Linee Guida Spermiogramma Roma 2003

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Risultati del Workshop
SU
Protocollo standard per la corretta esecuzione dello spermiogramma
7-8 Novembre 2003
LABORATORIO DI SEMINOLOGIA
Università di Roma “La Sapienza”
LINEE GUIDA METODOLOGICHE
per la
STANDARDIZZAZIONE DELLE PROCEDURE
DELL’ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE
Approvaro da:
Società Scientifiche di Medicina di Laboratorio
Associazione Italiana di Patologia Clinica (AIPaC)
Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica (SIBIoC)
Società Italiana di Medicina di Laboratorio (SIMeL)
Società Scientifiche di Andrologia
Società Italiana di Andologia Medica (SIAM)
Società Italiana di Andrologia (SIA)
Società Scientifiche di Medicina Riproduzione
Società Italiana Embriologia, Riproduzione e Ricerca (SIERR)
Società Italiana di Fisiopatologia della Riproduzione (SIFR)
Società Italiana di Fertilità e Sterilità (SIFES)
Presidenza Società Italiana della Riproduzione (SidR)
Società Italiana di Endocrinologia (SIE)
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IL PROBLEMA
Nell’era della Riproduzione Assistita e della sua tanto auspicata normazione restano ancora
indefiniti i criteri di qualità relativi all’esecuzione dell’Esame del liquido seminale o - Spermiogramma -,
la più rilevante indagine di laboratorio dello studio andrologico che consente di stabilire se il partner
maschile di una coppia debba essere effettivamente considerato infertile e, quindi, se il livello di
infertilità sia tale da richiedere una procedura di fecondazione assistita ed infine verso quale tecnica di
procreazione assistita è opportuno procedere.
Tale analisi cardine è, fatte salve poche situazioni di eccellenza, eseguita senza alcuna competenza
specifica, o da laboratori di analisi, come se si trattasse di un’analisi non specialistica, o da medici più
o meno esperti in medicina della riproduzione, anch’essi privi di un adeguato addestramento, come se
si trattasse di un atto di semeiotica medica.
Per quanto riguarda i laboratori di analisi vi sono due tipologie di problemi: da un lato abbiamo la
relativa rarità con cui la maggior parte dei laboratori di analisi cliniche, pubblici e privati, esegue tale
analisi, e la mancanza, ancora una volta salvo rarissime eccezioni, di studi teorici e di un training
professionalizzante specifico che gli operatori possano avere ricevuto anche nei migliori corsi di
specializzazione in Patologia clinica per medici e biologi; dall’altra abbiamo la presenza nei tariffari
nazionale e regionale di voci confondenti, derivate da nomenclature antiche e ad oggi errate e la
presenza di una remunerazione dello spermiogramma, come prestazione convenzionata, così bassa
da risultare decisamente come un’analisi eseguita in perdita. Di fatto lo spermiogramma viene
considerato un fastidio ed un’analisi di scarsissimo interesse. Questo ha provocato una vera giungla
con analisi eseguite senza nessun controllo, al di fuori di qualunque standard e prive di ogni utilità
clinica quale indicatore diagnostico e prognostico ai fini della fertilità dell’individuo.
Quando, invece, è il medico, specialista in medicina della riproduzione, l’esecutore dell’analisi
presso il proprio ambulatorio, anche non considerando la mancanza del rispetto della normativa, viene
a mancare quasi sempre, non solo l’esperienza e la preparazione specifica, ma si aggiunge la
soggettività interpretativa legata alla conoscenza del caso clinico e delle condizioni specifiche della
coppia.
Tutto quanto sopra a fronte di un’analisi dal cui esito può dipendere, non solo l’avvio della coppia
ad una tipologia di fecondazione assistita semplice o ad un’altra più complessa, ma anche la
valutazione della salute del maschio, in relazione alla presenza di patologie andrologiche da prevenire
o da trattare e, ove possibile guarire, l’istituzione e il monitoraggio di costose terapie ormonali, la
decisione circa l’utilità di terapie chirurgiche e la scelta circa l’utilità della crioconservazione del seme
in un paziente neoplastico.
Queste e molte altre sono le condizioni per cui uno spermiogramma eseguito correttamente è
un’indagine fondamentale.
