Regolamento prove d’esame Dispense R. Laschi, M.Prandini “Reti Logiche” Esculapio, 2007 - Informazioni, Slide e Compiti risolti www.lia.deis.unibo.it/Courses/2006-2007/Reti Logiche L-A L’esame prevede due prove: 1.Prova scritta (2 esercizi) • Punti complessivamente disponibili: 20 • Superamento: punteggio di ciascun esercizio ≥ 4 2.Prova orale • Punti disponibili: 10 • Superamento: punteggio ≥ 4 Voto esame: somma dei punteggi delle due prove -Nella sola SESSIONE ESTIVA -la prova orale può essere sostituita dalla prova intermedia superata con almeno 4 punti (o, per chi ha superato la prova di Giugno, con il primo esercizio della prova di Luglio) -ogni compito a casa consegnato in tempo incrementa il voto finale di 0,5 punti; i compiti a casa devono essere svolti da due studenti Date prove d’esame (prenotazione su Uniwex) • Prova intermedia: 19/5 • Prove scritte: 27/6, 17/7, settembre, dicembre, gennaio, aprile Obiettivi del corso Compiti a casa (da fare in due!) RETI LOGICHE insegna a descrivere ed a progettare le MACCHINE DIGITALI Testi disponibili presso il Servizio Fotocopie di Facoltà Eugenio Faldella Roberto Laschi Stefano Mattoccia Giuseppe Raffa Macchine digitali Sistemi artificiali che impiegano grandezze fisiche variabili nel tempo e con un numero finito di valori per rappresentare, elaborare e comunicare informazioni Aspiranti ingegneri dell’informazione 3000 anni di storia e 4 tecnologie complessità tutte le attività controllo misura calcolo manuale meccanica elettrica elettronica tempo tecnologia 1 Programma Capitolo 1 7: Reti sincrone Saper fare 6: Reti asincrone Macchine digitali Orale Prova scritta 5: Reti combinatorie 1.1 - Descrizione e progettazione 1.2 – Segnali ed interruttori 4: Reti logiche Sapere 3: Modelli Orale Prova intermedia 2: Codifica binaria dell’infor. 1: Macchine digitali Struttura & Comportamento Schema a blocchi Boom 1.1 Descrizione e progettazione Crash! COMPORTAMENTO: “vista” della macchina focalizzata sulle risposte fornite a seguito di ogni possibile sollecitazione esterna STRUTTURA: “vista” della macchina focalizzata sui componenti e sulle modalità con cui interagiscono Relazione di causa/effetto Analisi & Sintesi astrazione cosa fa Descrizione del COMPORTAMENTO Sintesi come è fatta Livelli di astrazione Analisi Descrizione della STRUTTURA 2 Progettazione top-down e bottom-up Livelli di descrizione • La descrizione del comportamento può essere più e più volte decomposta in comportamenti più semplici Comportamento dell’intero sistema Livello n Struttura formata da sottosistemi Componenti “primitivi” per il livello n Comportamenti dei vari sottosistemi Livello n-1 Strutture formate da parti più semplici Componenti “primitivi” per il livello n-1 • Ogni livello di questa gerarchia individua strutture formate da componenti “astratti” la cui struttura è definita nel livello sottostante Livello 1 Scendendo dall’alto verso il basso •aumenta il numero di componenti •diminuisce la complessità dell’azione svolta da ciascuno Andamenti di tensioni e di correnti elettriche Schemi circuitali Componenti “primitivi” per il livello 1 Livello 0 Fenomeni fisici e chimici all’interno di materiali Il progetto, o sintesi, su un livello nuovo comportamento Metodologie per l’ottimizzazione del costo e delle prestazioni nuovo componente CAD Descrizione della struttura che presenta il nuovo comportamento Schemi a blocchi Elenco dei componenti disponibili, del loro