Cristiano Violani Mag Sal e Mag SEB Psicologia della Salute 2009-2010 U 13 Burnout Il Burn Out (BO) Il fenomeno del deterioramento del benessere psicologico e dell’impegno lavorativo negli addetti a professioni d’aiuto (infermieri, medici, insegnanti, ecc.) è stato descritto negli anni ’70 da Freudenberg (1974) e poi Cherniss (1980), da Brill (1984) e da Christina Maslach (1982) che ha sviluppato uno strumento di misura molto usato, il Maslach Burnout Inventory (MBI, e.g. Maslach e Jackson, 1984). Il BO si manifesta con un insieme di sintomi psicologici (disforia, negativismo, sensi di colpa, irritabilità, disinteresse), fisici (cefalea, insonnia, disturbi gastrointestinali, maldischiena, ecc.), mutamenti di comportamenti (assenze, ritardi, disimpegno) e di atteggiamenti (cinismo, spersonalizzazione, indifferenza e distacco emotivo). Non è una categoria diagnostica consensualmente definita nel DSM IV, ma nell’ICD 10 gli corrisponde la diagnosi Z73.0 (State of vital exhaustion). 1 Il Burnout Come Risposta allo Stress • Cherniss (1980) è stato tra i primi a descrivere il fenomeno come un processo "il burnout si riferisce a un processo costituito da più fasi nel quale è possibile osservare un progressivo cambiamento negativo degli atteggiamenti del comportamento di chi lavora, in risposta a una condizione di stress lavorativo". • Chermiss fu anche tra i primi a proporre la nozione che lo stress lavorativo derivi primariamente dall’insorgere di discrepanze fra le richieste esterne correlate agli impegni lavorativi (compresi ulteriori carichi extralavorativi) e le risorse personali (abilità, motivazioni, sforzo, supporti). STRESS come discrepanza tra richieste esterne e risorse individuali I tre stadi del Burn Out ((Chermis Chermis 1980) 1.STRESS: discrepanza fra richieste esterne e risorse personali … effort 2.STRAIN: tensione emotiva, fatica esaurimento 3.COPING DIFENSIVO: Trattamento distaccato e “meccanico ” dell’utente e cinica preoccupazione per sé stessi 2 Brill (1984) • Per Brill (1984, p.15): "il burnout è uno stato disforico disfunzionale, modulato dalle aspettative individuali e connesso al lavoro in un individuo non sofferente di particolari psicopatologie, che ha un improvviso calo di rendimento lavorativo ". • Anche in questa definizione il burnout è specificamente connesso agli ambiti lavorativi ma può riguardare qualsiasi lavoro. Pines e Aronson (1988) • Pines e Aroson (1988) ne considerano tre aspetti descrivondo il burnout come: "uno stato di esaurimento fisico, emotivo e mentale " • Esaurimento Fisico • Esaurimento Emotivo • Esaurimento Mentale bassa energia, fatica cronica, debolezza generalizzata e sintomi fisici e psicosomatici sensazioni di debolezza psicologica e impotenza atteggiamenti negativi verso il proprio lavoro e verso la vita privata 3 Il Burnout come Stato • Maslach & Jackson (1981, 1986; 1996) lo hanno definito come segue: "il burnout è una sindrome caratterizzata da esaurimento emotivo, da depersonalizzazione, e da ridotta realizzazione personale che riguarda tutti coloro il cui lavoro è fortemente impegnativo da un punto di vista relazionale". • Originariamente è stato studiato nelle professioni d’aiuto e negli insegnanti mediante un inventorio apposito: il Maslach Burnout Inventory Christina Maslach, UC Berkeley, California Il Maslach Burnout Inventory aveva tre scale. • Esaurimento emotivo definisce la percezione di “prosciugamento” delle risorse emotive personali e la sensazione che non si abbia più niente da dare a livello psicologico (es. Mi sento emotivamente sfinito dal mio lavoro ); • Depersonalizzazione si riferisce allo sviluppo di atteggiamenti negativi, di distacco, a volte di cinismo, nei confronti dell'utenza (“In realtà non mi importa di ciò che succede ad alcuni pazienti” • Ridotta realizzazione riguarda la percezione di propria inadeguatezza sul posto di lavoro, implica una caduta della stima e l'attenuazione del desiderio di successo (“Mi sento pieno di gioia dopo aver lavorato con i pazienti ”). • Più recentemente è stato sviluppato il MBI General Survey 4 Misurare il Burn Out (BO) Rispetto alle tre scale