La situazione sopra descritta permane invariata da anni pur in presenza di standard internazionali
proposti sia dal WHO che dalle Società scientifiche nazionali le quali organizzano costantemente
Corsi teorici e pratici, anzi la problematica tende ad amplificarsi in conseguenza dell’importanza del
problema sociale della infertilità.
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Sulla base di questi presupposti, si è reso necessario un Workshop di
STANDARDIZZAZIONE DELLE PROCEDURE PER L’ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE
per costituire delle LINEE GUIDA METODOLOGICHE condivise.
Si è giunti al workshop attraverso un percorso in varie tappe partendo dalla approvazione dell’iniziativa
nelle sedi istituzionali e scientifiche e dalla discussione con le Associazioni scientifiche, con Operatori sanitari e
con Responsabili della sanità nazionale e regionale.
Hanno partecipato al Workshop Rappresentanti designati dai Consigli Direttivi delle maggiori Società
Scientifiche del settore Diagnostica di laboratorio, dell’Andrologia e della Riproduzione, di
seguito elencate:
Società Scientifiche di Medicina di Laboratorio
Associazione Italiana di Patologia Clinica Società Italiana di Biochimica Clinica Società Italiana di Medicina di Laboratorio Società Scientifiche di Andrologia
Società Italiana di Andrologia Medica Società Italiana di Andrologia Società Scientifiche di Medicina Riproduzione
Società Italiana Embriologia, Riproduzione e Ricerca Società Italiana di Fisiopatologia della Riproduzione Società Italiana di Fertilità e Sterilità Presidenza Società Italiana della Riproduzione –
Il documento definitivo, derivante dalla discussione è stato approvato dagli Organismi ufficiali di
suddette Società Scientifiche (nei mesi di gennaio – febbraio 2004) sotto forma di LINEE GUIDA
METODOLOGICHE di seguito riportate.
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LINEE GUIDA METODOLOGICHE
INDICE:
1. FASE PRE-ANALITICA
2. FASE ANALITICA
3. FASE POST-ANALITICA
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1. FASE PRE-ANALITICA
Va distinta in due punti:
1a. Norme per la raccolta
1b. Norme per la processazione
1a. NORME PER LA RACCOLTA DEL CAMPIONE SEMINALE
I.
II.
III.
IV.
V.
GIORNI DI ASTINENZA
MODALITA’ DI RACCOLTA
TIPO DI CONTENITORE
MODALITA’ DI CONSEGNA
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE DELLE ISTRUZIONI
I. GIORNI DI ASTINENZA
E’ indispensabile indicare al Paziente un numero minimo e massimo di giorni di astinenza
da eiaculazioni prima di raccogliere il campione utile all’analisi, si suggeriscono due
possibilità, la prima secondo il manuale WHO è più ampia, la seconda basata
sull’esperienza è più stretta e consente una valutazione più standardizzata e meno
soggetta a variazioni casuali:
– 2 – 7 giorni (WHO, 2000)
– 3 – 5 giorni
II.
MODALITA’ DI RACCOLTA
E’ indispensabile indicare al Paziente che l’unica modalità di raccolta accettabile è la
– Masturbazione
e che
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solo in casi di incapacità o opposizione alla masturbazione può essere consentita la
raccolta in appositi preservativi non tossici
E’, inoltre, indispensabile indicare al Paziente la sede dove deve essere raccolto il
campione. E’ essenziale che il campione venga raccolto
– In laboratorio
Specie se esistono motivi biologici o medico legali che impongono tale scelta.
E’ accettabile che il campione venga raccolto
– In altra sede (es. casa)
Specie se esistono motivi psicologici od organizzativi che impongono tale scelta. Il
campione deve comunque giungere al laboratorio entro un tempo massimo di un ora e con
condizioni di trasporto a temperatura costante (vedi punto IV).
Pertanto:
• La raccolta andrebbe effettuata presso il laboratorio; su motivata richiesta del
paziente può essere consentita la raccolta in ambiente domestico.
• La raccolta domiciliare deve essere assolutamente vietata nel caso in cui l’esame
venga eseguito per motivi medico-legali (cause di disconoscimento) o in caso di
crioconservazione.
III.
TIPO DI CONTENITORE
E’ indispensabile indicare al Paziente il tipo di contenitore da utilizzare per la raccolta.
L’unico valido è il contenitore
– Sterile per esame urine
Contenitori specifici (quali profilattici non medicati) per l’esame seminale possono essere
consigliati solo in casi di difficoltà di raccolta.