comportamento e delle modalità con cui farli interagire Regole “elementari” di composizione Il modello del “blocco” o “scatola nera” a) in serie Alfabeto d’uscita Alfabeto d’ingresso M1 i M2 u b) in parallelo ingresso dei dati P uscita dei risultati u1 M2 u2 c) in retroazione i M1 s M2 (i) { uu =M =M (i) 1 M1 i P ↔ relazione ingresso/uscita o di causa/effetto •trasformazione •temporizzazione Funzione composta Deve operare prima il blocco a sinistra, poi quello a destra. u=M2(M1(i)) u 2 1 2 Sistema di funzioni I due blocchi operano contemporaneamente. u=M1(i, s) Funzione s=M2(u) ricorsiva u=M1(i, M2(u)) È necessario che l’anello completi un calcolo prima di avviarne uno nuovo. 3 Classificazione di alto livello • Macchine special purpose: un solo comportamento • Macchine general purpose: tutti i comportamenti descrivibili con un algoritmo Principio del programma memorizzato Babbage (1833) Turing e von Neumann (1939-47) Il livello architettonico Hardware & Software Controllo & Percorso dati start, stop, .. Calcolatore general purpose richiesta notifica software comportamento somma, cancella, copia,.. hardware struttura controllo Semplicità comandiFlessibilità stato sto facendo, ho finito, errore,.. elaborazione dato caricamento fetch execute fetch execute risultato percorso dei dati fetch t Central Processing Unit e Input/Output Input, Central Processing Unit, Output CPU Elaborazione centrale Ingresso richiesta dato Uscita controllo controllo protocollo buffer di ingresso Semplicità Flessibilità Efficienza elaborazione buffer dei dati controllo notifica protocollo risultato di uscita richiesta dato Input memoria istruzioni Output controllo interprete controllo protocollo buffer di ingresso esecutore buffer notifica protocollo risultato di uscita memoria dati 4 I/O, bus, interfacce e dispositivi Architettura di un calcolatore elettronico BUS Tastiera Interfaccia N. 0 Monitor Interfaccia N. 1 I/O Memoria principale Processore Unità di ingresso/ uscita L’interfaccia della tastiera Hard disk Interfaccia N. i Modem Interfaccia N. k bus CPU & Memoria Interfaccia Video immagine, posizione 0,0: nero 0,1: giallo Unità di ingresso Selettore Selettore premuto/non premuto Scansione Monitor N,M: blu Generatore delle coordinate dei tasti Z Buffer Y X Da 10 a 30 interrogazioni al secondo Generatore di coordinate pixel Buffer Da 50 a 72 quadri al secondo Selezione 5 I livelli fisico e logico Livello fisico: fenomeni e segnali contatto mobile Rete Logica: “modello della macchina digitale Funzioni, che consente variabili, • di astrarre dalla tecnologia espressioni • di dettagliare l’immagine architettonica” segnale posizione segnale resistenza segnale tensione alimentazione grandezza grandezza “causa” “causa” circuito elettrico Fenomeno Fenomeno fisico fisico segnale tensione Il livello logico Ram, Registro, Contatore Alu, Decoder Multiplexer carico Processore,memoria, I/O grandezza grandezza “effetto” “effetto” Livello architettonico Argomenti da affrontare per impiegare ilcontatti, modello: Adattabilità,velocità segnali e • Rappresentazione dell’informazione capacità,sicurezza, circuiti Livello logico espressività • Elaborazione dell’informazione Descrizione formale composizione, dei comportamenti • Descrizione matematica Livello fisico decomposizione • Procedimenti di analisi e di sintesi Affidabilità,velocità ingombro,consumo, costo 1.2 Segnali e interruttori Segnali analogici e digitali 6 Forme d’onda