ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Remicade 100 mg polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni flaconcino di Remicade contiene 100 mg di infliximab, un anticorpo monoclonale chimerico IgG1 ottenuto da una linea cellulare ricombinante riprodotta in coltura attraverso perfusione continua. Dopo ricostituzione, ogni ml contiene 10 mg di infliximab. Per gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1 3. FORMA FARMACEUTICA Polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Artrite reumatoide: Remicade, in associazione con metotrexato, è indicato per: la riduzione dei segni e dei sintomi e il miglioramento della funzionalità in: • pazienti con malattia in fase attiva quando la risposta ai farmaci che modificano la malattia, incluso il metotrexato, sia stata inadeguata. • pazienti con malattia grave, in fase attiva e progressiva non trattata precedentemente con metotrexato o altri DMARDs. In questa popolazione di pazienti è stato dimostrato, mediante valutazione radiografica, un rallentamento della progressione del danno articolare (vedere paragrafo 5.1). Malattia di Crohn: Remicade è indicato per: • il trattamento della malattia di Crohn in fase attiva, di grado grave, in pazienti che non abbiano risposto nonostante un trattamento completo ed adeguato con corticosteroidi e immunosoppressori; o in pazienti che non tollerano o che presentano controindicazioni mediche per le suddette terapie. • il trattamento della malattia di Crohn fistolizzante in fase attiva, in pazienti che non abbiano risposto nonostante un corso di terapia completo ed adeguato con trattamento convenzionale (inclusi antibiotici, drenaggio e terapia immunosoppressiva). Spondilite anchilosante: Remicade è indicato per: trattamento della spondilite anchilosante in pazienti che presentano gravi sintomi assiali, elevate concentrazioni seriche dei marker dell’attività infiammatoria e che non hanno risposto in modo adeguato alle terapie convenzionali. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Remicade è indicato per la somministrazione per via endovenosa in pazienti adulti; il suo impiego in soggetti da 0 a 17 anni non è stato studiato. Il trattamento con Remicade deve essere somministrato sotto il controllo e il monitoraggio di medici specialisti esperti nella gestione dell’artrite reumatoide, delle malattie infiammatorie croniche 2 intestinali, o della spondilite anchilosante. Ai pazienti trattati con Remicade, deve essere consegnato il foglio illustrativo e la Scheda di Allerta per il paziente. Il tempo di infusione raccomandato è di 2 ore.Tutti i pazienti trattati con Remicade devono essere tenuti sotto osservazione per almeno 1-2 ore dopo l’infusione per accertare reazioni acute correlate all’infusione. Deve essere tenuto a disposizione un equipaggiamento d’emergenza, quale adrenalina, antistaminici, corticosteroidi ed un ventilatore artificiale. I pazienti possono essere pretrattati con ad esempio un antistaminico, idrocortisone e/o paracetamolo e la velocità di infusione può essere rallentata per ridurre il rischio di reazioni correlate all’infusione, specialmente se le reazioni correlate all’infusione si sono già verificate in precedenza (vedere paragrafo 4.4). Durante il trattamento con Remicade, deve essere ottimizzato l’uso di altre terapie concomitanti quali ad esempio corticosteroidi ed immunosopressori. Artrite reumatoide Una infusione endovenosa di 3 mg/kg, della durata di 2 ore, seguita da infusioni supplementari di 3 mg/kg alle settimane 2 e 6 dalla prima infusione, quindi ogni 8 settimane. Remicade deve essere somministrato in concomitanza con metotrexato. I dati disponibili suggeriscono che la risposta clinica viene raggiunta solitamente entro 12 settimane dall’inizio del trattamento. E’ necessario valutare attentamente se continuare la terapia nei pazienti che non mostrano evidenza di beneficio terapeutico entro questo periodo di tempo. Malattia di Crohn in fase attiva, di grado grave 5 mg/kg somministrati in infusione endovenosa della durata di 2 ore. I dati disponibili non supportano un ulteriore trattamento con infliximab nei pazienti non responders entro 2 settimane dalla prima infusione. Nei pazienti responders, le soluzioni alternative per un trattamento continuo sono: • • Mantenimento: infusioni supplementari di 5 mg/kg alle settimane 2 e 6 dopo la prima dose, seguite da infusioni ripetute ogni 8 settimane o Risomministrazione: una infusione di 5 mg/kg se i segni e i sintomi della malattia persistono (vedere sotto “Risomministrazione” e il paragrafo 4.4). Malattia di Crohn fistolizzante in fase attiva Una infusione iniziale di 5 mg/kg della durata di 2 ore seguita da infusioni supplementari di 5 mg/kg alla settimana 2 e 6 dalla prima infusione. Se un paziente non risponde dopo queste 3 dosi, non gli si deve somministrare nessun ulteriore trattamento con infliximab. Nei pazienti responders, le soluzioni alternative per un trattamento continuo sono: • • Infusioni supplementari di 5 mg/kg ogni 8 settimane o Risomministrazione se i segni e i sintomi della malattia persistono, seguita da infusioni di 5 mg/kg ogni 8 settimane (vedere sotto “Risomministrazione” e il paragrafo 4.4). Nella malattia di Crohn, l’esperienza di risomministrazione, se i segni e i sintomi della malattia persistono, è limitata e non sono disponibili dati comparativi di rischio/beneficio delle soluzioni alternative per un trattamento continuo. Spondilite anchilosante Una infusione endovenosa di 5 mg/kg della durata di 2 ore seguita da infusioni supplementari di 5 mg/kg alle settimane 2 e 6 dalla prima infusione, poi ripetute dopo un tempo che può variare dalle 6 alle 8 settimane. Se un paziente non risponde entro 6 settimane (cioè dopo 2 dosi), non gli si deve somministrare nessun ulteriore trattamento. Risomministrazione per la malattia di Crohn e l'artrite reumatoide Se i segni e i sintomi della malattia si ripresentano, Remicade può essere somministrato nuovamente entro 16 settimane dall’ultima infusione. La somministrazione di Remicade ripetuta 2-4 anni dopo l’infusione precedente, senza ulteriori somministrazioni del farmaco, è stata associata a un fenomeno di 3 ipersensibilità ritardata in un numero significativo di pazienti con malattia di Crohn (vedere il paragrafo 4.4 e il paragrafo 4.8: “Ipersensibilità ritardata”). Non è noto il rischio di ipersensibilità ritardata a seguito di risomministrazione dopo un intervallo compreso tra 16 settimane e 2 anni dall'ultima somministrazione del farmaco. Pertanto, la risomministrazione non può essere raccomandata dopo un periodo superiore alle 16 settimane trascorso senza somministrazione del farmaco. Questo vale sia per i pazienti affetti da malattia di Crohn che per i pazienti affetti da Artrite reumatoide. Risomministrazione per la spondilite anchilosante Non sono state stabilite la tollerabilità e l’efficacia delle risomministrazioni diverse da quelle effettuate con un intervallo da 6 a 8 settimane. Per le istruzioni sulla preparazione e somministrazione si rimanda al paragrafo 6.6. 4.3 Controindicazioni Pazienti con tubercolosi o altre infezioni gravi quali sepsi, ascessi, e infezioni opportunistiche (vedere il paragrafo 4.4). Pazienti con insufficienza cardiaca da moderata a grave (Classe III/IV NYHA - New York Heart Association -) (vedere paragrafo 4.4 e 4.8). Remicade non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilità all’infliximab (vedere il paragrafo 4.8), ad altre proteine murine o ad uno qualsiasi degli eccipienti. 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego Reazioni all’infusione e ipersensibilità Infliximab è stato associato a reazioni acute correlate all’infusione, che includono shock anafilattico e reazioni da ipersensibilità ritardata (vedere il paragrafo 4.8: “Effetti indesiderati”). Reazioni acute all’infusione incluse reazioni anafilattiche di tipo immediato si possono verificare durante (entro secondi) o entro poche ore seguenti l’infusione. Se si verificano reazioni acute all’infusione, l’infusione deve essere interrotta immediatamente. Deve essere tenuto a disposizione un equipaggiamento d’emergenza, quale adrenalina, antistaminici, corticosteroidi ed un ventilatore artificiale. I pazienti possono essere pretrattati, ad es., con un antistaminico, idrocortisone e/o paracetamolo per prevenire gli effetti lievi e transitori. Si possono sviluppare anticorpi contro l’infliximab e sono stati associati ad una maggiore frequenza di reazioni all’infusione. Una bassa percentuale di reazioni all’infusione era rappresentata da gravi reazioni allergiche. Nei pazienti con malattia di Crohn, è stata inoltre osservata un’associazione tra lo sviluppo di anticorpi contro infliximab e una riduzione della risposta. La somministrazione concomitante di immunomodulatori è stata associata ad una minore incidenza di anticorpi contro infliximab e ad una riduzione della frequenza delle reazioni all’infusione. L’effetto di una terapia immunomodulatoria concomitante era più intenso nei pazienti trattati episodicamente che in pazienti soggetti alla terapia di mantenimento. I pazienti che abbiano sospeso la terapia con gli immunosoppressori prima o durante il trattamento con Remicade, presentano un maggiore rischio di sviluppare questi anticorpi. Gli anticorpi contro infliximab non possono essere sempre rilevati nei campioni di siero. Se si verificano reazioni gravi, deve essere approntato un trattamento sintomatico e non devono essere somministrate ulteriori infusioni di Remicade (vedere il paragrafo 4.8. “Immunogenicità”). Una reazione di ipersensibilità ritardata è stata osservata in un significativo numero di pazienti con malattia di Crohn (25%) ritrattati con infliximab dopo un periodo di 2-4 anni trascorso senza trattamento. I segni e i sintomi includevano mialgie e/o artralgie con febbre e/o esantema entro 12 giorni dopo il ritrattamento. In alcuni pazienti si sono verificati anche prurito, edema del viso, alle mani o labiale, disfagia, orticaria, mal di gola e/o cefalea. Occorre informare i pazienti di contattare 4 immediatamente il medico in caso si manifestasse un evento avverso indesiderato di tipo ritardato (vedere il paragrafo 4.8: “Ipersensibilità ritardata”). Se i pazienti vengono ritrattati dopo un periodo prolungato, devono essere strettamente controllati per verificare la comparsa di segni e sintomi di ipersensibilità ritardata. Infezioni Durante e dopo il trattamento con Remicade i pazienti devono essere strettamente monitorati per le infezioni tra cui la tubercolosi. Poiché l’eliminazione di infliximab può richiedere fino a sei mesi, il monitoraggio deve continuare durante questo periodo. L’ulteriore trattamento con Remicade non deve essere somministrato qualora un paziente sviluppi infezioni gravi o sepsi. Il fattore di necrosi tumorale alfa (TNFα) media l’infiammazione e modula le risposte immunitarie cellulari. Dati sperimentali dimostrano che il TNFα