LE RISERVE E LE AREE ORIENTATE PROVINCIA DI PALERMO PROVINCIA DI ENNA PROVINCIA DI CALTANISSETTA PROVINCIA DI MESSINA PROVINCIA DI CATANIA PROVINCIA DI SIRACUSA PROVINCIA DI RAGUSA PROVINCIA DI AGRIGENTO PROVINCIA DI TRAPANI Provincia di Palermo Toni Corsale Riserve naturali regionali Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella Bosco della Favara e Bosco Granza Bosco della Ficuzza,Rocca Busambra,Bosco del Cappelliere e gorgo del Drago Capo Gallo Capo Rama Grotta Conza Grotta di Carburangeli Grotta di Entella Grotta dei Puntali Aree Marine Protette Capo Gallo-Isole delle Femmine Isola di Ustica Riserve naturali regionali Isole di Ustica Monte Carcaci Monte Genuardo e S.M. del Bosco Monte Pellegrino Monte S. Calogero Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio Pizzo Cane, Pizzo Trigna e grotta Mazzamuto Serre di Ciminna Serre della Pizzutta Bosco della Favara e Bosco Granza I boschi della riserva sono dominati dalle sughere che si associano a roverelle, ornielli e lecci. La vegetazione arbustiva del sottobosco è ricchissima e rispecchia quella delle specie tipicamente diffuse nel bosco siciliano, come il prugnolo, il biancospino, il melo selvatico, Bosco della Favara e Bosco Granza l'asparago spinoso, il pungitopo, il pero mandorlino o cespugli dalle ricchissime fioriture dorate di citiso trifloro, una pianta simile alla ginestra. I prati nel sottobosco, si tingono di colori, in esso troviamo il ciclamino primaverile, che fiorisce a tappeto, lo zafferanetto ramoso. Riserva Naturale Orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago Sono tanti e variegati gli ambienti naturali di questa riserva: si può parlare di un vero e proprio "mosaico" della vegetazione che tra le sue "tessere" annovera il lecceto, il sughereto, il bosco di querce caducifoglie, il cerreto, arbusteti e cespuglieti, aree rupestri e semirupestri, aree umide (fluviali e lacustri), praterie e garighe pascolive. Tanta diversità ambientale comporta una ricchissima rassegna di specie viventi: oltre 1.000 le specie vegetali Riserva Naturale Orientata Capo Gallo Monte Gallo è un rilievo carbonatico, formatosi dal Mesozoico all'Eocene medio (54 e 33,7 milioni di anni fa). E'una Montagna carsica, che presenta numerose manifestazioni erosive superficiali ed endogene e parecchie cavità.. Riserva Naturale Orientata Capo Gallo Monte Gallo è un promontorio che si affaccia sul mare, il versante settentrionale è quello che mantiene le caratteristiche naturali più ben conservate, mentre quello meridionale si presenta con un suolo pietroso, brullo e steppico: oggi è una prateria ad ampelodesma ma un tempo, era coltivato ad olivo e carrubo. Riserva Naturale Grotta di Carburangeli La Riserva Naturale Grotta di Carburangeli, affidata in gestione a Legambiente, è stata istituita nel 1996 per tutelare un ambiente di notevole interesse speleologico, paleontologico e biologico. La riserva è ubicata nella piana di Carini (PA) ad una quota relativa sul livello del mare di circa 22 m. Riserva Naturale Orientata Monte Carcaci Il Monte Carcaci è costituito da rocce calcaree formatesi in un lungo periodo dal Triassico al Miocene dell’era Quaternaria: sono specie diverse di calcari e marne, ma anche terreni argillosi depositatisi man mano che andavano avanti le vicende geologiche e climatiche del Mediterraneo Riserva Naturale Orientata Monte Carcaci Questa natura fisica ovviamente condiziona e modella il paesaggio vegetale, che si esprime in una serie di ambienti significativi: aree umide, boschi e boscaglie naturali, praterie ed arbusteti e ambienti rupestri. Riserva Naturale Orientata Monte Genuardo e S.Maria del Bosco L’aspetto naturalistico della riserva rappresenta ciò che resta delle antiche foreste che ricoprivano questi territori, ma non solo. All’interno dell’area protetta si trovano diversi ambienti: Monte Genuardo (1.180 m s.l.m.), la zona di Santa Maria del Bosco e la Località Bosco del Pomo, ma tutta la zona, dal punto di vista geologico, è interessata da lenti e imponenti movimenti franosi che, associandosi all’azione di erosione superficiale delle rocce, ha portato alla formazione di immensi blocchi rocciosi e disarticolati, sul più esteso dei quali si ritrova l’insediamento di Adranon. Riserva Naturale Orientata Monte S. Calogero Monte San Calogero geologicamente è una grossa anticlinale (porzione di crosta terrestre