le monete della sindone finalmente identificate? il

LE MONETE DELLA SINDONE FINALMENTE IDENTIFICATE? IL
NUMISMATICO AGOSTINO SFERRAZZA NON HA DUBBI
di Daniel R. Esparza
su «Aleteia»
In un’intervista rilasciata a RCF Liège, il numismatico Agostino Sferrazza ha
affrontato la questione delle monete che coprono gli occhi dell’Uomo della
Sindone.
In base alle sue conclusioni, dovrebbero essere state coniate all’epoca di
Ponzio Pilato, verso l’anno 29. Questo fatto potrebbe rappresentare una
prova ulteriore dell’autenticità della Sindone di Torino.
L’ipotesi della presenza di monete a coprire gli occhi dell’Uomo della
Sindone è stata avanzata per la prima volta nel 1976 grazie a una
proiezione 3D della misteriosa immagine, nella quale gli scienziati hanno
notato la presenza di piccoli rigonfiamenti sulle orbite che non si
adattavano ad alcuna particolarità morfologica. In base a questa ipotesi, si
potrebbero trattare di lepton, piccole monete di scarso valore comuni in Palestina all’epoca romana.
Immagini e lettere
Queste osservazioni iniziali sono state portate oltre. Usando tecnologie avanzate, i ricercatori hanno provato a identificare immagini e iscrizioni
sulle presunte monete.
Sul disco che copre l’occhio destro si può osservare apparentemente un lituus, un bastone ricurvo di buon auspicio usato nella religione
romana, mentre su quello che copre l’occhio sinistro si trova una coppa sacrificale.
Chi rifiuta l’autenticità della Sindone respingerà con vigore anche questa teoria, suggerendo che chi vuole far risalire la Sindone all’epoca di
Cristo vuole vedere delle monete laddove ci sono invece solo fibre tessili intrecciate.
Questo rifiuto può essere tuttavia contrastato con altre prove. Al di là delle immagini, i ricercatori sono riusciti a leggere le lettere UKAI sulle
monete. Si pensa che sia la parte visibile della parola TIBERIOYCAICAPOS, il greco usato per indicare Tiberius Caesar, ovvero l’imperatore
Tiberio.
Sarebbe una forte indicazione del fatto che queste monete sono paragonabili ad altre dell’era romana, e potrebbero essere davvero monete che
venivano usate ai tempi della Passione di Gesù.
Coniate nell’anno 29
Nell’intervista a RCF Liège, Agostino Sferrazza sostiene la teoria dell’autenticità delle monete e le fa risalire all’epoca di Ponzio Pilato. Questa
teoria si basa sulle immagini prodotte da Nello Balossino, professore associato della Facoltà di Scienze di Torino, che è riuscito a portare alla
luce l’immagine della coppa sacrificale nell’occhio dell’Uomo della Sindone.
Secondo Sferazza non c’è dubbio: quelle monete vennero davvero coniate nell’anno 29 d.C.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]