è essenziale per la risoluzione delle infezioni intracellulari. L’esperienza clinica dimostra che le difese immunitarie dell’ospite sono compromesse in alcuni pazienti trattati con infliximab. Va evidenziato che la soppressione del TNFα può anche mascherare i sintomi di un’infezione quali la febbre. In pazienti trattati con infliximab sono state segnalate infezioni opportunistiche ed altre infezioni inclusa la sepsi; alcune di queste infezioni hanno avuto esito fatale. In pazienti trattati con Remicade, sono stati segnalati casi di tubercolosi attiva, compresi tubercolosi miliare e casi di tubercolosi con localizzazione extrapolmonare. Alcuni di questi casi hanno avuto esito fatale. Prima di iniziare il trattamento con Remicade, tutti i pazienti devono essere valutati per tubercolosi sia attiva che inattiva (‘latente’). Questa valutazione deve includere una dettagliata anamnesi che comprenda una storia personale di tubercolosi o un possibile precedente contatto con una fonte di contagio di tubercolosi e precedenti e/o concomitanti terapie immunosoppressive. In tutti i pazienti devono essere effettuati appropriati test diagnostici quali ad esempio test cutanei della tubercolina e radiografia del torace (possono essere utilizzate linee guida locali). Si raccomanda che l’effettuazione di questi test venga riportata sulla Scheda di Allerta per il paziente. Si ricorda ai medici prescrittori il rischio di falsi negativi del test della tubercolina in particolare in pazienti gravemente ammalati o immunocompromessi. Qualora sia diagnosticata una tubercolosi attiva, la terapia con Remicade non deve essere iniziata. (vedere paragrafo 4.3) Qualora fosse diagnosticata una tubercolosi inattiva (‘latente’), prima di iniziare la terapia con Remicade deve essere iniziata una terapia di profilassi anti tubercolare in accordo alle linee guida locali. In queste condizioni, deve essere valutato molto attentamente il rapporto rischio / beneficio per il paziente. I pazienti con malattia di Crohn fistolizzante con fistole acute suppurative non devono iniziare la terapia con Remicade finchè non sia stata esclusa una sorgente di possibile infezione, e piu` specificatamente ascessi (vedere il paragrafo 4.3). Tutti i pazienti devono essere informati di richiedere il consiglio del medico se durante o dopo il trattamento con Remicade appaiono segni / sintomi suggestivi di tubercolosi (es. tosse persistente, deperimento / perdita di peso, febbricola). Somministrazione concomitante di un inibitore TNF-alfa e anakinra La somministrazione concomitante di etanercept (un altro agente inibitore del TNFα) e anakinra (un antagonista del recettore umano di interleuchina-1, ricombinante, non glicosilato) è stata associata con un aumento del rischio di infezioni gravi, di neutropenia e nessun beneficio supplementare rispetto alla somministrazione di questi farmaci singolarmente. Non sono state stabilite la tollerabilità e l’efficacia di anakinra utilizzata in combinazione con infliximab. Perciò la somministrazione combinata di infliximab e anakinra non è raccomandata. 5 Vaccinazioni Non ci sono dati disponibili sulla risposta a vaccinazioni con vaccini vivi o sulla trasmissione secondaria di infezione da vaccini vivi in pazienti sottoposti a terapia con anti-TNF. Si raccomanda di non somministrare contemporaneamente vaccini vivi. Reazioni autoimmuni La relativa deficienza del TNFα provocata dalla terapia anti-TNF, può portare all’avvio di un processo autoimmune. Qualora un paziente presenti sintomi predittivi di una sindrome simil-lupus in seguito al trattamento con Remicade e risulti positivo per gli anticorpi anti-DNA a doppia elica, non deve essere somministrato l’ulteriore trattamento con Remicade (vedere paragrafo 4.8: “Anticorpi antinucleari (ANA)/Anticorpi anti-DNA a doppia elica (dsDNA)”). Effetti a livello neurologico Infliximab e gli altri agenti inibitori del TNFα sono stati associati in rari casi a neurite ottica, convulsioni e comparsa o esacerbazione di sintomi clinici e/o delle evidenze radiografiche di patologie demielinizzanti inclusa la sclerosi multipla. In pazienti con patologie demielinizzanti del sistema nervoso centrale preesistenti o di recente manifestazione, i benefici ed i rischi del trattamento devono essere valutati con attenzione prima di iniziare la terapia con Remicade. Neoplasie maligne e malattie linfoproliferative Non è noto se il trattamento con infliximab possa aumentare il rischio di sviluppare queste patologie (vedere paragrafo 4.8). Insufficienza cardiaca Remicade deve essere utilizzato con cautela in pazienti con insufficienza cardiaca lieve (classe I/II NYHA). I pazienti devono essere strettamente controllati e il trattamento con Remicade deve essere interrotto nei pazienti che presentano nuovi sintomi od un peggioramento dei sintomi dell’insufficienza cardiaca (vedere paragrafo 4.3 e 4.8). Altri Il trattamento con Remicade in soggetti da 0 a 17 anni con artrite reumatoide o malattia di Crohn non è stato studiato. Finché non saranno disponibili dati di efficacia e tollerabilità in tale fascia di età, questo trattamento deve essere evitato. La farmacocinetica di infliximab nei pazienti anziani non è stata studiata. Non sono stati condotti studi nei pazienti con malattie epatiche o renali (vedere il paragrafo 5.2). Sono disponibili dati preclinici insufficienti per trarre conclusioni sugli effetti di infliximab sulla fertilità e sulla funzione riproduttiva generale (vedere paragrafo 5.3). L'esperienza sull'uso di Remicade in pazienti sottoposti ad intervento chirurgico è limitata. La lunga emivita di eliminazione di infliximab deve essere considerata allorché si pianifichi un intervento chirurgico. Un paziente che richiede un intervento mentre è sottoposto a trattamento con Remicade, deve essere strettamente monitorato per l’aumentato rischio di infezioni e devono essere prese in considerazione appropriate misure. L'esperienza sull'uso di Remicade in pazienti che sono stati sottoposti ad artroprotesi è limitata. Il trattamento di pazienti con stenosi intestinale secondaria alla malattia di Crohn non è raccomandato fino a quando non sia stato stabilito il rapporto rischio/beneficio in questa tipologia di pazienti. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione Ci sono indicazioni che l'uso concomitante di metotrexato e altri immunomodulatori in pazienti affetti da artrite reumatoide e malattia di Crohn riduca la formazione di anticorpi contro l'infliximab ed aumenti le concentrazioni plasmatiche di infliximab. Tuttavia i risultati non sono certi a causa dei limiti dei metodi utilizzati per il dosaggio di infliximab e degli anticorpi contro infliximab nel siero. Non 6 sembra che i corticosteroidi alterino la farmacocinetica di infliximab in modo clinicamente rilevante. Non si sa nulla in merito a possibili interazioni fra infliximab ed altri principi attivi. 4.6 Gravidanza ed allattamento Non sono disponibili dati clinici relativi all’esposizione di infliximab in gravidanza. A causa dell’inibizione del TNFα, infliximab somministrato durante la gravidanza potrebbe alterare le normali risposte immunitarie del neonato. Negli studi di tossicità sullo sviluppo condotti nel topo, utilizzando un anticorpo analogo che inibisce selettivamente la funzionalità del TNFα, del topo, non è stata riscontrata né alterazione della tossicità materna, né embriotossicità, né teratogenicità (vedere il paragrafo 5.3). La somministrazione di infliximab non è raccomandata durante la gravidanza. Le donne in età fertile devono ricorrere ad un adeguato metodo contraccettivo durante il trattamento con Remicade e continuarne l’uso per almeno 6 mesi dopo l’ultima somministrazione. Non è noto se infliximab venga escreto nel latte materno o assorbito sistemicamente dopo l’ingestione. Poiché le immunoglobuline umane vengono escrete nel latte materno, le donne non devono allattare per almeno 6 mesi dopo il trattamento con Remicade. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchine Non sono stati eseguiti studi per valutare gli effetti sulla capacità di guidare o utilizzare macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Negli studi clinici condotti con infliximab le reazioni avverse (ADR) sono state osservate in circa il 60 % dei pazienti trattati con infliximab e nel 40 % dei pazienti trattati con placebo. Le reazioni avverse, elencate nella Tabella 1, sono basate sull’esperienza degli studi clinici. Nell’ambito delle classi, suddivise per sistemi e apparati, le reazioni avverse sono elencate in base alla frequenza utilizzando le seguenti categorie: comune > 1/100, < 1/10; non comune > 1/1000, < 1/100; raro > 1/10000, < 1/1000. Le ADR più frequentemente riportate sono state le reazioni correlate all’infusione. Le reazioni correlate all’infusione (dispnea, orticaria e cefalea) sono state le cause più comuni che hanno determinato la sospensione del trattamento. Tabella 1 Effetti Indesiderati negli Studi Clinici Infezioni e infestazioni Comune: Infezione virale (es. influenza, infezioni da herpes) Non comune: Ascessi, cellulite, moniliasi, sepsi, infezioni batteriche, tubercolosi, infezioni fungine, orzaiolo Alterazioni del sangue e sistema linfatico Non comune: Anemia, leucopenia, linfoadenopatia, linfocitosi, linfopenia, neutropenia, trombocitopenia Alterazioni del sistema immunitario Comune: Reazioni simili alla malattia da siero Non comune: Sindrome simil-lupus, reazioni allergiche delle vie respiratorie, reazioni anafilattiche Disturbi psichiatrici Non comune: Depressione, confusione, ansia, amnesia, apatia, nervosismo, sonnolenza, insonnia 7 Alterazioni del sistema nervoso Comune: Cefalea, vertigini/capogiri Non comune: Accentuazione di patologie demielinizzanti suggestive di Raro: sclerosi multipla Meningite Disturbi oculari Non comune: Congiuntivite, endoftalmite, cheratocongiuntivite, edema perioculare Alterazioni cardiache Non comune: Sincope, bradicardia, palpitazioni, cianosi, aritmia, peggioramento dell’insufficienza cardiaca Tachicardia Raro: Alterazioni del sistema vascolare Comune: Rossore Non comune: Ecchimosi/ematoma, vampate di calore, ipertensione, ipotensione, petecchie, tromboflebite, vasospasmo, ischemia periferica Raro: Insufficienza circolatoria Alterazioni dell’apparato respiratorio, del torace e del mediastino Comune: Infezione delle alte vie respiratorie, infezione delle basse vie respiratorie (es. bronchite, polmonite), dispnea, sinusite Non comune: Epistassi, broncospasmo, pleurite, edema polmonare Raro: Alterazioni dell’apparato gastrointestinale Comune: Non comune: Raro: Versamento pleurico Nausea, diarrea, dolore addominale, dispepsia Stipsi, reflusso gastroesofageo, cheilite, diverticolite Perforazione intestinale, stenosi intestinale, emorragia intestinale Alterazioni del sistema epatobiliare Non comune: Funzionalità epatica alterata, colecistite Raro: Epatite Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: Rash