Morfologia 形態論 I
• Che cosa è una parola? Come la identifichiamo?
1)
2)
3)
4)
Fonologia → pronuncia della parola
Semantica → è in grado di determinarne il significato
Morfologia → numero di elementi latori di significato
Sintassi
→ contesto e condizioni di utilizzo
• La morfologia si occupa di studiare i criteri di formazione
delle parole, la loro struttura interna e i criteri che
intervengono nella loro trasformazione.
• Fondamentale si rivela analizzare il modo in cui i processi
morfologici entrano in combinazione con gli altri aspetti
linguisitci fondamentali quali fonologia, semantica e
sintassi.
Morfologia 形態論 I
• La morfologia è suddivisa nei seguenti ambiti:
• Morfologia flessiva: destinata allo studio dei processi
flessivi. L’insieme di regole che assegnano in una
determinata lingua le categorie grammaticali alle unità
lessicali attraverso l’unione dei cosiddetti morfemi flessivi
con un tema lessicale.
• Morfologia derivativa: si occupa di analizzare e
classificare i processi di formazione di parola,
comprendendo con questa definizione le regole che
governano i principali processi morfologici cui è
demandato il rinnovamento lessicale di un sistema
linguistico.
• Affissazione (setsujiho 接辞法, setsujika 接辞化)
• Composizione (gosei 合成, fukugo 複合)
Parti del discorso 品詞
Nome 名詞
• Caratterizzato da assenza di declinazione e da una relativa
semplicità morfologica.
• Privo di genere e numero mentre l’indicazione del caso è
delegata alle posposizioni, appositi marcatori sintattici che
seguono il nome stesso.
→ Plurale: agglutinazione di un suffisso pluralizzante a
sostantivi riferiti solo a esseri umani o la ripetizione del
nome stesso
* 山田先生たち → collettivizzatore (Martin, 1975)
• Nomi “propriamente detti” (meishi 名詞) → inu 犬
• Nomi derivati (tensei meishi 転成名詞)
Aggettivali → fukami 深み
Deverbali → nagare 流れ
Nome 名詞 II
• possono essere preceduti da dimostrativi
この花;その猫
• possono avere un altro nome come modificatore (N + no + N)
マリアの教科書;ゆうべの番組;東京の地図;戦争の話
• possono essere correlati sullo stesso piano (N + to + N)
次郎と太郎
• caratterizzati da un paradigma flessivo con val. predicativo
Non passato: 本だ
Non passato negativo: 本じゃない
Passato: 本だった
Passato negativo: 本じゃなかった
Congetturale: 本だろう
* 太郎は日本人とドイツ語の先生だ。
Verbo 動詞
• Parte variabile del discorso che indica un’azione o uno
stato in riferimento a un soggetto che può essere più o meno
espresso nel contesto.
• Indipendente e caratterizzato da flessione, può costituire
autonomamente un predicato occupando posizione finale
nell’enunciato.
○ modo (ho 法)
○ tempo (jisho 時称, jisei 時制)
○ diatesi – voce (tai 態, voice ボイス)
○ aspetto (so 相, aspect アスペクト)
✕ persona (ninsho 人称)
✕ numero (kazu 数)
Verbo 動詞 II
• Tassonomia sulla scorta dei vari suffissi agglutinati alle
radici verbali in base al suono terminale della stessa:
consonantico o vocalico.
Taberu
Yomu
Niru
Nomu
Miru
Kaeru
• Desiderativo: -(i)ta
Tabetai
Yomitai
Nitai
Nomitai
Mitai
Kaeritai
Verbo 動詞 III
• Possono essere suddivisi in transitivi e intransitivi
太郎がりんごを食べた。
子供が笑った。
• Coppie transitivo-intransitivo
Taoreru
Taosu
Tsubureru
Tsubusu
Nagareru
Nagasu
Naoru
Naosu
Nokoru
Nokosu
Tooru
Toosu
Tasukaru
Tasukeru
Sagaru
Sageru
Kimaru
Kimeru
Okiru
Okosu
Ochiru
Otosu
Horobiru
Horobosu
Verbo 動詞 IV
• VERBI AUSILIARI
Elementi che, perdendo la propria indipendenza semantica,
danno origine a sintagmi in combinazione con altri elementi
appartenenti alla stessa categoria grammaticale.