del primo questionario sviluppato dalla Maslach (1982), il Maslach Burnout Inventory (MBI, e.g. Maslach e Jackson, 1984) che misuravano il BO su tre dimensioni indipendenti, Esaurimento emotivo, Depersonalizzazione (disinteresse verso gli utenti), Ridotta realizzazione personale (calo dell’ autostima e del desiderio di successo) uno strumento più recente, il BO General Survey, misura tre dimensioni fattoriali definite Esaurimento (EX), Efficacia Professionale (EP), Disaffezione lavorativa (DL) evidenziabili non solo nelle professioni d’aiuto. Esistono altri questionari. Lo Shirom-Melamed Burnout Questionnaire definisce il Burnout rispetto a tre scale definite Emotional exhaustion, Physical fatigue, e Logoramento (weariness) cognitivo, che corrispondono in parte ai sintomi della Chronic Fatigue Syndrome e della depressione lieve (e.g. Melamed et al 1992). Misurare il BO: Item del Burn Out GeneralSurvey EX Mi sento emotivamente logorato/a dal mio lavoro Sento di non farcela più a farmi carico dei problemi degli altri sul lavoro EX Mi sento esausto alla fine della giornata lavorativa EX Mi sento stanco quando mi alzo al mattino e devo affrontare un’altra giornata di lavoro EX Lavorare tutto il giorno è veramente uno sforzo per me Sul lavoro mi sento estenuato dalle continue richieste degli altri Sul lavoro sento che gli altri pretendono troppo da me EP Riesco a risolvere in maniera efficace i problemi che si presentano nel mio lavoro EX Mi sento esaurito/a dal mio lavoro EP Sento di dare un contributo concreto al servizio in cui lavoro DL Sono diventato/a meno interessato/a alla mia professione da quando ho incominciato questo lavoro DL Sento che lavorare tutto il giorno a contatto con le persone è veramente faticoso per me DL Sul lavoro sento di voler mantenere le distanze dagli altri DL Sono diventato più distaccato/a dal mio lavoro EP Penso di essere bravo/a nel mio lavoro EP Quando ottengo qualche risultato sul lavoro, sono contento DL Sul lavoro sento che gli altri mi infastidiscono DL Dubito del significato del mio lavoro DL Sono diventato/a più scettico/a sul fatto che il mio lavoro serva veramente a qualcosa Nel lavoro sento di essere stufo/a delle pressioni degli altri EP Ho raggiunto molti risultati positivi in questo lavoro DL Voglio solo fare il mio lavoro senza essere seccato DL Sento di non reggere più le tensioni che gli altri mi trasmettono sul lavoro EP Nel mio lavoro, sono certo/a di riuscire a fare funzionare le cose 0Mai 1RaramentePoche volte all’anno o meno 2A volteUna volta al mese o meno 3RegolarmentePoche volte al mese 4FrequentementeUna volta alla settimana 5Molto FrequentementeAlcune volte alla settimana 6Quotidianamente 5 Le varie definizioni dello Stato di BO hanno 5 elementi comuni: 1. La presenza di sintomi disforici caratteristici soprattutto dell'esaurimento emotivo; 2. La prevalenza dei sintomi mentali e comportamentali, sebbene talvolta siano considerati dei sintomi fisici aspecifici; 3. Il fenomeno è riferito SOLO la vita lavorativa del soggetto; 4. I sintomi sono osservati in individui che non soffrono di altre evidenti patologie D.Ansia o Depressione; 5. Il decremento dell'efficacia e delle performance lavorative è spiegato dagli atteggiamenti e dai comportamenti negativi sviluppati. Manifestazioni del Burn Out MANIFESTAZIONI EMOTIVE MANIFESTAZIONI FISICHE MANIFESTAZIONI COGNITIVE BURNOUT MANIFESTAZIONI COMPORTAMENTALI MANIFESTAZIONI MOTIVAZIONALI 6 Manifestazioni emotive • L’Esaurimento emotivo e i sintomi disforico depressivi sono predominanti (umore depresso, senso di impotenza, perdita di autostima, ecc.) (Maslach et al., 1996). • L’operatore si sente emotivamente prosciugato perché ha investito nel lavoro troppe energie e per troppo tempo. • Il controllo emotivo può allentarsi al punto da portare a sviluppare paure immotivate, ansia e tensione nervosa in grado di deteriorare la qualità dei rapporti interpersonali. • La persona "bruciata" ha una ridotta capacità di tollerare la frustrazione; risulta ipersensibile, facilmente irritabile, ostile verso gli utenti e verso colleghi e superiori. Manifestazioni Cognitive • Comprendono la sensazione di avere deficit nelle abilità di pensiero (difficoltà di concentrazione, dimenticanze, indecisioni, ridotto problem solving); • Stile cognitivo più rigido, difficoltà a cogliere sfumature e toni intermedi; • Pensieri negativi disfunzionali facilmente attivati, ricorrenti o pervasivi; • Idee negative, ostili e deumanizzanti sugli utenti, i colleghi, il proprio lavoro (a volte con sfondi paranoidi) accompagnano la diminuzione dell’impegno. 