cutaneo, prurito, orticaria, sudorazione aumentata, secchezza cutanea Non comune: Dermomicosi/ onicomicosi, eczema/ seborrea, eruzione bollosa, foruncolosi, ipercheratosi, acne rosacea, verruche, pigmentazione/ colorazione anormale della pelle, alopecia Alterazione dell’apparato muscoloscheletrico e tessuto connettivo Non comune: Mialgie, artralgie, lombalgia Alterazioni renali e delle vie urinarie Comune: Infezione del tratto urinario, pielonefrite Disordini del sistema riproduttivo e della mammella Non comune: Vaginite 8 Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione Comune: Affaticamento, dolore toracico, reazioni correlate all’infusione, febbre Non comune: Reazioni al sito di iniezione, edema, dolore, brividi/ tremori, processo di cicatrizzazione alterato Raro: Lesioni granulomatose Indagini diagnostiche Comune. Elevate transaminasi epatiche Non comune: Autoanticorpi, alterazioni del complemento Tabella 2 Effetti indesiderati basati su segnalazioni di farmacovigilanza in seguito alla commercializzazione del prodotto (comune > 1/100, < 1/10; non comune > 1/1000, < 1/100; raro > 1/10000, < 1/1000; molto raro < 1/10000, incluse segnalazioni isolate). Infezioni e infestazioni Raro: Infezioni opportunistiche (quali tubercolosi, micobatteri atipici, polmonite da pneumocistosi, istoplasmosi, coccidioidomicosi, criptococcosi, aspergillosi, listeriosi e candidosi) Salmonellosi Molto raro: Alterazioni del sangue e sistema linfatico Raro: Pancitopenia Molto raro: Anemia emolitica, porpora trombocitopenica idiopatica, porpora trombocitopenica trombotica, agranulocitosi Alterazioni del sistema immunitario Non comune: Reazioni anafilattiche Raro: Shock anafilattico, malattia da siero, vasculite Alterazioni del sistema nervoso Raro: Patologie demielinizzanti (quali sclerosi multipla e neurite ottica), sindrome di Guillain-Barré, neuropatie, torpore, formicolio, convulsioni Molto raro: Mielite trasversa Alterazioni cardiache Molto Raro: Effusione pericardica Alterazioni dell’apparato respiratorio, del torace e del mediastino Raro: Polmonite interstiziale/fibrosi Alterazioni dell’apparato gastrointestinale Pancreatite Raro: Alterazioni del sistema epatobiliare Raro: Epatite Molto raro: Danno epatocellulare Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo Raro: Vasculite (essenzialmente cutanea) Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione Comune: Reazioni correlate all’infusione Reazioni correlate all’infusione: Negli studi clinici, una reazione correlata all’infusione è stata definita come ogni evento avverso verificatosi durante un’infusione o entro 1-2 ore dopo l’infusione. Negli 9 studi clinici circa il 20% dei pazienti trattati con infliximab rispetto a circa il 10% dei pazienti trattati con placebo, ha presentato effetti correlati con l’infusione. Circa il 3% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa delle reazioni correlate all’infusione e tutti i pazienti si sono ristabiliti con o senza terapia medica. Nel periodo successivo alla commercializzazione sono stati associati alla somministrazione di Remicade dei casi di reazioni anafilattoidi, inclusi edema di laringe/faringe, grave broncospasmo e convulsioni. Ipersensibilità ritardata: In uno studio condotto su 41 pazienti ritrattati con infliximab dopo un periodo di 2-4 anni trascorso senza trattamento, 10 pazienti hanno manifestato effetti indesiderati tra il 3° e il 12° giorno dopo l’infusione. In 6 di tali pazienti gli effetti sono stati considerati gravi. Segni e sintomi comprendevano mialgie e/o artralgie con febbre e/o esantema. In alcuni pazienti si sono manifestati prurito, edema del viso, alle mani e labiale, disfagia, orticaria, mal di gola e cefalea. Un insieme analogo di eventi avversi ritardati non è stato osservato negli altri studi clinici che coinvolgevano un totale di 771 pazienti che hanno ricevuto un totale di 4.797 infusioni con intervalli in genere di 14 settimane o meno, ma compresi tra 1 e 55 settimane. Negli studi in corso e nei rapporti successivi alla commercializzazione, questi eventi sono stati rari e si sono verificati ad intervalli inferiori a 1 anno. In uno studio di 1 anno con infusioni ripetute in pazienti con malattia di Crohn (studio ACCENT I), l’incidenza di reazioni derivanti dallo sviluppo di reazioni simili alla malattia da siero è stata del 2,4 %. Immunogenicità: Era più probabile (con una frequenza approssimativamente di 2-3 volte superiore) che pazienti che avevano sviluppato anticorpi verso infliximab manifestassero delle reazioni derivanti dall’infusione. L’uso concomitante di agenti immunosoppressori è sembrato ridurre la frequenza di reazioni correlate all’infusione. In studi clinici nei quali sono state somministrate dosi singole e multiple di infliximab comprese tra 1 e 20 mg/kg, sono stati riscontrati anticorpi verso infliximab in 140 dei 980 (14%) pazienti sottoposti a una qualsiasi terapia immunosoppressiva, e in 92 dei 383 (24%) pazienti senza terapia immunosoppressiva. 6 dei 77 pazienti (8%) con artrite reumatoide trattati ripetutamente con il dosaggio raccomandato e con metotrexato hanno sviluppato anticorpi verso infliximab. Circa il 6 - 13 % dei pazienti con malattia di Crohn che hanno ricevuto il trattamento di mantenimento ha sviluppato anticorpi contro infliximab. L’incidenza di anticorpi era di 2-3 volte superiore per i pazienti trattati episodicamente. A causa di limiti metodologici, un test negativo non ha escluso la presenza di anticorpi verso infliximab. Alcuni pazienti che hanno sviluppato titoli elevati di anticorpi verso infliximab hanno presentato una efficacia ridotta (vedere il paragrafo 4.4: “Reazioni all’infusione e ipersensibilità”). Infezioni: Negli studi clinici, il 35% dei pazienti trattati con infliximab é stato trattato per infezioni, rispetto al 22% dei pazienti trattati con placebo. Infezioni gravi, come polmonite, sono state evidenziate nel 5% dei pazienti trattati sia con infliximab che con placebo (vedere il paragrafo 4.4). Tra le segnalazioni spontanee riportate nel periodo successivo alla commercializzazione, le infezioni sono l’evento avverso grave più comune. Alcuni dei casi hanno avuto un esito fatale. Quasi il 50 % dei decessi riportati è stato associato ad infezione. Sono stati riportati casi di tubercolosi, qualche volta fatali, inclusi casi di tubercolosi miliare e di tubercolosi a localizzazione extrapolmonare (vedere paragrafo 4.4). Neoplasie maligne e malattie linfoproliferative: In studi clinici condotti con infliximab e durante i periodi di follow-up a lungo termine pari a 3 anni, rappresentanti 2914 pazienti/anno, sono stati rilevati 6 casi di linfomi e 18 altri tumori, rispetto a quattro casi di tumore osservati nel gruppo di pazienti trattati con placebo durante i 389 pazienti/anno. Questi risultati ed incidenze erano simili a quelle attese per le popolazioni studiate. Da agosto 1998 ad agosto 2002 sono stati riportati 483 casi di sospette neoplasie maligne di cui 107 in pazienti con malattia di Crohn, 300 in pazienti con artrite reumatoide e 76 in pazienti con altre malattie. Si è stimato che durante questo periodo, circa 340.000 pazienti siano stati trattati con infliximab. Non è noto se l'esposizione a infliximab possa aumentare l'incidenza di queste patologie. Sono sconosciuti gli effetti immunosoppressivi a lungo termine dovuti all'uso concomitante di metotrexato e infliximab. 10 Insufficienza cardiaca: In uno studio di fase II avente lo scopo di valutare Remicade nell’insufficienza cardiaca congestizia (CHF) è stata evidenziata una più elevata incidenza di mortalità dovuta al peggioramento dell’insufficienza cardiaca in pazienti trattati con Remicade in particolare in quelli trattati con la dose più elevata di 10 mg/kg (cioè il doppio della dose approvata). In questo studio, 150 pazienti con CHF di classe III e IV NYHA (frazione di eiezione ventricolare sinistra ≤ 35 %), sono stati trattati con 3 infusioni di Remicade 5 mg/kg, 10 mg/kg, o placebo in un periodo di 6 settimane. A 38 settimane, 9 dei 101 pazienti trattati con Remicade (2 a 5 mg/kg e 7 a 10 mg/kg), sono deceduti mentre si è verificato un caso di decesso tra i 49 pazienti trattati con placebo. Anticorpi antinucleari (ANA)/anticorpi anti-DNA a doppia elica (dsDNA): Circa metà dei pazienti trattati in studi clinici con infliximab che erano ANA negativi al basale sono diventati ANA positivi durante lo studio, rispetto a circa un quinto dei pazienti trattati con placebo. Anticorpi anti-dsDNA sono stati recentemente rilevati in circa il 17 % dei pazienti trattati con infliximab rispetto allo 0 % dei pazienti trattati con placebo. Nell’ultima valutazione, il 57% dei pazienti trattati con infliximab é rimasto positivo agli anticorpi anti-dsDNA. Comunque, segnalazioni di sindromi lupus e lupus simili rimangono non frequenti. 4.9 Sovradosaggio Sono state somministrate dosi singole fino ad un massimo di 20 mg/kg senza effetti tossici. Non ci sono esperienze cliniche di sovradosaggio. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: Sostanze ad azione immunosoppressiva selettiva, codice ATC: L04A A12. Proprietà farmacodinamiche: infliximab è un anticorpo chimerico, umano-murino, monoclonale, che si lega con alta affinità sia alla forma solubile che a quella transmembrana del TNFα, ma non alla linfotossina α (TNFβ). Infliximab inibisce in vitro l'attività del TNFα in un ampio intervallo di dosaggi biologici. Infliximab preveniva la malattia nei topi transgenici che sviluppano poliartrite come conseguenza della espressione essenziale del TNFα umano, e quando somministrato dopo l’insorgenza della malattia consentiva la regressione delle erosioni articolari. In vivo, infliximab forma rapidamente complessi stabili con il TNFα umano, processo che porta alla perdita di attività biologica del TNFα. Sono state rilevate alte concentrazioni di TNFαα nelle articolazioni dei pazienti con artrite reumatoide e correlate all’elevata attività della malattia. Il trattamento con infliximab ha determinato nell’artrite reumatoide la riduzione dell’infiltrazione delle cellule infiammatorie nelle aree infiammate delle articolazioni e dell’espressione delle molecole mediatrici della adesione cellulare, della chemiotassi e della degradazione tissutale. Dopo il trattamento con infliximab i pazienti hanno presentato ridotti livelli di interleuchina 6 sierica (IL-6) e di proteina C-reattiva (PCR) rispetto ai valori precedenti al trattamento. Inoltre i linfociti del sangue periferico non hanno evidenziato un calo significativo del numero e della risposta proliferativa al test in vitro di stimolazione mitogena rispetto alle cellule dei pazienti non trattati. Una valutazione istologica delle biopsie del colon, eseguite prima e 4 settimane dopo la somministrazione di infliximab, ha evidenziato una sostanziale riduzione del TNFα rilevabile. Il trattamento con infliximab di pazienti con malattia di Crohn era anche associato ad una