Martedì 29 settembre 2015 1501 - 1504 Ritorno a Firenze, parte I: il cartone della Sant’Anna, la Gioconda Giovanni Renzi Nell’aprile del 1500 Leonardo, reduce dai soggiorni a Mantova e Venezia, è attestato di nuovo a Firenze: torna così nella città da cui mancava da più di vent’anni. Le lettere spedite a Isabella d’Este dal frate carmelitano Pietro da Novellara permettono di conoscere quanto accade nella bottega di Leonardo in questi anni, tra i più prolifici nella vita dell’artista. Prendono corpo in questo momento i cartoni per una composizione dedicata alla Vergine con il Bambino e Sant’Anna; uno di questi, esposto al pubblico nella chiesa della Santissima Annunziata, suscita ammirazione e meraviglia nella popolazione di Firenze. Risale agli stessi mesi anche l’invenzione fortunatissima nota come Madonna dei fusi, destinata a Florimond Robertet, segretario e tesoriere del re di Francia, replicata decine di volte da allievi e copisti. Leonardo, come di consueto, affianca alla pittura altri interessi: sono di questo periodo diversi studi dedicati al fiume Arno e alla possibilità di regolarne il tracciato. Tra il giugno del 1502 e l’inizio dell’anno successivo, Leonardo è al servizio di Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro VI, impegnato nel tentativo di costruirsi un dominio in Italia Centrale. Come ingegnere militare l’artista percorre instancabilmente i territori conquistati da Borgia, annotando sul proprio taccuino schizzi e impressioni dei luoghi visitati. Intorno al 1503 l’artista intraprende la realizzazione del ritratto di Lisa Gherardini, moglie del mercante di seta Francesco del Giocondo. La Gioconda, mai consegnata al committente, seguirà Leonardo in tutti i suoi trasferimenti, fino alla morte in Francia. Prossima lezione: mercoledì 7 ottobre 2015 1504 - 1506 Ritorno a Firenze, parte II: la Battaglia di Anghiari, la rivalità con Michelangelo Antonio Mazzotta, Università degli Studi di Milano