7 Manifestazioni fisiche (Kahill, 1988) Senso di fatica cronica, (Shirom, 1989) Mal di testa ed emicranie, Disappetenza, nausea, Dolori alla schiena e muscolari, Disturbi del sonno, Problemi sessuali, Disturbi gastrointestinali, bruciori etc. Disturbi Cardio e Cerebrovascolari (Belcastro et al., 1982). • Irregolarità mestruali • • • • • • • • Manifestazioni comportamentali Sul posto di lavoro: • Cali di rendimento, assenze, ritardi • Altri comportamenti “disfunzionali ” • Deterioramento delle relazioni interpersonali • Spillover E negli ambiti extralavorativi • Deterioramento delle relazioni interpersonali; • Adozione di comportamenti malsani 8 Manifestazioni Motivazionali. • Uno dei sintomi più tipici della sindrome del burnout è la perdità di entusiasmo e di motivazione nel fare il proprio lavoro. • Secondo Pines "E' difficile bruciarsi se non si è mossi da un fuoco iniziale" (1993). • In alcune occasioni gli operatori possono per periodi iniziali di tempo più o meno prolungati mostrare stati di sovrimpegno come risposta agli stati di esaurimento esperiti nel corso del proprio lavoro. Le Definizioni di BO come Processo Elementi Comuni Il Burnout deriva da una discrepanza tra aspettative e ideali di chi lavora da un lato, e dall'altro la difficile realtà lavorativa quotidiana che è fatta da continue richieste. Lo stress derivante può rimanere in "incubazione” per molto tempo, l'operatore comincia a sentirsi emotivamente prosciugato e inizia a cambiare i suoi atteggiamenti verso il lavoro e verso le persone con le quali lavora, un processo che ha come esito finale il burnout. 9 Ulteriori punti di vista • Carattere Latente del burning out. "le continue e scarsamente riconosciute discrepanze tra richieste lavorative e aspirazioni individuali sono la causa di un lento e subdolo processo di erosione psicologica. Diversamente dagli altri fenomeni stressanti tali divergenze non raggiungono immediatamente i livelli di allarme, difficilmente perciò innescheranno meccanismi finalizzati al fronteggiamento". Il processo di erosione può, quindi protrarsi per lungo tempo senza essere riconosciuto ( Etzion 1987, p p.16-17). • Burnout e Depressione. Hallsten (1993) ha proposto il burnout come: "una forma di depressione derivante dal processo di "burningout". Secondo Hallsten ciò che caratterizza il burnout non è la sua conseguenza (la lieve depressione) ma la sua eziologia. Il burningout si svilupperebbe in particolare quando viene minacciata o negata la possibilità all'individuo di assumere un ruolo attivo nel proprio lavoro". L’altra faccia del Burn Out: L’ Engagement L’engagement lavorativo è definibile come una “condizione psicologica associata al lavoro, positiva e soddisfacente, caratterizzata da vigore, dedizione e coinvolgimento”. Il vigore risulta caratterizzato da elevati livelli di energia e resistenza mentale allo stress durante il lavoro, dall’essere disponibili a investire energie nel proprio lavoro, e dalla persistenza anche di fronte alle difficoltà. La dedizione si riferisce alla sensazione di dedicarsi con passione al proprio lavoro e, conseguentemente, dall’esperire un senso di significato, entusiasmo, ispirazione, orgoglio e sfida. Il coinvolgimento riguarda l’essere pienamente concentrati e felicemente assorbiti nel proprio lavoro, attraverso il quale il tempo passa velocemente e si ha difficoltà a distaccarsene. 