sostanziale riduzione della concentrazione sierica della PCR, marker infiammatorio comunemente elevato. La conta totale dei leucociti periferici era influenzata in misura minima nei pazienti trattati con infliximab, nonostante le alterazioni di linfociti, monociti e neutrofili riflettessero variazioni rispetto ai valori normali. Le cellule mononucleate (PBMC) del sangue periferico dei pazienti trattati con infliximab hanno mostrato una capacità di risposta proliferativa inalterata agli stimoli, rispetto ai pazienti non trattati; ed inoltre, in seguito al trattamento con infliximab, non si sono osservati cambiamenti 11 sostanziali nella produzione di citochine da parte delle cellule PBMC stimolate. L’analisi delle cellule mononucleate della lamina propria ottenute in seguito a biopsia della mucosa intestinale ha messo in evidenza che il trattamento con infliximab ha provocato una riduzione del numero di cellule in grado di esprimere il TNFα e l’interferone γ. Ulteriori studi istologici hanno fornito evidenza del fatto che il trattamento con infliximab riduce l’infiltrazione di cellule dell'infiammazione nelle aree dell’intestino coinvolte e la presenza in queste sedi di marker dell’infiammazione. Efficacia clinica Artrite reumatoide L’efficacia di infliximab é stata valutata in due studi pilota multicentrici, randomizzati, in doppio cieco: ATTRACT e ASPIRE. In entrambe gli studi, era consentito l’uso concomitante di dosi stabili di acido folico, corticosteroidi orali (≤ 10 mg/die) e/o di farmaci antiinfiammatori non steroidei. Gli endpoint primari erano la riduzione di segni e sintomi come definita dai criteri dell’American College of Rheumatology (ACR20 per ATTRACT, indicatore ACR-N per ASPIRE), la prevenzione del danno strutturale articolare e il miglioramento della funzionalità. Una riduzione dei segni e dei sintomi è stata definita come un miglioramento pari ad almeno il 20% (ACR20) del numero di articolazioni dolenti e tumefatte e in 3 dei seguenti 5 criteri: (1) valutazione globale del medico, (2) valutazione globale del paziente, (3) valutazione della funzionalità/disabilità, (4) della scala analogica visiva del dolore, (5) della velocità di eritrosedimentazione o della proteina C-reattiva. ACR-N utilizza gli stessi criteri di ACR20, calcolati considerando la percentuale più bassa di miglioramento nel conteggio delle articolazioni tumefatte, delle articolazioni dolenti e la mediana delle rimanenti 5 componenti della risposta dell’ACR. Il danno strutturale articolare (erosione e riduzione della rima articolare) in entrambi le mani ed i piedi, è stato misurato valutando la modifica rispetto al basale del punteggio totale di Sharp-modificato da van der Heijde. Il questionario di valutazione della salute (HAQ; scala da 0 a 3), è stato utilizzato per valutare la modificazione media nel tempo, rispetto al basale, della funzionalità. Lo studio ATTRACT ha valutato le risposte alle settimane 30, 54 e 102 in uno studio controllato con placebo in 428 pazienti con artrite reumatoide attiva nonostante il trattamento con metotrexato. Circa il 50% dei pazienti era nella classe funzionale III. I pazienti erano trattati con placebo, 3 mg/kg o 10 mg/kg di infliximab alle settimane 0, 2 e 6 e in seguito ogni 4 o 8 settimane. Tutti i pazienti assumevano una dose stabile di metotrexato (mediana di 15 mg/settimana) per i 6 mesi precedenti l’arruolamento e rimanevano con dosi stabili durante lo studio. I risultati alla settimana 54 (ACR20, il punteggio totale di Sharp-modificato da van der Heijde e HAQ), sono riportati nella tabella 2. Una maggiore incidenza di risposta clinica (ACR50 e ACR70), è stata osservata in tutti i gruppi trattati con infliximab alle settimane 30 e 54 rispetto al metotrexato in monoterapia. Un rallentamento della progressione del danno strutturale articolare (erosione e riduzione della rima articolare), è stato osservato in tutti i gruppi trattati con infliximab a 54 settimane (Tabella 3). Gli effetti osservati dopo 54 settimane sono stati mantenuti fino alla settimana 102 di trattamento. A causa del numero di interruzioni del trattamento, non è stato possibile definire l’entità della differenza di effetto tra i gruppi trattati con infliximab e metotrexato in monoterapia. Tabella 3 Risposta ACR20, Danno strutturale articolare e Funzionalità alla settimana 54, ATTRACT infliximabb 3 mg/kg 3 mg/kg q 4 sett. Controlloa q 8 sett. Pazienti con risposta ACR20/pazienti 15/88 36/86 41/86 trattati (%)c (17%) (42%) (48%) 12 10 mg/kg q 8 sett. 51/87 (59%) 10 mg/kg q 4 sett. 48/81 (59%) Tutti i gruppi infliximabb 176/340 (52%) Punteggio totaled (Sharp-modificato da van der Heijde) Differenza rispetto al basale 7,0 ± 10,3 1,3 ± 6,0 (Media ± SDc ) Medianac (Intervallo interquartile) 4,0 (0,5.9,7) 1,6 ± 8,5 0,2 ± 3,6 -0,7 ± 3,8 0,6 ± 5,9 0,5 0,1 0,5 -0,5 0,0 (-1,5.3,0) (-2,5.3,0) (-1,5.2,0) (-3,0.1,5) (-1,8.2,0) Pazienti senza deterioramento/pazienti 13/64 valutati (%)c (20%) 34/71 (48%) 35/71 (49%) 37/77 (48%) 44/66 (67%) 150/285 (53%) Modifica nel tempo dell’ HAQ rispetto 87 al basalee (pazienti valutati) 86 85 87 81 339 Media ± SDc 0,4 ± 0,3 0,5 ± 0,4 0,5 ± 0,5 0,4 ± 0,4 0,4 ± 0,4 0,2 ± 0,3 a: controllo = Tutti i pazienti avevano AR attiva nonostante un trattamento con dosi stabili di metotrexato nei 6 mesi precedenti l’arruolamento e dovevano rimanere a dosi stabili durante lo studio. L’uso concomitante di dosi stabili di corticosteroidi orali (≤ 10 mg/day) e/o di un farmaco antiinfiammatorio non steroideo, era permessa; era somministrato un supplemento di folati. b: tutte le dosi di infliximab erano somministrate in concomitanza a metotrexato e folati e in alcuni casi con corticosteroidi e/o farmaci antinfiammatori non steroidei c: p < 0,001, per ciascun gruppo di trattamento con infliximab rispetto al gruppo di controllo d: valori più elevati indicano un danno articolare maggiore. e: HAQ = Questionario di valutazione della salute; valori più elevati indicano un’invalidità minore. Lo studio ASPIRE ha valutato le risposte alla settimana 54 in 1004 pazienti non trattati con metotrexato con artrite reumatoide attiva (conteggio mediano delle articolazioni tumefatte e dolenti: 19 e 31, rispettivamente) di recente insorgenza (durata della malattia ≤ 3 anni, mediana di 0,6 anni). Tutti i pazienti ricevevano metotrexato (ottimizzato a 20 mg/settimana entro la settimana 8) in associazione a placebo o infliximab 3 mg/kg o 6 mg/kg alle settimane 0, 2 e 6 ed in seguito ogni 8 settimane. I risultati alla settimana 54 sono illustrati in Tabella 4. Dopo 54 settimane di trattamento, entrambe le dosi di infliximab + metotrexato davano un miglioramento statisticamente significativo dei segni e dei sintomi superiore rispetto al solo metotrexato, così come misurato dalla proporzione dei pazienti che raggiungeva le risposte ACR20, 50 e 70. In ASPIRE, più del 90% dei pazienti avevano almeno due radiografie valutabili. La riduzione della velocità di progressione del danno strutturale era osservato alle settimane 30 e 54 nei gruppi trattati con infliximab + metotrexato rispetto al solo metotrexato. 13 Tabella 4 Effetti su ACRn, danno strutturale articolare e funzionalità alla settimana 54, ASPIRE Infliximab + MTX Placebo + MTX 282 3 mg/kg 359 6 mg/kg 363 Combinazione 722 Soggetti randomizzati Percentuale di miglioramentoACR Media ± SDa 24.8 ± 59.7 37.3 ± 52.8 42.0 ± 47.3 39.6 ± 50.1 Variazione dal basale nel punteggio totale di Sharp-modificato da van der Heijde b Media ± SDa 3.70 ± 9.61 0.42 ± 5.82 0.51 ± 5.55 0.46 ± 5.68 0.43 0.00 0.00 0.00 Mediana Miglioramento dal basale in HAQ mediato sul periodo dalla settimana 30 alla settimana 54c Media ± SDd 0.68 ± 0.63 0.80 ± 0.65 0.88 ± 0.65 0.84 ± 0.65 a: p < 0.001, per ciascun gruppo in trattamento con infliximab vs. controllo b: valori più elevati indicano un maggior danno articolare. c: valori più elevati indicano una minore invalidità; HAQ = Health Assessment Questionnaire. d: p = 0.030 e < 0.001 per i gruppi di trattamento da 3 mg/kg e 6 mg/kg, rispettivamente vs. placebo + MTX. Malattia di Crohn Trattamento di induzione nella malattia di Crohn in fase attiva, di grado grave L’efficacia di una singola dose di infliximab é stata valutata in 108 pazienti con malattia di Crohn in fase attiva, la cui entità andava da moderata a grave (Indice di attività della malattia di Crohn (CDAI) ≥ 220 ≤ 400) in uno studio di tipo "dose-risposta", randomizzato, effettuato in doppio cieco, e confrontato con placebo. Dei 108 pazienti, 27 sono stati trattati con il dosaggio raccomandato di infliximab (5 mg/kg). Tutti i pazienti avevano manifestato una risposta inadeguata alle precedenti terapie convenzionali. È stato permesso l’uso concomitante di dosi invariate di terapie convenzionali ed il 92% dei pazienti ha quindi continuato a ricevere tali farmaci. L’obiettivo primario era il calcolo del numero di pazienti che manifestavano una risposta clinica, definita come diminuzione del CDAI di ≥ 70 punti rispetto ai valori basali, alla quarta settimana e senza aumento della posologia dei farmaci concomitanti o di interventi chirurgici per la malattia di Crohn. I pazienti che hanno risposto alla quarta settimana sono stati seguiti fino alla dodicesima. Gli obiettivi secondari comprendevano il numero di pazienti in remissione clinica alla quarta settimana (CDAI < 150) e la risposta clinica nel tempo. Alla quarta settimana, dopo una dose singola del farmaco in studio, 22/27 (81%) pazienti trattati con infliximab alla dose di 5 mg/kg, hanno manifestato una risposta clinica rispetto a 4/25 (16 %) pazienti trattati con placebo (p < 0,001). Sempre alla quarta settimana, 13/27 (48%) pazienti trattati con infliximab hanno manifestato una remissione clinica (CDAI < 150) rispetto a 1/25 (4%) pazienti trattati con placebo. Una risposta era stata osservata entro due settimane, con un massimo dopo quattro settimane. Nell’ultima osservazione, dopo 12 settimane, 13/27 (48%) pazienti a cui era stato somministrato infliximab rispondeva ancora alla terapia. Trattamento di mantenimento nella malattia di Crohn in fase attiva, di grado grave L’efficacia di infusioni ripetute con infliximab è stata valutata in uno studio di 1 anno. Un totale di 573 pazienti con malattia di Crohn attivo (CDAI ≥ 220≤400) ha ricevuto una singola infusione di 5 mg/kg alla settimana 0. Sessantotto di questi pazienti (12 %) rientrava nella popolazione definita nelle indicazioni (vedere paragrafo 4.1). Alla settimana 2, trecentotrentacinque (58 %) pazienti responsivi all’infusione di 5 mg/kg sono stati randomizzati in uno dei tre gruppi di trattamento; un gruppo di 14 mantenimento con placebo, un gruppo di mantenimento con 5 mg/kg e un gruppo di mantenimento con 10 mg/kg hanno ricevuto infusioni ripetute alla settimana 2, 6 ed ogni 8 settimane. Alla settimana 30, un numero significativamente superiore di pazienti (42 %) inclusi nel gruppo di mantenimento con trattamento combinato con