→ ている
→ ていく
→ てある
→ てくる
→ ておく
→ てみる
→ てしまう
→ てみせる
雨が降ってくる
どら猫が魚を銜えてしまった
花子が赤いドレスを着てみた
Aggettivo 形容詞・形容動詞
• Parti variabili del discorso che possono accompagnarsi a
un altro elemento, in genere un nome, con il quale si trovano
in rapporto di determinazione semantica o che, isolatamente,
vanno a costituire un predicato.
• Dal punto di vista semantico poiché i costituenti inclusi
nella classe aggettivale recano in prevalenza informazioni
aggiuntive di carattere concreto o astratto in riferimento al
termine che specifcano, sono ascrivibili alla sottoclasse
degli aggettivi qualificativi.
• Due tipologie
Aggettivi (keiyoshi 形容詞)
Aggettivi nominali (keiyodoshi 形容動詞)
Aggettivo 形容詞・形容動詞 II
AGGETTIVI
1) Forma non passata termina per -i
2) Forma non passata negativa termina per -ku-na-i
3) Forma passata termina in -kat-ta
• identità della marca per il passato -ta
• a differenza dei verbi non è agglutinata direttamente
alla radice come nei verbi, ma è introdotta da -kat
4) Posti davanti ai nomi per modificarli
Ookii
Ookikunai
Ookikatta
Aggettivo 形容詞・形容動詞 III
AGGETTIVI NOMINALI
• una delle categorie maggiormente dibattute e controverse
in seno alla classificazione delle parti del discorso della
lingua giapponese
• Nomi che adempiono, al pari degli aggettivi “veri e propri”,
la funzione di modificatore grazie alla mediazione di un
residuo di un verbo di stato con il quale vanno a costituire
un sintagma verbale in funzione di determinante di un dato
elemento.
• La terminologia tradizionale pone in maggior rilievo il loro
aspetto verbale (keiyodoshi: “verbi qualificativodescrittivi”), mentre quella qui proposta considera in primo
luogo la funzione sintattica da essi svolta e,
successivamente, la natura dell’elemento investito di
valenza semantica all’interno del sintagma.
• I termini stranieri impiegati con valore aggettivale
rientrano in questa categoria
Aggettivo 形容詞・形容動詞 III
AGGETTIVI NOMINALI
• Tratti comuni con gli aggettivi
1. Possono essere modificati da avverbi
綺麗な髪 → とても綺麗な髪
• Tratti comuni con i nomi
1. Seguono lo stesso schema flessivo
綺麗だ
大きい
綺麗じゃない
大きくない
綺麗だった
大きかった
綺麗じゃなかった
大きくなかった
綺麗だろう
大きいだろう
Aggettivo 形容詞・形容動詞 IV
AGGETTIVI NOMINALI
• Differenze dai nomi
1. Introdotti da NA in funzione determinante
綺麗な髪
2. Non possono essere seguiti da posposizioni di caso
*綺麗が
*綺麗を
3. Non possono essere modificati da un dimostrativo
*この綺麗
*その綺麗
Avverbio 副詞
• Insieme alquanto eterogeneo che riunisce elementi non
sempre in possesso di tratti comuni né dal punto di vista
morfologico né da quello sintattico.
• In giapponese la maggior parte di questi costituenti può
essere suddivisa dal punto di vista morfologico in forme
lessicali pure, in numero alquanto limitato, e in forme
derivate, più numerose, mutuate da aggettivi, sia puri [+ku]
sia nominali [+ni], ma anche da nomi e verbi.
• Le prime designano stato, azione, aspetto, quantità,
grado e tempo, le seconde, in prevalenza, stato e azione.
• Modificano verbi, aggettivi e intere frasi.
あの映画はとても悲しい。
肉は絶対食べない。
生憎、雨が降り出した。
Posposizioni 後置詞
• Elementi posti dopo un nome per marcare uno stato in
luogo, moto a luogo, ecc....
• Non possono ricorre da sole
• Foneticamente sono corte, e monomoraiche.