10 Item della Scala di impegno lavorativo di Schauffeli a) Nel mio lavoro mi sento pieno di energia b) Nel mio lavoro, mi sento forte e vigoroso c) Sono entusiasta del mio lavoro d) Il mio lavoro mi ispira. e) La mattina, quando mi alzo, ho voglia di andare al lavoro. f) Sono felice quando lavoro intensamente. g) Sono orgoglioso/a del lavoro che faccio. h) Sono immerso/a nel mio lavoro. • 0Mai 1RaramentePoche volte all’anno o meno 2A volteUna volta al mese o meno 3RegolarmentePoche volte al mese 4FrequentementeUna volta alla settimana 5Molto FrequentementeAlcune volte alla settimana 6Quotidianamente Come si sviluppa il Burn Out Il BO misurato dal MBI originerebbe dalla percezione di uno scarto insormontabile fra le esigenze del lavoro (demand) e le risorse personali e organizzative disponibili (e.g. Lee e Ashforth 1996). Quando si investe molto in un lavoro, le sue esigenze possono rappresentare un costo personale, pagato investendo risorse personali aggiuntive. Quando al crescere delle esigenze vengono a mancare ulteriori risorse le persone attuerebbero dei processi protettivi di disinvestimento, che possono arrivare a modificare in modo negativo e disfunzionale le rappresentazioni del lavoro e di se stessi. Le fasi di sviluppo del BO sono state variamente descritte come stress -> strain >BO ; o come disillusione -> abbassamento di ideali e motivazioni -> esaurimento; o come ridotta realizzazione -> esaurimento ->depersonalizzazione e distacco (Cherniss 1980). Somministrando longitudinalmente il MBI si è cercato di valutare se le sue tre scale variassero seguendo degli stadi (Martin e al 1998), i risultati suggeriscono che una ridotta Realizzazione personale (analoga alla self efficacy) porterebbe alla Depersonalizzazione e all’Esaurimento. Come Differenziare il Burn Out da Stress, ChrinicFatigueSyndrome, Vital Exhaustion, e Depressione ?? 11 Maslach, C., Schaufeli, W.B. & Leiter, M.P. (2001). Job Burnout. Annual Reviews of Psychology, 52, 397397-422. Come prevenire il Burn Out Allo sviluppo della sindrome e alla sua prevenzione potrebbero contribuire: a) La assenza/presenza di colleghi e superiori percepiti e utilizzati come modello positivo e quindi come risorse per affrontare le richieste del lavoro (Schauffeli e Buunk 1996). b) La percezione del contesto organizzativo (richieste e risorse) e della sua (in)capacità di empowerment degli operatori (p.es. impegno in corsi di formazione, crescita professionale, Leiter 1988). c) Disfunzionalità nella definizione dei ruoli lavorativi, dei compiti lavorativi, e dei processi decisionali e di controllo. Caratteristiche individuali P : ansia, scarsa autostima, dipendenza e bisogno di approvazione, tendenza alla learned helplessness. Variabili socio demografiche: correlazioni deboli e instabili indicherebbero maggiore incidenza nelle donne, nelle persone di mezza età e con rilevante anzianità di servizio. 12 Come trattare il Burn Out A livello individuale o di gruppo, interventi cognitivo comportamentali possono correggere aspettative e rappresentazioni irrealistiche, ed essere integrati con tecniche di gestione dello stress e del tempo (rilassamento, sviluppo di interessi extralavorativi), di sviluppo di modalità di coping adeguato, di rafforzamento delle abilità sociali (assertività, capacità di impegno distaccato). A livello del contesto organizzativo si possono: 1) curare lo sviluppo professionale dello staff, 2) riorganizzare compiti, ruoli e responsabilità; 3) sviluppare un management; 4) aumentare partecipazione, autonomia e problem solving; 5) ridefinire obbiettivi e modalità di gestione dei programmi (Cherniss 1980). Il BO potrebbe avere minore incidenza nelle organizzazioni in cui: •Si lavora per obbiettivi e piani •Il personale partecipa alle decisioni •Compiti e mansioni sono accuratamente considerati e ben gestiti •Il benessere organizzativo è monitorato. Strategie personali per prevenire il burnout (1) Strategie di pianificazione temporale e organizzativa • (Auto)controllare i tempi stabilendoli in anticipo •Stabilire delle priorità •Concentrarsi sul problema senza permettere interferenze •Imparare a “dire di no” ad impegni eccessivi •Non dilazionare compiti gravosi •Non portarsi a casa il lavoro •Proporsi obiettivi concreti e finalizzati 13 Strategie personali per prevenire il burnout (2) Accrescere le abilità comunicative • Abituarsi e prepararsi all‘innovazione • Conoscere