IV.
MODALITÀ DI CONSEGNA
E’ indispensabile indicare al Paziente i tempi ed i modi di consegna del campione.
Tempi: Consegnare il campione entro 30-60 min dalla raccolta se raccolto in sede
diversa dal laboratorio.
Modi: Proteggere il campione dalle escursioni termiche (< 20°C, > 37°C) e trasportare in
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posizione verticale, senza capovolgerlo, sia per evitare la fuoriuscita di parte del
campione, sia per provocare il minor traumatismo cellulare.
V.
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE DELLE ISTRUZIONI
Data l’importanza della fase pre-analitica per il buon risultato dell’analisi successiva,
tutte le suddette norme di raccolta devono essere correttamente comunicate al
Paziente.
Si suggerisce di consegnare al Paziente un foglio in cui siano riportate in dettaglio le
varie norme da osservare, che devono comunque essere spiegate verbalmente
Se, per motivi organizzativi, l’appuntamento per l’analisi seminale viene fissato per
telefono è necessario spiegare verbalmente in maniera dettagliata le istruzioni e ove
possibile inviare al Paziente un foglio contenente le istruzioni stesse.
Il
•
•
•
foglio di istruzione deve indicare chiaramente:
nome e cognome del paziente
giorno, ora dell’appuntamento
luogo preciso della consegna del campione
( per consentire al paziente di giungere al laboratorio nel più breve tempo possibile)
• Osservare un periodo di astinenza sessuale non inferiore a… e non superiore a… giorni
• Raccogliere il liquido per masturbazione direttamente in un contenitore sterile (tipo
per le urine); aprire il recipiente al momento dell’uso
• Raccogliere tutto il liquido seminale
• Consegnare il liquido seminale entro 30-60 min dalla raccolta; il campione deve essere
trasportato in posizione verticale e non dovrà subire escursioni termiche durante il
trasporto
• Osservare un’accuratissima igiene dei genitali e delle mani prima di raccogliere il
liquido
NOTE
Non dovrebbero essere accettati dal laboratorio i campioni raccolti:
(a) in contenitori non idonei
(b) in maniera non completa o non idonea
(c) dopo un periodo di astinenza diverso da quello raccomandato
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(a) Contenitori
Vengono considerati non idonei:
• contenitori sterili troppo piccoli (provette, contenitori per le feci)
• contenitori d’altro tipo
(b) Raccolta
• non completa : perdita di una frazione dell’eiaculato
• non idonea : effettuata con coito interrotto o con preservativo
(c) Astinenza
• inferiore a 2 gg
• superiore a 7 gg
E’ opportuno ricordare al paziente che per astinenza si intende mancata eiaculazione
(rapporto, masturbazione, polluzione notturna).
In tali casi sarebbe consigliabile non eseguire l’analisi ed invitare il paziente a ripetere il
prelievo.
Queste tre indicazioni possono essere disattese se:
l’analisi deve essere eseguita necessariamente a causa di interventi chirurgici, inizio
di chemioterapia o radioterapia, impossibilità fisica del paziente a ripetere la raccolta,
grave difficoltà del paziente ad eiaculare.
• In tali casi è comunque opportuno registrare: il tipo di contenitore usato, la frazione
dell’eiaculato persa, il tipo di raccolta.
N.B. Rilevazione dati anamnestici
Al momento della consegna del campione è indispensabile che il seminologo compili
una scheda di raccolta dati che riporti i dati anamnestici, le norme che il paziente ha
osservato per la raccolta seminale.
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1b. NORME PER LA PROCESSAZIONE DEL CAMPIONE SEMINALE
Come per ogni campione biologico la processazione è una procedura
essenziale per la successiva fase analitica.
Si riportano schematicamente di seguito i punti irrinunciabili di tale fase:
– Porre il contenitore in termostato a T controllata (35-37°C) per almeno 15 min.
– Miscelare il campione delicatamente e valutare se è completato il processo di
fluidificazione.
– Trasferire il campione, mediante una pipetta, in una provetta conica trasparente e
graduata pre etichettata con il nome del Paziente o il codice del campione.
NOTE:
Se il campione presenta una viscosità alterata non utilizzare metodi traumatici
quali l’aspirazione del seme attraverso l’ago di una siringa o l’aggiunta di sostanze
tripsino-simili o il trattamento in vortex.