家で
学校へ
友達と
五時まで
ミラノから
Particelle di caso 格小辞
• Marche del
Nominativo → が:太郎が話した (soggetto)
Dativo
→ に:友達にペンをあげた (dare e ricevere)
Genitivo
→ の:太郎の猫が鳴いた (mod. nominale)
Accusativo → を:太郎が本を読んだ (complemento dir.)
Tema
→ は:あの部屋は広い (tema)
• Le “posposizioni” posseggono valore semantico le
particelle NO
• Le “particelle” sono funzionali
• Le “particelle” possono essere omesse
雨(が)降っている。
*太郎が友達(と)コーヒーを飲んだ。
• Le “particelle” possono seguire una posposizione
ここまでが面白い。
Nomi verbali 形動詞
• Elementi ambigui in possesso di caratteristiche
dicotomiche comuni ai due elementi. La maggior parte
consta di termini sinogiapponesi, ma sono ricorrenti anche
prestiti da lingue straniere e nomi deverbali di origine
giapponese.
Sinogiapponesi
勉強;旅行;研究;読書;広告
Prestiti inglesi
キス;デート;ドライブ;ジョギング
Deverbali
取引;取り扱い;取り締まり;受け答え
• “Nomi” perché ricorrono con dimostrativi e possono
essere marcati da particelle di caso.
日本は中国と取引を始めた。
あのデートはとても楽しかった。
Nomi verbali 形動詞 II
• ricorrono frequentemente con suru essendo considerati in
tal caso dei verbi.
花子が正雄と鎌倉へドライブした。
日本語を勉強している。
• possono ricorrere con suffissi di valore temporale come
chu (中), go (後), gatera (がてら), izen (以前)
ジョンは学位を取得後日本へ来た。
警察はスピード違反を取り締まりがてら交通量を調査した。
Nome verbale + suffisso temporale = Nome
日本へ行くなら学位を取得後がいい。
→ uso della part. di caso
ローマ軍の進入以前そこは静かな村だった。
→ GEN.
• un nome verbale con suffissi di valore temporale non solo
assume posposizioni comuni ai nomi, ma mostra un
comportamento simile in acluni casi a verbi e aggettivi
Morfema 形態素
• Termine coniato sul preesistente fonema con cui si
designa, in morfologia, l’unità minima dotata di significato
sul piano della prima articolazione linguistica.
• Grazie a un processo di segmentazione della parola, o
unità lessicale, è possibile giungere alle sue
sottocomponenti minime.
• Possono essere di due tipi suddivisi in base alla capacità
di poter stare da soli all’interno di un dato contesto, o se
necessariamente devono entrare in combinazione con altri
morfemi.
Morfemi liberi (jiyu keitaiso 自由形態素)
hon 本, neko 猫, gakko 学校
Morfemi legati (kosoku keitaiso 拘束形態素)
-(r)u, -ta/-da, ga, wo
Morfema 形態素 II
• Morfemi legati (kosoku keitaiso 拘束形態素)
a. morfemi derivativi (hasei keitaiso 派生形態素)
→ modificano il senso e/o la categoria lessicale
素 + 足
肌
semantico
手
顔
ひろ + さ
おも
ふか
たか
categorico
Morfema 形態素 III
• Morfemi legati (kosoku keitaiso 拘束形態素)
b. morfemi flessivi (kussetsu keitaiso 屈折形態素)
→ NON modificano il senso e/o la categoria lessicale
Tabe +
ta / ru
Nom
Kak
Mi
Ooki
Aka
Oishi
Omo
+
i / (kat) ta
Morfema 形態素 IV
• Morfemi legati (kosoku keitaiso 拘束形態素)
a. prefissi (settoji 接頭辞)
b. infissi (secchuji 接中辞)
affissi (setsuji 接辞)
c. suffissi (setsubiji 接尾辞)
素 + 足
肌
手
顔
prefissazione
Morfema 形態素 V
a. prefissi (settoji 接頭辞)
1. autoctoni: 素、大、小、古、御
2a. sinogiapponesi: 不、非、無
+ nomi / agg. nominali
→ modif. categoriale
a. 常識のこと
b. 非常識な人
2b. sinogiapponesi: 未、新
→ NO modif. categ.