infliximab ha raggiunto la remissione clinica, rispetto al gruppo di pazienti in mantenimento con placebo (21 %). Nel gruppo di mantenimento con trattamento combinato con infliximab, il tempo medio di perdita di risposta clinica era di 46 settimane, rispetto alle 19 settimane del gruppo in trattamento di mantenimento con placebo (p < 0,001). Sono stati ottenuti risultati simili nelle analisi dei sottogruppi della popolazione definita nelle indicazioni (vedere paragrafo 4.1). Alla settimana 30, sono stati osservati miglioramenti nelle valutazioni di qualità di vita, sia per i punteggi IBDQ che SF-36, nei gruppi di mantenimento con infliximab, rispetto al gruppo di mantenimento con placebo (p < 0,001). Trattamento di induzione nella malattia di Crohn fistolizzante in fase attiva L’efficacia é stata valutata anche in uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto su 94 pazienti con malattia di Crohn, che presentavano fistole da almeno 3 mesi. Trentuno di questi pazienti sono stati trattati con 5 mg/kg di infliximab. Circa il 93% dei pazienti era stato precedentemente sottoposto a terapia antibiotica o immunosoppressiva. È stato consentito un uso concomitante e a dosi invariate di terapie convenzionali e l’83% dei pazienti ha continuato a ricevere almeno uno di questi farmaci. I pazienti ricevevano tre dosi di placebo o infliximab alle settimane 0, 2 e 6. Il follow-up dei pazienti era di 26 settimane. L’obiettivo primario era il numero di pazienti che manifestavano una risposta clinica, definita come una riduzione ≥ 50%, rispetto ai valori basali, del numero di fistole spurganti, dopo lieve compressione, almeno in due controlli consecutivi (a distanza di 4 settimane), senza un aumento del dosaggio delle terapie farmacologiche concomitanti o degli interventi chirurgici per la malattia di Crohn. Il 68% (21/31) dei pazienti a cui è stato somministrato infliximab alla dose di 5 mg/kg, ha manifestato una risposta clinica rispetto al 26% (8/31) dei pazienti trattati con placebo (p = 0,002). Il tempo medio di risposta nel gruppo trattato con infliximab era di 2 settimane. La durata media della risposta era di 12 settimane. Inoltre, nel 55% dei pazienti a cui era stato somministrato infliximab si è osservata la chiusura di tutte le fistole, rispetto al 13% dei pazienti trattati con placebo (p = 0,001). Trattamento di mantenimento nella malattia di Crohn fistolizzante in fase attiva L’ efficacia di infusioni ripetute di infliximab in pazienti con malattia di Crohn fistolizzante é stata valutata in uno studio di 1 anno. Un totale di 306 pazienti ha ricevuto 3 dosi di infliximab 5 mg/kg alle settimane 0, 2 e 6. Al basale, 87 % dei pazienti aveva fistole perianali, 14 % aveva fistole addominali, 9 % aveva fistole rettovaginali. Il punteggio CDAI mediano era 180. Centonovantacinque pazienti che rispondevano alle 3 dosi (come definizione di risposta vedere la descrizione dell’endpoint primario dello studio precedente) sono stati randomizzati alla settimana 14 per essere trattati con placebo o con 5 mg/kg di infliximab ogni 8 settimane fino alla settimana 46. Un periodo significativamente più elevato di perdita della risposta clinica è stato osservato nel gruppo di mantenimento con infliximab rispetto al gruppo di mantenimento con placebo (p < 0,001). Il tempo mediano di perdita della risposta era > 40 settimane nel gruppo infliximab rispetto alle 14 settimane del gruppo placebo. La maggior parte dei pazienti presentava una perdita di risposta dovuta all’aumento di medicazioni per la malattia di Crohn e non dovuta a una riduzione < 50 % nel numero di fistole drenanti. Alla settimana 54, il gruppo infliximab mostrava miglioramenti significativi nel punteggio CDAI rispetto al basale, rispetto al gruppo placebo (p = 0,04). Non vi era una differenza significativa tra placebo e infliximab nella percentuale di pazienti con una chiusura prolungata di tutte le fistole fino alla settimana 54, nei sintomi proctalgia, ascessi e infezioni del tratto urinario o per il numero di nuove fistole sviluppatesi durante il trattamento. Spondilite anchilosante L’efficacia e la tollerabilità sono state studiate in uno studio multicentrico in doppio cieco, in cui infliximab è stato valutato in 70 pazienti con spondilite anchilosante (attività della malattia [indice 15 Bath dell’attività di malattia della spondilite anchilosante (BASDAI) con punteggio > 4] e dolore [punteggio NRS > 4]). Durante la fase in doppio cieco, durata 3 mesi, i pazienti sono stati trattati o con infliximab 5 mg/kg o con placebo alle settimane 0, 2, 6 (35 pazienti per gruppo). A partire dalla settimana 12, i pazienti trattati fino a quel momento con placebo hanno iniziato ad essere trattati con infliximab e quindi tutti i pazienti hanno poi ricevuto infliximab alla dose di 5 mg/kg ogni 6 settimane fino alla settimana 54. Il trattamento con infliximab ha determinato un miglioramento nei segni e nei sintomi, come rilevato dal BASDAI, con il 57 % dei pazienti trattati con infliximab che hanno raggiunto almeno il 50 % di riduzione rispetto al basale nel punteggio BASDAI (il punteggio basale medio era 6,5 nel gruppo trattato con infliximab e 6,3 nel gruppo trattato con placebo), rispetto al 9 % dei pazienti trattati con placebo (p < 0,01). E’ stato osservato un miglioramento alla settimana 2 ed è stato mantenuto fino alla settimana 54. La funzionalità fisica e la qualità di vita (SF-36) sono migliorate in modo simile. Nello studio, l’efficacia non è stata valutata nei pazienti HLA-B27 negativi (n = 7). 5.2 Proprietà farmacocinetiche Infusioni endovenose singole di 1, 3, 5, 10 o 20 mg/kg di infliximab hanno aumentato sia la concentrazione massima sierica (Cmax) che l’area sotto la curva concentrazione-tempo (AUC) in maniera proporzionale alla dose. Il volume di distribuzione allo steady state (Vd mediano pari a 3,04,1 litri) risultava indipendente dalla dose somministrata mostrando quindi che infliximab viene distribuito principalmente nel compartimento vascolare. Non è stata osservata dipendenza delle caratteristiche farmacocinetiche dal tempo. La via di eliminazione di infliximab non è stata caratterizzata. Infliximab non modificato non è stato rinvenuto nelle urine. Non sono state osservate differenze maggiori della clearance o del volume di distribuzione correlate all'età o al peso in pazienti affetti da artrite reumatoide. La farmacocinetica di infliximab nei pazienti anziani non è stata studiata. Non sono stati condotti studi in pazienti con funzionalità epatica o renale alterata. Alle dosi singole di 3, 5 o 10 mg/kg, i valori medi di Cmax erano rispettivamente 77, 118 e 277 microgrammi/ml. L’emivita terminale media a queste dosi era compresa fra 8 e 9,5 giorni. Nella maggior parte dei pazienti, alla dose singola consigliata di 5 mg/kg per la malattia di Crohn e di 3 mg/kg ogni 8 settimane per il mantenimento nell’artrite reumatoide, infliximab poteva essere rilevato nel siero per almeno 8 settimane. La somministrazione ripetuta di infliximab (5 mg/kg alle settimane 0, 2 e 6 nella malattia di Crohn fistolizzante, 3 o 10 mg/kg ogni 4 o 8 settimane nell'artrite reumatoide) ha determinato un leggero accumulo di infliximab nel siero dopo la seconda dose. Non è stato osservato un ulteriore accumulo clinicamente rilevante. Nella maggior parte dei pazienti con malattia di Crohn fistolizzante, infliximab è stato rilevato nel siero per 12 settimane (intervallo di 4-28 settimane) dopo somministrazione dello schema terapeutico. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Infliximab non dà reazione crociata con il TNFα nelle specie animali diverse dall’uomo e dallo scimpanzè. Pertanto, i dati preclinici convenzionali di sicurezza con infliximab sono limitati. In uno studio di tossicità sullo sviluppo condotto nel topo, utilizzando un anticorpo analogo che inibisce selettivamente l'attività funzionale del TNFα del topo, non è stata riscontrata, tossicità materna, embriotossicità, teratogenicità. In uno studio sulla fertilità e sulla funzionalità riproduttiva generale, il numero di topi gravidi era ridotto dopo la somministrazione dello stesso anticorpo analogo. Non è noto se questi risultati fossero dovuti agli effetti sui maschi e/o sulle femmine. In uno studio a 6 mesi sulla tossicità a dose ripetuta sui ratti, usando gli stessi analoghi anticorpi per il TNFα murino, sono stati osservati dei depositi cristallini sulla capsula del cristallino di alcuni dei ratti maschi trattati. Nessun esame oftalmologico specifico è stato effettuato su pazienti per valutare la rilevanza di questo evento negli esseri umani. Non sono stati condotti studi a lungo termine per valutare il potenziale carcinogenico di infliximab. Negli studi condotti in topi deficienti di TNFα è stato dimostrato che non si riscontra aumento di tumori quando provocati con noti iniziatori e/o promotori tumorali. 16 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Saccarosio, polisorbato 80, sodio fosfato monobasico, sodio fosfato dibasico. 6.2 Incompatibilità In assenza di studi di compatibilità, questo farmaco non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali. 6.3 Periodo di validità 3 anni La stabilità chimica e fisica in uso della soluzione ricostituita è stata dimostrata per 24 ore a temperatura ambiente (25°C). Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato il prima possibile e comunque entro 3 ore dalla ricostituzione e diluizione. Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi di stoccaggio e le condizioni di conservazione precedenti all’uso sono una responsabilità dell’utilizzatore e non devono in ogni caso superare le 24 ore ad una temperatura compresa tra 2 e 8°C. 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione Conservare in frigorifero (2°C-8°C). Non congelare. 6.5 Natura e contenuto della confezione Remicade viene fornito sotto forma di polvere liofilizzata in flaconcini di vetro monouso (Tipo I), provvisti di tappi in gomma e ghiera in alluminio, protetti da un cappuccio in plastica. Remicade è disponibile in confezioni da 1, 2 o 3 flaconcini. E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione 1. Calcolare la dose ed il numero di flaconcini di Remicade necessari. Ogni flaconcino di Remicade contiene 100 mg di infliximab. Calcolare il volume totale richiesto della soluzione di Remicade ricostituita. 2. In condizioni asettiche, ricostituire ogni flaconcino di Remicade con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili con una siringa con ago di calibro 21 gauge (0,8 mm) o più piccolo. Togliere la linguetta in alluminio del flaconcino e pulire il tappo con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool al 70%. Inserire l’ago della siringa nel flaconcino attraverso il centro del tappo in gomma e dirigere il flusso di acqua per preparazioni iniettabili verso la parete di vetro del flaconcino. Non usare il flaconcino se non è sottovuoto. Fare ruotare delicatamente la soluzione per sciogliere completamente la polvere liofilizzata. Non scuotere energicamente o a lungo. NON AGITARE. Durante la ricostituzione si può verificare la formazione di schiuma. Lasciare riposare la soluzione ricostituita per 5 minuti. Controllare che la soluzione sia da incolore a gialla ed opalescente; la soluzione può presentare alcune piccole particelle traslucide, dato che infliximab è una proteina. Non usare la soluzione se si notano particelle opache, scolorimento o altri corpi estranei. 