“Osservazione di un campione citologico”
Campione citologico significativo
Valutazione della cellularità, della conservazione
delle cellule, qualità della colorazione ecc…
Valutazione del fondo
Riconoscimento principali tipi cellulari
Cellule infiammatorie
Cellule infiammatorie e Cellule tessutali
Cellule tessutali
Cell.rotonde
Cellule epiteliali
Cellule mesenchimali
Cellule di origine incerta
Neoplasia benigna o Neoplasia maligna
Analisi dei criteri di malignità
CRITERI CITOLOGICI DI
NORMALITÀ, DI DISPLASIA (?)
E DI MALIGNITÀ.
P. Maiolino
La conoscenza delle condizioni
morfologiche e funzionali
delle cellule in condizioni normali
è indispensabile
per la comprensione
dei processi patologici
che le coinvolgono.
“La morfologia della cellula è espressione della sua attività funzionale”
Per indicare gli
aspetti citologici
delle cellule
normali si usa il
termine
Euplasia
(letteralmente:
attività normale)
Le cellule normali presentano:
- forma e dimensione regolari ed uniformi
- nuclei normocromici, di forma e di
volume regolari
- cromatina finemente dispersa
- nucleoli di forma,dimensione e numero
costanti (generalmente singoli e piccoli)
- citoplasma più o meno espanso
- rapporto N/C costante.
Per definire dei processi proliferativi
cellulari anormali caratterizzati da
alterazioni del volume, delle proprietà
cromatiniche delle cellule stesse e
della loro ORGANIZZAZIONE
STRUTTURALE si usa il termine
DISPLASIA
Si osserva più frequentemente negli
epiteli e precede spesso la comparsa
del cancro.
Secondo la gravità del
disordine strutturale
dell’epitelio proliferato
e dell’atipia cellulare
si distinguono
3 gradi di displasia:
lieve, media e grave.
DISPLASIA LIEVE: l’epitelio
conserva la normale stratificazione
ma le cellule basali, aumentate di
numero,
numero presentano un nucleo
voluminoso ed ipercromatico.
ipercromatico
DISPLASIA GRAVE : la
stratificazione dell’epitelio è
profondamente alterata e le cellule
notevolmente aumentate di numero,
numero
presentano nucleo voluminoso,
ipercromatico, irregolare.
irregolare
DISPLASIA MEDIA: le alterazioni
hanno caratteri intermedi tra la
lieve e la grave.
Citologicamente è difficile se non impossibile
diagnosticarla.
Per tale motivo
Papanicolaou, nel 1943,
per indicare le
modificazioni citologiche
in corso di
displasia,introdusse il
termine DISCARIOSI
(letteralmente: nucleo
anormale)
Tali alterazioni riguardano:
- aumento di volume del nucleo
- ipercromasia
- irregolarità nella forma e nei confini
- irregolarità della distribuzione della cromatina
- alterazione del numero, della dimensione e della forma
dei nucleoli
Secondo la gravità delle modificazioni si
distinguono 3 gradi di discariosi:
lieve, media e grave.
Cellule normali
Discariosi lieve
Cellule normali
Le cellule hanno forma e dimensione
uniformi, nuclei regolari, nucleoli
singoli e poco evidenti, cromatina
finemente dispersa, citoplasma più o
meno espanso.
Discariosi lieve
Le cellule aumentate di
numero, presentano un
nucleo voluminoso,
ipercromatico,cromatina
finemente granulosa e
nucleolo ben evidente.
Discariosi
Moderata
Le cellule presentano
un nucleo voluminoso,
ipercromatico,irregola
re e cromatina
grossolanamente
addensata.
Discariosi grave
Le cellule presentano un
nucleo di grandi
dimensioni,ipercromatico,
molto irregolare e
cromatina
grossolanamente
addensata o a zolle.
D
I S
E
S V
C E
R
A A
R
I
O
O C
I
S S
I
La discariosi (così come la
displasia) rientra nel gruppo
delle lesioni c.d. “Border line”
cioè quelle lesioni per le quali il
solo esame citologico non è in
grado di chiarire la natura del
processo patologico, e che
necessitano di ulteriori
approfondimenti diagnostici.
Displasia o Neoplasia ??
N
E
O
P
L
S
I
A
Neoplasia benigna o maligna ????
Per definire
un processo neoplastico
“maligno”
si devono prendere
in considerazione i c.d.
“Criteri citologici di malignità”
• Nessun criterio ha valore assoluto
• Solo la valutazione di più criteri
permette di arrivare ad una diagnosi
definitiva di neoplasia maligna
• L’assenza di evidenti criteri di
malignità non esclude la presenza
di una neoplasia maligna
• Ci sono neoplasie che pur non
presentando i criteri di malignità
hanno un comportamento biologico
maligno.
Carcinoma tiroideo
nel cane
Le cellule si presentano di
dimensioni uniformi, con
nuclei regolari, nucleoli
singoli e rapporto nucleocitoplasma costante.
L’unico indiscutibile
criterio di malignità
è rappresentato
dal ritrovamento,
in un tessuto o in un organo
di metastasi.