Per eseguire la conta nemaspermica è possibile diluire 1:2 il campione seminale con un
terreno di coltura, miscelando delicatamente fino ad avere una sospensione
omogenea.
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2. FASE ANALITICA
Va distinta in due punti:
2a.
VALUTAZIONE
MACROSCOPICA
volume
pH
caratteristiche reologiche (aspetto, fluidificazione e viscosità)
2b.
VALUTAZIONE
MICROSCOPICA
componente gametica
componente cellulare non nemaspermica
2a.
VALUTAZIONE
MACROSCOPICA
In questa fase si valutano:
Volume
pH
Aspetto
Fluidificazione
Viscosità
Tali variabili dovrebbero essere valutate ad 1 ora dall’eiaculazione, e non più tardi di 2
ore. In ogni caso sempre al termine del processo di fluidificazione.
VOLUME (valore di riferimento WHO ≥ 2,0 ml)
• Il volume dell’eiaculato si valuta in ml in una provetta conica graduata.
• Se il volume dell’eiaculato è inferiore o uguale al millilitro deve essere valutato
mediante una micropipetta a volume variabile.
pH ( valore di riferimento ≥7,2 < 8,0 )
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Il pH si valuta utilizzando cartine al tornasole con un range molto stretto, per es. 6,4
6,6 – 6,8 – etc.- > 8,0.
Si depone una goccia di 1-2 µl sulla cartina e si legge il colore a 30 sec confrontandolo
con l’apposita striscia colorimetrica.
ASPETTO
• Viene valutato ponendo la provetta di fronte a una fonte luminosa.
• L’aspetto fisiologico del seme è avorio opalescente.
Proprio o Fisiologico o Normale
Può essere:
• trasparente se la componente cellulare è molto scarsa,
Acquoso
• rosato o rosso o rosso bruno in caso di presenza di emazie
Ematico
• biancolatte se è costituito solo da secreto prostatico
Lattescente
• bianco-giallastro in caso di piospermia
• giallastro in presenza di pigmenti
Pioide
Giallastro
FLUIDIFICAZIONE
Viene valutata facendo percolare il seme da una pipetta lungo le pareti
provetta e osservando il fluido in trasparenza contro una sorgente luminosa.
della
Il processo di fluidificazione avviene in un tempo variabile tra 10 e 60 minuti.
Talvolta può richiedere un tempo maggiore e quindi è opportuno rivalutarlo entro 2
ore dall’eiaculazione. Oltre questo limite
se permangono coaguli o filamenti la
fluidificazione viene considerata incompleta.
Viene definita:
• Fisiologica o Completa o Normale
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• Irregolare o Incompleta
• Finemente irregolare
• Ritardata
VISCOSITÀ
Viene valutata facendo gocciolare il liquido seminale da una pipetta.
Viene considerata normale se le gocce si staccano una dopo l’altra in maniera
ritmica e sequenziale. Viene considerata aumentata se le gocce sono sostituite da
un unico filo e diminuita se è presente una scarsa componente cellulare e le gocce si
staccano più rapidamente.
Viene definita:
• Fisiologica o Nei limiti o Normale
• Aumentata e definita con codice qualitativo : (+) (++) (+++)
• Diminuita
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2b.
VALUTAZIONE
MICROSCOPICA
Inizia con la fase di ALLESTIMENTO dei PREPARATI
• Si allestisce un preparato con una micropipetta da 10 µl; prima di prelevare la goccia si
miscela delicatamente il campione per rendere omogenea la distribuzione cellulare.
• Si allestiscono almeno 2 preparati per campione utilizzando un vetrino coprioggetto da
18x18 o 20x20 mm.
• Si osservano i preparati con obiettivi da 10, 20 o 25, 40X
e si controlla l’omogeneità
della distribuzione cellulare e la sovrapponibilità delle caratteristiche dei preparati
allestiti prima di effettuare la valutazione microscopica del campione.
Terminato l’allestimento dei preparati si passa alla VALUTAZIONE MICROSCOPICA
che si distingie in :
- valutazione della componente cellulare gametica
- valutazione della componente cellulare non nemaspermica e non cellulare
VALUTAZIONE DELLA COMPONENTE CELLULARE GAMETICA
Per lo studio dei gameti maschili o nemaspermi è necessario rilevare sempre i seguenti
tre parametri:
I.
II.
III.
Numero
Motilità
Morfologia
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I.