i propri limiti e sostituirli con atteggiamenti positivi • Chiarire il proprio ruolo • Migliorare il controllo di tensioni emotive e stati ansiosi • Avvalersi di esperti • Darsi delle autoricompense • Strategie di training psicologico e cognitivo Strategie personali per prevenire il burnout (3) Strategie ergonomiche Strategie psicosociali Strategie compensative • Riconoscere l’importanza dell’ambiente “ecologico” • Rendere l’ambiente lavorativo familiare e confortevole • Cercare l’aiuto di altri • Parlare con persone che ci capiscono • Alternare compiti impegnativi con altri rilassanti • Intraprendere compiti di immediata soddisfazione • Riposarsi o praticare attività ricreative e di rilassamento 14 Ulteriori prospettive d’indagine Stress psicosociale sul lavoro, jobjob-engagement e disturbi del sonno in un gruppo di infermieri Renato Pisanti* Caterina Lombardo* David Lazzari+ , Cristiano Violani* SIRS Trieste 2008 • Approfondire la relazione tra Job Demand, Job resources, burnout, e disturbi del sonno attraverso due modelli ; • Valutare se il modello finale migliora aggiungendo la variabile “spillover”. 15 Il campione - 225 infermieri di Ospedali del Centro Italia - ♂ = 49 (22%); ♀ = 175 (78%) - Età media =44,4 ; ds = 8,1 Area di competenza: - Chirurgica - Medica - Emergenze - Poliambulatoriale 34% 23% 14% 16% Strumenti Il Leiden Quality of Work Life Quest. for Nurses (LQWLQ; Maes e al; 1999) Richieste lavorative - Pressione temporale (6 item; Durante il mio servizio sono responsabile di troppi pazienti); -Stressor fisici (5 item; Quando lavoro devo stare in piedi per molto tempo); Risorse Lavorative - Ambito decisionale (4 item; Ho voce in capitolo nelle decisioni che riguardano il mio lavoro) - Sostegno sociale dei colleghi e del coordinatore (12 item; Mi sento apprezzato dal mio coordinatore) - Spillover (6 item; “Spesso, quando sono a casa, mi capita di pensare al lavoro”); 16 Strumenti Misure di distress; - Burnout (scale MBI esaurimento emotivo + depersonalizzazione 14 item, “Mi sento emotivamente sfinito dal mio lavoro” - Sonno disturbato (3 item SCL90-R, Difficoltà nell’addormentarsi - Svegliarsi presto al mattino - Sonno disturbato o non ristoratore) Spillover Stress Fisici Press Temp Risultati 1 Burnout MODELLO 1 Disturbi Sonno Sostegno Soc Ambito decis Spillover Stress Fisici Press Temp MODELLO 2 Disturbi Sonno Burnout Sostegno Soc Ambito decis 17 Risultati 1 Spillover Stress Fisici Press Temp MODELL O2 Disturbi Sonno Burnout Sostegno Soc χ2 = 453,23; GdL=309; χ2 / GdL=1,47; CFI = .91; IFI = .91; RMSEA= .046 Ambito decis Spillover Stress Fisici Press Temp MODELL O1 Burnout Disturbi Sonno Sostegno Soc χ2 = 517,62; GdL=309; χ2 / GdL=1,67; CFI = .87; IFI = .86; RMSEA= .055 Ambito decis Risultati 2 .08* Spillover * Stressor .71*** Fisici .08* .83** * .06* Pres Temp Burnout -.33* .06* Sostegno Soc .17* ** Ambito discr .22** Disturbi Sonno .12 18 Conclusioni • In linea con recenti studi epidemiologici longitudinali (Leone et al., 2008; Armon et al., 2008) il burnout ha effetti sui disturbi del sonno e, se non “affrontato”, può innescare una spirale “negativa”; • Lo “spillover” e ulteriori variabili inerenti la separazione fra vita lavorativa e vita privata dovrebbero essere considerate nei modelli dello stress lavorativo. Conclusioni 2 • Da un punto di vista applicativo, i risultati suggeriscono la promozione di interventi di stress management focalizzati in particolare sulla promozione di tecniche di rilassamento, sulla gestione del tempo, sulla risoluzione dei conflitti in ambito lavorativo, . 19 Casi Speciali di Burn Out a) BO nei professionisti dell’emergenza (ambulanze, pronto soccorso, pompieri) b) BO nelle professioni non di aiuto Riferimenti x Ricerche Sonnenschein, M., Sorbi, M.J., van Doornen, L.P.J. , Schaufeli, W.B. & Maas, C.J.M. (2007). Evidence that impaired sleep recovery may complicate burnout improvement independent of depression. Journal of Psychosomatic Research, 62, 487494. Riferimenti e Sitografia http://www.schaufeli.com/publication_index.htm http://maslach.socialpsychology.org/ http://ace.acadiau.ca/science/psyc/mleiter/ 20