piegata dalle forze tettoniche che la fanno emergere) che sprofonda in direzione E-SE. Più che un monte sarebbe più corretto chiamarlo "Sistema montuoso del San Calogero": si presenta come un poderoso massiccio costituito da calcari e dolomie originatesi dal Mesozoico in poi, da strati silicei e dal cosiddetto flysh numidico (di natura sedimentaria) Riserva Naturale Orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio Qui risiedono i fossili più antichi e preziosi di Sicilia, sedimentatisi e stratificatisi sin dall’epoca del Permiano e che vanno a costituire le rocce calcaree. Si tratta di foraminiferi, spugne, briozoi, brachiopodi, ammoniti, trilobiti e ostracodi, tutti animali marini vissuti in un braccio dell’arcaico oceano Tetide, progenitore del Mediterraneo attuale, che si incuneava nel continente della Pangea, prima che venisse frammentato nei continenti attuali. Riserva Naturale Orientata Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto Questo massiccio montuoso presenta non soltanto rocce calcaree dovute al sedimentarsi di gusci e scheletri di animali nei fondali dell’antichissimo mare dell’epoca mesozoica, ma anche la presenza di pareti silicee, organizzate in lamelle parallele frammiste ad elementi incoerenti (scisti) formatesi per l’accumulo lentissimo e costante nei secoli di gusci di microorganismi (diatomee e radiolari) e di spugne silicee nei fondali marini. Non solo: su Pizzo Cane, all’interno dei calcari, esistono intrusioni di rocce vulcaniche che arrivano ad affiorare. Riserva Naturale Orientata Serre della Pizzuta Le Serre della Pizzuta sono un sistema di monti esteso dall’altura del Maja e Pelavet (1.279 m) fino a Portella del Pozzillo. La cima più alta è quella della Pizzuta, con 1.333 m s.l.m. L’origine geologica della Serra risale al Lias inferiore (circa 250 milioni di anni fa) come testimoniano i resti fossili presenti sul monte Kumeta. La natura delle rocce è carbonatica, con prevalenza delle dolomie (carbonato di calcio e magnesio idrato). Spiccato è il carsismo sia superficiale che sotterraneo, dovuto alla corrosione chimica esercitata dalle acque meteoriche che hanno originato la Grotta dello Zubbione e quella del Garrone. Area marina protetta Capo Gallo-Isole delle Femmine Ricchezze geologiche e delicati ecosistemi nel Golfo di Palermo Per i visitatori che giungono in aereo, Capo Gallo con la sua falesia ed il profilo a spigoli acuti, marca la separazione tra terra e mare con linee nette e taglienti. Per chi giunge dal mare esso è la sentinella di Ponente del Golfo di Palermo. Tale posizione giustifica i molti insediamenti storici del sito, importante per i traffici marittimi e per il controllo da possibili incursioni via mare. La presenza di numerose torri dislocate lungo la costa, testimonia la funzione di roccaforte assunta nel corso dei secoli da tutta l’area. Area marina protetta Isola di Ustica Si trova a circa 67 Km a nordovest di Palermo e a 95 Km a nord-ovest di Alicudi, l'ultima delle isole Eolie. Occupa una superficie di circa 8,65 Kmq con una circonferenza di 12 Km. L'isola di Ustica durante la sua storia geologica e in relazione alle interglaciazioni del quaternario è stata interessata da trasgressioni marine che hanno dato origine ai tre terrazzamenti a quote differenti, dai quali emergono tre alture: il Monte Guardia dei Turchi, la più alta cima dell'Isola, Monte Costa del Fallo ed il Monte della Falconiera. Area marina protetta Isola di Ustica Dal punto di vista climatico l'isola è caratterizzata da scarsa piovosità. I venti più forti soffiano da sud-est e da nord-est. Il piano interessato dagli spruzzi salmastri, cioè il sopralitorale, ha frammenti di insediamenti solo nelle fessure della roccia vulcanica riempite da sedimenti scarsamente compatti, costituiti da licheni e da alghe azzurre. Area marina protetta Isola di Ustica La roccia ospita Cirripedi del genere Chthamalus, Isopodi del genere Ligia italica e Gasteropodi del genere Melaraphe (M. neritoides). Area marina protetta Isola di Ustica La roccia ospita Cirripedi del genere Chthamalus, Isopodi del genere Ligia italica e Gasteropodi del genere Melaraphe (M. neritoides). Sulle coste rocciose sono interessanti le grotte semisommerse che costituiscono un laboratorio naturale per le specie sciafile anche di profondità che si distribuiscono secondo interessanti modelli di insediamento.