La corrente elettrica Lampadina Ferro da stiro Altoparlante Moto di cariche elettrice La corrente elettrica • • • • Nei metalli i portatori di carica sono gli elettroni Agitazione termica - moto caotico velocità media 105 m/s Non costituiscono una corrente vera e propria La corrente elettrica • In presenza di una d.d.p. ai capi di un conduttore: – Elettroni si muovono con medesimi direzione e verso – Velocità di deriva, circa 10-4 m/s – Il segnale elettrico pressoché istantaneo: tubo pieno d’acqua>>> campo elettrico con velocità prossima a quella della luce – Velocità delle cariche (ioni) nel sistema nervoso = 30 m/s La corrente elettrica La corrente elettrica • Gli elettroni migrano in massa verso l’estremo con potenziale alto (+) • Con il tempo essi provocano un aumento del potenziale basso (-) e una diminuzione del potenziale alto (+)……d.d.p. = 0 >>>> cessa la corrente La corrente elettrica • Per mantenere il flusso di elettroni occorre la pila (un generatore) che, a spese dell’energia chimica, mantiene costante la d.d.p. agli estremi di un conduttore, così da consentire il flusso di elettroni dall’estremo (+) all’estremo (-) • Analogia tra pila e pompa idraulica La corrente elettrica La corrente elettrica Circuiti elettrici in corrente continua La forza elettromotrice, comunemente abbreviata in f.e.m. o semplicemente f, è la differenza di potenziale ai capi di un generatore (pila) inserito in un circuito aperto A + - B A + - B In un circuito chiuso si parlerà semplicemente di d.d.p. (VA-VB) ai capi del generatore Circuiti elettrici in corrente continua Un generatore ideale è capace di fornire esclusivamente una d.d.p., nella realtà esso si comporta anche come un resistore, cioè, come tutti i conduttori è dotato di resistenza, quindi si «oppone» al passaggio delle cariche. Questa resistenza si chiama resistenza interna. + Schema generatore ideale r + f - Schema generatore reale Circuiti elettrici in corrente continua R f B r A Circuiti elettrici in corrente continua R f B r A Resistenze in serie e in parallelo Prima Legge di Kirchhoff o Teorema dei nodi: «La somma delle intensità di corrente che giungono in un nodo è uguale alla somma delle intensità di corrente uscenti dal nodo stesso» i1 i3 i2 R1 R2 R1 R2 R3 R3 Resistenze in serie R1 A La 1° legge di Ohm garantisce: VA-VB=R1·i e VB-VC=R2·i Sommando membro a membro VA-VC=R1·i + R2·i R2 B C + - VA-VC=(R1+ R2)·i VA-VC=Req·i A C Req Req=R1+ R2 + - Resistenze in parallelo La 1° legge di Kirchhoff garantisce: (*) i = i1 + i2 La 1° legge di Ohm garantisce: i1 = VA − VB R1 i2 = i1 R1 A VA − VB R2 iV2 −RV2 i1 =i1 =A B R1 + - Guardando al circuito con la resistenza equivalente i= VA − VB Req A La (*) diventa VA − VB VA − VB VA − VB = + Req R1 R2 1 1 1 = + Req R1 R2 B i i B Req da cui + -