a. 製品の発表
b. 新製品の発表
3. stranieri: ニュー、ポスト、オール、ミニ、プチ
→ NO modif. categ.
a. ポスト小泉
b. プチ整形
Morfema 形態素 VI
b. suffissi (setsubiji 接尾辞)
1. nomi 猫だ
猫じゃない
猫だった
猫じゃなかった
猫だろう
2. aggettivi 大きい
大きくない
大きかった
大きくなかった
大きいだろう
3. aggettivi nominali
綺麗だ
綺麗じゃない
綺麗だった
綺麗じゃなかった
綺麗だろう
Morfema 形態素 VII
c. infissi (secchuji 接中辞)
→ NO
• Rapporto tra morfemi
褒められたい
*褒めたられる
→ non arbitrario
Morfema 形態素 VIII
• Tassonomia fonologica dei morfemi
a. autoctoni
b. sinogiapponesi
c. onomatopeici
d. stranieri NON sinogiapponesi
Cane
Splendere
犬
輝く
ケン
コウ
わんわん
きらきら
ドッグ
シャイン
Morfema 形態素 IX
• Criteri di tassonomia fonologica dei morfemi
a. Se i termini autoctoni e quelli sinogiapponesi presentano
un suono /p/ questo è sempre una consonante lunga o
segue /n/ monomoraico, mentre tale distinzione non si
applica nelle altre categorie.
河童
乾杯
vs
ぽたぽた
ぴかぴか
ペン
ペーパー
b. Con elementi autoctoni e onomatopeici la consonante
che segue una nasale è sempre sonora.
→ no a [nt], [mp], [nk]
蜻蛉
噛んだ しょんぼり うんざり vs
散歩 反対 サンタ
c. Tutte le classi eccetto le parole straniere diverse dal
cinese non ammettono consonanti lunghe date da
occlusive, fricative, e affriccate sonore. Questo
comporta che tale tipo di catena fonica se presente
deve sempre essere non sonora.
→ no a /bb/, /dd/, /gg/, /zz/
明後日 にっこり 失敗
vs
ドッグ ベッド バッグ
Formazione delle parole
a. affissazione
b. composizione
c. reduplicazione
d. abbreviazione
e. calco
Formazione delle parole
a. affissazione
Comprende i processi di prefissazione e suffissazione
kakite
odorite
hanashite
urite
Modificazione accentuale
kaku
→
kakite
yomu
→
yomite
hanasu
→
hashite
odoru
→
odorite
uru
→
urite
Produttività
*要り手
*似手
*出来手
*分かり手
Formazione delle parole
b. composizione
1. autoctona
N+N
Akizora
A+N
chikamichi
V+N
nomimizu
2. sinogiapponese
規則
kisoku
高利
koori
殺人
satsujin
N+V
V+V
N+A
yukidoke
tachiyomi
haraita
警告
研究
keikoku
kenkyuu
板チョコ
硝子窓
テーブルマナー
3. ibrida
中+日
中+外
外+中
台所
石油ストーブ
タオル地
日+外
外+日
外+外
4. dvandva
親子
天地
乗り降り
oyako
tenchi
noriori
枝葉
edaha
行き帰りikikaeri
読み書き
yomikaki
Formazione delle parole
c. reduplicazione
1. onomatopee
ぽたぽた
へなへな
びしょびしょ
ぴちゃぴちゃ
ざわざわ
2. Forma congiuntiva
話をしいしい食べた。
あの子はなきなきかえった。
Formazione delle parole
d. riduzione
1.
警察
→ サツ
電気卓上機
→ 電卓
西洋式
→ 洋式
スパーマーケット → スパー
プラットホーム → ホーム
学生割引
→ 学割
2.
プロフェッショナルレスリング
ワードプロセッサー
リモートコントロール
ジーンズパンツ
セクシャル‐ハラスメント
→
→
→
→
→
プロレス
ワープロ
リモコン
ジーパン
セクハラ
Formazione delle parole
d. calco
Comporta modificazioni fonologiche e, in alcuni casi,
rimodellamento sintattico
three
→ [suri:]
magazine
→ [magajin]
singer
→ [singa:]
voice
→ [boisu]
2.
パニック
ナウ
シック
→ パニクる
→ ナウい
→ シックな