NUMERO SPERMATOZOI
Questa variabile si distingue in:
• Concentrazione/ml (valori di riferimento: WHO ≥ 20 x 106/ml)
• Concentrazione/eiaculato (valori di riferimento :WHO ≥ 40 x 106/eiac.)
Possono essere utilizzate le seguenti camere di conta: Makler, Thoma, Burker, Neubauer
L‘assenza di gamenti si definisce AZOOSPERMIA .
Incaso di assenza di spermatozoi in sospensione è necessario centrifugare l’eiaculato (10
min a 3000 rpm) e ricercare gli spermatozoi valutando l’intero sedimento.
Quindi, solo in assenza di spermatozoi nel sedimento è possibile definire il paziente
azoospermico.
II.
MOTILITA’
Modalità di valutazione
•
•
•
La motilità nemaspermica viene valutata, in percentuale, su un preparato a fresco
utilizzando l’obiettivo a 20 o 25X a tempi fissi dalla eiaculazione (1 o 2 h) ma comunque
sempre al termine del processo di fluidificazione.
Devono essere esaminati almeno 10 campi microscopici per preparato, o tutta la
camera di Makler e, comunque, non meno di 100 elementi nemaspermici.
Nei campioni a bassa concentrazione è necessario ripetere la valutazione su più
preparati.
La motilità può essere valutata anche con il CASA system (Computer Aided Sperm
Analysis) che consente di quantizzare velocità, linearità, ampiezza e frequenza dei
battiti laterali della testa impiegando un software di elaborazione di immagine che
trasforma la visione microscopica in immagine digitalizzata analizzabile dal computer.
Tale analisi non può sostituire la valutazione microscopica ma può solo affiancarla.
La motilità deve essere sempre definita sul piano qualitativo.
Modalità di definizione
1. Lineare veloce
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2.
3.
4.
5.
Lineare lenta
Discinetica o non lineare
Agitatoria in loco o in situ
Immobili
Valori di riferimento:
≥ 50% ( 1 + 2 + 3 = a + b secondo WHO 2000 ) di cui ≥ 25% ( 1 + 2 = a secondo WHO
2000 )
II.
MORFOLOGIA
La morfologia nemaspermica può essere valutata su un preparato a fresco utilizzando un
obiettivo 40x. E’ necessario a questo scopo avere a disposizione un microscopio con un
sistema ottico di alta qualità che consenta una precisa rilevazione delle alterazioni
morfologiche delle cellule vitali.
Lo studio della morfologia spermatica su striscio cellulare viene definita
spermiocitogramma.
¾ Per eseguire uno “spermiocitogramma“ è necessario allestire per ogni campione più
vetrini che verranno poi processati secondo la tecnica di preparazione più appropriata
e valutati al microscopio ottico con l’obiettivo 100X.
¾ Per un corretto allestimento dei preparati citologici è necessario utilizzare vetrini
portaoggetto sgrassati affinché lo striscio si distribuisca in maniera uniforme su tutta
la superficie del vetrino stesso.
¾ Nel caso in cui lo striscio tendesse a retrarsi è indicato pretrattare i vetrini
immergendoli in etanolo assoluto o al 95%, al fine di consentire una più completa
adesione del campione.
¾ Qualora si esegua la valutazione morfologica di spermatozoi lavati, è necessario
ricordare che i campioni così preparati non consentono l’esecuzione di uno striscio
perfetto, perché non contengono proteine; in tali casi è consigliabile utilizzare vetrini
polilisinati o aggiungere albumina 1% alla sospensione cellulare.
I. Fase di allestimento dei preparati
¾
¾
¾
Utilizzare vetrini con bordo smerigliato su cui viene riportato il nome del paziente.
Depositare una goccia di 10 µl sul vetrino, alla fine del bordo smerigliato.
Immergere una estremità del vetrino coprioggetti (24x32 o 24x50) nella goccia e
16
¾
¾
¾
¾
lasciare che il liquido seminale diffonda lungo il bordo.
Strisciare, per tutta l’estensione del vetrino, con estrema delicatezza al fine di
procurare il minor danno possibile agli spermatozoi.
Lasciare asciugare all’aria.
Fissare i vetrini in etanolo assoluto o al 95% o in metanolo per 15‘.
Lasciare asciugare all’aria e colorare.
II.
