Leonardo fu l’indiscusso genio dai mille talenti. Matematico, pittore,
musicista, appassionato d’astronomia, ingegnere e grande
pensatore.
Nacque ad Anchiano, nell’aprile del 1452.
Figlio illegittimo di un notaio, ser Piero, e di una contadina, donna
Caterina, si trasferì in tenera età a Vinci nella casa paterna, dove
venne accudito ed educato con affetto.
Ancora bambino partì per Firenze ed entrò come apprendista nella
bottega d’arte di Andrea del Verrocchio, approfondendo le sue
capacità artistiche e scientifiche.
A circa venti anni si trasferì a Milano, presso la fervida corte di
Ludovico il Moro. Leonardo approdò alla residenza dei duchi in
qualità di pittore, ma le sue enormi virtù e la sua bruciante e
sconfinata intelligenza divennero presto leggendarie.
In questo periodo dipinse uno dei suoi più noti capolavori: “L’ultima
cena” nel refettorio di Santa Maria delle Grazie.
Più tardi, nel suo peregrinare in molte città italiane, quali Mantova,
Roma e Firenze, dipinse la “Gioconda” il suo quadro più famoso:
“Monna Lisa” di Giocondo, nobildonna fiorentina.
L’ultima cena
Monna Lisa di Giocondo
Nel 1517 accettò l'invito di Francesco I a lavorare per la corte
francese e portò con sé proprio la Gioconda, opera a cui era molto
affezionato.
Morì nel 1519 dopo aver trascorso gli ultimi periodi della sua vita
immerso negli studi, ammirato e onorato a corte.
Nonostante lui stesso si definisse “omo sanza lettere”, in quanto
non conosceva il greco e aveva poca dimestichezza con il latino,
Leonardo scrisse tantissimi appunti, spinto da una forte curiosità
che gli faceva osservare qualsiasi cosa, da un movimento
meccanico di un ingranaggio al volo degli uccelli. La sua scrittura
speculare, orientata da destra a sinistra, è inconfondibile e riempie
pagine e pagine dei suoi numerosi Codici.
Esempio di scrittura di Leonardo
Leonardo usava un tipo speciale di scrittura, da lui stesso messa a
punto, detta “speculare": iniziava infatti a scrivere sul lato destro
del foglio proseguendo verso sinistra (l’esatto contrario di come
facciamo noi usualmente) e per riuscire a leggere era quindi
necessario utilizzare uno specchio che riflettesse le lettere. Pare
utilizzasse questo metodo per evitare che occhi troppo indiscreti
potessero leggere i suoi pensieri e studi, rubandogli idee o
diffondendo i suoi segreti.
Importantissime sono state le invenzioni di questo mitico
personaggio, come le sue macchine volanti: i suoi progetti,
disegni e studi sono stati una fonte di informazioni preziosissime
per poi arrivare ad inventare il primo vero aeroplano, alcuni secoli
più tardi.
Aereo ideato da Leonardo
Leonardo ideò anche macchine da guerra, come la catapulta
gigante, il cannone a tre canne, l’acciarino automatico a pietra
focaia, macchine civili, come il mulino a cilindri, la trivella e
macchine idrauliche come il ponte girevole, l’imbarcazione a pale,
lo scafandro.
Inoltre, questo uomo instancabile studiò anche la circolazione
sanguigna, il movimento degli occhi e l’anatomia umana, fu
appassionato del fenomeno delle maree, ragionò sulla formazione
dei continenti e studiò addirittura i fossili.
Il genio di Leonardo è senza dubbio incontestabile ed
impareggiabile è l’esempio di come la fantasia, la curiosità e lo
spirito di osservazione siano doti importantissime per inventare,
creare e scoprire.
A Leonardo da Vinci si deve anche il più lontano antenato del
paracadute.
Nel 1514 egli concepì uno strano apparecchio a forma di piramide
con il vertice verso l’alto.
Ecco il paracadute concepito da Leonardo: