. Così le frasi “Su Dick vieni!” ecc. sono accettate da tutti. Credi che questo mio lapsus freudinano sia da ricoleggare al rifiuto da parte del Mattia? C.H.I.A.nuova Diciamo che se è il Mattia che conosco ci hai solo guadagnato. Tra l’altro l’incrocio con i lupi non porta mai niente di buono. Per il nome diciamo che va benissimo quello da te scelto, ma l’unica controindicazione è di non mettersi con un anglosassone. Buona fortuna, salutami il caro DICK! Ho il visto il Papa e mi sono innamorata di Lui! E’ un problema? Avendo salutato Jos PERSONALMENTE posso capirne il fascino, ma credimi, anche se non fosse il Papa, piuttosto che stare con una bella come te, si farebbe prete! Pensa alla carriera clericale, non è un consiglio, è un ordine: per il bene dell’umanità. Carissimo Maestro, devo raccontare a qualcuno questo increscioso fatto. Con un mio fantastico compagno di collegio, sono andato una mattina alla Santa Messa tenuta dal Santo Padre in quel di Pavia e non avendo il Pass, siamo dovuti rimanere fuori dai cancelli accalcati come delle sardine. Così data la noia della funzione, e il precario audio, ho deciso di passare il tempo in un altro modo. Pian piano ho allungato prima una gamba, poi mezzo busto e poi il braccio accostandolo al fondoschiena di una favolosa ragazza davanti a me. E fin qui, mi fa poco onore ma non è niente di eccessivo. E’ quello che è arrivato dopo il problema: all’ “Andate in pace” la folla si è dispersa e ho scoperto che la mia mano non era appoggiata su quella dolce pulzella, ma bensì su un settantenne deretano di una signora obesa con il marito affianco che parlava un dialetto non propiamente pavese. Avrei voluto tagliarmi la mano o sciogliermela nell’acido ma ancora peggio è il fatto che lei si sia innamorata di me, giovane, aitante e riccioluto. Come posso fare? Scagnozzo Peloso e Metallaro Ciellina ‘86 Caro Elia, essendo presente a questa tua inconsapevole disfatta, posso solo dirti che sembra una donna ricca e quindi facci un pensierino. Ma il marito oltre ad avere già scaraventato giu dalla ringhiera un povero bambino, aveva con se 1,5 cm di unghia al mignolo e una lupara sempre carica. Occhio. Proporrei di inscenare un incidente o un omicidio suicidio, conosco chi ti può aiutare: J.R. Castagnoli 3487067400. Caro Sessuologo, sono Giulia, la donna del Brì. Ho deciso di non venire più alle partire del mio Amore, poichè quel pirla di Violenza ogni volta insinua il mio stato interessante. Le prima due volte ho sorvolato, alla terza avevo un dubbio, alla quarta ero presa male e dato che ho fracassato i cocomeri a quell’angelo di Daniele tutta la notte, alle 5 del mattino mi ha fatto fare un lavaggio con la coca-cola... là! Me l’ha fatto fare perchè al suo paese non essendo ancora arrivato il test il farmacia, usano questo espediente. Il mio problema è che preferei la Pepsi, come gusto personale. Cosa ne pensi? Giulia Ma perchè no, una fanta, un crodino, due salatini... se poi ci metti il ghiaccio e la mente facciamo un Mohito. Mi pare che voi non abbiate ben chiaro il concetto di contraccezione. Potrei proporvi un metodo da me inventato: consiglia al Brì di attuare la posizione Huodinì e vedrai che questi problemi non ce ne saranno, e poi usciamo tutti a fare un bel aperitivo! WE LOVE CHUCK NORRIS Chuck Norris può prenderti a schiaffi con le mani in tasca. Nudo. Se Chuck Norris schiaccia "muto" sul telecomando mentre guarda un film, gli attori fanno silenzio e iniziano a comunicare a gesti. La gente comune gioca a "Chi vuol essere milionario". I milionari giocano a "Chi vuol essere Chuck Norris". Chuck Norris