Sistema Riproduttore Maschile (struttura e fisiologia) Il s.r.m. si compone di organi atti alla produzione di gameti, i testicoli, e una serie di strutture, ghiandole e genitali esterni che completano il sistema e la sua fisiologia. I testicoli, ghiandole di forma ovoidale, lunghi 4-5 cm e larghi 2,5-3 cm sono due, accolti nel sacco scrotale richiedono per la propria funzionalità una temperatura più bassa di quella corporea in caso contrario si può avere degenerazione della sua struttura e conseguente sterilità. La struttura dell’organo è lobulare e ogni lobulo è costituito da due o tre tubuli seminiferi avvolti su se stessi, dal diametro di 0,2 mm e lunghi fino a 50 cm, lo spazio tra i tubuli è occupato da cellule interstiziali dette cellule del Leydig la cui funzione è quella di produrre testosterone. I tubuli sono formati dalle cellule del Sertoli e da varie cellule sessuali immature di vario ordine. La produzione e il rilascio di spermatozoi avviene nel lume tubulare. Ogni testicolo si divide in due parti: didimo che rappresenta la parte lobulare ed epididimo che raccoglie i gameti prodotti nei vari tubuli seminiferi. Da qui gli spermatozoi attraverso i canali deferenti passano nelle vescicole seminali da dove, dopo essere stati diluiti nel liquido seminale, passano attraverso i dotti eiaculatori, quindi entrano nell’uretra all’altezza della prostata. Il volume di sperma che viene emesso ogni volta è in genere di 2,5 – 4 ml con un contenuto medio di 100 milioni di spermatozoi per ml. Gli spermatozoi sono cellule molto mobili capaci di raggiungere una velocità di 3 mm/min. lungo il tratto genitale femminile. Ogni spermatozoo della lunghezza di 50-60 µ è costituito da una testa da un collo e da un lungo flagello. La testa contiene nella parte apicale una vescicola detta acrosoma contenente enzimi litici capaci di forare le membrane che avvolgono l’ovocellula. Il nucleo molto grande contiene la cromatina sotto forma di un corredo cromosomiale aploide. I mitocondri si addensano nel collo della cellula attorno ai microtubuli flagellari. La funzionalità dei testicoli e quindi la maturazione dei gameti è sotto l’azione di due ormoni: il testosterone prodotto dalle cellule del Leydig sottoposte a loro volta al controllo del LH ipofisario e del FSH prodotto dalle cellule del Sertoli. In particolare si è visto che il testosterone è necessario nei primi stadi della spermatogenesi mentre il FSH è necessario negli ultimi stadi. Nell’uomo vengono secreti normalmente da 4 a 9 mg. di testosterone al giorno trasportato nel sangue con le albumine e con le β-globuline. I genitali esterni nel sesso maschile si compongono di un organo erettile di natura prettamente vascolare, il pene. L’erezione dell’organo comincia con gli impulsi provenienti dai nervi erigenti (nervi pelvici) che si originano dai centri spinali del plesso lombare. Gli impulsi vasodilatatori diretti verso le arteriole determinano una maggiore irrorazione del tessuto che riempiendosi di sangue comprime le vene bloccando il deflusso venoso con conseguente aumento del volume dell’organo. Impulsi vasocostrittori simpatici diretti poi alle arteriole pongono termine all’erezione. (azione degli ormoni androgeni) Il testosterone ha la funzione, oltre che di intervenire nella prima fase meiotica, di sviluppare e mantenere i caratteri sessuali secondari e terziari, inoltre esplica un’azione anabolizzante che promuove l’accrescimento. L’azione che il testosterone esercita nella comparsa dei caratteri sessuali ( configurazione del corpo, distribuzione del pelo, timbro della voce etc.) sono noti; meno noti sono invece gli effetti psichici che l’ormone sull’uomo. Negli animali da laboratorio la somministrazione di testosterone determina un aumento della loro aggressività. (patologie della funzione testicolare) I testicoli si sviluppano nella cavità addominale e normalmente discendono nello scroto durante lo sviluppo fetale. Nel 10% dei neonati tale discesa è incompleta, da un lato o da ambo i lati, e i testicoli rimangono nella cavità addominale (criptorchidismo). La loro discesa si verifica però spontaneamente più tardi, in caso contrario il difetto va curato chirurgicamente prima della pubertà sia per l’elevata incidenza di tumori maligni, sia perché dopo la pubertà l’alta temperatura della cavità addominale provoca lesioni irreversibili all’epitelio seminifero. Malattie a carico dell’ipotalamo o della stessa ipofisi portano all’ipogonadismo una condizione in cui si ha una deficienza testicolare che si può instaurare prima o dopo la pubertà. La mancata maturazione dell’epitelio seminifero provoca sterilità, se ciò avviene nell’uomo adulto, la mancata funzione endocrina determina una regressione dei caratteri sessuali secondari poco marcata perché il loro mantenimento, una volta sviluppati richiede pochi androgeni. Se l’ipofunzionalità delle cellule del Leydig risale invece alla fanciullezza si ha il quadro dell’eunucoidismo. In tali soggetti la crescita prosegue ben oltre l’età puberale per cui si presentano di alta statura, con spalle strette, scarso sviluppo muscolare, scarsa peluria corporea e voce di alta tonalità. Un tempo tale condizione veniva provocata artificiosamente con la castrazione (ablazione dei testicoli) dei giovani maschi.