3. Diluire a 250 ml il volume totale della dose di soluzione ricostituita di Remicade utilizzando una soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) per infusione. Ciò può essere effettuato prelevando un volume di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) per infusione, dal flacone di vetro o dalla sacca per infusione da 250 ml, pari al volume di Remicade ricostituito. Aggiungere 17 lentamente il volume totale di soluzione ricostituita di Remicade al flacone o alla sacca per infusione da 250 ml. Mescolare delicatamente. 4. Somministrare la soluzione per infusione in non meno di 2 ore (a non più di 2 ml/min). Utilizzare solo un set per infusione con un filtro in linea sterile, non pirogeno, con bassa capacità legante le proteine (diametro dei pori 1,2 micrometri o meno). Poiché non è contenuto nessun conservante, si raccomanda di iniziare la somministrazione della soluzione per infusione endovenosa non appena possibile ed entro 3 ore dalla ricostituzione e diluizione. Se la ricostituzione e la diluizione vengono effettuate in condizioni di asepsi, la soluzione per infusione di Remicade può essere utilizzata entro 24 ore se conservata a temperatura compresa tra 2°C e 8°C. La soluzione non utilizzata non deve essere conservata per un successivo utilizzo. 5. Non sono stati condotti studi sulla compatibilità fisica e biochimica per valutare la somministrazione combinata di Remicade con altri agenti. Non somministrare Remicade in concomitanza ad altri farmaci nella stessa linea endovenosa. 6. Prima della somministrazione, controllare visivamente il farmaco per accertarsi dell’assenza di particelle o di scolorimento. Se si osservano particelle opache, scolorimento o particelle estranee, non utilizzarle. 7. La soluzione non utilizzata deve essere eliminata. 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO Centocor B.V. Einsteinweg 101 2333 CB Leiden Olanda 8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE (DELLE AUTORIZZAZIONI) ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO EU/1/99/116/001 EU/1/99/116/002 EU/1/99/116/003 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE 13 agosto 1999. 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO 18 ALLEGATO II A. PRODUTTORI DEL PRINCIPIO ATTIVO BIOLOGICO E TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZIONE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI B. CONDIZIONI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 19 A. PRODUTTORI DEL PRINCIPIO ATTIVO BIOLOGICO E TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZIONE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI Nomi ed indirizzi dei produttori del principio attivo biologico Centocor BV. Einsteinweg 101 2333 CB Leiden Paesi Bassi Centocor Inc. 200 Great Valley Parkway Malvern, Pennsylvania 19355-1307 Stati Uniti (USA) Nome ed indirizzo del produttore responsabile del rilascio dei lotti Centocor B.V. Einsteinweg 101 2333 CB Leiden Paesi Bassi B. CONDIZIONI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO • CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZAZIONE IMPOSTE AL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa (cfr. allegato I: Riassunto delle caratteristiche del prodotto, 4.2). • ALTRE CONDIZIONI Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio è tenuto ad informare la Commissione europea in merito ai propri programmi di commercializzazione del medicinale autorizzato mediante la presente decisione. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio presenterà a cadenza annuale aggiornamenti periodici in materia di sicurezza (PSUR). 20 ALLEGATO III ETICHETTATURA E FOGLIO ILLUSTRATIVO 21 A. ETICHETTATURA 22 INFORMAZIONI DA APPORRE SULL'IMBALLAGGIO ESTERNO O, IN SUA ASSENZA, SUL CONDIZIONAMENTO PRIMARIO 1 FLACONCINO - ASTUCCIO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Remicade 100 mg polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa Infliximab 2. INDICAZIONE DEL (DEI) PRINCIPIO(I) ATTIVO(I) Contiene 10 mg/ml di infliximab quando ricostituito con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili. 3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI Eccipienti: saccarosio, polisorbato 80, sodio fosfato monobasico e sodio fosfato dibasico 4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO 1 flaconcino 100 mg 5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE Infusione endovenosa dopo ricostituzione e diluizione Leggere il foglio illustrativo accluso prima della ricostituzione e dell’uso. 6 AVVERTENZA SPECIALE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI Tenere fuori della portata e della vista dei bambini. 7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) SPECIALE(I), OVE NECESSARIO 8. DATA DI SCADENZA Scad.: 9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE Conservare in frigorifero. Non congelare. 10. OVE NECESSARIO, PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE Eliminare la soluzione non utilizzata. 11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Titolare dell’Autorizzazione alla Immissione in Commercio: Centocor B.V., Leiden, Olanda 23 12. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE (DELLE AUTORIZZAZIONI) ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO EU/1/99/116/001 13. NUMERO DI LOTTO Lotto: 14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA Medicinale soggetto a prescrizione medica 15. ISTRUZIONI PER L’USO Diluire la soluzione ricostituita con una soluzione per infusione endovenosa di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%). Solo per somministrazione singola. 24 INFORMAZIONI DA APPORRE SULL'IMBALLAGGIO ESTERNO O, IN SUA ASSENZA, SUL CONDIZIONAMENTO PRIMARIO 2 FLACONCINI - ASTUCCIO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Remicade 100 mg polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa Infliximab 2. INDICAZIONE DEL (DEI) PRINCIPIO(I) ATTIVO(I) Contiene 10 mg/ml di infliximab quando ricostituito con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili. 3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI Eccipienti: saccarosio, polisorbato 80, sodio fosfato monobasico e sodio fosfato dibasico 4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO 2 flaconcini 100 mg 5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE Infusione endovenosa dopo ricostituzione e diluizione Leggere il foglio illustrativo accluso prima della ricostituzione e dell’uso. 6 AVVERTENZA SPECIALE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI Tenere fuori della portata e della vista dei bambini. 7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) SPECIALE(I), OVE NECESSARIO 8. DATA DI SCADENZA Scad.: 9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE Conservare a temperature in frigorifero. Non congelare. 10. OVE NECESSARIO, PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE Eliminare la soluzione non utilizzata. 11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Titolare dell’Autorizzazione alla Immissione in Commercio: Centocor B.V., Leiden, Olanda 25 12. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE (DELLE AUTORIZZAZIONI) ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO EU/1/99/116/002 13. NUMERO DI LOTTO Lotto: 14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA Medicinale soggetto a prescrizione medica 15. ISTRUZIONI PER L’USO Diluire la soluzione ricostituita con una soluzione per infusione endovenosa di sodio cloruro 9 ml/ml (0,9%). Solo per somministrazione singola. 26 INFORMAZIONI DA APPORRE SULL'IMBALLAGGIO ESTERNO O, IN SUA ASSENZA, SUL CONDIZIONAMENTO PRIMARIO 3 FLACONCINI - ASTUCCIO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Remicade 100 mg polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa Infliximab 2. INDICAZIONE DEL (DEI) PRINCIPIO(I) ATTIVO(I) Contiene 10 mg/ml di infliximab quando ricostituito con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili. 3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI Eccipienti: saccarosio, polisorbato 80, sodio fosfato monobasico e sodio fosfato dibasico 4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO 3 flaconcini 100 mg 5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE Infusione endovenosa dopo ricostituzione e diluizione Leggere il foglio illustrativo accluso prima della ricostituzione e dell’uso. 6 AVVERTENZA SPECIALE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI Tenere fuori della portata e della vista dei bambini. 7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) SPECIALE(I), OVE NECESSARIO 8. DATA DI SCADENZA Scad.: 9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE Conservare in frigorifero. Non congelare. 10. OVE NECESSARIO, PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE Eliminare la soluzione non utilizzata. 11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Titolare dell’Autorizzazione alla Immissione in Commercio: Centocor B.V., Leiden, Olanda 27 12. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE (DELLE AUTORIZZAZIONI) ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO EU/1/99/116/003 13. NUMERO DI LOTTO Lotto: 14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA Medicinale soggetto a prescrizione medica 15. ISTRUZIONI PER L’USO Diluire la soluzione ricostituita con una soluzione per infusione endovenosa di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%). Solo per somministrazione singola. 