I criteri citologici
di malignità si dividono in:
•
•
•
•
•
Criteri
Criteri
Criteri
Criteri
Criteri
generali
nucleari
nucleolari
citoplasmatici
indiretti
CRITERI GENERALI
•
•
•
•
Ipercellularità
Aggregati cellulari
Pleomorfismo cellulare
Mitosi
IPERCELLULARITÀ
Indica scarsa coesione intercellulare
™Comune nelle neoplasie a cellule rotonde
™Frequente nelle neoplasie epiteliali
™Rara nelle neoplasie a cellule fusate
Ipercellularità – Neoplasie a cellule rotonde
Ipercellularità – Neoplasie epiteliali
Ipercellularità – Neoplasie a cellule fusate
E’ indicativo di neoplasia maligna !
AGGREGATI CELLULARI
(più o meno voluminosi)
•Tipici delle neoplasie epiteliali
•Rari nelle neoplasie a cellule
fusate
Aggregati cellulari – Neoplasie epiteliali
Aggregati cellulari – Neoplasie a cellule fusate
AGGREGATI CELLULARI
¾Le dimensioni tendono a diminuire con
l’incremento della malignità
• Voluminosi e regolari nelle neoplasie benigne
• Piccoli, tridimensionali, irregolari e frastagliati
nelle neoplasie maligne
AGGREGATI CELLULARI
¾Talvolta permettono di eseguire valutazioni
c.d. semi-istologiche
¾Ammassi ± rotondeggianti: C. lobulari o tubulari
• Cordoni cellulari ramificati: C. papillari
• Strutture simil-ghiandolari: Adenocarcinomi
AGGREGATI CELLULARI
ƒAggregati di cellule disposte in fasci concentrici
o a formare “vortici” indicano una derivazione
mesenchimale
Pleomorfismo cellulare
Indica notevoli variazioni morfologiche
nell’ambito della popolazione neoplastica
Polimetrismo : indica la presenza di cellule
o
di dimensioni diverse
Anisocitosi
Macrocitosi: indica la presenza di cellule
molto voluminose
Polimorfismo: indica la presenza di cellule
di forma diversa
Pleomorfismo cellulare
Mitosi
Indicano l’attività proliferativa
della popolazione neoplastica
Sono aumentate
e
soprattutto sono atipiche
Mitosi tripolare
Profase
Anafase
Metafase
Metafase
CRITERI NUCLEARI
•
•
•
•
•
Pleomorfismo nucleare
Rapporto N/C elevato
Ipercromasia
Irregolarità della cromatina
Multinuclearità
Pleomorfismo nucleare
Indica le variazioni di forma e di volume dei nuclei delle
cellule neoplastiche
Anisocariosi: indica la presenza di nuclei di dimensioni
diverse
Macrocariosi: indica la presenza di nuclei di dimensioni
elevate
Poichilocariosi:indica la presenza di nuclei di forma
diversa, irregolari e deformi.
Pleomorfismo nucleare
Nuclear molding
Rapporto Nucleo/Citoplasma
Elevato e a favore del nucleo
Indica una elevata attività nucleare
Ipercromasia
Nucleo intensamente colorato
È dovuto al fatto che le cellule neoplastiche
sono aneuploidi
Irregolarità della cromatina
Distribuzione grossolana
e
marginazione
È associata all’ipercromatismo
Multinuclearità
Cellule neoplastiche
con più nuclei
È la conseguenza
delle mitosi anomale
Multinuclearità
Cellula multinucleata
neoplastica
Cellule multinucleate di origine infiammatoria
CRITERI NUCLEOLARI
• Pleomorfismo nucleolare
• Multinucleolarità
Pleomorfismo nucleolare
Indica le variazioni di forma e di volume
dei nucleoli
Anisonucleoliosi: indica la presenza di nucleoli
di dimensioni diverse
Macronucleoli: indica la presenza di nucleoli
voluminosi e prominenti
(diametro > 5 μm)
Poichilonucleoliosi:indica la presenza di nucleoli
di forma diversa, irregolari e
deformi
Pleomorfismo nucleolare
Multinucleolarità
Sono apprezzabili 2 o più nucleoli
È correlata all’attività proliferativa delle cellule
neoplastiche
CRITERI CITOPLASMATICI
• Iperbasofilia
• Vacuolizzazione
• Differenziazione
• Cannibalismo
Tali modificazioni devono essere considerate di secondaria
importanza e complementari a quelle nucleari .
Iperbasofilia
Citoplasma di colorito blu scuro
È legata ad un’elevata sintesi di proteine e di acidi
nucleici
Vacuolizzazioni
Presenza di vacuoli di dimensione e forma
variabili
Indicano la presenza di processi regressivi
Differenziazione
™ Cheratinizzazione
™ Secrezioni
™ Granulazioni
Indica il mantenimento
dell’attività funzionale da parte delle
cellule neoplastiche
Differenziazione=Maturazione cellulare
Cheratinizzazione
Secrezioni
Granulazioni
Quando la cellula neoplastica perde
le caratteristiche morfogiche-funzionali
proprie si dice anaplastica.
Cannibalismo o Macrofagocitosi
Acquisizione
da parte della cellula
neoplastica di attività fagocitaria
CRITERI INDIRETTI
Presenza nello striscio di :
• sangue
• necrosi
• flogosi
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In caso di dubbi
è bene rifare il prelievo
e qualora questi permangano
è bene consigliare
l’ esame istologico.
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