può far rimbalzare l’oceano su un sassolino Chuck Norris ha folgorato Mike Bongiorno con 1000 watt prendendo alla lettera la parola “conduttore”. Andrea Violetto 14 Game Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 Il castello della tettonagratis! NB:tettona gratis andrebbe sostituito con paura, ma dicevano che così vende di più 1 Bentornato, Lupo Solitario. Hai bisogno di una borsa di studio, ma siccome ti sei laureato sotto condizione la borsa non te la danno. Hai bisogno allora di andare da Gaetano Leonardelli (presidente ISU, nda) e chiedergli a) di darti i soldi b) di cambiare il bando Credi sarà possibile parlargli? Sì, vai al 55 No, vai al 2 2 No, infatti, perché allo sportello Isu sono iperaggressivi e rispondono solo “è scritto così, noi ci atteniamo al bando, per cambiarlo bisogna contattare il consiglio dei ministri”. Decidi allora di provare ad andare a trovare BabbaLeo al collegio Cairoli, di cui è rettore. Credi ti riceverà? Sì, vai al 55 No, vai al 3 duatoria a maggio e pagare la prima rata a luglio insieme alla seconda e sì, di lavarti. Stupito dalla scaltrezza di questi RobinHood della Padania te ne torni all'ISU Pv cercando di spiegargli che basta fare una graduatoria a maggio. Arrivi così ISUngard, deciso a parlare col bianco stregone Sarumandelli. Credi di poterlo incontrare, tu piccolo e insignificante mortale? Sì, vai al 55 No, vai al 7 7 No, non esiste proprio di incontrarsi col boss, quindi ti fai dare l'indirizzo dell'ufficio della regione a Milano che se ne occupa che almeno chiediamo a loro. Bravo lupo solitario, sei riuscito ad arrivare fin qui! Da fine tattico quale sei, hai deciso di colpire il tuo mortale nemico dall'alto. Non hai però fatto i 3 conti con “il palazzo dove niente è No, infatti la segretaria del Cairoli ti chiederà perché vuoi parlar- -quel che sembra gli, prende a cuore la questione, dice che chiederà al nostro -quel che deve essere mitologico amico e che ci farà sapere. -boh, dove niente è niente, ti sanno dire sempre di meno su Credi che ti farà sapere poi? sempre di più fino a saperti dire nulla di tutto. Sì, vai al 55 Vai pure al capitolo 8 No, vai al 4 8 4 è prestissimo, e hai dormito pochissimo. Ma sai che dovrai più No, quindi torni, ti dice che ah chiesto ma che il capo ha detto veloce di LORO. Non importa se sei in corso o fuori corso, che no, non si può fare nulla, è il bando che è scritto così, lo fraccarotto o cairolotto o un simpatico coniglio bianmco col dice la regione. Ti scarichi tutte le leggi regionali e statali relati- panciotto, comincia a correre! ve cercando il comma nel quale si specificano tali bestialità, ma Tenti di entrare nell'edificio della Regione in via Cardano 11, non si trova. Scarichi allora i bandi degli ISU più intelligenti ma ti dicono che pur se c'è scritto che apre alle nove fino alle che non dicono proprio così ma che guardaunpo' sono della 9:30 sono tutti in pausa caffè. Va bene, aspetti. Finalmente stessa regione, e vai all'ISU ma stavolta entrando da dietro che scocca l'ora fatidica e ti rechi con passo sicuro in portineria. la tipa allo sportello non se ne può più. Credi che ascolteranno Chiedi dove si trovi la struttura parità e diritto allo studio. Credi quel che hai da dire? che lo sappiano? Sì, vai al 55 Sì, vai al 55 No, vai al 5 No, vai al 9 5 No, ti dicono che negli altri ISU sono degli sventati al di fuori della legalità ossignùr e che visto che conoscevamo il bando potevamo andare anche nelle altre università allora. Credi di poter parlare con dei tipi così? Sì, vai al 55 No, vai al 6 9 No, non lo sanno, come potrebbero? Scoprirai poi