28 INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SUI CONDIZIONAMENTI PRIMARI DI PICCOLE DIMENSIONI 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE E DOSAGGIO E/O VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE Remicade 100 mg polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa 2. MODO DI SOMMINISTRAZIONE Per infusione endovenosa dopo ricostituzione e diluizione 3. DATA DI SCADENZA Scad.: 4. NUMERO DI LOTTO Lotto: 5. CONTENUTO IN PESO, VOLUME O UNITÀ 100 mg Conservare in frigorifero. Non congelare. Centocor B.V. Leiden, Olanda 29 Remicade: Scheda di Allerta per il Paziente Insufficienza cardiaca Prima di iniziare il trattamento con Remicade: • Remicade non deve essere usato se Lei soffre di insufficienza cardiaca di grado moderato o severo. Questa scheda contiene importanti informazioni riguardo la sicurezza di impiego di Remicade, delle quali deve essere consapevole prima che Le venga somministrato o durante la terapia con Remicade. • Durante il trattamento con Remicade: • Se presenta sintomi di insufficienza cardiaca (per es. respiro corto o gonfiore ai piedi) informi immediatamente il Suo Medico. Mostri questa scheda a tutti i Medici che intervengono nel trattamento della Sua malattia. Infezioni Remicade aumenta il rischio di contrarre infezioni. Le infezioni possono progredire più velocemente ed essere più gravi. Tra queste è inclusa la tubercolosi. Data del trattamento con Remicade: Prima infusione: ___________________ Infusioni successive: _____________ _____________ _____________ _____________ Prima di iniziare il trattamento con Remicade: • Lei non deve essere trattato con Remicade se presenta una infezione grave. • Per ulteriori informazioni legga il • Lei deve essere sottoposto a una serie di foglietto illustrativo di Remicade. accertamenti per la tubercolosi. E’ molto • Porti con sé a tutte le visite l’elenco di importante che Lei dica al Suo Medico se tutti gli altri farmaci che sta in passato ha avuto la tubercolosi, o se è assumendo e lo mostri al personale venuto in stretto contatto con qualcuno sanitario. che ha avuto la tubercolosi. • Per cortesia registri qui sotto la data Nome del Paziente ___________________ dell’ultimo accertamento per la Nome del Medico ___________________ tubercolosi: Telefono del Medico ___________________ Test per la tubercolina _________________ Radiografia del torace __________________ • Tenga questa scheda con sé durante tutto il trattamento e per i 6 mesi Durante il trattamento con Remicade: successivi all’ultima infusione di • Se presenta sintomi quali febbre, tosse, Remicade, gli effetti collaterali perdita di peso, perdita di attenzione, che possono comparire molto tempo dopo possono far supporre una infezione, avvisi l’ultima dose di Remicade. immediatamente il Suo Medico. 30 B. FOGLIO ILLUSTRATIVO 31 FOGLIO ILLUSTRATIVO Legga attentamente questo foglio prima di utilizzare questo medicinale. Oltre a questo foglio, Le sarà consegnata anche la “Scheda di Allerta per il paziente”, che contiene informazioni importanti sulla sicurezza del medicinale che Lei deve conoscere prima di essere trattato e durante il trattamento con Remicade. Conservi questo foglio illustrativo e la “Scheda di Allerta per il paziente”. Potrebbe aver bisogno di leggerli di nuovo. Se ha dei dubbi, si rivolga al Suo medico o al Suo farmacista. Questo medicinale è stato prescritto per Lei personalmente. Non lo dia mai ad altri. Infatti per altri individui questo medicinale potrebbe essere pericoloso, anche se i loro sintomi sono uguali ai suoi. Contenuto di questo foglio: 1. Che cos'è Remicade e a che cosa serve 2. Prima di usare Remicade 3. Come usare Remicade 4. Possibili effetti collaterali 5. Come conservare Remicade 6. Altre informazioni Remicade 100 mg polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa Il principio attivo è infliximab. Gli eccipienti sono saccarosio, polisorbato 80, sodio fosfato monobasico e sodio fosfato dibasico Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio e produttore Centocor B.V. Einsteinweg 101 2333 CB Leiden Olanda 1. CHE COS'È REMICADE E A CHE COSA SERVE Remicade si utilizza per il trattamento della malattia di Crohn, l’artrite reumatoide o la spondilite anchilosante, con lo scopo di ridurre l’attività infiammatoria. Il principio attivo, infliximab, è un anticorpo monoclonale umano-murino. Gli anticorpi monoclonali sono proteine in grado di riconoscere e legarsi ad altre specifiche proteine. Infliximab si lega a una speciale proteina presente nel corpo chiamata fattore di necrosi tumorale alfa o TNFα, che è coinvolta nel processo infiammatorio. L’aumento dei livelli di TNFα è caratteristico delle malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide, la malattia di Crohn e la spondilite anchilosante. Artrite reumatoide: L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria delle articolazioni. Se Lei soffre di artrite reumatoide, prima Le verranno somministrati altri farmaci.. Se le vengono dati altri farmaci e continua ad avere i segni e i sintomi della sua malattia, le verrà somministrato Remicade in associazione a metotrexato per: • ridurre i segni e i sintomi della Sua malattia • rallentare la progressione del danno a livello delle Sue articolazioni migliorare la Sua funzionalità • E’ necessario che Lei continui ad assumere metotrexato. 32 Malattia di Crohn: La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria dell’intestino. Se Lei soffre della malattia di Crohn, le verranno dati prima altri farmaci. Se poi continua ad avere i segni e i sintomi della sua malattia, le verrà dato Remicade per: trattare la malattia in forma grave e in fase attiva per la quale i farmaci corticosteroidei e quelli • immunosoppressori si sono rivelati inadeguati, o nel caso di pazienti che non tollerano questi tipi di farmaci; • ridurre il numero di fistole enterocutanee (comunicazioni anormali tra la pelle e l’intestino) spurganti, per le quali altri farmaci/o la chirurgia si sono rivelati inadeguati. Spondilite anchilosante: La spondilite anchilosante è una malattia infiammatoria della colonna vertebrale. Se Lei soffre di spondilite anchilosante, le verranno dati prima altri farmaci. Se Lei non risponde adeguatamente a questi farmaci, le verrà dato Remicade per: • ridurre i segni e i sintomi della sua malattia migliorare le sua funzionalità fisica • 2. PRIMA DI USARE REMICADE Non usi Remicade: se Lei è ipersensibile (allergico) ad infliximab o ad uno qualsiasi dei componenti di Remicade o • alle proteine del topo (murine). • se Lei ha un’infezione grave inclusa la tubercolosi (vedere “Faccia particolare attenzione quando utilizza Remicade”). E’ importante che informi il Suo medico se presenta sintomi di infezione quali ad esempio febbre, malessere, ferite o problemi ai denti. • Se ha insufficienza cardiaca moderata o grave. E’ importante che informi il suo medico se ha o ha avuto malattie cardiache gravi. Se pensa di rientrare in uno dei casi precedenti, è importante che ne parli con il Suo medico. Faccia particolare attenzione quando utilizza Remicade: Alcuni pazienti sviluppano reazioni allergiche entro 2 ore dalla somministrazione di Remicade. Queste reazioni sono generalmente lievi o moderate; in rari casi possono essere gravi. I sintomi di queste reazioni sono soprattutto esantema cutaneo, orticaria, senso di fatica, sibilo respiratorio, difficoltà respiratoria e/o bassa pressione sanguigna. Se riscontra qualcuno di questi sintomi, informi subito il medico. Se i sintomi si presentano durante l’infusione, il Suo medico può rallentare la velocità dell’infusione. Il medico può anche sospenderle la somministrazione del farmaco fino a scomparsa dei sintomi e poi riprenderla. Il Suo medico può anche trattare i sintomi con altri farmaci (paracetamolo, antistaminici, corticosteroidi, broncodilatatori e/o adrenalina). Nella maggior parte dei casi Lei può continuare l’assunzione di Remicade anche se si verificano tali sintomi. Tuttavia in alcuni casi il medico può ritenere opportuno non somministrarle più Remicade. Se Lei viene trattato nuovamente dopo un intervallo di tempo superiore alle 16 settimane, aumenta il rischio che si verifichino reazioni di ipersensibilità, perciò l’assunzione di Remicade ripetuta dopo un periodo superiore a 16 settimane dall’ultima somministrazione non è consigliata. Potrebbe verificarsi una reazione allergica fino al 12° giorno dopo l’infusione. Questa reazione può essere grave. I segni e i sintomi sono sensibilità o dolore muscolare, esantema, febbre, dolore articolare o mandibolare, edema delle mani e del viso, difficoltà di deglutizione, prurito, mal di gola e/o cefalea. Se nota qualcuno di questi sintomi, avvisi immediatamente il suo medico. 33 Lei può essere più facilmente soggetto ad infezioni. E’ importante che informi il Suo medico se presenta sintomi di infezione, per esempio febbre, senso di malessere generale, ferite o problemi ai denti. Se presenta fistole con perdita di pus, informi il suo medico. Poiché sono stati segnalati alcuni casi di tubercolosi in pazienti trattati con Remicade, Lei sarà sottoposto ad accertamenti per l’eventuale presenza di tubercolosi. Questi includono una accurata storia clinica; è molto importante che dica al Suo medico se ha mai avuto la tubercolosi o è stato in stretto contatto con qualcuno che ha avuto la tubercolosi. Inoltre, lei verrà sottoposto al test della tubercolina e ad una radiografia del torace. L’effettuazione di questi test deve essere registrata sulla Sua ”Scheda di Allerta per il paziente”. Se durante la terapia comparissero sintomi di tubercolosi (tosse persistente, perdita di peso, svogliatezza, febbre) o qualsiasi altra infezione, lo comunichi immediatamente al medico. Se è stato recentemente vaccinato o ha in programma di essere vaccinato, informi il suo medico. Se sta per essere sottoposto ad un intervento chirurgico o odontoiatrico comunichi al suo medico o al suo dentista che è in trattamento con Remicade. Se è affetto da insufficienza cardiaca lieve e deve essere sottoposto a terapia con Remicade, Lei deve essere attentamente controllato dal suo medico per quanto riguarda lo stato della insufficienza cardiaca. Se Lei sviluppa sintomi nuovi di insufficienza cardiaca (ad esempio mancanza di respiro (respiro corto) o gonfiore dei piedi), deve contattare immediatamente il suo medico. In rari casi, può sviluppare i segni e i sintomi di una malattia chiamata lupus (eritema persistente, febbre, dolore articolare e stanchezza). Se compaiono questi sintomi, contatti il suo medico. Gravidanza Remicade non le sarà somministrato se Lei è in gravidanza. Se sta assumendo Remicade, deve evitare la gravidanza utilizzando un adeguato contraccettivo durante il suo trattamento e almeno nei 6 mesi successivi all’ultima infusione di Remicade. Allattamento Non è noto se infliximab venga escreto nel latte umano. Se Lei è una donna che sta allattando, deve interrompere l’allattamento se le viene dato Remicade. Prima di iniziare l’allattamento, il suo ultimo trattamento con Remicade deve risalire ad almeno 6 mesi prima. Gruppi di pazienti speciali Il trattamento con Remicade in bambini di 0 – 17 anni con artrite reumatoide o malattia di Crohn non è stato studiato. Finchè non saranno disponibili dati di tollerabilità ed efficacia, questo trattamento deve essere evitato. Non sono stati condotti studi specifici con Remicade in pazienti anziani o in pazienti con malattie epatiche o renali. Guida di veicoli e utilizzo di macchinari: Non è noto se Remicade abbia effetti sulla capacità di guidare o usare macchinari. Se si sente stanco o non si sente bene dopo il trattamento con Remicade, non deve guidare o utilizzare macchinari. Uso di altri medicinali: Solitamente, pazienti con artrite reumatoide, malattia di Crohn o spondilite anchilosante assumono già numerosi farmaci, come metotrexato, azatioprina o 6-mercaptopurina, per il trattamento di queste patologie. Questi farmaci possono a loro volta causare effetti collaterali. Informi il Suo medico se sta assumendo o ha recentemente assunto altri medicinali, anche non prescritti. 