Fase di colorazione dei preparati
Si possono utilizzare le seguenti colorazioni:
¾ Colorazione di May-Grünwald-Giemsa
¾ Colorazione di Papanicolau
¾ Colorazione Diff Quik
III. Fase di valutazione morfologica dei preparati
E’ necessario distinguere con accuratezza almeno:
¾ Forme tipiche
¾ Forme atipiche, distinte in atipie della testa, del collo e della coda
Valore di riferimento WHO:
forme atipiche ≤ 70%
In particolare le atipie possono essere caratterizzate come segue
Atipie della testa distinte in:
¾ microcefalie
¾ macrocefalie
¾ teste amorfe
¾ teste piriformi
¾ teste a punta
¾ teste a palla
¾ acefalie
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¾
¾
¾
¾
teste doppie
acrosoma ridotto
acrosoma vacuolato
acrosoma asimmetrico
Atipie della collo distinte in:
¾ colli angolati
Atipie della coda distinte in:
¾ code rigonfie
¾ code mozze
¾ code angolate
¾ abbozzi di coda
¾ code doppie
¾ tratto intermedio ispessito
¾ inserzione asimmetrica della coda
Vanno, infine identificati e dettagliata la presenza di:
¾ Residui citoplasmatici
NOTA:
Il TEST DI VITALITA’ (colorazione con eosina per rilevare la percentuale di
spermatozoi vitali) può essere di grande utilità clinica, data la sua semplicità è
consigliabile inserirlo nella valutazione seminale in caso di motilità ≤30%.
Valore di riferimento ≥ 70% spermatozoi vitali.
IV. Fase di valutazione della COMPONENTE CELLULARE NON NEMASPERMICA
Vengono valutate le seguenti componenti:
•
•
•
•
•
•
Leucociti
Emazie
Elementi linea germinativa
Cellule epiteliali di sfaldamento
Zone di spermioagglutinazione
Corpuscoli prostatici
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Per ogni componente è necessario segnalare nel referto la presenza e le caratteristiche
tenendo conto delle specifiche di seguito riportate.
Leucociti
¾ Sono rappresentati prevalentemente dai neutrofili, caratterizzati da nucleo
plurilobato.
¾ Vengono valutati a fresco, con obiettivo 20-25X, e poi quantizzati in camera di conta
(Thoma, Burker, Neubauer) ed espressi in milioni/ml e successivamente vengono
valutati dopo colorazione (May-Grünwald-Giemsa).
Valore di riferimento < 1x106/ml
Emazie
¾ Non dovrebbero essere presenti nell’eiaculato.
¾ Se presenti vengono contate per campo visivo (pcv) con l’obiettivo di 20-25X.
Elementi linea germinativa
¾ Sono frequentemente presenti nell’eiaculato e sono rappresentati da: spermatociti
primari e spermatidi; più raramente spermatogoni e spermatociti secondari.
¾ Vengono valutati a fresco, con obiettivo 20-25X, ed indicati come rari, presenti o
numerosi e successivamente vengono valutati dopo colorazione (May-Grünwald-Giemsa)
¾ La loro presenza assume un'importanza particolare in casi di azoospermia.
Cellule epiteliali di sfaldamento
¾ Cellule di sfaldamento derivanti dall'apparato genito-urinario e possono presentarsi o
isolate o in piccoli ammassi.
¾ Vengono valutate a fresco, con l’obiettivo 20-25X, ed indicate come rare, presenti o
numerose.
Zone di spermioagglutinazione
¾ Possono essere costituite da aggregazioni cellulari miste (spermatozoi e leucociti o
altre cellule) o di soli spermatozoi.
¾ Vengono valutate a fresco con obiettivo 20-25X ed indicate come rare, presenti o
numerose. Se sono costituite solamente da spermatozoi mobili possono essere
suggestive della presenza di anticorpi antispermatozoo, e devono essere segnalate
come coda-coda o testa-coda
Corpuscoli prostatici
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¾ Sono rappresentati da materiale non cellulare proveniente dalla prostata.
¾ Vengono valutati a fresco, con l’obiettivo 20-25X, ed indicati come rari, presenti o
numerosi.
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3. FASE POST-ANALITICA
Data la rilevanza dell’esame seminale il referto deve essere curato nel massimo dettaglio
e deve seguire procedure univoche.