che tale struttura occupa solo 2 degli 8 piani che costituiscono l'edificio! Becchi però un cartello che ti dice “vai al 4° piano”, e decidi di ascoltarlo. Arrivato al 4° piano però non sai che minchia fare quando vedi un punto informazioni tipo bidelleria. Credi ti daranno informazioni in un punto informazioni? Sì, vai al 55 No, vai al 10 6 No, allora vai all'ISU di Bergamo e gli chiedi come fanno a farla in barba alla Regione. Sudi come un dannato perché l'ISU è in 10 città alta e tu no e tutto pezzato arrivi allo sportello a porre le No, che ingenuo, sei proprio un boccalone! perché non c'è tue questioni,e ti rispondono che a loro è bastato fare una gra- nessuno, sono tutti alla macchinetta del caffè. Aspetti che va- Game Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 dano a lavorare e pensi al fenomeno dell'infiltrazione dei terroni nel settore pubblico lombardo, e speri che almeno uno di questi pausacaffè sia il responsabile del box info. Purtroppo non è così. C'è poco da fare, alle informazioni non ti danno informazioni. Entri allora in un ufficio a caso e chiedi se sanno chi è che si occupa del pagamento delle borse di studio. Credi che lo sapranno? Sì, vai al 55 No, vai all'11 15 Se no, vai al 56 16 Aspettando che torni ti prepari il discorsone e tutte le carte necessarie. Torna, e incredibile ma vero: a) ti ascolta, nel senso più alto, aulico della parola b) ti da ragione c) dice che farà qualcosa! Ti dice di spedirgli una mail con tutto ben riepilogato e di spedirla anche all'ISU di Pavia, che sentirà per il da farsi. Spedisci la mail. Chi credi ti risponderà prima? L'ISU Pv, vai al 58 Il tipo-in-gamba (ah, questa mi fa venire in mente la battuta : Gamba! -eh? - In Gamba! Ah ah ah, troppo forte), vai al 17 17 Il tipo ti risponde e conferma che se ne occuperà. È il 3 Aprile. Se credi che l'ISU risponderà entro 3 giorni, vai al 55 Se credi che l'ISU risponderà entro 7 giorni, vai al 55 Se credi che l'ISU risponderà entro 20 giorni, vai al 55 Se vuoi andare all'ISU e dire “io sono quello della mail, allora?!” sei inutilmente polemico. Se credi che l'ISU risponderà dopo 3 settimane, tira il dado della fortuna finché non fai Sei, strozza di ori e vai al 18 11 No, non sanno nulla, perché dovrebbero saperlo, lavorano 18 alla struttura diritto allo studio, cosa ne sapranno mai di borse Pinone Coppone Angioletto il trio perfetto. Ti risponde nientepopòdimeno che il Gran di studio? Ti mandano quindi dal lumiVisir in persona. Credi che abbia accettato nare del piano che forse “sa qualcole tue richieste? sa”,. Credi che sappia qualcosa? Se sì, vai al 60 Se sì, vai al 12 Se no, vai al 56 Se no, vai al 56 12 Sì, ti dice di andare al piano di sopra. Con ormai nel anso l'odore della preda sali al piano di sopra addirittura usando le scale per fare prima, e ti imbatti in un altro punto informazioni, stavolta con dentro un disabile e una gnoccona. A chi chiedi informazioni? Alla gnoccona, vai al 57 Al disabile, vai al 13 13 Il disabile ti indica qualcosa che purtroppo non capisci, vai comunque nella direzione indicata ed entri in un ufficio con un nome invitante. Dentro ci sono 2 tipi simpatici, gli spieghi il problema e ti danno persino ragione, ma non possono farci nulla. Ti dicono di andare da questo o da quello. Vuoi andare da questo, vai al 14 vuoi andare da quello, vai al 15 14 questo non c'è, vai al 15 da quello 15 Quello è al telefono, e vedendoti nel corridoio sembra prolungare apposta la telefonata. Poi entra una collega in ufficio, e si mettono a discutere di qualcosa. Quand'ecco che vedi Questo entrare nel suo ufficio, e ti fiondi da lui. Sta però già uscendo, e dice di aspettarlo che torna. Credi ti darà informazioni utili? Se sì, vai al 16. 