34 Informi il suo medico se riscontra qualsiasi ulteriore effetto collaterale o qualsiasi nuovo sintomo. 3. COME USARE REMICADE Remicade è una polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa. Questo significa che, prima che le venga somministrato Remicade, viene prima sciolto in acqua per iniettabili. La soluzione che ne deriva è poi ulteriormente diluita con una soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) per infusione. Remicade è disponibile in confezioni da 1, 2 o 3 flaconcini, ma non tutte le presentazioni potrebbero essere commercializzate. Ogni flaconcino (flacone in vetro) di Remicade contiene 100 mg di principio attivo infliximab. Remicade le viene somministrato in vena, solitamente nel braccio, per 2 ore, in una struttura ospedaliera. Il suo medico o l’assistente la terranno in monitoraggio durante la somministrazione di Remicade e nelle 1 - 2 ore successive. A seconda della sua malattia e a seconda della sua risposta al trattamento, il suo medico stabilirà la sua dose individuale e l’intervallo tra le dosi. Questo può significare la somministrazione di dosi supplementari dopo 2 e 6 settimane dalla prima dose. Il trattamento può anche continuare ulteriormente. La quantità totale di infliximab che le viene somministrata si basa sul dosaggio e sul suo peso corporeo. Il suo medico la informerà riguardo a quali altri farmaci può continuare ad assumere durante il trattamento con Remicade. Artrite reumatoide: La dose raccomandata è di 3 mg di infliximab per ogni kg di peso corporeo. Malattia di Crohn: La dose raccomandata per la malattia di Crohn in forma grave e in fase attiva è di 5 mg di infliximab per ogni kg di peso corporeo. La dose consigliata per la chiusura di fistole enterocutanee è di 5 mg di infliximab per ogni kg di peso corporeo. Spondilite anchilosante : La dose raccomandata è di 5 mg di infliximab per ogni kg di peso corporeo. 4. POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI Come tutti i medicinali, Remicade può avere effetti collaterali. La maggior parte degli effetti collaterali sono di entità da lieve a moderata. Tuttavia alcuni possono essere gravi e richiedere il trattamento medico. Gli effetti collaterali possono apparire fino a sei mesi dopo l’ultima infusione. Comunichi immediatamente al Suo medico se nota uno dei seguenti effetti collaterali: • dolore o sensibilità al petto, muscoli, articolazioni o mandibola gonfiore delle mani, piedi, caviglie, viso, labbra, bocca o gola che può causare difficoltà nel • deglutire o respirare • orticaria o altri sintomi di una reazione allergica febbre • • esantema • prurito • mancanza di respiro dopo uno sforzo o all’atto di sdraiarsi o gonfiore dei piedi Comunichi non appena possibile al Suo medico se nota uno dei seguenti effetti collaterali: 35 • • • • • • • • • • • • • segni di infezione difficoltà nella respirazione e tosse secca problemi urinari alterazioni del battito cardiaco, per esempio se nota battiti accelerati sensazione di testa leggera stanchezza raucedine tosse mal di testa formicolio intorpidimento visione doppia o altri problemi a livello oculare senso di debolezza alle braccia o alle gambe I sintomi sopra descritti possono essere manifestazioni dei sottostanti effetti collaterali che sono stati osservati con Remicade. Comuni: mal di testa, capogiri, nausea, sintomi addominali, reazioni allergiche, rash, orticaria, infezioni virali (ad esempio herpes), infezioni respiratorie (raffreddore, infezioni dei seni nasali, bronchiti, polmoniti). Non comuni: depressione, agitazione, disturbi del sonno, ritardata cicatrizzazione delle ferite, infezioni batteriche (per esempio tubercolosi, infezioni del tratto urinario, infezioni degli strati più profondi della pelle, sepsi), infezioni fungine, asma, alterazione della funzionalità epatica, bassi livelli di cellule ematiche inclusa anemia, peggioramento delle malattie nervose demielinizzanti, attivazione di malattie autoimmuni (SLE, lupus), peggioramento dello scompenso cardiaco, perdita di capelli, sanguinamento, reazioni allergiche di anafilassi, reazioni nel sito di iniezione. Rari: sanguinamento o perforazione gastrointestinale, insufficienza circolatoria, sclerosi multipla. Il suo medico può inoltre eseguire dei test per valutare la sua funzionalità epatica e/o i valori ematici. Se nota la comparsa di qualche effetto collaterale che non sia menzionato in questo foglio, ne informi il medico. 5. COME CONSERVARE REMICADE Tenere fuori della portata e della vista dei bambini Non utilizzare dopo la data di scadenza riportata sull’etichetta e sulla scatola. Conservare in frigorifero (2°C-8°C). Non congelare. La soluzione per infusione ricostituita e diluita è stabile per 24 ore a temperatura ambiente (25°C), ma per ragioni batteriologiche si raccomanda di utilizzarla non appena possibile. L’infusione deve essere iniziata entro 3 ore dalla ricostituzione e diluizione. Se la ricostituzione e la diluizione vengono effettuate in condizioni di asepsi, la soluzione per infusione di Remicade può essere utilizzata entro 24 ore se conservata a temperatura compresa tra 2°C e 8°C. Remicade non Le verrà somministrato qualora la soluzione presenti particelle opache, scolorimento od altre particelle estranee. 6. ALTRE INFORMAZIONI Per ulteriori informazioni sul prodotto, si prega di contattare il rappresentante locale del titolare dell'autorizzazione all’immissione in commercio. 36 België/Belgique/Belgien Rue de Stalle/Stallestraat 73 B-1180 Bruxelles/Brussel/Brüssel Tél/Tel: + 32-(0)2 370 92 11 Luxembourg/Luxemburg Rue de Stalle 73 B-1180 Bruxelles/Brüssel Belgique/Belgien Tél: + 32-(0)2 370 92 11 Česká republika Na Příkopě 25 PSČ-110 00 Praha 1 Tel: +420 221771250 Magyarország Magyarország Alkotás u. 53. H-1123 Budapest Tel.:+36 1 457-8500 Danmark Hvedemarken 12 DK-3520 Farum Tlf: + 45-44 39 50 00 Malta Associated Drug Co. Ltd 168 Christopher Street Valletta VLT02 Malta Tel: + 356 21 23 21 75 Deutschland Thomas-Dehler-Straße 27 D-81737 München Tel: + 49-(0)89 627 31-0 Nederland Maarssenbroeksedijk 4 NL-3542 DN Utrecht Tel: + 31-(0)30 240 88 88 Eesti Järvevana tee 9 EE-11314 Tallinn Tel: + 372 654 96 86 Norge Ankerveien 209 N-1359 Eiksmarka Tlf: + 47 67 16 64 50 Ελλάδα Αγίου ∆ηµητρίου 63 GR-174 55 Άλιµος Τηλ: + 30-210 98 97 300 Österreich Badener Strasse 23 A-2514 Traiskirchen Tel: + 43-(0)2252 502-0 España Km. 36, Ctra. Nacional I E-28750 San Agustín de Guadalix - Madrid Tel: + 34-91 848 85 00 Polska ul. Migdałowa 4 PL-02-796 Warszawa Tel: + 48-(0)22 645 11 20 France 92 rue Baudin F-92300 Levallois-Perret Tél: + 33-(0)1 41 06 35 00 Portugal Rua Agualva dos Açores 16 P-2735-557 Agualva-Cacém Tel: + 351-21 433 93 00 37 Ireland Shire Park Welwyn Garden City Hertfordshire AL7 1TW - UK United Kingdom Tel: + 44-(0)1 707 363 636 Slovenija Dunajska 22 SI-1000 Ljubljana Tel. + 386 01 3001070 Ísland Lynghálsi 13 IS-110 Reykjavík Tel: + 354 540 80 00 Slovenská republika Strakova 5 SK-811 01 Bratislava Tel.: + 421 (2) 5920 2712 Italia Centro Direzionale Milano Due Palazzo Borromini I-20090 Segrate (Milano) Tel: + 39-02 21018.1 Suomi/Finland PL 3/PB 3 FIN-02201 Espoo/Esbo Puh/Tel: + 358-(0)920 7570 300 Κύπρος Οδός Αγίου Νικολάου, 8 CY-1055 Λευκωσία Τηλ: +357-22 757188 Sverige Box 27190 S-10252 Stockholm Tel: + 46-(0)8 522 21 500 Latvija Vāgnera iela 13 LV-1050 Rīga Tel: + 371-7 21 38 25 United Kingdom Shire Park Welwyn Garden City Hertfordshire AL7 1TW - UK United Kingdom Tel: + 44-(0)1 707 363 636 Lietuva Šeimyniškių g. 1A LT-2600 Vilnius Tel. + 370 52 638 446 Questo foglio è stato approvato l'ultima volta il: 38 ISTRUZIONI PER L’USO CORRETTO DA PARTE DEL PERSONALE SANITARIO Istruzioni per l’impiego e la manipolazione – ricostituzione, diluizione e somministrazione 1. Calcolare la dose ed il numero di flaconcini di Remicade necessari. Ogni flaconcino di Remicade contiene 100 mg di infliximab. Calcolare il volume totale richiesto della soluzione di Remicade ricostituita. 2. In condizioni asettiche, ricostituire ogni flaconcino di Remicade con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili con una siringa con ago di calibro 21 gauge (0,8 mm) o più piccolo. Togliere la linguetta in alluminio del flaconcino e pulire il tappo con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool al 70%. Inserire l’ago della siringa nel flaconcino attraverso il centro del tappo in gomma e dirigere il flusso di acqua per preparazioni iniettabili verso la parete di vetro del flaconcino. Non usare il flaconcino se non è sottovuoto. Fare ruotare delicatamente la soluzione per sciogliere completamente la polvere liofilizzata. Non scuotere energicamente o a lungo. NON AGITARE. Durante la ricostituzione si può verificare la formazione di schiuma. Lasciare riposare la soluzione ricostituita per 5 minuti. Controllare che la soluzione sia da incolore a gialla ed opalescente; la soluzione può presentare alcune piccole particelle traslucide, dato che infliximab è una proteina. Non usare la soluzione se si notano particelle opache, scolorimento o altri corpi estranei. 3. Diluire a 250 ml il volume totale della dose di soluzione ricostituita di Remicade utilizzando una soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9 %) per infusione. Ciò può essere effettuato prelevando un volume di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9 %) per infusione, dal flacone di vetro o dalla sacca per infusione da 250 ml, pari al volume di Remicade ricostituito. Aggiungere lentamente il volume totale di soluzione ricostituita di Remicade al flacone o alla sacca per infusione da 250 ml. Mescolare delicatamente. 4. Somministrare la soluzione per infusione in non meno di due ore (a non più di 2 ml/min). Utilizzare solo un set per infusione con un filtro in linea sterile, non pirogeno, con bassa capacità legante le proteine (diametro dei pori 1,2 micrometri o meno). Poiché non è contenuto nessun conservante, si raccomanda di iniziare la somministrazione della soluzione per infusione endovenosa non appena possibile ed entro 3 ore dalla ricostituzione e diluizione. Se la ricostituzione e la diluizione vengono effettuate in condizioni di asepsi, la soluzione per infusione di Remicade può essere utilizzata entro 24 ore se conservata a temperatura compresa tra 2°C e 8°C. La soluzione non utilizzata non deve essere conservata per un successivo utilizzo. 5. Non sono stati condotti studi sulla compatibilità fisica e biochimica per valutare la somministrazione combinata di Remicade con altri agenti. Non somministrare Remicade in concomitanza ad altri farmaci nella stessa linea endovenosa. 6. Prima della somministrazione, controllare visivamente il farmaco per accertarsi dell’assenza di particelle o di scolorimento. Se si osservano particelle opache, scolorimento o particelle estranee, non utilizzarle. 7. La soluzione non utilizzata deve essere eliminata. 39