Il trasporto dell’informazione y(t) ≡ informazione • Il segnale analogico sorgente segnali destinazione • Il disturbo SEGNALE - Grandezza fisica variabile nel tempo il cui andamento o forma d’onda rappresenta l’informazione che la parte sorgente vuole inviare alla parte destinazione. SEGNALI ANALOGICI: ogni variazione della grandezza fisica modifica l’informazione trasportata. SEGNALI DIGITALI: solo a certe variazioni corrisponde una modifica di “significato”. • Il segnale digitale H • Il segnale binario L Segnali binari: esempi Velocità e Robustezza IPOTESI: si dispone di una tensione elettrica che varia nell’intervallo 0 ⎯ 10 volt e di cui si è in grado di generare/misurare il valore con la precisione del centesimo di volt. PROBLEMA: comunicare il valore di un numero intero < 1000. SOLUZIONI Segnale analogico: occorre un istante di tempo, ma un “rumore” di ampiezza pari a 0,01 volt modifica il dato. levetta: alta/bassa contatto: aperto/chiuso lampadina: accesa/spenta Segnale digitale: una volta suddiviso l’intervallo in 10 fasce da un volt occorrono tre istanti di tempo; l’insensibilità al rumore è pari a 0,5 volt. Segnale binario: con due fasce da 5 volt la comunicazione richiede dieci intervalli, ma la insensibilità al rumore diventa di 2,5 volt. tensione elettrica: High/Low cristallo liquido: trasparente/opaco corrente elettrica: presente/assente I/O analogico segnali analogici microfono termostato altimetro Convertitori A/D e D/A Convertitore A/D segnali binari tastiera mouse floppy segnali analogici altoparlante plotter dinamo Elaborazione di segnali binari Convertitore D/A segnali binari lampadina monitor floppy 7 Conversione D/A: un esempio Conversione diretta da A a D B B B L L L L B L L B B B B B B L B L Generatore di corrente: L ↓I0 B ↓I0 C1 ↓2I ↓I00 C2 ↓4I ↓I00 C3 ↓8I ↓I00 C4 ↑ VU c = chiuso, a = aperto 16 valori per VU: 0, C1 C4 C3 C2 DA converter c c cRI0, c VU = 4.R.I0 a c c2RI0c, VU = 3.R.I0 a a c…, c VU = 2.R.I0 a a a14RIc0 , VU = R.I0 a a a15RIa0 VU = 0 Luce/Buio Luce/Buio Luce/Buio Azionamento manuale Azionamento di interruttori Apparati elettrici Telegrafo Azionamento elettromagnetico C D C D A B A B molla “not” “buffer” Φ1 forza d’attrazione della molla il relè Φ2 = k i2 forza d’attrazione al traferro gen. di corrente bobina i materiale ferromagnetico 8 Azionamento elettronico Forme d’onda della causa e dell’effetto interruttore! Causa valore “alto” valore “basso” Forma d’onda della tensione o della corrente H in ingresso Effetto corrente SI corrente NO L tempo il transistore bipolare unipolare Corrente elettrica Forma d’onda della corrente in uscita Tensione elettrica H L Corrente elettrica Corrente elettrica tempo Tecnologia e prestazioni Azionamento integrazione! Manuale Meccanico Elettrico Elettronico Descrizione astratta di circuiti elementari Transistore unipolare area: 10-9 mm2 velocità: 1010 com./sec consumo: 10-4 watt costo: 10-3 lire evoluzione Il “buffer” I i 1 0 L il gate “buffer” astrazione Struttura Interruttore Il “not” L 1 0 I L il gate “not” astrazione i 1 0 L 0 1 Comportamento Lampada Livello fisco 220 volt Interruttore alto basso Lampada spenta accesa interruttore I Interruttore alto basso 220 volt Lampada accesa spenta lampada L ANALISI • la causa è la posizione dell’interruttore • l’effetto è l’emissione o meno di luce ANALISI • la causa è la posizione dell’interruttore • l’effetto è l’emissione o meno di luce 9 Il “not” elettronico I