55 Illuso! Ora per punizione fai tre passi indietro (con tanti auguri!!!) 56 sei un inguaribile pessimista, chiedi a Gianni cos'è il profumo della vita 57 già, viene istintivo chiedere alla gnoccona, ma purtroppo non sa niente anche se non è bionda 58 Speravi, eh? Invece è sempre la stessa cosa: ILLUSO! 60 Il Gae anche detto erMutanda ti dice che hanno accolto tutte le tue richieste, che ti pagheranno, che ti daranno da mangiare, che cambieranno il bando, che cambieranno le proporzioni matricole – anni superiori al primo e che un giorno tutto questo sarà tuo. Quindi SE L'ANNO PROSSIMO TI LAUREI SOTTO CONDIZIONE E PRENI LA BORSA, IL CIBO E UN POSTO CALDO PER DORMIRE RINGRAZIA GLI UNICI DUE STRONZI CHE TRA I CIRCA 1000 STUDENTI CHE OGNI ANNO SI TROVAVANO IN TUTTA LA LOMBARDIA (ANCHE LE UNI DI MILANO E QUELLA DI BRESCIA HANNO LO STESSO BANDO DI PAVIA) IN QUESTA SITUAZIONE DA 6 ANNI A QUESTA PARTE SI SONO PRESI LA BRIGA DI FAR NOTARE LA COSA AGLI ORGANI COMPETENTI E DIRE “MOBBASTA PERO’”. 16 Voci di Corridoio | XLIII | 3 maggio 2007 DOLCE STILNOVO Cari collegiali/queridos colegas fraccarotti! Orsù prestatemi orecchio; di grandi gesta, di seduttori e di poemi d'amore io canto, e che'l mio dire sia grato ai virili eroi! Presto fugge il tempo, e il rasta s'incanutisce al volger delle primavere, ma salda è la memoria. (nota: i nomi sono fittizi ma potrebbero richiamarsi in forma marginale ad alcuna persona realmente esistente. Nel qual caso, il fatto è puramente casuale) Già svaniva il secondo anno di noi fraccarotta gioventù, e Natura madre amorevole c'insegnava a preferire al tepore delle stanze anonime l'ardimento guerriero del maschio maturo. Errabondo per le nebbiose contrade presso Ticinum, Don Cesario de las Mujeres ardeva d'amore represso; al fianco suo condivideva le sue brame il fedel paggio Dario Panza de los Marallanos, scudiero e compagno d'avventure. Di sì gran desiderio animati, i baldi viandanti giunsero alle porte di un rave: lussureggiava nel frastuono orgiastico del Party fiera messe di fiche, bagnata tutta da fiumi di alcol che da l'oblio. Scesero dall'arcione e senza indugio si recarono onore, e tosto abbandonati i pudori si gettarono nella battaglia che da' gloria agli eroi. Beccarono infatti un paio di mie amiche della facoltà e non ci misero molto ad esprimere le loro voglie spinti da baldanza pugnace. Il bello Cesario, deposte le insegne regali, repente fe' mostra del suo nobile stile: e pronta giunse alle donzelle la richiesta di un pompino. Di fronte al loro disgusto, fu turbato il gentile Cesario; e presto replicò se casomai la leggiadra fanciulla alla di lui lingua volesse concedere la sua più intima Virtù. Di nuovo gli toccò un rifiuto; ma più dell'onor potè il digiuno e non accettava il Nostro la fuga dalle sue brame implacate. Da prode avvinse nella lotta una nuova preda, e coll'ultima amorosa profferta la tentava: nel suo umile cuore celava l'animo di prostrarsi in sottomissione sì MUSICA & MAGIA Ricardo Izecson dos Santos Leite non è un ragazzo come tutti gli altri. È probabilmente il più forte giocatore di calcio al mondo in questo momento e nella partita di ieri sera contro il Manchester United ha portato la sua squadra, il Milan, alla terza finale di Champions League in cinque anni. Certo non ce l’ha portata da solo. Il Milan a San Siro ha giocato forse la sua più bella partita della stagione ed in questa magica serata ha brillato ancora la stella dell’asso brasiliano. Kakà è oggi più che mai il simbolo