Nel referto devono essere indicati i seguenti dati:
• Cognome e Nome, data di nascita
• Data del giorno della raccolta del liquido seminale
• Sede della raccolta del liquido seminale
• Giorni di astinenza
La refertazione dell’esame seminale deve prevedere
• Volume
• pH
• Aspetto
• Fluidificazione
• Viscosità
• Concentrazione/ml : n x 106
• Concentrazione/eiaculato : n x 106
• Motilità
…h :
……% ……………specifica della qualità del movimento
• Morfologia tipici o normali :
.…….%
atipici :
……..%
indicare le atipie prevalenti: della testa, del collo e della coda
Leucociti/ml : n x 106
- Emazie
- Elementi linea spermatogenetica (*)
- Zone di spermioagglutinazione
- Cellule epiteliali
- Corpuscoli prostatici
(*) in caso di azoospermia, indicare i tipi cellulari presenti (spermatogoni, spermatociti,
spermatidi).
-
21
NOTE:
La refertazione dell’esame seminale può prevedere
OSSERVAZIONI : …………………………. ma non giudizi clinici sulla fertilità del paziente.
E’
-
importante segnalare se il campione seminale:
è stato raccolto in contenitore non idoneo
non è stato raccolto per masturbazione
non è stato raccolto in maniera completa
presenta numerosissime zone di agglutinazione tali da non consentire una precisa
valutazione
- presenta un numero di spermatozoi < 100.000 (in tal caso descrivere motilità e
morfologia)
- presenta spermatozoi solo nel sedimento (in tal caso descrivere motilità e
morfologia)
INFICI DI FERTILITÀ
Non devono mai comparire in un referto seminale.
Gli indici di fertilità sono stati proposti in passato per riassumere in un’unica formula i
dati riguardanti i parametri seminali più significativi (Page e Houlding).
Da molto tempo sono considerati da tutti non solo privi di significato clinico ma talvolta
fuorvianti.
CONTROLLO DI QUALITÀ:
E’ opportuno che il Laboratorio di Seminologia sia dotato di controllo di qualità
- Interno
Ogni laboratorio deve realizzare un programma interno di qualità che preveda un
controllo intra-operatore e/o un controllo inter-operatori.
• Intra-operatore
Almeno una volta la settimana deve essere eseguita la valutazione in cieco di uno stesso
campione da parte di uno stesso seminologo.
• Inter-operatori
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Se esistono più operatori il controllo deve prevedere la lettura in cieco dello stesso
campione da parte dei diversi seminologi.
- Esterno
Ogni laboratorio, se possibile, dovrebbe aderire ad un programma di qualità esterno che
preveda la valutazione, in cieco, di campioni seminali congelati o liofilizzati per quanto
riguarda la concentrazione e la morfologia nemaspermica, e la valutazione di
videocassette per quanto riguarda la cinetica nemaspermica.
23
CONCLUSIONI
Le linee guida riportate, che includono quelle proposte dal Manuale del WHO con
l’aggiunta di suggerimenti ed indicazioni derivanti dall’esperienza dei Centri afferenti
alle suddette Società Scientifiche, consentono una corretta esecuzione dell’esame del
liquido seminale. Una CORRETTA DIAGNOSTICA IN CAMPO SEMINOLOGICO è il
presupposto per una corretta diagnostica dell’INFERTILITÀ MASCHILE la quale, a sua
volta, consente una adeguata impostazione terapeutica ed una eventuale indicazione alla
FECONDAZIONE ASSISTITA, utile a superare l’inferilità maschile nei soli casi
incurabili.
Altri due punti essenziali scaturiti dalla discussione sono che :
1. L’ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE STANDARD O SPERMIOGRAMMA eseguito
secondo le norme di sopra riportate non è un’analisi di laboratorio di comune
esecuzione, ma presuppone un periodo di formazione dell’esecutore che dovrebbe
essere certificato da un adeguato numero di analisi eseguite sotto la guida di un
esperto.
2. L’ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE STANDARD O SPERMIOGRAMMA non è
un’analisi routinaria dato il suo impatto diagnostico e la sua rilevanza dal punto di vista
medico legale e, pertanto, deve essere adeguatamente valorizzata anche a livello di
tariffario nazionale e regionale ed essere inserita nel Nomenclatore Nazionale con
una voce ad hoc, distinta dalle attuali voci, derivanti dai vecchi tariffari, e che
andrebbero abolite in quanto non rappresentative dell’attuale valutazione seminale.