L i 1 0 L’“and” L’interruttore “complessivo” è chiuso se sono chiusi e I1 e I2 L 0 1 I1 0 0 1 1 I2 0 1 0 1 AB 0 0 0 1 +E +E volt oppure 0 volt Vu 0 volt oppure +E volt Vi Vu 0 +E Vi +E 0 Contatti in serie A I1 aperto aperto chiuso chiuso B I1 I2 AB aperto aperto aperto chiuso And e Or a più di due ingressi L’“or” L’interruttore “complessivo” è chiuso se è chiuso o I1 o I2 I1 0 0 1 1 I2 0 1 0 1 x1 x2 x3 AB 0 1 1 1 z x1 x2 x3 z N. B. - Il numero dei segnali di ingresso di un gate è detto fan-in. Contatti in serie Contatti in parallelo x1 Contatti in parallelo I1 A I2 aperto chiuso aperto chiuso B I1 aperto aperto chiuso chiuso I2 aperto chiuso aperto chiuso AB aperto chiuso chiuso chiuso x1 x2 x2 x3 x3 z I2 z Interruttori elettronici: il gate “not-or” o “nor” Interruttori elettronici: il gate “nand” x1 z x2 +E z V1 x2 V2 x2 z 0 0 1 1 0 1 0 1 1 1 1 0 V1 V2 Vu L L H H L H L H H H H L +E Vu x1 x1 N.B. Gli interruttori in parallelo possono essere più di due. Vx11 Vx22 Vzu L0 L0 H1 H1 L0 H1 L0 H1 H1 L0 L0 L0 Vu V1 V2 N.B. Gli interruttori in serie possono essere più di due. 10 L’“ex-or” L’interruttore “complessivo” è chiuso se sono alti o D1 o D2, ma non entrambi x1 1 0 1 0 x1 z x2 deviatore D1 deviatore D2 lampada L 220 volt x2 1 1 0 0 z 0 1 1 0 D1 D2 alto alto basso alto alto basso basso basso Circuiti con retroazione L spenta accesa accesa spenta pulsante M pulsante M Motore elettrico Alimentaz. in corrente continua Alim. interruttore i S Relè interruttore i N pulsante A S pulsante A N Corrente I I pulsanti di Marcia e Arresto di un motore Relè ad “autoritenuta”: tabulazione degli esperimenti I pulsanti di Marcia e Arresto di un motore astrazione M I A Pulsante M Pulsante A Interruttore i dipende rilasciato rilasciato aperto dallo stato contatto i rilasciato rilasciato delchiuso Corrente I i Situazione NO ? stabile SI stabile premuto rilasciato aperto SI instabile premuto rilasciato chiuso SI stabile rilasciato premuto aperto NO stabile rilasciato premuto chiuso NO instabile premuto premuto aperto SI inutile premuto premuto chiuso SI inutile i(t +Δt) = I(t) Δt Contatti disposti in serie/parallelo ed una retroazione con ritardo Δt tra la corrente di comando del relè e la posizione del contatto i M A i Alim. I 11 Due “nor” in retroazione V3 Il comportamento dei due NOR in retroazione Vu V1 V2 H L L L V3 H L L L V2 +E +E Vu V1 V2 V2=V3=L Vu=V1=? oHoL V3 H H Vu L L Per conoscere il valore di Vu quando V2 = V3 = L, occorre conoscere anche il valore che aveva prima Variabili binarie Bit (binary digit) - Variabile x tale che: x ∈ B{0,1} logica positiva e negativa Bit e configurazioni binarie Segnali binari: {Presente, Assente} {High, Low} {Aperto, Chiuso} {Luce, Buio} ecc. v 0 1 tensione alta bassa v 1 0 C 0 1 Contatto aperto chiuso C 1 0 L 0 1 Lampada accesa spenta L 1 0 logica negativa logica positiva Configurazioni binarie n bit Configurazione binaria - Stringa di lunghezza n di simboli 0 e 1. Es: abc 000 100 010 001 110 101 011 111 Diagrammi ad occhio Andamento di 3 segnali: b1 b2 b3 bn • n bit hanno 2n configurazioni binarie diverse. • Una configurazione di n bit può rappresentare i valori di n segnali binari ad un certo istante. • Una configurazione di n bit può rappresentare i valori di un segnale binario in n istanti. a 0 b 0 c 0 t 010 1 0 0 t1 t2 t3 000 … … Relazione di causa/effetto di un blocco con 3 ingressi e 2 uscite: ingresso 010 x 101 101 000 … … uscita 11 00 01 10 01 ………. 12