di questa squadra. Essa si affida a lui nei momenti più importanti ed è sicura di non fallire. Il giocatore in questione ha segnato dieci goals nella presente edizione della ex coppa dei Campioni aggiudicandosi ancora prima del- la finale il titolo di capocannoniere del torneo. Ma il bello è che Kakà non è un attaccante, bensì un centrocampista anche se racchiudere il suo ruolo sotto un’etichetta sembra quanto mai riduttivo. Ricardino gioca a tutto campo ed è in grado di recuperare palla a metàcampo, imbastire le azioni d’attacco del suo team e spesso segnare gol difficili. Basti pensare alle due perle regalateci nella semifinale di andata all’Old Trafford durante la quale, mentre gli inglesi si divertivano osservando i numeri funambolici di Cristiano Ronaldo, l’asso rossonero tirava fuori prima un’accelerazione e tiro ad incrociare e poi un incidente nell’area inglese che lo lascia passare più o meno indisturbato per andare a segnare il secondo. Partita tanto bella quanto incerta fino all’ultimo quando un errore dei rossoneri ha concesso a Rooney di chiudere la partita a favore dei Red Devils. Al ritorno occorreva ribaltare il risultato ed il risultato non lascia ch'ella, ogni sua velleità abbandonata, gli riempisse la bocca con gran copia d'urina. “E, se tu o madama vorrai, io d'ogni tua minzione sazierò la mia gola assetata!”. Rimase la fanciulla di tal profferta sì basita, che frettolosa reggendo le sottane marciò via. Sdegnato l'eroe la accompagnava collo sguardo, e così vagando tra pensieri sì ben casti trovò il fedel scudiero a prove d'amore accinto. S'ingegnava il servo a circuir del Duca suo la prima preda, rivolte alla bella mille occhiate ricolme di voglia. Ma fuggì il suo sguardo la femminea creatura e tosto di lui si dipartì, immemore già dei suoi timidi ed educati inviti al ballo. Proposte, peraltro, frutto certo di sua feconda fantasia e d'irriducibil sua speme, dal momento che Dario annebbiato dall'alcol già avea 'l vessillo suo virile ammainato, e già incespicando perduto reprimeva i primi conati. Persa, dunque, la feroce tenzone, i prodi sconfitti ristettero, mosci sì nel lor sesso, ma non nell'orgoglio guerriero. Ps: e fu così che dopo alcune divertenti scenette, che illustrano con chiarezza le vicende della figura di merda dei due turpi figuri presentatisi alle mie amiche nonché del sottoscritto che glieli ha fatti conoscere, posso felicemente concludere raccontando che sono stato chiamato di lì a mezz'ora da C****** perché portassi in camera M********* che vomitava l'anima. Yoghi spazio ad equivoci: tre pere e tutti a casa. Il primo goal lo segna lui, proprio musica&magia imbeccato da un colpo di testa di Seedorf, che firma poi il secondo. Due goals simili, calciati di potenza all’angolo basso: Van der Sar li deve solo raccogliere. Kakà è questo: un trascinatore, un ragazzo di poco più di vent’anni che ha già lasciato il segno nel calcio moderno e ha davanti una carriera speriamo lunghissima. A differenza del connazionale Ronaldinho o di Cristiano Ronaldo, il suo è un gioco senza fronzoli, pulito. Rarissime le veroniche, mai visti fare numeri inutili: quando gioca ha il piglio del campione, di quello che fa risultare tutto facile. E il nomignolo di Pellegatti, musica e magia, riassume proprio le sue qualità: giocate armoniche come sviolinate ma anche invenzioni che escono come conigli dal suo cilindro. Ad Atene Kakà ci sarà e insieme a tutto il Milan proverà a conquistare la Champions League: sarebbe la settima per il Milan, ma di questa coppa, una bella fetta sarà del brasiliano più forte del momento. Simone Pellegrin